Presentazione del libro di Pietro Rinaldo Fanesi ''Gli ebrei italiani nelle Americhe dopo le leggi razziali del 1938'' (Nova Delphi Libri)

Sono Pietro Renato Farnese l'autore del libro
Che viene presentato questa sera sente bene sì
E tanto alcuni minuti per introdurre un po'l'argomento perché non è io il libro scritto per cui non lo racconto pacchetti cioè saranno alcuni interventi che faranno dei focus particolare su alcuni aspetti
E poi l'invito alla lettura e alla riflessione tra l'altro io non so no uno degli storici e degli autori che
Più godere un'esaltazione del proprio ego cioè mettendo a disposizione proprio dal cellulare la meglio per cui possiamo interloquire anche in futuro atti mentre le presentazioni sono sempre un po'Sternhell no perché e infatti stanno perdendo un po'di significato
Il il libro lo scritto perché negli anni novanta e due mila ho effettuato delle ricerche in America Latina
In particolare dopo la caduta dei militari
Sul praticamente
Sono diventato un po'non specialista dell'esilio antifascista italiano in America Latina
All'epoca che nessuno aveva affrontato in maniera organica a questo tema
Affrontando questo tema dell'esilio politico dell'antifascismo italiano nelle Americhe del Sud poi anche del nord affettuato anche viaggi negli Stati Uniti studio
Ogni tanto in campavo nella diaspora ebraica
Con rilevando alcune contraddizioni ad esempio che ne dico una
Giunge sulle coste del Plata
Dopo le leggi razziali del trentotto
Gli ha iniziata la diaspora
L'amante del Duce Margherita Sarfatti prima di essere sostituita da Carretta padre Petacci
E assieme a lei giungono sulle coste del parata sia in Brasile congrua e in particolare in Brasile circa un centinaio di famiglie
Queste sono famiglie
Non si staccano cioè non hanno una visione antifascista pur essendo stati espulsi dall'Italia
E addirittura costituiscono una colonia e la denominano colonia Mussolini
Allora io studiando l'antifascismo incappando in alcuni fenomeni ho rilevato queste cose
E ora so cosa andare a fondo De Felice ha definito questo atteggiamento afascista
Quindi non filo fascista né antifascista nonostante prima dice razziali
La comunità ebraica in parte opera gran parte o la parte l'Italia appoggio al fascismo
Basta ricordare il film di De Sica il giardino dei Finzi Contini no per rendersi conto però siccome io ho una formazione antifascista
E studiavo legislativi fascista sono dovuto andare in fondo alla questione cioè vedere il rapporto fra la diaspora ebraica italiana nelle Americhe
E e l'antifascismo quindi il focus medio e qui sto ho rilevato tutte le tracce le connessioni che potevano mettere in contatto ieri esuli di origine ebraica italiani nelle Americhe con l'antifascismo
Quindi il tema è questo qua non è una mappatura general generica ma è proprio vedere questo aspetto
Sì tra non ho studiato le famiglie o le singole persone come altri hanno fatto la Small Escrivá Jarach H anno fatto intervista centinaia di esuli nelle Americhe no ho studiato un po'le Litta
Studiato l'élite in particolare quella degli umanisti che sono andati nell'America del Sud filosofi matematici da Mondolfo Terracini Treves
E agli scienziati che sono andati nell'America del Nord perché perché scienziati hanno bisogno di laboratori e di soldi quindi gli umanisti sono andati in America del Sud
Gli scienziati l'America del Nord ma questi delitti pur restando in situazioni periferiche pensate a Rodolfo Mondolfo nei filosofi i principali del Novecento italiano
Ordinario a Bologna che dopo il trentotto deve lasciare l'insegnamento va all'università di Tuco manda che nessuno sa dove in un posto sperduto dell'Argentina da lì lui studia irradia culturalmente
Il mondo con i suoi studi filosofici in particolare sull'infinito insomma
Quelli che sono andati America del Nord hanno fatto parte del Progetto Manhattan Manhattan Project perché fermi non era ebreo andato lì l'anno prima residenziali ma la moglie ed ebrea
Cosa ha fatto lui ha chiamato tutti i fisici che lavoravano con lui in via Panisperna qui a Roma
L'ha chiamati negli Stati Uniti la fatti far parte del Manhattan Project e sono coloro che hanno costruito la bomba atomica prima dei tedeschi
Quindi non è facciamo una storia di secondo piano secondo ordine
Grazie
Sì adesso c'è un filmato che è un'intervista rilasciata perché Lelli a Jesi
Presenterete il contenuto
Bella qui ci sono anche dei parenti
E quindi io
Vi lascio alla visione e all'ascolto dell'intervista poi ci saranno interventi dell'editore che Germano Panettieri dice ha fatto introduzione Andrea Molassana
Della postfazione Silvana Amati a senatrice del senatore Francesco Verducci che ha organizzato un po'la serata tutto si deve chiudere entro il diciassette per cui non c'è il rischio che ci annoiamo perché grazie
Signora Clelia
Ci racconti la
La sua il com'è cambiata
Nel mille novecentotrentuno
Ma in verità era una vita normale da Giovanni triestina che studiava
Si divertiva con gli amici
Anni che
Una gioventù spensierata
Fino nei primi anni del mille novecento cioè mille novecento il tenente a farlo
Frequentavo lei l'istituto magistrale
Sì
