Rassegna stampa africana

Buongiorno e bentrovati agli ascoltatori di radio radicale ben trovati con questo nuovo appuntamento della rassegna stampa delle afflittive appuntamento natalizio noi vogliamo approfittare
Per fare il punto su alcune questioni
Che riguardano il continente nella sua interezza dedicheremo la seconda parte invece a una pagina culturale parleremo di letteratura parleremo di parte e lo faremo utilizzare due riviste
La rivista Africa rivista di me stradale vivere il continente ovvero il sottotitolo di questa rivista italiana nella sua edizione settembre ottobre
Due mila e ventidue con una copertina dedicato all'isola di São Tomé e principe approdi segreti ma noi andremo scegliere alcuni articoli che ci sembrano interessanti in questo fine anno per cominciare a pensare il continente non solo in termini di attualità ma cercando anche dio proiettarsi nel futuro prossimo di del continente ma anche di alcune realtà sofferte come la Repubblica Democratica del Congo di cui parla anche questa
Rivista iniziamo
Dalla l'editoriale del direttore della rivista Africa al vivere il continente vero sottotitolo il direttore editoriale della rivista e Marco trovata tono che inizia con un'unica reale intitolato è l'occasione per cambiare e scrive Marco trova trovato la pandemia
Del Compeed della guerra in Ucraina hanno messo a nudo le fragilità delle economie africane nel due mila e ventidue mila ventuno
La chiusura dei confini affrontato la perdita di dieci milioni di posti di lavoro che dipendevano dai traffici aerei marittimi
Le misure anti contagio imposte dalle autorità poi hanno colpito i commerci di strada e le attività del settore informale
Lavori non regolamentati da leggi o contratti pertanto non tassati da cui dipende però la maggior parte della popolazione subsahariana quella che
In altri termini chiamiamoli economia popolare l'economia vernacolare quella fatta da piccoli artigiani da mamme che vendo
Al la frutta da persone che cuociono la carne il pollo al gli angoli della strada coloro che vendono bevande e con tutta questa parte di economia
Del settore popolare dei settori informali scrive Marco trovo trovate è stata colpita dalla pandemia l'assenza di tutele di welfare ha causato enormi difficoltà e sofferenze ora la guerra tra Mosca e Kiev ha fatto balzare il prezzo del grano e dei cereali in tutto il continente
Le difficoltà di approvvigionamento unite album dei costi delle spedizioni
Stanno causando un aumento vorticoso dei prezzi al consumo in un'area geografica in cui il quaranta per cento degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà questo
è una cifra che merita di essere appunto sottolineato quaranta per cento degli abitanti del continente africano
Vive al di sotto della storia di povertà questo tanto per ricordare come l'Africa
Continente ricco ricchissimo molto probabilmente il più ricco del mondo ma gli africani sono povero infatti quaranta per cento degli abitanti vive al di sotto
Della soglia di povertà entro fine anno riprendiamo la lettura
Dell'editoriale di Marco
Trovato
Entro fine anno quarantun Paesi africani vedranno l'improprio valute e il potere d'acquisto deprezzati a causa dell'inflazione
Ma è la ma la congiuntura sfavorevole potrebbe anche accelerare le riforme auspicate da tempo
Spingendo i leader africani a imboccare con decisione la strada di uno sviluppo più inclusivo più stabile e più sostenibile
Qualcosa si muove far lottare Marco Trovato
Le principali istituzioni finanziarie del continente hanno annunciato il lancio dell'Africa tre ex Cengio che è una piattaforma per l'approvvigionamento in comune di merci di base all'ingrosso
L'obiettivo di questo Africa accede ex centro
Di diversificare i fornitori dipende nemmeno dalle crisi internazionali e contrattare prezzi migliori per le forniture strategiche
Altra buona notizia hanno riaperto il cantieri delle grandi opere per la costruzione di strade Ferrovie porti aeroporti logistica la Rete africana dei trasporti e delle comunicazioni e clamorosamente arretrata nell'epoca coloniale le infrastrutture privilegiare uno il traffico con l'Europa trascurando i collegamenti interni
L'Area africana di libero scambio continentale
