Festival della Sociologia 2021 - Scuola e formazione dopo il Covid: passaggio al futuro

Adesso tocca al tema della scuola e successivamente ha trattata penso che siano separabili quindi già nelle persone e meriti per la produzione culturale delle persone che sono tre che ci saranno nel panel successivo
Si capisce che noi consideriamo questa materia unica e anzi se voi osservate i titoli euro sempre l'esercizio interessante fare
Anche se modo casalingo razza Cloud dei titoli perché ci fa capire quanto il i festival sono più appostati sull'attualità dei convegni scientifici che devono ovviamente avere una decorosa attenzione anche problemi nel passato recente comunque i problemi classici
Da questo punto di vista qui noi abbiamo esercitazione che anche in altre parole ci sia questa riflessione su scuola resilienza ricostruzione ma anche valutazione attenta di quanto la scuola se l'è cavata allora faccio una veduta di collegamento con intervento di Carla Colli servirvi forse se un punto di via dissi va distinzione analitica nel senso che che la scuola se la sia cavata nonostante nelle critiche incredibili di studiosi e i genitori i quali hanno avuto come spesso capita quando i genitori cambiano il mestiere cioè diventano sindacalisti per un può hanno chiesto Dad
Fragorosamente
E avevano mille ragioni di farlo poi dopo hanno cominciato a chiedere la riduzione del del dosaggio della data devo dire
è stato un indicatore di di di di populismo dal basso di populismo culturale impressionante ma è vero che risale successa una cosa
Che a livello europeo e e a livello delle aspettative degli studiosi di educazione digitale educazione media fragorosa la digitalizzazione è avvenuta in condizioni di emergenza e noi sappiamo che quando gli uomini costruiscono politiche pubbliche nel segno dell'emergenza è evidente che non c'è un afflato di valutazione di impatto di meccanismi di accompagnamento di analisi delle dei rischi e di analisi ed di quelle che in Europa si chiamano il contenimento del danno il principio di precauzione è evidente che una politica di
Finalmente nessuno potrà dire che non c'era un cane al Festival
Fa ottima
Del resto anche Carla parlato atti o fatti tutti gli abitanti del pianeta ha subito avuto
Una riprova empirica insisto su questo argomento perché è una piccola rivendicazione che noi abbiamo nei confronti dei ministri dell'Istruzione del passato pensate quanto diversa sarebbe stata l'analisi dei rischi partiti da individui tra insegnanti se in Italia fosse stata abbracciata
Uno straccio di mediato testo nella nella scuola cioè se l'educazione ai media digitali e quindi implicitamente perché per poter fare educazione a digitare la scuola avrebbe dovuto avere ovviamente anche infrastruttura digitale se non fosse avvenuto all'emergenza ma prima pensare quanto ci sarebbe stata meno inasprimento
Della fa nella fase iniziale e quanto le persone avrebbero potuto considerare non innaturale una distanziamento inevitabile per potrebbe andare avanti il processo formativo quindi su questo ora avrebbe incontrato il ministro Bianchi non più di una settimana fa
Alla hanno fornito il Teramo animato dal mitico
O il signor Leuzzi noi andremo avanti perché i ministri hanno precise responsabilità sul sede se non fa innovazione poi da qualche parte paghi i risultati ovviamente purtroppo non li pagano i ministri ma li pagano i soggetti sociali soprattutto nella formazione il primo intervento tocca ad Antonio Cocozza
Che e poi alternando facciamo Barbara Pelissero
Direi dodici
Liste intenti alcune considerazioni
Che non saranno in grado di approfondire al meglio le questioni però presentiamo comincio con una constatazione la funzione strategica del sistema educativo in crisi una costatazione sulla quale tutti siamo d'accordo il problema è capire che cosa intendiamo con crisi
Possiamo dire che e in crisi per quello che alcuni Autori a parcheggiare da Giddens hanno indicato nella funzione
Educativa e sociale della scuola
Dove questo situazione critica il primo dei dei punti di riferimento e nel processo di socializzazione dei ragazzi che la didattica a distanza ridotto fortemente
Nella formazione personale professionale che non è più in grado di far fronte al crescente mismatch occupazionale
Nella promozione delle pari opportunità dove si assiste ad una polarizzazione della ricchezza qui alla nascita di nuove disuguaglianze
Nella creazione di una cittadinanza informata e attiva
A fronte di una scarsa partecipazione dei giornali
Alla vita politica
Tutto questo che cosa ha prodotto
Essenzialmente due elementi sui quali sarebbe utile ragionare il primo che ha messo in crisi un efficace processo di mobilità sociale verticale quello che si chiamava il famoso ascensore sociale
Il secondo il graduale però se
Ma di fatti quella colpa non è solo del torrente di tutta una serie di politiche che sono state a
