"E' l'ora della piccola impresa?"

Buonasera e benvenuti a questo incontro dal titolo credo significativo è l'ora della piccola impresa
Senza punto di domanda nel programma come punto di domanda nel tazze va offerta la notizia questo è un altro primo aspetto interessante del dibattito che vogliamo fare con tre ospiti di tutto rilievo che io ringrazio per aver accettato il nostro invito ad animare questo confronto sono con voi Carmen Gemma imprenditrice
Allarga fazzoletto
Marco Bulgarelli presidente delle cooperative ti turismo un settore della lega delle cooperative
Ringraziamo
E Piero Bassetti un ospite il vecchio adattate al Meeting di Rimini che ringraziamo per aver accettato anche quest'anno il nostro invito essi alla Camera di Commercio
è assente uno assenza dell'ultimo momento e ci dispiace ma la motivazione di tutto rispetto causa di forza maggiore il Consiglio dei ministri che è cominciato oggi alle dodici e trenta non è ancora terminato il ministro Vito Gnutti ci spiace per la sua S assenza ma possiamo scusa lo senz'altro e d'altra parte credo che il dibattito non perda In ricchezza e in profondità rimangono i nostri interlocutori
Ad aiutarci ad approfondire questo tema della piccola impresa in Italia
Che è un tema va notato sul quale danni si esercitano in molti dal punto di vista dell'analisi e dal punto di vista delle proposte forse sentiremo i nostri interlocutori cosa ne pensano
Poco questa esercitazione di parole si è tradotta infatti e in atti di governo in atti politici secondo le attese del mondo delle piccole imprese
Il mio compito come noto è quello di collocare il dibattito di introdurlo brevemente
Credo che sia opportuno partire da qualche numero
In Italia secondo l'ultimo censimento esiste un numero rilevantissimo di piccole imprese oltre quattro milioni e questo escludendo
Le imprese di natura agricola che sono a loro volta più di un milione quindi comprendendo tutti i tipi di piccole imprese si arriva alla cifra straordinaria
E il mondo sviluppato per il mondo capitalista industriale occidentale di oltre cinque milioni di con l'impresa
Per fare un paragone in Francia le piccole imprese non superano i tre milioni in Francia ed Inghilterra superano di poco
Il numero di un milione di unità
Questi oltre quattro milioni di ripeto escludendo settore agricolo che hanno problematica diversa queste quattro milioni piccole imprese uno e tre sono società di capitale
Due sette rimanente sono società individuali che nascono quindi da un'iniziativa alla base di queste piccole imprese si sta alla scelta
Di una persona molto spesso di un nucleo ristrettissimo di persone di tale di dar vita ad una intrapresa di tipo economico
Va anche sottolineato che quando parliamo di piccole imprese in Italia ci riferiamo lealmente a imprese di piccole piccolissime dimensioni
Solo sessanta mila
In queste quattro milioni sono le imprese con oltre venti addetti
E le imprese con un solo ha detto due addetti tre addetti so che Bassetti ha una statistica precisa che quindi non voglio rubarli in questa direzione sono numerosissimi
Questa diceva una caratteristica italiana abbiamo in Italia una funga Aia di piccole impresa
Abbiamo un numero limitato in Italia di grande impresa e potremmo osservare che manca il settore intermedio
La presenza di piccola impresa e nello stesso tempo come si può capire un elemento di grande vivacità e di grande ricchezza per un Paese ma probabilmente contiene in sé anche qualche elemento di difficoltà
Ogni impresa nasce vincola la grande azienda è un caso eccezionale
Però un'impresa rimane piccola non sempre perché è opportuno che rimanga piccola volte perché non riesce a diventare grande e forse questa è una delle prime difficoltà
Della piccola impresa a livello italiano voglio dire la piccola impresa si è trovata a confrontarsi in questi anni in Italia con una serie di difficoltà
Che io anticipo costruiti sulle quali interno poco i nostri interlocutori difficoltà finanziarie innanzitutto
L'accesso al mondo del credito è complicatissimo
A volte la difficoltà è proibitiva non esiste credo si possa dire
Un sistema creditizio italiano in Italia che finanzi le idee ma le piccole imprese nascono appunto sulle idee e sulla voglia di fare e di essere protagonisti
Non esiste un sistema che punto finanzi gli dèi quindi la difficoltà a farmaci e le piccole imprese no ci sono difficoltà di di tipo commerciale la piccola impresa
Avrebbe in sé le capacità di misurarsi sui mercati internazionali ma da sola non può sfidare il mercato internazionale
Il supporto offerto dalle nostre strutture
Tradizionali di aiuto al commercio con l'estero già carenti in molti punti si fa di una carenza gravissima nel settore delle piccole anche delle medie imprese
E quindi molto spesso questo un numero enorme di petto segno di vitalità e di ricchezza diventa anche la sintesi di una grossa difficoltà che stasera sarà interessante investigare sulla quale è utile sentire il parere dei nostri interlocutori è utile anche capire come il sistema delle piccole imprese italiane qualcuna di quelle che parlano questa sera ha cercato di ovviare a queste difficoltà
Perché certamente sono stati fatti dei tentativi in questa direzione sono nati dei consorzi sono nati delle reti
Che collegano tra loro le piccole imprese se nella nella Lombardia nella Brianza nelle Marche in Veneto in tante regioni italiani
è nato il sistema appunto delle reti dei consorzi
Che all'estero ci invidiano ma che molte volte non è in grado di risponde che da solo alle difficoltà che prima che prima accennato
E quindi indubitabilmente dal sistema delle piccole imprese vengono anche delle domande delle richieste
