Incontro a margine della proiezione di "Via Argine 310" di Gianfranco Pannone

Poi grazie mille per per essere qui perché insomma il cinema sempre va sempre supportato per noi ogni volta che vediamo una sala con pubblico dentro così appassionato già siamo contenti in particolare ovviamente
Siamo molto onorati di avere con noi Gianfranco Pannone io da documentarista in erba non posso far altro che ammirare tantissimo il suo lavoro
E abbiamo avuto l'opportunità di avere tanti come lavori qui quindi sembra un grandissimo piacere
Mai come in questo caso ha dato all'importanza del tema di questo documentario tu straziante
Militante ormai nel nel tuo nel tuo ricercare nel tuo cercare d'andare da un po'militante a anomalo così ci piacciono però si sono già prevedibile si piazza al e comunque lascio la parola perché non voglio rubare assolutamente la scena
Abbiamo non ora anche di avere Vincenzo Vita nell'archivio insomma e fondamentali o fra l'altro sta facendo ora il premier Zavattini quindi insomma per noia casa anche l'archivio la sola parola
Sì arriverete D'Adamo essere doveva esserci anche Giovanni Fasanella che ha dato forfait perché sta sta a casa con la febbre anche richiamano ogni no no non sta bene insomma di è morto Max pure eccetera eccetera
C'è Massimiliano Quintavalle che rappresenta ed esilio
UIL pur Napoli non mollare Massimiliano vieni qua insomma
Avete Vincenzo vita e qui in veste di di di di Somma di persona informata dei fatti come si diceva ma allo stesso tempo allo stesso tempo è anche presidente dell'archivio divisione movimento operaio democratico non che archivio che
E anche produttore associato di via Argine trecentodieci appunto che firma che portiamo che portiamo questa sera
Grazie a Radio Radicale quindi siamo anche siamo anche appunto su radio radicale in questo momento
Che registra questo incontro quindi ci tocca dire cose molto interessanti Vincenzo e io non so se passati subito la parola quasi quasi lo faccio tanto buonasera intanto grazie anch'io mi associo al ringraziamento perché dobbiamo fare in modo che le sale riso organo perché il cinema in sala è un'altra cosa
Non vi fidate di coloro che scrivono anche magari con dotte citazioni che il film va verso diciamo un universo cross mediale vedere un film in sale una cosa vederlo sul sulla piattaforma è un'altra
Questo è un giudizio che io doc con una certa nettezza
Dobbiamo fare in modo che le sale possano risorgere
Qualche cosa ha detto anche questo nuovo ministro San Giuliano non ho capito esattamente nell'audizione che ha fatto
Io non lo so io sono prevenuto un po'fazioso perché lo ricordo come direttore molto fazioso a sua volta di un telegiornale sicura mi sono occupato di questa materia come sapete qualcuno di voi sa per un po'di anni però magari chissà
No io sono invece molto contento di essere qui
Insieme cito Claudio Olivieri perché Claudio all'archivio colui che ha una conoscenza pressoché perfetta insomma del enorme
Massa di titoli di cui l'archivio dispone dei materiali che spesso ci vengono richiesti e che come diresti tu posso dare del tu sì benissimo
Prima Zavattini nasce in fondo su questo concetto e cioè che il materiale di archivio il riuso del Matera d'archivio un materiale non di pura memoria ma diventa dentro la creatività
Un pezzo di un flusso
Poi qui adesso io dico con chi
Con imbarazzo queste cose perché ci sono Vanessa roghi Ermanno Taviani che porre potrebbero riprendermi dal punto it scientifico
Le storie Piccioni storici sono ideologie esperti dicevo però è un punto chiave questo perché l'archivio ha rilanciato anche attraverso iniziative molto specifica il per esempio
Chiamiamo anarca Aido cioè esattamente un'iniziativa volta a dare l'idea che quello che viene chiamato Futa io cioè il riuso del cinema del del del materiale
Fondamentale per capire meglio anche la realtà nel suo svolgersi quotidiano ma mi fermo qui per dire invece poi tu di ci darai la linea diciamo Massimina