Entrata rinvigorita più di un anno tra i cinquantaquattro Paesi africani questa via punta a favorire gli scambi commerciali all'interno del continente oggi questi scambi se sono fermi al diciassette per cento del volume totale
In Europa e in Asia il commercio intra continentale e pari rispettivamente al settanta per le europee sessanta di quello totale indagine quindi l'Africa solo il diciassette per cento di commerci
Intera continentali ecco perché l'aria di libero scambio che il la commissione applicata all'Unione africana Astra sta promuovendo
Il mercato unico affittano potrebbe rappresentare un volano per bene colonie e per l'occupazione favorendo lo sviluppo del settore manifatturiero e la modernizzazione dell'agricoltura aumentando la capacità di residenza di resistenza tanto ai futuri shock economici
L'Africa in più attenere
Agricoltori risorse sufficienti non solo ad assicurare il fabbisogno della sua popolazione ma a sfamare il pianeta intero eppure ancora oggi continenti dipende da importazioni alimentari non solo il continente vanta enormi ricchezze energetiche straordinarie potenzialità legati alle rinnovabili ma paradossalmente il sessanta per cento dei suoi abitanti vive al buio
Le fragilità e le contraddizioni emersa in questi mesi
Ricordano una volta di più l'urgenza di cambiare un modello di sviluppo
L'economia africana finora dipesa da esportazioni di metalli strategici idrocarburi prodotti naturali grezzi le finanze dei governi non possono più
Sottostare a dinamiche di mercato a prezzi controllati dalle potenze egemoni
E conclude questo editoriale Marco trovato con questa frase
L'Africa usciva migliore da questa crisi se saprà imparare la lezione
Credendo in se stessa e se noi non permetteremo finalmente di essere padrona del suo destino così
Marco trovato il direttore editoriale della rivista afflitta del numero di settembre ottobre questo editoriale appunto che ha fatto vedere le ombre le conseguenze della crisi
Del confida nel continente soprattutto su l'economia informale ma anche le luci cioè la possibilità cioè che il continente possa ritrovare
Attraverso le riforme attraverso l'infrastruttura attraverso l'aumento del commercio intra continentale
E anche attraverso la lei la la la la leva energetiche energetica tardano
Delle potenzialità economiche migliori perse e per la sua
Popolazione
Restiamo su o la rivista
Africa per leggere un pezzo di un grande esperto del continente giornalista
Angelo Ferrari che ci fa entrare in una
In una
Realtà geopolitica però anche culturale abbastanza interessante cioè
I Paesi africani numerosi una volta francofoni ti desiderano che stanno entrando sempre di più
Nel Commonwealth sta infatti il titolo di Angelo ferraristi intitola Pardo il pezzo di Angelo Ferrari s'intitola incombono se non si intenda a nessuno
Togo e Dabo sono gli ultimi Paesi africani entrati nel Commonwealth fra prima di loro era toccato a Cameron in Ruanda oggi
Non è più necessaria una storica appartenenza all'impero britannico per essere accettati nell'organizzazione guidata da Londra dopo la breve sette l'Africa e diventata fondamentale
Peccato che gli interessi economici leggevo strategici valgono più dei valori democratici scrive Angelo Ferrari appunto nella nell'attacco di questo pezzo vogliono entrare tutti nel Commonwealth e lontra spalanca le porte anche rinunciando ai principi fondativi dell'organizzazione delle ex colonie britanniche
Non guarda se un Paese e democratico si rispetta i diritti fondamentali dopo la prezzi questo non conta
Contano gli investimenti e le potenzialità di mercato dei nuovi arrivati Londra inoltre stai intensificando la sua presenza nel continente africano attraverso rapporti bilaterali vuole incrementare i suoi investimenti ed espandere il suo mercato ambisce cioè a diventare il maggiore investitore sul continente superando gli altri membri del G7 il Commonwealth fra che già conta ventun Paesi africani potrebbe diventare la chiave di volta
Quanto può valere essere ammessi all'ormai ampia famiglia secondo Patrizia Scotland segretario generale
Dell'organizzazione nata nel mille novecentoquarantanove sulle ceneri dell'Impero britannico andato ormai oltre le ex colonie già oggi
