Presentazione del libro di Massimo Lensi "Guerra e fede nel diritto. Un dialogo interiore ai tempi del conflitto in Ucraina"

Beh intanto allora buona sera a tutte e tutti grazie di essere qui
Ma grazie alla biblioteca delle Oblate che ci ospita e siamo qui terra insomma chiacchierare un po'a insieme a partire da questo ultimo lavoro di Massimo Lenzi questo libero che la Carmignani riferisce che qui salutiamo con Chiara Del Corona ha voluto pubblicare
Guerre fede nel diritto un dialogo interiore ai tempi del conflitto di ucraini in Ucraina
Sarà questo libro ora io le riprendo le parole
Che estreme che ci sono direttamente nella nella quarta di copertina perché credo che meglio ecco Michele Branca le che ci raggiunge grazie amicale
Credo che meglio non si può alzare assumere la complessità al tempo stesso la semplicità di questo libro è il racconto di un viaggio peculiare attraverso la guerra il mondo della globalizzazione un viaggio che non arriva ma perché è un è un diario interiore un dialogo interiore che l'autore ha iniziato di getto con posso nel giro di una ventina di giorni a partire dalla inizio della del conflitto in Ucraina
Sulla spinta delle angoscia anche della del delle mozioni in cui che di per questa ultima emergenza che si andava ad aggiungere
Drammatici essi malamente alle tante emergenze che abbiamo vissuto che continuiamo a vivere
E quindi l'autore ha compiuto questo viaggio di dialogo con se stesso andando a osservare
Pensieri parole particolari con testo il diritto le relazioni le religioni e le relazioni
A partire da questa tragedia e che sono poi parole che ritroviamo come capitoli del libro
Il libro che appunto un un dialogo interiore che è diventato un libro nella speranza e nella tentativo di ricco riportare invita una confronto nella diversità che cd porti un po'a ritornare consapevoli e protagonisti
Dei nostri diritti a partire anche dalla riscoperta del ruolo del diritto nelle nostre relazioni
Ora io mi fermo qui vi presento prima di cominciare vi presento appunto agli ospiti con cui faremo questa chiacchierata
Vado in ordine geometrico la partita Dimitri Palagi alla mia destra che è consigliere comunale di sinistra Progetto Comune
Stefania Valbonesi che scrittrice e giornalista di dietro cultura
Michele Morrone che che oltre appunto a vere a una a una lunga esperienza di attività politica e anche il direttore del settimanale cultura commestibile
Micale branchiale bancale che ben conosciuta dopo entra scrittore in questa città ed infine l'autore
Ha mi fermo qui e chiedo subito aiuto a Michele per entrare nel cuore amica Remo Rocchi per entrare nel cuore di questo libro
Che ha il diritto che non a caso appunto si merita la maiuscola nel titolo non è un diritto qualunque
Nella nella nel suo libro massimo
Fa molti nella sua analisi fa molti esempi anche ricorrendo a esperienze personali di quanto sia importante sia stato importante il diritto nella prevenzione dei delle guerre ma anche nella soluzione delle guerre
Quello che io ti chiedo ed aiutarci un po'ha cominciato a ragionare di qual è lo spazio che nella situazione attuale il diritto può tornare a giocare
Grazie grazie e grazie al massimo per per l'invito
E bizzarro perché sia da diciamo una formazione non non da operatori del diritto manda storico di di incentrare però forse un po'di distacco agli USA
Il libro di Massimo io quando l'ho l'ho letto e credo sia stata la prima domanda che ha fatto l'abbiamo fatto intervista per cultura un mestiere ondivago con me e Simone siriani
La prima riflessione che un libro terapeutico
Nel senso che questo dialogo interiore non tanto se era proprio per l'autore probabilmente anche ma per noi che lo leggiamo per noi che ci troviamo a vivere una situazione ma quella che c'ha riportato in casa la guerra in Ucraina
Che oggettivamente ci ha rimesso al centro la parola un ma cosa sia una guerra che fondamentalmente avevamo lasciato dalla parte
E con le Paure con le sofferenze nel terrore le angosce e questo ci porta e detto forse se questo libro terapeutico può essere la medicina può essere una parte della cura Massimo nel libro affronta in modo molto seppur
Saltando seppur passando mettendo insieme con il pendolare argomenti però c'è questo filo del diritto è un film un po'con una parola e credo molti dei presenti hanno ascoltato per tanti pomeriggi domenica pomeriggio da dove c'è strage di diritto c'è strage dei popoli ed è vena frasi Marco Pannella che credo che sia un po'figlio quando mi vado se lasciti anche il libro di età e che i vari Paesi
Perché è un po'così partendo da questa assoluta un assuntore
Io personalmente mancano molti voi ritengono veri
Analizza e visualizza la situazione Reina sulla luce di Cristo il canto l'esempio del PPE Massimo fa il quale che noi in quella conversazione abbiamo parlato a lungo è quello dell'ex jugoslava è forse quello più vicino territorialmente nel tempo ma anche forse ulteriormente una guerra europea
Non c'è un attore una superpotenza come la Russia ma una
Una guerra che si come questa che si si vive si attua nello spazio del diritto che noi conosciamo
Senza nulla togliere a scuole giuridiche di altri continenti altre esperienze e la scuola
E il diritto europeo chiaramente qui è chiamata in causa insieme alla storia di questo continente
Ora c'è questa riflessione il libro che Massimo fa rispetto appunto diceva grazie alla prevenzione delle guerre ahimè mi viene da dire che rispetto al prevenire la guerra diritto affatto forse in questo momento può fare poco
Speravamo che avesse fatto molto invece dopo il tribunale speciale
Dei crimini nell'ex Jugoslavia dopo l'istituzione del Tribunale internazionale dopo quello che è avvenuto sul genocidio in Ruanda e altre esperienze
Non è non è servito a fare a non fare iniziare una nuova guerra nel nostro continente non è servito a far terminare molte guerre in giro per il mondo nel non possiamo dimenticare forse però è una strada per uscire da un conflitto quanto meno per
Mantenere viva la speranza che di fronte a un'aggressione diventa un fatto che è una negazione del diritto spesso ci possa essere una via d'uscita alla comunità internazionale non solo attraverso le armi
Ma anche attraverso appunto il diritto io penso ma solo scrive spesso nei suoi posso scrivere un libro
C'è un tema una ignorare trafficato
Il tribunale internazionale io credo che non inserire una condizione di Sacchi chi si difende una necessità di nomi sanità ma inserire nel dibattito pubblico per cui l'Occidente che supporta a mio avviso
Facendo bene
La resistenza Ucraina dovrebbe porre però all'attenzione dell'Ucraina stessa perché è un modo di difendersi anche quello
Voi direte beh insomma ti spara addosso tanto prima rispondo
Ai missili circoli abbatterli
E quindi questione ulteriore attacco di droni sopra Kier diritto potrà avvenire dopo invece invece no
E il libro di Massimo lo lo descrive lo lo raccontano modo io
Non saprei fare non avrei le conferenze tedesche ma quello che avrebbe dovuto insegnarci l'esperienza inusuale che il diritto il diritto internazionale il diritto penale di guerra questo diritto penale internazionale che poi questo parliamo
Ahimè dire invece nel finale si si si prova a ragionare in diritto internazionale a trecentosessanta gradi finale Lillo cioè doveva insegnare questo non c'è ma oggi riporre l'attenzione il fatto che in Ucraina assistant come gli alterati ma stiamo parlando dell'urea si stanno mettendo dei crimini di guerra dei Michelini contro il diritto internazionale quindi contro l'umanità è un modo di continuare una difesa
Di prendere parte prendere e preme
Ma nel libro di Massimo si va si va oltre e si ragiona come questo diritto
Internazionale si posa stanziare anche in un diritto
Dell'ambiente in un diritto
Mettendo insieme molte cose in questo libro parla d'Ucraina parla del Tibet parlare dell'Ungheria parla di Firenze inevitabilmente parla di di luoghi cari all'autore a noi ma parla ma li mette in fila perché tutte interconnesse allora il diritto penale internazionale che sembra così lontanissima al diritto nel difendere la Terra difendere quindi in diritto ambientale il diritto internazionale ambientale invece sono strettamente connessi perché questo mondo strettamente connesso per cui questa
Forse lo diciamo un po'non pensandoci un po'tipo slogan un poco la paura che ci di qualche grado in meno al riscaldamento cosa peraltro questa stavano mi pare accada apportando
Che è una guerra per l'Energia Guerra per il gas il detta così da un lato appunto una una grande preoccupazione nostre bollette e quant'altro ma
Anni prima appunto un elemento un elemento di politica internazionale in questo caso dell'Europa poi su questo magari De Rose infine le volevo dire
Ma in realtà il la riflessione che ci fa autori fa Massimo è quella che queste cose sono strettamente collegate che
Serve un una costituzione nella terra mia di Lolli il termine forse un po'troppo le storie un po'ampio però penso che ci sia Visca perché sono tutti i pezzetti di una stessa di una stessa la stessa
E qui e chiudo questo vogliono
C'è un ruolo dell'Europa chi è che ha un ruolo un
Sicuramente rispetto al passato se dobbiamo essere onesti è un ruolo come abbiamo già visto con la pandemia molto diverso dall'Europa che eravamo abituati a conoscere l'Europa della moneta della stabilità finanziaria della lotta a tutti i costi all'inflazione del debito
Inteso in senso mi rasserena il termine protestante quasi quindi quasi come un peccato come un elemento di di disvalore verrebbe da dire morale non non solo politico
Invece abbiamo assistito a un'Europa che da questo punto di vista su alcuni aspetti di politica energetica di politica economica finanziaria aveva iniziato ha detto con con la pandemia ha proseguito in questo senso una risposta politica netta uniforme
Da un certo punto di vista anche piuttosto sorprendente di sorprendente per il peso economia aveva la Russia in determinati Paesi non paesi diciamo proprio quelli tutti rispettosa quando il peso dalla Germania per essere chiari una risposta ferma netta
Probabilmente diciamo molto più netta di quella che ci si poteva aspettare in astratto
E tuttavia un'Europa che non non la mia dal mio punto di vista non non riesce a fare il salto successivo rispetto a questo cioè ancora un Grande
Mercato che inserisce elementi diventa diciamo così la dico male di economia sociale non soltanto di puro mercatismo e questo dal mio punto di vista sicuramente un elemento positivo
Ma non riesce a fare il salto nel piccolo internazionale nel diritto comunitarie nella costruzione di un'identità anche politica rispetto a questo