Che intanto io ricordo con emozione quel giorno alla festa del cinema di Roma
Quando io ebbi il piacere insieme ad Arturo Scotto che ha seguito molto che non poteva stasera l'ho visto prima perché il locale sulla cima avevo un altro impegno che ha seguito però da vicino tutta la questione
Chissà speriamo facciamo molti no che si possa risolvere però quel giorno mi emoziono perché
Insomma non è ovvio che in una festa del cinema si chiama feste non festival ma insomma preferisco
Dove c'è punto cioè il tappeto rosso no si fanno le sfilate anche
Un pochettino alla moda secondo una certa logica festiva lì era che io quando ero un giovane sessantottino contestavo
Che invece torna molto di attualità e mi ha fatto una grande impressione mi ha emozionato che su quello del Carpenter non ci fossero delle sfilate di qualche
Regista attrice al torrente
Un po'meno diciamo rigoroso di Pannone ecco
Ma ci fosse invece quella
Forza operaia
Posso della classe operaia che cioè non è morta affatto cioè cioè si vede e in via Argine cioè c'è stata e voi eravate i link tante e tanti ci sarà certo
Con un atteggiamento importante anche culturalmente perché voi pensate che un gruppo di operai operai dentro una vicenda drammatica che riguarda anche la la vita reale delle persone però davano un'immagine positiva
E si rivolgevano Sossio colto un po'il body language come si dice a chi ha fatto politica o fa politica o suppone di farla ancora
Con un atteggiamento quasi a dire
Svegliate vi ce la possiamo fare
Non arrendetevi non arrendiamoci e il grande messaggio di questo film
Un film che lo vedrete direte voi
Faccio i complimenti a Gianfranco Pannone senza retorica è un film molto bello e anche molto utile non sempre quelli che tu hai chiamato i film un po'militanti si sono insieme belli e utili in qualche volta sono magari belli ma non molto utili
Anzi persino disutili qualche ricordo qualcuno di quel che ho visto in gioventù e invece
Sono
A volte solo utili ma non granché questo invece è un film che ha una forza cinematografica
Molto consistente
E c'è mestiere insomma lo si coglie e però c'è anche un messaggio molto deciso e un filo conduttore che io ho cercato di riassumere prima cioè a dire è una lotta una vera lotta
Che dà il senso che c'è una comunità e che c'è una cultura operaia pensiero avuto l'operaia
è una cosa molto impegnativa che oggi va riaffermata perché i del precariato dilagante nella individualizzazione del lavoro
Quando si vedono quelli di Amazon disperati o per motivi writer
La comunità non c'è più e c'è un individualismo che non sempre tra l'altro è solidale anzi spesso ci sono le gare tra gli ultimi penultimi
E dunque quello che voi diteci fatte sentire pur nel dramma con sullo sfondo di un gran è un senso di
Gruppo che sta insieme e che si è unito e si unisce anche perché le sorti di ognuno sono legati alle sorti di una comunità
è un messaggio che secondo me va raccolto anche per
Chi fa lavoro sindacale lavoro lavoro politico insomma è un film politico nel senso più profondo del termine
Per finire oltre i ringraziamenti veramente il piacere di essere qui con voi
Vi devo portare i saluti non occasionali di Maurizio Landini che sarebbe venuto volentieri oggi è intervenuto al congresso dell'Arci vengo da lì
L'intervento molto applaudito e vi è sotto congresso quindi si è scusato doveva scappare un certo punto
Però mi ha detto con ampia facoltà vi ha detto di parola
Che lui molto attento a questa lotta e che vuole poi vedere il film
Vuole magari anche trovare il modo di parlarne e che comunque vi abbraccia tramite di me insomma che insomma non è il massimo ma vi abbraccia con grande affetto grazie
Bene questo è un auspicio ovviamente dopo il congresso convinceremo appunto il segretario CGIL Landini a fare a presenziare a un incontro da Napoli a Roma che sia io voglio passare la palla parola a Massimiliano voglio dire una cosa si quel coraggio che stava molto bella
