Carlo Finzi giurista della Camera e vittima della Shoah

Buona sera e benvenuti
Saluto il vicepresidente del Senato
Il vicepresidente del Consiglio il ministro degli affari esteri saluto presidenti emeriti della Camera dei deputati i colleghi parlamentari vicepresidenti del Parlamento e le autorità presenti
Saluto il presidente nell'Unione delle comunità ebraiche italiane la dottoressa Noemi Disegni
Il dottor Mario Finzi consigliere in quiescenza della Camera dei deputati e pronipote dell'avvocato Carlo Finzi
Il professore Valerio diporto dell'istituto dir police della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Gli studenti dell'istituto di istruzione specializzata per sordi Antonio Magarotto di Roma
Che ha ricevuto una menzione speciale dal ministero dell'Istruzione del merito alla ventunesima edizione del concorso nazionale i giovani ricordano la Shoah
La Camera dei deputati
Onora il giorno della memoria
Ricordando un suo funzionario
L'avvocato Carlo Finzi
Che lavora nell'amministrazione per trentasette anni
Alcuni anni dopo il suo collocamento a riposo vittima da palestra alle strade rastrellamento tedesco dell'ottobre mille novecentoquarantatré futuro citato subito dopo l'arrivo ad Auschwitz
Come ricorda anche la lapide come Moratti va collocata al piano basamentale di Palazzo Montecitorio
Con la moglie fortunata Cohen e con i loro figli Adriana
Enrico e Luciana
Finzi nato a Firenze nel mille ottocentosettantasei e presto trasferitosi nella capitale con i suoi genitori entrò alla Camera nel mille ottocentonovantotto come aiuto stenografo
Questo può se la sua intera carriera professionale fino a diventare direttore dei servizi di revisione statistica legislativa e stenografia
Gli fu inoltre affidata la direzione del bollettino parlamentare
Dalle testimonianze risulta che Finzi fosse particolarmente appassionato del suo lavoro
La sua preparazione ed esperienza giuridica e amministrativa nettezza nel tempo un punto di riferimento per i parlamentari e per i colleghi funzionare
Il carattere riservato la sobrietà e l'estrema disponibilità uniti al buonsenso e all'equilibrio nella sua personalità
Divennero proverbiali
Tutte queste qualità si ritrovano nel libro che pubblicò nel mille novecentotrentaquattro per i tipi della Camera l'autonomia amministrativa ed economica delle assemblee legislative
Il tema era delicato
Perché in quegli anni
Il regime fascista consolidando il suo potere attendeva circoscrivere sempre più l'autonomia delle Camere
La stessa età di creare la Camera dei fasci e delle corporazioni nel mille novecentotrentanove non lo troverà d'accordo essendo l'uomo del Risorgimento e quindi convinto estimatore delle forme dello Stato liberale classico
Nel mille novecentotrentotto a seguito delle vergognosi leggi razziali adottate dal regime fascista
I due figli più piccoli furono cacciati dal liceo Giulio Cesare
Da allora
La vita tra gli ebrei italiani e quindi anche per la famiglia Finzi dipende particolarmente difficile
La Camera ha dunque ritenuto che ripubblicare
Nel giorno della memoria libro scritto dall'avvocato Finzi fosse un dovere morale e un sentito tributo al ricordo di questo suo funzionario
L'attualità dei contenuti di quest'opera offre ancora oggi elementi e spunti interessanti di riflessione
Quale testimonianza di un uomo vittima della ferocia nazi-fascista che avevate ricca dedicato la sua vita all'Istituzione parlamentare
Che la sua morte sia un monito perenne affinché la banalità del male non si riproponga mai più
Vi ringrazio
Invito ora il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Disegni a prendere la parola
Presidente Fontana dottor Finzi illustri autorità carissimi ragazzi forse gli aspetti più importanti in questa sala siete proprio voi
Siamo alla vigilia del Giorno della memoria
Memoria che accompagnata sull'arco del tempo da alcune date importanti fu
Alle quali facciamo riferimento certo non sono le uniche da memorizzare ma che segnano le tappe dello sviluppo più importante
Ottantacinque anni fa l'emanazione la promulgazione delle leggi razziste
Ma doveroso sottolineare emanate dal regime fascista e voluttà regime fascista ottant'anni fa iniziava la deportazione
Ma prima degli ebrei di Roma e poi a seguire mano a mano in tutte le comunità italiane
