Presentazione del libro di Dante Monda "Papa Francesco e il popolo. Una sfida per la Chiesa e la democrazia" (Morcelliana)

E tutti molto contenti che siate qua
Anche perché la giornata di oggi è stata una giornata diciamo faticose affannosa quindi essere arrivati qui in questo momento significa proprio
Avere voglia sapere avere voglia di conoscere avere voglia di capire
E devo dire che quando
Andrea l'anno prima no no no dico intenzionalmente Andrea quando Andrea ci ha un chiesto la possibilità diciamo di poter ospitare la presentazione di questo libro di Dante giustamente qui in questa è stato davvero un piacere poterlo fare non solo in omaggio al padre
Ma anche proprio perché ci sembra che temi di questo tipo
Che attraversano a mio avviso in questo momento la contingenza storica nel modo più proprio più incisivo proprio positiva e più
E meritano di essere trattati proprio con un'intelligenza Giovanni
Che va al di là degli schemi
Che va al di là diciamo tra virgolette di quelle che sono le esperienze che sono andate stratificando nel tempo quindi il fatto che questo libro nasca
Tra l'altro da una esperienza così particolare come la tesi
E che quindi sia un libro come dire calato nella passione di uno studente che affronta il proprio orizzonte culturale guardando con occhio di futuro al momento in cui lascia l'università per entrare
Nell'esperienza della vita contemporanea
Come professionista ma ci sembra un momento di rottura un momento come dire di liberamente dire rinnovamento improprio di rinnovamento nel sito di fare nuove le categorie culturali
Di far fare nuove le analisi interpretative
E c'era tutta la speranza che si facessero nuovi anche le deduzioni operative che è quello su cui tutti quanti ci interroghiamo dicevo prima commentando con qualcuno di voi e voi perdonate perché io sono qui in qualità del senatore crea come dire fatto i i tramiti per per l'accoglienza e per tutto se c'è un concetto che oggi attraversa ma quando di quel mondo politico intendo dire il mondo sociale con la sua profondità è l'assenteismo cioè è il popolo che non c'è
Quindi interrogarsi sul senso e sul valore del popolo
Su sia questo popolo
Su qual è la sua responsabilità
E fa quello che mi ha colpito molto come come dici tu nelle prime propone il primissime pagine e farlo scendendo come approccio metodologico l'approccio narrativo
Che non è l'approccio definitorio non è l'approccio speculativo del filosofo
Non è nemmeno da Passo dello storico per ricostruire le vicende è l'approccio narrativo che a me sembra il più esistenziale di tutti gli approcci perché quello che parte proprio ti racconto una storia
Ti dico cosa sta accadendo
Non ti dico comminata rabbini come andrà a finire no ti racconto come sta nascendo ecco
Questo approccio così
Direi scendono dal pregiudizio di chi vuole l'approccio scientificamente documentato quello che a un concorso ti dicono l'approccio rigoroso non è rigoroso uno qui non è questione di cercare un interlocutore che vada validando l'approccio qui e questione di cercare la sensibilità di qualcuno che vuole capire
Capire dove stiamo capire dove andiamo che poi interrogarsi davvero
Come siamo potuti arrivare a certe situazioni e vuole fare fino anche scegliendo quello che in ogni caso è il testimoni più autorevole del nostro tempo che papa Francesco
Per tenere insieme questa dimensioni che uno potrebbe immaginare totalmente elitaria no il Papa cioè più non per tutto il mondo cattolico non c'è non c'è una di più no
E tenere insieme l'esperienza del quotidiano esperienza diciamo appunto di un popolo o e cercare continuamente di riscrivere
Questa questa specie di ascensore di la comunicazione che sembra essersi così violentemente inceppato ecco a me è sembrato che lo fa
Alla luce di quella che è una pedagogia che pure oggi abbiamo smarrito che è la pedagogia dell'ascolto
è più facile il parlate
Che non l'ascolta siamo più preoccupati di quello che noi dobbiamo dire
Che non dell'ascolto di quello che l'atto ci dirà e se non c'è questo ascolto che crea le condizioni per la coesione reciproca perché riusciamo ad ascoltarci fra di noi e questo ci pone come popolo
Perché ci pone in una logica che per cui quello che tu dici è importante per me
E so anche che quello che io ti dico può essere importante per te e per tutti è noia importante quello che dice l'altro cioè ci ascoltiamo perché sappiamo che nelle sfaccettature della reciprocità riusciamo a costruire un'identità ma non come bene in partenza ma come obiettivo tendenza come bene che forse raggiungeremo
Questo può a vere mille chiavi
Di lettura e di interpretazione il mille metafore sicuramente la polvere sul piano sociale sì qual mentre la può avere sul piano ecclesiale sicuramente lo può avere anche nel piano direi
Strutturalmente professionale tu fai il professore fa il docente quindi sei a contatto con veramente la Next Generation cioè e nuovi giochi la nuova generazioni ma il potere anche su un piano politico riscoperta di questi due valori il valore dell'ascolto
Estratto non dei pregiudizi
Ma semplicemente dalla storia la storia che l'altro mi racconta
Comprese le sue contraddizioni
Poi la sua storia
E quella storia in qualche modo io la rispetto io la amo
E ed è per questo che diventando importante per me Paggi noi due qualcosa che esce dall'anonimato di un contesto in cui viviamo quindi occhi sono profondamente grata del servizio che paia tutti
Della della testimonianza della del giovane professore
Che non si attesta su una attività docente
Come un cliché ma che la riscopre in una quotidianità di accenti di promesse di temi e che quindi da questo punto di vista e profondamente innovativo
Grazie davvero tante azioni e le Grazie Mille senatrice
Io procederei adesso ringrazio tutti voi perché una giornata piuttosto abbiamo sfidato il caldo
Però ne è valsa la pena perché la sala io non le ho mai viste davvero meravigliosa
E io non perderei diciamo molto tempo in presentazioni ma andrei dritto al punto con monsignor Vincenzo Paglia
E diciamo dal suo punto di vista interno alla alla chiesa e alla logica e rapporto anche con la Chiesa di Francesco che cosa che cosa ci vuole dire di questo di questo testo che è uscito fuori appunto dopo tanta gestazione da da a partire da da una mia ricerca di tesi e poi vuole essere più che una teoria sono sono d'accordo una un racconto è una provocazione una sfida per ripensare alcune parole la la parola chiave della della democrazia che è appunto il popolo
Allora io ringrazio dell'invito e un vecchio storico come me al giovane storico che essi cimenta in un tema particolarmente delicato
Gli racconto quello no gli racconto gli accenno quello che due secoli fa un papà parlando
Non del popolo di Dio ma defilata e ci diceva
Si chiamava Grigore sedici sedici la Chiesa è divisa in due
Il clero e i laici gli uni per comandare gli altri per obbedire
Mille novecentotrentacinque trentatré eccetera
Passano un po'di anni
E Romolo Murri viene condannato dopo il Sillabo perché osa parlare di Democrazia Cristiana
Questo aggettivo cristiano democrazia
Anche lavava la condanna che peraltro era già avvenuta con con l'ex
Poi è arrivato il Concilio tra che ha ribaltato tutto ed è vero
E questo libro si iscrive in una storia
Che io vorrei dire travagliata o in una storia quella della Chiesa in particolare che vede via via approfondirsi di contenuti e significati
Se si prendono i trattati sulla Chiesa prima del Vaticano secondo e io ho studiato su uno di questi
Nel trattato De Ecclesia
Trecentocinquanta pagine trecento erano sul primato del Papa
Le altre trenta rimanenti
Sul resto
Arriva a Papa Bergoglio
La sera
Quando lui si affaccia alla finestra
