Presentazione del libro di Gianni Toniolo "Storia della Banca d'Italia. Formazione ed evoluzione di una banca centrale, 1893-1943 - Tomo 1" (il Mulino)

Buongiorno
A tutte e tutti saluto con particolare piacere il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco e lo ringrazio per essere qui con noi in questa giornata importante per tutta l'area economica ma direi anche per tutta l'università e per la città un saluto colare a Francesca Sanna Randaccio la moglie ti Gianni Toniolo al figlio Paolo e i colleghi che oggi saranno impegnati nella seminari workshop che terremo in memoria di Giannino salute e direttori di partito dei due dipartimenti Anna Comacchio e Michele per Bernasconi ringrazio gli studenti e tutti i docenti colleghi gli ospiti gli amici e amiche che sono presenti oggi qui con noi
Porto con piacere i saluti di tutta la comunità Ca'Foscari Ina questo evento avremmo dovuto organizzarlo era programmato in presenza di Gianni del professor Tognolo
Lo teniamo in sua memoria ma ovviamente Gianni e qui con nuovi lo sarà anche in futuro Gianni ha avuto un ruolo molto importante Ca'Foscari
Non solo lui una era stato un appassionato Ca'Foscari non si è laureato qui ma ha contribuito tantissimo con lo sviluppo della della nostra università prima come direttore del dipartimento di scienze economiche che oggi il Dipartimento di economia
Ma poi ricoperto cariche importanti anche a livello cittadino
Sia in fondazione di Venezia un consiglio di amministrazione sia alla Venice International Universities su stimolo del della loro rettore Paolo Costa che non vedo non vedo oggi con noi purtroppo
è stato uno dei fondatori della Venice International University di cui è stato anche di in quindi ha contribuito moltissimo alla internazionalizzazione della nostra università e non solo dell'Università del territorio avendo un ruolo importante soprattutto con la Duke University che uno dei partner storici della Venice International University dove Gianni ha insegnato
Gianni è stato per molte generazioni gli economisti un maestro
L'evento odierno vuole ricordare lui ma soprattutto vuole raccontare il libro storia della Banca d'Italia formazione ed evoluzione di una banca centrale mille ottocentonovantatré mille novecentoquarantatré agli studenti
Di Ca'Foscari collegi alle colleghe
Quindi abbiamo voluto mantenere sede lo spirito dell'iniziativa e siamo oggi tutti riuniti al Campus di San Giobbe che il pilastro della nostra università ricordo la nostra diversità nasce come misure School nel mille ottocentosessantotto e fin dall'inizio coniugava questa vocazione all'economia con la vocazione all'internazionalizzazione quindi accanto all'economia al management la storia economica tutte le discipline che era economica si studiavano le culture di tutto il mondo io ho avuto il privilegio di conoscere Gianni soprattutto nell'ambito del Collegio internazionale abbiamo qui con noi lo staff il direttore Marco Li Calzi del collegio
E ho visto Gianni stimolare tantissimo il Collegio internazionale noi tutti i membri del comitato scientifico che Gianni presiedeva e ci stimolava
Creare opportunità occasioni per gli studenti meritevoli il collegio è il luogo dove noi accogliamo o gli studenti meritevoli de italiani ma anche di tutto il mondo
E Gianni era sempre è un entusiasta sostenitore di questo collegio del merito degli studenti e ci stimolava creare sempre più occasioni per attrarre questi studenti da tutto il mondo e lavorare soprattutto nell'ambito della interdisciplinarità e il Collegio il luogo dove ci sono creati
Le esperienze di interdisciplinarità che poi sono divenute anche corsi di laurea quindi era un uno è stato uno ed è tuttora uno Cabrini innovazione vi faccio un esempio la laurea in digitali Humanities è iniziata con un workshop proprio al collegi internazionale bene Gianni teneva tantissimo era veramente un appassionato sostenitore del Collegio internazionale e ci ha sempre stimolato
A promuoverlo a promuoverlo e a creare anche un occasioni di fundraising per dare più borse di studio agli studenti meritevoli e bisognosi vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Grazie riceve Buongiorno saluto tutti presenti al governatore chiesto qui presente sono molto lieta di portare i saluti la testimonianza di stima ricordo del Dipartimento di management per Gianni Toniolo
Bene in questo brevissimo intervento portare due riflessioni sull'eredità di Gianni Toniolo come docente come studioso di storia di storia economica
Lasciando agli autorevoli voci che mi seguiranno la riflessione sulla sua importante opera sulla Banca sulla Banca d'Italia
Ce ne tornano come docente lo posso fare in prima persona come molti meno in questa sala perché è stato docente di Storia economica del corso di economia aziendale
Si studia per lo sviluppo industriale Europa il testo era dissi netta Pollard alla rivoluzione pacifica era interessante re di facile lettura avremmo potuto non frequentare e invece facciamo un'ora due di viaggio i venti minuti la mezz'ora per arrivare a Santa Marta i quindici minuti di appesa
Per sentirlo e di attesa non perché arrivasse ritardo non perché dovevamo lui arrivare in anticipo perché la sala era piena
A Santa Marta citata chiavi di lettura sofisticate che andavano oltre il libro che entravano in quello che stavamo studiando nel libro
E non lo trovavamo nel testo era affascinante nella sua eloquenza e anche quello che ci colpiva e hanno tante non era così frequente anche l'elevato standing internazionale della sua conoscenza della sua esperienza del signor del suo nacque il perché emergeva
Nelle sue lezioni era ironico
Talora anche caustico quindi cinque per un certo timore
Che e ci stornano al pensiero critico non potei presentati all'esame solo avendo studiato bene il testo non si accontentava dei fatti voleva vedere se vedi compreso il nesso tre fenomeni economici tecnologici e sociali che stavamo studiando se vedi ragionato sulle implicazioni pesa il massimo fare ricordo che l'orgoglio non era tanto nel voto ma nel fatto che lui aveva riconosciuto delle riflessioni che lo stesso aveva aveva stimolato e questa è la seconda riflessione che vorrei portare sull'eredità
Nella semplificazione di questi veramente due minuti dei libri di pensiero per ragioni Toniolo perché appassionare alla storia alta salto studenti qui ne vedo tanti studiosi di management che necessariamente devono pensare immaginare progettare e se possibile aiutare di segnare il futuro due tra i tanti tre tanti motivi il primo vorrei chiamare l'appello del Governatore Visco a investire in capitale umano investire in conoscenza
La storia economica contribuisce alla cifra culturale anzitutto del management ma non solo ci insegna chiavi di lettura ci lascia lezioni apprese dal passato e in questo eretici una competenza necessaria per il futuro che quella di problem solving oggi diciamo anche di resilienza mettendo insieme prospettive diverso mettendo insieme i livelli di analisi di darsi come faceva Gianni Toniolo e quindi vorrei sottolineare questa eredità anche dello studio della storia economica e di chi come Gianni Toniolo è stato un testimone di altissimo profilo
Che la storia economica in quanto storia uno sforzo di scoperta delle nostre delle nostre leggi dieci
Anche la storia d'azienda che fra poco sentiremo come la sentiremo presentare e come è stata scritta non essenziale Presa di coscienza
Della propria identità della nostra identità come azienda come nazione sorta di valori fondanti che hanno ispirato decisioni azioni ma anche di errori commessi che non vogliamo che non vogliamo ripetere
Senza un'identità radicata su un'analisi critica del nostro passato e sulla profonda consapevolezza perciò di noi stessi non credo che saremo capaci di progettare un futuro migliore come in quello che desideriamo grazie
Buongiorno buongiorno a tutti Leo sono Michele Bernasconi e porta i saluti del appartamento di economia
La lettrice caro Governatore grazie d'essere qui oggi dalla professoressa Francesca da grazie di essere di essere qui oggi a questo a questo evento come è stato ricordato questo evento
Era stato programmato circa l'inizio o metà di ottobre scorso
Con la il professor Toniolo grazie alla organizzazione dalla nostra collega dei nostri colleghi la professoressa Cerrini e la professore urbani era stato programmato per presentare questo libro la era un evento che doveva essere anche un momento di di particolare attività e congiunta attività dei Dipartimenti di economie dei Dipartimenti di meno influente
Che nascono dalla vecchia Facoltà di Economia e commercio di Ca'Foscari dove sotto Agnola ben insegnato per tanti anni
E l'improvvisa scomparsa deposto Toniolo a come ha ricordato l'attrice colpito lasciato attoniti molti a tutta la comunità mascherina in particolare
Tanti colleghi e colleghe che erano stati docenti con il professor Toniolo all'inizio della loro carriera tanti come ha ricordato Anna e tanti in questa sala in un attimo
Siano stati su allievi nonno studiato a Venezia non sono stato o sono arrivato quando mai professor Spagnolo aveva lasciato l'Università di Ca'Foscari e quindi non sono stato suo allievo ma ho sempre associato il professor Toniolo a Ca'Foscari
Forse perché ricordo quando ero studente a Pavia profondo non era tenuto a fare una bellissima conferenza un abilissimo ciclo di lezioni a Pavia e veniva da Ca'Foscari quindi già questo a università seppur vestendo dente entrava nella mia nella mia nella mia testa ma soprattutto credo che tanti docenti di economia
Associno il professor Toniolo o o h fusca Rillo associno perché Toso Toniolo è stato qui in uno dei momenti d'oro della facoltà di Economia di Ca'Foscari
Non ovviamente che oggi non sia un momento d'oro dei Dipartimenti di economia di mezzi e ovviamente non lo direi il fronte nei collegi il fronte alla mia lettrice di fronte a questa a questa platea però sicuramente c'è stato un momento nella la storia delle facoltà di economia in Italia parlo a metà degli anni ottanta e la metà degli anni novanta
Quando il professor Toniolo era Ca'Foscari che si sentiva l'esigenza di un salto di qualità di una struttura provincializzazione ed era delle università italiane in particolare
Delle università lì delle facoltà di economia per tante ragioni teca Foster in quegli anni era un riferimento nell'università italiana era sicuramente una no
E il modello da imitare c'erano tanti docenti sento Esperti che si erano formati in parte nell'università enti straniere c'era la consapevolezza che bisognava offrire oggi cose che magari oggi scontate ma loro non lo erano sì alla consulenza che bisogna offrire agli studenti
Informazioni e servizi perlomeno paragonabili a quelli che arrivavano e avvenivano in altre università del mondo
C'era la consapevolezza che oltre i servizi i docenti dovevano avere curriculum e di studio e curriculum di ricerca simili a quelli dei professori delle altre università internazionali
E questo un messaggio è stato colto da all'università a dalla facoltativi economia di Ca'Foscari in maniera molto chiara e c'erano allora e sicuramente il professor Toniolo era uno di questi a un'interpretazione una avanguardia nel trasmettere questo messaggio alle università di economia all'Università italiane e questo è stato un grande merito
è stato anche un grande merito perché tra l'altro è stato ricordato professor Toniolo non ha lavorato non ha seguito solamente l'elaborazione fosse che una facile divulgazione della dell'idea della andrò senz'anglicizzazione dell'architettura economica significa prendere i modelli matematici
E studiare problemi di interesse internazionale professor Toniolo a studiato la storia economica la Storia economica d'Europa edita via
E ha elevato questo disciplina la Storia economica d'Italia allevato
Disciplina disciplina di interesse internazionale l'ha fatto con rigore di metodo l'ha fatto con analisi sempre puntuali partendo dei dati dalle statistiche
Ma l'ha fatto appunto credo con la consapevolezza che oltre alle tattiche nonostante le fatiche il tempo nelle ricerche comunque
Poi c'è sempre la necessità di passare a un vaglio della confronto internazionale del confronto con una platea di studiosi degli spari
E e questo deve essere il più ampio possibile e deve chiaramente superare il vaglio degli standard internazionali di di ricerca che solamente una consapevolezza di questo tipo può può può consentire e in più ha avuto il merito sì nonostante sì fallimenti sui libri anche in questo che verrà discusso oggi se Sarli di
Dati difatti si parli sempre siffatta sempre dei fatti dalle statistiche dalle statistiche documentali in tutto questo anche nell'aridità dei numeri non manca mai la trasmissione di una passione civile per lo studio che viene fatto per la società che io penso che debba essere un ingrediente necessario fondamentale
A agli studiosi di scienza sociale in generale gli economisti in particolare la passione civile
E mi viene da dire che anche in questo il professor Toniolo è sicuramente stato un interprete della comunità Ca'Foscari Lina perché è la passione civile è sempre stato un ingrediente della gli studi di economia Ca'Foscari lo Stato negli anni del professor Toniolo lo è e questo lo posso dire a voce alta lo è oggi la passione civile non ci mancava agli studi nostre gli il Dipartimento di economia di studi meno ingente ovviamente a tutta la comunità
Cafu sterlina ma in particolare per ciò che riguarda gli studi ed economia non ci manca ed è una tradizione che ripeto parte dalla genetica di questa università la lettrice ricordava che questa a università nasce nel mille ottocentosessantotto a agli studi di di commercio precedenti nasce sulla in punto di una di un gruppo di straordinari studiosi Francesco Ferrara Luigi Luzzatti Eduardo dati e tanti altri che erano grandi studiosi ma tutti animati anche in alcuni casi con la confronti e posizioni nell'interpretazione delle relazioni economiche sociali nelle teorie del valore non condivise ma nonostante ci fosse anche un confronto non condiviso delle Torriglia tutti hanno comuni atti
