L'intervista è stata registrata mercoledì 21 settembre 1994 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Affari Costituzionali, Camera, Enti Locali, Legge Elettorale, Pds, Regioni, Riforme.
10:30
16:00
09:30
15:00 - Roma
9:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:30 - Roma
17:00 - Roma
17:30 - Roma
15:00 - Milano
RIFORMATORI
Ferdinando Adornato già leader di Alleanza democratica ora costituito il gruppo aree all'interno di quello progressista allora Adornato se è stato un assoluto protagonista del dibattito in Commissione affari costituzionali che concerneva l'articolo cento l'ti due della Costituzione e che riguarda l'elezione del presidente della regione e poi ancora i criteri di elezione del Consiglio regionale ieri finalmente vi siete liberati di questa patata bollente ora se ne occuperà Laura c'è stato un voto
Vi è stata anche la tua convergenza possiamo spiegare gli ascoltatori quello che è accaduto e qual è il significato ma guarda dal mio punto di vista non esistono solo riforme istituzionali maggioranza e opposizione esiste i parlamentari che devono cercare di fare un
Un lavoro nell'interesse dei cittadini del processo di rinnovamento di questo Paese da questo punto di vista il testo che io avevo contribuito a elaborare porta la mia firma era un testo secondo me buono non perfetto però molto buono nel senso che fissava una norma regime di autonomia delle regioni nella scelta la loro forma di governo e questo se si può andare verso il federalismo è un passo indispensabile quasi come però uno stato anche federale non può essere uno Stato Arlecchino stava alcuni criteri intanto per i novantacinque in modo tale da uniformare avviare il processo di transizione verso il federalismo in queste norme c'era la norma più importante quell'elezione diretta del presidente alla Regione non non ama presidenzialista ma una norma di Lecce diretta di un sindaco collegato con le liste che si presentano quindi con la maggioranza dei consiglieri eletti come i sindaci come abbiamo letto insomma i sindaci delle grandi città una un testo che poteva andar bene ciascuno rinunciando qualcosa dei propri principi sia la maggioranza che all'opposizione purtroppo non si è arrivati ai due terzi perché parte dell'opposizione cioè il PDS
Ai rigidi Vito nonostante il testo più o meno gli andasse bene ai rigidi To la sua posizione perché probabilmente perché i Popolari con Elia in testa
Lanciavano fuoco e fiamme dicendo che l'elezione diretta del Presidente Regione sarebbe stato un ulteriore passo verso la fine della democrazia in Italia
Adesso va in Aula e io spero che il PDS negli altri progressisti trovino il modo di votare per a Revere due terzi dare questa
Solo al Paese Adornato mi sembra che il rischio sia proprio questo cioè di non riuscire a raggiungere questo alto quorum i che anche per ragioni temporali potrebbe determinare nonostante tutto il lavoro compiuto
La non efficacia primavera pensa
L'elezione le nuove Regioni
Beh ciascuno fa quel che sente la coscienza nel modo in cui lo sente si poteva fare in tempo si può ancora fare in tempo anche se ormai siamo sul filo del rasoio
Si poteva fare in tempo ciò non toglie che comunque vada il Parlamento ha impostato un buona riforma costituzionale del centoventidue quindi alle norme lezioni regionali e che varrà comunque nel futuro perché prima o poi si finirà per quanto riguarda il seno a te cinque ove non si facesse in tempo io credo che sia indispensabile subito che il Governo e il Parlamento discutano una legge elettorale regionale che comunque modifiche la vecchia nel cassetto proporzionale ecco ai primi
Ha parlato dell'atteggiamento del Partito Democratico e la stilista ma anche con la lega nel corso del dibattito sono sorti dei problemi e l'atteggiamento di Speroni anche determinato diciamo un rallentamento dei lavori
La lega è uno strano partito fu un partito che ha partecipato al movimento di rinnovamento istituzionale senza dubbio ne è stato uno dei protagonisti d'altra parte vuole difendere così testardamente dei propri le proprie identità di partito che spesso a una mentalità proporzionalisti che ha perché bada ai voti
Propri non alle esigenze spesso generali il fatto di esser contro alla norma sul maggioritario nominale la dimostrazione di questo dico
Però dire che poi alla fine la lega
Con un po'di mal di pancia votato se anche il Pd essere salutato con un po'di mal di pancia avremo oggi due terzi del Parlamento donatore parte ultima domanda se permetti su un argomento diverso
E cioè quello che è accaduto in Rai le polemiche
Non cessano l'accusa diciamo più ricorrente forse la meno vera è quella che ora il Presidente del Consiglio a disposizioni venne sei reti
Ma sicuramente e questo è un paese rissoso un Paese in cui la fibrillazione emotiva è molto alta e impedisce di ragionare ci sono delle verità
Nelle tesi dell'opposizione e ci sono anche delle esagerazioni attese l'opposizione sta di fatto che le nomine Rai non sono delle buone nomina per il metodo per il merito direi che tutto sommato
Però ci Skira intorno al problema ma se non si se non lo si affronta alla radice non lo si risolverà mai perché qualsiasi governo qualsiasi potere nominerà persone di propria fiducia non necessariamente in modo lottizzato però persone di propria fiducia problema era in sì conto che è finita l'epoca del duopolio Fininvest RAI e che bisogna azzerare tutto quanto e creare dei nuovi strumenti di decisione andare a una Rete per ciascuno creare delle dei comic dati di garanzia modificare radicalmente il nostro l'assetto dell'informazione solo a quel punto
Le risse termineranno se no in un modo o nell'altro continueranno perché ciascuno avrà sempre da ridire