In china il capo e prima di benedire lui
La formula
Chiede la benedizione Luigi
Al popolo
Cioè il trattato si è rovesciato
Stiamo in un'altra storia
Peraltro c'è da dire che questo suo gesto che lo aveva fatto qualche anno prima
Quando fu
Dall'incarico della diocesi puro Cypress qui lo fece lì
E ricevette un bel rimbrotto
Dagli uffici di Roma
Da quelle vicine all'Osservatore Romano
Non tanto per non parlare come dire invece ricorda il caso replica come se per sottolineare quanto questa categoria del popolo
Abbia avuto un travaglio enorme
In questi ultimi duecento anni della chiesa diciamo gli anni della modernità
Fino ad arrivare
A
Papà Francesco che arriva a chiedere lumi la benedizione
Del popolo
Quelli che stanno lì poi il popolo di Roma sapete come
Non so se sia proprio il santo popolo di Dio era per il popolo
Che stava lì per ricevere la benedizione ed identità Tolui
A benedire
Il Papa che inizia il suo ministero di pastori universale della Chiesa
Chi gli ha potuto seguire i lavori del Concilio ricorda bene tutto il dibattito sulla
Realtà del popolo di Dio che era nel primo schema nel primo orizzonte una realtà totalmente disattesa
E tuttavia con ancora presente
Con ancora presente una teologia come quella a cui ho accennato il primo documento del concilio Vaticano secondo per la forza del contenuto
Arriva a dire
Che è il popolo che celebra le liturgia non il prete
E si parla della actum osa partecipazione
Quando ancora ci giro brava messa rivolti il popolo in silenzio
Ma in questo caso la sensibilità del movimento liturgico aveva già scardinato
Una struttura di pensiero che non c'era ancora maturata sì matureranno i mesi successivi quando ribaltando ancora lo schema sulla Chiesa che i teologi pesca quello preparato e al primo posto la Chiesa veniva chiamata societas perfetta itinerario Kika ineguali sa
A parte i fratelli tutti qua e ineguali
A me sembra un po'altri sognare
Queste ecclesiologia viene scardinata dal Concilio
La Chiesa non è più una societas quindi tutti coloro che vogliono come dire schiacciare papa Francesco sulla riorganizzazione della chiesa
Hanno sbagliato Concilio
La Chiesa un mistero
è il mistero di Dio presente nella storia
Queste o l'apertura de de ecclesiale
Il secondo capitolo è il popolo di Dio
Dopo
Viene il Papa
E i vescovi e il clero
Ecco questo per sottolineare come questa teologica del popolo di cui tu hai come dire intrapreso una ricerca di grande interesse perché non è poi una teologia così chiare così netta
E quando il cardinale Bergoglio o il Bergoglio parla
Del popolo come una categoria mitica mitigano nel senso come dire
Nel senso di mistero
Nel senso di poliedricità di significato
Ecco quando parla di questo Papa Francesco debitore come tu giustamente fai vedere
Dal dai vescovi argentini tornati in argentina che costituiscono il consiglio pastorale sebbene poi giustamente tu si sottolinea anche l'apporto dei Guardini e dei conga che non vanno dimenticati
Guardini e con gare due teologi guardati con grande diffidenza
Contador nel Ticino quarantotto fu guarda tu come un teologo
Borderline
Condannati con la in ciclica
Del quarantanove sulla rinnovamento della dall'humani generis la teologia l'incendio di più dodici
E Guardini ugualmente Guardini neppure pure invitato al Concilio
Ecco perché questa Fonti di teologia del popolo matura in un ambiente
Particolare che si distingue da quello europeo o da quello teologico che la sistematizzato in maniera più attenta
Quelli che hanno scritto la Lumen Gentium quindi al secondo capitolo
Dove il popolo di Dio è la chiesa punto
Tu hai giustamente
Richiamato l'origine di questa teologia del popolo che in realtà in Europa era per lo più sconosciuta
Fino a che papa Francesco non fosse arrivato al pontificato e dell'America latina si conosceva la teologia della liberazione
In realtà condurre colorazioni
Una teologia come dirà per esempio monsignor Romero
Ora Teologia della liberazione integrale
E un'altra scuola teologica quella dell'antologia della inversione soprattutto inizialmente di Gutiérrez Marlon dopo
Quella di suo Brino quella di Wolff i quali io ricordo quando parlavo con i gesuiti di San Salvador che lì che poi furono uccisi egli a Curiglia
Un grande teologo
Tomista ma di raziocinio profondo per loro le categorie dell'analisi marxista era un importante per comprendere la realtà
Del
Del popolo o della liberazione
Del
Del popolo dell'America latina peraltro non dobbiamo dimenticare che il il primo la prima Conferenza Episcopale
Continentale nel mondo intero che ha accolto il Concilio e il c'è la merce all'America Latina
E tutti voi ricordate penso io li ho visti personalmente ho avuto molti amici
Tutti voi ricordate il fascino dell'America Latina negli anni settanta e ottanta pensate che a Verona una città che in questi ultimi giorni è tornata all'attenzione
Del popolo italiano non tanto per questa sua attenzione ma costruiti
Un seminario di italiani per l'America latina con cinquecento posti
E a dire che cinquecento preti italiani più avuto alcuni compagni che ancora sono lì che andarono in America Latina perché in America Latina c'era il laboratorio
Della chiesa conciliare che si rinnovava a partire dai poveri ecco questo ambiente
Che tu giustamente risottolineo e cerchi di scavare è la ragione a mio avviso del perché abbiamo avuto un papà
Latino americano
Dopo
L'ultimo Papa europeo
Perché l'America Latina è stato il continente il primo dell'evangelizzazione del Cinquecento
Il primo che ha vissuto il concilio Vaticano secondo in una maniera innovativa
Noi
Europei
Lo abbiamo capito con i nostri occhiali non abbiamo compreso
La molteplicità delle esperienze dell'America Latina e siccome ai miei tempi di giovane prete che ho visto Giuseppe De Rita che allora era ancor più forte
Di noi giovani interpreti della società
Lui ricorda
Caro Giuseppe Cristiani per il Socialismo
Ricordi evangelizzazione promozione umana quando la Conferenza Episcopale Italiana spaventata della deriva socialista del cattolicesimo italiano
E noi avevamo interpretato il cattolicesimo latino americano univocamente come tipologia della liberazione d'ispirazione marxista ma non era così
Era molto più controverso
Bergoglio faceva parte di questa parte di questa come dire Sudamerica che aveva inventato un nuovo tipo di tipologia di liberazione del popolo perché questa re conto deliberazione del popolo non attraverso categorie marxiste
Ma io vorrei può leggere successivamente ad esempio l'equivoco che è stato su nel quale purtroppo è stato interpretato anche Oscar Arnulfo Romero che ancora oggi molti ritengono il teologo dell'archeologia liberazione io
Che ho faticato e ho lottato contro la Curia romana posso dire e contro molti dell'episcopato latino americano
Perché dicevano che era appunto un
Ma ci sta un tenore celebrazione romeno nella sua biblioteca io va esaminato tutti i suoi libri
Dal primo all'ultimo sulla teologia deliberazione ce n'era uno
In due volumi
Che era il libro del suo teologo salvadoregno superino che in effetti è uno che tu citi dei teologi ed ero libri intonso
Non ha mai letto Romero
Aveva una concezione analoga
A quella di Bergoglio
Sono andato a rivedere alcune sue omelie e ne ho trovata una che io voglio citare proprio perché c'è un'assonanza
Tra coloro che si lasciano ispirare in maniera più forte dal Vangelo
O da una sitcom da un cristianesimo mistico
Rispetto ad un cristianesimo intellettuale
E diciamo come dire
Appunto succubi anche di un'analisi marxista
Io ricordo quando
Dovetti convincere Giovanni Paolo secondo che a Roma ero non era un marxista gli raccontai
Il Santo Padre Santo
Quale è stata la tesi di laurea il lavoro di Romero
Alla Gregoriana
