"Il sistema radiotelevisivo nell'Italia della II Repubblica"

Buonasera a tutti direi che possiamo iniziare questo incontro chi ha avuto modo di scorrere il programma Della Frera sta in particolare vivamente dibattiti avrà potuto notare la rilevanza l'importanza che abbiamo dato ai temi della informazione peraltro aspetti questa sera nello stesso orario nell'altra sala si svolge un dibattito che prende anche ovviamente spunto dei tempi della informazione tema è molto più specifico ora
Il tema di questa sera noi cercheremo anche soprattutto chi dovrà poi favore la discussione quindi alla mia sinistra la giornalista dell'Unità Silvia gara buona è la mia destra la giornalista della pubblica Loredana Bartoletti cercheremo di rimanere che il tema della serata se c'è occasione come riteniamo è lecito anche porre una qualche questione che ha che fare con l'attualità bastava oggi scorre i giornali ci sono continuamente elementi di novità non entro nel merito che non è mio compito in tema non solo di sistema radiotelevisivo in Italia che il tema della serata ma anche in materia di designazione di nuove responsabilità legata alla RAI accetta non voglio dilungarmi in questo parlare di sistema radiotelevisivo in Italia non ha senso se non collocandolo anche in una dimensione più ampia come minimo europea
Ed è per questo che abbiamo tra di noi anche Roberto Barzanti parlamentare europeo del PDS che danni segue questo tema
A cominciare dalla via sinistra
Gianfranco Nappi parlamentare di Rifondazione comunista
Ancora seguire Carlo Rognoni vicepresidente del Senato direttore di Panorama il direttore del Secolo decimo nono la giornalista Silvia carambola che vi ho già il grattamento presentato alla mia destra Loredana Bartoletti di la Repubblica
Poi abbiamo ecco già presentato anche lui Roberto Barzanti parata proprio del PDS qua abbiamo Gianni Pilo Forza Italia penso per ovvie ragioni molto conosciuto in quanto non ho ben capito se amministratore dire dal bianco attesa
Quindi più per i sondaggi ma una semplificazione ovviamente qui è in qualità di parlamentare di Forza Italia e poi da ultimo ma non ultimo Mauro Paissan che voi conoscete del gruppo progressisti
Io
Eviterei qui dilungarmi ancora mi sembra giusto però una brevissima presentazione darei subito la parola a Silvia carambola per introdurre la sera
Che varia ah è arrivato è arrivato Giorgio Bazzoni segretario dell'Usigrai in queste ore e sindacato dei giornalisti della RAI e in queste ore al centro dell'attenzione
E il tema è il sistema radiotelevisivo nei tagli alla seconda Repubblica è un tema istituzionale prima di tutto e che ci fa parlare di temi abbastanza Complessi che sono leggi che sono leggi non solo nazionali ma anche europee
Quindi forse la cosa più conveniente incominciare ad inquadrare e la situazione italiana
Approfittando della presenza di Barzanti perché dalle non notizie che avete letto fino a agli ultimi giorni sul giornale a giugno l'Italia e diventa è uscita dall'Europa per quel che riguarda la televisione
C'era una direttiva europea la Televisione senza frontiere che ha già provocato molte polemiche molti aggiustamenti legislativi in Italia ma l'Italia non si è mai messe in regola
Quindi chiederemo a Barzanti di spiegarci qual è questa anomalia italiana che taglia fuori l'Italia dalla dal resto d'Europa
Le anomalie in realtà dell'Italia solo molte viste dall'Europa
Sono anomali che si riferiscono in primo luogo l'hai ricordato alla normativa europea che regolamenta la pubblicità e la promozione delle opere europee
Entro il sei giugno il governo italiano avrebbe dovuto rispondere ma rispondere con i fatti non a parole
A una obiezione che gli era stata mossa da tempo cioè il fatto che nel nostro Paese il numero degli spot la loro frequenza e in genere di tutto il capitolo pubblicità
è fuori regola rispetto alla direttiva europea che ormai a molti anni è stata varata nel mille novecentottantanove è passato il sei giugno il governo non ha risposto e per questo un il Governo che di cui fa parte una componente una forza che si trovi prometteva di far contare di più
L'Italia e l'Europa si trova ora trascinato di fronte alla Corte di giustizia proprio sulla questione della pubblicità televisiva infatti la Commissione europea
Ha aperto una procedura formale di infrazione contro l'Italia che contesta la legge italiana e la prassi italiana in relazione alla pubblicità e ad anche ad altri aspetti
Altri aspetti che si riferiscono ad esempio al privilegia mento delle televisioni locali per quanto riguarda la pubblicità istituzionale e questioni di minor conto ma se questo è per così dire l'episodio che giustamente ha fatto dire che l'Italia è fuori dall'Europa dal punto di vista legislativo le anomalie italiane sono molte e anche vorrei dire più consistenti
Da nessuna parte d'Europa non voglio fare un lungo elenco in questo brevissima
Brevissimo intervento iniziale da nessuna parte in Europa è pensabile che un lusso oggetto sia proprietario di tre reti nazionali
Ovviamente ancor meno pensabile che costui sia presidente del consiglio e che metta bocca nel servizio pubblico che abbia una qualche influenza nelle dettare indirizzi per quanto riguarda la RAI il servizio pubblico
Da nessuna parte d'Europa è pensabile che la pubblicità sia distribuita in modo così squilibrato
Solo in Italia oltre il cinquanta per cento della pubblicità e sul piccolo schermo da nessuna parte d'Europa c'è una situazione nella quale l'arretratezza tecnologica e così marcata
La distribuzione via cavo in Italia praticamente non esiste la diversificazione delle reti praticamente non esiste il servizio pubblico ha tre reti generaliste
E anche il il soggetto privato la Fininvest ha tre reti fondamentalmente generaliste noi possiamo dire che rispetto ai Paesi minimamente avanzati attrezzati
Anche da questo punto di vista l'Italia si trova in una situazione di arretratezza notevoli di arretratezza spaventosa ma vorrei aggiungere
A questi elementi di considerazione sui caratteri generali del sistema
Che un fatto dei fatti che proprio in questi giorni sono discussi che particolarmente ci allarmano è la progressiva riduzione di autonomia del nostro sistema rispetto al potere politico
Noi non siamo in una situazione nella quale in Europa tutti gli istanti tutti i Paesi hanno il problema di rilanciare qualificare il servizio pubblico
Perché il servizio pubblico e diventato diventa sempre di più come ben sappiamo la garanzia fondamentale di un diritto all'informazione e di una permeabilità delle strutture di comunicazione rispetta la volontà dei cittadini noi oggi in Italia siamo in una situazione nella quale si cerca di fare di tutto
Per smantellare il servizio pubblico e secondo le parole mi sarebbe piaciuto contestabile direttamente della presidente
Edilizia Moratti di renderlo complementare al la Fini passa al gruppo privato e di fatto a il sostanziale monopolio della televisione del sistema radiotelevisivo privato dunque lei controtendenza italiane rispetto a quello che accade in Europa che non è peraltro una situazione idillica perché situazioni gravi anomalie
Problemi esistono un po'ovunque si intende male situato la situazione italiana è particolarmente grave e chiede direi un impegno a tutti al di là delle polemiche del giorno per giorno per metter mano alla ridefinizione complessiva delle regole del sistema del sistema radiotelevisivo ma del sistema dell'informazione preso nella sua globalità
E a ridefinire lo anche conserveremo regole antitrust io credo e qui concludo che un Antitrust serio in Italia deve essere completamente ridefinito
Ma che per renderlo efficace è necessario dei parleremo magari in seguito che a queste regole nazionali si accompagnino regole europee
Perché oggi la situazione anche da questo punto di vista difformità enormi in Grecia in Spagna in Portogallo ad esempio nessun soggetto può controllare più del venticinque per cento di una rete televisiva
In Francia in Germania il limite delle quarantanove cinquanta per cento in Italia come si sa non ci sono limiti
Non è possibile dunque concepire un antitrust efficace nel sistema dell'informazione e della comunicazione se a regole chiare dal punto di vista nazionale non si accompagnano ed è questo il grande obiettivo
Delle forze democratiche europee e anche un'iniziativa che la stessa Commissione europea annunciata se non si accompagna non regole europee
Che diano la possibilità di costruire dei gruppi multinazionali europei in grado di comprendere efficacemente anche dal punto di vista della del mercato internazionale
Allora Barzanti ci ha spiegato adesso come la nostra legge sul sistema radiotelevisivo la legge Mammì venga considerata dalla Comunità europea non conforme alle regole comunitarie quindi venga criticata la sinistra peraltro critica questa legge praticamente dal giorno stesso in cui è stata varata la Carta nel novanta
Da allora però non mi pare che la sinistra medesima abbia presentato una proposta di riforma di questa legge il PDS l'annuncio come Progetto lo scorso anno ma questo progetto non è poi mai stato depositato
Dai parlamentari che sono cui Rognoni Paissan Emma qui
Chiederei come mai di questo ritardo e perché
E invece abbiamo ha preso pochi minuti fa da un lancio di agenzia datato moderna che ho qui che targato ore venti e cinquantaquattro cioè una mezz'oretta fa che Gianni Pilo
Sostiene che bisogna andare verso una semplificazione di questo sistema televisivo due reti alla RAI due reti alla Fininvest e un eventuale terzo polo e la tv di Stato che vive solo dicano
Per la posizione dei germi primo
Ho Forza Italia anche sta preparando un Progetto e battere la sinistra sul tempo farete una gara non so come filiera chiederei a tutti voi quindi come e quando pensato di cambiare la bambina
Partiamo con Paissan una Rognoni in ampi in ordine di tavole e poi Pirlo
Allora la domanda di
Loredana Bartoletti
Fa carico ai presenti del ritardo un ritardo storico da sinistra io spalle possenti però non mi sento di
Condividere
Una responsabilità di questo tipo
Noi
Siamo stati eletti da pochi pochi mesi poche settimane
E come progressisti
Stiamo praticamente chiudendo una la definizione di una proposta di legge
Che non riguarderà solo il sistema televisivo ma riguarderà il sistema delle telecomunicazioni
Nel nostro Paese
Ci riuniremo come eletti progressiste assieme alla prossima
Nel due settimane successive al massimo saremo in grado di presentare formalmente la proposta di legge in Parlamento questa è una notizia
Che
Io posso anticipare solo sul nel in questa sede solo dopo nelle sulle linee fondamentali
Innanzitutto sarà una proposta di legge che non riguarderà ripeto sulla televisione perché noi proporremo al la costituzione di un'alta autorità di garanzia
Sul sistema delle telecomunicazioni
Con l'abolizione contemporanea
Della garante dell'editoria e della commissione parlamentare di vigilanza
Due organismi
Il primo
Insufficiente gravemente insufficiente garante dell'editoria
E la come sarebbe la parlamentare di vigilanza del tutto
Priva di potere in che serve solo come tribunetta
Di esternazione per questo o quel parlamentare anch'io la uso spesso come vi sarete accorpati ma mi serve solo per passare sui mezzi di informazione perché in quanto Commissione non abbiamo nulla da fare
Gianni Pilo è un neofita di questo organismo parlamentare ma se se ne se ne sarà accorto
Non definiamo più i tetti pubblicitari questa dalla vecchia competenza come sa di vigilanza
Non nominiamo non eleggiamo il più consiglio d'amministrazione della RAI fortunatamente questa era un'altra competenza abbiamo il potere la libertà di chiacchierare ci addosso ogni tanto
Sulla televisione anzi sulla RAI
Usare questa occasione per sparlare della RAI
Se si parlava prima dal vecchio regime se spalla oggi passiamo il tempo amabilmente in questa attività però non non decidiamo non legiferiamo non cambiamo la situazione
Perciò noi proporremo il passaggio delle residue competenze la Commissione di vigilanza quelle che sono le commissioni competenti legislative permanenti
Che sono quelle quella della cultura per quanto riguarda la Camera e quella delle telecomunicazioni per quanto riguarda il Senato
Un altro punto fondamentale la nostra proposta di legge sarà la promozione le incentivo delle nuove dell'innovazione tecnologica nel settore delle telecomunicazioni pari pari quello televisivo
Noi sappiamo che il nostro Paese è un pauroso ritardo da questo punto di vista non abbiamo il cavo
Non abbiamo una presenza nel satellite non abbiamo nessuna forma nuova di televisione con le televisione che invece in altri Paesi esiste
Televisione a pagamento che siano realmente tali televisione su domanda e così via
Perciò una promozione
Della innovazione in questo in questo campo
Un altro conto di questi senta parlare spesso e curato l'antitrust
Noi spesso siamo definiti come progressisti queste come quei castigatore non credo del mercato degli imprenditori di Berlusconi così mi
Noi vorremmo invece che anche in questo settore si realizzasse una condizione per l'appunto di mercato
Di competizione di concorrenza di presenza di più soggetti e non dei soli due
RAI Fininvest che oggi si mangiano tutto il settore noi chiederemo proporremo il con questa proposta di legge
Che i singoli soggetti che operano in questo campo
Non possano a vere e una posizione di predominio in nessuno dei settori
Televisioni radio giornali
Cinema
Dischi e così via ma che ogni soggetto che opera in questo campo si sia data la possibilità di essere presente in tutti questi settori
Realizzando quelle appunto presenza imprenditoriale cosiddetta multimediale cioè che uno possa essere presenti in tutti questi settori senza soffocarmi né alcuno che invece la situazione che noi partiamo partiamo ottici
In questo quadro asse hanno ovvia mente
Per ridimensionare in un certo senso anche la presenza della Rai noi non possiamo prevedere la possibilità della nascita di un vero mercato né una vera concorrenza di una vera competizione nella televisione italiana
Costringendo magari il privato ad avere solo una rete via etere nazionale e permettere che le rane
Ne mantenga tre le attuali tre non questo sarebbe un un altro aspetto di distorsione del del settore
