Conferenza stampa per la presentazione del Progetto Opera Seme Farm

Enti e anche a chi è collegato in streaming
Sono qui con don Giuseppe Venneri direttore della Caritas diocesana Nardò Gallipoli in provincia di Lecce e sarà Donatelli presidente della cooperativa ipso facto
Oggi ho il piacere di presentare qui in questa sede un progetto a cui tengo molto si chiama opera serene
è uno progetto che è è nato dall'idea dall'intuizione di don Giuseppe Venneri dopo un'attenta analisi delle necessità e delle fragilità del territorio della diocesi
E dopo un approfondito studio di fattibilità poi condiviso con delle realtà cooperative sociali econdo dei piccoli imprenditori hanno locali l'intuizione come dicevo è nata proprio da una profonda vocazione per quei valori fondamentali come l'amore per la nostra terra
La voglia di creare occupazione sappiamo quanto ce ne sia bisogno la promozione del lavoro etico e la solidarietà proprio quella solidarietà che ci spinge a tendere una mano verso chi oggi in difficoltà
Ho conosciuto questo progetto quand'era ancora sulla carta
Don Giuseppe lo ha condiviso con una sera di due anni e mezzo fa quando eravamo insieme ad un evento di raccolta fondi per una bambina che necessitava di di cure veramente molto importanti
Di lì a pochi mesi opera sei ne era già un progetto messo a terra e pronto ad essere avviato con grande entusiasmo e voglia di fare aggiungo anche tanta gioia
Inaugurazione avvenuta proprio qualche settimana prima del dilagare di di quella pandemia che ancora oggi scontiamo
Ma nemmeno questo evento drammatico ha potuto in qualche modo fermare quello che è un vero e proprio serene che germogliato velocemente e che si proietta ogni giorno verso il futuro
Una pianta rigogliosa dei cui frutti oggi può godere l'intera comunità
Un progetto dove la persona diventa il punto da cui partire e il bene comune e il motore di un'economia davvero etica e sostenibile
Un principio che sia il Movimento cinque stelle ma e opera sei ne condividono pienamente
Un Progetto dicevo che ha avviato nel territorio salentino già uno circolo virtuoso che in due anni e mezzo in due anni ha prodotto e portato cibi freschi sulle tavole delle mense diocesane
Un o un a distribuito c'è il eccedenze alimentari ha recuperato delle colture tipiche del luogo
Ed è riuscito anche ad avviare numerosi orti sociali non crei una vendita on line dei prodotti in tutta Italia quindi una macchina produttiva che in qualche modo si sta autoalimentano indo
E il cui profitto non è il fine ma è una diretta conseguenza del lavoro che effettivamente viene svolto tutto questo fa del Progetto operasse né un modello che oggi mi auguro sarà esportato e replicato in tutta Italia perché Orhan più che mai abbiamo veramente bisogno di visioni innovative sostenibili
Visioni che in qualche modo vadano nella direzione di un vero e proprio cambiamento culturale
Ma adesso immagino che siate curiosi di conoscere nel dettaglio il progetto e quindi lascio la parola prima don Giuseppe e subito dopo a Sara e poi ci rivediamo per per le conclusioni grazie
Buongiorno grazie
Achille intervenuti fisicamente a quanti ci stanno seguendo la in Ama soprattutto ringraziamento all'onorevole sono Alemanno perché oggi per noi essere qui davvero una data importantissima
Si concretizza quello che cinquant'anni fa
Anche di più con il nel concilio Vaticano secondo si auspicava con la costituzione apostolica dogmatica gaudium et spes c'è questa collaborazione relativa non tra la chiesa le istituzioni
Relativa perché
Quello che noi stiamo realizzando grazie anche e soprattutto alla benedizione insomma del nostro vescovo che ha da subito
Dato
La il suo placet insomma per poter avviare questa esperienza parte dal Vangelo dal magistero della Chiesa
Però noi siamo oggi qui nel cosa scusate il termine il tempio della democrazia dove ecco la Costituzione che no rappresenta un po'il paradigma che orienta un po'la promozione del bene comune in qualche modo diciamo vive si respira
Quindi mettere insieme vangelo e costituzione non è qualcosa di assolutamente peregrino perché sono in entrambi i casi ci sono dei valori che guardano al bene comune quindi alla promozione
Integrale dell'uomo ecco il problema e cover assieme nasce questo questa esperienza questo progetto