Settantotto anni fa
Il quarantacinque punto a gennaio veniva liberato il campo di Auschwitz Enemies i successivi si giungeva alla fine della guerra
Tutte date di svolte importanti
Ma soprattutto dopo il quarantacinque non possiamo dire che la Shoah infinita finita formalmente
Ma alla fine la Shoah e ancora cui e ancora con noi e ancora parte del nostro corri mento quotidiano e di quello che facciamo non facciamo quotidianamente
Ma non solo come ebrei
Anche come italiani e deve essere parte di una coscienza di un'identità delle istituzioni e di ogni italiano
Quindi fare memoria a bere il giorno della memoria non è solo per ascoltare compassionevole mente quello che è successo al popolo ebraico in sei milioni
Ma è capire che questa è una responsabilità italiana
E
Rappresento dal punto di vista delle comunità ebraiche italiane vedere dopo
Dopo settantotto anni
Che tipo di processo di assunzione di responsabilità c'è da parte delle istituzioni italiane non penso che sia paragonabile a quello fatto in Germania
Dire siamo non le nostre mani sono macchiati di questi crimini
Consapevolmente o inconsapevolmente eravamo indifferenti eravamo parte di quel sistema però sapere che questa è stata una responsabilità italiane del fascismo perché lasciano ne sono Auschwitz
Non è solo nazisti non è solo campi di sterminio lontani nel freddo
Nella Polonia ma neanche qui in ogni via in ogni casa
E proprio qui in questa in questo edificio in queste Aule parlamentari questa della Camera così come stamattina al Senato la domanda che sorge che cosa vuol dire il principio di legalità che cosa vuol dire
Rispettare un processo di approvazione formale di una legge con sentiti udito concertato sia in mano a questo regio decreto legge quello che era all'epoca
E poi una volta approvato dal governo attese all'approvazione delle Camere
E poi la firma del re
Cosa vuol dire allora se tutto formale tutto preciso è tutto corretto vuol dire che una legge giusta e lo chiedo specialmente ai ragazzi
A cosa serve una legge perché esiste questo concetto di legge nel voi mi risponderete magari in un linguaggio meno tecnico
Che serve per organizzare un paese per garantire determinati servizi determinati funzionamenti diritti ma evidentemente non era così ovvio allora
Perché ottantacinque anni fa le leggi servivano invece per legittimare formalizzare l'odio e la persecuzione
E chi era il nemico più grande del Paese per poter per dover emanare un decreto legge che esprimesse quella necessità e urgenza di emanare un decreto i bambini
Bambini ragazzi delle scuole ai quali per primi si è rivolta alla persecuzione con a settembre cinque settembre del trenta otto
Nessuno poteva più andare a scuola poi mano a mano esteso a tutti i settori matrimoni la vita civile questi hanno i nemici da cui l'Italia aveva il si doveva difendere di cui aveva il terrore
L'Italia di allora aveva all'un per mille di cittadini italiani circa quaranta mila persone e questo l'un per mille era il grande nemico dell'Italia fascista
L'impresa in Italia son presenti da oltre due mila anni oggi grazie a Dio sono ventuno e comunità
Fiorenti che vivono fanno cultura ma lo fanno come era allora
Ed è importante per me anche condividere questo messaggio
C'è la Shoah diciamo il giorno della memoria ci dedichiamo alle celebrazioni
Ma anche ricordare che Ibra Isma'non è solo Shoah non è solo persecuzione e quando gli ebrei vogliono essere ascoltati resi partecipi
Essere parte di processi che riguardano anche la legislazione di questo Stato non è solo per la Shoah o per correggere norme che ancora meritano di essere corrette
Ma è per partecipare e donare delle proprie tradizioni modelli di di pensiero modelli di di pedagogia e di studio al bene nello sviluppo di questo Paese
Quindi mi rivolgo tue tipologie di persone presenti in quest'Aula in questo momento
A chi partecipa al processo legislativo e scrive norme le approva
Che quel principio di legalità inteso come salvaguardia dei principi più importanti e fondamentali quei principi che erano stati violati siano tutelati per la cittadinanza a tutti gli altri che ne conseguono
E che sia salvaguardato quel concetto di vita e dignità della vita in assoluto