Attivate o non attivate degli ultimi vent'anni possiamo dire sicuramente negli ultimi dieci
Quindi questo
Queste considerazioni vanno oltre anche il crollo di Clorinda ha evidenziato alcune criticità ma siamo di fronte a un trend perché ha messo in crisi è in discussione
Quindi graduale progressivo miglioramento della qualità della vita e di lavoro
Attraverso un processo di alfabetizzazione acquisizione di competenze tecniche
Da parte dei ceti medi si è parlato di corpi intermedi parliamo di ceti medi cioè una gruppo sociale non noi chiamiamo classe gruppo sociale che si sta e pensando e questo crea tutta una serie di problematiche
Non solo di carattere sociale organizzativo ma anche di carattere educativo
Licei diventano gli unici riferimenti per i genitori e quindi c'è la licenza azione del sistema scolastico quella che è stato
La grande capacità di sviluppo degli anni sessanta istituti tecnici sono in crisi
Vecchie ci sia una proposta in alcuni casi anche di alto profilo di alto livello
Tutto questo perché il rischio che i fondi dunque il rischio che corriamo è chiaro
Lo cogliamo come scienziati sociali ma anche come educatore in ogni definitiva abbiamo un ruolo se nell'università gli educatori
Dobbiamo e qua ci intorno al nostro amico Morcellini
Dobbiamo evitare a tutti i costi che quella del Covent sia una generazione perduta ma qua aggiungo perché perduta
Destinata assaltare clamorosamente l'appuntamento con il lavoro perché qua il punto è che un'intera generazione
Un lavoro quale lavoro
Un lavoro dignitoso che permetta la possibilità di esprimere i propri talenti e di impiegare le competenze acquisite allo scopo di poter realizzare il proprio progetto di vita qui c'è tutto quello che vuole i sistemi dove
Sia come educazione sia come servizi sia come proposta fuori
Darsi ho dato il nome in realtà lato c'è stato
Di
Elaborazione e di innovazione metodologica metodologie didattiche interattive tecnologiche la data non è stato un calvario
Laddove viceversa la scuola aveva una struttura tradizionale con lezioni frontali
Ex cattedra possiamo dire anche se
Non sempre questo uno no sempre trova riscontro
Ecco quindi laddove c'era un'attenzione all'innovazione metodologica e tecnologica nei media education questo avuto buoni risultati anche se ci dobbiamo interrogare quanto il sistema educativo e quindi verrò rivolgo anche all'università quanto possiamo sostenere di didattica a distanza ne discutevamo stamattina con alcune mie collaboratrici
Quello che stiamo facendo adesso è una specie di doppio lavoro nell'università facciamo le elezioni in presenza che vengono trasmesse quel distanza
Dobbiamo stare attenti alle dinamiche interne presenti dinamiche a distanza
Che in realtà richiederebbero una metodologia diversa e un approfondimento diverso
L'istanza pensando di poter infliggere la stessa
Tutte le università l'ha mantenuto la durata è pazzesco sono rimane il rischio valori quindi il rischio qual è che abbiamo di fronte e che noi rischiamo di fare il doppio lavoro ma non è chiaro il messaggio che vogliamo lanciare ai nostri ai nostri studenti perché a questo punto forse meglio
Svolgeremo una parte del programma distanza che una parte in presenza ma si sappia che cosa vogliamo fare come vogliamo fare
Quindi di che cosa c'è bisogno c'è bisogno di una visione nuova visione strategica
Prima di tutto c'è bisogno di acquisire una visione sistemica cosa che
I ministri che si sono succeduti ai burocrati che si sono succeduti al ministero dell'Istruzione all'epoca anche università non hanno avuto quindi continuiamo ad avere una visione per compartimenti stagni
Noi abbiamo una separazione fra il ministro dell'istruzione della ricerca l'università
Grandi progetti comuni non li ho visti
Quando invece sarebbe assolutamente necessario un progetto e lo dice il pm per di intervento che vada dalla scuola dell'infanzia alle università ma sono soggetti diversi che si muovono su traiettorie vive
La seconda considerazione che bisogna comprendere la complessità permanente crescente
Quindi soluzioni semplicistiche non esistono non possono esistere c'è bisogno
L'incapacità di affrontare le problematiche da questo punto di vista il pm RR
Alcuni proposta ne fa miglioramento qualitativo e ampliamento dei servizi di istruzione e formazione dei processi delle competenze della ricerca dell'innovazione
Sintetizzo per problemi di brevità ritento
Ma come ha detto Carla cordicelle prima questo non è una piano di riforme sociali è un piano diventi e quindi come piano di investimenti indica laddove diretti direbbero i nostri amici economisti bisogna allocare le risorse ma non possiamo allocare le risorse senza un piano politico
E sociale senza una visione Strategic
Allora a questo punto vado parla conclusioni
Per gestire le riforme ovviamente oltre a un piano di investimenti c'è bisogno di un piano sociale gli effettiva riprese resilienza
