Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche oggi all'appuntamento per parlare di di storie oggi ci serviremo principalmente degli inserti dei quotidiani ma poi cercheremo anche di darvi alcune altre segnalazioni e anche in questa puntata cerchiamo di mantenere un filo legare in qualche modo le segnalazioni partiamo
Da un tema di cui abbiamo cercato spesso di parlarne in questa rubrica cioè il tema del rapporto che abbiamo con la storia il rapporto con la storia che alla politica che hanno le istituzioni che hanno i leader e anche gli Autocar Three
Questo tema ci porta naturalmente nel vivo dell'attualità ma come vedrete e come avete sentito in questo hanno ormai la storia è stata portata spesso anche a giustificazione
Di quanto tragicamente stiamo vivendo stiamo parlando dell'aggressione della Russia all'Ucraina e dalla dall'inserto del foglio del diciotto febbraio
Di vogliamo ampiamente se ci riusciamo segnalare un articolo di e Caterina tra Rabin lombarda che è una studiosa
Tra l'altro il suo lavoro che stavo già segnalato
Qui da radio radicale da David Carretta noi però vi vogliamo segnalare anche mente questo articolo che è una traduzione di un articolo che è stato pubblicato su una rivista e si chiama libertini risse dal con il titolo di auto Craxi buona
E appunto e Caterina rapidi Lova insegna Storia contemporanea all'Università di Princeton e il foglio del diciotto febbraio ne ha pubblicato la a traduzione che dovrebbe essere integrale quindi di consegna vi consigliamo naturalmente come sempre di recuperare l'articolo nella sua integralità vediamo quali sono i temi che vi possiamo segnalare per capire qual è il messaggio di questa studiosa il titolo questo ogni Zahar la sua guerra la storia ci dice perché Putin aveva bisogno di invadere l'Ucraina poi ci sono altri
Altri sottotitoli diciamo così ma quello che vi segnaliamo Noè questo vari autori paragonano la Russia di Putin alla Germania di Hitler ma le cause della malattia sono probabilmente differenti ma insomma il paragone coi non è del tutto illegittimo ci spiegherà
Prati Lova vediamo vediamo che cosa che cosa scrive Alexander William King lei che uno scrittore di viaggio britannico delle diciannovesimo secolo storico pubblicò la storia della guerra di Crimea
In otto volumi difficilmente avrà saputo come e in quali circostanze Nicola primo
Prese la fatidica decisione che portò alla di dichiarazione di guerra degli ottomani nell'immaginazione degli storici e scrittori dell'Ottocento le guerre erano Effetti dell'alta politica
E la guerra di Crimea una delle più insensate dice la studiosa ridicole e tragiche sconfitte dalla storia russa
Fu comunemente imputata al Luzzara russo dalla sua terribile parità arroganza fanatismo religioso e nazionalismo gli storiografi di corte versarono fiumi di inchiostro tentando di esonerare Nicola primo
Scaricare la colpa dell'inizio del sanguinoso conflitto sugli alleati traditori della Russia i suoi insidiosi rimasta dunque ancora più sorprendente che neanche Niccolai Cermis scienza chi primo rivoluzionario democratico russo il quale apparentemente lesse il volume di King lettera sua Shell alla Fortezza
Di Pietro e Paolo mille ottocento e sessantatré attribuì all'hotel Sarlat colpa chi ha versato questi fiumi di sangue chi se solo la coscienza e i fatti ci avessero permesso di pensare lo zar defunto come sarebbe
Stata una buona cosa lo zar il punto è morto a lungo tempo e non dovremmo a farmaci sul futuro della luce pure mio caro lettore nello Zarra morto né il governo sono colpevoli della guerra di Sebastopoli questa è una citazione appunto
Da questo rivoluziona secondo Cernic scesi Ski appunto villa sospettato principale
Era la colta opinione pubblica russa che aveva incolpato lo zar defunto ha continuato a vivere senza alcuna punizione o rimorso aperte virgolette l'opinione pubblica
E mortale non si ferma non c'è più speranza che questo soggetto che ha cominciato la guerra di Crimea smetta di rappresentare la Russia di avere una grande influenza sul suo
Destino fine della citazione senza il dovuto rispetto per la grandezza dei poeti scrittori russi incluso Puškin
