Rassegna delle riviste di politica e storia

Torniamo anche questa settimana questo appuntamento con i nostri ascoltatori per alcune segnalazioni di alcuni contenuti e carattere storico storico-politico tratte dalle riviste che si occupano di queste materie oggi
Li vogliamo segnalare Adista notizie una agenzia che si occupati e il mondo particolare
Quello della religiosità quello che riguarda il Vaticano vi vogliamo segnalare un articolo che in realtà una recensione di Valerio gigante e che riguarda una questione che questa abbiamo più volte affrontato qui
A Radio radicale il rapporto tra Pio dodicesimo e lascio a un rapporto cruciale
Dice gigante in questo articolo non solo un punto di vista storico ma anche politico appurare quanto Papa Pacelli sapesse dello sterminio sistematico di ebrei omosessuali zingari oppositori politici nei lager nazisti chiarire quanto e cosa fece per contrastare il progetto nazista
è un tema di cui si parla da molto una lettura dirimente spiega del ruolo
Della istituzione ecclesiastica del papato nello snodo decisivo notavo decisivo del ventesimo secolo con ripercussioni dice gigante anche sull'attualità e è recente Cissé questo libro un nuovo libro
Dei poco attuò in inglese
E e che appunto
è stato pubblicato recentissimamente e secondo il giudizio di valere gigante questo nuovo lavoro che tratto da un approfondito studio degli archivi che sono stati resi disponibili recentemente anche questo di questo dobbiamo parlare lottare adriatica anche in questa in questa rubrica secondo la conclusione ma adesso che leggeremo anche
Qualche passaggio per capire meglio questa conclusione
Il lavoro di idee vide che zero che l'autore di questo libro suggerisce che lei l'iter per la cui salvezza il Vaticano ha lavorato in quella fase
Erano per di più di ebrei convertiti al cattolicesimo o figli di matrimoni misti del cattolico braccio questa la conclusione ma vediamo come si arriva a queste conclusioni libero ideali perché Severian antropologo
Storico statunitense
Beh tra l'altro già ho affrontato questi temi è stato pubblicato recentemente è stato presentato che nel nostro
Paese
Kercher aveva anticipato questi temi il suo approfondimento uscito per Rizzoli con il titolo il patto con il diavolo Mussolini che papa Pio undicesimo
E le relazioni segrete tra il vaticano l'Italia fascista gli era valso questo lavoro nel due mila e quindici il prestigioso premio Pulitzer ed era incentrato sul predecessore
Di Pio dodicesimo cioè Pio undicesimo che essere in un libro del novantasette si era anche occupato del caso Mortara avete sentito
Qualche volta sicuramente Marco Pannella rievocare questa vicenda o celebre volume
è prigioniero del Papa re un libro del due mila e quattro ora avvalendosi non solo di documenti recentemente rilasciati dagli Archivi Vaticani ma anche quelli provenienti dagli archivi di Stato di Italia Francia Germania Stati Uniti
Gran Bretagna lo studioso che Sir ricostruisce le vicende della seconda guerra mondiale dalle prospettive
Del papato di Pio dodicesimo e della rete diplomatica vaticana nel le azioni nelle nazioni dell'azienda
E in quelle alleate dallo studio scrive Valerio gigante emerge un aspetto noto ossia il fatto che il Papa sapesse
Delle persecuzioni naziste dei campi di sterminio
Dei crimini di guerra che nonostante ciò mantenne il silenzio mai denunciando esplicitamente in un discorso del documento ufficiale i massacri del se avesse
L'interpretazione di questi fatti è stata oggetto di controversie tra gli storici per alcuni
Scrive vari gigante nella chiesa a sempre sostenuto poi questa linea si trattò di prudenza legata alla possibilità attraverso un atteggiamento di non frontale contrapposizione con il regime di
Di salvare quante più vite umane possibile altri come Kessler
Ritengono invece che dietro la scelta di Pio dodicesimo ci fosse la paura per le conseguenze che la Chiesa cattolica poteva subire nei territori occupati dai tedeschi
