L'attualità del Beato Rosario Livatino

Buonasera nome del Centro Studi Rosario Livatino vi do il benvenuto al convegno sull'attualità del beato Rosario Livatino
Saluto e ringrazio il Presidente del Senato e il senatore Ignazio la Russa per averci ospitato conferito il patrocinio al Senato ricevuto onorare con la sua presenza
Saluto e ringrazio sua Eminenza il cardinale Pietro paroline segretario di Stato di sua Santità raccolto il nostro invito
Saluto e ringrazio le tante autorità qui convenute che mi perdoneranno sì non cito ad una ad una
Ringrazio tutti coloro che avrebbero voluto essere qui presenti e che non abbiamo potuto accogliere per ragioni di spazio la vostra presenza qui dello straordinario interesse che sta suscitando la peregrinazione della reliquia
Del beato Livatino e sulla confermo di quanto quella camicia insanguinata sia il seme che non muore ma che porta molto frutto
Permettetemi di leggervi in esordio il messaggio che ha voluto rivolgerci il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Autentico testimone dei valori la Repubblica Rosario Livatino ucciso in un vile agguato mafioso mentre si recava al Tribunale di Agrigento sua sede di servizio
Ha sacrificato la propria vita per affermare i valori dello stato di diritto contro la cinica violenza della criminalità
Nella consapevolezza del ruolo che la Costituzione affida la magistratura Livatino ha svolto le sue funzioni con rigore morale
Autorevolezza instancabile dedizione senso del dovere
La memoria del suo esempio invita tutti a proseguire nella battaglia a difesa della legalità
Rinnovando l'impegno a cui tutti siamo chiamati per contrastare ogni forma di criminalità
Con la stessa coerenza e determinazione che hanno contraddistinto il suo agire
L'odierno convegno costituisce preziosa occasione per mantenere vivo il ricordo del giudice Livatino emigrato rivolgere a quanto il vi interverranno il saluto più cordiale
C'è da adesso la parola apprese del Senato senatore Ignazio la Russa
Grazie veramente verrà
La avere scelto
Il Senato come luogo per questa cerimonia così importante così sentita così toccante anche
Per la sensibilità per una
Il ricordo doveroso saluto con molta deferenza
Sua Eminenza il cardinale Pietro Parolin del segretario di Stato il sottosegretario mio amico Alfredo Mantovano il dottor Francesco Lo voi il dottor Gianluca Grasso il presenti tra cui Vendola presidente merita del Senato senatrice Casellati perché ministro Casellati
Ringrazio il presidente Mauro Ronco il Centro Studi Rosario Livatino per l'impegno e la cura dedicati a questo convegno all'allestimento della mostra che nei prossimi giorni sarà ospitata qui
Nel chiostro della Minerva e più in generale per la dedizione che da sempre contraddistingue la loro opera sociale e culturale
è veramente difficile non emozionarsi nel rendere omaggio alla reliquia del beato Rosario Livatino
Nato a Rosario Livatino amici di Canicattì e per loro
Non è qualcuno che e non è una persona una figura un'immagine usando un beato che lontano
Vive con loro giorno dopo giorno lo considerano un cittadino vivente della loro comunità e così deve essere per tutti coloro che si accostano alla memoria
Del beato ed è un onore poter raccogliere infatti in Senato
In occasione del suo solenne pellegrinaggio
A Roma
La reliquia che lo accompagna in questo evento impegni legati ai lavori dell'aula purtroppo mi renderà e non solo nel renderanno impossibile ascoltare tutti gli interventi e me ne voglio scusare
Sin d'ora
Quella di Rosario Livatino che è un'eredità che ci ha lasciato di grandi valori così come di forti doveri un'eredità
Che ci unisce nel dolore per una morte orribile e ingiusta ma che allo stesso tempo reca con sé un prezioso messaggio di fiducia e di speranza
La giovane magistrato in prima linea contro mafia e criminalità
Rosario Livatino più volte testimoniato come comprensione redenzione perdono oltre a essere cardine di fede e carità cristiana siano anche principi irrinunciabili di vera
Giustizia per Livatino non era sufficiente a passare dal ricatto al riscatto che è necessario sul piano reale reale per le vittime era sua convinzione forte
Che fosse decisivo un radicale cambiamento dall'interno per l'UDR invenzione significava
Trasformazione conversione delle coscienze del pensiero e dei comportamenti
Da siciliano edifici chiarimento intendo aveva un legame fortissimo con la sua terra
E la sua gente così profondo da spingerlo a donare tutto se stesso per liberarla
Dall'oppressione mafiosa il suo esempio ha ispirato un'intera generazione di giovani magistrati
Che non hanno esitato a caricarsi sulle spalle proprio negli anni più difficili della lotta alla mafia il peso di enormi sacrifici Rosario Livatino e con lui
Antonio Scopelliti Giovanni Falcone Francesca Morvillo Paolo Borsellino
Paolo Borsellino alla cui memoria
Sono personalmente legato in maniera particolare e tante altre donne e uomini dello Stato vittime della violenza mafiosa con le loro coraggio hanno cambiato il corso della storia
E portato alla lotta alla mafia dal piano del diritto a quello della morale questo è il messaggio
Più importante non più o non solo lotta alla criminalità
Ma un'autentica battaglia di libertà e così ci hanno dato una speranza
La speranza di sconfiggere davvero la criminalità organizzata in via Stir parla partendo proprio dalle sue radici sociali e culturali una speranza più forte della paura
Della rassegnazione della omertà
Una speranza forte come è forte è stato l'applauso a proposito di omertà
Che abbiamo capito essere ancora fondamentale nella possibilità di di continuare ad esistere della della mafia è stato forte l'applauso dei cittadini di Palermo
Quelli buoni quelli veri che ha accompagnato i nostri carabinieri impegnati nell'arresto dopo quasi trent'anni di latitanza
Del boss Matteo Messina Denaro una vittoria dello Stato al quale desidero rinnovare le mie congratulazioni
Ai magistrati e rappresentante delle forze dell'ordine che hanno perseguito con determinazione
Questo risultato senza mai arrendersi ma anche una vittoria della società di quella appunto Sicilia bella vitale generosa che sta dalla parte della giustizia rendere omaggio alla memoria di Rosario
Livatino significa farsi carico del dovere di testimoniare il suo esempio e la sua storia il dovere di tramandare
Specie a chi è più giovane non ha vissuto il clima di quegli anni il suo messaggio di fede
Di fiducia e di speranza il dovere di non dare tregua alla mafia e di difendere sempre senza incertezze ed esitazioni quei valori di giustizia libertà
Che sono alla base del nostro essere cristiani e della nostra comunità nazionale grazie e scusate
Sì ho voluto esprimere anch'io
Prego sua mensa nella catena ti da pallidi intervenute grazie
Buon pomeriggio a tutti
Ringrazio di cuore per
Questo invito
Che come dicevo
Prima nella breve intervista
Quando sono arrivato mi ha dato l'opportunità di approfondire la figura del giudice Livatino che non conoscevo la sufficienza e che vale la pena proprio di proporre oggi armena ai giovani soprattutto per la sua testimonianza testimonianza di vita e la sua testimonianza di fede vi saluto tutti con grande con grande cordialità
Inizio con una citazione del messaggio del Santo Padre Francesco per la sessantaseiesima giornata mondiale della pace
Di certo dice il Papa avendo toccato con mano la fragilità che contraddistingue la realtà umana e la nostra esistenza personale
Possiamo dire che la più grande lezione che covi del diciannove ci lascia in eredità e la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri
Che il nostro tesoro più grande seppure anche più fragile e la fratellanza umana
Fondata sulla comune figlio alleanza divina e che nessuno può salvarsi da solo
E queste parole ci danno l'opportunità di guardare ai tempi in cui vediamo
Agli eventi e alle persone con un occhio un cuore cristiani nella luce della Provvidenza con uno sguardo peculiare si sa riconoscere in ogni volto un tu una voce che proviene dall'alto e che ci affratella