E scattata
Felice per tanti anni una bella famiglia una bella casa
Finché all'improvviso
Sono iniziati delle leggi razziali
Le quali ci hanno fatto capire
Che eravamo
Italiani come tutti gli altri
Bene apriamo eravamo appone il giudice cioè in senza patria
E ed è stata una cosa molto triste accettabile
Il ragazzino cioè ragazzi professore con i professori
Ci siamo
Preparati Archon portate da situazioni diciamo
C'è un re
Dovevamo prepararci volevamo prepararci perdita degli esami
E proseguire da mozzare il sangue che però ci fu pro invitiamo anche in cui
Perché vede erano delle nuove leggi ogni giorno ne usciva qualcuno Caliandro c'è proprio la possibilità di minime
In quella città che eravamo oltre a circa
Il rapporto con con gli italiani cambia in qualche maniera sostiene cambiato molto perché la politica della quale noi non ci si occupava politica stava cambiando
Mussolini stava avvicinandosi il giorno per giorno a RAI tre e alla politica
Nazista
Novità abbiamo capito
Un po'tutti molto tardi ieri nel rapporto comunque gli Ernici era ottimo erano tutti molto tristi perché noi
Ci comprendevo nuovo ci consolava mio e cercavano distanze molto Puccini che anche questo fu un motivo in più
Per cui noi dovemmo decidere di andar via
Perché facevamo solo del male intonsi Arrigucci
Che ci volevano bene e che non poteva e non doveva ma assolutamente farlo
Ma non si può cambiarla nel muovere occorre ad una persona
Migliore
Abbiamo dovuto lasciare la rimozione casa che ancora età
E
E trovare con molta difficoltà la possibilità di espatriare perché ormai tutti gli altri stati America l'Australia l'Argentina era completamente saturi di turisti
Per modulo ritiene cioè voi vincente che scappava dal loro Paese perpetua paura
Delicatissimo senza avere un po'incontro
Quindi settanta
Noi abbiamo trovato
Per l'ultimo posto possibile
Che era ed era inverosimile siamo entrati e archivio corsi alla sprovvista
Mettendo nei bauli qualcosa
E scappando con pochi soldi in quanto il team veniva permesso di portarmi via
Perché non potevamo fare nessuna
Nessun'azione niente per poter
Crederci mollare il denaro
è stato un periodo abbastanza triste un poco alleviato un forse dalla certamente dall'amicizia e dall'amore prezzi circondava ognuno i nostri amici
è stato difficile aggiunge signor valutaria simili perché nella politica e nei momenti in un gran fermento e ci siamo fermati a Gibilterra tre giorni per poter uscire e e veramente sentirci liberi
Dalla paura
Cominciato un altro un altro ciclo del Mit
Sapevamo Pepe scappava quelli che scappavano perché cercavano di salvare la vita
Lasciavano tutto quello che avevo in modi
Difatti ateniese che è un po'un porto molto importante sull'Adriatico il l'unico porto importante e tutti i giorni si vedevano file infinite
Di persone che arrivavano col treno dall'Europa
E si imbarcavano fuori appena un incardinamento ecco per andar fuori non pensavamo mai dedito per noi seguire
Quelle file
Migliori
Fino al giorno prima
Che uscissero le le leggi Mussolini a Trieste e farebbe il mutuo a fare una visita a Trieste e ha detto guardate mi Giovanni Erba avanguardisti trent'tra i tanti
C'era mio fratello in Brasile come abbia
Alla vostra vita la non summit è cambiata moltissimo è un'altra vittima
E comunque dopo Margherita in Brasile
Abbiamo dovuto
Affrontare il problema della guerra chiari impattanti ammette perché anche gli americani han partecipato in Versilia
Quando l'Italia quando partirà dunque dovuto dichiarare guerra andasse
Perché venivano affondati
Molti
Molte navi a meditare abbia un andava bene
Pirata per monsignor Pierro io verrà affogarci
Una un sottomarino informe tedesco
Spiega nascosto
Abu Mesagne
Che affondava le navi
Hanno dichiarato guerra quindi noi come italiani eravamo
Ma visti ma visto che noi dovevamo parlare in italiano aveva proibito parlare italiano e mentre le piene immaginavamo Benvenuti a quel momento in cui il momento ci siamo sentiti
Prigionieri anche in Brasile non riuscivo mai a capire Brasile della situazione dell'Europa
Noi abbiamo rapporti con l'Italia solo tramite la Croce Rossa
E potevamo mandare aiuti qua in Italia tramite la Croce Rossa
Quanto loro organizzavano un qualcosa
Qui aveva idea quello per cui succedeva nei campi gli stranieri non seppe ramo niente come dico io o o
Conosciuto veramente conosciuta un fondo molte persone tramite inviati personali che scriveva no come lui col mondo in cui il periodo
Che era molto diverso da quello pensiamo a Mondonico
Quando si è resa conto di quella che erano una realtà non è stato uno stato d'animo
Beh ci siamo sentiti i fortunati d'aver potuto
Espatriate
Perché non tutti non tutti hanno voluto messa messa a punto ne può tutto
Espatriare perché occorre invece i soldi occorreva Abelli coraggioso
Direi di lasciare la propria casa per andare verso l'ignoto
Perché per noi salvarci Irene come Atessa uno gli emigranti scappano da casa loro però dove lo hanno o dal Pam
Il problema rimane
Siamo tornati subito dopo finita la guerra prima possibilità abbiamo avuto pur di avere una nave
