Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana per alcune segnalazioni carattere storico storico-politico tratte dalle riviste che si occupano di queste interi Mancuso settimana poi daremo un'occhiata anche ad alcuni articoli ritratti dei quotidiani con la notizia di questa settimana la morte
Della regina Elisabetta naturalmente si è parlato si parlerà molto di storia la storia completa concreta di questa parte di questa pagina del novecento che davvero forse si chiude con questa notizia naturalmente sarà a completata nel corso degli anni lavoro
Che è già cominciato ma naturalmente siti svilupperà da questo punto di vista nei prossimi mesi nei prossimi anni
Allora apriamo la puntata di oggi però con Nuovi Argomenti una rivista che vi abbiamo già segnalato proprio in questo un numero che il numero nove del due mila e ventidue perché torniamo
Sul tema e può essere di interesse per gli argomenti che cerchiamo di segnalarlo in questa trasmissione
Falsa testimonianza di un testimone questo è il titolo dell'articolo che vi segnaliamo quest'oggi in apertura
Curzio Malaparte la marcia su Roma grandezza e decadenza degli eroi tecnica del colpo Distaso un famoso libro di Curcio
Ma la parte questo saggio e di Francesco Longo vediamo di che cosa si tratta tra l'altro in questo due mila
E ventidue si parlerà della questione si era già cominciato a farlo gli storici lo stanno facendo del centenario della marcia
Su Roma come tutti gli anniversari naturalmente sono queste occasioni per tornare anche sul lavoro degli storici
Allora scrive Francesco Longo non tutti riconoscono all'istante che la marcia su Roma non è un corteo ma un serpente a sonagli che si aggira per l'Italia già prima
Del ventotto ottobre del mille novecentoventidue
Riconoscere al volo quel pericolo non è banale spiega l'autore del futuro numero uno del tennis italiano Giorgio De Stefani allora
Si allena al tennis club Parioli a viale Tiziano
Gioca tutti i giorni spesso con Clementino Serpentine giocano acque cui il ventotto ottobre De Stefani lo racconta così
Stavano sfilando le camicie nere della marcia su Roma provenienti da Ponte Milvio dopo averle osservate per un po'Clemente mi disse con quella sua simpatica parlata romana
Anna Moggio la salita verde quarto stavamo quaranta quindici
Alcuni però già immersi nelle vicende politiche dell'epoca comprendono presto quanto sia cruciale quella azione è tra questi cioè Curzio Malaparte vicino agli squadristi
Negli anni successivi le sue idee oscillerà nota a destra e a sinistra
Avrà fama di essere un camaleonte un voltagabbana di sicuro un Bastian contrario un anti borghese di sicuro un'anima ribelle scrive l'Autore e che lo rende inafferrabile
è stato indiscutibilmente genuinamente fascista Sina lì si un all'inizio degli anni trenta si legge nella sua biografia l'arcinota Aliano di Giordano Bruno Guerri
Poi nella sua testa si sono aggirati per i pensieri più diversi arrivato voler aprire a casa sua una scuola di leninismo ormai da tempo vicino a Togliatti questa full auto sua traiettoria tra tre giorni dopo la marcia su Roma il trentuno ottobre del mille novecentoventidue scrive un articolo sul più importante giornale toscano la nazione intitolato la marcia su Roma grandezza e decadenza degli eroi
L'articolo è firmato col suo vero nome il testo
è retorico pieno di miti cita la Genesi L'arca di Noè i Dioscuri Ercole Teseo Ulisse
In una sequenza velocissima di immagini accostarla romantica gli Etruschi e l'Italia tutta questa
Un
Uno degli elementi che in realtà caratterizzata una certa parte del fascismo o di una parte
Fascismo di coloro che cercavano di dare una veste culturale diciamo così al fascismo l'Italia scriveva ma la parte riprendiamo il testo d'Italia e la terra di arrivo diffusione di tutti i popoli così
Noi siamo la forma compiuta il vaso eletto capace di Tutti i Santi lui
Chiuse virgolette il testo non parla espressamente della marcia appena avvenuta scrive
