CNEL: VIII Rapporto sullo stato dei poteri locali

Delle istituzioni locali
Questo perché perché in fondo il Camel nella sua struttura ordinaria quella che nel presente di solito in questo parlamentino rappresenta soggetti intermedi cioè rappresenta sindacati associazioni professionali associazioni di categoria e non può non avere attenzione anche all'altro reticolo intermedio che è quello sul territorio non c'è soltanto un reticolo socio professionale di tipo intermedio c'è anche un reticolo territoriali
Quindi per noi è essenziale che il tessuto sociale italiano non sia costituito solo dall'articolazione diciamo così per grandi comparti verticali dei gruppi professionali ma ci sia anche questo taglio orizzontale sul territorio e che gli enti intermedi sul territorio siano altrettanto vivi vitali forti di quanto dimostrano di essere i soggetti intermedi del sociale
Quindi per noi è importante accompagnare la crescita associare se possibile accompagnare la crescita degli enti intermedi degli organi intermedi sul territorio
Che una delle occasioni naturalmente quella del accompagnare la crescita della centoquarantadue accompagna la crescita delle nuove professioni
Dei nuovi impegni previsti da centoquarantadue pensiamo soltanto ai revisori dei conti accompagnare la crescita delle aree metropolitane cioè accompagnare un una linea di azione che tesa a far crescere questo reticolo intermedio sul territorio
In questa prospettiva associare coloro che marciano in una direzione di crescita del territorio accompagnare le decisioni o i processi di formazione di questo reticolo territoriale
Lui
In qualche modo accompagnare anche alcune applicazioni di legge non ci siamo
Da anni ormai collegati connesse pièce aiutarci aiutato molto in alcuni nostri lavori del sette e quest'anno abbiamo deciso insieme di presentarne qui questo rapporto sulla stato dei poteri locali
E proprio perché lo segna un ulteriore avvicinamento
Il collegamento con fra STS e Crimella su questo argomento faremo anche due forma nei prossimi mesi uno sutura le aree metropolitane e l'altro su un sito le delle spese rivestimento ma insomma per ora oggi noi presentiamo questo rapporto
Detto questo io potrei starmene zitto perché soltanto la spiegazione del perché se ne occupa e con quale spirito Oscar se ne occupò volevo soltanto richiamare dal lettore
Tre cose che mi hanno molto colpito nella realtà di lettura di questo testo da una parte questa lentezza della crescita della esperienza delle città metropolitane
Che è una lentezza su cui forse dovremmo tornare perché è evidente che i processi probabilmente la stessa cultura collettivo forse perché non le stesse implicite Monte che ci sono in questo Paese sono oggi molto più propensa ad avere attenzione alle città intermedie
Al tessuto realmente intermedio storico di questa società piuttosto che alla città metropolitana però comunque
La lentezza non può essere dovuto soltanto a questa clima in fondo non favorevole alla metropoli interni trazione del Paese
Ci deve essere qualcosa di più profondo dovremmo andare ancora più in profondità per capire e per aiutare la crescita di queste tredici e città metropolitane
Il secondo punto che mi ha molto colpito e questa difficoltà degli investimenti ormai rischiamo che la spesa pubblica sia fatta tutta di spesa corrente gli Investimenti che poi sono quelli importanti per aumentare la qualità del territorio però aumentare la dotazione di servizi Teramo aumentare le infrastrutture cominciano ad essere tutto sommato bassi a forti resti
Questo realtà bisogna pure Conafi cominciare a ragionarci sopra ormai il livello di immobilizzazione di mobilitazione gli investimenti sul territorio sta diventando così preoccupante gravissima comunque tornarci sopra tante band vero che faremo un forum insieme a S.p.A. S eccome proprio su questi e terzo punto mi ha colpito questo problema questa attenzione ai problemi della finanza locale
Che certamente sono problemi di tipo per potenziare fra realtà locali dimensione locale e sviluppo della della finanza pubblica in qualche modo ma sono anche problemi dei cittadini perché in fondo la finanza locale riguarda un rapporto fra cittadino e autonomia riguarda una responsabilità
Autonomie locali uno un'autonoma responsabilità degli enti locali in confronto ai servizi alle attese ai bisogni alle disponibilità anche a pagare di più i servizi sul territorio da parte dei cittadini
Ecco questi tre argomenti che mi sembrano addetto prima da lettore i tre argomenti di maggiore stimolo di tipo socio politico proprio perché l'influenza non ampiamente il rapporto fra cittadino e Stato fra cittadino le istituzioni
Visibili perché per il cittadino l'ente locale l'istituzione visibile mi sembrava
Tutto sommato da sollecitare da richiamare da riprendere non per indirizzare il dibattito che poi sarà indirizzato e governato da Sarpi ma per dare il senso che in fondo anche questo rapporto poi di cui parte sono anche all'inizio responsabile perché per i primi due tre anni l'ha fatta il Censis poi è andato insieme al gruppo che faceva capo a tavola è andato SBS in qualche modo quell'impostazione quell'impegno a riflettere ogni anno sui servizi non food sbagliato a otto anni fa e continua a non essere sbagliato oggi dare subito la parola fatti che governerà la giornata ad
Fa il presidente deve diventare l'occasione proprio per un brevissimo entrano cominciando proprio dal dal valore dall'aver iniziato questo rapporto da parte di essi
è un un rapporto di grande utilità
Anzi se nel tempo la sua diffusione così come è stata fatta negli ultimi anni è estesa anche a livello regionale e se un indagine potesse giungere a livelli di definizione di parametri di riferimento più disaggregati
In modo tale che questo che questi rapporti siano punti diciamo addio riscontro ce n'era bisogno nelle amministrazioni pubbliche negli enti locali
Rispetto anche diversità di di analisi di situazioni di strutture eccetera genere di riferimenti cioè quale sarebbe il livello ottimale che noi dovremmo raggiungere
Sia sul piano dell'efficacia cioè della qualità dei servizi sul sia sul piano dell'uso delle risorse ma ancor più semplicemente sul piano i risultati dell'economicità cioè voi non abbiamo solo una curva avuto una cultura che ha guardato ha guardato sostanzialmente più alla al al al come spendere e non arraffa rapportarci allenterà ma ne abbiamo avuto una cultura che ha
Di molte valorizzato le questioni della previsione ma ben poco quelle del consuntivo ma rispetto al al rapporto mi permetto
Mi permetto solo due osservazioni
Nella valutazione positiva proprio per offrire già con la Vitti da questo questa prima impressione in rapporto a un filo o comunque fa una premessa dice a un anno di passaggio e novantuno
No novantuno un anno di blocco
Da un anno di inerzia
Di paralisi di tante attese che non sono state
Che non hanno avuto un supporto non lo con non contesto da questo il rapporto che trovo validissimo
Nell'analisi e anche molto d'accordo porta attenzione mi sembra che questa questione colga in una speranza che c'è
Che ci ha fatto non c'è più né nel novantuno e nel novantadue abbiamo poi ministro che
Cioè non hanno l'anno del movimento per le autonomie locali è stato e Indian invertito anche dell'ultima mi locali è stato l'anno novanta
Pagheranno novanta che ha avuto la centoquarantadue una legge storica una legge di grandi fattori assieme alla duecentoquarantuno che una legge di princìpi ed è una di quelle a centoquaranta ad una legge che sulla quale troppo accese sono state le
Diciamo le valutazioni di amputazione germanica la parte della riforma tributaria manca la questione elettorale ecco che è una legge amputate è una legge che anche con questa votazione ha una grande potenzialità ma nel novantuno nel novantuno abbiamo anche ha avuto in fondo alla messa in atto delle due dei due provvedimenti la centottantatré difesa del suolo e la trecentocinque cinque
Dalle sue ottantanove mentre invece nel novantuno come ventisei legislazione nuova dovevamo aspettarci due cose
La settecentocinquanta sulle semplici palizzate a una rinuncia una rinuncia della deve sulla Currie sulla Cogne le cui responsabilità non non tutta spetta al Parlamento
Spetta anche all'associazione a qualche associazione volentieri con grande sincerità crescono oggettività
Perché noi riproduciamo eccetera a dirmi che vogliamo combattere ok riteniamo superabili o da superare dello Stato poi di riproduciamo il livello regionale nei confronti dei tre delle province le province qualche volta nei confronti con Mori gli stessi comuni a livello delle aziende municipalizzate
Ma non vado oltre in questa premessa al suo ricordando una un aspetto più generale
Avverte dobbiamo essere tutti consapevoli che la situazione nel novantuno si è consumata per tutti gli enti locali ne avevamo tre livelli d'élite locali abbiamo i livelli dentro Caniggia ormai affondate da da un quinquennio da più anni già ormai dentro
Gli operai dentro proprio incapaci ed enti locali sono frate stati anche di situate a certe domande
Poi avevamo un secondo livello di enti locali che erano appena appena in superficie che nel novantuno sono anche sui rimpatri andati sotto nel le altre e più forti province i grandi comuni
Entro novantadue entrano in una crisi
Generale
Di paralisi complessi dal punto di vista finanziario cioè si è chiuso si farà oggi in questi in questi in questi mesi in queste settimane il preconsuntivo del novantuno
Si è fatto in preventivo del novantadue collegando un equilibrio più sulle speranze più su prospettazioni che sulla realtà nel senso che la vanta due è l'anno un anno centrale un anno principe per le quinquennio dell'autonomia e novanta novantacinque perché il novantuno è stato l'anno in innanzitutto della vivo dell'assestamento della costituzione delle giunte
Ci siamo anti fondo molto salvati determinando i nuovi statuti che sono un grande fatto importante ma novantadue novantatré novantaquattro è il triennio del vero intervento degli enti locali ai tempi in cui si può spendere anche molta parte della del quinquennio dell'attività novanta novantacinque ma del rapporto lo presentano il presidente con la Vitti e il
Presidente della STS come voi sapete e dottor Gao amministratore delegato io prego con la Vitti
Avviare sua la sua presentazione
Io vorrei innanzitutto anche se via intervento sarà per sua natura molto breve ringraziare il presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro il presidente Sartori per l'ospitalità che quest'anno danno al nostro rapporto
Che non è una ospitalità pur cose il legame profondo a parer nostro
Legga
Il Consiglio nazionale dell'economia e lavoro in questo suo ultimo esercizio a quello che io direi nel nostro Paese è la tutela dei poteri in transizione
Cioè noi abbiamo l'impressione che mentre lo scontro politico
Attività il vario modo con cui grandi poteri istituzionali vanno componendo sì nel nostro Paese di sviluppo di fatto in questi anni si sia sorgendo un forte potere territoriale oblio un'esigenza di forte potere territoriale
è un vecchio discorso questo nella società italiana è un vecchio cambino
Percorso per molti anni interrotto che oggi la crisi dello Stato nazionale burocratico mette brutalmente in evidenza
Esiste un problema di modernizzazione delle nostre istituzioni esiste di fronte a un dibattito che vede stranamente l'attenzione più acuta porsi sui problemi di incontro-scontro delle grandi istituzioni di fatto lentamente un potere sul territorio locale che fa ponendo siccome reale
Potere sul territorio e come reale possibilità di modernizzazione
Questo è un po'il tema del nostro rapporto cogliere questi aspetti e mi sembra che non sia un caso che il Consiglio nazionale dell'economia e lavoro attraverso una varia sensibilità attraverso varie strade di natura culturale e politica assuma oggi questo compito di tutelare queste piccolezze segnali questi piccole fiammelle di questo nuovo potere in transizione per coglierne secondo me gli aspetti che sono sempre legati allo sviluppo e la modernizzazione del nostro Paese
Questo secondo noi è l'aspetto essenziale e direi che il rapporto ha colto questo aspetto e due passaggi essenziali un passaggio che potrebbe sembrare quasi nascosto nella relazione
E il fatto che anche il Parlamento sia muove in questa direzione la scelta che ha fatto la Commissione costituzionale di rimettere in discussione l'articolo centodiciassette sui poteri reali sul molo dispiegarsi dei poteri fra Regioni e Stato centrale
Utile cogliere il nesso essenziale di questo nuovo modo imporre il rapporto tra poteri territoriali e potere nazionale centrale
Il ruolo che assume in questa magistratura invisibile che stanno diventando i sindaci delle grandi aree metropolitane
Questo nuovo modo di interpretare la magistratura civile nel nostro Paese almeno come sentito del rapporto diretto con i cittadini ha aperto di fatto all'interno di quella grande novità che è stata la centoquarantadue
Un problema reale e il rapporto tra il rappresentante di questo nuovo potere gli statuti la struttura l'organizzazione e direi che qualche volta di fronte
A questo nuovo potere
Il Paese ha sentito quasi come un brivido soldi
Non attualità l'intervento che il potere centrale talvolta esercita nel richiamare nel guidare nel sostituire nel surrogare il dispiegarsi di questi poteri nuovi emergenti col consenso dei cittadini
Questo è un punto essenziale abbiamo tutti sentito che anche la richiesta giusta legittima con cui il ministro degli Interni ha richiamato all'attuazione degli statuti ha toccato nel vostro est PET-TAC problema dello statuto non era un semplice riecheggiare un documento tecnico amministrativo ma era un profondo atto fondativo dovevo almeno essere un profondo atto fondativo di un nuovo potere ed è un po'questa ricerca vera di fondo che spunta nelle mani il modo con cui il Parlamento stesso si atteggia di fronte a certi strumenti legislativi
Dobbiamo pensare che ormai è diventato comune negli organi amministrativi del nostro Stato
Concepire di fatto ormai diventato una prassi almeno anche dal punto di vista letterale concepire il dispiegarsi degli atti amministrativi non più del vecchio clima autorizzativo
Ma all'interno di questo nuovo Piva dalla concertazione si parla di accordi intesa si farà l'intesa di programma si parla di una serie di atti ed è veramente in questo clima abbastanza irrisorio poter pensare che è un'autorità sopra esposta possano mettersi di fronte alle necessità di surrogare l'autorità subalterna perché questo è ancora il vecchio la vecchia concezione probabilmente andremo di fronte ha un problema di coordinamento reale effettivo fra organismi sul territorio e organismi centrali
Questi sono profonde innovazioni che non vengono top colte in tutto il dispieghi dispiegarsi che hanno delle conseguenze pratiche esecutive
Ma vi è a parer nostro l'aspetto forse più importante del nostro rapporto
Il fatto che ormai lo sviluppo del nostro Paese passa certamente attraverso l'attrezzarsi il rinnovarsi il costruire le nuove aree metropolitane questo è il punto fondamentale
Ed è un poco ritornare al profondo significato che la città ha avuto con lo spiegamento delle civiltà italica in genere
Ma l'Area metropolitana oggi con tutti i problemi che ha e sostanzialmente il da nuova frontiera intorno al quale misurarsi tutto il tipo di sviluppo di iniziativa di impegno che la strutture territoriali hanno in questo momento
E qui noi ne vogliamo tutte le contraddizioni le cogliamo le contraddizioni perché di fatto è in corso anche un'attività più lentamente centralista attrice da parte dalla spesa pubblica vi è un ritorno trionfante a certe formule di accentramento
Vi è la non maturazione costante completa di alcune scelte territoriali locali ieri o in fondo l'abbandono dell'attività di programmazione a livello territoriale
Che grosso fatto
Che di fatto confonde gli ambiti dell'intervento impedisce di misurare la reale efficienza delle strutture amministrative di fatto sostituisce all'arbitrio
Di alcune strutture centrali la inefficienza di alcuni argomentazioni di natura tecnica a livello locale
E quindi di fatto fu apportato un nuovo e grande bonifica la centottantatré con la creazione dall'autorità di bacino crea un nuovo organismo al governo dei problemi locali e lo pone in grado di poter governare
Per l'altro aspetto questi questi fenomeni nuovi che si verificano livello territoriale quelli secondo negli anni novanta pur accettando in parte delle osservazioni del presidente sardi affatto
Di fatto hanno segnato delle profonde modifiche all'interno del sistema istituzionale dei grandi poteri chiesti spiego sul territorio nel nostro Paese
Ed è estremamente interessante che inconsciamente il Parlamento di fatto attraverso la centoquarantadue da centottantatré la grande legge della duecentoquarantuno quella che dovrebbe per la prima volta a segnare un passo nuovo
L'astratta nel
Nell'organizzazione dei nuovi atti amministrativi e nel rapporto fra atti amministrativi cittadino e nei rapporti fra istituzioni e soggetti attori di questo processo
Si muove in un clima sostanzialmente di indifferenza dei grandi movimenti politici istituzionalizzati anche se secondo noi invece coinvolge direttamente l'interesse dei cittadini e l'impegno dalla comunità nazionale
In questo clima noi crediamo che un'occasione come quella del nostro rapporto
Per metà anche di incentrare quello che è un un un problema poi di fatto strumentale allo sviluppo economico italiano di questi anni noi siamo forse l'unico paese dove non vi è una sede dove ci si possa confrontare su una politica dei servizi
Su una politica cioè che mette in rilievo la strumentazione con cui le organizzazioni nuove con cui di fatto poi l'impresa privata si affaccia prepotentemente in questo settore e non vi è un luogo in cui si confronto le esigenze di vecchi strumenti adottati agli albori di questo secolo e di nuove strutture che si affacciano di fronte ai problemi di servizio noi per un certo verso abbiamo anche ad essere una palestra un modo per confrontarci su questo terreno
Sentiamo secondo presentatore come ricordava il dottor Calamo che come tutti sappiamo all'amministratore delegato
Gli esempi
L'obiettivo del mio intervento è quello di riassume così pochi minuti naturalmente i contenuti più analitici di questo rapporto