Ciò accade ha fatto una tesi su San Giovanni della Croce
Lo stesso che ha studiato lui
è un marxista
Uno che studia un mistico
E a me impressionato perché questa categoria del popolo
Che papa Francesco USA che non è definibile è come dire e affrontabile
è da comprendere se volessi fare una incursione teologica ma non la faccio io la lega né per esempio a quella a quell'affermazione
Del riportata da Paolo quando Paolo ero dubbioso timoroso di andare a Corinto dopo la sconfitta di Atene
Quando appunto così confronto con i grandi come dire filosofi dell'immortalità dell'anima
Ma che non potevano credere alla resurrezione della carne
E lì Paolo che difese fino in fondo
Noi Pirlo ci rendiamo tanto resource negarle
Non è ancora oggi parliamo di immortalità dell'anima
Come gli ateniesi
E Paolo ci direbbe ne parliamo un'altra volta
Avete mai sentito parlare i preti al funerale di resurrezione della carne
Ci porti V
Paolo
Deluso da questa sconfitta
Viene respinto dal Signore ad andare Vangeli Zarra Corinto una città commerciale potremmo dire
La Milano di allora in un certo senso sì
E Pavone aveva timore e il signore dice o un grande popolo in quella città
Non era ancora state evangelizzatore Corinto
E il signore vedeva già un grande popolo in quella città ecco
La concezione di popolo di Papa Francesco e assonante a questa prospettiva teologica spirituale
Romero
Romero
Non vorrei aver dimenticato foglie
Sul sul
Ecco ci torno ciò tutti folli purtroppo
Dice rumeno
La Chiesa vuole risvegliare gli uomini al vero senso di popolo
Che cosa significa popolo
Popolo è una comunità di uomini dove tutti cooperano al bene comune
E che cos'è il bene comune
Il Concilio dice consiste in una serie di condizioni nelle quali i gruppi umani le famiglie gli individui dicono un clima nel quale possono migliorare sì diventare sempre più uomini
Il motivo per cui esiste una società una comunità politica
Non è la sicurezza dello Stato ma è l'uomo
Quando Cristo ha detto il sarà proprio il fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato egli mette l'uomo come fine di tutte le leggi e lo scopo di tutte le istituzioni non nell'uomo per lo Stato ma lo Stato e per l'uomo
Un uomo così come lo richiede lo sviluppo dell'umanità
E poi ha un bel sogno che a me piace cogliere perché mostra l'animo di vescovi come questi
Come Omero
Che hanno una visione che oggi viene rara
Artissima ovunque scrive Romero che bello pensare a Dio come il Papa dei popoli di tanti popoli che dicono secondo il suo pensiero e si chiamano anche del pluralismo delle nazioni
Lui sta parlando dei sei Paesi dell'America Centrale e sette per che diversità di caratteri tra i popoli pensata quanto questa è vero nei Paesi del Centro America
Ognuno ha il suo culto cinque figli di Dio
Quanto sarebbe bello che noi di questi cinque Paesi cinque
Sradicando i peccati della propria storia dalla dalla propria storia dalla propria politica dalla propria società dei propri rapporti ci presentassimo nel Signore nel giorno del Signore
Di esche pullman su un crocifisso che sta nella vicina nazione
Adesso non ricordo
Dunque come fratelli di Cristo
Era politico condotti da condizioni disumane a condizione di figli Didio immagini della sua presenza in questa piccola zona del Centro America ecco la concezione del popolo
Di Roma era a me pare particolarmente è simile a quella di Papa Francesco e ne ho avuto la conferma da Francesco stesso e chiudo il quale quando lo incontrai la prima volta parlandomi di Romero mi aggiunse subito bisogna fare immediatamente Santo Rutilio grande utile o grande chi era era un gesuita
Professore alla Uka dove stavano gli altri gesuiti di cui ho parlato prima il quale
Lascio di abitare nella casa dei gesuiti e andò ad abitare a dargli l'arresto in mezzo al popolo facendo teologia con loro
Era il provinciale del Salvatore Roma era un incontro in quanto provinciale dell'Argentina è cantò un'ammirazione non ci sono mai più incontrati ma perlomeno quella esperienza di un teologo che si immerge nel popolo e fatto elogia col popolo e viene ucciso
Con un catechista
E con un ragazzo di catechismo
è un po'come l'emblema
Martedì alle di quella che per Papa Francesco è
La teologia del popolo
Ecco perché credo che papa Francesco
Senta la prospettiva in questo caso teologica Ettore geologica pastorale di comprensione della pietà popolare come un unicum
Come un unicum
E chiede a tutti teologi pastori catechisti e anche chiunque vuole aiutare la liberazione li vede tutti uniti in un unico esplicito
Che nello spirito della chiesa nazionale organizzata è quello spirito che sta dentro
Tutti gli uomini e le donne di buona volontà e che formano quel popolo
Che è più grande di quello che noi vediamo ma che il signore di rete e per il quale fa Francesco
Continua a sognare e al quale chiede la benedizione perché il suo ministero sia santificato e per questo che insiste
Fino al parossismo mi raccomando pregate per me è questo il senso di quella preghiera di quella richiesta
Grazie mille grazie mille
Ringrazio molto per questo intervento molto denso presso do la parola a Emma Fattorini storica
L'unica adesso anche da un punto di vista storico vediamo un po'dico perché
Sale via tutte bellissimo intervento di Vincenzo perché è proprio citato ecco minuto parte dall'America Latina Emily faccio tutto quello che dice lui in questo senso
Tra i detrattori di di di Bergoglio sono tanti li descrive bene
Da anche c'è anche quella di considerare un semplice un sempliciotto quasi proprio perché viene dall'America Latina no cervello Winona la raffinatezza Dinacci tentare in euro Pei è un classico
E poi io vedo nel mio ragionamento vedrò le differenze che ci sono i referti tante forse anche più di quelle che metti in quindi faccio un po'la professoressa drammatica su alcuni punti però lo fa nel modo compunto Molto molto dispregiativo e però tu dici una cosa molto bella tra le tante ma cresciuto molto cioè quando dice il tuo pensiero non è semplice che non ci sarebbe niente di male peraltro nell'accezione bisogna Vincenzo ma è essenziale evitare dici così che è molto vero e proprio questo il punto quindi questa cosa del semplice ha fatto è diverso in questo caso dell'American perché è molto diverso molto diverso
Della storia e quindi nel senso del popolo e vediamo allo tu cominci infatti definendo bene la storia dell'Argentina Argentina certo che America latina ma è l'Argentina perché l'America Latina noi sempre con la nostra presunzione occidentale con l'africano Luciani era mora medicate
Recati al tante cose come la Teresa e la liberazione come è l'Argentina che latina però Nutt undici punti giusti festa storico perché la mail pensa che
Per citare un altro attore come Gramsci che tornerà molte volte nelle conclusioni tu appunto una mente persino Gramsci parla del caso dei gesuiti del Sei e Settecento come un laboratorio di modernità
Per tutti la visita di fare modificazioni cioè un classico della storia dell'umanità questa dei gesuiti lì
E poi tu descrivi bene quindi come come chiedono ma viene con come come dire delle contraddizioni di fondo no per cui è un Paese che conosce l'illuminismo moderato quello francese con l'americano è è e molto vicino a noi il paese più vicino a noi a tanti rapporti con l'Europa
E poi dice vera cultura cattolica però è quella che fa da collante di tutte queste contraddizioni e quindi poi diventa negli anni Venti del Novecento
è un po'il vero unito proprio della nazione cattolica
Fino arrivare
Nel quarantasei cinquantacinque a quel peronismo che tanto poi fascino e condizionerà Bergoglio dobbiamo avere paura di vedere le cose no ecco in questa carrellata di chi ci dà l'idea di come la questa questa storia molto particolare dell'Argentina e soffermiamoci queste prime differenze