Per fare questo c'è bisogno di un efficace sistema di governance e di monitoraggio dei processi
Il governo ha previsto un'attività di questo tipo ma non ma ha chiaro almeno da quello che si legge anche sul sito del che hanno quali sono le principali criticità
Che non hanno permesso negli ultimi venticinque anni l'applicazione di riforma del sistema scolastico e quali sono vado
Ad alcune considerazioni conclusive
La prima a fronte di varie
Proposte o tentativi di riforma da Berlinguer in poi
Abbiamo visto una visione politica ministeriale spesso eccessivamente dirigistica
Si pensava che bastasse indicazione del ministro per cambiare i comportamenti
Ad esempio attraverso l'introduzione del principio dell'autonomia scolastica cosa che non è accaduta
O comunque non è accaduta in tutte le scuole accaduti in parte
In alcuni casi
Un conforto al mento organizzativo di tipo burocratico degli attori sociali amministrativi e qui mi viene in mente un riferimento che fece
Il ministro dell'Istruzione francese Claude allegre il quale certamente ricordava
Questa
Differimento dice nella gestione delle riforme scolastiche bisogna combattere con i mammut ed in USA cioè la burocrazia ministeriale il tramonto e dinosauri indica corporativismo sindacale
Cioè quando i sindacati non hanno una visione strategica che accompagna i processi di trasformazione must resistono di fronte alle trasformazioni
Oggi dopo il crollo interno siamo possiamo essere a favore o contrari come qualcuno ha detto
è un non senso essere contro la globalizzazione
Il punto è capire le trasformazioni e tentare di governare infine una gestione dell'implementazione delle riforme tendenzialmente differenziate tra aree territoriali e tipologia di scuola quindi una situazione a macchia d'
Per chiudere allora
Forse è necessario a tirare per implementare anche gli obiettivi previsti dal PM io ritengo che sia necessario un patto strategico per l'educazione
Un patto che coinvolga tutti gli stakeholders compresi i genitori
Hai fatto bene a fare quel richiamo
E su questo voglio dire
Che sono necessari due interventi un programma di formazione
A sostegno di accompagnamento alla riforma rivolta ai docenti ai dirigenti scolastici al personale Ata
E un piano di comunicazione di coinvolgimento diretto dei degli studenti dei genitori e di tutti gli stakeholders perché noi possiamo proporci obiettivi Complessi ma se non lo spieghiamo
Non comunichiamo rischiamo di non avere nessun risultato chiudo con una citazione di un viaggio di Obama in Corea del Sud dice Pizzi eccetera che hanno no se ne frega perché la Corea del Sud che non faceva parte della pandemia le azioni interessate alle ricerche ospita per la prima volta entro alcuni anni fa in questa ricerca e si piazzò al secondo posto dopo la sigla Obama facendo questa visita chiese al primo ministro e ministro dell'Istruzione coreano qual è il vostro segreto e la risposta fu noi abbiamo dei genitori molto esigenti
L'applauso sacrosanto
Adesso il palese allarga vicende che abbiamo già toccato con UNITELMA Sapienza perché una parte del cast ingressi di Louis e tre qui e il secondo pare che però sarà coordinato da la professoressa Curtoni ha già dato una una prova di resilienza nel senso che noi come unica arma abbiamo cominciato a riflettere sul fatto che soprattutto le telematiche devono ripensare drasticamente l'orientamento ma non credo che oggi faremo in tempo a toccare questo anche se vi annuncio che vedo una crescita di interesse dei professori professore non non hanno mai amato non rientrò insomma considerato sempre una roba da delegare tecnici
Ma Visco avete ha convinto tutti a essere un po'più flessibili
I due autori che ma adesso si alternano sono avuto rilievo Autori perché abbiamo fatto fortunato libretto sulla data proprio in in piena pandemia forse il più fortunato in assoluto visto
Ma lo stiamo qui a chiedervi diritti d'autore
Il primo intervento lo farà Barbara bruschi perché non c'era nel Pannella a distanza ma non è detto che non ti tocchi restano la stagione a te la parola va be'intanto grazie buongiorno a tutti e buon giorno a tutti ma e io parto da una nota autobiografica per quest'intervento durante anch'io ho potuto fare una cosa che normalmente non posso fare ascoltare narrativamente lavoro che è una cosa che mi piace tantissimo
E bene che ho fatto perché come potete immaginare in quel periodo i temi che si affrontavano erano la scuola il digitale e successivamente il futuro
Durante una delle varie interviste che è stata fatta mandate in onda in queste trasmissioni
Un signore che non ricordo più chi è ha detto con certa provocazione una cosa che però mi è rimasta in mente e su cui ho continuato riflettere
L'ha detto ma una cosa di buono il Cortina fatta
Ha fatto sì che il mondo scoprisse la scuola