Al mondo economico italiano nel suo complesso all'interlocutore politico all'interlocutore delle istituzioni anche queste domande non stasera vogliamo raccogliere per vedere che tipi di risposta è possibile dare insisto c'è un'interlocuzione al sistema politico c'è un'interlocuzione al sistema economico
C'è un'interlocuzione a tutti coloro che in questi anni si sono misurati dal punto di vista dell'analisi
E della proposta ma che spesso non hanno saputo tradurre questa proposta in in in attuazione su tutto questo il nostro incontro vuole approfondire di investigare
Ringrazio nuovamente i nostri interlocutori e do la parola innanzitutto a Carmen gitana perché ci racconti la sua esperienza di piccola imprenditrice e credo ne sono convinto attraverso la sua particolare esperienza
Un po'l'esperienza di molti piccoli imprenditori in Italia grazie la parola Carmen cioè
Con mio marito conducono un'azienda metalmeccanica Maniago comuni dell'Alto Milanese
Produciamo macchine utensili ed eseguiamo lavorazioni meccaniche su pezzi di grandi dimensioni per altre aziende che a loro volta costruiscono macchinari
Presuppongo quindi operare in un settore molto importante che anche indicatori attendibile dell'andamento dell'economia
Il tema proposto e interessante anche perché per tantissimo tempo le piccole aziende sono state ignorante snobba sia dai legislatori che dai mass media
Solo ora iniziamo a capire che cosa sono le piccole aziende
E qui possiamo possiamo vedere che sono il pilastro portante della nostra economia sono un supporto insostituibile alle grande impresa
E con le loro capacità creative e innovative sono sempre in grado di offrire prodotti e servizi anche personalizzati sempre al passo con il progresso tecnologico non ultimo dobbiamo ricordare che le piccole imprese sono anche le fucine dove vengono formate complete professionalità e sono anche i più grandi serbatoi di occupazione della manodopera purtroppo in questi ultimi anni dobbiamo affrontare in moltissimi problemi Borrelli enunciare quelli che secondo me sono importanti
Il regime fiscale
La pressione fiscale in questi periodi ha raggiunto livelli non più sopportabili
Stiamo attraversando un periodo molto negativo con bilanci in passivo
Ma il capitali utilizzato per la capitalizzazione delle nostre aziende viene tassato ad aliquote fisse non tenendo conto dei risultati aziendali negativi
Quindi paghiamo anche se perdiamo e così lo stato ci riduce capitale
Altro problema sono i conti i costi che le dico l'impresa devono sostenere per la tenuta della contabilità e per l'osservanza degli adempimenti imposti dalla legge fiscale da un'indagine recentemente svolta si è arrivati a a definire ieri piccoli prese spendono circa trentacinque miliardi l'anno per vedere queste contabilità in queste per l'osservanza di queste dei limiti
Tenete i valori medi vanno da due a otto milioni l'anno a seconda del fatturato
Presuppongo che sia una mostruosità ed è pertanto necessario abbattere i vincoli amministrativi cercando di Avvenire un'intermediazione con l'amministrazione con l'erario nel modo più semplice possibile
Vorrei toccare un altro punto e in questo periodo mi sembra abbastanza richiamato le verifiche fiscali
Che avvengono con un sistema di rally intimidatorio spesso basate solo sulla presunzione che di Moritz che terrorizzano i timori sono il piccolo imprenditore con le conseguenze che ne conseguono e che si possano immaginare
Un altro problema che si è verificato e che purtroppo dobbiamo incontrare nel prossimo anno e sono le nuove normative in materia di prevenzione ecologica e antinfortunistica
Queste normative sono generalizzate sia per la piccola anche per la grande impresa non tenendo conto delle differenze potenzialità delle due Inter entità produttive
Le piccole imprese prive di strutture saranno delegate
Al est e delegate a sovrintendere da queste normative senza dubbio dovranno rivolgerci ad altre ad altri consulenti
Quindi costretti allora sborsare numeri altre spesi per poter far fronte a questa nuova situazione ecologica e anche gli antinfortunistica
E quindi su questi su tutto ciò e presuppongo che gli enti competenti dovranno fare molte riflessioni soprattutto avere le idee chiare su quelle che potranno essere nuovamente in in le nuove materie antinfortunistiche anche perché avendo interrogato diversi enti ognuno pensa di poter fare in un modo diverso dall'altro e pertanto non è non c'è non è ancora stata definita un'unica normativa
Il più grosso problema presuppongo sia quello dell'accesso al credito e del costo del danaro
Per le piccole imprese il rapporto con gli istituti di credito non è mai stato così difficile come in questa fase economica
Dobbiamo ancora del denunciare l'impotenza del sistema bancario italiano alla condivisione del rischio d'impresa
Si parla di ripresa economica e vi sono non pochi in prese che non riescono a finanziare la produzione delle scommesse perché non ottengono dalle banche anticipazione su nuovi ordini acquisiti a prezzo di grandi sacrifici
Buon ultimo le leggi che vengono emanate a sostegno della piccola impresa devono essere semplice da interpretare e facili da applicare
Purtroppo spesso sono interpretate in modo da scoraggiare in partenza l'utilizzatore verbali da parte del piccolo imprenditore l'utilizzazione scusate
A questo riguardo vorrei fare un piccolo riferimento alla Compagnia delle opere a cui la mia azienda e associata grazie alle molteplici convenzioni e soprattutto alla convenzione bancaria mette in condizioni le aziende associate di fodera ottenerne con le banche dedicarsi e delle condizioni bancarie molto agevolate e di gran lunga inferiori a quelle che normalmente vengono praticate direi addirittura quasi uguale al primo prete o di poco superiori