Il commercio tra i Paesi membri vale settecento miliardi di dollari
Ma l'obiettivo anche guardando agli ultimi ingressi dopo e Gabo e di superare i due mila miliardi entro il due mila e trenta
Il condono Elf
Comprende cinquantasei nazioni per un totale di due virgola cinque miliardi di abitanti con un prodotto interno lordo che si prevede salirà a diciannove mila cinquecento miliardi di dollari nei prossimi cinque anni
Dati gli obiettivi evidenti che qualsiasi Stato è ben accetto
La nostra continua crescita ha spiegato Scotland al di là della nostra storia riflette i vantaggi dell'appartenenza al Commonwealth e la forza della nostra nazione
Sono entusiasta di vedere questi vivaci paesi unirsi alla famiglia e dedicarsi ai valori e alle aspirazione della nostra carta così
Patrizia Scotland che la segretaria generale dell'organizzazione
Con l'Orchestra
Angelo Ferrari continua e scrivendo è del tutto evidente che la carta conta ben poco oggi
Sì l'organizzazione dovesse tenere fede ai suoi principi non potrebbe accettare paesi come il garbo e il Togo
Che nulla hanno a che fare con la democrazia moderna più che uno Stato da voi è una monarchia scrive Ferrari da sempre governata dalla dinastia dei Bongo holding va padre e figlio stiamo parlando di oltre cinquant'anni di regno il Togo non è da meno il presidente fornì al cinque detiene il potere del due mila e cinque manuali ereditato dal padre che lo gestiva con modi dittatoriali dal colpo di Stato del mille novecentosessantasette così
Elenca tutti gli altri Paesi che sono entrati nel Commonwealth
Neppure il Ruanda che a fine giugno ha ospitato l'ultimo vertice del Commonwealth scrive Ferrari sarebbe un paese idoneo poiché nelle sue carceri sono ancora detenuti oppositori giornalisti indipendenti improprie
Critici con le autorità
Ricordata quanto tempo Paul Kagame al potere dal mille novecentonovantaquattro
Però Ferrari ricorda anche il cambio Lunda guidato da Povia dal mille novecento ottantadue e e fino ad ora fare ancora il presidente di questo Paese tutto ciò rende evidente come i principi della Carta del Commonwealth siano stati un po'accantonati
Per fare spazio agli interessi economici con l'uscita dall'Unione Europea Londra sembra avere le mani libere tanto da accettare nell'organizzazione dei membri senza legami storici con il Regno Unito e principi fondativi del comando Air France erano un'altra cosa si possano mettere da parte conclude
Così
Angelo
Ferrari in questa pagina dove descrive appunto l'allargamento dello spazio linguistico culturale e politico strategico su tra strategico Pardo e economico del
Del Commonwealth of in un'Inghilterra che vuole anche lui partecipare a questo scramble for Africa la settimana scorsa vi abbiamo descritto ampiamente dedicato quasi tutta la puntata alla offensiva
Strategica geopolitica geo economica degli Stati Uniti verso il continente africano descrivendo di la il vertice che ha riunito a Washington dal tredici al quindici di dicembre i circa cinquanta capi di Stato africano intorno a John valide e al segretario di Stato Blink
Oggi vi descriviamo appunto le strategie e gli obiettivi del Commonwealth forma in altre puntate li abbiamo anche ampiamente raccontato l'impatto della Cina l'impatto della Russia sul continente africano appunto che è diventato di nuovo il target per le strategie geopolitiche di molte di molte potenze
Continuiamo a sfogliare la rivista che Africa o grandissimo piacere di
Andare a leggere
Il pezzo scritto da Marco palme antropologo famoso Brandolini conoscitore dell'Africa
L'amaro destino del fiume Niger scritto Marco Aime in questo bellissimo articolo è sempre bello leggere il l'antropologo Marco Aime perché ha una scrittura
Molto bella vincente che descrive i luoghi però ne descrive anche l'anima di questi luoghi con lui
Abbiamo fatto viaggi molto interessante attraverso il continente e
L'amaro destino del fiume Niger navigare il colosso del Niger è un'esperienza che tocca nel profondo
Si naviga al ritmo lento delle pin up con le loro Weller aumentate che intercettano le brezze stanche del deserto fino a lambire le dune di sabbia e le antiche città carovaniere ma oggi
