"Perche' vissero, perche' vivono: Giacomo Matteotti, Bruno Buozzi e Eugenio Colorni"

Dunque tre la seconda giornata di questo convegno indetto per ricordare contemporaneamente tre grandi figure del socialismo democratico badate sugli altari degli ideali di libertà e di giustizia cui contra cavallo
Se vuoi
Rispetta Giacomo Matteotti
Terza generazione
Vuole più Matteo
Della nostra relazione
Accomunati
Non solo
E nelle date così simbolicamente di chili come vicino ad il nove giugno mi
Caro bene
Giustamente Cantanna era ricordato
Profonde sintonie
Celli e quello di Eugenio Colorni
Ma anche dall'continuità
E gli ideali di quegli ideali lungo corso della storia
Nazione in generazioni
Intramontabili
Molti di noi sono ancora ne parlavamo adesso forte e commovente della giornata del dieci giugno
Quando assist ma nell'auletta dei gruppi di Montecitorio
Alla cerimonia commemorativa della morte di
D'ascolto ambiti scontri sommamente a
Della presidente le Pivetti
Va però oltre
Sui colori quel giorno
Matteo
Di Valdo Spini e di
Pieni di piccata ovvero una rimeditazione
Insieme per una valutazione del pre e delle forti polemiche che dei la
Un coro quella due data di rivendicazione nell'interesse generale con il generale com'
Del sacrificio di Matteotti
La trincea
Progredita dalla
Da lì in vista
Ieri pomeriggio
Il panorama
Fino al significato delle no
Cadute a vent'anni dopo quanto
Le azioni che voi
Di Simona Colarizi
Matteo
Io c'ero io
Mozione Spring una volta e
Via Buozzi
Ora lunga tempo gli iscritti
Sono molti
Indicati il programma come autori di
Tali da occupa
La mattinata
L'avventura
Benché come fu possibile tutti coloro il cui nome
Nel
Dovremmo essere
Di Valentino l'ordine a questi interventi
Già l'opera
Lino Ravecca
Organizzatori perché ne è stata fatta ieri
Io leggo questi nomi
E poi
Anche perché debbano servire di orientamento sempre sia
Più o meno
Sia per la distribuzione che io dico subito non farei a seconda dei treni
Diventa
Il sommo
Quello
Di Antonio Carcano nove
Con cui appunto vorremmo cominciare
Mi pare che doveva essere
Poi vi è una previsione di Marina Addis Saba su Matteotti una vi Piero buoni su Buozzi con la dico avrebbe avrà cura di forbice luogo su Buozzi
Del quale forbice intorno al quale forbice dopo il volume di anni addietro
Esso
Presentatore e autore curatore di un volume appena appena uscito sindacato e riformismo
Allora Buozzi scritti e discorsi che ha una raccolta molto importante che va dal dieci al quarantatré anche contenente lettere
Forse di Bianchi su corretti
Merli Brandini forse con punto interrogativo Adolfo Pepe
Berto don ferrei Piero Graglia Carla Gobetti ed eventualmente se sopraggiungono Valdo Spini
Ladino lombardi che ieri c'è Leo Solari e Mario Giacomelli quindi il programma sarà abbastanza
Oltre che economico abbastanza intensa
Io penso che dobbiamo cominciare
E quindi darei per primo la parola
Compare al professor Antonio Casanova
Lenza di ascoltare queste poche parole che io dico ho già detto prima che io non ho pagato una comunicazione e quindi il mio intervento sarà fuori delle regole tradizionali dei convegni
Comunicazione
Comporta una piccola ricerca sia pur limitato che io non ho potuto fare quello che avrei voluto dire
In questa comunicazione lo tirò all'ultimo come una proposta che farò agli studiosi che si occupano della storia del socialismo in maniera particolare della storia del socialismo riformista per il resto se mi è consentito a mo'di prologo di quella che veramente deve essere una mattinata di studi io farei così qualche spigolatura prendendo lo spunto da ciò che è stato detto ieri dagli ottimi relatori
Per esempio la Simona professoressa Simona Colarizi mi ha indotto a riflettere molto su di un tema che io invece avevo quando ho scritto il mio primo libro su un Mattiotti gli ormai venti anni fa avevo sbrigativamente messo da parte e mi ero preoccupato allora soltanto di far sapere che cosa aveva pensato che cosa aveva fatto Matteotti
Il resto Matteotti di cui tutti sapevano com'era morto ma nessuno sapeva in realtà com'era vissuto dalle battaglie fa fatto in Parlamento prima ancora che in Parlamento nella sua Rovigo
E nel Polesine ecco tutto preso da questo l'impegno io non ho guardato al Mattiotti simbolo anzi non solo ma quando si è trattato l'ultimo di il piglio gare
Difatti attorno al al delitto Matteotti
Io ho avuto anche
La spregiudicatezza di esprime un certo scetticismo sulla possibilità sulla veridicità della famosa frase che egli avrebbe pronunciato sotto i colpi
Pugnali
Cioè la frase voi uccidete me ma il idea che indebolì non la uccide detta quella frase più lunga ancora è uscita per la prima volta sull'Unità
I miei figli saranno onorati di aver avuto un padre secondo me è una cosa quasi impossibile quando io presentai la il libro di Matteotti a Giuseppe Saragat
Delitti subire una interrogatorio
Più di due ore perché sale K prive di quello le esibì in diagonale inizia perché allestito previsto ed è una cosa che lo sorprese molto e negativamente è stata proprio questa questo il mio scetticismo sulla fase che Matteotti avrebbe avrebbe pronunciato non mente della della colluttazione certamente avvenuta e mi diceva ricordati
Quello che diceva il grande nome se io non lo sapevo
Grande monsignor diceva chi le grandi frasi
Dette
Dagli antichi romani
Persone di pensiero Wankel condottieri
Dette o non dette vere o non vere questa fase hanno fatto la storia
Quindi tu
C'è stato troppo sbrigativo nel dare questo giudizi io da allora mi sono ben ricordato ma sono animato delle migliori band mi è venuto proprio ieri
Ma nelle parole di introduzione
Della relazione brillantissimo nel con la missiva qualche cosa se queste queste relazioni
Ricordato anche la frase del Mons riportato che mi ha ricordato saga anzi termina venne fatta conoscere sale che Attilio non conoscevo in realtà questi uomini e simboli sono indispensabili per la maturazione civile
E politica
Il popolo
Forse il
Torto
Noi che ci sentiamo eredi di Matteotti è stato quello di aver fatto troppa retorica intorno all'uomo ma di non avere estratto poi dalla sua storia quella sera all'insegnamento rete veniva non tanto dal suo sacrificio quanto dalla sua stessa vita dall'impegno che ha portato nel sulla battaglia puliti
La seconda
Un'idea
Spigolature mi viene dal relazione vivace Orioles lo non so se è presente al cielo ricorso che ha parlato concerto dentro dei rapporti fra Matteotti e Buozzi
Mattiotti Ruozi
Hanno avuto inizio parallelo sia pure in aree
L'impegno diverso lungo sindacalista all'altro educatore come è stato detto giustamente
Creda Globo il maestro colui che andava nelle campagne del suo Polesine ad insegnare come si teneva un
Come si leggeva come si faceva come si leggeva un bilancio prezzi
La la prima conoscenza che doveva venire qui passava da da da da da operaio onda contadino ad amministratore del suo Comune o della sua cooperativa o della sua lega bene queste richiamo alla al Matteotti
Tema di libero scambio Isma'mi ha riportato alla memoria l'atteggiamento che gli aveva sul problema del liberismo allora parlavano di liberismo nel senso di libero scambio Nismo
Quindi non è pena riconosciamo per altri autori quello del liberal di rapporti fra liberalismo il liberismo quando Matteotti parlava di liberismo parlava di libero scambio di smorfie rinvigorito nei confronti del commercio estero dell'export import insomma tanto per tanto per intendersi Matteotti non si presentava come un ortodosso impatto di libero scambio vista di libero scambio di Simoncelli Cmc rendeva conto che gli insetti fasi
Presente nelle fasi iniziali di un processo di industrializzazione per la copertura doganale era Pasini indispensabile
Lo diceva l'addetto alla camera più volte
Io non sono un libero scambi vista ortodosso quello che chiedo e che quando si fanno
Le tariffe doganali non ci sia soltanto lo si faccia nel chiuso dei gabinetti dei ministri colonnelli industriali di turno
Una frase che è molto molto bella con industriali di turno che vada a difendere non tanto agli interessi dei suoi operai ma gli interessi propri Walter sul dorso infatti alla luce del sole
In piena aula del del parlamento
A questo proposito ed ecco concludo questo sequestro seconda dica considerazione voglio ricordare una polenta addirittura esercitata Palma Pinotti Bruno Buozzi un po'più in piedi su questo tema
Non polemiche che risale almeno novecento ventitré
Maggio mille novecentoventitré Mussolini da otto mesi Presidente del Consiglio allora già si chiamava capo del governo nel maggio del ventitré
In piena Camera dei deputati
Anche per rintuzzare gli attacchi mossi dal comunista Graziadei al gruppo del PSE lungo il costituzionalista unitario
Mattiotti esprimere il suo dissenso dal suo amico e collega di gruppo Bruno Buozzi segretario generale dello studio
Per avere questi accettato vuole nella Commissione per i trattati doganali di cui faceva parte
L'assegnazione del premio di produzione agli industriali della ghisa
Buozzi gli aveva accettato Wuppertal commissione
Che avvenisse dato un premio di produzione all'ingiusta che la ghisa Matteotti non era d'accordo su questo credo per le deportazioni in realtà non era altro che un protezione doganale camuffato
Coperta nascosta ma in realtà un aiuto
Alle agli industriali del minimizza in sostanza per poter dire come
Qualche volta il sindacalismo
Buozzi si faceva un po'prendere dal tecnicismo proprio della del ragionamento sindacale non per venire in aiuto dell'industriale beninteso ma per in aiuto di certe categorie dei lavoratori gli operai questo e concludo con una proposta io avrei voluto fare una comunicazione su questo questo
Mi ero mi sono domandato la domanda che tutti quanti noi diciamo forte si è proprio vero che fra socialismo riformismo e socialismo massimalista l'unica differenza sia stata quella del metano
è proprio vero
Socialismo riformista era uguale
In tutto al massimalismo nelle sue finalità Michel programmi e lo divideva soltanto il patto della conquista violenta del potere
E poi magari della dittatura del proletariato provvisoria ma sott'olio di Sofia poi non c'è niente di più definitivo del provvisorio la storia ce lo dice proprio su questo su questo tema fa questo argomento oppure non è vero che fra il collettivismo di massimalisti del collettivismo di cui parlavano i nostri riformisti di cui parla Matteotti di chi parla forate di cui parlava anche Claudia tende se già una differenza differenze proprio nel senso della scienza che il socialismo moderno delle comuni moderno aveva fatto anche dopo la lezione
Carlo Rosselli ecco questo dubbio numero non l'ho risolto mi sono però permesso di fare di spogliare qualche di sfogliare qualche intervento e in due o tre articoli ormai vecchi della in vista di
Gigliola Giuseppe Verardi ragionamenti
Allora ho cominciato a fare una ricerca di questo genere merce Keter comunque comporta quel rigore scientifico che il tema stesso impone
Ora
Che cosa ho trovato ho trovato in realtà delle frasi che limitavano l'intervento dello Stato
Quelli in comune Serra il monopolio di uno due gruppi non ho poli di un gruppo ecco in questo caso dice dice Matteotti io sono per l'intervento dello Stato
Cos'è che intende dire il suo maestro otturati quando parla di collettivismo pensate che non usa talmente spesso questa parola che quando critica il Trattato di Versailles
Il bersaglio
Parla Dizeta trattato che va contro il collettivismo in politica estera e invece continua la logica del il gioco delle parole potenze che e contro ogni principio collettivista perché parla di collettivismo di politica estera che proprio veramente l'accostamento di termini poco poco accettabile ma in realtà per via e collettivismo tutto ciò che supera l'interesse particolare al privato settoriale e de al servizio di un interesse generale per il collettivismo è lo dice
Solidarietà
Fra i cittadini lavoratori e soprattutto solidarietà eh
Superamento del interesse particolare
Quindi fra riformismo e massimalismo secondo il mio modesto avviso secondo quel poco che io ho potuto trarre da questo inizio di ricerche che poi ho troncato
Non ne solo la differenza di metodo ma c'è anche la differenza di programmazione anche se carta pagavamo azione non ha avuto una teorizzazione non ha avuto anche perché non non ci sarà più il tempo però quando Filippo Turati pronunciò il famoso discorso del rifare l'Italia e iniziali edilizie tutto quello che il socialismo riformista
Intendeva fare
C'è anche il limite da porre alla alla collettivizzazione
Alle statizzazione
Questo lo dico non per eccedere