E c'era la paura che il comunismo ateo si diffondesse in tutta l'Europa cristiana se l'asse avesse perso convinzione
Che in Vaticano si mantenne sino al mille novecentoquarantadue inoltrato quando avvenne un cauto riposizionamento a favore degli Alleati spiega
Gigante citando naturalmente sempre questo lavoro nello studio di che serre
Emerge però anche un aspetto del tutto nuovo che sarà fonte di dibattito storiografico e anche religioso i documenti consultati da questo autore
Attestano che il Vaticano si impegnò sì a saldare gli ebrei ma soprattutto quelli che si erano battezzati o sposati con appartenenti alla religione cattolica infatti libero racconta di frenetiche ricerche di certificati di battesimo elenchi di nomi di convertiti consegnati dal Vaticano all'ambasciatore tedesco che accorate suppliche da parte dei cattolici affinché il Papa
Trovi i loro parenti di origine ebraica la quantità di materiale in questi archivi sulla ricerche documenti battesimali per dire bene che potrebbero salvarli è davvero sbalorditiva ha spiegato
Che essere significativa spiega Valerio gigante in questo senso la parte del libro in cui che azzera
Analizza i documenti relativi al rastrellamento del Ghetto di Roma il sedici ottobre del mille novecento quarantatré quella mattina
Mille duecentocinquantanove ebrei furono arrestati portati in una caserma militare in via della Lungara vicino faticano
Per poi partire il diciotto diretti alla deportazione ad Auschwitz il giorno dopo la loro cattura la Segreteria di Stato vaticana ricevette il permesso dalle autorità tedesche d'inviare un emissario in questa caserma
Che ha accertato che quelli all'interno includevano persone che erano già state battezzate confermate e sposate in Chiesa questo tra virgolette nei giorni successivi
La Segreteria di Stato stilò liste di persone che la chiesa riteneva cattoliche e diede i nomi all'ambasciatore tedesco chiedendo il suo intervento in tutto
Delle mille duecentocinquantanove persone originariamente arrestate circa duecentocinquanta sono state risparmiate alla deportazione permette ciò che questo significa
E penso che questo sia anche una novità nel libro ha detto appunto che se in una intervista all'Associated Press citato appunto da Valerio gigante
Per me questo significa che il Vaticano partecipa alla selezione degli ebrei cioè chi vivrà e chi morirà molto molto netto e duro questo pregiudizio ma insomma come vedete il lavoro su questi archivi procede per le conclusioni
Dei diversi studiosi cominciano ad arrivare ed è una questione di cui naturalmente si continuerà a discutere ci sono molti altri contenuti su Adista notizie degni di interesse sci torneremo
Perché è un lavoro che davvero può essere interessante anche per i contenuti di questa rubrica lo faremo nelle prossime settimane vediamo di procedere su un figlio
Del discorso che ci porta all'interno invece di temi più vicini a noi e veniamo al numero di maggio del due mila ventidue delle sfide non c'è futuro senza memoria il periodico della Fondazione Craxi già altre volte li abbiamo segnato in questo spazio il titolo della pubblicazione numero undici di quest'anno è questo la guerra e il nostro tempo le nuove forme dei conflitti non vogliamo segnalarvi due contenuti
Ma poi torneremo che probabilmente nelle o nelle prossime puntate segnalarvi
Questa questo numero di questa rimessa alle sfide ucraina ha una storia alla frontiera e avete sentito tante volte
Ricostruire la storia dell'Ucraina ma lo facciamo anche attraverso questo questo studio questo
Questo intervento approfondito di Simona Merloni ci sono in realtà temi di cui avete sentito ma ci ritorniamo perché è importante conoscere la storia
Della della Ucraina perché il campo della revisione della storia quello su cui sta cercando di agire la Russia oltre che sul campo dell'aggressione militare si cerca di agire anche sul campo della revisione della rilettura della storia né allora ci troviamo anche in questa rubrica è necessario tornare alla storia appunto per cogliere la complessità della vicenda ucraina l'Ucraina scrive
