Assemblea del gruppo Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo

Allora possiamo iniziare questa seconda parte della del gruppo innanzitutto per me oltre che un onore del medico legale Cuzco e per tutto il gruppo soprattutto un grandissimo piacere
Avere qui con noi oggi Giorgia Meloni nella sua doppia veste innanzitutto di presidente del partito europeo dei conservatori e chiaramente come presidente del partito di Fratelli d'Italia
Come abbiamo detto già all'inizio di questa nostra riunione questo è il primo appuntamento de il nostro gruppo organizza all'e sterno dopo
La pandemia la prima volta che ci spostiamo fuori da Brussel
E quando abbiamo proposto l'idea di organizzarlo qui a Roma ho avuto da parte di tutti le delegazioni tutti i colleghi una grande disponibilità è un grande entusiasmo per due ragioni la prima chiaramente per il piacere la bellezza del nostro Paese di poter organizzare questo incontro a Roma ma anche perché il all'interno della nostra delegazione nel confronto costante e quotidiano che abbiamo dei rapporti tra i nostri rispettivi partiti
Abbiamo la possibilità anche di confrontarci sui dati su ciò che accade su quello che sta succedendo dal punto di vista politico in ogni singolo Paese bene
Hanno mi fa molto piacere oggi essere qui a Roma per sottolineare un dato molto importante che è quello della grande crescita di Fratelli d'Italia nel nostro Paese con dei risultati che sono stati pochi giorni fa testimoniati anche dalle elezioni amministrative una credibilità a livello internazionale che trova un riscontro anche nella crescita
I tutte le delegazioni di partiti che sono all'interno del del gruppo dei conservatori perché questa crescita è un dato comune a tutte le delegazioni e quindi anche in prospettiva
La voce dei conservatori una voce che assumerà sempre maggior peso su quelli che sono gli ideali di valori che ci riguardano per i quali siamo impegnati
L'armonia che caratterizza il lavoro positivo che ne stiamo mettendo avanti infatti portando avanti un fatto che certamente alla base della cresce la nostra famiglia politica siamo reduci anche nei mesi scorsi da un passaggio molto importante laddove abbiamo avuto la possibilità anche di superare un fastidioso
E e inaccettabile atteggiamento che era quello della esclusione da i ruoli istituzionali e l'elezione di Robert anzi le come vicepresidente del Parlamento ne è stato
Una testimonianza sarà molto importante ma anche sui temi principali del dibattito politico europeo
Alla luce dello scenario che abbiamo di fronte e che si è venuta a creare sia dopo la grave crisi delle della pandemia
E ma soprattutto anche in questa fase dopo la vicenda
Della invasione della Russia in Ucraina che ha determinato certamente una situazione di grandissima difficoltà sotto tutti i punti di vista e che ha visto la nostra famiglia politica il nostro gruppo con una posizione netta chiara lineare
E di grande credibilità su questo e di questo in questi tre giorni discuteremo a Roma affronteremo con tanti interlocutori istituzionali tecnici del mondo economico del mondo accademico affronteremo queste principali questioni per migliorare definire ancora in modo più chiaro le nostre posizioni politiche all'interno dell'azione parlamentare
E quindi è quanto mai fondamentale utile decisivo avere un raccordo operativo tra l'azione del gruppo
Parlamentare in Europa con l'azione del partito
E anche soprattutto mettendo insieme quello che è lo sforzo l'impegno e la crescita che come dicevo prima tutte le delegazioni nazionali del nostro gruppo stanno avendo dei loro paesi anche questo è un segnale molto importante
A me particolarmente nel darti da Pola Giorgia fa molto piacere oggi sottolineare che tutto questo accade in un paese come il nostro dove spesso dobbiamo leggere sentire
E dei giudizi per i quali sembra che ci sia sempre la necessità di avere da parte di qualcuno delle patenti
Noi abbiamo la possibilità in questo momento anche oggi di testimoniare in modo molto chiaro visibile
In modo anche concreto qual è il livello di credibilità che all'interno di una delle famiglie politiche più importanti a livello internazionale non stiamo portando avanti
E qual è appunto la possibilità di mettere in campo un'azione che possa realmente dare una linea direttrice che possano fare uscire
Il contesto europeo della situazione di gravissima difficoltà sono i temi sui quali noi abbiamo da sempre segnato una posizione chiara