A partire dagli anni del Concilio ecumenico Vaticano secondo insieme buono un innegabile processo di aggiornamento e di riforma
è iniziato un analogo processo di dei cristianizzazione della società
Specialmente del nord del mondo che le sta corrompendo come si dice dall'interno
Per la prima volta si devono mettere in discussione in maniera generalizzata i canoni etici fondamentali nella gestione del proprio quotidiano
Ai laici già la gaudium et spes aveva affidato propriamente anche se non esclusivamente gli impegni e le attività temporali
Ora proprio le questioni secolari registrano invece una crisi di sguardo cristiano
Perché un certo secolarismo avanzato si dispiega come un buco nero tra le regole di vita e di moralità dei singoli la realtà della condotta pubblica e privata d'inizio millennio
Assisteremo inerti nella società della tecnologia avanzata e del multiverso alla fine del cosiddetto regime di cristianità
Che secondo alcune analisi starebbe avvenendo i moti dirompenti imprevisti
Forse i laici cristiani non sanno più riconoscere i segni dei tempi espressione su cui insisteva nella memorabile in ciclica Pacem in terris San Giovanni ventitreesimo
La madre Chiesa per assecondare la corretta opera di ricognizione dei segni del nostro tempo ci addita una figura di laico cristiano
Guardando in quale diviene possibile discernere finché ci sia tempo anche i nostri giorni e contesti sempre nuovi e cangianti
Della vita di Livatino molto quasi tutto e già noto
La causa di beatificazione ha consentito di far luce su altro su questioni non tanto biografiche quanto sostanziali
E di notevole incidenza sul rapporto tra fede Chiesa da una parte e organizzazioni criminali
Dall'altra
I suoi nemici lo chiamavano uscimmo unito e bigotto non solo perché ne odiavano il rigore morale la perfetta applicazione dei codici la coerenza cristiana
Per cui mentre condannava aggiustamenti reati pregava per l'anima dei morti ammazzati
Aiutava discretamente le famiglie di chi usciva dal carcere
Non disperava mai delle possibilità di redenzione dei mafiosi più incalliti
Il termine dialettale Santo occhio lo qualificava in modo nettamente dispregiativo evidentemente per la sua notoria vita da Italia e di fede e di preghiera
E comprovati e l'odio alla fede del giudice circolava negli ambienti e di Cosa Nostra
Quindi ben al di fuori dei circoli più ristretti dell'esistente
Cioè i rami staccati si dall'albero mafioso principali in quegli anni di Palma di Montechiaro e di Canicattì che concretamente realizzeranno le ultime fasi dell'omicidio
Come già per padre Pino Puglisi ma in questo caso con riferimento alla figura di un laico il tema che si è posto è stato gli assassini e i loro capi agirono per contrastare una giustizia intrisa di Vangelo
E se sì lo fecero consapevolmente
Testimoni atti sentenze il lavoro svolto in corso di causa di beatificazione ed infine la firma di Papa Francesco sono inequivocabili
Che uccise Rosario Angelo Livatino e chi decise che in tal senso si procedesse lo fece animato da una chiara irrefrenabile avversione alla giustizia cristiana
Che nella figura del giudice Harris prendeva trovando concreta quanto silenziosa attuazione nella pratica quotidiana
Non era Livatino una persona avvezza alle telecamere non aveva mai ricercato la notorietà
E non poteva essere diversamente per un servitore dello Stato che non aveva mai rinunciato essere un uomo di fede
Il rendere giustizia diceva e realizzazione disse
E preghiera e dedizione disse addio
Non svelava cedimenti agli occhi increduli e degli stili Dari quel giovane tutto casa e chiesa che argomentava
Che l'indipendenza del giudice non è solo nella propria coscienza nella fedeltà ai principi nella sua conoscenza tecnica
Ma anche nella sua moralità nella sua credibilità che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni ed in ogni momento della sua attività
Dalla biografia di Rosario Angelo Livatino insomma ci viene in primo luogo mostrato come sede ed esistenza laicali se siano inscindibili nella teoria e nella prassi
Nella consapevolezza che la fede può benessere anima nel modo di amministrare la giustizia
Con provando così la correlazione tra interno e tempo sede e giustizia
Dell'arresto la realizzazione concreta della virtù della giustizia consiste nell'adempimento di un preciso dovere a vantaggio anzi per la redenzione del consorzio umano
Dopo il Regina Coeli di domenica nove maggio due mila ventuno papa Francesco poté perciò esclamare
Nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere
La causa di beatificazione ha consentito di comprendere verificare e accertare che il delitto fu maturato in un contesto non soltanto nemico della magistratura e dei suoi scomodi esponenti
Ma ostile particolarmente a coloro che si ispirano non soltanto a codici enorme indefettibili bensì all'etica propria della fede cristiana
Ci si è convinti ed è stato ampiamente dimostrato che mandanti ed esecutori agirono contro Rosario Angelo per contrastare l'affermazione di una giustizia intrisa di Vangelo
E di fede cristiana e lo fecero consapevolmente
Non c'è dubbio alcuno Cosa Nostra e le sfide per quanto abbiano talvolta inteso esibire mostrare una vistosa devozione a santi e madonne
In realtà continuano in re ipsa ai evidenziare una contraddizione meglio
Una scelta deliberata di negare il cristianesimo rivelandosi una forma di paganesimo prona al potere e al denaro anziché addio
A questa scelta perversa ne viene opposto un altra
Decidere e scegliere e a volte scegliere fra numerose cose o strade o soluzioni disse Livatino ad un convegno svoltosi a Canicattì il trenta aprile mille novecentottantasei e aggiunse e scegliere e una delle cose più difficili che l'uomo si è chiamato a fare ed è proprio in questo cioè dire per decidere che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio
Il beato Livatino sollecita dunque donne e uomini cristiani a riscoprire che il dovere un obbligo morale
Ovvero e ciò che si considera giusto a priori senza averlo verificato al Duce del buonsenso o del caso per caso
Se è vero che viviamo in un'epoca in cui tutte le verità sono messi in discussione
E a qualcuno sembra che quasi non esista più la verità
Ma solo interpretazioni personali altamente discutibili
è il momento per le donne e gli uomini di fede di essere dediti al senso del dovere prima ancora di rivendicare dei pur fondati diritti
Siamo oggi ci si dice nel pieno dell'età dei diritti accanto ai doveri di ai diritti di prima generazione quelli di libertà si sono affermati diritti di seconda generazione ossia quelli politici e sociali
Di seguito si sono aggiunti i diritti di terza generazione e ancora i diritti di quarta generazione ovvero quelli strettamente collegati con lo sviluppo di nuove tecnologie soprattutto nel campo biologico e medico
Mentre se ne vanno elaborando altri domandiamoci
Come ripensare in maniera laica e cristiana il tema dei diritti affinché il diritto stesso non diventi né corruzione dell'umano né elemento di violenza
E intuitivo che i diritti umani non possano essere tutti di uguale peso normativo soprattutto quando sono in tensione gli uni con gli altri
Facendo rischiarare l'offuscamento di ciò che realmente lui fonda e cioè il dovere la priorità del dovere corrobora per sua natura il principio di responsabilità senza del quale anche ogni teoria dei diritti sarebbe vanificata
Frattanto incerto moralismo sociale preferisce esaltare i soli i valori della legalità
Mettendo pericolosamente in sordina altri valori in nome della loro inevitabile negoziabilità in una società complessa
Tale modello rischia di perdere di vista il fondamento cristiano della giustizia sociale e della lotta alla corruzione politica attentando talvolta gli stessi valori dell'unità nazionale e del solidarismo
Di qui una pericolosa vi polarizzazione dell'opinione pubblica la diffusione di modelli parziali che non favoriscono una maturazione condivisa della visione antropologica