Un rapporto che nasce da un gruppo di lavoro interno STS
Che frequenta diciamo così dentro la società questo è un aspetto che per noi è importante ricordare frequenta anche la l'attività operativa perché diciamo la singolarità in un certo senso di questo lavoro e che non nasce soltanto da un gruppo di studio ma nasce da una realtà che come molti di voi sanno opera nel Paese a supporto delle amministrazioni territoriali
Io vorrei offrirvi sinteticamente soltanto quattro binari di lettura di questa quantità di informazioni diciamo il di
Dati che il rapporto con chi
Quattro binari che possono aiutare a capire meglio anche a valutare meglio quale diciamo così il contenuto del lavoro di questa il primo binario e quello che riguarda e non poteva essere diversamente il tema dell'attuazione della centoquarantadue
Noi abbiamo fin dall'avvio della legge
Messo in piedi una capacità di osservatorio direi
Anche un po'artigianale in un certo senso perché poi questo è un Paese estremamente complesso in cui è anche molto difficile recuperare i dati sul territorio però stiamo monitorando diciamo così per quello che è possibile l'attuazione di questa legge
E abbiamo cercato riportare in questa sede
Una una sintesi diciamo così un momento di sintesi diciamo ad un certo numero di mesi dall'attuazione della legge dall'avvio della legge su qual è la situazione
Situazione che diciamo così padre Luigi ma anche parecchie ombre
E ne abbiamo individuato sei indicatori diciamo per valutare questo stato di attuazione attraverso sei indicatori costruiti attraverso dati ufficiali tutti quelli che il ministero dell'interno in particolare il summit mette a disposizione ma anche attraverso sondaggi stime che sono state fatte
Su diverse amministrazioni
Ma in maniera abbastanza peculiare
E il primo indicatore quello che riguarda gli statuti direi che è abbastanza noto che questo tema è stato affrontato pressoché la tutte le amministrazioni
Quindi diciamo che questo impegno è stato affrontato positivamente è stato risolto positivamente anche se in questo momento noi non siamo in grado ma credo anche nessuno lo sia di dire qualcosa circa la qualità di questi statuti quindi circa il che cosa poi si è effettivamente introdotto in questi
In questi documenti che dovrebbero un po'dare
Diciamo così la trama nuova di funzionamento dei diversi enti locali speriamo in un prossimo anno di poter approfondire anche i contenuti comunque certamente i Comuni hanno fatto gli statuti hanno interpretato in maniera efficace questo impegno
Andiamo invece un po'più male da da da da altri punti di vista le città metropolitane che venivano ricordate gli interventi precedenti sono segnano ancora il passo soltanto quattro lezioni hanno formalmente affiliato una parte del processo attuativo
E il processo attuativo riguarda soltanto i confini territoriali diciamo non si è posto in nessun modo mano a quello che è il tema principale a nostro parere che il tema poi dei compiti delle funzioni che questi enti che queste città devono svolgere
Per interpretare in maniera moderna il governo di queste aree neanche si è posta mano a quella che è la modifica poi dei grandi Comuni con la ridefinizione delle che le circoscrizioni con il la gli accorpamenti possibili che ci possono essere cioè un processo abbia solo timidamente timidamente avviato un altro indicatore che abbiamo esaminato riguarda per esempio l'uso di uno spot di una di una pratica che da cui si aspettava qualche risultato maggiore la sfiducia costruttiva
Diciamo
Questa questa questo meccanismo noi abbiamo osservato in un certo numero di Comuni soprattutto di tipo medio e piccolo come questa sfiducia costruttiva che servirebbe come è noto a garantire comunque l'esistenza di un governo diciamo del dell'ente locale
E invece sta creando una continua tendenza una continua tensione nei nei consigli comunali a a modificare continuamente le maggioranze perché proprio questo meccanismo di rafforzare diciamo la funzione di governo
Viene vissuto come una penalizzazione e possiamo forse anche dire la pratica del consociativismo è una diciamo una una pratica dura a modificarsi
Quarto indicatore che abbiamo esaminato riguardo alla al quarto e quinto le Alpi la riorganizzazione burocratica delle strutture degli enti locali e la gestione dei servizi in entrambi i casi non abbiamo riscontrato alcunché di significativo da parte della del diciamo di ciò che gli enti locali hanno fatto in questi mesi
Timidissima i segni ci sono sull'ultimo indicatore che abbiamo esaminato che è quello che riguarda la capacità di programmazione degli enti intermedi cioè delle nuove Province che dovrebbero nell'aria intermedia rappresentare il momento di programmazione governo dei trasporti dell'ambiente di quelli che sono poi i grandi servizi
A dimensione provinciale ecco abbiamo soltanto un venti per cento dei casi delle amministrazioni provinciali che hanno cominciato ad avviare l'elaborazione dei piani programmatici provinciale
Ma diciamo così anche queste un numero molto ridotto questa funzione rischia di rimanere al palo perché evidentemente la complessità di questa trasformazione della Provincia è qualcosa di estremamente difficile
In sintesi
La centoquarantadue
Come è stato già detto è una legge fondamentale importante ma l'attuazione tra centoquarantadue qualcosa di particolarmente complesso che non può avvenire spontaneamente
Ma occorre seguire questa attuazione seguirla con strumenti moderni seguirla con strumenti innovativi con strumenti di assistenza tecnica di consulting
Cioè soprattutto favorire quella che è la riorganizzazione e la capacità di assumere nuove funzioni nuovi compiti che il tessuto dei poteri locali è chiamato a espletare
Il secondo binario io vado un po'rapidamente che vorrei illustrarvi riguarda il tema della finanza locale e un'altra delle chiavi di lettura diciamo dello stato di salute del reticolo autonomistico
Gli Enti locali escono da un decennio si è concluso il decennio ottanta abbiamo quindi potuto fare anche un po'di Bilancio diciamo così di come è stata vissuta questa fase finanza locale escono dalla fase finanziaria particolarmente difficile
Anche se diciamo così il volume di finanza locale si mantiene complessivamente intorno al diciassette diciotto per cento del prodotto interno lordo
E anche se diciamo forse questo è un dato che spesso si dimentica circa una metà della spesa pubblica italiana direttamente o indirettamente è condizionata dall'attività degli enti locali
Molti sono anche i condizionamenti indiretti sulle autorizzazioni le approvazioni e le scelte programmatiche che poi scaturiscono dal concerto fra livello centrale e locale quindi questo porta circa un cinquanta per cento di effettivo controllo e quindi a dargli anche la rilevanza di quello che
Il processo finanziario che coinvolge gli enti locali al di là della spesa di competenza specifica
Che cosa è avvenuto in questi anni
E avvenuto innanzitutto sul fronte delle entrate un processo di consistente responsabilizzazione
Le entrate proprie degli enti locali entrate tributarie proprie sono aumentate dal tre virgola tre al tre virgola sette
Ma soprattutto le entrate da beni e servizi c'è da tariffe applicate sui servizi che i Comuni erogano sono passate dal diciassette per cento al ventitré per cento quindi testimoniando un forte impegno delle amministrazioni a diciamo così imprimere ai cittadini a richiedere i cittadini una partecipazione economica diretta e quindi anche a mettere in gioco la loro nella loro legittimità il loro consenso diciamo così nella erogazione dei servizi ho a fronte di questa responsabilizzazione delle entrate che c'è stata in maniera consistente la capacità di spesa la spesa diciamo meglio più che la capacità la spesa diminuisce in maniera consistente la spesa corrente scendeva al quattordici per cento al dodici virgola sei
Soprattutto scendono anche gli investimenti lordi dal settantadue dal settantacinque per cento al settanta per cento in sostanza in sintesi che cosa diciamo diciamo che gli enti locali in questi anni hanno subito questo esercizio di virtù finanziaria che il governo nel bombardamento nemico amici sembra benefici reali diciamo così per quella che è la capacità di qualità dei servizi quella che diciamo la capacità di organizzare
L'intervento pubblico sul territorio
Che obiettivi porsi ecco di fronte a questa situazione
Certamente gli obiettivi che i Paesi europei ci indicano danni visto che siamo diciamo così da tempo ormai in competizione per l'ingresso in Europa
E gli obiettivi quali sono maggior autonomia fiscale certamente su diversi punti non soltanto sui servizi
Maggiore libertà d'iniziativa della spesa le siccità nelle scelte dei metodi di finanziamento e di poche settimane fa per esempio la notizia che un Comune sta cercando di
Emettere dei box a livello comunale seppure fra mille difficoltà regolamentari e diciamo di legate al proprio patrimonio naturalmente come garanzia
Nel Complesso noi diciamo come valorizzare occorre attraverso strumenti nuovi rivalorizzare la capacità di investimento degli enti locali abbiamo anche osservato dei dati per esempio che riguardano il problema degli appalti tra trasparenza bene da quello che emerge dall'osservazione abbastanza meticolosa dei dati c'è più mercato e più trasparenza nella capacità di appalto degli enti locali di quanta non ce ne sia nelle strutture centrali dello Stato
Il terzo tema
Che vi volevo presentare riguarda il problema delle città metropolitane ed è la terza chiave il terzo binario attraverso il quale possiamo leggere questo rapporto
Le città metropolitane quest'anno le abbiamo affrontate attraverso la chiave degli investimenti come è stato detto in precedenza l'anno scorso avevamo affrontato nel rapporto tutto il tema della costruzione territoriale diciamo così di questi enti
Le città metropolitane è stato già detto rappresenta no i punti cruciali di sviluppo tipico concentra il maggior terziario avanzato del Paese concentrò l'intelligenza l'eccellenza di molti servizi
In questi luoghi occorre investire massicciamente perché la competizione europea oggi e anche soprattutto competizione fra aree metropolitane fra sistemi metropolitani e fra la loro capacità di attirare
Servizi ancora più avanzati Investimenti le tecnologie intelligenza ancora più evolute
Questa capacità di attrazione giocata sulla sulle infrastrutture soprattutto sulle infrastrutture sui servizi
Su tutto ciò che un sistema metropolitano può offrire per essere più attraenti appunto il rispetto ad altri in un mercato europeo che si va unificando
Noi abbiamo fatto delle stime che consideriamo abbastanza attendibili ma comunque sono pur sempre delle stime
Circa il fabbisogno finanziario
Che occorrerebbe attivare per modernizzare per europeizzare le nostre maggiori aree metropolitane
Soltanto per quelle che sono le grandi opere metropolitane per esempio ci intendiamo riferire alle linee di metropolitana alle a quelli che sono diciamo i grandi servizi a scala metropolitana occorrerebbero nei prossimi anni ottanta mila miliardi nel nostro Paese
Di cui appunto il trenta per cento da da dedicare all'Est infrastruttura di mobilità e quindi trasporto Parcheggi
Il venticinque per cento di questi dati da dedicare a strutture direzionali quindi a centri direzionali attrezzati anche dal punto di vista tecnologico il venti per cento di queste risorse da dedicare a da aree industriali dell'innovazione c'è l'altra alla riconversione anche di molte di quelle che sono aree industriali dismesse possono e devono diventare aree
Attrezzata di produzione ricerca tecnologica il venticinque per cento di queste risorse a programmi di riqualificazione delle cosiddette aree già edificate quindi i centri storici in particolare di cui il nostro Paese
Notoriamente ricco ottanta mila miliardi solo per appunto le grandi interventi a scala metropolitana
L'investimento è ancora più cospicuo se si guarda quello che invece il problema di modernizzare il tessuto più minuto del sistema dei sistemi metropolitani
Quattrocentodiciassette mila miliardi e la stima che abbiamo fatto per dieci anni quindi quarantuno mila miliardi all'anno per dieci anni e il volume di risorse che occorrerebbero per posizionare le nostre città metropolitane in un confronto realmente competitivo con il sistema europeo
Quarantuno mila miliardi all'anno per dieci anni come reperiti ecco noi cerchiamo di dare qualche indicazione anche da questo punto di vista dal bilancio dello Stato secondo quello che sta avvenendo in negli anni più recenti non potrebbero venirne più di più di più del venti per cento di questi quarantuno mila miliardi all'anno
Dai bilanci degli enti locali opportunamente liberali liberalizzati ecco quindi diciamo messi in condizione di valorizzare al meglio tutte le potenzialità che non lo hanno potrebbe venire un altro trenta per cento di queste di questi investimenti
Il cinquanta per cento quindi in buona sostanza fa reperito attraverso altri canali va reperito sul mercato finanziario
Con l'impegno di operatori pubblici e privati grandi e piccoli di tipo diverso
E qui si apre il tema della cosiddetta privatizzazione diciamo del costo del cosiddetto impegno dalla sinergia che occorre sviluppare che nel nostro Paese cammina con molta difficoltà tra pubblico e privato
Ne abbiamo cercato anche sulla base delle nostre esperienze operative di individuare alcune condizioni minime perché questa sinergia possa camminare in maniera efficace
La prima condizione e che ci sia uno snellimento forte delle procedure e diciamo così delle procedure amministrative e tecniche che presiedono all'attuazione di Investimenti
Voi sapete che oggi occorrono anni in Italia per avere il quadro completo il il pacchetto completo delle autorizzazioni di diverso tipo diversa natura che occorrono per realizzare interventi
L'altro aspetto tecnico importante è il rinforzo delle progettazioni molto spesso nel nostro Paese negli ultimi anni si è completamente lasciata perdere la l'esigenza di avere progettazioni ben fatte progettazioni in cui l'aspetto tecnico economico sia congruo ecco rispetto al da farsi
Con ciò generando fenomeni di incremento non controllato della spesa quindi prima condizione per favorire questa sinergia pubblico-privato snellire qualificare le procedure amministrative e tecniche
Seconda condizione riuscire a concentrare la spesa pubblica che è una parte soltanto di questo volume di investimento sugli obiettivi
Di base cioè su quelli che sono obiettivi non remunerativi per l'investimento privato per l'investimento o del mercato
Quindi l'uscita a fare quel tanto di programmazione locale e centrale che consenta di massimizzare l'aspetto di questa risorsa pubblica limitata
Terza condizione essenziale per favorire questo processo di privatizzazione la necessità di impegnare i concessionari chiamiamoli così in sintesi cioè quelli che saranno quegli organismi pubblici o privati o mistiche saranno chiamati a espletare funzioni di investimento
Da questo punto di vista impegnarli non soltanto nella fase vegetativa ma anche nella fase gestionale cioè impegnati a tagliare conto alla collettività dell'output dell'investimento cioè dalla qualità che l'investimento deve girare per costruire il sistema metropolitano
La quarta ed ultima chiave di lettura e concludo riguarda il settore idrico noi come ogni anno abbiamo analizzato un settore infrastrutturale
Negli anni passati abbiamo analizzato il settore dello smaltimento dei rifiuti il settore del trasporto
Quest'anno abbiamo analizzato a fondo il Sistri il settore idrico come esempio diciamo così di un insieme di problemi che il nostro Paese dovrebbe affrontare il
E anche perché INCE in Parlamento in questi mesi un disegno di legge abbastanza importante che si propone di modernizzare riadeguare diciamo così il sistema dei servizi idrici
La rilevanza di questo settore nota più di un terzo degli italiani
Lamenta un servizio gravemente insufficiente questa insufficienza raggiunge il settanta per cento nel Mezzogiorno
Un trenta per cento della risorsa idrica e dispersa attraverso le reti bucherellato che diffondono l'acqua questo dato raggiunge circa cinquanta per cento nel Mezzogiorno
In buona sintesi noi pervenire al dato diciamo operativo noi abbiamo stimato
L'esigenza anche qui finanziaria che occorrerebbe mobilitare per dare un una capacità di modernità questo servizio che voi sapete assume una caratteristica essenziale sia per la qualità della vita dalla popolazione sia per le attività industriali e produttive
Noi prevediamo che pure immaginando pur immaginando ecco è questo il punto punto chiave un adeguamento dalla tariffa dalle attuali cinquecento lire media metro cubo cinque seicento lire che vengono pagate mediamente tanto diciamo dagli utenti pura adeguando questa tariffa le mille mille duecento lire così come il disegno di legge Galli sembrerebbe poter consentire seppure non in tutti i casi quindi pur raddoppiando ecco se questa legge fosse approvata tra breve
Ecco rimarrebbe un fabbisogno di investimenti non coperti che nel nel caso più ottimistico
Diciamo così oscillerebbe intorno ai venti mila miliardi fabbisogno di investimenti di adeguamento nel caso più pessimistico raggiunge i cinquanta mila
Quindi immaginando che il dato più oggettivo stia nel mezzo ne siamo intorno ai trenta trentacinque mila miliardi necessari oltre all'adeguamento di tariffa prevista dalla legge Galli necessari per dare effettivamente un assetto di modernità al sistema idrico evidentemente noi concludiamo in sintesi la legge Galli non basta soltanto un inizio occorre rapidamente trovare anche altri strumenti per consentire per esempio queste queste Nessenzia questo settore infrastrutture di essere in condizioni realmente efficaci terra tessuto sociale il tessuto economico
è che io termino qui spero di averti agli potermi aiutare con questi dati a legge il rapporto che quest'anno estremamente complesso grazie
Bene
C'è completato così almeno credo sostanzialmente la presentazione del rapporto
C'è un lungo elenco
Di
Di interventi previsti
In vorrei anche giustificare c'è una prima fila di sindaci il misura assenti
Fa eccezione
Il sindaco di Venezia il dottor Bergamo per ragione oggettive e per oggi concomitante a questo incontro un consiglio nazionale dell'ANCI