Nasce proprio per questo per poter ragionare a parlare sperimentare una forma di economia sociale
Che miri a creare opportunità
Per la promozione integrale della persona umana
Cioè di quei soggetti che vivono il territorio della nostra diocesi ma anche auspichiamo proprio come diceva l'onorevole possa essere replicato in altri contesti nazionali perché ecco la bellezza dei progetti è quella proprio di essere replicabili di non sentirsi diciamo proprietari di un'idea ma di metterla e con a disposizione di quanti poi vogliano cogliere la bellezza di quello che spiazza stiamo cercando di realizzare nella nostra diocesi ecco opera seme nasce dalla lettura di un contesto territoriale che il nostro dove emergono delle diciamo delle fratture sociali molto importanti la prima è sicuramente il il depauperamento economico dettato da un hunter i Tory in cui l'agricoltura diciamo talvolta così espressione di di colture intensive o o di di di di di monocolture
Che a lungo andare depauperano il territorio noi veniamo dall'esperienza drammatica relax Lella Nokia distrutto un'identità d'identità territoriale del Salento
Partendo proprio da questa analisi ci siamo accorti che l'aver perso migliaia di ettari di uliveti
Ha determinato non solo la perdita una perdita economica di un'economia anche
Familiare
Che poi era diventata anche in economia imprenditoriale perché tante aziende agricole avevano ruotavano intorno alla produzione dell'olio extravergine d'oliva ma la perdita di alberi secolari ha fatto perdere anche memoria storica identità
è un territorio che perde memoria identità un territorio che dimentica anche i fondamenti su cui su cui si regge
Poi la seconda piaga e quella dell'impoverimento della diciamo del della forza lavoro
Intesa sia come proprio manodopera ma anche come eccellenze intellettuali perché il nostro territorio in territorio da cui giovani fuggono perché non ci sono opportunità
Da uno studio che abbiamo fatto anche insieme all'università di Salerno alla Dipartimento di Sociologia emerso che i giovani del Salento ma in generale del Meridione d'Italia
A parità di capacità a parità di di possibilità economiche e culturali hanno però meno opportunità di un giovane che vive da Napoli in Sudan Roma in su perché mancano opportunità lavorative opportunità di formazione
E questo genera un depauperamento c'è un impoverimento demografico perché i giovani vanno via
E allora insieme al vescovo insieme all'équipe della Caritas ad giovani e adulti che collaborano con me
Intanto volto sono io che collaborò con loro per la verità perché le idee arrivano anche anche da loro ecco è nato questo desiderio di ragionare sulla sul magistero della Chiesa laddove parla di economia e capire se quello che la Chiesa nella sua sapienza ha sempre detto sui principi che muovono
L'economia e quindi anche le relazioni tra le persone possano essere applicati anche per la promozione del bene comune
E quindi abbiamo creato questa esperienza partendo da un principio economico che quello distributivo sta cioè la compartecipazione dei mezzi di produzione
Quindi non un progetto che in qualche modo intacchi la dignità e l'importanza del profitto perché il profitto quando è finalizzato alla promozione
E la crescita del terrore acuire le persone assolutamente e condivisibile
Ma anche e soprattutto ecco opportunità che creino come dire sviluppo in senso culturale sociale e anche quindi economico
Per l'ora partendo da questo principio distributive sta abbiamo cominciato a interloquire con i piccoli produttori della nostra terra soprattutto con coloro che erano stati in qualche modo più mortificati dalla piaga della Xi Lella ed ha anche altri problemi legati proprio al mondo Grigolo
Infatti il primo partner che si è agganciato alla Caritas insieme alla cooperativa sociale è stata proprio una cooperativa agricola
Proprietaria di un frantoio che quest'anno festeggia proprio novant'anni
Che aveva correva il rischio di svendere smantellare questo impianto
Perché i soci che facevano parte essa cooperativa non avevano più alberi di ulivo c'è il territorio intorno alla nostra diocesi era praticamente ormai privo di produzione olivicola