Perciò meno televisione via etere anche per la Rai ma anche per la RAI invece incentivi e promozioni di presenza pubblica
Sulle nuove frontiere della nuova televisione della nuova comunicazione
Un antitrust anche
Per quanto riguarda le di l'editoria
Io lo so valutare fino in fondo
L'effetto salutare del sole di Gallipoli
Rispetto ad alcune uscite ultime anche del del segretario del PDS riguarda questo settore
Nel senso che è stato posto
Un problema con
Un eccesso di semplificazione di brutalità
Però il problema esiste anche riguardo alla proprietà
Dei giornali
Noi in questa nostra proposta prevederemo prevederemo che
Chi
è presente chi ha un interesse di tipo imprenditoriale prevalente in settori che non sono della comunicazione
Ma che sono dell'automobile dei computer e o dell'edilizia o dei trasporti ho detto
Posso averlo vere una minore
Presenza non nessuna come m'è sembrato dire D'Alema nei giorni scorsi che non Noverre motivo per per impedire del tutto una presenza meritoria
De dei dei di altri imprenditori ma certo una presenza minore rispetto invece a a quegli imprenditori che sono per l'appunto solo editore e infine ma qui mi sono limitato solamente alcune dei punti
Di infine un accenno per quanto riguarda la RAI
Io sono o ma difensore del servizio pubblico
Radiotelevisiva
Perché penso che debba esistere nell'ambito del Complesso dei mezzi d'informazione del Paese
Una
Agenzie informativa
Alla quale il cittadino possa rivolgersi
Con un titolo
Un titolo che per quanto riguarda un servizio pubblico è addirittura dovrebbe essere dirittura teoricamente di essere comproprietario
Di questa di questa azienda
Io non posso andare da nessun direttore audit editore privato si chiama
Si chiami esso Silvio Berlusconi o Luigi Pintor
Eugenio Scalfari io Walter Veltroni
Io cittadino posso dare da nessuno di questi e pretendere qualcosa
Pretende nel senso di essere rappresentato
Commenta
Gruppo sociale gruppo culturale gruppo politico privato cittadino eccetera
Perché tutti questi soggetti hanno la piena libertà di essere
Parziali
Di parte di partito e così via e di non essere di non fare per l'appunto un servizio pubblico
Per questo io sono perché resti
Nel sistema informativo italiano un servizio pubblico che sia dalla parte dei cittadini
E mi limito qui a dire in riferimento alle notizie di stampa di oggi
Che non può essere e non può definirsi un servizio pubblico
Che quello che potrebbe a vere nei suoi maggiori posti di responsabilità
Le persone che oggi compaiono su qualche giornale
Che mi sembrano
Accomunate quasi tutte da un'unica caratteristica
Quella di essere delle mezze calzette
Dal punto di vista delle capacità professionali un servizio pubblico deve essere gestito al meglio
E i nomi che circolano in questi giorni sono nomi al peggio io spero che questo Consiglio di amministrazione nato in modo politica mente infausto
Da un colpo di mano da un decreto di questo per di questo governo un governo
Un governo che con un decreto
Ha voluto accaparrarsi anche della parte pubblica della televisione si sottragga
A una decisione come quella preannunciata che spero faccia parte
Della parte diciamo così barzellettieri stecca di questo nuovo regime grazie
Einstein accennato a una proposta di legge progressista passando la parola Rognoni volevo chiedergli se in particolare sono previste anche normative nuove per le televisioni locali
A misurare
Se dovessi sintetizzare il significato di quello che ha raccontato pesanti questa legge alla quale stiamo lavorando ormai da diverse settimane che indire Tura d'arrivo
Nel senso che l'impegno che abbiamo preso di presentarla i progressisti la settimana prossima di avviare un discusso interno e poi non più tardi dell'ultima settimana di settembre a depositarla alla Camera e al Senato
Ebbene lo spirito di questa legge come avete potuto intuire da quello che ha detto Paris andrà ben al di là da quello che la riforma della legge Mammì la riforma della legge Mammì non ha più senso la legge Mammì era vecchia quando è nata e oggi fare una nuova legge su quella strada vorrebbe dire percorrere una strada sbagliata perché vorrebbe dire cercare magari di fare una fotografia aggiornata della realtà televisiva di questo Paese
Con il rischio di passare per dei velleitari che vogliono vendicarsi del fatto che uno dei maggiori soggetti è diventato presidente del Consiglio anche grazie allo strapotere che ha nelle televisioni
Perché dico che sarebbe sbagliato
Io credo che va capito un fatto essenziale della periodo di sviluppo industriale che stiamo paese del mondo sta del che stiamo attraversando nel dei Paesi del mondo occidentale
Allora pensate un attimo in ogni epoca
C'è un gruppo di industrie che segna il ritmo anche per il resto dell'economia
Fra un secolo fa
Si può dire che sono state le ferrovie a rappresentare il motore dello sviluppo
Nel dopoguerra
La chiave per la prosperità era rappresentata ma dall'industria manifatturiera in generale
Durante gli anni ottanta
Le forze trainanti dell'espansione economica sono state le industrie dei servizi
Dalla sanità ai servizi legati al commercio al dettaglio
Il settore dei servizi in quegli anni gli anni Ottanta contato praticamente per tutta la crescita occupazionale e per la crescita dei profitti
Adesso siamo in una fase nuova
Adesso la crescita economica non è più spinta dai servizi
Beh sì dall'industria dei computer del software e delle telecomunicazioni
Pensare che secondo il Dipartimento americano del commercio
La spesa delle aziende e dei consumatori per materie di alta tecnologia conta per qualcosa come il trentotto per cento della crescita economica dal mille novecentonovanta a oggi
Allora io credo che
Se si capisce questo ci si rende conto come di fronte all'evoluzione delle tecnologie in particolare all'arrivo di un sistema che è definito digitale per cui consente a quegli apparecchi che avete in casa la televisione il telefono il computer di essere di fatto intero
Comunicanti perché usano lo stesso linguaggio
Allora ci si rende conto come ragionare su una legge che guardi avanti che porti in Italia ed Europa pensando soltanto alla parte delle televisioni sarebbe fare una legge vecchia dopo sei mesi
Noi pensiamo che come responsabilità di forza politica che pretende di governare
Questo Paese di portarlo davvero in Europa
Di proporre al Paese una legge che tenga conto della crescita tecnologica dello sviluppo industriale legato a questo settore che diventa nel mondo occidentale lo è in America tutti quanti avrete sentito Clinton che ha destinato tra l'altro il vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore perché si occupi specificatamente delle autostrade dell'informatica dell'informazione
Avrete sentito parlare del libro bianco di del lavoro sullo sviluppo dell'occupazione gran parte centrato proprio sul tema delle reti di telecomunicazione allora
Se si vuole che una forza politica sia responsabile non cerchi sciocche vendette ma certi di far crescere e di passare davvero a una seconda Repubblica perché se devo contestare qualcosa nel titolo
Del dibattito il sistema radiotelevisivo nell'Italia della Seconda Repubblica e quel Seconda Repubblica nel senso che a me sembra che siamo alla fine della prima ancora con conati di Prima Repubblica
E se vogliamo potremmo anche dire che è un merito Berlusconi in questo periodo l'ho avuto farci capire che il peggio non a fondo
Pensavamo di esserci liberati dalla Banda Bassotti
Precisiamo
Forse liberati davvero della Banda Bassotti ma in campo sono entrati altri soggetti da fumetti Capitan Fracassa l'uomo nero e per ultimo all'amore eterno
Allora io dico di fronte
A questo la nostra proposta di legge tiene conto di tutto quanto è stato detto da Paissan molto chiaramente con una logica di forza politica responsabile che pretende di governare il Paese per portarla davvero in Europa è uscire da quelle Panto mille che passano sotto la voce di liberaldemocratico
E che li liberaldemocratico non hanno nulla
Allora
Nel caso specifico delle televisioni locali ma uno non capisce credo lo Stato
Tremendo in cui sono le televisioni locali italiane se non si rende conto
D. qual è stato il risultato della legge Mammì
Questa ha prodotto un duopolio quello RAI e quello Fininvest che da sole controllano più del novanta per cento di tutte le risorse quello che resta al cinque sei sette per cento di tutte le risorse complessive di sistema si dividono tra Sette e Ottocento televisioni locali
E quali televisioni locali molto spesso alcuni casi sono davvero eroiche in altre per sopravvivere sono costretti a trasformarsi in mercatini
Allora ho il problema è di riequilibrare il mercato dando spazio a delle televisioni nazionali che siano in grado di reggersi
Sul mercato e nello stesso tempo dando spazio a che quelle televisioni locali
Non probabilmente le sette ottocento esistenti perché non esiste in nessun altro Paese d'Europa una situazione o o della o del mondo direi una situazione come c'è in Italia
Ma che ci sia uno spazio reale per televisioni locali che producano informazioni e servizi che abbiano una valenza di tipo regionale e cittadino anche di quartiere ma che aveva una valenza informativa e non che siano costrette per come il mercato è andato strutturando sì di fatto a trasformarsi in negozi di vendita di messaggi
O di massaggi di vario tipo
è chiaro che una legge antitrust
E io qua non voglio e non per reticenza spiegare il contenuto della legge che noi abbiamo preparato proprio perché credo che sia un dovere
A presentarla come progressisti tutti insieme quindi affrontare prima un dibattito con tutte le forze progressiste e anche con tutti gli esperti dei vari settori che potranno darci delle indicazioni ulteriori perché rispetto a quelli lo scenario che ho in qualche modo ha tentato di spiegare
Poi ci sia anche da un punto di vista giuridico tecnico nulla di Contestabile ma che anzi faccia capire come questa forza politica queste forze politiche sono in grado di guardare a quello che è lo sviluppo non solo delle tecnologie ma del mercato
è chiaro che le Ford le le le televisioni locali
Rientrano in un discorso di riequilibrio di sistema e l'Antitrust tocca non solo il numero delle reti ma evidentemente anche le risorse come le risorse si distribuiscono un altro passo avanti fondamentale
è che noi tenteremo con questa legge
E qui faccio un caso specifico l'Italia rispetto alla Francia ma a tutto il resto dell'Europa occidentale
è in ritardo di dieci quindici anni rispetto alle tecnologie del capo
Noi non abbiamo neppure una delle nostre città cablate cosa vuol dire cavi in fibra ottici e cavi coassiali in grado di portare messaggi
E creare interattività tra la casa essi la televisione ma anche la banca ma anche supermercato ma anche il negozio che vende la pizza creare quello che sta succedendo in altri Paesi cablare le città costa
Ora la legge precedente era tale per cui di fatto nessun imprenditore era incorre girato a investire nel cablaggio delle città né si può pensare che lo Stato nelle condizioni di debito in cui è si faccia carico lui da solo di investimenti che sono dell'ordine delle migliaia di miliardi
Cosa hanno fatto in molti altri Paesi in altri Paesi hanno favorito la nascita di consorzi incominciando per esempio a far sì che le città anche autonomamente Sica Blas Roca
E questa è una strada che noi percorriamo nella legge
Un altro aspetto che riguarda in modo specifico invece le televisioni locali via etere io credo che uno dei punti essenziali dello sviluppo e del futuro di queste televisioni sia di creare la possibilità di essere collegate fra di loro in modo che se le risorse sono poche e anche se cresceranno comunque non saranno tante ci sia la possibilità di produrre servizi in comune e quindi creare quello che in America funziona così le tre reti nazionali americane lei visivi la CBS
E le lei Bissi
Di fatto non è che poi posseggono non hanno la proprietà di tutte le televisioni in tutti gli Stati ma sono consorziate sono collegate in modo che tutte queste televisioni che magari coprono il bacino di una città grande
Possono collegarsi avere delle qua e quindi questo aumenta la qualità perché aumenta la possibilità di suddividere i costi e le spese tra più soggetti e questa è una strada che percorreremo le televisioni locali
Allora grazie
Allora chiederei Anna venisse Rifondazione pensa di unirsi a questa proposta di legge sia il suo iniziative invece particolari da presentare e a tutti un invito la materia è complessa le domande sono tante
Cortesemente risposte brevi grazie
Bene se
Sarò costretto ad aprire con due che non sono polemica ma sono precisazioni se i nostri amici della stampa
Seguissero con maggiore attenzione i lavori dalla politica e lavori parlamentari avrebbero avuto già modo di sapere che Rifondazione Comunista e già parte organica del lavoro del gruppo comune
Dei parlamentari della sinistra progressisti per la elaborazione di una comune proposta di riforma complessiva del sistema delle comunicazioni
Quindi
Ovviamente ora andremo alla riunione nei prossimi giorni esamineremo nel merito i punti di questa proposta io a mia io mi auguro spero e questo è l'impegno nostro in ogni caso di Rifondazione
Cioè quello di lavorare ad una proposta comune in ogni caso mi auguro che i punti in comune siano largamente superiori rispetto a quelli ai punti di diversità
E in ogni caso è importante che si conduca
Una battaglia comune in Parlamento e nel Paese
Seconda non polemica
Precisazione
Anche io come Carlo Rognoni non concordo con ho un dubbio
Sul titolo Seconda Repubblica probabilmente per un motivo diverso da quello che diceva
Che diceva prima il compagno compagno Rognoni cioè
Io credo che noi non abbiamo il problema di cambiare la Costituzione che abbiamo la Costituzione nata dalla resistenza e dalla lotta antifascista ma io credo ne abbiamo il problema di attuarla dopo quarant'anni di strapotere della Democrazia Cristiana del Partito socialista
Che ha realizzato un'incrostazione che ha impedito l'attuazione della nostra Costituzione io credo che in quella Costituzione siano scritti ancora
Principi e valori fondamentali
Essenzialmente sta scritto una cosa
Ed è questo quello che si vuole cancellare ad opera delle destre ad opera delle forze del Governo e della maggioranza sta scritto che il lavoratore