Il detrimento del futuro delle nostre società in cui i sempre più pochi giovani dell'incontro con il mondo degli adulti riescono a trovare degli autentici testimoni di vita
Dei quali imparare a districarsi dignitosamente nelle vicende quotidiane e a riconoscersi parte attiva di una progettualità Rosario Angelo Livatino può ben essere l'esempio per il laicato di ogni tempo e in particolare di questi nostri difficili e formidabili tempi
L'UE in modo peculiare per i magistrati
E per tutti gli operatori della giustizia del diritto
In quanto dimostra come le norme scritte non siano soltanto un deciso punto di riferimento per l'opera di prevenzione per la corretta indagine lecco a condanna dei reati
Ma anche per una giustizia che sia riparativa e perciò strumento per la diffusione di valori perenni di umanizzazione di fraternità
I laici della comunità ecclesiale guardando alla luminosa testimonianza di Rosario
Possono proporsi sempre più e meglio quali voci profetiche che con la forza dell'amore fermeranno il proliferare della zizzania della corruzione maligna nel campo del Signore
Livatino a motivo della sua onestà cristiane rigore morale risultò impermeabile a ogni azione avversa figure cristiano e professionale
E troppo alto il suo senso del dovere dell'indipendenza del giudice troppo intenso il suo stile di laico cristiano
Che lui stesso riconosce di aver appreso dal Concilio ecumenico Vaticano secondo in grado di tradurre quotidianamente il Vangelo nell'esistenza
In questo senso egli apparve i suoi avversari mafiosi e ai suoi assassini un ostacolo insormontabile
Volevano che nel suo lavoro egli si limitasse all'ordinario senza andare oltre
Volevano imporgli un potere assoluto in contrapposizione alla legge divina
Il beato invece voleva l'attuazione di una legge dello Stato riconoscendola comunque plasmata nella luce della legge divina
Come ricorda componente del gruppo di fuoco che Martin Rizzo il beato i mafiosi sentirono come dovere cioè si doveva uccidere quanto era stato imposto come obbligo dai cattivi
Di Martino apparve una persona troppo giusta e attenta ai doveri professionali lavorando in tribunale nelle carceri in obitorio persino a casa come nei turni obbligatori di reperibilità domenicale
Perché motivato dalla sua fede che egli assorbiva anzitutto dalle pagine bibliche
Frequentando con amore le scritture aveva preso che la sedata cioè la giustizia nella versione ebraica consiste appunto nell'adempimento di un preciso dovere
In tal modo la ratio iuris ritenute in ultima istanza emanazione di Dio non del popolo era ben in grado di correlarsi ai valori della Equi Tasse dello Humanitas e del del new towns
La giustizia nel suo martirio si correla alla Fortezza nel martirio cristiano infatti si esige la virtù della fortezza affinché egli senza mai abbandonare la fede la giustizia sia fermamente confermato
La realizzazione concreta di un atto di giustizia non è primariamente pietà o misericordia dunque ma l'adempimento di un preciso dovere che grava sull'essere umano durante l'intero arco della sua esistenza anzi che non ha mai fine
In questo senso si può fondatamente affermare che la fede la pratica religiosa innata parola ogni aspetto dell'esistenza del magistrato
Il quale anche nel dovere di redigere rinvii a giudizio ed emettere sentenze di condanna sapeva esercitare il perdono interiore nelle altre virtù cristiane
Attingendo le dalla sua intensa vita di orazione di azione
Dalle pur brevi note delle agende si intravvede una persona integerrima costante sul piano della fede della preghiera e del culto
Attenta ai doveri professionali molto impegnata nel contrasto alla mafia circa la quale tra l'altro annota anche un suo incontro con il giudice Falcone
Ma soprattutto Livatino è una persona che non dimentica mai il suo prossimo che versa nel bisogno anche se in situazioni di detenzione correlando giustizia e carità
Dichiara significativa sinaptica attivamente in una conferenza
Inerente inevitabilmente pertanto è da rigettare l'affermazione secondo la quale una volta adempiuti con coscienza e scrupolo i propri doveri professionali il giudice non altri obblighi da rispettare nei confronti della società e dello Stato
E secondo la quale quindi il giudice della propria vita privata possa fare al pari di ogni altro cittadino quello che vuole una tesi del genere nella sua assoluta assolutezza insostenibile
E ancora in un'altra conferenza aveva affermato il Cristo non ha mai detto che vi soprattutto bisogna essere giusti anche se in molteplici occasioni esaltato la virtù della giustizia
Egli è invece elevato il comandamento della carità a norma obbligatoria di condotta perché proprio questo salto di qualità che connotati il cristianesimo
Rigore morale cristiano sede che diviene prassi di giustizia e che perciò fa del bene al prossimo ecco le caratteristiche spirituali Dellai con Rosario Angelo Livatino
Egli pensava il modo migliore di svolgere il ruolo di giudice soffriva molto nelle pronunce penali nei confronti degli imputati perché constatava come la libertà male interpretata avesse infranto la regola della giustizia
E nello stesso
Un momento in cui doveva giudicare secondo legge si poneva da cristiano il problema del perdono
Per questo con un'espressione ardita certamente potremmo dire che ai fedeli cristiani laici Livatino Consegna una mistica della magistratura nel senso che nell'esercizio della professione egli inizia il mistero della professione il procuratore di giudice
Non è la sua una religione del dovere derivante dalla dal temperamento
Piuttosto egli nell'esercizio corretto della magistratura e delle sue decisioni
Ritrovo un modo per percepirsi unito a Dio un prolungamento storico dell'attività dell'Altissimo derivante da un esercizio di costante riferimento all'unità con Dio in ogni vicenda
Il compito dell'operatore del diritto del magistrato e quello di decidere diceva
Orbene decidere scegliere ed è proprio in questo share gliele per decidere decidere per ordinare che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio
Rosario Livatino venne assassinato nella prima mattinata del ventuno settembre mille novecentonovanta dei membri di un commando di fuoco dotato di armi da guerra
Mentre egli inerme e privo come sempre di scorta stava raggiungendo la sede del Tribunale di Agrigento
Nelle sue ultime parole risuonati il profeta Michela che la liturgia del Venerdì Santo accomoda il Cristo morente sulla croce
Popolo mio che male ti ho fatto
Sacrificato sì per il trionfo della giustizia e dell'idealità della sua fede Livatino attraverso la sua morte tragica diventa assieme di conversione per alcuni suoi mandanti e assassini
Ma soprattutto dimostra che anche in un territorio oppresso da corruzione mafie e possibile praticare la giustizia di odiare l'iniquità
Davvero egli è un segno per i nostri tempi particolarmente per i laici credenti il colpo di grazia che gli tolse la vita terrena ai piedi del viadotto per Serena non voleva eliminare soltanto un uomo e neppure soltanto un magistrato voleva uccidere un cristiano doc un giudice laico
Ma egli resta vivo e ci parla con il suo esempio per sua testimonianza il suo eroico sacrificio e tutto questo fa palpitare il nostro cuore ancora oggi grazie
Salutiamo il presidente del Senato
Bene prima di passa la parola al Sottosegretario di Stato aveva una fede mantovano vi do lettura del messaggio Cerruti indirizzarci il ministro ombra dell'Interno dottor Matteo Piantedosi
Quando giorni fa ho ricevuto e gradito invito a partecipare al convegno L'eredità del beato Rosario Livatino mai avrei potuto immaginare che tale eredità prendesse proprio oggi la forma così dirompente e decisiva per il nostro Paese e la cattura dopo trent'anni di latitanza del boss Matteo Messina Denaro
Se infatti dobbiamo all'altissima professionalità di magistratura e forze di polizia la riuscita di questa agognata operazione e nell'etica del servizio alle istituzioni