C'erano scènes chi li incolpò di aver impresso nelle menti di più semplici cittadini russi le fantasie di prendere il controllo di Costantinopoli e sconfiggere io ottomani sul loro stesso suolo nessuno certamente dice la studiosa voleva la guerra solo solo mentre dicevano addio i loro cari quelle persone che avevano scherzato con noncuranza di un Bosforo russo hanno capito perché cosa fosse la guerra la Russia subiti una sconfitta umiliante sperperando insensata mente migliaia di vite milioni di rubli eppure io orrori del conflitto in Crimea
Anche se soltanto vissi attraverso gli occhi soldati russi e non del loro controparti turche britanniche e francesi
Furono presto dimenticati dice la studiosa non molto tempo dopo la vergognosa débâcle il governo approvò l'istituzione di un comitato slavo a Mosca che puntava a prevenire anticipare l'influenza russa
Sugli slavi meridionali dell'Impero ottomano vent'anni dopo Nicola figlio di Alessandro secondo mosse un'altra guerra contro i turchi affermando di proteggere la povertà la popolazione cristiana dall'Impero ottomano
La seconda guerra per tale del mio ottocentosettantasette ottocentosettantotto fu un successo militare
Ma cosa ancora più importante un trionfo propagandistico
Che scacciò la questione delle responsabilità
Per un'altra avviene Turia imperialistica chiaramente il governo aveva imparato una lezione dalla umiliazione della Crimea e affrontare i problemi delle vittime delle responsabilità doveva essere parte integrante dello sforzo e della strategia bellica poi ci sono altre considerazioni ma questo è il quadro di riferimento alla storia che la studiosa di Prince e Tor ci propone non l'utilizzo della storia che fa Putin adesso di spieghiamo
Ancora qualcosa di questo approccio guardare ai conflitti del passato spiega infatti e analizzare come le guerre russe sono tipicamente cominciate questo diciamo ci può aiutare suggerisce che le forme le forme che o abbiamo sentito in questo anno
Guerra di un solo uomo guerra di normazione sono essi stessi in realtà prodotti di tentativi retorici di celebrare o esonerare i governanti e spostare la responsabilità di aver scatenato i conflitti vinti o persi sulla società
Le guerre queste guerre apporteremmo una particolare categoria di eventi che sempre avvolta nella mitologia e sta parlando appunto di questi precedenti la propaganda
Di stato moltiplica i suoi sforzi in tempi di conflitti armati nella panoplia dei miti si distingue un tema ricorrente che descrive lo scenario archetipico del principio della guerra le guerre fallite della Russia non erano solo quelle che la Russia perse da un punto di vista militare ma anche quelle
Che non seguirono questo scenario prestabilito quello che quello che le quelle che evidenziarono il ruolo personale del sovrano per affrontare il problema della causalità e responsabilità tuttavia è importante distinguere irrituali con cui si comincia una guerra
Dagli effettivi meccanismi politici che la mettono in atto mentre va avanti la guerra in Ucraina in questi giorni
Dice la studiosa illuminante considerare appunto questi precedenti del diciannovesimo secolo inizio anche ventesimo secolo così devo seguire come cominciarono come vennero descritti
Cosa e che cosa ci potrebbero dire su questi inizi sulla serie di responsabilità
Di violenza nonostante spiega la distanza temporale il paragone fra le politiche di guerra
Nella Russia imperiale nella russa contemporanee utile e legittimo come dimostrano i costanti riferimenti di Putin all'eredità imperiale egli consapevolmente e pur consapevoli mente imita i vecchi meccanismi del Governo autocratico le guerre non le riforme interni per quanto grandi possano essere state
Rappresentano il principale meccanismo di legittimazione delle autocrazie quindi sottolineammo
Questo passaggio perché poi non possiamo leggerli tutto l'articolo ma il teme questo cioè è un pecca Nismo dice la studiosa attraverso il quale gli autocrati cercano di legittimare
Il proprio o potere che travalica in pochi limiti che già primavera ma proseguiamo con la lettura per capire queste queste idee quasi tutti i sovrani della dinastia romano fu combatterono almeno una guerra durante il loro regno è ragionevole dice la studiosa dunque suggerire che le autocrazie non condividono una me era generica inclinazione verso la violenza ma che dimostrano anche simili meccanismi decisionali su scala geopolitica