E invece le grandi fasi di svolte vasi cambiamento sono un momento in cui queste queste cose possono agire
Ma agiscono
Le forze della storia si sarebbe detto in altri temi agiscono non soltanto se c'è una volontà dei governi ma se c'è anche una volontà dei popoli e questa oggettivamente non la possiamo imputare ai cachi ci governa ai governi europei ma oggettivamente non abbiamo visto ed è uno dei temi anche del libro di Massimo abbiamo visto una mobilitazione popolare
Come è successo in altri momenti in altre fasi storiche
Le piazze non non si sono riempite se non poche
Lodevoli volte
E l'abbiamo vista dagli schermi forse neanche della televisione non quantomeno dalla televisione dei telefonini e dei computer questa guerra e allora un po'difficile ci sia un salto nella storia se non c'è un salto di popolo da questo punto di e questo è un altro degli elementi che essi che si registra in questo libro e che
è una delle tracce che si trovano che dal mio punto di vista anche dal punto di vista di oppure la minutino e che ci impongono di continuare a ragionare di continuare a cercare una una strada per l'affermazione quale credo che nessuno di noi abbia no probabilmente stava a provare a farlo Frentzen fasce da qualche parte
Però Massimo da un da una linea dice
Per far finire un conflitto
Più che una conferenza di fasce almeno nella fase in cui era quando è stata scritta ma forse le cose sono soltanto peggiorata e oggi mentre farlo è forse più pensabile raccordo di governance eccita
Detto che è un accordo di governo anche a un accordo sicuramente non perfetto anzi raccordo sicuramente
Che lascia insoddisfatti più o meno tutti
I io di mestiere al di là di Larissa faccio il trattato di vista macho sindacalista dell'impresa
E una delle regole abbiano a Trieste quando una corde buono perché ha fatto arrabbiare tutti
E detto in questo senso era un accordo buono perché l'accordo lasciava più o meno scontenti tutti ma un accordo di governance e non è un accordo di conoscenza
Ha detto che è durato più di vent'anni che è un buon tempo raccordo di governance ed è stato un modo per stabilizzare un'aria che non è per niente risolta non è per me lo vediamo lo abbiamo letto in queste settimane in questi mesi
Può essere quella la strada non lo so non diciamo non c'è ma sicuramente immaginarsi una via e provare a far ragionare e chi a quel tavolo quello a quel tavolo dovrà cominciare a si spera prima possibile a mettere in campo può essere una una strada non è la probabilmente non non non ci sarà lo spazio per ora
Ma nasce come sogneremmo ma sarebbe già rispetto alle bombe
Che cadono ancora imperterrito è un primo passo quello di macinare intanto un primo accordo di governance rispetto a quando è stato scritto questo libro Rispetto a quando
Abbiamo fatto la chiacchierata esperto versate oggi
Non sono ottimista rispetto a questo ma se c'è una cosa che abbiamo imparato in tutti questi anni di continuare ad avere Fini è lavorare perché questo avvenga io di questo libro serate come queste possono essere un piccolo tassello mi auguro perché questo continua andare prendere consapevolezza almeno su questi temi
Grazie finestrato perfettamente nei campi che credo più o meno
Possiamo dire di avere ogni dieci minuti a testa approfitto per ringraziare anche radio radicale che sta video registrando questa presentazione per cui poi eventualmente la si può ritrovare sul sito
Ma Michele Brancaleone scomoda teme riallaccio un po'anche a a quello che diceva amica Remo Rocchi cioè alla a assenza di mobilitazione cioè anche alla necessita di riappropriarci di ha una coscienza di quello che sta succedendo ma anche di quello che può essere non sto il nostro ruolo non semplicemente di spettatori per non ritrovarsi poi spogliati a e e e e ridotti appunto ha semplicemente essere dei portatori di angosciano Massimo nella dedica un intero capitolo alle religioni
Che lui interroga poi come ordinamenti giuridici non non tanto dal punto di vista teologico però punto il interessante anche questa evoluzione del dibattito di guerra aggiustano e vedere come
Come questa nelle diverse religione
Giobatta scusate però punto poi arriva anche al Dalai lama e allora la quello che io ti chiederà del starci un po'a ragionare su questo concetto di guerra giusta esiste ancora uno spazio per la guerra giusta o se vogliamo fare la la guerra inevitabile
E e e in questo senso la legittima difesa che spazio ha e quale anche il il supporto che noi possiamo dare a questo tipo di
Discussione
Difficile dare una risposta a questa domanda perché è difficile opporre a una domanda di questo tipo una formula io onestamente sono un po'disorientato di fronte a questa guerra non perché
Così non ebbe gli elementi per giudicare che l'aggredito e chi è l'aggressore mi sembra molto molto evidente molto chiaro e quindi bisogna stare nella parte degli ucraini
Però bisogna anche stare attenti a non credere sulla base di questa vicinanza credo nella retorica bellicista che mi sembra che l'asse facendo padrone cioè delegare
Soltanto le grandi potenze
Quella prova semplificare
Che prima erano tre e ora sembrano due
Con qualche Paese emergente
A delegare loro la conduzione e l'uscita dal conflitto
Vedo sotto questo profilo per la manifestazione di Roma sia stata importante
Anche se è stata raccontata in una maniera vorrei dire italiota cioè
Non si guardava alla gente che riempie un assegno da piazza che ha fatto la manifestazione
Si è guardato al commento che mi facevano i leader politici per vedere dove andavano a parare come si schiera io ci sono voci sono dalla parte mediocre in Italtel che quegli altri invece erano contro cioè il punto era cercare di trovare una
Suggestione una possibilità la fa sentire che la gente cioè
Anche perché la gente c'è sotto tanti profili
C'è il raccoglimento i farmaci tecnico Street
C'è nell'accogliere le persone abbiamo avuto in Italia un'accoglienza degli ucraini ciò nella stessa
Non è quella che non c'è stata per l'appunto come doveva esserci nei riguardi dei siriani perché venissero dalla guerra più buona più
Pacifica diciamo così ma sono stati non accolti con calore che meritavano
Quando poi nel febbraio cioè quando è cominciata la guerra
Pochi giorni prima
Dei bambini sono morti appare su colori respinti alla frontiera greca bambini
Cioè le fotografie
Non ho sentito una relazione un interessamento un colore vorrei dire
Se non quello di chi da molti anni prende parte nella difesa dei bambini io trovo veramente pesante un certo tipo di dibattito sugli indici
Cioè chi lavora per salvare seduta
E chi non lo fa o chi lo fa male deve essere aiutata
E poi si vedrà se come nel caso recente del Parlamento europeo ci sono invece altri tipi di di conduzione
Il punto è se tu hai a cuore quella vita possano ce l'hai se tenta versano quei bambini o se non ti interessa se dove andare sul giornale oppure voi andate sul posto rischiando qualcosa
Ora io dico
Guardo i minuti onde non andare troppo lontano che tu invece una domanda specifica e ti rispondo ascoltando con l'affermazione di Massimo che mi sono sognato sono giunto alle conclusioni di questo viaggio tra istituzioni religiose dottrine della guerra giusta
Ho capito solo una cosa vieta alle religioni c'è sempre un gran casino
Però questo non è brutta frase per me perché molta gente abituata a guardare regioni come formule
Con letture molto parziali strutturate
Sì c'è anche questo evidentemente non basta a spiegare
Rispetto tutti a modo spiritualità delle persone la fede è un dono importante che io non ho ricevuto tuttavia Massimo al di là di queste oltre al resto sviluppa una riflessione sui due pacifismo e che lui ha incontrato di più
Dicendo che il lutto la più convincente quel pacifismo internazionalista
Di impronta cattolica che un pacifismo che fa anche i conti con la realtà con l'accoglienza con con con i volti con le situazioni e le persone e la storia dei corridoi umanitari per dire per dire un aspetto
Ma se mi consentite di faccio un passo indietro e due davanti e per
Per parlare intenti più generalmente del libro le suggestioni che questo libro mi ha dato che ho trovato un bel libro consiglio a tutti di leggerlo
Perché un libro sincero
E un libro si è detto terapeutico trova anche esistenziale
Collocato in una fascia d'età che quelle in cui da adulti senza guardare a come si diventerà si diventa anziani
E quindi alle responsabilità che sia come esseri umani di fronte agli altri
Questa è una domanda che Massimo sempre avuto fin da ragazzo
Io non lo conosco da quando ragazzo l'ho conosciuto quando è venuto in Consiglio provinciale di euro addetto stampa lì ma ho conosciuto invece un suo amico quando liceo andavo a manifestare ed era Andrea Tamburi
Lo ricordo in piazza Libertà bei ragazzi abbiamo fatto manifestazione andiamo a mangiarci una pizza
è un ricordo bello che ho di Andrea e poi morto in circostanze misteriose
Diciamo così a Mosca
E per l'appunto
Per l'appunto
E però diciamo così questo tratto di curiosità di ricerca umana nella storia ritrovato anche Massimo relativo a Palazzo Medici Riccardi una volta vidi tra i suoi libri un libretto sulla osso ora glielo dico senza dirgli nulla e andare a spulciare meno perché lui non lo sa ma io mi sono laureata in storia della Cambogia
E quindi quell'aspetto interessava perché sono storie intrecciate e contigue proprio quelli di quella stagione che va dal settantacinque al settantanove e lì c'era più un discorso ad analisi un discorso anche politico che massima sviluppato anche su altre
Le latitudini il Tibet altre situazioni qui invece c'è
Se posso di una riflessione sul diritto sì
Non diritto che presuppone un dovere
Non voglio fa un discorso mazziniano poi comincia un po'a sentirne il bisogno di questi doveri ma possibile abbiamo solo diritti e nessun responsabilità verso gli altri
Io inizia a diffidare profondamente di chi parla solo di diritti
O tu finisca la storia degli altri e qui c'è una bella riflessione di Massimo
Su cosa vuol dire accompagnare i ragazzi fede fu futures
Su cosa vuol dire ritirarsi nella propria casa quando in fondo anche l'età la biologia ci dice che potresti farlo
Se cominciamo a far leva per finita cioè l'Europa a un trenta per cento di anziani quindi adottiamo regionale su questa bella responsabilità
Perché da anziani se proprio non se vissuto in modo torvo le cose diventano essenziali come lo sono diventati durante la pandemia
C'è chi ha reagito riflettendo cioè che l'Egitto perdendoci un po'la testa
Allora
Questa questa riflessione che diventa un senso di responsabilità verso gli altri anche se non è fatto di troppe formule