E devo dire che e molto vero perché nelle penso che tutti noi possiamo essere testimoni del fatto che mai si era parlato così tanto di scuola
Che mai i genitori si fossero accorti di che cosa significasse fare scuola di che cosa significasse insegnare così anche studiare allora indubbiamente il Cofide ci ha lasciato una un'eredità importante sia molto negativa tutto quello che si diceva nel panel precedente quindi le conseguenze
Ma anche positiva perché ci ha lasciato una prospettiva di cambiamento che dovremmo riuscire a cogliere nel riflettere su come cogliere questa prospettiva verso il futuro quindi verso domani
è venuto in mente che poteva essere interessante capire un po'quali strumenti abbiamo a rispetto al passato c'è che cosa ci ha lasciato il passato
Abbiamo un passato una storia che ci può aiutare e allora ho fatto un esercizio che mi diverte sempre molto sono andata un po'a scartabellare tra i vecchi documenti in particolare della Commissione europea
Giusto per dire ma e cosa è successo che strumenti abbiamo c'è qualcosa che ci può aiutare giusto perché non si cada di nuovo nelle insidie dell'ovvio e quindi si rischi di ripetere gli stessi errori e allora mi permetto di condividere con voi quella che ho chiamato piccola mappa storica del futuro
Perché di questo si tratta allo io parto non dà troppo lontano ma insomma abbastanza mille novecentonovantacinque esce il libro bianco insegnare e apprendere verso la società della conoscenza e lì succede qualcosa secondo meglio da sempre mi occupo
Di didattica media mi chiedo cash Nelli si è proprio toccato con mano che qualcosa stava succedendo perché beh perché intanto si diceva signori preparati di la materia prima del futuro
è immateriale sarà la conoscenza
Seconda cosa che si diceva Signori preparatevi perché questo richiede un ripensamento richiede un ripensamento ovviamente del modello produttivo richiede un ripensamento del modello didattico formativo
Richiede un ripensamento delle conoscenze e delle competenze non quindi è un momento topico oseremmo dire della nostra storia educativa formativa e sociale
Primo testo quindi che ci dà delle indicazioni
Arriviamo faccio un po'dei passi lunghi per non tediarvi diciotto dicembre due mila e sei
Arrivano le raccomandazioni del Parlamento europeo e queste sono importante perché potremmo dire che è la prima volta in cui si formalizza in maniera un po'più sistematica al concetto di competenza digitali
E non ci si limita a dire ci sono le competenze digitali sì ma un po'più avanti un passettino più avanti si dice guardate signori che quelle competenze lì sono strategiche ma non solo strategiche per la formazioni sono strategiche per la cittadinanza senza di quelle corriamo dei grossi rischi quindi digitalizzazione e lì parte un momento in cui soprattutto l'Accademia ma anche la scuola
Cominciano a lavorare su questo concetto di competenza digitale quindi si arrivano ai vari framework per la competenza digitale
E si comincia a ragionare di come la scuola deve farsi carico della formazione ristretto alle competenze digitali torno a dire siamo nel due mila e sei è quindi abbastanza in là nel tempo
Il ventinove novembre due mila e undici di nuovo abbastanza in là nel tempo ci sono le conclusioni del Consiglio tutti gli anni il Consiglio alle fa le sue conclusioni e questa volta parla di tutela dei minori nel mondo digitale pensate
I grandi patemi che abbiamo vissuto con la David due mila undici tutela dei minori nel mondo digitale perché bisogna sensibilizzare i minori riguardo ai rischi
Non solo dell'impiego ma anche delle dipendenze giusto quello che si diceva appunto in precedenza
Un anno dopo sempre più o meno nella stessa epoca perché ci sono di nuovo altre conclusioni si parla di alfabetizzazione e si fa una cosa secondo me importante
Sì dice guardate i sistemi dell'istruzione che non avete lavorato tanto bene perché non siete stati capaci di sfruttare appieno
L'impatto delle nuove tecnologie quindi del avevamo detto nel novantacinque ve l'abbiamo detto per dieci anni ma quello che vediamo quello le conclusioni a cui giungiamo è che le cose non stanno andando come dovrebbero andare e questo è grave perché perché la scuola
Non sta sfruttando dal punto di vista metodologico appunto e nella costruzione dei materiali le potenzialità che invece ci sarebbero stesse conclusioni del due mila e dodici
Si parla del si evidenzia il ruolo svolto dal settore dell'istruzione come pure dai genitori e di nuovo vedete che torna mi ritornano la famiglia torna ritorna nel fare che cosa
Nell'aiutare i ragazzi a utilizzare le opportunità offerte da internet non a vietare l'impiego non a demonizzare ma aiutarli a sfruttare queste competenze a sfruttare le opportunità
Due anni dopo si va di nuovo a concludere che la formazione degli insegnanti non ha funzionato che gli insegnanti di debbono essere formati meglio