Un altro problema
Che assilla noi piccoli imprecise sono i rimborsi Iva è una problematica costantemente trattata ma sempre risolta lo Stato dovrebbe darci la possibilità di utilizzare immediatamente questa nostra liquidità per non costringerci a mendicare sugli istituti di credito
Un'altra piaga dolorosa verificatasi soprattutto in questi ultimi anni e quello del recupero dei crediti
A parte il il limitato potere contrattuale
Che hanno le piccole imprese nei confronti delle grandi al punto di diventare finanziatrici di queste ultime per quanto riguarda il recupero dei crediti insoluti la legislazione vigente non ci aiuta sia dal lato delle incisività delle leggi sia soprattutto nella tempestività necessaria
Spesso il decreto ingiuntivo il pignoramento si ottengono quando ogni possibilità di recupero del credito è svanita
Occorrono perciò interventi radicali in materia da parte delle competenti amministrazioni
Buon ultimo vorrei sottolineare qualche piccolo osservazione ai vari enti alle varie associazioni
Per primo l'ufficio ICE poiché esportare di enorme importanza per l'economia del Paese dagli uffici ci all'estero si richiede più professionalità e servizi specializzati a costo zero perché l'impresa sostiene già costi notevoli per promuovere l'esposto
Secondo le camere di commercio devono avere più sedi decentrate e competenze più ampie possibili così da diventare l'unico interlocutore all'interno dell'amministrazione per concederci il rapido disbrigo di pratiche con risparmio di tempo e di costi
Per quanto riguarda le associazioni di categoria devono cessare di essere delle lobby di potere devono agire più incisivamente nella programmazione di politica economica nazionale esaltando e proteggendo maggiormente le le piccole imprese associate
Riconoscendo loro non soltanto a parole l'importanza e il ruolo che svolgono
Ringrazio
Legata
Di competenza grazie
Io ringrazio la signora Gianna sia per quello che ha detto della sua esperienza sì anche per il cenno che ha fatto all'esperienza dalla Compagnia delle opere che molti conoscono ma che la dimostrazione evidente di come le piccole imprese specie in Italia non possono che che cash che cercare di mettersi insieme che fare compagnia
Che farsi compagnia vicenda che aiutarsi a vicenda nell'affronto
Appunto di problemi che sarebbero troppo grande insormontabili per ciascuno di loro
E in questo senso da questo punto di vista l'intervento della signora Gianna si collega all'intervento successivo quello di Marco Bulgarelli neppure è espressione rappresentante di un tentativo diverso
Di piccole impresa di collegarsi tra di loro di associarsi tra di loro per aiutarsi nell'affronto del mercato dei problemi della produzione infatti Bulgarelli è il presidente di un'associazione che raduna circa due mila cooperative
Con cento mila addetti operanti nei settori in vari settori pulizie manutenzioni trasporti servizi di vario tipo ristorazione turismo
Che ha assunto il nome di Associazione nazionale cooperative servizi e turismo
Un'associazione all'interno della lega delle cooperative Bulgarelli e il presidente grazie anche a lui per la sua presenza a lui la parola
Grazie a voi di avermi invitato io avendo seguito prettamente le parole niente la signora Gianna che mi ha preceduto sono potentato dal non esercitare quel ruolo per il quale c'era un po'tutti preparati di incalzare il ministro su alcune vicende
Diciamo della legislazione corrente ma di fare una riflessione sulla domanda che stavolta del convegno su e l'ora col voto interrogativo eh no col punto esclamativo
Perché a mio avviso
Il ruolo trainante della piccola e media impresa nel nostro Paese e una realtà lo è stato di più in qualche fase dell'ultimo ventennio voglio dire a cavallo della fine degli anni settanta e i primi anni ottanta circolavano gli slogan piccolo è bello e sembrava che L'Unità dimensionale unica capace di ritenere una flessibilità adeguata e non risente del mercato fosse l'impresa piccole e media e che la grande impresa fosse destinata ad un inevitabile declino per vari motivi che non sto qui a
Ripercorre
Bene da quegli anni le cose sono un po'cambiate e lo scenario e quantomeno variegato quindi difficile dare un giudizio su un panorama di impresa che niente come resti è stato appena detto dall'onorevole Formigoni
Raggruppa quattro milioni d'impresa di cui due milioni settecento mila imprese individuali che tra l'altro per alcuni aspetti
Hanno o assumono e ci tornerò quando parlano del comparto dei servizi la forma di un nuovo precariato di una
La forma della disperazione nel non trovare lavoro e quindi iscriversi in forma autonoma ad una Aldo di prese artigianali andando in giro a cercare in modo più flessibile più meno strutturato di quanto non possano essere un rapporto di lavoro
Fisso
Ebbene in questa differenziazione io vorrei perlomeno tracciare due gruppi quello
Tipico di cui ci ha parlato la signora Gianna che è la produzione di beni
Che direttamente o indirettamente sono collegate al mercato tre corrotte e tanta parte della nostra attività produttiva il ventidue per cento delle merci esportate all'estero in valore provengono da imprese sotto i cento dei e indirettamente centinaia di migliaia di imprese
Operano nella catena della subfornitura che porta le grandi imprese ad esportare ed è questa organizzazione
Che consente ha consentito all'Italia tutto sommato di mantenere una vocazione all'esportazione abbastanza marcata