Al vento privatistico che sta soffiando disordinatamente
In Italia in questo momento chi vi parla mi ascolta
Ricorda le battaglie per la
Statizzazione delle fonti dell'energia elettrica e sono sicuro che qui nessuno rinnega quella battaglia
Nessuno rinnega le ragioni perché abbiamo fatto la battaglia per la statizzazione dell'energia elettrica
Quindi noi in sostanza siamo rimasti legati a che principio della statizzazione io non me la sento affatto di di evidenziare il personalmente al netto che purtroppo abbiamo gestito così malamente questo sistema della Cornaglia mista ne abbiamo fatto uno strumento del partito o della partitocrazia per cui c'è stato il fallimento ma il principio sente contenuto nell'ambito della promozione di tipo riformista il principio è da salvare ecco questo l'ho voluto dire perché non sembrasse che questo migliore
Sì vero
Potesse essere un cedimento nei confronti dell'aria che tira oggi ho voluto dire questo per proporlo
Nostri amici cattedratici pro solvendo lei no
Questo il tema sono il differenza
Programmati
E quindi di sostanza
Del contenuto proclamati e quindi politico fra il riformismo massimalismo che secondo me
Va al va a cioè si aggiunge alla differenza di metodo nella quale però purtroppo tempo si è insistito come l'unica differenza fa lungo riformismo il massimalismo grazie chiedo scusa
Allora vivissime grazie a Antonio Casanova
Egli ci ha detto che ci avrebbe dato solo delle spigolature Carisolo effettivamente nella loro fisiologiche occasionale e nel modo di presentazione ma invece ci ha indotto a meditazioni
Che vanno assai al di là della spigolature
Sia per quello che riguarda puntualizzazioni storica su un tema già ieri trattata da Simona Colarizi a proposito dalla polemica Buozzi Matteotti libero scambisti mo'altre considerazioni connesse sia soprattutto per quello che riguarda questi ultimi importanti spunti sul se la storica tra riformismo e massimalismo un discorso come abbiamo tutti ascoltato
Di notevole attualità
Che ci fa ripensare come
Ancora il cammino della ricostruzione storica dei ricercatori debba essere proseguito una sempre migliore messa a punto anche dei concetti delle direttive politiche programmatiche economiche
E che soprattutto ci fa vedere come alcuni temi che sembrano possono sembrare del passato presentati così nella rievocazione
Di figure oramai storiche sono viceversa sempre
Estremamente vivi fonte anche di pensa menti ripensamenti di possibilità di un utile contributo in un momento tanto difficile in cui tutto viene ripensato
E presentatori presentato come nuovo
Allora io nell'elenco avrei al primo posto che anche al primo posto
Forse alfabeticamente nel programma Marina Addis Sava è presente
Grazie
Credo che si tratti di un intervento su Matteotti soprattutto
Vediamo consiste sempre
Perché non sono la bassa
Insomma credo
Anche in questa mia comunicazione
Non è improvvisata ma non si può chiamare una ricerca non c'era il tempo per fare una ricerca è piuttosto la fedeltà dona ad una memoria una testimonianza ed è la fedeltà alla memoria di Matteo e alla memoria di mio padre
Mio padre infatti quando ero bambina mi raccontava queste favole tragiche
A Martins Matteotti l'addestramento
La centotré
Veltroni
Un po'influenzata
Da questa questione infantile e del resto mio padre pure Stefano Podestà con questa favoletta Agip mi
Non so se
Dello scordo perché testimoni dell'errore ad essa non è detto che
Ricordino avente boh salvato
Non sono il ventidue già diceva alla violenza
Valenza azione
E ventisei ti sei salvata dramma aggredito nella sua casa di italiani
Al primo fascista entrava Fanes dalla finestra
Ma c'è un attacco a suo hanno Totti ecco
Inoltre
Maggio Matteo e il primo a parlare e a fare un discorso fortissimo contro il fascismo è stato proprio Emilio Lussu il giorno seguente ha parlato ma tutti e ha fatto il suo ultimo discorso e tutte e due sono stati riscossi che hanno segnato il destino di questi due
Mi sono poi Rizzo fatta con Matteotti
Studiando per scrivere la biografia di Anna Kuliscioff in questi ultimi anni
Il al momento della scomparsa che Matteotti abbiano architettato qualcuno dei suoi scherzi cioè balza con una caratteristica di di giovinezza e di audacia
Quasi di di birichini Reality che di solito non si attribuisce alla al martire Matteotti è la fa una figura diversa da quella che le la storia ci ha tramandato anche da un punto di vista iconografico quella fotografia
Ultima diciamo di Matteo più che sembra un martire non sembra un giovane
Questo è il Matteotti di cui io
Vorrei parlare
L'immagine di un giovane dal carattere risentito di sentimenti profondi
Che ragazzo era entrato nel partito socialista per cambiare il mondo o almeno per cambiare quel mondo contadino in cui era nato e a cui è rimasto sempre molto redatto e da cui ha imparato il metodo del suo agire
Giustamente diceva ieri Simona Colarizi che Matteotti avrebbe voluto essere architetto non sapevo come resto
Era un costruttore del socialismo in questo forse aveva preso qualcosa di insegnamento e di Turati però aveva non la perdo a quella
Qua l'attenzione ai particolari minuti legislativi che aveva che aveva avuto Turati Matteotti era un costruttore nel senso che voleva aveva preciso il senso della del fatto che bisogna costruire
La collaborazione delle masse operaie la il loro legarsi insieme e che quindi bisognava costruire le leghe le associazioni le cooperative e questo ha fatto entrare nel suo nel suo Polesine
E quindi quando ha cominciato sin da quando ha cominciato ad agire in questo mondo oppresso da secoli dalla miseria e dalla prepotenza degli agrari
La prima esperienza che Machiavelli banche Matteotti appunto e quella della lotta per la lotta di classe
Tra agrari ENI
E contadini poveri abbraccianti non cederà un'intesa non c'era una possibilità di di di fare come come con Giolitti una collaborazione di tasse c'era una lotta fondamentale c'era il sopruso continuato della classe padronale che voleva i contadini braccianti a sua disposizione
E quando nel ventitré
Questa questa questi insieme ed istituzioni che Matteotti aveva collaborato potentemente a costruire le leghe le associazioni le cooperative
Questa istruzione che egli aveva saputo dare pian piano a questi contadini sta e e quasi sfasciata egli scrive
Che consapevole delle condizioni delle plebi italiani trenta o quaranta anni fa
Ma anche della seconda opera di redenzione svolta dal partito socialista e dei magnifici risultati in tutti i campi dell'associazione della cooperazione della civiltà nella foto
Questa civiltà del lavoro dunque di cui ha parlato ieri anche molto bene in
Al centro di Josè aproposito di Buozzi no
Che era espressa pulito all'Umanitaria in modo dietro l'Umanitaria ci sono sia Turati che la Kuliscioff perché hanno lavorato per questa Grande associazione che promuoveva la istruzione e la cultura delle classi popolari quindi Matteotti scrive dei risultati sul campo della civiltà del lavoro
La guerra prima poi le illusioni comuniste oggi la reazione della violenza fascista hanno interrotto i distrutto molte rappa molta parte del nostro lavoro ebbene lo rifaremo
Questo è il Matteotti che scrive a Turati nell'aprile del ventitré queste Matteotti consapevole testardo
Ottimista nel suo razionalismo senza illusioni di uno gramsciano
Di un gramsciana
Di un gancio Voltini ottimismo della volontà direi che l'elemento del volontarismo in Matteotti è molto forte
Como con matite però sostanzialmente combattente un lottatore prima di tutto
E infatti io credo che per capire bene Matteotti per capire anche la sua fine bisogna partire da questa formazione di Matteotti nelle lotte agrarie del Polesine già molti l'hanno fatto
E in modo particolare la fatto Alessandro rosei
Questa conoscenza e questo legame profondo col mondo contadino Axa ha reso caro Matteotti alla Kuliscioff perché la Kuliscioff a differenza di Turati veniva da quell'esperienza dell'andata verso il popolo
Che aveva fatto in tempi lontani nella sua Russia mai rivista ma mai dimenticata
E non è un caso punto che nella pessima tanta predilezione per Matteotti perché Turati non capiva i problemi del mondo contadino da cui sono invece mostra sempre di cappelli al fondo di sentirli profondamente
Ma che tutti
Quindi in questa sua prima formazione giovanile ha avuto questa esperienza come dicevo di lotta di classe di sforzo di tensione costante
E forse per per questo il forse per il suo carattere è stato definito da Gobetti nell'articolo che Gobetti ha scritto immediatamente dopo la l'assassinio
Candy fu forse il solo socialista italiano preceduto nel decennio giolittiano da Gaetano Salvemini per il quale il riformismo non fosse sinonimo di opportunismo
Ora questa affermazione di Gobetti e un po'amara e un po'è un po'eccessivo fosse però sostanzialmente molto preciso
Matteotti è stato un riformista sicuramente non riformista diverso dagli altri mi incontro con l'opportunismo non trovano luogo
E questa affermazione così il risentite di Gobetti e anche molto giusta se cedesse la riferiamo a questa eccezione che
Gobetti fa anche per Salvemini anche Salvemini è stato un riformista diverso
E lontano da un opportunismo anche lui
Nella interpretazione che ha dato del socialismo ha messo in primo piano come Matteotti l'esigenza volontaristica ed etica ed entrambe l'uomo del Nord Matteotti
E l'altro il rappresentante per eccellenza del Meridione agivano a difesa dei braccianti dei contadini poveri di quel mondo contadino che conoscevano
E non a caso entrambi furono molto cari alla Kuliscioff intenti di fare sì
Salvemini prima anche contro il parere di Turati e poi Matteotti
Nel suo Polesine quindi Matteotti fu combattente energico deciso sempre al suo posto
E combattente soprattutto attraverso la conoscenza precisa della situazione economica e degli obiettivi che ci si doveva proporre
Un'altra cosa che qui è stata retta ma che voglio ripetere questa Matteotti è stato un economista di valori uno che ha posseduto proprio
Perfettamente credo la scienza economica la scienza finanziaria e per fare una bella vita di Matteotti che ancora non c'è purtroppo credo che ci voglia un lustro aiuto dell'economia fossero lo potrà fare il professor Meldolesi
Uno stregone uno storico diciamo normale come noi con quando non si vengono questi questi problemi di bilanci di mi tutti tutti di leggi finanziarie di così in cui si occhi tua per Sempre Matteotti da quando ha cominciato a ad agire nel campo socialista uno storico non non si trova tanto bene ci vuole uno storico dell'economia
Ecco allora Matteotti appunto
Nessuno Polesine
Ha combattuto sempre al suo posto è ha dato ai contadini questi due obiettivi obiettivi mi il primo obiettivo Eda la l'imponibile di manodopera per gli agrari e l'altro obiettivo era la
Critica
Il secondo obiettivo che che poi è stato
è stato raggiunto anche attraverso scioperi era la le liste io non ho le liste di disoccupazione sotto il controllo delle idee e questa è una cosa molto importante perché i disoccupati erano merce a alla Merce alla merce appunto degli agrari che che che li assume fanno lavorare quando e come vuole il vano e quindi erano soggetti a questa clientela a questa questa ma questo profitto queste esigenze del patron atto
E il fatto che presso le leghe contadine si facessero le liste di collocamento era una cosa molto importante un controllo molto importante la vittoria su una prepotenza che da secoli i braccianti e contadini subissero per in questi due obiettivi sono stati posti da Matteotti già prima della guerra mondiale e poi raggiunti diciamo attraverso una serie di lotte nei diciannove
Dopo che la guerra era finito
Quindi Matteotti nel Polesine colpisce il proprio al cuore degli interessi del patronato e già lì comincia ad essere considerato un ostacolo da eliminare
Una persona che era sempre presente sempre preciso sempre aggiornato e profondo conoscitore delle leggi dell'economia e delle leggi del mercato
Ma anche nel carattere di Matteotti c'è qualcosa che lo differenzia completamente secondo me dalla
Dal riformismo come siamo abituati a pensarlo
Leggendo le lettere alla fidanzata lettere arteria prima fidanzata e poi giovane sposo ci sono tanti
Tante espressioni che prima non avevo notato e che adesso mi hanno colpito per esempio non parla della sua durezza di carattere c'è stato sempre descritto più ultimi chiamati tutti pacifista e lui ne parla di questa sua durezza di carattere quasi vantando ragionamenti