Ma soprattutto devono essere formati no dal punto di vista tecnologico cito devono acquisire essi stessi una sufficiente comprensione degli strumenti di apprendimento digitali
La pandemia ci ha dimostrato che quella comprensione quindi non solo la dimensione tecnico pratica ma le dimensioni teorica i costrutti che stanno dietro l'applicazione non c'erano
Nel due mila e quindici esce qualcosa che secondo me è davvero interessante
C'è il conclude le conclusioni del Consiglio sul ruolo dell'educazione della prima infanzia
E dell'istruzione primaria quindi non si parla di università ma si comincia a ragionare davvero dal nido d'infanzia in avanti sulle competenze digitali
E allora si dice guardate che nessuno pensa di sostituire la presenza con gli strumenti digitali
Ma è necessario intervenire sulle modalità di insegnamento e apprendimento per fare che cosa per migliorare la qualità chi è accademico sa bene che in quegli anni anche un po'prima
Si apre il grande dibattito sulla qualità della didattica sulla efficacia e la qualità dell'istruzione e della formazione e soprattutto della didattica universitaria
E quindi che cosa si dice in quel documento poi si parla di competenze digitali efficaci e consone all'età quindi c'è unità e c'è una media education per ogni età
Si parla di nuovo delle implicazioni per la formazione iniziale e lo sviluppo professionale continuo degli insegnanti per sviluppare capacità nei discenti
E poi a un punto otto si dice in un mondo in cui molti bambini tendono ad essere piuttosto a loro agio con i mezzi di comunicazione digitale anche l'istruzione e la formazione hanno un ruolo importante da svolgere quello che diceva Mario prima sviluppare l'alfabetizzazione mediatica è un ruolo della scuola è un compito della scuola
Non vado non vi tedio con tutti i passaggi arrivò ad oggi
Nel due mila ventuno due mila ventisette esce il digitale education action plan
Che probabilmente voi direttamente o indirettamente conoscete perché è stato fonte ispiratrice di molti passaggi del PM RR in particolari quelli che riguardano il tasca e quattro la linea quattro
E che cosa si dice in questo documento si riparla della necessità di ripensare l'istruzione e la formazione
Allora
Che cosa ci dice questa carrellata di date di documenti e di concetti Lecce dice una cosa importante che io strumenti per passare al futuro gli avevamo li abbiamo gli abbiamo ben indicati cioè gli hanno ripetenti venti volte bisogna però approcciare la questione da un punto di vista diverso
E che cos'è che ci manca ci mancano una fiducia verso la trasformazione ci manca la fiducia verso il cambiamento e non solo digitale prima chi ha parlato prima di noi lo sottolineava molto bene questa diffidenza ormai diffusa verso la scienza e quindi verso tutto ciò che viene trasformato
Quando si affronta il tema della trasformazione della scuola
Non possiamo più permetterci di limitarci alla contrapposizione tra presenza e distanza o a dire che i bambini crescono meglio in natura dobbiamo avere una prospettiva più ampia
Dobbiamo davvero a cercare di cogliere il passaggio al futuro in tutte le sue implicazioni non solo quelle magari immediatamente pedagogico formative
Ma soprattutto dobbiamo renderci conto che per certi versi il futuro è già passato e noi non ce ne siamo resi conto
Grazie
Siamo commento non non mi sarebbe mai fare coprente gli interventi ma mi piaceva annotare la la disperazione comune rientri due già andati in onda e anche questa presa d'atto che bastava leggere un po'di documenti europea perché lì diciamo che un problema c'è stato di solito questi documenti devono essere recepiti
Il modo anche venuto il tempo la comunicazione circostante è stata assolutamente deludente io ho visto quello che è successo al rapporto tra autorità nazionale della comunicazione e e dibattito europeo non c'è confronto
La chiarezza di visione sullo strapotere delle piattaforme che c'è a livello europeo in Italia non ce la sogniamo in Italia della comunicazione costretto a occuparsi dei decimali di punti di di informazioni e dati ai diversi partiti
Sapendo che ormai la vertenza della pressione sui progetti di quote di società nella comunicazione sociali
Questo è il primo elemento quindi è vero che anche gli insegnanti avrebbero avuto più strumenti per muoversi e Matri dobbiamo ricordarci che fino al corrente la loro reputazione sociale era scarsissima
I gli stipendi assolutamente de demenziali perché solo da noi il degli stipendi dei professori su non universitari bisognerebbe dirlo con chiarezza
Io professore universitario dovrebbero fare da battaglia a favore di quelli della scuola perché quelle cifre sono fatte per considerare quello secondo lavoro complesso i sociologi del passato ce l'hanno insegnato in particolare le ricerche di capì che Livolsi vi ricorderete del da questo punto di vista quindi più tardi da voi che conosce benissimo questa letteratura che tu hai sapientemente riepilogato fondamentale che queste date siano state qui cantate perché si vede chiaramente che i processi di modernizzazione possono essere trasformati impone Mrs concrete