Da questo grande senso di dovere come scienziati sociali restituire poi alle società
Un un un favore erano non non non a caso erano molti di questi poi erano si riserva anta grandi Mestre ovviamente ovviamente o comunque sono state anche maestro di Bonaldo String che proprio in quegli anni si scriveva alla ha facoltà di di di commercio quella che allora erano l'embrione delle facoltà di Economia e commercio di di Ca'Foscari Bonaldo stringa che poi diventa al governatore della Banca d'Italia quindi da posteri contribuisce in quegli anni ha formare una classe dirigente una classe dirigente del Paese una classe dirigente DC si riserva e anche queste tracce queste tracce di questa Processo sono ben presenti nel libro di Gianni Toniolo che verrà discusso oggi
Storia della Banca d'Italia una storia economica dell'Italia il libro il titolo del libro storia della Banca d'Italia formazione collusione con la banca centrale è il primo tomo come verrà ricordato doveva seguire secondo tomo mille ottocentonovantatré mille novecentoquarantatré e tanti dei personaggi di fossero ovviamente Bonaldo Stringer come governatore ma altri personaggi sono citati nel libro è citata più di una volta parte Foscari
Se posso permettermi e non credo che sia un caso che il governatore della Banca d'Italia dottore Ignazio Visco sia oggi qui a introdurre queste elezioni questa discussione sulla sul libro Tognolo
è chiaramente un omaggio a Gianni Toniolo ma credo che sia anche un saluto all'Università Ca'Foscari per il contributo che questa università dato alla formazione di una classe ideare il contributo di tutti ha dato nella crescita non solo economica
Ma una crescita morale una crescita intellettuale una crescita culturale del paese grazie a a persone come come Gianni che hanno frequentato questa ed hanno sono partiti da questa da questa università
Quindi grazie Governatore PSP oggi grazie Francesca Sanna Randaccio chiesti qui oggi moglie Gianni grazie a tutti i familiari e gli altri familiari di Gianni che sono qui oggi
Grazie a tutti
Gli ospiti grazie agli studenti buona conferenze buona lezione
Grazie
Le lasciamo fatte
Ora
Bene buongiorno Totti anzitutto qui ringrazio menti ringraziamenti per l'invito
Per ricordare sia Gianni Toniolo nella sua Alma Mater sia discutere questa opera che devo dire magnifica qui del professor Toniolo sulla storia della Banca d'Italia in realtà sulla storia d'Italia
Fino fino al mille novecento quarantatré diciamo con dolore però che inizio questo il mio intervento ricordando Gianni
Gianni come è stato detto
Studioso di fama internazionale di livello internazionale
Storico però economista questo ruolo di essere economista e usare la storia come strumento cruciale
Scienziato politico
Molto consapevole dell'importanza delle istituzioni nella vita di un'economia e di un Paese moderno devo dire che attenere questa incontro a Ca'Foscari
Ci sia non solo un simbolo della importanza di Ca'Foscari di per sé anche per la Banca d'Italia vi racconterò perché fra poco ma è quello che Gianni spesso desiderava quando ci siamo visti il giorno prima della presentazione della storia della Banca d'Italia il primo volume in questo primo volume
Sull'evoluzione la formazione della banca
A Roma la diciotto settembre scorso e il giorno prima ci siamo incontrati abbiamo discusso ma due cose primo cosa viene dopo il secondo volume ovviamente il cantiere è già aperto come lo iscrive come io ricordo nella prefazione libero
E dove presentarlo e invece mette sentiamolo
Nelle città italiane ma non nelle sedi della Banca d'Italia presentiamo no nel luoghi deputati e cioè nelle università e la prima università Racca forse questo era un programma un progetto tre settimane dopo Gianni non non c'era più
Come diceva storico economista economista storico studioso cittadino del mondo presente a Venezia è stato detto in tutti i modi le sue alla sua presenza vi è stata importante determinante
Presente a Roma ma presente anche a chiunque
Posso presente presente sostanzialmente nella comunità internazionale e molto stimato
Gianni anzitutto una persona perbene
Veramente
Una persona a cui non si poteva
Parlare dietro non aveva assolutamente nessuna diciamo nel trattare con le persone nessuna di quelle dicono i momenti di ostilità manifesti magari poi ognuno di noi c'ha Chuck nel suo intimo qualche qualche difficoltà nei confronti degli altri però era Gentile
E in Banca d'Italia
Era molto apprezzata
Quando è scomparso c'è stata veramente un dolore steso i giovani più giovani
Dieta uno spazio intellettuale condiviso da Gianni dalla Banca d'Italia accanto lo spazio fisico spazio intellettuale iniziato oltre quaranta anni fa
Forse nell'intorno della la rinascita della Rivista di storia economica che Einaudi aveva fondato nel settantasei che era racchiuso nel quarantatré dopo che l'ha diretta in questi sette anni esime Pierluigi Ciocca
E nella diciamo apertura alla storia della Banca d'Italia del l'apertura di sodio da parte della Banca d'Italia nei primi anni ottanta voluta da Ciampi
Per predisporre materiale da usare nella celebrazione del centenario dell'istituto nel mille novecentonovantatré
Ciampi istituire un comitato scientifico di cui faceva parte Carlesi bassi giovani studiosi anche meno giovani storici e e presieduto da Carlo Cipolla che era considerato erede il massimo storico della moneta corse a livello internazionale
Ora cosa voleva Ciampi voleva non scrivere la storia la Banca d'Italia voleva predisporre materiale
Utile propedeutico per un lavoro di sintesi di là da venire materiale che materiale archivistico materiale statistico Mattei materiale documentario
Che da ricercato ma da e c'è proprio un lavoro diciamo di scavo per andare a mettere insieme questo questo materiale e proporlo
Agli studiosi e agli studiosi interni alla Banca d'Italia ricercatori esterni e questo è il materiale che è stato messi insieme nei quaranta sei volumi della collana storica della Banca d'Italia che si sono pubblicati dalla fine degli anni ottanta a oggi questo è il quarantasettesimo
Quarantasei volumi oggi tutti sul sito web della Banca d'Italia cliccate potete leggere tutto quello che è stato prodotto anche questo volume sarà fra due anni disponibili
Tre case editrici e si sono alternate in questo la la Laterza Marsilio e adesso il Mulino sostanzialmente attraverso gare perché la Banca d'Italia per tutte le attività di Investimenti procurement eh cruciale quindi c'è una una gara pubblica ora la in questi quarantasei volumi troviamo tre libri scritti da Gianni uno da solo sulla Grande Guerra uno sulle crisi bancarie con le banche negli anni Venti insieme insieme al Guarino e un lavoro di sintesi di cui lui agricoltore insieme a decisi coppia coltura più o meno alla fine degli anni Novanta
Però e anche autore di saggi nella collana dice saggi su Central Banking fuori dalla collana in in giro per il mondo uno dei dei più importanti nella storia della Banca dei regolamenti internazionali
E altri due volumi sono usciti sempre in questa collana uno sulla concorrenza mercato nel lungo periodo con credo giglio bianco pochi anni fa e un altro importantissimo per il nostro Paese perché
è stato tradotto anche in inglese l'opzione Carlo of the italiane con me & Scenes verifiche cioè la storia delle dell'economia italiana dall'Unità più poi con una serie di capitoli mi ha scritto una importante introduzione una serie di capitoli cura
Atti da studiosi ricercatori della Banca d'Italia associati in ciascuno di essi ha uno studioso studiosi di livello internazionale
Ora è stato fatto questo grazie al prestigio di di di Gianni al suo lavoro intenso rimessa insieme perché la scrivere e produrre non è soltanto un'operazione solitaria è un'operazione che richiede un'interazione continua una capacità di convinzione le capacità anche
Di spiega spiegare l'obiettivo il senso di ciò che si fa in questo lui era sicuramente maestro
Ora se come scrivo nella prefazione citando Umberto Eco la storia non serve
Tanto capire dove si va ma serve a capire da dove si viene bene Gianni non solo con le FARC o per malattia sta proprio in modo molto particolare perché l'ha usata al presente cioè e la cosa interessante noi possiamo imparare dagli errori
Alcuni errori gravi nella nostra storia
Alcuni errori e molti anche in modo obiettivo descritti in questo volume da parte dell'istituto di emissione nelle varie fasi
E possiamo imparare dei successi spesso poco conosciuti
E credo che questo libro molto interessante anche per coi successi poco conosciuti
Bisogna dire che
La
Parlando di questo libro che di Julio molto poco perché lasciano al Pannella punto
La la questo questo incarico che ha ricevuto di valutarlo trarne ispirazione dare suggerimenti tra l'altro utili anche per me
Nella per la Banca d'Italia nella il gravoso compito ora perché non c'è un altro Gianni Toniolo di produrre il secondo volume non perché non ci sono storici straordinari o economisti molto
Molto capaci l'Italia è piena di talenti
Ma perché il lavoro di sintesi di interazione tra diverse discipline è un lavoro complesso Looy era una persona in grado di farlo da sola autonomamente ovviamente in una discussione in un dialogo di una dialettica continua
Con con gli altri ora la la la cosa che a me pare particolarmente importante è che in questo excursus in questo libro che
Anche lì uso un'espressione di di un in grande storico del passato sia Luciano sono state identiche diceva cioè la capacità espressiva ma è un libro di intelligenza politica questo è il il grande il grande pregio anche di questi questo volume Mavib Facce da leggere un libro è un libro che a volte un saggio di economia a volte una tre cronologia tenta di fatti e altre volte quasi un romanzo
Ci sono dei momenti di sostanza o ci sono delle foibe le storie
E e la cosa straordinaria facevo questo confronto qualche giorno fa con un libro kermesse magari può non piacere scritto così così eccetera ma molto interessante che
Il libro di Ken Follett
Sulle cattedrali no
I pilastri della terra ci sono decine di figli un filo qui un filo Lazio e poi tutti si raccordano alla fine be'questa capacità è straordinaria voi l'avete in questo libro ci sono tante
Tante diciamo momenti di partenza e poi la storia si chiude tutto insieme si chiude purtroppo qui in quella che la cesura come lui la definisce della storia del nostro Paese fra l'otto settembre mille novecentoquarantatré Libera quasi finito e ha un'idea straordinaria
Scrive le origini della banca centrale e il primo capitolo secondo me è una perla perché un capitolo nel quale Lori
Racconta qualcosa di dimenticato cos'è una banca centrale quali sono le funzioni si sa adesso ci sono varie teorie ma più o meno si d'accordo nel dire che c'è complementarità tra una funzione volta dare stabilità a un sistema economico finanziario bancario Hill & indoor last resort la la la l'attività di indagine OCSE poi recentemente Kudarat
Enfatizzata sul ruolo fondamentale della banca centrale banca delle parrocchie
Ma c'è il ruolo anche di responsabile della tecnologia dei pagamenti
E tecnologia dei pagamenti Cipolla era un maestro alla moneta grossa la moneta minuta la il passaggio però dalla moneta
Diciamo con valore intrinseco alla moneta senza la moneta è fiduciaria
Vorrei dire alla sento banche digital Carrisi di cui si parla oggi che non ha valore intrinseco il cui valore dipende dalla fiducia che sia nella istituzione che lei mette nella sanzione che la difende le difende il valore ecco questa tecnologia e pagamenti all'altra funzione le funzioni e poi c'è un mette l'attività di politica monetaria che ha come obiettivo lo fa di di cercare anche di tenere conto di entrambe e quindi il valore della della moneta e temporalmente la stabilità finanziaria ora il punto interessante ci sono con questa seconda tecnologia è stata sviluppata molto da un altro Gip nostro l'economista purtroppo anche lui scomparso ma fa molto giovane
Corso genuini lui fa la fa propria e la fa propria raccontando la storia dell'origine del central banking in Italia perché tutti noi pensiamo al Central banchi nasce nella Old lady offre dosi la Banca d'Inghilterra o la Banca di Svezia mille e seicento in realtà li racconta la storia del mille quattrocento
La star di Genova la storia di Venezia la storia di Napoli la mette insieme e spiega come questo ha generato sostanzialmente un rapporto tra la politica e alla banca in grado di da un lato stimolare la crescita dell'economia e dall'altro difendere
Difenderla da anni rischi forti che nello sviluppo capitalistico i nostri sistemi incontrano
Da
Da questo capitolo prendono le mosse tutti gli altri c'è un capitolo Lollo sentirete immagino che racconta come nasce la Banca d'Italia
Nasce con partendo dalla Banca nazionale nel regno non del Regno d'Italia
Nel regno perché con l'unificazione ci sono altre banche dimissioni istituto di emissione che hanno sono banche private che hanno una concessione di emettere banconote in cambio di servizi per lo Stato
E ce ne erano all'epoca de L'Unità d'Italia sei
Un requisito alla Banca Nazionale nel regno che veniva dalla Banca di Sassari
Cioè dal Banco di Napoli cioè Banco di Sicilia cioè due banche due banchi toscani e c'è la banca romana banca romana grande scandalo problemi enormi e politico e non solo politici
E mille ottocentonovantatré ma cioè sostanzialmente la liquidazione
E nasce la Banca d'Italia che unisce i due istituti toscani ma restano tre banche di emissione
E sono banche commerciali e c'è una tensione tra essere Banca commerciale per esempio in concorrenza con le nuove banche
Che arrivano in Italia dalla Germania la Banca commerciale o anche italiana con qualche partito sono e Teresa per italiano e la Banca d'Italia che fa attività commerciale
La banca un altro di di Napoli Banco di Sicilia
Questa cosa si risolve si risolve negli anni denti nel ventisei con la legge bancaria del ventisei ma nel frattempo c'è molta tensione