Con la nostra storia invece il concetto di nazione cattolica qui c'è la prima grande differenza
Nel senso che per noi la nazione ha tutta un'altra storia così è tutta un'altra storia quella del popolo cattolico
Che nasce in opposizione a nazione nasce in opposizione ai cattolici alla sulla loro cultura tanto che per citare un altro tutore che tornerà nelle conclusioni che io spero farà Bellini che viviamo tutte le conclusioni e cioè Sturzo Sturzo cosa fa è quello che per primo capisce l'importanza che il popolo cattolico si riconcilia con lo Stato laico con la nazione
Perché e il proprio valore all'estremità dei cattolici
Puniti a loro volta da tutti i processi di affermazione della nazione d'Europa essere estraneo
E questo in tutta Europa in con Non expedit da noi
No che è la la il modo con cui usciamo dal Risorgimento un Risorgimento che cancella i cattolici le quali siamo più scudo non c'è per questo momento sono approva pedanteria mia diventa infinita
Di fare la lezione però questa lezione è un classico che non è solo dell'Italia di tutti i processi di affermazione nazionale pensate al Kulturkampf in Germania che l'arco la che ha più storia simile alla nostra
Cioè i cattolici sono messi fuorilegge non solo sono esclusi dalla politica come la nostra storia ma proprio cancellati come i socialisti
I francesi qualche anno dopo con la laicità è cioè insomma è un processo molto lento quello di avvicinamento dei cattolici alla nazione e non è scontato non nasce con la nazione mentre è contraria all'Argentina è la nazione e e la cattolicità
Che fonda la Nazione il modello di reazione proprio quella cattolica
E andiamo avanti da soli per coro quesiti
Proprio sui contenuti del del testo
E allora lui lui nostro il nostro Dante cosa fa
Vede qua lei sono queste novità subito entra subito in medias res voi dopo ci sarà tornerà in pompa ciclico questo questo testo che ho letto tutto d'un fiato descritto molto bene perché attardato degli arricchimenti delle delle delle sia ha ha un andamento un po'a spirale perché torna approfondisce
E dice subito che sono questi due elementi che sono molto alte queste molto diversa dalla nostra storia e cioè l'affinità affettiva di tutto un termine simile c'è che dire tenere insieme il popolo quindi c'è subito il sentimento della moglie la misericordia di affetto ci ha quest'aspetto non razionale
E tra l'altro all'Unità soggettiva del popolo e vedremo quanto si approfondirà questa porta no
Allora uno legge queste anche qui facendo sempre questo confronto che farò nella in questa mia esposizione del suo testo c'è uno salta subito sulla sedici ma come pensiamo alla raffinatezza delle mediazioni nostre di Marie di di di munire Enoc tutte queste mediazioni differenze dei piani Noli affettività soggettività quindi anche lì una gran differenza poi
Rimaniamo però so anche lì sono rimasta sorpresa il passare subito nel primo capitolo agguati di Guardini è un vecio comunque un
Un autore assolutamente non solo moderno anticipatore
Ma molto molto occidentale niente di America Latina c'è niente di questo percorso parallelo che sta che fai tu perché io cerco di portare invece sulla nostra storia per vedere le differenze con l'Occidente no
Vuol dire un altro attore su quello dovremo proprio tornare in continuazione io
Ho fatto molto concorsopoli magistrale gli altri li facevo sempre sulle guerre senza scaduto salì inconscio cosa diceva ma erano molto interessati a sulle guerre ragazzi uno subordine era una scommessa questo con di di Gerrard ragazzi bravi però Guardini fra
E in rete non entusiasti per la per l'anticipazione cioè degli anni cinquanta e la fine della modernità la post-modernità Lucci quindi l'Occidente in crisi e cioè un autore molto avanzato diciamo no non
E quindi mi ha sorpreso perché sapevo che era stato questo studi della dottorato di Bergoglio però mi mi è piaciuto come la e agganciato tu perché ci riporta invece a un Occidente molto raffinato
E lo fai sul punto in cui di nuovo ci sposta contro la tradizione hegeliano occidentale c'è quella di vedere le contraddizioni però di trovare la sintesi
No che invece il bile pensiero opposto a quello del il Papa ma anche a un pensiero del PCI e della filosofia occidentale
Perché come Bini super occidentale dicevamo
Ma di tutto il per tutta la filosofia del soggetto pensiamo ma il testo non mi faccio forza pedanteria ma insomma è tutto un filone che non c'è solo qui che la nazionalità però le le mi sono fatto un'altra domanda però va primo capitolo c'è una che rapporto c'è con questo
Pensiero che che Bergoglio perché da Guardini della opposizione polare cioè che le contraddizione le poi le le le le differenze mettiamola così
Per Bergoglio
Dalla strada di vuol dire non hanno messi invece seriamente non hanno una sintesi a tutto tondo stanno lì nella loro dinamicità gusto non c'è bisogno di una soluzione di sintesi suprema come c'è in in tutto il pensiero hegeliano storicista
Ma si sta nella sintesi no alcol casi operaio rivoluzione
Ma anche stanno riaperte queste cose allora mi è venuto in mente la completa si oppose torni capaci metta che rapporto c'era con quell'atto non è pari a quello ti do un suggerimento perché c'entra con quello che dice alla fine quando parli dell'amico nemico
No e dice che anche questo far citando ci metta cioè la coppia amico nemico dismette precede quella di buone cattivo anche questo c'è una fin e questa interessante ad approfondire anche su l'aspetto perché dico perché
è un modo di punto in cui tutto questa dimensione diciamo americana ha dei rapporti col pensiero più avanzato che quello di pensatori della crisi della stella teologia politica quindi ma vini Carl Schmitt tutto discutibili corretti
Bene andiamo anche e c'è un altro precisazione di questo cioè l'etica non esiste dunque ma anche nella nostra filo sia occidentale se non si incarna
Sì dosi incardinare altane i fatti
Cioè resta lettera morta
E ciò embargo voglio questo diventa sì la bontà non si fa azione non si fa agire no si incarna qui c'è la dimensione dell'etica che non esiste di per sé non ha nessun valore se non si attua e anche questo ce la dice tanta
Pensiamo su su un gentile sull'atto sul fare
C'ha degli aspetti quasi più turisti
E va bene e lui poi lo traduce questa carnalità che abbiamo sentito prima il ISPO Polo convoca
Che ti colloca che cosa una scelta e quindi a una lotta e quindi siamo proprio Teologia della liberazione quella ma di quella natura lì
E quindi adesso io non non mi dilungo Temper in tutto e per tutto ma sono tanti i concetti fondamentali che Luís tedesca son possono essere bivalenti si arricchiscono di qua e di là
A partire da quello che è l'oggetto del lavoro cioè il forte il popolo no io penso al forca
Che poi lui traduce in tanti aspetti prettamente cioè non molto quella del quartiere come radicamento no il quartiere molto americane partir Mancini abbiamo più come neanche niente pari chiariamo
Ma altrettante a coppie molto occidentali la cultura civilizzazione cioè la cultura come interiorità e non solo come civiltà insomma
Però anche lì vengo delle assonanze fanno quasi paura perché non parla di questo popolo sì poi vediamo che mitiche mito e non è mistica però lui questo senso della Terra quartiere era a terra intratterrò sita come definisce insomma questo radicamento
Sì se ci pensate bene al nostro sola misura ci fa venire in mente il brutto Bohdan della destra
Europea totalitaria cioè il sangue è la terra questo era Hitler questi erano i movimenti che sta giravano intorno a lui l'ha radicamento nella terra
E nella natura
E però allora