Al principio della guerra il momento chiave del regno di ogni monarca un autocrate reclama una completa autorità che in tempi di pace potrebbe appelli apparire limitata e vincolata questo è il tema cioè il la volontà di imporre una completa a utilità un'autorità spiega totale in modo in cui il modo in cui la guerra è utilizzata per rinforzare il potere dittatoriale potrebbe non essere messa completamente in mostra per giustificare la guerra uno tocca tre potrebbe citare una presunta provocazione dal basso
Ho una richiesta popolare a cui sta rispondendo potrebbe spostare la colpa della responsabilità per le perdite umane sui sui consiglieri
Assegnando a se stesso i benefici politici delle e vittorie per questo motivo il veri meccanismi delle politiche di guerra dovrebbero essere criticamente esaminati e rimane poi la domanda sul ruolo della società queste sono le due importanti domande che pone già diciamo in qualche modo di abbiamo dato una risposta sul ruolo dell'autografo dell'autocrate più avanti prosegue
Bene le parole
Sagge dice la su José contro intuitive di Timothy Freire riconoscere puntino come un autocrate dice questo studioso mette a fuoco i limiti impliciti del suo potere tipici di un governo autocratico
Storici dell'autocrazia russa spiega infatti concordano con questa osservazione in nessun momento della storia dicono
Uno zar Mosconi moscovita un'imperatrice un imperatore fu pienamente autocratico nel fare le proprie scelte prende le proprie decisioni
Tranne di boiardi fazioni a Corte gruppi di ministeri favoriti e lobbisti lavorano tutti quanti nell'influenzare la volontà del sovrano fargli prendere la decisione giusta al momento giusto Michè il dopo gli l'osso chiama questo processo divinazione che consentirebbe che consisterebbe nel costruire
In qualche modo la volontà dell'autore tradurla nel linguaggio delle leggi e degli ordini le interazioni fra Zare consiglieri tuttavia non non furono mai
Unilaterali monarchi manipolava hanno le persone con maestri approfittando delle contraddizioni dei conflitti
Tra i loro favoriti e cortigiani in inasprendo opposta i litigi ieri trasferendo le responsabilità morali politiche decisioni cruciali sui rappresentanti delle élite oltre a queste reti oltre a queste reti informali di potere gli autocrati dipendevano anche da una varietà di corpi politici e poi si prosegue qui
E nella analisi ma appunto ma è uno scenario che la studiosa propone e che può essere utile da questo punto di vista la storia ci aiuta a comprendere non nei termini revisionisti ICI strumentali giustifica azionisti quotati
Da Putin o più avanti prosegue la storia
Piuttosto accurata nei dettagli
Che appunto ricostruisce abbiamo fatto un salto in avanti appare come il trust il tradizionale scenario definizione di una guerra quindi appunto i riferimenti presi dall'Ottocento sono questi include una competizione tra fazioni di corte
Favori a favore o contrari e che litigano per l'attenzione dello zar in queste competizioni ludico vincitore nello nel periodo preso in esame cioè l'Ottocento era il monarca movente muovere guerra era un modo per liberarsi di fastidiosi riformatori da una parte e consigliera consolidare il consenso smuovere l'establishment politico rinnovare l'assolutezza dell'autorità zariste è uno schema e nel caso per esempio della guerra russo giapponese il trucco fallì portando a una rivoluzione la riforma costituzionale del mille novecentocinque mille novecentosei che spoglio Luzzara di alcune e prerogative fino alla fine del regime razza rissa la guerra la politica estera rimanevano nella sfera del governo personale dello zar i racconti delle origini delle guerre
Intraprese senso lungo preambolo delle negoziazioni diplomatiche inquadravano il dramma della scelta dello zar fra pari campi attori opinioni non istante muovere la guerra fosse sempre una decisione personale dello zar
La retoriche rituali e i grandi drammi bellici richiedevano la presenza di altri nobili difensori dell'onore dell'impero burocrati deboli di cuore malvagi istigatore della però insomma non scenario in qualche modo la la studiosa dice ci propone ci ripropone che i in effetti abbiamo visto la tipica trama di una buona tra virgolette guerra così raffinata nei limiti così raffigurata
Limiti ufficiali includeva sempre primo tentativo di riconcilia