E invece in questo paese questo passaggio a quello che è mancato atte
Salsa
Grazie grazie Mario Morcellini avermi invitato grazie a tutte e a tutti voi
Credo che anche il mio intervento si sito era nel solco di quelli che mi hanno preceduto ma anche nel solco di quello che Carla Colli ce li diceva prima e per situare il mio intervento vorrei partire da una lettera aperta che a firma di Massimo Cacciari apparve il diciotto maggio del due mila venti sul quotidiano la Stampa
Noi a Torino lo chiamiamo la desiata la bugiarda ma questo del tutto in giù incidentale
Leggo leggo alcuni passaggi
Per quanto ancora frammentarie non univoci i messaggi che ci raggiungono in questo esordio della fase due a proposito della scuola della scuola sono ben più che allarmante
La prospettiva che emerge è quella di una definitiva e irreversibile liquidazione dello scuola nella sua configurazione e sottolineo la parola tradizionale sostituita da un ulteriore generalizzazione delle modalità telematiche di insegnamento
Non si tratterà soltanto di utilizzare le tecnologie da remoto per trasmettere i contenuti e le varie discipline ma piuttosto di dar vita a un modo nuovo per concepire la scuola
La paura del modo nuovo di concepire una scuola Santo vuol dire non solo non aver colto il fondamento culturale civile della scuola dimostrandosi in Memmo dei di una tradizione che dura da ben più di due millenni e mezzo
La parola tradizione ricorre però quattro volte in questa in breve lettera ecco un anno e mezzo fa queste affermazioni si collocavano nel dibattito da ad essi da no
Oggi storicizzate a me sembra che dicano qualche cosa sul futuro e non sulle scelte del presente d'altra parte Nexo Sacchetti ci implica una riflessione sul futuro
Dire che ci sono due linee di riflessione la prima riguarda il rapporto tra conservazione e innovazione non solo nella scuola anche nella scienza nella percezione della fiducia nella scienza
Potrebbe essere e se pensiamo ai firmatari della lettera questa nostra impressiona potrebbe essere rafforzata un dibattito di Filosofia del storia a me personalmente ha ricordato lacca carente sanzione de moderna che animo che scosse l'HD mi fa senso ma siamo nel mille seicentottanta non non esattamente una cosa contemporanea
Ma poi dal punto di vista sociologico mitico che questo dibattito apparentemente filosofico impatta fortemente sull'uso delle nostre conoscenze sociologiche sì beh a me sembra di poterlo ricollegare alla prima delle tre forme di legittimazione della short perché che Weber individua la legittimazione attraverso la tradizione appunto il ritorno dell'eterno ieri
Una legittimazione che si ritrova non solo a livello statali potere statale
Ma che sembra permeare le istituzioni i corpi intermedi
Ogni istituzione sembra cristallizzarsi parlo della scuola in primo luogo manca dell'università sembra cristallizzarsi intorno alla sua tradizione al si è sempre fatto così
Nel documento preparatorio di questo dibattito ma debbo Cellini c'era sottolineato come il cambiamento nella famiglia nella scuola tutto dicevi citavi queste due istituzioni come il cambiamento sia l'ingrediente fondamentale ormai per il passaggio
Nel documento di cacciare degli altri tre firmatari questo problema sembra essere risolto con questo appello alla alla tradizione quindi i cambiamenti sono accettati essi purché nel nel solco della pluri millenaria tradizione siamo quindi di fronte a una dialettica che e quella di continuità e discontinuità che appunto Carla con i cieli citava prima che quella dialettica che io nell'Othman all'indomani della caduta del sistema sovietico del del muro di Berlino
Riassume nel suo saggio la cultura e l'esplosione in cui dice che ci sono dei cambiamenti in continuità e poi ci sono dei cambiamenti esplosivi
Gli uni non eliminano gli altri talvolta il cambiamento in continuità quello che parte da quel mille novecentonovantacinque di tutte quelle date che Barbara scandito poi si completa perché altrimenti non troverebbe compensi complemento nella nell'esplosione
Certo saremmo tentati di dire che la continuità è l'assoluzione migliore fosse negli anni Settanta avremmo detto avanti al cento contro gli opposti estremismi
Ma io credo e credo che tutti noi la pensiamo in questo modo che le scienze soprattutto le scienze sociali debbano essere in grado di far fronte alle situazioni di esclusione troppo comodo fa degli scienziati della continuità e dire Massi c'è un binario e noi lo seguiamo
Essere scienziati significa affrontare l'imprevisto essere scienziati significa giocare sulla logica prevedibilità imprevedibilità e avere degli strumenti anche per l'imprevedibilità
E