Ed è qui credo vada incentrato di più il ragionamento che avrei voluto porre il ministro sul
Serve una politica industriale c'è una politica industriale per la piccola e media impresa vogliamo dare un maggiore futuro un futuro più porte a questa piccole e medie imprese
E l'altro invece la produzione di beni e servizi per il mercato interno che fa parte di una tipologia nettamente distinta dalla prima con problematiche molto diverse anche qui sono accettate ovviamente bisognerebbe analizzare parte
Pezzo per pezzo tutta l'attività produttiva ma consentitemi dato il taglio del vibrato e di tenerla un po'così
Sui temi di carattere generale allora le piccole e medie imprese hanno un futuro se ci sono le condizioni di compatibilità macroeconomiche per tutte le imprese abbia bisogno di un costo del denaro come l'evento che sia stabile e che sia basso
Che sia in termini reali compatibile con i nostri concorrenti abbiamo bisogno di un costo del lavoro stabile
Di ambito costa il lavoro che stia dentro le compatibilità del regista dell'impresa
Sono elementi
Dei quali sappiamo tutti non essere nelle mani delle piccole imprese le variabili principali sono elementi che stanno principalmente nelle mani del governo a riprendere della spirale inflazionistica possono riprendere delle tensioni
Anche sul mercato del lavoro che francamente qui francamente in questo momento non avremmo bisogno
Ma c'è un elemento di cui le piccole e medie imprese sentono più bisogno di altro
Che un insieme di fattori che in passato nell'analisi economiche è stato definito il sistema Paese ciò che fa sistema paese ogni piccola media impresa senti di più
E il grado di efficienza della comunità in cui opera del territorio in cui opera senti di più in una grande impresa perché non può interiorizzare tutte le funzioni
Quindi abbiamo bisogno di una serie di cose che sono state alla base delle politiche economiche degli ultimi dieci anni e ahimè abbiamo speso fortune fortune ingenti abbiamo portato il debito pubblico dal cinquanta per cento del prodotto interno lordo al centoventi per cento del prodotto interno lordo ma il via infrastrutturale del nostro Paese non è mutato interni di reti di comunicazione trasporti
Possibilità di accesso al credito in termini di
Costo dell'Energia o in termini anche di disponibilità dell'istruzione tanto per darvi in ordine di grandezza l'Italia alla metà della popolazione del Giappone
Centoventidue milioni d'abitanti contro cinquantasette in Giappone ci sono seicento mila ingegneri Renault Italia cinquantotto mila
Questo dal già allora di grandezza rispetto a quel tipo di concorrenza internazionale
Allora
Come si può tornare sulle politiche fattoria io credo con interni nettamente diverso dal passato perché non si può più pensare a massicci investimenti di denaro pubblico
Però
Al favorire attraverso il project financing attraverso l'aggregazione di soggetti capaci di gestire delle infrastrutture la disponibilità di infrastrutture efficienti e intervenire
Nelle cosiddette market failure c'ha dei punti di debolezza in cui il mercato non arriva e quello
Credo sia il ruolo che oggi compete ad una politica economica di carattere generale serve una politica economica però di carattere settoriale specifica specifica per la piccola e media impresa
La piccola e media impresa superato la marginalità degli anni cinquanta e sessanta
La l'azienda della signora Gianna a una leadership importante su un segmento importante ed è un'azienda quindici addetti
Questo significa che il ruolo delle tecnologia spostato il baricentro delle convenienze molto più in basso e che la possibilità e la genialità e la tenacia la caparbietà di molti imprenditori ha fatto sì che questi possono raggiungere posizioni in prima ma il nostro paese abbia bisogno di far coesistere delle leadership anche primari di grandissime imprese con una vitalità della piccola e media impresa ebbene questa vitalità e raggiungibile se
Riusciamo a organizzare una rete di collaborazione
Che da un certo punto di vista uso dei termini che toccano anche la natura umana del del degli imprenditori che restano a in a rompere la solitudine degli imprenditori
Quella
Quell'accettazione dell'imprenditore che lo vede tutto incentrato a conquistare un risultato col proprio sforzo personale con la propria rivalità nei confronti dei concorrenti dobbiamo riuscire a far coniugare
Concorrenza
E competitività con la cooperazione e organizzare delle aree Formigoni citavi consonanze citava varie esperienze bene io credo che queste esperienze devono semplicemente essere aggiornato
Con dei raggruppamenti interessi omogenei con delle disponibilità di informazioni analitiche delle visioni sulle dinamiche dei mercati qui c'è un ruolo primario istituzionale delle camere di commercio che debbono assolvere ad un ruolo cosiddetto di servizi reali
Di cui il sistema delle imprese piccole medie sente maggiormente bisogno rispetto alle grandi imprese
Questi servizi reali che sono in parte sostitutivi di servizi finanziari probabilmente il lo sportello bancomat che da all'acquisto la macchina utensile il dieci per cento a fondo perduto non è quando arrivano non guasta mai ecco ma c'era cioè una parte dalla trecentodiciassette voglio dire che non non è questo spirito
Lo spirito nuovo è quello di far vivere una nuova generazione a quel localismo creativo dei distretti industriali di raggruppamenti di interessi omogenei che fortino la
Diciamo la competizione internazionale e da questo punto di vista ogni impresa che nasce arricchisce panorami industriale italiano arricchisce e quindi dovremmo rallegrarci delle parole del Presidente del Consiglio Berlusconi che ha citato un saldo positivo del primo semestre di trenta mila imprese cento mila carte settanta mila morti