Per problemi che fra l'altro alcune settimane avviene su un po'acuti dentro l'associazione e alcuni di questi sintetici invece da altri mia ci hanno assicurato che sarebbero intervenuti successivamente abbiamo alcune fra i ministri più a Scicli
E tanto più si esibisce di questione degli autonomi il ministro Scotti
Che non è certamente il ministro meno gravato di incombenze problemi assilli ed altro
Di questo
Siamo tutti grati e io proprio giorni prima ancora del PD di fare questa dichiarazione Giorgio oltre a questo fine e ha detto
Anche così a viva voce predetto quando perché quando desiderato intervenire
In merito a un impegno ringraziano ancora svolgeva il suo intervento ecco che possono se collega ho chiesto anche allora rinviare Alessandrello che nell'ordine però alfabetico era previsto fra i primi a ma anche per la funzione che ricoperto se vuole intervenire ma cortesemente e gentilmente mi ha detto che doveva scortare il ministro chiedo però al sindaco Bergamo sedici doveva no semisegretezza che il ministro Gasparri c'è un c'è la voce di un sindaco a meno che tu non ci sia sentito in questa prima parte rappresentato da quello che abbiamo detto delle cose sono state esposte
Prego per Simone
Io ho letto con molta attenzione già precedentemente la relazione e l'ho trovata molto puntuale fotografa una situazione di grande movimento sicuramente ma anche di grande disagio
La ricognizione del fabbisogno è stata dettagliata e dimostra quanto il capo esistente tra il sistema Italia il sistema Europa e ancora difficile da rimarginare nel breve periodo
Sicuramente la centoquarantadue
Ha avviato un processo di nuova responsabilizzazione
Ancora insufficiente e anche il riferimento alle grandi aree metropolitane che sono un po'quello che ora definire volano del Paese nei prossimi anni
Sicuramente stentano a decollare più per difendere magari interessi marginali che non per il coraggio di affrontare l'abitazione nuova abbia avuto numerosi incontri con il ministro Scotti e però a tutt'oggi mi pare che lo scenario si piuttosto desolante ai fini di una piena utilizzazione di questa grande occasione che avevo detto vita dalla riorganizzazione delle aree metropolitane
Forse andrebbe sottolineata maggiormente non soltanto di pensare in termini riduttivi rispetto alle attese alle grandi prospettive e necessità
Di nuovo in cui fatturazione o di nuove strutture in grado di riqualificare la città
Ma proprio dire dire dovrei dire della incapacità oggi di garantire i servizi essenziali questo una parte che non si è sviluppata forse non era il tema essenziale del rapporto però oggi i grandi comuni ma anche i piccoli comuni hanno difficoltà reali a mantenere i livelli di servizi già raggiunti a fronte essi nel segno del però in altre parti dell'apporto a nuove esigenze in particolare verso le fasce deboli della popolazione
Attenzione che una volta non erano neppure ipotizzabili oggi sono sentite come un bisogno i dell'udibile da parte del pubblico per chi lo soffre in prima persona ma le necessità legate alla finanziaria locale oggetto
Inducono a ridurre drasticamente i servizi e l'assistenza sociale quindi mettendo a forte rischio anche la possibilità per il Comune che diventa oggi veramente un potere territoriale forte
In quanto più che allo stato oggi si guarda al Comune come interlocutore forse è sempre stato così ma oggi più che i nel passato sicuramente
E quindi carica di nuove responsabilità cui non si può e non si in grado assolutamente di far fronte vi sono altri incidenze se lo Stato non se il Parlamento non porrà mano in tempi brevi a queste leggi
Tipo a quella sugli espropri che sicuramente creeranno difficoltà gravissime per i Comuni perché si riverseranno sulla già modesta capacità di indebitamento e sull'allevamento dei costi di operazioni già avviata
Sicuramente la parte più interessante quella che apre una brezza sulla prospettiva di una collaborazione pubblico privato sulla prospettiva di sviluppare fantasie finanziari non tanto con il bottone di qualche Comune così ho sentito avviato quanto con una forma di interazione molto trasparente ma anche incisiva tra pubblico e privato per capire come la crescita delle città senza più fantasmi del passato e spettri e diffidenze può soltanto progredire non tanto non solo con risorse pubbliche ma anche con risorse attivabili complessivamente insieme
Si tratti dare gestione di servizi si tratti di dare spazi di nuovo sviluppo da potere poi immette sul mercato ma sicuramente una forma di collaborazione va trovata in campo nazionale e forse anche in campo internazionale
L'ultima osservazione che volevo fare era quella relativa ai tempi delle approvazioni dei vari progetti interventi anche qui
E cito quanto è sicuramente da una grossa mano ma ma forse a Venezia è una cavia perché è una legge che ha ottenuto recentemente approvata dal Parlamento in via definitiva ha creato lo sportello unico alla conferenza dei servizi che riassume tutte
Le competenze e per legge e quindi in maniera organica e complessiva in modo tale che i tempi di valutazione di una proposta di concessione edilizia sono estremamente contenuti credo che sia una strada su cui avviare maggiormente una legislazione moderna all'avanguardia del Paese perché sicuramente i costi
Che i ritardi provocano abbiamo visto che si calcola sull'ordine del dieci per cento vanno in questo rapporto sono poi sostenibili per la collettività quindi anche questo forse è uno scenario su cui dovremo maggiormente confrontarsi e valutare le prospettive di una legislazione più adeguato esigenza di oggi io ringrazio a mia volta il presidente del CNEL ma anche il ministro per l'attenzione che Verica con grande vorrei dire coraggio spesso non corrisposto sui temi dei poteri locali
Bene prima del ministro
Il collega Pizzinato ha chiesto di potere rivolgere una domanda al ministro credo che sia così col
Sì ringrazio il presidio altri altri cinque hanno anche alternati Pizzinato fa parte del gruppo di lavoro dell'autore di questo diciamo circoscritto gruppo di lavoro che lavoro benissimo per corno del quale fanno parte tornati il collega Cecchetto Ciriaco
Rossitto cioè siamo in sette consiglieri adesso si giungerà il Consigliere Saba il consigliere
Bassetti il Consigliere
Articolo c'è un gruppo omogeneo nel lavorare
Pertanto pizzicato anche questo questo non dico di ritornare grazie presidente ringrazio in anticipo il ministro
Per la risposta che mi vorrà dare
Una
Delle problematiche
Dei nodi decisivi che emerge dal rapporto che è stato illustrato di questa mattina e che l'efficienza dei servizi
E in particolare nelle grandi città metropolitane
Ha come presupposto e condizione la riforma delle aziende di servizio pubbliche locali
Questo tanto più dopo l'approvazione della legge centoquarantadue
In pratica l'accento quarantadue imparo se ha scorporato
E incluso in sé il riferimento circa il ruolo delle aziende pubbliche locali ma di fatto è per quanto riguarda le aziende di servizio una riforma incompleta non avendo avuto tuttora una conclusione parlamentare quindi legislativa la ex legge settecentocinquanta
Personalmente
La nostra organizzazione la Confederazione generale italiana del lavoro ritiene che la forma migliore dal punto di vista giuridico ai fini dell'efficienza
Ai fini della competitività ai fini delle possibilità
Di apporti di capitale privato e l'emittenza e la società per azione
Che è una delle forme previste dalla centoquarantadue
Negli scorsi mesi in questa sede ci siamo confrontati e sono alla domanda e finisco con gli esperti del ministero degli Interni che stavano rielaborando il testo della ex trecentocinquanta
La domanda e questa è pensabile anche alla luce dei risultati di questo rapporto
Che l'efficienza la competitività la possibilità di capitale di queste impresa avvenga se viene affidato ancora la nomina e la separazione della gestione rispetto al ruolo di programmazione
La nomina del direttore ancora del consiglio comunale
Mi sembra che invece che dei passi in avanti questa è la mia considerazione si fa ripassi indietro vorrei sapere qual è l'opinione del ministro a questo riguardo ma ciò che è ancora più importante
Stante i tempi se il ministero dell'Interno siccome questa e La Loggia è il logico completamento della riforma se pensa di ritenere che entro questa legislatura venga approvata o meno questa legge e se in quella legge sono dure domande cioè tre mesi si ricorda il problema sono due e se la definizione dei bacini ottimali di utenza per i diversi tipi di servizio non deve essere affidata
Non alla spontanea iniziativa volontà dei singoli Comuni ma non deve essere invece in via legislativa definita dalle singole regioni in modo che vi siano dei bacini ottimali di utenza per le diverse forme di servizio
E in modo che vi sia sia i bacini ottimali e sia anche la possibilità di capitale pubblico di capitale privato e anche dell'azionariato popolare sentenza
L'ho fatta lunga ma credo di aver offerto materiale anche per vedere se abbiamo il completamente in questa legislatura o meno di questa parte della riforma grazie al ministro della presidenza
Però il ministro
Grazie presidente
è per me un occasione
Unica perché
Riflettere sulle cose da fare
E sempre importante e lo stimolo di questo rapporto e
Particolarmente utile soprattutto tutta l'attività
Adesso che nel svolge in questo campo
Non stiamo facendo una riflessione attenta sull'attuazione della legge
Di riforma centoquarantadue e legando
A queste riflessione anche quella sull'applicazione del duecentoquarantuno sulla legge sul procedimento amministrativo considerando un tutto
E lo stiamo facendo quel che stiamo facendo questa riflessione mettendoci da diversi punti di vista
Quello di un cittadino
Quello dell'ente locali le quello del governo centrale
Perché l'applicazione della legge
Cioè la realizzazione di una riforma di un processo l'ha visto
Non solo dal punto di vista e dell'interesse
Dello stato del sistema delle Autonomie ma soprattutto dal punto di vista del cittadino
E in questo abbiamo chiamato anche a collaborare
Alcune
Organizzazioni che ci sono da tocca ricco nel nostro Paese di questa questione
Che cosa emerge
Dalle analisi che noi abbiamo condurre
Una prima
Un primo tratto
Le re
Giorni
A cui
E demandato il viene demandato un compito
Chiara
Nell'applicazione della legge di riforma delle autonomie
Mostrano tutto il limite
Che deriverà dall'essere diventate
Enti di erogazioni di servizi e non amministrazioni generale
Degli adempimenti che la legge centoquarantadue prescriveva per le regioni
Non c'è una che sia andata in porto
Cioè che abbia raggiunto e risultato voluto dalla legge
La stessa legge sul
I controlli
Per quelle
Regioni che hanno proceduto ma non siamo alla nomina
Dei nuovi organi di controllo per cui per esempio gli statuti sono stati esaminati dai vecchi comitati di controllo con non pochi inconvenienti che tutti hanno registrato con molta chiarezza
E voglio dire
Pizzinato proprio
Venendo al
Secondo
Domanda seconda parte della domanda quello relativo ai bacini ottimali di utenza cioè relativi ai servizi pubblici
Beh le regioni avevano un primo compito quello della delimitazione delle aree metropolitane che era proprio la definizione ottimali di un bacino di utenza di determinati servizi pubblici a cui la città metropolitana doveva
Far fronte
Bene posti di fronte al problema di scelte politiche
E non di indecisioni di Investimenti
O di
Erogazioni di prestazione ma posti di fronte a scelte politiche genere
Cioè la riorganizzazione
Sul territorio delle
Dell'organizzazione
Dei servizi fondamentali per un'area metropolitana noi siamo senza la delimitazione delle ma soprattutto senza la delimitazione delle funzioni
E addirittura si hanno
Con le amministrazioni provinciali
Che hanno visto indicante
Nella legge le martedì nuove ma non c'è una legge che abbia regionale che abbia definito le funzioni che abbia trasferito i principi in
Funzioni specifiche attribuite
Io voglio dire questo perché questa è la prima questioni veri
Io ho poco perfetta identità di vedute con il secondo punto espresso da Piccinato come condizione essenziale
Per la riorganizzazione dei servizi
Ma voglio sottolineare il cui in questa sede la difficoltà
Del passaggio
Da enti di erogazioni di servizi ad amministrazioni generale
Delle regioni poi del sistema delle autonomie locali qui c'è Illy il punto di debolezza
Che costituisce anche
Il la crisi dell'istituto regionale
è noto per
Voglio aggiungere altre dico io
Visto che Martinazzoli era annunciato un incontro la prossima settimana con i presidenti delle Regioni per discutere dell'attuazione della centoquattro due
Io avevo a suo tempo approcci Bruno
Fatto presente
E che di fronte all'inadempienza vi era la diffida la sostituzione
Questo ha incontrato grandissime resistenze
E scusi
Contro un Paese che preferisce decidere il rinvio per riflettere piuttosto che posti di fronte ai problemi
Adottare delle scelte sono sempre
Non perfette perché ci sarà sempre il rilievo sui limiti
Delle stesse scelte ma
Ne siamo rischiamo di andare all'apparato sì allora
La prima questione che vorrei sottolineare proprio queste
Questa relativa
All'architrave del della riforma che è data dalla vere uno regioni amministrazione generali
Con un capovolgimento radicale dell'esperienza pratica realizzate che è quella invece di un ente di pura erogazione
Di servizi
Di Tito totalmente tradizionale
La seconda questione la questione
Finanzia
Beh e quindi c'è il il responsabilità del Governo e del Parlamento
Ma qui siamo
Al cuore della questione del riordino della finanza
E quindi le difficoltà sono enormi non si
Il cuore del risanamento della finanza pubblica è data dal affrontare il tema
Della speso decentrate
E della autonomia e della responsabilità delle stesse cose su cui siamo tutti d'accordo ormai la legislatura
Compimento e purtroppo su questo l'impressione che noi non riusciremo a Betlemme fuori
In questo scorcio di legislatura
A mio avviso non affrontando quello che costituisce
Dicevo prima
Il punto nodale della la
La matassa più
Avevo bigliettai del space
Pubbliche e quindi della finanza tu
Noi
Assistiamo ad una
E così confusione tutta
Tra estensione della Spesal centrale
In compiti e funzioni improprie del sistema delle autonomie
Anche con la costruzione di amministrazioni centrali nuove responsabili in questo campo
E dalla tra
Ad una
Organizzazione della finanza
Locale
Totalmente deresponsabilizzante
Puramente
Erogatrice di quello che dal centro aziende
Da
Qui si intreccia non è di non è in non è possibile sciogliere il nodo della finanza locale se non si scioglie il nodo della
Finanza centrale
E della organizzazione del Governo centrale di fronte ad un sistema di autonomia effetti
Qui ho paura che si tengono insieme
Cioè le regioni e sistema di autonomie locali li mette preferiscono pur con tutti i discorsi sulla modifiche un sistema di
Finanza derivante perché questo consente sempre di scaricare a un livello di responsabilità sulle ore l'inefficienza
E i limiti
Dell'azione del governo locale dall'altro il governo
Centrale
Preferisce il mantenimento per non mettere mano a dover conseguentemente modificare
Il modo di essere e di e di spendere da parte dell'amministrazione centrale ciò c'è un connivenza occulte
Che
L'elemento di paralisi complessi persiste
Ed è un po'diffuso e trasversale nelle forse
Politiche
Ora sciogliere il noto dell'autonomia
Della
Fin della finanza locale venga
E sciogliere e il nodo zero dell'organizzazione dello Stato nel nostro paese e anche del rapporto tra stato e prima non è dodici Petipa Bergamo qui io sono perfettamente d'accordo credo dalle i dati che ho sfogliato a proposito dell'acqua ho visto anche qui presso
La terza
Questione
E la questione della organizzazione e burocratica cioè delle degli apparati e degli enti locali Dario Fo
Ne abbiamo fatto gli statuti credo una gran parte a mio avviso in modo molto positivo io non sono da questo punto di vista nella generalità dei casi soddisfatto del tipo di statuti che sono venuti fuori
Da lì comuni dalle Province
Ma oggi bisogna misurarsi con i regolamenti per tradurre i principi degli statuti in organizzazione
Ma questo richiede
La riorganizzazione degli apparati
Ho sentito
Da da o prima riferire
Questo è
Su questo terreno non ci sono segnali di cambiamento
E iniziative che di anno l'indicazione di una comprensione
Dell'importanza che la questione quindi di una possibile soluzioni i modelli organizzativi
Diverso
E qui c'è
Una perpetrazione paurose restrittiva
Dei principi della centoquarantadue
Io credo che in fondo questo e insieme a quello della finanza all'altro nudo vero
Della riforma
E in questo contesto cioè il problema delitti efficienza dei servizi quindi della riforma delle aziende pubbliche locali
Io devo dire
Che io su uno
Decisamente impegnato a venirne fuori in questa legislatura
E per questa ragione abbiamo preferito non presentare un disegno di legge
Ma presentare degli emendamenti che ho già depositato in Parlamento al testo in discussione al Senato in modo tale da evitare di riaprire una procedura
Parlamentare con tutta la moltiplicazione dei tempi che questo avrebbe comporta
E noi bisogna dire una un elemento di ritardo è venuto anche
Dalla discussione tra le diverse associazioni a
Di rappresentanza
E dei Comuni
Ed è grazie
E qui Pizzinato ascolto
Una questione fondamentale sulla quale e io sono
Aperto ad una discussione
Prima di alcuni principi e poi alla formazione della soluzione tecnica
In ordine alle responsabilità e a lei no
Io ritengo che sia nettissima
L'esigenza di una distinzione di ruoli e di responsabilità e quindi conseguentemente i ruoli e le responsabilità comportano la scelta degli uomini per cui le scelte degli uomini non può non appartenere a chi ha la responsabilità di gestire i servizi
Su questo viene contrapposto voi lo sapete bene da altri
La responsabilità che alla fine oggi grava sugli enti locali sulla problemi delle dei delle perdite dei deficit prendiamo il quadro proprio in queste ore trainanti
Delle aziende di trasporti beh sui Comuni creativa la tutto l'onere
Stella lo comunica sullo stato della delle perdite delle aziende municipalizzate
Ed essi non hanno furono grande poteri di intervento riferisco tra virgolette
Le aziende si muovono in una totale irresponsabilità perché quando non ci sono con riferimenti minimi a costi
Non c'è
Tra costi e ricavi
Non c'è nessun richiamo ad una diversa organizzazione
