Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati agli ascoltatori di radio radicale bentrovati a questo nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle afflitte al microfono Jean Leonard Touadì
Apriamo questa rassegna stampa con le notizie che giungono da l'Etiopia la guerra in Etiopia di cui abbiamo parlato lungamente
In questa rubricare la guerra ha avuto una svolta nelle
Recentissime ore prima della registrazione di questa puntata ossia la notizia arrivata su molti tavolo delle agenzie
Di un avvicinamento delle truppe ribelli del Tigrai alla capitale Addis Abeba la notizia anche questa annunciata dal governo di Addis Abeba
Di uno uno stato di emergenza in tutto il Paese e la mobilitazione di tutti i giovani in grado di difendere la patria come dice
La propaganda del governo del dell'Etiopia
Ma noi fare andare elementi anche di riflessioni di contesto
Prendiamo la notizia della rivista Nigrizia un articolo del quattro di novembre la ho scelto quest'articolo perché chi scrive Giuseppe Cavallini conosce profondamente l'Etiopia per aver
Vissuto in questo Paese per tanti anni per aver tante volte
Analizzando la situazione politica economica e sociale dell'Etiopia uno dei giganti del continente il secondo Paese più popolato del continente
Africana il titolo di Giuseppe del pezzo di Giuseppe Cavallini Etiopia il tramonto del sogno di abbi Ahmed il primo ministro
Della dell'Etiopia che come sapete è stato insegni pro del premio Nobel per la pace
Che invece si sta rivelando in questo momento un conduttore di guerra dopo mesi di guerra civile scrive Cavallini
Non hanno piegato i ribelli ti Ghedini che allegati alla Resistenza Oromo conquistano terreno anche in amara e a far altri altre regioni quindi fuori dal Tigrai minacciando di marciare sulla capitale come abbiamo detto prima ancora che militare
Per il primo ministro una pesante sconfitta politica dadi sapeva la testimonianza di un missionario comboniano di origini eritree
L'offensiva scrive Cavallini l'offensiva lanciata un anno fa
La notte tra il tre e il quattro novembre due mila e venti dal Fronte di liberazione del popolo del Tigrai contro l'esercito federale etiopico
Sembra andare verso l'epilogo con l'avanzata del fronte stesso che il primo ministro abili ammenda definito movimento terrorista e cancro da estirpare per salvare il Paese
Il lungo discorso tenuto ieri da avvisi teso
A galvanizzare la popolazione di Addis Abeba sembra riflettere anche la consapevole preoccuparsi preoccupazione che le sorti del conflitto stia non svolgendo a favore delle tipi le perse il Fronte di liberazione del popolo del Tigrai un rovesciamento di fronte
Ricorderete la vittoria annunciato dal governo direttivo più e la fine del conflitto perché
Non aveva incontrato resistenza nel suo ingresso ma Calleri invece c'è un serio rovesciamento dei Front de di fronte da parte del TPL fra il Fronte di liberazione il popolo del Tigrai che come abbiamo visto si allegato con li amara e gli affari per marciare su Addis Abeba a conferma a conferma di ciò la conquista da parte dei tic divini delle città strategiche di dissi e e con bolgia nella regione amara che la battaglia per la conquista di mille città da cui passa l'arteria che unisce Gibuti alla capitale etiopica
E si fa una citazione seppellì Remo il nemico con il nostro sangue e le nostre ossa
E la gloria dell'Etiopia tornerà a risplendere ha detto con enfasi tra l'altro il primo ministro dell'Etiopia parole molti diverse da quelle proclamate tre anni orsono
Quando abdica Meda appariva il paladino di un'era nuova e della rinascita di un'Etiopia completamente pacificata
Il conflitto che in un solo anno ha fatto migliaia di morti
Che ha provocato l'esodo di sessanta mila individui rifugiati in Sudan il rischio di morte per fame di mezzo milioni di persone
E lo scollamento interno di due milioni di persone in Tigrai amara e a far ha avuto questo conflitto una forte accelerazioni scrive Giuseppe Cavallini