Noi però cosa abbiamo fatto come Fondazione delle radici cristiane abbiamo contribuito all'universalità dei diritti quelli che poi saranno delle costituzioni dei diritti umani
Il collega con con la lettera con i Galati tre ventotto no non c'è più né uomo né donna noi abbiamo trovato un'uguaglianza che
Si incarna ma che ha dei principi generali universali e quindi cosmopoliti
Questo nella premessa voi andiamo ai due grandi puntoni chiesto uno
La realizzazione di questo ragionamento la storia e la politica la storia dice bene Riccardi nelle conclusioni cioè nel postazione
Ma grossa qui cristiani sono tutti storici infatti cena nella scuola di sconosciuti
Che vede Andrea come maestro come storico
Ma vascone storici e nel senso critici anche Dante cioè di narratori di terra Conticello di un'evoluzione non impostati Zazie la no che sono un farsi come il popolo che ha appunto bisogno di racconti
Poi Fukuyama la fine della storia fine della storia tu dici che non è vero che delle inverte l'Apocalisse invece va be'poi lo vediamo io temo che purtroppo ci abbia molte persone sono molto più pessimista dicevo
E poi c'è Bergoglio con i fratelli tutti
Dopo blocchiamo in questo cioè lui dice giustamente citato da tutti voi del codice non c'è memoria se se c'è il popolo non no se non c'è memoria non c'è popolano e quale memoria memoria selettiva memoria che unisce avere le radici tutte cose giustissime che giustifichi ossigeno
Spiegano ovviamente non giustificano spiega no questi sovrani spiega anche conservatore di destra che dicevo prima
Perché loro rivendicano giustamente giustamente sempre nel senso che si capisce un'astrattezza cosmopolita della nostra della nostra tecnocrazia politically correct per cui tutti uguali a tutti i principi astratti non c'è nessuna radice lì
Lei capisce bene Bergoglio coglie il punto vero della nostro disastro occidentale anche di quel che sta succedendo terrificante
Di questi di questo mese cioè cioè vision punto felicissimo benissimo come si come questa risposta si darà poi sentiamo Follini ma vediamo nelle conclusioni
Di politica alta questa cosa quindi bisogna divisione mi dice anche Andrea quali edizioni però insomma non è chiaro
Perché è vero che solo con l'appartenenza si dà identità come dice sempre che vergogna ma come ci si arriva e allora arriviamo poi alla politica dunque mi di popoli in questo è tutto quello che mi ha letto il popolo non è una mistica non è una cosa che sta lì fissa in astratto
Mitico perché il mitico il merito è evoluzione evocano c'è il mito uno
Dal mito dalla psicanalisi dagli antichi greci limiti perché ci sono dentro di noi che sono sono degli archetipi no che fondano l'identità soggettive e quelle oggettive della storia quindi il mito e dinamico
Bene poi torniamo un altro punto che racchiude tutti questi quindi dice Bergoglio questa non è un'idea illuministica questo sale questa definizione di popolo
Un liberale no ma è
Un immerge il sì o starci dentro perché ha esperienza quindi sperimentare ammonta di tale io sull'illuminismo liberale non sarei così tranchant perché invece quello è una grande è una grande fonte ancora può essere di speranza certo non ideologica non non dei Litta non estranea
Ma qui faccio un'altra appunto per approfondire
E perché non è solo così negativo perché se tu vedi bene e per me questo è una cosa molto importante di Bergoglio Luís nella fratelli tutti è il primo che supera davvero le i pregiudizi cattolici verso l'Illuminismo
Poi si riconcilia e fa un discorso avanzato per nessun Papa aveva mai fatto
Neanche Paolo sesto che poi si era misurato come la modernità
Non ne parliamo di obiettiva che invece lo vedeva male vediamo benissimo
L'illuminismo davvero invece Luís io non lo so forse anche inconsciamente lo fa per poter poi rivendicare la fraternità come elemento decisivo rispetto alla libertà l'uguaglianza no
Però certo è che lui dice noi accettiamo guardate che per per la cultura cattolica un passo enorme questo qua e tutti lo fanno sempliciotto ma io l'avallo delle streghe io l'ho fatto nel mio piccolo in questi libri che abbiamo fatto con la Fratelli tutti nel cortile dei Gentili
Io dico punti lo dico continuamente cioè Bergoglio si riconcilia con illuminismo e che che che dove ci sono i tre fondamenti no e qualità dice libertà uguaglianza e fraternità
Va bene e quindi questo è molto importante non è utilizzi e che anti illuminista così incerto illuminismo è un certo liberalismo quello di Sturzo per esempio per lo meno
E per esempio nove otto esempio concreto più per poi radicale in esempi concreti quando lui dice che è la realtà supera l'idea no
Quello è la prova di questo
Nell'antideologica verrà applicata e per esempio qui interpello in duplice premerebbe aste sempre don Vincenzo mio parroco contribuisca no come dicevi bene no leggibili come voi vedete alla prova nel senso che Bergoglio questa applicazione della realtà che supera l'ideologia e l'ha applicata alla famiglia se pensiamo a tutte le polemiche che ne hanno fatto contro sul Sinodo la famiglia
Non era per cioè banalmente è stato letto come aperturismo conservatori contro progressisti no lì lui dice la realtà è quella delle famiglie oggi come come la democrazia come la società va tutto è un disastro è faticosissima è così e così partiamo di lì non dal modello astratto dell'idealizzazione della famiglia chi di noi vive nella realtà vera
Sa benissimo che le relazioni sono faticosi siano molto più di prima per tre mila trecento ragioni e questo compito Toronto invidiamo
Ma anche noi come donne e femministe lo sappiamo e colui e capito che con una lettera conserve conservatori e progressisti quel tedeschi tutto è che lo dice partiamo dalla realtà e quindi insieme a tutta la famiglia si fa così e finisco sulla politica
A politica Luigi dici bene non sia occupa non anche se molti lo criticano Paolo perché dice troppe cose di tutti i tipi ma lo fa perché c'ha questo bisogno di immersione nella realtà Ascom è quello che lo rende che lo fa parlare su tutto non è una presunzione integralista di voler dire le soluzioni cristiane su tanti problemi no
è una postura che è quella postura di stare dentro le la realtà le cose e quindi il popolo quel che ne resta nei nostri Paesi perché lì la differenza con l'America Latina
Però lui coglie benissimo anche in termini politici quando dice la democrazia si atrofizza perché diventa puramente nominalistica basta che guardiamo noia a percentuali delle astensioni
Che è la forma più volgare adesso faccio una caduta di tono dopo tutti questi discorsi filosofici perché attribuisco giustamente però è un dato di fatto no cioè quando siamo sotto della della metà tu capisci che proprio e democratico quello che democratico il voto non lo so
Quindi invece è davvero in una crisi molto forte non so speriamo non irreversibile allora lui dice non è nominalistica se si fa la politica la democrazia per e con il popolo centro vediamo se non eri te tecnocrazia astrattezza ci vuole coinvolgimenti arriviamo alle risposte possibili
Sì non sono certo si capisce
Ce li aveva non c'è problema no no no
Antonello prelevati lire conoscerti no no Artù capisce perché stavo parlando di qua
Ne ho provveduto va be'
La vita scusi Alboni cominciata
No no lega non temete non temete
Allora
Dunque vi dicevo non è una come ha fatto ingenuo che pare di tanti aspetti anche politici ma è questa postura dell'immersione
Questo contaminarsi appunto in modo empatico però appunto come si ottiene questa partecipazione perché lo dice la democrazia deve essere partecipata se noi astratta ma come la relazionalità tutta questa cosa la studiosa Argentina Cuda è così