Ci dice che questo è un antidoto o se vogliamo un viatico buono nella stagione che Massimo chiama dell'antro proscenio cioè noi siamo ormai capaci di dare una forma gli assetti del mondo
Fino a un certo punto però abbiamo inventato l'atomica finché l'atomica una inventata corsetto del mondo non è credo cambiali ora per farlo
Viceversa ne stiamo stretti tra tonica ed lavora all'Ucraina ci ha riportato davanti anche il resto
Cioè ecco perché il pulsante
Avanzare delle proposte magari non soddisfano tutti ma che possono lo spoglio taccio uscire a questo coro pericolosissimo che l'atomica ci rimette davanti
Da una parte l'atomica dall'altra i microbi c'è la pandemia ci ha sconvolti infinitamente piccolo è uscito fuori che ci minaccia
Da una parte dall'altra c'abbiamo la tonica
Allora che cosa fare
Questa è un po'la domanda mi sembra di Massimo insieme alla riflessione che mi fa dialogando con un personaggio all'interno del suo libero cosa ha
Tale da uno che da adulta quando si è adulti che ci si interroga su due futuri il proprio
E quello dell'umanità
Quando si passa vorrei dire visto che c'è stato un appassionante tra virgolette discussione sull'ora legale
Passare dall'ora legale allora reale
Passare dalla narrazione tossica come dice Massimo una narrazione un po'più umana in cui gli altri non sono visti come degli amori ma insomma
Concludo ci parli
Mentre noi viviamo in un contesto umano geografico alla latitudine vostra quella urbana calmassero parla di Urbani cd
Tenga conto che la metà dell'umanità più della metà dell'umanità del due mila sette vive nelle città e nelle campagne questo è un problema di grandissima attualità lecita ci dicono come dire l'umanità
Ma la domanda di fondo della città piccolo o grande che sia ero mai tutto diventa grande piccolo al tempo stesso la domanda che un masso mi sembra accogliere con profondità e dire a se stesso ma io comodo colgo oggi l'appuntamento con la storia
La storia quella maiuscola
Che poi la domanda di tutti quanti noi
Io penso così siamo cita la nostra Firenze in cui l'appuntamento con la storia possiamo leggere anche col col senno di poi pensate Eugenio Montale è stato un grande non sono mica è stato un grande no per la pulizia la Primavera hitleriana credo che sia importante ma resoconto di una scelta di fondo che lui ha fatto quando dovendosi scalare ha scelto il Feng libera nel trentotto
Con un grande ringraziamento una bellissima lettera di congedo pieno di complimenti è stato buttato fuori del Gabinetto Vieusseux che lui mi diceva comincio a fare la fame
Qui l'appuntamento con la storia raccolto così
Restando fedeli sui rapporti anche effetti
Decidendo devi metterci del proprio
Si fa la pace rimettendoci rétro
Si fa la pace accettando di prendere un po'di freddo
E quindi incontrare anche chi non ci piace incontrare perché la pace si fa con i nemici non con gli amici
Quelli che sono invertiti tali sperando che un domani ritornino amici
Cioè la diplomazia e dire che a portata di tutti e questo mi consente di rispondere anche
Due minuti ho finito
A quello che mi domando agli prima che cosa possiamo fare cioè sono possibili percorsi di pace in quella stagione che la stagione che dice papa Francesco Della Terza continuerà mondiale pezzi
Che la stagione non più una di un'epoca di cambiamento ma di cambiamento d'epoca che non riuscì Luciano a decifrare e perché cambiamento d'epoca visto che stiamo ritornando alle guerre di trincea
Ma sulle quali incombe l'atomica sono categorie strane
Per noi
Io penso di trovare anche un po'di umiltà
Mi è piaciuto molto un bel libro di sarà bikini tra dica Creek che è stato tradotto con il titolo di contro la sinistra non liberale ma il vero titolo era i presuntuosi
Che è un po'il dramma della classe intellettuale politico occidentale
Noi abbiamo scoperto gli accordi di Minsk
Che sono del due mila due quattordici varia solo dopo quanti anni
Solo dopo che è scoppiata la guerra abbiamo scoperto gli accordi di Doha
Solo dopo che gli americani sono inutili organista non erano stati firmati fare un anno prima
Se non mi sbaglio
Dunque c'è da aspettarsi entrando qui ci sono gli angeli con le trombe dell'Apocalisse dicono di sbagliarsi entrando ora
Alle Oblate
E qui determina avete già toccati io denuncio soltanto perché ho già parlato finto io penso che per corsi di pace non sono percorsi di formule
Tu per fare la pace nel mondo degli voglio bene a qualcuno almeno una persona che non sia parte della tua tribù questo mi sembra la via il fondo esistenziale
Liliana cosa c'entra questo con l'Ucraina centra perché ti taglio più il cuore gli elementi per dire oggi Silvio ti prendo in casa
E avrei voluto che la stessa persona ci fosse stata quando circa un migliaio di ragazzi se non sbaglio sono utili alla Domus perché non voleva andare in guerra
Non c'è stata una reazione di popolo che pure era importante incoraggiare credo
Allora questo cosa vuol dire che c'è purtroppo una retorica bellicista che bisogna un po'rigettare
Un poco ci prende tutti quanti perché poi si sposa con la logica dello spettatore nella quale volenti o nolenti un po'siamo caduti complice anche la pandemia che ci ha portato a tablet e telefonini molto più di quanto non non pensasse in precedenza la storia quella maiuscola passa per le nostre strade allora per la via parlavano prima immigrati
Fare le scorie italiano per le persone
Lucherini
Le badanti georgiane
Avere cuore per queste persone vuol dire porre interrelazione con la storia di chi da qui guardi a Rovigo congiunti che sono lì
Le adozioni a distanza non sono una sciocchezza solo gol vuol dire evitare che domani un bambino faccio un viaggio assurdo in mare sui turca e studiare
Parlare di Rom e Sinti e averne cura qui Firenze vuol dire ricordarsi che anche costoro sono stati vittime del genocidio mezzo milione
E alcuni son partiti anche dalle nostre campane son partiti gli ebrei purtroppo sono partiti anche il
Abbiamo lavorato lì con Massimo sulla pena di morte
Che scrivere condannati a morte vuol dire che qualcuno dovrà credo li scrivi dice il personale che scrive da Firenze
A Podolski unit
Sto facendo solo degli esempi per dire come è possibile costruire la pace a partire da qui con i mezzi che abbiamo a disposizione vuol dire che noi dobbiamo stare attenti alle nostre città a quelle guerre sono corrispettivi sono l'altra faccia la metà delle guerre più crea anche ci sono delle guerre vogliamo dire povere ma che proprio non sono fa pensare a quanti anziani finiscono in istituto
E al fatto che ancora non si possono andare a trovare
In molti casi
Chi si prende cura di costoro di questi nostri cari
Ma è proprio necessario uno fiscale istituto
Oppure pensiamo ai portatori di handicap che senza fissa dimora cioè a coloro uso il linguaggio l'angelico di questi giorni che sono infuriati
Nel nostro tempo ecco a me sembra che al di là della riflessione fasce abbia insieme a difensore che faccia Massimo
Tutti credenti e non credenti hanno un'attesa nel tempio di Avvento il tempo dell'attesa
Questa attesa a me sembra che posso essere declinata adottando meno qualcuno che non ci conviene
Se uno fa questo questa ferita consente di aprire gli occhi di stare svegli e di unirsi ad altri per fare qualcosa
Stefania Michele
Anche un aspetto importante in cui sul lavoro
Teme il tuo ora bene
Dicevo Michele ha ha toccato un aspetto importante con cui tu nel tuo lavoro dediti moltissimo che è appunto quello di superare le barriere no ora nella bella introduzione che tu hai scritto al libro di Massimo che
Non spoglio ero perché veramente bella crimini ne conservi legge però ai centrato moltissimo la tua attenzione
Sull'importanza di dialogare con le emozioni no
E e su come alla fine nell'unico modo come dice anche Massimo in un punto di non trasformarsi in mostri è di dialogarci col mostro voti a aprirsi continuamente al dubbio no un po'evitare appunto quella quel peccato di di hybris che Massimo chiama ultra Costanza no che poi è quello che ci trasforma ecco quanto questo Stefania è fondamentale che cominciamo a farlo anche per detto sì Ficacci da da parole sbagliate
Sì argomento non facile perché in effetti è piuttosto complessa cercare di Caputo quando lo supera da che cosa si usa quali sono le prime parole che fotografano Ossus direttamente quelle che sono le bottiglie microfono si sente io non ci vado basta bensì subentriamo noi resoconto cioè la voce bassa voleva penso che sia la stessa cosa più o meno più o meno alla stessa altezza
Ancora dunque
Cioè io penso che sia necessario ripartire proprio da quello che è libero perché una una questione che Massimo posto con il suo libro
Ma mi sentite comunque giusto ecco quindi stesse benissimo
Uno
Una questione che che appunto mi ha affascinato ed è il motivo per cui ho scritto la prefazione al libro e e sono qui oggi a parlarne e il fatto che praticamente ma se non riesce a mettere in crisi chi legge
Si mette in crisi interroga non dà risposte piccole frutta ricomincia spiazzanti e poi la fine tua è un grande caos
Che è una cosa che salutari
Perché in effetti solo attraverso la critica di tutto completa tutta non si riesce effettivamente intravedere se sei quella che una sistematizzazione fosse un sistema forse una verità
Ed è questo che mi ha affascinato per quello che grazie probabilmente parla di atteggiamento emotivo
Ma estrema e che io credo che se non si dà forma
Attraverso le parole attraverso i sistemi di pensiero e fatti affascinante che Massimo faccia tutto per in particolare per la sua relazione con la nostra i e faccia tutti tutti i suoi richiami anche per molti e faccio i richiami a partire da Aristotele a Russo un po'meno a me piace di più dice che a lui comunque era ogni caso al contratto fra appunto alle migliori questa cosa qui insomma lui invece un pochino di meno come quello di causa accanto per esempio uno il mio nome nel fenomeno o il il discorso dimettersi dimettersi comunque sempre a confronto
Io credo che Popper la piega di quello che il mio mestiere che è quello di cercare sempre il contrario di quello che ti raccontano io faccio io faccio il giornalista di fatto quindi spesso e volentieri si vedono i fatti ma si devono soppesare quanto verità quanto rispondono davvero le parole che ti venga indetta a quello che è un fatto reale
Quindi questo Tita Puglia anche l'abitudine di ascoltare esaminare e controllare
Che cosa vuol dire questo vuol dire che praticamente ai assolutamente paradossalmente un contatto con la realtà che emozionale
Perché l'emozione ordinata vale a dire quella che più o meno Massimo Pompili con questo bellissimo viaggio che interiore esteriore sopra sotto sul per interno eccetera e proprio il fatto di dare un cioè di creare quello che non sa caos sistemati Scotti si fa sistema il sistema caotico