Poi per esempio il suo morto in moto che pare fosse anche inciso nella porta nel portello del giardino della sua casa di Fratta era un motto preso da Sanpaolo una lettera di San Paolo fuori spugne in testimone quindi al di fuori punto devono essere lotta e
Ed era anche molto impresso nella carta da lettere sette lettere alla fidanzata
In molte di queste lettere ci sono delle espressioni per cui mi pare lecito iscrivere Matteotti nella nuova ditta delli dell'idealismo
Nell'età dei Gobetti dei Gramsci che non era più l'età vedi Turati o dei Lombroso Matteotti proprio il fuori è assolutamente del positivismo ogni positivismo economicistico Looy era bruciate intanto da una conoscenza molto profonde precise per la scienza economica che finanziaria
E voi soprattutto era bruciata dall'esaltazione di valori etici individualisti c'è e direi anche libertari
In una lettera Vega dell'ottobre del diciotto scrisse perciò non lascio mai posto al rimpianto il desiderio e l'aspettativa si tengono ancora verso l'avvenire e non parlava sono della sua vita privata e nel novembre dello stesso anno scriveva forse mi illudo ma la speranza è viva come se fosse in realtà ogni peso diviene leggero camminare bisogna non dubitare
Con espressione quasi dannunziana alcuni anni prima aveva scritto parlando della propria vita SI tutta speranza e ardente e vorrei che fosse molti Ricci
è un Matteotti che non è non è ancora indagato in questo aspetto così esistenziale diciamo
Un'altra caratteristica del riformismo diverso di Matteotti fu secondo me l'ho detto già Simona Colarizi l'avversione alla guerra una versione manifestata clamorosamente
Una persona manifestata in modo differente da dalla versione che ne avevano gli altri riformisti o massimalisti una persona contino anche nei sedici dopo che la guerra era
Decise è scoppiata è che attraverso il suo intervento il suo famoso discorso del cinque giugno del sedici
Quando al consiglio provinciale di su Figo quindi fatte in una sede istituzionale gli procurò una denuncia un processo una condanna
Che solo l'anno appresso alle diciassette la la corsa la Corte di Cassazione
Poter cancellare
E Matteotti subiti persona le conseguenze di questo suo precisissimo ad oltranza
è infatti richiamato alle armi fu mandato in Sicilia e segnalato dalle autorità di più di polizia come violento agitatore
Matteotti violenta lite
Da quella quella Matteotti ritorna nel suo Polesine e mette a frutto l'esperienza che nel frattempo ha accumulato e coglie appunto subito immediatamente i nodi essenziali del dissidio tappa tra un atto il mondo il mondo degli agrari un disegno che era diventato più aperto è uno scontro che era diventato più Forte perché i contadini soldati avevano acquisito una coscienza dei diritti che prima della guerra non accettano
Questo lo lo sappiamo bene noi sardi che abbiamo avuto l'esperienza della Brigata Sassari ed esperienza sottolineata da Lussu del del fatto che questi della prim'fanti della Brigata Sassari diventano i primi fondatori o per lo meno inclini seguaci del Partito sardo d'azione
Questi contadini quindi tornati dalla guerra sono ancora più pronti diciamo è ancora più solleciti ad accogliere la guida di Matteotti
E appunto Matteotti che li guida ad esigere le liste di collocamento controlla e l'imponibile di manodopera e infatti appunto come ho già detto essi ottennero questi due obiettivi con parecchie giornate di sciopero nel diciannove
Matteotti che nel frattempo era diventato deputato dalla Camera discendenza questi scioperi dei braccianti del Polesine e soprattutto denunciava il tentativo delle classi padronale di scaricare sulle classi popolari in tutto quanto il peso della guerra e della ricostruzione
Quindi con queste liste di collocamento un uno strumento di clientele hanno uno strumento di discriminazione è uno strumento di violenza in sostanza era stato eliminato e Matteotti
Era ritenuto nel Polesine nel proprio l'obiettivo di odio numero uno del patronato
E ancora vi più diventa obiettivo di odio quando il suo la Foroni infaticabile il quotidiano ha il premio nelle elezioni amministrative dell'autunno del venti di una vittoria
Incredibile sessantatré comuni
Della del Polesine vanno nelle mani dei socialisti e il consiglio provinciale di Rovigo su sessanta membri Mina quarantotto appartenenti al partito
No scusate ho sbagliato su quaranta seggi trentotto sono dei socialisti e Matteotti e viene diviene presidente di questo Consiglio provinciale e inizia subito una revisione dei bilanci
Una revisione degli obblighi degli oneri tributari e istituisce un ufficio di consulenza
Un ufficio di consulenza tecnico economica diciamo no quindi agisce subito in modo concreto e in modo fattivo in modo da essere di aiuto alle plebi contadine che gli stavano a cuore
Ed ecco perché
Ancora di più diventa l'obiettivo di ognuno di questi alterati che disturba proprio nel nell'uovo del loro potere
E
E venne poi affianca questa opera concreta di lotta di guida di aiuto ai contadini affianco a un'opera pedagogica perché spiega continuamente in tutte le sedi sulla giustizia sull'Avanti prima o poi sulla giustizia e preso un articolo dalla lotta del dodici giugno del del venti
Spiega appunto il senso di queste conquiste ai contadini e a tutto il partito
E Roveri dice a partire da questo momento e divenne ancor più forsennata da parte dell'Agraria Polesana
Contro il deputato di Fratta Polesine la livida campagne di odio di calunnie da tempo in atto che trovo poi mi fascisti i suoi continuatori più degni
Io direi che più che più degni si dovrebbe dire quelli reparto approntati proprio questo foraggiato i per questo armati per questo e infatti gli agrari di Rovigo è entrato in contatto con gli aggravi di Ferrara e gli agrari Ferrara ottengono la disponibilità della squadra d'azione di Balbo
Per cui Matteotti nel suo Polesine quasi messo al bando perché braccato da questi squadristi che sono tra i più tremendi che ci fossero allora in circolazione
E la condanna di Matteotti secondo me già comincia qui ad essere pronunciata
Ellul però
Che lo sa benissimo rimane sulla breccia quando si svolge nel gennaio del trentuno il congresso di Livorno
E lui è molto interessato partecipa al congresso questo dalla a questa drammatica scissione a cui è il contrario
Matteotti non vali Borno e resta Ferrara perché Ferrara è sotto la bufera Terrare ferrarese e sotto la bufera di una azione Cottini alle squadracce Elliott resta lì e vede lì
L'inizio di questa lotta di questa violenza fascista continua da e fortissima
E compresi sino in fondo appunto la natura della violenza agrario fascista
E alla fine dello stesso mese denunciava questa violenza alla Camera con un discorso in cui accettava e difendeva anche il boicottaggio di classe
Cioè quello che i contadini fa cenno alla verso il padrone che non voleva stare ai nuovi impatti di imponibile di manodopera
Egli risponde a questo discorso di Matteotti
In cui appunto difende anche il boicottaggio contadina risponde Mussolini in persona sul Popolo d'Italia del due febbraio del ventidue
Ma qui Mussolini risponde già con un articolo con un articolo l'invito di odio contro il provocatore Pussy sta
Con che è già un invito a delinquere secondo me quindi l'ordine o dal Polesine d'odio dal Polesine arriva somme
E gli avvenimenti adesso si svolgono con una concatenazione drammatica nel marzo
Ci fu l'episodio di Castelguglielmo catturato dalle squadracce fasciste ma Matteotti fu caricato su un camion e picchiato di santa ragione
Ed era il primo avvertimento poi nell'agosto dello stesso anno del ventuno viene nuovamente aggredito e picchiato dai fascisti
La violenza fascista dilagata nella regione di la Cava nel in tutto il Veneto e sia puntava contro i Comuni socialisti e già nel nell'aprile del ventuno molti comuni
Che erano che era al venti solo dal venti erano nelle mani dei socialisti vengono sciolti o si sciolgono sotto sotto l'impeto di queste violenze sono i Comuni di aria di Lorena di Contarina di Arquati Lendinara
Di fronte a queste violenze
La strategia che Matteotti era ancora è molto precisa e secondo me sì divide in quattro
Punti fondamentali
Per un momento sembra nel ventidue sembra forse che Matteotti abbiamo mentre esitazione
C'è c'è in mezzo il dramma nel ulteriore scissione del Partito socialista
E la della formazione del Partito socialista unitario di cui gli imporre emittente diventa segretario comunque i punti della strategia sono in questi documentare
In tutte le sedi e tutti i giorni la violenza fascista
E allora iniziò a raccogliere quel materiale
Che doveva poi pubblicare alla fine del ventitré e intitolare un anno di dominazione fascista
La gentilezza di Giulio Polotti che fondatore della fronda conosciamo in cui ciò fu io ho una copia autentica
Di questo hanno di dominazione fascista che è una cosa di un interesse incredibile io non l'avevo mai vista no confesso è difficile trovare
In questa in questo anno di dominazione fascista notate che i compagni non erano d'accordo
Mancini circolazione bancarie di risparmi di depositi il debito pubblico di disavanzo tutte cose di economia denso di Ferrovie dello Stato Poste eccetera però poi la parte più più interessante e quella che il pubblico normale diciamo Coppo apprezza di più è l'elenco delle violenze fasciste fatto nel ventitré mese per mese o comincia dal dicembre del ventidue ogni mese per mese ci sono appuntati i luoghi e riposo i luoghi e i fatti
Della violenza le cronache i fatti
No comincia dal novembre del ventidue spetti a Spello Castelvisconti Abbiategrasso Bari Brescia piene piano Montichiari diviso per mesi
Nove del ventidue dicembre del ventidue poi tutto il ventitré
Questa un lavoro che lui soffre eccetera
Lui faceva da solo
Eppure è un'altra cosa molto interessante per fare secondo lui
Rovesciare
L'affermazione fascista che i fascisti venivano a supportare l'ordine in Italia devastata dalle violenze loro se sono le affermazioni
Che lui ha preso dalla dal Popolo d'Italia alle affermazioni antidemocratica e violente di Mussolini c'è una spigolatura dal Popolo d'Italia con tutte le date l frasi di Mussolini
Quel giorno del giugno
Del ventiquattro del dieci giugno al ventiquattro quel pomeriggio quando è uscito di casa per non tornare mai più Matteotti disse alla moglie
Che sarebbe tornato presto perché stava correggendo le bozze vivo un'altra pubblicazione che voleva far seguire a questa e che era intitolata che voleva intitolare un anno e mezzo
Di dominazione fascista cioè l'uno proprio
Voleva seguire giorno per giorno e documentare giorno per giorno le violenze del fascismo eh
Con l'intento di diffondere non solo in Italia ma anche all'estero ecco infatti il secondo punto di questa sua strategia e oltre che la raccolta
Di questa di questa documentazione sulle violenze fasciste
Il secondo punto è quello di punto che ho già detto di rovesciare il luogo comune
Che i fascisti di fondente o non è diffondono anche oggi che sono loro a riportare l'ordine e a riportare la legalità nel paese terrorizzato ha retto bene ieri Simona Colarizi l'Ali di cera c'erano state le violenze
Massimaliste ma violenze sporadiche violenze
Spontanei diciamo disorganizzate
Alle quali fascisti rispondevano con la violenza organizzata fatta sistematicamente a tutte le istituzioni tutte le le roccaforti diciamo del movimento operaio
Quindi questa questori il secondo punto che Matteotti si propone rovesciare la tesi fascista e dimostrare che sono loro i titoli sono loro che attacca sonoro che provocano
La il terzo punto è quello di rivolgersi all'Europa di rivolgersi ai partiti
Fratelli dell'Europa ai partiti socialdemocratici e di rinsaldare quel legame che invece i socialisti riformisti
Avevano un po'allentato mi sappiamo che per esempio Turatti non era mai molto favorevole a muoversi a partecipare ai convegni internazionali
Mentre invece chi spinge fa a perché questo legame fosse stretto e chi ha concretamente operato e la Kuliscioff
Lei con quella conoscenza sbalorditivo che aveva delle lingue per esempio si teneva in contatto epistolare con socialdemocratici ai socialdemocratici tedesche inglesi
Francesi e leggeva le riviste di tutti questi partiti le collezionava al se ne faceva arrivare le leggeva le collezionava le preparava per Turati e chi aveva forse intuito
In questo senso su Matteotti è proprio l'acquisto può costringe il legame internazionalista stringere i legami con l'Europa con l'Europa socialista perché l'Europa socialista poteva essere in questo momento
Così difficile che attraversavano poteva essere un aiuto poteva essere uso una difesa
E infatti quando Matteotti scompare quel pomeriggio e delle delle dieci giugno al ventiquattro