Ma ahimè non è così in tutti i mercati perché e arrivo rapidamente al mercato dei servizi Apple computer credo che tra sta diventando più lunga del previsto
Nel mercato dei servizi
La
Grossa grosso bacino di disoccupazione che che è costretto a fronteggiare l'Italia in un settore ad alta intensità di lavoro con basse barriere all'ingresso sta portando dentro decine di persone che sono disposti a lavorare a qualunque condizione
E per lavorare a qualunque condizione
La frammentazione che abbiamo fatto un'analisi su Milano abbiam visto che Milano per esempio nel mercato delle pulizia e manutenzione avuto una vera e propria destrutturazione negli ultimi cinque anni
La dimensione media delle imprese è stata dimezzata sono nate alcune migliaia di imprese individuali
Tutte con lo spirito della purché si possa lavorare questo significa che nel nostro Paese non potremo organizzare una qualità dei servizi non potremo organizzare la strutturazione dell'impresa ai fini di un funzionamento sistemi adeguato e quindi per alcuni aspetti la natalità all'interno delle piccole e medie imprese e anche un frutto della disperazione non frutto di un efficiente beh comportamento come invece nel primo caso potrebbe essere tornerò successivamente su questi elementi se vorrete de degli approfondimenti ma
Mi premeva
Distinguere perlomeno due ambiti all'interno dei quali lo stesso fenomeno a due segni nettamente opposti grazie dell'attenzione
Grazie a Bulgarelli che a posto assieme all'intervento la signora Gianna
Le esperienze e i problemi
Delle piccole imprese del sistema piccole imprese in Italia
E a questo punto credo che giunga proprio opportuno l'intervento di Piero Bassetti che credo può cominciare a delineare una prima di sta diciamo così a livello istituzionale Piero Bassetti al presidente ricordavo prima della Camera di commercio industria artigianato di Milano
E quindi di uno dei livelli istituzionali che ha o grammatica mente il compito di rappresentanze di risposta appunto alle esperienze problemi che dalla mondo della piccola impresa viene ridà la parola passa io voglio anche ricordare è salutare la presenza in sala del segretario generale la Confartigianato il dottor Giacomini che ringrazio
Per la sua presenza la parola più verso
Grazie Formigoni io sono particolarmente lieto di essere qui stasera a parlare di un titolo più anch'io prendo senza punto interrogativo perché se ma il problema è un altro
è certamente loro da della piccola impresa anzi io vorrei aggiungersi e allora di accorgersi c'è l'ora delle imprese della piccola impresa è già in atto da un po'di tempo
Ecco e mi avrebbe fatto molto piacere stasera trovarci qui col ministro Gnutti perché è l'ora anche di un ministro un piccolo imprenditore
è la prima volta che abbiamo un ministro dell'industria un ministro piccolo imprenditore e sarebbe stato interessante diciamo stanarlo fino in fondo per capire che cosa intende cambiare all'interno della capacità di risposta delle nostre istituzioni una delle quali e anche il ministero dell'industria tenendo presente che siamo nella c'è che vogliamo il federalismo e quindi vogliamo vedere le regioni entrare in azione nell'organizzazione del territorio
Che abbiamo fatto una riforma recentemente forse l'unica riforma lasciatemelo dire parte forse due ma questa è una delle grandi riforme della Prima Repubblica nel senso che la legge cinquecentottanta che finalmente regola e democratizzare le camere di commercio
è una legge istituzionalmente importante per la piccola impresa quelli che ci sia l'ora della piccola impresa non c'è dubbio
Secondo me molto interessante io questo è forse il decimo
Meeting al quale partecipò mi ricordo di aver parlato più o meno di piccola impresa perché ormai è diventato una specie di di malattia però in sale più piccole in orari meno ufficiali
E direi in meeting che indubbiamente non collocavano problemi di questo tipo con il taglio che abbiamo dato che avete dato come stasera cioè mi pare che e sia molto importante che non soltanto un movimento come quello che organizza il meeting
E non soltanto in un solo settore la Compagnia delle opere ma direi nella proposta fatta al mezzo milione di giovani che passa da Rimini
Abbia fatto la scelta conseguente al riconoscimento che tra l'altro anche l'ora della piccola e media impresa che consiste nel impostare molte cose
In modo tale che questo fatto che diventa sempre più importante nel Paese trovi le risposte adatte perché secondo me oggi il problema vero
è che il Paese che se n'è accorto
Deve adattarsi
A far vivere fino in fondo questa scelta perché non è che i problemi non ci siano le abbiamo sentiti dalla imprenditrice Gianna l'abbiamo sentiti da Bulgarelli
E molti ce ne sono
Per esempio
Non c'è dubbio che questo fantomatico milione di posti di lavoro
Può essere trovato nel lavoro dipendente o nel lavoro imprenditoriale ovviamente in parte infatti bene
La scuola che serve per i dipendenti
è una scuola diversa da quella che serve per l'imprenditore
I valori
Il chi si dedica a un'esperienza di imprenditore sono valori diversi di quelli di chi si dedica un'esperienza di operaio ho impiegato o dirigente d'altro tipo
Mi sembra che il meeting e la Compagnia delle opere
Ciascuno nel suo settore abbiano fatto una scelta giusta nell'avere il coraggio di proporre questo che non è un tema ideologico non si può avere un'ideologia della piccola e media impresa
