La città dopo la pandemia

Allora buongiorno a tutti siamo anzi è arrivata quarta e ultima giornata del Novecento a feste la sessione di questa mattina è intitolata la città dopo la pandemia
Ma la sezione dove in realtà grazie anche alla presenza degli ospiti sia qui in in presenza di un punto e da casa vorremmo parlare anche del destino sulla non solo delle metropoli
Ma anche delle cosiddette aree interne delle aree marginali dei piccoli comuni del Borga sono perché la pandemia in tutta una prima fase insomma
C'è un'altra spinta pensare quanto la città fosse il luogo più critico
Combinare urbani generale sulla con per il fatto di essere così connessi affollate come fossero contrasto
Il posto peggiore dove trovarsi in quel momento in realtà però c'è quella questione che quando si esce dalla città diventano dirimenti insomma i servizi e le infrastrutture soprattutto i servizi sanitari ma anche presentano infrastrutture digitali sogna ancora di smart working sarà un altro dei temi
Di questa mattinata quindi volevamo capire un po'alcune tendenze che ovviamente erano già in corso prima della pandemia è cara pandemia in qualche modo a catalizzatore anche fosse fatta Mazzanti no di più
Più critici dire che il filo che attraverso un po'anche
L'impegno di studio e di interesse dei vari relatori di questa mattina che poi andrà a presentare è proprio è la questione appunto de dei luoghi e delle comunità dell'Arco della prossimità
La partecipazione anche della cura del luogo dalla cura della comunità e poi il lavoro insomma sintassi trentotto questo e sullo sfondo tutti grandi teme che impattano sulle città come sulle non città quindi in particolare crisi ma insomma tutti i temi
Conosciamo allora io terrà il loro bene del programma quindi darei la parola per prima Cristina Tajani che attualmente consulente del ministero del lavoro ma è stata fino a poche settimane fa assessore a Milano proprio assessora lavoro allo sviluppo alle attività produttive per dieci anni quindi prima con la giunta Pisapia poi con la Giunta Sala e che ovviamente nella primavera dello scorso anno proprio per queste sue competenza e responsabilità si è trovata nell'occhio del ciclone
E basti pensare insomma che nel giro punto di qualche settimana i dipendenti in remoto sono passati da trecento a sette mila quindi se non possiamo immaginare cosa ha voluto dire riorganizzare
Prenderà sono un pezzetto di quale di questi occupata è anche autrice di questo libro uscito recentemente città prossime
Di Querini associati in cui affronta appunto alcuni dei temi che ho citato prima io partirei quindi con lei faremo un primo giro di interventi
Previ diciamo insomma coi apriremo un secondo giro eventuali domande da quindi la parola Cristina
Grazie Barbara buongiorno a tutti e in coloro che ci stanno seguendo sia in presenza che da remoto
La domanda che Tuppo nevi in apertura di questa sessione cioè l'interrogativo sul futuro delle città o mi è particolarmente caro Ancona e hai anticipato perché avevo avuto modo di riflettere su su questi temi nel ruolo di amministratrice locale appunto negli ultimi mesi anche nel nel ruolo di di studiosa che poi nella la mia attività
Prevalente è quella che precede diciamo il ruolo e la funzione pubblica
E in affetti un vivendo e amministrando grandi aree urbane come è capitato a me durante la pandemia
No non suona morsa soltanto retorica o diciamo così provocatoria la domanda
Sul futuro delle città alla luce dello shock pandemico che come è stato poi rilevato e registrato da diversi studi e da diverse ricerche in affetti ha colpito le aree urbane in maniera più intensa
Rispetto a territori più rare infatti dal punto di vista abitativo della densità della concentrazione di persone di flussi di di merci di capitali
Un po'diversi osservatori che amministratori persone che si interessano di di politica
In giro per il mondo diciamo si sono domandati esattamente questo cioè come le città sopravviveranno perché il fatto che sopravvivano lo diamo per scontato
Alla all'elemento ma o al quell'evento periodi durante che è stato l'avvento della covi del due mila e diciannove nel nelle nostre vite peraltro in una fase storica in cui come tutte le ricerche hanno attestato o il numero di persone la popolazione mondiale
Che vive nelle aree urbane per la prima volta nella storia dell'umanità
Ha superato diciamo il cinquanta per cento ormai siamo più persone concentrate in aggregati urbani che in altri contesti territoriali e questo rende ancora più rilevante
Ha l'interrogativo
In affetti o diciamo così alla risposta abbastanza ovvia del rispetto alla sopravvivenza
Delle città anche a questi epidemia perché non è la prima volta che le aree urbane nel nella storia vengono attraversate colpite duramente
Da da episodi Pandev amici diciamo si può rispondere in in modi diversi quello che io propongo nel libero è una riflessione su policy quindi diciamo interventi amministrativi politiche territoriali concrete che possano come dire riaggiustare diciamo il tiro dell'organizzazione urbana
Anche alla luce della necessità di ripensare il modo di vivere le connessioni tra persone dentro la città e con i territori fuori dalla città in maniera più sostenibile tu giustamente dicevi alcune alcune strategie alcune innovazioni e come quella del del lavoro da remoto già esistevano sono state accelerate
Ovviamente in tutti i cambiamenti e in tutte le trasformazioni soprattutto quelle guidate dalla tecnologia
Lei sito può essere ambivalente diciamo non è neutro rispetto a come il soggetto pubblico si patteggia e si attesta in questa trasformazione quindi è necessario diciamo
Un pensiero è un intervento per indirizzare nel modo più socialmente desiderabile diciamo il cambiamento e la trasformazione evitando o invece gli affetti indesiderati avversi o socialmente
Non non auspicabili quindici la mia riflessione prende in considerazione una serie di policy che hanno a che fare
Con anche il ripensamento delle città nell'ottica di quella che oggi viene definita la città quindici minuti diciamo mutuando una suggestione che anche altre città europee utilizzano come guida
Fra per le proprie policy a livello territoriali penso a Parigi ma anche a Barcellona n libero
Provo a proporre alcuni esempi un'organizzazione di una città che si fa ancor più policentrica rispetto diciamo al passato
Un'idea di organizzazione anche delle attività del del commercio in rete e il che è cambiato molto negli ultimi anni e con l'avvento dell'e commerce
Cambia ancora di più le attività commerciali sui territori nel nelle città diciamo trasformano la morfologia urbana molto più di altre attività una idea di riorganizzazione del lavoro opposto pandemia che fa tesoro del dell'esperienze positive dello smart working e prova a limitare tramite la contrattazione collettiva e le politiche pubbliche gli affetti invece perversi nonna desiderabili e questo è un altro
Capitolo diciamo del volume una riflessione sui soggetti cioè chi possono essere i protagonisti che trainano questo cambiamento
Un una riflessione conclusiva sulla rapporto tra le città le aree urbane e i territori che non son urbani aree interne aree montane città medie di cui il nostro Paese e e pieno diciamo nell'ottica di un riequilibrio è un rapporto maggiormente in cui si voterà territori e realtà territoriali
E questo diciamo come primo giro e come elemento di riflessione da consegnare agli interventi successivi diciamo mi mi mi mi fermerei qui poi torniamo se vuoi guidarci tu sui temi che ritieni più pertinenti
Simo allora approfitto per salutare Ivana Pais Michele D'Alema sono collegati da remoto Michele in realtà era qui ieri con me platea mentre oggi come allenatore ce l'abbiamo da remoto alla proseguendo un po'sui temi che abbiamo anticipato tenendo sempre d'ordine
Che dicevamo passa e la parola proprio a Ivana Pais cioè sociologa alla Cattolica di Milano noi l'abbiamo intervistata da qualche tempo fa sulla rivista una città sulle piattaforme di cui è è un'esperta sulle piattaforme digitali ma insomma da anni segue tutte le questioni di lavoro diciamo nell'era digitale nel senso e più ampio e ha da poco concluso una ricerca molto interessante sui cosiddetti slash Workers in Europa i lavoratori con la limetta
Però oggi noi le abbiamo chiesto appunto e poi è anche spetta di Cal Fanny né di economia collaborativa cosiddetta e noi a Gene abbiamo chiesto di dare un contributo all'interno della Suma di questo scenario restiamo tracciando di come cambiano le città come cambiano le aree interne su tutto il capitolo del lavoro che somma abbiamo citato lo smartphone che assuma abbastanza
Uno dei nodi cruciali ecco anche nelle scelte delle persone insomma rispetta i loro destini e rispetto ai destini di di questi territori quindi darei la parola italiana
Grazie buongiorno detenuti
Io parte partirei da una banalità che mi pare però inutile ricordare ricordare ci MOI richiedere ogni volta che ricordiamo questo tema
Nel giro degli ultimi nell'ultimo anno e mezzo in particolare noi abbiamo fatto stesso un errore semantico cioè voi tendiamo ammettere in opposizione il fare un'attività un evento come quello che sta cadendo ora da voi a Forlì in presenza e l'opposizione che di solito non gioca quando si dice l'opposto di presenza è la distanza nella nei discorsi dell'ultimo anno e mezzo per cui dovendo adottare questo binomio egli ritiene personalmente siamo a distanza e invece voi in questo momento in presenza questo gioco tra presenza e a distanza che ovviamente tra le sue basi ed è sensato e anime nere c'ha indotti tutti in un grande errore non posso dalla presenza nella distanza ma è l'assenza
E e dobbiamo ricordarci dobbiamo ricordarcelo sempre anche se credo che fino in questa cosa l'abbiamo vissuta soprattutto durante i periodi di lo danno
E durante il decreto di condanna di nuovo proposito di slittamenti semantici abbiamo confuso distanza fisica distanza sociale parlare è una tutti non essere stati consapevoli del fatto che alcuni canali di comunicazione remoto ci hanno permesso di mantenere una prossimità relazionale anche quando c'era stanza
E questi stessi canali hanno permesso di costruire una relazione
A distanza cento ma ringhiera alternativa all'assenza
E non avessimo avuto questi canali sicuramente la tragedia in cui abbiamo vissuto e sarebbe stata di tutte ha di tutt'altro proporzione dal punto di vista dell'impatto economico sociale eccetera
Allora io proprio di presto mi occupo cioè cerco di è analizzare come i canali di strumenti del digitale
Per me Tano quando lo fanno di mantenere una relazione anche quando si è distanti quindi il non aprire un'assenza ma per vivere semmai una distanza che implica però una relazione
E oggetto di studio proprio guasto all'ibridazione tra prossimità fisica prossimità digitali impatto che ha sul modo di lavorare sul modo di vivere sul modo di relazionarsi con gli altri ecco e da questo punto di vista è evidente che l'esperienza pandemica è stata un grande esperimento
E prima ricordargli numeri loro smart working quanto riguarda il il Milan ma l'abbiam visto su tutta Italia anche se dobbiamo sempre stare attenti e ricordare sempre importante perché poi sono stati la maggioranza
Numero di lavoratori che anche usate durante lo da una hanno lavorato in presenza fisica e hanno spesso messo a rischio anche la loro salute per garantirci servizi essenziali
Tendiamo a dimenticarlo perché c'è stato un passaggio prego pandemia i lavoratori che avevano sperimentato una qualche forma anche lì si era anche molto pensiero una forma di Cavour Remo cui erano meno del sei per cento
Dei lavoratori Cagliari
è evidente che siamo passati da meno del sei per cento
A un terzo dei lavoratori italiani d'assalto che si improvvisa è stato importante però dobbiamo sempre ricordarci
Che grazie non hanno avuto la possibilità di lavorare in remoto in un momento in cui quello ovviamente stava mettendo a rischio la loro salvo che il banche sim per ringraziarli per quello che è un fatto imprevisto
Allora ora dopo questo esperimento ci troviamo in un momento interessante perché questo esperimento ci ha permesso di testare anche se in qualche caso involontariamente
Degli strumenti e ora si avverta la discussione importante su come utilizzare questi strumenti a questo punto come scelta o meno
E a me colpisce sempre pensare in questo momento come credo tutte le università offriamo il doppio canale quindi io faccio lezione in presenza e ma al tempo stesso i miei studenti possono seguirmi ed è morto
