Rassegna di Geopolitica. 'La guerra russo - americana'. Presentazione ultimo numero della rivista Limes

Bentrovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di lunedì diciassette luglio due mila ventidue oggi presentiamo l'ultimo numero della rivista italiana di geopolitica
Limes diretta da Lucio Caracciolo l'ultimo numero intitolato la guerra russo americana mosche avanza Washington arretra la russificazione delle ucraine
Putin e Kissinger quella stranissima coppia andiamo all'editoriale che apre quest'ultimo numero di Limes la guerra in Ucraina e tra Russia e Stati Uniti
Posta in gioco l'Europa vittima sacrificale che il popolo ucraino comunque finisca l'impero europeo dell'America non sarà quello di prima se sarà né lo sarà la Russia se sarà vale di riflesso per la Cina preoccupata di e non finire dentro tanto duello da questo conflitto nascerà un nuovo disordine mondiale non un ordine perché chiunque vinca Horse sopravviva non sarà in grado di riprodurre la pax americana nemmeno l'America Washington resterà numero uno
Carenza di alternative ma il capo classifica non potrà ostenta Arsic egemone globale se forse lo vorrà ridurre ad un questa babele do otto miliardi di anni ne e diverse centinaia di attori o comparse geopolitiche è affare di Dio e non dice essere per quanto entriamo Dio non è interessato l'impresa
Prendiamo non è terza guerra mondiale le prime due coi due tempi dell'unica vertevano sulla successione dell'impero britannico esaurito un ciclo ne comincia un altro nel segno della sfida tra l'America perché l'Unione Sovietica risolta per getto della spugna rossa Putin contesta il verdetto armi in pugno ma da trincea sei meno avanzate con risorse nettamente più scarsi seppure vincesse in Ucraina non potrebbe scalzare distrattamente dal trono ha però tutti numeri sei mila bombe atomiche per far saltare il banco se invece prevalesse Lodi americani presenterebbe il conto non tanto ai russi impossibilitate a saldarlo ma resto del mondo a cominciare dai neghittosi alleati euro occidentali quant'
Toh all'Italia proseguito reale di Limes sarà quel che sarà indipendentemente dalla sua volontà siamo chi ne modalità limitazione danni la guerra non è la nostra dimensione da tre generazioni abbiamo scommesso sulla pace eterna facciamo talmente fatica
Ad accettarne la fine da negare hanno gli stessi di partecipare ad uno scontro epocale non al fronte ancora ma dentro un conflitto che cambia le nostre vite non abbiamo molto tempo per recuperare il senso di dove siamo finiti a forza di fingersi c'è nel mondo che non c'è dovere verso voi stessi solo allora forse potremmo gestire le conseguenze della nostra inconsapevolezza nel faccia a faccia tra colossi che ridisegnerà il disordine del mondo i pesi medi con leggeri scadono tomo di la mente di categoria la partita sta sfuggendo di mano ai suoi protagonisti prosegue editoriale di Limes nell'ultimo mese americani russi e ucraini hanno cominciato ad accorgersene ad addossarsi per vie informali binari paralleli più o meno camuffate a Washington prende corpo il partito del dialogo autorizzato il trentuno maggio dallo stesso by the con un articolo sul New York Times in cui stabilisce tre punti abbastanza incoerenti con quanto programmato fino ad allora non vogliamo fare la guerra la Russia nel detto Rizzari a Putin non ci interessa prolungare lo scontro solo per indebolire russi in chiaro non moriremo Kia qualcosa si muove anche sul fronte russo sotto Rebo ante grancassa bellicista ambasciatore a Washington Anatoly Antonov si lascia fotografare in fitto dialogo con l'ex inviato statunitense per la sapienza Zalmay Khalilzad spegni serio di Putin concorda con il messo di Baden che ammette abbiamo bisogno di un accordo chi ha fatto soffre una discreta pressione americana che sono più o meno così non vi abbiamo firmato un assegno in bianco di diamo le armi ma dovete dirci fino a dove volete arrivare leggi arretrare altrimenti quello diciamo noi
Questo messaggio non proprio confidenziale spiazza disonesti sbilanciato adesso infatti i proclami di vittoria risposta informale
Alla Crimea Caldon basso potremo forse rinunciare ma sul Sud non trattiamo Cherso attivo dei essa sono vitali per noi tradotto la penisola creme Anna deve tornare una Kaliningrad sul Mar Nero separate a via terra d'arresto tra azione rossa garanzie da prolungamento a oltranza del conflitto la dei sono lituana proseguito reale di Limes di imporre un mezzo blocco commerciale alla Kaliningrad origine conferma che nei vari nettissimo non schieramento occidentale il partito della guerra da combattere fino all'ultimo ucraino und dissangua re la Russia Resta attivo certamente tra baltici e polacchi con robusto supporto britannico ma anche a Washington in ossequio la tradizione che vuole gli apparati in permanente dissidio a costo di rischiare la guerra nucleare giacché Putin non cederà mai la sua
Piazza forte sul Mar Baltico Tattoo più quando viene dato il lago Atlantico via promozione di Svezia in Finlandia nella NATO la guerra limitata tra Russia e America proseguito reale dei maschi non può trascinarsi a lungo senza rischiare linci d'ente o la provocazione capace rivolge una china apocalisse nucleare non siamo nei Balcani e nemmeno in Medio Oriente dove i conflitti si auto contengono perché non decidono delle gerarchie da Potenza Group pare siamo nelle Boite lenza dovere massima potenza si scontrò da tempo immemorabile per il controllo del centro di Oropa tracciando rintracciando con la linea di separazione tra domini germanici