Simona Merlo uno Stato giovane è sorto dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica nel dicembre del mille novecentonovantuno ma alle sue spalle una storia al plurale dovuto al fatto che confini dell'attuale Stato ucraino comprendono territori che non ho fatto parte di imperi pluri nazione diversi
Innanzitutto quello dell'impero russo sottomessi dagli zar in epoche e differenti quindi non culturalmente Monti omogenei maggiormente russi Dicati
In quanto di più antica conquisteranno cosiddetti territori che la riva sinistra del fiume del né però comprendenti anche la città di chi ad la cui unione all'impero russo risaliva al processo innescato con lei il trattato del mille seicentocinquantaquattro
Dopo che i cosacchi ortodossi sì furono schierati a fango della Boscolo Oria nella lotta contro il Commonwealth chiamato così polacco lituano
In un conflitto in cui il fatto religioso cattolicesimo terzo sotto non sia venne caricato anche di un significato geopolitico
Altra vicenda era quella traversata dai territori sulla riva destra invece del delle pronta acquisiti dagli zar la fine del Settecento con le spartizioni della Polonia
In parte coincidenti con le le regioni storiche della Podolia della Volinia oltre che con la regione di chi è ma maggiormente Polo nizzardi rispetto ai precedenti per lo più
Per la più prolungata permanenza sotto il dominio con Wealth polacco-lituana fu poi la nuova Russia evocata anche questa
Alla regione costiera falcata sul mar di azoto e sul Mar Nero strappata all'Impero ottomano alla fine del due del diciottesimo secolo il cui principale centro era Odessa fatta edificare ed accade Caterina secondo nel mille
E settecentonovantaquattro una città cosmopolita
Dal particolare profilo culturale i in cui affluirono bulgari greci tedeschi oppure italiani francesi armeni tatari che si mischiarono alla componente russa ebraica Ucraina Bielorussia polacca
Della popolazione questi sono territori che costituirono il nucleo della Ucraina sovietica che nel mille novecentoventidue insieme alle Repubblica alla repubblica sovietica federativa russa
E quella bielorussa quella del Caucaso meridionale entrò a far parte dell'URSS come una delle sue repubbliche fondatrici
Le basi dell'Ucraina sovietica erano state poste però già nel corso della guerra civile al crollo dell'impero zarista
L'Ucraina era uscita dall'orbita russa Kiev dopo la rivoluzione di febbraio tra diverse forze politiche
Era emersa la rada centrale l'organo di rappresentanza delle diverse associazioni dell'intellighenzia Ucraina di orientamento nazionale socialista e moderato
All'indomani della Rivoluzione di ottobre la rata era entrata in rotta di collisione con il bolscevichi
E li aveva sconfitti militarmente il sette novembre del mille novecentodiciassette aveva proclamato la Repubblica popolare ucraina un organismo della vita debole e tormentata ma dal grande valore simbolico dice l'autrice per le vicende future in quanto considerato l'embrione di uno Stato ucraino indipendente dalla Rosenborg civili sconfitti a Kiev erano riparati a Kharkiv sentito tanto questi nomi
In questi e giorni la città non soltanto sarebbe diventata al bastione del bolscevismo in Ucraina ma pure la capitale della Ucraina sovietica fino al trentaquattro mila novecentotrentaquattro proprio da qui nel dicembre mille novecentodiciassette sarebbe partita la prima operazione militare bolscevica di Lenin e Stalin all'epoca commissario del popolo alle nazionalità
Fuori dalla Russia con l'invasione