L'invito può più concreto magari questo in un'altra sede a rivedere alcune norme che ancora oggi non affrontano nel modo
Sufficiente quello che il tema del negazionismo l'abuso qui terminologie che riguarda la Shoah l'apologia del fascismo e ai ragazzi
Abbiate la forza e il coraggio di scegliere e di decidere da soli le cose che suonano come
Demagogia che ripetono frasi allucinanti non possono essere cose affidabili e sono sicura che voi avete un'intelligenza di discernere di comprendere
Perché se le frasi che ascoltati o vi fanno ascoltare o vi capita di ascoltare sono folli come quelle che ha pronunciato Mussolini il diciotto settembre a Trieste
è impossibile non capire che quelle frasi non avevano nessun senso
Eppure sono state acclama applaudite da una piazza in terra
Nelle piazze virtuali che voi frequentati e oggi perché son soprattutto quelle
Abbiate la forza di gridare altro grazie
Saluto con le autorità saluto i ragazzi in cui soprattutto rivolgerò in questo breve intervento e ringrazio il presidente della Camera direi anche l'amministrazione tutta consentitemelo saluto i colleghi con i quali ho lavorato fianco a fianco per decenni a partire dal segretario generale Fabrizio Gastaldi a tutti i colleghi presenti e che hanno lavorato per la ripubblicazione di questo libro per questa manifestazione saluto da presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane erano i disegni
E sono grato per questa occasione di commemorare far rivivere attraverso la sua opera Carlo Finizio
Quello che abbiamo tra le mani e la ristampa di un vecchio studio come è stato ricordato dal presidente della Camera risalente al lontano mille novecentotrentaquattro
Dal titolo che magari non suona attraente per tutti l'autonomia amministrativa e contabile delle assemblee legislative elettive
Eppure questo libro è prezioso sia per l'argomento che tratta sia per il suo attore
L'argomento Herald ora insieme anacronistico ed attuali
Anacronistico perché continuava a riconoscere nella camera piene connotazioni di rappresentatività autonomia e indipendenza nella realtà venute a mancare con instaurazione della dittatura fascista
Attuale perché lo studio uscì quasi contemporaneamente ad una legge del mille novecentotrentaquattro da numero centosessantatré sulla Costituzione le funzioni delle corporazioni cui furono attribuiti poteri di regolazione
Si profilava all'ora una sorta di italica meritatissimo con la
Camera e il Senato affiancati da ventidue corporazioni e dar loro consiglio nazionale
Un piccolo inciso le corporazioni erano organismi di regime che regolavano grandi Ramiro de produttivi mettendo insieme datori di lavoro i lavoratori
Il quattordici dicembre mille novecentotrentotto la Camera dei Deputati voto in sequenza la conversione in legge dei primi cinque decreti legge razzisti e poi la legge istitutiva della Camera dei fasci e delle corporazioni
è una sequenza di alto valore simbolico alla barbarie delle leggi razziste segui la radicale trasformazione dell'istituzione parlamentare
Fu l'epilogo di un dibattito nel mille novecentotrentaquattro ancora vivo e non privo di incertezze
Carlo Finzi sinceri implicitamente in questo dibattito con il suo lavoro tutto teso a dimostrare il valore assoluto dell'autonomia delle assemblee legislative
In un'epoca in cui nel regime fascista lo è stato ricordato la stava invece soffocando con l'intento di sopprimerla totalmente il primo insegnamento che ci viene dal libro qui pubblicato riguarda allora il ruolo delle assemblee legislative
Spesso bistrattate spesso sottoposti a critiche e polemiche ingenerose ma imprescindibili baluardi di sistemi che vogliano dirsi democratici
Se però sono effettivamente dotati di indipendenza rappresentatività ed autonomia
Quell'autonomia oggetto dello studio di Finzi
Questi quasi sicuramente fu sollecitato a scrivere l'opera non escludo che lo sa il che la sollecitazione sia arrivata direttamente dal presidente della Camera Giovanni Giuriati
Gerarca fascista che non si sottraeva al confronto anche duro questo ai colleghi e che forse vite nel Serio coetaneo Finzi non iscritto al partito fascista
E qui voglio ricordare che buona parte larga parte del personale della Camera non si iscrisse al partito fascista