Francesco Longo autore di questo saggio che vi stiamo leggendo
E Inter ISO di domande retoriche di evocazione di emendamenti del passato Cartagine distrutta
Romolo che uccideremo la caduta di Roma tutti questi richiami fusi tra loro si mescolano elogi di eroi eroi che rinascono nel corso della storia
Mentre le città risorgono di nuovo una citazione di Malaparte nuove città nascono dalle rovine
Questa serie di suggestioni prosegue ancora l'autore finisce con una visione altrettanto plastica ed enigmatica ancora aperte virgolette quando faremo riportato nelle case deserti di Roma le statuine di terracotta dei nostri lidi Ya autoctoni
Aspetteremo il ritorno degli eroi avranno buttato nome ma sapremo riconoscerli ai visi chiusi virgolette e questa raggiunta
Perché facciamo enigmatica ma il riferimento che c'era nel primo fascismo c'era incerti are in certe aree in certi ambienti diciamo
Del primo fascismo era quello del riferimento alla religione alla religione romana quello che viene è chiamato oggi diciamo il paganesimo che era uno degli elementi
A cui del primo fascismo in qualche modo si rivolgeva per poi dal ventinove in poi
Invertire questa rotta abbandonare alcuni personaggi come per esempio è uno che avevano cercato di favorire questa traiettorie del fascismo per poi arrivare alla alla concordato con la chiesa andiamo avanti torniamo
Al al saggio di Francesco lungo anni dopo torna a scrivere ma la parte della marcia su Roma in un suo libro celebre e controverso come sono controverse tutte le sue pagine in realtà
Dal titolo Tecnica del colpo di Stato il libro esce prima in Francia che in Italia in Francia esce nel mille novecentotrentuno in Italia esce solo nel mille e novecento quarantotto perché prima a Mussolini lo censura
Va
Così i anche in altri paesi d'Europa dove viene impedita in realtà la pubblicazione di questo testo è un testo molto interessante cioè meno vie in Germania viene direttamente bruciato
Nel testo Tecnica del colpo di Stato racconta di essere stato a Firenze durante il colpo di Stato fascista aperte virgolette era il primo giorno dell'insurrezione
Il corso degli avvenimenti sembrava obbedire a una logica che non era quella del governo trascorre poi
Il tempo con lo scrittore inglese Israeli Zhang UIL cercando di convincerlo che non è una commedia ma un evento violento descrive la città cura una citazione aspetto di Firenze a dire il vero
Diceva ma da parte non era quello di Parigi del mille settecentottantanove la gente nelle strade aveva l'aria tranquilla indifferenti tutti i visi erano illuminati dall'antico sorriso fiorentino cortesi ironico qualche pagina dopo riprende descrivere ciò che avviene ancora ogni tanto camion carichi di camicie nere
Si incrociavano grande velocità nelle vie del centro le camicie nere portavano elmi d'acciaio erano armate di fucili bandiere nere
Dalle grandi teste di morto ricamato in argento a mezzanotte ancora in giro la città era deserta agli angoli delle strade opposte
Pattuglie di fascisti immobili sotto la pioggia con loro FEX nero messo di traverso sull'orecchio
Di notte con Israele Zhang rilevabile della situazione Empoli Pistoia San Giovanni Valdarno Prato e poi rientrano a Firenze dopo la pubblicazione di tecnica dire del colpo di Stato il caso ma la parte esplode
E Luís viene travolto lo racconta quando il libro viene finalmente pubblicato in Italia questi sono anche ricche famose Dybala parti io odio questo
Mio libero scriveva l'odio con tutto il cuore mi ha dato la gloria quella povera cosa che la gloria ma anche
E quante miserie per questo libro conosciuto la prigione il confino il tradimento degli amici la malafede degli avversari l'egoismo la cattiveria degli uomini di questo libro
Da questo libro è nata la stupida leggenda che fa di me un essere cinico e crudele una specie di Machiavelli
E nei panni di un cardinale libere quando non sono che uno scrittore un artista un uomo libero libero che soffre più dei mali altrui che dei propri questa