Della repubblica popolare ucraina dopo una richiesta di aiuto da parte di un governo fantoccio governo fantoccio di Kharkiv questa operazione militare signor non soltanto l'inizio della guerra civile ma anche la prima manifestazione dell'espansionismo imperiale da parte del centro bolscevico contrari all'invasione erano stati i bolscevichi Verdon basse che avevano a loro volta formato la Repubblica di idonei esche e critico Rocchi un'entità politica semi-indipendente da Pietrogrado percorso nel Donbass era parte integrante della siano sua appendice meridionale non uno regione Ukraine tuttavia vinse Lenin ne che impose
Ai bolscevichi del Donbass la scelta Ucraina probabilmente perché non fidandosi degli ucraini vedeva nell'inclusione dei fedeli bolscevichi Verdon basso una garanzia contro il nazionalismo ucraino ponendo le basi per la definizione geopolitica del territorio ucraino
E tuttavia la seconda guerra mondiale a costruire un punto di svolta nella costruzione dell'Ucraina sovietica con l'annessione della Galizia orientale della bulimia occidentale strappate alla Polonia
Della Bucovina settentrionale sottratta alla Romania e della tra Scarpa sia ceduta dalla Cecoslovacchia entrano a far parte dell'Ucraina territori con vicende storiche profondamente differenti da quelle del nucleo storico dell'Ucraina sovietica abitati da significative minoranze come nel caso della Bucovina della tra scaramanzie
E poi diverso caso anche e quello della Galizia
Orientale che era stata asburgica e polacca insomma poi si va a più nei particolari come si vede questo è il quadro uno scenario complesse uno scenario che vede dei in realtà
Diciamo non omogenee fondersi in questo Progetto poi più avanti spiega
Per esempio che a otto a Odessa abbiamo parlato delle minoranze presenti questi territorio adesso ad esempio secondo un censimento del mille ottocentonovantasette
Gli ebrei costituivano il trenta virgola otto per cento della popolazione cittadina si parlava IDC la città era un centro
Di elaborazione culturale ebraica molto influente nello stesso anno gli ebrei rappresentavano il dodici virgola uno per cento della porzione di chi ad hoc
Il trentacinque virgola quattro per cento e di quella ditemi e pro programmi e fino ad arrivare a punte del quarantasei virgola quattro per cento
Anzi i tomi R. quarantasei virgola nove per cento a Akrem Ciuk credo suk e il settantasette virgola uno per cento Abel Tropici insomma sono cifre alte nei primi decenni del Novecento locomozione ebraica delle grandi città sarebbe un ulteriormente aumentato tanto che a Kiev nel mille novecentoventisette
Raggiunse il ventisette virgola quattro per cento e Odessa il trentasei virgola sette per cento lo sterminio
Degli ebrei sovietici per pertanto a seguito dell'invasione nazista
Dell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale
E di cui l'episodio più emblematico full eccidio compiuto nel settembre del quarantuno Abbati Giarre un sobborgo della capitale ucraina avrebbe drasticamente ridimensionato queste queste cifre ma non completamente cancellato la consistenza delle comunità ebraiche dell'Ucraina una terra di sangue sostanzialmente scrive Simona Merlo questo il titolo del capitoletto successivo di cui leggiamo qualche passaggio quanto avvenuto agli ebrei durante la seconda guerra mondiale richiama allora realtà dei territori ucraini appunto come terra di sangue secondo una definizione dello storico Timothy Snaidero
Il novecento in Ucraina è stato segnato da grandi sofferenze a partire dalla prima guerra mondiale poi senza soluzione di continuità la guerra
Civile segnala tra l'altro da presente da pesanti programma contro il G ebbene seguire le le repressioni staliniane
Culminate delle olomorfa la morte per fame di milioni di contadini negli anni del mille novecentotrentadue trentatré
Su cui si è prodotto un grande dibattito a livello storiografico a proposito di alcuni nodi il numero delle vittime la natura artificiale o meno della carestia che provocò alla morte di marzo il suo carattere genocida in ogni caso lodo Moro ha costituito una profonda ferita nella storia dell'Ucraina l'indomani