E allora abbiamo chiesto ha i soci molti anziani di condividere questo strumento cioè di cambiare anche prospettiva non più uno strumento quello appunto del frantoio finalizzato alla diciamo alla alla Frangi dura delle olive perché poi l'olio tornasse nelle economie familiari ma uno strumento mirato alla produzione di olio d'oliva quindi che intorno ad un marchio intorno ad un'identità intorno a dei principi potesse sviluppare delle esperienze che andassero proprio in quella direzione di cui vi ho parlato prima cioè quella della promozione del territorio del del lavoro dell'economia
E siamo partiti proprio con con questo di con questa ricerca avvalendoci anche delle professionalità del territorio cioè siamo andati alla ricerca di dei luoghi in cui la Xi Lella non aveva ancora intaccato
Le piante gli alberi di ulivo abbiamo fatto un'indagine sulle aziende che producevano le olive che erano proprietarie degli alberi di ulivo
E abbiamo avviato un patto etico per cui la filiera che si è sviluppata intorno operasse medio purché parlerà sarà ha un fondamento prevalentemente etico cioè le aziende che ne fanno parte devono essere aziende che guardi no alla promozione della persona umana in tutti i suoi ambiti cioè nel pagamento delle degli stipendi e quindi che ci sia un'attenzione al lavoro che si svolge nell'azienda con il pagamento delle tasse perché anche e con una delle piaghe che affliggono anche del nostro sistema sociale l'evasione fiscale quindi questo progetto mira anche a promuovere no una fiscalità giusta che sia solidale
E sussidiaria
Perché questo il principio fondamentale cioè la solidarietà sociale si basa proprio sul sul fatto che ognuno faccia il proprio dovere la sussidiarietà si basa sul principio che chi ha di più aiuta chi ha di meno
E allora in questo contesto è nata la prima esperienza con la produzione di olio d'oliva proveniente da campagne eticamente certificate cioè da aziende che producono attraverso criteri di rispetto del territorio della persona umana
E questo poi si è esteso in tutti alli altri ambiti soprattutto quello formativo
Perché poi abbiamo tentato con la pandemia per la verità c'è rallentati ma non ma non fermati
Abbiamo tentato di avviare anche dei percorsi di formazione all'interno delle scuole sul consumo critico solo principio del voto con portafoglio cioè che l'acquisto e la scelta di ciò che acquistiamo determina anche l'orientamento del mercato e quindi saper scegliere cosa comprare capire il prodotto da dove viene da come è stato realizzato
Produce anche cultura
Orienta il mercato noi ma ci siamo rifatti anche l'esperienza del mille novecentottantasette ottantotto se non sbaglio con la una grossa azienda produttrice di ananas
Che usava abitualmente in Tanzania anticrittogamici e diciamo pesticidi che danneggiavano anche la salute dei contadini che vi lavoravano e partì una campagna di boicottaggio che poi costrinse
Questa grossa azienda diventare oggi la più grande azienda che libera da no prodotti che inquinino le falde freatiche ma anche la salute rovinò la salute del delle popolazioni che abitano intorno alle occulta alle colture
Quindi nel nostro piccolo abbiamo pensato di avviare questi percorsi di formazione di animazione del territorio che la partendo roba da questi principi sollecitino un po'anche le nuove generazioni ragazzi giovani che sono più sensibili devo dire su questi aspetti a considerare che il proprio consumo ciocche Noemi consumiamo quindi mangiamo e può diventare Omo strumento di sviluppo o strumento di depauperamento quindi il chilometro zero non è un'utopia
Chilometro zero è assolutamente qualcosa che si può realizzare però nella misura in cui si coinvolge il territorio come diceva l'onorevole questa esperienza poi in quest'anno si è sviluppata anche con la l'avvio della produzione degli ortaggi
Freschi quindi le primizie
Che principalmente hanno alla destinazione delle nostre mense diocesane ed è proprio per assieme farmaco sarà vi spiegherà meglio ma accanto a questo ci al fatto di avere premura per l'alimentazione dei poveri perché sono le persone che spesso purtroppo non possono permettersi un'alimentazione sana e noi che abbiamo a cuore non per per dovere morale ma anche sacramentale che il povero sia promosso in tutti i suoi aspetti della vita quotidiana
