Storie di alberi, donne, uomini" di Antonio Pascale per Einaudi è una indagine sulla natura umana.
Indagata attraverso le piante.
Le piante sono state prese come elemento per indagare, perché "la vita è complicata, dolorosa e spesso non siamo così aperti, anzi al contrario chiusi, prepotenti, arroganti e intenti a esaminare solo le nostre fragilità e promuovere la nostra rabbia.
Quando non siamo così siamo migliori..." Se ne deduce che la bellezza per usare una metafora botanica è "la fronda fiorita che ti protegge dalla morte.
Sotto la fronda ci sono tutti, fai … parte di un mondo colorato, nessuno ti dimenticherà mai" c’è amore sotto la fronda e a proposito d’amore è il viaggio nel tempo per capire cosa siamo diventati."Il ciliegio ad esempio rimanda quasi ovunque alla buona sorte, l’olivo è il tormentato suono della democrazia.
I protagonisti dei racconti affrontano sempre un dilemma tra cui rientra anche la democrazia"; ed è proprio in quello dedicato all’olivo che viene raccontato quanto "oggi sia difficile fare delle scelte informate e consapevoli; questo accade perché spesso incorriamo in errori e poi perché siamo creduloni.
Noi uomini diamo facilmente spazio ai complottismi..." "L’olivo è l’albero della vita, della bellezza, della resilienza, della cultura e persino della democrazia.
Di ciò che è alle radici, millenarie, della forza creativa d’Italia.
Anche se non amate i simboli, basta andare in Sabina..." E poi il cactus, il faggio, il pino, il tiglio...
i racconti di Antonio Pascale sanno di vita, di affetti e di scienza perché le piante lui scrive "somigliano a noi piú di quanto avremmo mai creduto".
Antonio Pascale è scrittore, si occupa di divulgazione scientifica e curerà una sezione della edizione 2022 dell’evento Umbria Green Festival diretto da Daniele Zepparelli che si svolgerà dal 20 agosto al 18 settembre con i temi quali la scienza, l'innovazione, la tecnologia al centro di una idea di futuro diverso e possibile.
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