La direttiva dell'Ue sul salario minimo: intervista a Romina Mura, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati

Radio radicale siamo con Romina Mura Segré presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati del partito democratico per parlare con lei che la direttiva sul salario minimo che è stata approvata
In sede europea del dell'Europarlamento allora che significato a questa questa direttiva che non stabilisce il compenso minimo che sarà diciamo definito dai singoli dai singoli Stati
Che cosa stabilisce la la direttiva che cosa dovrà fare poi nostro paese
Ma la l'approvazione della direttiva sul salario minimo sulle retribuzioni adeguate è un passo avanti fondamentale mi piace definirlo come scudo per i lavoratori poveri è questa la prima cosa quindi non contiene degli obblighi ma contiene delle chiare direttive picchiati obiettivi da raggiungere in un due anni a obiettivi che indurranno gli Stati del nostro particolare e questa è anche l'auspicio del lavoro che noi faremo nei prossimi mesi a provare ad adeguare le retribuzioni più basse
Come lo si farà è normale che così come è scritto nella direttiva la hanno la realizzazione di quelli che sono gli obiettivi della stessa dipendono anche dal sistema di relazioni industriali di singoli Stati non in Italia
Abbiamo un sistema di contrattazione collettiva che funziona e quindi non si potrà prescindere nel costruire
Il salario minimo la retribuzione giusti adeguata come mi chiamo piace chiamarla da questo sistema di relazioni quindi questo cosa significherà significherà acché qualsiasi cosa noi faremo anche a livello legislativo eventualmente dovrà essere condivisa
Discussa definita con le parti sociali a i timori che si leva non nel Paese in alcuni in alcuni ambienti e salario minimo possa in qualche modo danneggiare ho arginare il ruolo della contrattazione collettiva sono infondati perché io credo che in un Paese come l'Italia non l'obiettivo della politica del Parlamento non debba essere esclusivamente quello di adeguare la retribuzione ma anche quello di lavorare su una complessiva situazione retributiva e giuridica
E quale spazio dalla contrattazione collettiva può fare questa cosa questo può raggiungere questo obiettivo per cui io credo che la direttiva sia ripeto un input fondamentale
Che noi dovremmo seguire
Uno scudo per il lavoro povero perché comunque dobbiamo dire che non lo so paese ci sono diversi
Diverse situazioni lavorative che non sono Compaq aperti al momento per la contrattazione collettiva per cui quelle andranno protette immediatamente però ripeto il lavoro migliore che potremmo fare in Italia quello partendo dalla direttiva
Costruire una sorta di nuovo patto no del lavoro dove tutte le parti sociali possiamo utilizzare il nostro sistema di relazioni industriali magari anche migliorandolo
Terra andare a compensare quelle carenze retributiva e giuridica ci sono molti ambienti avevamo però è è necessaria una legge al di là della contrattazione che deve essere rispettata
Una legge che però stabilisca che oltre un certo livello orario diciamo possono essere nove o dieci euro non si possa non si possa andare al di sotto di quella di quella di quella soglia
Si guardi io credo che la contrattazione potrebbe fare dei passi avanti
E riuscire a compensare anche questo vuoto nel senso che se noi arrivassimo per esempio a misurare la rappresentanza delle organizzazioni sindacali
Ho I Stand la validità dei contratti erga omnes ecco lì anche partendo dalla contrattazione non potranno andare anche a compensare a riempire quei vuoti che ci sono però
Laddove questo processo avessi bisogno di tempi
Va bene insomma diventare quest'anno barrette di relazione questo nome insieme di regole io credo che soprattutto per i settori non coperti dalla contrattazione per quelli che sì sì sono inseriti nella nel progetto quadro del lavoro ovvero si possano interessare
Un presidio per legge del come ha trovato la risposta di Confindustria di bonomia questa ritornò io devo dire che stamattina ho letto perché l'Anas sono esentati vista alcune sue dichiarazioni
E mi è sembrato possibilista lo voglio leggere così ecco il fatto che lui dica i nostri contratti sono già oltre i nove euro di cui alle proposte di legge presentate al Senato però per alcuni settori ci siamo nel voglio interpretare la sua alla sua risposta come un'apertura perché è chiaro che noi non possiamo continuare
A perpetrare questo conflitto fra lavoro e impresa non se ne beneficerà del Paese nell'impresa erano i lavoratori serve costruire un tavolo di dialogo e io credo che la direttiva anche per come è stata confezionata quindi lasciando spazio a quelle che sono le esperienze dei paesi possa aiutare
Cioè a costruire questo sistema voi adesso in Commissione lavoro che cosa farete pensate che poi per il Governo chiederà una delega su questo se ci sei Milano dalle proposte al Senato adesso vediamo nei prossimi giorni si sceglierà con
Percosso una tabella di marcia ma anche alla Camera si ce ne sono ce ne sono anche la Camera per il percorso già iniziato al Senato rende quindi barrata prassi insomma certo
In tutti i casi io credo che il dibattito che si è sviluppato in queste settimane che ha portato all'approvazione della direttiva e che sta implementando anche in questi giorni domani dovrà trovare una risposta in katakana per cui credo che la Commissione lavoro anche della Camera
Farà la sua parte metterà in cima alle sue priorità nella sua agenda il tema del salario minimo ringrazio la presidente la Commissione lavoro della Camera Romina mora del partito democratico