Il Popolo della Famiglia lancia la campagna "Basta morire in carcere": intervista a Mirko De Carli

Radio radicale torniamo a parlare di carcere torniamo a parlarne con il consigliere Mirko De Carli consigliere del popolo della famiglia come ormai ben sanno i nostri ascoltatori
Bongiorno è benvenuto
Buongiorno a voi ben trovati
Allora parliamo di carcere perché il popolo della famiglia ha lanciato una è una campagna che poi vediamo com'è organizzata ai sviluppata in cui voi scrivete basta morire in carcere dalla parte della vita sempre e io voglio raccontarlo tu mio scritto c'è un silenzio assordante riguardo ad uno dei luoghi dove da troppo tempo muoiono tante troppe persone
Allora parliamo di questo luogo e delle persone che ci vivono dentro
Mancini c'è un silenzio assordante
Riguarda un luogo dove decine di migliaia di persone quindi decine di migliaia di vite familiari di relazioni di rapporti silenziato da un muro di gomma inaccettabile non sentiamo se non tramite notizie di cronaca
A volte mette ai margini dei giornali e dei telegiornali le storie invece io ogni giorno cerco di leggere e di farmi raccontare anche direttamente
Da chi le vive guardie carcerarie amici che lavorano come avvocato in come giudici dentro queste strutture anche coloro che fanno le guardie carcerarie
O le famiglie teso e se capita che delle possono raccontare di e uomini e donne che si suicidano si tolgono la vita che decidono di dire basta
Alla loro vita
Dopo aver passato agonie incredibili dentro
Gli anni con cui parlo ho dovuto scontare la loro pena in carcere ho avuto modo anche di conoscere il disagio il dramma la fatica di vivere è in carcere a da persone che sono uscite che magari adesso sono dell'era agli arresti domiciliari penso alla vicenda di un amico come Roberto Formigoni che conosco molto nel dettaglio sono situazioni che meritano di avere le attenzioni e la luce
Della politica rifletta addosso come Popolo della famiglia abbiamo deciso con l'anno che arriva con due mila ventitré di metterla tra le battaglie principali che porteremo avanti e di farlo
Perché la vita dipende sempre soprattutto quando la vita
E fragile quando la vita è sofferenza quando la vita il dolore coloro che sono in carcere lo dico perché la nota anche esperienza di cristiani in politica ce l'insegnano sono dei reietti da abbandonare al loro triste destino
La Costituzione stessa ci insegna e ci educa che la la pena deve essere rieducativa deve essere uno strumento per riportare la persona un ruolo attivo e positivo nella società
E invece oggi non abbiamo le carceri che spesso e volentieri portano a morire portano a deprimersi portano a distruggere umanamente le persone e questo non va bene questo
è la battaglia che già Aldo Moro uno degli storici leader della Democrazia Cristiana portava avanti nel suo impegno politico
Sono gomito oltremodo che la risposta non sia quella che sento di più carceri per esempio una delle idee che circolano nel nuovo governo di destra guida Giorgia Meloni la soluzione non è l'amnistia per tutti a prescindere in modo che ci sia un condono degli ergastolani o un condono dei carcerati io credo che vadano tenuti a quella di aiutare a riscoprire un percorso d'veramente di e vita vera dentro le carceri per esempio guardo con attenzione quello che accade a Padova
Con le collaborazioni con le cooperative con cui poi quando escono i carcerati si mettono a fare i panettieri si mettono a fare i POR mai
Cioè percorsi in cui negli anni del carcere sono anni di rinascita per la persona e il primo compito e concludo la mia risposta è quello di riprendere un compito che il politico a un dovere che il pubblico ufficiale perché il politico eletto lo mette tutti ore dal consigliere comunale come il sottoscritto fino al parlamentare a che è quello di poter andare a fare la propria funzione ispettiva dentro le carceri
E quindi io ancora in corso rappresentante
Del popolo della famiglia da partirà l'anno prossimo andrà in visita nel carcere però questa abitudine di andare a passare del tempo nelle carceri italiane andare a conoscere quel tettoria andare a creare un rapporto stabile con il direttore direttrice del carcere e parchi che arriva una parola di speranza dalla politica e che la politica si occupi si interessi di queste famiglie