è una parte della introduzione poi
Quella più vicino a noi di questo libro nella biografia Malaparte vite
E leggende Maurizio Serra scrive oltretutto non ha partecipato alla marcia su Roma del ventotto ottobre nel mille novecentoventidue il racconto in prima persona che le farà in Tecnica del colpo di Stato sarà inventata di in Sala Piatti e qui poi l'autorizzo saggio
Si interroga sulla questione della invenzione in questo tipo di testi Tecnica del colpo di Stato ma è un testo storico
In ogni pagina spiega l'autore più avanti ma la parte mette in crisi il rapporto tra verità e finzione nella letteratura i suoi lavora i suoi capolavori che appunto la pelle sono forse i romanzi di invenzione punto di domanda
Ma a parte in realtà scrive questo utopie scrive
Francesco Longo anticipa la scrittura ibrida che diventerà la strada principale di tanta letteratura anticipa domande che nel tempo sono poi rimaste senza risposta
Quanto illecito per uno scrittore inventare quando sta raccontando fatti realmente accaduto può uno scrittore inventare per rendere qualcosa più vero
Anticipa anche la tendenza dell'autofiction dice
Appunto con l'autore di questo saggio un genere con tante sfumature che oggi vada diversi odori che cita essendo sempre anche il protagonista tra astro dei suoi di fare altre considerazioni su questa questione naturalmente va tenuta Chiara e contezza del fatto che si tratta di libri non storici dei lavori non storici comunque quello che caratterizza ma la parte la mancanza di nostalgie
La ricerca di uno stile perfetto ma la parte è stato forse un pessimo fascista ma di sicuro uno scrittore pieno di talento per lo scrittore pieno di talento
Questo problema secondo quanto sì deduce dal questo saggio che vi abbiamo letto in parte di Francesco continuamente per lo scrittore di talento questo è lecito chi voleva un rapporto
Ferri un duro dell'arte con quella che era la realtà la realtà ufficiale tra l'altro del regime era il regime sovietico quello di Stalin che appunto
Folle diciamo fece sì che si sviluppasse quello che poi è stato conosciuto come il realismo socialista naturalmente questi sono problemi che si sperimenta norme totalitarismi andiamo avanti con le
Con le altre segnalazioni di quest'oggi e ci spostiamo ora su un articolo di un quotidiano un articolo del quotidiano la Repubblica
Perché c'è una recensione di Gianni Riotta di un lavoro storico nuovo saggio di Michiel contro voto voto a tante volte abbiamo segnalato
In questa rubriche c'è un nuovo lavoro molto interessante e ricca la recensione di Riotta quindi ve la leggiamo i dieci anni che sconvolsero l'Italia ma sarà interessante anche tornare proprio nel merito di questo nuovo saggio di il muratore generazione settanta così si chiama questo nuovo lavoro Victor che racconta il decennio più lungo del secolo Brehme forse l'argomento
Di oggi quello appunto del secolo breve un lungo chi lo sa
Riotta scrive e ancora oggi
Che ancora oggi possibile fra premi letterari che si va al cinema
Parlamento ai giornali centri studi università imbattersi in su sui dosi signori o distinte docenti che impegnate impegnati al cellulare non vi lasciano immaginare di essere stati dai giovani killer terroristi complici di rapine rapimenti torture stragi negli anni di piombo imita
Questa radicale Amnistia scrive gli ottanta senza mezzi termini il frutto delle intese tra leader politici del tempo servizi segreti
Interni e internazionali militanti sbandati di destra e sinistra angoscia ecco questa visione angoscia
Il formidabile saggio dello storico Michele godono voto generazione settanta storia del decennio più lungo del secolo breve mille novecentosessantasei mille novecento ottantadue e
E allora
Però nel merito poi di che cosa Riotta letto nel saggio nato nel mille novecentosettantuno Alba della stagione che esamina Go Thorn già senatore oggi è assessore alla cultura a Roma e noto per i suoi libri sul rapimento di Aldo Moro