Le acque pigre e gloriose del leggendario fiume sono testimone multe dei drammi del Sahel
Strano destino scrive Marco Aime quello del Niger nasce a solo duecento chilometri dall'Atlantico nel quale potrebbe andare a gettare pacificamente le sue acque attraversando le colline verdeggianti del frutta giallo invece si lancia verso destra in un grande avventura attraverso le Piane arroventate densa è la pene traversare a compiendo un arco vastissimo fino a piegare verso sud fino a raggiungere lo stesso oceano ma quattro mila centottantaquattro chilometri dopo
Una corsa quella del Niger scrive Marco Alverà antropologo
Che ha dato la vita a molte popolazioni le quali grazie alle sue acque vivono di pesca e di allevamento
Percorrere il corso del Niger è un'esperienza che tocca nel profondo
Se la celebre risalita del fiume Congo magistralmente narrata da Joseph Conrad significava addentrarsi nel cuore di tenebra dell'Africa
Percorrere le acque collo se del Niger e come andare verso un Mullah sempre più luminosa sempre più pallido dove tutto si dissolve lentamente
Queste rive non lasciano spazio a mondi misteriosi popolati da selvaggi feroci dediti a culti pagani non nascondono nulla agli occhi del viaggiatore
Tutto svanisce attorno a te e lo vedi il Congo piccole di collera creava paura il Niger
Crea invece secondo Marco Aime anziani spaesamento per il vuoto che ti circonda il sei è un'eterna tesa la sensazione che si prova percorrendo le le piste sabbiose che qualcosa
In quelle piante seccate dal sole sia sempre per arrivare o a cadere
Il Sahel e anche e soprattutto un'assenza stupisce più perciò che manca che per ciò che si vede
Si naviga a ritmo lento delle ginnaste con le loro belle fatti di Sacchi del cemento riusciti assieme enormi rattoppi che intercettano l'ebbrezza istante del fiume per sospingere genti e merci
Solo così si riesce a leggere il paesaggio fatto di terra sardi animali veggenti che vive lungo le rive del fiume
Sulle rive sfilano lenti villaggi fatti di case di terra tra le quali sono sorte leggere cupole di paglia che segnano la presenza di nomadi aggregati sì ai villaggi di pescatori
Le mandrie che percorrono lentamente le rive del Niger sono parte del paesaggio così come dei piccoli epiloghi dei prestatori Boso che solcano le onde in cerca di un buon posto dove gettare nere
Questo è la descrizione che fa
Marco Aime descrizione cinematografica letteraria e poetica
E di questo articolo della rubrica troppo lista che ha intitolato l'amare il destino del fiume Niger e termina questo questo racconto
Che non possiamo leggere tu proprio ai fasti del passato non corrisponde scrive Marco Aime un presente altrettanto glorioso del fiume Niger
Le antiche città carovaniere come Timbuctù e Gao
Sono oggi in forte declino segnalate dall'isolamento dall'avanzare del deserto e dal terrorismo
Le milizie armate dell'un dell'universo jihadista hanno preso il controllo della regione governando né
I traffici oggi più redditizi di droga e di armi di migranti seminando il terrore tra gli abitanti che vivono sul Niger
Dopo aver piegato al sud del grande fiume si lancia nella sua corsa verso il mare e proprio qui
Nella regione acquitrinosa del Delta le ultime non ho le ultime onde sono testimoni di una tragedia che si consuma da anni
Da quando negli anni settanta quest'area ricca di petrolio è stata presa d'assalto dalle grandi delle più grandi compagnie mondiali del settore keniano devastato il territorio
Un brutto finale per un viaggio quello del Niger
Che attraversa l'Africa occidentale come un'arteria vitale soffrendo anch'esso assieme alle popolazioni che lo abitano nel bene e nell'vale questo
Quanto ha scritto la rivista Africa
Invitando la anche al viaggio alla conoscenza di questo grande fiume che il fiume Niger l'antropologo ma ecco ahimè e in questa puntata
Natalizia vogliamo parlare anche di letteratura africana dopo aver parlato di economia di viaggi e
Parliamo di letteratura con una grande conoscitore
Le conoscitrice talvolta una grandissima conoscitrice della letteratura africano e la professoressa Itala Vivante