Ma come si risolve e perché rimane la Banca d'Italia come Signori missione poi come banca centrale con tutto ciò che Tempi moderni sappiano bene perché avviene qualcosa dopo la fondazione della Banca d'Italia nel novantatré
Ci sono sei sette anni difficoltà la banca atto reso che a a incarico quelli che adesso si chiama dei non performing loans ce le partite intagliate le partite che non rendono più immobilizzati illiquide dei prestiti fatti dalla banca romana
Per la costruzione di Roma come dall'altra Roma umbertina e questo incarico e la banca la Banca commerciale batte vociare a degli azionisti gli azionisti vogliono vedere i dividendi dividendi possono aver luogo ci sono i profitti per fare profitti bisogna liberarsi da queste immobilizzi
Il nuovo governatore Stringer è bravissimo riesce e questo è un primo successo se Gianni mettendo in luce giochi per successi poco conosciuti
Ma è una storia importante tra l'altro nell'oggi è interessante anche questo riferimento continuo che fa alloggi Gianni detto a un certo punto parla del suo spray no
Quello è il subprime cioè sopra i nove crisi è sopra anche un problema di illiquidità di degli immobili che sta che erano messi nei titoli cosiddetti punto sopra negli Stati Uniti
Era dovuta appunto a movimenti dei prezzi e alla fine incapacità di rimborsare rimborsare questi questi questi prestiti e e e questo è quello che avviene a fine anni novanta e ed è merito del nuovo governatore dono direttore generale all'epoca
Perché c'era era una banca una banca come facciale sociale un presidente del consiglio d'amministrazione si chiamava così era il Consiglio superiore è rimasto il Consiglio superiore né del consiglio d'amministrazione presidenti e il direttore generale che l'uomo forte del del della della banca questo diventa stringa una circostanze strane cioè il diritto gialle che muore improvvisamente lui era di infrangere al Tesoro aveva un excursus ordinari Bonaldo stringate era un persone che aveva un diploma alla Ca'Foscari
Stavo dicendo piano piano commi senza il suo maestro c'era Ferrara c'erano taxi e in ottimi rapporti con Luttazzi Ferrara era era un po'più liberista acquista qui c'era una scuola germanica che più la lira quindi era più forse statalista se vogliamo usando il termine di oggi ma c'era Bobo ovvio che era lo statistico italiano quello che fonda il Centro Leasing artistica sanatorie lista al ministero dell'agricoltura che quello che oggi il ministro dell'Economia perché le l'economia erano in notturna
E straordinariamente Stringer Stringer passa da da lì poi tra l'altro alla fine finisce per diventare direttore generale del Tesoro molto importante della legge bancaria successiva alla crisi della banca romana e alla Costituzione la Banca d'Italia diventa governatore
Mette a posto questa parte degli immobili si fa altre due cose che Gianni ricorda la conversione della rendita che non è che la fa Stringer la falda lo Stato italiano il tesoro che cosa cosa fa all'epoca si mettevano titoli pubblici anche adesso si emettono titoli pubblici mai titoli che si mettevano all'epoca hanno titoli consolidati il Consorzio cioè titoli senza scadenza che sostanzialmente lo stato emetteva con una cedola la cedola al cinque per cento
Ogni hanno nel corso del dei due soluzioni credo veniva pagata questa sex cedola del cinque per cento ma i tassi d'interesse erano scesi a livello internazionale al tre e mezzo per cento
E il problema è che c'era un debito pubblico molto altro adesso diciamo che il nostro debito pubblico e molto altro bene all'epoca non era molto più basso di Alessio Secco sopra il cento per cento del PD e composto per di perché per un terzo di interessi per fortuna adesso è molto di meno
Un terzo di spesa per interessi le cedole un terzo di specie per la guerra per la difesa si usava molto e un altro terzo che mette l'amministrazione pubblica
E lì bisogna trasformare dal cinque per cento della cedola altre e mezzo per cento complicato
Dura sei anni questo percorso Stringer in questi anni è direttore generale Banca d'Italia di fronte lo ci sono segni di dissenso ai governi sette governi se governa
C'è la guerra tra il Giappone la Russia c'è un tentativo non molto di grande successo francese di convertire anche loro una parte del debito dello Stato né con un'attività di consulenza di anche straordinaria Diplomazia finanziaria con un altri stati membri grandi banche di di altri paesi Rossi prima questa è un'operazione che ha un socio
Esso straordinario leggete la storia che è molto molto interessante
è pace subito dopo l'anno dopo bene una grande crisi finanziaria internazionale ce ne sono ogni tanto
Però quella è molto grave comincia in Giappone vari Stati Uniti finisce in Europa abbiamo problemi enormi di liquidità di una banca la la Società bancaria italiano si chiamasse e che era la terza banca italiana peraltro è ecco Stringer non solo mette la sua competenza le conoscenze la capacità tecnica Banca d'Italia al servizio del anche nell'attività di governo
Ma
Ha una visione e la visione quella di favorire la crescita dell'economia allo sviluppo economico del Paese
Gianni sottolinea molto il ruolo da Banca d'Italia per l'economia reale è una cosa strana che va a chiedere soccorso di monetari finanziari che c'entra il collega però la stabilità del sistema e quindi salvataggio di una banca per il quale ci sono molte molte componenti tecniche di all'epoca il diritto di emissione era dato se tu quando concedeva anno statali banconote o da facevi un rifinanziamento a una banca
Avevi però a fronte una riserva d'Oro
Rilevante sa di metallico precedente odore un po'd'argento quaranta per cento questi erano i numeri beh certo punto però se devi dare liquidità di corsa forse utile andare sotto delle la l'autorizzazione pubblica sfioro negoziato complesso ecco lui riesce a risolvere tutte queste cose e salva questa banca
Evita il banchiere Anna quest'anno dato il premio Nobel a chi ha studiato come evitare in banca va be lo evita brillantemente da Banca centrale cosa che non fa la Federal Reserve negli anni Trenta
E contemporaneamente contemporaneamente
Si preoccupa delle implicazioni che le difficoltà finanziarie hanno per l'economia reale e quindi mette insieme dei consorzi
Di protezione di salvataggio delle più importanti industrie italiane in USA siderurgica in primis quindi grande successo successo che rende Stringer e la Banca d'Italia non solo importanti autorevoli ma addirittura indispensabili nelle interazione su tutte le questioni economiche
Davanti parlando della Grande Guerra parlando della crisi delle banche negli anni economica banche e politica degli anni Venti le difficoltà singer muore nel mille novecentotrenta banchiere centrale che ha vissuto di più più a lungo come capo di una banca centrale e e il successore Azzolini tra persona competente preparata ma burocrate e di fede fascista sostanzialmente non riesce a imporre se stesso e la banca come attore decisivo
Per affrontare le due crisi quella industriale da qui risolta conosci Fellini e quella bancali appunto che lamenta e che con la legge bancaria che da alla Banca d'Italia
La ruolo pubblico e totale libertari sospetto totale cesura rispetto al Rolo e Banca commerciale che era già cominciata con legge del ventisei il anni nei quali invece le figure dominanti sono Beneduce antifascista ma usato da da da Mussolini per risolvere i problemi e Menichella che sarà governatore della Banca d'Italia dagli anni cinquanta agli anni sessanta succedendo Einaudi ora tutto questo descritto in questo in questo libro
A me piace andare a al chiudere questa questa introduzione con
Alcune citazioni vorrei provare a ricordarne una
Iniziando da questa che che
Una lettera scritta Stringer alle filiali della Banca d'Italia nel in occasione di Caporetto
Molto famosa per le parole chiuse e lui dice sostanzialmente che bisogna intervenire continuare a lavorare con un tono elevato di serenità di calma e di fermezza Gianni osserva sì ma cosa precede questo invito
Precede l'osservazione che
Con la guerra la banca era diventata parola indicibile Shiller il grande centro della vita economica e finanziaria del Paese insomma la storia e la Banca d'Italia è nella visione di Gianni Toniolo anche la stessa buona parte
La Storia economica d'Italia seconda citazione a che fare con la legge bancario del ventisei legge bancaria ventisei che non toglie il diritto di missione
Concesso al banco vicino al Banco di Napoli lascia banche commerciali e far diventare la Banca d'Italia un'invasione remissione ma non Banca commerciale
Non è che piacesse molto agli azionisti e neanche Stringer forse era del tutto contento
Lui voleva le regole voleva ali nere un ruolo nel vigilare il sistema bancario che non era vigilato
La Comit o in credo ariano non lo non volevano essere vigilati dallo Stato preferivano essere dovevano proprio essere vigilati essere girate dal dal un istituto diverso però non volevano essere vigili vigilati da un loro concorrente
E quindi si toglie la componente commerciale la Banca d'Italia la la frase che il un paio di di
Affermazioni di stringano nell'assemblea dell'anno di del ventisei che dice che e è ovvio
Questo lo dice il ventotto che spetta esclusivamente al depositante
L'accorgimento di riporre la propria fiducia in organismi ne siano meritevoli ed io l'affidamento di un amministrazione sagace oculata prudente di non lasciarsi con facilità adescare
Dall'allettamento di forti ragioni di interesse o di vantaggi di altro genere pensate quante crisi bancaria nascono perché non c'è questa capacità di non farsi adescare ma mentre nessuno può impedire al mercato depositante di regolarsi a suo modo e quindi di subire le conseguenze del fatto proprio la legge
Considerata la funzione sociale ed economico del risparmio senza cogliere alcun che alle iniziative e alla responsabilità piene degli amministratori aziende di credito ha voluto su bond subordinati ad un
L'azione a determinate condizioni quindi l'attività di supervisione e le regole soprattutto dopo di che l'anno dopo continua e vice più che da norme legislative però è da trarre soprattutto dalla capacità dal vigile accorgimento nello Parnell optare
E dalla rettitudine degli uomini cui sono affidate le sorti dell'azienda di credito il nuovo provvedimento quello di vigilanza alla Banca d'Italia che in tutto il suo insieme invitato norme di speciale rigore per non recare intralcio libero svolgimento del credito Einaudi insisteva non la vogliono la volta dopo lo e vuole ed Hevia vere soprattutto la portata di monito il quale risvegli la coscienza delle proprie responsabilità in chiunque sia chiamato ad emissari sparando al popolo italiano dopodiché nel trenta sei c'è la nuova legge bancaria la Banca d'Italia si toglie la vigilanza alla Banca d'Italia e viene data all'ispettorato di e però presieduto dal decreto la Banca d'Italia ma sottostanti comitato di ministri sembra in realtà veramente una diminutio straordinaria però c'è questo conflitto anche contrasto volta tra Beneduce e Azzolini una un risultato il risultato viene messo in luce da un giovane funzionario un giovane funzionario il quale
Il quale dice
Devo trovare un attimo
Cosa il il rafforzamento della posizione dell'istituto di emissione
Tramite una veste giuridica adatta alle sue funzioni di governo di credo della mobilità in un quadro che estende i poteri proprio aspetto di attività è fondamentale
Ma nello stesso momento
La necessità di una stretta coordinazione tra politica monetaria e politica del credito è riconosciuta
Nel fatto che l'ispettorato eh presieduto dal detenuto da banche italiane composto da funzionari della Banca d'Italia rispetto alla Banca d'Italia e che per tanti aspetti formano una cosa sola
Chiudo con
Le parole iniziali di Stringer quando fu nominato
Direttore generalmente del mille novecento
Una citazione che faccio molto spesso l'ho fatta presentando il libro da Corrado Augias fu fatta la Cattolica fatta l'altro ieri a Bruxelles e interessante il perché
Perché dice dice
String
Che sostanzialmente nasce il direttore generale del Tesoro quindi rappresenta e in qualche modo l'amministrazione pubblica
Però capisce che va a lavorare per all'epoca una banca privata che aveva delle funzioni pubbliche dice per me fra banche è stato
Non può essere dissidio comune deve essere intento di migliorare le condizioni l'attività nazionale dei migliorando le sorti
Ma comunanza di intenti non significa minore meno ma mente rinuncia alla piena autonomia nell'esercizio del credito entro i confini segnati dalle rigide dagli statuti
E in ogni caso
Si sarebbe sforzato di tutelare le ragioni dei nostri azionisti avendo sempre rivolto lo sguardo
All'interesse generale del cinema italiano insomma autonomia e indipendenza pur segnata dalle leggi subordinata diventerà autonomia piena solo dopo il divorzio nel mille novecentottanta l'uno e dal tetto al Tesoro e Banca d'Italia che è una cosa Gian insomma che che non richiede un provvedimento di legge ma poi invece la
Concessione totale la Banca d'Italia di muovere il tasso di sconto e di non sopperire più a fabbisogni pubblici stampando moneta del mille novecentonovanta Carli Ciampi però cosa interessante e questa della assenza di dissidio che non vuol dire che non si possa pensare diversamente
Ma vuol dire che bisogna operare insieme io spesso in questi giorni che sono giorni complicati torno alla crisi energetica il prezzo del gas che da venti
è un megawattora all'inizio del mille novecento
Ventuno la a ottanta centodieci pace la guerra cinquanta pace scende giù paga trecentocinquanta adesso sta sessantuno quindi una volatilità estrema questa la la ricordo spesso perché perché io penso che bisogna ritornare
A Massa annosa esperienza storica
Più recente se ne occuperà chi scriverà nel secondo volume
L'Italia ha avuto due fasi molto complesse una con la prima crisi petrolifera in cui sostanzialmente lo shock di offerto alla mente il professor Petronio si è propagato
E abbiamo avuto un'inflazione a lungo resistente che non è discesa con tutti i costi contrazione a per per per tutti