Ma è un tema se vogliamo strumentale si può vivere realizzarsi facendo il lavoratore dipendente o si può vivere realizzarsi facendo l'imprenditore se si deve realizzarsi facendo l'imprenditore bisogna che gran parte del contesto
Si avvicini a queste esigenze ora a me pare che da questo incontro si vede che c'è molta gente molti giovani che ormai
Vogliono vivere realizzarsi passando attraverso queste esperienze bene io credo che questo è un atteggiamento da incoraggiare perché non solo quantitativamente
La piccola e media impresa è di fatto la struttura che ha dato le massime risposte occupazionali
Ha creato tra le cinque e le sei volte il numero di posti di lavoro che a parte della ho rotto il ente pubblico che sono stati creati
Diciamo nell'ambito del nostro Paese mai anche fornitrice in certe condizioni di una qualità del lavoro io vorrei dire della qualità della vita
Tutta diversa certo dove il rischio è presente
Dove la tensione è più presente ma dove anche voi avete una mostra sui giorni dell'ingegno dove per esempio la creatività
Ecco in è calata nella lavoro
Voglio dire che c'è e questo è un aspetto importante dove di la solidarietà
Perché la piccola e media impresa non fa la massificazione ma fa la solidarietà ed Eva e non soltanto dentro l'impresa ma fatale impresa come è stato detto in una recente riunione dell'Unioncamere oggi
L'impresa per aiuto e per solidarietà cerca l'altra impresa
Cerca sempre meno lo Stato
E diciamo ossa attacca sempre meno alla sovvenzione cerca semmai l'associato i sub fornitore il coproduttore cioè cerca nel pluralismo di un'organizzazione anche produttiva la risposta ad evitare la sua solitudine e quindi l'impresa non è come nella concezione diciamo liberale ottocentesca
Ah tomistica in un mercato atomistico no oggi l'impresa eh pluralista inondata situazione organica basta pensare ai distretti
Ecco perché per esempio non è un caso che la Compagnia delle opere affronta in modo diverso da precedenti espressione penso alla Confcooperative verso la lega
Insieme il problema della cooperazione il problema della piccola e media impresa o addirittura il problema dell'associazione d'impresa esistente lo diceva prima la signora Gianna che hanno seguito strade diverse cioè il problema delle relazioni orizzontali estremamente importante
Chi può dare questo servizio
Ecco la sfida anche ai movimenti anche ai fatti culturali certo la prima risposta deve dare l'associazionismo e qui c'è un lavoro enorme da fare
Perché se non vogliamo entrare crudamente in un discorso corporativo
Bisogna che attorno alla piccola e media impresa si sviluppi un tessuto associativo chiede perché sia un tessuto selettivo non solo di rappresentanza sindacale
Non solo di fornitura di servizi ma di aiuto alle persone che vogliono entrare io sono molto contento che lo segnalo che la Camera di commercio di Milano che è presente nel meeting è presente ha avuto successo c'è la coda sia pure limitata con un teste di auto selezione sul tema sei ha dato a fare l'imprenditore lo potete andare a controllare cioè nell'esperienza del Punto nuova impresa che noi abbiamo creato ormai molti anni per favorire il giovane e poi anche il non giovane che vuole fare una nuova impresa
Abbiamo visto che è uno dei punti di autore rassicurazione però ma sono andato a fare l'imprenditore bene cominciamo anche qui
A incoraggiare la gente a realizzarsi attraverso un'esperienza scoprire delle attitudini che magari pensa di non avere o non sa o o o non sabbia vera quindi c'è un perché c'è un lavoro enorme per quello che ho
Ma poi c'è un lavoro enorme per le istituzioni
Ecco io devo dire che se ci fosse stato quel ministro io al ministro non avrei chiesto niente di particolare da fare da parte del ministero dell'industria artigianato in materia di piccola impresa
Avrei chiesto di consentire uno sviluppo rapido dell'attuazione della riforma che centra sulle camere di commercio in cento punti periferici del territorio e ha ragione la signora Gianna quando dice non bastano
Noi come Camera di Milano abbiamo dodici in questo momento nella sola provincia di Milano
La telematica consente anche delle soluzioni a metà ma certamente la rete di presenza dell'istituzione deve essere su tutto il territorio ora chi di voi ha mai ragionato sul fatto che lo Stato nazionale fino alte gennaio di quest'anno
Non aveva un pezzo disse un pezzo di amministrazione predisposto per l'impresa
Notoriamente trattava con la grande impresa perché quando l'avvocato Agnelli colpa con un ministro non ha bisogno di passare da un ministero da uno sportello ma lo sportello perle impresa è semmai soltanto era in una maniera spuria quel poco di Camera di Commercio che Genova oggi io credo che sarà un lavoro di anni un salto l'avremmo fatto io dicevo prima però qui bisogna stanare anche le regioni su questo punto
Perché l'impresa non si esaurisce nel territorio ma un rapporto col territorio
E quindi non può non avere anche un rapporto con le organizzazioni preposte al territorio
In Italia c'è una grande istituzione alla quale guardiamo sempre come la mamma e il Comune bene dobbiamo abituarci a capire che il Comune dell'impresa è la Camera di Commercio
E il referente per l'organizzazione del territorio non potrà che essere la Regione
Certo il ministero ha un suo ruolo perché c'è la c'è perché c'è un problema nazionale perché c'è un problema di equilibrio basta pensare al neon a al meridionalismo all'esigenza del nord e del sud ai punti di debolezza del tessuto
Ma l'importante è capire che se arriva è l'ora della piccola e media impresa bene è l'ora che la riforma di una parte dello Stato certo non quello della sanità non quello ma per esempio molto di quello della scuola sconti questo orario che l'orologio della storia del nostro Paese