Il pensionato lo studente la donna in questa società sono soggetti di diritti
Devono deve essere riconosciuta loro la possibilità di non solo di parlare di dire sì o no
Ma di essere soggetti attivi della vita pubblica
Di decidere di intervenire di cambiare e questo quello che per un verso si è impedito col sistema di potere della Democrazia cristiana e del Partito socialista per tanti anni ma e questo è esattamente il punto che la svolta a destra vuole mettere in discussione e qui veniamo al nodo dell'informazione
Che è fondamentale proprio da questo punto di vista se un tempo per essere soggetti attivi coscienti dei propri diritti cittadini della società e del mondo
Bastava avere un livello di informazione
Di sapere di conoscenze di un certo tipo che ti veniva trasmesso dalla famiglia che ti veniva trasmesso dagli amici dalla realtà sociale nella quale vivevi nella società di oggi
è sempre più vero che chi ha più informazione più conoscenze ha più potere ha più possibilità di decidere di intervenire ecco perché uno sviluppo democratico
Pluraliste effettivamente diffuso a livello di massa dei sistemi di informazione e di comunicazione fa tutt'uno con la battaglia democratica per la difesa e lo sviluppo della democrazia e non è un caso che su questo c'è l'attacco
Del governo c'è l'attacco di Berlusconi qual è l'attacco
Quello di portare i mezzi di informazione e di comunicazione sotto il controllo dell'esecutivo sotto il controllo della maggioranza di una maggioranza cioè togliere sostanzialmente autonomia
Libertà di informazione possibilità di una comunicazione pluralista e libera
Starace ma sto sbagliando effettivamente cito Starace un ministro
Che ha avuto il nostro Paese purtroppo in un ventennio lontano e drammatico facevo una polemica verso i giornali che tra l'altro tutti di Mussolini simile a quello che viene oggi della maggioranza
Oggi si dice all'informazione matusa e contro il governo ma tu semini la sfiducia nel Paese mentre io governo cerco di risolvere i problemi del Paese
Tu informazione ogni giorno mi bombarda incontro e crei la sfiducia nel Paese il poco abili informazione è quella di creare fiducia nel Paese ovvero creare consenso intorno all'iniziativa all'operato della maggioranza e del governo
E questo quindi un punto estremamente delicato della realtà e della prospettiva democratica del nostro Paese per questa importante e mi avvio rapidamente a chiudere credo avremo una seconda possibilità di intervento è importante definire una proposta comune
Di riforma organica
In cui però io ritengo debba essere mantenuto un elemento di centralità e di priorità di un servizio pubblico riformato
Profondamente riformato e riformarlo per rilanciarlo in cui vi sia un vero antitrust e l'Antitrust vuol dire che ciascun soggetto privato può detenere al massimo una rete a livello nazionale
Ci hanno fatto la testa così in questi anni hanno i della sinistra gli amici moderati di questo Paese bisogna portare l'Italia in Europa portiamo l'Italia in Europa bene portiamola
Non esiste un'Europa non esiste nel mondo
Una situazione in cui un unico imprenditore come il nostro presidente del Consiglio detiene tre reti televisive
E non esiste una realtà e nel mondo in cui un imprenditore che ha questi impero comunicativo poi può fare anche politica diventando presidente del Consiglio con una commistione di interessi enorme grave questo lo ritengo un punto chiave
Della nostra iniziativa dalla sinistra
è un punto chiave anche su cui andare a vedere cosa vuol fare la lega io ritengo che ci sia troppo corteggiamento nei confronti della lega la lega una forza moderata
Si sta qualificando come tale anche in queste ore in ogni caso Bossi ha parlato extra parlato di antitrust benissimo a settembre andremo a vedere anche che cosa vuole fare effettivamente possibile grazie
Allora Gianni prima che dice due reti alla RAI due reti alla Fininvest Forza Italia ha deciso di togliere una rete a Berlusconi Berlusconi è d'accordo che cosa ci racconta
Ma guarda
Buonasera a tutti
In questo settore tutto quello che possiamo dire oggi non
Non può essere altro che una parte di un dibattito che ci porterà poi
Ad una fotografia che oggi non so neanche se possiamo immaginare perciò questo questa posizione che oggi ho comunicato ai giornalisti e naturalmente
Una mia personale posizione anche se
è ovvio che nasce da una serie di riflessioni che
Ho fatto insieme ad altri colleghi
Di Forza Italia non è peraltro una novità perché lo stesso Berlusconi non molto tempo fa aveva accennato alla possibilità che una modifica del sistema radiotelevisivo andasse nella direzione anche della riduzione del numero delle reti
Però secondo me questo fatto della riduzione delle reti
Attrae troppo l'attenzione così come secondo me attrae troppo l'attenzione la nomina di questo o quel direttore di rete che occupa costantemente le le pagine dei giornali
Credo che sia un problema molto serio del dell'informazione in Italia il fatto che gli organi di informazione parlano molto spesso di se stessi oppure di altri organi di informazione
Dimenticando di mettersi dal punto di vista del cittadino che quindi ignora anche tutte le dinamiche e tutte le
I giochi le problematiche che ci sono dietro la nomina di questo o quell'altro direttore i i media ne parlano ma non ci spiegano non ci fanno capire
Allora tutto questo sta su un altro piano rispetto al sistema alla evoluzione del sistema
Barzanti ha parlato di un'anomalia del un'anomalia italiana nel sistema dei media
Ora io sono in qualche misura d'accordo ma naturalmente non sono d'accordo nell'individuare quali sono le i punti centrali dell'anomalia
In particolare dissento da lui
Sul fatto che il duopolio presenti in Italia sarebbe un'anomalia non tutti anzi quasi nessuno sa che il duopolio
Quasi la regola ni principali paesi europei e questo dipende dal fatto che esiste in Europa una strana internazionale
Ed è l'Internazionale della tv di monopolio
Questa internazionale è una chiamiamola super lobby trasversale che è composta e popolata dai nostalgici della tv di monopolio
E conta fra i suoi adepti persone politici in particolare che appartengono alle più diverse forze politiche cioè si va a non lo so dai socialdemocratici norvegesi fino ai conservatori francesi ebbene la caratteristica principale di questa posizione è quella di imboccare
Molti casi con successo il mantenimento di una centralità nel servizio
Pubblico
Ora intendiamoci bene io non sono contro il servizio pubblico io sono favorevolissimo al servizio pubblico credo che la funzione del servizio pubblico in televisione sia importantissima per consentire per aggirarli urtare diciamo il bilanciamento delle posizioni in campo cioè nell'eventualità che i soggetti privati che operano nel campo dell'informazione
Diano adito odia novità storture nell'informazione e ben giusto che ci sia un sistema pubblico che controbilanciare queste distorsioni
Ma non si può non si può invece ignorare il fatto che e questo Barzanti ce lo può insegnare
Che è il ruolo del servizio pubblico deve essere il sussidiario come si suol dire e cioè
Deve essere un ruolo complementare al servizio privato questa cosa che ha detto la Moratti e non capisco perché scandalizzi perché e norma Barsanti può Bartali può confermarlo e norma in tutti i settori nei quali la comunità europea
Vuole tollera o richiede l'intervento del pubblico in qualunque settore
Allora il problema della RAI e molto semplice la RAI
E nata come televisione di monopolio cioè come una televisione pedagogica una televisione che voleva porta tenere gli italiani per mano voleva insegnare agli italiani delle cose
E voleva insegnare agli italiani a pensare questa RAI e una RAI che è stata voluta così dai fondatori della Democrazia Cristiana è stata gestita per moltissimi anni dalle correnti più retriva e della Democrazia Cristiana
Ed è stata voluta così per indotto lineare il popolo italiano contro questa RAI
I dirigenti
Naturalmente i contenuti che questa RAI portava alle masse erano dei contenuti che i dirigenti diciamo per esempio del partito comunista non
Dice divano mica tanto non condividevano mica tanto
Stranamente poi invece la situazione è cambiata quando
Il vertice al vertice della RAI a metà degli anni ottanta è andato un signore che si chiamava Agnès
Qual è il suo mandato
Di De Mita
Ha portato avanti una certa un certo ruolo della televisione pubblica
Cioè l'epoca di monopolio era finita
Erano nate le televisioni private
Questa persona mi signora Agnes aveva un mandato quello di tentare di fermare la nascita della televisione privata in Italia
Capisco che questo mandato gliel'avesse dato De Mita non capisco gli applausi che gli sono venuti da sinistra o per lo meno non erano applausi così scomposti era un appoggio abbastanza sotterraneo
Allora il problema della centralità della RAI è stato riproposto in quella fase lì
Dove si è fatto passare da una parola la parola e la centralità della RAI si è fatto passare un concetto e questo concetto andava molto al di là della parola
Cioè sotto la riso del concetto centralità della RAI
E passato
Tutto un insieme di visioni di concessioni
Che riguardavano la RAI si è voluto che la RAI
Diventasse un'azienda radiotelevisiva che competeva col privato anche nel settore dell'intrattenimento sulla base dell'assunto totalmente non giustificato non spiegato che la Rai
Dovesse avere un ruolo preminente sia nell'ascolto
Che nella gestione delle risorse in particolare delle risorse pubblicitarie
Ora tutto questo
Ha portato
Ad una aumento spaventoso della spesa nella te nel diciamo nella gestione delle televisioni in Italia non soltanto da parte della RAI ma anche da parte dei privati
In quegli anni come voi sapete Laraia accumulato centinaia di miliardi di passivo
E anche qui capisco
Che i padroni del vapore avessero interesse a spingere sull'acceleratore della spesa perché una parte di questa spesa se ne andava in risorse che poi sotto altre forme in parte in modo particolare forme di corruzione
E sotto forme Tangentopoli
Ritornavano a coloro che avevano fatto sì che questa spesa si potesse svolgete
Quindi succederà questo la RAI dichiarava di dover essere centrale per fermare l'avanzata dei privati
I politici in particolare la democrazia cristiana e il Partito socialista sostenevano questa posizione della RAI
E in cambio consentivano che la Rai accumulasse passivi
La RAI spendeva un sacco di soldi in parte per contrastare il privato anche sul settore dell'intrattenimento in parte spendeva dei soldi nella produzione di programmi inutili
Per
Dar modo di fabbricare tangenti che andavano a coloro che avevano autorizzato le spese fuori bilancio
Allora mi fa piacere che oggi qualcuno non tutti purtroppo all'interno della sinistra senta un certo pudore Center un certo fastidio nel difendere
Una RAI che in larga misura erede di questo sistema qua
Adesso devo dire Paissan si è
Oggi mi ha stupito con la proposta del superamento del garante anche della Commissione parlamentare di vigilanza a me questa proposta piace moltissimo in particolare per ciò che riguarda il garante che io ho attaccato duramente
Anche di recente
Devo dire mi sarebbe piaciuto sentire anche qualche altra voce contro una gestione di questo garante che oramai non è non è più credibile credo per aver dato delle prove anche proprio tecnicamente
Di grandissima povertà tecnica perché un garante che già molte volte si è visto respingere i suoi deliberati dai tribunali amministrativi non è certo un garante che possa garantire nessun
E mi ha mi era piaciuto in Commissione di vigilanza
Sentire che Petruccioli a un certo punto si era ribellato al fatto che molti esponenti della sinistra acriticamente soltanto per contrapporsi alla maggioranza si ostinava no a difendere la RAI così come era cioè la RAI cosiddetta dei professori
Non voglio entrare in polemica sul fatto che quelle su come sia avvenuto questo avvicendamento io trovo
Che è incomprensibile
Per me
Che chi è stato in passato il moralizzatore della RAI poi negli ultimi due anni sia stato il difensore della RAI più lottizzata che ci sia mai stata e soprattutto della RAI degli sprechi che quindi una RAI che costa al cittadino
Allora i temi in discussione quando si parla del sistema radiotelevisivo sono tanti
Alcuni sono vicinissimi a noi alcuni sono più lontani su alcuni di quelli più lontani io percepisco delle suggestioni da parte della sinistra che secondo me mi fanno venire in mente quelli che giocano al pallone dando un calcione alla palla in modo che voli lontano poi tutti gli corrono dietro così non c'è bisogno di applicare gli schemi
Io li cito questi che sono secondo me alcuni dei luoghi si dei luoghi comuni delle suggestioni della sinistra
Una è la suggestione dello sviluppo tecnologico prima li enuncio poi faccio una P una piccola segnalazione suggestioni sullo sviluppo tecnologico
Una la suggestione dei gruppi multimediali europee l'altra la suggestione delle tv locali
L'altra la suggestione che relativa alla proprietà dei media
L'altra la suggestione dell'Antitrust e l'altra la suggestione dello sviluppo cioè degli investimenti nel settore alcune come vedete sono molto collegate
Prendiamo l'esempio dei gruppi multimediali europei
Ma come si fa io sono d'accordissimo sia chiaro siano sono d'accordissimo che il problema è quello di mettere il nostro sistema italiano
In condizione di competere sul mercato europeo
Ma come si fa a sostenere questo e poi essere anche fra coloro che penalizzano la pay-tv in Italia come si fa a rinfocolare come ha fatto per per molti anni la sinistra
Soprattutto all'epoca di Agnès come ho citato prima
Rinfocolare l'eccesso di competizione fra RAI e privati appoggiando questa sconsiderata posizione della centralità del servizio pubblico nella visione distorta che io ho criticato in modo che troppi soldi sono stati spesi in Italia per una competizione esagerata fra RAI e privati penso che a tutti voi sia capitato di essere infastiditi in molte sere
Per vedere troppi film belli magari la stessa sera su diversi canali
Questo è uno sciupio di risorse e però se si chiedeva alla RAI di svolgere un ruolo di servizio pubblico quindi magari privilegiando una programmazione di diverso miglior qualità
Sì subito ci si sollevava di Recco costoro vogliono la fine della RAI tout-court mentre non è affatto vero