Del servizio perché
Non ha importanza
Io sono Pizzinato sono ho ho espresso una mia opinione
Ed è l'opinione nella direzione della modello o che consenta il massimo di responsabilità degli amministratori il misurarsi degli stessi con determinati vincoli che il modello consente su questo non ho nessun dubbio
E io mi auguro che il vostro aiuto e qui il CNEL può essere prezioso nel mettere intorno al tavolo in questi giorni le due associazioni io la disponibilità a partecipare con l'amministrazione degli Interni perché forse in questa sede neutra diciamo così in un certo senso possiamo arrivare ad una intesa non a favore di questo o di quello ma nell'interesse generale dei cittadini e dalla buona e corretta amministrazione quindi da questo punto di vista io ho presentato gli emendamenti sono pronto in questa sede del CNEL a mettere intorno a un tavolo lanci law
E e il Cispel
E insieme con gli e Sperti nostre a valutare le soluzione
Facce non opzione preliminare questo deve essere chiaro perché se no le soluzioni non intervengono cioè quello di dover trovare o mode
Che responsabilizzi
Qui amministratore
Li ponga dei vincoli precisi a cui essi devono risponde ed abbia degli automatismi nella legislazione in ordine a comportamenti no corrispondenti accusa con una netta distinzione tacchi deve dare indirizzi e direttive e chi deve invece gestiti e qui la difficoltà diciamolo obiettivamente dove sta
E proprio anche nella perdita dei comuni di responsabilità politiche di indirizzo cioè noi abbiamo oggi i consigli comunali nel nostro Paese che si sentono vedo non potendo gestire e deliberare sui singoli fatti e dovendo invece misurarsi con
La politica nel senso vero cioè con gli indizi e il controllo e questo
Mi sembra di andare nel vago
Perché gli interessa più decidere l'appalto la commessa il servizio questo è il punto il punto vero o della situazione e noi non riusciremo a trovare una soluzione su questo problema se non c'è questa riforma culturale degli degli amministratori perché e in ne facciamo presta a scrivere un principio nella legge netta separazione tra politica e amministrazione
E poi questo va tradotto e gestione questo va tradotto poi in statuti in regolamenti papà tradotta in comportamenti quotidiani e in
Recupero degli enti locali della loro funzione di
Abbi distrazione generale e quindi di responsabilità della comunità nel suo assieme e vengo all'ultima
E considerazione che faccio
Ed è proprio questa relativo la cultura vedete
Tutte le riforme
Imposte dall'alto
E non ma durante
Nella
Coscienza
Dei singoli
E delle varie aggregazioni sociali sono destinate a fallito
La stessa esperienza regionale
Presente a questi limiti di non maturazione
Gli enti locali c'è
Una certa c'è stata una certa maturazione anche per il lungo dibattito che ha accompagnato per quarant'anni la discussione della legge però devo dirvi con sincerità e che
La generalità
Delle forze politiche
Delle
Degli amministratori è ben lontana
Da quel cambiamento di cultura
Che gestire la duecentoquarantadue e la duecentoquarantuno Coppo
Questo è il problema tecnico
E non
Aiuta certamente questo mutamento di cultura
L'atteggiamento che si è avuto di sufficienza rispetto allargamento dando un alibi
Una libri a tutti
Hanno adottare cambiamenti significativi nei loro comportamenti
Io credo che l'esperienza si stia dimostrando che alcuni principi della legge erano talmente
Grandi e importante
Che avrebbero richiesto proprio
Una radicale cultura di governo
Per poter essere tradotti nella realtà
Quotidiana
Qui
La questione su cui noi ci muoviamo e io è la ragione per cui
Pur nell'ambito delle dei nel mio pochissimo tempo disponibile guardo sempre con grandissimo interesse all'iniziativa del Crivelli al lavoro che il CNEL sta facendo in questo caso
Perché se non facciamo crescere e maturare una cultura di governo diversa beh la legge e morta
Non c'è niente e da fare se invece
Cresce nel paese uno cultura di governo diversa coerente con i principi della legge di riforma io credo che avremmo avviato
Una riforma della politica molto significative
E
Meno declamatorio ma più profondo e più concreta di quanto si possa immagino
Bene noi assicuriamo il ministro che come gruppo di lavoro il Comic nell'ingenerare continueremo questa nostra azione perché anzi abbiamo cominciato dicendo per la prima volta i giornali
Cioè è la prima volta nell'affrontare questi detenuto nel mille occhi
E le vogliamo affrontare con quel rigore
Che fra l'altro ha ricordato altre volte presidente cioè c'è un po'un una tendenza avverte nuziale in questo Paese per cui tutto si prospetta in vertenza ogni pallone a perdere vertenze con un alto livello senza invece dico io
Fare un è a un una un esame delle potenzialità che ne possiamo fare ad esempio la voglio ricordare presidente ministro presidente dottor Giuncato direttore centrale e tanti altri amici gli enti locali pare autonomia impositiva autonomia impositiva tutti eccetera eccetera apriamo con rispetto a questa prospettazione e poi che cosa facciamo contemporaneamente abbiamo un'applicazione dei tributi dei tributi dico io
E i tributi che non è sufficiente a coprire anche laddove si potrebbe non dico nel settore trasporti
Non dico nel settore degli asili nido ma in tutti gli altri settori si APO compreso come vedremo il conte di gestione e ha ancor di più
Conti in gestione che non sono determinati con un'osservanza lo ricordava stamattina il collega bulgara di ballo sottraggo certamente un argomento nessuno comunque la determinazione dei costi che si fa in un'impresa perché i nostri la determinazione dei costi dei servizi e degli enti locali è una determinazione per cultura per tradizione per prassi un po'approssimativa
Non solo perché mette assieme un po'di spese generali un po'di ammortamenti ma perché certamente non determina quella valutazione globale che viene viene invece applicata nell'impresa quando si avevano dei beni e quando questi beni vengono immessi sul mercato
E sotto questo profilo che l'azione d'esempio per determinare i bilanci trasparenti bilanci che parlino ai cittadini bilanci che siano acquisiti non quelli che vengono pubblicati sui giornali
Che noi che nessuno neanche un consigliere con la neanche la stragrande maggioranza di consiglieri comunali e in grado di reggere a quel livello
Ma dei bilanci che siano e le che glielo indicatori come il fondo potrebbe fare e ha fatto per grandi spaccati la SPE SPE no indicatori dei livelli raggiunti
Voglio anche ricordare ai colleghi e al ministro amministri col quale abbiamo avuto qui qui che l'azione a questo riguardo dei dei dei revisori
Che è un organo su che è un organo che rischia di essere dimezzato
Per iscriversi e mi è stato perché intanto viene ritenuta sottorete un appesantimento questi dico cosa vogliono vedere per tutti si vogliono tutti voglio irrisori che siano consenzienti con la maggioranza dice la maggioranza va benissimo oppure strumentali alla minoranza per dire avete visto anche visori hanno detto che le azioni non sono così e quindi bravate o giuste ecco io credo che l'azione di questi fattori nuove che introduce la centoquarantadue sia un elemento che ci consentirà un passo in avanti con fiducia proprio se prendiamo anche come come come Enti locali in mano anche le potenzialità che ci sono e non restiamo al Palio delle lamentele personalmente e delle cose che ci manca
Procediamo con i nostri lavori e diamo subito la parola all'ingegner Alessandrello che come sapete il presidente del o insieme l'Associazione italiana di organizzazione di ingegneria di consulenza attuativo economica e sentiamo in questo caso l'opinione di un esperto che non vive se non come valutazione complessiva all'interno del delle autonomie
Qui avremo dopo mi scusi sedie e quello dopo subito il collega Bugaro e procediamo con una con diciamo con così con l'elenco alfabetico perché poi questo elenco corrisponde ad una situazione anche oggettiva e passiamo delle cose prego ingegnere grazie
Io ringrazio
Senz'altro la sede dove trova suo produttore grazie anche gli amici e con la vite davo c'è un voluto coinvolge per quest'anno alla presentazione di questo volume sui poteri sullo stato del potere locale
Io desideri fare alcune considerazioni anche perché dopo tutto quello che si è detto è inutile analizzare il rapporto ma quando invece
Tirare fuori in fare emergere quello che aveva trasporto
Che rapporto contiene un rapporto considerato come strumento di lavoro
Perché il sostanzialmente fa notare anche se non evidenziare nella maniera in maniera molto più eclatante
Io vorrei fare alcune cose cioè senz'altro rapporto ci sono le carenze di fabbisogno le proposte
Abbiamo sentito qui da ministro ma anche dall'intervento data interventi anche per quello dell'amico con la ritirata
Dall'ultimo di sette eccetera che qui ci troviamo di fronte ad un discorso molto preciso c'è il fallimento delle famose ideologia dell'economia centralizzata
Scusate se io mi riferisco a a morte esperienze perché la mia mamma la mia professionalità deriva soprattutto dalla all'abitare più fuori dall'Italia che in Italia
Io credo che non si sia soffermato abbastanza perché non è che sono covate sistemi politici sono affollati soprattutto dell'economia come venivano gestite certi tipi di economia perché l'economia e centralizzate che sono fallite sono fallite non sono i Paesi dell'Est ma sono fallite anche in paese
Considerato dell'Ovest come l'Argentina come il Brasile non parliamo poi di altre come il Perù eccetera e con parliamo di preservate con parliamo di paese anche danese come Linke come l'Indonesia cioè sono falliti tutti quel Paese
Tutte quelle economie che
Sono state considerate chiuse pure e vi dico anche di più ma sono fallite nonostante enormi trasferimenti di capitali ed enormi trasferimenti di tecnologia questo forse non si fa molto prefetto non si fa molta attenzione su queste cose in Unione Sovietica durante il periodo prima del periodo
Di Gorbaciov e soprattutto dal lutto per il ribrezzo sono state trasferite enorme enorme quantità sia di tecnologie sì di capitali il fallimento e Unione Sovietica di quel sistema deriva proprio da queste considerazioni ma questo è avvenuto anche l'Argentina questi avvenuta anche in altri paesi Paesi ad economia centralizzata chiude può elencato momento fa cioè i quindi i trasferimenti di capitale
I trasferimenti di tecnologie di per se stessi non garantiscono la ricchezza o o lo sviluppo di un Paese
Non la garantisco nemmeno in una regione dico queste cose perché nel momento in cui si sta parlando finalmente di una di nuovo Giuffrè torno a quello che la gestione dei fabbisogni locali in funzione dell'evidenza che via dal basso e non dall'altro c'è il fallimento totale che si possono determinare o predeterminare dei fabbisogni dall'altra epoca Valle verso il basso e pretendere che la passo questi fabbisogni siano l'elemento determinante questo fallimento non è solo un fallimento che deriva solo da quello che sono il confronto che abbiamo avuto qui grossi paese economia comunista economici attrezzata all'Est ma l'abbiamo Uto dappertutto dovunque questo sviluppato compreso l'Italia
Questo scontro solo che in società che sono aperte la differenza e queste che la società che sono avverto che sono aperti determinati periodi della sua storia
Lo sviluppo e questi autonomia nel mercato si sono hanno avuto dei gruppi diverso e quindi l'Italia di oggi proprio perché dal quarantacinque in poi è stata costruita in una società
Praticamente aperta e arrivate fino agli anni diciamo pure anche mi fino agli anni settanta e con un salto intermedio fino agli anni Novanta alla fine degli anni ottanta noi ci troviamo di fronte ad un Paese che avendo avuto la possibilità di sviluppi
Aperti localistici in diversi da quello che è stato il gruppo centralizzato oggi ci troviamo di fronte del parco un paese che è pieno di contraddizioni meno anche pieno di alcune regione di ricchezza che ognuna di queste regioni ha avuto degli il gruppo è completamente diverso alcuni hanno avuto il punto di forza come la Lombardia che gli deriva da lontane
Suma Morlupo multidisciplinare uno il gruppo moglie multiforme però la Lombardia oggi si trova ad affrontare alcuni problema è che gli derivano proprio da questo dal vivere in un'Italia che gli ha permesso di potere allo anime di poter godere di alcuni assistenzialismo e centrale
Centrale Zarate come esattamente come il Meridione e non risolve alcuni problemi di fondo ha presente il problema delle acque la Lombardia oggi nel rapporto voi vedete che
A Milano largo costa centoventi centotrenta lire al metro cubo così come Torino così come Roma eccetera perché quella famosissima medico parlava davo e una media che però ha per alcune città il palo cita grosse città ricca di città ricche di acque di grosse che avevo potuto benissimo risolvere a livello locale questi problemi già da tempo e che non hanno risolto
Ma la loro oggi richiesta di denaro a livello dello Stato centrale non sottrae solo sua cioè non non sottrae solo risorse a tutto quello nazionale ma impedito il formarsi di una cultura a livello locale che avrebbe permesso la possibilità in un'imprenditoria locale di sviluppare sistemi e tecnologie risultate sviluppate degli altri paesi vicino limitrofe a quello che la Lombardia quello che il Piemonte quindi questo modo di condurre questo tipo di assistenza di me dimerizzazione che avvenuta non è avvenuta
E non è avvenuta prevalentemente nel Paese il Meridione qual è la Calabria la Basilicata la Sicilia ma quella che veramente ancora peggiore quello che è avvenuto
Nei paesi del Nord Italia dove questo tipo di imprenditoria avrebbe potuto avere già i risultati che oggi non è quindi temere
L'acqua far pagare ai cittadini milanesi una pompa a un cittadino lombardo cittadino piemontese
Far pagare l'acqua oggi ad un costo che è semplicemente ridicolo che in meno di quello che costa il sistema delle dei diritti terracotta del denaro della bolletta questo e un suicidio imprenditoriale che è avvenuto in zone dove si parla tanto di cultura imprenditoriale rispetto a quella che dove non dovrebbe esserci o dove non c'è oggi noi ci troviamo di fronte a direttore ha delle proposte di legge in parlamento inconsistenza di se vuole addirittura che vengono destinati fonte alla soluzione di un problema delle acque comparabile a di fronte di fronte ad una presenza di una imprenditoria lombarda
Che può benissimo risolvere con capitali privati questo tipo di problema e che invece perché galiziana un tipo di indulto di imprenditori e di sottobosco a livello che di assistenzialismo e si pensa di di stanziare cifre che proprio per mettere quest'operazione a scafo di tutto quello che il possesso degli interessi a livello di di a livello nazionale dico queste cose perché l'imprenditoria e l'offerta io un mercato dall'Offerta non è un mercato che si crea perché a un'etica morale sono delle grandi se Buffon lo l'imprenditoria Pussy può aver razionalizzate non schizofrenica se se ha una domanda razionalizzate non schizofrenica di fronte a certezze di domande e aperta a principi e norme che ha regolato Manta l'imprenditoria e l'offerta non può che essere tale
Quindi se oggi noi ci troviamo di fronte a delle imprese che sono solo tipiche nazionale per non dire tipiche locale questo deriva dal fatto che abbiamo avuto negli anni passati e il rapporto e denunce con molta
Recessione delle carenze che sono e le esemplare una di queste carenze al peggio la progettazione la mancanza di una progettazione definita sulle opere pubbliche
Significa che lo strumento apparato viene poi criminalizzato come la generalizzata in Italia che basta parlare di appalto equivalente a parlare o di crollo di prostituzione
Questo deriva perché
Si sta
Criminalizzando uno strumento e non si sta pensando che semplicemente la diffusione dello strumento apparato deriva dal fatto di avere tutta una serie di di funzione che sono in ben altro luogo uno di questi luoghi è sicuramente la carenza di progettazione cioè oggi non tutte di fronte a delle opere
Finché sono di una complessità ed un addetto multidisciplinarietà che nella storia italiana non hanno mai avuto perché non ci troviamo di fronte
Al fare la scuola elementare la caserma dei carabinieri o a fare il ponte o la state cittadina per cui ci trovavamo di fronte a delle opere pubbliche mondo culturale
Dove il livello bene praticamente delle dell'introdotte la professione attenti duale era facile da circoscrivere ed era facile trovare l'appalto l'impresa che era capace di esprimere questa monocolture oggi ci troviamo di fronte alle opere pubbliche che presentano
Una caratteristica dovrà e prevalente contenuto tecnologico rispetta quello di strutture dove prevalente la motrice un profeta dell'intervento rispetto a quello che la monocultura dove e prevalente in fase di progettazione la programmazione i costi benefici è lo studio di fattibilità che possedevano i costi e benefici vederne se l'opera nel tempo riesce effettivamente nei risultati questo perché e qui io mi riferisco a quello che ha detto momento fa il ministro questo nelle vie e la cultura che va capovolta compattamento oggi non è l'Italia
Ha avuto una cultura oggi si sta e prevalente alla cura avere chiede il consenso dei cittadini e sulla cultura del non fare
Sulla cultura della giustizia formale rispetto a quella sostanziale sulla cultura dell'Inter versione rispetto a quando la proposta e soprattutto che che la cosa
Veramente che non si capisce risorse che avrebbe il fenomeno delle righe sulla cultura il consenso di quello che cercare consenso nella denuncia piuttosto che cercare il consenso
Nella sua sono stati oggi una classe politica che cerca il consenso più nella denuncia che nel risultato ci troviamo di fronte a questa frammentarietà a questa schizofrenia di cui stiamo a parlare quindi ritorna
Sono diverse da zona a zona sono elencate tutte quelle proposte che possono essere servire e utile se si vuole veramente capovolge questo tipo di cultura sia a livello locale
Che ormai anzi a livello nazionale a livello centralizzato impossibile ottenerla se si vuole veramente perlomeno creare alcune province alcuni comuni soprattutto alcune regioni e città metropolitane che possono finalmente confrontarsi in una società aperta con quelle che sono le varie le varie società aperti alle varie rende dalla Germania alcune zone della Francia alcune zone dell'Europa centrale dove non ruppe il benessere e avvenuto perde lettere certe regole elementari