E siamo tornati per vedere dipendenti per per vedere come erano le contro il volevamo tornare in Brasile e poi siamo rimasti e speriamo che anche i nostri italiani che adesso quando guiderà
Tali Montini Oltrarno e abbiano la voglia di tornare in Italia
Le è stato impedito di terminare gli studi come essere sentita
Quando comunque le hanno negato diritto all'istruzione AN gli spieghi mezzi spiaciuto molto ero non c'è stata un po'ci militante rimedia
Poi sono tornata sposata con due figli
Il battito cui identità Merritt era aveva proseguito sull'altro binario
Cioè il messaggio che vuole dare
Grazie di oggi
Gite non perde mai la speranza che aver la forza e e la gioventù è una cosa che aiuta molto perché c'è molto spazio a molte possibilità
Quindi anche volendo espatriare intere
Pensando di avere dei vantaggi
Però tornando a casa bisogno come atto varrà comunque a casa quella che che conta
Grazie di cuore perché negli anni anche ai parenti che sono qui presenti qui in sala grazie ora la parola Germano Panettieri che l'editore direttore editoriale Della Nova Delphi di Roma
Salga tutti
Grazie per essere qui ringrazio chi si è fatto promotore di questo di questo incontro ci fa molto piacere ringrazio voi perché insomma sede avete la pazienza di ascoltarci oggi in questa giornata piuttosto fredda per il clima
Il solito di Roma
L'acqua aggiungere diciamo qualcosa a quanto già detto da da Rinaldo e dopo l'intervista comunque abbiamo sentito molto emozionante e difficile
Io mi limito a
Magari metterei giù qualche qualche dato e qualche punto Chávez al suo libro di di di Rinaldo fa Nesi quando arrivato in casa editrice nel due mila ventuno sia molto interessato perché noi da sempre come casa editrice siamo interessati al mondo latino americano e Lugli affrontato chiaramente quelle che sono state le direttrici più più importanti del dell'emigrazione ebraica dopo il trentotto e tra questi sicuramente il latino America sacrificati in America è stato una di quelle in primo luogo gli viene in mente siccome sicuramente le relazioni del Cono Sud quindi privilegiando Argentina Uruguay senza dimenticare il Brasile senza dimenticare il Messico per un credo poneva anche nel libro giusto
Boliviana quindi a con questa
Già è stato un primo un primo un primo motivo di interesse per il libro perché appunto la casa editrice attraversata da questo da questa dalla tematica del mondo latino tali tematiche legate al mondo latino americano
Quello che poi secondo me importante
Dopo quanto abbiamo sentito da da dire in questo momento è che quando arrivano quando c'è la promulgazione delle leggi razziali quindi parliamo del novembre del trentotto in realtà è vero come c'hanno come abbiamo sentito che probabilmente la la gran parte dei Comuni è delle comunità ebraiche non fossero completamente avverse al fascismo cioè ci fosse una sorta di pax diciamo non non c'era né una versione diciamo esplicitata nei né un appoggio
Le cose cambiano molto però negli anni Trenta già negli anni Trenta prima del del novembre del trentotto cioè il discorso a qui appunto faceva riferimento Clelia
Che è del settanta il diciotto settembre del trentotto Samperi Mussolini a piazza dell'Unità d Italia a Trieste
E prima ancora pochi mesi prima c'era stato l'orribile
Manifesto
Un manifesto razzista cioè firmato da da da
David Phillips audio scienziati che che praticamente affermavano in maniera esplicita che gli ebrei non apparteneva alla razza italiana ecco lì si crea comunque
C'è un momento di spaccatura importante a quel manifesto viene dato ampio risalto viene dato ampio risalto su tutti i mezzi di comunicazione sul terribile periodico la difesa della razza di diretto allora aveva Telesio Interlandi
E quindi diciamo da quel momento in poi c'è una scelta precisa chance che lo sfocia chiaramente sempre con l'antifascismo dichiarato ma sicuramente sfocia in un in una versione
Al fascismo a regime a quello che rappresentava un Sorlini
Dopodiché chiaramente nel corso degli anni negli anni immediatamente successivi pace all'entrata in guerra dell'Italia
E poi c'è chiaramente la scoperta degli terribile
Da parte degli alleati dei dei lager nazisti va be da lì in poi chiaramente non non parliamo più di più nulla perché poi cioè più non c'è più nulla nulla da aggiungere quello che che
Che è importante secondo me
E quello che fecero gli ebrei italiani gli italiani ebrei
Dopo a partire dal trentotto fu quello di scegliere la via dell'estero la via delle delle delle Silvio la via dell'emigrazione perché chiaramente si trattava
Si trattava di di di leggi fortemente discriminatoria e quelli che furono furono promulgate nel trentotto
E Rinaldo in cui Rinaldo Farnese in questo in questo contesto analizza quelli appunto che sono stati i principali flussi di emigrazioni Carlo avuto anche delle caratteristiche
Diciamo
Precipue che speciali sui generis per quanto riguarda l'emigrazione parliamo comunque di persone che diciamo venivano comunque cioè generalmente chiaramente erano intellettuali o professionisti o accademici