Allora se si fosse aiutata la RAI a porsi a perseguire una politica di maggior moderazione trovando la complementarietà con il privato ecco che sarebbero rimaste a disposizione più risorse perché o la RAI o i privati con la RAI e privati insieme avessero delle risorse da investire in Europa
Un altro caso che trovo
Contraddittorio quello appunto sugli investimenti sul le risorse che servono allo sviluppo è stato qui citato il problema del cavo che manca il cavo in Italia come dice Rognoni sono d'accordissimo è un dato di fatto
Però
Come possiamo pretendere che gli investitori europei o internazionali vengano a investire in Italia
Quando ci sono delle così forti tentazioni di penalizzazione per esempio di un'iniziativa per come la pay-tv io voglio dire
Adesso naturalmente io sono favorevole a Berlusconi capisco che non tutti possano essere d'accordo però
Berlusconi ha investito nella pay tv una notevole quantità di danaro quando ha immaginato che il sistema diciamo della tv generalista anche questa giustamente
Criticata da Barzanti stesse per finire
Ebbene noi seppe in alimentiamo la pay-tv in Italia come possiamo sperare che degli investitori stranieri vengano a investire i loro soldi in questa pay-tv
Allora se c'è un privato italiano che ha investito tutt'al più li puoi dire guarda esci da dall'altro settore però dei di lasciargli la possibilità dei di favorire la possibilità che gli investitori italiani
Lavorino insieme agli investitori stranieri per sviluppare i nuovi media come appunto la pay tv altrimenti sapete che cosa succederà sapete chi è oggi il più grande produttore di film in Europa
E Canal Plus la televisione a pagamento francese
E se non si svilupperà un sistema di pay tv molto presto in Italia
E Canal Plus diventerà forse l'unico produttore di film europeo
Un altro luogo comune che trovo criticabile e quello
Della
Dello studio come ho detto la suggestione delle tecnologie Rognoni ha detto ha citato il caso di Clinton e delle autostrade
Elettroniche
Ora
La Fininvest per esempio a dei settori di
Ricerca e sviluppo che stanno lavorando in materia di nuove di nuove
Applicazioni delle nuove tecnologie nel campo del cavo altri gruppi stanno facendo lo stesso come la Olivetti
E altri
Ebbene
Come si fa
A sostenere
Che il problema della della sviluppo di queste nuove tecnologie possa essere accompagnato alla mortificazione delle capacità imprenditoriali
Se c'è in Italia qualcuno che ha dimostrato di saper fare la televisione questo e Silvio Berlusconi e non
Silvio Berlusconi ha fatto la televisione a partire dall'inizio degli anni ottanta e ci e si è confrontato e si è confrontato con altri imprenditori
Del calibro
Interviene però si è così trovato con altri imprenditori del calibro di Agnelli
Di Rusconi e all'epoca della Mondadori
Si è confrontato e li ha battuti sul mercato adesso o qualcuno mi vuol dire o qualcuno mi vuol dire che
Qua dentro c'è qualcuno che ritiene che l'Antitrust deve agire nei confronti di Berlusconi ma non deve agire nei confronti della FIAT e io non credo che qui dentro ci sia nessuno di questo genere
E allora quello che bisogna capire e che in questo settore c'era un problema di professionalità in questo settore allora trascuriamo Berlusconi vogliamo parlare delle televisioni locali le televisioni locali sono si sono sviluppate così poco perché si sono sviluppate molto poco le professionalità
Io non ho nessun timore a dire che i pochi e mi editori televisioni private locali che sono diventati anche capaci anche ricchi investono fuori dal settore delle televisioni molti dei loro ricavi al contrario di Berlusconi che ha investito nel settore delle televisioni e la maggior parte dei suoi ricavi molti dette molti degli editori di televisioni locali
Guadagnano molti soldi con le televisioni locali poi comprano discoteche coprano comprano acqua Lance copra comprano altre industrie fuori dalla televisione
Bisogna quindi bisogna quindi favorire la possibilità di uno sviluppo del settore
Privato nelle telecomunicazioni e perciò finisco si scusa
è
Fra
è perciò
Che secondo me
Una strada per trovare una soluzione a queste possibilità di sviluppo
Passa attraverso la riduzione delle risorse pubblicitarie che sono a disposizione della RAI
L'abbandono dello sciagurato concetto SIS dello sciagurato concetto di centralità della RAI
E soprattutto
Soprattutto
Attraverso la adozione di misure di misure equilibrate che non penalizzino lo sviluppo delle risorse ma che li favoriscano faccio un ultimo esempio
Mi si dice che l'iter il mi si parla dell'anomalia italiana a proposito della pubblicità c'è un atteggiamento che estremamente punitivo
E non è vero che tutta la normativa italiana e più permissiva di quella europea perché la disputa la normativa europea stabilisce nel venti per cento la possibilità di affollamento mentre invece la normativa l'affollamento pubblicitario mentre invece la normativa italiana stabilisce un limite del diciotto per cento quindi un limite più basso
Ringraziamo e il mago dei sondaggi di Berlusconi per aver partecipato a nostro dibattito e aree c'è spesso la posizione con rammarico
Purtroppo del fatto che ancora una volta ci ha detto che è una posizione personale e non ha raccontato qui qual è la posizione di Forza Italia né nella maggioranza di governo siamo purtroppo costretti come giornalisti a registrare posizioni non sempre collimanti nella maggioranza
Comunque
Rinnoviamo il ringraziamento per la super il suo intervento e per i chiarimenti che ha dato rispetto a sue posizioni su alcuni temi avrà modo in un secondo giro di intervenire su altre questioni
Ma praticamente noi facciamo quasi un giornale indiretta stasera cioè la televisione della Seconda Repubblica di ora in ora ci porta notizie
Io ne ho un'altra sul tavolo tra quella che aveva annunciato la mia collega cioè le dichiarazioni vivo sulla sulla possibile futuro della RAI
E riguarda Bazzoni lo nostro ospite che non ha non è ancora intervenuto è una dichiarazione di Storace a GR uno un'intervista che sentiremo domattina ma di cui c'è stato un lancio d'agenzia un'anticipazione
Storace convoca l'Usigrai cioè il sindacato dei giornalisti RAI di cui Bazzoni e segretario chiede che venga convocato dalla Commissione parlamentare di vigilanza abbiamo qui anche due esponenti della Commissione per l'appunto paesane Pilo
Storace accusa l'Usigrai via per proclamato degli scioperi contro il nuovo consiglio d'amministrazione della RAI a meno di sessanta giorni dall'insediamento usate i termini abbastanza pesanti parla di l'Usigrai e veramente l'ultimo soviet rimasto al mondo
Riferendosi a Lucio Colletti ecco allora Barzoni abbiam parlato della normativa europea siamo arrivati a parlare dell'Italia il nodo scottante è comunque quello della RAI
Sul tappeto sul tavolo oggi non c'è soltanto la convocazione dell'Usigrai alla commissione di vigilanza non c'è solo l'annuncio di tre giorni di sciopero come è stato dato ieri dopo l'assemblea dei comitati di redazione della RAI c'è la questione delle nomine
Tu sei forse la persona che ci può accompagnare meglio in questo viaggio raccontarci un attimo la questione delle nomine dell'annuncio ultimo di nomine di possibili direttori Piero credo che siate già informati alcuni giornali oggi hanno riportato
Che considera ministri che consiglio d'amministrazione della RAI avrebbe pronto un pacchetto di nuovi direttori per l'azienda si tratta di Piero Vigorelli al posto di Guglielmi di o di
E quello del TG due sangue e lacrime Oliviero Beha Clemente Mimun per il per i due periti G due per RAI due Claudio Angelini direttore di RAI uno e Carlo Rossella
Sono ovviamente indiscrezioni non c'è stata nessuna posizione ufficiale
Ma le altre nomine di cui si parla in questi giorni sono quelle di centootto giornalisti una superba
Supergruppo di promozioni avvenuto
Degli ultimi mesi firmati da Locatelli l'ex direttore generale della RAI pochi giorni prima di lasciare l'azienda in mano a suo successore vigna l'Usigrai al centro di tutte queste vicende con Barzoni forse sarebbe opportuno ripercorrerne un attimo
Ma
Io direi che innanzitutto
Dobbiamo definire subito come elemento residuale il problema delle cento nomine problema non sono cento nomine sono cento spostamenti e ci sono anche promozioni sono diritti acquisiti dai colleghi per la semplice ragione anche quando arriva un nuovo direttore
Ha diritto ad organizzarsi una redazione per come decide di fare il suo giornale
Le nomine e gli spostamenti che sono derivati quelli di cui si parla in questi giorni
Sono spostamenti e nomine derivate dalla dalla serie
Di nomine fatte dal governo dei professori
Ora vorrei che si fosse subito chiare un dato
Ogni volta che arriva un direttore in un'azienda in una testata e questo vale
Rognoni può darci l'esempio credo ha bisogno di rifare la sua linea organizzativa
Questo significa costi costi non si dica che i giornalisti come al solito quando arrivano i nuovi rastrellano
Perché non è che rastrellano perché voglio ora rastrellare rastrellano perché nei fatti quando arriva un direttore si dà una nuova organizzazione del lavoro
Ne abbiamo avuto l'ultima volta otto mesi fa
Un pacchetto di nomine di direttori ne sono derivate alcune nomina e quindi costi costi per il servizio pubblico costi che paga il cittadino utente
La nuova maggioranza
Che evidentemente saremo pure la Seconda Repubblica ma mi pare che i vizi siano gli stessi identici della prima
Ha bisogno di
Ha bisogno di rastrellare subito
E quindi da mesi continua a urlare perché ha bisogno di fare nomine
Noi abbiamo già detto che il PCI opporremo ad un azzeramento dei direttori
Ma vorremmo che fosse chiaro
Che
Ci opporremo
Anche perché questo significherebbe miliardi per l'azienda
Miliardi che verranno pagati ancora una volta dei cittadini allora non venissero a raccontarci i nuovi dirigenti che stanno risparmiando sulle centootto nominiamo spostamenti dei colleghi perché sanno benissimo che andando all'azzeramento dei direttori i costi saranno centuplicato
Alla cominciamo subito a chiarire questo se si vuole contenere il costo dell'azienda le nomine in questo momento non si fanno anche perché sono stati fatti nuovi direttori di otto nove mesi
E purtroppo agli occhi di alcuni questi direttori sono anche i direttori vincenti
La maggior parte di questi direttore hanno incrementato le udienze della RAI
Hanno dato punti alla Fininvest
Hanno portato pubblicità alla RAI
Hanno rafforzato il servizio pubblico della RAI e io continuo a sostenere sarà un fissato commetterà un errore di principio ma io sono convinto che se si vuole azzerare questa questa organizzazione aziendale e perché è vincente
E perché qualcuno pretende che il servizio pubblico
Sia comunque un servizio perdente e visto che non riesce a batterlo sul mercato cerca questi che permette devi dire sono mezzucci rispetto a quello che poteva essere
A quello che poteva essere fatto in un'azienda di tipo diverso
Allora il problema è un altro stasera l'onorevole Storace
Si inquieta diciamo così
Perché noi abbiamo annunciato tre giorni di sciopero
L'abbiamo annunciato tre giorni di sciopero
Di fronte al rischio che il servizio pubblico venga svilito di fronte al rischio che si è attenti all'autonomia del servizio pubblico di fronte al rischio che il servizio pubblico sia come dire tecnicamente indebolito di fronte al fatto che invece sul mercato vincente
Vedete
Quando arriva un nuovo gruppo dirigente
E stranamente la prima cosa che accade vengono rese pubbliche le buste paga dei giornalisti della RAI
Io ieri ho reso pubblico reso pubblica la mia busta paga abbiamo fatto l'assemblea dei comitati di redazione ne ho fatto fotocopie e l'ho distribuito ai colleghi della stampa
Perché fosse chiaro che uno come me che nel vertice sindacale da dieci anni ha una busta paga che può far apparire anche poi per rendere pubblica in qualsiasi momento se qualcuno in questi anni approfittato di quello che è successo B paghi paghi Luís e paghi chi è responsabile però non si venga a dire che tutti i giornalisti della RAI sono ladri e fannulloni perché questo non è vero
Ci sono ci sono giornalisti ladri e fannulloni come ci sono impiegati dalle fannulloni come ci sono operai fa ladri e fannulloni come c'è da qualsiasi parte di questo paese in qualsiasi settore una parte marcia c'è sempre andiamo a colpire evitiamo ma non facciamo di tutta l'erba un fascio perché questo è un favore che si fa a chi in questo momento ha intenzione di di azzerare i principi fondamentali della democrazia e al centro dei principi fondamentali di una democrazia cioè l'informazione senza l'informazione non si va avanti allora vedete
Non le vuole Pilo ha detto
Che negli anni scorsi
C'era Agnes che non voleva far nascere il polo privato
Può anche darsi
Però onorevole Pilo le deve sapere che il sindacato dei giornalisti darà in quegli anni era fortissimamente critico nei confronti di Agnes così come è stato poi con Pasquale le manca
Ed era critico nei confronti di Agnès proprio perché tentava di impedire la nascita del polo privato
E il risultato qual è stato del Polo privata nato comunque è nato se da una parte c'è Ragna seconda Mita dall'altra c'era Berlusconi con Craxi ed è nata per questo
Ed è nato ed è nato però
Ed è nato però in maniera sbagliata il risultato lo vediamo è sotto gli occhi di tutti oggi dobbiamo azzerare quella quello straccio che la legge Mammì e ricominciare a ridisegnare tutto siamo pronti a farlo in qualsiasi momento
Però vede
In quegli anni noi come sindacato dei giornalisti RAI eravamo contro Agnieszka perché non voleva far nascere il polo privato no invece dicevamo che il polo privato doveva nascere perché era un elemento di pluralismo
E bisognava favorire nasce dal polo privato con un unico limite
Secondo noi ricordo benissimo l'allora segretario del sindacato Orazi che sosteneva a spada tratta questa questa idea doveva nascere ma doveva avere un solo obbligo quello di fare i giornali
Perché i giornali erano l'elemento da cui si sarebbe visto il pluralismo vero di questo di questo polo
Bene aveva tanta ragione Orazi allora che io ritengo un grande segretari di sindacato
Che Tatò non più di tre mesi fa ci ha dovuto dire che fosse per lui i giornali della Fininvest richiederebbe perché li pongono soltanto problemi qual è il problema allora è il fastidio dell'informazione