Dove è stato sempre premiato il risultato rispetto a quello che venisse premiato il consenso del non fare
Io concludo con un'ultima osservazione
Che e molto importante e che invece secondo me un pochino il pericolo che questi si inserisce in questo rapporto che quello scontro si parla di vero del fabbisogno dei delle risorse finanziarie io vorrei evitare che ancora una volta si creasse un mestiere una serie di imprenditori che fossero soli imprenditore dipendenti della pubblica amministrazione dispetto ha fatto di questo imprenditore che abbiano ancora più torno a vivere sia l'amante del rischio imprenditoriale ricordiamoci che l'Italia delle infrastrutture l'infrastruttura oggi esistente sono state avviate tutto in Italia alla alla fine del secolo scorso all'inizio del Novecento da impresa private che sono nate proprio sulle tariffe sul questo tipo di imprenditorialità oggi in Italia ci sono tutte le premesse le possibilità soprattutto con la centoquarantadue sono tutte le premesse le possibilità che si possano ritornare di nuovo a degli imprenditori a livello locale possono farsi carico di questi problemi
Governare risorse comprese le risorse
Di carattere generale come risorsa idrica per risorse trasporti eccetera facendosi carico di questo con delle tariffe che ne possono che possono premiare i risultati e quindi è giusto dare soluzione a questo tipo di problema grazie
Grazie
Lucidissima era comunque
Sentiamo il presidente la Federcaccia Germano Bulgarelli che parte anche con l'esperienza prima comunale pure regionale già come sindaco di Modena poi come assessore regionale alla sanità settore settore che forse allora aveva più meno problemi non lo so comunque la parola Consigliere
Primo luogo vorrei esprimere un apprezzamento per l'attenzione che in questo rapporto è stato dato alla problematica dell'approvvigionamento idropotabile del nostro Paese
Devo dire che per diversi anni di con la competenza era a conoscenza di fatti che derivava
Dal gestire circa il cinquanta per cento il quarantatré per cento dell'acqua
Per usi potabili in Italia abbiamo inascoltati denunciato una situazione
Che era sull'orlo del consiglio del disfacimento
Da recentemente invece l'attenzione è stata notevole per la verità siamo stati travolti dall'attenzione il problema è stato trovato l'attenzione quando il problema si è trasformato in affare
Però l'apprezzamento perché in una sede così autorevole e da parte settiche essersi che affronti in termini oggettivi la questione sicuramente concorre ad un approfondimento di quelle che devono essere le vie di uscita da una situazione che assolutamente deteriorate
Devo fare questo dove due osservazioni metodologiche in partenza
La prima è che è la più gran parte dei dati una messe rilevante dei dati deriva dai dati Istat dei dati Istat si riferiscono all'acquedotto all'acquedotto inteso come come singolo
Come percorso dal dalla fonte alla a alla distribuzione non come impresa
E perciò ad una serie di commenti che sono conseguenti a questa impostazione sono le come dire sono un pochettino sfocati perché non hanno come termine di riferimento il soggetto gestore o impresa Osio storie comunale
Tante da questa da questa impostazione derivati e appunto alcune alcune frasi premio devono essere corretti un certo punto si parla pagina centoventidue rilevante peso sostenuto dalle imprese private
E hanno il diciassette virgola nove per cento sì degli acquedotti invece distribuiscono il tre virgola otto per cento per l'acqua
Un'altra considerazione una considerazione di ordine metodologico
Ma si riferisce alla valutazione dello standard di servizio secondo la disponibilità dei affida questa è la disponibilità di Howard cittadino è sicuramente uno dei termini di riferimento però vi sono alcuni altrimenti i tempi si sono fondamentali come ad esempio la pressione o altri tipi di strutture leggendo questi dati appare che la situazione di Genova di gran lunga migliore della situazione di Venezia mentre invece all'altare assolutamente opposta insomma essendo invece i vetri via quel giorno teoricamente a disposizione della città di Venezia è superiore ci siamo superiori milanese
Comunque fatte queste osservazioni dalle metodologico condivido molto un assunto che sul tema viene fatto laddove si afferma io nel capitolo degli approfondimenti che prima ancora degli investimenti è necessario procedere ad una modernizzazione del settore
Quanto noi di asteniamo affermato da tempo e cioè che la causa prima da cui discende anche come conseguenza tariffe inadeguate caccia autenticità e strutturali faccio dentisti d'investimenti e devono essere
Affrontati la causa prima però dello stato dell'attuale precario del sistema idrico nel nostro Paese
E tatto in primo luogo dalla frantumazione territoriale l'America degli enti nonostante io dire a dire a dare a mia volta il numero
La miriade di enti e gestiscono gestiscono il che gestiscono questa risorsa è la causa primaria della mancanza di della mancanza di un sistema
Fino a trent'anni fa salvo le aree che erano carenti di acqua la problematica l'approvvigionamento era estremamente estremamente semplice era proprio cosa lo fontaniere Ibuki tubi rubinetto
Ecco per trent'anni il legislatore ha continuato a considerare che la problematica o forse malata mentre invece gli sconvolgimenti di ordine ambientale
E la concorrenza di diversi usi ad esempio tutta l'industria idroesigenti insomma l'agricoltura la la la la generalizzazione
Della dell'utilizzazione della in agricoltura la concorrenza di molti soggetti su un bene su una risorsa limitata non protetta non tutelata
Ha determinato una situazione qui oggi estremamente complesse oggi gestire la risorsa da tutelare le falde trattare l'acqua prima che venga distribuita e cosa
Perché richiede grande competenza di ordine tecnico e oltre che grandi costi
Il tutto non può ovviamente essere gestito da strutture che devono seguire cinque dieci mila abitanti così come la media le gestire questa è la causa prima e perciò il primo dei rimedi che ha da essere quello del
Costruire strutture obbligatorio associazioni obbligatori consorzi obbligatori lei su una determinata area gestiscono in modo unitario
Il problema gestiscono in modo unitario che cosa all'intero ciclo dell'acqua perché alla frantumazione territoriale alla quale ho fatto riferimento adesso si affiancati si assomma moltiplicando il numero degli enti anche la frantumazione del CIPE
Qui sono strutture istituzioni che prelevano l'acqua altre che la distribuiscono altre ancora che la trattano e la rilascia
Perciò
Gli elementi fondamentali di una riforma sono dati da una dimensione ottimale da un bacino ottimale io vi legge Galli dice cinquecento mila abitanti la cosa viene ferocemente contestata soprattutto da chi fa riferimento agli ambiti naturali possono essere più o meno di cinquecento è una considerazione culturalmente concettualmente giusto forse legislativamente necessari a un certo punto porre un numero anche perché lo spirito individualistico caratterizza i comportamenti delle varie istituzioni potrebbe portare ad individuare un bacino di dieci mila persone
Ecco un'area sufficientemente vasta la gestione del ciclo integrale e una gestione di questa risorsa di questo servizio in termini d'impresa
La il disegno di legge Galli fortemente innovava su questo punto sostenendo la eliminazione delle gestioni dirette i Comuni non possono gestire direttamente i servizi lo devo gestire o con un'azienda loro o dandolo in consensi
Vengo poi dopo sulla sulla sulla legge Galli
Seconda considerazione che fa anche l'elaborato il problema degli investimenti polo rapporto tra tariffe gli investimenti la esigenza il livello di nuove tariffe per far fronte al deficit se infrastruttura
Ma sulle tariffe bisogna dire prima del fare il percorso di incultura di ignoranza della complessità la pare facevo riferimento prima a proposito della frantumazione insomma noi abbiamo gestito questa risorsa nella convinzione che o da un lato una convinzione
Diciamo religiosa per
Da quando è naturale gliela fa
E la fanno dello stabilimento perché non sì sì però tenta di mezzo tra vivono la natura e l'uomo
Non vi sono le versioni Paleo demagogicamente che si riferiscono a questo problema
In base al al principio del in base alla confusione del concetto di
Gratuita fanno implicito nel concetto dell'indispensabilità insomma e indispensabile è obbligatorio allacciare ogni residenza all'acquedotto il padre si è obbligatoria l'azione significherebbe insegne tu insomma sono due cose radicalmente diverso
Sta di fatto che sta di fatto che si Mila no queste tariffe ma restrizioni sono risultato nell'azione citate se mi è consentito fare una breve digressione per una a un accadimento tutto fortuito che forse mi aveva destinato alla presidenza mentale dopo
Darà asse del gas acqua il mio primo provvedimento come sindaco di Modena mille novecentosettantadue fu quello del raddoppio o altri documenti due volte e mezzo la tariffa dell'acqua modo
Ma al su una storia che loro nove mesi fa il comitato provinciale per essere poi troppo abbiamo dovuto ripiegare su un aumento del
Trentadue trentaquattro per cento sono aperte in città e difendeva ferocemente
Il potere d'acquisto delle classi lavoratrici sul Po insomma sì sì perché si è difeso il potere d'acquisto dei dei lavoratori sodo di prezzi amministrati controllati non ha difeso sull'acqua
Oggi saremmo avremo un potere d'acquisto notevolmente superiore forse avremmo dei livelli di socialismo reale ma comunque avremo un potere d'acquisto almeno teoricamente parla
Ecco ma voi la carenza fosse considerata una specie di scherzo nell'attuare la rotta e stimo neanche l'atteggiamento che il Governo ha avuto l'anno scorso quando
Di fronte alla constatazione che le tariffe italiane erano la metà a un terzo del territorio però ebbe la bella pensata di dire adesso applichiamo una tassa di trecento lire sull'acqua senza avvertire che il problema era quello di Nazareth ad influenzare il livello dei servizi
Ma non non di lo completare sulla differenza sul differenziale esistente tra alle tariffe italiane e le tariffe e stranieri esso cose la testimonianza numerica della differenza poche ore dire culturale politica e concettuale e dello stato di fatto ombra
E sebbene se fa in ordine all'arretrato di investimenti e conseguentemente l'aumento delle tariffe tre previsioni
La visione di massima di media e la mente
Ecco la prima la prima ipotesi si basa su un dato e cioè la valutazione del differenziale che c'è stato in questi quarantacinque anni Trenta riflette effettivamente
Applicate e gli standard europei
Ecco credo che questa previsione note questa valutazione sia una valutazione errata per per fare eccesso rata per eccesso perché non si considera che in questo periodo di tempo una serie investimenti comunque su assolutamente inadeguati ma comunque sono stati fatti pensiamo investimenti la Cassa del Mezzogiorno
Agli investimenti errati dalla stessa Cassa depositi e prestiti per molto tempo faccio in termini sì è stato un reintegro del capitale
Attraverso non le tariffe ma attraverso altre meno altre risorse finanziarie cosa da contestare semmai da un altro punto di vista ma che in ordine alla questione di cui stiamo parlando secondo me non rende attendibile
Questa ipocrisia
Così come credo che sia comunque esagerata la ipotesi che prevede un arretrato di circa ventuno mila miliardi in ordine alla esigenza di
E rifare il sessanta per cento della Rete
Noi e
Non siamo perché la terza ipotesi anche perché l'indagine abbiamo fatto noi su un terzo delle nostre aziende su quaranta nostra aziende su queste aziende e noi abbiamo verificato o in effetti
Sarebbero sufficienti quindici mila miliardi ter ripristinate ripristinare ma non in questo ragionamento sono escluse le opere di grande trasporto opere di grande adduzione costituzione e quant'altro
Per ripristinare la
Una rete una rete valida ed efficiente
E perciò modificando conseguentemente gli stessi le stesse valutazioni fatte fatte dal
Dallo studio risulterebbe una tariffa che si aggira attorno alle mille quattrocentocinquanta mille cinquecento lire una tariffa grosso modo che si colloca proprio immediato a un assorbita a cavallo tra la tariffa inglese località francese mille settecento o qualcosa di più su mille settecento sessanta settanta lire per la francese mille settecentosettanta dire
Per aver la Gran Bretagna catalizza tedesca è molto più alta
Per una serie di di motivi sarebbe troppo lungo spiegare ma comunque effettivamente va ma la osservazione critica perciò fatta la legge Galli come inadeguata per affrontare il problema delle tariffe vera
Credo che da questo punto di vista dovrebbe essere ricalibrata e sulla base di queste di queste valutazioni sono o comunque di valutazioni
Che effettivamente dovrebbero consentire
In un certo periodo di tempo di recuperare anche l'arretrato a livello del mare
Io sono molto preoccupato per il disegno di legge Galli va be'in primo luogo perché non venga approvato
Data lo non lo scorcio di legislatura che stiamo vivendo consiglia fibrillazione costantemente al sistema sta Vito politica
Perché perché i principi quale facevo riferimento prima cioè la dimensione territoriale sufficientemente vasta citi integrale cristianità nelle imprese sono dei principi molto importanti senza i quali non è possibile mettere mano alla risistemazione di un settore che corre il rischio veramente mandare allo sfascio giallo ma comunque verrà denti del circo allocare le note si dica vergognosa
Nei confronti con gli standard di vita europeo con riferimento ad un servizio fondamentale
E però contemporaneamente
Questo disegno di legge riteniamo debba essere modificato perché negli ultimi passaggi che ha fatto dalla Commissione affari istituzionali e Laura ha subito dei peggioramenti e con il quale incredibile insomma
La Laura il terzo comma dell'articolo sette stabilisce proporrà esaltazione la statuizione degli ambiti eccetera eccetera statuisce che
Ogni singolo Comune poi se lo ritiene utile e conveniente continuare a gestire le cose per conto suo
E allora e allora se non non si può non si può scherzare insomma dopo che la realtà testimoniare di Terna deserte di una situazione drammatica la
Individuazione dei delle motivazioni di fronte è univoca
Ecco poi a un certo punto sessantadue si disquisisce molto su come deve essere dimensione ottimale potrebbe
In un in un comma di quattro righe si stabilì sette laddove vi sia convenienza i vantaggiosità comuni possono continuare a gestire singolarmente e direttamente
Questi tre comma annullano atermici pagina tra l'ex questa è una grossa preoccupazione
Mi auguro
Un po'di risarcimento possa essere sul punto vorrei continuare facendo un'ottima considerazione in ordine al problema del rapporto pubblico privato
Che a parere mio in questo rapporto
Avviene è saltato forse contromisure
No non è non abbia nessuna obiezione l'intervento del privato in questo servizio assegnò al basso punto con pensione che sì vogliamo porre mano ad una ad un'opera di questo genere in relazione l'arretratezza di cui parlavamo Jansen è necessario un grande una grande mobilitazione di risorse private e pubbliche dieci o vent'anni già opera immane ce n'è per tutti insieme anch'
Abbiamo contestiamo però la la la obiezione ideologica la contraddizione ideologico per in questo fino a non molti anni fa certe cose dovevano essere fatte dal pubblico perché il pubblico proprio in quanto tale tutti i siti tale era la garanzia della validità del service in questo momento si sta affermando proprio un'ideologia specularmente opposta non ci sto
Progettò perché qua proprio io a dimostrarlo rimestando conti alla mano abbiamo dimostrato conti alla mano ad esempio le aziende nostre che gestiscono l'acqua molte gestiscono l'acqua il gas insieme
Ecco hanno un livello di produttività nel settore dei caschi pare quello di prima certo da questo punto di vista credo che sia in grado
Non siamo in grado di fare il confronto con l'acqua perché i privati non non sono presenti nelle acque non sono presenti logicamente perché le tariffe non sono assolutamente remunerativi
E nostra azienda invece sono presenti perché ecco l'altro particolare verso pubbliche presentate laddove la cosa non è conveniente ecco ma ingiustamente non conveniente insomma nel caso la o come nel caso del trasporto
Ecco e perciò il discorso valutiamolo in termini interni effettivi temi concreti ma certo l'inversione ideologica insomma
E e sempre perciò tra l'altro contestiamo anche questa specie di denigrazione sull'intero sistema pubblico
Il il il deficit seconda crisi tragico è è rappresentato dalle gestioni dirette nei comuni sopra tutto i piccoli comuni dando non delle aziende municipalizzate le nostre aziende sono in grado di reggere in confronto con la qualità dei servizi europei e lo sono anzi con il grave handicap di non avere livelli tariffari che iniziano le altre aziende che hanno gli altri paesi a questa hanno dovuto provvedere in parte tradotto trasferendo gli utile casa lato trasferendo gli utili da un servizio all'altro
Laddove esisteva un'azienda più invece gestire sopra la quale facendo erano più difficile però i nostri tecnici sono dei tecnici competenti sono in grado di reggere in confronto rotte anzi per una situazione oggettiva data
Tra l'assoluta mancanza parla la la pressoché irrilevante presenza e per la le uniche competenze tecniche nel campo della invita sono quelli delle aziende municipalizzate dirà ancora fare i conti con questi una l'ultima l'ultimo corollario dell'assunto ideologico capovolto eh evitiamo evitiamo l'altra ipotesi del
Durante la parabola dei panni stesi insomma la moltiplicazione di pani pesci insomma
E sederi prima io sono convinto che il privato ha riferito dei guadagnare hai detto di guadagnare con una gestione corretta è un tanto Tarenzi ma nessun legame con esercizi e di questi ne devono avere conoscenze competenze e le nostre aziende e credo che di fronte ai margini tariffa che consentissero un maggior respiro sarebbero in grado di gestire validamente di servizi e siccome non serve a nessuno presenti gran parte del territorio insomma in una parte significativa del territorio nazionale