Ha raggiunto se no ha ragione Bulgarelli e se ne vedono già i sintomi no non ci si può comportare alle otto di sera come ci si comporta le nove di mattina alle otto di sera si prepara la cena perché è l'ora per mangiare se non c'è quello la padrona di casa si trova in difficoltà se la Repubblica italiana non prepara la risposta
Per la piccola e media impresa che ormai è carne della sua carne nella sua soggetta e e allora non soltanto
Le istituzioni
Ma io vorrei dire concluso questo perché il tempo è passato
Di movimenti impatti culturali
Mi fa molto piacere in questo mite si parli poco di schieramenti di partiti o di correnti
E si parli di strumenti per la crescita reale degli italiani
Ma la crescita
Reale degli italiani
Non può essere fatta marchi che avete è ora che tutta la società italiana e anche quella cattolica si accorga che se abbiamo avuto finora uno Stato disgraziato e per molti versi abominevole
Però senza Stato
Non si può tenere botta nel mondo che si affaccia quindi lì non è che la piccola e media impresa può chiedere meno Stato più stato la piccola e media impresa chiede Stato diverso
Chiede uno Stato dove il pluralismo non sia soltanto dentro di sé cioè nel suo modo di organizzare la produzione
Ma sia nel modo di ordinare la funzione dell'imprenditorialità al servizio del benessere non solo economico ma anche civile valoriale
Degli italiani in quanto tale ecco io avrei detto questo e lo ripeto in questa sede perché mi sembra che non sia limitato alla presenza o assenza di un ministro quello che vorrei dire a tutti i presenti e questi sono questa è una battaglia
C'è tutto da fare per adeguarsi all'ora della trasformazione produttiva che il paese ha impostato in gran parte occupato
Se noi non riveli penso alla scuola in primo luogo se noi non adatti diamo
Senza comprimere lì non mettiamo in condizione di italiani
Di dare contenuti veri alle scelte sui modi di produzione lasciatemi usare un esperimento pressione liberale marziana ma che a un certo momento non l'abbiamo neanche dimenticare in modi in cui si produce in un Paese sono una cosa importante
Noi abbiamo finalmente un modo pluralista autonomo non classista
Che realizza la persona
Che quindi corrisponde a un quadro di valori dobbiamo costruire delle istituzione che lo sviluppino anziché o primer lo questo è un impegno comune perché sta seduto lì qui perché sta seduto dirà in una sala come questa grazie
Grazie Bassetti
Io prima di concludere l'incontro vorrei fare un secondo giro ai nostri ospiti proponendo ciascuno di loro una domanda
Rapida due minuti ma credo che possa essere utile toccare ancora qualche prima ancora però voglio ringraziare la presenza in sala di altri illustri amici sono grato anche a chi magari un po'Pellegrin hanno mi ha portato questa serie di foglietti perché i riflettori non ci permettono non mi permettono dall'alto di riconoscere i nuovi arrivi però ringrazio la presenza Dell'Amico Spallanzani che presidente a Confartigianato del dottor Colicchio capo di gabinetto del ministero dell'industria
L'applauso è per entrambi evidentemente quindi anche di alcuni presidenti di Camere di Commercio mi segnalano la presenza presenteranno il commercio di Bologna di Ancona e di pizza
Alla signora Gianna una domanda
Anzi per di tipo personale ma anche credo possa essere sintomatica anche di qualcosa che alla luce del di quello che lei ci ha raccontato quello che ha sentito dire
Lei si sente oggi di incoraggiare si sentirebbe oggi di incoraggiare i suoi figli
A intraprendere la stessa strada che intrapreso lei a diventare piccoli imprenditori o no e se sì perché esse nove
No io ho due figli e a tutt'oggi nonostante l'età ossa posta a dirmi che possano entrare in azienda non è stato niente incoraggiando perché sto vivendo un'esperienza abbastanza pesante in questi ultimi tempi se teniamo presente che sono vent'anni che sono nel mondo delle del lavoro fino al dieci qui
Se mio marito per poter preparare un campo abbastanza appianato oggi invece dico no perché mi sembrerebbe mettere per ragazzi allo sbaraglio
Oltretutto lavorando ventiquattro ore al giorno e direi dirittura senza soddisfazioni ma con tante problematiche con il problema di come pagare l'indomani
Tutti gli investimenti che tu hai fatto perché quando il trenta di ogni mese
Ci si chiede come facciamo a pagare questo mio se Investimenti dipendenti come facciamo a far fronte agli insoluti e come mamma e mamma imprenditrice dico ai miei figli oggi no non me la sento
Rossignolo camminarci una reazione perché io capisco questa sua osservazione ma nello stesso tempo lei va avanti a fare
Sì lunedì dopo di noi oggi io continuo perché sono un'orgogliosa e voglio arrivare al dunque e anche se ogni tanto mi scoraggiò però la voglia l'orgoglio sono quelli che fanno cento però sinceramente nipotini figli viziati un'altra strada se vedete che quest'altra strada che stati iniziando vi è più consona coordinate quella ma oggi fare l'imprenditore veramente è una vocazione credette libero posso dire nel con tutto cuore
A meno che i suoi figli non disubbidire scava le sue parole non obbediscano a sue se una vocazione va bene grazie
Grazie grazie anche della provocazione che ci ha dato sul finire dell'incontro Bulgarelli anche alla luce quello che la signora Gianna detto ma non solo al suo viso quali possono essere gli strumenti più idonei sviluppare ancora della nuova imprenditoria dalle nuova piccola imprenditoria soprattutto ovviamente nel settore di cui lei si occupa