E quindi non sempre sul tavolo quelle che erano poi le le famose diciamo reti parentali che Apollo parente era caratterizzato l'immigrazione magari precedenti e ed eventualmente altri flussi migratori successivi ma sul tavolo anche quelle che erano le relazioni di tipo amicale professionale all'interno insomma del del del delle loro professioni quindi ci sia ci sono state determinate caratteristiche che hanno che hanno in qualche maniera scusate il gioco di parole caratterizzato questa questa emigrazione tant'è vero che poi parecchi degli ebrei degli italiani ebrei che che emigrarono in quel periodo si di crearono comunque una vita professionale una vita accademica la vita
Culturale sociale ben definita nei paesi in cui in cui arrivarono in Argentina come negli Stati Uniti come in Canada come in Brasile e quindi molto spesso non fecero in realtà ritorno
E in Italia come come
Paghiamo sentito dall'intervista
Per cui a cui quello quello che sicuramente una delle qualità del libro appunto analizzare anche quelle che sono state le caratteristiche no più più sostanziali di questa di questa emigrazione in questo libro secondo me senza avere la pretesa di esaustività perché chiaramente un discorso molto ampio discorso
Che richiederebbe Buffalo anche oggi ben più di un'ora per essere insomma in qualche maniera sviscerato
Però ci offre comunque una buona una buona road mappa una buona delle buone indicazioni per avvicinarci comunque a queste a queste tematiche e quindi chiudo perché comunque dobbiamo finire entro i cinque quindi insomma bisogna essere anche un po'rapidi grazie ad un altro
Allora addirittura Andrea Mulas sullo storico e ricercatore della Fondazione Nerio Lisli Basso di Roma
Buonasera salva tutti ringrazio sinceramente per l'ospitalità
Non parlerò del libro di Framesi perché
Diciamo l'affronto hanno affrontato questa tematica chi mi ha preceduto
Mi soffermerò sul su gli aspetti che però interessanti a mio giudizio questo questa ricerca originale
Fa emergere ovvero da un lato il
La ricchezza del patrimonio umana e culturale
Che è stata sottratta al nostro Paese dalle persecuzioni fasciste
E che ha costretto numerosi appunto italiani a lasciare l'Italia
E conseguentemente
Queste persone sono ad arricchire appunto altri presi dal punto di vista come ci diceva Rinaldo scientifico-tecnologico matematico sociologi come filosofico Mondolfo culturale così
Dall'altra parte
Emerge con chiarezza da da da questo lavoro
Anche la la l'universo antifascista italiano che operano nelle Americhe
Le cui biografie sono tra sono
Delineata in questo lavoro
E e sempre questi personaggi si ricollegano tante altre figure che sono state determinanti poi in maniera anche indiretta
Per la lotta contro il fascismo negli anni a seguire parlo acconto
Della dei primi anni Quaranta
Il da questo punto di vista che ritenete credo che sia fondamentale il ruolo della ricerca storiografica
Pietro civili Ski che direttore del Memoriale del museo Birkenau al fruizione ci ha sempre ricordato ha sempre sottolineato che non c'è dubbio nulla di più tremendo che di più catastrofico del trascorre del tempo
E allora è impegno di questi lavori degli dei ricercatori degli storici quello di
Lavorare contro la rimozione della verità quella che chiama chiamato così ha definito così Claudio Pavone
E in questo senso
Il lavoro di di fa Nesi ci dà dà sicuramente lo spunto per Picco Unar ulteriormente quella giudizio bonario sul fascismo
Che
Pervade da diversi anni la nostra società perché e che per non definirlo con negazionismo revisionista per dirla con le parole di Nicola Tranfaglia
E che dà fiato
La sponda acquisire
Diversi rigurgiti neofascisti razzisti xenofobi omofobi che purtroppo sono frequenti spesso nella nostra società
Ora il lavoro di vanesi ricostruisce un tassello poco noto ma non per questo secondario meno importante della storia degli italiani e dell'Italia
Potremmo dire dell'Italia fuori d'Italia utilizzando il titolo di un un volume
Di Roberto Paris
Che faceva parte che fa parte della insuperabile storia d'Italia e non Diana
Che come sappiamo tutti curato è stato curato da Corrado Vivanti fugge Romano siccome la oggi diamo un po'in casa oggi tra marchigiani
Mi piace ricordare fra un passaggio veloce su Ruggiero Romano perché tra l'altro quest'anno cadono cade il centenario della nascita
è stato lo storico
Purtroppo poco studiato ore troppo
Troppo velocemente dimenticato ebbene Ruggiero Romano ci ha insegnato a studiare ad analizzare la storia attraverso operando le frontiere
Attrasse l'approccio a centri come superasse una un'interpretazione meramente
Euro Centrica
Quando invece ancora assistiamo ancora oggi nei rapporti con altri paesi in altri continenti pensiamo ai rapporti con dell'Europa con l'America Latina o con l'Africa ad avere un'impostazione prettamente ero Centrica
Bene Ruggiero Romano permetto di citarlo c'ha insegnato appunto anche ad valorizzare le commissioni tra l'Europa l'Italia e l'America berica queste ricchezze che esistevano Valli inizio del sedicesimo secolo
E ha scritto appunto che la globalità essenzialmente la consapevolezza che non esiste un fatto storico isolato ma che la storia un tutto articolato e che una volta che si esamina un problema bisogna essere coscienti che esso ne mette in movimento un'infinità di altri