Dell'indipendenza è stato posto come uno dei fondamenti della costruzione nazionale anche la seconda guerra mondiale ha costituito una pagina drammatica e vi si è già si è detto punto della Shoah vi sono poi le vittime
Di una guerra che in Ucraina si è protratta tre anni è stata caratterizzata in una prima fase dall'occupazione tedesca in USA nella seconda fase dalla controffensiva sovietica
Inoltre in ok in Ucraina occidentale in particolare in Volinia al conflitto tra sovietici e nazisti sia Fini sia Falco quello tra ucraini e polacchi in territori contesi dove dopo la guerra si registrò un esodo incrociato i polacchi lasciarono la Galizia e e la Volinia divenute sovietiche gli ucraini abbandonarono lo Stato polacco quindi una situazione che va conosciuta per la sua complessità e come Fidel non è facile trarre conclusioni
Sulla vicenda Ucraina e sulla sua storia come sempre non riassumibile in poche parole in pochi righe
Sulla vicenda Ucraina andiamo un attimo a Mondoperaio il numero
Di Maggio il numero cinque perché c'è una testimonianza di Ugo Intini poi torneremo a sfide
E Ugo Intini in un articolo che si chiama lenti delle ventunesimo secolo torna sulla lettura della realtà
Della Ucraina sul sul fornire strumenti per interpretare questa grave crisi che stiamo vivendo per comprendere anche le linee di sviluppo della aggressione
Militare
Della Russia l'Ucraina Ugo Intini ricorda ero a Mosca nel momento in cui appena caduto il Muro di Berlino si aprivano gli archivi
E si affrontavano argomenti precedentemente tabù leggevo avidamente i giornali russi in lingua inglese sono rimasto orripilante non dalla insistenza improvvisa su una realtà che non conoscevo appunto
Sapevo certo delle spietate repressioni sovietiche soprattutto in Ucraina
Contro i piccoli proprietari terrieri kulaki che si opponevano alla collettivizzazione anche della orribile e carestia delle orribili carestia nel prima parte degli anni Trenta
Quando di raccolti venivano distrutti tra le fiamme della guerra civile kulaki preferivano ammazzare il bestiame piuttosto che farsi lo requisire
Dall'armata rossa ma mi sfuggiva l'entità della catastrofe tre quattro milioni di morti secondo le stime più accreditate
E mi sfuggivano soprattutto i particolari in bambini erano stati i primi a morire e di fame e si manifestarono episodi di cannibalismo negli anni Trenta si è più avanti Intini la stampa occidentale aveva raccontato nel questi orrori e nella memoria collettiva che è rimasta traccia con la semplificazione estrema contenuta al detto popolare
E appunto che i comunisti mangiano i bambini e appunto ma c'era questo fondo di verità a cui
Questi John in queste situazioni si fa riferimento naturalmente al di là di queste estreme semplificazioni in Ungheria
In Ucraina scrive ancora Intini e di tutto questo non si poteva parlare per oltre mezzo secolo ma dopo la liberazione da Mosca con il tempo
La a catastrofe del mille novecentotrenta trentadue fu celebrata come un genocidio simile all'Olocausto l'ormai famoso o dopo e divenne la base stessa dell'unità
Nazionale e poi anche intimi cita il dibattito che c'è tra gli storici su alcuni nodi naturalmente
Fanno parte del lavoro appunto che gli storici continuano a fare su queste questioni torniamo alle sfide
Il numero undici Di Maggio
Due mila e ventidue perché invece ci vogliamo avvicinare con un altro contenuto interessante per i tempi che cerchiamo di proporvi che ci porta
A momenti più vicini in questo numero viene pubblicata una seconda parte di un saggio dell'ambasciatore Claudio Pacifico e che racconta scrive
Sfide in un prezioso un mix di ricostruzione storica testimonianze ed analisi
A dieci anni di distanza il tema delle rivolte arabe e che segnano uno spartiacque della storia recente del Mediterraneo allargato
Le primavere sono con tutta probabilità tra gli avvenimenti più significativi del nostro tempo hanno impresso un nuovo corso questa complessa regione del mondo attraversata da questioni secolari e nuove dinamiche Cobra globali