Il rischio di far sapere le cose ebbene questo rischia cui dobbiamo abituarci tutti anche i nuovi governanti di questo Paese
Chiudo con due battute
Si vuole il servizio pubblico
Ma
Dice l'onorevole Pilo deve essere come dire
Complementari
Bene dev'essere complementare perché il servizio pubblico non può permettersi di fare per la seconda volta una serata Grillo
Che la serata in cui undici milioni di persone dodici milioni di persone ragionano finalmente su che cosa significa il potere dalla pubblicità in questo Paese e tutto quello che ne consegue
Perché poi il problema è il centro la spartizione la torta pubblicitaria questo finora non ce lo siamo detti
Ma è il dato questo è l'elemento su cui dobbiamo interrogarci
L'altro elemento è su questo chiudo veramente
è che io domani torno a Roma
Ma non potrò raccontare anzi non potrà raccontare di essere stato stasera qui perché dovrei raccontare ai colleghi del sindacato che ho sentito parlare
Il il presidente della RAI Moratti di complementarietà così del servizio pubblico così come ne parla l'onorevole Piro
Che rappresentante della concorrenza
Però io questo non posso andarlo a dire
Domani perché se no poi
Quando le redazioni torna in ebollizione la prendono con me e dicono che sono in capo del Soviet invece che soltanto il segretario di un sindacato di cui mi limito a coordinare le indicazioni che arrivano quindi vi prego per favore domani non fate sapere che ero qui
Allora locale credo balconi che non sarà possibile a giudicare dall'insistenza dei fotografi è stata documentava la vicenda quindi se è stato colto in fallo si saprà
Il ritorno un attimo sulla cosa che anche Bazoli ha sottolineato Pilo dice ed è peraltro una posizione che dalla Fininvest viene espressa da anni
Che il ruolo del servizio pubblico deve essere disservizio pubblico inteso come una televisione che si occupa di cose culturale che fa informazione
Pilo ci ha ridetto competeva con la Fininvest sull'intrattenimento cosa che non rientra in questa visione invece del servizio pubblico più più dedicato diciamo le cose e culturali
Pilo ci ha anche detto questa è la vera anomalia italiana
Negli altri paesi così non succede allora io in un su questo tema chiederei di intervenire di nuovo a Barzanti
Con la sua esperienza di europarlamentare in forze con la sua visione un po'più ampia della nostra grazie
In realtà vorrei contestare molte delle affermazioni di Pilo
Egli sia qui offerto come dire in un intervento molto sintetico un punto di vista a cui si deve riconoscere
Senz'altro una notevole organicità ma un punto di vista che gli dico molto francamente non mi sento di condividere in nessun articolazione perché soprattutto mi si invita a dire qualcosa a proposito del servizio pubblico io credo che
Prima di ogni altra affermazione occorre fare una premessa
Quando parliamo di servizio pubblico
Non dobbiamo identificare il problema con la RAI o con le aziende pubbliche
L'informazione come tale in una democrazia che funzioni è un servizio pubblico
Il quale può essere gestito o direttamente
Da un'azienda pubblica con sue regole specifiche non complementari vi dirò quale differenza attribuisco a questa presentazione o da privati e sottolineo il plurale non da un privato i quali devono sottostare abbia delle regole pubbliche e pubblicamente fissate perché l'informazione non è una merce come qualsiasi altra ma è un diritto fondamentale dei cittadini
Se noi partiamo Cafueri sa che non è qui lo sa bene un'affermazione per giacobina l'estremista in tutte le costituzioni europee l'informazione viene vista in questa chiave
La a bella riforma della Mammì che era stata presentata preparata
Da Barile agli altri ministri del governo Ciampi che io non ho ancora capito perché non è stata mai presentata è stata presentata solo in punto di morte non sono questa sarà una spiegazione prima o poi dovremo dovremo ascoltare e partiva giustamente da questa premessa
Che il servizio pubblico dell'informazione deve essere può essere gestito sia in termini privatistici commerciali sia direttamente da aziende pubbliche o da aziende miste perché c'era giustamente in quella proposta di riforma l'idea di una RAI perfino di un servizio pubblico cioè che direttamente esplicato da un'azienda di proprietà pubblica potesse essere non
Completamente pubblica ma a partecipazione privata in questo non scandalizza nessuno
Fatto questo fatta questa e non è una precisazione ma è una premessa mi pare essenziale per quanto riguarda le cose che sono state dette sul servizio pubblico a questione non è dico dal servizio pubblico in senso vorrei dire stretto cioè dalle aziende maggioranza pubbliche
Gran maggioranza dei ed a capitale pubblico che gestiscono l'informazione e l'intrattenimento vi gestiscono del l'audiovisivo oggi in Europa
Il problema fondamentale è di che queste aziende questi organismi devono avere un ruolo ruolo specifico che non può in alcun modo essere visto come un ruolo di bilanciamento
O di correzione della concorrenza economica nella visione di Pilo il discorso viene rovesciato al punto e non solo i piloti Forza Italia di Fininvest che il servizio pubblico invece di cadere
Un ruolo essenziale di garantire pluralismo di garantire apertura tutti
Di garantire ascolto alla società civile come non è e io non sono tra i nostalgici della vecchia RAI ma come deve essere ed è questo un punto d'impegno e di prospettiva deve essere sempre di più voglio dire in maniera sempre più piena ebbene questo servizio pubblico
Per avere questa funzione non può essere visto in alcun modo come sussidiario patate l'aggettivo è usato Pilo
è interpretativo è peggiorativo di quello della Letizia Moratti che aveva parlato di complementare ma anche Opel complementare che aggettivo complementare può voler dire tante cose voleva dire realtà questo sussidiario cioè un servizio pubblico che ha la funzione no Matei ha detto che il servizio pubblico deve correggere bilanciare le distorsioni della concorrenza che i privati ma in Italia il plurale pubblicamente pori luogo fanno in termini informazione ora esattamente esattamente quello che noi non vogliamo perché prendiamo un sistema che funziona abbastanza bene anche se oggi il satellite la completamente
Come dire sconvolto e e anche questo ottimo sistema diede una notevolissima ridefinizione so che porto un po'acqua graduate il problema il sistema inglese
Nel sistema inglese o in altri sistemi analoghi non si può affatto parlare di duopolio o di un servizio pubblico e sia in qualche modo visto come complementare tanto meno sussidiaria privato perché lì che accade
Che il servizio pubblico a un ruolo specifico autonomo garantito Uppi in grande misura lì addirittura totalmente perché non ceda pulita dal Canone
Questo avviene in tutta Europa mediamente i servizi pubblici d'Europa nel senso di servizi pubblici di reti
Sono garantiti al settanta per cento dal Canone
E al diciotto diciannove per cento dalla pubblicità più ci sono altre risorse come finanziamenti governo eccetera
E rispetto a questa area disservizio pubblico che ha queste funzioni fondamentali pedagogiche
Di informazione di intrattenimento di divertimento in un sistema misto siamo contrari a relegare il servizio pubblico ad una funzione esclusivamente di trasmissione come dire autoritaria o autorizzato da delitto Mazzone ufficiale deve competere
Essere di fronte alla al mondo dei privati con una sua dinamicità ed una sua capacità di presa ecco rispetto a questo ruolo specifico che ci stanno i privati i privati
I privati banalità Nalin privati che sottostanno ad un'autorità laica e-book un'autorità del tipo di quella che la legge che si sta presentando come progressisti immagina la quale autorità prescrive il film che devono essere mandati in onda prescrive ad esempio che penso al sistema inglese quindi da questo punto di vista uno dei migliori che il venticinque per cento del bilancio delle dei vari emittenti i private parlo al plurale deve essere finalizzato alla produzione di opere da parte di indipendenti che non si identificano con me la stessa emittente
Con con con le con l'emittente privata dunque un sistema che garantisce con regole precise un vero un effettivo pluralismo noi non ci battiamo per un a antagonismo programmato o per un privilegio ammetto che sarebbe fuori dalle cose anacronistico anche dal punto di vista delle regole della concorrenza economica del servizio pubblico
Ci battiamo per una sua ulteriore qualificazione perché sia una garanzia effettiva di pluralismo e di democrazia e perché viva in un sistema dell'informazione nel quale sia a petto e a confronto di privati di impressi che non abbiano fatto la loro fortuna
Il nuovo far veste senza leggi e senza regole
Ma che si misurino di fronte a tutti di fronte ai cittadini
E competa non seriamente
Certo anche conquistando audience conquistando risorse ma in un quadro legislativo coerente
Nel quale ciascuno possa svolgere la sua funzione e i cittadini possono realmente scegliere tra più voci scegliere tra più soggetti solo il diritto ad una informazione al plurale
Realizza il diritto all'informazione che è uno dei diritti fondamentali dei cittadini europei
Solo delle norme antitrust che garantiscano la pluralità dei soggetti privati in chiara concorrenza tra di loro possono configurare
Un panorama di reale democrazia economica solo un servizio pubblico che funzioni trasparente in termini di effettivo pluralismo e di effettiva democrazia
Può essere il luogo nel quale il diritto all'informazione a alla sua massima esaltazione non esclusiva ma in un quadro di leale competizione e di reale contro
Riprendiamo in giro come già l'abbiamo fatto abbiamo ancora la parola Paissan
Allora al vicepresidente della Commissione parlamentare di vigilanza che questa sera ma in realtà non solo questa sera di questa Commissione ci ha parlato assai poco bene
Volevo chiedere come considera come giudica la l'ipotesi del presidente della Camera dell'onorevole Pivetti che dopo aver visto il dibattito parlamentare in diretta tv cosa che non avevamo mai visto in effetti con Ciampi abbiamo visto con Berlusconi
Ha trovato molto interessante la cosa ha proposto che si ripeta
Questa esperienza ovvero che i dibattiti di Montecitorio vengano offerti in diretta televisiva quanto può cambiare
Questo tipo di approccio parlamentare televisivo sugli usi
Dei parlamentari stessi quanto cambia oltre al look anche il modo di imporsi in un'era in cui appunto la televisione in Parlamento
Sembra faccia la parte del leone
Appresa Bodrato domanda due parole sull'accusa di vigilanza tu hai detto che se ne è parlato male io mi sento spesso rivolgere la domanda girando per l'Italia parlando l'argomento televisivo
Mi si chiede tu eri vicepresidente Della consiglio di vigilanza la scorsa legislatura
Lo sa e anche in questa legislatura quali sono le differenze
La mia risposta più spontanea è quella di dire praticamente nessuna
Io ero bici perché vicepresidente
Dal novantadue al novantaquattro con l'ombra presidente democristiano allora
Che era sempre dalla parte della RAI
Oggi sono con un presidente Taradash che sempre da parte della Fininvest
Io che non sono né della RAI né della Fininvest
Era l'opposizione sono all'opposizione
Nella scorsa legislatura avevo un mio collega vicepresidente della Commissione
Che si chiamava Ugo Intini
In questa legislatura un collega vicepresidente che si chiama Storace
Qui anche come non vedo molte differenze
Tra Intini è Storace Nottola stesse la volontà di comandare sulla RAI di conquistare posizioni di poltrone e posti
Dentro la RAI
E noto anche lo stesso livore lo stesso attacco la stessa polemica aspra
Nei confronti dei giornalisti e del sindacato dei giornalisti
Per questo dico che non noto grandi differenze
Fra la vigilanza della scorsa legislatura questa anche quest'ultima uscita di Storace
Di convocazione dell'Usigrai
Ma io preannuncio che mi pronuncerò a favore perché sono sempre a favore di tutti i confronti
Con chicchessia traccia su un
Accetterò
Di ascoltare balzo di esso i colleghi a spiegarci
Ma come può Vinieri in mente ad un politica ad un parlamentare
La convocazione di un sindacato per scusate il bisticcio di parole per sindacare una decisione autonoma di proclamare o di minacciare la proclamazione di uno sciopero
Non è mai successa
Non è mai successa che un ministro un parlamentare un politico
Possa pensare di convocare un sindacato
Per
Intervenire su una decisione che deve essere autonoma
Di un al di un'azione di lotta sindacale si può criticare si può attaccare si può contestare
Si può parlarne male eccetera però la convocazione in sede parlamentare assume un significato di censura
Che solo una forza che attenta anche l'autonomia di altre istituzioni autonome tipo Bankitalia e così via può poppe può pensare infatti viene dalla stessa fonte
Non si estraneo una concezione democratica di poteri separati Autonomy
Che stimo ad uno giugno la la la propria funzione ecco queste l'ideologia e la concezione bizzarra della democrazia che esprime una scelta una scelta del del genere
Appunto una politica di tipo Intimiano in queste
Riguardo alla RAI
I Caramba prima chiedeva sulle trasmissioni dei dibattiti parlamentari
Ma innanzitutto
Io non auguro al popolo italiano di ascoltare indiretta tutti
I dibattiti parlamentari in sostituzione la programmazione normale
Perché vi assicuro non sono poi così tutti così interessanti e così affascinante
Sono
Perché
La RAI possibilmente
Oppure anche con
Se la proprio indisponibile quella convettiva convenzione con emittenti private si sia da per il cittadino la possibilità se lo desidera di accedere a questo servizio con servizio di conoscenza di conoscenza democrazia
Io non capisco ancora perché la RAI
Non parlo ovviamente la nuova gestione parlo di gestione precedente si si è sempre rifiutata di predisporre una frase una rete radiofonica per la trasmissione indiretta delle sedute parlamentari
Questo sapete che nel decreto discussione così tosare braccia in quell'articolo che intende affidare a radio radicale con un lauto finanziamento pubblico questo
Servizi
Io dico che se la RAI non intendo io sono favorevole anche a fare la convenzione contro emittenti private
Ma non capisco perché che se abbiamo un servizio pubblico dobbiamo