Bene queste quelle potremmo definirla globalità scientifica di Ruggiero Romano è fondata sulla trans disciplinari dieta cosa significa questo dire che Ruggiero mano costruiva ricostruendo le storie particolari
Come se fosse un passo del ridisegnava una storia globale ed è quello realtà che ha fatto anche Farnesi in questa ricerca
Ha superato anche Fanelli le frontiere perché appunto le biografie che sono descritte nel suo volume positive ricollegava delle vite che
Sì sono fuggite che erano Italia sono fuggito dovute purtroppo fuggire all'estero ma poi tanti altri son tornati in Italia allargando quindi lo sguardo
A questa ricerca
E partendo dal titolo
Si potrebbe sia affrontare il tema dell'immigrazione ma anche allo stesso modo quello dell'esilio o della
Dell'espulsione della deportazione
Oltretutto le forme giuridiche di caratteri privativa o che hanno impedito nel corso degli anni del
Le al né da uomini e donne di svolgere liberamente la loro attività civile sociale politica all'interno del proprio Paese
Ed è una storia comune a tanti Paesi
Il proprio in virtù di queste interconnessioni Romagnano questo potremmo definirle
Anche negli anni in America Latina negli anni settanta l'arma dell'esilio della deportazione è stata usata proprio per far tacere
Col tutti coloro che erano considerati degli oppositori del regime
Pensiamo a grandi intellettuali seguirci darmi alcuni a Julio Cortazar Gabriel García Márquez Eduardo Galeano Rafa Alberti dalla Spagna e l'Argentina
Che hanno denunciato i crimini del dei loro paesi dando quindi dall'esilio dando quindi una dimensione internazionale alle a quello che sta avvenendo appunto a causa delle dittatura
Quindi vediamo che l'orrore di delle dittature supera le frontiere anche in questo caso
D'altronde viene una similitudine tra quei corpi che sono sfiancati dalla fame
Dal freddo quegli occhi neri sgranati dal terrore che si trovano nei campi di concentramento li ritroviamo sono anche nei campi di di deportazione meno indecenti Ny e dei campi di deportazione nei Paesi sudamericani negli anni settanta
C'è anche loro
Sono dei desaparecidos sono delle persone scomparse dalla storia e dalla vita dei loro cari
Come è stato detto appunto tanti di questi desaparecidos
Tornarono
In Italia e per siccome ci troviamo in questa e denunciarono con molta difficoltà dopo diversi anni alcuni le violenze che vissero l'orrore che visto sulla propria pelle siccome ci troviamo appunto in questa sede mi permetto di citare quello che è scritto la senatrice a vita linea Segre circa la solerzia del cosiddetto bravo italiano in quegli anni in Italia
Il dolore la disumanità dei giorni passati non era nulla al confronto della bestialità che ci ritrovammo di fronte
Quello era il mondo con il quale avremmo dovuto prendere confidenza la nostra nuova quotidianità per i mesi a venire
I soldati tedeschi armati fino ai denti con al guinzaglio i loro cani feroci ma il colpo più duro fu quando capimmo che più zelanti fra i nostri aguzzini non erano nazisti erano gli italiani
Bene quindi vediamo che e i campi di concentramento sono a Dachau a Birkenau come sono a Santiago del Cile all'indomani dell'undici settembre il settantatré sono alla Esma la Scuola Mellano della Marina meccanica Buenos Aires come sono
In altri luoghi dell'Europa pensate che sono in Argentina vennero aperti all'indomani del golpe del settantasei ben trecentoquaranta campi di detenzione
La dittatura argentina lascio come ben sappiamo alle proprie spalle trenta mila desaparecidos ovviamente non siamo comparando le due esperienze perché nel caso della del regime argentino SIT si trattò di un genocidio ideologico che non nulla a che vedere con quello che accadde con le persone a causa e le persecuzioni razziali tra le diverse biografie appunto esosa e descritte da Rinaldo
Vorrei ricordare solamente brevemente due esperienze
Perché appunto
Danno la cifra dell'orrore di là di delle dittature e del superamento purtroppo delle frontiere del di questo orrore una è quella di della famiglia Amar Amar Vigevani chiara di Parma ebbene all'indomani delle leggi razziali
La famiglia decide di lasciare Parma di riparare in Brasile cozze portano due figlie della terza rimane a Parma perché troppo giovane
La terza si sposa con un parmense
Ma
E hanno un figlio Tullo Vigevani che attualmente viveri in Brasile
Decidono poi impauriti decidono di lasciare Parma di riparare nella Svizzera francese lasciando il piccolo Tullo di appena un anno a Pellegrino Riccardi che proverrà dichiarato un giusto
Pellegrino appunto si prende cura del piccolo Tullo in maniera clandestina riesce a far sarà consegnare al di là proprio per sopra il filo spinato a consegnare il piccolo dono ai genitori
Terminata la guerra la famiglia Vigevani torna a Parma
E decide di dire di ricongiungersi con i nomi di Tullio dei propri genitori in Brasile
Viaggiano in Brasile si stabiliscono lì
Dopo il golpe che sopraggiunge in Brasile il trenta marzo del sessantaquattro Tullo era un giovane all'epoca un giovane studente universitario che faceva parte del Partito operaio trotskista fu costretto ad abbandonare l'università venne ricercato dal da forse il regime