Gli eventi di quest'anno hanno fatto precipitare in un baratro l'Etiopia ritenuta fino a tre anni orsono dopo la nomina di A B a primo ministro nel due mila e diciotto e dopo l'attribuzione del premio Nobel ter
L'accordo di pace
Con il presidente eritreo Isaia ASS affluenti ritenuta l'Etiopia una delle nazioni africane che inaugurava hanno almeno così si pensava una democrazia finalmente non solo di facciata
Molti speravano allora che il miracolo avvenuto nel Paese in campo socio politico ma anche economico si estendesse ad altri Paesi del continente
Al contrario purtroppo il rischio attuale e di una totale disfatta dell'esercito federale ad opera degli insorti tigri ENI e degli Oromo antigovernativi
Alleatisi contro il governo di Addis Abeba il che affosserebbe ogni speranza di successo a suo tempo riposta su abili a me d'con l'aggravante scrive Cavallini e per il giovane primo ministro di vedersi appioppare l'appellativo di Novello guerrafondaio
Ad ad oscurare la fama che abbi si era acquistato a livello internazionale ha poi contribuito la brutale risposta dell'esercito federale che una volta scacciato dal Tigrai
Ha chiuso le vie d'accesso alla Regione semidistrutta
Interrompendo le comunicazioni bloccando la strada agli umanitari per le centinaia di migliaia di persone e ridotte alla fame
Che continua a questo interessantissimo
Articolo che descrive purtroppo un situazioni di resa dei conti finale
Nella guerra in Etiopia l'offensiva oggi intatto continua Nigrizia con cui il fronte tigrino appare indeciso
A procedere fino alla conquista della capitale e alla deposizione di Rabin Ahmed unità peraltro all'azione militare delle forze Oromo che pare si siano già unite a quelle delitti Ghedini potrebbe sfociare in una battaglia a tutto campo nella capitale a tale riguardo
Oltre a proclamare lo stato di emergenza per sei mesi il Governo ha sollecitato tutti coloro che posseggono armi a prepararsi alla difesa di Addis Abeba mentre prosegue la ricerca il rastrellamento casa per casa
E l'arresto di presunti sostenitori del TPL fra tuttora residente nella capitale come racconta agli indirizzi al padre se Buckley ha agli eletti stemma
Missionario comboniano raggiunto telefonicamente ad Addis Abeba
L'Etiopia di oggi e quindi
Gigante del Corno d'Africa fino a qualche tempo fa era vista intensi ed internazionalmente come il Paese che appariva più stabile rispetto a Somalia assurda a sud Sudan eritrea
E costituiva l'asse portante del mantenimento di un certo equilibrio in tutta l'area
La perdita di tali stabilità a seguito del conflitto scatenato dal TPL fra
Ha visto da subito le prese di posizione di varie potenze esterne insieme ai tradizionali protagonisti occidentali Stati Uniti e potenza europea ma anche
Turchia Arabia Saudita Emirati Arabi Uniti Russia Israele e Cina
Tutti alla ricerca di difendere interessi già promossi i vantaggi futuri
La partita relativa ai futuri assetti di un flusso di queste potenze in tutto il Corno d'Africa e quindi tutta da giocare
Una mossa sbagliata da parte di Job Weiden in tal senso e la cancellazione dell'Etiopia dai Paesi africani che godono dei vantaggi di appartenere alla gola African in coro dopo accenni Act l'accordo commerciale tra Stati Uniti e trentotto Paesi africani subsahariani che consente di esportare negli USA senza dazi centinai di prodotti in particolare dei Tess dei settori tessile e abbigliamento
L'estromissione dell'Etiopia da questo accordo insieme al Mali e Guinea comporterà la perdita di oltre duecento mila posti di lavoro una tragedia che si aggiunge al crollo dell'economia dell'Etiopia
Con i prezzi del cibo e di ogni bene primario assaliti
Alle stelle e l'estrema scarsità di scambi con l'estero che ha quasi paralizzato la produzione e l'importazione di beni indispensabili così si chiude
Questo pezzo molto documentato molto attuale che ci dà la dimensione del dramma che si sta vivendo in Etiopia ad Addis Abeba in queste ore