Che dimostrano come quella da tragedia a sua volta cancellata dalla coscienza nazionale per non scandalizzare
Il partner delle Brigate Rosse nell'establishment A B avvelenato il paese adesso cancellata dice Riotta ma questo però
Non è così cioè si parla molto
Naturalmente provvedimenti riferimento che a quel quadro dipinto in apertura andiamo avanti
Generazione settanta evoca altri fantasmi Dos
Ettore alla moda indicato nel commando BR alla strage di via Fani del settantotto l'attore Volontè in barca con il latitante Scalzone capo di potere operaio
La Fonte Colombo infiltrata in Lotta continua che una lettera anonima thriller dall'Accademia dei Lincei dirà cotto nel due mila ventuno di cercare al Napoli l'ambigua rivendicazione dell'assassinio di Calabresi sulla rivista Quaderni piacentini col lo pseudonimo Marcello Manconi
In un episodio degno di un film del maestro noir ma non sono Francesco Rossi
L'otto agosto mille novecentosettantaquattro nell'inceneritore di Fiumicino per ordine del ministro della difesa Andreotti alla presenza del generale Maletti capo dei servizi segreti del sito e poi latitante in Sudafrica
Nota del redattori bruciarono fino a tarda sera circa centoventotto mila dossier raccolti dal SISDE nei vent'anni precedenti i fascicoli
Del generale De Lorenzo riguardanti gli uomini politici prelati imprenditori avvocati intellettuali
Sindacalisti le cosiddette schedature del Sifar ma anche i documenti più imbarazzanti relativi al golpe Borghese in gran rogo purificatore
Dice Riotta naturalmente riferendosi alla saggio di dottor c'erano tutte le cosiddette malefatte del site
La nostra fu un opera di depurazione di autotutela ammise mali che segnò simbolicamente nella sua feroce praticità uno spartiacque tra un prima e un dopo e l'inizio di un'altra storia scrive Riotta l'Italia loro un Paese contraddittorio capace di passare dalle rovine della guerra del mille novecentoquarantacinque alla Dolce vita di Fellini nel mille novecentosessanta con il boom economico un benessere fragile nel mille novecentocinquantuno appieno centoquaranta mila studenti arrivavano all'università riserva della delle famiglie bene nel sessantasette
Erano saliti a ben tre milioni e quattrocento i laureati aumentarono però solo di nove mila unità questo è un dato importante con le matricole disperse da Baroni intrattabile dal balzo dal bisogno
Dal bisogno di lavorare la arrabbia della gioventù assurda come l'aveva definita nel mille e novecentosessanta uno studioso accomuna gli studenti in Assemblea a Roma Torino Trento Pisa Palermo con i coetanei
A ai coetanei di Berkley della Sorbona protesta libertaria che guarda filosofo Marcuse al sociologo lungo qua Dry mia destra
Tutte le promesse tutte le speranze per un mondo d'amore come avevano cantato Morandi John Bates
A vizi scorro quando membri di potere operaio di Piperno sotto la spinta di Morucci altri divi di Lotta continua di Sophie De Luca confluiscono nel terrorismo con le BR di Curcio e lepri e prima linea di Sergio la deriva tra Alitalia che sognava riforme diritti dei diritti civili e la nazione vassalla della guerra fredda che sprofonda nella paura
Data dal dodici dicembre del mille novecentosessantanove
E il giorno della strage di e Milano coordinata fra neo fascisti è Intelligence italiana o no scrive Riotta
Quello stesso giorno ricorda amaro Go Torre il Senato aveva approvato in prima lettura lo Statuto dei lavoratori frutto delle lotte sindacali che finalmente assicurava agli operai garanzie in fabbrica e qui importante finalmente che nel lavoro di due torna che è sempre stato molto attento in realtà a queste questioni compare però con il giusto rilievo il tema della storia istituzionale Gianfranco Spadaccia lo fa molto bene nel suo libro
Sul partito radicale di cui da radio radicale abbiamo di abbiamo parlato ampiamente e in realtà quello snodo della fine del mille novecentosessantanove dal punto di vista delle iniziative