E contemporaneamente quella del dopo il novantadue da crisi valutare novantadue quando invece non c'è stata abbiamo svalutato la lira del trenta per cento i prezzi non sono si sono mossi
E che qualcosa è stato diverso bene nel primo caso non ci è stata acquisita unità d'intenti tra chi crea il sicura i conti pubblici tra chi negoziale
E il il livello delle retribuzioni e la risposta delle riduzioni delle illusioni agli sciocchi
E sia assorbendo i propri margini profitto eventualmente per un certo periodo questi shock e la banca centrale
Autonoma non c'era nel mille novecentonovantadue cessata ne abbiamo risposto bene io spesso dico guardate Christa aumento del prezzo del gas
Una che vuol dire anche una caduta di ragioni di scambio per il Paese assimilabile a un'imposta
è un'imposta sulla nostra economia non quella dell'Italia soltanto sto parlando come membro del comitato direttivo dalla Banca centrale europea
Quindi sto parlando dentro il e il Consiglio di cui faccio parte e comunque il cappello dico dobbiamo evitare rincorse il tentativo di spostare questa passa dall'uno all'altro all'interno dell'aria perché non la possiamo rimandare al mittente
Ma dobbiamo assorbire e dobbiamo assorbirà il più in fretta possibile se questo significa avere un effetto sui salari Rea
Ali negativo è vero dobbiamo preoccuparci di come usare risorse che ci sono nel Paese eventualmente per ridistribuire e coprire coloro che sono più colpiti
Ma non possiamo aumentare il costo del lavoro al quale poi succederebbe un aumento dei prezzi e quindi poi ancora attraverso indicizzazioni di fatto oltre che formali delle retribuzioni
Non non non dobbiamo o non dobbiamo sostanzialmente evitare che questo trasferimento questa propagazione quindi salariali devono mentale per carità anzi in Italia
Le ragioni del declino molto lungo studiate da da da vari autori tra cui anche anche Gianni Toniolo in molti morti libro con Carlo bassa Silla
Che si parla delle difficoltà proprio del Paese
Deve avvenire attraverso una crescita di Investimenti
La produttività questo è cruciale è cruciale per noi ma quando si dice stati attenti lavoriamo insieme agli altri la politica monetaria Banca centrale unica
E ministri delle finanze venti i sindacati evidenti Paesi le associazioni industriali di venti Paesi per la sfida è molto forte
Però è una sfida che secondo me è ineludibile e se non ci si riesce la politica monetaria prosegue in modo restrittivo con un rischio
Che può essere evitato di assorbire nella crescita dell'economia anziché con la crescita dell'economia
La la lo sciocco questo secondo me il dissidio di cui di cui parlava
Stringer e che non può esservi o non deve essere grazie
No
A
Intorno a tutti ma io penso che una buona parte delle persone che sono qui presenti potrà potrà capire una certa emozione che mi prende dovendo aprire questo dibattito perché perché Gianni e io praticamente qui a Ca'Foscari abbiamo cominciato insieme diciamo che lui aveva un anno è cominciato un anno dopo di me ma insomma si tratta di più
Parecchio più di cinquant'anni di lavoro assieme che non è stato soltanto un lavoro come docenti ma anche come amici
E che poi continuato
E ci sono qui delle altre persone che con noi hanno cominciato non faccio nomi
In quegli anni siamo e ce ne sono altre poker ma anche quelle non voglio fare nomi che adesso sono professori ma che allora erano studenti quindi mi riferisco per esempio
Nel nel mille novecentosessantotto quando qui c'era la contestazione a Ca'Foscari
Gli studenti hanno chiesto che si finisce con l'elezione cattedratico che né si facessero dei seminari io ricordo benissimo a qualcuno qui si ricorderà
Che Gianni e io abbiamo cominciato sono sapevamo bene come fare lasciato un primo seminario
Sull'economia italiana
Ecco ma io ne sono voglio parlare di neve Gianni Carmela scene di questo dibattito magari dico forse lascia il tempo qualche parola
Perché adesso a me a me spetta di di fare il moderatore del di questa tavola rotonda che tra l'altro viene dopo
In modo perfetto dopo questa relazione del Governatore che effettivamente mi permetto di dire salta è stata praticamente un anno nel synth Oriente molto significativa dei di questo libro perché se
E quelli di voi che recano o lo hanno letto si rendono conto di quanto il governatore abbia centrato ma lui ha centrato la sostanza dell'IVA adesso noi abbiamo tre persone di cui che rappresentano tre stretti scientifici che sono tutti e tre presenti nel libro di Gianni sulla nella storia della Banca d'Italia
C'è l'aspetto
Più economico
Che sarà curato dalle lamiere che c'è l'aspetto più storico che sarà colorato
Persone fra c'era spento anche giuridico perché come ha notato anche prima il governatore l'aspetto giuridico cioè delle l'evoluzione delle istituzioni è cruciale in questo libro quindi adesso sviluppiamo con questi tre interventi questi aspetti del del volume e io comincerei dalla pensi tu grazie
Grazie Ignazio che grazie tenuto tratto costituito sport unità solo due paroline insegno storia economica a Roma l'Università di Tor Vergata mi occupo di storia teorie misurazione del benessere economico questo è quello in cui io sono schivo credo di aver conosciuto Gianni proprio a Ca'Foscari poco prima di laurearmi quindi trent'anni fa forse trentuno presentato da un amico comune ma da allora non ci siamo proprio più per sì ho vissuto con lui tutti i passaggi della vita accademica sta al dottorato ricercatore associato
Pieno ritrovarci colleghi a Tor Vergata
C'è amici nella vita lo scorso novembre Zane ci ha lasciato in maniera come è stato ricordato davvero inattesa davvero inaspettata che questa è la prima volta che mi trovo con un suo libro in mano senza contraddittorio queste complicato allora ho pensato di condividere alcune riflessioni su questo libro alla luce del fondatore e insomma strada stanza difficile impossibile non parlare Gianni
Allora mi rivolgo soprattutto gli studenti li avevo inteso che questo fosse lo spirito iniziale della perché siamo qui no quindi parlo soprattutto alle ultime file le prime mi perdoneranno no allora questo è un libro scritto straordinariamente bene
La scrittura elegante il conto i contenuti sono bilanciati però quando dico che è scritto bene intendo due cose particolari che non sono molto utili
Uno una linearità del pensiero e del ragionamento straordinari e la Thema capacità narrativa capacità narrativa allora quando si fa un la storia economica è difficile essere lineari perché la materia stessa no che procede
Con delle accelerazioni dei rallentamenti che si presta ad aprire mille digressioni chi di voi ha letto un po'di storia economica ci sono spesso destino che fanno mille digressioni incisi precisazioni che che rallentano un pochino
In questa storia della Banca d'Italia
Ciascun capitolo proprio congegnato bene in una sequenza che è stata evidentemente maturate preordinata in maniera tale che tutto è lineare questo vende molto agevole la la lettura inerente in questa linearità delle del ragionamento economico è un tratto molto noto riconosceva Gianni
Io le gocce di Tinaia di conversazioni in cui mi interrompeva vecchi ma qual è il tuo punto qual è il punto
Cioè la divagazione una cosa leggere non riusciva molto tollerare questa disciplina Lula imposta anche a se stessi ma è molto naturale quando scrive non ci sono io non ho trovato divagazione non ho trovato ridondanze non ha trovato di con i cechi è un libro veramente che si legge in maniera atipica nel suo genere
Oltre alla della linearità del ragionamento penso che questo libro insegnanti hanno Hui addetti al mestiere
Sì ma sospetto che il punto sia di interesse generale che anche su questioni molto tecniche si può essere narrativi
Che attività attenzione cadessero fino a un libro si scrive perché ci si è anche un momento di di piacere di apprendimento allora Gianni è sempre interessato nota narrare la storia storie minuscole uno cioè identificare qual è la storia che questo e di nuovo io ce l'ho nelle orecchie scura di Roma vecchi ma alla fine qual è la storia che tu mi stai cercando di vendere con con questi tu con questi i tuoi numeri
E chiedere la storia e la cosa più esigente che non chiedere solo in diciamo qual è il punto
Gianni chiede sempre di congiungere questi punti per vedere cosa viene foche figura viene fuori la figura sta in piedi a un pensiero è un costrutto logico viene fuori da questa unione dei punti una un ragionamento e appunto innervato nel nella storia con coerente con i fatti quelli che conosciamo cioè con le fonti Corcolle statistica
E questo mi porta a spendere due parole sul gol però un po'di più sul metodo che c'è dietro questo libro allora all'inizio del volume Gianni ricorda in una frase un po'gruppo così leggera come la storia sia dice un naturale complemento dell'economia stanotte la Storia con la esse maiuscola no Storia naturale complemento economia questo è uno degli elementi fondanti di quella che Robert fuoco in un articolo importante del sessantasei chiamato la new economic history che altri chiamano la Clio metri a
Cioè il fatto che tale storia economica richieda la combinazione di teoria economica di storia di di analisi quantitativa queste parole cioè il fatto di dire che la storia e naturale complemento dell'economia in apertura della storia la Banca d'Italia me hanno ricordato un bellissimo saggio e Gianni ha scritto a quattro mani con Pierluigi Ciocca nel mille novecentottantaquattro quando ha ricordato il governatore poco fa hanno ripreso ha ripreso in mano la rivista di storia economica su una delle più antiche in Europa
E hanno scritto una un manifesto un'élite manifesto che io invito rilegge proprio poche pagine e sono proprio magistrale allora credo che sì mi voglio voglio in sintesi
Anticipare questi questi sei enunciare sono sei enunciate le lenti ma io amo tutte le grafica pulita e perché credo che questi sei
Mi chiamo enunciati fossimo come miglior aiutino moltissimo leggere questo libro
Perché sono rispettati dal primo all'ultimo il primo il primo di questi enunciati dice così
Poi con telegramma dice la storia economica siamo nel mille novecentottantaquattro qui la storia economica e disciplina scientificamente matura e del tutto autonoma quindi se è vero che l'economia si complimenta con la storia con rigore la storia economica è però ha una sua autonomia ha delle proprie categorie d'analisi che non sono né subordinate l'economia le subordinate la storia ha una propria identità secondo non esiste ricerca scientifica che sia conducibile senza l'ausilio della teoria su questo ci torno però storia economica richiede avere una qualche teoria sottostante il problema che si affronta
Terzo punto sono sei e resiste sono fan veloce dal punto precedente
Cioè che serve la teoria non lo segue per nulla che la storia economica debba essere necessariamente quantitativa e tanto meno econometrica d'altra parte però osserva Gianni la la rigorosa quantificazione dei fenomeni e molto è un obiettivo scientifico molto importante ancorché non Enza quindi ci vogliono i numero nove del c'è un equilibrio cioè cerca com'era nella sua natura di comporre il pensioni pilastro della nuova storia economica che irrompe vuole imporsi
Prendono posto i confini in maniera magistrale a questo punto quarto punto i due punti precedenti cioè serve la teoria servono i dati ma senza esagerare
Non implicano nemmeno queste bellissima secondo me non implica nemmeno le esclusioni a priori
Di spiegazioni non economiche di fenomeni economici
Spiegazioni non economiche di fenomeni compostezza cervelli no questori venerdì
Per ci ritorna su questo ce lo dice nella nostra disciplina c'è spazio per spiegare questioni economiche ricorrendo a meccanismi che non hanno niente a che fare con l'economia questo ci torno un attimo perché sostanzialmente questo volume in cui Gianni con declina in pratica questa questa cosa come portando dentro tutte le cose del governatore la politica la cultura tanti attori no le istituzioni quindi quinto punto questi sono proprio Gianni Toniolo al cento per cento nella scelta degli oggetti di studio cioè nello scegliere di cosa occuparsi il problema dell'arrivo loro rilevanza va posto in primo piano non si può dimenticare come diceva Einaudi che vi sono sempre stati fatti stupidi
Questo era sempre una era sempre un no allora questa e studiando adesso la sua tutte le ore che l'utilità se non forse un tema rilevante e a quel punto l'interesse era finito sostanzialmente né un caffè ma la conversazione affinché sesto e ultimo punto
Se la finalità dello studio dovrebbe essere non solo quella di scoprire che cosa accade ma delle sponde la domanda circa il suo perché
Quindi cercare le relazioni di causa-effetto tra i fenomeni analizzati è essenziale questo è il quindi la domanda sono arrivato a stimare sono arrivato quantificare sono arrivato
A perimetrare non è sufficiente il punto di partenza è solo l'interesse diciamo che lo storico economico alla Toniolo da lì parte il misuratore naturalmente apprezzato da Gianni ma fino a un certo punto dopo una spiegare perché
Perché si osserva Croci osserva allora
Io credo che questa questo volume sia una ricerca che soddisfa tutti questi sei punti di metodo che per questo sia proprio un un modello un paradigma che resterà a lungo perché proprio fatta in maniera fatta bene
Dicevo che a Gianni interessano le domande allora la domanda interessante una condizione sufficiente no per avere l'attenzione non importa quanto fosse impegnato l'importante che forse la domanda è importanti interessante non un fatto stupido come diceva Einaudi
E questo tratto di cimentarsi con le domande importante è una cosa che si vede con continuità nel libro
Faccio solo una piccola citazione nelle nelle nel del dal secondo dal primo capitolo Gianni si pone delle domande che per i non addetti ai lavori come io non mi occupo di banche centrali non mi occupo di mercato finanziano mio con i tante delle corse in questo libro
Che ho letto d'un fiato l'impianto pur essendo estraneo sostanzialmente la letteratura la modellistica bene