E dicevo vide infine sì forse la persona ideale per un lavoro rigoroso basato anche sulla comparazione con altri ordinamenti e chi meglio di Carlo poteva assolvere a questo compito visto che già da alcuni anni era redattore l'ha ricordato il presidente Fontana del bollettino parlamentare pubblicazione quadrimestrale che dedicava grande attenzione allo studio degli altri ordinamenti Carlo aveva dura cinquantotto anni dei quali ben trentasette trascorsi alla Camera
Vi era entrato giovanissimo ad appena ventuno anni nel mille ottocentonovantasette come stenografo senza retribuzione la pubblicazione del libro fu forse l'ultima e la più grande soddisfazione che ebbe nella sua carriera
L'anno dopo pubblicò sul bollettino parlamentare le infami leggi di Norimberga senza commento ed è strano in genere le leggi stranieri nel bollettino erano introdotte da Brevi enfatiche prefazioni
Un secondo inciso le leggi di Norimberga fu una provati dal regime nazista due anni dopo l'ascesa al potere ma già nel mille novecentotrentatré gli ebrei erano stati allontanati dalla pubblica amministrazione e la loro presenza nelle scuole
Era stata drasticamente contingentata
Possiamo immaginare lo stato d'animo con il quale Carlo lesse magari contribuì a tradurre era buon conoscitore del tedesco
Leggi basati sulla triade razza popolo stato e sull'attenzione ossessiva per il sangue per l'ascendenza
Alle leggi di Norimberga seguire una lunga teoria di atti normativi adottati in un clima di violenze contro gli ebrei
E fu soltanto l'inizio di una persecuzione culminata in Germania nei Paesi occupati inclusa buona parte dell'Italia nei campi di sterminio e nelle camere a gas
Nel mille novecentotrentasei ormai sessantenne Carlo fu collocato in pensione e si trasferì con la famiglia da moglie e tre figli
In una bella zona residenziale di Roma nella casa di via Torlonia nove dove almeno per un certo periodo abitano anche il fratello Gino con la moglie e la sorella Pia col marito che poi si trasferirono poco lontano
Dalle carte che ho potuto vedere emerge il quadro di una famiglia numerosa aggiunta la famiglia Di Carlo passava sempre le ferie estive nella villa Della cognata la moglie di Gino a Castel Marino dove si recavano anche gli altri fratelli con le rispettive famiglie
Nel settembre mille novecentotrentotto inizio al precipizio le leggi razziali segnarono l'espulsione dei due figli più piccoli Enrico Luciana dalla scuola pubblica diciamo Giulio Cesare costrinsero la famiglia Finzi al pari di tutta la popolazione ebraica da continue vessazioni umiliazioni ad un lacerante restringimento degli spazi vitali
Un fitto scambio di corrispondenza tra le varie strutture di sicurezza pubblica
Mostra la capillarità l'invasività della sorveglianza cui furono sottoposti che non si fermò neppure davanti alla clinica ove Carlo venne ricoverato per un'operazione agli occhi
La moglie fu multata perché aveva mantenuto a servizio una cittadina italiana cattolica ariana così era scritto su un biglietto di polizia nessuna ingiuriosa di tiranti questo Dini e non soltanto a loro
Che una famiglia ebrea e quindi di razza inferiore si pensasse a una donna italiana per le pulizie di casa
Carlo fu costretta a consegnare i due apparecchi radio perché agli ebrei era proibito distrarsi ed informarsi con le trasmissioni radiofoniche
Andare in vacanza nella villa della cognata non era più un diritto ma la concessione delle autorità sottoposta ogni anno ad un'umiliante richiesta è soggetta magari a richieste di spiegazioni
Tra tutte le carte mi hanno colpito i biglietti del portiere dello stabile di via Torlonia che attestavano ad ottobre di ogni anno il rientro dalle vacanze anche i portieri erano utilizzati come strumenti del regime
Quando il ventenne figlio Enrico affetto da problemi cardiaci chiese al luglio mille novecentoquarantadue di potersi recare in montagna in Trentino il solerte questore sollecito al commissariato di zona dal tornerà a Porta Pia
Ad invitare l'interessato a documentare la necessità dovuta di soggiornare in montagna
Fornire mentre il questore che parla le consuete informazioni in merito ed esprimere immotivato apparire circa il seguito da dare all'istanza
Era tutto un modo così la vita degli ebrei era sempre istanze autorizzazioni continue richieste per ogni cosa
Alla fine Enrico riuscì a partire per la cognata vacanza