La Kuliscioff col cuore strozzato con la mente stanca coi nervi tesi scrive a Turati subito
E segnala che su una rivista inglese se sta viste c'è un articolo da poco pubblicato di Matteotti contro il fascismo
E questo forse è un altro elemento che ha contribuito alla condanna definitiva di Matteotti la diffamazione dell'Italia all'estero non vi sarà mai perdonata
Matteotti infatti nel ventitré nell'aprile del ventitré era stato a Berlino era stato Berlino al ad un convegno dei socialisti dell'intensa che si trovavano coi socialisti della socialdemocrazia tedesca
Era un modo anche importante nuovo di riallacciare quella legame tra socialisti che la la guerra belva così rovinosamente troncato
E Matteotti ci fa e Matteotti parla ai compagni di tutta l'Europa della situazione terribile in cui si trova l'Italia e probabilmente allaccia rapporti con tutti a tutti promette articoli questo articolo uscito in Inghilterra sullo statista probabilmente una conseguenza di questi suoi legami intrecciati o rafforzati
A a Berlino
Il terzo il quarto punto e stavo stop flessibilità adesso mi ricordo è quella di combattere dentro il suo partito la tendenza alla rassegnazione al fatalismo a quello che Turati hanno chiamato con la sua ironia famosa ma adesso parecchio amara ad ho chiamato l'eroica fedeltà
No sia Turati che la Kuliscioff sostenevano questa prima a questa prima tesi di fronte alla violenza di fronte al banditismo di questi sciagurati che avevano invaso l'Italia bisognava rispondere con l'egualitarismo più asciutto
Per il Matteotti non è d'accordo Matteotti comincia da non essere d'accordo non so quando io credo già dal ventuno
Matteo e allora cerca soprattutto di agire sui privati e ci sono le ultime letteratura che le lettere il ventitré le vette del ventiquattro che sono impressionanti leggo qualche pezzo perché perché non abbiamo tempo
Diciannove marzo il ventiquattro il partito morì in azione le vostre delibere la tattica del fare il morto deliberata dalla direzione finisce di uccidere un partito che fin dal suo nascere non aveva potuto farsi conoscere abbastanza
Nessuno Sanguinetti siamo nel cosa vogliamo
E d'altra parte continua è vero che gli uomini del nostro partito non rispondono affatto all'appello non vogliono fare utile erano tutti i leoni nel board nel buon tempo antico ora sono tutti presi dalla porta
In tali condizioni io non posso continuare a fare il segretario del partito dirigere un esercito che continua a scappare e ridicolo
E si augurava quasi che nelle elezioni del ventiquattro i massimalisti
Adesso in una grossa batosta così come l'avrebbero presa i socialisti unitari in modo che fosse facilitata la loro riunioni quindi anche alla riunificazione ma Matteotti aveva pensato e e continua a dire queste sono le parole sue per avere facilitate una riunione che è necessaria non tanto in sé ma per farci di nuovo tornare in comunicazione con lo spirito delle masse
Questo anche questo legame con le masse Matteotti sentiva fortemente ma se non fosse comunque necessaria una revisione della nostra stessa dottrina e tattica
E inutile proclamarsi legalitario finché ci continuano a rompere la testa
Qui a Roma quasi morte assoluta non vogliono far niente tutti uguali io ottantenne sto ma invano
E il ventotto marzo dello stesso mese scrisse non volevano che scrivesse un anno di dominazione presto
Non hanno voluto alle conferenze vogliono in nulla perché sono nulla
Io voglio la vita voglio la lotta contro il fascismo per Finch e allora bisogna in acceso pirla
Le parole sono chiare
Lussu nel mille novecentoventidue aveva scritto ma a violenza violenza mille volte violenza e umano legittima difesa
Matteotti forse non ha retto con la stessa chiarezza però secondo me è arrivato alla stessa conclusione c'è arrivato forse tardi
C'è arrivato perché per lui era difficile arrivarci perché il suo pacifismo era un pacifista FISM autentico pacifismo da socialista e pacifismo da internazionalista e pacifista una persona per bene soprattutto però in questa in questi ultimi mesi della sua vita Matteotti è arrivata alle conclusioni di lusso alla violenza violenza violenza
E infatti
Dopo l'approvazione del progetto cervo alle elezioni del ventiquattro
Poter pronunciare quelle parole dell'ultimo discorso che l'uccisero
Proprio perché la sua contestazione alla menzogna e alla violenza fascista erano state implacabili quotidiane documentate quotidianamente e infatti nel suo ultimo discorso lui ha presente non si è preparato Turatti dicendo Matteo che improvvisa Matteo
Improvvisa che in quel momento però aveva alle spalle questa ricetta che aveva fatto da anni e che teneva ben presente
E quindi nell'ultimo discorso egli dimostrava con fatti con episodi con cifre perché l'aveva fatto già prima esponente di sempre senza limiti
Tratti scrive alla Kuliscioff il ventinove di maggio il nostro monello Matteotti e bimbe Coco monta Uda Ciampi
E il giorno successivo entusiasta continua a dire Matteotti sette improvvisare
E tener duro con tutta la vigoria della sua volontà e della sua invidiabile giovinezza
E le cose essenziali riuscì a dirle malgrado un baccano infernale che solo verso la fine cyclette o per un ordine diramato dal capobanda
Kuliscioff di rimando nel loro colloquio distanza dice dallo scoppio dei gas asfissianti è avvenuto Matteotti con coraggio e sangue freddo ammirabile servirà scintilla
E l'atto d'accusa per invalidare tutte le elezioni politiche tanto da noi auspicato fu esteso dall'alta tribunale Accame
E ciò avrà probabilmente con qualche eco all'estero ecco vedete ancora la fiducia nella camera
E ancora la fiducia nei rapporti con l'estero questi dei rapporti internazionali
I due vecchi socialisti erano ammirati della giovinezza temeraria del loro amico non sapevano che era l'ultimo discorso l'ultima tappa
Ma non l'ultima tappa è un calvario secondo nell'ultima tappa di una lotta che Martino che verrà scelto e tre disposta al giorno per giorno
Matteotti quindi come scintillante commentano pulisce una scintilla tesi beh filtra e che dovrà essere scintilla per sempre o oggi più che mai il nostro modello il nostro marchio
Allora io ringrazio vivamente Marina Addis Saba per questa intervento che è stato un'autentica relazione nella seconda relazione su Matteotti
Rispetto a quella pur così bella e importante di una storica come Simona Colarizi di ieri
Naturalmente sì per ragioni di tempo per ragioni di inadeguatezza non sto a fare alcun commento tra dico solo che mi auguro semmai questo convegno avrà la fortunati potere
Riunire gli atti che anche questa relazione venga si insedia alla famiglia no per iscritto completamente ci venga completata e ci venga consegnata
Posso dire che trova riscontro come sanno tutti i coltivi presenti trova riscontro puntuale e nei documenti che Marina Addis Saba citato neanche letto e in molte altre testimonianze vorrei solo dirvi una curiosità perché ai vecchi questo può aspettare per tramandare per tramandare qualche cosa io nei miei primi mesi del nel nell'anno quarantasette nella prima nell'anno quarantasette euro
Cioè nella seconda fase dell'anno quarantasette prima del segretario e nei primi mesi del quarantotto ero direttore dall'umanità e anche a Milano che aveva una sede anche a Milano e mi aveva nominato direttore dell'umanità anche a Milano
E andavo molto a Milano ammirarlo stavamo in una zona vicino a quello che d'albergo Touring mi pare siete lì vicino c'era una pensione un gran peccato che non abbia
Mai pensato di raccogliere nomi documenti eccetera c'era la proprietaria di questa pensione dove pure ci riunivamo
Io naturalmente in quell'epoca pur giovanissimo ero immerso nell'ambiente dei detti i socialdemocratici di critica sociale eccetera
E questa signora una volta mi disse e qui è stato Matteotti varie volte Matteotti e lei non può immaginare non può immaginare le scenate violente che faceva ai suoi compagni
Era un è proprio questa questo riscontro diciamo non può immaginare che cosa diceva Matteotti a loro della viltà adesso mi sono ricordato questo passo che c'è pure in un libro strutturati della gotta eccetera troppo critico non può immaginare le scene violente che Matteo Mate che Giacomo Matteotti faceva ai suoi compagni su questa passività su questo qui etilismo su questo attendismo
Dice io le ho ascoltate le ascoltavo dalla stanza vicina dalla porta urlare di grida di Matteotti
Lei sentivo
Questo per dire rigorosissimo importante riscontro
Non di pettegolezzo ma insomma a un livello idealmente più alto che queste proposizioni ricordati da Marina Addis Saba
Ho notato la base per questo ricordo allora vi vorrei dire che adesso naturalmente gli interventi gli interventi debbono essere più Borrelli più contenuti se possibile con questo né un soldo né voglio togliere nulla questa preziosa relazione che abbiamo avuto invito adesso gli altri operatori avvocato iscritti a proseguire eccetto il primo Piero Boni su Buozzi
Nell'occasione dico anche che come mi informa Ravecca ha telefonato un onorevole Boldrini presidente dell'ambito per manifestare la propria visione questo convegno e il proprio rammarico di non potervi partecipare del condizioni di indisposizione poi malferma salute grazie
Attività ti ti assicuro che sarò nel tempo e quindi mi scuso anticipatamente dello schematismo
E il controllo anche del fatto di non essere storico diverse sostanze soltanto avere qualche volta
L'oblò vide la storia
Ebbene una prima constatazione direi è un rammarico
Perché perché venissero perché vivono e le relazioni ci hanno dimostrato perché vivono
E lo strumento
Della dell'ordine il loro impegno non esiste più
Questa questo è il fatto a cento anni
Il Partito Socialista
E ormai quasi cancellato
Dalla geografia politica
Del del nostro Paese
Questo naturalmente non è un un problema di questo nostro convegno ma credo che debba costituire elemento di riflessione
è in quanto effettivamente insomma
La contraddizione storica a mio avviso è ancora più grave
E in quanto e insomma
Matteotti Turati
Hanno avuto ragione insomma avuto ragione Turati così
Guardi con l'ammonimento che rivolse a Livorno ai comunisti e i fatti ci dando ragione e non esiste più
Il partito di Turati e di Matteo
Così direi esisteva concezione sindacale di Buozzi
Validità
Direi attuale più che mai
Di ed io sarà egregiamente De Sica e fatti efficacemente
Ricordato però punto non solo non esiste il partito di Buozzi ma non
Esiste più
Lei quella forza socialista anche se
I socialisti sono presenti sul campo sindacale
In grado appunto di sviluppare con più coerenza
Quella concezione sindacale proprio di Bruno Buozzi e infine per quanto attiene all'Europa
Le l'Europa India davanti se non proprio nella visione rivoluzionaria di Colorni che ci ricordava Gaetano Arfè però esistenza quindi questi socialisti
Sono spazzati via appunto la parola vincitori storicamente almeno nelle condizioni attuali o per lo meno la validità delle loro impostazioni
E e intenda davanti oggi lo strumento
Non esiste più ed ecco perché insomma rivela la ragione
In questo nostro impegno culturale come Fondazione Museo gli annessi strutturati fonte Fondazione Brodolini
E noi vogliamo continuare almeno sul piano culturale queste quei questa azione ecco non so perché
Punto sul piano culturale nelle nelle università esistono insomma le forze per
Portare avanti
E lo dimostra quello stesso con convegno queste linee queste riflessioni e queste ricerche non soltanto è volta al passato ma anche volte al futuro e di qua io credo che poi si possa Ripa stile per avviare quella ricostruzione di quanto in questi due ultimi decenni è stato sciaguratamente distrutto
Adesso due notazioni rapide
Su un Bruno Buozzi
La prima è mi dispiace che nel Miccoli USA non sia in sala perché io vorrei che mi aiutasse
A risolvere una contraddizione che ho io ecco
Sulla figura di Buozzi e e che risorsa
A mio avviso non aiutato a risolvere per l'interrogativo che mi mi sono fatto appunto s'seguendo le vicende di questo sindacalista
La concezione vi Buozzi come ricordato rigorosa appunto è quella del del sind di sindacato
Produttore ecco dell'organizzazione sindacale che
Non si ferma al contratto ma affronta appunto previsioni complessive
Della produzione entro ed è questo dei delle linee portanti valide e attuali ancora oggi il proprio del sindacalismo di Bruno Buozzi esce qui
Sorge secondo me un po'l'interrogativo ecco storicamente non è risolto e il problema ecco del perché invece tra la visione produttivistica dei Buozzi l'impegno coerente e organico della FIOM sempre anche appunto in direzione di un'azione sindacale che fosse concepita anche nello stesso interesse de della impresa il dissenso appunto