Da copertura esisteva tolti che quello di mettere dentro tutto insieme cioè non possiamo più dobbiamo smettere a mio parere è forse questo l'ammaestramento Massimo si può dire ammaestramento come Al Thani cioè e è un ammaestramento che da Massimo quello di dire a mio parere che non si deve escludere niente perché non siamo più abituati a pensare in maniera sistemica
Nel sistema esistente sia la luce e tenebra
Sia il positivo che negativo
In questo viaggio esistente la luce e l'ombra in positivo e negativo il contraddittorio
Come cifra per la comprensione solo sei ab riusciamo ad abbracciare tutto questo a mio parere si parla pace quella di cui parlava Michele
Bancale sta perché ci sembra l'unico tutto
Cioè il fatto si tutti arcangeli infatti è bello perché per tangenti uso improprio nero plumbeo Giuseppe proprio cioè a costruire c'è la guerra per costruire la pace sono e qui si potrebbe aprire chissà cosa non potevo fare dunque
Quindi quello quello che voglio dire io e che secondo me questo libro dovrebbe dare invece siccome libro spiazzante quella scossa che ti dice
Dunque io credo di sapere qualcosa sulla guerra io credo di sapere qualcosa avete capito qualcosa su come sei inserita nel mondo occidentale nella mia vita deve tutto questo non è vero
Partiamo dal contrario di quello che ho capito
Riprendiamo
Tutto quanto da quello addio da quello che è praticamente e
Il contrario c'è quello che era un piccante quello che a mio parere è grave la sintesi di questo libro e che forse Tanco pochino alla fine la la conclusione non si chiude un pochino il cerchio
E quando praticamente all'ultimo o alle ultime pagine Massimo comincia a dialogare con quello stesso demone interiore il demone interiore interiore rubrica ante invitante mi fai disperse e Tino
Do prende in giro sdrammatizza
Fa vedere le sue contraddizioni ecco penso che questa sia l'unica maniera per leggere un libro di questo genere
Vi confesso e quando me lo fecero leggere per la prima volta
Alle prime pagine dissi va be'ho capito mettiamolo via perché tanto è una di queste delibere
Raccontati linee che fanno le anime belle che non hanno problemi che tanto tutto sommato c'hanno il mangiare ce l'hanno assicurato il tetto il tetto sulla testa pure c'era una bella cultura ma che cosa vuoi che mi racconta eccetera
Poi invece mi ha anche dato lì la sua particolare
Ferocia di lucidità sulle cose
Dopodiché non sono riuscita a finirlo cioè scusi scusate non sono riuscito a sentirlo di reggere fino alla fine perché non c'era solo la lucidità sulle cose ma c'era anche la consapevolezza di non poter e dare risposte e questa è la cosa più interessante
Unione di due darà una risposta su questo libro io non credo che se è vero che tutti possano lei ce lo posso dire proprio tranquillamente ma non perché non ci serviva nel senso che ci sarebbe eccome però bisogna avere la capacità
E di fare in modo che tutte le domande e le contraddizioni e dei muri esposte e le continue e e continui richiami che Massimo fa adesso assumere immaginario culturale eccetera diventano diventano poco nostre infatti io penso che sia un libro adatto con ripeto
E quasi chiudo a quella che è la generazione nostra perché tu fai tutto dieci di quello che io ho letto studiato ho sentito certe tutti noi insomma è un pochino di quelli che siamo di quelli insomma su quel decennio eccetera così circa è una generazione sì
Poi vorremmo un pochino invece agganciarmi e queste libero quindi quindi io di questo libro sono cittadini perché e noioso ma interessante d'accordo
Razionale ma anche totalmente irrazionale
E caotico mano suo al suo sistema quindi vi prego di leggere decreto pochi dopo che cosa mi direte se si propende sulla cosa sull'altra non credo che nessuno di voi avrà ne è una risposta simile né una reazione simile comunque questo una sfida e io libera non c'è così
Parlavo prima prima prima si parlava di questioni che piazzano poteva scusate ritorniamo a questa grande cesura che in fin dei conti questo sì che lo possiamo dire è stata la guerra in Europa
La guerra in Europa una cesura è un problema è un problema esistenziale per tutti noi perché non pensavano diciamoci la verità che la guerra potesse arrivare di nuovo in Europa
Quasi alle porte nostre perché in fin dei conti chiedeva quanti ma quanti non hanno avuto magari che sono
Dondi con casa magari perché perché fortunatamente una bisogno ma vicini che hanno la badante ucraina una signora che diva stirare Ucraina Cosentino tagliente attive eccetera cioè sono molto vicini realtà
Sono mondi che si mischiano con i nostri quindi il fatto che loro interi entrino in guerra i sedici ha lasciato tutti io credo sbalorditi assolutamente e in questo secretato anche una certa attonita sto prefazione da dire ma non è vero ce la stanno raccontando
Perché io all'inizio almeno sentito dire anche questo ma che cosa dicono i tuoi colleghi ma ce la guerra davvero ma perché fanno storie fra tutte le bombe Michele ovvero che ci sono state cose così perché siamo colleghi due anche lo fa il giornalista fra le altre cose
E quindi insomma però il problema è che dopo tre anni le persone non sono scese in piazza a mio parere e almeno questo io ho avvertito come cronista quindi devo un conto respirare l'aria di fronte le persone non sono scese in piazza perché quasi per la paura di dire ma allora la guerra ed era cioè se si scende in piazza S. Paparo eccetera zero e adesso che c'è davvero e come dire fa bene ma lo sappiamo diceva
Quindi tanta presa di come posso dire di distanza di distanza perché si ha paura di affermare che in effetti i ragazzi oggi loro e trovano i governi c'è da è inevitabile questo tra l'altro perché è una cosa di causa effetto che fa che fa ceca assolutamente inevitabile purtroppo cioè se non finisce la guerra e destinata ha da ad allargarsi anche perché quello che c'è in gioco non è una questione di semplici
Confini di qualche di qualche un pochino di insomma un po'di Crimea che fa di laudi qua certo ma non è questo
Cioè d'come da come è scoppiata è chiaro che il conflitto era assolutamente sin dall'inizio fra le due potenze mondiali
In un modo o nell'altro attraverso delle schermaglie incerto
è chiaro che dentro c'era Juve sei e e io direi Los perché sono nati per l'epoca diciamo Russia tra meglio perché è un'altra cosa raccolto
Quindi insomma in tutto questo poi oltretutto scoppia pure lui e qui ancora non c'era la possibilità di scrivere perché ancora non era così emergente la rivolta in Iran
E anche lì
Torna di nuovo c'è una conseguenza secondo ma in qualche modo ma torna di nuovo un altro problema anche lì ci risentiamo toccati in quello che il quotidiano occhietti almeno noi donne che che si ribella lì solo le donne
Le donne cioè le nostre sorelle perché di questo re perché quando si studiava all'università Firenze io vengo da Ravenna né o o c'erano cinquantotto anni circa quindi più di vent'anni fa
Le mie le mie compagne di di il percorso bisogna spesso ragazze cucù suscita eccetera quindi a mettere queste queste ragazze con il velo e che comunque si fanno ammazzare avete visto
Anche la giovane età ha la la determinazione la consapevolezza mi fa venire in mente la cosa mi fa venire in mente cioè noi
Il fatto che non ci siano più tanti spazi lontani fra noi e loro ce lo fa percepire come quotidiano nostro
E qui scatta forse la procura perché non riusciamo a fare una bella manifestazione per lire cioè è stata fatta per carità però perché ad un diventa così forte così importante come il come come durante pianissimo settanta ce ce ne sono state forse c'è qualcosa che ci impedisce forse pensiamo di esseri Giannone dentro e quindi abbiamo paura non lo so io pongo anch'io ho domande un po'perché il mio mestiere è un po'perché tutto sommato purtroppo non ho risposte
L'ultima cosa che voglio dire Enea gancio sempre alla alla bella
Va be'interpreta del contributo di ricalibrare un canale ecco parla quando quando si parla di diritti solo diritti noi siamo stanchi distinti per la risoluzione di tutti hai ragione Michele
Però stiamo attenti perché questo è un rischio
è un rischio perché ti assicuro che per quanti diritti ci siano
E sono tanti ormai granitici tutto si sta allargando di lancio un allarme se ancora l'avete capito ma penso che tutti quanti ne abbiate capito si sta allargando la platea degli agenti
Che nominalmente hanno diritto e di fatto non io sto pensando per esempio tutti si metteranno a ridere perché ne parlino il diritto alla casa
Indirizzata svuotato
Noi non riusciamo più ad arrivare al diritto alla casa perché perché esiste eccomi ma c'è un problema per esempio sessione lavoratore poi però non riesce a pagare l'affitto
E quando fai fuori docile più quella bella cosa che si chiamava edilizia residenziale pubblica in cui tu potevi giustamente e legittimamente
Andare a fare domanda e tu entravi perché avevi requisiti
Quanto ai requisiti non mi ricordo ragazzi scusato Juve dico solo una cosa sono le le domande fatte quest'anno per il banditore essenziale della sono tre mila
Duecento sessantotto mi sembra a corte due mila
Settecento corno di meno due mila duecentoquarantotto mi sembra e respinte tutte le c'è e marxismo io che sino lo si sta parlando di diritti e doveri si sta parlando che diritto non esiste più
Si sta parlando di una cosa terribile che i poveri a questo punto solo criminalità T quattro poveri c'è ma votate non vi sto dicendo cosucce così cioè io faccio la parte di lubrificante adesso ero ero ero un po'le padelle blu la butto via e vediamo un pochino chi risponde alle provocazioni cioè dodici abbiamo il problema di gente
Che semplicemente perché diventato povero non riesce più a vivere e invece di tigli platani si farà che si danno quei duecento euro in più che magari ti permettono di avere anche un pochino di dignità di rifiutare un lavoro che magari e da schiavi cioè tra loro
Tutti si danno noti sì proprio perché si può succo problema poiché si occupa bene
Se non lo aggira sera feconda hai trovato il lavoro il lavoro non me ne frega nulla perché tu sei occupabili
La smetto qui perché siamo e cominciamo arrabbiarci
Poi guarda
Dunque grazie Stefania no e questo è fuori
è Dimitri io approfitterei anche appunto delle cose che che che ci ha appena detto Stefania a proposito dei diritti no
I diritti sì ma anche doveri
E però forse in tutto questo
Il punto che è alla base da affrontare
Per la guerra per i problemi della globalizzazione per quello che sta succedendo nelle nostre società cioè come ricostruire un dibattito pubblico su che anche se prendiamo una cosa drammatica come appunto la guerra che non è poi sono la guerra in Ucraina come giustamente ha ricordato Michele ci sono tantissime