Alimentata mirabilmente dal pensiero e dall'esperienza del giudice Livatino che trova slancio il progetto dello stato di sconfiggere mafia e corruzione
Le coincidenze smettono di essere casualità quando assumono la potenza evocativa di simboli
In questo senso l'incrollabile motivazione che ha portato alla vostra ordinaria lesto dell'ultimo fra i protagonisti la stagione delle stragi
E da leggersi anche come un lascito alle nostre coscienze del sacrificio di Rosario Livatino
Con rammarico per concomitanti indifferibili impegni istituzionali non potrà partecipare al convegno ma la prego di voler considerare queste mie parole come l'attestazione la mia vicinanza anche emotiva all'evento
Salutiamo
Anche la Levine quella lì cioè che lascia
La sala del nostro convegno
Prego aveva fermato ad intervenire grazie
Eminenza evidentissima autorità cari amici
Ringrazio il Senato della Repubblica
Per questa splendida cornice il centro studi Rosario Livatino per l'iniziativa a tutti voi per essere qui questa sera anch'io chiedo scusa se non riuscirà a restare proprio fino alla fine ma il più possibile proverà a trattenerlo
L'altra domenica festa del battesimo di Gesù tra le letture la messa di era un brano tratto dal capitolo quarantasei
Del Libro di Isaia
Non crederà né alzerà intorno
Non farà udire in piazza la sua voce
Proclamerà il diritto con verità
Io il Signore ti ho chiamato per la giustizia perché oppresso Ternana
Il brano è molto più ampio e suggestivo e descrive la figura di Gesù come tutto il libro
Del profeta
Ma sappiamo bene che cristiano salterà Christus
Soprattutto quando quel cristiano
Ha visto riconosciute le sue virtù con la beatificazione
Per questo credo che non sia fuori luogo ritenere questi versi fra i più adeguati per descrivere la figura di Rosario Livatino
Non griderà né alzerà il tondo non farà udire in piazza la sua voce
Rosario Livatino non è un personaggio lontano nella storia lo ricordava prima molto bene il presidente La Russa
Quando è stato ucciso il ventuno settembre del mille novecentonovanta gli mancavano pochi giorni per concreta ventott'anni quindi facendo i calcoli se fosse vivo sarebbe andato in pensione grosso modo da tre mesi
Molti colleghi che hanno lavorato con lui sono ancora in attività e ne rendono testimonianza
Beh trentacinque anni fa vi era già l'ostentazione mediatica degli atti giudiziari
Vi era già la propalazione di notizie destinate a rimanere riservate prima ancora di avere svolto i dovuti accertamenti ma tali da determinare una condanna anticipata a mezzo stampa
Per Livatino il giudice parla con i suoi provvedimenti
E al di fuori di essi su di essi non ha nulla da dire
In dodici anni di attività
Anche questo è stato ricordato lei non ha mai rilasciato un'intervista non ha mai preso parte a un programma televisivo non si è mai lasciato sfuggire una indiscrezione una valutazione un'anticipazione
Su ciò di cui si occupava
Ma sarebbe veramente riduttivo limitare il riserbo di libertino a una modalità silente nel rapporto con i media
Quel riserbo è stato per lui riconoscimento di limiti
Che esistono anche per la giurisdizione
Il riconoscimento del limite della giurisdizione era per lui un dato sostanziale
Ha colto già da allora la voce principale
Della questione critica
Della magistratura italiana allora come oggi
Oltre alle dispute risposte diverse cioè oltre alla lotta tra dalle correnti
La pretesa di superiorità etica del magistrato
Quell'attivismo giudiziario che decide che si sono vuoti normativi e che punta a Colmar le andando oltreconfine dell'interpretazione per giungere alla creazione normativa vere e proprie
Livatino pur non facendo udire in piazza la sua voce però
Riprendendo e seria
Ha proclamato il diritto con verità e come si fa cioè come è possibile conciliare
I due terzi proclamare in apparenza incompatibile con una modalità silente proclama del diritto con verità per Livatino e fare bene il magistrato
In lui e impressionante insieme con la qualità insita in ogni singolo la sua decisione
E con l'altra caratura criminale degli imputati o dei soggetti proposte per le misure di prevenzione dicevo è impressionante la quantità di decreti o di sentenze
Che scrive nello dieci mesi di lavoro in tribunale
In un momento storico difficilissimo nel contrasto alla criminalità mafiosa
Oggi noi siamo tutti tranne qualche eccezione ma su cui non val la pena spendere neanche una parola ma siamo tutti
Soddisfatti contenti per questo importante successo raggiunto dallo Stato nel suo insieme ad Anna l'azione delle forze di polizia dall'autorità giudiziaria con l'arresto
Dell'ultimo capo per saggista
Ma di Bettino ha svolto il suo lavoro di pubblico ministero prima di giudice e poi quando non c'era una legislazione sui collaboratori di giustizia
Quando non c'era il regime duro del carcere per i mafiosi quando le tecnologie erano molto molto più ridotte rispetto a quelle adesso di adesso e quando gli organici
Particolare quelli del degli uffici né quello il lavoratore va ridottissimi al di sotto
I limiti che pure erano abbastanza contenuti
Eppure ha lavorato con estrema efficace
Nelle sentenze nei decreti che lui sottoscrive emerge in ogni passaggio l'accusa per il dettaglio e contemporaneamente per la ricostruzione di insieme con un rispetto rigoroso dei termini deposito che
Anche allora non è che fosse una cosa così consuete
E chiedo e Livatino essere magistrato non è un lavoro con il silenzio
Per lui fare il magistrato coincide con l'essere magistrato
Nel Palazzo Reale di Cracco ovviamente
C'è il salone dove io pure
Amministrava la giustizia
Non era ancora nato Montepaschi la la storia risale a Umm due-tre secoli prima
Che si racconta che un giorno l'udienza d'andata avanti molto per le lunghe un'anziana signora rivolge avvenire la sua petizione
E parla parla parla e aveva un certo punto si si spazientisce dice basta oggi con l'udienza ho finito vai via non voglio più sentire nessuno
Sta per alzarsi dal suo intorno quando ancora adesso la sala reale del palazzo di Cracovia a dei bassorilievi con con delle figure con dei volti umani e sopra di lui c'era un volto di donna
E lui sente distinta questa frase iudex Iudica Justa
Si risiede fa chiamare L'anziano don l'ascolta tutto il tempo necessario e vende finalmente giustizia
Se le pietre di poi c'è un piccolo particolare che giustizia anche gadget che si possono acquistare nella negozio affianco alla Sala Reale
Non l'apprezza proprio bene nel senso che ha deciso di mettere di far scolpire un bavaglio sopra la bocca della donna perché fosse l'unica volta in cui una cosa del genere accadesse
Se le pietre di Agrigento potessero parlare toglierebbero qualsiasi bavaglio per raccontare quanto che come Rosario Livatino ha reso giustizia senza mai spazientire
Il suo rigore professionale peraltro non li ha mai impedito di tenere nella giusta considerazione Dimitri gli imputati e di rispettare il ruolo del difensore anche questo
Significa proclamare il diritto con verità
Due dati confermano fra i tanti
Il sincero ossequio per le garanzie che ha comportato l'esercizio della sua funzione sei si passano in rassegna i provvedimenti che ha reso come giudice quando si occupava di misure di prevenzione più della metà sono di rigetto in un periodo in cui come stanno vita interna gestori presenti andava quasi in automatico poi la giurisdizionalizzazione tenuta progressivamente nei decenni seguenti e il secondo è un episodio riferito don Giuseppe Livatino postulatore la fase diocesana della causa di beatificazione del quale dice che scrive che nel corso di un regolamento di conti un boss mafioso viene colpito a morte
Livatino era Pubblico ministero in quel momento di turno fa il sopralluogo in compagnia di un ufficiale dei carabinieri e a questo ufficiale
Che non contiene la sua soddisfazione rispetto a quel corpo senza dita Livatino dice
Di fronte alla morte chi ha fede per Reja
Chi non ha fede taccio
Tornai salirà da cui sono partito
Io il signore ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso permane