Apprezzo che l'avvilente fatica per quello che ci appare oggi un diritto così elementare come la libertà di movimento
Qualunque cosa gli ebrei volessero fare oltre che sopravvivere di lì a poco diventa un lusso anche la sopravvivenza
Era sottoposta ad autorizzazioni e sorveglianza mentre venivano privati del lavoro della proprietà e soprattutto si cercava di privarli della dignità sancendo nell'espulsione dal consesso civile chiudendoli in un ghetto che non era localizzato in un solo posto ma veniva eletto comunque vi fosse un ebreo
Queste erano le leggi razziali o meglio razziste e perciò non dobbiamo mai stancarci di ricordarle
E di lamentare il clima in cui furono approvati non di violenza come in Germania ma di indifferenza oggi adesione più o meno convinta e sempre raccapricciante
Lo scarpone di coscienza in Italia ci fu un colpo assaggio dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite dopo l'annuncio dell'armistizio l'otto settembre mille novecentoquarantatré quando si aprì la caccia agli ebrei da parte dei nazisti e di non pochi fiancheggiatori italiani
In Italia a differenza di altri paesi si aprirono molte porte incluse quelle di numerosi istituti religiosi cattolici e non soltanto cattolici
Mentre i fratelli scendevano irreperibili con le rispettive famiglie Carlo profondo conoscitore della lingua e della cultura tedesca non penso al peggio il primo ottobre tornò con la famiglia nella casa di via Torlonia
Qui insieme a tutti gli ebrei romani che non pensano non non riuscirono a nascondersi furono prelevati dai nazisti nella razzia del sedici ottobre destinazione Auschwitz
Carlo e molto probabilmente anche la moglie ormai anziani non superarono la prima selezione il figlio Enrico sopravvisse ancora qualche mese nell'inferno del campo di sterminio
Il ritorno alla vita del resto della famiglia Finzi come di tutte le famiglie di origine ebraica
E poi ce lo racconterà subito Mario Finzi è tremendamente segnato dalla sorte subita da Carlo dalla moglie e dai tre figli e una ferita latente e spesso nascosta proprio perché il radicale e indelebile
L'odierna celebrazione di Carlo Finzi è un momento importante nell'opera di prevenzione dal rischio che nuove ferite si aprono nel tessuto sociale della nostra civiltà così avanzate da pertanto è un'iniezione gli anticorpi di cui abbiamo costante bisogno
Qui stiamo i corpi e qui mi rivolgo ovviamente soprattutto ai ragazzi consistono nella memoria nell'apprendere elezioni del passato nel contempo sapendo apprezzare come merita il nostro presente
Relativamente prospera e felice
Nonostante le mille difficoltà e le numerose crisi che ci stanno colpendo in questi anni
Conoscenza del passato e consapevolezza del presente sono gli ingredienti di base per un futuro all'insegna della democrazia
Della libertà spediamo della pace per costruire il quale dobbiamo dotarci di antenne sensibili ai pericoli che ci circondano
La storia di Carlo Finzi e della sua famiglia e il volume ora ristampato ci devono indurre a non dare per scontato quel che abbiamo raggiunto quasi ottant'anni di moderata tranquillità almeno in questa parte d'Europa
è nostro dovere e soprattutto è dovere delle giovani generazioni
Appunto qui presenti mantenere viva la memoria di ciò che è stato al fine di difendere e sviluppare i valori fondamentali della democrazia della libertà dell'uguaglianza del genere umano
Grazie alla presidenza della Camera per quest'invito a Noemi Disegni per le sue parole Valerio per la sua instancabile ricerca
Chiaramente importante tutti i partecipanti al questa cerimonia
Ricordiamo all'opera nella persona di Carlo Finzi della sua famiglia io sono Mario Finzi mi trovo qui perché
Carlos insieme al fratello di mio nonno perché come Carlo anch'io
Sono stato un funzionario della Camera dei deputati
Devo proprio alla Camera dei deputati se ho saputo dell'esistenza di Carlo Finzi
Può sembrare strano ma è andata così
E della sua tragica deportazione morte la sua e quella della sua famiglia
E anche
Sì l'ho saputo che era un fratello di mio nonno
Molto dopo
Infatti quando ha cominciato a lavorare alla Camera
Sono venuto a conoscenza dell'esistenza della borsa di studio intitolata al dottor Carlo Finzi