Sì ho nella Piazzi ente ricerca del sovrano per la pace
Secondo la richiesta del popolo e i suggerimenti dei consiglieri ad agire con maggiore decisione terzo
La riluttanza dello zar nel versare il sangue dei suoi soldati ed infine quarto la sua determinazione a compiere il sacrificio per l'onore dell'impero e per la pace
E questa retorica
In qualche modo è stata
E statalista all'opera e ancora prende in esame la guerra russo turca del mille ottocentosettantasette mille ottocentosettantotto leggete l'articolo
L'articolo integralmente ancora una volta qui si ripropone
Lo schema dello zar che triste solo le sue guance sono represse questo nodo depresse so riferimento appunto al mille ottocentosettantotto i suoi occhi sono gonfi di lacrime rivelano le sue sofferenze la sua salute sta peggiorando supporta le critiche ingiuste in crisi di indecisione
E passi e passività tormentato dai russi e poi sì risolve ad agire intensità del dilemma poi viene contrastato dalla freddezza delle controparti europee della Russia in particolare
L'Austria Ungheria in quel momento la Gran Bretagna che perseguono cinicamente i propri interessi politici
Solo fingendo supporto agli slavi dei Balcani quello scenario dopo qualche mese di onesti tentativi far cambiare ai turchi la propria politica Alessandro secondo concludeva che la Russia non poteva evitare la guerra e quindi si risolse a ed agire se la studiosa voi prosegue tornando all'oggi
Non sappiamo quale clima diciamo intorno a Putin rapporti di Intelligence suggeriscono dice che puntino proprio come Nicola primo ha preso la decisione della guerra in solitudine
Putin ha trasformato la sua ossessione per la resistenza Ucraina le pressioni russe in un affare di Stato un'impresa che tiene i suoi nemici stretti
E i suoi alleati insieme si sa ben poco del cerchio il tetto dei poteri ma le apparizioni pubbliche nonché le sparizioni di determinati statisti e politici ci permettono di dedurre che dall'inizio dell'invasione
A febbraio la cerchia di amici fidarci fidati consiglieri siffatta più stretta mentre il ruolo dei tecnocrati diventato completamente secondario questo un altro aspetto che è stato sottolineato relativamente poi alla inquadramento ecco della storia russa per cercare di decodificare alcuni aspetti del presente ancora la studiosa di Princeton siamo leggendo appunto questo questo suo articolo e Caterina padri Lova scrive la Russia in realtà nomi dei partiti politici legittimi fino al mille novecentocinque la sfera pubblica veniva attentamente e sorvegliata dal Governo
Come conseguenza una manciata di giornalisti e scrittori stiamo parlando ancora dell'Ottocento conservatori
Dominavano l'opinione pubblica ne fa i nomi dei risparmi amano la nostra sì ma pronuncia
Dominavano l'opinione pubblica controllavano i flussi di informazioni formavano il linguaggio dei dibattiti politici a loro influenza tuttavia non era limitata al popolo essi avevano accesso alle cerchie governati assieme all'usare altri membri di alcune ditte erano le principali parti interessate nella guerra contro gli ottomani
Al contrario giusta dei tori liberali e democratici della causa slava in quel momento venivano repressi silenziato esiliati da triste
Ironia della campagna protocollari del mille ottocentosettantasei per esempio sta nel fatto che con lo stesso anno in cui Luzzara decise di supportare la loro autonomia nell'Impero Ottomano affitto firmo nell'Impero Ottomano firmò anche il famigerato dispaccio di Ems proibendo sia la pubblicazione di libri
Che produzioni teatrali lingua ucraina sprezzantemente di finita un dialetto
Questo
Questo è un fatto portate come evidenziò tempo fa anche uno storico-politico Ucraino questa liberazione fu chiamata così all'epoca degli slavi ottomani
Dall'antiliberale impero russo dove i popoli slavi inclusi ucraini e polacchi erano privati di Mazzini sia autonomia
Era un termine improprio come fu osservato tutte le iniziative pubbliche il supporto degli slavi non avevano senso la Russia ufficiosa che promosse la campagna era tra l'altro indistinguibile da quella ufficiale e anche questa riflessione ce la stiamo cercando anche di riassumervi le parti che non vi abbiamo letto questa questa distinzione qui indicata fa parte dell'analisi della realtà russa appunto di questa mancanza di un'opinione pubblica costruita in senso moderno questo