Ma regole regole che abbiamo una sorgente sta dal basso si parla troppo spesso di antitrust come
Misuratore delle posizioni dominanti San in realtà esiste un problema di tutela delle forme di concorrenza nel sistema della subfornitura nel sistema dei servizi se ci fosse stato qui il ministro gli avrei chiesto rapidamente l'emanazione del regolamento attuativo della legge ottantadue novantaquattro
Per l'istituzione del registro delle imprese di pulizia che quella che può pre qualificate riprese che abbiano le caratteristiche idonee a fare quel mestiere in altri termini a tutelare le piccole e medie imprese che stanno operando faticosamente in questi mercati ma soprattutto un'ampia tastiera questo Prato quest'ultimo regolamento deve essere gestito dalle Camere di commercio e noi siamo in attesi da della sua emanazione di un decreto di competenza del ministro di ma l'ampia tastiera di cui abbiamo bisogno di una tastiera che vada alla consulenza all'avvio credo che questo governo abbia fatto un'operazione corretta e giusta quella di semplificazione la fase di ingresso
Nell'attività pro imprenditoriale ma come diceva il presidente Bassetti
Esiste la necessità di una formazione imprenditoriale esiste una procedura una necessità di semplificazione procedurale fiscale amministrativa
Che consenta a chi sa fare di mettersi a fare il suo mestiere rapidamente senza davanti balzelli
E infine un'assistenza di tre tipi che sia dislocate in punti visibili eccellenti e comuni diciamo in una rete che comunica
Su assistenza tecnologica assistenza
Chiamiamola così finanziaria e assistenza Allo sviluppo del capitale imprenditoriale perché del capitale di rischio è un è un buco questo che
Di cui soffro moltissimo alle piccole e medie imprese che non hanno accesso alla corsa che non hanno accesso ad altre forme dove non esiste il nostro Paese un Merchant Banking diffuso e che credo potrebbe essere colmato attraverso borse locali attraverso fondi chiusi attraverso strumenti che portino verso le le imprese capitale di rischio in grado di dare un corretto equilibrio economico finanziario le nuove idee imprenditoriali grazie
Bassetti anche per te è una domanda per una risposta lampo come gli altri il futuro delle camere di commercio che novità ci riserva dal punto di vista del dei risvolti concreti del dell'utente della vostra istituzioni
Oggi io direi che siamo una speranza
Certamente il Paese ha ha diritto di pretendere che nulla dell'udiamo
Ma i compiti che ci hanno affidato il sistema abbiamo voluto che decidessero affidate sono compiti molto impegnativo ripeto
Se si stabilirà una collaborazione intensa a tutti i livelli quindi anche e soprattutto con la regione ma anche con ministero e soprattutto con la Comunità economica
Il compito sarà facilitato ma io credo vorrei chiudere su questo che quando la signora Gianna dice no ai miei figli non consiglierei di fare l'imprenditore conferma quello che si diceva prima cioè teniamo presente che l'ora della piccola e media impresa è suonata parecchio tempo fa nel nostro Paese
Io ricordo che abbiamo cominciato a parlare dei Brambilla
Ancor prima degli anni ottanta del settantotto no ecco
E
A molti che sono in linea non abbiamo dato il supporto per cui quello che dice la signora Gianna una grande verità e quello che dice punti averglielo dimostrazione mancano le reti fondamentali mancano questi ora secondo me gli italiani qui mi dispiace smentire la signora Gianna forse perché non lo sanno la durezza del del del mestiere forse perché sono malgrado tutto a tratti dalla differenza di qualità di quella loro creativo rispetto ad altri lavori
Continuano ad affluire
Ecco ma io credo che dobbiamo assolutamente dare una risposta se no la l'Harley inversione sarebbe drammatica
Perché molto più e se no però però collettivo se si inverte non lo si sostiene come si può sostenere la FIAT o l'Alfa o o o la chimica attraverso degli interventi di vertice perché quando ci fosse una una insoddisfazione generalizzata il discorso sarebbe drammatico quindi io per rispondere alla tua domanda
Sono fermamente ormai sono dieci anni che lavoriamo in quel settore sono fermamente deciso
A farsi e credo che tutti i presidenti presenti e non presenti la vivono la stessa esperienza
Che il contributo delle camere di commercio sia all'altezza delle attese ma credetemi non è facile neanche lì perché siamo sempre nell'ambito delle pubbliche istituzioni basta pensare per esempio le difficoltà dei regolamenti del personale questo alla Corte dei Conti ha ceduto esperienze fatte sulla pelle no ecco
Però io tutto sommato sono convinto che la risposta ci sarà e perché dopo questa
Questo atto di fede pronuncio questo atto di fede perché sono convinto che quella è una riforma che va nella direzione delle domande reali del nostro Paese della nostra economia
Del mea nostro popolo e insuccesso per esempio
Della Compagnia delle Opere lo dimostra che domanda di essere messo in condizioni di realizzarsi secondo una sua tra l'altro radicata tradizione che aveva sviluppato nell'agricoltura che adesso riporta nella produzione di beni e di servizi alla persona
Un modo di lavorare che è consono alla personalità dell'italiano in quanto tale e quindi io credo che quando le istituzioni dico non un problema reale le probabilità che riescano a realizzare il loro compito è più alto comunque me lo auguro e comunque ritengo con la collaborazione di tutti si devo lavorare per realizzarlo grazie
Con questo chiudiamo grazie ai nostri interlocutori per il loro contributo così preciso e stimolante Grazia come la presenza e come si suol dire buona prosecuzione quei programmi dell'emittente