Istituito dalla Camera per premiare gli studenti più meritevoli i figli dei dipendenti
I fondi necessari
Per la borsa di studio erano costituiti delle rate di pensione che non erano stati ritirati da Carlo Finzi
Seguito alla deportazione
Ed è la sua intera famiglia conservati per parecchi anni in tesoreria in assenza di eredi ovviamente
La Camera ha poi deciso di continuare a contribuire a proprie spese alla borsa di studio proprio per ricordare
Il funzionario scomparso io mi sono incuriosito di questo cognome ovviamente
Ho fatto qualche ricerca ho visto che era nata a Firenze come a mio nonno
A questo punto interrogato i miei familiari più anziani ha saputo che lui ne erano erano fratelli
Ma niente di più o quasi
Da quel momento ho cercato di acquisire ulteriori informazioni
Le ricerche
Svolte dalla famiglia nel primo dopoguerra per conoscere la sorte dei deportati
Non diedero risultati immediati fino a giunsero solo a verificare
Chiesi insieme erano salvi tutti deportati in Germania Di Carlo si sa da poco tempo la data della morte della moglie e dei figli non si sa nulla infatti deve credere inciampo che sono anche pubblicate sul sul nostro libero non c'è scritto dove si erano morti quando probabilmente nel campo
Di Auschwitz Birkenau
Mi sono enti interrogato sulle ragioni di questa mia conoscenza così tardiva
E anche anomala sopra fortuita curarsi
Di questa tragica vicenda familiare però lo attribuisco al fatto che quando è scomparso mio padre io avevo nove anni ed è ragionevole che non va più che voluto caricare di questa della conoscenza di questa tragedia familiare
Ma negli anni seguenti nemmeno nessuno in famiglia mi parlò specificatamente di Carlo Rienzi
Nei ricordi tanti familiari perduti con la Shoah
Il racconto era generico
Sapevamo che molti dei nostri familiari erano scomparsi
In questo modo una chiave interpretativa ulteriore su questo silenzio
In famiglia sulla sorte definizione offerta Alessandro Fornari che qui
Con noi in quanto
Lei discendente della nonna bianca
Lanna bianca era una delle sorelle di Carlo Finzi
Bene Alessandra scritto qualche tempo fa una bella complicazione dove ci sono le uniche informazioni che abbiamo sul giorno dell'arresto di Carlo Finzi
Il padre di Alessandro Fornari
Ufficiale dell'esercito
Che in quei giorni viveva nascosto in seno alla sua famiglia appena saputo della dell'arresto della famiglia Finzi
Corso a rischio di essere a sua volta riconosciuto e arrestato perché
Ebreo Cluj al collegio militare di via della Lungara dove erano stati raccolti gli ebrei
E a bere arrestati
Per sperare di per vedere se stavano lì e per cercare di vedere se poteva fare qualche cosa
Il soldato della fermato alla porta l'ha bloccato lo ha mandato subito via dicendogli che entrare sarebbe stata una pazzia
Che l'avrebbero sicuramente riconosciuto
E che ormai non c'era più niente da fare periferici
Prosa Ornaghi
Per il dolore
La sensazione di impotenza
Si è chiuso in un lungo silenzio e non parlato male alla vigilia non poche vittime di queste violenze e persecuzioni
Razziste hanno reagito per anni qualche
Crisi hanno reagito per anni col riserbo il silenzio molti
Hanno avuto questo atteggiamento
Alessandro sette parecchi anni dopo dalla mamma
Ecco comincia dopo e raccogliere informazioni sulla deportazione della famiglia sul loro di Carlo Finzi grazie ai racconti dei funzionari
Alcuni funzionari della Camera gli anziani dei metal cui il professor tra le lo sa il cui padre era stato collega e amico di Carlo Finsiel gli ha raccontato delle cose interessanti
La prima è che dei primi giorni
Anzi giorni nei giorni precedenti all'estremità rastrellamenti degli ebrei ottobre quarantatré il padre il professor traversa e altri funzionari amici
Il raccomandarono caldamente di rendersi irreperibile assieme alla famiglia
La risposta fu negativa
E motivata dalla incredulità su rischiose
Che veniva paventato un'incredulità che era fondata
Sulla convinzione che un popolo come il tedesco con la profonda cultura giuridica filosofica e letteraria della quale Carlo inizierà fortemente
Imbevuto era un conoscitore ammiratore
Che di quella cultura non potesse abbassarsi
All'efferata violenza e sopraffazione di cui si cominciava a sapere
Carlo Finzi parlava scriveva studiare tedesco come anche
Valerio