Legislativi alcuno sbocco molto importante forse proprio alla luce di quanto la la giovane Repubblica condivisa su ceto politico stanno facendo permette di allargare lo sguardo sul contesto italiano e le sue contraddizioni come procure si vede
In questo articolo di Riotta in cui si parla di del lavoro dico tordi lì poi saggio consegue sgomento il tentativo del leader della DC Aldo Moro se stessi dei del segretario comunista Enrico Berlinguer affiancati
Data e pubblicano Ugo la Malfa di un compromesso per sbloccare la nostra democrazia olimpici finanziato dall'Unione Sovietica ostinato nel votare contro gli accordi valutari europei
Dellas me e sulla sicurezza non poteva guidare un governo nato la sorte di Moro Tushi dato dalle BR concilia KGB Mossad semplici servizi francesi arabi in regia dice dice
Riotta citando Gott ora alla fine e la fine di Berlinguer nell'ottantaquattro dopo un attentato subito nel settantatré da parte dei sovietici in Bulgaria
Accomuna accomunano questi due personaggi due politici in un'aura di martedì che rischia di offuscare le poi anche vero valore Storo storico Butor precisa se per Moro il compromesso era tattico
Fino a che il piccino fosse diventato democratico aperta parentesi questo si capisce molto bene
Da un straordinario documento che Radio Radicale tante volte e vi ha proposto un documento che è stato Donato al l'archivio di radio radicale da Gero Grassi dell'ultimo intervento Pubblico di Aldo Moro febbraio del mille novecento settantotto il suo discorso ai gruppi parlamentari prima dell'apertura appunto al governo di quella stagione che riassume queste questioni
Dunque per Moro il compromesso era tattico per passare a un'alternanza di tipo occidentale questa visione spiegata bene in quell'intervento per Berlinguer invece storico cattolici e comunisti uniti
Stragi fasciste odio BR il lobby massoniche P due dice
In maniera un po'generica Riotta servizi i e altri servizi impedivano quel percorso fino ai massacri di Brescia Italicus
Mille novecentosettantaquattro Bologna Ustica mille novecentottanta l'autore sembra scettico invece sul socialista Bettino Craxi osserva Riotta
Giudicandolo forse dagli esiti degli anni novanta mentre nel periodo esaminato il segretario del PSI nella trattativa su Moro
Alla a dalla trattativa su Moro alla svolta del partito svolse un ruolo autonomo cui forse il PC avrebbe dovuto offrire diversa attenzione le due italie qui il del progresso quella della violenza si affrontarono irriducibili con il commissario Calabresi
Con il magistrato Alessandrini con il giornalista Tobagi con l'avvocato Ambrosoli l'operaio rossa e tanti altri a cadere per la Repubblica
Mentre Gianni Agnelli Luciano lama Varano accordi storici sulla scala mobile pur di allentare la tensione imprenditori geniali tengono su l'economia con l'export il diritto di famiglia il divorzio l'aborto il voto diciott'anni
Artisti come coltellino cambia nel Paese ecco su questo adesso
Magari sarebbe stato anche utile aggiungere che furono i radicali a guidare queste riforme trascinano poi le forze politiche in Parlamento a votarle
Prosegue Riotta le legioni e della violenza però un tacito accordo con Francia cattolica incluso l'ex presidente Cossiga perseguono l'amnistia la Messia modello inceneritore dice di Riotta ed è probabilmente la la conclusione a cui arriva dopo la lettura del saggio di Go Toro con Sofri e Curcio dice reduci degli anni dagli anni di prigione a predicare che la verità dei fatti
Non sia la verità perché ci sono tante storie questo un virgolettato ci sono tante storie di questo Paese che vengono taciute