E ogni mattina quando mi allenavo la il pensiero dello studente che lì quella mattina si sveglia decidendo volontariamente anche in base dei vincoli ovviamente però la maggior parte di intere di decidere e se venire inaugura inseguire la lezione partecipare all'elezione in presenza oppure seguire guardare molto insomma interroga molto chiunque per esempio faccio il mio lavoro
Perché in deroga sull'opportunità stiamo dando le persone
In presenza verranno coi interroga sul fatto che forse il doppio canali contemporaneo non è proprio la situazione più efficace sarebbe preferibile una questo c'è invieremo Spino
E poter decidere quando usare la presenza panzane invece il canale digitale e la stessa questione in termini diversi si sta ponendo anche nel mondo del lavoro
Per chi quando gomme USA canalizzare l'altro per quali scopi in con Mary riorganizzare
I nostri spazi di lavoro come riorganizzare le nostre città e nei nostri territori in funzione della possibilità che cioè data che c'era già
Non è durante la pandemia dell'esperto degli strumenti nuovi ci si è messo utilizzare quelli che c'erano già
Quindi c'era già ma adesso abbiamo rotto un'inerzia che ci portano a fare le cose come le abbiamo sempre fatte rotta l'inerzia si apre la possibilità sia decisione si apre la scienza si apre anche la possibilità di costruire degli strumenti nuovi
E di ragionare di riflettere criticamente su quelli che ci vengono proposti
è di questi giorni l'ampia discussione nessuno mente Aversa annunciato da da da Facebook come possibile evoluzione e anni paniere e è una discussione interessante a prescindere dall'esito nel senso che siamo nella posizione oggi di discutere criticamente tecnologie che ci vengono proposte e valutare si muovono come diceva prima missive né in una direzione auspicabile oppure se muovono
Verso il futuro distorti come usare queste tecnologie e che utilizzo fa in questi mesi università abbiam fatto tanta ricerca sulla smart working a livello diverso con lavoratori con aziende i risultati sono sono veramente interessanti già questi primi risultati che stiamo raccogliendo per esempio in una ricerca di prossima pubblicazione è è stata fatta su un campione rappresentativo di aziende della provincia di Milano si evidenzia un comportamento molto diverso dalle aziende dalla prima fascia della Provincia sia rispetto a quelle della città che rispetta alle altre
Gli altri paesi della provincia hanno proprio comportamento la cintura intorno a Milano
Ha un comportamento rispetto allo smalto Dworkin veramente diverso da tutti gli altri e spesso non è nel dibattito degli ultimi Nesi abbiamo focalizzato l'attenzione sul rapporto tra citare tutto quello turbano Leone
Invece adesso abbiamo degli elementi anche per fare delle riflessioni un po'più approfondita e delle distinzioni per entrare o più ENEL evitando al tempo stesso anche le esperienze che si sono sviluppate negli ultimi Nesi che all'inizio hanno attirato l'attenzione anche un po'di curiosità rispetto a quanto stava accadendo
Adesso intravede una fase interessante che è quella di verificare della loro sostenibilità e del loro futuro per esempio tutto il fenomeno ed è il cosiddetto salva working definito così anche da un'associazione lo promuove
E passano esperienza molto interessante nelle ultime settimane ho fatto molte interviste a authority spazi di co-working è che l'associazione chiama con un termine che a me piace molto
Non c'è una working ma richiama con un termine più ampio secondo me è più appropriato riusciti di comunità
Io ho intervistato i fondatori di questi presidi di comunità
E chi non ne conoscesse anche in sede europea esso sa molto alcuni dati e e poi ci sono spazi di lavoro che sono stati creati prevalentemente dal sud Italia da persone che seguito rientra nel loro territorio
A causa della pandemia Maran lavorando tra aziende uno del Nord Italia oppure lesse no
E insomma hanno creato dei luoghi di lavoro non solo solo del luogo di lavoro ma sono mezzo dei presidi di comunità sono dei luoghi dove le persone vanno a lavorare ma al tempo stesso sviluppano progettualità di sviluppo locali
E questa non è una novità cioè che gli attori nel territorio che non si alza soltanto l'attore pubblico possono mettere in atto iniziative di sviluppo locale e insomma esperienza consolidata
La differenza che ne siano più propensi anche più abituati a ereditiere imprenditori che metterà in atto iniziative di sviluppo locale di sviluppo per il proprio territorio e recentemente io uno cent seguito una presentazione interessanti per esempio nel caso e di Taranto Modena cinque imprenditori insomma hanno attivato una unità economica
Locale era un progetto di sviluppo in locali interessante per quello che ho potuto capire cogliere da questa presentazione hanno fatto ricerche
E Aldo ecco questo è un fenomeno interessante ma rientra o nel solco di una tradizione abbastanza consolidata imprenditori che sono attori dello sviluppo locale insieme all'istituzione insieme realtà
La novità di questi presidi di comunità
E che invece questa azione di sviluppo locale viene promossa prevalentemente da lavoratori dipendenti di aziende che hanno sede in un altro territorio
Non è imprenditore nell'azienda locale che mette in atto
Azioni di sviluppo che poi spesso si incrociano anche con dinamiche di da un lato di responsabilità sociale d'impresa dall'altra anche di promozione di obbedienza e l'altro poi sono utili direttamente all'azienda che è insediata in quel territorio
Perfetto diverso lavoratori dipendenti di aziende che stanno altrove inglesi in vengano per lo sviluppo locale del proprio territorio mettendo in atto le competenze
Che hanno acquisito nello percorso professionale i danni danno vita ci sono c'è qualche assoluta novità iniziative di promozione locale danno vita a nuove iniziative condono start-up quanta allora e queste sono esperienze
Di nicchia ma soprattutto questo il momento per capire editi risorse hanno bisogno la non restare belle iniziative portate avanti da volenterose
Ma per avere le risorse per o voi avere gambe e proseguire un'attività che non resti limitata all'iniziativa di un periodo di un periodo emergenziale eccezionale ma possa sviluppare nuovi logiche di sviluppo locale
Forse ho parlato troppo mi fermo all'esame di eventualmente per riprendere altri spunti
Benissimo abbiamo già raccolto moltissimi esponenti procediamo quindi con Andrea membri eletti
Nelle varie relazioni già insomma è emerso questo aspetto accettare urbana renano ma urbana e che destina anche per questi territoriali
Andrea dottore di ricerca Nestor di Sociologia questa tappa via Milano Bicocca e adesso lo è all'università dalla Finlandia orientale
Il suo oggetto di studio son proprio le migrazioni da per territorio rurali e montani me l'abbiamo in tale stato qualche anno fa proprio per farci raccontare che sono questi nuovi i cosiddetti nuovi montanari
Meno insomma da tempo
Sta studiando che sono appunto giovani ma anche non giovani immigrati avevamo vista anche dei progetti interessanti suoi richiedenti asilo e li interessante sempre anche capire che tipo di miscela fa funzionare l'esperimento e quali invece ingredienti e la fanno fallire questa era un altro dei trend in atto su cui sono un vaglia anca Pier come la pandemia impattato è anche che che prospettive ci sono lui fa parte anche dall'associazione riabilitare l'Italia che ha da poco fatto questa pubblicazione dal titolo credo interessante che metro montagna che magari il cippo aiutare a capire di cosa si tratta quindi dalla parola D'Andrea
Grazie grazie questa occasione di confronto appunto in presenza e e da remoto prendo subito lo spunto di questa di questa non polarità come come diceva Ivana Pais prima perché effettivamente il tema il tema in particolar modo del del riabilitare leale
Interni e le aree marginalizzate del Paese per come lo stiamo affrontando almeno con l'associazione capitale d'Italia che abbiamo fondato proprio un anno fa nel pieno
Della pandemia un tema di ricucitura invece di queste di queste che sono diventate anche delle polarizzazioni nel dibattito pubblico sui media e per politiche o non politica che di fatto hanno contribuito a contrapporre in qualche modo innanzitutto il il tema della città della della metropoli e il tema di di tutto quello che sta fuori
Che in un contesto come quello italiano che non è
Appunto quello di altri paesi che non sono caratterizzate da quel policentrismo degli insediamenti che invece è tipico della nostra penisola è una contrapposizione che sembra veramente
Poco poco fondato dal punto di vista storico dal punto di vista geomorfologico
Però è un dato di fatto che effettivamente negli ultimi negli ultimi decenni questa contrapposizione è stata la gita in qualche modo è stata rappresentata e ha dato luogo anche o meglio se se accompagnata dei processi di appunto sperequazione territoriale innanzitutto
Il tema di capitale d'Italia come dice appunto titolo stesso insomma nome dell'associazione e quello di dicevo ricucire questa distanza
Partendo dalla considerazione di una diseguaglianza territoriale molto forte che si sta che si sta affermando nel nostro Paese
Che si è affermata negli ultimi decenni e che gli ultimi due anni di pandemia hanno messo maggiormente in luce perché come si diceva
Laddove ci sono state occasioni anche molto importanti come so fuorché India si diceva come in generale la possibilità di lavorare studiare da casa che hanno consentito in qualche modo di far ritornare per esempio degli studenti pendolari che costantemente stavano via tutta la settimana dal proprio paese prestarmi le città invece rimanervi propri paesi delle aree interne lavoratori che in maniera più o meno precipitoso tutti ci ricordiamo la fuga sui treni da da Mila no quella non è stato diciamo una una delle pagine forse migliori per però comunque simbolicamente ha dato molto l'idea della della possibilità che per molte persone si è aperta
Chi più consapevolmente chi appunto preso dal panico di tornare un po'a casa e e a casa nel nostro Paese per la gran parte del delle persone almeno come origini e come famiglia di provenienza come cultura non è la metropoli perché comunque noi siamo un Paese essenzialmente urbanizzato nel senso più ampio del termine solamente negli ultimi cinquanta settant'anni e quindi tornare a casa ha significato anche e soprattutto questa possibilità di lavorare studiare e vivere nelle aree interne
Naturalmente questo
Però ha messo in luce nuovamente queste diseguaglianze territoriali quelle che possiamo chiamare diseguaglianze posizionali perché effettivamente il vivere ortogonale a stare in un territorio per studiare lavorare a distanza
è qualcosa che dipende molto nei suoi risultati nelle sue performances dalle dotazioni che poi ci sono i territori e quindi ovviamente la prima di di tra tutte la la connettività a livello digitale per cui noi sappiamo che durante ippiche dello che da una importanti segmenti della popolazione giovanile per esempio non hanno potuto seguire lezioni a distanza agli atti che a distanza è stata discriminatoria nel nostro Paese
E il lavoro il lavoro anche lavora a distanza è stato un altro elemento discriminatorio bisogna anche avere l'onestà di dirlo in questi giorni quando per esempio portuali di Trieste hanno hanno manifestato contro contro il rimpasto è la posizione che molti portavano avanti che si è sentita
Sui media è noi siamo quelli che mentre i colletti bianchi sommamente quelli che potevano se ne sono tornati anche a casa al paese a farlo smart working siamo rimasti e qua e ci siamo anche prese il call it e quindi naturalmente questo mette in luce anche come queste diseguaglianze territoriali siano un altro modo di leggere di rappresentare le diseguaglianze sociali che nel nostro Paese fino a qualche decennio fa e ancora oggi in in parte la politica o o i media rappresentano come come un un un un lascito di diseguaglianze di classe che non sono assolutamente più comunque quelli almeno non si possono leggere solo principalmente in quel modo diseguaglianze
Posizionali l'accesso alle risorse le possibilità che si hanno a seconda dei luoghi in cui si può o si deve stare fanno la differenza adesso mi son gioca tutto il tempo che lo disposizione credo quindi perché vuole io volevo dire qualcosa però sul fatto che vive occupo di montagna innanzitutto di come diceva Barbara di questa cosa qua mi migrazioni verticali cioè il il fatto che ci siano importanti numeri insomma di persone importanti e quantità di persone che ben prima della pandemia si vanno muovendo verso verso quello quelle aree appunto interni nel caso italiano però sappiamo che le così dette aree interni in Italia per circa tre quarti sono aree appenniniche o alpine quindi di fatto l'italiano come sappiamo cioè dovremmo insomma ricordarci spesso è un paese di montagna lo vediamo anche questi giorni in cui purtroppo la montagna frana insomma con con i torrenti su sulle città della Sicilia come ha fatto negli ultimi trent'anni in tanti altri casi quindi migrazioni verticali è