Ed era il signore ha chiamato Rosario Livatino per la giustizia ma come è possibile dire di Rosario Livatino che il Signore lo abbia preso fermano quando poi morto nel modo che tutti conosciamo
Qui è presente in sala e lo ringrazio l'amico proietta Davide Rondoni e che ci ha fatto hanno Ettore il dono di scrivere una poesia che all'inizio di questa pubblicazione un paio d'anni fa su libertino giudice
E spero col suo permesso cito Bonanno un paio di di di diverse di questa splendida persica che commuove ogniqualvolta la simile subito te la devi scrivere macché tutela dirotta dato sul viadotto
Nell'agguato
Dove sei Dio che non tuteli i giusti
E non sono soltanto versa dalle agende di Livatino viene fuori un periodo pesante di oscurità di difficoltà a comprendere di un pericolo che incombeva sempre di più di cui aveva tutti insegnante
Viene alla mente quello che scherzosamente diceva tre sabbia David nel suo dialogo con il signor giudice certo che si tratti e così i tuoi amici poi non meravigliarti se siamo così pochi
Lui ha vissuto un reale isolamento
Per averne un'idea un suo vicino di casa al numero quattro di piazza Roma a Canicattì
Era il capo della cosca locale Antonio Ferro nei suoi confronti Livatino
A pochi metri da casa cioè a vivere a pochi metri da casa sua istruisce il procedimento su Cosa Nostra operante in quella provincia
Che si conclude nel mille duecentottantasette con la condanna fra gli altri dello stesso fervore dodici anni di reclusione e poi nell'aprile del mille novecentonovanta Livatino prende parte al collegio che decide nei confronti di questo mafioso la sorveglianza speciale per cinque anni col divieto di soggiorno ecco la confisca dei beni ora immaginiamo per un momento di vivere in quel contesto non in una grande città in una cittadina di quaranta mila abitanti a pochi metri da un soggetto nei cui confronti sia questo tipo di attenzione tornano i versi di Rondoni
Subito il tema dei dio era anche sul viadotto
Nell'agguato
Lungo la scarpata
Perché nel tuo martirio la nostra fame di giustizia come umiltà sia sempre tutelata
La mostra che c'è qui che c'è nella stalla iniziale che la mostra realizzata al meeting con il contributo del Centro Studi Livatino
Da un'idea di tutto questo ma la dà ancora di più la camicia intrisa di sangue
Che Rosario Livatino indossava al momento della morte che è stata qui in mezzo ad una cena qualche minuto fa
Quella camicia testimonia
Quale sia il costo del proclamare il diritto con verità
Quale sia il costo estremo della giustizia e come l'esercizio della giustizia sia qualcosa da guardare da guardare con me realmente sa
Nella sua vita Livatino ha fatto questo
E per questo non soltanto lo ricordiamo come magistrato esemplare ma lo prendiamo come beato grazie
Grazie
Grazie Alfredo Alfredo Mantovano prima così come i nostri lavori devo dare conto dei tanti messaggino li leggerò ovviamente per ragioni di tempo che sono pervenuti
Dal ministro dell'ambiente della sicurezza energetica onori e Gilberto Pichetto Fratin grammi se la cultura il dottor Gennaro Sangiuliano dal Ministro Affari regionali autonomie è stato Roberto cartelloni
Dal ministro delle disabilità doveva Alessandro Capelli
Dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti onorevole Edoardo Rixi
Dal sottosegretario di Stato a difesa senatrice Isabella RAI che ringrazio questi messaggi torride poi sul sito pubblicati sul sito del Centro Studi Rosario Livatino questo punto davvero con grande piacere e do la parola alla procura della Repubblica di Roma il dottor Francesco lavori che davvero ringrazio di cuore per essere qui con noi
Grazie
Eminenza deve lentissima autorità
Colleghi signore e signori
Difficile prendere la parola dopo
Due interventi come quelli che abbiamo appena ascoltato
Che con
Toni elevati ma semplici
Ci hanno
Accompagnato
In una lettura del pensiero per la dignità di alcuni
Momenti
Di Rosario Livatino ma anche delle interpretazioni che ne sono seguite
Dei commenti che nel corso di questi
Anni ce ne sono trascorsi ormai
Quasi trentadue
Dal
Al momento della sua della sua morte dal momento del suo assassinio
Si sono succeduti
Sono passati trentadue anni e
E non è semplice in queste circostanze
Riuscire a trovare dei degli argomenti
Che ci tengano lontani dalla retorica del ricordo
Paralizzante a volte
E che allo stesso tempo siano in grado di fornire un contributo su quello che il ricordo stesso deve rappresentare il ricordo soprattutto di persone come come Rosario Livatino estratto
E allora forse la cosa migliore o almeno quella che
Nella
La mia
Modestia
Ho pensato potesse essere
La cosa migliore è quella di utilizzare
Le sue parole
Quelle dette e scritte Daloui è stato ricordato non era certo un magistrato che si esponeva
Alla pubblicità
E tanto meno al pubblico
Era estremamente riservato ci rimangono però
Un paio di scritti su uno di questi
Per evidenti ragioni evito di avventurarmi trattando di un tema
Molto particolare che è già stato ricordato
Al
La sua Eminenza Parolin
Del rapporto tra fede diritto
E in cui tratta dei temi
Sull'insegnamento della religione a scuola
Sulla sulla eutanasia
Sulla fecondazione artificiale
Sull'obiezione di coscienza
In ambito militare ma è un tema che è applicabile a tante altre
Situazioni della nostra società della nostra vita
E e allora già da questo vediamo siamo nel mille novecentottantasei
Già da questo vediamo
L'attualità
Del pensiero
è la proiezione anzi la visione prospettica
Che è un magistrato come Rosario Livatino
Che aveva fatto
Prima di essere ucciso il Pubblico ministero in quel momento faceva il giudice tornerò su questo aspetto
Riusciva a porsi proprio per potere leggere la combinazione tra l'applicazione rigorosa della legge
E la sua fede cristiana
Che lo ispirava in questa rigorosa applicazione
E allora le sue parole
C'è uno scritto che poi è un intervento
Che risale al mille novecentottantaquattro
Quindi siamo quasi a trent'anni addietro
Anzi quasi quarant'anni addietro
E beh che
Sembra sia stato scritto ieri in alcune sue parti
Potrebbe essere scritto oggi
Forse anche domani o dopodomani
Mi limito ad alcuni cenni
Uno dei punti su cui
Rosario Livatino si sofferma
E sulla necessità di adattamento
E di cambiamento che il magistrato deve dimostrare in funzione è perfetto dei cambiamenti della società
Ecco la visione prospettica ancora una volta
La capacità di intuire come il lavoro del magistrato non può restare fossi Rizzato nella lettura di un codice e nell'applicazione
Automatica vorrei dire
Di ciò che in quel Codice c'è scritto ma deve sapere al al contrario interpretare ciò che
è rappresentato
Dalle norme
E c'è la tutela dei valori
A tutela dei diritti
La necessità come è stato ricordato di rispetto dei doveri
Se la società cambia anche il magistrato deve cambiare e tuttavia deve mantenere la sua imparzialità
Quanto si è parlato di imparzialità
Quanto ancora oggi
Lui lo dice nel mille novecentottantaquattro
Quanto ancora oggi si discute magari non sempre a proposito ma si continua a discutere talvolta purtroppo a proposito
Della imparzialità
Del magistrato
Che il guaio è che spesso se ne discute non quando questa imparzialità viene riconosciuta
Si finisce col discuterne quando questa imparzialità viene magari anche solo per singoli casi messa in discussione messa in dubbio
E colui ne parlava già nel mille novecentottantaquattro
L'UE nel mille novecentottantaquattro chiedeva
Da magistrato
Di avere a che fare e di potersi confrontare con dettati normativi chiari coerenti e sicuramente intellegibili
Quante volte quanti di noi hanno
In questi decenni
Chiesto le stesse cose
Alcuni di noi stanno chiedendo ancora adesso
Proprio in questi giorni
Dettati normativi chiari coerenti
Intellegibili
Intellegibili non solo da noi che applicando la legge siamo ovviamente un po'più abituati a confrontarci con tecnici
Ma intelligibilità tutti intellegibile cittadini intellegibili da coloro nei cui confronti le leggi vanno applicate
Livatino ricordava in quello scritto