Che ne fanno uno unico ma e questa testimonianza di Claudio Pacifico è stato appunto
L'ambasciatore in Libia ambasciatore italiano dal due mila e due mila e quattro quindi un profondo conoscitore di quelle realtà queste testimonianze sono molto utili gli storici servono spesso e
Delle nel del della documentazione relativa al lavoro delle ambasciate
Scrive Pacifico in questa sua ricostruzione appunto noti leggiamo qualche riga di questa seconda parte ma numero precedente di sfide trovate la prima in Libia le proteste popolari sono iniziate a Bengasi capitale della Cirenaica e tradizionale antagonista di Tripoli e della Tripolitania e il sedici febbraio due mila e undici nonostante la repressione ordinata da da con la dal colonnello Muhammar Gheddafi sia andata creando una sanguinosa guerra civile alimentata anche dalle manovre di alcuni Paesi arabi tra cui il Qatar
Ed occidentali tra cui la Francia il cui gli establishment politico militare scrive pacifico oltre ad aver da sempre avuto particolari interessi per la Libia il suo petrolio aveva sviluppato una particolare avversione contro Gheddafi
A causa della lunga guerra del Ciad il regime del colonnello indebolito anche da una serie di defezioni interne ed ai bombardamenti delle forze NATO in particolare dei miraggi
Francesi dice pacifico e dei missili Tomahawk lanciati dalle navi americane ed inglesi
Si era trovato in una situazione di crescenti difficoltà il venti ottobre del due mila e undici pochi mesi dopo l'inizio delle rivolte il leader l'impiego era stato catturato immediatamente brutalmente giustiziato scrive ucciso in un locale ira non lontana da siete morti
Ricordano anche le immagini dopo la scomparsa di Gheddafi del suo regime le speranze di poterlo rimpiazzare un sistema dimora democratico si erano rivelate fin da subito fa chic
Anche agli occhi di chi non lo aveva messo in conto e poi prosegue la sua
Testimonianza Tripolitania e Fezzan da una parte scrive più avanti Cirenaica dall'altra queste le entità
Che si ritrovavano sul campo dove aveva una sto dopo aver avuto una storia a tratti anche molto diversa solo i tempi moderni queste tre regioni erano state in qualche modo unificati in un'unica in tinta in particolare al partito dal mille novecentotrentaquattro dal Colle Organismo italiano per poi confluire nel dicembre del mille novecentocinquantuno nel nuovo Regno Unito di Libia sotto re Idris prima con
Il rovesciamento del regime torniamo al due mila undici il potere era stato
Assunto dal Consiglio nazionale di transizione costituito dalle forze che si erano ribellate al colonnello insomma ricostruisce poi nei diversi particolari queste
Queste che circostanze queste situazioni quello che noi volevamo segnalati era sostanzialmente lo scenario e anche
La lettura iniziale del contesto che dobbiamo segnalato
Il
L'intervento dell'ambasciatore Pacifico poi tocca anche il tema dell'Iraq poi si videro alcune manifestazioni delle e cosiddette primavere arabe si torna tra l'altro su una decisione che fu presa
E nel periodo precedente contesto dell'Iraq dopo il due mila e quattro due mila cinque
Fu particolarmente dannosa la decisione della coalizione di sciogliere l'esercito iracheno al fine di curarlo dagli uffici ufficiali fedeli al vecchio partito Baath di Saddam Hussein e ricorderete Marco Pannella
Più volte aveva citato questa questioni risultato era stato che il nuovo esercito peraltro mai realmente costituito su base nazionale si era poi dimostrato palesemente inadeguato
E a contrastare l'escalation dei gruppi estremisti Cislaghi Sicet contrario erano riusciti ad approvare molti dei comandanti epurati ad avvalersi della loro esperienza di qui la escalation delle dei gruppi
Più estremisti a conclusione l'ambasciatore propone anche una sua lettura di bilancio delle primavere