Perché non sono solo le vite milita in carcere ad essere in pericolo ma anche quella dei figli dei nipoti e dei colleghi o dei parenti di quelle persone che stanno veramente veramente soffrendo
Allora intanto per amor di parte non si sente parlare tu hai detto delle
Delle loro storie di queste vite tranne che a Radio Radicale Ricchetti confermo che si sono fusi al proprio perché conferma presso la Bank per arrivarvi caldo e Paullo assorbe vent'
Tra le tante ragioni per cui i radicali Marco Pannella parlavano di amnistia me ne vengono in mente due c'è la questione delle perenne sovraffollamento delle carceri italiani e e non solo anche il chiamiamolo sovraffollamento
Del l'arretrato delle delle cause nei tribunali insomma ma detto questo non sta a me adesso parlare di cui è stato farete delle visite
Sì assolutamente io partirò ad incontrare appunto le storie come mi son permesso appunto assieme ad alcuni dirigenti di partito in giro per l'Italia sarà poi l'occasione non ti rubo magari una domanda
Per presentare la mia nuova pubblicazione che ospita il primo di gennaio del due mila ventitré
Ma vorrei essere l'occasione per ridare dignità alle persone noi non ci dobbiamo dimenticare mai degli ultimi dei fragili degli emarginati perché se un politico pone attenzione a loro
Allora avrà la capacità di porre attenzione tutti e c'è un silenzio assordante quindi noi andremo nelle carceri cercheremo di incontrare queste storie cercheremo di raccontarle sul nostro quotidiano nazionale che è la croce quotidiano e cercheremo di costruire una proposta
Praticabile che non sia la soluzione di nuove carceri che non sia il solito condono come alcuni politici per esempio sentite in campagna elettorale Clemente Mastella hanno proposto parlo di condono per dirla in maniera diciamo tecnica ma poi tante volte non si sa mai che come si possa fare a meno concreto io credo che prima di tutto la politica dovrebbe andarci dentro le carceri non ci va più nessuno
Io mi ricordo le battaglie di Marco Polo la che hai citato tu e radio radicale e l'unica radio che continuamente parla di questo
Ma dall'altro dal mondo della politica presente nelle istituzioni non c'è più un impegno attivo io parlando con alcuni eletti come me neanche sapevano
Di questo ruolo ispettivo che gli eletti hanno nell'andare nelle carceri che anche per me è un dovere perché sono un luogo che è rappresentativo del ruolo dello Stato di garantire la sicurezza attraverso la capacità di rieducare ha un ruolo attivo e positivo le persone che hanno sbagliato
Allora in questo senso io sono convinto che prima di proporre soluzioni che naturalmente saremo capaci di elaborare dobbiamo fare nostro messaggio passa morti in carcere e per farlo dobbiamo andare delle carceri dobbiamo conoscere fare arrivare ai cittadini queste storie perché gli italiani non riconoscono perché gli italiani pensano che le carceri devono essere un luogo distante dalla loro vita tra tutti potrebbe capitare purtroppo di avere un amico un parente o un familiare una persona cara che cade dentro al Girone maledetto della condanna
Per un reato ed era sconto della pena in carcere e allora solo in quel momento ci si deve rendere conto della disumanità di quel luogo solo in quel momento di deve rendere conto che bisogna battersi per la dignità il luogo dove magari una persona cara è obbligata a passarci qualche anno o più anni della propria vita hanno allora abbiamo il compito del popolo della famiglia ce lo siamo preso sulle spalle
Di sensibilizzare di far conoscere e su questo costruire un percorso di proposta politica al governo del Paese capace di risolvere questo problema basta morti nelle carceri italiane
Allora lei detto poc'anzi del tuo libero i dissidenti intitolato i dissidenti un dialogo con il giornalista Gianluca Val ponti
Ne parleremo appena uscirà ne parleremo poco prima naturalmente quindi in una prossima intervista me Mirko non mi rimane che ringraziarti ringraziamo il consigliere Mirko De Carli che ricordiamo è consigliere comunale consigliere nazionale Anci del popolo della famiglia grazie
Grazie a voi e apprezzo allora buona bento tutti