E sono i temi sui quali siamo convinti che dovremo lavorare nei prossimi mesi che saranno messi impegnativi sia per l'agenda
Che abbiamo a livello internazionale ma anche soprattutto per la necessità che dobbiamo mettere in campo di rendere ancor più forti e credibili nostre proposte perché di questo c'è fortemente bisogno ti ringrazio ancora per la tua presenza fetido con grande piacere la parola
Tu che ovviamente grazie buon pomeriggio a tutti sono estremamente lieta
Di darvi il benvenuto ancora una volta a Roma nella capitale d'Italia e nella culla nella civiltà
Europeo occidentale sono particolarmente orgogliosa di farlo
Nella duplice veste di presidente
Dieci e reparti e di presidente a di Fratelli d'Italia per noi la vostra presenza quindi ha estremamente significativa serenamente importante ragione per la quale ovviamente ci tengo a ringraziare
I due copresidenti del gruppo quindi arrangiare del c.t. coi Raffaele Fitto e ovviamente tutte le delegazioni la delegazione di Fratelli d'Italia che hanno consentito la celebrazione di questo appuntamento credo che ospitare una tre giorni
Di confronto di studio di dibattito sui grandi temi
Del nostro tempo sia un altro modo per dimostrare ancora una volta quanta serietà quanto approfondimento quanto studio ci sia alla base delle posizioni che sosteniamo alla base delle scelte che facciamo io ovviamente cercherò su questi temi di portare seppur brevemente il mio contributo al dibattito contributo
A questo approfondimento però consentitemi di fare prima
Una piccola digressione
Sul gruppo sul partito sul lavoro che abbiamo fatto fin qui intero perché qualche mese fa non ci siamo interrogati no
Sul futuro del gruppo del nostro gruppo europeo e credo che a distanza di mesi dobbiamo tutti quanti essere fieri delle scelte che abbiamo fatto essere fieri di aver fatto la scelta di ha diciamo così difendere la nostra specificità
Di non rischiare di annacquare la nostra identità perché poi quando di trovi di fronte alle grandi scelte della storia grandi appuntamenti della storia la possibilità e la capacità che ai e lì per il tramite di quell'identità chiara di assumere posizioni
Ferme di assumere posizioni che non abbiano tentennamenti è fondamentale
Se noi qualche mese fa magari avessimo fatto la scelta di privilegiare la logica ovviamente la crescita numerica forse oggi non avremmo per la necessità di mettere insieme posizioni diverse tra loro la stessa capacità di dare il messaggio forte che siamo stati in grado di dare anche in questa fase e che ci distingue anche da diciamo l'approccio spesso un po'balbettante delle istituzioni delle istituzioni europee
E allora io voglio ringraziarvi ancora una volta per averci creduto per averci creduto come voglio ringraziarvi per il lavoro
Che le vostre delegazioni ovviamente nei loro partiti di riferimento all'interno degli stati membri portano avanti
Per sé e per tutti quanti noi perché come abbiamo visto è come accennava Raffaele Fitto coi piano piano i risultati arrivano e e penso sommarie a benché Raffaele mi abbia su alcuni punti anticipato insomma vale la pena di ricordare il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi vale la pena di ricordare quello che abbiamo fatto quando sfidando il tentativo da parte del mainstream dei partiti di maggioranza nodi costruire un assurdo cordone sanitario verso di Addis sonico rispetto alle scelte della maggioranza abbiamo sfidato abbiamo vinto
E abbiamo eletto Robert Sile
Come nostro rappresentante vicepresidente del Parlamento europeo penso che valga la pena di ricordare
Il lavoro straordinario che hanno fatto i nostri amici io DS che hanno portato Péter fiala a essere Primo Ministro nella Repubblica Ceca ci hanno consentito così di raddoppiare la nostra delegazione all'interno
Per il Consiglio europeo insieme al primo ministro per polacco Mateusz Moravia e Ski penso che dobbiamo ricordare anche il ruolo che queste figure hanno giocato nella crisi in atto
Qualche giorno fa sui giornali di tutta Europa si fotografavano
Emmanuel macro non sciolse Draghi che andavano a Kiev a portare la solidarietà europea in pochi hanno ricordato che i primi ad aver fatto questo gesto e ad aver fatto questa scelta sono stati proprio due primi ministri conservatori accompagnati da un altro diciamo amico dei conservatori gli ha gli anzi Alexa Primo Ministro della Slovenia che mesi fa