Per coloro che arrivano alle nostre mense l'indio che se ne abbiamo tre solo la mensa Di Nardo eroga circa
Trentadue mila pasti in un anno nell'anno della pandemia questi passi sono arrivati ad essere sessantadue mila sessantatré mila perché la forbice purtroppo no della povertà sia allargata e quindi dare gli scarti alimentari ai poveri
Dare acquistare anche prodotti che provengano da filiere talvolta non eticamente certificate c'era creato un interrogativo non indifferente e allora coinvolgendo le aziende agricole del territorio che hanno messo a disposizione
Ecco tengo a sottolinearlo gratuitamente i terreni
E i mezzi appunto di strumenti di produzione stiamo puntando ad aumentare la loro produzione finalizzandola alla fornitura delle nostre mense
Magari in questo caso anche aumentare i posti di lavoro nel ramo agricolo
E quindi creare questo circolo virtuoso che ma a me piace chiamarla carità preventiva cioè attraverso azioni
Virtuose appunto nazioni insomma che guardino un po'alla ali al all'indipendenza della persona umana attraverso il lavoro può diventino occasioni che tirino fuori o evitino che indultini Otis ecco chi è rimasto indietro possa entrare nella nel cono d'ombra della povertà
Che in questa fase storica del nostro Paese sta intaccando anche coloro che fino a due anni fa due anni e mezzo fa era una persona assolutamente indipendenti autonome e adesso abbiamo invece tante famiglie e tanti giovani che o perché hanno perduto il lavoro perché hanno perso le occasioni di di di di poterlo trovare e così stanno entrando in questa zona di penombra
Della povertà e noi vorremmo desideriamo insomma in qualche modo
Evitare che questo avvenga atta appunto a questo grazie a questo progetto che ha questo nome insomma un po'evocativo opera perché si parla di lavoro si parla di cose da fare e non di accademia e seme perché è un percorso che sa anche di speranza cioè abbiamo avviato un processo che speriamo porti i suoi frutti non ci aspettiamo di vederli noi questi frutti hanno il compito proprio di lavorare perché questo seme che sta germogli andò per la verità come ha riconosciuto l'onorevole
Possa poi davvero diventare strutturale nel non sia nella nostra diocesi ma anche accanto ad altre ad altre esperienze Kojo
Mi fermo qui così ecco posso chiederà sarà di illustrare proprio nel dettaglio come si è sviluppata questa filiera chi ne fa parte e che cosa ha realizzato grazie
Buongiorno a tutti buongiorno onorevole grazie di diversi permesso di essere qui
E se me lo consentite vorrei fare un esperimento con chi è qui e con chi ci segue da dalla dal pc
Se proviamo a chiudere gli occhi e immaginare il Salento immaginiamoci ritrovare su una bella spiaggia magari al luglio sotto il sole e caldo e sentito il rumore del mare
Questo sicuramente quello che ci evoca questa questa parola in primis ovviamente e tutti lo conosciamo per le faide festive conosciamo questo territorio meraviglioso per i paesaggi mozzafiato l'accento non è soltanto questo e in particolare anche la diocesi di Nanto Gallipoli vive e purtroppo ogni giorno quelle che ha raccontato don Giuseppe come piaghe purtroppo del del nostro tre territorio che sono appunto la Xi Lella l'impoverimento da parte del del capitale umano quindi della del mondo giovanile
Che per studiare per lavorare molto spesso addirittura fuori Italia perché le condizioni magari sono più promettenti
Questo però ci ha permesso di sviluppare il progetto per assieme cioè queste ombre da illuminare
E abbiamo cercato di valorizzarle e di illuminarlo attraverso il magistero della Chiesa che ci ha permesso di parlare di lavoro ai giovani e soprattutto nel nostro territorio senza far sì che già i giovani stessi andassero fuori a cercare o ammetterà sistema queste opportunità
E questa opportunità che nascono proprio dalla vocazione agricole turistica che quella del nostro territorio agricola perché naturalmente si sviluppa su un territorio prettamente pianeggiante quindi ricco
Permettendo di culture di colture
Turistica perché ovviamente come abbiamo fatto un esperimento prima abbiamo visto quanto mare grazie grazie a Dio abbiamo vicino a noi e quindi perché non realizzare dell'opportunità lavorative in questi in questi ambiti
Operazione ha voluto mettere in Rete dei piccoli produttori dei piccoli artigiani che già vivevano e vivono tutt'oggi queste realtà