Ed è stata molto intelligente Paola Malanga metterci a fine festival perché lei l'ha detto io voglio lasciare un messaggio Sicer tappeto rosso passano le star però voglio che prima del pomeriggio delle premiazioni passi
Un passo un altro tipo di tappeto rosso appese come messaggio arrivato molto bene c'era anche Alessandro Siani c'erano i produttori
In cima a tutti io punto Massimo Di Rocco
Ammettono Polemone insomma c'era c'erano praticamente intorno soprattutto però c'era molta curiosità e questa è la cosa più bella certo però la curiosità non basta no D'Ambrosio non basta e io l'altro ieri ho sentito di Mila un mio amico che stimo pure di mi dice se Jafar però io operai non esistono più
Gli è sfuggita questa frase che fa recapitare una cosa è una cosa che fa un po'incassare perché sarà un po'per orgoglio personale avendo avuto un mondo operaio
è un padre sindacalista quindi cioè anche un orgoglio come dire di appartenenza indiretta nel senso quanto mo'quanto meno poiché editata
Immeritatamente ma ma la cosa la cosa che mi fa molto arrabbiare e che c'è questa parola insomma della band non lo che questa frasetta l'operaio non esiste più che secondo me è entrato nella categoria poco dei luoghi comuni
Ma lui comuni anche un po'in cattiva fede forse non fa comodo che ci sia più l'operaio e questo secondo me andrebbe un po'cambiata in questa sola frase no io lo vedo solo lo vedo perché per esempio non adesso stiamo provando a distribuire il film è lungo l'Italia non è facile trovare le sale ma non è facile trovare spesso anche un po'l'interesse anche oggi io sono felice che voi siete qui no però mi aspettavo più presenza mano perché un Fini Gianfranco Pannone chi se ne frega ma perché penso che il tema Mary mesi di S. raccontato c'è quella del la Whirlpool la storia di più di trecento operai che finisco licenziati dopo tre anni di vertenza contro una multinazionale americana
Che i ticket dove hai preso i soldi di Stato decide di chiudere in qualche modo meriterebbe secondo me maggiore attenzione e quindi un po'mi rammarico anche se
Oggi erano già difficile per Roma si vedeva perché in quei noi
Si è avventurato in autosoma magari un po'mi rammarico perché penso che ci sia ci dovrebbe essere attenzione quindi quello che tu hai detto su Bellini il saluto ma anche RAI la volontà di Landi di vedere il film è una cosa molto piacevole penoso ma la cosa più bella che qui c'è con i rappresentanti ai tanti operai perché la cosa molto belle che questo presidio cioè ancora esiste probabilmente partirà un consorzio anzi non lo decidiamo in tutti i modi non c'è un consorzio che dovrebbe ridare lavoro alla agli operai che adesso sono licenziati e hanno in qualche modo hanno ai hanno hanno momentaneamente godono diciamo di un sussidio insomma quindi e quindi insomma lire passo la parola ma segnala perché ci può dire qualcosa
Nella situazione attuale perché poi forse passato racconta un po'meno prova raccontano indegnamente firma sono vedi è un po'la situazione attuale ma qual è la tua percezione anche rispetto a questo discorso dell'amico
Intelligente intellettuale che ti dicevo l'operaio non esiste più insomma no quel quel qualcosa quelle provate giornalisti da giovane
Ah può darsi magari si grazie ai sì ma erano penalisti borghesi non erano non erano nove io ho conosciuto un operaio strano diciamo cose sessantottini operai stima allora vice dopo particolare che Antonio Pennacchi e però e non non lo dico perché abbiamo dedicato il film che ha voluto dedicare il film ad Antonio Pennacchi Catona contato anche la fabbrica oltre che che che che che che i fasti e infausti
Fatti della della della della Pontina e poi a Ugo Gregoretti perché Ugo ha fatto due film esecutore che sono fondamentali
Ugo Gregoretti avrà fatto la la la la Polo fabbrica occupata innanzitutto contratto il film grande riscatto degli operai sono ecco il qualche modo che dove dove appunto ci sono personaggi straordinari la Triplice Alleanza sindacale Ministro Brodolini insomma