Guerre di cui riusciamo a dimenticarci non ultime appunto la guerra anche curdo turca il conflitto israelo palestinese ma l'Elenco anche Massimo ne ne elenca
Ma un'infinità e probabilmente ne ne ne dimentica alcuna però anche in questo di fronte alla drammaticità di questo poi alla fine il dibattito pubblico e lo chiedo a te perché in questo momento s'è quello che ha ha un ruolo attivo in in politica e e il dibattito pubblico si risolve un po'permettimi estremizzo nella curva Sud curvo curva Sud curva nord tra un pacifismo
Da un lato un in un interventismo non violento e poi invece
Apparati istituzionali governi la NATO eccetera
In tutto questo
Dove noi non ci siamo e mentre non ci siamo come giustamente dice Stefania e segna la massima nel suo libro quello che Montella angoscia sociale no angoscia che che che che poi diventa anche la non più una lotta comune per i diritti ma io contro di te no si ritorna un po'allo stato di natura
Che cosa possiamo fare
Allora in intanto grazie anche da parte mia un'occasione poi per condividere alcune riflessioni rispondendo parto dall'alba rispondere alla domanda da provarci
E aggiungere alcune cose stanno nei dieci minuti il problema del dibattito pubblico è la dimensione del pubblico e qui uno può dire Jamaica non lo è cioè qual è la dimensione del pubblico intesa in questo caso non come il pubblico lo Stato ma il pubblico inteso come comunità come spazio in cui ci si confronta
Intanto ma riconosciuto lo spazio e quindi deve riuscire a capire dove effettivamente ci si può confrontare e questo libro utile io penso che sia utile soprattutto per chi non concorda rispetto alla scelta
Nell'incalzare del libro c'è la necessità di prendere una scelta una posizione e che il dialogo è necessario ma a un certo punto di fronte alcune cose ci si trova costretti o o si sente una necessità interiore di fare una scelta
E io non credo di condividere la scelta viene scritta nel libro e quindi su questo
Diciamo ho iniziato a interrogarmi col libro ma soprattutto con con me stesso e va capito dove effettivamente ci si può confrontare sicuramente non sulle piattaforme digitali o meglio qualsiasi strumento è uscire ma le piattaforme digitali sono costruite per creare una sorta di dipendenza psicologica
Per cui su deve avere il maggior numero di mi piace possibile perché questo definisce il fatto che essa è incerto hai la certezza o sei certa
Che le persone che hanno letto
E quindi ciò che hai pensato e ciò che è scritto ha avuto un riscontro
E il numero di interazioni aumentar seconda della conflittualità non costruttiva si riesce a creare e quindi spinge a una comunicazione non dico nulla di di Tintin nuovo di sconvolgente che però deve essere polarizzante cessi da verificare il maggior numero di interazioni lo si ottiene o attraverso l'applauso attraverso la rabbia e l'offesa entrambe le cose funzionano molto bene quindi si può essere molto popolari anche costruendo post negativi
Credo che le figure diciamo che oggi sono al Governo abbiamo investito molto anche rispetto a riceve molte offese quindi sarà una serie di studi attivo riuscì a operare di fate solo un favore aumentare quella quella Ricci
E qui io non penso che gratta forme digitali oggi con questa scarsa consapevolezza che ci sono che c'è attorno al loro possano essere gli spazi chiusi
Purtroppo non sono le istituzioni luogo glielo dico sentendomi parte delle istituzioni non volendo fare il giochino di quello dentro o fuori
Ma anche all'interno delle istituzioni
Il dibattito spesso nasconde il merito delle questioni a favore della necessità di ottenere un consenso questo fa parte diciamo della politica è come tu costruisci quel consenso e spesso ci si ritrova ingabbiati rispetto a delle dimensioni
Che sono legate a un all'immaginario ma un immaginario di appartenere soprattutto al passato
Su questo apro una piccola parentesi perché mi è venuto in mente proprio leggendo questo libro
Che senso ha
Avere un immaginario legato alla guerra fredda nel momento in cui è venuta meno la guerra fredda da ormai tanti anni teme ad esempio il la dimensione dell'Unione Sovietica ha un valore solo simboli non è legato al mio certificato di nascita che mi fa sentire figlio di una cosa che non esiste più
E e a me quindi ha regalato fin da piccolo l'idea di essere apolide nel senso che sui documenti d'identità il luogo di nascita dà per scontata una persona volte non sei italiano
E ovviamente diciamo avendo aveva voluto un problema di colore della pelle per me più e più semplice il tema cioè solo chi al documento d'identità ti chiede allora non sei italiano
E e allora dico sei e per la motorizzazione italiana io sono russo che giustamente lituani potrebbero arrabbiarsi molto perché mai sazi russi e quindici c'è un problema enorme culturale di di quale possa partire però per me ecco
Storia di Antonaz che fare con la politica e pure io mi definisco comunista ma per me e son sempre state cose separate io l'ho scoperta e la mia militanza il peso mitologico che l'Unione Sovietica aveva in chi apparteneva a quelle idee politiche mi e e da questo si esce male
Anche la discussione di oggi perché invece il portato storico del Novecento in questo conflitto è molto pesante e lo è per forti responsabilità del europea che qui veniva citata
Perché il fatto che il nazionalismo e l'omogeneità culturale e linguistica siano diventati un elemento di identità così forte io penso sia una grossa responsabilità che abbiamo perché io temo che ci sia stato anche molta presunzione da parte dei Paesi occidentali dell'Europa occidentale nei confronti dei Paesi orientali nel libro c'è
Il fatto che la libertà fosse McDonald può funzionare nel breve periodo ma poi smette di essere tale perché è il tipo di promessa che tu fai su qual è la felicità che tu porti e qual è il tipo di libertà che porti e quindi lì c'era un elemento è un sentimento di infelicità molto forte perché quel blocco non cade per invasione o per vittoria militare ma implode cade su se stesso perché c'è una spinta di richiesta di libertà e ricchezza di felicità perché secondo me le cose stanno insieme e oggi invece quelle risposte si dimostrano del tutto insufficienti e la costruzione di un livello europeo
Che fondamentalmente ha chiuso gli occhi rispetto alla al coltivare identità nazionale l'omogeneità linguistica
è pesante tant'è che anche l'identità canine russa
Anche questa per me è straniante faccio un ultimo esempio e poi vado velocemente dire alcune cose più legate a Libero
A proposito di sentirsi parte di un Paese sentirsi parte di di una cultura e di una lingua
Io presidente le persone
Con cui mi capitava di che mi capitava di ascoltare via in famiglia più che quelle con cui parlavo direttamente io che nel rispetto all'ascesa di produce in e di un certo modo di interpretare la cultura e la storia russa si chiedevano come fosse possibile
Persone che avevano ovviamente un alto livello culturale che vedevano il Paese trasformarsi e vedevano il consenso nascere attorno a quello quel tipo di domande si facevano quelle persone io non li ho mai sentiti all'interno del sistema politico del dibattito pubblico
E quindi semmai il tema diventava giudicare chi effettivamente deteneva il potere non qual era il meccanismo che nasceva di consenso intorno a quell'affermazione
E quindi per tornare alla domanda del come si ricostruisce un dibattito pubblico adeguato alle necessità che abbiamo io penso che si debba partire
Da come stiamo
Individualmente e da come stanno le dimensioni del nove di cui facciamo parte
E su questo mi permetto di fare precisazioni non essendo un giallo non si rischia di svelare gli all'assassino e e quindi lo faccio con una certa tranquillità son tre passaggi in tre pagine diverse tra loro
Aggiungendo una premessa
Non solo credo di non essere concorde sulla scelta di partenza rispetto al conflitto e che c'è adesso è all'invasione russa in Ucraina
Ma su alcuni elementi di immaginario e sono legati all'infanzia loro all'adolescenza c'è una grossa diversità nel senso ha messo a rate sta molto simpatico io non so che opinione voi avete sorprese ma essendo Socrate una favola i miei professori di filosofia potrebbero picchiarmi ma diciamo sono non abbiamo nessuno scritto di storia che noi abbiamo una storia fece stato raccontato e quindi Socrate un meraviglioso personaggio io penso che sia una cosa che a me capita di sapere quanta sintonia c'è con l'altra persona sulla base di quanto gli stia simpatico sorge Malina mia immagine istoriate un personaggio è fastidiosamente va in giro ammettere dubbi e quindi senza in realtà ci sia una simpatia verso quel tipo di Socrate è il Sora DEFA alla scelta finale
Che è il mio desco sul computer è storia che che compie l'atto diciamo di di bere
L'ultimo e quindi la cicuta e l'ultimo atto solido quindi su un su questa elemento ad esempio
Ma scolorito riprendo e non è soltanto un modo per dire viene ammessa al simposio sorprese non me ne frega niente ha a che fare con la parte finale della risposta e volevo dare e è un'altra cosa che adesso è tornato abbastanza di moda grazie Amazon purtroppo che il signore degli anelli
Io non ho mai avuto grande simpatia per frode e quindi resta un altro passaggio del libro in cui ha detto accidenti eppure io trovo una sintonia verso l'Autore molto forte ma su due cose che che quando ero piccolo mi avevano un grande valore
E e mi sono chiesto chi mi sta simpatica se lamelle
E ho scoperto che a parte son bomba di il che però poi non ha uno spazio qui non so quante una sede a me piacevano gli uomini nella loro concorrono cessione delle loro contraddizioni e quindi la mia era una risposta noiosa perché sentivano dice Chiti gli accessi negli anelli risponde gli omini sono quelli meno interessanti probabilmente nella narrazione di di Sorkin queste due premesse sono necessarie
Nella citazione di Livio perché può darsi anche le abbia fra intese alla luce di quello che vi dicevo però procedo e poi vado a concludere
A un certo punto c'è questa frase c'è tutto un contesto ma niente spoiler qui norvegese sul contesto in mezzo alla gente si sta bene in pace senza bisogno di narrazioni
Un'altra citazione segue sempre i dettagli perché la verità della storia almeno della mia nascosta nel piccolo e io dovrò prendere cantonate
Vorrei aggiungere quindi questa cosa del dibattito pubblico tutte le volte che si fondi battito pubblico si ha bisogno di una narrazione nel senso che quando bisogna parlare raccontare qualcosa una bisogna la narrazione