è un tema che
In realtà interessa l'Europa perlomeno da molto più tempo rispetto agli ultimi due anni della pandemia sono almeno venti venticinque anni che a livello di studi territoriali e socio demografici ci siamo
Ci sono si sono accorti ovviamente
Tanti colleghi anche prima di noi il nostro gruppo di lavoro della di questa prende inverso di questo spostamento verso le aree rurali montane un po'in tutta Europa naturalmente uno spostamento che in termini quantitativi
Non è così rilevante come si diceva giustamente prima il trend globale perlomeno fino adesso e quello della dell'inurbamento
Chiude la metà la popolazione mondiale certo
E nelle città e sta andando nelle città però anche qui i trend sono molto diverse se guardiamo l'Africa se guardiamo l'Est asiatico o se guardiamo l'Europa ecco l'Europa che è un continente Vecchio da da tutti d'inchiesta diciamo nel bene e e e nella criticità di questo mostra delle tendenze diverse anche un modo di affrontare ovviamente la pandemia diverso rispetto ad altri continenti
Il ritorno alla
Alla montagna o il mio popolamento insomma lo spostamento di popolazioni verso la montagna e fenomeno che da almeno venticinque anni interessa molti paesi soprattutto del Centro-Nord Europa ma anche l'Italia per diversi fattori
Di attrazione che riguardano ovviamente le risorse naturali ambientali la disponibilità di opportunità lavorative perché questo e anche il fattore fondamentale a meno che non consideriamo una delle componenti del ritorno le aree montane
Comunque importante la così detta
Ha meriti ma in Grecia un cioè le persone sostanzialmente in età pensionabile che che vanno a vivere in quei territori
Ritirandosi dal lavoro perché costa meno la vita possono prendersi una seconda casa eccetera però la gran parte dello spostamento verso le aree montane delle persone di persone in età lavorativa
Dove come diceva Barbara poi magari ci ci ritorniamo primi facendo tu quando non per mini
Dove la componente quantitativa più importante sono gli immigrati stranieri in realtà ma la componente qualitativa che al punto anche più visibilità negli ultimi anni livello mediatico sono persone nel nostro caso italiani che si muovono con migrazioni interna dalle aree metropolitane appunto alle aree interne e montane
In età lavorativa la fascia più rappresentata è quella tra i trenta e quarantacinque anni quindi giovani non giovanissimi che hanno di solito un elevato titolo di studio che hanno nel una desideri una volontà una necessità di trasferirsi in questi territori
Naturalmente quindi opportunità lavorative di nicchia più o meno di nicchia legati a economie della tradizione arretro innovazione economie circolari a tutta una serie di possibilità di reinvenzione del territorio che nel caso italiano Vendola è un patrimonio così
Diffuso di risorse culturali ambientali di pregio risorse naturali e poi appunto questa questo patrimonio edilizio e e di terreni che è stato abbandonato che rappresenta una risorsa
Enorme che da alcune parti ha dato luogo processi di patrimonializzazione di di sfruttamento anche massiccio di di gentrification come si dice degli spazi rurali da parte di di soggetti particolarmente benestanti sappiamo
Quanto nessuno su questo che abita all'Italia
Qui impegnato un po'anche in una polemica a distanza con l'idea di riqualificare cento borghi in Italia legati al Pianera R come le eccellenze del ritorno alla Montagnola Pennino le ali interne perché quelle poi sono operazioni insomma a che possono essere discutibili di di investimento su dei resort dove alla fine sono alcune categorie di persone quelle che possono andate lì ma in realtà questo patrimonio edilizio diffuso è una risorsa
Enorme in molti contesti minori che non sono quelli appunto magari del del Borgo Colle maggior cui maggiori pregi architettonico urbanistici non sono qualità località già turisti Zapata
E poi i il fattore della RAI rarefazione socio abitativa che certo negli ultimi due anni sia sia colto particolar mente cioè ci siamo accorti
Cosa di cui si erano già corti sia gli immigrati stranieri che hanno trovato nicchie lavorative e e e abitative nelle aree interne montane sia i nuovi Montanari morì abitante da montagna
Italiani sia gameti mai che non sa ci siamo accorti negli ultimi due anni che appunto pur avendo tre quarti di territorio appenninico alpino interno sostanzialmente la tre quarti a popolazioni invece la la percentuale inversa di popolazione vive sulle coste e vive ammassata appunto nelle aree di pianura o nelle aree costiere tra l'altro quelle costiere come sappiamo più fragili dal punto di vista geofisico
Quando c'è un retroterra che sia davvero rarefatto dal punto di vista abitativo e sociale costanti che allora hanno profittato negli ultimi due anni della seconda casa dei dei genitori che erano rimasto dei parenti che non rimasti al Paese un po'come per certi aspetti si è fatta questa questo parallelo con quello che è successo anche nell'ultima guerra no il fenomeno degli sfollati allora
Scappare andare via dalle città e chi aveva il parente in campagna poi in quel caso era anche chi chi sopravviveva perché cioè insomma la possibilità di mangiare di non essere bombardati
Durante durante appunto gli eventi bellici
Qui con una drammaticità per certi aspetti minore fosse o comunque diversa c'è stato questo questo movimento e quest'idea di approfittare in qualche modo di questo vuoto di questa rarefazione che si è che si è creata
E tutto questo tutti questi fattori hanno dato luogo certamente già negli ultimi vent'anni come dico a degli sposta menti interessanti che però sono stati richiamati Zavatti in qualche modo ridefiniti soprattutto negli ultimi negli ultimi due anni forse io mi fermo qua poi magari prendo che ha così non
Benissimo allora diamo adesso la parola Michele D'Arena
Buongiorno a tutti
Allora perché mi sembra perfetto per mettere assieme sia la giornata di ieri in gara insomma sul tema dell'organizzazione di comunità che quella di oggi perché insomma che qui ci siano già varie pari elementi che si intersecano perché come prima insomma dall'intervento di Ivana Pais già era uscito queste figure insomma di preside di comunità di questi soggetti anche un po'imprevisti che si mettono a prendersi cura di un pezzetto della loro comunità e e anche Cristina Tagliani nel suo libro la somma fra fa riferimento a questo sicura di movente
Innovatori sociali e forse anche un po'il lavoro di questi occupa Andrea insomma cosa fare far funzionare questi tentativi di Vieri creare delle comunità oggi sono di mantenere in vita delle comunità perché qui nell'Appennino lo sappiamo bene
In molti comuni se non ci fossero agli immigrati e non ci sarebbe già più la scuola e quindi poi il Paese la somma ricerca che sopravviva quindi Michele D'Alema responsabile dell'ufficio in meeting marginazione civica dalla Fondazione per l'innovazione urbana
E ha da poco pubblicato un voto un appunto dal titolo immaginazione civica l'energia delle comunità dentro la politica lascio quindi a lui la parola
Un giorno diritto dice sul mondo non essere lì composito di smart working collegamenti c'ho un figlio da gestire la moglie all'estero per lavoro quindi ieri poteva venire oggi sono a distanza ma devo dire che ho seguito Suma con attenzione tutti gli interventi e mi avete dato molti molti spunti
Plum prendo larga poi arrivò su o cos'è accaduto il punto di vista durante la pandemia anche nella fase più acuta
Allora io ho pubblicato questo libro o che racconta a quattro anni di lavoro qualche rivolo via
E l'origine di questo progetto credo ci sia interessante da rimettere al centro o di questa discussione
Così nel cuore parata uffici motivazioni civica nasce per contrastare in qualche modo la crisi di modelli tradizionali di partecipazione
Cioè comprendendo dal modo modelli ottimismo
Mercato di riportare dentro l'arena istituzionale de dei nuovi modelli partecipativi
Prende avvio o in merito alle grandissime disuguaglianze sociali fissiamo alcune zone nel contesto urbano bolognese
E poi fa rima con una enorme sfiducia verso le istituzioni in realtà anche verso aziende unici non è una cosa bolognese una cosa abbastanza globale
Che da lui nasce questa avventura che io ho avuto l'esigenza di raccontare in questo libro
Langdon umano a delle politiche pubbliche con un racconto tratti avvincente piccolo quelli ce l'hanno letto e con con eroi ci sono le tante persone che creano verso Erba tenteranno Fazzi di prossimità come li ha definiti Van
Tel creando o nuovi modelli organizzativi
Ma sto parlando della parrucchiera sto parlando di c'è beh sto parlando il veritieri della comunità islamica sto parlando potere mamme
Acclive in un parco sto parlando sente davvero non classificabile come terzo settore
Il libro parte a Washington un premio quando stavamo facendo Bologna dalla Fondazione vedendo che il e subito dopo all'IPA Gamberini un pacco bolognese quaranta gradi incontro con due persone che avevano in qualche modo avviato una grande partecipazione uno nell'ambito del bilancio partecipativo e li incontrai perché erano arrabbiatissimi altri ritardi però politiche pubbliche
Dopo il successo della partecipazione
Lo racconto perché appunto questi due Washington e liberal Marilyn perché credo che ben rappresentano un tentativo di racconto di quello che avviene dentro la pubblica amministrazione fatta
Di conflitti
Ed intuizioni stesso vincenti ma di molti problemi
Quello che c'è una interessante rimettere al senso di dalla discussione di oggi
è che nel in tutto il racconto di un mercato poco o via Procaccini strumenti di nuove competenze di un approccio organizzativo diverso dal sulla possibilità corrono indicò Opernhaus univoco una sperimentazione sul campo o che è partita nel due mila diciassette
Quindici facevano assemblee subacquea si partecipazioni interviste nelle zone più fra sugli assenza di sì creano nuovi corpi intermedi territoriali
Licurgo arriva ala pandemia allora arrivano anche mia ce l'ha pagato io potrei raccontarlo su tra livelli la pandemia dice il rapporto con le comunità fatto sulla prossimità sull'uscita dalle istituzioni
Non è più utilizzabile
Quindi le relazioni l'impatto di dia la scorrendo il la cooperazione delle soluzioni non era impossibile
La collaborazioni D'Anna perduti lavoro non è più impossibile perché serve istanza quindi l'approccio punti professionale urbanisti sociologi comunicatori lavorano assieme diventa tutto molto più difficile siamo tutti molto più impauriti quindi con il un posso dire miliardi management che viene stravolta dalla distanza fisica
E Timmons pure dico più importanti però fondamentale in questa discussione un accordo con le scelte della politica che viene travolta
Non è una questione bolognesi vi ricordate permessi e il Parlamento non sia
Non sia
Ritrovato di continuo ripetersi tanto è vero che la scelgono task force degli associati
E di colpo tutto quella pratiche i libri in Congo GP
Partecipazione con creazione a sfondo venivano l'unico stoppato ma di venivano poc'anzi dell'arte quando sembrava un nuovo numero farse in quel momento io dispose conviene il punto di arrivo cioè tutto l'Idropark su altri presupposti la pandemia invece cambia il paradigma invece no
Invece no perché dopo un primo momento ovviamente il spaesamento anche emotivo da parte di tutto il team
Abbiamo cercato la risposta alla pandemia
La risposta ad avermi avvenuto attraverso diversi progetti la Fondazione ha cominciato a fare ricerca convocando visitatori da tutto il mondo migliorato organo rapida la riflettere su come la città doveva reagire fornendo l'amministrazione delle delle indicazioni
E sull'articolo sette come consegnati che quindi una ribaltamento dell'idea delle delle consegne dei Raiders intatti curvo forma Cheonan parecchi progetti che nascevano sul dentro lavanderia
Ma uno particolarmente interessante per quello che ci diciamo sì
Miliardi non essere toccando le comunità la insomma ci paralizzano
E avevamo imparato ovvero ad usare alcuni strumenti in politiche pubbliche non tanto recor il di armi
Zoom mai Foro