Ricorrere ai privati per una trasmissione che più servizio pubblico di così non non è pensabile nome ipotizzate
Sì però non va ipotizzavo un rischio che c'è
Che visti dibattiti parlamentari Cabbia no un po'natura
Sapendo
Che è in corso una trasmissione indiretta questo lo scudo si nota anche da quando c'è il servizio di radio radicale
Sulla lunghezza delle interventi sul un certo tipo di oratoria che e chiaramente non in sintonia con l'aula del Parlamento ma è diretto ai microfoni e ai cittadini ma io non non colgo questo come un grande
Con un rischio anzi
Sapendo che si parla e cittadini e non al collega Pirillo il collega rognone talebana Nappi forse mi mi sforzerò di
Di parlare ai in che modo più comprensibile più comunicativo e forse più più efficace
Voglio dire
Due altre cose sul servizio pubblico perché l'intervento di Pilo nelle a sollecitare
Barzanti ha fatto bene a notare
Il peggioramento dell'aggettivo accusato da Attilio rispetto a quello usato dalla signora Moratti
Quando io sollevai la polemica sul termine complementarietà
La sollevare appunto pensando che l'interpretazione più corretta fosse questa che qui ha dato Pino parlare di complementarietà significa parlare di sussidiarietà cioè dico una cosa
Comunque marginale
Che
Rispetto a un settore privato che oggi non è formato da privati ma da un privato infatti la signora Moratti intendesse quando parlò di comprarlo mentalità non rispetto ai privati ma rispetto alla Fininvest mi mi sono riguardato
Il testo stenografico di quel
Né per la centralità del servizio pubblico
Già prima mi sono sforzato di dire che c'è una funzione propria del servizio pubblico non sistema
Televisivo
Che ad una certa funzione una certa definizione una certa
Certi obiettivi e perciò
Infatti Pilo può per giustificare questa subordinazione
Ritorna su una cosa ultra vecchia
Ultrà vecchia in termini culturali
Della critica del cosiddetto intrattenimento
Ma cos'è l'intrattenimento che sarebbe illegittimo sulla sulla RAI
E legittimo Arbore
Sulla RAI
E illegittimo Grillo
E legittimo cinema il cinema son tutte cose definibili come intrattenimento
E tutta una può una una concezione vecchia di culturale ricca di cultura bassa eccetera che tutta la la
Tutti quelli che si interessano di comunicazione spettacolo televisione eccetera largamente superato
Io inviterei Pilo anche leggersi un po'di letteratura questo proposto perché non
Non è separabile questi non sono separabili questi vari generi ormai nella televisione moderna si può fare informazione facendo insieme intrattenimento e viceversa
E poi sulle tangenti RAI
Secondo me
Tangentopoli
Sulla RAI riguardo alla RAI non è ancora scoppia
Cede la gestione è passata una quota di mistero
Mi riferisco ad esempio agli appalti sulla quale la magistratura non è ancora intervenuta
Noto per inciso che il problema delle tangenti
Non riguarda solamente uno dei due polmoni del duopolio
Così pare emergere dall'indagine amministratore delle confessioni
Di alcuni alti dirigenti
Del della Fininvest
Ma arriva a dire affermo che mentre sulle tangenti Fininvest qualcosa sempre emergere
Per quanto riguarda le tangenti RAI secondo me molto c'è ancora da scoprire
è un duopolio anche da questo punto di vista
Riguardo al balzo di ultima osservazione tubazione difende a spada tratta i direttori esistenti nella RAI io non dico
Questo
Io non dico che non vanno cambiati
Dico che vanno cambiati se i nuovi amministratori diceva di cambiarli sulla base di criteri chiari e trasparenti
E non per
Ritorsione politica
Per un nuovo disegno di lottizzazione
Se il cambiamento è dalle attuali a quelli che oggi leggiamo sui giornali
Dico che è semplicemente un peggioramento del servizio pubblico ha fatto in nome di una nuova lottizzazione partitica
Dove l'unico criterio non rispettato è quello della qualità professionale degli nominandi e dei candidati c'è una maledizione
Che investe la RAI ormai da molti anni
E l'incapacità degli
Amministratori
Di fare di questa azienda un reale servizio pubblico
E qui mi riferisco faccio riferimento anche ai sistemi di elezione di questi amministratori
Noi l'abbiamo
Provate un po'tutti i sistemi prima c'era un sistema misto dove alcuni amministratore venivano dall'IRI gli altri al Parlamento
Poi sulla base di una sentenza la Corte Costituzionale tutte le nomine sono state portata in sede parlamentare la Commissione parlamentare di vigilanza
è stata la festa della lottizzazione
Poi l'abbiamo adatte ai presidenti delle Camere come la più alta istanza di garanzia istituzionali
Ma poi nel frattempo abbiamo cambiato il sistema elettorale perciò i presidenti delle Camere non sono più come in passato
L'espressione del pluralismo del Parlamento ma sono espressione pura e semplice la maggioranza
E allora anch'io un un un sogno come usa dire Maurizio Costanzo riguardo alla RAI
E il mio sogno è proprio Rai tradurre sei gli altri deputati parlamentare progressisti sarà l'accordo
In una proposta di legge nella proposta di legge che presenteremo e quella di affidare la nomina degli amministratori della RAI agli utenti della RAI a che paga il canone a noi tutti ai cittadini forse l'unico modo per fare riappropriare
Il servizio pubblico da parte di quelli che dovrebbero essere non solo i beneficiari ma i reali proprietari cioè noi tutti grazie
Fossero provati notato che c'era un po'movimento prima qua sopra devo informarvi Pier Carlo Rognoni ha avuto una leggero malessere
Comunque già assistito vi auguriamo prontissimo sicuro stabilimento
Lì
Allora
Torniamo Connaught
Mi lasci diceva che una delle a suo avviso delle suggestioni della sinistra riguarda le tecnologie Investimenti e l'ammodernamento del sistema televisivo italiano che è uno dei nodi centrali ed è un'osservazione che ha anche una sua giustificazione
Nei ultimi anni non si è visto nessun imprenditore investire in televisione
Esistevano una serie di televisioni private molti anni fa sono state via via rilevate da Berlusconi altri imprenditori non sono riusciti in questo settore
Come pensa la sinistra di favorire gli Investimenti veramente corposi che servono per ammodernare e renderà questo settore competitivo con il resto del mondo
Come si fa perché questa non sia solo una suggestione anale
Sì
Una domanda mi consente di tornare direttamente su alcune delle questioni che poneva
L'onorevole Pilo
I
Che vorrei affrontare in avvio come primo di tre punti rapidamente
Ora
Io concordo con l'esigenza
Ma è proprio rispetto
A questa esigenza che si motiva con forza la Pop la posizione nostra che stiamo definendo come sinistra come progressisti di un superamento della situazione attuale
Perché questa situazione attuale
Che impedisce nei fatti obiettivamente lo sviluppo di un pluralismo dei soggetti nel campo dell'informazione e della comunicazione ma scusatemi quando insieme a RAI e Fininvest
Mantengono insieme il novanta per cento della risorsa pubblicitaria televisiva
E quando i due terzi dell'insieme della risorsa pubblicitaria televisiva sono tenuti dalla Fininvest
è evidente che è quasi l'insieme delle risorse disponibili sul mercato che concentrato nelle mani di due soli soggetti
Quindi pone un problema di antitrust
Io dico anche poi d'incompatibilità
Ha proprio l'obiettivo di creare le condizioni di mercato e di risorse finanziarie disponibili
Per sostenere l'ingresso nell'arena di nuovi di piume diversi soggetti questo mi sembra il punto fondamentale vorrei dirlo io sono un comunista
Ma questa è una battaglia liberista
Noi stiamo difendendo il libero mercato in questo momento nel campo dell'informazione
Sembra un paradosso
Probabilmente lo è ma al tempo stesso è la dimostrazione di come i sostenitori nostrani del liberismo
Della concorrenza del libero mercato nella sostanza e nei fatti sono i difensori più acerrimi di una situazione insostenibile di monopolio altro che liberismo altro che liberò altro che il libero mercato questa la sostanza
Perché questo perché
Perché come notava anche Barzanti la libertà d'impresa si traduce nella libertà di una impresa
Ovvero si traduce nel privilegio per una impresa ma è sostenibile questa situazione
Si parlava della RAI Med di questo in primo luogo che occorre parlare e questo che occorre mettere al primo punto del confronto ma insomma tre reti private
Tre pay TV
Nuove reti cavo che si vogliono fare giornali ovvero il giornale ceduto al fratello ma
Sempre la infami chiare
Settimanali panorama il controllo di tre reti pubbliche
Che si vuole instaurare
La presidenza del Consiglio la presidenza della commissione di vigilanza RAI letta
Personaggio nuovissimo della politica italiana come sapete non ha mai avuto a che fare con i vari Andreotti Pomicino con i democristiani non uno proprio giovanissimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Previti avvocato di famiglia Ministro della Difesa
Martino altro esponente ministro degli esteri la presidenza della Commissione cultura in mano a quel campione delle lotte liberali e democratiche che porta il nome di Sgarbi
Beh insomma tutto alla pubblicità
Perché si vuole tutta la pubblicità perché nel momento in cui si prospetta una proposta come quella che qui piloti delineava
In cui via la pubblicità alla RAI
E quindi questo cosa vuol dire o dire tutta la pubblicità alla Fininvest
Poi gli dice ma noi vogliamo fare tempo vogliamo far fare il terzo polo
Io vorrei dire sta stiamo attenti e state attenti se mi posso permettere sommessamente compagni del PDS
Perché questo vuole dire noi ci prendiamo la RAI noi maggioranza
Noi manteniamo due reti private che mantengono quasi la totalità del controllo delle risorse pubblicitarie alla faccia del liberismo alla faccia del libero mercato poi se resta qualcosa noi
Beh lo concediamo in termini di risorse finanziare per potervi far rifare a voi insieme al Partito popolare insieme a qualcun altro il terzo polo qualche cosa che si qualche cosa che si aggiunge ora io ritengo l'insieme di questa posizione quindi ripropongo la domanda
La ripropongo Appino
La ripropongo a Forza Italia l'arrivo con dalle forze della maggioranza voi che vi battete in nome del liberismo e del libero mercato mi dovete spiegare come fate a a pensare che sia sostenibile il nome di questi principi che voi professate
Il mantenimento della situazione attuale del nostro Paese ovviamente questo ha un elemento
Anche di ordine politico
E quindi qui si nega il tema delle incompatibilità seconda domanda abbiamo fatto un dibattito in Parlamento quel dibattito che milioni di italiani hanno avuto modo di vedere ebbene da quel dibattito emerso anche qui che all'Italia l'unico non lo so
Ma di sicuro nelle democrazie occidentali nelle democrazie del capitalismo maturo di questa nuova frontiera di prospettive di libertà e di civiltà eccetera eccetera
è l'unico paese in cui a colui che detiene un intero nel campo editoriale comunicativo e informativo
Si chiami Berlusconi si chiami in atti no non si chiama nate ma comunque come si chiama chiama chiunque esso sia al tempo stesso può avere addirittura la presidenza del consiglio a Berlusconi se stessi in America non solo non sarebbe nella situazione non avrebbe raggiunto quella posizione
Mossi sarebbe Doha avrebbe dovuto vendere le proprie proprietà liberarsi effettivamente di tutte le proprie proprietà oppure non avrebbe potuto proporre provvedimenti o intervenire su questioni che afferiscono alle proprie priorità questo in Italia vorrebbe dire che Berlusconi non potrebbe muovere un dito in quanto presidente del consiglio e informazione
Previdenza
Assicurazioni
Iniziative editoriali e ciò che non potrebbe fare niente nella sostanza quindi primo punto questo un punto fondamentale
E io ritengo che noi dobbiamo contrastare l'operazione che si cerca di compiere appunto con la di parlare solo della RAI
Solo del servizio pubblico noi siamo i più diretti interessati a parlare di riforma del servizio pubblico lo diceva Paissan io sono io sono molto d'accordo anche con diverse le cose che diceva Bolzoni ma oggi il primo punto è eliminare l'anomalia italiana e l'anomalia italiana è questa
Quindi antitrust e quindi compatibilità insieme a questo secondo gol di servizio pubblico certa la Rai è stata strumento di voti la RAI è stata per quarant'anni strumento del potere
E però è maturato una contraddizione perché pure essendo strumento di potere del potere e scarsamente servizio pubblico al suo interno sono comunque maturate
Competenza professionalità esperienze che sono tradotte in un livello anche di informazione e di comunicazione e così via che ha svolto un ruolo ha svolto un ruolo importante di cui va dato atto a quei giornalisti
Che quando comandavano appunto Andreotti e Craxi non andavano
Pollack cappello in mano a chiedere il posto a chiedere la promozione a Craxi Andreotti e diversi di quelli che sono andati col cappello in mano oggi stanno comparsi Italia con Alleanza Nazionale altra del rinnovamento quindi certo che bisogna farla
La moralizzazione nella RAI
Noi abbiamo polemizzato con i professori
Apertamente
Col precedente consiglio d'amministrazione abbiamo posto a Dematté il problema tu devi tirare i
Le discende dai cassetti in cui stanno nascosti
Ci sono problemi di appalti
Quanti problemi ci sono stati alla RAI in questi anni è certo che c'è perché non si tirano fuori
Perché non le ha tirate fuori Dematté
Le tiri fuori ora la nuova presidente della RAI
Le tiri fuori quante collusioni ci sono state quanti miliardi sono stati fatti fare a impresa e vicine alla Democrazia Cristiana Partito Socialista quanti affari sono stati fatti fare alla Fininvest
Perché il ventuno del il vecchio responsabile del settore pubblicitario della RAI
Che guarda caso pendeva tenere bassa la capacità di introito pubblicitario della RAI guarda caso sapete dov'è andata a finire dalla RAI guarda caso è andata alla Fininvest a fare ad avere una responsabilità pari da quel punto di vista quindi moralizzazione
Non guardare in faccia nessuno
Trasparenza basta con la lottizzazione su questo noi non abbiamo nessun problema anzi siamo noi gli alfieri di questa battaglia
Però questo deve voler dire
Che questa iniziativa di moralizzazione vera si porta in fondo non è per rendere la Rai sussidiari alla Fininvest non è per smantellare il servizio pubblico perché è questo il punto anche qui concordo molto comparsa
L'informazione non è