Peppino Calderisi deputato riformatore relatore in commissione Affari costituzionali sulla una proposta di legge che riguarda l'elezione dei consigli i regionali e l'articolo centoventidue riguarda invece l'elezione del Presidente del Consiglio allora Pepino ne abbiamo parlato sino a pochi momenti fa con Ferdinando Adornato la Commissione dopo un lavoro accurato Complesso di il Cile è riuscita a licenziare una testo ma mi sembra che il nodo fondamentale al di là della maggioranza che è stata raggiunta è costituito dal quorum o molto alto che verrà richiesto dopo in aula dei due terzi se il PDS non modifica la propria posizione il rischio è che nonostante tutto il lavoro compiuto non si faccia in tempo per le elezioni la prossima primavera
Sì nonostante appunto come ricordati un lavoro difficile intensissimo quattordici sedute parlamentari più di cinquanta ore di dibattito più di centocinquanta interventi in Commissione alla ricerca di un testo che potesse raccogliere consenso necessario per l'approvazione in tempo utile di una riforma costituzionale il testo finora non ha ricevuto questa appoggio nonostante che per quattro quinti fosse stato scritto insieme al PDS che poi all'Ultimo ha ritirato il suo voto sulla norma transitoria quella che prevede per il novantacinque elezione diretta del Presidente Regione è un sistema elettorale prevalentemente ruminare maggiore Dario indicazioni che sono assolutamente necessarie e che non sono affatto in contraddizione con la previsione di un'ampia autonomia delle regioni e codificate l'articolo centoventidue della così Zone i consigli che devono fare la legge Thrale sono ancora i consigli eletti nel mille novecentonovanta frutto di un sistema politico totalmente superato privi di rappresentatività se non hanno
Alcune Dini gui
Da rischieremmo di fare riapprovare da questi i Consigli regionali delle leggi sostanzialmente proporzionali e queste problema non c'è contraddizione e fra questi due norme perché se si vuole per davvero non lo solo strumentalmente e in modo dittatoriale avviare una prospettiva federalista corresponsabilità bisogna assicurare che le leadership
Che verranno dovranno guidare questo processo siano legittimante direttamente al consenso degli elettori che i governi delle Regioni che saranno eletti nel novantacinque siano appunto governi stabili autorevoli responsabili che derivano dall'adozione di un sistema elettorale maggioritario e senza queste condizioni è impensabile con una situazione che abbiamo visto in tutti questi anni segrete e di partito che si intrometto no crisi di governo ogni tre quattro mesi incapacità assoluta di stabilità e governabilità la parte di regioni pensare che in queste condizioni regioni avviano ordinò la prospettiva federalista è assolutamente impegni dire demagogico e irresponsabili quindi la norma transitoria e necessaria occorre elezione diretta del presidente della Regione Cetto c'è una forte opposizione a questa a questa a questo a queste lezioni di Letta abbiamo visto oggi l'articolo di Elia sul Corriere l'idea che e questo non è neppure presidenzialismo perché non siamo al presidenzialismo americano non ci sono le condizioni non ce l'assetto di poteri questa è una lezione di letta comunque con le data con l'elezione la scelta della maggioranza come per la legge dei sindaci dei dei sindaci quindi non c'è assolutamente in ogni caso una forma di presidenzialismo vero e proprio in questa elezione diretta nonostante questo a Tosi temono venti Berlusconi insomma bisogna capire che il presidenzialismo esiste in molti Paesi hanno grandi democrazie in cui Cetto con tutti i pesi e contrappesi che occorre assolutamente inserire di un sistema equilibrato in un
Con impostazione liberale che appunto prevede una serie di regole ben precise ma avere questa fu Bear ed elezioni dirette detto se del presidenzialismo è assolutamente nostra visto inadeguato anche perché sarebbe impossibile attuare la prospettiva e le ha viste senza vere un dato fortissimo di unità nazionale che è rappresentato da lezione diretta del Presidente della Repubblica che anche funzioni di governo ma questo è un altro dibattito che faremo quando discuteremo la riforma spero al più presto e spero grazie al voto del referendum sulle mi avesse che anche avrà questa valenza anche di consentire finalmente di fare la riforma dello Stato in questo Paese se riusciremo a tenere il referendum ma dicevo questo è un altro dibattuto molto riguarda tutta una riforma organica della così Zone adesso si tratta di una prima tappa che non pregiudica in ogni caso poi le scelte future le Regioni avranno libertà assoluta anche di cambiare che questa forma di governo eccetto però dovranno evidentemente avere poi il supporto e l'opera pubblica perché son previsti anche referendum regionali sulle norme che le Regioni approveranno per introdurre e le proprie forme di governo quindi mi sembra che la riforma di uscita ne forma equilibrata e e la riforma di mediazione evidentemente ma una mediazione che io ritengo di buon profilo che deve andare avanti e sono sicuro che se il Paese sarà coinvolto nel dibattito e il PDS e i progressisti e forse anche altri gruppi che ora siano posti voteranno alla fine e non faranno mancare due terzi a questa legge perché è veramente credo una contraddizione enorme quella di opporsi a quel sistema di elezione diretta che consente ai cittadini di scegliere appunto chi deve governare agli lo dei comuni a livello della regione e quel sistema uninominale maggioritario che è stato votato dalla stragrande maggioranza dei cittadini il il diciotto aprile del novantatré vogliamo tornare indietro rispetto a referendum c'è per davvero questa grande nostalgia la proporzionale qua e è in gioco l'appello che firmato qualche giorno fa da Occhetto Pannella tornato segni e gli altri chiedo che sia la testimonianza che e dobbiamo al are di nuovo ad una mobilitazione rivolgi ce l'opinione pubblica e trarre dall'opinione pubblica dei cittadini la forza per riuscire a varare tempestivamente questa riforma
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0