Riterremmo logico come era previsto nella prima versione del disegno di legge che anni che laddove in un ambito territoriale esiste l'azienda municipalizzata questa azienda estenda i suoi servizi anche alle gestione diretta che devono essere incorporate
Riteniamo agito non in virtù del fatto che il pubblico
Non in virtù del fatto che che le aziende hanno rimesso soldi tanti anni quando le tariffe non remunerative ma per un per un problema di razionalità
Perché mi sono invece ampliare del nostro Paese che sono assolutamente scoperte da qualunque tipo di impresa ancor anche pubbliche
E le attuali tornato poco giustamente equilibrarsi e trarne le convenienze le convenienze
Coordinasse logico indispensabile
Chiediamo a questo riguardo se così come dice per la verità la legge Galli però le conversioni siano approvate dalla Regione perché circolano delle convenzioni in giro io adesso fa
Stiamo facendo un'antologia di convenzioni e offriremo al popolo italiano insomma report fatti che cosa intercorre di rapporto tra pubblico e privato nella gestione dei servizi
Ecco e a condizione che si mantenga che si rispetti questo discorso delle aree ottimali e si eviti così come in questo momento nelle more dell'approvazione della legge si sta facendo questa specie di gioco del Before per cui
E i privati intervengono nelle singole futuri compressori cercando di acquisire una concessione qua una concessione la in modo domani da rendere più difficoltosa la realizzazione di quella famosa e singola azienda pubbliche o private a quel punto non interessa che dovrebbe
Essere
Uno degli elementi risolutori dell'attuale crisi tessere grazie
Abbiamo cinque interventi pre consuntivo a questi in questa fase dodici dieci Euclide contiamo di Fini che aveva il nome cinque o meticci
Siccome il primo a parlare sarà truccato di cui siamo tutti cosa beh tutti garanti della qualità eccetera lo posso dire se i colleghi verranno
Vi potranno come quelli che l'hanno preceduti sostanzialmente
Escluso forse il ministro ma come tale aveva tutto il diritto contenere i loro interventi in dieci minuti non potrà mantenere la possibilità di un ultimo intervento dopo vedo giocato parlerà ridotto
Premetto che le mie considerazioni sono svolte a titolo personale in quanto quelle ufficiali viaggia svolte più che appropriatamente il ministro che mi ha preceduto
Inizialmente vorrei dire che ho apprezzato in modo particolare l'impostazione del rapporto e vorrei dire anche le conclusioni
Che peraltro sono tratte poi tra documentazione ufficiale
La relazione previsionale la relazione sulla situazione economica del Paese al quale il ministero dell'Interno prescindere dai dati che poi vengono forniti per altro verso da notevole apporto
Sono convinto che è stato utilissimo o esplicare un'analisi attenta della questione dell'acqua
E in aggiunta a quanto già detto Bulgarelli che è stato già abbastanza chiaro sull'argomento dirò che questo però è uno dei sintomi per i quali anche in un settore particolarmente strategico
L'incidenza dell'attività locale Brendan modesta
E diffusissima la mancata copertura dei costi e già nei costi non viene quasi mai indicato l'onere dell'ammortamento degli impianti per cui poi appropriatamente viene detto che l'onere complessivo scoperte notevolissimo
Quindi questo sono convinto e più volte se detta la battuta fra il costo dell'acqua minerale il costo dell'acqua pubblica
Non per nulla nel resto dell'Europa costa molto di più
Questo l'abbiamo rilevato da molte parti e addirittura posso dire che in un caso ben strano in un Comune dissestato solo per effetto del dissesto
Si passerà l'acqua per la prima volta e i cittadini pagheranno arretrati di cinque o sei anni
Ovviamente con un carico spropositato anche se la misurazione all'acqua non c'è
Io però trovo personalmente molte difficoltà di immedesimarmi nelle stime anzi vorrei dire quasi che non le condivido
La signora mi pare sicuramente eccessiva
Ma tra l'altro questo pone anche un altro problema che il tiro o in appresso
Sicuramente la stima le sue valenza tecniche che peraltro non è dato riscontrare per la mancanza di elementi di supporto
Io non condividono almeno la critica al sistema di distribuzione delle risorse statali
Non c'è nessun settore della nostra vita pubblica nel quale si sia mantenuto una coerenza nel tempo maggiore di quello della distribuzione delle risorse agli enti locali
Sono tredici anni tra l'altro del porto
La responsabilità di proporlo e ti attuarlo non ho mai visto altro settore che con maggiore coerenza e maggiore uniformità nel tempo abbia condotto la distribuzione delle risorse anzi mi auguro che spesso accada così altrove
E ne è testimone credo rappresentante dell'Uncem che con grandi sforzi cerca di strappare ad altri la distribuzione delle risorse delle comunità montane
Per avere la garanzia di averle puntualmente coerenti nel tempo come si è soliti fare in materia di finanza locale io non vedo nemmeno per la verità come si possa dire che stia più trasparente
Il settore degli investimenti degli enti locali rispetto a quello degli organi centrali dagli stessi dati la Corte dei conti ha tratto la convinzione esattamente opposta
Ma io sono convinto perfettamente da tecnico che da dati globali finanziari non si vede nessuna trasparenza forse non si vede nemmeno dagli atti concreti di gestione la trasparenza se per trasparenza si intende quello che comunemente si vuol dire la trasparenza è tutt'altra cosa
Però nel Complesso direi è giusto che si sia fatto con atteggiamento forse anche tra tante una valutazione le stime di fabbisogno
Segnalo che
Proprio per l'eclatante delle stesse che c'è una profonda profondo scollegamento tra tutto quanto qui si ha detto e l'atteggiamento ufficiale delle leggi dello Stato
Per le leggi dello Stato intendo la legge finanziaria
Che
Forse passato inosservato ma dal anche per il mille novecentonovantatré induce un accantonamento negativo per i fondi la finanza locale con impedimento ad utilizzarli sia rimosso con grande difficoltà per il mille novecentonovantadue l'altra notte al Senato rimane per il mille novecentonovantatré ed impedisce un assetto a regime dei trasferimenti erariali che ovviamente è il coronamento di quanto quasi dice materia di fabbisogni da ultimo dire anche la legge sulle autonomie locali noi stiamo dicendo che per il settore delle città metropolitane eccetera eccetera la legge sulle autonomie locali e autofinanziata in materia
Il che significa che ha compito delle Province che passa le città metropolitane debbono passare altrettante risorse dalle Province alle città metropolitane
E che dai comuni se passano lo servizi alle città metropolitane passano anche risorse
Cioè in conclusione vorrei dire
Sta bene questa denuncia della situazione degli enti locali sulla misura non so
Però il primo sforzo da fare e proprio lo sforzo politico
Stanotte o l'altra notte è stato votato al Senato l'accantonamento legati negativo per tutta la finanza locale per il novantatré
Per i novantatré
Per i novantadue diceva è stato faticosamente recuperato è stato approvato con legge per i novantatré questo significa che il novantadue non vedrà una setta a regime e trasferimenti ero erariali che incominci dal primo gennaio novantatré
Perché quell'accantonamento negativo ha impedito impedisce che sia proposta una legge un decreto legge in materia di riforma dei trasferimenti erariali e quindi questo
Si dice i tecnici Lori dicono i governi parola provano e Parlamenti pure per cui poi queste ho paura che diventano grida nel vuoto
Perché contemporaneamente abbiamo esattamente l'atteggiamento opposto fatti in via ufficiale con legge dello Stato
Se l'accantonamento negativo esiste nel novantatré leggi di riforma nel novantadue impossibile fare quei pedice una precisa legge dello Stato il regolamento interno del saltato i poteri della Commissione bilancio del Senato
E quindi è difficile pensare che vi sia un assetto al regime veniva novecentonovantatré rimango le leggi in vigore probabilmente giusto sbagliate ma rimarranno quelle magari in via transitoria io ho terminato credo
Un po'in meno qualcuno ultima notizia l'ultima notizia è quella che approda per legge è è quella approvare per legge a quote
Sì insieme al gruppo siamo veramente nove io non smetto Perelman Comunardo quanto un'ANAS per i comuni come Giuncato aperta tutta la vita sarà vicino a noi riteniamo che è rimasta senza rimaneva e rimane la bene siamo veramente sia lei sia coloro che si avvicinano
Ogni tanto o per tanto tempo ai nostri problemi ma in ogni caso che si assumono anche la responsabilità o l'onere di un intervento
La ringraziamo grazie onorevole sono io debbo veramente dire grazie per questa opportunità che mirate di accostarmi
Alle ricerche e gli studi che voi avete condotto
E se mi è consentito
Vorrei concentrare il mio intervento su pochissime riflessioni rispettoso dei vincoli temporali che sono stati giustamente poste
E muovendo da una chiave di lettura del rapporto
E se pièce è certamente così ricco così complesso la chiave di lettura forse un po'particolare un po'
Improntata ad una deformazione professionale ad un'ottica imprenditoriale più che da studioso da uomo di cultura ma tante ciascuno credo che debba tentare di contribuire con quello che può
Il poco che essa
Allora la chiave di lettura mi pare che vi sia un filone di discorso contenuto nel rapporto il quale sottolinea muove dalla costatazione che lo sviluppo degli Investimenti in infrastrutture servizi qualificati
è il fattore centrale primario di modernizzazione del Paese
Si aggiunge ancora la costatazione che l'Italia purtroppo e connotata da un deficit particolarmente grave
In questo campo deficit che penalizza la qualità della vita dei cittadini l'efficienza la competitività complessiva del suo apparato produttivo
Per di più queste carenze questi ritardi sono soprattutto sensibili accentuati in comparti che hanno una rilevanza centrale per la vita del paese
Quello dei sistemi metropolitani con particolare riguardo ai sistemi di mobilità direzionali di riconversione delle aree industriali
Il sistema idropotabile
L'ambiente la difesa del suolo
Ancora un'aggravante che purtroppo in prospettiva
Il vincolo di finanza pubblica tenderà a deprimere sempre di più
La entità dei di Investimenti
In infrastrutture così essenziali per il nostro Paese
Anche perfetto all'interno del vincolo generale di finanza pubblica della concorrenzialità forte difficilmente comprimibile della spesa corrente
La constatazione che l'apparato amministrativo pubblico del nostro Paese si connota sempre di più
Per una incapacità tecnica dispensa che porta alla levitazione dei residui passivi
Infine
Il rilievo che il degradarsi di questo apparato comporta una decrescente produttività della spesa pubblica
La quale e aggravata da oneri e da perdite di efficacia ed efficienza connesse con i tempi di realizzazione le carenti progettazioni eccetera
E allora
Lungo questo filone di rilievi di denunce di così di allarme
Un operatore imprenditoriale del settore delle partecipazioni statali
Operatore in me settori e ambiti che sono particolarmente legati a queste problematiche che quotidianamente le affrontano le gestiscono
Tende a sviluppare alcune considerazioni che attengono al che fare
E ad alcuni punti in particolare del che fare
E riflettendo soprattutto su due argomenti su due temi
Primo quello del finanziamento degli interventi e degli investimenti pubblici
è stato ricordato ma giova forse ribadirlo
Che oggi il tema sul quale lavorare con maggiore insistenza e con il più possibile di efficacia e quello del finanziamento privato di opere pubbliche
Non sembrano esservi altre modalità altrettanto efficaci
Di superamento del vincolo di finanza pubblica
E la possibilità di convogliare risorse finanziarie private attinte dal mercato verso il finanziamento di opere pubbliche è una possibilità che diffusamente vie solo che si sappiano mobilitare capacità organizzative capacità gestorie
E il fatto che probabilmente il più grande il più cospicuo intervento
Infra spinto la strutturazione del Paese dei prossimi anni cioè la costruzione di una grande Rete dedicata all'alta velocità ferroviaria avvenga con fortissimo ricorso ad un project financing che mobilità capitali privati reperiti sui mercati internazionali in questa direzione mi sembra un fatto molto significativo
Vi sono vasti settori delle opere pubbliche suscettibili di utilizzo e di ritorno economico quindi suscettibili di attrarre
Investimenti privati solo che se mi consenta alla gestione lo sfruttamento economico
E credo che in questa direzione le esperienze maturate dal nostro paese che il nostro Paese sta ulteriormente maturando esperienze che nell'azienda che rappresento sono particolarmente presenti non solo per la partecipazione che sa oggi fa evita all'alta velocità ma per la pregressa esperienza
Attinente alla rete autostradale credo siano significative e tali da dover essere utilizzato ma vi è un altro connotato che desidero qui sottolineare avviandomi poi rapidissimamente a concludere
Ed è il connotato di come modernamente attrezzare e gestire gli interventi di investimento nei settori delle infrastrutture e dei servizi
Ecco superando quelle carenze gestiscono oggettuali gestionali che poi portano alla scarsa efficace alla bassa produttività dell'investimento pubblico e alla formazione di cospicui residui passivi
Ancora una volta l'esperienza italiana
Presente in particolare ma non in esclusiva del gruppo che rappresento
Dicono che esistono strumentazione che sono di grande sostegno e supporto per la pubblica amministrazione per operare con efficacia e con elevata produttività
Le esperienze delle concessioni di servizio sono particolarmente significative in questa direzione
Ma oggi perfino questa esperienza tende a essere superata da altra che prevede e consente una Offerta integrata di prestazioni e servizi qual è quella che si realizza nell'approccio delle general contracting
E figura fin qui relativamente sconosciuta
Al sistema delle opere pubbliche italiane ma guarda caso intervento che si sta avviando per l'alta velocità utilizza questa forma che vede un general contractor
Totalmente responsabilizzato nei costi e nei tempi di realizzazione dell'intervento con responsabilità globali che vanno dalla progettazione alla esecuzione e anche a momenti di gestione dell'intervento e che possono eventualmente estendersi a monte alla promozione e a valle al project finance
Ecco credo quindi di poter concludere dicendo che non è irrilevante
Nel risolvere il problema della infrastrutturazione dello sviluppo di servizi di qualità europea nel Paese
La scelta delle modalità e delle strumentazioni anche imprenditoriali d'intervento credo che ciò comporti una necessità di riflessione attenta
Sottolineo anche che queste modalità di intervento sono le uniche che consentono di promuovere nel nostro Paese la crescita di un sistema di impresa che sia di qualità e di valenza europea
La gestione della domanda di opere pubbliche in Italia è stata purtroppo nel passato sciaguratamente gestita in modo tale da non far crescere un sistema di impresa confrontabile per qualità e competitività
Con il sistema internazionale ma oggi è possibile superare questo gap è possibile superarlo attraverso una gestione più integrata dalla domanda che ovviamente sollecita un'offerta integrata e in questa funzione
Io credo che la contrapposizione fra sistema pubblico e sistema privato possa essere ricomposta in forme di collaborazione nelle quali il privato Traina domanda e fattori di crescita il pubblico Traina domanda e fattori di crescita per il privato e si realizzano sinergie di notevolissima
Rilevanza sono spunti di riflessione che meriterebbero ovviamente approfondimenti svolgimenti più ampi
I limiti di tempo che ci siamo dati condivido non consentono di farlo probabilmente in futuro occasione potremmo sviluppare questi concetti grazie
Grazie
Il lupo
Il dottor Celletti
Che vicepresidente dei rilievi dico bene
Ecco che interviene interviene anche perché credo che l'avvocato
Da un modo che è stato tra l'altro nostro collega per lunghissimi anni proprio
Proprio nella finale a chiedere scusa presidente di Signa
Fuori
Prego
In quanto vicepresidente di Amiacque come l'avvocato Da Molo anche come esponente dell'Italgas
Le esperienze sulle quali mi posso passare per dire qualcosa su questa su questi argomenti che si sono discussi oggi vive a commento dello studio del che ci è stato illustrato stamattina
Sono di due di due aspetti un primo aspetto al quale rinuncerò perché evidentemente l'intervento e il dottor Lupo precedente è sufficiente cioè quello delle dei servizi o quanto meno della gestione delle opere pubbliche la realizzazione e la gestione delle opere pubbliche di dimensione
Socoro urbana perché dato che qui si è parlato prevalentemente di problemi idrici i problemi idrici e la gestione dei problemi idrici va vista sia in termini urbane sia in termini di grandi dimensioni
Lasciamo momentino da parte del problema delle grandi dimensioni il problema comunque della presenza dei privati o del della presenza finanziaria dei privati in questo nella gestione e nella realizzazione di servizi pubblici
E oggi diciamo così di grande attualità emerge da tutte le parti vorrei soltanto precisare che in questo settore specifico dei servizi idrici non è che i privati siano usciti puramente e semplicemente negli ultimi cinquant'anni sessanta anni
Perché le tariffe non Marano remunerative Bulgarelli è se qualcuno ricorda le vecchie leggi nella legge del venticinque si diceva chiaramente che la gestione idrica era prevalentemente Duff affidata ai Comuni in gestione diretta
Quindi lo schema istituzionale la gabbia istituzionale che si è andata creando nel nostro Paese ha praticamente impedito che in questo settore il privato avesse una funzione come l'ha avuto in altri Paesi in Francia Inghilterra eccetera e via discorrendo
Ma privato c'era all'inizio nell'acqua e in altri servizi evidentemente la presenza del privato come nel settore del gas si è sviluppata con una certa ampiezza con una certa efficienza una certa efficacia perché il privato nei servizi
Abbiamo già detto per un apporto finanziario che in questo momento di vacche magre per quanto riguarda i fondi pubblici e certamente indispensabile