Questo comincia così libero questo lo dico per se valutasse la possibilità di sfogliarlo cioè si chiede ma serve davvero una banca centrale sto citando
A scrivere la storia la Banca d'Italia no lo parte dall'inizio onesto con delle domande fondanti
Fondanti serve davvero una banca centrale quali sono le funzione utili utili che svolge
Sono solo utili boh anche indispensabili continuo utile a cosa e a chi esattamente
E quando e come sorge il bisogno d'e la consapevolezza della loro utilità capite che va proprio fino in fondo e ingaggiarono scansa queste domande le questa era no questa è la è la cosa che trovo affascinante quindi sono domande interessanti anche per i non addetti per non i non appassionati non addetti a ai temi di banche centrali costituzione sono sono propaggine molto importante lo schema è proprio sempre quelli capitolo identificano sempre le domande e le risposte seguono l'impianto metodologico
Posta la domanda la prima risposta di Gianni è spesso quella di chiedersi incoerente con i questo elemento che vi dicevo l'importanza del trio si chiedeva sempre ma in teoria qual è la risposta che mi aspetto questa è la sua prima cosa per esempio una logica che le
Che confina con la teoria occupa un ruolo importante in questo libro
Il punto lo spiega appunto l'ho già spiegato History economica dice Gianni nel suo nelle quello scritto e l'ottantaquattro non è necessario adottare un modello specifico quale che esso sia ma si deve essere consapevoli mi dice dei modi in cui lo schema teorico anche solo logico
Si è adottato invita prospettare o a trattare il problema che si è forti cioè in altre parole dice Gianni scrive proprio di nuovo Verbruggen virgolettato questo è molto fate attenzione dice la teoria chiudo soleggiamento dicendo la teoria restringe i margini
Posizioni analitiche di tipo eclettico
Per possibili mete dei margini allora un modenese come mai più prosaicamente direbbe che la familiarità con i modelli teorici aiuta moltissimo non dire baggianate sostanzialmente l'ho scritto un po'quindi la teoria non è l'adesione a un modello specifico ma la necessità di avere un impianto logico sottostante che disciplini che appunto eviti baggianate fu come dice Gianni più elegantemente posizione neolitiche di tipo epilettico allora nelle borse non si trovano impianti informa impianti formare non ci son c'è una modellistica equazioni correggendo ma l'autore chiarisce sempre la relazione ipotizza ipotizzata o attesa da dall'impianto teorico che invece lui
Condivide con il rettore quello ci sarà la logica o con il dal questa la la cosa più logica è questa che ci si aspetta nella che nel capitolo in cui parla del gold standard è c'è ricorre queste contrapposizioni in teoria ma in pratica in teoria ma in pratica e a me questa tensione piace moltissimo no perché si avverte della differenza che c'è sempre fra il de iure de facto fra normativo il positivo e queste sanano che neanche sveglio lettore peraltro tutte le volte che c'è un'affermazione subito dopo però Intel però però c'è un però non per questo trovo che sia
Sì aveva desiderabile allora
Pur dentro questi questi schermi affondati in una letteratura accademica Giannini è un grande grande narratore come vi dicevo e usa una cosa
Uno strumento retorico che che l'aneddoto lo usa più volte e sostanzialmente cerco un passaggio del volume in cui Gianni ragiona sulla possibilità che il sistema bancario possa regolarsi da solo cioè senza la necessità di una banca centrale
E si chiede se le banche possono bastare a se stesse procedendo come si potrebbe fare all'interno di un club inter pares in cui fumettisti governo ci si dà le regole ci sono dei modelli teorici che esaminano questa possibilità
E quindici anni ne parla di fiducia di asimmetria informativa di tutte queste cose
Poi però appunto però no tutto questo lui cosa pensa e condivide con il lettore quello che pensa e lo fa ricorrendo un aneddoto l'aneddoto è quello del banchiere Geppi norma e porta lettore scrive due pagine
In cui spiega cosa non funzionano nell'idea di a vere le banche centrali che bastano a se stesse e risolvono i problemi che li riporta a New York nel mille novecentosette
Cambia registro stilistico quindi abbandona lo stile divulgativo che li necessario per spiegare i modelli e attacca con un con un registro giornalistico Gianni era un un genere letterario questo che praticava fosse settimanalmente nono sconosciuti media e quindi molto efficace e allora cosa scrive dice si trattava Mirny c'è l'idea era ma va be'allora e la politica quello di che facciamo con le banche fanno a meno di una banca centrale risolvono fra loro
Dice la risposta la si trova nell'aneddoto
Nel mille novecentosette la situazione in cui si trova JP Morgan della crisi bancaria del mille novecentosette si trattava di evitare rileggo un piccolo brano si trattava di evitare che la corsa agli sportelli della Trust Company of America
E questa cosa contagiando anche le panche sane producesse una generale carenza di liquidità in assenza di una banca centrale Morgan cosa fece forte di un indiscusso prestigio personale prese l'iniziativa di convocare nottetempo nella propria casa di New York i principali banchieri della piazza per popolare un'operazione collettiva di rifinanziamento della banche liquida era nell'interesse generale di questo club estemporaneo evitare il contagio che si sarebbe diffuso anche a molte delle banche convocate da Morgan
Eppure fu difficile ottenere un accordo tanto che Morgan pare abbia teatralmente chiuso i colleghi nella propria biblioteca annunciando che non li avrebbe lasciati uscire prima che raggiungessero un accordo sulla concessione di un prestito di emergenza
Molti dei partecipanti alla riunione non sapevano decidessi cetacei trema e conclude racconta questo questo aneddoto e alla fine il prestigio di Morganti ebbe la meglio e c'è il lieto fine non ebbe la meglio ma l'episodio lo fece riflettere sulla difficoltà dico coagulare rapidamente un efficace azione collettiva del mercato in risposta la minaccia di una crisi generalizzata di liquidità
Allora l'aneddoto di Morgan cioè il fatto
Di evocare una notte newyorchese in cui vengono presi con i propri colleghi tenute ostaggio chiusi dentro biblioteca è chiaramente uno strumento retorico
Lo strumento retorico a mio parere mio perché che nuove leve emozionali no nel lettore e quindi cosa fa lo aiuta a ricordarsi
Tu hai una grande discussione teorica cui c'hai questo aneddoto che Fiore assume ma anche garbatamente in maniera visto teli Ka persuade c'è c'è un tentativo di garbata Hristo teche persuasione io trovo che sebbene la la l'atteggiamento credo di molti di noi nei confronti degli aneddoti sia di diffidenza si diffida degli aneddoti che noi non ci vogliamo basare inferenza percezioni sugli aneddoti
In questo libro gli aneddoti sono proprio esatti come uno strumento di storia economica moderna sono sono sono forse non è giusto neanche solo nome il il tema gli aneddoti
E non voglio parlare troppo facendo solo due parole sull'evidenza del volume
Allora questo volume è un libro che poggia su un'attività di ricerca
Che è durata anni adesso io ho perso un po'il conto credo che il governatore e Francesco e poi si ricordino quanto tempo quanti viaggi quante giornate Gianni abbia impiegato su fonti primarie su fonti primarie no sono difficile fonti nella sua complicare richiedono tempo
E non deve ingannare ci la naturalezza della prosa delle conclusioni perché registro di questo libro è sempre accessibile ma sotto ci sono i materiali che Gianni ha esaminato a lungo allora un ricordo personale brevissimo qui
Vecchi resterà vecchi se non va in archivio e non conosce le tue fonti per il dritto per il rovescio non può uscire niente di buono quello che fanno i tanto mi mi diceva questa frase questo lo diceva quando gli imperi gli impegni che aveva gli impedivano sostanzialmente di spendere tanto tempo quanto desiderava nell'archivio perché il con le cose vanno nessuno in archivio con uno scrive non fa e quindi abbiamo sentito la vita e che a Gianni e quindi questo Loconte è un ricordo che condivido perché io lo capisco è arrivata l'età in cui c'è diceva queste cose poi alla fine non è quindi
Ho prenotato subito la prossima settimana una postazione d'archivio la Camera dei deputati per non perdere contatto con le fonti ma mi aspetto a mio a mio la mia amica diciamo a mia volta perché andando avanti con con con la carriera diciamo così il costo opportunità di spendere il tempo negli archivi aumento tantissimo
E Gianni questo ora proprio chiaro tant'è che anche con la sua seniority i miei impegni lui il tempo per l'articolo trovava tutto
Con una curiosità inesauribile che contate chi legge il libro contato concludo concludo
Molto semplicemente io ho imparato moltissimo leggendo questo volume sono sono molte pagine non mi sono occupato con gli ho detto di queste cose quindi ogni o in poi per ho imparato i contenuti proprio comparato materia ho imparato contenuto imparato sul metodo fece un'ultima osservazione che condivido con voi allora
Il nuovo dando al secondo capitolo secondo capitolo dice questo Gianni dice per comprendere le origini della Banca d'Italia ha con le virgolette
Bisogna dire qualcosa sul quadro economico e finanziario nella penisola italiana lo dice con molta leggerezza dice bisogna dire qualcosa sul cioè Gianni dice serve il contesto io non posso raccontare la storia della banca senza contesti in cui la banca si si muove
E già nello fornisce nelle pagine che seguono col con spazi molto ragionevole si trova una sintesi di tutto quello che accade fra il mille ottocentosessantuno al mille ottocentonovantatré
Troviamo infatti le interpretazioni che accreditate ma anche il punto di vista di Gianni
Il punto di sedici anni è netto il primo trentennio del nuovo regno è stato deludente
Dal punto di vista economico il Paese avrebbe potuto fare meglio Gianni ne spiega le ragioni
L'arretratezza iniziale l'incertezza politica sottosviluppo del mercato finanziario cosa significa questo significa sto dicendo questo perché significa che esiste a mio parere un secondo strato di lettura di questo volume note la storia della Banca d'Italia che la storia economica del paese che Gianni mette sotto che senza il quale non può narrare la storia della Banca d'Italia quindi diciamo
Paghi uno e prendi due qui c'è una storia sempre ricordata del contesto che la storia del Paese
Senza la quale non si può capire quindi vorrei solo ricordare Cordaro agli studenti è stato già detto nella mia ultima osservazione Gianni ha scritto tantissimo nella sua carriera proprio tantissimo ha pubblicato nelle migliori riviste internazionali con le migliori case editrici nazionale internazionale pubblicato a firma singola in cooperazione con i colleghi più stimati al di là della Manica ma anche al di là dell'Atlantico non ci sono tante persone che io conosca con questo portafoglio esperienza a testimonianza della sua statura della sua soppesamento credo globale io credo nel suo campo globale questa frequentazione questa familiarità dico questo non per non solo per celebrare Gianni ma perché questa il libro un profilo d'Autore ovviamente no questa è la banalità ma questa questo standing internazionale di Gianni si vede nel libro c'è un analisi è profonda ma la prospettiva è ampia
Non c'è mai autoreferenzialità sia sempre in mente l'altro questo era anche Cipolla Noce che temeva l'etnocentrismo tantissimo questo è una cosa che ci abiti quando si legge
Dopo aver letto Giani difficile tornare legge qualcun altro perché dopo manca questa prospettiva ampia intellettuale ora in ultima istanza il volume offre storie la banca ma che la storia economica del paese per questo io trovo davvero intelligente non so se qui ricorda il il titolo dato questo evento storia della Banca d'Italia una storia economica dell'Italia dopo ovvero il libro contiene tutte e due le cose grazie
Grazie
Eccetera proiettare Mosaic no c'è questo rischio
Da un punto di vista di uno storico il pronome insomma anche di un economista questo però c'è lo storico in senso più specifico eventualmente cadono storico anche lui dell'economia legata al nome Favero nel sentiamo cosa ha da dire lui
Grazie grazie Ignazio e grazie a a chi mi ha preceduto nella parlare di questo libro
Partivano da dare al problema dello storico dell'economista Gianni Toniolo è stato ricordato all'inizio ha insegnato a lungo qui a Ca'Foscari politica economica che più tardi storia economica ma è stato forse il maggiore storico dell'economia italiana in età contemporanea il mestiere dello storico è quello dell'economista possono essere naturalmente complementari ma solo mestieri diversi
Quel poco che lo storico può fare quando tenta di ricostruire un passato di cui restano solo tracce per quanto abbondanti
Negli archivi mettere a frutto il senno di poi
Il fatto di sapere come è andata a finire almeno fino a oggi
Confrontandolo con i progetti le intenzioni di scenari di chi nel passato ha preso decisioni ha fatto scelte che spesso hanno avuto esiti molto diversi da quello che s'immaginano questa impossibilità pratica di determinare a priori tutte le conseguenze delle nostre scelte che è evidente se si guarda indietro dipende dal fatto che nelle vicende umane economiche sociali politiche il gioco delle cause degli effetti estremamente complesso le varie all'inutile pagabili in in gioco sono innumerevoli temi in tono con il contesto le stesse come ricordava il governatore a proposito del novantadue confrontato con un'altra crisi le stesse azioni possono avere conseguenze diversi momenti diversi
Per questo così come Gianni Toniolo ricorda nel libro sempre con leggerezza nel libro che presentiamo oggi gli storici continuano cito continuano a diffidare di analisi che spieghino gli eventi
Sulla base di una o poche variabili scelte magari per individuare i responsabili
E quella la complessità e anche la motivazione per cui citando in questo caso Curzio Giannini