Però poi la seconda pista di riflessione che mi torna alla mente leggendo la lettera aperta di Cacciari questa di quale scuola tradizionale stiamo parlando perché loro dicono
La scuola vuol dire innanzitutto socialità in senso orizzontale fra gli EP è verticale con i docenti dinamiche di formazione ogni laterale crescita intellettuale e morale maturazione di una coscienza politica e civile e non semplice trasferimento di conoscenze bellissima siamo d'accordo
Ma è questa la scuola tradizionale se per scuola tradizionale intendiamo come intendono i firmatari la scuola non digitale allora io vi prego di fare appello alle immagini mentali che avete ci trasferiamo sul campo e l'università delle aule universitarie
Non di quelle in cui eventualmente insegnate ma dell'iconografia dell'Università dal Medioevo a oggi le Aule dell'Alma Mater aule all'Università di Padova
Come sono fatte
C'è una cattedra nel punto in cui si concentrano tutti gli sguardi e ci sono dei banchi a corolla
Che concentrano appunto gli sguardi sulla cattedra
Oppure
Le nostre Aule ad anfiteatro sono questi i luoghi di scambio orizzontale sono questi luoghi di formazione ogni laterale
E poi diamo a passare dagli spazi ai tempi perdonate se faccio un esempio personale ma credo che ognuno di noi abbia degli esempi di questo tipo nel mio corso di storytelling io ho mille studenti tempi un po'più di mille e quindi ripeto la stessa lezione la mattina e il pomeriggio poi che le nostre aule più grandi sono da cinquecento stessa lezione
Ripetuta sì ognuno di quei cinquecento studenti che ho nella una volesse farmi nel corso del colosso scusate il gioco di parole una sola domanda
Un minuto per formulare la domanda quattro minuti
Per rispondere fa due mila cinquecento minuti cioè circa quarantuno il mio corso da trentasei ore quindi non potrei rispondere
A una domanda una sola se ognuno dei miei studente delle mie studentesse volesse fare una domanda
E questa l'interazione educativa non digitale ecco allora io vorrei andare rapidamente alla conclusione dicendo che due anni fa un anno e mezzo fa ci ponevamo una domanda
Studentesse e studenti nella scuola o nell'università saranno in grado di accettare il cambiamento verso il digitale
Oggi e ditemi se non è stato così ci poniamo l'altra domanda adesso che torniamo in Aula ma che continuiamo come dicevamo prima il doppio canale cioè a trasmette alle elezioni in streaming
Studentessa studenti avranno voglia di tornare in Aula e tutti noi alla prima lezione siamo stati terrorizzati abbiamo guardato il numero delle persone presenti in videoconferenza abbiamo contato cosa che non facevamo mai gli studenti in Aula dicendo
Sì no ne abbiamo abbastanza
Allora perché questa paura
Fosse la dicotomia presenza di stanza andrebbe superata
Come ha ha abbiamo detto tutti
E andrebbe superata nel modo in cui le tecniche della comunicazione l'hanno sempre fatto qualsiasi tecnica di comunicazione è stato un mezzo per superare le distanze a Bisanzio dei tempi di guerra si accendevano linee di fuoco per segnalare le posizione del nemico
Gli indiani d'America accendevano fuochi e facevano Segnali di fumo
No in Europa USA utilizza ma molte del il telegrafo sciatto e poi il telegrafo mosso accorciamo le distanze
Cioè creavamo una presenza surrogata una presenza tecnologicamente assistita
Chiunque di noi durante la pandemia durante lo curavano abbia fatto una videochiamata a una persona cara a un genitore anziano figlio
Approvato il senso dell'assenza
Ho una sensazione di presenza per quanto impoverita per dire alla prossima come se fosse un segno secondo un certo aspetto possibilità ma noi abbiamo vissuto la compresenza nel tempo dunque
Presenza e distanza non sono due termini opposti presenza e assenza sono due termini opposti presenze distanza possono essere termini conciliabili
E si sono conciliabili attraverso una presenza tecnologicamente assistita vi faccio ancora un esempio sulle tavole
Nel mio ateneo per i corsi di medicina sono state costruite le Aule nuove bellissime inaugurate quindici giorni fa molto grande
E molto dotate tecnologicamente
Al fondo
Ci sono dei grandi schermi
Che ripresenta non l'immagine del docente che in cattedra perché dalle ultime file non è che si veda così bene dunque la presenza tecnologicamente assistita e anche una realtà da hula
Adesso torniamo alla domanda avranno voglia di tornare in Aula
Ma io come lo convinco lo studente lo studentessa che sta nelle valli del cuneese che deve farsi due ore di treno o di autobus per venire in Aula a vedere su un monitor l'immagine del docente che parla cioè la stessa immagine che potrebbe vedere sul suo computer a casa
Il paradosso si risolve in questo mondo
Superando una didattica esclusivamente trasmissiva perché è chiaro che una didattica esclusivamente trasmissiva come quella che l'università e la scuola ereditano Dallas tradizione