E allora arriva alla fine i riferimenti che in che mondo fa sono ha un pensiero post post marxista nel senso di gramsciano tu pare di Chantal muffa del marito lo lo pensa che io sono così vecchia che lo sono stata molto amica della Chantal muffa perché perché lei era una ma gramsciana negli anni settanta ottanta quando Gramsci era io mi sono laureata su Gramsci e la religione quindi eravamo proprio
L'ho frequentata questa francese sono tutta una storia
E noi sappiamo che quando Gramsci come Autore è scemato dall'interesse in Occidente è stato diventato il primo autore letto in America Latina è l'autore italiano più letto persino più di Pinocchio per come sapete
Il libro più letto al mondo italiano
Perché perché Gramsci rappresentai lo studioso che interessa di più per il nesso sviluppo e sottosviluppo mentre se e è considerato superato Pes studiare le nostre democrazie in crisi quelle opulente quelle quelle mature che ormai non sono più né mature né opulenti e questo siamo arrivati in questo è no Bartolomeo adulta in questo
è è invece molto attuale questo pensiero non è affatto nel sempliciotto né superato né legato solo all'arretratezza diventa molto attuale anche per noi e io qui
Chiudo su questo
E io qui no non posso non pensare più che alla Chantal muffa questi queste sono tutti dei posti Luís usa questi perché lì c'è quella cultura vi dicevo gramsciana ma noi abbiamo una tradizione fortissima dell'esperienza popolare che
Do un populista che Sturzo ma Sturzo non solo
Quello del diciannove del de dei liberi e forti che pure resta anch'attualissimo ma le traduzioni possibili fatte dopo
Quando già non c'era più quando è venuto ritornato in spirito
Cioè quelle di allora sono importantissime perché quello che riconcilia il popolo alla nazione all'uscita attonita i cattolici in Italia e non ne erano erano completamente estranei
E lo fa con un solidarismo sociale che non è moderato cioè è un centro di di Sturzo è un centrismo temperato più che moderato non è confessionale e laico vediamo quante cose moderne su tutto questo dibattito del centro oggi
Questo il centro vitale queste sono delle ricette che io
Quindi non vuole uno Stato forte efficiente fatto di competenze ma decentrato i Comuni eravamo al primo posto
Nel suo orizzonte e nel mezzo i corpi intermedi e cosa che presenti insieme in Bergoglio che allora era fatto di casse di risparmio associazionismo rurale piccole e medie imprese
Che oggi sono in crisi anche loro questi questo terzo settore o questi corpi intermedi
Perché stanno nascoste non hanno rappresentanza non son vitalizzare dalla politica sono un richiamo anche nella cultura cattolica si si dice sempre il soggetto ma non hanno rappresentanza reale lì giovani sono qua quelli che devono muoversi su questo perché perché l'altro aspetto legato questo il del del migliore Sturzo era proprio quello di formare una classe politica
Non solo radicata e quindi l'uso voglio unire vuole mettere popolo dello Stato ma competente
Competente ed esperta in merito al discorso che facevamo prima con me
I ragazzi
Perché era un'alternativa a quella classe politica elitaria delle classi borghesi liberali e quello liberalismo che non piace Bergoglio non deve piacere a nessuno di noi perché quello quello morto
Era una una una classe politica delle élite che escludeva per definizione il corpo che il popolo che doveva essere imbonitore educato ma non è innervato dai corpi intermedi
E dall'altra era anche l'alternativa mi a quella a quella a quella da quella classe politica dei socialisti entrano in competizione con quella dei socialisti che era conflittuali si leggeva sulla lotta di classe come dato ontologico
Mentre è interclassista mo'corte giustamente interclassista questo solidarismo quindi insomma
Coi socialisti producevano uno scudo la proposta statalista no di sindacalismo burocratico massimalista che anche questa ce la dice tanto quanto è moderna e va bene
Quando lo dà in America dopo la chiusura col fascismo del del primo partito popolare
A a una sorta di anticipazione di quel liberalismo Dimas sale americano con degli aspetti positivi che quando torno in Italia ci porterà
Sotto sorvolo la lezione su su quando torna nel quarantasei che non vuole la DC non aderisce perché dice che è troppo torto del fascismo Luís non appoggia la DC del secondo dopoguerra
E finisce lì la sua storia storia
Diciamo reale però e qui lascia la palla tutta a Follini però
Torna il lo SMI migliore Sturzo in tratti che allora apparivano così inattuali nel secondo dopoguerra ma con la Prima Repubblica con la crisi della Prima Repubblica quando Sturzo torna in spirito non c'è più
Però tiene molto molto giustamente evocato in modo che non ce la faremo non ce la faranno
Col cattolicesimo politico che vuole cambiare il sistema e quindi Martinazzoli tutta quella parte lì
Allora io
Finisco perché qui poi finisce il muro di Berlino fa crollare anche quello che resta della politica dei cattolici però io voglio richiamare l'attenzione a questa quantità questa chiusura cioè questa è diciamo il lavoro di di tante questo lavoro in cui noi ci stiamo soffermando secondo me a quella apre a questa proposta politica che giustamente non può venire da Bergoglio perché è un papà non deve far politica e Luís poi non avrebbe queste categorie perché il suo non sono poi e va bene quindi finisco Brie con la parola a Follini dicendogli che quindi ha perfettamente ragione nel dire che la democrazia esausta la politica quasi finita
è una storia è una svolta epocale perché con questa guerra e finisco proprio secondo me tutto questo conflittualità che abbiamo tra di noi in Italia che non c'è dalle altre parti tra pacifisti crebbe considerati riempirci tutta questa questa quest'altra campagna contro il Papa pazzesca che che che che come se fosse un anche lì un sempliciotto
I reni ecco
E come quella contro Benedetto quindici siamo che aveva capito l'unico e poi l'arto orografia della migliore storia recuperato come lo avesse comunico capito che fosse un'inutile strage anche quella della prima della Prima guerra mondiale ecco questa incomprensione del Papa
A me colpisce per la inconsapevolezza
Di quelli che lo attaccano della gravità della situazione in cui siamo finiti
Altro che crisi della politica un po'qua un po'là siamo di fronte a una cosa gravissima ma non solo sul piano umanitario come diceva Benedetto quindicesimo ma proprio per il per il contesto geo politico che non capiremo più andremo a finire non sono neanche per l'atomica ma proprio è una situazione che di cui non c'è consapevolezza in chi non fa di tutto di tutto di tutto per trovare la pace sta lì a schierarsi Checco che ha definito dall'addebito è ovvio
E con questo mi fermi qui seconda e sicché allora tutte queste categorie non sono solo teologiche e politiche badi bene devono diventare politiche eccome con nuove categorie del diplomazia vaticana
E qui si apre il vero problema che però adesso posso perché se no incidente Follini
Ma Dante ha scritto
Un bel libro lo ha scritto a modo suo in punta di piedi e quindi va seguito
Con molta circospezione direi quasi con delicatezza per per come lui e per come pone l'argomento naturalmente l'argomento ci consente di sconfinare molti luoghi e dando la parola a me credo che lui corra consapevolmente il rischio di abbassare molto diciamo
Il piano della discussione
Ma soprattutto è un argomento che
Ha dentro di sé una contraddizione insanabile nel senso che il popolo ricorre continuamente nella riflessione a più voci
Anche questa sera abbiamo animato
Ma resta sempre molto difficile definirlo è come richiama nella sua prefazione padre Spadaro
La domanda è come come lo si costruisce e attraverso quale racconto