Produrre informazione produrre comunicazione non è produrre scarpe produrre serio produrre tavoli
L'informazione e la comunicazione rappresenta uno dei nodi appunto strategici della carattere democratico di una società
Se
Questi processi sono governati da una logica di profitto è evidente che quello il primo obiettivo
Ecco perché importanti servizio pubblico cioè garantire da questo punto di vista un autonomica informativa culturale un patrimonio generale per il nostro Paese ma sapete che nel giro di poco tempo da gennaio per certi versi
Nel giro di pochi mesi di pochissimi anni noi riceveremo nelle nostre case
Direttamente provenienti dagli Stati Uniti dal Giappone decine forse centinaia di canali e li riceveremo direttamente tradotti in italiano
Informazione film telefilm fiction come si attrezza Alitalia
Per garantire la propria autonomia culturale da questo punto di vista ecco perché importanti satellite è importante il cavo ma è importante che su questo si affermi una presenza pubblica
Esclusiva no
Ci deve essere solo il Pubblico no
I nuovi cioè la comunicazione sempre meno sarà tv così come la conosciamo ora
E sempre più usare il fatto che tu da casa tua con la televisione col telefono col computer ti decidi ti fai tu il palinsesto quotidiano entri in contatto con l'agenzia formativa con la scuola o l'università fai una serie di operazioni commerciali Abbado
Vado rapidamente a chiudere decidi tu quale film vedere quale documentario quale opera teatrale quale opera musicale ma tutto questo sarà appagamento ci saranno dei costi
E chi presiederà questi a questa serie di interventi ecco perché è importante su questo terreno che si realizzi una presenza pubblica e la presenza pubblica riformate significa riformare la RAI non privatizzare la STET e avere un polo pubblico RAI spetta come avviene in Francia come avviene in Germania anche qui ci dite dobbiamo fare come in Europa benissimo facciamo in anche in Italia come si fa in Europa ed è l'ultima cosa
Che voglio dire
Noi veniamo da una sul che fare veniamo da una campagna referendaria
Nel silenzio generale
Non è parlato la RAI figuriamoci la Fininvest non ne hanno parlato tanti giornali il movimento referendario
Altro che Pannella il movimento referendario di abrogazione della legge Mammì ha raccolto nel nostro Paese oltre settecento mila firme grazie all'impegno di migliaia di volontari di organizzazioni politiche di organizzazioni sociali di volontariato laiche cattoliche di sinistra voi giornalisti è stato un grande fatto
Io credo che il successo della raccolta referendari comitati per i referendum siano la premessa per costruire in Italia un movimento di massa democratico sui temi dell'informazione e della comunicazione
Ce ne sono le possibilità
Questa questione non può essere delegata ai giornalisti
Non può essere delegata ai politici non può essere delegata agli imprenditori dell'informazione della comunicazione di questa questione se è vero che è un un punto decisivo della democrazia dobbiamo diventare protagonisti tutti quanti noi
Dobbiamo essere da questo punto di vista protagoniste credo e chiudo effettivamente su questo
Che anche in questo troviamo un esempio di modernità anche qui vedete
La sinistra anche ceduto questa è la posizione mia come la penso io a tante lusinghe delle idee moderate di questi anni
La sinistra non è ha fatto una cosa sorpassata la sinistra una cosa modernissima
Se riesce a corrispondere ai bisogni moderni degli uomini e delle donne d'oggi
E punto dell'informazione della comunicazione un punto strategica un punto nevralgico io mi sento moderno e discutere di questo nel fare questo sento di raccogliere l'esempio che tanti di noi abbiamo in comune
A cui voi avete dedicato questa vostra festa a cui voi stessi di Rifondazione dedichiamo un pezzo fondamentale della nostra festa che comincia a Livorno e si terrà dal nove al diciannove settembre cioè Arrigo Berlinguer all'insegnamento che ci ha lasciato cioè di protagonismo
Di soggettività degli uomini e delle donne che devono diventare protagonisti appunto della propria vita ed è proprio futuro questo mi sembra moderno non mi sembra moderno questo ritorno all'indietro vedete
Pilo è uno dei rappresentanti di questa scuola in qualche modo il Presidente del Consiglio non muove passo se prima non ha un bel malloppo di sondaggi che gli dicono come vanno le cose qual è il grado di consenso
Degli italiani
E se c'è consenso di fare scelte se non c'è consenso non le fa poi capita anche appello di sbagliare e magari gli dà qualche indicazione sbagliata come sul decreto salva ladri tale per cui può il presidente del Consiglio ha costretto a fare rapidamente marcia indietro a me questo non sembra andare avanti
Sembra un tornare indietro quando secoli e millenni fa
I politici di allora i capi di allora
Prima di decidere guardavano il fegato degli animali guardavano il volo degli uccelli o guardavano le pietre sacre e come si componevano in base a quello assume la decisione no io non credo che questo sia la politica
Io credo che la politica la modernità della politica sia la decisione sul futuro della vita di ciascuno di noi e il fatto che noi insieme possiamo essere protagonisti di questo per questo ci serve informazione comunicazione nella lista trasparente e democratica
Usata
Io vorrei parlare un attimo dei sondaggi dell'esperto di sondaggi un poche settimane fa il Presidente del Consiglio Berlusconi a attaccato la RAI dicendo che era pregiudizialmente contraria al governo
E nel dire questo ha detto che lui sapeva dai sondaggi di cui aveva copia
Che la Speed che la gente aveva sfiducia nei confronti della RAI
I sondaggi che usa Berlusconi sono i sondaggi della dire la tromba qui che da Pilo guidata
Ora come si sposta questo risultato dei sondaggi cioè sfiducia verso la RAI
Col fatto che negli ultimi mesi tutti i telegiornali della RAI sono cresciuti degli ascolti ed hanno distaccato i telegiornali della Fininvest se la gente non ha fiducia nella RAI
Perché guarda più i telegiornali della RAI e le guarda sempre di più invece che quelli della Fininvest
Non vorrei che
Le sue informazioni
Residenti se ero troppo della abile propaganda che ha saputo fare di se stesso negli ultimi due anni Enrico Mentana
Cioè Enrico Mentana ha dato a bere
Anche a molti suoi colleghi che Canale cinque che il TG cinque aveva superato RAI uno cosicché qualcuno ha poi saputo strada cui potuto scrivere che TG uno aveva risuperato TG cinque allora per vostra informazione
TG cinque ha superato
TG uno
Poche volte nel corso dei due anni sicuramente quindi non è mai successo
Non solo possono mai successo il controsorpasso stiamo parlando di differenza degli ascolti che a un certo punto era diciamo di entità x tratti G uno di T cinque
E adesso diventata molto di più di quella x non solo questo non vale solo per il TG uno e TG cinque vale anche per gli altri TG tre per gli altri TG il TG tre ha aumentato gli ascolti il TG quattro di Fede
Li ha diminuiti cioè non è riferito soltanto i cui telegiornale principali
Ed è un'informazione stravagante rispetto a quello che invece dice il Presidente Berlusconi e rispetto ai sondaggi che lui ha non guardi non non è affatto stravagante perché questa la lettura di dati di questo genere
Che proviene da Fonti così diverse con una un sondaggio relativo la fiducia nei confronti dell'azienda RAI e l'altro gli ascolti sulla telegiornale RAI non sono due cose compatibile a meno che noi non vogliamo pensarla come in atti che pensa che i sondaggi sopruso sono come gli auspici degli stregoni dell'antichità io lascio Hanappi tutti i suoi pregiudizi e voglio sperare che lo faccia soltanto per ragioni propagandistiche voglio dire una cosa adesso che riguarda i sondaggi anche se poi io tornerò
Ospite del Festival dell'Unità ringrazio per questa dote ospitalità tornerò a parlare di sondaggi voglio solo dire questo su questo fatto dei sondaggi c'è una un fraintendimento
Che
Mi ha offeso per molto tempo oggi mi diverte però credo che comunque vada ripristini vada ripristinata la verità
Il la visione che guida me a fare i sondaggi Berlusconi a servirsene
Non è quella di chi intende trovare conferme necessariamente a opinioni preconcette e neanche come dice Nappi fare soltanto delle cose che sono popolari
E anzi io trovo estremamente sbiadite sbagliato quello di fare del sarcasmo su questo strumento
Senza sapere di cosa stiamo parlando questo uno strumento come tanti strumenti ce ne sono tanti per farsi un'idea delle cose
I sondaggi o meglio Lerici io faccio ricerche faccio sondaggi
Credo poco ai sondaggi credo molto alle ricerche o meglio credo ai sondaggi solo se sono preceduti da serie ricerche servono per capire quello che pensa il cittadino
Ora in realtà ci siamo lamentati così profondamente per così tanto tempo che i vecchi governanti non si curavano di cosa pensavano i cittadini
E oggi che qualcuno dei governanti invece si preoccupa di cosa pensano i cittadini semplicemente su questo facciamo dell'ironia perché evita l'ironia e sarcasmo non intendo censurabili perché non
Anzi penso che facciano bene a tutti lo dico soltanto perché
Sono convinto che anche alla sinistra fa bene e mi è piaciuta una dichiarazione di D'Alema in tal senso di dotarsi di tutti gli strumenti più o meno sofisticati per capire poi uno può prendere le decisioni che vuole per andare nella direzione che preferisce
Quanto quindi a quel sondaggio e a questi ascolti non trovò niente di contraddittorio
Io per
Molti anni per cinque anni mi sono occupato professionalmente di ascolti televisivi e vi posso dire che capita molto frequentemente che ci siano delle trasmissioni che fanno ascolto e che non sono apprezzate da parte dei telespettatori oppure conduttori faccio per dire che fanno molto ascolto ma come non ispirano fiducia oppure ci sono aziende enti ere che non hanno una buona immagine come azienda e poi fanno un prodotto che viene venduto questo è il caso questo il caso della RAI poi neanche in questo caso si è
Estremizzato alla polemica su questo su questo fatto in realtà per io so che esistono negli uffici della RAI delle ricerche Esso o perché queste ricerche in passato
Ho partecipato a dei gruppi di lavoro che le svolgevano quindi la RAI sa quello che io sto dicendo che
Evidenziano
Una caduta di fiducia nei confronti dell'azienda RAI e questo lo sanno benissimo in RAI così come lo può sapere chiunque vada al supermercato chiunque vada al bar chiunque di noi parla con i propri vicini c'è sfiducia nei confronti dell'azienda RAI
E c'è una sfiducia crescente
Dovuta ad una radicalizzazione io lo dico soltanto da una parte ma una radicalizzazione dell'uso strumentale dell'informazione in RAI
Questo da parte del cittadino qualche volta produce interesse nel senso dell'ascolto cioè il cittadino a casa cittadino telespettatore si guarda la trasmissione e se la gode anche perché c'è una certa polemica
Poi però
Il giorno dopo dice io però vorrei essere informato in una maniera meno concitata sono due cose diverse Center c'è fiducia in Emilio Fede come c'è chi dice Emilio Fede
Questo l'ha detto lei no era una domanda
Questo l'ha detto lei io non ho detto che c'è fiducia ed Emilio Fede non ho detto che c'è in fiducia più in Emilio Fede che da qualche in qualcuna
Ora
Dobbiamo allora ovest
Posso dire una cosa scusate mi posso dire una cosa su una cosa che ha detto balzo
Sì
Non perché Natoli dividendo contro la mia risposta
Era finita la do domande da questa alle sia balzo monili in due o tre punti
Che paesani un solo punto hanno diciamo accentuato alcune cose che io ho detto per criticarle ora siccome io mi rendo conto di essere venuto qui a dire delle cose abbastanza distoniche con quelle che hanno detto altri altre relatori qua diciamo non c'è bisogno
Di enfatizzare e tanto meno di caricaturale e tanto meno di De formarle per poterle criticare certi ce n'è abbastanza già dalla contrapposizione normale delle cose non c'è bisogno quindi di di deformare ciò che io ho voluto dire
In particolare mi riferisco al fatto che Balzani ha detto nessuno ha detto che stiamo parlando che la cosa principale de discorso ruota intorno alla divisione della torta pubblicitaria ha detto una falsità perché io avevo detto esattamente questo quindi mi permetto di correggerlo
E a deformato invece una mia visione delle cose quando ha detto la Rai non potrà più fare Grillo non è vero io invece ho inteso dire
Che proprio un servizio pubblico può fare una trasmissione su Grillo
Perché la televisione commerciale non credo che avrà la possibilità di per uno che si potrà permettere di fare una lo spettacolo di Grillo che parla male della pubblicità quindi in quel caso vive il servizio pubblico
E invece sono d'accordo con palissandro quando ha detto bisognerebbe che il servizio pubblico trovasse il modo nel modo giusto anche dal punto di vista della resa televisiva per fare delle trasmissioni dedicate all'informazione di quello che succede in Parlamento non sono invece d'accordo con lui
Sulla chiosa che ha fatto il mio concetto di sussidiarietà io mi rendo benissimo conto di aver già lanciato un sasso nel vespaio dicendo una cosa come questa che ho detto sulla sussidiarietà
Adesso però voglio che sia intesa chiaramente io intendo riferirmi a quel principio
Che Barzanti conosce molto bene che dice che le attività dello stato in materia in dei determinati campi in tutti quelli che non sono servizi essenziali devono essere svolti dai privati
A meno che ci siano lacune in questo svolgimento da parte dei privati e queste lacune non necessariamente devono essere attribuite a una cattiva volontà possano essere attribuite anche a una noni con non economicità
Ma ora vi domando voi lo sapete che negli ultimi sei o sette anni le trasmissioni dedicate alla RAI al teatro e al balletto classico sono non più del due per cento del palinsesto
Per io non dico che la RAI non debba fare i film perché Rita li faccia pure però non capisco perché ci vogliono i soldi del servizio pubblico per far questo mentre invece se c'è un'attività non economica
Visto che la RAI percepisce il canone utilizzi una parte del canone per fare queste trasmissioni che il privato non vuol fare perché non gli convengono