Il telefono che supera le disuguaglianze di accesso alla collettività e andare allo strumento digitale espressamente per le le le generazioni più anziane magari persone di origine migrante
Lo sempre vero quest'ultimo comunque da qui nasce l'idea di fare un enorme indagine
Sui tutte le realtà si dice presenti e attive a Bologna non tutte ma secondo campione molto alto sessanta realtà quartiere siamo arrivati a duecentottanta interviste qualitative Sonate erano subito
Immediatamente dopo lo da un più pesante esci con la collaborazione visto che Bologna
Grandissima attivazione dei quartieri di Bologna quelle istituzioni prossimi i cittadini abbiamo intervistato o parrocchie circoli Arci sedici usa gli anziani
Comitati informali
Tutto quella brulicare di mutualismo o insomma tutti abbiamo visto leggera essa possiamo andare a indagare evitando innanzitutto un messaggio dici di vicinanza
E poi andando a chiedere com'era stata la reazione della comunità Luzzatto distratto Arminia quali erano state le attività i blocchi e i problemi siamo andati a creare un report ritrovate unanime mini al tempo del simboli quanto poco il corridoio un report che volevo ripetuto anche a livello nazionale insieme velocemente e andando a indirizzare una oggi del Comune da cui è nato no al progetto di finanziamento supporto
Alle comunità che aveva reagito alla pandemia la scuola di azioni collettive
Quindi ascolto produzione nipponici equazione anche durante la fase più dura della pandemia
Che cosa emerso verso che la rosso dell'immaginazione cinica si rivelava fondamentale soprattutto nella fase di stanziamento sismico
La ricucitura tra alto e basso o andava rinforzata soprattutto durante il momento di emergenza
Ridefinire l'uso dello spazio pubblico
Era fondamentale già lo sapevamo prima mandando la pandemia loro agraria nei parchi dove tutti si incontrarono e sapere non l'ha citato il quindici minuti a giunto dopo la pandemia lodevole in da incredibile
La l'idea del minimalismo delle nuove forme di mutualismo nuove forme di collaborazione pubblico-privato
Le avevo viste in maniera davvero molto diverse dalle altre dopo Cristo parrocchie collaborare con attivisti politici di estrema sinistra avevo visto comunità islamiche alla raccolta fondi da donare all'ospedale avevo visto
Gruppi di commercianti ma portare a casa gratuitamente la la stesa agli anziani abbiamo visto cucine auto organizzate per i più bisognosi triplicare gli accessi aveva ucciso un uomo uso delle tecnologie
In cui bassissimo ci siamo inventati essa i technology ci siamo o avevo visto una nuova fase della con creazione prendere prendere forma anche grazie a degli strumenti innovativi
Che avevamo messo in campo prima della mia famosi patti di collaborazione che hanno permesso
Nel mentre si diceva nessuno può uscire di casa qui nessuno può aiutare nessuno nascevano patti di collaborazione in cui concluderei conosceva
Incidente
Che si auto organizzano portando la stesa medicinali debba esserlo logici alle persone più marginali tutta per avevo visto comunità di giovani
Attivarsi per sostituire i volontari anziani delle associazioni che non potevano esercitare il loro attivismo Pancaro bloccati a casa evidenti motivi sanitari però visto giovane studente di sostituire gli anziani con una nuova fase o di collaborazione completamente insomma difficile immaginare per aldilà
Cioè abbiamo visto tutto molti dei fenomeni che avevamo intrapreso prima dalla ogni mia durante la pandemia li abbiamo visti in maniera molto forte
Questo che cosa mi fa dire come fa a dire che le intuizioni che che avevamo visto o prima vengono confermate
Se la residenza di abitare la città
Con un nuovo ciò alla democrazia urbana
Riprendendo anche alcuni passaggi dell'intervento di ieri
è chiaro che
Dobbiamo parlare di potere
Il potere alcuni saranno alcuni no
E in una fase nessun non saremo quelli tradizionali in cui abbiamo pochissimi iscritti ai partiti e tantissimi
E si prendono cura delle nostre città e non mi riferisco a chi da di ma hanno una mano di bianco alla panchina benissimo mi riferisco ai tantissimi che con producono risposte
Di welfare molto raffinato
Ora comunità Keiko crea lo soluzioni innovative per rispondere ai nuovi bisogni
Dovevo parlare di De è un po'sarà il tempo non ci sono risposte rapide l'Empoli si devono essere strutturate rinnovo Compiani quinquennali che poi sono difficile da realizzare ma consolati visioni
Marco organiche sia dei quando al medio periodo con piccoli interventi nella prossimità che vanno ad agire nello spazio pubblico il parco la piazza
La città di quindici minuti però non vuole essere l'intervento infrastrutturale
Ma deve essere accompagnato il vero cambio di paradigma dal nuovo modello organizzativo che io parte attivo ma io parlo di empatia organizzativa
Cosa significa significa che noi non dobbiamo più ragionare per dipartimenti un dobbiamo relazionai per zero archi e in cui campi ignorano quello che avviene ma dobbiamo utilizzare i cosiddetti tanti cambi dobbiamo ascoltare in maniera inedita le persone le comunità che vivono i nostri territori
Per rendere protagonista perché da dentro le istituzioni non si conoscono le realtà delle cose i dati a disposizioni sui dati freddi
Sono utilissimi ma sono parziali e arrivano in ritardo
Basti pensare a quello che avveniva appunto con famose dalle piante gialle rosse no che arrivavano dieci giorni dopo quello che avveniva nel pronto soccorso o nelle scuole ormai domando loro loro lo sapevano in anticipo quello che sarebbe accaduto a livello centrale perché a livello locale vendevamo quello che che accadeva e questo indebolisce secondo me fondamentale nel possano rinvia portarselo a casa
Trovare nuovi modelli Monti governance in cui azienda sanitaria in cui gli enti che gestiscono in case popolari in cui politiche economiche
Del commercio di prossimità in cui cultura educazione e inclusione vengono ridisegnate in funzione della possibilità vengono o ripensate mettendo la vita del cittadino
Al centro ma non un cittadino veneto dobbiamo riconoscere le differenza razzista vivo tra le mamme e i papà travagliata avventura Rizzati
E quelli meno tra emigranti tra gli anziani impauriti allora tutti sono cittadini che in merito al nuovo risposte ma molto diverso dalle altre non possiamo più considerare la pubblica amministrazione inconveniente impersonale farla tutti a tutti nello stesso luogo
Dobbiamo uscire dalle istituzioni trovare modalità di linguaggio di strumenti diversi perché senza la cooperazione di nuove seduzioni le attuali Sicilia urbane
Soprattutto di fronte al più grande arrivo di risorse economiche nel dopoguerra rischiano di essere altamente fallimentare la partecipazione dividendo un prete quindi quesito l'efficacia
Nando valida della pubblica amministrazione
Stiamo ribaltando l'idea dipartimentale gerarchica in cui i rincari decidono senza avere conoscenza di quello che avviene nei territori di quello che ha dato la
A che ho avuto culturali concludo di come sarà definito un meritocrazia delle emozioni
Da portare dentro le istituzioni
Grazie
Benissimo grazie a tutti per questo primo giro meramente pieno di stimoli
E ma procedere ridando la parola voi che immagino abbiate già delle delle osservazioni della Giunta dell'integrazione sommando i commenti da fare e magari poi raccogliamo anche qualche domanda osservazione dal pubblico Michele chiudeva anche su una questione l'amministrazione pubblica
Ha parlato abbiamo già citata insomma in ruolo nel tema degli innovatori sociali che poi si si intreccia anche con quello della crisi della rappresentanza insomma perché nell'indebolimento nel nell'assenza tende dei soggetti tradizionali entrano queste nuove figure e anche questa somma va forse approfondito e verso anche come con il nuovo ruolo credo che essendo credo che il tema che appunto ecco appunto delle politiche pubbliche cioè cosa cosa possono fare le istituzioni per aiutare non per o abbandonare o al contrario deprimere tutte queste energie sono mi sembra ci siano molti temi su cui poi dazio ulteriore contributo
E grazie Barbara commensali ne avevamo parlato anche nell'intervista che Barbara qualche settimana fa mi ha fatto diciamo sui temi della del libro delle città ebbe il cambiamento delle città nel contesto pandemico
Anche a me sta particolarmente a cuore diciamo questo tema delle soggettività un capitolo della del mio libro è proprio dedicato al ruolo degli innovatori sociali all'interno delle comunità di riferimento
Perché nella mia esperienza politico amministrativa il cambiamento io credo positivo che la città in cui io vivo Milano e che ho amministrato hanno registrato in questo decennio e
è stato un cambiamento anche di Soggetti diciamo protagonisti della scena pubblica Michele in chiusura parlava anche di distribuzione del potere
E quindi che diciamo come l'rendere protagonisti nuove soggettività che diciamo no non fa non lo sono per nascita o per rendita hammam possono diventarlo
In ragione della loro azione quotidiana nel contesto di riferimento
E come ad un certo punto diciamo la pandemia abbia un attimo messo in crisi
Quei meccanismi di organizzazione comunitaria dovuta a appunto
O cooperatori persone che ha operano nell'ambito del mutualismo oppure nuovi imprenditori di imprese ad impatto sociale che forse hanno qualcosa a che fare anche con quelle per voi protagonisti del ripopolamento della montagna cui Andrea faceva riferimento prima per esempio diciamo nella mia esperienza ho conosciuto e abbiamo anche sostenuto e finanziato
Diverso o Giovanni che hanno scelto di tornare ad investire
Nell'attività di trasformazione agroalimentare nell'agricoltura tra tutto una generazione anche di startupper no giovani che aprono un'impresa utilizzando le nuove tecnologie per reinterpretare mestieri antichi diciamo attività
Anziché di cura del territorio e e di produzione Mila no che è una città anche agricola per Resca e spesso si dice la seconda città agricola d'Europa perché diciamo la sua estensione territoriale comprende il Parco Sud si estende verso le lei le terre fertili della Pianura Padana con il Lodigiano eccetera
è stata una città che ha vissuto questa reinterpretazione forse anche dopo l'Expo che ha messo al centro il tema della nutrizione della o nutrire il pianeta energia per la vita e ricordate era illa il titolo quindi bari diciamo protagonisti di questo cambiamento che noi abbiamo chiamato innovatori sociali che sono stati costruttori di di comunità diciamo a livello territoriale
E che più di altri hanno sofferto il blocco dovuto alla pandemia ma che pure hanno trovato modalità di proprio interpretare il loro ruolo nel nuovo contesto anche Michele faceva riferimento all'attivazione sociale nell'emergenza
Anche il nostro contesto territoriale tramite una grande programma che si chiamava Milano aiuta a mobilitato queste mie regie della società civile diciamo persone associazioni gruppi formali e informali
Che in qualche modo rappresenta hanno quella ripensamento dei corpi intermedi a quei tuba para facevi riferimento prima
Che sono stati il braccio operativo dell'amministrazione nell'attività di sostegno emergenziale banalmente per le consegne a domicilio o dei beni di prima necessità
O dei farmaci per l'attività di monitoraggio degli anziani
In affiancamento ai servizi diciamo sociali o tradizionali
Quindi tutte le pubbliche amministrazioni a un po'evolute hanno stabilito una relazione diciamo molto stretta di complementarietà tra quello che puoi fare indirettamente e quello che lasci fare diciamo no generi in termini di attivazione da parte a di una società civile
Che si riorganizza in forme nuove
Anche di relazione tra il CD singolo cittadino e l'amministrazione pubblica quindi nuove forme di o interpretare l'essere intermedie non non tra società e stato società e pubblica amministrazione io penso che questo elemento che è appunto nel nel libero io chiamo la forza degli innovatori sociali sia un un un tema diciamo che abbia a che fare anche con la politica cioè con la capacità dell'amministrazione pubblica o della politica e in termini più generali diciamo con la P maiuscola
Di individuare degli alleati capo dei Coopcostruttori delle politiche dell'organizzazione della comunità e a me sembra che questo tipo di ceto
O sia diciamo una un alleato naturale
è anche un alleato diciamo naturale dei quei soggetti più fragili che come si diceva prima appunto scopo nella pandemia hanno infatti Zacco la loro situazione di debolezza punto i lavoratori manuali che hanno continuato a lavorare