Che non potranno essere chiarite per una sorta di sortilegio come Piazza Fontana come calabresi che sono andate in un certo modo e che per Ventura della vita nessuno può dire come sono veramente andate c'è stato una sorta di complicità tra noi il potere di che impedisce a noi pontili di dire come veramente andata questa dovrebbe essere una citazione non capiamo bene chi è l'autore di questa citazione qualche anno fa sì parlo di alcune parole di Curcio che sembravano più o meno queste ma non è non è chiaro Suma non s'è capito non abbiamo capito sei milioni di dei figli e nipoti non crederanno dunque alla Repubblica dei padri al voto e quindi ti cinque settembre
Lo lo dovremo ancora a questa occhiuta omertà che Miguel Gotor compassione etica combatte questa la conclusione di io favori ferimento alla all'attualità ma è davvero interessante questo libro Generazione settanta il tono ancora una volta su momenti contraddittori della nostra storia su cui indagato molto appunto ci sono ancora questi scarsi da col mare e torniamo per un attimo in ci avviamo alla conclusione
Alla rivista del Mulino che tratta di cultura psicanalitica che che abbiamo più volte e segnalato in questa rubrica nelle settimane scorse davvero
Molto ricca di contenuti e che possono essere di interesse in questa trasmissione il titolo è distanza c'è un capitolo in cui si parla poi del ricordare viviamo
Anche segnalato contenuti e del capitolo dimenticare che pure sono molto interessanti
Però vi vogliamo leggere qualche passaggio del dell'intervento di Maya dopo Doberan minacce che una psichiatra e fa parte della Società psicanalitica croata di Sarajevo
E si parla appunto di Sarajevo Sarajevo ora e allora questo è il testo che vi vogliamo segnalare Sarajevo è stata definita la Gerusalemme d'Europa nello spazio di cinquecento metri si trovano la cattedrale cattolica il più antico seminario ortodosso la moschea e il Tempio ebraico era un luogo Prospero di ampie vedute nondimeno il suo assedio duro mille quattrocentoventicinque giorni nell'archivio di radio radicale trovate tra le altre cose documenti interessanti sia anche lei
Il significativo importanti testimonianze e corrispondenze di Adriano soffrì che racconto la Sarajevo proprio dai microfoni di radio radicale
Quasi quattro anni di assedio Sarajevo è stata affondato durante il dominio turco si trova in una valle circondata da colline e montagne c'è molta tradizione le fontane pubbliche sono come un undici simbolo proprio questa città all'ingresso della città vi erano delle porte le porte si ottenevano i lasciapassare si sapeva chi entrava chi usciva la città poi cambiata prosegue cresciuta con la Bosnia ed Erzegovina quanto la Bosnia ed Erzegovina è diventata parte della Jugoslavia Sarajevo era al centro come un cuore
Le montagne ci hanno dato scrive l'autrice opportunità di essere gli organizzatori delle lì in piedi dell'ottantaquattro noi eravamo la Jugoslavia Lions Club eravamo Noemi non c'erano
E vicini erano eravamo tutti fratelli nell'unità Sarajevo era percepita come giovane ed era l'epoca d'oro
Della Sarajevo moderna quando nacque il movimento dei new Primitives spiega anche la realtà di questo movimento caratterizzato dall'umorismo spiega alcune questioni invece riportate questa idealizzazione in realtà di Sarajevo dei giovani della gioventù della fratellanza dell'Unità della vita una idealizzazione
Con il referendum del primo marzo del mille novecentonovantadue la Bosnia Erzegovina e fu dichiarata Stato indipendente lascio la Federazione chiamata Repubblica
Federale socialista di Jugoslavia il sessantaquattro per cento i lettori votò per l'indipendenza il lunedì successivo
Avremmo dovuto sbrigare le nostre faccende quotidiane ma la città era già stato d'assedio lady erano piene di barricate il cinque aprile novantadue nel novecentonovantadue ci furono manifestazioni contro la guerra in quell'occasione ci furono le prime vittime
Dell'assedio
Ironia della sorte il vizio dell'assedio di Sarajevo fu proprio un giorno prima del sei aprile giorno in cui Sarajevo era stata liberata dagli invasioni nella seconda guerra mondiale