Per testimoniare la loro fisica e la nostra fisica vicinanza alla ucraina si sono per primi in Europa recati a Kiev per penso che anche il fatto che dopo mesi ci abbia pensato qualcun altro sia stato una dimostrazione di quanto tante volte noi conservatori via riusciamo a essere dei Pio Nieri in quello che poi accade ed è stato così per molte cose ma penso anche ai risultati
E alla crescita di tanti partiti che compongono oggi la nostra famiglia ne potrei citare mille sono stata qualche settimana fa in in Spagna dai nostri amici di boxe e sanno diciamo sono riusciti a costruire e affermarsi con una crescita molto importante anche lì solo con la forza del consenso dalla propria coerenza
E oggi si di fatto si impongono come forza di governo come è accaduto a un ad esempio a Castiglia e Leon penso ai nostri amici svedesi che stanno facendo un grande lavoro e che nei prossimi mesi potrebbero anche loro diventare partito di governo in una coalizione di centrodestra chiaramente lo dico anche per dirlo per dire che che hanno tutto il nostro sostegno in questa campagna elettorale ci sono tante esperienze potrei citare ciascuno di noi
Chiaramente anche Fratelli d'Italia
Insomma è stato dato per spacciato dal primo giorno della sua nascita e oggi secondo tutti
Istituti di rilevazione italiano si impone come primo partito in questa nazione e quindi tutto questo insieme anche a tanti altri movimenti che con interesse sempre crescente guardano verso di noi ci fa ben sperare e diciamo ci proietta verso le elezioni del due mila ventiquattro
Con la consapevolezza che noi nella prossima prossima legislatura arriveremo ancora più forti ancora più numerosi ancora più determinati e quindi è molto importante
Questa stagione molto importante l'attrattività che abbiamo saputo dimostrare in questi mesi è molto importante anche il coraggio che noi abbiamo dimostrato perché vede io penso che l'Italia l'Europa le nostre nazioni abbiano sostanzialmente bisogno soprattutto di una visione
Che è mancata
E di realismo che è mancato ancora di più
Noi abbiamo istituzioni soprattutto europee che sembrano ostaggio delle volte nodi un approccio ideologico che vuole imporre per forza una realtà che non è quella che si vive ogni giorno invece il campo del reale proprio il campo dei conservatori non non fingere che la realtà sia quello che vorresti che fosse ma leggere la realtà per quello che perché l'unico modo che hai di dare risposte efficaci che servono e lavoro che abbiamo sempre fatto noi
Ed è quello che abbiamo contestato invece a istituzioni europee
Che purtroppo rimanevano umilio qui di fronte ad alcune necessità e però non è un caso come sempre accade nella storia e poi di fronte agli shock di fronte alle difficoltà di punto in bianco si realizzi quello che era stato
Diciamo preconizzato da chi la realtà la sa vivere
E la legge non è un caso che oggi tante delle questioni che noi negli anni passati abbiamo posto un po'minimizzati a volte perfino dei rischi da un da un establishment che fingeva o che non voleva vedere determinati campanelli d'allarme oggi sono i grandi temi dei quali si discute dei quali tutti sono costretti a discutere molte delle risposte delle quali oggi si discute sono risposte che noi portavamo e discutevamo sottoponevamo anni fa a quella mio per classe dirigente aveva il suo dobbiamo essere fieri di questo lavoro chiedevamo
Un'Europa che facesse meno
E che però facesse meglio
Un'Europa che non avesse la pretesa di normare ogni singolo aspetto della vita quotidiana delle persone ma che fosse invece capace di concentrarsi su alcuni grandi in materia e che recuperasse una sua visione
Sarà peggio Ica chiedevamo per esempio un'Europa che invece di accontentarsi della retorica di abbiamo avuto settanta anni di pace si ponesse il problema di come attrezzarsi nel caso in cui lo scenario di punto in bianco cambiasse chiedevamo un Europa che fosse capace di difendere le sue produzioni la sua economia reale che affrontasse il problema di catene di approvvigionamento che erano sempre più lunghe e quindi inevitabilmente sempre meno controllabili e che questo primo Boy ci avrebbe esposto a qualsiasi batter d'ali di farfalla
Che poteva avvenire nel resto del mondo che avrebbe causato per dirla con il poeta un uragano anche da noi
Avevamo tentato di porre il problema di un'assenza totale di strategia nell'approvvigionamento energetico nella estrema dipendenza energetica delle nostre società la avevamo messo in guardia sul fatto che un giorno