Rossoblù dei lavoratori che segue insomma delle cose molto belle che oggi siamo un po'dimenticati non ce ne siamo un po'dimenticati Massimiliano sufficientemente innanzitutto buona sera a tutti e grazie di essere presenti questa sera insomma no io mi e mi ricollego prima di raccontare Pesaro poi mi dimentico perché voi non è che io sono avvezzo a queste queste serate rispetto al al discorso che facevi tu sul la classe operaia e la famosa frase la Vincenzo Incenzo tu Vincenzo rispetto alla classe operaia
E e proprio un concetto di testa c'è questo film e quello che ne abbiamo messo in campo in questi tre anni ma anche prima io sono in quella fabbrica da ventisei anni per cui insomma e il collettivo il pensiero operaio
Cioè io associo la parola operaio a Formica nel senso che l'insieme che fa la differenza invece il percorso la classe operaia non esiste più perché almeno penso che fondamentalmente si sia come dire seguito la strada dell'individualità
E quando tu segui la strada dell'individualità
Ti porta a quello che sta succedendo adesso cioè il più forte mangia il più debole et bisogna sempre dire chi è più debole e chi è più forte
Noi invece in questo documentario come abbiamo fatto ormai da tre anni e continueremo a fare che non sono ce l'ho ancora il presidio non h ventiquattro perché direi una sciocchezza però noi siamo presenti in quella fabbrica
Dalle otto del mattino alle otto di sera sempre tutti i giorni
Abbiamo la nostra sala assemblee abbiamo il nostro CRAL siamo diventati anche un'associazione quindi ci siamo costituiti proprio come associazione ci chiamiamo come il docu-film viareggina trecentodieci
Perché quello è il luogo in cui siamo cresciuti e quello è il luogo in cui vorremmo andare in pensione e stiamo combattendo con tutte le forze per fare questo
All'interno del documentario c'è anche l'archivio storico che poi vedrete
Ed è un parallelismo molto tu quando si dice la classe operaia non esiste nel documentario esce forte molto forte esce fuori proprio l'espressione che Napoli è una città con la cultura operaia
Che è andata a morire nel tempo la volontà voglio dire le volontà del del di questo percorso sono come dire vengono da lontano insomma di fatto Napoli adesso è diventato una città molto precaria per i nuovi contratti di lavoro per il diventata veramente una battaglia dal punto di vista di lavoro Napoli perché a parte che ci troviamo in una zona orientale barra San Giovanni che ad alto tasso di criminalità
E quindi insomma mettere per strada trecentododici famiglie non pensate al numero trecentododici pensate terreno dodici famiglie che al doppio su seicento mediamente ci sono due tre figli siamo Ballandi mille persone in strada
Con quel tasso di criminalità per come siamo stati noi cresciuti culturalmente assolutamente andremo a fare i camorristi cioè questo è fuori discussione
Però di fatto le future generazioni non sono garantite perché per far crescere un luogo che è una periferia drammatica come la periferia di Barra il lavoro è elemento fondamentale perché noi spesso ci dimentichiamo che come dire tutto e lavoro la transizione ecologica alle l'energia green e cioè tutte le nuove terminologie che siamo qua tutto è legato al lavoro se non c'è lavoro non c'è prospettiva non c'è futuro
E io invece voglio continuare a dare un futuro a mia figlia motivo per cui non ce ne siamo andati
Da Napoli perché una delle possibilità era che la UIL pollici portasse a Varese
Voi alcune io certo non tutti però era nel momento in cui finale quando prima che arrivasse la lettera di licenziamento l'oceano proposto di andare a Varese con un piccolo incentivo per cui dovevamo andare lì
E al novantotto per cento dei dipendenti hanno detto tutti no perché bisogna crescere a Napoli cioè Napoli è la mia terra io sono nato a Napoli crescono cresciuto a Napoli e voglio morire a Napoli ma da operaio
Perché sembra una parola brutta non io non cerco il il posto in banca oppure da operaio metalmeccanico perché proprio una cultura di insieme di collettivo nel film esce fuori bene