Attraverso una una rete etica che quelle che diceva villette che si sviluppa a partire dai valori del magistero sociale della Chiesa
Cede la promozione dello sviluppo umano integrale del del lavoro dignitoso e dello sviluppo e del riconoscimento del rispetto della della terra
Accanto a questo se creato un primo embrione di di produttori e di artigiani che si sono riconosciuti in questi in questi valori attraverso l'adesione ad un patto etico questo patto etico ha fatto sì che sui prodotti e sulle esperienze di questi artigiani venisse apposto un bollino un bollino etico che si è voluto però in un marchio registrato quindi oggi opera seme è una bellissima esperienza che riconosciuta
Anche a livello istituzionale
Operazione e raccoglie delle esperienze
In in più settori che ne chiamiamo filiera soprattutto tra la filiera della promozione del territorio attraverso percorsi di turismo lento
E di turismo sostenibile cerchiamo di promuovere quegli antichi e percorsi rurali portiamo le persone conoscere le masse direi l'entroterra della nostra della nostra regione
E i monumenti quelli un po'più nascosti perché appunto Salento non è soltanto male ma è anche tanta tanta cultura attraverso dei percorsi di formazione di Ford informazione questa è la seconda filiera uno dei percorsi nelle scuole nelle università
E soprattutto con i giovani delle associazioni anche parrocchiali che vogliono affiancarsi e conoscere meglio questo questo progetto infatti abbiamo avviato anche un un luogo uno spazio vero e proprio in cui questa formazione prende vita che è un po'il luogo
Principe del nostro Progetto accanto al frantoio che quell'hard core di cui parlava prima don Giuseppe e la terza filiera che quella della produzione e vendita
Che intende mettere insieme e dei piccoli produttori e delle piccole imprese familiari perché questo è un po'la la forza del del progetto brevi partire dalle tradizioni per innovare e per far sì che questo progetto oggetto ma anche il territorio stesso cresca sempre di più
E questi piccoli artigiani che ormai siamo sono arrivati a tredici aziende che si rispecchiano si riconoscono in progetto per assieme che hanno creduto
E in questi valori cercando di vedere lontano
Non avendo una visione miope del del territorio del progetto ma cercando di convertire anche un po'la logica che da sempre magari è alla base di quello che invece eravamo il ragionamento del dell'imprenditore cioè mettendosi in rete e capendo che la il fatto di strutturarsi in una filiera guardi permettesse di guardare più lontano
E di andare più lontano perché magari insieme essi si fanno piccoli passi ma si raggiungono mete più più alte
E questo ha permesso anche la la sussistenza del progetto le del progetto stesso
Che è nato proprio in concomitanza con lo scoccare della pandemia infatti non è proprio qualche giorno fa abbiamo festeggiato due anni ma questo ci ha permesso anche di rivederci e di riscoprirsi
Ancora più uniti proprio perché la la logica che sta alla base è quella proprio di del fare rete
E e da questo sono emerse anche delle delle esperienze virtuose che naturalmente ci hanno c'hanno fatto ingrandire il sono fatto guardare oltre al progetto opera seme insegna
E quindi è nato per assieme farlo come diceva don Giuseppe che è l'evoluzione l'evoluzione della produzione
Verso il il fresco che sempre a partire dalle decisa delle nostro territorio
Ad alta vocazione agricola ha visto che anche questa poteva essere una risorsa riscoprendo quelle che sono le antiche le antiche Semenza ad esempio abbiamo delle tipicità proprio locali come il pomodoro a Calino
Abbiamo abbiamo naturalmente una un forte vocazione agricole quindi questo non poteva che essere una risorsa ecco anche attraverso la la formazione vorremmo tentare di avviare dei processi virtuosi come la sovvertire la logica degli sprechi imparare a consumare insieme
Quindi costituendo promuovendo quella che da noi purtroppo è una realtà poco diffusa dei gruppi di azzardi di acquisto locale e quindi fare cultura in questo senso cioè cercare di guardare oltre
Quello che è l'immediato c'è dei consumi la logica dei consumi la logica della del tutto e subito ma cercare di educare soprattutto quindi le le fasce giovanili