Di continueremo a informare sull'evoluzione della situazione in questo grande paese delle Corno d'Africa quel grande Paese del continente abbiamo detto
Un la nazione la seconda nazione più popolosa del continente il punto importante di stabilità i di un corno d'Africa già così
Precariamente inserita tra le aree più e a rischio di tutto il continente lasciamo l'Etiopia
Per andare in Mozambico per darvi conto di una notizia che
Riguarda l'economia
Stiamo parlando quindi del Mozambico dove sono in arrivo centoquattordici imbarcazioni cinesi per la pesca industriale dopo aver investito negli ultimi anni ingenti finanziamenti nell'estrazione di legname dalle foreste Monza anglicane
La Cina sta puntando ora sul settore marittimo grazie a un accordo col governo di Maputo
La capitale del Mozambico la prossima settimana arriveranno infatti Mozambico centoquattordici pescherecci cinesi per la pesca in alto mare
La notizia ha messo in allarme le organizzazioni di pescatori locali egli ambientale gli ambientalisti
Che denunciano l'assenza di studi per capire quali possano essere gli impatti su le risorse ittiche e sull'ambiente marino della pesca industriale cinese nell'Oceano Indiano da oltre un decennio
Le attività di pesca predatoria della Cina
Sono considerate come una delle principali cause di perdita di biodiversità Marina aggiungo io che due cose a questa notizia non solo in Africa orientale c'è questa questo sviluppo importante della
Pesca industriale cinese che sta appunto come si diceva prima
Causando perdite importanti di biodiversità marina quindi non solo nella nell'Oceano Indiano ma anche nell'oceano Atlantico aggiungo solo che non è la sola città che pratica questa questa odiosa operazioni di pesca industriale anche molte compagnie private
Europea in barba a tutte le convenzioni firmate in barba appunto a le società civile di questi paesi che
Denunciano anno dopo anno questa pratica ecco c'è davvero un depauperamento della fauna marina africana che rischia di essere irreversibile se come vediamo si era costante i dell'Oceano indiano che quella dell'oceano Atlantico
Sono appunto interessate da queste operazioni poi c'è il problema del controllo molto prova molto spesso i governi africani non hanno i mezzi per poter controllare
Le aree marittime dei loro pertinenza
Aggiungiamo a questa anche la corruzione degli ufficiali che dovrebbero controllare tutto questo ci fa tracciare uno scenario davvero inquietante per
La fa una marittima africana
Proprio in giorni in cui si parla appunto di difesa dell'ambiente di difesa delle clima la notizia viene quindi dal Mozambico ma come dicevamo non è solo la il Mozambico essere in questa
Situazione andiamo
Non molto lontano dal Mozambico scendiamo per andare in Sudafrica per parlare di
E lezioni
Amministrative il punto saliente delle elezioni amministrative in Sudafrica e la perdita dei consensi dell'African National Congress il partito di Nelson Mandela
Che ha perso consensi sotto succeso sotto il cinquanta per cento dei consensi le elezioni municipali sudafricane sono state vinte
Da l'African National Congress con il quarantasei virgola zero quattro dei volti
Si tratta tuttavia del peggior risultato del partito al potere in Sudafrica dalla fine dell'apartheid che per la prima volta dal novantaquattro è sceso sotto il cinquanta per cento dei consensi
L'affluenza è stata bassa ha votato solo il quarantasette per cento dei ventisei virgola due milioni di elettori registrati
Anche gli storici partiti di opposizione sono andati male
Alleanza democratica è passata dal ventisei virgola nove per cento del due mila e sedici al ventuno virgola ottantatré per cento mentre l'Economic Freedom Fighters ristagna intorno al dieci per cento e chi ha vinto allora in Sudafrica hanno riscosso successo invece atti contesti un giovanotto in giovane partito
Che attacca l'immigrazione fondata un anno fa dal milionario sudafricano Hermann lasciava che ha guadagnato terreno nelle grandi città come giovane sbocco quindi il dato politico
