Le carceri italiane esplodono: intervista a Manfredi Potenti

Radio radicale siamo col senatore Manfredi potenti e membro della commissione Giustizia del senato e vice presidente della della giunta delle delle immunità delle elezioni per parlare con lui del se la situazione delle carceri allora molte carceri indubbiamente stanno esplodendo
Abbiamo visto quello che è successo al carcere Beccaria miglior calcio e minorile Beccaria a Milano oggi ho visto che lei ha fatto un intervento di fine seduta appena la seduta è finita ci siamo incontrati
Le ok le volevo chiedere conto di questa allora che cosa sta succedendo nei carceri italiane che stanno esplodendo letteralmente il caso del Beccaria emblematico un'ala che si stava costruendo che insomma
Era firmata da diverso tempo detenuti giovani ragazzi che hanno bisogno del di un sostegno psicologico per andare avanti e questi questi scontri tra gang all'interno del del carcere ora che succede volevo sapere se lei è preoccupato
E come si sta procedendo visto che il primo gennaio doteranno parecchi detenuti in carcere che hanno finito il regime agevolato dal Coni
Allora la situazione senz'altro preoccupante non si parla più soltanto di casi episodici ma quotidiani
La notizia ad esempio di ieri durante una traduzione da Spoleto a Massa un detenuto straniero che appena arrivato nel carcere di massa sferrato
Un pugno a un sottufficiale quindi ci sono delle situazioni che quotidianamente ci rappresentano la difficoltà di gestione
Delle risorse umane all'interno delle strutture carcerarie per lo più aggravati dal fatto che alcune modalità definitive come quella diciamo delle cosiddette porte aperte all'interno
Delle strutture stanno di fatto trasformando quelle che erano delle aree detentive che corrispondono alle celle invece ad open space nei quali nei cui spazi appunto si creano naturalmente insomma delle aggregazioni pericolose che il caso di Pisa dimostrare cioè è il modello è un po'il modello americano
Il negli Stati Uniti si fa così il modello americano che noi peraltro neanche censuriamo nell'una o nell'altra versione è chiaro che le strutture detentive come modelli architettonici che fino ad oggi abbiamo utilizzato in Italia non sono adatti
Per
Sopportare eventuali rischi derivanti da questo modello
Open space ora la criticità ulteriore e il fatto che all'interno di questi presenze umane che sono i detenuti ci sono anche delle persone che dovrebbero essere invece assistiti all'interno di strutture in realtà medico psichiatriche
Ovvero siano le vecchie carceri che non esistono più le remix o quelle che potranno essere nel futuro oltre a questo un evidenti
Diciamo
Numero insufficiente di personale rispetto a quello che è il fabbisogno la pianta organica
Se mettiamo insieme tutto questo a regole del tutto voglio dire astruse faccio il caso di una ispezione straordinaria
Per la ricerca di droga che necessita ad esempio di una ad un necessità dell'avviso al Garante dei detenuti prima di essere sviluppata bene voi capite che la realtà detentiva non è più tale Emma
Si tratta in realtà di qualcosa di diverso che sta continuando a diciamo svilupparsi e esercitarsi attraverso normative e realtà detentive che non corrispondono più a quelli che poi potrebbero essere i diritti che quotidianamente vengono riconosciuti al detenuto quindi le cose sono due
Ho andiamo verso una modalità di detenzione diversa
Quindi individuando anche strutture diverse Cuna con spazi di interventi non più progettati come venti trenta o cinquant'anni fa o forse anche posso dire trecento quattrocento perché in Toscana
Provengo da un territorio in cui si utilizzano fortezze spagnole o beni addirittura risalenti all'epoca medicea è evidente che queste non possono più essere considerate delle carceri
Utilizzabili per questi fini a polizia penitenziaria sottoposta quotidianamente ad aggressioni e diciamo episodi che attestano che non si può più in qualche modo continuare a tollerare il margine di rischio altissimo che ogni giorno
Dobbiamo bisce sopportare in tutte le strutture detentive
Non ultima che gli episodi di cui lei citava prima
Cioè tenta il fatto che adesso centinaia di detenuti ritornino in carcere il primo gennaio allora lei trova che questa sì è una follia rispetto diciamo all'esperienza che hanno dato questi detenuti che mi sembra che sia positiva io non ho sentito di nessuno che è fuggito insomma
E questo coi espone il carcere al a un peggioramento della situazione