Ecco perché operasse Anne è un progetto a lungo termine che sicuramente non si evolverà
E nel giro di di un giorno di due giorni ma guarderà oltre ed è un un pensiero che è rivolto al futuro quindi un progetto che guarda lontano perché se riusciamo ad educare o a cambiare mentalità far cambiare mentalità anche alle famiglie attraverso magari i bambini e i giovani forse riusciremmo anche a cambiare un po'la la cultura sociale
E sicuramente sarà un progetto ambizioso però noi crediamo che naturalmente attraverso attraverso il lavoro di tutti attraverso il il piccolo intervento di ciascuno la situazione è sicuramente evolverà
Quindi investire anche nelle idee delle persone crederci parti che anche loro possano esprimersi a loro volta anche perché la attraverso la dignità appunto
Della del poter esprimere la propria la propria idea il proprio lì conoscersi liberi di di accordi di fare evolvere anche la il il progetto attraverso una un'interpretazione personale possibile che appunto si si senta anche realizzato per ciascuno e quindi che trovi espressione in questo in questo progetto infatti il progetto non è un progetto chiuso anzi e aperto alla comunità ed è aperto agli ai singoli e ed è questa forse la forza di opera assieme che è sempre in divenire non è ancora un progetto concluso anche con operazione Pharma opera opera seme non è concluso merci siamo noi auspichiamo che sia ovviamente e ancora in divenire
Tutto questo speriamo che insomma di farmelo conoscere anche personalmente attraverso un uno dei percorsi turistici attraverso una un semplice saluto e Nadia aspettiamo nei nei nostri nei nostri territori
Bene io spero che i nostri relatori abbiano potuto raccontarvi in cosa consiste questo Progetto
E prima di leggere un contributo importante che abbiamo ricevuto dal ministro per le politiche agricole e forestali il ministro Paparelli
Volevo semplicemente dire che questo progetto altro non rappresenta che l'amore per la propria terra
E come dicevo attraverso la solidarietà cerca di tendere una mano a un territorio che ha bisogno ha bisogno di essere aiutato in questo momento come quello del Salento ma non solo
Perché questa esperienza noi siamo convinti che possa essere replicata in tutta Italia quindi ciascun territorio può far tesoro di un progetto nato applicato
E che sta decollando con le proprie gambe proprio per cercare di creare una situazione simile che possa attingere dalle peculiarità di ciascun territorio e quindi offrire l'occasione di sviluppo di lavoro
E di sostenibilità di un'economia che oggi ci sta insegnando è possibile
Quindi io voglio leggere questo contributo che il ministro Patronelli c'ha mandato sarebbe stato presente ma oggi per impegni istituzionali che lo vedono impegnato all'estero
Ha voluto lasciare comunque un contributo scritto che mi permetto di leggere
E ringrazio l'onorevole sono delle mano per l'organizzazione dell'evento
I promotori del Progetto Opera seme la Caritas diocesana di Nardò Gallipoli insieme a tutti i rappresentanti del tessuto in perentoria imprenditoriale cooperativo locale che operano ogni giorno a supporto della qualità umane produttiva nei territori
E a tutela di quelle fasce più svantaggiate di popolazione colpite ancora più duramente dalla crisi pandemica in corso
Con questo messaggio voglio testimoniare tutto il sostegno mio e del mio ministero alla vostra iniziativa
La tutela del lavoro nella sua dimensione etica e sociale e la promozione dell'eccellenza agroalimentare dei territori
Dallo ridicolo fino al comparto ortofrutticolo sono alla base delle linee programmatiche che continuano a guidare la nostra azione di politica agricola
L'obiettivo primario e rimane quello di rimettere al centro lo stretto rapporto tra uomo attività agroalimentare e tutela dell'ambiente circostante in un orizzonte partecipativo e multifunzionale
Per questo l'opera della Caritas e di ogni attore del Progetto va supportata e tutelata
Proponendosi di agire su più fronti dalle organizzazioni di filiera all'applicazione di nuove tecnologie in vista della valorizzazione sempre più ampia della produzione primaria locale
Si tratta di componenti essenziali nel comparto Grilli mentale che il ministero sta cercando di mettere in atto nelle progettualità del PNR R.