Fra Buozzi e il gruppo torinese dell'Ordine Nuovo
E la stessa concezione gramsciana dell'operaio produttore vedi non c'è richiusa in sala e quindi non mi non mi aiuta a risolvere e questa contraddizione attento io una risposta
Ed è questa insomma
La Teoria dell'organizzazione sindacale che arrivava Buozzi è quella che giustamente richiama ha richiamato di iosa ieri e per e e per me non logiche rispondente anche questa tre ter fiori teoria per per permanente insomma conto tutti gli spontanei ismi di allora nel sindacalismo rivoluzionario e di oggi in certi nostri massimalismi politici
E sindacali però appunto sulla base di questa sua concezione
Legittima e fondata a mio avviso della organizzazione ecco forse Buozzi e la FIOM
Non hanno afferrato fino in fondo o quando ho visto con fondati motivi di diffidenza ecco il fatto che i conti dei consigli operai
Sorgessero
Contro
La FIOM e contro il sindacato e chi si assegnassero in partenza vedi di Fini fondamentalmente politici e e non si renda Calì e questo appunto è il dissenso mentre invece giustamente a mio avviso Buozzi voleva sia dei conti simili fabbrica sia del controllo operai una connotazione fortemente sindacale questa poi la vedremo anche
Nel
Progetto Giolitti e
Su su sulle proposte del della FIOM
Un'altra notazione è quella di si può parlare certamente della cultura del lavoro in Buozzi così come efficacemente ne ha parlato José ecco io completerei
Questa cultura dei lavori Buozzi così ben delineata da Dio sa anche vive con una notazione quella relativa che in fondo la concezione di Bruno Buozzi
è sempre stato una concezione unitaria ecco insomma tanto più poteva fare balzi quel tipo di cultura del lavoro che ha animato la FIOM bozze in quanto il sindacato fosse forte e Conte eccome
Tale ecco perseguisse l'unità dei lavoratori e quindi un altro degli aspetti fondamentali di Buozzi è quello appunto del suo opera nel Patto di Roma e nel ruolo che determinante che ha svolto per abbia
La conclusione del delle trattative e su questo aspetto io colgo l'occasione in con una volta per ribadire
Una mia tesi
Un po'tenace ecco questo in polemica corda le molti degli storici
Quindi ufficiali sindacali & oltre il punto a me dispiace di su questa linea ci si si sia Gordon talvolta qua qualche storico del del sindacato XP il Patto di Roma
Non è una proiezione meccanicistica dell'unità politica
Realizzata dal Comitato di liberazione nazionale certamente insomma concorre un rapporto nelle condizioni di quel momento anche per letti
Per la CGIL del Patto di Roma è scritto sia la mente con un limite l'uno dei primi obiettivi e la e la liberazione del Paese
Ma L'Unità del CLN è un'unità
De
La liberazione del Paese e per la ricostituzione della democrazia e ogni immessa
Ogni partito mantiene la sua fisionomia si sa benissimo o che L'Unità del del del CLN enunciati contingente e dona un programma definito come ce le oltre quello punto GE generale della liberazione della ricostituzione della democrazia perché ogni partito segna chiaramente i propri obiettivi quando in Italia saranno possibile
E spettri spiegare l'attività dei partiti su sul piano democratico
La differenza sostanziale invece compatto di Roma e che c'è l'accordo fra le masse socialiste e le masse cattoliche e mente L'Unità del CLN ha una scadenza che non può essere che quella de di di della della fine della fine della guerra il Patto di Roma non ha scadenza e quindi è l'incontro tra delle masse cattoliche ed è lì si disse il superamento dello storico steccato
Fra le leghe bianche e le leghe rosse avviene senza scadenza ecco perché XE a mio avviso il Patto di Roma non è una proiezione meccanicistica del dell'unità del CLN è una cosa diversa e non è neanche
E non non lo so un un patto di vertice perché in parti non sono scambio avviso per la mia esperienza sindacale
Né di vertice del Libardo sono buoni o solo cattivi e quindi quei pur quel patto corrispose alla situazione e lo dimostrò appunto questa CGIL unitaria che raggiunse oltre sei milioni è e mezzo discreti quindi il Patto di Roma a questa cosa connotazione e e e un patto anti tutto basato su un tipo di concezione del sindacato che è perché esamini le formule pure schematiche del Patto di Roma è si ritrova proprio molto del pensiero di Buozzi
Presidente Siro o facoltà vorrei Murdoch concludere con un riempie con la comunicazione ecco perché vedo che anche i
è recenti ricerche pregevoli e di e di giovani cosa molto importante
E per quanto riguarda Buozzi
Si è una tendenza che
Aver lasciato sempre un po'perplesso ecco
Quello di indagare quello che non si può più indagare a cinquanta anni di distanza
E quindi
Di il film mille di
Portare avanti delle ipotesi che se documentabili non sono non è il caso che siano sollevate
In proposito io voglio qui
Da dare la comunicazione che
Ho condotto una piccola ricerca
E ai tentativi dei socialisti per liberare Buozzi
Voi il con l'azione militare vuoi con la corruzione il vecchio architetto si accompagnò
Anche un tentativo venga di roba per un'azione verso via Tasso azione che testimonianza nelle memorie di Franco Calamandrei
Il comandante dei gatti di Roma dove nel suo libro vita indivisibile parla proprio di un'azione verso via Tasso in quell'aprile nel quale già detenuto Bruno Buozzi
Tale di l'intenzione documentata anche da libro di
Di Bentivegna Achtung Banditi a a pagina centoventotto e infine Giovanni l'attuale il professor Mario fiorentini
Il comandante della delle squadre dei di di una delle squadre dei gatti di Roma così mi scrive il tentativo di agire in via Tasso
Fu ripreso dopo l'arresto di Bruno Buozzi anche per il costo sollecitati dai socialisti Ernesto borghesi che desto borghesi un componente del gatto ma il figlio di Giovanni borghesi un ferroviere socialista
E Dio in un secondo tempo Bentivegna fumi più decisi ma vi fu un'esitazione per l'arresto poi di Salinari e di Calamandrei ma io continuo a insistere per tua relazione che avevo studiato nei minimi dettagli
Due gruppi di partigiani dovevano partire dalla carbonaia di via Marco Aurelio vicino al Colosseo
E dalla Trattoria di Timoteo Bernardini situate a breve distanza da piazzale San Giovanni ecco quindi anche idea di Roma cerca purtroppo sfortunatamente di liberare i prigionieri via Tasso e segnatamente Bruno Buozzi e questo deve credo che debba essere ricordato per completare la figura questo sindacalista
Ringrazio particolarmente
Piero Boni
Il suo nuovo contributo Fibonacci
Ringrazio anche di queste ultime comunicazioni che attengono a un tema che forse un giorno potrà formare oggetto di maggiori approfondimenti
E ricordo che Boni ha già contribuito in passato
Boni presidente della Fondazione Brodolini come tutti sapete promotrice di questo incontro ha già contribuito nel passato mi pare nel mille novecentottantaquattro dieci anni fa nel quarantennio della morte di Buozzi
Ha un'opera relativa proprio a quel patto di Roma Bruno Buozzi e il Patto di Roma del quale ci ha giustamente sottolineato alcuni dei fondamentali connotati come avevo detto all'inizio è uscito in questi giorni io non l'ho ancora potuto scorrere ed è stato fatto dono in questo momento questa mattina il volume sindacato e riformismo a cura di Aldo forbice che pure tra coloro che sono iscritti per questa mattina
Il che raccoglie Bruno Buozzi scritti e discorsi dal mille novecentodieci al quarantatré e che sono appunto
Che rappresenta appunto la migliore raccolta di fonti per farsi un'idea precisa di queste varie
Fasi del sindacalismo di Buozzi del sindacalismo riformista in generale
Alle quali Boni ha accennato l'opera non posso non ricordare che l'opera prima diciamo in questa materia lunga biografia di Buozzi del primo volumetto di Gino castagno
Nella quale molti di questi passi anche importanti lettere sono riportati ma certamente poteva vere poter fruire adesso di una raccolta assolutamente così completa fa fare un notevole passo alla nostra storiografia
Allora adesso vi sarebbe tra gli iscritti che debbono prendere la parola Fernando Cordova è presente
Nell'ordine se Cordova non c'è passerei senz'altro la forbice
Forbice presente
Mi scuso gli aveva anticipato questa notizia grazie
Grazie
Anche se
Regia la seduta
Ovviamente
Anticipato dal
Tali che ringrazio anche se il dalla si sente
Basta ecco il botto
Senta adesso se dicevo che ringrazio del presidente Vassalli per le le cose molto carine che ha detto sullo mio lavoro son vuote sì
Il mio intervento naturalmente molto schematico e limitato perché non farò una relazione come quella di del sabato che era estremamente documentata
E quelle la geografia politiche e sindacali Bruno Buozzi vorrei soffermarmi soltanto su alcuni aspetti particolari naturalmente in modo come ho detto prima sintetico
Vorrei ricordare come premessa che questi Buozzi del suo brutale e ancora oggi misterioso assassinio
Si sta riparlando proprio in questi giorni a cinquant'anni dalla morte aproposito dell'iniziativa dalla procura militare della procura militare della Repubblica di Roma che ha riaperto in seguito al caso RC Rebecca i dossier sui responsabili di alcuni gravi crimini di guerra commesse dai nazisti nel nostro Paese
Fra questi l'eccidio della Storta sulla via Cassia
Dove come tutti sappiamo alla vigilia della liberazione di Roma
Sono stati uccisi quattordici antifascisti tra cui appunto Buozzi
Che provenivano da via Tasso rimane come è stato detto anche da Piero Boni ancora misterioso il motivo del trasferimento motivo del Della Morte Spal motivo del trasferimento di quei quattordici prigionieri verso il Nord
E perché sia stato dato l'ordine di fucilare
Ora la procura militare sembra sia sulle tracce di altri sei criminale di guerra è molto probabile che anche su questi eccidio si possa forse dopo cinquant'anni fare un po'di luce
Del resto e i misteri degli ultimi mesi di vita che interessano nel nostro Buozzi sono tanti sin dal momento del suo arresto
In una biografia del leader riformista che ho pubblicato dieci anni fa come appunto di contava prima Vassalle
Avevo inserito un capitolo dal titolo ipotesi inquietanti
Riflettendo su perplessità interrogativi e sua accuse precise provenienti da amici di Buozzi in ordine a possibili responsabilità o complicità anche purtroppo gli uomini della sinistra
Ho avuto in tutti questi anni incoraggiamenti a proseguire questa iniziativa di ricerca della verità
Nelle testimonianze
Negli scarsi documenti orali e scritti di antifascisti gli amici estimatori studiosi di Buozzi ho ritrovato prima e dopo la pubblicazione
Di del libero gli stessi inquietanti interrogativi
Del resto quelle preoccupazione vivissime fra gli amici e i compagni di lotta del dirigente sindacale scomparso spensero nell'immediato dopoguerra a chiedere e sollecitare al segretario del partito socialista Pietro Nenni
Un'inchiesta per accertare tutti gli elementi che avevano portato all'arresto e all'uccisione di Buozzi
Questa circostanza mi è stata riferita in una testimonianza riportata nel mio libro da Matteo Matteotti
Diceva Matteotti
La vedova di Bruno sosteneva e non era la sola che Buozzi sia stato arrestato da un agente che sapeva esattamente che la carta d'identità intestato all'ingegner Mario Alberti corrispondeva al nome del sindacalista
La moglie era cioè convinta che Bruno fosse stato individuato e che con una soffiata si sia voluto come si dice in termini piuttosto cinici levare di mezzo
Ci sono molte circostanze oscure continua sempre Matteotti
Testimonianze contraddittorie che andrebbero chiarite ed è per questo che Rina Buozzi chiese a Nenni di promuovere un'inchiesta
Sin qui le parole di Matteo anche Giovanni Canini che fu molto vicino a Buozzi nemesi della clandestinità romana scrisse questo delitto resta come un punto interrogativo al quale ormai nessuno saprà più dare risposta
Però se io ne avessi l'autorità andrai a fondo con le indagini
Forse sarebbero assolti coloro i quali vengono ingiustamente additati come incrimina Abbili
Mentre e questa è forse la cosa più verosimile potrebbero emergere delle pesanti responsabilità per persone o enti a cui nessuno pensa ma intanto restiamo all'oscuro
Cosa intendeva dire Canini con persone ed enti e cosa intendeva dire un altro amico personale di Buozzi il sindacalista Arturo Chiari che è stato poi uno dei fondatori della UIL