Appunto fa parte di questa analisi che vi stiamo
Vi stiamo proponendo più avanti spiega spiega l'autrice al sovrano questo naturalmente per questo motivo è stato evocato il tema dello Pyongyang pubblica non importa cosa pensa il russo medio o l'intera società
L'ultimo russa del Lucania dell'Ucraina o dell'Impero ottomano nonostante una parte significativa della popolazione russa a oggi sostenga la guerra non la causata e la mano maggioranza si opponeva anche a un conflitto armato prima dell'invasione però appunto c'è questo vivere in una bolla in un
Contesto dove l'informazione come abbiamo visto e strettamente legata alla
Rossi ha un ultimo passaggio è interessante ancora di questo
Articolo che contiene poi elementi molto molto forti cui l'autrice a attribuisce un significato importante dice l'Occidente non deve pentirsi di aver offeso Putin oppure di aver ferito il suo orgoglio tante volte lo sentiamo dire poiché favorirli de il gioco dell'autocrate lampo la propaganda di Purim giustifica apertamente l'aggressione
Riferendosi all'ostilità dei poteri occidentali quali avrebbero trasformato l'Ucraina in un parco giochi per le loro operazioni militari contro la Russia
La ragione di questa presunta minaccia occidentale è un altro cliché dice l'autrice copiato al tipico scenario di guerra della Russia imperiale
In cui qualunque conflitto ovunque prendesse luogo veniva visto come contro un Occidente collettivo
Le dichiarazioni di puntine di giugno scorso sull'ordine mondiale come diviso in due campi ovvero gli Stati sovrani e le loro colonie e i suoi tentativi di presentare questa guerra come difesa della sovranità di Mosca contro l'Occidente Nichetti in maniera quasi identica
Le idee dei nazionalisti russi del diciannovesimo secolo questa la conclusione di questa storica mentre il è Cac Cobo uno dei principali sostenitori della guerra contro gli ottomani troviamo all'Ottocento pensava
Che solo isolandosi dall'Occidente la Russia potesse evitare il triste fatto di diventare economicamente e politicamente
Dipendente dall'Europa all'isolazionismo
Il rifiuto di standard e valori culturali legati a questo mondo
Appariva essere un modo di riprendere rafforzare l'indipendente del l'indipendenza della psicosi la guerra con la Turchia del mille ottocentosettantasette ottocentosettantotto divenne
Uno scontro di civiltà con l'Europa chiuse due decenni di tentativi russi di occidentalizzata se riformarsi la più visibile manifestazione di anti occidentali Isma'russo fu il regno reazionari Sandro terzo la sua slavofili e alle sue politiche imperialista insomma
Il tema secondo l'autrice e questo è un non scenario in cui dobbiamo tenere presente
Il ruolo che ha un potere autocratico e il valore che assumo questi poteri autocratici
Nella storia della Russia e in termini di aumento di legittimazione di questo poteri rimaniamo alla Russia il figlio di oggi e questo è parliamo ancora di testimonianze questa volta ancora in in questi giorni
Si parla della la pubblicazione di una importante pubblicazione
Ed è un libro che è stato scritto dalla figlia di Anna Politkovskaja è stata giornalista russa come abbiamo detto tante volte uccisa a Mosca nel due mila e sei Marco Pannella
Unico leader occidentale presente ai suoi funerali ritrovate naturalmente anche il racconto
Di quel momento vissuto da Marco Pannella Mosca lo trovate negli archivi di radicale di questo libro li scrivono
Diversi quotidiani sul Venerdì di Repubblica appunto parlavamo
Della degli insetti Venerdì di Repubblica della settimana che si è chiusa e quindi lo trovate ancora
C'è un'intervista proprio avvera Politkovskaja che aveva ventisei anni quando sua madre giornalista più famosa di Russia venne uccisa la racconta in questo libero
Intimo e politico dice Rosalba Castelletti che la intervistata
Aveva ventisei anni e dice solo la verità come lei mi ha insegnato questo nome spera che in italiano a diciamo in qualche modo si riferisce alla verità chissà se c'era un riferimento forse no va ce lo possiamo lo possiamo attribuire noi
Sul Corriere della si ampi c'è proprio un
Un breve passaggio del libro
Una madre si chiama si crea si chiama il libro lo trovate naturalmente in libreria