Toniolo ci ricorda ci segnala che la teoria economica neoclassica fatica a estendere il proprio potenziale turistico alle istituzioni di qualsiasi genere siano incluse le bianche centrali
Quella discussioni teoriche che Gianni premette nell'introduzione e poi in qualche modo ad ogni capitolo che guardano le diverse teorie mobilitate per spiegare l'emergere della banca centrale
Servono per giustificare l'approccio adottato nel libro quello che sottolinea che la banca centrale resta un fenomeno paradossale
Dal punto di vista dei modelli in occasione del funzionamento dei mercati l'esempio del club fatto esattamente per a a questo che il libro punta a spiegare interessanti sottotitolo la formazione e o in evoluzione non la nascita della Banca d'Italia
Perché lo sguardo retrospettivo che Gianni adottata fa balzare agli occhi l'insufficienza di ogni storia che prenda
Un'istituzione un'organizzazione e ne prenda per data l'origine e limiti di conseguenza l'oggetto di studio non sono quelle che noi nella storia di presa chiudiamo Corporate History quelle che prendono un'azienda guardano solo quella le date di fondazione delle banche centrali dice Gianni infatti sono certe
Note ma molto più difficile per lo storico determinare quando un'istituzione diventa quella che solo a partire dagli anni Venti e novecento noi definiamo Banca centrale
In questa presentazione avevo pensato di concentrarmi proprio sulla fase iniziale sulla prima metà Adelino ecco appunto sull'emergere della Banca d'Italia come istituzione seguendo la narrazione di Gianni Toniolo fino all'età giolittiana e all'affermarsi della Banca d'Italia come autorevole guida allo sviluppo del Paese in realtà chi mi ha preceduto ha detto molte cose quindi finirà inevitabilmente per il che aiuta anche a far riferimento a a quel che è stato già detto
Allora per indagare l'emergere l'istituzione Giani sottolinea quindi la necessità di evitare di concentrare l'attenzione sulle istituzioni diverse e sulle loro forme organizzative per guardare invece le funzioni
Che vengono svolte indipendentemente dall'istituzione che le svolge e quali sono le funzioni che nel passato le diverse istituzioni che precedettero le banche centrali suocero emetteremo detta
E mi tre mezzi di pagamento dotati di liquidità quindi capace di tenere fiducia è universalmente accettati erogare credito di ultima istanza e regolare e sistema delle banche o comunque del credito no ricorda Gianni le stesse istituzioni non essendo banche centrali come noi definiamo vostro anche altre funzioni contemporaneamente si occuparono della stabilità
Monetaria ma non solo dell'interesse pubblico dei commerci ma anche per evitare rivolte
Si occupano di finanziare lo Stato soprattutto in caso di guerra
Compiti che oggi vediamo come meno pertinenti
Questa pensione per le funzioni svolte dalle istituzioni indipendentemente dalle istituzioni consente a Gianni è lo strumento retorico che usa per giustificare quel capitolo concordo geniale come l'idea dedicato alle origini italiane e all'evoluzione iniziale del Central banchi e quindi dal Medio Evo dal tardiva diciamo
Nel primo caso la casa di San Giorgio altri mille quattrocento la Repubblica di Genova delega stabilmente la riscossione delle tasse la gestione del debito pubblico
E sviluppo poi precocemente un servizio di compensazione di crediti e debiti apertura di conto corrente però a Venezia ho concentrato teso su questo perché qui siamo e mi piace che si diffuse nel Trecento la moneta bancaria fiduciaria che già li definisce correttamente una nuova tecnologia di pagamento cui principio peraltro è ancora oggi usato nella moneta elettronica in cui Bloch Cheney ha un registro
Quella tecnologia di pagamento è fondata sulla scrittura di giro nei registri dei banchieri
E lì già anni fa ampio riferimento a Reinhold Müller assieme a a Friedrich Kleyna nella raccontare le origini e l'evoluzione di questa ma di questa fase in seguito a una serie di crisi le crisi sono importanti nel nell'emergere di questa istituzione
Verso la fine del Cinquecento la funzione di cambio e di giro viene concentrata nel banco della parte alta di Rialto che
Un'istituzione pubblica affidata per asta ogni quattro anni a un privato e poi liquidata
E ieri affidata ma non si ferma qui perché questa questa istituzione né a inizio Seicento entra in difficoltà e viene assorbito nel Banco Giro che invece a tutt'altra funzione quella di monetizzare il debito contratto dalla Repubblica per le guerre ma rendendolo munita informa legale cui forma e in forma di nuovo scritturale
A dispetto dell'origine nel momento di finanza e questa è una è un tema ricorrente munito di difficoltà della finanza pubblica e per risolvere quelle difficoltà una volta risolta la crisi fiscale la garanzia dello Stato da ulteriore affidabilità la qualità di banco che di fatto onestà per un secolo e mezzo no moneta legale a Venezia
Emerge qui
Già anni fa emergere qui uno dei fili conduttori quello del rapporto tra lo stato e l'istituzione che mette i mezzi di pagamento e garantisce regola il credito dice Gianni nelle repubbliche è più facile tenere assieme questo livello storico perché i venditori di immunità
Controllavano lo Stato
Mercanti a Venezia controlla erano i patrizi e controllavano lo Stato e quindi è più difficile che si crei dissidio e d'altra parte invece nei regni assoluti
è molto più facile che accada tanto che Montesquieu dice che non sarà mai possibile in un governo assoluto a vere cartamoneta legale perché lo Stato
Ne approfitta
Ciononostante ricordo Giani a Napoli a nasce la prima volta è la prima volta la cartamoneta sotto una governo assoluto che devi legati internalizzato anche i privati
Le dimissioni di Fini di di deposito che sono di fatto certificati deposto che possono girare
Girati il problema di conciliare quindi la natura pubblica
Delle funzioni di emettere moneta e garantire il credito con l'autonomia di queste istituzioni che lì svolgono queste funzioni ha origini antiche
Anche se è solo negli anni Venti come ricordavo che molto di norma a esplicita l'indipendenza come una delle caratteristiche che fanno una banca centrale
L'analisi delle diverse soluzioni adottate ero risolvere questo problema è utile
A Gianni soprattutto per meglio identificare le ragioni che hanno indotto i poteri pubblici ad affidare la stabilità della moneta soprattutto bancaria a istituzioni separate
Quindi se vogliamo Gianni con ruota la domanda mi si chiede perché non erano indipendenti maschile perché lo Stato ha sentito il bisogno di legiferare rendendo indipendenti
Queste situazioni uno questo diceva uno dei principali fili conduttori assieme della storia della Banca d'Italia assieme alla pluralità al problema della pluralità nelle banche di emissione
Già ne è consapevole lo dice che l'emissione di banconote allora convertibili in metallo è come strumento fondamentale per garantire mezzi di pagamento come tecnologia fondamentale per garantire mezzi di pagamento per lo sviluppo economico eh la funzione che origina le banche centrali
Nell'Ottocento
L'obiettivo di mantenere stabile quel valore
La convertibilità
Della moneta era perseguito classicamente a se dà lezione di storia economica attraverso la manovra del tasso di interesse che andava alzato quando le riserve scarseggiavano e abbassato quando le riserve erano in eccesso era convinzione ma Gianni scrive a un certo punto illusione
Comune all'epoca non solo tra i politici ma anche tra gli economisti che la convertibilità aurea dal mille ottocentosessanta ottanta in poi della moneta potesse garantire contemporaneamente la stabilità del cambio
Che quasi tautologico
Nonché la stabilità dei prezzi e la stabilità dei conti con l'estero grazie al riequilibrio automatico se esce comunità i prezzi interni finiranno per capire e quindi diventerà più competitivo e aggiusterà la la bilancia commerciale o inserendo altre variabili dei pagamenti dicevo elusione e Gianni loro lo volle lo dimostra ed è uno dei dei punti nodali secondo me della della della sua trattazione nell'emergere della Banca d'Italia quello che la seconda funzione oltre a quella di emettere moneta che nel corso dell'Ottocento emerge come centrale per le banche
Centrale la responsabilità per la stabilità del sistema bancario che porta le banche a svolgere funzione di prestatore di ultima istanza istanza anche a scapito della redditività e quindi a mettere in discussione la propria natura privata
In qualche modo quello che esce dalla relazione densa ma scorrevole delle vicende precedenti l'istituzione della Banca d'Italia nel mille ottocentonovantatré che il processo di concentrazione delle funzioni di emissione di controllo
Avviene a balzi e Bugsy
Decisivo determinati risposta a crisi crisi non solo della banca ma del Paese
Si passa come è stato raccontato da una pluralità di banche alla preminenza della Banca nazionale che giustamente nero nel il cui nome ufficiale pagatore del mille al Regno d'Italia non Dale Regno d'Italia per allontanare ogni interpretazione monopolistica la che infatti non ottiene come Cavour Gianni ne parla avrebbe voluto il monopolio dell'emissione
La la prima crisi importante
Avviene nel mille ottocentosessantasei con la quella che chiamiamo la terza guerra d'indipendenza quando il Veneto entra a far parte del Regno d'Italia per finanziare lo sforzo bellico in un momento di sfiducia internazionale
Il Governo preferisce evitare di emettere nuovo debito pubblico che non saprebbe collocare e che dovrebbe su cui dovrei pagare interessi eccessivi e autorizza invece la Banca nazionale a concedere al Tesoro un prestito a tasso molto più basso in valuta non convertibile vale a dire che la Banca nazionale posta compare biglietti non coperti
Da moneta metallica per finanziare lo sforzo dello Stato
Previsto viene interpretato anche all'epoca negli anni successivi dalla Commissione parlamentare d'inchiesta come una soluzione trovata una per favorire la Banca nazionale piuttosto che davvero per necessità
Ovvero mentre tutte le altre banche compra sono continua ad essere vincolate nella stampa di moneta
Alle Riserve che detengono la Banca nazionale può stampare biglietti che non si distinguono quelli che vanno allo Stato da quelli stampati in generale dalla banca che quindi vanno corso forzoso come si diceva quindi
Accettati per valore legale e non perché sotto hanno vomita
In realtà Danilo ricorda bene tornando il contesto l'effetto del corso pro soccorso portano sull'economia più positivo per le esportazioni italiane perché di fatto una svalutazione
In positivo anche per l'unificazione monetaria perché la moneta cattiva scaccia quella buona e si usano i nuovi biglietti
Ha valore legale e si tesaurizzare o le monete metalliche
Che continuavano a circolare soltanto dopo sette anni la legge bancaria settantaquattro impone di compare in maniera diversa i biglietti a corso legale rispetto a quelli dello Stato
Questo per dire come la crisi le crisi sono giocate da nel libro da Gianni come momento di svolta il passo successivo la crisi più grave della storia d'Italia prima della alla prima guerra mondiale
A quella degli altri fine anni ottanta e inizio anni novanta dell'Ottocento soprattutto l'avvio fu dato come e qui Gianni cita molto Gino Luzzatto che non so se il primo scrivere più storico scrivere di questo ma l'aveva anche Gianni lo ricorda vissuta da ragazzino
La fase di inizio anni novanta
Il cui il peccato originale il il ritorno della lira alla convertibilità le norme prestito in oro
Ottenuto
Dalla Banca nazionale che dà il via a una fase di euforia
A abbastanza illusoria in cui le banche stanno nel credito lo investono soprattutto la speculazione immobiliare Gianni Parallel non fa mancare il parallelo con la crisi dei
Subprime e a no
Creando difficoltà fortissime a liquidare questi investimenti per investimenti immobiliari non sono facili da liquidare e di qui una crescente in corrispondenza di una crescente sfiducia nell'economia italiana che viene misurata in maniera molto facile con lo spread tra la rendita italiana e consorzi inglesi
Che Gianni cita porta a difficoltà sempre maggiori nel sistema bancario
Con alcune banche che in difficoltà sono costrette a usare espedienti non legali davanti romana in particolare e il ritardo nell'intervento di questo il fatto di tenere nascosti i risultati dell'ispezione porta a una lunga a prolungare la situazione di crisi incertezza fino al fallimento delle due maggiori banche commerciali e alla l'emergere dello scandalo della Banca d'Italia gli arresti qualche omicidio di mafia di qualche banchiere una fase OPA della storia nazionale ne segue finalmente la riforma da cui nasce la Banca d'Italia con il suo nome
E fondersi Fondo e la Banca d'Italia e domande toscane sin qui dalla banca romana rimangono i due banche meridionali viene reintrodotto il corso forzoso e la lira si deprezza Gianni Toniolo mostra bene che questa fase non è una fase di crisi dell'economia italiana
Cari Spagna non c'è recessione o depressione della crescita
Emerge la fragilità del sistema bancario a un senso di paura per i risparmi che possono essere bruciati
La legge bancaria del novantatré interviene su questo impone la riduzione della circolazione impone la riduzione dell'immobilizzi la convertibilità della lira questo è l'aspetto forse più importante
Non viene più introdotta fino a quota novanta di Mussolini fino al mille novecentoventisei
Vero la parità aurea diventa l'obiettivo da perseguire sul mercato dei campi
Cui tra le crisi di tra le righe dell'argomentazione di Gianni Toniolo emergeva in una considerazione che siccome importante nel libro sui diversi aspetti della tradizione dell'adozione di un vincolo esterno ne abbiamo discusso con la gara Brugia Rini parlando di questo libro il ritorno alla convertibilità nel mille ottocentottantaquattro aveva appena detto quella fase di un furia infondata legata all'illusione che era un'illusione diffusa che il sistema del gold standard si regolasse da solo
Senza necessità di riforme al contrario la politica di risanamento avviata dieci anni dopo dopo la crisi del novantaquattro individuava nel tasso di cambio nel prezzo della rendita