Ma direi anche per la metodologia di processo che il privato può portare nella gestione dei servizi pubblici
Metodologia manageriale che certamente non esclude che questo tipo di know how di metodologia sia anche nelle aziende pubbliche che si sono organizzate come tali
Ma evidentemente che e rappresenta una porta
In Lombardia del dell'Ambro potrebbe essere risolto in tempi relativamente brevi con l'intervento del grande la grande imprenditoria che è presente in Lombardia
Certamente l'apporto di know-how manageriale di metodologia di processo nella gestione dei servizi da parte dei privati e importante
Quindi diciamo c'è la necessità che il privato entri nel settore dei servizi
Il sistema fino ad oggi il sistema la gabbia istituzionale non lo consentiva anche nel settore che mie proprio comune conoscenza cioè quello del gas i privati si sono hanno sviluppato la loro presenza anche indipendentemente dallo schema istituzionale debbo dire che solo in questi ultimi anni e soprattutto con la centoquarantadue si è stabilito in maniera non uni non equivoca
Che la forma della concessione quindi la presenza istituzionale del privato non lo schema dei servizi è una forma ordinaria normale alternativa della gestione diretta o la gestione attraverso aziende speciale di comuni o degli enti locali in genere
Quindi andiamo a modificare anche lo schema normativo per consentire l'ingresso dei privati non è solo necessario ed è necessario che le tariffe siano tali da consentire una gestione economica dell'impresa servizi e quindi anche un minimo di ritorno economico da parte dell'in privato che investe ma è anche necessario che la gabbia istituzionale lo consente
Restando nel settore dell'acqua oltre la centoquarantadue c'è questo disegno di legge Galli che tutti auspichiamo che venga approvato entro la corrente legislatura questo schema di disegno di legge dovrebbe forse a mio parere essere meglio collegato e con la centoquarantadue eccola centottantatré per esempio nella definizione degli ambiti ottimali certamente le autorità di bacino possono portare una competenza tecnica specifica per la delimitazione della delle aree di bacino
Non con questo che voglio dire che l'indicazione di cinquecento mila abitanti non sia corretta certamente però se si pensa a quella che è la tipologia dei nostri insediamenti urbani all'aree metropolitane di cui si è parlato anche oggi eccetera cinquecento mila abitanti hanno un significato nell'area di Napoli e hanno un altro e diverso significato in Calabria dove nel gli agglomerati urbani sono piccolissimi cinquecento mila abitanti sono praticamente a metà dalla Regione
Quindi occorre anche una a mio avviso una individuazione delle aree di bacini ottimali più tecnica che politico amministrativa occorre altresì salvaguardare in qualche misura l'autonomia degli enti locali per primari cioè del Comune perché la legge centoquarantadue da comunque al Comune una competenza primaria in campo di gestione di servizi quindi siamo tutti d'accordo che certamente occorre una un'imposizione iniziale da parte dello Stato attraverso le regioni per la delimitazione delle aree ottimali per le al costringere i comuni a rinunziare a questa benedetta gestione diretta che ha avuto questi effetti così deteriore nella gestione del servizio ma occorre altresì lasciare ai Comuni quanto meno quello che è il fulcro della scelta politica dell'ente locale c'è quella della scelta della forma
Di
Gestione di organizzazione dei propri servizi
E venendo un momentino a questo aspetto
Io direi che forse sarebbe stato meglio ma direi questo meglio poi si scontra contro legge
La la la l'esigenza che la legge Galli
Venga o possa essere approvato entro la corrente legislatura ma forse sarebbe stato meglio che la settecentocinquanta venisse esaminata ed approvata prima della legge Galli perché la settecentocinquanta in grado di chiarire gli ultimi e qui voci che possono esserci nella gabbia istituzionale e consentire in qualche misura più chiaramente la possibilità per i privati di entrare nel sistema dei servizi che per gli enti pubblici di avvalersi meglio della collaborazione dei privati a tutti i livelli sia degli enti locali primari sia degli enti locali più grossi come le Province e delle Regioni
Un aspetto particolare che certamente ha una sua rilevanza per il le gli abbellimenti abitati le città più grandi è quello della possibilità di società miste
Superando quell'equivoco che si è creato con la lucente l'ultima legge centoquarantadue sulla possibilità o meno degli enti locali di addivenire alla formazione di società miste per la gettati verso gestione dei servizi
A prevalente partecipazione dell'ente locale o meno
Comunque è chiaro che per quanto ci riguarda questo problema dell'istituto della concessione è fondamentale
Per la possibilità di ingresso del capitale privato nella gestione nella costruzione dei servizi vorrei dire che concordo con Bulgarelli
Che questa presenza del concessionario dovrebbe essere regolamentate in maniera seria a livello centrale
Quindi anche la possibilità di convenzioni tipo che superino le possibilità di equivoco o di sopruso che può esserci in alcuni pochi casi evidentemente è un fatto positivo che tutti dovrebbero vedere con con diciamo positiva apprezzamento un'ultima considerazione vorrei fare a proposito di quello che diceva Bulgarelli a proposito dell'efficienza delle società o delle aziende municipalizzate nel settore della
E certo che le aziende municipalizzate hanno una grande competenza nel settore dell'acqua ed hanno una grande competenza anche nella gestione di altri servizi
E altrettanto certo che quando si parla di efficienza delle aziende municipalizzate si parla senza mente delle aziende municipalizzate del centro nord
Io ho un'esperienza personale di gestione di presenza nel Mezzogiorno allora quando si dice c'è largo spazio nelle zone dove non esistono aziende municipalizzate efficienti per lo sviluppo e per la presenza dei privati
Questo vuole sostanzialmente dire che i privati debbono andare al Sud ora i privati ci stanno andando al sud ci sono sempre andate però non è detto
Che questo debba necessariamente rappresentare una logica di intervento integrato in cui il privato va al Sud affronta tutte le difficoltà aperta la parentesi che si trovano a sud chiusa la parentesi mentre invece non possano o non debba andare in altre aree io direi meglio come diceva sempre Iman dottor Lupo noi abbiamo la possibilità di trovare forme di integrazione tra pubblico e privato a livello dei servizi comunali cioè dei servizi al del circolo primario ma anche a livello anche soprattutto a livello del circolo superiore che è quello dei servizi regionali o di servizi provinciali o al limite dei alcuni aspetti resto sempre nel settore dell'acqua della gestione
Di sistemi a livello nazionale che possono coinvolgere il pubblico e privato in una diciamo così in una corretta forma di concorrenza e di collaborazione
Però questo deve Esteve partire da un punto di partenza che è quello della
Istituzionale equilibrio delle norme che consentono al privato di partecipare a parità di condizione col pubblico nella gestione di servizi grazie
Abbiamo ascoltato anche questa questa suggerimenti Pignatelli svalutazioni abbiamo ancora tre interventi presidente Martinengo già citato dal nostro dottor Giuncato presidente undici
Grazie sarò rapidissimo volevo fare anch'io poche osservazioni
La prima riguarda l'articolazione del rapporto e e vorrei esprimere il mio compiacimento per la lo spazio maggiore dato rispetto agli anni precedenti a questi aspetti questi temi di rilevanza operativa anche se il dello Stato il rapporto sullo stato delle Autonomie o dei poteri locali perde un po'della sua caratteristica iniziale
Ma questa è solo una considerazione che peraltro considero positiva anche la scelta dei temi mi pare molto azzeccate
Le opere pubbliche nelle aree metropolitane e a questo riguardo vorrei fare subito un osservatorio se possibile un suggerimento cioè noi siamo stati abituati nel valutare in genere questi temi a fare siamo abituati a fare normalmente riferimento
Ai grandi Comuni alle città no qui andiamo dirittura alle aree metropolitane e quindi al al centro del centro ecco vorrei ricordare il e che il cinquantuno per cento ormai della popolazione italiana vive nelle aree rurali ecco allora mi chiedo se come prospettiva ecco magari una una valutazione di questo rapporto tra città e campagna centrare rurali e aree urbane forse non valga la pena di essere in prospettiva preso in considerazione
Ecco la modernizzazione del settore della distribuzione dell'acqua ringrazio molto di elaboratore di questo rapporto per il puntualizzazione che è stata fatta nel settore delle comunità montane circa il ruolo che questi enti ma soprattutto il ruolo che nella montagna può giocare l'applicazione della legge Galli io riconosco al all'amico Bulgarelli
Il suo ruolo di sostenitore delle aziende municipalizzate però devo dire che non sono affatto scandalizzato che ci sia un comma che dice che i comuni possono continuare a fare quello che ha sempre fatto anche se forse non conosco questo testo nella precisione forse varrà la pena di dare un affetto
Più perfezionista questo concetto di comune no relegandolo magari riservando magari a certi tipi
Di comuni e dico questo perché in questo quadro di razionalizzazione dell'uso delle acque io vorrei portare un esempio
Banalissimo se volete
Tanti anni fa io ero presidente di un consiglio di farle
E in quella quegli anni pensammo a fare un unico acquedotto che servisse diciotto comuni l'abbiamo fatto è stato finito la realizzazione è finita
Pochissimo tempo fa e costato allo Stato senza guardare alle su valutazione gli aggiornamenti della somma circa cinquanta sessanta miliardi oggi Lenna ella sta progettando
Una centrale idroelettrica che preleva a monte l'acqua che serve questo acquedotto allora se razione nazione razionalizzazione avviata a essere cerchiamo di farla della maniera più complessiva possibile
Ecco il terzo aspetto questa qualità della spesa e dell'organizzazione del reticolo delle Autonomie ecco qui il si pongono alcune domande si parla di statuti si parla di città metropolitane se danno percentuali circa la capacità di risposta che le le Autonomie locali hanno dato a questi temi ecco mi chiedo se non andiamo non sia il caso di andare a cercare le cause di queste di queste risposte vale a dire gli statuti praticamente sono stati approvati da tutti i comuni le città metropolitane no boh solo il trenta per cento delle delle regioni interessate è riuscito a dare una delimitazione quanto meno di queste aree una ragione ci sarà
Ecco io credo che è su queste ragioni che forse occorre a riflettere no come credo stiano riflettendo pare che forze politiche anche in seno in seno al Parlamento
Ed ancora ultima riflessione così chiudo con molta celerità
L'analisi della spesa ecco io non entro nel merito voglio
Soltanto riprendere un tema che che credo sia
Abbastanza noto a tutti che però in ogni in ognuna di queste ricerche torna riaffiorare che quello dei residui passivi
Ecco è vero che ci sono residui passivi ma bisognerebbe anche andare a vedere quali sono le cause cioè non possiamo tecnicamente non è possibile in un anno finanziario che normalmente comincia al mese di maggio giugno prima che il
Ci siano provati
Mettere a fuoco non dico una progettazione ma anche soltanto l'avvio concreto di un'opera pubblica e arrivare alla fine dell'anno avendo conclusa l'operazione per cui questo presunto scandalo dei residui passivi ecco forse andrebbe valutato con un metro leggermente diverso almeno da chi è un addetto ai lavori perché se no continuiamo ad alimentare oltretutto e nella stampa e nell'opinione pubblica delle impostazioni che sono scorrette sono profondamente scorretta e sia perché tecnicamente il ciclo della del delle realizzazioni a un certo un certo ritmo e sia perché anche le possibilità di bilancio sono quelle che sono e vorrei chiudere se mi è consentito ancora due minuti con una riflessione ho sentito parlare qui dagli oratori che mi hanno preceduto molto autorevoli questo aspetto
Delle possibile il possibile intervento del privato nella gestione e nella realizzazione di opere pubbliche seta ecco io mi chiedo lo chiedo a me stesso faccio una riflessione ad alta voce quanto di queste realizzazione di opere pubbliche di questi servizi eccetera vengono fatti o vengono previsti ossia se ne parli per arrivare effettivamente ad un miglioramento delle condizioni dei servizi o dell'esito o per affrontare le esigenze delle popolazioni che noi amministriamo e quanto invece non sia funzione
Di esigenze peraltro legittime che vanno dall'IRI all'ENI alla fine Altea tre grandi gruppi quali a un certo momento costituiscono le negli acquari improvvisamente vien fuori la legge Galli no allora queste cose bisogna anche che se le chiediamo se le chiediamo anche per sfatare certi discorsi e certe leggende sulla maggiore o minore funzionalità dell'ente pubblico la maggiore o minore funzionalità delle imprese private Opara private grazie
Grazie presidente ma sappiamo un grande sostenitore come come d'altra parte sono tutti presidente dell'associazione ci facciamo eccezionalmente complimenti perché come comunali presentò così anche perché dispiace c rovescia così così determinati secondi sì o no insomma siano la fortuna o sfortuna anche ottimo sa di che anno sarà juve siccome andiamo per ordine alfabetico più utili o sono i più fortunati o sulla più sfortunati dipende dal punto di vista che si Martini segretario generale della Gregorio anche ricordare così collega interno che cos'è la crea l'Lechner appare Nomura con lo stesso tipo di rapporto che da tempo con l'ANCI gruppi collegi esperti e con le altre organizzazioni
Prego torna grazie precedente anche io sono lieto che si aprono come lei ha detto una una prospettiva nuova nei rapporti di collaborazione fra la nostra associazione che il Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa
E il Crimella io mi limiterò a fare due tipi di considerazione morto poiché non non solo in questo rapporto ma anche in alcuni precedenti
Lesse PS dimostra e conferma una particolare attenzione
Assolutamente indispensabile del resto
Al quattro nel contesto europeo nel quale le autonomie territoriali del nostro Paese
Devono assolutamente inserirsi in maniera attiva in maniera efficace
Io vorrei ricordare anche se nel rapporto il problema è in qualche maniera sottinteso
Ho appena sfiorato che si fa ponendo in maniera sempre più precisa non solo in Italia ma in tutti i Paesi membri della comunità europea il problema politico e anche operativo
Di come
Questo insieme questo sistema delle autonomie territoriali può far sentire la propria voce in sede comunitaria perché
Qui sono presenti appunto varie associazioni
Che dialogano con il Parlamento il governo nazionale coniate amministrazioni
Per quanto riguarda i loro specifici problemi
Ma via via che le decisioni che ha sede decisionali istituzionali si sposta no
Verso la comunità europea sia pure nel rispetto del principio di sussidiarietà
è evidente che sempre più è necessario che vi sia un canale disegnare le procedure corrette
Di dialogo e di consultazione degli enti territoriali a livello comunitario
A Maastricht che si riunirà dove ci tornerà fra una ventina di giorni il vertice europeo molto atteso
Con molte speranze ma anche con alcune preoccupazioni
Probabilmente ci doveva occupare alle tante altre cose anche di questo aspetto perché i rappresentanti degli Stati e dei governi si trova di fronte a due ipotesi che io mi limito semplicemente ricordare perché poi generali continuare ad approfondire questo questo questi problemi
Il primo è quello del Parlamento europeo che
Quasi un anno fa approvò una risoluzione sulla base di un rapporto preparato da l'europarlamentare Emilio Colombo
In cui fa leva che cosa ci dice che uno degli organi della futura Unione politica europea
Sarà costituito da un comitato consultivo delle regioni e degli enti locali
Che dovrà essere composto da membri che hanno mandato o locale o regionale che da una la sua autonomia
La sua capacità di autoconvocazione certa nessun riferimento al Consiglio superiore della magistratura
Ma
Vi è anche sul tavolo e dobbiamo dire purtroppo
è un un progetto che ha il crisma dei governi verso il quale quindi e coloro che siederanno nella riunione di Maastricht avranno certamente un orecchio
Così di di maggiore attenzione è quella della proposta olandese che dice
Facciamo una specie di sede di consultazione nell'ambito la frase non è molto chiara
Nell'ambito del Comitato economico e sociale della comunità
E in questo settore diciamo dedicato agli enti territoriali sarà formato di rappresentanti che vengono nominati dagli Stati
Ora non abbiamo reagito fortemente di fronte a questa seconda ipotesi
Perché per due motivi
Il primo è che credo che salti agli occhi anche di un cieco che senza fare i giudizi di valore del più e del meno
Ma fra i rappresentanti lo dico in questa sede
Tra i rappresentanti di interessi legittimi professionali categoriali economici sociali
E enti territoriali rappresentativi in termini di legittimità democratica ed elettorale dei cittadini vi è una differenza di natura
Quindi ripeto non più non meno ma certamente una grande differenza non vediamo le ragioni e le motivazioni infondate per poter fare un grande caldeo che sarebbe fonte probabilmente di grande
E qui faccio
Secondo non possiamo accettare che appunto rappresentanti di enti territoriali canoni investitura
Diretta dalla dai cittadini possono essere nominati
Dal potere centrale ma se è un è un organo rappresentativo istituzionale non può evidentemente che trovare forme corrette sì espressione e di designazione
Poleman perdo dopo il dieci di dicembre sapremo sono andate a finire
Ma questo dimostra accanto a tante altre cose quanto difficile disseminata di problemi sia la la via del delle Autonomie non soltanto nel nostro Paese
Ma anche a livello comunitario nel secondo punto e chiudo quella parte della poté l'ottavo rapporto che si occupa giustamente degli investimenti
All'associazione ha pubblicato un
Una raccolta di riflessioni che volesse soltanto un primo approccio che
Dovrà naturalmente essere preso in mano continuato e approfondito
E che dico subito che qualora qualcuno dei presenti fosse interessato non c'è problema a fargliela vedere che si intitola mercato unico europeo e finanza regionale e locale