Poi americani russi o diversamente secolare Carrell are la cortina d'acciaio per qualche grado di longitudine più a est Wolves rispetto alla verticale Kaliningrad Tiraspol linea rossa di Mosca significa sbilanciare il mondo forse decidere delle l'istanza o meno della Russia l'altezza della posta spiega perché i duellanti gioca a carte coperte per non farle leggere nemico no per evitare che le si scopra oscure se Henry Kissinger fosse ancora al timone della politica estera americana Washington e Mosca avrebbero c'ha fatto pace
Anzi la guerra non sarebbe nemmeno cominciate Luigi e Putin s'intendono bene avversari che sistema da quando caso volle che Ours appena approvata il giovane braccio destro del sindaco di San Pietroburgo andasse a prendere Alario portò l'augusto statista americano coprendosi in sintonia con quel vecchietto molto curioso Kissinger criticava Gorbaciov super avete scatenato il crollo dell'URSS ritirandosi così velocemente dall'Europa dell'Est aperte virgolette il nostro mondo ha perso le libro troppo rapidamente e questo può produrre conseguenze indesiderabili chiuse virgolette Putin sorpreso avrebbe voluto abbracciarlo qualche anno dopo confermerà Kissinger aveva ragione avremo evitato un sacco di problemi senza quella precipitosa fuga in avanti difficilmente potere Kissinger si incontrano ancora non solo per limiti di età del secondo è che viviamo il tempo della incomunicabilità tra Stati Uniti e Russia non l'inasprimento dalla cortina di ferro il suo opposto nel caos della guerra Ca'Albertino rotta contro il genitore di e di pace sancito dalla spartizione concordata del continente tra potenze scorrette da ideologia rivali ma probabilmente comunicante giusto che il precetto Reggio è il massacro dei giochi il disprezzo con diviso per l'avventurismo Gorbaciov Viano rivela la comune passione per l'equilibrio della potenza quella polare di Putin e della sua nomenklatura cifra dell'impero zarista e di quello staliniano abominio permesse ma americano tuttora intriso di c'è c'è una risma operazione indispensabile intrinsecamente rivoluzionario nella sua corrente neo conservatrice caso unico di numero uno disposto a rimettere sempre in gioco il titolo per riconfermarsi sovraordinato al resto del mondo la partita infinita tra USA e lo
Ossia nella sua doppia declinazione sovietiche putiniana non è in fondo che metaforica continuazione del duello tra atroci ticket statali su altra scala rivoluzione permanente contro supremazia dell'impero con Putin e Kissinger entrambi dalla parte del dittatore georgiano il primo potendo ufficio il secondo Kissinger perché amante degli statisti che creano la storia anziché adattarvisi legittima esteso Kissinger e Putin militano in squadre avversarie ma pratica lo stesso gioco a casa che invertite contenute però così soli Henry Kissinger aiuta a capire Putin e il pensiero strategico rosso non è capire l'America intrise di senso la tempesta che investe la società americana indicono della disponibilità a difendere l'impero espone il suo sbandamento strategico nessun'altra sicuramente spaventati i satelliti molti dei quali considerano ormai inaffidabile la stella di riferimento al punto che il verbo apparentemente desueto di Kissinger torna di attualità il caso merita approfondimento a c'è da anni quasi compiuti proseguite reale di rimessa il più stretto europeo dei decisori a stelle e strisce quando parla lascia il segno la sua logica stretta
Jamal Sissi non no non consente l'indifferenza soprattutto in chi tra gli avversari sa che il suo ragionare non appare così minoritario a Washington
Se n'è avuta conferma lo scorso maggio quando tre i suoi interventi pubblici hanno contribuito a cambiare tono e sostanza della balbettante linea di Washington sulla guerra della sintesi introdotta da Federico Petroni alla pagina novantuno cento riconoscerà runs cioè la sua sfera d'influenza integrarla nella gestione dell'Europa sganciando dalla Cina ridurre l'Ucraina al rango di ponte tra Est e Ovest cuscinetto dall'Impero russo e americano smetterla di decollare con la Cina su Taiwan questione che Kissinger aveva sedato un mezzo secolo fa mancava solo che proponesse di ricostruire il muro di Berlino ci fermiamo qui con la lettura di questo editoriale che apre l'ultimo numero della rivista italiana di geopolitica Limes diretta da Lucio Caracciolo questo numero intitolato la guerra russo americana sottotitolo
Lo schema avanza Washington arretra russificazione delle ucraine Putin e Kissinger la stranissima coppia si chiude qui la rassegna di geopolitica Dinoi di diciassette luglio due mila ventidue del vi ricordiamo che potete ritrovare questa puntate tutte le precedenti soci toh radio radicale punto it slash rubriche la rassegna di geopolitica dove trovate scritte tutte le segnalazioni ciascuna puntata e dove poter scaricare di talmente pochi caselline trasmissione radio radicale punto i t slash rubriche la rassegna di geopolitica un saluto da Lorenzo Randy