Il codice di condotta dei giudici degli Stati Uniti d'America
In particolare un setting settimo comma di quel codice di condotta
In cui
Veniva
Espressamente indicato
Per i giudici
Di astenersi da ogni forma di vicinanza alla politica
Anche tenendo discorsi pubblicò avvicinandosi
A candidati con una personalità politiche e così via
E toccava contemporaneamente come conseguenza di questa approccio
Un tema
Mille novecento ottantaquattro
Un tema che oggi viene sintetizzato nella
Nell'apertura corrente anche mediatica
Come quello del porte girevoli
Dichiarandosi
Luís nel mille novecentottantaquattro
Non contrario acché un magistrato potesse eventualmente decidere di avviarsi su un diverso percorso
Ma affermando con grande chiarezza che una volta
Nel nostro gergo si direbbe Electa una via
Che una volta scelta una strada diversa
Non si potesse tornare indietro a fare quello che si faceva prima dei nello scrivere anni nel mille novecentottantaquattro così come scriveva nello stesso anno
Che quello che era importante per il magistrato era preservare la sua immagine e la sua credibilità esterna
Così come scriveva nel mille novecentottantaquattro il referendum si svolgerà nel mille novecentottantasette scriveva della sua assoluta contrarietà alla responsabilità civile personale e diretta dei magistrati
Mille novecentottantaquattro due mila ventitré se ne riparla
Qui non è più l'attualità ecco la visione prospettica la capacità di leggere
Ciò che avveniva in quel momento ma che sarebbe continuato ad avvenire sarebbe continuato ad essere oggetto di discussione di confronto e di contrapposizione di polemiche
E lui nel suo rigore tutto questo lo diceva nel mille novecentottantaquattro tornerò su questo punto perché lui concludeva
E lo farò anch'io per concludere ma devo fare solo un breve cenno ancora ad un altro aspetto lui concludeva
Dicendo che che proprio questa materia questa questione per la responsabilità civile diretta dei magistrati
Avrebbe finito forse col ricondurci con riportarci indietro ai tempi dello Statuto Albertino mi fermo un attimo qui
Perché mi fermo un attimo qui perché voglio ricordare quello che sta scritto su questo cartello numero dodici
Il latino in procura e in tribunale
A quel tempo era possibile
Rosario Livatino
Ha fatto all'inizio della sua carriera il sostituto procuratore della Repubblica per una decina d'anni dopo di che è passato nella stessa sede Agrigento a svolgeva le funzioni di giudice
Non di presidente di sezione di presenza tribunali giudice
E in particolare alla sezione come è stato ricordato alla Sezione misure di prevenzione
E allora
Cosa nostra
Quasi mai uccide per vendetta
Cosa Nostra uccide in prevenzione
Se si aggiunge anche una motivazione
Di vendetta
Tanto meglio
Ma generalmente Cosa Nostra uccide perché è preoccupata di ciò che il suo obiettivo
Può fare in termini di danno all'organizzazione mafiosa
La stragrande maggioranza degli omicidi soprattutto negli omicidi nei confronti dei rappresentanti dello Stato dei magistrati dei funzionari di polizia ai prefetti dei carabinieri che sono stati uccisi
Dimostra il timore di Cosa Nostra per la pericolosità del lavoro vittima
E allora Livatino che passava a fare il pubblico ministero con dieci anni di esperienza
Con quel maxiprocesso costruito che porterà tra l'altro alla condanna del suo vicino di casa
Insieme a un'altra quarantina di persone il primo maxiprocesso che si celebra da Agrigento Daloui Daloui seguito come pubblico ministero diventa giudice
E come giudice con quell'esperienza
E ancora più pericoloso
è molto più pericoloso
Perché non soltanto si porta dietro l'esperienza
Ma non sarebbe stato più
Una delle parti del processo colui che chiede
Sarebbe stato colui che decideva
E allora in questo senso era molto più pericoloso di quanto non lo fosse da semplice Pubblico ministero
E tutto questo alla mafia fosse essa Cosa Nostra o la sua derivazione della Stidda chiaramente non poteva stare bene perché la pericolosità di Livatino diventava esponenziale
Oggi tutto questo non è più possibile
Lo sappiamo bene tutti
Sono state tutta una serie di riforme
Per cui
Il
Cambiamento di funzioni
Di fatto del resto difficilissimo
Di fatto non esiste più
è non eccedo nell'affermarlo
Vi dirò subito perché
Però si continua a discutere
Della necessità oggi un giudice si un pubblico ministero siciliano dovrebbe cambiare regione per andare a fare il giudice
Si continua a discutere oggi
Della necessità di fare un qualcosa che perdonatemi io non so neanche un grande appassionato del tema
E non solo per ragioni anagrafiche perché non potrei più eventualmente modificare
Quello che sto facendo per ora
Ma perché in sé non sono mai stato un particolare appassionato del tema
Che
Mi permetto di ricordare visto che sono stati chiamati in causa anche loro
Che sia Falcone che Borsellino hanno fatto se il giudice che i pubblici ministeri ma non è di questo che voglio parlare
Io voglio parlare del fatto anzi voglio citare solo un dato che ottenuto
Questa mattina e ringrazio
La segreteria del Consiglio Superiore della Magistratura che ve lo ha fornito
Secondo cui
Sapete tutti che i magistrati
Di carriera in Italia siamo circa nove mila
Tra giudicanti e requirenti
Secondo cui
I trasferimenti con cambiamento di funzioni nell'anno due mila ventidue nell'intero anno due mila ventidue
Sull'intero territorio nazionale
Sapete quanti sono stati
Ventuno
Su nove mila e rotti i magistrati
E allora serve davvero
Continuare a discutere della necessità come ripeto io non sono più neanche personalmente interessato
Non sono mai stato appassionato del tema in nell'uno o nell'altro senso ma così otto
Ho sempre fatto parte di un necessarie che ha ritenuto
Come dire condivisibile quello che il comitato dei ministri organo politico non tecnico il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa
In una
Raccomandazione risalente al mille novecentonovanta sottolineava sull'opportunità per gli Stati del Consiglio d'Europa quarantasette all'epoca
Di
Favorire
Il passaggio di funzioni
Dei magistrati dal requirente o giudicante e viceversa come elemento di accrescimento della professionalità degli stessi magistrati ecco io ho sempre sostenuto mi sono sempre mosso su quella linea
è una raccomandazione alla numero diciannove del mille novecentonovanta bene
Discutiamo perché ci sono stati nel due mila ventidue ventuno trasferimenti sembra che forse perdiamo un po'di tempo e allora
Cioè ci sarebbe altro i più urgente di più interessante di cui discutere per non ricadere
Ancora una volta concludo in quel rischio
Che Rosario Livatino richiamata
Di essere rigettati dietro ma non lo vuole nessuno
Ha lo statuto Albertino che è stato sostituito
Dalla nostra Costituzione
Ed è a questa
Che unitamente ai valori cristiani che come Livatino
Venivano
Quotidianamente applicati perché i agli stessi ritiene di dovere fare riferimento ma ricorre a questa cioè alla alla nostra Costituzione che nell'adempimento del del nostro dovere
Così come Rosario Livatino abbia fare noi dobbiamo restare fedeli vi ringrazio
Rio
Chiedo di intervenire
Allora dottor Gianluca grasso che io personalmente richiesto ecco di essere qui con noi questa sera
Sì evocata danni in qualche modo indispensabilità
Di prestare attenzione alla formazione dei magistrati ora certamente l'etica non si insegna
Tuttavia e sicuramente importante alluce di gli ultimi accadimenti che hanno interessato la magistratura presentare modelli credibili e autorevoli che costituiscono appunto la via d'uscita da questa crisi allora con Gianluca grasso che comprende del direttivo della scuola della magistratura ecco lo invitato perché fra coloro che ha ritenuto indispensabile avviare dei cicli formativi appunto sulla deontologia del magistrato vede mi piace ricordarlo con il quale ha proposto di questi incontri seminari fossero dedicati Rosario Livatino Genova grazie e ti prego di intervenire