Si approda un'idea di popolo che possono essere condiviso possano farci capire meglio gli uni con gli altri
Era inevitabile che un Papa venuto dalla fine del mondo venisse poi
In qualche modo
Interpretato nella chiave di lettura delle sue origini del del suo Paese
E il Paese in cui è nato del vissuto fino
Pochissimi anni fa
E come è noto il paese in cui populismo ha avuto le radici più profonde ha dato il peggior forse anche il meglio di sé
E ed era
Gioco forza tra appunto pressoché inevitabile che
La interpretazione anche politica che ne venisse data risentì se di questa vicinanza
Come dire logistica
Il merito del libro di Dante è che ci restituisce tutta la complessità invece del pensiero
Un'idea
Anche complicata di che cosa sia una comunità politica il poliedro appunto come viene ricordato
L'influenza di Guardini e quindi c'è un tratto quasi romantico nel definire politico come un artista comunque strutture
Diciamo di questi tempi non non va molto di moda questo tipo di apprezzamento
E inevitabilmente chi ha a che vedere con la politica si rispecchia nel popolo come i popoli o nelle diverse
Frammentazioni del popolo e non può non riconoscere che popolo è contemporaneamente un insieme di legami e un insieme di distinzioni
E si intuisce anche se
Tante a come dire l'accortezza di non essere troppo esplicito su queste su su questo versante
Che
Il popolo in una corretta definizione di sé non è populista
Cioè non è
Sacra Lizza atto non è utilizzato
E soprattutto non è visto come
Tutto indistinto
Il valore del popolo Span nel nella quantità di legami di esperienza e di storia che lo attraversano
E e questo dato fa come dire la differenza
Rispetto a un'idea invece molto strumentale che ha preso a correre negli ultimi tempi
E che tende appunto a vedere nel popolo
Non la virtù che tiene astrattamente evocata ma la massa di manovra che viene utilizzata è utilizzata sempre in una chiave
Conflittuale dove il conflitto tende ad andare altrove
Ora
Eh ma
Mi ha provocato sul sugli argomenti più o diciamo di di di più stretta attualità
Io non non voglio né annoiarvi né però sfuggire
Alla questione
Tutta questa riflessione sta dentro un contesto e dentro un paese dentro una quantità di persone che siamo noi questa sera tanti altri
Che hanno attraversato
Tutte le crisi possibili e immaginabili
Noi si può dire che negli ultimi venti trent'anni adesso non so quantificare
Vedo Mannino e penso a percorsi che abbiamo attraversato anche insieme
Non ci siamo preclusi pressoché nulla
Noi
Abbiamo assommato
Almeno tre crisi una dietro l'altra e tutte hanno a che vedere
Con il popolo
Abbiamo attraversato la crisi
Del sistema della rappresentanza cui tutti siamo affezionate non citerò De Rita perché fin troppo ovvio
Abbiamo attraversato la crisi della tecnocrazia e la la illusione che qualcheduno portatore diciamo di una virtù particolare avesse anche capacità politiche tali da far la differenza abbiamo attraversato la crisi del populismo
E tutte queste crisi però
Noi le chiamiamo con nomi e cognomi perché ci viene semplice per qualche verso ci fa comodo
Ma se le mettiamo insieme ci dicono che contemporaneamente noi abbiamo una crisi politica una crisi di sistema cito Unizzi Inga per allargare diciamo la cerchia dei riferimenti nobili una crisi di civiltà
Noi siamo a questo punto
E da questo punto particolarmente fragile insidioso facciamo i conti con l'idea del popolo
Perché questa crisi ha come dire nel nel nel nella quantità delle persone che siamo un effetto moltiplicatore
Allora la domanda che noi ci dobbiamo porre S di fronte a tutto questo noi abbiamo bisogno
Anche noi come cattolici anzi dire in questo caso soprattutto noi
Di più politica o di meno politica e cioè il nostro legame
Con questi argomenti alcuni dei quali si sono mostrati pressoché irrisolvibili
Come siamo capaci di svolgerlo
Io faccio delle domande naturalmente chi fa domande perché le risposte non le ha o non le ha controparte sicurezza interiore
Però io penso che noi siamo arrivati ad un punto del il nostro percorso del nostro cammino
In cui ci fanno più paura le possibilità che ci sono date
Rispetto
Ai limiti che vorremmo porci
Noi siamo in un contesto in un in un contesto come dire epocale
In cui anche a prescindere molto a prescindere dalla politica
Le possibilità che è data alle persone di costruirsi il loro destino
Di farsi da sì
Senza seguire nessuna tradizione senza seguire nessuna linea di continuità diventata pressoché smisurata queste sono le possibilità legate all'ingegneria genetica per dire
Ma anche nella vita quotidiana vediamo le persone che scelgono liberamente se
Qual è
I loro sesso scelgono diciamo
Come cospargersi di tatuaggi per far sì un'altra apparenza sono dettagli ma questi dettagli ci rimandano credo a qualche cosa di più profondo e cioè
Che c'è l'idea che all'uomo moderno sono consentite
Delle possibilità che i nostri padri i nostri nonni non avrebbero mai immaginato avrebbero probabilmente interpretato con una certa severità come forse teniamo anche a fare qualcuno di noi
E allora di fronte a questo la politica è
Come dire
Dare fuoco alle polveri
è percorrere questa strada a passo di carica o invece ritrovare il senso del suo limite perché lì sta la sua virtù e dunque il popolo
Lo sollecitiamo
Lo ha fratelli e hanno
Cerchiamo di capirlo meglio
Ma cerchiamo contemporaneamente di indicare hanno gli stessi agli altri che occorre tracciare dei confini e che oltre quei confini non è saggio nel prudente andare
Tema della politica e questo e cambia
Anche la natura del rapporto tra
La chiesa del e la politica o almeno tra la Chiesa e la politica italiana
Noi siamo tutti cresciuti sentendo risuonare
Quella frase di Paolo sesto sulla politica intesa come la forma più alta di carità poi qualche giorno fa mi è capitato di incontrare un vescovo
Particolarmente attento a questi argomenti che mi ha spiegato che la frase che in realtà
Risale a prima fu di Pio undicesimo ed N pronunciata nel ventisette
Alla
A un
A un incontro con gli universitari della Fuci
Il che mi ha mi molto colpito perché
Per tornare a quegli anni penso sempre che negli anni Venti
Nel ventitré andava in edicola il popolo
E contemporaneamente nelle stesse edicole si vendeva il Popolo d'Italia e quindi due riferimenti al popolo servivano a dire due cose che erano opposte e ad esprimere due concezioni del popolo
Che sono quelle con cui noi ci troviamo a fare i conti oggi
Solo che mentre nella nostra come dire antichità
Pensiamo che questi temi debbano essere affrontati con certo piglio
Decisionista prendendo di petto forse viene da pensare che invece la spinta più forte che sta dentro di noi è a come dire rallentare questi processi a metterci al riparo dalle conseguenze di tutto questo
E allora se questo è me lo domando non ne ho nessuna certezza
Mi domando anche se le parole del papa che sono singolarmente prudenti su questo versante
è vero il Papa dice molte cose e dice anche cose controverso e cose che gli vengono ribattuta
Madri contro una singolare prudenza ogni volta che affronta l'argomento politico
Si sente che lontano dalla sensibilità dei pontefici italiani che abbiamo conosciuto ma anche in qualche modo dalle curiosità
Che aveva Giovanni Paolo secondo io ricordo sempre che Martinazzoli era rimasto molto impressionato perché un giorno era andato trovare Giovanni Paolo il quale gli aveva detto ma
Lei e di Brescia il cardinale eredi Brescia ma come mai c'è tanta Leica era rimasto diciamo colpito da questa
Dicotomia e gli e però fino a lì c'era l'idea e c'è stata poi come dire
In forme anche più politicista se vogliamo nell'azione del cardinale Ruini c'era l'idea che appunto la politica andava in qualche modo domata andava guidata andava orientato da qualche parte