Chi ha insegnato a lungo questa materia grandi divulga Trichet anche nei giornali l'Africa deve molto a questa questa professoressa si la letteratura tedesca africana è stata conosciuta tradotta divulgata studiata analizzata dagli studenti nelle
Numero di Nigrizia di ottobre la professoressa
Itala Divan
Fa una bellissima recensione la recensione di un libro di gli One de o molto uso poi faremo la conoscenza di questa brillantissima
E scrittrice ieri ugualmente pomo Torzo nata a Barbetta osserva e cresciuta in Nigeria però trasferitasi giovanissima in Sudafrica il titolo del libro
Un lutto insolito io guardiamo Toso imbuto insolito traduzione di Emilia venti
Un il libro molto bello che consigliamo appunto a tutti
E che Itala Vivanti inizia a raccontare con un titolo Thanatos ed Eros a Johannesburg
E l'indagine ore di questo romanzo di una madre sul suicidio della figlia diventa una labirintica e dolorosa introspezione un'opera articolata più livelli che porta allo scoperto pratiche inquietanti
E delinea una nuova amicizia e innesca una crisi coniugale si intitola un brutto insolito il nuovo romanzo di io quand'ero molto mosso
Dicevamo nata Hubbard vedo sta nei Caraibi è cresciuta in Nigeria e trasferitasi giovanissima insultati chiede proprio tra questi due Paesi chiesto questo romanzo io ambientato benché si svolga tutto in Sudafrica che portava ma più ancora Johannesburg
E il suo terzo romanzo dopo buon Boy del due mila e undici e the Woman Next door del due mila e sei dice quest'ultimo tradotto in italiano sempre da sessantasei zero sette nel seccamente
Come la signora della porta accanto è giunto finalista al Premio Lattes Grinzane Cavour del due mila e diciotto una casa editrice molto interessante
Sixties X settanta
Si tratta
Questo romanzo di un'opera fortemente innovativa rispetto alle precedenti
Innovativa nella tematica ma più ancora nelle soluzioni formali la struttura e complessa e articolata più di ferie nel rendermi conto
Si è tentati di sceglierne uno che appaia più rilevante pochi anche soltanto attraente innanzitutto
In questo romanzo scrive Itala vivande tutte dire il tema
Del rapporto madre figlia vissuto nella rame mutazione nella ricerca di significato dal momento che quando la scena si apre la figlia gli Inca e già morta e sua madre mossi solo accorre disperata a Johannesburg per capire cosa sia successa indagare su una storia di suicidio che riappare inspiegabile
Collegato direttamente a questo c'è il tema della morte la scomparsa di una persona vivente che lascerà dei rapporti affettivi intensi appare inaccettabile quasi un furto in L'assassinio
La morte vinta scrive Itala validi rivali in questa recinzione ricordo del libro di ieri quando è molto mosso con molto insolito insolito pubblicato trattasi di editrice
Sì sì sì della
Ecco qua la bellissima recensione che raccomanda corredata da una foto della scrittrice a casa sua la libreria un altro racconto sempre
Di
Di di di di letteratura che segue questa recensione che vi invito a leggere c'è una bellissima intervista proprio alla scrittrice agli one day Omo Toso
Racconto di silenzi che distanza abbiamo
Andargli a livello sempre sulla rivista Nigrizia del mese di ottobre ha incontrato la scrittrice alla festival di letteratura di Mantova
Sei tornando quindi sulla sua sulla sua opera che vi abbiamo appena raccontato un brutto insolito di io guanti un motto Zotti quarantadue anni nel frattempo diventata mamma di due gemelli ha presentato il suo terzo impegnativo romanzo edito in Italia da Sixties i test
Con il presidente
Libero pubblicata la signora della porta accanto
In un'intervista ha detto la scrittrice che la Nigeria rappresenta una parte forte della sua identità Montisola la protagonista del romanzo afferma che l'origine dei suoi guai è stato il trasferimento dalla Nigeria al Sudafrica c'è qualcosa di autobiografico nel libro si chiede
A gli One devo molto sto e lei risponde non mi identifico con un Paese sono andata alle barbe ethos adesso vivo a Johannesburg mi piace appartenere a molti posti compresa la Nigeria dove ho passato i primi dodici anni di vita
Per molti isolani invece la miseria rappresenta qualcosa di familiare con Lo Sciuto
A Città del Capo si sente sopraffatta da un mondo estraneo nonna un lavoro perde la relazione con la figlia e consistenza