Quando scriveva che la migliore commemorazione di Buozzi la potremo fare solo il giorno che saremmo arrivati a stabilire con esattezza i motivi per cui gli fu impedito di raggiungere Salerno e quello del suo arresto
E ancora fra i tanti interrogativi sollevati da più parti ricordiamo la provocazione del giornalista del Popolo giurista cattolico Luigi Bellotti che scrisse due ore prima erano arrivati a Regina Coeli ma sappiamo questo è stato un suo errore perché sappiamo che Buozzi
è stato rinchiuso a via Tasso non era mai stato a Regina Coeli
I nazisti che scrive sempre Bellotti di nazisti come elenco gli ostaggi militari da prelevare
Uno di questi militari però era stato depennato e al suo posto era stato aggiunto il nome di un borghese il nome di Bruno Buozzi
Il militare depennato si è poi salvato e questo particolare sembra accertato ai nazisti premevano gli ostaggi militare che potete scambiare con i loro prigionieri fatti da partigiani al nord
Mentre gli ostaggi borghesi alloro non interessavano direttamente
A questo punto avviene di fatto inspiegabile è questa non è una leggenda perché appena fuori Roma i preziosi ostaggi tanto utili al nord sono stati fucilati
Sarà stato non è qui sia sarà stata una fatalità ma per fugare le leggende sarebbe bene che si facessero ricerche accurate per appurare tutta la verità queste sono sempre le e il testo di Bellotti
Come si vede gli interrogativi si susseguivano un agente segreto americano Peter Tomkins che il posso presidente la Salle conosciuto molto bene durante i mesi della clandestinità romana che operò appunto a Roma durante l'occupazione nazista scrisse in seguito un bellissimo libro dal titolo una spia Roma
In cui a costo anche il nome del vice del colonnello Kappler anzi scrisse che qui addirittura si trovò a a giocare a carte con no cono epici Trebbi
Alla responsabilità dell'eccidio dalla stolta il libro uscì in Italia nei primi anni Sessanta ma nessuno ci fece caso
Sempre nel mio libro di dieci anni fa si avanza un'ipotesi si analizzano documenti e testimonianze ma certo siamo ben lontani dall'aver ricostruito la dinamica dei fatti relativi all'arresto e all'uccisione del sindacalista socialista
Non esistono prove inoppugnabili
Di soffiate di compagni di lotta e in questo ha ragione Boni non ci sono prove documenti certi non posso
Conferma
Non ci sono azioni soffiate cedole delle prove sulle soffiate di azione per eliminare un personaggio scomodo perché certo Buozzi
Scomodo lo era
Lo era per la sua estrema coerenza la sua concezione riformista dalla politica sindacale
Se si dovesse dunque processare qualcuno almeno di svolte clamorose che potranno venire dalle inchieste dalla procura militare di Roma il processo non potrebbe essere che indiziario
Non esistendo prove documentarie o testimoni Ali realmente inconfutabili
Le ipotesi inquietanti dunque rimango rimangono sospese per in molti misteri ancora non chiariti rimangono perché altre volte durante la Resistenza come i fatti ormai notti del triangolo Della Morte hanno rivelato di recente a distanza di di di decenni
Spesso storie tragiche dell'antifascismo all'apparenza chiare si sono rivelate col tempo inquinate
Perché improvvisamente il finale rappresentato connotati e colori politici diversi con l'entrata in scena ti protagonisti inattesi e imprevedibili
Un caso estremamente significativo e quello dei sindacalisti socialisti Paolo Fabbri e Giuseppe Bentivoglio
Un caso che è stato ricordato di recente da Luciano lama proprio in occasione il nove giugno in occasione del celebrazione del cinquantesimo anniversario del Patto di Roma
L'ex segretario generale della CGIL che appunto presiedeva la manifestazione ha detto che quei due sindacalisti The ritorno a Bologna
Di Tano da Napoli dove avevano partecipato a un convegno sindacale
In cui poi lo stesso lama io ero un era un fatto che francamente non conoscevo Paolo ha rivelato lo stesso Lamarr Lamela presente questo convegno di Napoli
Lama disse che questi due sì dirigente sindacale rientrando Bologna erano stati uccisi dai nazifascisti
L'Ama però non ha precisato che i due sindacalisti erano stati assassinati sì ma da partigiani comunisti
Come accertato in seguito accertato questi anni insomma anche varie inchieste comunque una nell'immediato dopoguerra dalla l'autorità giudiziaria
Naturalmente non intendiamo fare alcun accostamento per carità o parallelo fra questo caso
Su cui peraltro non è mai stata fatta piena giustizia c'è il caso Buozzi
Per il dirigente sindacale e ampiamente provato l'assassinio da parte dell'Essex i dubbi e le perplessità rimangono sulle circostanze dell'arresto sul progettato non attuato trasferimento assurdo
Attraverso linee tedesche e per altri fatti la mancata liberazione da via Tasso ecco buoni prima confermava i tentativi fatti anche da il gatto romani
Nonostante i diversi tentativi eccetera
Del resto questi interrogativi e perplessità si sono negli anni susseguiti perché come si è detto prima Buozzi era un personaggio scomodo e non facilmente controllabile politicamente
Questo lo sapevano i dirigenti del suo partito da Nenni e Saragat Pertini e lo sapevano molto bene dirigente del Pci
E i sindacalisti e sindacalisti comunisti Cometti Vittorio e Roveda che gli furono amici ma anche nemici
Come hanno confermato le lettere e i rapporti che questi ultimi inviavano periodicamente ai leader del loro partito
Certo la stima dell'uomo e il carisma di Buozzi esercitavano un ascendente fortissimo sugli interlocutori
Ma mentre sindacalisti cattolici come grandi Rapelli nutrivano
Per il sindacalista socialista un una grande fiducia gli esponenti di esponenti comunisti apparivano critici diffidenti talvolta dichiaratamente ostili
Atteggiamenti profondamente diversi da quelli espressi da i Vittorio Roveda e altri dirigenti comunisti in occasione di commemorazioni e celebrazioni
Essi in quelle occasioni facevano di tutto per far passare Buozzi come un martire vicino al loro un compagno di lotta onesto anche se un po'strambo è invecchiato che se non fosse stato ucciso avrebbe prima o poi capito
Pessima di Vittorio Roveda hanno cercato di accreditare questa immagine i sei anni dopo la scomparsa di borse Giovanni Roveda scrisse sull'Unità sette giugno mille novecentocinquantaquattro
Oggi vi sono movimenti scissionisti che afferma di seguire la dottrina di Buozzi ci si riferiva ovviamente alla CISL e allora Halloween e definiscono questo nostro grande dirigente come un riformista
Se Buozzi fosse vivo se non ci fosse stato strappato dagli assassini nazifascisti
Vuol si sarebbe oggi al nostro fianco come reagì all'intransigenza dei padroni al tempo dell'occupazione delle fabbriche per i miglioramenti salariali Buozzi non sarebbe un riformista come non lo è mai stato era dunque proprio riformismo la fedeltà di Buozzi alle idee politiche di Turati Treves Modigliani Matteotti che non piaceva ai comunisti
Del resto neppure Giuseppe Di Vittorio di cui certo non intendiamo disconoscere le sue discutibili doti umane e le sue capacità di grande dirigente sindacale
Mostrava simpatie politiche per Buozzi e lo definiva inveterato nelle sue concessioni riformiste
Nei suoi rapporti alla direzione ma questo in senso ovviamente spregiativo perché oggi potrebbe essere un complimento
Messo in rapporto alla direzione del PC scriveva si sentono dire
Pubblico per carità di classe d'unità d'azione
Egli giunge a dire per esempio che la più parte delle leggi sindacali fasciste dei contratti di lavoro
La Carta del lavoro sono ottime cose le quali basterà cambiare qualche parola per la forma e potremmo apporvi la nostra firma
Tredici febbraio delle quarantaquattro
Un giudizio molto severo quello del futuro leader della CGIL che puntava a screditare il più possibile il dirigente sindacale socialista
La diffidenza rasenta poi l'aperta ostilità di fronte al fermo atteggiamento di Buozzi sul modello della nuova confederazione sindacale unitaria da costruire
E gli puntava forse
Può sì
Memore dell'esperienza del ci della cooperazione genera lavoro fascista sulle federazioni e i sindacati di categoria
Mentre di Vittorio tendeva a dare un forte potere alle Camere del lavoro ipotizzando un ruolo politico per queste strutture orizzontali
I cattolici appoggiavano Buozzi ma al loro interno già allora apparivano divisi i dirigenti sindacali comunisti cercavano in tutti in modo di impedire un allineamento
Socio carta che così veniva diede nominati nei verbali interni sindacalisti socialisti cattolici recentemente per brevità
Nel libro di Michele Pistillo risparmio tutta la citazione il
Viene riportato anche questa notazione di Nick abbreviativo di Nicoletti nome di battaglia di Vittorio il nostro amico
Carte cioè Gronchi perché
Di tale ho incontrato don che sempre poi nel tentativo di dividere un po'questo fronte
è sostanzialmente d'accordo con Buozzi sulla obbligatorietà del sindacato unico con quote obbligatorie sul tipo di quello fascista
Questa discussione su sindacato unico obbligatorio un modello che inizialmente i sindacalisti cattolici prediligevano anche se la consideravano però una fase di passaggio per la costituzione di un sindacato moderno di tipo associativo e volontaristico fu molto aspra
Vuote si trovò a mediare fra le diverse tesi e finì anch'esso sotto il bersaglio duro dei sindacalisti comunisti che minacciarono di non partecipare
Se si fosse insistito in quella direzione al processo unitario già si ipotizzava una sorta di nuovo pluralismo sindacale
Simile a quello tra fascisti
Prosperità comunista nei confronti dei riformisti e di Buozzi come loro leader era cresciuta in occasione dell'assemblea di Bari
Dove cinquecento delegati sindacali e le regioni meridionali il ventotto gennaio del quarantaquattro avevano ricostituito la Confederazione generale del lavoro
E leggenda sorpresa Bruno Buozzi segretario generale e vice segretario il comunista Roveda e il cattolico grande sprezzante è stato il commento dei comunisti che definivano annovera e dei socialisti l'iniziativa di Bari
E in una nota si affermava i socialisti fanno questo perché Buozzi è stato nominato presidente attualmente è un errore perché in realtà era segreta
Ciò non è corretto da parte loro ben sapendo che noi contestiamo tale nomina e la questione e in discussione tra noi Buozzi è arrivato a sostenere nel campo sindacale tesi del più pur Clinton riformismo
Sostenuto sempre dalla direzione del partito
Il socialista Oreste Rizzardo venti che come molte di noi sanno non fu affatto riformista ma bensì fu sionista quindi molto vicino ai comunisti venne addirittura accusato di aver manovrato per favorire l'elezione di Buozzi
Quando ed è lo stesso Rizzardi a dichiararlo la proposta della segreteria a Buozzi era stata avanzata dal dirigente sindacale comunista meridionale Raffaele Pastore
Nessuna manovra politica dunque ma semplicemente la conferma di come Parisse naturale allora la candidatura di Buozzi alla massima carica della Confederazione per il prestigio di cui godeva per il carisma di cui si è detto
Del resto
Lo riconobbe lo stesso Di Vittorio
Però solo in occasione dei no oppure azione del monumento Buozzi al cimitero del Verano
Vuote disse di Vittorio è stato tolto con violenza la grande confederazione italiana del lavoro della quale egli sarebbe stato il capo naturale
Un riconoscimento troppo tardivo che conferma l'ambiguità dei sindacalisti comunisti di quegli anni di quegli anni difficili una politica che condizionò poi pesantemente i quattro anni di CGIL unitaria originata proprio da quel patto che Roma voluto e costruito faticosamente da Buozzi ma troppo condizionato io in questo dissento dal anche da le cose che diceva prima Piero Boni perché io anch'io sono faccio parte diciamo di quelli storici del sindacato come i che sostengo che combatto è durato unità sindacale durata pochissimo per questo forte condizionamento da parte dei partiti d'arresto a quell'epoca i ruoli erano talmente confusi che si occupava di politica si occupava anche di sindacato
E questo è facilmente documentabili anche a tutta la fase delle trattative
Clandestina durante a Roma durante appunto in cui Buozzi trovò può scrittorio Roveda gli altri stavano discutere sia con sindacalisti ma con i partiti condono persino con Gronchi persino corno
Sia con De Gasperi ex documentato anche dalle lettere recenti gli storici cattolici
E quindi proprio per queste gracilità
Questo questo condizionamento dei partiti del CLN una gracilità un vizio d'origine che si dovette ben presto rivelare fatale all'unità sindacale
Allora grazie forbice alla presidenza è sembrato che l'arduo tema affrontato da Aldo forbice potesse inserirsi in questa odierna celebrazione storica