Gli obiettivi intermedi più utili per perseguire quelli che erano gli obiettivi reali cioè far crescere la liquidità in maniera commisurata alla crescita economica
E qual è l'indicatore migliore gli indicatori sono quelli mantenere stabile la situazione e un consolidamento parallelo delle riserve
A difesa in caso di crisi messaggio scritto fra le righe ma in maniera molto netta è che il vincolo esterno funziona si diventa obiettivo da perseguire costantemente per mantenere la rotta non una soglia da superare
Per la politica monetaria questa politica monetaria e creditizia perseguita lavorando Stringer appunto friulano laureato sicuri garantirà stabilità finanziaria Capatti attirare investimenti dall'estero il disavanzo commerciale che è inevitabile per ogni Paese in via di sviluppo e l'Italia è un Paese in via di sviluppo all'epoca fu ampiamente compensato dalle rimesse degli emigranti dal turismo dagli investimenti esteri e rese possibile la crescita
Gianni ragiona sul fatto che quella crescita resa possibile dalla stabilità permise di scongiurare il vero pericolo la svolta autoritaria di fin e secolo perché che la crescita di ed è chiamato a interessi economici e soluzioni politiche più aperte al miglioramento delle condizioni delle classi subalterne e alle loro rivendicazioni
Evitando una chiusura reazionaria e senza prospettive del Paese
Il maggior successo poi dell'età giolittiana futura conversione della rendita già ricordata dal governatore operata nel mille novecentosei sostituendo i titoli perpetui
A un passo con nuovi titoli a tasso inferiore con usando una strategia guidata da Stringer ma perfetto di fatto formalmente dai governi
Che vide il governo non affidarsi a un consorzio interno ma collocare direttamente
Attraverso la banca nazionale i titoli la Banca d'Italia
I titoli garantendosi soltanto un prestito in caso di fallimento dell'operazione una scommessa molto forte che ha una forte successo rafforza la posizione dell'Italia e poi e poi permette alla banca d Italia di affrontare con successo anche la crisi successiva immediatamente successiva del mille novecento sempre quella di Morgan
Negli Stati Uniti ma che anche in Italia colpisce e viene a garanti tiene affrontata grazie alle riserve
Accomunate che permettono di espandere la liquidità tra i ministri che si occupano di la conversione della rendita spicca per l'impegno anche dietro le quinte nelle relazioni diplomatiche Luigi Luzzatti veneziano
Fondatore tra i fondatori di Ca'Foscari
Però l'aspetto importante che Gianni Toniolo sottolinea è che durante questa lunga fase cinque anni di negoziazione della conversione della rendita i governi e questa è una caratteristica che poi caratterizzerà
L'Italia anche repubblicana cambiano
In maniera quasi continua c'è un fortissimo ricambio Luzzatti spesso non arriva a vedere dal ministro del tesoro la la chiusura dell'operazione ma dice Gianni questo è anche l'elemento che fa distendere della Banca d'Italia il punto di riferimento più autorevole e rappresentativo delle posizioni italiane
La guerra le trasformazioni del dopoguerra portano la Banca d'Italia svolgerà un ruolo ancor più rilevante nell'economia italiana soprattutto dopo la riforma bancaria del trentasei ma nulla non arrivo
Fino a lì altrimenti sforo decisamente
Toniolo sottolinea specialmente esplicitamente anziché la Banca d'Italia ha avuto un'importanza comparativamente maggiore nelle vicende del Paese rispetto ad altre banche centrali in altri pacchi
Anche per questo
Uno e anche ovviamente per l'attenzione fortissima alcun testo proprio design ma anche per questo che questo libro non è solo una storia della Banca d'Italia ma è una storia di economia italiana perché l'oggetto di studio ha avuto
U un peso importante tanto più importante perché i banchieri centrali
Tra tutti i policy maker ottiche sir John McCain generale come abbiamo visto nella nella bell'intervento della governatore sono forse quelli per i quali la storia assieme agli strumenti economici
Costituisce fortunatamente uno dei principali strumenti per interpretare la realtà non vale per molti altri decisori
Grazie
Grazie Giovanni che tra l'altro c'è ricordato una cosa importante dalla lettura di questo libro punta la prima lunga parte che arriva fino al mille ottocentonovantatré insomma si chiede che poi tre Shin particolare un'altra prima ma in particolare tra quando si unifica questo una Italia
Per oltre trent'anni per forza in qualche modo non doveva essere facile arrivare
A favore di dedicazione perché debba anche diversità delle banche rispondeva diversità anche politica e questo Giannini non mette in evidenza molto bene perché noi spesso leggendo la storia economica d'Italia
Ci concentriamo su tanti altri divani no quello territoriale quello industriale incontra ma non su questo che fondamentale e questo libro in onda molto almeno fondo ma affrontare questo problema e adesso viene l'ultimo aspetto quello che riguarda più le istituzioni in particolare quelle giuridiche allora Alberto urbani
Che vicina grazie buongiorno a tutti si prendo la parola con qualche timore anche perché quella di oggi appunto una iniziativa che intende riflettere
Sui primi cinquant'anni della storia della Banca d'Italia mentre io a differenza dei due capisca Santi che mi hanno preceduto non sono uno storico né uno storico tout cour tanto meno uno storico dall'economia
Premetto anch'io che il libro che presentiamo non soltanto l'ho trovato non solo molto interessante lo dico davvero un'ultima volta
Ma anche di piacevolissima lettura credo che il governatore non potesse presentarlo meglio che dicendo come lui ci ha detto che si legge quasi come fosse un romanzo ecco è davvero un testo di piacevolissima
Lettura ed è un testo che ci può anche aiutare a riflettere sulla storia non solo dalla Banca d'Italia che abbiamo detto mai più volte la storia del nostro Paese
Ma anche sulla storia del sistema bancario italiano e se vogliamo anche anche sulla storia della vigilanza sull'attività delle banche nel nostro Paese
Tra le pagine interessanti di questo libro molte sono dedicate per esempio il tema della costruzione
In quei cinquant'anni di un tessuto bancario che è stato accompagnato nell'appunto la sua costruzione dalla banca centrale e in quegli anni nasce anche e subisce le prime trasformazioni la vigilanza sugli intermediari settore pecore vero che se leggiamo questa storia indossando gli occhiali del due mila ventitré
Si ritrovano degli aspetti che ci appaiono decisamente superati e magari anche ci fanno un po'sorridere aspetti di vigilanza ma anche aspetti che riguardano la stessa organizzazione interna della Banca d'Italia
Ho letto con qualche sorriso per esempio quanto turco Toniolo ci ricorda circa l'ingresso del genere femminile della Banca d'Italia che è avvenuto non dall'inizio e dietro rigorosa condizione che le dipendenti dalla Banca d'Italia dovessero rimanere signorina perché avrebbero perso il posto di lavoro allora si fossero scusate
Ecco al di là di di queste così notazioni curiose che però appunto fotografano la storia del nostro Paese
Mi sembra che in quei cinquant'anni noi troviamo anche molte anticipazioni
In termini anche di strumenti poi che la vigilanza usato negli anni successivi e se vogliamo anche cessò
Io possiamo ritrovare anche alcune visioni profetiche
Che credo meritino di essere post in evidenza e d'altra parte questo un metodo di indagine per così dire che ci viene sollecitato dallo stesso Toniolo
Che parte sin dall'inizio con un confronto un confronto continuo e sottile anche con la realtà attuale cioè una sola frase che vorrei prendere testualmente dal libro di Toniolo e che ricordava il governatore anche nel suo intervento di apertura
Scrive così la crisi bancaria dalla quale nacque la Banca d'Italia si manifestò con caratteri simili a quelli che nel due mila otto e due mila e nove abbiamo imparato a conoscere come subprime caldissimo ed ecco proprio così ci sono molte pagine che tracciano quindi i primi anni
Piani anziché precedettero la nascita della Banca d'Italia anni caratterizzati per esempio
Da una rapida rivalutazione degli immobili che porto ad una abbondante liquidità del con l'effetto di attenuare la percezione del rischio la febbre
Del credito facile no abbiamo imparato abbiamo imparato anche nelle crisi cicliche che si sono riproposte in seguito che è molto facile passare dall'EUR furia alla crisi conclamata
Ecco proprio quelle quella situazione di difficoltà che sfociò come ricordava il governatore nel suo intervento nella crisi dalla banca romana
Ci fa cogliere da subito alcuni rischi intrinseci di quell'assetto istituzionale dell'ordinamento bancario del nascente Stato unitario
Ma pone anche in evidenza se vogliamo da subito alcuni fattori di attenzione per la vigilanza e sono dei fattori che si ripropongono ovviamente con le autorizzazioni del caso si ripropongono anche ai giorni nostri
Ecco circola l'assetto dell'epoca Toniolo dedica alcune pagine molto interessanti ad evidenziare come un sistema basato com'era quello dell'epoca sulla pluralità degli istituti di emissione
Era inglese intrinsecamente meno adatto a gestire crisi bancaria di dimensione sistemica
Come invece avrebbe potuto fare una banca di emissione unica non fosse altro che per problemi di coordinamento tra questi istituti di emissione il che portò anche ad una concorrenza tra le banche di emissione
Al tempo stesso come dicevo emersi solo da spinto anche alcune condizioni di fragilità nel sistema bancario dell'epoca
Innanzitutto le banche si trasformarono in holding immobiliari libro evidenzia ad esempio come una banca come la Banca Tiberina all'epoca aveva oltre il quaranta per cento del proprio attivo
Costituito da investimenti in immobili in edifici molti dei quali tra l'altro nemmeno ultimati
E quindi da subito emerse un problema che è ben noto anche la vigilanza attuale no il rischio di concentrazione in un comparto specifico il rischio di liquidità dati questi forti investimenti in immobili
Tre quattro tema che emerge tra le righe
Questi primi passi del del sistema bancario post unitario e talvolta anche l'inadeguatezza degli esponenti bancari
Emblematica da questo punto di vista e la vicenda di Bernardo TAN Longo che era al vertice della banca romana
E Toniolo ci racconta che tal Longo aveva lasciato gli studi a tredici anni
E chiosa così la sintassi delle sue lettere non lasciava alcun dubbio al riguardo per ecco e implicitamente quindi potremmo dire si ponevano già allora quelle esigenze di di qualità dei componenti degli organi apicali delle banche
Che oggi hanno portato ai requisiti di idoneità non ce li chiamiamo così i requisiti di idoneità
Anche se mi veniva così da riflettere leggendo queste pagine
Negli attuali requisiti di unità non c'è alcun riferimento al titolo di studio posseduto quindi se posso quindi permettermi suggerimento scherzoso
Al governatore Spesal norme di derivazione europea forse potremmo anche pensare di introdurre anche degli elementi accanto alla professionalità onorabilità
Che facciano riferimento alla formazione pregresse ecco e tanti e tanti altri aspetti che emergono Giada da quel contesto ecco ad ogni modo la Banca d'Italia nasce come tale sostanzialmente perché si accolla la liquidazione dalla banca romana questa è una vicenda molto studiata
Trovo singolare anche la coincidenza che la Banca d'Italia abbia iniziato ad operare come tale il primo gennaio del mille ottocento nel novantaquattro
E cioè esattamente cento anni prima dall'entrata in vigore del nostro attuale Testo unico bancario cioè probabilmente della più importante rivoluzione nella storia dell'istituto seconda però dovremmo oggi dire rispetto all'avvento dell'Euro poi anche dell'unione bancaria
E con questo da un giurista la storia dalla Banca d'Italia inevitabilmente direi scandita dalle tre leggi bancarie che si sono succedute nel tempo il lotto centonovantatré mille novecentoventisei novecentotrentasei trentotto
Come è stato ricordato ecco quanto alla prima ancora del mille ottocento novantatré anche il governatore ha prima ricordato che i primi anni della Banca d'Italia furono segnati dall'esigenza di riordino dei conti
Salvata la la liquidazione dalla banche la colora piazza dalla banca romana portò molti problemi da quel punto di vista ma già lì nascono e si affermano anche alcuni elementi caratteristici dalla Banca d'Italia attuale per esempio in quegli anni
La banca acquisì il servizio di tesoreria dello Stato accreditandosi in quel modo anche come istituto di emissione avente un rapporto privilegiato con lo Stato
Punto di svolta si ebbe a poi nel mille novecento nel mille novecento quando direttore generale viene designato proprio con Aldo Stringer
è stato ricordato anche questo dal governatore prima
Studente Ca'Foscari no diplomato oggi diremmo laureato a Ca'Foscari Inoki che ci induce anche a a chiosare
E a dire ai nostri studenti che la nostra università prepara bene perché prepara anche per poter diventare i futuri governatori della Banca d'Italia
Volando Stringer AG soprattutto su due fronti
Sapeva innanzitutto di dovere soddisfare gli azionisti
Con regole stabili doveva rimanere competitivo sul mercato perché da questo punto di vista aveva ancora la Banca d'Italia unanime oggi diremmo di Banca commerciale
Ma al tempo stesso avvertì l'esigenza di accreditarsi di accreditare la Banca d'Italia come una banca con un prevalente ruolo pubblico e lo fece attraverso quell'operazione che sono state ricordate
Bene prima
In quegli anni si affermano anche però i prodromi della vigilanza
Poco prima dall'avvento Larrondo scoppia la prima guerra mondiale in Italia si riscontrò una corsa al ritiro dei depositi e quindi le banche correvano a rifinanziarsi presso la Banca d'Italia
In quel contesto Stringer chiese a Giolitti
Di procurargli delle informazioni sulle banche ordinando delle ispezioni ora ispezioni c'erano state sicuramente anche prima