Ma alla luce di quello che è venuto finora riassumiamo brutalmente ma rimandiamo alla al testo quello che abbiamo visto finora non è molto ci sono molte c'è molto spargimento di sangue la le istituzioni nate da queste rivolte sono tutte molto molto pericolanti non la rispettano di minimi fondamentali di legalità di rispetto dei diritti umani ma è un processo incorso in realtà secondo l'amministratore e pacifico e che potrà produrre ancora degli effetti che sono ancora da vedersi
Le sfide non c'è futuro senza memoria la guerra e il nostro tempo le nuove forme dei conflitti numero undici
Della rivista il periodico della Fondazione e Craxi che vediamo citato
Una segnalazione in chiusura la prendiamo dalla poste internazionale nella sua edizione cartacea del ventiquattro giugno l'acqua è finita infine
Copertina questa grave questione della siccità ma noi torniamo su un tema che più volte abbiamo tentato di affrontare in questa rubrica il tema della informazione il tema
Dell'inquinamento informativo c'è un'intervista con il direttore di le Monde
Di Antonella Matranga in cui si parlava del ruolo della informazione quella autorevole quella verificata e nel contesto attuale risponde il direttore Ciro Fenoglio Fenoglio
Qual è la ricetta vincente chiede l'intervistatrice risponde il direttore dire Mondello qualità e il movimento
Le Monda colto molto presso la sfida del digitale era necessario proporre da subito un'offerta digitale
Forte creando un sito di qualità poiché abbiamo capito subito che l'informazione importante di caratura internazionale non può essere gratuita
La grande rivoluzione è stata l'abbonamento digitale terzo non abbiamo mai fatto concessioni alla qualità dell'informazione molti giornali per far fronte alla crisi abbattere i costi hanno tagliato
Sui giornalisti un errore drammatico dice Fenoglio
Lemmon invece ha assunto oggi abbiamo tra quattrocentocinquanta e quattrocentosessanta
Giornalisti anche poi ci sono un freelance regolari sono più del due mila dieci è l'ultimo anno abbiamo assunto tanti giovani giornalisti questo ci ha permesso di costruire una relazione di fiducia con i lettori che si aspettano
Di abbonarsi a un giornale affidabile che questo per
Che fornisca un delle serie chiavi di lettura dell'attualità che riveli informazioni e scandali nascosti sappiate riconoscere i suoi errori la qualità paga domanda certo è la base
Sono le fondamenta
Giornalismo poi altre questioni
Vediamo un passaggio in particolare
Sul tema che abbiamo detto il suo cognome lo stesso di un grande scrittore italiano
Chiede l'intervistatrice non non so se sono parente dello scrittore Beppe Fenoglio ciò che il padre del mio bisnonno che rivolto loro e dal Piemonte per lavorare nei cantieri navali
Proveniva da corte Emilia bel paese di origine di Fenoglio in provincia di alta sono orgoglioso delle mie origine di questo cognome amo i libri di Fenoglio
Conosco la sua storia di partigiano penso che ha descritto delle opere che oggi tutti dovrebbero leggere
Perché parlano dell'assurdità della guerra e delle persecuzioni domanda più avanti esistono Leghe chiuse risposta bisogna lottare contro la cattiva informazione
Le monde per esempio collabora con molti licei di Parigi dove i nostri giornalisti incontrare ragazzi spiegano loro come riconoscere una falsa notizia come resistere alle manipolazioni come sia importante leggere una informazione di qualità
Se la gente bene informata e meno soggetta a seguire falsi miti attendere verso l'estremismo a essere intollerante la buona informazione e garanzia di democrazia
Questi tempi difficili e confusi è questo il valore che noi vogliamo difendere con forza come si può fare i lettori di Le Monde con loro abbiamo capito che il nostro è un giornale libero io abbiamo fatto capire e non può essere influenzato in alcun modo e il tema della affidabilità
Questi alcuni passaggi rituali questa lunga intervista solo qualche passaggio in Francia la stampa non è mai morta il titolo intervista
Di Antonella Matranga con il direttore di le Monde con il quale ci diamo anche questa puntata evitiamo appuntamento alla settimana prossima