E infatti sarebbe assurdo
Ritenere estraneo al nostro dibattito
Che è un dibattito storico sui nostri martiri sui nostri caduti
Non dare spazio a ciò che attiene alla ricostruzione della loro morte
Nelle loro case e delle cause immediate o immediata
Del resto forbice ha scritto interamente il testo che ci ha letto
E questo è segno della sua consapevolezza della necessità di un controllo estremamente attento
Sulle ipotesi o supposizioni
Che egli ci ha ricordato
Tema e vecchio
In un libro di forbice di anni addietro anch'io resi testimonianze che sono stampate in quel libro
Testimonianze le quali peraltro ovviamente riguardano esclusivamente mancato invio di Buozzi a Bari dove fu sostituito da Rizzato e non possono riguardare le ultime non poteva non riguardare le ultime più tragiche circa le stragi che circostanze perché io ero dal molo lungo tempo detenuto in via Tasso nelle mani se
Ma
Non credo che dobbiamo che possiamo sviluppare oltre lungo questo dibattito Boni si è limitato a fare degli accenni a tentativi a notizie sui tentativi di partigiani romani anche comunisti per un attacco a via Tasso per liberare Buozzi
Che se mai un ulteriore
Discussione raccolta di documenti raccolta di testimonianze su questi tragici mesi posso essere fatto in un ambito più ristretto in una tavola più ristretta mentre qui occuperebbe ci devi avrebbe fortemente compito principale il ripeto rispetto al quale compito principale è certamente una ricostruzione di questi tragici momenti non è assolutamente estranea
Io penso non voglio avviare per carità la discussione penso che ci siano stati una serie incredibile di fatalità come avvengono negli anni di guerra e di guerre terribili di occupazioni
Come quelle e che non possano essere soprattutto io personalmente sono convinto che non ci possa essere su un legame perché ripeto il primo fatto sono stato testimone che ci possa essere nessun legame tra la mancanza la mancata partenza di Bruno Buozzi
Bari sul sottomarino inglese inglese dicono io secondo me era organizzato dagli americani quanto io sapevo comunque può darsi che sottomarino fosse di marche inglesi
Il ventitré gennaio del mille novecentoquarantaquattro e tragiche circostanze dell'aprile dello stesso
Comunque ripeto
Se vi sarà motivo se qualcuno ritiene che vi sia motivo di prolungare questa discussione attraverso testimonianze penso che dovrebbe essere fatta in un sede ad hoc non in una sede si ripete ovviamente fa in una sede in cui tematica resti precisamente circoscritta e dia luogo a quegli ulteriori approfondimenti a cui le ipotesi portate avanti da Aldo forbice e certo non per primo da lui
Allora dato luogo
Adesso allora proseguendo negli interventi io vedo Giuseppe Bianchi è presente
No allora ha detto Zeffiro Ciuffoletti è presente
Neanche allora vorrei dare la parola per un momento alla signora Anna Maria Angrisani che le ha chiesto se la signora è pronta
Ecco si sente si questa istanza
Si sente deve deve puntare g quel bottoncino piombo perfino è rosso Arcis gesti quando il bottoncino diventa lo farò è chiaro si sono allora si fece avanti dovrebbe si estinse allora va be'ecco brevissimamente giocare tutte le testimonianze
Io non so se sia stata già detta ombra
Giacomo Matteotti era di origine Banderas regalava Ardizzone ora in preserale che ognuno studiato e che tra l'altro di nacque mia nonna
Ecco era molto diffuso se un un secolare senza dia autonomia regionale di libertà mi buongoverno e ricorda che Cesare Battisti a Trevisani novecentoundici disse
Abbattiamo l'impero asburgico ma conserviamo l'amministrazione austriaca che perfetta
Quindi poiché nella Val di Sole forse per la vicinanza con Milano si era diffuso un grande visivamente un socialismo quella pratica anche lo storico Valenti cara cugina mia nonna
La & Cesare Battisti mica dire Matteotti
Ecco mi pare molto importante per senza interessi o volerti imporre spiega molte cose appunto questa autonomia amministrativi era io trovata ricostituzione di questi Paesi
Già appartenente al quindicesimo secolo quindi dove appunto al tennis testi densi principi democratici
Secondo punto io non posso citare il giornale che ancora non era nata ma mio padre Antonio a Renzi era redattore
Di un giornale di cui era direttore già compare che ottiene pare fosse del sindacato ferrovieri
Terza cosa che volevo dire io sono stata amica di Camilla Ravera una delle fondatrici del Partito Comunista Italiano negli ultimi anni Aviva dei ripensamenti sulla scissione di Livorno del ventuno grazie a Fini
Ringraziamo di questo contributo anche se così breve perché come sappiamo tutto contribuisce alla ricostruzione della storia e quanto meno ad una sua ad una rimeditazione
I suoi momenti allora adesso avrei tra gli iscritti Pietro Merli Brandini è presente
Neanche per idea Adolfo Pepe presente prego Adolfo Pepe di prendere la parola
Come significa poi dopo ci sostituiamo si
No no riscoprì grazie prego la ringrazio
Ma il mio è un re naturalmente un intervento nono
Non ho preparato un testo iscritto anche perché impegna accademici mi hanno impedito ieri di ascoltare le relazioni di carissimi colleghi amici come Simona Colarizi alce odiosa che Gaetano Arfè
Quindi mi sulla base della conoscenza delle le cose delle riflessioni degli studi che questi amici hanno ripetutamente svolto su cui i temi che hanno affrontato volevo anch'io
Come dire riflettere storicamente su alcune questioni connesse alla storia del sindacato di cui Bossi rappresenta sicuramente una delle figure centra
La storia del sindacato è una storia nella quale
Ci sono state polemiche tra gruppi
Politico ideologici
Molto forte molto aspra
E i contrasti
Hanno avuto ripercussioni eredi anche sulle relazioni interpersonali
Credo che tutto questo sarebbe impensabile
Sarebbe fuori dalla agire dal vivere umano
Cita la logica stessa della lotta politica nelle organizzazioni complesse
Per Bossi è stato al centro di molti
Di questi scontro
Certo il riferimento allo scontro politico con Giuseppe Di Vittorio
Assolutamente pertinente
Credo che i termini della questione e della contrapposizione delle prospettive dei modelli sindacali
Sia stata molto forte
E tuttavia
Ritengo assolutamente inaccettabile
Cioè qualsiasi forma di non dico collegamento
Ma di ragionamento storico
Che in qualche misura tende a
Porre all'interno di un medesimo appunto ragionamento
Ray questioni che attengono alla contrapposizione politico ideologica anche fortissima
Con le questioni che attengono alla diremmo oggi dal Codice Penale
Ecco perché
Tutto il mondo del sovversivi Isma'italiano perché di questo grosso modo parliamo che si forma la fine dell'Ottocento
è un mondo estremamente turbolento
è un mondo nel quale per molti decenni c'è stato di tutto dalle relazioni familiari e personali alle delazioni
Dalla scontro politico con motivazioni tra virgolette pure allo scontro politico con motivazioni impure di tutto
E naturalmente i maggiori protagonisti di questa vicenda sono stati sicuramente solcati sono stati per molto tempo
Come dire coprotagonisti
Di questo e non poteva probabilmente essere diversamente
Un movimento che nasceva fuori e contro la legge e le istituzioni
Perché di questo si tratta
Un movimento che fino al
Secondo dopoguerra rappresentava
Un mondo di valori oltre che un mondo umano altri rispetto
Al mondo codificato nei valori pene libici non poteva non intersecare questo mondo in maniera sicuramente anomala difficile
Il confine tra comportamento e Codice coerente e comportamento del Codice al di là
Era molto sottili
E lo è sempre stato
Io voglio ricordare che prima del contrasto e del conflitto asterremo con i comunisti
Che son caduto il periodo che va dagli anni Venti agli anni quaranta
Che Morsi fu protagonista per lo meno di un altro altrettanto aspre Asimo sconto negli anni dieci venti
E lo scontro con i sindacalisti rivoluzionari scontro di dimensioni umanamente
Politicamente idealmente altrettanto drammatico lacerante dirompente
Cioè Buozzi si trovò
E credo che nella relazione di Alceo ieri ne sia stata fatta menzione perché c'ero è stato uno tra i primi e maggiori studiosi del sindacalismo rivoluzionario e al tempo stesso del riformismo
E lo scontro con gli uomini gli ambienti del sindacalismo rivoluzionario
Esso stesso uno dei filoni più irregolari più turbolenti della movimento operaio di cui Di Vittorio è la parte di cui Di Vittorio era parte dell'altra il più attivi a partire dal dagli anni dieci
E dicevo questo scontro fu per Buozzi la come dire la
La casa il nuovo il terreno sul quale si è venuto formando come uomo e come dirigente come leader sindacale
Alla sicuramente Alceo ricordato che la leadership di Bossi del resto nel volume sulla strada fionde Piero
Ne ha trattato che la leadership di Bossi se formalmente
E si afferma a negli anni nei primissimi anni dieci a dopo una drammatica crisi di questa quel organizzazione che sembrava ridotta
Al lumicino è la vita leadership e la conquista dopo il durissimo sciopero di Torino automobilistico
Nel quale appunto i sindacalisti rivoluzionari erano riusciti in qualche modo a soppiantare l'egemonia della della FIOM e Buozzi parte da questa sconfitta
Alla testa di questo c'era Fulvio Zotti un famoso sindacalista rivoluzionario non di Torino che si spostava come allora si usava i sindacalisti rivoluzionari erano itineranti secondo il modello americano
Si spostavano è appunto questo pulsioni giochi era riuscito in qualche modo soprattutto
Attraverso il controllo delle masserie disorganizzati a far pendere a quel movimento operaio torinese informazione una posizione nettamente contraria la FIOM e Buozzi partita lì
Bozzi partita la riconquista diciamo di Torino della organizzazione sindacale di Torino anche per far fronte all'altro punto forte del sindacalismo rivoluzionario che era a Milano che proprio nel mille novecentotredici era teatro di grandi scioperi il primo sciopero generale nazionale ad oltranza proclamato dai sindacalisti rivoluzionari nell'agosto del mille novecentotredici ad oltranza cioè senza
Piero che è un sindacalista sa bene senza poi fissare la data di chiusura dello sciopero che è matto più rivoluzionario che si può immaginare non c'è oltre quello ovviamente dell'insurrezione in armi
E quello nel quale si proclama lo sciopero generale ad oltranza senza data di chiusura
E i sindacalisti rivoluzionari riuscirono a proclamare cammina da Milano uno sciopero generale ad oltranza nazionali di tutto il settore industriale
A testimonianza del grado di egemonia che avevano raggiunto non solo nel capoluogo lombardo ma che loro immaginano di avere sul tutto il proletariato italiano e Buozzi
Di fronte alla crisi dalla Confederazione generale del lavoro diretta da Nicola che sbandò visibilmente anzi Rigola era dimissionario in quel momento fu Buozzi attenere forte diciamo così il le idee della sindacalismo della FIOM ma del sindacalismo riformista
Bossi fu al centro e questo mi premeva sottolineare per questo ho fatto questa premessa per capire Buozzi dobbiamo capire a mio giudizio e dobbiamo ragionare su con una analisi differenziale
E cioè partendo dal
Dai bersagli polemici che storicamente Bossi si è venuto a trovare di fronte
Le differenze prime maggiori sono nel mondo del sindacalismo riformista un universo estremamente differenziato si sbaglia moltissimo
Sul piano dell'analisi storica nel voler dare un'etichetta unica al sindacalismo rivoluzionario al sindacalismo riformista
Così come oggi gli storici più attenti penso a Maurizio Antonioli
Sono concordi nel sostenere che lo stesso sindacalismo rivoluzionario non è altrimenti leggibile storicamente se non con una Teoria della differenziazione a scala territoriale a scala ideologici ebbene per non farla lunghissima ovviamente volevo ricordare come il contrasto maggiore le due concezioni che più si contrappongono fino alla i primi anni venti sono proprio quelle tra virgola che Buozzi
Qui con la stabilità del segretario generale della CGIL ed era l'esponente di un mondo sindacale profondo radicato che mediava insieme tradizioni corporative opera isterie
E contemporaneamente tradizioni legate soprattutto al modello tedesco di forte importanza della organizzazione sindacale nei rapporti con lo Stato
Nicola è uno dei primissimi teorici della rapporto tra organizzazione sindacale è stato come condizione per il sindacato di affermazione
Ebbene la virgola e Buozzi vi è una differenza di concezione sindacale profondissima
Che trova varie forme di espressione ma