La insetti scende
Sotto cinquanta percento dei consensi per la prima volta dal novantaquattro il partito di Mandela non è più
Almeno per le elezioni amministrative quel partito pigliatutto che è stato negli ultimi anni nella vita politica sudafricana
Perdono anche gli altri partiti classici quelli dell'opposizione
E invece c'è questo action esca e che questo giovane partito del miliardario Hermann ma il sabato
Antimmigrazione e de davvero penoso per
Stanno africani convinti come lo siamo
Vedere appunto il Sudafrica per il quale tutto il continente si è battuto al momento dell'apartheid
Stigmatizzare l'immigrazione stigmatizzare gli immigrati che poi vengono dal arresto del continente per cercare
Condizioni di lavoro e di vita migliori in Sudafrica quindi a ed a seguire come evolverà appunto la scena politica in
Sudafrica nei prossimi anni soprattutto quando ci sarà ci saranno le elezioni presidenziali
Continuiamo a parlare di
Politica e andiamo in Guinea
Utilizzando africani osa la il sito del canale televisivo
Panda africano Africa News che ci dice che qualche cosa si muovesse dalla Comunità economica
Degli Stati dell'Africa Occidentale e il potere golpista della quindi
Scrive africani osa se la sede o o lecco quasi in inglese ha sospeso la Guinea
Delle sue sì dalle sue istituzioni dopo il golpe del colonnello mamma di un Boiardo
Sta seguendo l'ho l'organismo supervisionare sta seguendo la transizione il tatto e della transizione una delegazione della sede avo da Comunità economica dell'Africa occidentale è arrivata con l'Acri
La capitale dell'Armenia giovedì per una visita di tre giorni l'ammissione della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentali andare di sera i passi compiuti nel quadro della messa in opera
Delle era posto Conte lei era posto presidente deposto
E l'idea è quella di un sostegno a al processo di transizione con dicevamo a proposito di Sudan bisogna essere vigili bisogna stellette nascite tenete
La parola una volta per tutte perché idi di colpiti sanno che è solo una questione di tempo
Le indignazioni le dichiarazioni scandalizzate delle istituzioni panafricani e quelle della comunità internazionale
Cederanno il falso coi a un legittimazione di fatto di questi forzieri e e quindi sanno che basta per loro resistere un mese due mesi
Perché poi da golpisti diventino interlocutore ed è quello che sta accadendo
Per il golpe del il generale di con altri mamma di Dun Puglia
L'atmosfera rappacificata dicono
Dice il ministro per gli affari esteri della Guinea noi ci ritroveremo e aspettammo aspettiamo molto dalla sede o
Dal suo accompagna mente del suo appoggio avremo dei colloqui fruttuosi ne sono sicuro
Ecco qua e quindi legittimato il governo golpista perché se il ministro degli Esteri parla in di un'atmosfera rappacificato
Significa qui l'indignazione e gli scandali di ieri hanno ceduto il passo
Alla Realpolitik
E questo lo sottolinea quest'articolo di africani Voss tutto questo mentre la sede o aveva giocato la carta della fermezza dopo i gol perché ha destituito al Falcon dei
Chiedendo la sede o chiedeva alla Guinea elezioni in uno spazio di tempo di sei mesi
L'organizzazione regionale aveva anche congelato
Gli averi finanziari
Dei nuovi dirigenti del Paese dei membri del loro famiglie
E aveva anche imposto una interdizioni di viaggiare evidentemente tutto questo dopo la visita della delegazione della sede o a con altri tutto questo
Sarà farà parte del passato
Qui e non è incoraggiante
Per
La democrazia affrettata come abbiamo sottolineato più volte in questa rubrica sta conoscendo un periodo di autunno non è ancora l'inverno ma di autunno nonostante alcuni successi le recenti elezioni in Zambia
La la pacifica alternanza
Al potere lezioni che si sono svolte anche in altre parti del continente ma il trend generale che i processi di democratizzazione iniziato a metà degli anni novanta stanno conoscendo