Durante l'assedio undici mila cinquecentoquarantuno cittadini furono uccisi compresi mille e seicento uno bambini quattro quinti Morino nei primi due anni la città rimase del tutto il tiro isolata sigillato ermeticamente fino a quando
Non fu scavato il tunnel Nigella salvezza non c'era un vertice Lanna quel tutti i collegamenti con il mondo erano tagliati una città sotto assedio spiega ancora i poi ripercorre alcuni passaggi della storia di Sarajevo non c'è il il tempo di
Di leggere questa parte però ecco fa una considerazione che l'autrice lega insieme storia e la competenza appunto specifica
Della psicanalisi che ricchi appunto fa parte dei contenuti di questa rivista la divisione sociale mi in quella città basata sul narcisismo delle piccole differenze era iniziata già molto prima di questa fase
Confermando le parole di Freud dice che sono le piccole differenze in popoli altrimenti simili che formano la base dei loro reciproci sentimenti o
Il siamo tutti i discendenti degli Illiri scrive parliamo la stessa lingua sfumato solo a dialetti diversi abbiamo lo stesso aspetto
Le diversità di religione sono divenuto un simbolo che sta sperava le più piccole differenze il luogo dell'insulto narcisistico spiega la gente ha lasciato la città rimanendo le vicina per demolirla con il narcisismo delle piccole differenze
Inseriamo parti indesiderate Dinoi stessi negli altri
Per identificazione proiettiva e le attacchiamo spiega così le piccole differenze ci hanno diviso in vittime e aggressori la guerra fu tanto brutale che la civiltà
Dennis purezza dalle nostre vite non eravamo pronti a una regressione impensabile fino a quando
Sì ma per essere pronti a una riduzione di questo tipo chissà nella giunta di chi legge per carità l'incredulità e lo choc erano tali che aggiungo non riuscimmo ad attaccarci gli eventi che stavano accade questo
Ed altre considerazioni
Molto interessanti a cui vi rimandiamo sulla sinistra sì che il nel titolo Sarajevo ora e allora in chiusura poi fa considerazioni sul ventiquattro febbraio due mila e ventidue sul l'aria che si respira ci
Rimandiamo questo testo su questa triste siamo in chiusura vi abbiamo detto appunto torniamo per un attimo alla attualità i l'attualità e quello è quella della morte della regina Elisabetta ci sono tante considerazioni che ci rimandano alla storia del Novecento di cui Elisabetta è stata una delle protagonista è il tema della monarchia costituzionale naturalmente ci sono anche interessanti considerazioni sui quotidiani sulla
La funzionalità come dire sull'importanza nella storia europea anche il ruolo della Gran Bretagna della monarchia costituzionale della capacità di trasformare questo istituto
Dalla monarchia stuolo Uta a uno degli istituti
Più diciamo autorevoli del continente europeo dobbiamo anche le considerazioni di Marco Pannella su questo quando lo riprendeva la posizione di Benedetto Croce nel dopoguerra a favore del mantenimento della monarchia in realtà non ancora dopoguerra già a partire dalla quarantaquattro dal mille novecentoquarantaquattro Benedetto Croce sosteneva
Queste questioni e nella capacità di trasferire nella Repubblica l'autorevolezza di una figura come quella del monarca costituzionale molto difficile
Per la situazione del quarantatré quarantaquattro per il discredito di Casa Savoia al nostro Paese
Operazione che naturalmente
La Gran Bretagna non ha dovuto
A esercitare diciamo così appunto anche da parte di chi ha una visione repubblicana e questo aspetto Danny in evidenza ci sono articoli in questa settimana che ricordano anche la storia del nostro Paese in relazione
Alla vicenda personale di Elisabetta da Einaudi a Berlusconi tutti gli incontri
Della regia con i leader italiani e li racconta Filippo Ceccarelli come sempre era molto vivida ai fini mandiamo naturalmente questi e contenuti e ci si tornerà naturalmente su questa vicende ci fermiamo anche per
Questa settimana con questa rubrica e vi diamo appuntamento alla settimana prossima