La narrazione necessariamente a una semplificazione la costruzione di un misto magari un piccolo mito ma sempre quando anche quando raccontiamo qualcosa Dinoi assume una dimensione narrativa attorno propriamente corrispondente acciocché il sasso
La dimensione quindi della racconto della storia è necessaria perché ha a che fare con la costruzione di di uno spazio condiviso e comune
Bisogna essere consapevoli che ogni storie ogni racconto ha dei limiti e può essere pericoloso e credo che non se ne esca da questa contraddizione ecco Etra lire noi saprà costruire una un'identità una storia
E il sapere che però quello che si racconta necessariamente può essere pericoloso perché non sarei funziona bene è una storia che poi può essere usata contro qualcun altro o contro qualcos'altro e quindi io la costruzione di quindi una storia
Penso che sia una consapevolezza di come lo si costruisce necessaria per ricostruire il dibattito pubblico e una dimensione collettiva l'ultima cosa aggiungo e quindi sapere prendere una scelta non determina il fatto che non la si possa rivedere e ad orari di prendere cantonate
Pezzi si occupa di storia
Può essere una provocazione molto forte perché tutto il lavoro dello storico della storia si basa sul fatto e quindi di una fonte scoprì la verità e la racconti non funziona così ma viene percepita così e quindi una cantonata la cosa peggiore che può capitare a una persona che si occupa di verità
O di racconto e questo invece penso che sia un altro elemento di cui essere consapevoli nel momento in cui si fa politica o ci si occupa del dibattito pubblico
Cioè si deve avere anche la capacità della sufficienza e autoironia di sapere si può sbagliare tranquillamente prende una cantonata l'importante che dovesse avere l'intelligenza di riuscire a comprenderlo e capirlo e quindi per ricostruire un dibattito pubblico noi abbiamo la necessità di riuscire a mettere insieme posizioni sono diverse tra loro ed dare a nostra capacità
Di dialogare sapendo che ogni questione specifica ogni persona ogni momento della nostra vita
Sfugge a razione al racconto per quello insistevo su quel su quella dimensione e quindi questo libro Vaia cambia a seconda del ponte la pagina del punto in cui vi trovate
Secondo me via via anzi non secondo me di garantisco invia Vianello eleggete cambiano anche le reazioni che provate perché cambia il momento in cui lo state leggendo e quindi li mette nella condizione di chiedervi
Ma nelle varie scelte che facciamo nella nostra vita siano scelte individuali o ci siano scelte politiche uscente che per necessità dobbiamo prendere chi sta in Consiglio comunale ogni lunedì da decidere su una delibera se vota sì o no
Poi c'è anche il non voto ma insomma se in cinque anni fa è sempre non voto Point
Viene alcuna chiave che cosa ci stai a fare quindi sì non lo devi dire e delle decisioni da riprende e e credo anche di per aver preso posizioni non moderate nel corso di di questa vita politica
Però appunto la aveva capacità di di riuscire a confrontarsi e questo a che fare anche con la guerra il conflitto lo dico spot perché sono un quarto d'ora invece che a dieci minuti
Partendo dal rifiuto della guerra e dal rifiuto della violenza detto da una persona che all'inizio la sua militanza politica non aveva la teoria della non violenza
A proposito immaginario
Perché la non violenza perdonate la la volgarità era un dibattito interno a Rifondazione comunista dove c'era Bertinotti che teorizzava il superamento dell'identità comunista attraverso la non violenza
E quindi ho chiesto scusa perché so che tutta un'altra livello discussione
E quindi la simpatia pelle per la non violenza non non mi apparteneva posso dire una cosa che è frutto di questo libro e cioè il diritto alla felicità è un diritto che io penso che sia individuale però la dico così vediamo se ci sono ancora
Cioè costringere una persona a sentirsi felice è la violenza più grossa che gli si può fare dal punto di vista psicologico dal punto di vista fisico no perché se una persona non si sente felice non si sente felice punto il diritto alla felicità però è una questione collettiva perché in una situazione di guerra in una situazione di povertà in una situazione in cui anche se ti danno un diritto Steinman dipende da tempo
E quindi magari a casa Shirai massaie per avere una casa deve accettare tutto una serie condizioni non sentì su due allora lì il diritto alla felicità ti viene negato e quindi l'equilibrio difficile deve essere anche nel ricostruire dibatto pubblico
Che dobbiamo interrogarci su come si fanno a costruire le condizioni perché le persone possano essere felici senza obbligarle a essere felici
E questo vuol dire avere la capacità di di riuscire a capire alle mi riesce a capire quelli sono i bisogni e nella consapevolezza che tutte le volte che c'è una condizione di violenze che c'è una condizione di guerra sicuramente sta negando il diritto alla felicità a prescindere parli in ucraino o russo
E quindi in quella situazione la guerra definire il prima possibile e su come finire ci sono posizioni diverse
E bisogna interrogarsi il punto fondamentale che non deve vincere una parte nel senso che una delle due parti in guerra le persone che devono vincere son quelle quotidianamente poi vedono negato il diritto alla felicità
Massimo
Tedesco che
E si
Vado lì dentro oltre la carriera direi che di spunti neutri tantissimi quindi no no io sceglierei darci sì sì un po'di no la linea a far volare il titolo
Carlo dar qui perché mi trovo meglio che non è nell'angolino comunque microfoni intanto ringrazio
E ringraziamenti sono dovuti ma anche un piacere ringrazio l'operate per la prego
Ecco adesso ci siamo diceva inizia con i ringraziamenti ringraziamenti dovuti e anche un piacere fa ringrazio lo plate prosperità ospitalità radio radicale per la registrazione
Tutti voi
Per le vostre interna
Enti e chi è intervenuto e chi è nel pubblico
Io più che rispondere a a ciascuno di voi a parte una battuta sulla cantonata perché
E la mia visione quella giuridica e il diritto si basa sulla teoria delle cantonate non esisterebbe
Le varie fasi del giudizio per evitare che la cantonata rimanga tale quindi si va in appello IVA in appello si va in Cassazione c'è la revisione del processo
E per questo è un aspetto che fa sì che
Ha una visione che impostata sul diritto
La partenza è che non c'è niente di assoluto che il diritto
Qualcosa che si muove che elemento vitale un animaletto che certe volte pericoloso
Come
Diceva Kauffmann un grande giurista tedesco
Dei primi del secolo scorso uno che analizzò la Repubblica di Weimar guardate che lo Stato non crea diritto
Lo Stato crea le leggi e lo stato e le leggi sottostanno al diritto
E questo è un punto centrale di tutta la riflessione se vuoi di questo libro perché lui che ci troviamo poi di a scommettere qualche cosa di nuovo per vedere se riusciamo a risolvere i problemi dell'oggi ma più che altro a prevenire quelle che potrebbero essere i grandissimi problemi del domani che li vediamo sullo sfondo
La crisi climatica
Le le pandemie che potrebbero tornare o potrebbero esserci nuove le guerre non solo lavorare non frane ma tutto quello sterminato
Lungo elenco di guerre nascoste guerre sommerse guerre sconosciute guerre silenziose e guerre che invece raggiungono quindi le prime pagine dei giornali come da otto mesi dal ventiquattro febbraio è accaduto quel giorno il ventiquattro febbraio stavo facendo una lezione on line a un liceo fiorentino sul carcere
Però teneva ancora una finestrella aperta lo racconto nel libro perché volevo vedere cosa stava accadendo qui ventiquattro febbraio era il giorno c'è un giorno in cui c'è stata l'invasione
E devo dirvi che ero impressionato dallo scorrere degli avvenimenti mi sono sentito ed è lì che è nata poi la voglia di mettere su carta queste riflessioni che stava virgolette cambiando la storia una frase retorica che si dice sì dice però questa volta la guerra era tornata nel cuore dell'Europa
Quando
Le guerre accadono nel cuore dell'Europa sono guerre mondiali non ci sono alternative la guerra eh mondiale lo dice il Papa lo dicono mai molti riconosciuto sto andando avanti il coinvolgimento è di tutti siamo anche noi
In guerra in questo momento seduti in questa stanza per alcuni a nostra insaputa per altri e più cosciente quello che sta accadendo a due ore di volo da a da qui che su solo due ore dico
Quindi è questo l'elemento centrale che ha scatenato in me la voglia di riflettere allora Orient ho cercato di far partire la riflessione con quelli che sono gli strumenti i miei
Che che utilizzo sempreché sono quelli della legge e del diritto in questa contrapposizione
Ed è lui che ho detto
Attraverso l'immaginario la narrazione attraverso il contesto che posso far partire un nuovo tipo di diritto internazionale attraverso le religioni attraverso anche semplicemente una scomposizione caotica come diceva Stefania
Del di tutte le immagini che io ho cercato di bloccare perché qualcuno di noi a chiaro in questo momento qual è il percorso
Per non uscire semplicemente dalla guerra e mo'cranio ma per avere un nuovo tipo di ordine economico politico a livello globale perché la globalizzazione così come la conosciamo è morta siamo in un periodo che è di decolonizzazione ma questo significa che anche economicamente dobbiamo riorganizzare le nostre
Visioni
Giulio le comunità energetica e le altre cose che stiamo cercando di mettere in piedi a Firenze per dare un significato ai nostri piccoli passi per a andare oltre all'angoscia e alla paura
E allora
Ho cercato
Tra i i miei affetti del diritto
Visto che che la comunità internazionale così come la conosciamo è quella che arriva dalla pace di Westfalia dal dire dal trattato di monastero dal mille seicentoquarantotto dal mille seicentoquarantotto a oggi è un percorso storico
Che ha una serie di interruzione di capitoli di novità però è quella la comunità internazionale che conosciamo all'epoca con trecento quattrocento piccoli staterelli frastagliati oggi la situazione è più chiara
è in questo percorso c'è una grande idea del diritto che mi ha sempre affascinato che è il giusnaturalismo
E cioè quella concezione di guardare
Il diritto nello stato di natura perché lì che possiamo trovare una soluzione perché a livello internazionale come se fossimo in uno stato di natura le regole non hanno effettività non hanno cogenza
E quindi ci troviamo nella grande difficoltà nella grande astrazione di cercare di darli effettività e coscienza
Che è invece all'interno di uno Stato nazionale sovrana perché lo Stato ha il monopolio della forza ma a livello internazionale nessuno ha il monopolio della forza la forza ancora distribuita quindi regole non ci sono non c'è effettività l'università all'Università vita dei diritti non esiste che sulla carta