Né in questi tre anni siamo cresciuti proprio da questo punto di vista perché insieme
C'è una frase nel film
Alla fine lo dice
Chi non ha vissuto questo tipo di problema non può capite rispetto al fatto che ne continuava ad andare in quella fabbrica tutti i giorni
Perché in realtà non la fabbrica chiusa non c'è non si produce però noi tutti i giorni troviamo la forza di andare avanti perché c'è il collettivo ci siamo inventati corsi di teatro ci siamo inventati corsi di inglese ci siamo inventati tutto una serie di di situazioni per poter andare avanti ad oggi devo dire che questo collettivo diventato bello forte bello forte e non ci fa più paura il tempo che passa noi attualmente stiamo aspettando la riconversione di quel sito
Probabilmente avverrà sicuramente avverrà non avverrà domani questo lo sappiamo
Però di fatto noi continueremo a a lottare
E il documentario e ringrazio veramente Gianfranco a nome di tutti i miei colleghi la produzione L'Abate per Alessandro Maximilian c'è Massimo che non c'è credo che non c'erano
Anche versando influenze esalta perché Gianfranco ha avuto la capacità avendolo visto di fare un film come dice sempre lui
Con noi ma non per noi ciò che è stato con le quattro o supponenza stato con le quattordici mesi
E ha registrato non so quante ore di registrazione abbia fatto infinite abbastanza questi settantadue minuti sono un uno spaccato
E devo dire la verità che a me risulta due piaciuto
Perché da quella no perché da quella e io lo dico da parte in causa che sono adesso la meno adatta che potrebbe giudicare perché ovviamente
Però mi è piaciuto perché quello che esce fuori è la collettività
Il pensiero operaio che non è ancora morto per cui io dico che in questa frase non è assolutamente vera che gli operai e non ci sono più ma gli operai ci sono eccome concludo io insomma
Anche magari grazie Massimiliano Massimiliano Quintavalle
Appunto per per al nome vede gli operai del del del del Preside Unipol Napoli non molla volevo chiudere perché poi dobbiamo far parlare i film ama
è importante quello che ha detto c'è Napoli contrariamente a quello che si crede molti non lo sanno è una città operaia è una città-stato la città fortemente operaia cioè non è solito assiderati
Dentro sentire in quante delle fabbriche che sono state chiuse lungo trent'anni attraverso il testo la di attraverso il libro
Meravigliosa dismissione
Di dirmi di Ermanno Rea che fa un puro qui faccio un po'punto di riferimento dove alcuni bagni sono letti da D'Alessandro Siani ma ha questa è una cosa difficile da far capire una città che dove qualche modo non c'è sempre una versione un po'
O Gomorra esca e non ho nulla contro Gomorra la serie né tanto meno per per lo spendo firme di Di Matteo Garrone
Però insomma ci sono c'è un po'di questi in cui i Comuni Noce Gomorra
O c'è o c'è dall'altra parte c'è la cartolina oppure c'è in qualche modo questa visione turistica di Napoli no oggi andare a Spaccanapoli ed è completamente pettinata per me insomma
Ha perso anche un po'però forse non è che società la monnezza per strada intendiamoci però voglio dire sono che in qualche modo è un po'a Napoli edulcorata e secondo me questo aspetto si nota molto esiste invece esistono altre Napoli è una di queste e quello Perahia è rimasto solo come hanno dato o fondamentalmente miracoloso Alfa Sud dalla storica fra Sud di Napoli
Però devo dire che se Napoli io questo viso attraverso Buttone non operaio prima assicuri finisce adempiere a quelle poi dopo diversi ero per si deve cioè in qualche modo che mio nonno era un punto di riferimento
Era veniva dalla campagna alle spalle avoir nolano sale non hanno lo era un punto di riferimento ora io Hans molti di voi sanno che amo molto la cultura popolare contadina ciò dedicato anche dei film però non c'è dubbio
Che c'era questa figura dell'operaio che rappresentava una punta anche la famiglia portava la coscienza politica mio nonno era un socialista