Il titolo socio un po'magniloquente ma all'interno c'è un problema specifico
Mi spiace appunto che il Porcio Giuncato abbia dovuto assentarsi
Perché sembra che sia un problema che non esiste è un oggetto misterioso e cioè dopo l'introduzione della libera circolazione dei capitali
Nella Comunità europea che è già operante prima ancora del famoso mille novecentonovantatré
Quali ripercussioni se e quali ripercussioni vi saranno sulla finanza locale regionale non solo nel nostro Paese ma anche negli altri undici sei
Come commessi all'occhio andranno ad allocarsi territorialmente
E i capitali quali conseguenze in termini di aumento di riduzione degli squilibri territoriali tutto questo potrà portare quali interventi si dovranno fare in sede nazionale e in sede europea
Pareggiare in qualche maniera i conti e la Cassa depositi e prestiti tanto per parlare di casa nostra potrà rimanere quella che
Che è praticamente un istituto che opera anche se adesso le ultime vicende hanno un posto indicato la situazione può ancora operare in termini di monopolio quando la la famosa Caisse des Dépots et Consignations francese che non è altro che la madre della nostra cassa depositi e e prestiti Giada da qualche anno si è trasformata volontariamente spontaneamente nel crediti locale di Francia pur in forma quindi di società per azione proprio perché aveva su un modello già annusato che quella era la direzione nel quale ci troviamo in Italia non mi pare
Che vi sia o che ci voglia vere la attenzione necessaria sapore io accenno solo perché prima per poi entrare nei particolari non c'è tempo però ecco credo che perché nel proprio in quello spirito anche di riprendere in mano una particolare collaborazione con laiche potrebbe fare di questo problema uno degli argomenti Dida profondità grazie
Grazie
Il dottor Martino direi l'ultimo intervento perché io mi limiterò solo appropriato qualche non uno due proposte
Fra l'altro in senatore Santini presidente della Cispel non dico che ha avuto questa mattina una buona notizia
Perché come senatore partecipato alla al al raggiungimento di questi intensi o di questa preliminare ma in ogni caso oggi almeno il ministro ha ufficializzato una suo ipotesi sentiamo anche al riguardo cosa ne pensa
Ringrazio l'amico
Armando sta non dimenticato predecessore presidente della Cispel non so se
Quando il cognome
Paul McCartney comincia con la SS una fortuna sfortuna un dato di fatto si ha la fortuna essa si ha la fortuna di parlare diciamo ai fedeli ecco
Che insomma visti persino questo Saro tentano di essere sintetico
Per
Sottolineare innanzitutto la mia concordanza con l'impostazione del rapporto l'ottavo rapporto diverse pièces
Chi come sempre con puntualità con grande impegno termici con la richiesta sanno sottoposto stanno presenta
Io trovo più giusto l'impostazione
Inizia
Che le parve non poteva che essere così che abbiamo avuto nel Nord nell'ottantanove novanta in qualche modo è proseguita nel novantuno secondo me tra faccia di contraddizione quelle che viene chiamata la spinta al decentramento del potere
E quindi spinta e allora io sono d'accordo che c'è certamente nel Parlamento oltre che nel Paese segreti va ricordato l'impegno la prima commissione del della Camera per un nuovo re il regionalismo
Quella ambiguo tentativo di passaggio da un regionalismo incapace come ricordava il ministro poco fa di dare risposte a livello di governo locale a forme di forse larvato federalismo
Di certo con la centoquarantadue via il nuovo ruolo delle Province che passò venti e pura proprio programmazione aventi di gestione deserto è vero ebbe giusto ricordarlo
Il ruolo di concertazione previsto e valorizzato dalla centoquarantadue e e in qualche modo quindi il ruolo che
Vengono anche ad assumere complessivamente le autonomie locali
E però di fronte a queste spinte in qualche modo convergenti e che i amico verità potrebbe ricondurre a forme corretta detti localismo che dimostra ancora una volta la vitalità del del tessuto complessivo periferico del nostro Paese stato d'altra parte quello che io chiamo lo strabismo del governo c'era una parte il governo aiutato in questi ultimi anni quattrocentoquarantadue con la due quarantuno come ricordava il ministro e bisogna dargli atto che ministro degli interni è stato un protagonista di questo orientamento vi è stata una promozione un'attenzione al sistema delle autonomie locali che tutte le regioni
Dall'altra lo strabismo diventato sempre più accentuato le risorse appaiono palesemente perpetuato
Ricordava prima
Con un accenno finale l'amico Giuncato la vicenda di questa Finanziaria io avendo avuto occasione di intervenire nel dibattito sulla Finanziaria o sottolineato un fatto che è incontrovertibile queste la prima finanziaria
Nella quale la il ruolo degli enti locali e la finanza locale siamo stati assolutamente marginale
Crina memoria ricorda come uno degli aspetti fondamentali della finanziaria negli anni scorsi sia quello della del ruolo della finanza locale dovuto anche ad un impegno del allora pizziche oggi come PDS
Non avverte con lo stesso impegno in questo settore ma non solo questo in realtà si tratta di un povero capitolo e alla fine
E norma non aveva sollevato addirittura nella nell'opinione pubblica un particolare interesse nemmeno il passaggio di quattro mila miliardi vediamo sono poca cosa NI così detti fondi negativi si tratta come è chiaro
Per tutti coloro detti lavori che sono qui
Definanziamento novantuno che veniva decurtato della somma di quattro mila miliardi che dovevano che il cui esito dipendeva dal
Dall'ipotizzate introito del condono fiscale sul condono ovviamente le opinioni si sono susseguite all'interno della Commissione finanze del Senato
Otto mila dieci mila dodici mila le cifre hanno ballato e a mio avviso continuavano a ballare i conti ho l'impressione che difficilmente torneranno la battaglia che abbiamo fatto in Senato
E io mi rendo conto della delusione ma finché poi lui il governo o rappresentante del Governo storni Giorgio mica Giuncato era un po'rimproverano i parlamentari di questa modestissima lobby OLAF delle Autonomie modestissima perché facciamo fatica a raggiungere un qualche risultato concreto se
Non siamo riusciti a spostare il novantatré ma il novantadue si cioè i quattro mila miliardi dei fondi negativi sono tornati all'interno del corretto finanziamento dei trasferimenti dallo Stato agli Enti locali ripristinando il fondo totale
E non è stato affatto una battaglia né facile né semplice perché da una parte si è spostata la previsione e il condono portando gli otto mila miliardi dieci mila miliardi sperati ovvero il non lo so ma del modo di dieci mila miliardi alla fine la finanziaria ha deciso il condono
Porterà nelle casse dello Stato dieci mila miliardi e quindi due mila miliardi per il finanziamento della finanza locale e altri due mila sono stati tolti
Dalla legge sessantaquattro la legge di finanziamento del mezzogiorno e assolutamente anche questo tipo di battaglia è stata una battaglia tra i poveri in qualche modo compresi i senatori
Del Mezzogiorno che hanno combattuto trasversalmente una battaglia
Anche giustificata dal loro punto di vista trattandosi tra l'altro di un altro elettorale quello del novantadue ma ripeto quel che secondo me raccolto e proprio ormai l'effetto modesto che problemi gravi come quelli che sarebbero derivate puramente dal rischio di un mancato stipendio da e dipendenti degli enti locali se non si fosse ripristinato l'ammontare del fondo del novantuno più quattro e mezzo per cento
O addirittura la l'incapacità anche da parte nostra di sostenere un emendamento che riportasse il finanziamento dei monti per gli enti locali alla alla alla all'ammontare dei quattrocento miliardi o parlando a Martinengo anche la battaglia
Durissima per i quaranta miliardi delle delle comunità montane voglio dire queste somme tutto sommato che sembrerebbero dall'esterno del tutto come dire meritevole nella nella loro allocazione in realtà sono misure sono state il risultato di turistica statali riscontri riscontro all'interno del se la
Ora questa preoccupazione voglio dire è una prefazione che non può non essere un oggetto di riflessione momento di riflessione da parte quindi forse non poteva il rapporto conoscere queste vicende ma in qualche modo vengono all'interno dell'osservanza delle osservazioni che vengono fatte relative pronta appunto a quella quello strabismo a quella divaricazione sempre più accentuata
Tra la parte
Della politica complessivamente Governo e Parlamento che recepisce da spinta autonomistica o tenere saldamente al potere dall'altra l'assoluta insufficienza dei modi per dare risposte concrete
Ecco detto questo io ho notato che sul capitoli servizi ovviamente si fa riferimento giustamente all'approvazione del Settecento ci fa si è passati prima una buona notizia
E io ho apprezzato
Che il previsto lo abbia
Non solo ho ricordato che non ha presentato passi appresta presentare
Gli emendamenti che io sto attendendo ormai da sei mesi in prima Commissione del Senato ma l'impegno del ministro io penso vista certamente un uomo d'onore essendosi avendo già detto qui specialmente pubblicamente che gli ha presentato penso che
Sarà già
Come dire in corso la il deposito degli emendamenti al Senato del settecentocinquanta e quindi non ho alcun dubbio che questi emendamenti che noi abbiamo ritenuto non soddisfacenti nella loro nella loro in alcuni loro spetti ma che pur tuttavia diamo ritenuto utile fossero finalmente presentate al Senato cosicché si potesse attuare quello che l'auspicio del ministro del nostro che settecentocinquanta possa essere possa divenire legge entro questa legislatura
I tempi ci sono la possibilità cioè io condivido anche non è questo il merito non è questo il momento di entra nel merito perché non tutti sono interessate al problema dei servizi pubblici locali anche se sempre più cioè scorgiamo che non è un problema marginale come gli amici dell'Ance qualche volta hanno ritenuto i propri servizi ma un problema centrale delle autonomie locali e quindi va discusso assieme e concludo presidente ringrazio
Anche appunto il CNEL
Chi mi pare di capire
Parlando prima anche con il
Il presidente De Rita e si è dichiarato disponibile a raccogliere e l'invito il ministro ha rivolto al Mele e alle socio Sandro torme locali per insediare molto rapidamente un tavolo di lavoro nel quale confrontarci ovviamente non per sostituire il la prima Commissione il Parlamento che sovrano ma per dare un contributo chiarimenti che a mio avviso possono essere utili all'interno della sezione autonomie per pervenire ad un testo
Che sia un testo nell'interesse delle Autonomie nel loro complesso grazie
Va bene io ringrazio
E vi riassumo che dire sono visto che il i colleghi con la Vitti e davo rinunciano credo anche con una ragione perché rispetto al rapporto sono venute solo delle delle presse mente devono essere molto positive
Forse l'unico aspetto che o ricordatevi
Se vede che poi offre la prima grande fortuna cretino non concordo molto con questa valutazione un po'ottimistica che qualcosa in movimento
Non sapevo della notizia che poi c'è da tre ministre praticamente a settecentocinquanta maggio ben altro ci deve mettere in movimento come ha ricordato d'altra parte Santini
Sulle questioni delle autonomie locali dalla finanziaria alle leggi che sono stanno alla marginalizzazione che sempre finiamo io credo comunque che il rapporto a il merito anche di ricordare quattro pilastri quattro ore strade quattro vie di sbocco che si intersecano poiché si ci sono interdipendenti rilancio del regionalismo
E grazie siccome siamo in pochi perciò questa riflessione che dopo vent'anni siamo alla crisi del regionalismo che ha denunciato anche ministro e sulla cui denuncia anche tatticamente bene così
Viene meno e meglio in evidenza quello che sono le lacune anche a livello statale ma è così e così
Pensate che noi abbiamo la seconda crisi con la riforma sanitaria perché una riforma settantotto e dopo poco dopo un decennio andato praticamente in crisi più crisi di così e non credo che ci sia ma non sono grandi ustioni criteri di ordinamento
E crisi successiva perché questa specialità
Del dei del del il comitato dei garanti che sopra un orgoglio apparente colossi che è solo destinato a fare solo delle mediazioni politiche anche sono ampi poteri e c'è un commissario che straordinari che fa tutto anche con Roma
Ma questo dice la la situazione a quale livello secondo punto che ricco ricorda che ricorda sempre a porte recupero dimensione intermedia qui una parte della sinistra forse tutta la sinistra ma una parte principale che schema Picci
Ma anche forse pièce io o anche un po'
Ha una grave responsabilità che abbiamo congelato con idee balzane bocciamo così come qui e le istituzioni potessero casco non posso radicate storicamente poi c'è un l'ente intermedio e abbiamo per per dieci circa dieci anni tenuto congelati le Province
Ed essere ripeschiamo
Cioè allora tutto questo ha avuto dei riflessi bisogna mettere per questo Paese in cui tutti hanno sempre ragione i torti sono sempre della parte non dico anche alleato
Credo che questo sia un elemento l'ambito tra programmazione l'ambito della lezione io non voglio affrontare la questione dell'acqua
Però so che i tecnici delle nostre aziende
Così del nord che comunque hanno una periodicità nazionale dicono la prima cosa da fare primo dopo con temporalmente la gallina diamo una dimensione di bacino
Pensate che noi non abbiamo neanche l'ovvietà che ha e vogliamo stare sul mercato che al mercato che quando in sedia un elemento ad un supermercato un ipermercato vede un suo bacino d'utenza quando si fa un giornale non ricorda tre si determini bacino d'utenza
Noi abbiamo già Baccini di utenti e lari discipline riordinamento lo
Abbiamo lo consegniamo sempre più avanti ma quello che io vorrei ricordare come punto principale è la valorizzazione che ricordata nel rapporto della concertazione della concertazione
Che è un modo balzato è un modo di partecipazione
Di non dei delle gerarchie dei livelli istituzionali
Ma ma dei soggetti che sono chiamati io credo vorrei ricordare questo il banco di prova della centoquarantadue quanta concertazione effettiva concertazione fra il Comune della Comunità montana e gli altri Comuni sia come concertazione non gerarchia di ruoli Stato Regioni Province cambiare metropolitane
Ecco se una osservazione va fatta al rapporto è che noi stiamo attenti l'esaltazione delle aree metropolitane
Non può essere solo pericolosa perché Martina l'Italia le altre teatrale ma dopo le aree metropolitane non stanno solo le aree terminali
Ma stanno grandi chiare tagliare tutto di grandi province che dominano io il all'azienda economica e sociale del Paese proprio per la fortuna dell'Italia
Marco prima delle aree metropolitane lo aspettiamo sempre determinazioni ma ricordiamoci che prima che prima di di far nascere le regioni ci furono i comitati regionali che per cinque anni girano regionalmente furono una premessa
Credo anche una premessa in quel caso positiva dell'avvio nella regione allora perché non determinare nei fatti una concertazione subito nelle aree metropolitane una concertazione che giunga almeno alla quanti all'analisi quantitativa che qualche volta qualitativa di tutti i servizi pubblici dobbiamo scordare
Ho un uno schema di riferimento anche ideale che vada al di là poi delle se il tema che aiuti poi la scelta politica
E così lo spazio di privati che è stato qui
Giustamente giustamente indicato
Da controllare e lì dentro a questo io penso che la questione delle tariffe
La questione delle tariffe abbia un interrogativo perché noi abbiamo interesse ma c'è una politica complessiva economica generale
Che viene oggi credo che su questo sul pane sul sulla questione del suo negoziazione o sulla prospettiva che la politica economica nazionale precedentemente a un'altissima sensibilità
Allora perché non intanto non sperimentare cioè sperimentare incrementi tariffari che si accompagnino a decrementi programmati prestabiliti
Dei costi cioè tanti punti sono in più di incremento tariffario ciò vogliamo raggiungere riportata tanto devono essere i punti di decremento del complesso delle specie che stanno alla formazione di qualcosa
Ma confronto col ringraziare
Nel eccepire senso precedente sono il settore del ricatto
Per aviere scelto questa sede per dire che in questa sede non è una sede di attenzione è una sede di confronto è una sede nella quale noi saremo ben lieti anche questa trama di ospitare era il non rapporto anzi dico di più siccome noi abbiamo questo gruppo di lavoro dell'autonomia e che si avvale però di un forte nucleo di Esperti due dei quali Zandri Farrar che sono qui e sono attivi
Noi potremmo anche eventualmente offrire se richiesti
Quel quel piccolo contributo per la scelta anche degli argomenti di approfondimento per accompagnare anche qui per fare una concertazione ce ne vogliamo essere un tavolo di attenzione per l'autonomia
Io sono dichiaro qui perché ci sono alcuni colleghi che qualcuno ha inteso che noi volessimo sovrapporsi alle associazioni ma pensate vogliamo rafforzare le associazioni noi non ci non ci son proponiamo nel Parlamento ma il Parlamento con tutti gli assistiti i problemi che ha
Avrà meno c'è una certa più potere naturalmente del consiglio nazionale dell'economia ma
Può avere molta minore disponibilità di attenzione in quella fase ricognitiva preliminare preparatorio della quale poi si è reso interprete
Così anche il ministro quando propone che è un po'che è una legge che è stata attentamente studiate che è stata il collega Giachetti è stato relatore col collega Saba sospetti relatori già nella nostra Commissione ed in assemblea sue settecentocinquanta quando di fronte Polito dice troviamo punto per cui l'approfondimento antartico sia do neutrale ma se in quella sede in cui le delle le parti possano anche politiche anche parlamentare ci possono misurare ciò vogliamo che al nonno
Il rapporto tra non ci sia la coincidenza del consiglio generale dell'ANCI che ci ha sottratto di questo ci troviamo la possibilità di avere Cornolti sindaci che sono poi anche se i grandi protagonisti
Di queste vicende autonomistica
Grazie ancora
Tabacci testi mi dicono di avvisare che c'è un treno