Lo avremmo pagato chiedevamo diciamo un'Europa che non si accontentasse semplicemente di essere una piattaforma commerciale nel mare magnum della globalizzazione senza regole che avesse un suo ruolo a trecentosessanta gradi oggi
Ancora oggi ancora di fronte a un'Europa che si presenta totalmente in impreparata di fronte l'appuntamento con la storia c'è chi fa finta di non vedere no
Dicono che va tutto bene che ha funzionato tutto bene ma davvero ha funzionato tutto bene
Io uso sempre la stessa immagine in queste settimane corre l'obbligo di ricordare che il primo embrione di Unione europea si chiamava Comunità economica del carbone e dell'acciaio
Cioè nasceva per cercare una condivisione strategica nell'approvvigionamento energetico e di materie prime oggi il fronte su cui l'Europa è più esposta e proprio quello dell'approvvigionamento energetico e delle materie prime si può dire che abbia funzionato davvero
Io penso che non si debba dire persone abbiamo fatto il coraggio abbiamo avuto abbiamo fatto bene ad avere il coraggio di denunciare tutto quello che non ha funzionato oggi tutti parlano di autonomia strategica bene buongiorno signori
Ma quando qualcun altro poneva il tema dell'autonomia strategica delle del nostro continente ci rispondevano che eravamo degli autarchici che volevano diciamo fare il loro lavoro
In modo indipendente dagli altri non era così semplicemente sapevamo leggere la realtà la verità io credo illo e l'ho detto prima che Coles che purtroppo quasi nessun commentatore scriverà ma anche qualsiasi cittadino dotato di di famosi onestà intellettuale riconosce che l'Europa si è presentata totalmente impreparata
Di fronte agli sciocco che a un certo punto ci hanno travolto e e lo ha fatto e si è presentata impreparata per colpa di un establishment perché fingeva di non vedere i troppi allarmi che invece noi raccoglievamo che tentavamo di portare nel dibattito perché era una leadership debole
Una leadership debole quella europea una leadership debole molto spesso quella negli Stati nazionali delle delle nazioni che compongono l'Unione che quindi aveva difficoltà ad accettare il confronto un problema che noi viviamo ogni singolo giorno riguarda del tema la conferenza della conferenza sul futuro dell'Europa
Si può davvero dire che sia stato un dibattito vero
Si può davvero dire che non fosse invece una passerella già definita per un'unica visione d'Europa quella dei così degli autoproclamata in Sipra proclamati si europeisti che in realtà noi dobbiamo cominciare a chiamare centralisti
Che è completamente un'altra cosa
è stata una consultazione vera dei cittadini ma piuttosto stata diciamo un'iniziativa pensata soprattutto per favorire la campagna elettorale di qualcuno che all'interno dell'unione dell'unione europea andava verso le elezioni legislative aveva bisogno di essere supportato
Io credo che non si possa dire
Che la Conferenza sul futuro dell'Unione sia stata una conferenza nella quale seriamente decisi e interrogati su che cosa non ha funzionato fin qui e come si possa e si debba modificare tutto quello che esce tutto quello che rimane della conferenza sul futuro dell'Europa e l'idea di una nuova confederazione
Per modificare i Trattati e abolire il principio dell'unanimità nel Consiglio europeo che il nuovo totem da abbattere
Noi abbiamo risposto banalmente che un'Europa forte non si costruisce con l'imposizione ma esattamente il contrario si costruisce con la condivisione si costruisce non pretendendo di imporre a qualcuno di umiliare qualcuno
Perché qualcun altro e più forte riesce a imporre i suoi interessi poi dopo che anche qui ci hanno guardato male per questa risposta prima sono partiti tredici governi europei e con la fine dello stesso Consiglio europeo arrivato le stesse determinazioni più grave Franco
Diciamo che avevamo portato avanti e ha costretto i centralisti ancora una volta a tornare con i piedi per terra
Che però purtroppo questo è un tema che ricorre il tema diciamo di un approccio
Ideologico il tema di un approccio che non è ancorato alla realtà penso a tutta la vicenda della del green deal dell'ideologia Green
Ma davvero qualcuno pensa che nella condizione la quale noi ci troviamo oggi
Dopo che abbiamo realizzato
Che abbiamo un'eccessiva dipendenza energetica che abbiamo catene di valore troppo lungo che non abbiamo una capacità diciamo difensiva reale che siamo diciamo totalmente sprovveduti sul fronte della politica estera