L'idea iniziale del romanzo è venuta della morte di mia madre se racconta la scrittrice che è mancato quando io avevo ventitré anni l'età in cui morì gli Inca la figlia di Moggi isola volevo scrivere della morte
Del senso di perdita della maternità ma in un modo
Ma non in modo autobiografico dice creando una storia completamente di fiction così ho invertito lo scenario e la figlia morire in
La madre cerca di investigare sul perché del suo Siciliotti vada Capetown a Johannesburg per capire
Chi era questa fine questa unica figlia ma presto la sua ricerca cambia obiettivo ed è rivolta piuttosto a trovare
Se stessa e così in una questa lunga bellissima intervista di Anna Ianniello
La scrittrice racconta appunto questo romanzo che vi invito a leggere un lutto insolito io guardi con molto su quarantadue anni scrittrice tra due mondi nata nei Caraibi vive e lavora in Sudafrica dopo essere cresciuto negli Stati Uniti concludiamo questa nostra
Puntata natalizi andando allergie di un pezzo della prefazione delle Cardinal Mark Teo Maria zuppi arcivescovo di Bologna e il presidente della Cei
Che grazie scritto la prefazione a un volume curato da monsignor Vincenzo Paglia
Dal titolo il pranzo di Natale questo libro edito da Sanpaolo ad adattarsi Editrice San Paolo ricorda
Avvenire che pubblica questa pezzi di questa prefazione che dal mille novecentottantadue il pranzo di Natale della Comunità di Sant'Egidio è diventata
è diventato unico Nagy Natali in cui nessuno escluso
Iscrive batteva Matteo Zuppi cardinal di Milano a come prefazione a questo libro il pranzo di Natale di monsignor Vincenzo Paglia questo libro scrive Matteo Zuppi il miglior commento al versetto evangelico di Lucca tredici ventinove che descrive il regno dei cieli proprio con un pranzo un grande banchetto
E cita questo testo dei Vangeli
Verranno da Oriente da occidente da settentrione
Da mezzogiorno e siederanno Ardenza nel regno di Dio
Fine della citazione a tavola il pranzo di Natale rappresenta un concreto antiscippo
è il racconto di un sogno la necessità di mostrare un impegno tutto l'anno sì aveva ragione il poeta Natale e tutto l'anno con l'impegno quotidiano della Comunità di Sant'Egidio e di ridare a questa festa il suo vero significato nascosto dal fastidioso quasi insultante consumismo che trasforma la festa umili e umana di Betlemme in USA
La festa senza il festeggiato come diceva il cardinal Biffi
Il pranzo di Natale è diventata do come un'icona del Natale una nuova grezzo
Che mostra a tutti l'eloquente scelte di Dio il comporsi intorno a lui della sua vera famiglia quella dei suoi fratelli più piccoli
E l'immagine concreta del volto umano di Gesù e della maternità della Chiesa che illumina con l'attende alla luce dell'amore tanti invisibili
Non solo colti o aiutati sono protagonisti del banchetto al centro della chiesa la chiese di tutti particolarmente dei poveri ricordava San Giovanni ventitresimo nel Concilio Vaticano secondo e il particolarmente non è un generico auspicio ma è una prassi e i poveri non sono una categoria astratta e ideologica ma persone con le loro il loro nome e la loro storia non un elenco un problema una cartella da aiutare e e si chiude con
Questi questi questi brani a Natalie il trans proprio
Celebrare la famiglia che si riunisce tanto che misuriamo l'assenza dei cali il giorno in cui si pensa alla famiglia
E che ci fa sentire Accolti armati si i pranzi di Natale il NARS nascono da una convinzione la Chiesa una famiglia anzi la vera famiglia in essa i fratelli più piccoli di Gesù non sono oggetto di qualche filantropia o di dance circoscritto volontariato
Sono i suoi che sono i suoi fratelli più piccoli e ci fanno diventare tutti piccoli
Questo scrive cardinal Matteo Zuppi come prefazione al libro il pranzo di Natale con questo auspicio
Per questo libro della Comunità di Sant'Egidio qui siamo grati per raccogliere tantissimi numerosi rifugiati e immigrati africani che trovano lì una casa un rifugio un conforto si chiude qua
Questa puntata cioè dotato di vi auguro un buon Natale vi lasciare in compagnia della programmazione di Radio Radicale
E vi do appuntamento la settimana prossima per altri viaggi nelle Africa