Ma Toniolo qui osserva bene come in questo modo si venne affermando il principio che se ci sono degli interessi pubblici da tutelare ciò giustifica anche dei controlli nei confronti di soggetti privati quali sono le banche
Veniva ricordato prima che la storia dalla Banca d'Italia è scandita direi inevitabilmente anche dalle crisi bancarie che sono state affidate poi gestite dalla Banca d'Italia tra cui in quegli anni quella della Banca Italiana di sconto che venne liquidata nel mille novecentoventidue
Con tra l'altro una importante prima esperienza di lavoro di un giovanissimo Donato Menichella ecco questi interventi resero evidente la necessità di una riforma che portasse il nostro sistema bancario ad essere più trasparente nei confronti del prestatore di ultima istanza questa direi la ratio ispiratrice dalla legge bancaria del ventisei eletto a seconda delle tate
Che scandiscono la storia della vegetazione mancare in quei primi cinquant'anni di vita dalla Banca d'Italia
In quel contesto nascono anche alcuni strumenti di cui poi si farà ampio uso anche negli anni a seguire
Nasce per esempio quella che più avanti sarà chiamata la riserva obbligatoria
Il venti per cento dei depositi delle banche deposita investiti in titoli di Stato e depositati presso un istituto di emissione
Nasceva a seguito di quell'intervento legislativo presso la Banca d'Italia un Ufficio di vigilanza
Qui Toniolo dedica alcune righe interessanti nel nell'evidenziare come labili fosse piuttosto contraria a queste scelte di fondo della legge bancaria del ventisei il presidente di Assonime dell'epoca affermò addirittura l'inutilità
Di un intervento di questo tipo però il vento
Soffiava in quella direzione come ricordava benissimo governatore prima in fondo i banchieri dell'epoca avvertirono come un male minore
Essere vigilati dalla Banca d'Italia ancorché essere sottoposte quella che veniva vista come un'ingerenza da parte dalla burocrazia statale
Certamente però anche di più e cioè si sapeva benissimo che ormai solo la Banca d'Italia aveva acquisito le competenze tecniche necessarie terra compiti di quel genere
Quella legislazione era fu in qualche modo anche addolcita per così dire attribuendo ampi margini di discrezionalità alla Banca d'Italia come autorità di vigilanza
Stringhe era era consapevole anche dei rischi per la Banca d'Italia intrinseci utile a questa ci sia questa discrezionalità che veniva affidata all'istituto anche perché un fallimento bancario avrebbe inciso su quello che oggi chiameremmo rischio morale non so dell'autorità di vigilanza
E va anche detto che questa discrezionalità non fu usata sempre nel migliore dei modi in quegli anni dalla Banca d'Italia in modo particolare perché la Banca d'Italia scelse di non ispezionare in quegli anni le banche di maggiori dimensioni
Toniolo lo sottolinea molto bene nel suo libro in parte per pressioni politiche mali potremmo dire soprattutto nel timore
Che il solo fatto che venisse avviato un'ispezione presso una banca avrebbe potuto far nascere dei sospetti sui depositanti quindi è una cultura che molto diverso una sensibilità molto diverse rispetto a quello attuale
E poi quegli anni non si capì che la diffusione delle banche miste diventate delle holding industriali rappresentava invece un rischio notevole
Ciononostante furono anni anche nei quali si affermarono alcuni importanti strumenti di vigilanza penso soltanto alle norme sulle grandi esposizioni sulla concentrazione dei rischi
Norme di carattere patrimoniale che poi nei decenni a venire hanno assunto una importanza centrale Toniolo evidenzia per esempio
Che in quegli anni venne imposta alle banche l'applicazione di una norma che era una norma del Codice di commercio che era rimasta però lettera morta per le banche
La Roma che noi ritroviamo ancora oggi nel nostro Codice civile e che impose imponeva alle banche la ricapitalizzazione
E in caso di perdite superiore al terzo del capitale sociale c'era nel Codice di commercio ma per le banche questo era rimasto lettera morta ecco ciò nonostante è stato ricordato bene prima lo sappiamo tutti molto bene
Ci furono altre crisi la Banca d'Italia venne riformata a seguito di quella riforma
Quindi della della legge bancaria del mille e cento ventisei con una riforma statutaria del ventotto fu proprio in quell'occasione che Stringer
Venne nominato governatore della Banca d'Italia ma affiancato tra l'altro da un giovane Vincenzo Azzolini che poi gli sarebbe succeduto qualche anno più tardi
Era cambiato proprio il vento e siamo arrivati per le ragioni che adesso non sintetizzano alla legge bancaria successiva alla legge al trentasei trentotto
Il vecchio assetto aveva inevitabilmente mostrato i suoi limiti seguito la grande crisi degli anni immediatamente precedenti
è curioso qui evidenziare come l'incarico di predisporre il disegno di legge di quella che poi sarebbe diventata
La legge bancaria fu affidato da Mussolini a Beneduce
Non alla Banca d'Italia
Come invece sarebbe venuto di nuovo molti anni dopo per esempio per quanto riguarda l'avvento del Testo unico bancario anche se Toniolo riferisce di una confidenza
Che ricevette da saraceno il quale gli disse di avere concepito i tratti essenziali della legge bancaria nuova insieme a Menichella in occasione di una passi
Giata villa Borghese e quindi in qualche modo la Banca d'Italia collaborò comunque alla redazione dalla legge bancaria degli anni Trenta
Ecco Azzolini temeva molto una riduzione dei poteri dalla Banca d'Italia in quel contesto ma va detto che così per fortuna non fu manca l'Italia si fu riformata ma in quell'occasione si posero anche le basi per farla diventare quella che poi diventata e che ancora oggi innanzitutto la si trasformo
In un ente di diritto pubblico
Poi le venne posto il divieto di raccogliere depositi di finanziare soggetti non bancari e quindi i tratti di banca propriamente centrale di autorità di vigilanza emerso con chiarezza in quel contesto
E poi ci fu soprattutto o anche un notevole potenziamento potenziamento della vigilanza anche se a dire il vero lo ricordava molto bene il il governatore prima
I poteri di vigilanza che prima erano divisi tra la Banca d'Italia e vari ministeri fu attribuito ad un ispettorato che aveva sì a capo il governatore con l'aiuto di alcune filiali ma non vedeva la vigilanza attribuita direttamente
Alla Banca d'Italia
Tra l'altro affiancata dal da un comitato interministeriale
Conosciamo credo molto bene quella vecchia la per la vecchia la legge bancaria del trentasei trentotto che nasceva da quella difficoltà che abbiamo ricordato e quindi era naturale attendersi una impronta fortemente dirigistica che si poneva come obiettivo primario quello della stabilità
Però è ovvio che in un contesto che privilegiava la stabilità poco spazio veniva riservato alla concorrenza
E anzi sì perseguì proprio l'eliminazione di quelli notiamo bene che all'epoca venivano chiamati gli sprechi
Propri della concorrenza coordinando l'attività delle varie aziende di credito e lo stesso Toniolo che riprende alcuni ritagli di giornale dell'epoca
Per dimostrare che la parola concorrenza in quegli anni appariva sulla stampa né sulla stampa non specialistica quasi sempre con una connotazione negativa per quel davvero significativo quest'anno ecco ciò nonostante la Banca d'Italia si conquistò spazi sul campo riunione del comitato interministeriale si diradano era sicuramente presumibilmente un assetto che non piaceva tanto alla Banca d'Italia che si vedeva formalmente supera subordinata scusate all'ispettorato e non mancarono anche tensioni in quegli anni
Che poi vendono superate dal punto di vista normativo nell'immediato dopoguerra ma qui usciamo dal mille novecento e quarantatré con la soppressione dell'ispettorato assegnazione definitiva dei poteri di vigilanza
Alla Banca d'Italia ecco libro di Toniolo si ferma proprio al mille novecentoquarantatré e quindi mancano per arrivare a noi di successi ottant'anni di storia della Banca d'Italia
Certo però molte di quelle scelte compiute nel mille novecento trentasei
Segnarono l'evoluzione dell'ordinamento bancario italiano alcune di queste oggi ci appaiono superate
Ma altre sono ancora fortemente attuali
Alcune superate alla marcata discrezionalità delle autorità di settore che ricordavo prima
E che fondavano il loro operato sulla cosiddetta elasticità della vecchia legge bancaria si è sostituita nel corso degli anni la predeterminazione delle finalità della vigilanza l'articolo cinque dall'attuale testo unico bancario una pietra miliare anche perché sino a poco un passaggio nella storia
Della legislazione bancaria del nostro Paese
La concorrenza da Concorezzo la concorrenza oggi è una di queste finalità come Effetto della valorizzazione della natura imprenditoriale dell'attività bancaria
E profondamente cambiata l'attività di vigilanza con una formula è una sorta di slogan
Si usa dire che siamo passati da un modello di vigilanza strutturare ad un altro di tipo prudenziale proprio in coerenza con la vocazione imprenditoriale dall'attività bancaria
E col tempo stesso però mi pare di poter dire che assistiamo anche ad alcuni ritorni al passato
Talvolta questi ritorni sono promossi dalla stessa legislazione dell'Unione Europea
E sono giustificati ben giustificati dall'uso delle nuove tecnologie che oggi sono in ausilio alla vigilanza
Penso per esempio alla scelta dalla legge bancaria trentasei trentotto della cosiddetta separatezza banche industria che la legislazione attuale ha fortemente ridimensionato ma perché oggi che consentito ridimensionarla
Quanti all'evoluzione delle regole in materia di trasformazione delle scadenze delle banche
Ecco ci sono però anche al tempo stesso alcune tentazioni per così dire che negli anni recenti hanno visto la Banca d'Italia in prima linea nel fronteggiare ecco in particolare credo il rischio di un possibile ritorno a forme più o meno surrettizie di funzionalizzazione per così dire dall'attività bancaria
E ad obiettivi diversi dagli interessi d'impresa delle banche
Penso ad esempio alle vicende normative che sono occorse negli ultimi anni
In occasione delle misure di sostegno alle imprese in crisi di liquidità perfetto dalla pandemia che hanno visto impegnate le banche ad erogare crediti assistiti da garanzia pubblica addirittura al novanta per cento
Qui la Banca d'Italia è stata davvero un baluardo ricordo per esempio un intervento solo questo del di uno dei vicedirettore della Banca d'Italia torna Angelini fermo nel ribadire che queste misure non non hanno non facevano venir meno l'obbligo per le banche di condurre un'adeguata istruttoria delle pratiche rifinanziamento ecco insomma e davvero chiudo
Ci sono questi rischi sono sempre dietro l'angolo come pare però che tornando e qui chiudo davvero ai primi cinquant'anni sui storia della Banca d'Italia
Che in quegli che i primi cinquant'anni sono anche maturate le convinzioni di fondo da alcune condizioni di fondo che sono entrate per così dire nel DNA della nostra banca centrale come autorità di vigilanza e cioè che l'autorevolezza fondata su due elementi essenziali la competenza tecnica e l'autonomia questa autorevolezza e davvero la ricchezza più preziosa della nostra Banca centrale potremmo dire ben più preziosa delle riserve auree anche per riuscire a perseguire o soprattutto forse traduce da perseguire proprio gli obiettivi istituzionali che l'ordinamento assegna alla Banca d'Italia
Lo confermerà sicuramente anche il il secondo libro sui secondi cinquant'anni della Banca d'Italia che speriamo speriamo possa vedere presto la luce
Ma lo conferma direi ancor più la realtà delle cose per fortuna di tutti noi e ci consente ancora oggi di guardare alla Banca d'Italia con il rispetto che deriva appunto dalla sua autorevolezza quindi mi permetto di chiudere questo mio intervento anche facendo gli auguri alla Banca d'Italia in persona il governatore pari i suoi primi cento trent'anni
Grazie
Per questo intervento che si integra perfettamente dunque siamo molto in tempo devo ringraziare i tre intervenuti perché hanno mantenuto tutti i tempi ora dunque io non c'è dibattito se avete qualcosa ancora riprende a dire no allora adesso chiudiamo io voglio soltanto con parole di chiusura dire che questo dibattito sia la relazione del governatore sia di trenta ore venti secondo me hanno messo in evidenza ora delle caratteristiche cruciale della rendita scientifica che ci lascia Gianni Toniolo che oggi ricordiamo
E questa caratteristica secondo me sta nella sua
Sempre presente la preoccupazione dell'integrale come economista e storico economica sempre ebree d'integrare qualsiasi sia la specializzazione pare che lo diceva dove mi pare che questo conto
La l'aspetto di teoria economica dall'aspetto di storia economica e dall'aspetto destituzione che non è una cosa semplice perché si tratta di discipline che tendono a specializzarsi quindi per forza tendono accentuare non l'aspetto di specializzazione ma in Gianni Cuesta non solo nel libro che commentiamo oggi
Ma in tutta la sua produzione scientifica vorrei dire in tutta la sua carriera e accademica
è stato un elemento de e che ha dimostrato la la la sua insistenza perseguire questo obiettivo di integrazione e anche le difficoltà che Gianni ha avuto anche i suoi sulle difficoltà nella carriera accademica proprio per quel trasloco desiderio di fare in modo che la storia economica forse ho fatto in cui gli economisti doveva non occuparsi dico contrario però i teorici economici ma insomma questo cerco allora questo è un messaggio che vale soprattutto secondo me per gli studenti
Ma più che per gli studenti per i loro professori perché noi abbiamo tutti fatto degli errori io mi ci metto anch'io
Forse qua che forse per il dopo che Gianni ha lasciato Ca'Foscari cioè dal novantasei scusate sono molto sincero in questa perché secondo me abbiamo dimenticato questa integrazione che invece doveva fare lo sforzo di recuperarla e e Gianni Cecenia questo quindi la sua eredità proprio questa penso che poi dobbiamo essere molto riconoscenti grazie