E che le nostre economie sono in estrema difficoltà per il combinato disposto tra la pandemia e la guerra l'unico strumento concreto di cui noi oggi disponiamo e cioè il Next Generation you e quello che in Italia si chiama il Pnr R. possa essere dedicato a una transizione
Impossibile da realizzare
E a maggior ragione impossibile da realizzare senza devastare ulteriormente la propria economia
Con obiettivi distanti anni luce da quelli che sono i bisogni dei cittadini attuale il tutto per perseguire diciamo una transizione che ci porta a legarci mani e piedi
Ai Paesi più inquinanti al mondo
Prima fra tutte la Cina che oggi casomai fosse sfuggito il monopolista della tecnologia e degli strumenti necessari a realizzare la transizione grinta io non trovo che questa sia diciamo una una strategia intelligente una strategia intelligente sarebbe portare avanti una sostenibilità economica e ambientale capace di andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale perché altrimenti noi rischiamo di fare ulteriori danni alla nostra economia ma siamo abituati anche a vedere questi principi condivisibili
Utilizzati per nascondere in realtà obiettivi diametralmente opposti a quelli che si dichiarano
Ho visto tutta la vicenda della legge
Della delle norme contro le delocalizzazioni che alla fine nascondeva un tentativo di favorire la delocalizzazione e di far pagare ancora di più ai cittadini e alle imprese siamo abituati
A queste a questi tentativi quando tentiamo di porre il problema dall'altra parte ci rispondono sempre con degli slogan qui la cosa più intelligente che abbiamo sentito dire al capo della sinistra locale locale nazionale italiana
Del PD perché noi siamo un partito nero fossile per rispondere a queste valutazioni che facevamo sul tema ambientale perché purtroppo i loro argomenti sono questi però anche qui diciamo li attendiamo
Li attendiamo e attendiamo quando tra qualche anno se non riusciremo noi a invertire la rotta e a disegnare un'agenda diversa
Arriveranno e si renderanno conto dei danni che hanno provocato le loro scelte utopica
E chiederanno a gran voce di invertire la rotta come se non loro non fossero anche quelli che hanno determinato la rotta che ho che poi chiederanno di invertire l'abbiamo già visto
A cadere lo vediamo ogni giorno penso ad esempio a tutto il tema dell'immigrazione
Noi da anni abbiamo chiesto e per andiamo via su un'Europa capace
Di difendere ovviamente le sue frontiere un'Europa che sostenesse i paesi di confine che avesse però anche un'azione incisiva nel rapporto con i Paesi terzi no con i Paesi di partenza o con i paesi di transito dell'immigrazione non abbiamo ottenuto
Niente di questo abbiamo ottenuto
Continue minacce ricatti nei confronti di nazioni come la Polonia ringrazio
Ringrazio anche l'ambasciatrice o lacca che è qui con noi stasera che si rifiutavano di accogliere immigrati clandestini spacciati per profughi e che però poi quando sono arrivati i veri profondi si sono rivelate le nazioni più accoglienti d'Europa senza che nessuno ci abbia il coraggio di chiedere scusa per aver tentato di vendere una cosa
Per un'altra perché abbiamo tentato semplicemente di spiegare per anni che perché il diritto d'asilo e immigrazione non sono due cose sovrapponibili sono governate da norme diverse sono cose completamente diverse se lei me Ascoli
Per forza di cose lo farai
A a a diciamo contro il più debole il paradosso oggi e che noi abbiamo una crisi umanitaria
E rischiamo di non riuscire a dare a quella crisi umanitaria in Ucraina le risposte necessarie perché le nostre società sono oberate da gente che nulla aveva a che fare con il diritto d'asilo e non è che ci volesse anche qui un genio
A vedere proprio basta vedere le immagini basta vedere le immagini dei profughi
Ucraini che scappano donne e bambini prevalentemente e quanto siano diverse dalle immagini gli uomini soli in età da lavoro che arrivavano sui barconi a in Italia o che diciamo così io che cercavano di entrare Aosta assai utile assai assente Mediglia non ci voleva molto tentammo di dirlo banalizzando di solito quando c'è una guerra
Sono le donne i bambini che scappano gli uomini rimangono a combattere quindi è difficile che tutti questi uomini da soli siano scappando dalla guerra se proprio non volete approfondire più all'immagine lo racconta ma anche lì