Quanto meno un uno stato febbrile dal quale temiamo che non posso guarire a breve
Abbiamo come ultimo articolo che vogliamo proporre per questa rassegna stampa un articolo che leggiamo volentieri perché riguarda
Una figura importante la figura di uno storico Angela Angelo Del Boca recentemente scomparso
Mille novecentoventicinque due mille ventuno uno degli storici più importanti più specializzati nella storia coloniale italiana famosi i suoi libri Italiani brava gente un mito duro a morire ma anche segnalo l'Africa nella coscienza degli italiani in cui Angelo Del Boca ha cercato di ribaltare appunto quello che comunemente viene chiamata e colonialismo buono degli italiani oppure questo luogo comune che vuole l'italiani diversi dagli inglesi dai francesi in materia coloniale
Il pezzo e di Marco Aime pubblicato nella rivista Nigrizia le edizioni di settembre due mila e ventuno ma lo leggiamo volentieri perché davvero
Meritava Angelo Del Boca ma merita soprattutto Marco ahimè che un acuto studioso del continente africano Marco ahimè antropologo
E ci scrive questo su Angelo Del Boca l'eredità di uno storico antiretorico
Infranse se il falso mito di un colonialismo italiano mite e bonario
Documentando tra i pochi i misfatti le stragi e il tentativo di genocidio compiuti dall'esercito italiano in Libia e in Etiopia grazie a lui
Abbiamo finalmente sto al punto che gli italiani non sono per forza tutti brava gente
Ce lo aveva detto ma non lo abbiamo voluto ascoltare abbiamo fatto finta di niente o peggio ancora abbiamo negato Italia è un Paese che non ha mai fatto fino in fondo
I conti con il proprio passato e come dice il filosofo Giorgio santa indiana
Chi non conosce il proprio passato è condannato a ripeterlo
Noi italiani non abbiamo mai fatto i conti con la nostra emigrazione con il fascismo e il colonialismo ed è stato proprio su questa fase oscura e nera della nostra storia
Che Angelo Del Boca scomparso il sei luglio scorso aveva cercato di aprirci gli occhi purtroppo senza molta fortuna
Nato nel mille novecento venticinque a Novara
Del Boca ebbe una lunga carriera giornalistica scrivendo intestati importanti ma coltivo sempre la passione per la storia soprattutto una certa storia
Quella che i testi scolastici tendevano a minimizzare e che il dibattito pubblico politico ha sempre finta di ignorare nascondendo la polvere sotto il tappeto
Non solo c'eravamo costruiti un'immagine consolatoria quella degli italiani brava gente
Un mito nazionale che si era sviluppato soprattutto negli anni del dopoguerra ad opera di storici e giornalisti
Uno fra tutti Indro Montanelli con cui Del Boca ed è una forte polemica
Che riaffermate in un film del mille novecentosessantaquattro di Giuseppe De Santis intitolato appunto Italiani brava gente
Ogni paese ha i suoi limiti autoconsolatoria
Le colonie venivano acquistate non per fare soldi o carriera o coprirsi di gloria ma per aiutare civilizzare
Portare al nostro livello i colonizzati che avrebbero dovuto essere grati ai colonizzatori
Questa è la retorica dominante purtroppo ancora molto diffusa nel nostro Paese
Nel due mila e cinque Angelo Del Boca data alle stampe un libro che potremmo definire revisionista nel senso buono del termine nel cui titolo il punto interrogativo segna la grande differenza
Italiani brava gente
Qui si cerca di smontare quel mito per cui gli italiani non erano fanatici come inglesi o francesi i veri colonialisti gli autentici razzisti o i tedeschi truculenti antisemiti
Noi no certo c'era stante la Libia poi l'Abissinia c'erano state le leggi razziali ma noi ma non eravamo noi i veri responsabili erano i fascisti erano quelli che comandavano insomma erano gli altri in realtà
Del Boca era dagli anni sessanta che approfondiva i suoi studi storici sul colonialismo italiano pubblicando numerosi libri e articoli troppo spesso ignorati se non critica