Sempre in presenza o chi è vittima del digital device che diciamo in tutti quelli che hanno più difficoltà a interpretare illa il cambiamento diciamo ad essere dentro il flusso degli eventi e della storia perché appunto il gli innovatori sociali per come li ho letti io voglio interpretativi oggi amo sono anche dei costruttori di comunità grado di portarsi dentro con la propria azione chi diciamo dentro
Non e questo è un elemento a che ha più a che fare con la soggettività che con nel le la la la costruzione Arda diciamo di politica ma le nostre città e le nostre comunità diciamo soprattutto e anche di questo sono fatte perché quando si si parlava di densità diciamo di capacità attrattiva delle aree urbane ovviamente lastra l'attrattività dei arriva dalla dotazione infrastrutturale Darwin diciamo tutto quello che la città offre ma anche dal fatto che vi si possono trovare comunità di riferimento diciamo persone altre con un simili con cui costruire un progetto di vita un progetto professionale
E forse diciamo questo elemento più soggettivo e un utile complemento ai ragionamenti a più più hard ma diciamo più colti di struttura
Che abbiamo fatto nel primo giro diciamo sulle caratteristiche delle aree urbane rispetto alle aree rurali su dove indirizzare gli sforzi e gli investimenti però la la politica e l'amministrazione ha anche a che fare con le persone oltre che con il territorio con la dimensione strutturale
Diciamo io trovo molto coerente questi Investimenti o in termini di soggettività anche con gli interventi che che
Che mi hanno preceduta in questo diciamo secondo giro perché si tratta di azioni che vanno a diminuire quella tendenza alla sperequazione diciamo tra condizioni di vita tra redditi di cui si è si è parlato
Grazie allora ridiamo la parola anche a Ivana Pais tra l'altro Cristina non ha citato questa tra le tante cose che hanno battesimo su cui hanno riflettuto ricordo questa formula che penso sia un neologismo
Near working perché prima abbiamo parlato dello smalto Morghen che insomma a a questa insomma questa è questione con varie articolazione pari pari a spetti insomma con alcuni anche in ombra però insomma è innegabile che i lavoratori prevalentemente hanno gradito questa formula date alcune condizioni ecco una delle insomma del dei rischi che si era detta insomma c'è anche questa cosa ammesso che uno possa farlo a casa propria poi c'è anche il problema Champion assorbiamo disco di alienazione di solitudine insomma ecco questo tentativo se ho capito bene dove dormiva working era come lavorare insomma non fare queste questi spostamenti diceva Cristina sempre nell'intervista che hanno scoperto durante era pandemia che ha una quota non è rilevante di dipendenti del Comune di Milano
Vivono addirittura fuori regione quindi parliamo di due ore avanti due ore indietro assuma quindi è chiaro che cambia la qualità della vita potranno lavorare intanto a casa
Ecco come tenere assieme questa cosa da non fare questi spostamenti di potere me a magari non proprio a casa da soli o o magari non proprio in una casa dove non si può lavorare Co quindi capire un po'anche lì che Checco come ci muoviamo che prospettive vedi perché poi dall'altro versante c'è anche chi paventa questa società del tutti a casa
Totti da soli che anche quello ovviamente non è nei nostri ma i nostri ospiti cerca tratti chiedo un po'su questo
E propongono commenta dicono che non devono Dini credo e questa mattina abbiamo discusso dei bellissimi libri su questo tema Redi Cristina quelle di Michele Gangemi contezza quella di Ezio Manzini ieri FIAT sulle prossimità
Insieme libero inevitabili i due scenari alternativi paese della città domicilio e quelle della città nelle prossimità l'orale
E citando viciniore uno scenario in cui appunto utilizzabili
Nei negozi viene e si traduce on line personaggi carteggi servizi e africano Silvio i di lavoro svolto a domicilio una chiusura isolamento l'alternativa era appunto la città nelle prossimità
Chinnici è arrivata
Il nord il ruolo del territorio i costruisce spazi lavoro chi siano spazi di lavoro seppure di prossimità nell'audience seminari e ricostruisce spazi liberi che permettano di vivere in una dimensione relazionale e utilizzare digitali evitare appunto
Lei non le trasferte ma mantenendo una dimensione relazionale i listini in tempo utile sul territorio
Ecco da questo punto di vista io credo che l'iniziativa è chiaro rosso la si tratta di crisi nel Comune di Milano e rispetta valido al vorremmo quello siti italiani utilizzare e luoghi di lavoro in prossimità e che non siano necessariamente lesivi della concorrenza interna siano sentiti
Altre aziende o spazi pubblici elaborare nuove nella direzione insomma né dello scenario desiderabile in un bel guaio distorti compresi in quaranta lingue scenari di Ezio Manzini e aggiungo un altro elemento introduce anche una questione di metodo
E mi sembra importante rispetto agli politiche pubbliche le politiche locali
Negli orti l'esempio di due amministrazioni che forse Society Emilio in questi anni hanno interpretato un approccio diverso all'intervento pubblico e non è andare a fare supplenze ai fallimenti del mercato è agire in abilità cognitiva si locali questo insomma c'è una riflessione avviata ormai e anche l'accise due anni di carriera di amministrativi lunghi mette di a fare qualche bilancio sul valore in sull'opportunità anche sui limiti di basta e è una traccia che proprio cambia la modalità di azione dell'attore pubblico e appunto non farla invita altri a questo allora a proposito di logiche di M. S. ventinove domani ma anche di dinamiche il portiere
Pone delle questioni rilevanti in particolare laddove l'attore pubblico a a sostenere azioni economiche chiedono la direzione considerate Cicala ha fatto il Comune di Milano
La riforma tra cui anche il Trapani civico che si richiamava prima cioè di fatto un supporto economico e iniziative dei vengano promossi e sostenuti dalla unità rispondendo ad alcuni principi che saranno principi etici stesso tempo lasciato il Comune di Bologna la Fondazione in particolare quelle iniziative come e così mitiche
Allora questo è un modo diverso di fare i di fare l'amministrazione di rifare azione politica a livello locale
è un modo che appunto va ad abilitare attori che muovono nella direzione azzeccate che ce lo dobbiamo dire che che c'è un mondo difficile
E perché ci sono per esempio dei rischi reputazionali molto più ampi antica rispetto ad altre forme di azione se si va a sostenere un business alternativo vista estetico come in ogni business a rischio di fallimento
Soprattutto nelle fasi iniziali a quel punto i rischi anche reputazionali richiama Riccardo sull'amministrazione e che lei sostiene chi ha portato avanti guarda avanti questo tipo di iniziative si assume un rischio molto più alto rispetta forme tradizionali di intervento
E esso va messo in conto soprattutto insomma deridere entrando ieri come quello che abbiamo appena passato è un atto è che che chiedere contabili entrambe le loro un'altra elemento di attenzione
E per questo tipo di iniziative c'è di nuovo appunto indica anche l'apprezzamento per chi le porta avanti e anche
è quasi un'ordinanza del Dante garantiva
Rispetto a l'attore pubblico chi eroga il servizio quindi interviene a fronte del fallimento del mercato nero danno direttamente o indirettamente in servizio
Massimo un po'leggere interpretare anche come alternativa mo'convenzione complementare a volte viene anche un'alternativa all'azione di Maurice delle associazioni intermediazione e questo apre un ulteriore dialettica
Pieni trovo interessante laddove verrà appunto dello spazio della di lei soprattutto laddove qualche forme vi conviene incaricare anziché di conflittualità o inibisce l'azione anziché rafforzarlo
Queste sono esperienze in corso molto interessante perché ridefinisca delle logiche d'azione mi sembra l'unica strada percorribile in questo momento lui da osservatrice
Ho un ruolo più facile sicuramente degli attori che restano portando avanti e nel riconoscere il valore appunto
In questa attività che vanno nella direzione tutta nuova Unione esplorata con molti rischi
E di cui però corto un po'incerto il punto anche era generale nell'ottica di valutazione intatta e vedere gli elementi vorrei Camaggi rischi che questa innovazione possono mettere in campo
Mi grazie la ridò la parola anche André cassiera auto intorno sopra e non pochi problemi tempo ha raccolto molti spunti
Sì posso posso riprendere anche sempre parlando di di libri così ci si aggancia pubblicazione che prima che prima quel prima accennavi anche tu Barbara metro montagna
Ecco appunto mi sembra anche da dagli interventi che mi hanno preceduto che ci sia questa
Che la pandemia abbia favorito questa riflessione
Sulla tematica appunto delle interconnessioni a tutto campo quindi non solo o principalmente la connessione digitale che è fondamentale ma in generale questa come dicevo prima necessità di ricucire di rimettere in relazione delle polarità che sono state definite come tali sono state costruite anche da politico da non politiche all'interno invece di uno spazio uno spazio di vita uno spazio di di economia di lavoro di di società
Che tradizionalmente soprattutto nel nostro Paese è uno spazio interconnesso e in particolar modo la dorsale appenninica lo mette ancora più in luce rispetto alle Alpi quanto sia sempre stata cerniera tra tra le coste tra appunto le città e gli insediamenti e tutto quello che poi abbiamo definito aree interne ma insomma che rappresenta una delle risorse fondamentali del Paese quindi come come capitale d'Italia dentro questa riflessione siamo entrati già da da un po'di tempo ovviamente ma nell'ultimo negli ultimi mesi questa estate abbiamo pubblicato appunto questo volumetto collettivo
Metro Montagna che cerca di portare avanti una riflessione su quella che che che chiamiamo appunto la necessaria decostruzione della dell'alterità in questo caso tra tra città metropolitana in montagna ma come dicevo prima nel caso italiano la montagna in senso lato insomma alti Appennini rappresenta davvero
La gran parte del territorio è anche la grandissima parte delle aree interne
Quindi una riflessione sulla necessità di decostruire questa alterità radicale che ha in qualche modo oggettivizzare atto qualcosa come se fossero due appunto elementi la città e la montagna le aree interne le aree metropolitane di pianure costiere che non hanno relazione
E questa riflessione parte anche dalla necessità in qualche modo di sfidare l'egemonia urbano metropolitana perché questo un dato di fatto cioè doppia pandemia ha messo in luce chiaramente quanto noi negli ultimi trenta quaranta cinquanta anni nel nostro sistema Paese sistema territoriale economico
Abbiamo a assecondato favorito le logiche dell'agglomerazione
Che sono poi anche le logiche del capitalismo post-industriale perché poi comunque siamo stati dentro quelle dinamiche che e con la Resistenza innovativa che hanno avuto per un certo periodo presenta i distretti industriali che poi sono stati però in gran parte spazzati via dalle logiche dell'agglomerazione e della delocalizzazione al di fuori anche dell'Europa
Ecco noi ad un certo momento abbiamo di fatto con le politiche nazionali con le politiche europee con le politiche anche locali assecondato incentivato questa concentrazione
Favorendo quindi la dualità radicale e favorendo di fatto questa diseguaglianza territoriale nella distribuzione delle risorse alla percezione del nostro territorio ha con la la pandemia c'era c'ha aiutato credo tra le altre cose anche a ripensare grazie appunto a a tutti i fenomeni di cui si parlava dello smart working in poi a ripensare a alla necessità anche di ragionare su un continuo ma e su uno spazio che noi definiamo un po'anche uno spazio delle delle opportunità ma anche uno spazio delle diseguaglianze
Che non è rappresentato dai due poli ma è rappresentato da da tutto quello che sta in mezzo e dalla visione complessiva che tiene assieme i le presunte polarità
Che in un Paese come l'Italia è particolarmente evidente insomma non rispetto ad altri
Paesi dove c'è davvero una grande concentrazione urbana e poi una una terra diciamo un po'di nessuno prevalentemente disabitata non è il caso del nostro Paese