Arrestato
Venne torturato davanti alla moglie in che aspettava il primo bimbo
Solamente grazie all'intervento del console italiano riuscì a lasciare il Brasile rifugio a Roma dove iniziò a collaborare con gli ho bastonato con la nostra Fondazione per denunciare i crimini che venivano commessi
La città alla fine degli anni Sessanta dalla dittatura brasiliana
E viene un perno della vostra Fondazione
L'altra biografia che sicuramente conosce benissimo quell'appunto di via Vera Vigevani Jarach non è assolutamente parente di turno
Per erigere vani
Milanese del classe mille novecentoventotto
All'indomani delle legislazione de i genitori decisero di riparare in Argentina rimase solo il nonno perché non voleva trasferirsi
Sì anche a Milingo no
E fattivi purtroppo fu arrestato deportato e morì Auschwitz nel quarantatré
Vera pre aveva una figlia
Franca
Che nel settantasei quando sopraggiunse il golpe Argentina aveva appena compiuto diciotto anni
Franca venne rapita
Arrestata arrestata rapita in un bar insieme ad altri amici il venticinque giugno mille novecentosettantasei
Venne e portata appunto all'Esma la scuola
La Marina meccanica a Buenos Aires
Torturata fu uccisa
E da allora non seppi più nulla
Se non dopo venti anni una superstite appunto della Esma che aveva passato alcuni giorni ricorda la giovane Franca rivelò a la mamma vera che sua figlia era stata lanciata in uno dei numerosi voli della morte rasta caricata sull'elicottero abbandonata lanciata da questo sull'oceano
Come sappiamo vera
è una delle fondatrici fa parte sarà stata parte devono del movimento del Madame de Plaza de Mayo ovvero un gruppo di mamme che pacificamente dal settantasette hanno iniziato a protestare Plaza de Mayo giocherà piazza di fronte alla casa del Governo a casa rosata
Per avere giustizia e verità riguardo la fine dei propri figli desaparecidos
E come era rappresenta a mio giudizio lei si è autodefinita una militante della memoria siccome ci vediamo le settimane esatta dal celebrazione del giorno a memoria mi sembra giusto citarla
Veramente inizio rappresenta appunto il paradigma basta la sua storia il paradigma nella Resistenza alle dittature
Bilotta per la conversazione della memoria ringrazio
La la parola al senatore Francesco Verducci che tra l'altro dopo aver parlato ci lascerà perché è una votazione in corso se non sbaglio
No in realtà ha già fatto che alle cinque non dobbiamo lasciare questo Sala olio aspetta un altro con allora sa se l'esortazione basta avere questa qui
Intanto grazie grazie a Pietro Rinaldo Fanis Grazia Silvana Amati chiuderà questo nostro incontro grazie naturalmente a coloro che sono intervenuti e che sono comunque protagonisti nella progettazione di questo libro di cui
Pietro Rinaldo Fanis
E autore quindi Germano Panettieri e Andrea Mulas
Con Pietro Silvana ci conosciamo da
Da tanti anni che civili lega non solo
L'impegno politico e civile
Ma anche la passione per gli studi storici
è da un po'che dobbiamo presentare questo libro poi varie vicissitudini
Ci hanno condotto fino ad oggi però penso sia un caso un numero
Un evento significativo che comunque la presentazione di questo libro come adesso diceva
Andrea Mulas avvenga a ridosso del sono
Celebrazione del Giorno della memoria
E un libro importante sotto molti aspetti non solo
Ecco innanzitutto perché libro che
Rafforza la la memoria
Venti attraverso una ricerca scientifica quindi molto molto accurata documentata
Della da pagina
Più o infame della nostra storia moderna che
Appunto
Da ricondurre nella promulgazione da parte delle leggi razziali persiste per trentotto
Tra l'altro la la la vicenda che caratterizzerà in maniera peculiare anche la la la complicità del del fascismo italiano nell'abominio della della Shoah
Oltre a questo che è il primo merito assolutamente rilevante
C'è poi la l'originalità come veniva detto della ricerca storica che con il libro di da Rinaldo Falisci indaga un aspetto fino ad oggi
In realtà a abbastanza rimasto a ai margini del territorio inchieste storiche
E per questo questo e è un libro significativo mi riferisco appunto al alla vicenda
Della della diaspora ebraica dopo le leggi del mille novecentotrentotto
Delle dell'esilio come
Come fa Miccichè lo chiama dovuto appunto alla persecuzione razziale e a quella che viene definita memoria della salvezza anche questo tratto assolutamente originale e interessante
Molto interessante anche andare a vedere come Fanfani si anche le le tante differenze che ci sono tra
E dichiarazioni molto diverse tra tranquilla dovuta a motivi economici e sociali che c'era stata sin dalla fine dell'ottocento e che poi molto molto significativo soprattutto all'inizio del ventesimo secolo in tutte le
In tutte le Americhe
E invece e poi successivamente negli anni del fascismo l'emigrazione dovuta a motivi politici invece una diaspora dovuta appunto alla persecuzione razziale che non ha se non in casi molto limitati
Una connotazione politica perché punto siamo in presenza invece di
Persone
Che non