E invece io penso che stia subentrando all'opposto l'idea
Che occorra prendere qualche distanza perché la distanza consente di vedere più chiaro la distanza consente di non essere portati fuori strada
E dunque non c'è dubbio che ci siano come dire anche idee politiche anche
Delle forme di passionalità
Però curioso quando
Francesco si trova rispondere a rampa lo fa con un piglio molto battagliero ma quando poi avviene la campagna elettorale in cui Tramper se la vede con un candidato che per giunta
Cattolico e quindi sarà il secondo presidente cattolico negli Stati Uniti
La prudenza delle il Papa ne nei confronti di questo di questo duello di questa contesa è singolare
E probabilmente ci dice che occorre come dire
Avere più riguardo per il pedale del freno che per il pedale dell'acceleratore e quindi impone una riconsiderazione del ruolo
Politico dei cattolici
Che non abbia troppa
L'eccessivo
Sentimento di militanza
E proprio in ragione di questa contraddizione che cercavo di dire questo significa che non si dovrà più fare i conti con la severità di certi i moniti di certi giudizi ma non si potrà neanche appoggiarsi troppo comodamente
Sul sostegno di
Un ambiente che ha maturato un giudizio estremamente laico nei riguardi della politica
Questo mi fa dire che noi siamo probabilmente anch'anche nella nostra comunità in un punto in cui avviene un salto di generazione
E d'altra parte io quel salto di generazione lo auspico molto perché se avessi un ruolo politico sarei più imbarazzato e non saprei cosa dire non avendolo più
Mi diverto a
A raccontare le cose ma sono sicuro del fatto che le cose poi finiscano nelle mani degli altri siccome però non tutti gli altri sono così affidabili non tutti gli altri sono così apprezzabili
Io mi auguro che alcune di queste cose finiscano nelle mani di Dante che è una persona
Di grande talento anche se
Al talento unisce una singolare discrezione e quindi vorrei che coltivasse molto il suo talento venisse a capo però della sua eccessiva discrezione grazie
Grazie mille Marco io concludo brevemente abbiamo cinque minuti forse non so se possiamo sforare di qualche minuto ma credo mi hanno detto che siamo
Siano severissime qui
Io ringrazio davvero tanto i relatori perché ci hanno fatto fare un viaggio diciamo dalla Chiesa alla storia e alla politica
Vorrei tornare brevemente su alcuni concetti chiave partendo da questa idea
Del possiamo dire del passaggio del testimone e dà un'idea iniziale che ha citato la senatrice all'inizio
Dall'idea dell'ascolto come fondamentale per ogni riflessione per ogni riflessione politica colto è proprio se vogliamo incarna quella cultura dell'incontro di cui parla il Papa è che è fondamentale in questi tempi nuovi questi tempi di crisi una dopo l'altra
Si è passati dalle nostre categorie occidentali si sta passando essi e non è un un male o un bene che si passi a mani proprie una è un processo dalle categorie del dell'essere o non essere del della dalla dicotomia del del principio di non contraddizione al a un o un mondo in cui è necessario saper raccontare
Sta per saper comunicare la politica e comunicazione questa spesse dipinte in maniera un po'superficiale come a uno svuotamento semplice della politica questo diventa svuotamento se sede interpretiamo come marketing e non come comunicazione nel senso ampio e proprio del termine
Deve saper raccontare una storia
Perché le storie fanno la Storia con la esse maiuscola
Questo è un po'
Un principio di cui sono convinto e che sta dietro anche questo libro
Che e che mi è stato ispirato molto dal Papa
Il l'importanza del racconto è fondamentale
Perché raccontare appunto è incontrare e comunicare con l'altro e camminare con gli altri
Si è sempre in due sempre una una prospettiva di alloggi no
Ed è questo da questo punto di vista il mito un mistero verso cui si va e al tempo stesso è un racconto e quindi un dialogo
è una tradizione nel senso latino del termine del d'latino del termine no Thrale re che parente di tradire
Sono quelle storie di famiglia che spesso cambiano nel tempo
Però s'arrestano della famiglia
E qui il tema intergenerazionale fondamentale dobbiamo un po'a riannodare dei figli
Arrivi a raccontare dove arrivi a me non piace come prefisso raccontare nuovamente delle storie in modo nuovo
Quindi questa è la sfida vera che che abbiamo di fronte
Cioè l'altro giorno leggevo inizio introduzione dei dei Fratelli Karamazov ferie c'è un passo che mentre che mi mi ha colpito moltissimo e che pensioni pensavo di citare
Che va da leggere dove ci dice questo racconto da dove parte come si racconta il popolo
Come posto che il popolo è un racconto e non è un qualcosa un oggetto che noi pretendiamo di possedere come si racconta il popolo e come sia perché come si racconta l'uomo
Ed se si scrive
Nella maggioranza dei casi gli uomini anche scellerati sono molto più ingenui e semplicità animo di quello che noi in generale li riteniamo e così del resto siamo anche noi
E qui c'è questa
Questo finale anche fulminante non è tanto che grossi rischi dice gli uomini sono dei semplici lotti ma anche noi anche tutti gli uomini sono semplici hanno una semplicità un'essenzialità
Che bisogna ascoltare
E qui recitare anche per per capire per ascoltare c'è bisogno di non semplicemente fare le statistiche perché siamo inondati di sondaggi che servono all'economia servono a far funzionare i sistemi e le macchine ma forse non servono fino in fondo a capire il popolo
E qui secondo me la la lezione diciamo andando andando indietro prima di Guardini
In Kierkegaard che tra l'altro è citato da Carl Schmitt questa frase
Quando dice abitualmente non ci si accorge della difficoltà poiché si pensa al generale non compassione ma con tranquilla superficialità
L'eccezione al contrario pensa il generale con energica passionalità
L'eccezione è il punto
Non l'eccezione come eccesso come estremo come caso caso strano
Ma l'eccezione come eccedenza della vita umana come il fatto che la vita umana non è riconducibile a una serie di dati a una sede di ha un funzionamento di un orologio perfetto va bisogna coglierne la il dinamismo il illustra abbordare difende il Papa e il fatto che la vita trabocca Dada quello che novità come non la vogliamo con comprendere e chiudere
Perché non servono altra cosa che di certo molto molto efficace altra metafora che usa non ci non servono le toppe
C'è un meme che parla di questo quando l'ha un enorme falla invece mettiamo un piccolo pezzo di Scott scende siamo non siamo risolvendo assolutamente niente a Noemi non capiamo la realtà
Comprendendo la in schemi preconcetti questo idee questo mi porta a casa diciamo da questa riflessione questa testo che ho scritto
Questo questo principio guida non non campa con comprendiamo le cose i problemi
Includendo lì dentro un sistema perfetto ma apprezzandone diciamo l'inesauribile apertura
Quindi io ringrazio moltissimo i relatori in questi pochi minuti ho detto
Due tre due tre idee di fondo per invitare alla lettura i libri sono nella sala nell'anticamera forse sono già finiti ovviamente sono gratuiti al Senato possano Ender ma insomma sono state gentilmente offerti da questo amico che non so se in sala non è in sala c'era prima la la sua il suo ente benefico e si chiama Casa dello spirito e delle arti nel trovata nel libretto un piccolo foglietto con con l'Iban per chi volesse fare una donazione
Io vi ringrazio molto per la presenza per aver sfidato il caldo per essere così numerosi per la lettura chi chi vorrà leggere indica grazie
Comunque io spero Dante raccolga l'invito provocazioni di Marcolin abbastanza chiaro sì ah no vediamo lasci cadere in banca