Ma qua un'altra cosa che si è che non si è detta poi per non entrare nei dettagli e questo uno degli assurdi della diciamo della deformazione dell'attività pubblica della RAI e questa la RAI in questi anni ha percepito dei soldi dal Canone e sono tanti però poi quando deve fare qualcosa di culturale o di informativo si fa dare dei soldi in più da altri organi dello Stato sotto forma di convenzione aggiuntive o persino di pubblicità
Faccio un esempio per molti anni Linea verde è stata una fonte di informazioni pagata da pubblica poi Dada sia da pubblicità occulta sia da convenzioni con alcuni apparati dello Stato
Allora lì il problema principale se vogliamo confrontarci bene su questo su questo argomento qua e quello di non travisare volutamente le posizioni altrui per ragioni di polemica
Il problema che io ho voluto porre e questo qua c'è uno squilibrio nel sistema io la vedo a modo mio naturalmente chiunque può vederlo a modo suo
Ma c'è un ultimo punto che io ho citato e che è stato ripreso da Nappi naturalmente a modo suo dal suo punto di vista quando ha chiamato i cittadini
A riprendersi servizio pubblico in questo l'ha detto anche Pais anche ha detto Ho un sogno che questa cosa che possano essere i cittadini ai leggere gli
I dirigenti della RAI ora non vorrei che questa fosse una trovata
Puramente retorica non voglio dire demagogico ma giusto per finire bene un discorso ci sta bene dire una roba del genere
Allora io vi dico che dal punto di vista degli operatori come di può confermare qualunque operatore dell'informazione c'è modo di ottenere non dico lo stesso risultato ma qualcosa di vicino a questo risultato semplicemente attraverso pro un modo di svolgere la propria professione
E allora il problema dell'informazione secondo me va spostato non bisogna continuare a parlare solo della proprietà perché in molti casi la proprietà non determina i contenuti e questo balzo onice lo può dire perché lui sa quanto i giornalisti sono gelosi custodi della loro autonomia professionale tranne quelli che non tengono vergogna
E poi se la vendono ma allora è un problema loro che se la prendono visto che hanno invece un contratto che gli consente di non prendersela e gliela garantisce allora voglio dire non c'è solo il problema di chi possiede i media
Esistono due altri problemi
Uno e il problema della presenza dentro i media e da questo punto di vista la sinistra può vantare la presenza di fior fior di professionisti devo dire falangi di operatori dell'informazione sono oggi delle persone che hanno personalmente fede progressista dichiarato meno
Ma quello che manca in questo discorso e l'altro il complemento di questo argomento ed è la visione dei problemi dello spettatore del telespettatore cittadino
Allora molto spesso questo dibattito si svolge tutto sulla proprietà dei mezzi di informazione e non si svolge invece sui doveri che hanno gli operatori dell'informazione nei confronti del cittadino telespettatore
Questo argomento è stato posto in Italia soltanto dal cardinale Martini
E non è andato molto avanti un discorso che si è fermato la per cui molti
In ossequio anche a degli dèi fasulli come quello citato da balzo Oni cioè il dio dell'audience in base a questo dio fasullo poi si perpetrano dei misfatti nei confronti del cittadino
Pensate a tutte le persone che come dicevo prima magari assistono a degli spettacoli raccapriccianti perché sono avvinti da delle immagini molto crude ma poi ne risentono
Dal punto di vista psichico mi riferisco in modo particolare i soggetti più deboli ai bambini
E i soggetti non difese questo problema non viene posto mai e sembra che l'unico problema sia di quello sia quello di chi possiede certe testate o di chi possedesse certi mezzo finito grazie
Allora allora si è fatta tarda sono le undici e mezzo ci avviamo alla chiusura anzi chiudiamo tornando all'interno della RAI rivolgendoci ancora Barzoni forse approfittando anche venne dell'intervento
I piloni della chiusura dell'intervento di Pilo che parla dei doveri del giornalista
In particolare ovviamente i doveri dei giornalisti dal pubblico
Mille seicento giornalisti alla RAI uno più uno meno secondo è il nuovo presidente decisamente troppi
Giornalistiche nel tendone qui a fianco nella Sala gialla questa sera sono anche stati commemorati perché c'è stata una serata in omaggio ai mari alpina giovane giornalista
Ecco allora i giornalisti della RAI tante volte nel bene tante volte nel male
Li abbiamo visti ne parliamo secondo molti punti di vista ce n'è uno che viene meno affrontato in questo periodo che invece ha creato qualche polemica alcuni mesi fa i giornalisti in politica
Sono molti i giornalisti della RAI in politica sono molti quelli della Fininvest a partire da Giuliano Ferrara
In poi
Una come vanno giudicati è giusto che a occuparsi delle questioni televisive che a occuparsi di questi gravi problemi oggi siano proprio i giornalisti che hanno parlamentari giornalisti che hanno interessi indiretti in queste vicende non tutti i giornalisti eletti al Parlamento hanno voluto prendere parte per esempio alla Commissione vicino ad parlamentare di vigilanza sulla RAI progressisti si sono tirati indietro ma ci sono Del Noce ci sono altri
I giornalisti famosi che invece partecipano l'Usigrai il sindacato che posizione a questo punto c'è fosse da temere in questa eccessivo presenza
Io non credo che ci sia da temere di questa eccessiva presenza apprezzo devo dire la scelta dei dei giornalisti deputati che hanno deciso di non occuparsi di questo problema l'apprezzo perché credo che sia la dimostrazione di un'autonomia che viene riconfermata dopodiché dico anche che però non ho paura dei giornalisti deputati quel di quelli che si occupano del nostro settore
Credo che dovremmo andare a scontri anche violenti con loro perché secondo almeno le indicazioni che arrivano da qualche parte
E non possiamo essere d'accordo non possiamo essere d'accordo con chi dice che il contratto di lavoro giornalistico e blindato e non permette la cacciata dei giornalisti dalle testate
Ringraziando Iddio è blindato
Qui credo che pochissimi ricordi non sappiano che per tre volte quando il contratto giornalisti veniva rinnovato mi pare ogni due anni
Per tre volte
Il contratto fu rinnovato con una cifra fissa di aumento che era di dieci mila lire
Quel contratto quei tre contratti
Portarono allora almeno le paghe dei giornalisti a livelli molto bassi
Ma portarono in compenso una normativa fortissima quella che oggi ci permette di essere autonomi quella che oggi ci permette di combattere nostre battaglie comma con quel tanto di libertà
Con cui possiamo come dire dimostrare se siamo in vendita oppure no
Ha ragione onorevole Piro
Quando dice che ne siamo
Come dire
Siamo molto attenti alla nostra autonomia
è il mio è il bene più grande che abbiamo credo che siano rimaste due categorie in questo Paese
Veramente
In condizioni di difendere la propria autonomia
Sono i giornalisti e magistrati
E non per nulla sono le due categorie che oggi almeno da qualche mese sono di più
Al centro dell'attenzione di più nel mirino delle forze politiche in genere perché io vorrei ricordare che in questi giorni non c'è in discussione soltanto il potere dei giornalisti della RAI quello su cui
Abbiamo annunciati tre giorni di sciopero l'attacco abbiamo detto e al contratto di lavoro
Ma lo dobbiamo ricordare che in questi giorni c'è al centro dell'attacco della politica la maggiore fonte di informazione di questo Paese l'agenzia Ansa
Non dobbiamo dimenticare che non più di tre o quattro mesi fa
Si tentò forse di più qualche mese fa
Si tentò con un decreto di impedire ai giornalisti raccontare
La verità sugli scandali
Quel famoso decreto che avrebbe impedito a questo Paese di conoscere lo scandalo di Tangentopoli se già fosse diventato una legge
Allora questi secondo me sono i problemi su cui dobbiamo misurarci
Io devo dire che ha ragione a una l'onorevole Pilo
Quando dice che il servizio pubblico non è ancora un servizio pubblico siamo d'accordo assolutamente onorevole Pilo su questo siamo d'accordo
Non siamo ancora un servizio pubblico non siamo ancora l'istituto di garanzia perché per esempio non riusciamo a verificare gli appalti per dieci anni abbiamo chiesto la lista degli appalti ai costi degli appalti all'azienda RAI
E per dieci anni non ci siamo riusciti avevamo cominciato ad hoc ad a vere qualche sentore
Con
Col governo dei professori su cui pure abbiamo avuto scontri anche violenti come tutti ricorderanno li abbiamo accolti
Con una frase lapidaria la riforma è morta
Bene con i professori cominciavamo a a vedere qualche numero qualche nome sugli appalti
Siamo indietro come servizio pubblico sulla trasparenza degli accessi e cioè sui metodi di assunzione dentro la RAI siamo riusciti ad imporre un concorso dicono che consociazione per questo
Bene quando c'è intenta a mo'di imporre quel concorso allora direttore generale Pasquarelli ci rispose e se i giornalisti che assumiamo per concorso io che ci sto a fare qui
Questo livello da consociazione
Quelli il confronto fra noi e l'azienda
Non c'è dubbio che siamo in ritardo come servizio pubblico sulla difesa dei diritti dei cittadini
Penso al diritto dire di di rettifica per una notizia mal data penso all'anonimato che ancora non riusciamo ad imporre sui minori sulle categorie deboli
Penso all'inversione del sommario nell'informazione regionale voi dovete sapere che c'è stata un'analisi di due anni fa
Con cui i cittadini hanno accolto hanno dimostrato grande interesse per l'informazione regionale poi l'abbiamo verificato agli ascolti però i cittadini chiederebbero di invertire
Qui la presentazione delle notizie partire da quelle che in genere il giornale vengono date per ultime vorrebbero averle per prime
Bene su questo ancora siamo in ritardo ancora i telegiornali regionali come quelli nazionali d'altra parte partono dalle notizie politiche e lasciamo per ultimo i problemi della società civile che invece sembrano essere i più interessanti e su questo il servizio pubblica il ritardo
Il servizio pubbliche ritardo sulla realizzazione della terza edizione del TG regionale per esempio la gente chiede di a vere informazione alle ventitré
Non siamo ancora riusciti a realizzarlo pur avendo messo a disposizione dell'azienda la possibilità di arrivare a questa terza edizione senza neppure un incremento di organico il che significa che nelle nelle redazioni regionali si comincerebbe a lavorare alle cinque del mattino e si finì nero si finirebbe alle undici di sera undici undici e mezza di sera
Però qualche cosa l'abbiamo fatta onorevole Pilo c'è la carta dei diritti per esempio che è stata un'altra grande battaglia la Carta dei diritti
Che si occupa dei problemi delle categorie deboli
Bene questa carta dei diritti
Stiamo tentando perché la Federazione nazionale della stampa ci ha chiesto di ipotizzare un percorso del genere la Carta dei diritti potrebbe diventare elaborata dal servizio pubblico insieme la Regione se la RAI la Carta dei diritti potrebbe diventare elemento centrale del contratto nazionale di lavoro giornalistico
Quindi non c'è alcun dubbio siamo in ritardo ma io credo che nonostante non ci sia dati
I tre giorni di sciopero alla nuova dirigenza aziendale noi dobbiamo dare ancora a questa dirigenza aziendale la fiducia
Dobbiamo capire se le prime i primi segnali che hanno mandato all'esterno sono i segnali che può dare un nuovo governo che intende affermarsi e spiegare che da quel momento a governare qualcun altro
E questo sarebbe naturale oppure se l'impressione che abbiamo avuto è quella esatta e cioè di un ridimensionamento del servizio pubblico
Due sole precisazioni e concludo una
Il il servizio pubblico a tanti Problemi
Anche di ordine economico però non bisogna dimenticare che il servizio pubblico in tutti questi anni ha pagato centotrenta miliardi di canone di concessione
Il privato Berlusconi ha pagato un miliardo e duecento milioni
Questo è un elemento non è
Non è l'elemento non è l'elemento centrale è uno degli elementi
L'Emilia
Però c'è usano ha pagato Millemiglia
Pubblicità senza alcun limite mentre il servizio pubblico aveva il limite il tetto pubblicitario
Ma non è l'unico elemento abbiamo molte colpe sulla nostra spalle non intendiamo chiamarci fuori da questo dicevo due sole precisazioni una onorevole Paissan forse mi sono espresso male io non difendo tutti i direttori della RAI
Io chiedo soltanto al no governo vera e di spiegarci qual è il percorso con cui vuole rinnovare i direttori
Allora le diciamo il piano triennale è stato bocciato si va a rinnovo del piano triennale ci dicano cosa vogliono fare della Rai e verifichino se i direttori sono in linea con quel piano triennale oppure no
I direttori che sono in linea continueranno quelli che non sono in linea dovranno avere il confronto con l'azienda e casomai la sostituzione continua a sostenere che nessuna azienda comunque licenzierà ebbe un direttore che ha portato incrementi di e pubblicità e incrementi di audience
Ultimo elemento io in omaggio alle regole che ci siamo dati come i giornalisti del servizio pubblico privo del mio solo stipendio e quindi il come dire i e quando sento parlare di milioni
Per me già diventa un elemento di una certa di una certa sensibilità poi sento parlare di miliardi e divento divento più nervoso io vorrei soltanto ricordare in questa occasione
Che ne dobbiamo riequilibrare il sistema dell'informazione
Cavo
Eterei carta stampata satellite torta pubblicitaria
Perché c'è un elemento su cui dobbiamo confrontarci che dobbiamo tener sempre presente
Il nostro sistema squilibrato e deve però come dire confrontarsi con altri sistemi quello europeo ma soprattutto con l'americano
Quando vi dicevo parlo di milioni e miele cito ogni anno in America vengono impegnati nel sistema informatico cinquecento mila miliardi di lire
Questo è il colosso con cui dobbiamo confrontarci se partiamo da questo dato probabilmente riusciamo purea trovare una maniera per arrivare al superamento della Mammì e riequilibrare il sistema se vogliamo arrivarci se invece ognuno vuol pensare credo al suo pezzetto di giardino credo che la sconfitta sarà per tutti e sarà una cultura mento che arriverà direttamente dall'esterno
Qui davvero concludiamo senza nessuna conclusione che sarebbe assolutamente superfluo ringraziamo i nostri ospiti ovviamente anche voi che avete partecipato al di fuori