In molti casi non si occupano di politica e quindi vengono definite a a fasciste in alcuni casi addirittura in presenza di persone che hanno invitato a sostegno del fascismo
State qui
Citata verso D'Andrea Mura stasera senatrice si
Eravamo proprio in questa stessa Paola Quinza la masseria
Quando nel giugno dello scorso anno nel giugno del due mila ventidue insieme alla senatrice cede naturalmente lei principalmente
Veniva presentato al al pubblico ai giornalisti
Il risultato della indagine conoscitiva sui su Wikileaks nomi dei discorsi d'odio che è stato lo strumento caratterizzante della commissione contro le discriminazioni contro discorsi d'odio che è una caratteristica del Senato
Un unico a livello mondiale e che la senatrice Segre ha voluto con forza di cui la senatrice sempre presidente
è successo succede ecco perché poi questo questa la data di oggi alla fine dopo aver rinviato diverse volte
A sua volta significativa per motivi molteplici che proprio oggi stamattina noi abbiamo votato per istituire nuovamente in questa legislatura questa Commissione
E lo spiccio di tutti noi che naturalmente premio preceduta dalla dalla senatrice sempre dicevo
Nel giugno del due mila del due mila ventidue qualche mese fa in questa sala
La senatrice presentando
Le conclusioni di quell'indagine conoscitiva sui discorsi d'odio
Raccontando la propria vicenda
La vicenda di una bambina che di colpo diventa invisibile a tutti i suoi compagni di colpo smettono di salutare smettono di invitare alle feste
Che a un certo punto viene allontanata
La scuola e diventa appunto un fantasma fino alla
Alla cattura
Alla destinazione verso il campo di sterminio dove
Dov'era destinata
Alla morte da adottare dall'abominio nazista nel campo di sterminio
I Liliana raccontava di quanto non ci fosse assolutamente consapevolezza nella sua famiglia all'interno della quale c'erano
Dei i sostenitori del regime fascista di quello che stesse per
Ha raccontato a me non in quella sede in altre occasioni di come alcune persone ma una minoranza più avvertita forse per motivi
E di cultura personale o di contatti di relazioni ma un'assoluta minoranza a differenza della stragrande maggioranza che invece era convinta nonostante tutto nonostante i segnali sempre più incombenti che non sarebbe accaduto l'irreparabile poi avvenne solo una minoranza forse più avvertita decise di lasciare l'Italia e soprattutto last lasciavano l'Italia per andare nelle Americhe particolare
Gli Stati Uniti d'America ma come richiamo per di Prodi Pietro in alto non soltanto gli Stati Uniti d'America poi
In tutte le
Ecco per questo penso che questo libro siciliani
Questo libro sia importante perché sotto sottolinea quello che è avvenuto rinforza la memoria quindi la consapevolezza civile è un libro che va trasmesso alle nuove alle nuove generazioni assolutamente
E perché poi appunto il indaga invece un dato una vicenda dal punto di vista storiografica assolutamente interessante questa storia dell'esilio il rapporto tra l'immigrazione ebraica e
L'antifascismo presente nelle Americhe
I le vicende anche delle grandi personalità che colpite dal dalla dalla
Dalla dalla persecuzione
Lasciamo l'Italia diventi vennero oggi facciamo ingaggia celebri e continuare ma poi a continuare continuare i propri studi e quindi celeberrimi anche poi nella nella nella diaspora nomi che qui qui potremmo potremmo appunto citare tarda tarda firmiamo Modigliani asse crea alla stessa Rita levi Montalcini e e potremmo continuare
Ecco penso che questo sia un contributo importante intendo dire aver oggi presentato in Senato
Questo libro anche al lavoro politico che siamo chiamati a fare non portarci mai rispetto a quello che è accaduto fare in modo che non non accada rafforzare la nostra democrazia la la la consapevolezza
Civile TV che libertà eguaglianza la democrazia che oggi abbiamo non sono qualcosa di scontato non sono qualcosa di facile o di superficiale come molti possono intendere ma hanno avuto un costo gigantesco
Sovrumano a quel costo tutti noi siamo
E saremo sempre debitori io debito inestinguibile e questo libro contribuisce a questa causa politica e civile così importante grazie ancora
L'inflazione il libro viene ora chiusa dalla senatrice Silvana Amati
Che ha curato la postfazione del libro
è stata la prima firmataria della legge contro il negazionismo
Sì Silvana mi permette aggiungo che è una militante della e per la pace da sempre
Grazie
Senta io penso che prima di tutto vada comunque ringraziato il senatore Verducci che ci ha dato questa opportunità di incontro di questa sera e ci tengo a dire l'un per modestia non l'ha detto che di quella commissione di cui è presidente Liliana Segre lui è vicepresidente ci auguriamo che anche con questo governo di destra si possa di precorrere questo percorso possa continuare
Questa importante esperienza
Sì sono molto contenta di essere oggi qua e di avere l'opportunità di riprendere un percorso che per i tutti i dodici anni di vita che ho fatto qui in senato lo ricordavo
E lo saluto con il dottor Moscati oggi consigliere regionale nel Lazio
Di quante volte ci siamo incontrati proprio in questo luogo