In chiave di sistematica innovazione dei processi ed in vista di un'equa distribuzione di lavoro lungo tutta la filiera
Sono per questo convinto che le competenze l'impegno integrato di forze pubbliche e private le esperienze che animano lo spirito di Opera serene
Possano contribuire in maniera determinante a ridisegnare il modello agricolo nella fattispecie quello salentino negli anni a venire in chiave in chiave di valorizzazione delle realtà rurali di piccola scala
Di difesa della dignità lavorativa il e di reazionari utilizzo degli elementi naturali messi a disposizione in questa cornice il programma di distribuzione delle risorse del territorio alle mense Dio Cesana
Si traduce in un modello altrettanto virtuoso consentendo di limitare gli sprechi alimentari e di tutelare i soggetti più fragili e più bisognosi
Sapete quanto mi stia spendendo come ministro delle politiche agricole alimentari e forestali al fine di promuovere questi valori tanto in ambito nazionale che europeo
Si tratta di reumatiche cruciali del processo di transizione verso un'Europa più equa competitiva e più ecologica
Un modello che intendiamo percorrere realizzare nel quadro di una sostenibilità a tre dimensioni ambientale sociale e insieme economica
Un plauso va quindi al tessuto virtuoso regionale che continua a fornire un importante contributo Circuiti agricoli di qualità
Passando per il recupero delle antiche varietà e delle produzioni autoctone
Nonostante le difficoltà il settore primario ha dimostrato e continua a dimostrare resilienza e capacità di superare ostacoli e rappresentare un sicuro canale di sviluppo per il sistema Paese
La finalità di valorizzazione dei prodotti e delle attività del territorio si traduce quindi in una spinta propulsiva che mette in moto un potenziale produttivo reddituale multilivello
Dal produttore fino al consumatore finale supportata da percorsi formativi e di educazione alimentare a difesa delle risorse ambientali
Il ritorno alla terra voglio sottolinearlo costituisce la chiave per coltivare il seme della cooperazione dell'inclusione della sicurezza alimentare e insieme della crescita economica in vista di un raccolto di domani
Il vostro progetto testimonia che questo Simo sistema virtuoso e già in fase esecutiva
Concludo ringraziandovi nuovamente per la promozione dell'iniziativa odierna e auguro alla vostra progettualità un percorso lungo e proficuo in chiave di benessere e di comunità
Bene io ringrazio il ministro per questo bellissimo contributo ma ringrazio anche don Giuseppe sarà che sono venuti rappresentante in rappresentanza di tutte le figure che operano attorno a questo bellissimo Progetto adotterà Sele
Voglio sperare che costituisca per tutti quanti noi il principio di una visione differente di un futuro che vogliamo inventare quello fatto di cooperazione quello fatto di sviluppo sostenibile quello fatto di rispetto dei temi etici e che tutti quanti insieme possiamo proiettarci verso l'economia sicuramente più solidale e più sostenibile vi ringrazio per essere stati qui presenti e vi auguro buon giornata
Sì
Per
Possiamo fare delle domande se ci sono delle domande sì siamo a disposizione grazie allora innanzitutto le razze Terranova
Aver portato all'attenzione nazionale questa esperienza ho avuto modo di andare a conoscerla direttamente ho visto il frantoio di cui parlava don venne ricche stava per essere smontato e portato in Tunisia se non sbaglio come è successo per molti altri frantoi pugliesi chiederlo questa rette che virtuosa
Cercate di estenderla anche ad altre realtà pugliesi penso da sempre Settimane sociali siamo fatto vedere tante opere segno che nel territorio pugliese lavorano con questi quindi se avete una sorta di collaborazione per ricordo anche un progetto che c'era sul territorio Copertino sottratto alla mafia ecco che che fine ha fatto quel progetto se povero dirci qualcosa sì
Sì sicuramente il sicuramente il progetto condiviso ed è anzi a disposizione di quanti vogliono attuarlo sull'olio che sui propri territori nelle delegazione regionale della Caritas di Puglia
Stiamo parlando molto di questa di questi percorsi condivisi quindi anche lo scambio di esperienze
E quindi sicuramente sì diciamo il progetto è a disposizione
Ma non so il progetto anche tutto no che voi siamo riusciti un po'a da autodidatti noto sia a mettere in piedi e quindi sicuramente ce la disponibilità non solo a condividere le esperienze ma anche in tre Charle
Perché come diceva l'onorevole la nove no il nostro alla nostra nazione ricca di tipicità
Far conoscere scambiarsi no queste queste unicità che poi diventano no valore aggiunto all'identità di una comunità