E poi io voglio chiedere se la funzione educativa del carcere che secondo molti è stata negata nel decreto rese per la parte del dell'ergastolo ostativo spiega accusa stia facendo accumulare altri errori
Allora intanto per quanto riguarda la questione che lei stava rappresentando evidentemente ci sono delle esigenze che stanno cambiando anche rispetto ai tempi di detenzione alle modalità definitive abbiamo concesso delle misure
Straordinarie dovute nate diciamo nel contesto dell'emergenza colpite per consentire a dei soggetti a rischio di rientro nelle strutture
Perché avrebbero potuto generare dei casi appunto di focolai infettivi dentro le strutture di rimanere all'esterno in una sorta diciamo ecco di Periodo transitorio in cui avrebbero potuto continuare ad abitare ad esempio in domiciliare o a sviluppare attività lavorativa esterna con non con il rientro in carcere ma con evidentemente un punto di appoggio esterno adesso c'è ahimè questa scadenza di cui abbiamo discusso anche nei giorni scorsi in Commissione Giustizia avevamo già vissuto una situazione simile quindi è evidente che ahimè il poco tempo disponibile ci costringerà a di a a riallocare questi detenuti nelle loro se di di provenienza
Il problema più grande invece relativo anche coi alla questione ergastolo statico che peraltro riguarda sono un numero molto limitato di detenuti per gravissimi reati
è quello poi di consentire che anche questi ultimi come ci ha detto la corte costituzionale possono fruire di un momento di disamina
Effettivo e non presunto sia nel nel senso diciamo di una collaborazione che non di per sé significa aver in qualche modo abbandonato i legami originali con le realtà criminali così come la mancanza di collaborazione non può di per sé significare diciamo la negazione di quei benefici che invece fanno parte di un percorso trattamentale
è evidente che ecco tutto questo significa dover rivedere complessivamente non tanto il solo la diciamo materia codicistica sostanziale o processuale
Ma anche la normativa esecutiva quindi quella processuale afferente all'esecuzione della pena semmai e poi tutto l'ordinamento penitenziario che ricordo già dal due mila diciotto quando arriva in Parlamento alla Camera
Era oggetto di una riforma che poi sia Renault almeno della gran parte se non per alcune norme che riguardavano la parentela
In gran parte evidentemente ancora ad oggi non se n'è più riparlato però reputo che con la continua a un con il continuo omento ad esempio dei massimi delle pene edittali delle riforme convulse che abbiamo fatto in questi anni bisognerà riparlare se non altro ecco di quel limite dei quattro anni oltre il quale ai meno insomma parti la detenzione carceraria nel caso di esecuzione pena
E dobbiamo ecco esaminare anche la presenza di ho ricordato al ministro nord in Commissione giustizia di strutture che sono dei modelli di eccellenza come ad esempio il carcere di Gorgona che è una sezione distaccata del carcere di Livorno dove si sviluppano attività lavorative
All'aperto in una situazione di assoluta sicurezza per la detenzione carceraria ma diciamo rivolte acqua detenuti che foglio non svolge attività lavorativa in Complessi
Che sono ex colonie penali agricole che potremo esattamente replicare in tanti altri bellissimi luoghi diciamo per ultima domanda in che misura ritiene grave l'episodio del Beccaria non tanto per la fuga
Che e lì e l'ultimo capitolo del della vicenda ma per tutta la situazione complessiva
Qua di allora si tratta evidentemente di un casus più unico che raro perché non mi risulta con negli ultimi anni siano avvenuti episodi simili è chiaro
Questo è un fatto che può accadere nella normalità e nella quotidianità
Il fatto grave è quel che ci sia purtroppo anche questo sodalizio che si sviluppa all'interno della struttura carceraria che possa convincere non uno ma sette persone a darsi alla fuga poi magari c'è un atto di resipiscenza uno risuonano due vengono convinti dai familiari e a quegli atti
Insomma sono sempre uccel di bosco salvo ora che nelle ultime ore qualcuno sia stato ripreso
Preoccupa il fatto che si tratti di giovani che soprattutto a questi debba essere destinato un percorso rieducativo e che a inizio ma questi strutture detentive per minori non svolgano evidentemente questa finalità s'diciamo sociale
Bene la ringrazio molto dalla sua disponibilità grazie come sempre senatore Manfredi potenti la Commissione giustizia del Senato e vicepresidente della giunta delle immunità e delle elezioni del Senato grazie grazie