Per che avevo pensato nel mio percorso qui in senato di poter segnalare non solo la data fondamentale del ventisette di gennaio per ricordare il tema dell'Olocausto ma anche far sì che il Senato ricordasse il sedici ottobre sia la giornata così importante storica per Roma quella della razzia del ghetto
E con questo percorso noi ci siamo tante volte incontrati
E riguardavo proprio qualche immagine ieri prima di venire qui e li vedevo su questo banco per esempio nelle testimonianze Alberta Levi temi nel grande donna con la sua storia Piero Terracina e tanti altri
La moglie di Slobo Venezia che Abd cui abbiamo su utilizzato parti del suo libro quando presentato in aula finalmente la legge che avevamo costruito insieme a Riccardo Pacifici insieme alla fine Aduc Dori bello insieme a Renzo Gattegna insieme insomma la comunità ebraiche italiane facendo forza un percorso che è stato un percorso difficile io lo dico con piena onestà noi celebriamo molte date importanti poi finita la data dimentichiamo il problema
Noi sentivamo il dovere di diciamo sanare sanare fare una qualche piccola diciamo opera di recupero di quel vulnus gravissimo del Parlamento italiano che voto le leggi del trentotto
Quando abbiamo proposto inizialmente la legge appunto sul negazionismo non abbiamo trovato tutto questo afflato c'è voluto tempo ci sono voluti più di cinque anni e quando presentato per la prima volta la legge nella legislatura tra l'otto il tredici la seconda firmataria gravità levi Montalcini e quando sollecitavamo l'approvazione ci dicevano essi c'era fino alle volte al cinema ebrea
Sia non era più il premio Nobel per la pace lo dico perché approvare quella legge non è stato per niente né facile né scontato
Ed è stato sinceramente uno risultato di cui sono molto orgogliosa sono anche contenta che oggi Segatori Verducci ci abbia dato questa opportunità a una settimana appunto dalla giornata della memoria
E anche di poter avere ha fatto un omaggio alla famiglia Morpurgo tramite l'intervista di Clelia perché la presenza di quella personalità di quella donna che allora novantacinque enne ormai scomparsa da un anno o due
Dimostra la forza la tenacia l'intelligenza e la capacità di chi ha saputo resistere come ha rivestito in modo diverso Rita levi Montalcini che pure anche lei è stata immigrata fatto tutta la sua vita
All'estero ha preso il premio Nobel per il lavoro condotto all'estro diceva poco fa il senatore fermi Modigliani segreti Lauria Montalcini e capiti sono sempre ignobili italiani che però non hanno avuto la vita della ricerca in Italia ma l'hanno avuto in America del Nord
Un'America del Nord che come scrive Rinaldo nel suo libro non era poi così aperta certamente non era così antifascista anzi la stessa comunità italiana era un poco fascista
Perché tutto sommato l'Italia era l'Italia e quindi era il Paese con il suo regime non c'era una cultura della differenza la stessa Rita levi Montalcini
Dichiara quando rientra in Italia nel quarantasette che il fondo sì italiani americana ancora un po'fascisti anche dopo il quarantacinque quindi la ricostruzione di una memoria la combattere quello che era stato era stata una cosa così facile
Certo sei mila sono lo dice Rinaldo
Agli ebrei che riescono a fare questa scelta che è una scelta di esilio
Che perché più crine migrazione è un esilio non ha le caratteristiche dell'immigrazione e tanto meno di quelle italiane economica
Che porta più di nove milioni di italiani
A fuggire nelle Americhe tra la fine dell'Ottocento che l'inizio del Novecento prego quindi noi abbiamo diciamo pensato che non ci fossero realtà confronti non c'è stata Mancone migrazione politica perché anche nel dell'immigrazione quella economica c'erano solamente gli anarchici in fondo presenti no in qualche modo mentre in questo caso c'è una diversa impostazione una diversa storia
Tra le due migrazioni e chiudo con questo c'è un'immagine che mi sta a cuore che voglio non ricordare per chiudere nel libro partivano i bastimenti c'è questo ricordo di quello che succedeva quando appunto partivano i bastimenti economici c'era un'usanza soprattutto nel porto di Genova
Di gomitoli di filo di filo rosso di filo di lana che tenevano gli immigrati in cima alla nave e che temevano i parenti sulla strada sul sul sul molo
E che gli facevano dipanare intanto che la nave partiva fintanto che il filo finiva
E noi li abbiamo un po'questi due anche del filo della memoria su quello che sta succedendo
Dobbiamo tenere vivo questo filo della memoria perché il rischio che si interrompa e che si perdendo la memoria si perdano i valori che nel nostro Paese sono anche parole democrazia mi sembra un rischio plausibile come veniva qui ricordato
E quindi con l'idea che anche gli incontri come quelli di questa sera possano servire a mantenere viva la memoria mi sembra un elemento importante da condividere e con questo vi saluto e ringrazio aveva la
Allora
Grazie anche a chi ci ha aiutato a Roberto tese che appena uscito Lauretta Carletti con la quale abbiamo fatto tante iniziative su questi temi in questo luogo grazie e grazie del dottor Moscati in quella sede ciao