Quindi questo è stato lo sforzo e lo sforzo che cerchiamo di fare in questi mesi anche a partire da da questo libretto dal precedente l'anno scorso il manifesto per riabilitare l'Italia quindi e si accompagna ad altre riflessioni che che sono state fatte per esempio in un il manifesto di Camaldoli della Società dei territori a liste delle territorialista e per sempre ripensare a un ruolo delle aree interne e montane non come spazio dello a sir come spazio neanche come ambito della fuga temporanea fronte appunto della della pandemia o o del dei problemi di surriscaldamento del clima ma come una realtà in relazione ecco è questo a ciò aiutato tematizzare questo questo approccio questa focalizzazione proprio anche la riflessione che si faceva prima su alle reti corte diciamo e e le reti lunghe la necessità della prossimità e nello stesso tempo la necessità e l'opportunità invece dell'interconnessione a distanza e abbiamo visto come il nostro territorio quello italiano in particolare
Si presti anche come appunto si diceva prima con l'esperienza del soft walking
A questa
Ricostruzione di elementi di prossimità però dislocati perché noi per molto tempo abbiamo pensato che la prossimità innanzitutto fosse da costruire e ricostruire dentro le metropoli tutta la politica degli anni sessanta settanta ottanta sui quartieri e poi il appunto la rigenerazione
Delle periferie c'è stato comunque una dominanza dal punto di vista Della rappresentazione che accompagnato dei processi che effettivamente ci sono stati di nuovo momento di massa anche il nostro Paese
Ma che secondo me ha ha impedito un po'a tutti noi a lungo di vedere invece ma le potenzialità di un ragionamento su prossimità reti lunghe reti corte
Che guardasse a al sistema territoriale nel suo nel suo complesso io
Dico due cose ancora se c'è tempo sul fatto che dal nostro angolo visuale del mio angolo visuale in particolare
Socio demografico questa interconnessione questo spazio delle opportunità ma anche delle diseguaglianze crescenti si lega innanzitutto i flussi di persone e non potrebbe credo essere diversamente in un Paese come l'Italia che è in forte sofferenza demografico ormai da decenni che mantiene la sua popolazione più o meno stabile da vent'anni a questa parte solo grazie
All'arrivo di popolazione straniera siamo arrivati l'altra nota vere cinque milioni italiani all'estero come sapete cinque milioni di immigrati quindi abbiamo pareggiato la situazione
E adesso non non andrà meglio nel senso che tendenzialmente le proiezioni sono comunque quelle di un Paese in contrazione democratica e in invecchiamento progressivo allora lo spostamento delle persone le varie popolazioni che ne abbiamo definito metro montane giocano un ruolo molto importante all'interno di questi processi anche se vogliamo
Governare una come si diceva prima una redistribuzione dei poteri delle risorse la redistribuzione dei poteri passa anche credo attraverso una riduzione delle diseguaglianze territoriali e una attribuzione di risorse di voice
I di di potenzialità di capability siccome potremmo dire a chi vivere in quei territori del margine che però in realtà sono stati marginalizzati ripeto da economie sistemi produttivi e politica che di fatto sono stati urbano eccentrici come dice qualcuno metro Filia ci cioè comunque la ridistribuzione delle risorse dei poteri passa attraverso anche o per lo meno questo è l'approccio che che io vi propongo attraverso una redistribuzione dalla popolazione
Cioè le dinamiche di agglomerazione comportano tra le altre cose anche quella
Per certi aspetti come si vede a livello europeo disaffezione nei confronti della partecipazione politica delle istituzioni che spesso nei luoghi dimenticati no nel dei plessi del non metter come dice il collega obbliga spose
Attecchiscono maggiormente perché appunto questo sentirsi marginalizzati fuori tagliati fuori con poche possibilità di interconnessione quindi io nel nel volume propongo una tipologia penso ovviamente non visto a Antara contare perché non abbiamo tempo ma di popolazioni che ben prima della dell'avvento della pandemia si sono spostate inizia e cominciano a spostarsi in Italia e non solo in Italia verso le aree interne montane
Appunto popolazioni che hanno diverse numerosità dal punto di vista quantitativo sono diverse hanno un peso specifico una visibilità anche mediatica differente ma che comunque tutte
Rappresentano già una cucitura una relazione all'interno di questo ambito che abbiamo definito metro montano
Sicuramente gli aspiranti Montanari cioè quelli che vorrebbero andare a vivere nelle aree interne e montane sono la categoria su cui negli ultimi due anni si è concentrata di più l'attenzione l'abbiamo un servizio in Piemonte dedicato a questo con la città metropolitana di Torino che tra l'altro con le ultime elezioni ha creato un assessore alla Città metropolitana e metro montana che ciò anche frutto del fatto che si è spinto su questa riflessione a partire dal Piemonte
E abbiamo visto negli ultimi due anni che c'è una maggiore desiderio di andare a vivere in questi territori legato alla pandemia però in generale c'è una popolazione crescente di persone che guarda a al vivere almeno temporaneamente in modo intermittente circolare perché anche lì questa distinzione emigrazione abbiamo visto ormai abbondantemente che vanno rappresentate come fenomeni fluidi circolari e dei tornanti
Non di trasferimento una volta per tutte ma molto spesso invece di intermittenza ecco gli aspiranti Montanari sono una realtà in crescita di persone che sfruttando risorse che possono già avere a disposizione nelle aree interne o aspirando a per esempio benefici che possono esserci come in Regione Piemonte
Ultimamente il contributo per l'acquisto di ristrutturazione di baite di case nelle aree interne il supporto la micro imprenditorialità ecco queste ed è una categoria importante e in crescita
Abbiamo già detto degli ambiti mancanza però ecco dal punto di vista quantitativo voglio anche sottolineare invece che già da venti venticinque anni a questa parte
Come diceva prima barra condono fatto un'intervista ancora credo due o tre anni tre anni fa almeno il la presenza straniera immigrata straniera della dei Paesi d'Europa orientale o extra europea è un fattore di di crescente importanza nella rivitalizzazione delle aree interne montane del Paese e cui si tratta sia di quelli che abbiamo definito i montanari per necessità appunto chi ha avuto bisogno di andare a vivere lì ma visto che c'erano delle opportunità lavorative insediative abitative anche una qualità della vita diversa
E chi è stato costretto quelli che abbiamo chiamati Montanari per forza che soprattutto nella stagione
Due mila quindici due mila diciotto della dell'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo rifugiati per oltre il quaranta per cento nel due mila diciotto per esempio degli ospiti delle delle realtà sperare cassa erano nelle aree interne del Paese
Ecco tutte queste categorie
Di persone rappresentano già da anni un fattore di interconnessione di fatto tra i i territori in cui stiamo parlando anche se la loro visibilità
E spesso è molto limitata soprattutto per quello che riguarda la presenza straniera solamente nell'arco alpino abbiamo dei comuni italiani al Pini abbiamo circa quattrocento mila stranieri residenti oggi
Abbiamo oltre un milione duecento mila stranieri residenti regolarmente lungo la dorsale appenninica quindi insieme questi fanno oltre un milione e mezzo
Di persone la cui visibilità però e molto molto limitata e non da ultimo naturalmente quando parliamo di popolazioni che si muovono che vanno che che Anna circolarità che che sviluppano appunto dinamiche nell'ambito metro montano ci sono
Quelli che seguendo il collega antropologo Vito Teti sul tema della istanza abbiamo punto chiamato anche noi i restanti perché anche lì c'è una rappresentazione abbastanza falsata delle aree interne montane
Basata sicuramente su dei dati demografici che continuano a dirci di questo invecchiamento di questa di questo declino demografico ma questa rappresentazione tende a nascondere quelle persone invece i giovani che sono rimaste nei territori e che soprattutto negli ultimi due anni anche forzosamente essendo rimaste lì
Hanno assunto possono assumere un diverso protagonismo diversa visibilità su questo abbiamo fatto un'indagine proprio che secondo tra queste si è conclusa questa estate con le abita all'Italia a livello nazionale e venuto fuori dato molto interessante
In piena pandemia quando abbiamo realizzato lasciare vedi on line campionaria
Oltre il sessanta per cento degli intervistati esprimeva tra i diciotto e trentanove anni una tendenza un'aspirazione un desiderio a rimanere a vivere nel proprio territorio o nel territorio che avevano riscoperto
Perché non erano più in quel momento pendolari erano tornati a casa dalla città eccetera eccetera come dicevo prima quel tornare un po'a casa un po'alle origini che molte delle nostre famiglie hanno perché ci siamo in Urban atti recentemente e non da da secoli vado vado a chiudere
Sul fatto che appunto
Sicuramente la pandemia a sollecitato un cambio di prospettiva rispetto a questi fenomeni fenomeni che però appunto già ci sono da almeno venti venticinque anni a livello qualitativo molto interessanti e rispetto ai migranti stranieri anche a livello quantitativo molto rilevanti
Certo che la pandemia ci ha aiutato in questo senso a concettualizzare ecco questa tematica cioè a vedere questo non come un fenomeno puramente di riempimento per così dire di nicchie di spazi che si erano che si erano creati dal punto di vista diciamo ecologico ecosistemi con potremmo dire sì si creano degli spazi e opportunità vengono riempiti
Ma invece come una grande dinamica di ripensamento attraverso i flussi delle persone
Di questo spazio metro montano come dicevo spazio delle opportunità spazio delle diverse forme di prossimità che si possono sperimentare al di fuori della metropoli dentro e invito in attraverso con modalità diverse e anche spazio però delle delle diseguaglianze e chiudo su questo perché sicuramente come si diceva prima da una parte cresce una un bisogno l'abbiam chiamato un bisogno di montagna un bisogno di di vivere di trasferirsi o di rimanere in questi territori spinto da da intendersi fattori come si dicevo velocemente di tipo economico di tipo simbolico legati alla questione della salute della prossimità del ritorno a casa della necessità quindi c'è questo bisogno dall'altra parte proprio la pandemia ci ha fatto c'ha fatto sperimentare questa questa spinta alla dimensione locale alla dimensione locali minima poi anca addirittura la casa o comunque a agli all'isolato alla dimensione spaziali minima di riferimento
E ecco questi due fattori gli possiamo vedere come dei fattori che aprono le grandi potenzialità perché sicuramente la città dei quindici minuti anche lamento Montani dei quindici minuti ce ne possiamo anche pensare che per una parte del tempo almeno le persone di vano in Borghi ma non Uboldi idilliaci per il resort per il turismo diciamo internazionale di lusso per carità ci sta anche quello ma forme come ci insegnano appunto le esperienze socio lavorative del South Fork Inga forme di radicamento di prossimità e di quindici minuti appunto che però si sviluppano
In un territorio molto più ampio di quello che può essere la città in senso tradizionale quindi una grande risorsa da questo punto di vista è una grande anche disponibilità a investire a livello simbolico a livello relazionali in tutto questo e dall'altro lato però e chiudo su questo e anche una uno spazio quello modi metro montano dove in assenza di di di politiche adeguati di cucitura adesso vediamo cosa
Sei cosa attraverso il PNR resi si farà in questa direzione perché rappresenta sicuramente una grande opportunità così come tutti gli interventi Green legati a alla green economy alla contrasto il cambiamento climatico l'economia circolare l'economia di condivisione
Anche le esperienze che si facevano prima rispetto si raccontavano prima rispetto a Bologna in in questi contesti metro montani
Tutto questo rappresenta un'occasione per diciamo redistribuire le persone a redistribuire risorse dunque ridistribuire i poteri di definizioni poteri di intervento di voi sa di partecipazione
E dall'altro lato però ci sono anche ma crescenti potenziali ed effettive diseguaglianze appunto territoriali perché la logica posizionale fa sì che l'accesso alle risorse comunque sia molto legato a ai territori in un Paese che negli ultimi cinquant'anni ha disinvestito rispetto alle aree interne alle arreca marginalizzato ecco la posizione tante volte si traduce invece in uno svantaggio allora