Fino ad allora la memoria degli italiani in Africa era legata soprattutto alle esperienze dirette di quelli italiani che effettivamente furono mandati a combattere
O che vi si trasferirono per colonizzare i nuovi territori
Gli altri la maggior parte avevano vissuto l'esperienza coloniale solo attraverso la propaganda del regime fascista prima velocemente dimenticata negli anni del dopoguerra e della scarsa informazione dopo
Fu proprio del bocca a riportare in auge la storia coloniale e ad aprire un dibattito fino allora non affrontato nel secondo dopoguerra infatti in Italia vennero diffuse profuse pochissime energie per documentari affrontare il passato coloniale italiana e ancor meno per accendere il dibattito civile e politico nei confronti delle ex colonie fu lui tra i primi studiosi a denunciare le atrocità compiute
Dalle truppe italiane in Libia e Etiopia anche con il ricorso di armi chimiche come iprite fosse Gene e ansima contro le truppe combattenti e la popolazione civile
Celebre la sua polemica nei primi anni Novanta contro Indro Montanelli che sosteneva l'immagine di un colonialismo italiano unite
Di un esercito cavalleresco e rispettoso delle popolazioni indigeni Montanelli negava in modo risoluto l'impiego di armi chimiche da parte degli atti azioni militari italiane in Etiopia nel mille novecentonovantasei però Montanelli si scuso pubblicamente con del Boccaccio quando quest'ultimo dimostro documenti alla mano l'impiego di tali mezzi di distruzione
Lo stesso anno il governo italiano per voce dell'allora ministro della Difesa
Il generale Domenico Corcione ammise in Parlamento l'impiego di bombe e proiettili d'artiglieria caricati a iprite crearsi una Durante la guerra dell'Etiopia non solo nella sua opera in quattro volumi italiani in Africa orientale del Boca documento la realizzazioni di campi di concentramento per l'interramento di guerriglieri
E personalità nemiche il ricorso alle deportazioni di massa come avvenne con le popolazioni della e Cirenaica
Stracciato il velo dell'omertà stiliste Marco Aime di Angelo Del Boca nonostante la scarsa visibilità offerta dai media
Il poco spazio pubblico concessogli i rigoroso lavoro di Del Boca ha contribuito in modo importante
A stracciare il velo dell'omertà
Che il nostro Paese aveva steso sul proprio passato coloniale
Grazie ai suoi libri siamo venuti a conoscenza dei diversi crimini di cui si era macchiata d'Italia come quelli commessi durante la riconquista della Libia a cavallo del mille novecentotrenta
Oppure la strage di civili di Addis Abeba a seguito della rete dei saldi ha scatenato dagli italiani dopo l'attentato al generale Rodolfo Graziani del febbraio mille novecento trentasette
Grazie a Del Boca abbiamo
Finalmente saputo che gli italiani non sono per forza tutti brava gente alcuni lo sono e altri no così come gli americani o l'inglese il francese non sono tutti razzisti
Chiamare Italiani brava gente tuttavia vuol dire ignorare quelli che sono razzisti
E così la sì nella propria superiorità morale essendo quella militare e politico ovviamente difficile vuol dire tollerare il razzismo chiude Marco ahimè
In questo Bellizzi bellissimo pezzo che ricorda lo storico Angelo Del Boca il libro che vi consigliamo in chiusura di questa puntata e Angelo Del Boca Italiani brava gente un mito duro a morire
Che è stato un un bestseller ma io vi raccomando anche quindi lì lastrico nella coscienza degli italiani sempre di Angelo Del Boca fa per coloro che vogliono de costruire una certa propaganda pro colonialista
Dell'Italia in Africa e per coloro che vogliono appunto decodificare le scorie del passato per il ricco di ficcare un presente e un futuro diverso con il continente africano si chiude qua
Questa puntata della rassegna stampa delle raffiche Isoradio natura e di vi salute vi ringrazio per il sul vostro gentile ascolto e richiede di rimanere in ascolto della programmazione di Radio Radicale dandogli appuntamento alla settimana prossima per altri viaggi nelle Africa