Hanno tentato di nascondere questa realtà e poi la storia si è imposta come un macigno di verità sulle utopie e sui deliri di chi non vuole vedere la realtà per come
Anche qui però vale la pena di dire
I problemi che noi viviamo sono un combinato disposto
Tra questa questo approccio ideologico assolutamente slegato dalla realtà e una totale assenza di capacità strategica
Perché se l'Europa oggi avesse una capacità strategica beh non potrebbe non non partire dal suo ruolo
Sul quadrante sud dal suo ruolo nel Mediterraneo dal suo ruolo nel rapporto con l'Africa su queste materie
La capacità strategica dell'attuale Unione è totalmente inesistente
E invece anche qui queste materie ritornano a imporsi con grande forza di fronte ovviamente alla crisi in atto e e tornano al centro del dibattito
La questione della proiezione John strategica dell'Europa la sua capacità di difendersi anche i suoi rapporti con i suoi alleati a partire dai suoi alleati storici a partire dagli Stati Uniti sono tutte materie che noi non abbiamo mai avuto paura di affrontare su una materia che a maggior ragione siamo pronti ad affrontare oggi
Anche se ovviamente non possiamo non dirci che se vogliamo diciamo poter continuare a parlare di questi temi beh allora importante anche che l'Europa ci sia domani
E questo ci riporta alla grande questione di oggi no
Ci riporta drammaticamente a chi verrà ci riporta a Odessa ci porta a Kharkiv
E anche qui io sono molto fiera della chiarezza con la quale il nostro partito dal nostro gruppo
A diciamo scelto da che parte stare senza tentennamenti senza titubanza
E quello che di solito fanno i politici sanno fare il loro lavoro no
Ci sono il leader e ci sono i Follo ora ci sono quelli che di fronte alla tempesta sanno indicare una rotta e ci sono quelli che anche di fronte alla tempesta pensano a quale può essere il loro immediato tornaconto sul piano elettorale inseguono il popolo invece di guidarlo noi abbiamo scelto di guida
Perché capiamo ovviamente
La paura
Anche insomma società che sono in grande difficoltà no perché tu lo abbiamo affrontato con la pandemia e quindi che sono ora chiaramente arrivate a un punto di sopportazione dei problemi eccessivi
Però io posso capire che un cittadino comune
Non si renda conto della posta in gioco
Che si combatte che si diciamo che che che che che c'è in Ucraina ma non lo posso accettare dalla classe politica la classe politica deve conoscere qual è la posta in gioco e per me la posta in gioco è molto chiara
E credo che una forza politica come Romano come la nostra che ha le idee chiare che ha il coraggio di dire la verità questo non non debba perdere giorno per spiegarlo
Non è solo ed esclusivamente per me già basta il diritto di una nazione sovrana difendersi il diritto di uomini e donne liberi di difendersi il diritto internazionale
Che deve continuare a governare le nostre società
C'è molto di più
Non possiamo nasconderci che il conflitto ucraino
E diciamo la punta dell'iceberg di un conflitto molto più ampio e non possiamo nascondere alle nostre società che si voglia oppure no si è coinvolti
Si è coinvolti per varie ragioni
Io dico a voi quello che ho detto al Parlamento della Repubblica italiana non più tardi di qualche giorno fa quando la maggioranza che sostiene il governo Draghi
Anche lì incapace di poco di di di assumere una posizione chiara come sempre quando si tenta di mettere insieme tutto
E il contrario di tutto alla fine ha provato la nostra risoluzione perché era più chiara della loro e quindi non abbiamo fatto dall'opposizione la politica estera del governo
Perché dice pare che siamo più branchi Carla adirò a voi quello che ho detto allora
Ci sono alcune cose che noi non possiamo fingere di non vedere che le nostre società
Non possono fingere di non vedere
Punto primo
La Russia con l'invasione Ucraina rivendica un mondo nel quale il Paese militarmente più forte assoggetta altre nazioni anche per assumere il controllo delle sue ricchezze delle sue materie prime è un mondo che vogliamo
E dico di più è un mondo che ci possiamo permettere
L'Europa di oggi lo dico per l'Italia ma lo dico anche per l'Europa può permettersi un mondo nel quale vige la legge la legge del più forte non non non lo so non credo
Secondo elemento io sento dire delle volte
Marzi gli ucraini alla fine si
Si arrendesse no no non ci sarebbe più la guerra al netto del fatto che diciamo distante anni luce dalla mia visione del mondo che qualcuno possa arrendersi