Passata l'emergenza pandemica vediamo che in molti casi passato comunque diciamo essendo entrati in un'altra fase meglio della situazione pandemica non più emergenziale comunque vediamo che ci sono nuovamente dei ritorni in qualche modo però di risulta verso l'area metropolitana laddove si era sperimentato qualcosa che si credeva potesse andare avanti ma in assenza di certe politiche poi viene meno insomma il supporto stesso prego mi fermo qua grazie
Grazie
Grazie proprio anche del insomma cioè aperto anche delle prospettive così dire Cinecircolo sicuramente ottenuto ma no è molto interessante perché ieri qui insomma anche alcuni docenti universitari insomma si lamentavano questa per questa opportunità che hanno gli studenti del rimanere a casa insomma l'avevamo un po'tutto interpretata con un certo sconforto perché era preponderante la porta di chi gli stava a casa così però poi ascoltando sia che Ivana insomma astute questa esperienza di sono turche non avevo pensato nel corso del sapone sono invece un'opportunità per rimanere nel proprio Paese al sud
O nell'Appennino e magari mettere le basi per Suma qualche iniziativa per qualcosa per evitare questo dissanguamento anche di nuove generazioni
Insomma interessante allora diamo la parola Michele anche lui prima c'ha parlato Suma di dividendi tutto questo ferma entro che c'è stato inatteso spontanea di iniziative mutualistica anche queste molto rinfranca anti però anche insomma oltre a insomma alle sollecitazioni a cui vorrei vorrei rispondere volevo chiederti invece anche di Capello però anche la fatica di questa ripartenza perché me lo vediamo anche qui in questi giorni è stato non era pieno adesso
Quasi vuota eccolo giustamente Ivana diceva bisogna rilevare che ripensare Riina Suma entrare un nuovo paradigma anche dalla soluzione della fruizione del di queste cose presso ma fare comunità non so si fa anche fatica a non immaginarlo visori ecco insomma grazie
Un più punti molto interessante davvero nuovo grazie per questa occasione allora due-tre cose sul pianeta sicuro o quando raccontavo prima della cerca Teodoro su Bologna cui ho accennato al fatto che l'abbiamo ripetuto a livello nazionale come scendendo nell'ambito del fasto e della partecipazione
La dico in breve noi abbiamo intervistato realtà civiche che si erano attivate culturismo durante
La pandemia da SOS Ballarò a guardare il ramo non Roma Minoli cercando di coprire tutto il territorio nazionale del punto di vista dell'amministrazione stato interessante cioè l'abbiamo visto tra il PD di reazione quella di Bologna di Milano
Quindi super collaborazione superabili dazione riconoscimento o delle soggettività delle nuove risposte che dovevano essere abilitate
Una seconda forma se volete di collaborazione io faccio questo tu fai quello Piani DiVersi quindici mila sì
Tanto il Veneto non va bene falsa qualsiasi cosa
Esistono delle pubbliche amministrazioni che non applicano il principio di sussidiarietà
Perché non hanno non pochi strumenti politici e amministrativi per farlo
Due proseguendo da questo punto riprendendo un paio di passaggi non si parlava di redistribuzione delle persone
In organico anche di distribuzione delle risorse
Se vediamo una delle cause di questa sfiducia
Perso verso la democrazia verso le istituzioni insomma un po'di letteratura ci dice che in parte dovuta anche proprio alle politiche pubbliche negli ultimi vent'anni impegni venisse che hanno concentrato su alcuni quartieri
E su alcune cose su alcune fasce
Per cui se io vado in montagna parlo di politiche pubbliche tutti mi dicono ma guarda che mila perché chiuso l'ospedale di San insomma come faccio io credo ci quando fino all'altro giorno hai chiuso tutto quando vado al Pilastro pompieri Bologna ridicolo ma guarda va bene però di boh curati più i parchi
Avete esternalizzato il mio con il vero pilastro Labelux drogato Prodi concerto ma quando si fanno delle zone marginalizzate i cittadini e le cittadine hanno tutto sommato ragione né non credere
Negli investimenti e nella politica pubbliche perché negli ultimi vent'anni così è stato
E quindi diventa interessante permanente l'azione d'un pensiero su le istituzioni post pandemia tre lo possiamo per pretendere delle nuove assunzioni quando l'hardware il il il il motore rimane lo stesso del Novecento
Vediamo siamo pieni di luoghi
Del novecento che vengono ripensati riqualificati
Col nuovo del del lavoro nuovi modelli Coronas luogo culturali
No andava eseguita una nuova a sfalda Brindisi a e meritiamo piscina vicino ogni volta ma allo stesso tempo noi abbiamo delle organizzazioni che rimangono ferme
Con un concerto con una democrazia io ogni cinque anni sì quello che dicevo prima il mondo qual è il punto è che secondo me bisogna Gary pensiamo anche le istituzioni in funzione di questo prossimità
Sul Milazzo dice il sindaco di Barcellona il punto di riferimento politico la dopo l'altra parla di potervelo prossimo del potere di quello per il prossimo
Pur Zhong questo promosso di un'azienda privata la sanità in Olanda o se volete anche le microzone sanitaria Trieste
Questi due esempi che mi faccio parlano di un'idea di organizzazione istituzionale inversa che ma nella prossimità
Che crea delle idee istituzionali nuove nuove istituzioni che si fanno un ponte tra quello che al centro e quello che è nel territorio
Si parla di luoghi istituzionali tavoli che si riconosce il fatto che le le istituzioni faranno fatica a cambiare quindici teorizza al fatto che salgono nuove istituzioni che facciano da ponte che vadano a coprire uno spazio politico che prima erano ripartiti e che adesso aumentano sempre istituzionale
Quindi cioè l'idea di andare a creare dei nuovi paradigmi
Operativi
Per confrontarsi con questi nuovi assente ieri Cosimo diciamo
Il punto però o di questa come posso dire lavoro a distanza
Mi mi terrorizza
Sempre russo agli imbarchi sulla democrazia
Il punto è che lo lo vediamo benissimo con le elezioni con bassissimo avevo partecipazioni in alcuni quartieri di Roma ha votato il venti per cento il venti per cento
E con il grandissimo successo delle le firme digitali per il referendum dagli in proposito dai radicali
In cui viene riconosciuta la possibilità di partecipare dallo smartphone dal proprio cellulare la propria casa
E
Si penalizza una si perviene a una viene a mise in crisi la modalità classica ora io non sono a favore
De cioè solo a favore di nuovi modelli digitali figurati imbuto vale è che ieri a mancare una dimensione collettiva della democrazia
Viene a mancare la delusione
Che quella che ha fatto nascere i sindacati e le fabbriche ed è quella che ha fatto nascere i leader nelle sezioni di partito nei circoli arsi nelle cooperative diciamo fatti per
Discutere insieme e condividere lotte Bolzoni
Se viene se passa perché questa stupenda discussione che stiamo facendo oggi
Non come dicevate una partecipazioni in sala benissimo può capitare il punto è che questo sta avvenendo anche nelle democrazie
Nelle Commissioni di quartiere non ci va nessuno
Terribilmente nelle elezioni non sa ultima sarà un caso ma non lo è sanata pochissima gente
Quindi il punto è come voi
Ci confrontiamo con questa mancanza della dimissione collettiva questa democrazia partecipata fatta di undici giorni collettive io credo che in parte è dovuto a una mancanza di prossimità dice farlo banalizzo
Del mercato rionale dietro casa attuasse parlo del Parco dello ora il tuo figlio qua figlia se farlo per il dell'ospedale che stiamo chiudendo una si partecipa si partecipa nella prossimità
Ma questo è una parte delle sue della soluzione non può essere parcellizzare tutto sulla prossimità
Quindi nella città posta in vendita io mi aspetto come avevo messo in campo o in alcune pubbliche amministrazioni cc da ovviamente Bologna Reggio Emilia Milano Pergamo
Padova ci sono alcune pubblica amministrazione che hanno cercato di rimettere al centro una riflessiva sulla democrazia urbana siciliano forzatamente rare i intanto comunicando adottato il regolamento di beni comuni il cui però pochissimi sono consapevoli della portata
Il cambiamento amministrativo quindi secondo me all'interno della discussione
Chiedo con un senza ma il credo che siano affaccendati in altro
Purtroppo anche molta parte di società civile
Chiedo di rimettere al centro una discussione della
Al ridisegno come sì può contagiare il potere e l'organizzazione democratica nelle nostre città e nel nostro Paese
Grazie
Bene
Grazie a tutti se c'è qualche intervento dal pubblico
No io mi sono primo su quello che ho molto apprezzato per il per interesse che la presentazione di mandare che e qui otto tre punti che sono delle domande non è il mio campo
Il primo mi è parso interessante
E la grossa partecipazione in questo spostamento verso le aree interne
DC cerchi di soggetti non italiane e straniere
Ora questo mille chiedo grossomodo
Ha creato delle tensioni di tipo identitario cioè questi villaggi abitati non so se dagli ucraini piuttosto che le venga Lerici
Perché in qualche modo come dire altera quella che è la identità tradizionale di queste zone cioè c'è c'è un problema di questo tipo che va emergendo ora è un tipo di convivenza è una domanda che si ricollega ad Aum una considerazione più generale
Io mi occupo di relazioni internazionali quindi butto sempre dentro questi temi che in Italia tutto sommato
La distribuzione della popolazione straniera
Al di là di delle dichiarazioni servirebbe altro riuscite in modo più più consensuale che in altri Paesi io conosco l'esempio dalla Francia
Via dicendo certo poi abbiamo la Germania che è un'eccellenza di altro tipo
Quindi e tutto questo problema di quei cinque milioni anche a cui lei alludeva di di cittadini stranieri e come mi mi chiedevo appunto se questo in questo spostamento
Poneva poneva un problema
Il terzo
Problema mio domanda è quanto in questo ritorno
Specialmente mi pare del nuove generazioni
Ciò che in un certo senso
Come dire la dimensione geologica ecologista
Quanto questa anche la famiglia sono a favore ma queste infatuazioni in qualche modo si combina con un'effettiva capacità di integrazione territoriale perché lei ha parlato di opportunità che oggi gli amici che hanno le api miele ma insomma ecco quanto questo su ciò che si riallaccia tutto il dibattito di Peuterey non so come dire
Quanto questo
Quanto questo pesi quanto possa essere in tempi e più in là un elemento di come dire di frustrazione
Ultimo punto monnezza questo non è per contraddirla
Il fatto di questo ritorno
Va contro le tendenze globali qui sono tutte quelle all'urbanizzazione
Cioè noi parliamo del nostro piccolo angolo che all'Europa
Però purtroppo la grande tendenza mondiale un'urbanizzazione che vuol sarà uno dei grandi temi di tensione internazionale grazie
Raccogliamo qualche altra domanda
Se c'è
Va be'allora direi di cominciare rispondendo e magari se gli altri relatori hanno qualche
Ulteriore osservazione sono un bel record
Sì grazie per queste domande che secondo me si possono condividere tra tutti i relatori perché realtà le questioni le questioni che io cercavo di porre velocemente
Di tipo appunto metro montano su questi spostamenti le popolazioni redistribuzione delle risorse demografia interrogano anche e soprattutto chi amministra studia vive e gestisce le realtà metropolitane da cui si sono mosse questi flussi di persone che tutto rappresentano comunque realtà metropolitane la gran parte della popolazione dei dei votanti o dei non votanti nelle elezioni eccetera quindi insomma credo che siano questioni che dovrebbero potrebbero interessare tutti noi la prima la questione identitaria sicuramente non ci sono stati e ci sono delle dei dei dei conflitti più o meno latenti o o manifesti che devo dire però rispetto alla inclusione della degli stranieri soprattutto di provenienza
Extra europea
Sono tensioni che si sono sviluppate in relazione a al tema della accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati soprattutto nel due mila quindici due mila diciotto
Laddove nelle politiche di decentramento o no della di questo di questa con il cosiddetto accoglienza diffusa che era stata messa in campo dal Governo ancora appunto nel due mila quindici due mila sedici erano politiche che avevano considerato molto poco la voce le esigenze dei territori verso i quali almeno all'inizio
Prima che si sviluppasse sistemando dello SPRAR dell'accoglienza diffusa gestita dai comuni
Erano rappresentate le politiche da questo invio magari al mattino alle cinque all'alba o o di notte di un pullman di quaranta cinquanta persone nel nel paesino dell'aria interna dove c'era un albergo dismesso
Un'ex caserma un luogo dove si potevano stipare perché questi sono i posti vuoti in cui si possono si potevano mettere le persone chiaro che quello ha prodotto delle tensioni evidenti perché nuovamente i luoghi marginalizzati al di là delle retoriche che poi si sono sviluppate la montagna accogliente eccetera