Portava anche la consapevolezza di classe no che magari non non c'era in quelle che io ho chiamato assi subalterne veramente il mondo contadino e a Napoli questo non era poco perché
La Napoli della plebe bellissima se finisce nelle mani di Raffaele Viviani
Ma se vissuta da dentro e drammatica perché era una Napoli incapace di difendersi era a Napoli a cui lauro dava la scarpa e poi la seconda Scarpa sarebbe arrivata se l'avessero eletto Sindaco nel dopoguerra ecco tutto questo
è un peccato di Napoli si conosca poco per cui se c'è un orgoglio del fatto questo firma istruttore condiviso l'esperienza coloro che dal punto di vista umano è stata meravigliosa
Ed è una delle cose belle del mio lavoro ma la seconda cosa è di restituire o provare a restituire una Napoli un po'diversa da quella che vediamo negli ultimi anni che secondo me edulcorata oppure troppo spettacolarizzata
Sì se è esattamente e questo secondo me è una cosa importante chiudo dicendo che il film avrà un Turra non sarà facile Siria a meno di non sa molto bene insomma già presentato prima appunto con con con con Fabio gestire questa sala quanto è difficile portare la gente al cinema però se vi piace magari editore in giro
Le prossime proiezioni saranno una molto simbolica significativa Varese il cinque prossimo Chiavarese c'è l'altra fabbrica della UIL pure quindi vedremo la risposta
Dei sindacati e degli operai stessi io starò lì giusto per chiudere chiude il discorso che noi abbiamo iniziato tre anni fa Ampere uno le cose se ne dimentica che tre anni al tantissime cose iniziamo con lo vede mezzo cantava Laguercia Tuff
Iniziamo col dire che lo zoccolo duro è la Napoli ce l'avessero mai chiuso Napoli perché la la UIL Poli in Italia c'è altre sei fabbrica cinque mila cinquecento operai quindi siamo noi eravamo come la più piccolina da questo punto di vista e noi abbiamo sempre detto che se avessero mai chiuso Napoli
Le altre fabbriche sarebbero state molto in difficoltà perché Napoli o Troccolo duro perché eravamo eccellenza perché non c'è l'assenteismo perché c'è quindi sono cose strane da dire piena efficacia sono cose sale da dire perché ha una percezione sbagliata di Napoli voglio dire però non eravamo l'eccellenza
Premi contro premi insomma quindi questo giusto per essere chiari
Di fatto la Whirlpool adesso il trentuno dicembre
Venderà tutte se le fabbriche italiane e non solo ma venne a tutto il gruppo e media Whirlpool va via dall'Europa
Perché la Linde ai turchi probabilmente a beni copro Babel Mende quindi entrano i turchi in Europa la UIL Poseidone in America
Stiamo parlando di milioni milioni milioni di Euro che ha avuto dall'Italia dalla Francia dalla Germania per investire
Ma siccome le multinazionali sono lo Stato nello Stato quindi decidono loro quello che devono fare dello Stato più dello Stato esalta loro dicono scusate il termine volgare mene foto
Chiudono e se ne vanno vendono quindi entra la concorrenza a loro lasciano per strada cinque mila cinque qui in Italia per non parlare tutte le fabbriche in Europa questo giusto per e sempre per dire con chi abbiamo a che fare insomma
Sì toy boy tanto sullo sfondo c'è anche un po'di politica c'è anche un po'il sindacato io ho voluto dedicare specialmente il film a loro
C'è una debolezza da politica che esce ma non non mi ci soffermo e perché la conosciamo un po'tutti sono passati tre governi sotto la vicenda Whirlpool
E tutti e tre hanno balbettato diciamocelo francamente quello di resta quello di sinistra e quello di centro di legata Draghi chiamiamolo così
Quello diciamo onnicomprensivo
Però io spero che questo film sia di aiuto ecco questo spero sinceramente dopo Varese
Avremo latina che un'altra città industriale dismessa e poi andremo a Bologna Genova sarà importante andiamo a Torino di specialmente nel mese di gennaio febbraio quindi magari seguiteci sulle pagine Facebook è magari si appunto vi piacerà il film supportate sci non ci resta che augurarvi buona visione grazie