Perché i diritti non sono universali e tanto meno i doveri
Ma perché non c'è qualcheduno che dica che quel diritto è stato violato lo diciamo poté alloggio
Il Qatar l'Iran violazione dei diritti boh
Le cose continueranno andare tranquillamente tranquillamente prometto fra virgolette finché non nascerà
Una comunità internazionale
Dotata
Di quel monopolio della forza legale che oggi depositario nelle mani dello Stato
Ferraioli Luigi Ferrajoli un grande giurista il principio iuris lo descrive benissimo nel suo grandioso libro la costituzione del latte
L'accetto otto
C'è anche proprio l'elemento dinamico di costruire un un'alternativa di diritto alla attuale Anarchia ma è un pensiero antico pensiero che nasce in quello che per me è il più grande
Giurista di tutti i tempi che accanto che lui aveva in mente da illuminista e dal giusto naturalista tutto il percorso che lo portava a vedere nel diritto privato cioè il diritto dello stato di natura così Cantet chiamato il diritto
Naturale quell'evoluzione il postulato del diritto pubblico fino a dare una concretezza effettiva alla storia
Quella che Kant chiamava all'esigenza universale della ragione
Ed è questo che si sta si deve cercare di ritrovare quell'esigenza universale della ragione
è un fatto buffo Kant muore nel mille ottocentoquattro lo stesso anno in cui vengono emanati codici napoleonici il giusnaturalismo muore e nasce la codificazione
Sono percorsi che hanno in questa bellissima avventura che è quello della legge del diritto delle astrazioni di narrazione
Fanno sì che Frodo comunque
è simpatico o antipatico lo stesso tempo ma perché io lo cito perché il signore degli anelli è il miglior libro di geopolitica e a me la geopolitica non piace
Sono per le relazioni internazionali come sono per le relazioni tra le persone per l'incontro per il sudore per sentirsi litigare oppure andare a prendere una pizza insieme e trovare dei punti di incontro il resto
Non occorre la CIA politica quella delle cartine estranee quella delle cose son le relazioni fra di noi che funzionino per andare avanti il resto è sempre cemento
Una attitudine a
Protrarsi verso sensazione di angoscia di impotenza io lì però non l'ho scritto io o meglio sono un coautore del libro
L'altro è rubrica ente che è il mio demone interiore che io tiro fuori da me stesso da quel ventiquattro febbraio per dire ora cavolo ragazzi qui ci arrivano anche i
I missili a su Firenze ci bombardano è iniziato questo percorso comunicante questo dialogo interiore che ha portato alla fine a un vero e proprio scontro incontro per risolvere questi problemi
Ed è quella sensazione
Tornando a Cantet che sintetizzata in un'altra bellissima espressione il dovere morale e guardate che quando Cantet parla di dovere morale su Cassia macchie
Perché lì
Su quel dovere morale che non ci si schioda che dobbiamo affrontarlo su cui dobbiamo iniziare a dialogare altrimenti quel dovere morale diventa il mostro fitti
Completa
Arrivando a noi vado alla conclusione uno dei temi che in questo tempo sempre di diritto mi affascina è quello di dare e con cui ogni ho dedicato molto tempo della mia vita anche e quello del diritto penale internazionale
Perché perché la giustizia
Devo andare pari passo
Ho esplorazione
Della diplomazia
L'accordo di Dayton citato al tavolo se guardate le foto
Uno dei firmatarie dell'accordo di Dayton nel mille novecentonovantacinque era Slobodan Milosevic
Dopo pochi anni è finito di fronte alla Corte penale
Al tribunale all'epoca del tribunale dell'ex Jugoslavia guardate il diritto
Slobodan Milosevic firma l'accordo di Dayton c'è una governance che regge malamente ha retto anche alle ultime elezioni però dopo dannose dice noi
E giù è
Portato alla sbarra
Vedete allora e su quello che io mi concentro perché la Corte penale internazionale esiste oggi c'è un dibattito non so quanti di voi lo hanno seguito sul fatto che comunque si vuole un tribunale speciale per il reato di aggressione
Perché la Corte penale si dice non ha giurisdizione sul reato di aggressione internazionale
Nello Statuto di Roma lo Statuto istitutivo
Del tribunale Inter della corte penale non solo l'Ucraina non l'ha ratificato anche se ha rettificato l'accettazione della giurisprudenza in questi anni per due volte
Ma neanche gli Stati Uniti Donaggio lo hanno
Ed è così al punto perché invece da una parte che io posso anche capire gli Stati Uniti
L'attenzione verso un tribunale speciale ma non da parte dell'Europa
La quale ha dedicato anima sangue alla nascita della Corte penale internazionale che per di più a al suo interno il reato di aggressione all'articolo otto bis dello Statuto di Roma
Recepito in una conferenza di revisione del due mila dieci accantonato
Ma il problema che quell'articolo specifico non ha la stessa effettività del resto lo Statuto perché il diritto internazionale strano monopolio la forza legale
Ciò non lo Stato il Guardasigilli
Porre il sigillo e la legge diventa piena con la forza che ha una legge ne dette tante parole non è così
Dobbiamo lottare ogni volta
Nuovo reato sul nuovo reato come reato di aggressione per i tagli quella forza ma si si crea un tribunale speciale si fa un passo indietro di venti anni si perdono anche tutto il resto di una giurisprudenza internazionale di carattere penale processuale che invece sta andando avanti
E che dà i suoi frutti e che condannati per i reati di guerra per i crimini di guerra per il reato di genocidio
E allora non perdiamo quell'occasione e torniamo ambisce a parlare attorno a un tavolo della forza del diritto della sua capacità di dare regole nuove a livello internazionale quella è la strada il pacifismo giuridico la mia
Collocazione se devo trovare una collocazione che
Tante Kelsen ferraioli è in questa scia in cui io mi ritrovo per trovare soluzioni alternative differenti a quello che oggi vedo che è il bellicismo dominante
Sul quale certamente si sta dalla parte dell'Ucraina
Del Popolo Ucraino
Ora
Sotto le bombe al freddo daremo non ci sono alternative ma questo non significa che il bellicismo e la soluzione significa semplicemente trovare delle visioni in cui gli uomini e le donne di questa terra trovano dei nuovi criteri
Per valutare chi ha sbagliato atto come ha torto come nello Stato
Qui come
Come nella normale attività dinamica di un quotidiano se io rubo commette un reato se io a marzo commetto un reato
C'è un giudice che dice
Hai sbagliato finisce in carcere chi mi segue sa che il carcere per me è
Qualcosa ad abolire per cui dobbiamo anche superare la carcerazione ma questo è un altro capitolo che qui non tocco sul quale sto pensando di andare avanti nella scrittura di libri però è arrivato il momento anche di affrontare questo tipo di argomenti
Però guardate che e nel diritto e attraverso il diritto e
Con il diritto purché si si può risolvere
Il principale dei grandi prove il pacifismo giuridico il il dovere morale il trovare dentro di noi quella forza che si può trovare nella religione nelle parole nelle relazioni nelle narrazioni
Anche quelle più strane nelle contraddizioni nella vita di tutti i giorni
Ma le regole vanno
Regole occorrono
E il pacifismo giuridico questa lunga catena che ha portato da Alberico Gentili un giurista marchigiano che nel mille seicento felice creò il primo Codice internazionale passando poi per tanti a
I contratti sociali di rossonero ops ma è una è sterminata il pensiero umano quanto ci sia stato di elaborazione per tentare di trovare delle soluzioni tantissima fino ai giorni nostri
Ferrajoli ma altri il diritto canonico
Tanto tanto c'è tanto l'unico è il momento di tirare le conclusioni di arrivare a a un tavolo di arrivare a dare concretezza nuova per quello che è per me oggi concretamente è la soluzione qui finisco che la Corte penale internazionale
è la nostra ancora di saldezza grazie
E grazie a tutti veramente per i contributi credetemi è come se avessi visto uno specchio riflesso in cui quello che avete detto è quello che anch'io ho provato a volte sono veramente grato a tutti grazie ancora
I quali
Quello
I contenuti
Due qual è
Fa
Insieme naturalmente al problema al problema enorme no credo che funzionerà
A trovare norme della della del diciamo della del privilegio ereditato di una parte dell'umanità eccetera eccetera quindi questo è un fattore è un fattore quantitativo fondamentale biologico per cui in questo momento ne siamo cioè in una fase di praticamente il raggiungimento dei limiti della del del pianeta e quindi che il che che ci siano le guerre la cosa più normale che ci sia e ancora più normale sono le pandemie perché quando uno si può muovere perfetto barcolla si sono la cosa a la domanda che faccio Legend all'alleanza invece è questa ma
Come il titolo quando fare
Guerra effetti nel diritto ma allora è guerra e fede nel diritto guerra e fede nel diritto e guerra il fede nel diritto
Cioè il diritto c'è interrompa di guerra e un po'di fede oppure è guerra
E fede nel diritto la potevo leggere in due modi diversi per questa per forza un po'
E anche un po'inutile no perché grazie è l'occasione per che il titolo
E proprio la fede nel diritto la fede sede centrale
Lo sa ma il libro è una è il titolo una citazione recitazione Avion famosa conferenza che attende Piero Calamandrei
Casa cosa Borbotti
Di una famosa citazione fu una dogana di Piero Calamandrei ognuno c'ha dei suoi orti ora da da da coltivare per carità perché ai tempi
Del del fascismo lunedì tenne barra dritta potesse no diritto italiano non può recepire il diritto nazista che era il diritto un movimento del diritto libero si chiamava era un diritto che per faceva scardinano completamente il principio del diritto così come ci sono stati trasmessi in secoli e secoli non esisteva più il principio di legalità
Del diritto e mi disse non se ne parla nemmeno perché il l'unico diritto conclamato in Germania valido era il pensiero del Führer
E quindi giudice erano tenute semplicemente a recepire il pensiero del CIPE e trasformarlo in sentenza Calamandrei disse a Grandi allora ministro giustizia non se ne parla tende una bellissima conferenza
C'è un libro che sia la fede nel diritto ecco la barriera del diritto certe volte fra non molto di più
Di tante cose dette di tante azioni politiche di tanti elaborazione