Eminenza autorità signore e signori grazie ecco dell'invito sono qui da ultimo approvata dalle un piccolo contributo aggiungere nel tassello a quello che è stato già detto ampiamente sulla persona di Rosario Livatino sulla sua fede la sua professionalità ecco il quarto capitolo del Vangelo di Marco si parla della parabola del seminatore
Ecco il seminatore che piante in ferie raccoglie con gioia e dopo aver finito di cantare un giorno segnato SOS sì accorge che quei segni insomma diventa l'ultimatum di
Sono divenuti i frutti
Ecco in questo mio breve intervento ecco vorrei prova ne soffermarmi su uno dei segni inquietanti semi piantati dal Rosario Livatino con la sua vita la sua testimonianza di giudice fedele alla costituzione delle leggi e si badi non come è stato detto più volte un magistrato bigotto nonna
Una figura così caricaturale ma un laico consapevole del suo ruolo
Ed è nella società ecco che anche che partecipava anche la vita associativa sono sette segretario della sezione di Agrigento dell'Associazione nazionale magistrati cui non qualcuno che viveva appunto
Chiuso ecco una sua dimensione ecco bigotta di scegliere una persona che partecipava ricordato appunto come un magistrato assolutamente ecco disponibile cordiali con il convegno un punto di riferimento
Ecco sono stati ricordati i due interventi importanti che ci ha lasciato l'ottantaquattro all'ottantasette volte anche il procuratore da voi e come ha fatto il ferimento
Allora lo scritto sul voto del giudice nella società che cambia è quello fede diritto
Successivamente sono ecco queste
Parole sono ben note ma ogni volta che dette riprendiamo risultano davvero illuminanti ecco per quello che riesco a dedicare nel ruolo del magistrato il cui compito non si esaurisce ecco all'interno dell'aula di giustizia ma prosegue nel con quotidiano con l'atteggiamento del moralista
O del giustiziere lo sceriffo ma colui che vuole necessariamente affermare fare giustizia quasi con il sacro fuoco ma di una persona semplice umile con lontana dai riflettori è stato detto più volte oggi
Ma al tempo stesso consapevole del proprio ruolo ed esempio positivo o negativo
Che la magistrato il portale
Ecco quindi a cui il passaggio dove si parla non del fatto che saremo ricordati per quanto siamo stati credenti ma credibili
Ecco nei confronti degli altri
L'etica ecco in qualunque società ecco qualunque sia effettivamente il modo con cui i magistrati vengono ad essere selezionati la fa a prescindere dalla formazione ecco portarla
Portata il loro mandato i magistrati hanno tutti coloro enormi che incidono sugli aspetti essenziali della vita delle persone ecco dell'economia quella che la convenzione dell'opera dei diritti dell'uomo ecco all'articolo sei paragrafo uno
Stabilisce ecco c'è una mente che ogni persona ha diritto
A che a causa sia esaminata
E qua mente pubblicamente dentro il termine gemellaggio Nievole in tribuna indipendente e imparziale costituito per legge ecco questa disposizione di undici dalle dalle enfatizzare quella che l'onnipotenza
Del magistrato in realtà mette in evidenza quella che sono le garanzie fornite ai contendenti e stabilisce i principi fondamentali su cui si basa ecco lì dove i doveri del giudice di indipendenza che l'imparzialità
Ed è dunque necessario messi all'interno dell'ufficio sia al di fuori di siano regole di condotta ecco concepite per mantenere la fiducia in queste aspettative
Quello che va sotto il nome
Di etica
Giudiziaria
E qui l'ha chiarito che eticamente Isa come Complesso di principi e di regole e devono orientare il corretto comportamento del magistrato a prescindere da una sanzione prevista dall'ordinamento per la loro violazione quindi una distinzione netta tra quello che è l'ambito elettrica giudiziaria dalla disciplina al disciplinare
E quindi all'insieme la sfera di azioni buone o cattive
E non già di quelle giuridicamente per ammesse oppure invita di quelle politicamente più adeguate
Ecco quindi una distinzione che consente di indicare dell'etica il massimo etico ecco l'Ideal tipo mentre chiaramente disciplinare indica minimo etico ecco che richiesto al magistrato ma evidentemente a firma il gattino ci prospetta quello che è il massimo non certo ecco il minimo etico del disciplinare
Numerosi consono di contributi a livello internazionale che definiscono questo corpus di regole e ce ne sono sia a livello di Nazioni Unite sia nell'ambito del Consiglio d'Europa
E giù e dell'Unione Europea
Ce ne sono tanti chiaramente negli ultimi anni molti Paesi sia con l'Unione europea si sono dotati poi di codici di etica giudiziaria sotto
Formulazioni differenti anche per quanto riguarda la loro origine ecco consigli di giustizia associazione giudiziali conferenza i giudici presidenti tribunali Italia e come bene di valutare è stato uno dei primi ordinamenti del mille novecentonovantaquattro ad a vere punto dopo dice che è servito anche come modello ecco per altri sistemi giuridici
è stato detto appunto lo si dice no ermetica
Difficile da insegnare
è qualcosa che si trasmette con l'esempio con la condotta quasi per trasmissione zero
Questo
è senz'altro vero che l'etica e così un segnale innanzitutto con l'esempio libertino costituisce un modello paradigmatico ecco perché vivendo tutti i giorni la sua professione con serietà e dedizione costituiva un riferimento
Per tutti i colleghi che lo incontravano avvocati per le parti processuali per gli imputati e se ho detto no
Continua ciecamente a costruire un un esempio proprio grazie al martirio ecco che ha subito diventato un modello non soltanto per le persone che lo conoscevano quindi questo è uno dei suoi frutti finché è uno dei segni piantati
La sua opera e allora si delle forze in un Ciampi a fare informazione sull'etica ecco l'esperienza maturata nel corso degli anni dalla scuola superiore la magistratura dimostra che questo è possibile possibile fare formazione
Ecco il capo dello Stato
Ha sottolineato ecco più volte negli ultimi anni la necessità che ecco che la magistratura
Riscopriamo la credibilità e la fiducia
Dei cittadini
Superando questo periodo Complesso e lo ha fatto mi piace ricordarlo a trent'anni dal martirio insediamenti del due mila venti cioè quando c'erano in concomitanza anche con il ventennale di Minervini già appunto i Galli Mario Amato e e costa
Che proprio in quella sede il capo dello Stato beh invitato a scuola a dare un contributo alla scuola raccolto ecco questo invito dedicando a specifiche sessioni all'etica giudiziaria
A partire dai magistrati in tirocinio
Oltre che una formazione permanente nella formazione internazionale e qui piace ricordare innanzitutto e quel lavoro che è stato fatto con un gruppo di magistrati esperti nel settore per realizzare una raccolta di casi concreti
Da utilizzare ecco nelle discussioni proprio con i magistrati in tirocinio Mina il manuale ecco di casistica
Basata su situazioni vere ovvero il sindaco tratte proprio all'esperienza né con i magistrati proprio per offrire in forma interrogativa le questioni a cui ciascuno di noi ciascun magistrato ecco si può confrontare
E questo testo contente le questioni quindi sale sistematica dall'uso dei social network agli contadino e seminari dal rapporto con le parti con gli avvocati
La spendita del nome ecco pensiamo proprio tante proprio situazioni concrete in cui ciascuno di noi così poco trovare quindi per la prima volta anche basandosi su quella che l'esperienza comparata di altri sistemi
Di informazione giudiziaria abbiamo provato a fare la formazione di questo tipo realizzando un una raccolta di casi
Affiancandogli all'insieme delle regole
Biglietti del giunto regia nel contesto nazionale e internazionale e poi offrendo accanto a inquisiti da sottoporre tra i partecipanti anche una ipotesi e con i soluzione per ciascuna delle questioni
Realizzando quindi lavori in gruppi ristretti di quindici venti persone
Offrendo appunto alla discussione queste tematiche questi interrogativi e affidando il compito poi ha facilitato gli Esperti ecco quello di coordinare i lavori per fare emergere proprio ecco