Vediamo cosa possiamo leggerli da corretta la sera del diciotto febbraio mia madre Anna Politkovskaya sacrificio umano per il dittatore la figlia
Della giornalista uccisa nel due mila e sei con la guerra sono tornate
Le minacce scriveva la verità dice Fera Politkovskaya nuda e cruda su soldati banditi gente comune finire nel tritacarne della guerra parlava di dolore sangue e morte corti smembrata i destini infangare il sette ottobre
Del due mila e sei il giorno in cui è stata uccisa dice verrà Politkovskaya avevo ventisei anni
Mi stavo preparando diventare madre fino ad allora avevo voluto credere che la sua popolarità in Occidente aveva potuto avrebbe potuto in qualche modo salvarla da possibili rischi e da una morte violenta
Mi sbagliavo i dittatori dice vera Politkovskaja i dittatori
Hanno bisogno di offrire sacrifici umani per consolidare il loro potere e l'unico modo per proteggere la libertà e combattere la menzogna
Che dire la verità in Russia la libertà manca eppure non me ne sarei mai voluta andare questo passaggio importante
Il Paese che aveva dato i natali gli assassini che mia madre era anche il paese dove volevo vivere io lavorare in Russia tutti si sono dimenticati vivo in fretta di Anna Politkovskaja
Soprattutto la gente che conta perché mantenere la memoria di persone come mia madre è pericoloso è molto più comodo perderne le tracce dimenticare la la sua verità in Occidente il nome Politkovskaja è fonte di orgoglio mia madre intitolano piazze vie la sua attività giornalistica viene studiata all'università e sui libri
Si vendono in tutto il mondo illusione nome avvolto dal silenzio la Cecenia al centro delle più importanti inchieste di mia madre adesso pacificata del potere della Repubblica e stabilizzato comanda
Carire offra che ha sempre mostrato apertamente il suo odio per lei la sua guerra in Ucraina a stravolto la nostra vita dopo il ventiquattro febbraio del ventidue nostro cognome
è tornato ad avere un peso essere oggetto di minacce ancora di morte questa volta contro mia figlia dice vera Politkovskaya
Che sono un adolescente da quando a scuola hanno iniziato a parlare conflitto i compagni si sono scagliati contro di lei pesantemente così abbiamo scelto l'esilio volontario abbiamo scelto l'esilio montare la fuga
In un altro Paese da un giorno all'altro abbiamo fatto le valigie ce ne siamo andati
Da Mosca che già c'aveva tolto tanto a me lama
E a mia figlia la nonna ho deciso di scrivere questo libro per ricordare la lezione che mia madre ci ha lasciato siamo siate coraggiosi chiamate sempre le cose con il loro nove dire di dittatori compresi ecco naturalmente lo diciamo
Sapete interezza anche se questo libro una testimonianza importanti libri testimonianza
Vanno presi con le dovute cautele gli storici sanno utilizzare la testimonianza che a volte e ricchissima di importanti riferimenti non vogliamo appunto chiudere la puntata di oggi facendo un passo indietro forse un po'troppo acrobatico ma ci riporta sia sul tema diciamo della testimonianza della vita familiare questa volta e sia su alcuni temi per esempio la fuga l'esilio che che il destino che ha colpito anche tanti tanti italiani perché vi vogliamo segnalare segnalare una importante iniziativa editoriale che e di questi immensi è stato ripubblicato un libro che si chiama Casa Rosselli di Giuseppe Fiori vita Di Carlo e Nello Rosselli Amelia Maria donne e Maria è un libro
Giuseppe Fiori è stato un giornalista è morto nel due mila e tre giornalista e scrittore
è stato inviato di speciale di TV sette dice direttore titoli a liste del TG Due
UE direttore di Paese Sera senatore della sinistra indipendente e biografo di Emilio Lussu quindi un approccio molto chiaro quello di Giuseppe Fiori ma il tema è
Molto molto approfondito il libro Giuseppe Fiori è un classico diciamo così
Nella storiografia che riguarda quel mondo il mondo di casa rosse ci sono anche altri approcci di tipo diverso ma la vitalità del lavoro di fiori perbene
Davvero interessanti anche la la penna del giornalista
Nella capacità di sintesi di cercare di dare un quadro anche per esempio nella vicenda di Amelia la storia di Amelia della madre
Di Carlo il bello il ritratto che ne fa Giuseppe fiori è davvero vivo che racconta anche delle SICAV un tema importante e con il quale chiudiamo anche per questa puntare di occultamento la settimana prossima