è una didattica bidimensionale che sta benissimo sulla bidimensionalità di uno schermo che sta benissimo addirittura nel nelle cuffiette di un dispositivo audio
Questa didattica trasmissiva
Difficilmente nella Next Generation potrà essere ricondotto a una dimensione darla ma proprio come si diceva prima non creiamo un duplicato didattica digitalmente assistita e didattiche in presenza creiamo delle forme complementari affidiamo alla didattica digitale
Tutto ciò che per forza è bidimensionale tutto ciò che per forza e trasmissivo
Ma facciamo crescere una didattica ridimensionare perdonatemi questa metafora spaziale sulla quale insisto
Una didattica che nell'aula esprima il senso di una presenza che non può essere surrogata dal digitale
Ecco che ritornano
Allora le interazioni orizzontali illa voto OPA pari naturalmente per pensare questo non si non dobbiamo chiederci
Quanto diamo di digitale ma quante risorse abbiamo per avere numeri di studenti più consumi a una didattica di questo tipo quali metodologie quali rischi educativi accettiamo di correre
Quali compiti affidiamo al agli studenti una digressione
Radiofonica
Ieri Vasco venendo in macchina ascoltavamo Radiotre e in una trasmissione radio tre fa fare le compilation musicali
Ah il agli ascoltatori
Certo punto di vista del comico far fare il lavoro agli altri mi son detto ma non potrei farlo fare i miei studenti far fare al lodo la scelta dei libri che io propongo sarebbe molto bello
La nostra didattica non è attrezzata per questo i nostri tempi non sono attrezzati per questo
Allora pensare alla scuola del futuro o all'Università del futuro soltanto in termini di digitale si o digitale no è un po'come pensare di fare del buon vino
Riflettendo solo botti di rovere o cisterne in inox senza pensare al tipo di UPA che si mette lì dentro io da piemontese all'UPA e al vino un po'ci penso
Messaggio interessante anche per l'Umbria Sorvino anche Narni e il leader con il Ciliegiolo allora siamo in ritardo me ne scuso ma abbiamo trainato non ritardo iniziale siamo stati bravissimi arrivi a recuperare una brevissima occlusione adesso di Antonio ma prima di dargli la parola il microfono
Noi pensiamo avrei dovuto chiuderlo prima intatti comunicative andrebbero stock di di trasformare d'incontro di oggi asserire conto d'accordo anche quello successivo in un volumetto per l'editore Armando perché io penso che su questa materia noi non dobbiamo pensare pubblicazioni scientifiche ma a messaggi culturali che riescano a penetrare la barriera degli insegnanti dei genitori quindi è roba assolutamente divulgativa come un festival prescrive grazie a voi sono convinto che abbiamo azzeccato i relatori di questo primo e secondo quando e perché so anche alla regia del secondo intanto a te la parola grazie allora due considerazioni
La prima riguarda la lettera di Cacciari Company
Si discute e si fa riferimento ad una scuola della tradizione qua mi viene in mente una citazione che piacerebbe Mompià c'è molta Morcellini cinematografica
Del film Mon Oncle d'Amérique di Alain Resnais all'interno del quale c'è il protagonista che dice L'America non esiste io ci sono stato
Ecco l'altra la scuola della tradizione non esiste la conosciamo
Anche perché come si fa a ragionare di scuola della tradizione quando siamo in una società complessa è interessata da un processo di metamorfosi continua come ci insegna Back
Un cambiamento che addirittura arriva ad essere di carattere antropologico
Chiudo invece con una riflessione velocissima sulla cultura digitale il ruolo dei docenti
Per costruire una scuola caratterizzata da un'adeguata cultura digitale bisogna superare i tre tabù tipici della scuola italiana
Di cui non si discute ma questo è il centro il programma ministeriale in realtà il programma non esiste più esistono gli obiettivi forma formativi
Il libro di testo a proposito di elaborazione di di materiale DPR education ragionamenti fatti
E il terzo il gruppo classe sono in Italia ormai abbiamo la stessa classe che rimane in qualsiasi Paese del mondo abbiamo visitare verifichiamo che c'è un processo
Diverso
Allora bisogna andare oltre la lezione tradizionale e il sapere trasmissivo
In questo nuovo scenario il docente cambia ruolo
Perché non deve più trasferire nozioni o fornire informazioni strutturate e conoscenze ma vede elaborare e condividere chiavi di lettura
Concetti con gli studenti e sviluppare il loro una capacità critica di analisi e interpretazione dei fenomeni per metterli in condizione di elaborare un proprio progetto di vita
Quindi cambia completamente il ruolo ma anche la le competenze a questo punto il problema riguardava insegnanti del sistema scolastico ma riguarda anche i professori universitari siamo pronti
A passare da un ruolo trasmissiva un ruolo interpretativo
Ecco questo è un tema che può essere rivolto all'alta nel successivo grazie grazie a tutti