Anche l'inquietudine ecco i magistrati offrire loro delle risposte sicuramente è stata una formazione successo che abbiamo poi esteso anche corsi di formazione permanente
Ecco
I corsi che ricordiamolo abbiamo idealizzato
Sia in una prospettiva interna sia con una prospettiva internazionale
Nel corso del due mila ventidue è stato inserito del semestre di presidenza del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ed è stato mandato in streaming in tutti i Paesi il Consiglio d'Europa anche con interpretato in inglese con la partecipazione di colleghi e esperti stranieri ecco un ultimo passaggio questo materiale EDP a disposizione di tutti liberamente sul sito della scuola e da questi corsi abbiamo tratto anche un volume ecco ne ha approvati quaderni dedicato proprio all'etica giudiziaria
Un ulteriore passaggio ecco che faremo
Quest'anno il corso sarà dedicato all'etica della giustizia proprio in collaborazione con la Scuola superiore l'avvocatura qui in una prospettiva più ampia quest'ultimo partiti magistrati contesto internazionale ora con tutti i professionisti la giustizia e a gennaio a conclusione di questi cinque Geremia ventiquattro realizzeremo un seminario l'etica giudiziaria nel contesto europeo e del mondo arabo in comparazione all'interno del di quella che ha dette euroaraba informazione giudiziaria
Quindi una prospettiva ampia questo un po'dalla conto ecco di un piccolo seme gettarla Livatino
Ringrazio Gianluca Grasso siamo alla conclusione di questo nostro convegno prima di cedere la parola appunto per le conclusioni al professor Mauro Ronco
Consentitemi un con la volta di ringraziare tutti quanti voi e un ringraziamento particolare
A tutti i collaboratori arrogante il centro studi di Bettino che hanno permesso e di realizzare questo ore ventuno e siamo una piccola rudimentale realtà pronti abbiamo come dire adesso un protettore importante e a lui ci affidiamo prego il professor Ronco per le conclusioni
Livenza autorità cari amici
Non sanno conclusioni perché
Le parole così alte che sono state pronunciate dal cardinale paroline Segretario di Stato ed a tutti gli altri intervenuti mi impongono quasi di tacere gli un tempo per parlare un testimone tacere io dovrei tacere per la verità però il compito diciamo di presidente abbiano voluto altri amici del Centro studi di latino mi impone di dire qualche parola allora mi limiterò soltanto ha delle brevissime considerazioni sulla difficoltà del giudizio nel giudicare perché vi è una tendenza
Presente nella nostra società chimiche nel opera del giudiziario del giudice che giudica qualcosa di contrario valuta carità contrario alla giustizia non si dovrebbe mai giudicare e tutta una letteratura critica vi è una terminologia critica che era diffuso uno scetticismo particolarmente incisivo contro il giudizio contro giudicale contro l'opera dei magistrati
E questa è la pagine dice di fondo della crisi della magistratura non è una crisi solo interno alla magistratura ma una crisi della società che vede completo del del giudice qualche cosa di contrario alla propria libertà
A mo'di Berta che non vorrebbe regole che non vorrebbe confini
E quindi su questa base vorrei fare una riferimento al mattino così perché gli ha riflettuto
Lei sostiene nei suoi scritti sul grave problema della decisione del caso pratico
Spesso intriso di contraddizioni
Al cui centro sono le persone chiamati a rendere conto all'occidentale del malfatto oppure
Di un ipotetico ma non fa vi sono nei giudicare difficoltà evidenti come la difficile ricostruzione del fatto ma incerta previsione delle conseguenze della decisione nella vita futura dei giudicati e delle loro famiglie
E il compito quasi sovrumano per giudicare lo ricorda Livatino non si può non ricordare l'evangelico novità invitare tieni preso tanto da Matteo quanto da Luca
In cui giudice si assume responsabilità non soltanto di ordine civile ma soprattutto di ordine morale
E per Di Martino indispensabile il ricorso addio o nel caso dei non credenti alla coscienza ispirata al bene comune
Perché secondo libertino citazione il rendere giustizia realizzazione di sì e preghiera ed edizioni se addio
Se ciò è vero indispensabile per il magistrato acquisire l'abito della virtù
Perché gli deve avvertire un'umiltà le proprie debolezze
Di mettere ogni vanità riprendo la citazione
E soprattutto ogni superbi al fine di comprendere l'uomo che ha di fronte per giudicarlo secondo verità e giustizia in una dimensione costruttiva parole di Livatino di contrizione
Perché giudicare con rettitudine non è soltanto un compito arduo ma è soprattutto immergersi nell'ombra del male che si ripeta nel delitto oggetto del giudizio
Perché qui è una ulteriore citazione il peccato e ombra e per giudicare occorre la luce e nessun uomo è luce assoluto
Di Martino ha compreso che le parole di Cristo alla donna adultera
Non suggeriscono la rinuncia alla giustizia ma pretendono la compartecipazione di tutti ha la colpa di uno
Ma i test
Quando che il colpevole è portatore di una dignità che la colpa non riesce a cancellare
La possibilità di riscatto che scaturisce dal giudizio se condotto con umiltà e spirito di contrizione
Come magistrato dice è al centro della sua meditazione sulla giustizia in particolare sulla giustizia penale
Sul travaglio spirituale di Livatino in ordine al difficile compito di giudicare
Ha richiamato l'attenzione anche papa Francesco nella locuzione del ventinove novembre due mila diciannove in occasione della
Chiarimento del componenti del centro studi di latino in udienza
Dichiarando papa Francesco di ritrovarsi nella riflessione del giudice soprattutto nel punto in cui le diceva che il magistrato credente può trovare un rapporto con Dio nel rendere giustizia
Se il diritto a una relazione stretta con la giustizia
Come virtù cardinale dell'uomo
Quindi laico in modo particolare se la giustizia e fonti essenziali del bene comune
L'impegno dei cristiano non si esaurisce però secondo rigo Tino nella realizzazione della giustizia
Perché era giustizia deve essere completata dalla carità
Il programma di vita lasciato come testamento da Livatino
E delineato limpidamente da questo concetto
Il figlio di ciascuno e del giudice in particolare e praticare la giustizia come via
Per il fine più grande dell'amore verso Dio e verso tutta l'umanità specie verso quella che naviga nelle acque torbide del delitto
Capace però anch'essa di risollevarsi una vita nuovamente piene felice sol che si sottragga al veleno dell'egoismo
Il giudizio penale la pena non sono inutili questo è un concetto che riprendo derivativo che è un concetto che ho cercato sempre di perseguire anche nella mia vita professionale
Il giudizio penale la pena non sono inutili al colpevole
In quanto sono in grado di rivelargli il significato del delitto
Il giusto processo e la giusta pena
Possiedono una potenziale efficacia riabilitativa
Perché consentono al condannato di comprendere attraverso l'esperienza concreta ciò che non ha voluto accogliere spontaneamente come appello rivolto alla coscienza
Processo e pena hanno dunque e tutto questo va detto contro il cinismo scettico chi si rivolge contro la giustizia e anche indirettamente contro i magistrati che esercitano processo declinano dunque una potenziale efficacia riabilitativa
Anche se spetta alla loro libertà
Cioè la libertà del condannato
Alla loro libertà
Di portare ad attualità la riabilitazione intrinsecamente inerente alla soggezione processuale punitiva
Lo Stato può dare ed evitare delle chance per questa riabilitazione ma la vera riabilitazione sta nel processo il riconoscimento che il processo impone all'esperienza del condannato circa il male del delitto compiuto
Il giudice come rappresentante della società
Mentre giudica ed eventualmente punisce deve osservare fiducia come ha fatto Livatino
Per non contraddire le ragioni etiche della punizione nell'idoneità rieducativa del processo e della pena stessa
Grazie
Grazie ancora a tutti e buona serata grazie