Va verificato sì erano tricolori quella cultura non riusciva a crede non poteva credere evidentemente
E invece
è accaduto quello che non poteva immaginare nella sua mente e quindi è rimasta a Roma e sappiamo
La seconda informazione
Riguarda le prime ricerche condotte dal collega D'Aversa quadre immediatamente dopo la cattura e lo individuarono in mani tedesche in un carro merci ferroviario alla stazione di Genova diretto in Germania quindi
Immediatamente
Questo è stato il percorso
Quanto al lavoro di Carlo Firenze il segretario generale
Della Camera al dottor lungi Mirello una preziosa copia della prima edizione rilegata in pelle
Di questo studio che oggi viene ripubblicato e arricchito anche dalla dalla ricerca di Valerio
Dopo da quella lettura potuto apprezzare quello che
Il presidente i relatori hanno già diciamo indicato il valore e la linearità la coerenza di questa ricerca soprattutto il coraggio di questa ricerca suspense al periodo in cui lo studio è stato fatto
Queste tesi sulla personalità giuridica delle assemblee legislative l'autonomia economica e amministrativa suscitavano già parecchie
Diciamo
Parecchi contrasti perché discendeva di fatto la garanzia di un esercizio libero della funzione legislativa e anche quella dicono conti controllo del Parlamento esercita sul governo
Quindi un fondamento diciamo
Del principio della separazione dei poteri
Inoltre
Le camere erano messe anche a riparo dalle interferenze delle magistrature amministrative della Corte dei Conti nella libertà pieno
E questo avveniva proprio nel momento in cui il regime fascista come si diceva Sala approntando quelle riforme da cui nasce e muore
La Camera dei fasci e delle corporazioni
Le conclusioni che abbiamo tratto ragionando né sulla committenza dell'opera da parte della Presidenza della Camera stessa
Ci conferma della stima generale che si riconosceva al giurista al funzionario parlamentare
Altre informazioni ancora
Le ho raccolte negli ultimi anni dalle ricerca degli studenti degli istituti dell'istituto commerciale Fratelli Bandiera del Giulio Cesare di Roma
Ho incontrato questi studenti la prima volta quando furono collocate le Pietre d'inciampo
Ma avviene il Torlonia
I ragazzi sono stati chiamati dai concerti ai docenti svolge una ricerca su quei giorni
Sulla forma quella famiglia
E a porsi nella condizione dei compagni di classe dei fratelli Faenzi che improvvisamente davanti ai banchi vuoti
Si sono dovuti rendere conto e hanno preso coscienza della disumanità dei giorni che stavano ridendo
Ma
Ancora forse
Non erano in grado di capire fin dove sarebbero arrivate
Io sono molto grato alla professoressa America sta inizierà Sandra aveva Terracini molti docenti continuano
In questa in questa azione di sensibilizzare
Liquidare le ricerche dei ragazzi su questa cosa c'è la mia esperienza
Parlare con loro dei Finzi davanti a vivere inciampo davanti alla casa
Nella via che tutte le mattine quei ragazzi innocenti percorsero
Fino a un certo giorno e poi d'improvviso mai più
Ha dato in evidenza forza e concretezza
A quello che gli studenti di oggi avevano studiato solo sulla carta
Liceo Giulio Cesare anche posta una lapide all'ingresso del della scuola per ricordare
La deportazione cessione di Enrico Luciana Finzi definitivi
Che sul piano
Per concludere quello che è accaduto Carlo Finsiel stregare
E a tante altre vittime della Shoah è stato anche il figlio della sottovalutazione
Del livello di barbarie di cui l'umanità è stata
E può essere ancora capaci ora se è comprensibile il silenzio e riserbo dichiarare ancora le ferite aperte
E gli orrori davanti agli occhi
Ogni minimizzazione oggi ogni tentativo di mediazione deve essere denunciato ad alta voce e combattuto e aspettare la generazione ovviamente a trasmettere il testimone della memoria
Ai giovani allora spetta il compito di recepire fare proprie e trasferire queste conoscenze il monito di non sottovalutare i segnali anche minimi
Di abbassamento della guardia contro l'antisemitismo in generale contro
Tutte le discriminazioni razziali e religiose
Tra i quali se ci guardiamo intorno rivediamo si riaffacciano costantemente nella nostra stessa Società
Esser peggio nel mondo magari in terre che però sono solo apparentemente lontane
Quindi non possiamo fermarci da ricordare
Grazie