Dino Grandi recepì il diritto il Codice Penale che attualmente abbiamo e ancora con il codice penale lì sarebbe l'ora di cambiarlo però perché a cui si distanza di tanti anni forse è arrivato il momento di avere un nuovo codice penale un'altra impostazione però il punto era quello all'epoca servì servire a salvare il nostro diretto a salvare il Codice civile il Codice penale o da infiltrazioni che erano pericolosissima avrebbero snaturato completamente la nostra visione Giolitti però oggi è durato troppo c'è una Costituzione di Melzo nuova altri validi elementi che ci indurrebbero a fare un ripensamento è una riforma sia il processo Ketil corti del del diritto penale sostanziale
E anche alla base nella costituzione della terra che propone ferraioli e non Arnaldo fatti propone anche ordina a
Catalogo dei beni comuni intoccabili e arriva a definire crimini di sistema
Molte delle cose che stesse lenti anche nel tuo libro sugli stambecchi
Ok quindi però anche quello alla fine
E diritto positivo
Io mi ricordo bene se la frase di Malthus deve avere
Il consumo
Dei beni davanti in progressione geometrica e la popolazione commenta in progressione aritmetica
Non mi ricorda ecco fatti numerosi caduta
Però il Concetta sì non so se invece il concetto è più chiaro
Comunque sostanzialmente della progressione
C'è matematica la popolazione non va avanti con
Più così quando c'è uno stato di benessere diffuso la gente ripensa la preferita io penso che questo è un diritto onestamente
E che i beni come li abbiamo ancora ora ci consentirebbe di dare risposte a otto miliardi di persone non so se dovremo cresce per forza di più però evidentemente ai poveri non rimane altro che dare un futuro a a se stessi attraverso i figli non è un caso che i popoli più giovani sono in Cina popoli che hanno bisogno di futuro quali futuro è stato negato
Quindi umanistica mente non non so se e sperimenta desse del tutto verificabile
Però sono convinto che senza questa componente umanistica anche quella democratica vera presenti
La riflessione che
Comincia a fare a partire dal dal suo difensore quindi allora difensore è soltanto la successione
Michele
A mia discolpa posso dire ero partito bene Otranto scientifica poi mi sono rovinato l'università no ma a parte le battute
No no sto scherzando è no no dico era era per fare una battuta per dire una cosa seria è vero manca una componente ma credo che sia a me l'ha fatto venire in mente questo alcune parole diceva Dimitris su
Dei suoi conoscenti intellettuali che non non faceva parte del dibattito pubblico alla schematizzato così mi è venuto in mente testo francese
Che il tradimento dei chierici
Cioè noi viviamo e credo sia un po'anche la risposta molte delle cose abbiamo detto tutti stasera cioè del fatto
I come viviamo questa guerra ma egli ha una sua società cioè e mancano quelli una volta avevamo corpi intermedi non non so come definirlo i luoghi aggregativi Partisi sindacati associazioni case di poco non lo so ognuno ha i suoi punti di riferimento
E lo diceva molto bene sempre di Michele non si può fare sui social presa perché sono lo strumento pensato per fare un'altra roba e quindi come dire
Infine prefigura il il mezzo prefigura il fine
E quindi non non è possibile
Mancando bello è molto difficile rispondere alla domanda più ma ci siamo fatti tutti che fare
Diventa complicato perché se non ci sono luoghi di aggregazione
Fisici non fisici ma posti in cui si discute e si portano quell'esperienza e credo in questo ci sia una responsabilità di prediche chiamiamo intellettuali molto forti cioè fatto di essersi estraniarsi
Dalla dalla società credo sia uno dei temi del dei problemi per cui oggi questa guerra vogliamo ripetere Fognini e ne discutiamo così come abbiamo fatto stasera
Che non ci sono determinate categorie
Perché hanno da fare altro che ritengono
Legittimamente Renoglio FIMP più utile più importante più necessario quando in realtà anche questa sarebbe
Una una cosa così necessaria io penso che sia questo uno dei grandi problemi che ci troviamo di fronte cioè quello di non avere più la capacità di trovare luoghi in cui si fa cui si litiga anche ci si scambiano opinione sino a cose modo chiaro ma poi si trova il modo di riempire una piazza riempire una cosa io credo sia molto più facile stasera decidere qui tra noi di fare qualcosa che di fare una sciatta dimezzato di un'altra cosa
Quindi questo è un po'
Il uno dei sistemi Massimo dalla risposta del diritto io o altri livelli di formazione voleranno a villa nella storia dell'impegno politico e di quant'altro ma sicuramente manco una radice la discussione anche scientifica anche noto io penso ma anche questo e che si debba insieme alla
Come dire
Sviluppo del diritto positivo e quant'altro di trovare anche la voglia di discuterne no voglio ritrovare insieme
Maria d'uscita un qualcosa penso che questo sia un alcuni grandi ponti per cui forse siamo anche pochi trovare il si riempiono cuore le piazze e ci si accontenta del narrazioni
Scusa vorrebbe verso una cosa velocissima nell'uccisione grazie per l'appunto perché è vero hai ragione tu calcolata assolutamente l'unica cosa che volevo dire io
Che probabilmente mi sono spiegata male non è una questione che non sapeva mi generale che sarebbe successo meno il problema e che io chiude il mio diciamo ruolo di cronista
Quello che volevo dire che si recepiva Pirelli include l'incredulità diffusa la super frazione diffusa
Non è possibile annui non ci può capitare Ceva questo non è della mia vita
E oltretutto io penso che la guerra si cominciava molto prima e non andiamo per fare tutelare analizzino dove Massimo che appunto cioè prima in Crimea eccetera quindi era assolutamente si stava avvicinando a grandi passi per quella guerra in particolare oltre al giustissimo
Analisi che acqua a quell'analisi che giusta che che che che quelle che hai fatto tu ecco però ti dico io l'ho coglievo proprio come come cronista fra la gente come dicono non andrei magari le persone che studiosa eccetera che si sentiva proprio la quasi incredulità dice ma c'era stanno raccontando non è vero
Capito
Bene ma mi pare pidiessino gli sotto casa con le persone con cui scambiare le parole dei mercati Vimercati Panda da Vito
Ecco il questo andavi andrà recuperare un paio di Casini e dicevi magari di al alla signora mi scusi ma perché non mi racconto Poma
Ma questa cosa sulla Querceta mandai ma non è vero ma non è assolutamente manda in Maremma vanno a raccontare capito e questi problema
Discutere per dare poi impronte
Basta
Devo dire altro Dimitri alta
Due cose veloce l'avesse nei bar Pinter medi risanato manda la mia mamma era stata fatta sul dibattito pubblico
Questo è un po'lo spoiler vi chiedo scusa in
Per chi resiste verso ha resistito finora la parte finale c'è un uso e l'autore va dei social
Che sia dei suoi amici su Facebook vi porterà a utilizzare i sociali in maniera diversa ma lo faccio anch'io e quindi non mi preoccupa lo faccio anch'io nei suoi confronti talvolta mi sono non consapevolmente dopo e l'ho letto dei passi davvero prima mi sono un po'offeso ha detto accidenti mimando io scrivo
Quello che io scrivo viene utilizzato per sapere come la pensa su alcune cose poi utilizza o lo facciamo tutti lo faccio anch'io faccio anche io l'autore quindi va bene quindi può esserci anche un un uso dei social positivo nel senso che talvolta
A me è capitato può come è capitato di vederlo fare non spessissimo ma ce l'ho avuto abbastanza chiaro che uno prova a dare in pasto la propria idea sullo spazio digitale per vedere come
Si reagisce e quelli un po'può aiutare Nino e abbiamo sicuramente la necessità di non rifiutare necessariamente quegli spazi e capire come utilizzarle questo esempio mi sembrava potesse essere
Utile sull'assenza dei corpi intermedi
Io provo aggiungere un un altro elemento velocissimo che necessariamente a uno slogan non abbiamo bisogno del per forza arrivi dall'altro la costruzione del dibattito pubblico
è chiaro che la consegna usano la Costituzione della Repubblica tutte le cose a cui ci si richiama nelle istituzioni col massimo rispetto
è la consegna che hanno ricevuto le istituzioni è quella di considerare era quello di cooperare dibattito pubblico a fare in modo che potesse svilupparsi stante in grossa crisi
Si possono anche costruire percorsi e nel piccolo avvengono ovviamente in cui si ricostruisce dibattito pubblico
Probabilmente aggiungendoci un po'di ambizione cioè riconoscendolo come spazio di dibattito pubblico e non soltanto come autorganizzazione dal basso di un piccolo momento di confronto ma provando aggiungerci un po'di ammissione in più
Scoprendo fra l'altro che c'è un tipo di felicità che non nasce anche questo sta nel libro
Ci antipodi felicità superficiale nasce dalla gratificazione di avere spazi in cui ci si dà ragione a vicenda e in cui si esce magari da una riunione dicendo come sono intelligente oppure come sono stato bravo perché eravamo tutti d'accordo e quindi evidentemente quella è la strada giusta
Ma c'è tipo invece di felicità diverso e nasce proprio dalla rapacità dire non la pensano nello stesso modo
Ho capito che forse avevo preso una cantonata e soprattutto mi sono divertito a far capire all'altra persona aveva preso una cantonata
Vicenda che aiutano molto e quindi su questo tipo di felicità all'interno del dibattito pubblico penso si possa esistere molte che vibra aiuti l'approvazione rispondo
Che probabilmente dovremmo riuscire anche a superare quella divisione tra cultura umanista non umanista perché
Non credo che funzioni nel senso che io sempre ammirato molto i miei colleghi colleghe poi insieme soprattutto colleghi di filosofia facevano logica io già dalla Cina tre mi perdevo e lì e poi hanno fatto a specialisti logica
Hanno completamente distanti da me non avevo una grande convenzione fatto che fosse unti in corso di laurea che era tra facoltà diverse
E che metteva in comunicazione in culture approcci diversi che dovevano erogare tra loro ennesima fuori comunque era un dialogo tra diversi
E invece almeno per quanto riguarda
Questo tipo di discussione quella che sta in questo libro io son convinto che debba riscossi da Bari tornare a a un minimo di di elemento comune sta dietro a tutte le varie culture siano esse di natura scientifica umanista o quello che si vuole perché qui è vita concreta si sta parlando di Welles alle condizioni di vita bisognerebbe quindi capire come fa per a dargli una risposta
Bene quindi abbiamo materiale per una prossimo incontro una prossima chiacchierata perché vedevo Luca e sonda credo di essere d'accordo che
Non è una questione di logica
Giusto
Però troveremo altri spazi secondo me intanto credo che siamo riusciti intanto cominciare a uscire di qui e non essere d'accordo ma aver voglia di continuare
A discutere confrontarci c'è una cosa che non mi sembra né banale né poco importante giusto ben il li ringrazio tutti
Ci vediamo presto direi
Grazie a tutti