Può servire no a creare né un senso di comunità più ampio non più e quindi sia assolutamente sì siamo anzi ci stiamo lavorando per la verità
Partendo dalle nostre tipicità prima sarà faceva riferimento alla al pomodoro raga di non ora calerà un comune della nostra diocesi dove esiste questa pianta particolare autoctona
E che è andata un po'diciamo sparendo dalle tavole
Le lame delle nostre case perché ci sono si sono avvicendate altre qualità tipicità di pomodori che magari o perché più resistenti o perché magari più produttive come come come prodotto finale hanno poi soppiantato quel pomodoro che era tipico di quella di quella di quella di quella zona vogliamo riscoprirla
E accanto a questo poi magari e creare esperienze e di contatto ma proprio anche di scambio sul bene confiscato che abbiamo ricevuto dalla c'è stato affidato dal Comune di Copertino
Stiamo lavorando prova la promozione la l'avvio della delle attività sia agricole che sociali
Stiamo cercando di reperire i fondi anche grazie il Pnr R che mette a disposizione prova delle risorse importanti per il recupero dei beni confiscati
Abbiamo però anche vinto un bando regionale insieme al Comune di Copertino per il recupero di una vecchia masseria
è un bando importante si parla di un milione di euro per il recupero proprio strutturale di questo immobile
E vogliamo desideriamo per avviare percorsi di restituzione di questo bene di cui la comunità era stata privata per scopi evidentemente illeciti in quel luogo propri questa masseria ci sarà l'esperienza degli orti sociali
Ma anche la disponibile ha possibilità di imparare
A cucinare i prodotti tipici perché attraverso la cucina passa anche no alla storia e la cultura e questo in collaborazione anche con i ristoratori con diciamo le gli attori che imprenditori insomma del comparto del turismo oltre a promuovere anche i campi lavoro quindi la promozione anche del lavoro in agricoltura
Coinvolgendo anche quelle fasce particolarmente fragili dai abbiamo no avuto abbiamo ancora l'incidenza del caporalato in Puglia ma anche nella nostra zona anche se diciamo molto si sta facendo per stroncare questa e questa piaga che negli anni passati purtroppo ha fatto anche emergere Nardo come luogo in cui purtroppo sì
Sviluppavano situazioni davvero di ma la vita legata alla parlare al comparto agricolo la realizzazione di una foresteria
Odio profondamente il termine campo
La foresteria Bon curi in questo luogo in cui prima c'era una baraccopoli adesso ci sono degli alloggi climatizzati con la presenza delle istituzioni quindi la sul il nel dipartimento della del lavoro del poi anche la Croce Rossa e noi Caritas che forniamo i pasti e lavoratori ai e chiarire braccianti che ritornano che vanno a lavorare nei campi ha permesso anche di monitorare
Nell'assunzione regolare di questi di queste persone che appunto migrano sono persone che vivono in Italia da venti trent'anni hanno famiglia in Italia ma si spostano seguendo un po'la produzione agricola in tutto il territorio nazionale quindi partendo dalla Sicilia
Poi arrivano fino in Trentino per la raccolta delle mele mini sono persone che ritornano annualmente nel nostro territorio
Ecco questo qualcuno è rimasto affatto famiglia anche sul nostro territorio attraverso questa esperienza anche del recupero di questi beni vorremmo dare anche stabilità
A queste persone perché crediamo fortemente che l'arricchimento di o di una comunità passi anche attraverso i principi dell'accoglienza
Quindi è fondamentale fondamentale anche questo quindi grazie a una gara perché c'è quindi dato modo di che ricordare anche questo io permettetemi solo di dire che questi progetti questo progetto di cui parliamo
è stato realizzato grazie al prezioso contributo dell'otto per mille alla Chiesa cattolica
Che è una risorsa fondamentale di cui diciamo lo stato italiano ha voluto dotarsi come misura di compartecipazione alla realizzazione del bene comune
Quando l'otto per mille posso dire che è sempre ben speso ha davvero
Dà la possibilità attraverso le lì i progetti di creare attività virtuose di benessere sul territorio quindi diciamo se quella firma che viene apposta sulla dichiarazione dei redditi
Per la finalità e quello dell'otto e nella Chiesa cattolica produce questa anche questa progettazione che non è la più bella non è la migliore non è ecco però è un risultato e deriva da quello quindi mi sembrava doveroso dirlo anche il ringraziamento a quanti appongono la loro firma no per per l'otto per mille la Chiesa cattolica
Ci sono altre domande
No e allora ancora vi ringraziamo per essere stati con noi e per averci dato l'opportunità di spiegare quest'importante Progetto buona giornata