Quando gli invadono una nazione ma in ogni caso se anche noi volessimo essere così utopici ebbe saremmo proprio molto utopici
Perché voi sapete meglio di me che i carri armati russi entrano in Ucraina
Con la bandiera dell'ex-Unione Sovietica
E lo stesso Putin parla di confini storici della Russia e confini storici della Russia significa non solo Ucraina significa Georgia significa parti di Polonia significa parti di Finlandia significa che la guerra se l'Ucraina cadesse di rischierebbe di dilagare in mezza Europa
I la debolezza occidentale di una sconfitta
Dell'Ucraina verrebbe colta anche al di fuori dei confini dell'Unione Europea come si vede già Taiwan
E se alla fine l'Occidente Capoulas se a farne le spese sarebbe chi in Occidente più debole
E siamo noi
Che rischieremmo di finire diciamo io credo sotto la sfera di influenza del vero vincitore del conflitto che non sarebbe neanche e solo la Russia di Putin ma la Cina di Xi Jinping
Io credo che una forza politica seria queste cose le debba vedere le debba spiegare e si debba combattere
Perché c'è un momento in cui la storia di chiama e quando se ne richiama non si può mettere a fare il sufismo su prendo un voto di più prendo un voto di meno è possibile che per alcuni di noi la posizione che abbiamo preso in patria non sia perfettamente condiviso compresa ma io credo che questo sia il ruolo di chi sa guidare una nazione e la serietà dell'Occidente si deve dimostrare in questo come si deve dimostrare né la sua solidarietà
Perché allo stesso modo se noi siamo una comunità
Così come per me è importante per noi importante che diciamo si sia incompatibili sogna anche saper chiedere solidarietà per le nazioni che saranno più colpite
In Italia noi chiaramente siamo una delle sanzioni che è di una delle nazioni che le sanzioni le pagheranno particolarmente se noi siamo una comunità è anche giusto dire che in che in una comunità non ci può essere chi di fronte a un conflitto come questo
Chi paga di più chi paga di meno e magari che ci guadagna
Si devono condividere oneri e onori
Si può sì sì Sissa insieme e e quindi anche diciamo i problemi che ci sono devono essere condivisi siamo stati in Italia il primo partito a chiedere un fondo di compensazione
Per le nazioni più colpite dalla crisi esattamente come oggi una serie di altre questioni vanno poste all'attenzione dell'Unione europea non penso che siamo in una condizione economica nella quale ci possiamo permettere le dichiarazioni che Christine Lagarde
Ha fatto qualche giorno fa rispetto alla alla politica espansiva della Banca centrale europea non penso che possiamo permetterci oggi di tornare a parlare di austerità nella condiziona quale ci troviamo non penso che non possiamo non parlare
Di un piano di autosufficienza alimentare non penso che possiamo non parlare di come affrontare la questione energetica
Sono questioni da quali bisogna parlare insieme perché noi vogliamo essere una diciamo realtà un un Europa e un Occidente che siano consapevoli del loro ruolo e che siano capaci con forza e con compattezza di affrontare le avversità delle della storia
E credo di dovermi fermare qui perché altrimenti divento troppo lunga ma ovviamente ho cercato di offrire i miei spunti a quello che credo
E so sarà il vostro dibattito nostro dibattito di questi giorni con ancora con l'entusiasmo di avervi qui anche se queste giornate
Un po'calde finché non si era arrivati voi giuro che faceva più fresco non so perché ha deportata una data di caldo e quindi mi dispiace che troviate un clima un po'diciamo rigido ecco un po'un po'molto caldo però insomma
Spero comunque che che che che vi troviate bene che che possiate
Passare qui a Roma delle giornate straordinaria non solo di chiaramente sugli approfondimento ma anche sul piano della condivisione e della comunità vi ringrazio ancora per essere stati qui
E chiaramente ci aspetta una stagione molto complessa c'è tanto lavoro da fare tante sfide da affrontare alcune elezioni legislative che insomma nel prossimo anno ci si celebreranno come si spera in Italia
Dove insomma cerchiamo delle partite importanti questo vuol dire anche che la nostra campagna elettorale io non saranno facili ma noi lo sappiamo siamo pronti ad affrontarle
Con umiltà con la determinazione con la coscienza a posto e con la forza e il coraggio di cui siamo sempre stati capaci anche perché ciascuno di noi non è solo come dimostra questa platea grazie