A percepivano chiaramente di essere il il il retroscena lo spazio di risulta in cui qualcuno
Appunto diceva è il termine forte è stato usato anche politicamente in modo ideologico però il termine di discarica sociale ci deve far pensare perché comunque la percezione che avevano molti in questi territori marginalizzati era di essere una discarica sociale considerato punto immigrante come un rifiuto quindi chiaramente e questo ha fatto fare delle riflessioni anche rispetto a tutto il a quell'epoca e a quella a quel periodo in cui abbiamo avuto il tema invece delle discariche di rifiuti veri e propri e quanto il questi territori marginalizzati si siano mobilitati contro il fatto di avere la discarica in quell'area interna perché appunto le grandi città non sapevano più dove mettere quello che era il loro io lo scatto loro eccedenza quindi tensioni ci sono stati in quel caso però il modello SPRAR a a molto ovviato a questo tipo di problemi perché effettivamente i Comuni hanno capito e le comunità i sindaci più più intelligenti gli innovatori appunto
Del territorio hanno capito che la l'accoglienza diffusa era anche una grande risorsa per rimettere al centro perlomeno di di forme di investimento indiretto di risorse quei territori che non erano oggetto di investimenti diretti di attenzione mediatica eccetera molto meno
Problematica è stata la questione della questione dei migranti economici di quelli che ho chiamato Montanari per necessità perché effettivamente qui abbiamo come si diceva in Italia già da decenni una distribuzione comunque degli immigrati sul territorio non solo a livello metropolitano ma a livello di arringa armi e di di della grande provincia del paese che non costituisce di fatto un problema è un elemento di tensione sociale evidente se non quando viene agito da forze politiche da da movimenti da realtà che comunque vogliono insiste su questo elemento
Però come Ciccone tantissime esperienze di integrazione lavorativa soprattutto punto lavorativa poi magari sociale e culturale
E c'è da discutere molto più difficile ma dai sikh che fanno il Parmigiano Reggiano
A a quanti ristrutturano i muretti a secco a ai bosniaci e kosovari che lavorano nella Taglio del bosco ai macedoni nella pastorizia cioè questo inserimento lavorativo c'è da decenni non crea tensioni perché funzionale delle economie che hanno capito che possono rimanere in piedi anche soprattutto per quello
Tra gli altri non solo le economie delle aree più marginalizzate rurali montane pensiamo l'Alto Adige che la tua l'economia turistica principale del nostro nel nostro paese oltre che della produzione del dell'organico del biologico si fonda al settanta ottanta per cento come mano d'opera sull'immigrazione straniera e qui si visto durante il corride il problema delle chiusura delle frontiere non c'era più nessuno che coglie essere Mele non c'era più nessuno che gestisse gli anziani nelle case di riposo Ciaccio tutto comunque un tema di questo tipo
L'altra questione vado chiudere velocemente il tema dell'ideologia diciamo di chi va a vivere ecco qui più che ideologica negli anni passati abbiamo avuto effettivamente un'ideologia abbastanza forte che viene dagli anni settanta ottanta del dei new rurali nodi questo ritorno a alla ruralità che un po'è stato anche si definiva un riflusso una disaffezione rispetto ai movimenti urbani guarda caso ancora una volta politici sociali che negli anni sessanta settanta avevano coinvolto così tanto il Paese oggi la situazione diversa io preferisco parlare di immaginari cioè ci sono sicuramente degli immaginari delle rappresentazioni delle aree interne e montane molto diffusi che la pandemia ha ulteriormente suscitato e rinforzato
Che vedono in questi territori
Appunto un'alternativa anche radicale in relazione comunque agli ambiti metropolitani sopra un'alternativa di vita radicale una rappresentazione come tutte le rappresentazioni ha degli elementi di forza
E degli elementi di debolezza e sicuramente gli elementi di debolezza per per insistere su quelli la fragilità evidente io sono responsabile di uno sportello in servizio a Torino dicevo che si chiama vivere lavorare in montagna chi presenta chi si presenta questo servizio presenta progetti iniziative
Viene dalla città viene da Torino viene dalla città metropolitana spesso a una rappresentazione dalla montagna idealizzata
In qualche modo tardo romantica
Appunto ecologica ma nel senso di un di un certo tipo di ecologismo che chi vive davvero in montagna vede con con molto con molta diciamo che un approccio molto critico quindi è difficile ovviamente anche lì tema di relazione cioè gli immaginari
Sulla montagna nel nostro Paese sono marginali essenzialmente prodotti in ambito urbano la dominanza urbana
è stata anche una dominanza delle rappresentazioni la montagna come noi oggi vediamo rappresentata nei nei media nei miei tabloid in televisione o da qualsiasi altra parte nei libri di successo di di Paolo Cognetti che tre anni fa le otto montagne
è una montagna prodotta come immaginava dalla città
E quindi chi vuole andare a vivere lì ha in mente questo innanzitutto e non la montagna di chi è rimasto però ecco su questo si può si può intervenire perché anche l'immaginario ovviamente rappresentano cioè sono fragili da questo punto di vista allora presenta una grande forza perché comunque c'è questa aspirazione pensare che nel nel due mila ventuno comunque ci sia una parte importante della popolazione
Giovanile in età lavorativa del nostro Paese che aspira ad andare in questi territori magari con una visione appunto romantica in parte distorta
Però è una una forza c'è una tensione che ovviamente ma intercettata nuovamente da dalle politiche e e l'ultima questione il tema della in qualche modo introduceva lei credo della dipendenza comunque di queste di questi interventi di questo spostamento poi de delle economie anche che si generano delle aree interne di una certa dipende sta comunque dalle aree urbane perché ecco questo è un dato di fatto se noi guardiamo i i soggetti che per esempio accompagniamo nel nostro sportello
Quasi tutti pensano o a
O anche il movimento dei nuovi montanari quasi tutti mettono in campo interventi che a livello non solo di immaginari ma di economie interagiscono molto ma addirittura dipendono molto dalla montagna dalla scusate dalla citata dimensione metropolitana c'è i beni e servizi vengono pensati immaginati poi venduti innanzitutto a chi abita la città quindi la consegna a domicilio durante i due anni della di picco dalla pandemia il le aree interne a comminare in cui appunto offrire servizi per chi può andare per dei periodi di tempo quindi c'è questa dipendenza e naturalmente questo anche un altro elemento di fragilità
Cioè pensare a delle a delle economie di interdipendenza non di dipendenza degli immaginari di connessione non degli immaginari e diciamo di etero utopia ecco ma tutto questo richiede credo non so delle politiche ma anche un po'di avere pazienza ci vuole comunque un cambiamento credo culturale di di di lungo termine a fronte di questi settanta anni almeno di di urbano centrismo e e metro Fidia che abbiamo vissuto
Bene c'è qualche altra domanda qualche un'ultima osservazione dei relatori
Al termine il segno eventualmente da
A Cristina D'Antona una battuta per continuare diciamo la conversazione con Andrea su questo tema dell'interdipendenza tra la città e le are diciamo non urbane quindi o rurali montane
O anche la grande provincia italiana diciamo in cui pure oggi siamo immersi territorialmente
Tu citavi prima Rodriguez spose io un po'scherzosamente ma con umiltà o intitolato L'ultimo capitolo della del mio li però riconciliarsi con i luoghi che non contano diciamo proprio provando a riprendere il filo via il ragionamento è il tema della vendetta dei luoghi che non contano rispetto
Alle aree urbane
E proponendo diciamo un percorso di pensiero che poi è tutto da costruire nessuno alle soluzioni ovviamente in tasca
Di una relazione maggiormente cui si dibatterà l'area le aree urbane e io mi riferisco ovviamente in particolare a Milano
E tutto quello che non è urbano diciamo nel nel territorio circostante proprio perché nel nell'ultimo decennio
O Milano come tutte le metropoli globali che qualcuno oltre oceano ha definito Superstars siti sono città che che si mangiano tutto che asciuga una il territorio intorno privandoli di risorse anche intellettuali diciamo di di persone di capitale
Umano
Non alla fine una soluzione così favorevole nemmeno per la stessa città diciamo perché poi si trova a dover gestire è un problema di congestione di difficoltà politica pensiamo soltanto al tema dell'abitare diciamo che è diventato per probabilmente non solo per Milano ma prima veniva citata Barcellona
Per non parlare delle grandi città diciamo oltre o cioè hanno uno dei temi diciamo generatori di quella sperequazione di qui si parlava prima ma non soltanto perché manca all'edilizia popolare è un grande piano dell'abitare
Ma forse per limiti strutturali dell'area urbana diciamo alla fine soprattutto Nino i nostri le nostre città che tutto sommato diciamo non sono le città dai venticinque mila abitanti
Il venticinque milioni di abitanti della Cina o del Sudamerica ma diciamo sono territorialmente circoscritta e quindi una relazione
Più equilibrata con i territori circostanti potrebbe anche alleggerire diciamo politiche
Che non sono risolvibili tutte dentro la città per questo è uno dei temi ma se ne potrebbero citare altri io ho trovato diciamo molto suggestiva l'idea presentata da anche colleghi Anna
Ha accademici diciamo dei corridoi i nomi corridoi di produzione e di senso e di connessioni politiche di progettazione politico amministrativa che possano o costruire coesione tra la città che rimane una piattaforma di presentazione anche al mondo
In termini economici prodotti di processi di di servizi e territori che nutrono l'area urbana coi anche dal punto di vista economico se penso alcuna alla alla Lombardia diciamo non posso fare a meno di ricordare che la relazione tra Milano e l'Alto Milanese per esempio per quanto riguarda lo sviluppo industriale del tessile prima
Rimette la la mente il metalmeccanico dopo
Ho la relazione storica tra Milano e la Brianza sul design'immobili o quella comanda il Lodigiano sul sulla trasformazione agroalimentare cioè la città e vissuta e ha prosperato
Delle capacità diciamo anche produttive di territori non urbani
E questo diciamo si potrebbe estendere su un territorio più ampio quindi trovo molto o convincente e anche diciamo in dialogo con qualche abbozzo di riflessione che io propongo nel libro
Questo può ribaltare l'idea della dipendenza con un'interdipendenza che può essere Mutual mente vantaggiosa diciamo tra città
E territorio che va però minimamente tematizzato da e progettata anche in termini politico amministrativi con con interventi adeguati e e lo dico facendoli in questo caso diciamo la parte della cittadina perché non non è soltanto vantaggiosa Pierangelini le aree interne le aree rurali ma diciamo forse può aiutare le città a risolvere in maniera nuova
Alcune problematiche mio citata prima una che non sono diciamo endogena mente tutte risolvibili dentro
Il perimetro amministrativo quindi come dire la la prendo come un invito a continuare diciamo nel nel dialogo in altre occasioni ovviamente su questo filo di ragionamento
Che io credo sia ancora poco esplorato diciamo perché si tratta di fenomeni emergenti che stanno venendo alla consapevolezza anche dei decisori politici i in termini nuovi soltanto negli anni più recenti e che credo diciamo si hanno o portatori di di positività rappresentando anche un'evoluzione del discorso e del pensiero sulle aree interne diciamo tournée nei di neve sai che c'hai proiettato venivano citati i vari autori che e anche ma policy maker con me non Fabrizio Barca che si sono occupati di di queste tematiche diciamo l'evoluzione utile di quel pensiero di quella riflessione io credo sta proprio nella connessione diciamo tra l'area urbana
E aria Interna in termini nuovi in termini positivi
Grazie chiedo a Ivana M. che avesse hanno un'ultima battuta altrimenti
No
Allora andiamo a chiudere io vi ringrazio tutti ringrazio Ivana Pais Michele D'Alema e Andrea membre etti e Cristina Tajani che sono qui il pubblico
E anche l'assistenza tecnica assioma che c'ha aiutato a fare questa giornata grazie e oggi pomeriggio
Grazie