Che trova una testimonianza eclatante nel contrasto che i due hanno nel mille novecento otto nove sul Progetto che svicola mancia del Partito del lavoro
Quando Rigola lancia l'ipotesi del Partito del lavoro voi sapete del sei era nato il labor particina in tutta Europa c'era questo contrasto tra il modello inglese il modello tedesco
Regola in qualche modo in qualche modo intuisce cerca di che applicare all'Italia
Un modello di questo genere una forte CGIL
Sul modello tedesco poteva dar vita a una propria rappresentanza politico parlamentare sul modello inglese
E dunque nel mille novecento se otto nove di fronte alla crisi del partito c'è questa continuità il Partito socialista io non so come sia vissuto cent'anni perché noi storici lo troviamo sempre in crisi
In cui si quattro inglesi nel sette continuamente comunque nel mille novecento otto il Partito socialista benché diretto dai riformisti catturati e c'era era in crisi all'amico lancia questa idea del Partito del lavoro
Si apre un grande dibattito nel mondo sindacale e politico ti con più forza respinge con più coerenza l'argomentazione e con più autorevolezza respinge questa prospettiva buone Bossi non accetta questa prospettiva ribadisce con forza e il sindacato è il sindacato ha un ruolo fondamentale
Ma che il Partito Socialista
Una forza politica della quale il sindacato non può divenire né il protettore né in qualche modo può divenire l'ispirato
I contrasti tra tra i due poli lo sapete troveranno al un punto fondamentale di differenziazione di fronte all'esperienza fascista
Piccola è una parte del gruppo dirigente confederale daranno vita all'Associazione per i problemi del lavoro
Che nascerà da una riflessione questo ci fa venire nel merito di alcune considerazioni qua ascoltato prima con interna che nasce da una considerata una valutazione che viene fatta ben presto
Sulla legge del ventisei quasi coeva nella quale questi uomini questi accusa Silvia dirigenti sindacali ma importanti appena cioè non di secondo piano unitaria ispirati da Arrigo nella sostanza
I colloqui il fascismo al di là delle modalità originarie basate sulla violenza con cui è riuscito a conquistare l'egemonia sulla classe operaia sui lavoratori e sul sindacato qui in realtà si è realizzato una larga parte del disegno riformista
Qui le masse sono dello Stato direbbe Polito gli atti del trentacinque qui chiamasse stanno nello stato qui il sindacato qua
Potere di rappresentanza quella cosa nei i sindacalisti riformisti avevano continuamente ricercarlo negli anni precedenti qui c'è il contratto per legge è altra cosa che nell'età liberale non si riusciva a fare il contratto non era un contratto era una convenzione spesso i padroni la disattende Ivano Rivola di fronte a questo dice qui si realizza larga parte il nostro disegno atti combatte
Mettiamoci a studiare le soluzioni tecniche diamo a costoro che sono degli improvvisatori sindacali il contributo della nostra competenza tecnica
E Mussolini voi lo sapete in qualche modo è tentato da queste soluzioni li asseconda e in qualche misura consente all'associazione di regola di vita
A fronte di questo c'è un uomo che invece in qualche misura si erge su una posizione completamente opposte e che vuole
E Luigi che segretario ultimo segretario della confederazione si oppone stando a Parigi e condanna duramente l'autoscioglimento della CDL
Che si realizza nel mille novecentoventisette ed è lui che soprattutto per farla breve ovviamente scrive libro famosissimo che noi abbiamo con la Fondazione qui tradotto e stampato la Fondazione Brodolini
Sindacalismo il fascismo che fissa per la prima volta uno degli atti ai tipi interpretativi del sindacalismo fascista che poi è rimasto quello secondo il quale il sindacalismo fascista invece un sindacalismo finto è un sindacalismo burocratico non rappresentativo
Ottenuto su una base inaccettabile di coercizione morale e di violenza originaria che ne inficia l'intera struttura
Ora come si collega nudo
Storiografico come si collega questo
Con le posizioni di Bossi nel periodo che precedono il Patto di Roma e la discussione
Nessuno
Più di Bossi avrebbe dovuto per così dire respingere qualsiasi tentativo o qualsiasi illusione di recuperare pezzi di esperienze del sindacalismo fascista
Ma attesi sul riconoscimento giuridico del sindacato sull'istituzione all'istmo come si dirà loro
E la crisi in base al quale il sindacato vistato attraverso il riconoscimento giuridico dava maggiori garanzie non poteva certo essere interpretato come una riflessione positiva sulle esperienze corporativa
Che si realizzano in Italia a partire dal trentaquattro
E allora
E allora
Io credo che bisogna ristudiare con attenzione
La riflessione
E l'esperienza che Buozzi perché stiamo parlando di lui ma in genere il mondo sindacale antifascista svolge durante gli anni Trenta
Su questo noi non abbiamo devo dire delle conoscenze complesse
Neppure sul sindacato fascista di questo periodo abbiamo avuto una ricostruzione ancora precisa io parlo del sindacato fascista come istituzione come struttura abbiamo conoscenza di documenti articoli alcune interpretazioni le ben note tesi di fare di Renzo De Felice eccetera
Ma soprattutto noi non conosciamo che cosa ha di fatto avvenne soprattutto a Parigi dei contatti nelle riflessioni
Che questi uomini che svolgono sulla evoluzione del sistema sindacale in Italia ma a livello internazionale
Perché questi sono gli anni nei quali in America c'è negli Stati Uniti c'è la grande esperienza del ceo
Sono gli anni in cui in Russia c'è la pianificazione e la programmazione che che annulla di fatto sempre più la specificità
Sindacale sono gli anni in cui negli altri Paesi europei occidentali si mettono le basi del Vespa
Del sistema di me
Ricordare vigliacco ordine del trenta sedi Palazzo Matignon
Ricordatevi che nel negli anni immediatamente successivi ci sarà che in Inghilterra il piano Beveridge e che praticamente alle origini dello stato sociale inglese
Ricordatevi che
Il nazismo per altri versi operava una ristrutturazione delle funzioni sindacali nel senso di trasformare il sindacato in una organismo di nazionalizzazione propagandistica delle masse
Erano cioè in atto negli anni Trenta delle profondissime trasformazione che attendeva non proprio alla funzione alla natura della organizzazione sindacale nella società capitalismo di massa
Nella fase del fordismo che in Italia appena si avviava ma che negli altri Paesi europei era già molto avanzata e che a stava provocando risultati effetti profondissimo
E allora bisogna comprendere e capire
In che senso queste esperienze abbiano influito sulla riflessione di quegli uomini che erano nati al sindacalismo in un'altra epoca
Nell'epoca in cui l'equilibrio
Politico economico era abbandonato non sul sì sul modello sindacale industriale
Ma sicuramente su un modello sindacale a base agricolo manifatturiera la vecchia CDL era il risultato di un compromesso tra il modello agricolo il modello edile
Sostanzialmente i valori erano quelli
La FIOM era come tutti sapete ancora una piccola cosa e tale rimarrà nonostante le grandi conquiste i consigli di fabbrica le otto ore ma nella sostanza e solo con gli anni trenta e poi nel dopoguerra che diventa il modello sindaco
Ebbene io credo che se noi ci rifacciamo a questo e portiamo a questo livello il discorso potremmo in qualche modo cogliere come nella concezione di Buozzi
Maturi
Un elemento originario che era induce già nella sua fase cioè giolittiano del periodo giolittiano
E cioè un riformismo nel quale l'elemento discriminante era il classismo inteso come la rappresentanza autonoma e separata della classe operaia dei lavoratori
E che a differenza di Nicola non si traduceva però nell'età liberale in una premessa per una politica di CD Rom avremmo detto oggi con linguaggio politologico di scambio
Perché Buozzi riteneva che il sistema liberale non consentiva questo scarto
Quello che succede tra il diciannove e il ventidue lo confermo
Nell'ipotesi che le classi dirigenti liberali erano immature alla politica dell'Oscar di fronte allo stringimento del movimento operaio preferiscono l'illegalità
La violenza i fasci e dunque non era possibile quel disegno di Rigola di utilizzare il sindacato come veicolo privilegiato per portare le masse dello Stato
Altra cosa è quello che si verifica a partire dagli anni Trenta
Perché a partire dagli anni Trenta si modifica la base materiale diremo la condizione il rapporto di forza tra i vari comparti del mondo del lavoro
Sempre più chiaramente il mondo industriale la classe operaia industriale è parte di quel produttivi ISMU
Di quella razionalizzazione produttiva e da ben altra forza
Ai lavoratori soprattutto dell'industria e riapre ripropone all'ora per questa via la questione di riportare attraverso una forte rappresentativa organizzazione sindacale i lavoratori dello Stato
Ma lo Stato era ancora lo Stato fascista
E in mezzo
Ci fu e ci doveva essere la rottura rivoluzionaria
Tra virgolette
Rappresentati dalla disgregazione dello Stato fascista la lotta armata
E dalla ridefinizione di un nuovo rapporto tra lavoratori è stato
E il nuovo rapporto lo sapete il nuovo patto è la costituzione del quarantasette quarantotto che altro non è che il Patto nuovo tra classi dirigenti e lavoratori questo è l'unico vero significato dalla nostra Costituzione
Per la prima volta le classi dirigenti debbono pagare il loro trasformismo la loro nuova legittimazione riconoscendo alla classe lavoratrice ai lavoratori e al sindacato dignità costituzionale
Cioè dignità permanente
è solo in quel momento che il movimento sindacale i lavoratori diventano parte non reversibile dei diritti di questo Paese
E Bossi è nel solco nel segno di questo processo
Però possiamo dimenticare che nel solco nel segno di questo processo che anche Di Vittorio
Nel solco del disegno che porta il lavoro il mondo del lavoro
Alla dignità costituzionale
E noi incontriamo ovvero forse incontriamo per la prima volta queste due correnti politico sindacale
Differenziate diverso se che avevano l'ottavo aspramente nei decenni precedenti ecco abbiamo per la prima volta queste due grandi correnti
Convergere convergere su questa grande conquista direi decisamente la maggiore conquistata nel corso del Novecento il movimento operaio e sindacale ha raggiunto
Io
Chiedo scusa forse ho
Ecceduto nel tempo però erano le riflessioni che come studioso intendevo fare e vi ringrazio
Grazie Adolfo Pepe per questa anche questa è una relazione in fondo è una la relazione importantissima su Buozzi
Sulla sua figura sul suo significato nella storia del movimento sindacale italiano e internazionale
Che si aggiunge alle altre che abbiamo avuto nella giornata di ieri abbiamo avuto questa adesso dobbiamo proseguire con la dovuta
Con la dovuta insomma
Tempo fa sì sì lo so viene contenessero chiami tu che presidi per cinque minuti e però effettivamente insomma non lo so poi come la tavola rotonda di oggi pomeriggio si svilupperà se dovesse per avventura rimanere ancora uno due interventi nel pomeriggio fosse mi sentirei di escludere categoricamente
Comunque vedremo
Allora adesso interviene
Alberto dopo Pietro Graglia si sa
Pietro D'Alia
Il mio intervento avrà ad oggetto Bruno Buozzi unità sindacale
Ed è mia intenzione soffermarmi su alcuni punti che risultano decisivi per comprendere la concezione sindacale di Buozzi e di conseguenza per individuare i principi
Che avrebbe voluto vedere realizzati nella futura Confederazione unitaria
Temi questi che risultano attuali ancora oggi e a cui egli forse era riuscito naturalmente con tutti i se a a dare una soluzione valida probabilmente ancora oggi
Innanzitutto vi è la costante attenzione
Alla tecnocrazia Interna della struttura sindacale e alle esigenze
Ieri alle esigenze e richieste provenienti dalla base
Prova di questo orientamento e l'accordo stipulato da Buozzi in qualità di rappresentanti dei sindacati dei lavoratori con il rappresentante degli industriali ingegner Marchini
Intesa che riportano in vita le commissioni Interni che erano state soppresse in passato dal fascismo
A questo proposito apro una breve parentesi il venticinque luglio mille novecentoquarantatré il re aveva fatto arrestare Mussolini sostituendolo con il maresciallo Badoglio
Seguendo le indicazioni del ministro delle Corporazioni Piccardi il governo iniziò a smantellare la struttura corporativa e nominò a capo delle organizzazioni sindacali personaggi sindacalismo antifascismo
Buozzi pose come condizione imprescindibile la partecipazione dei comunisti alla all'operazione e fu incaricato dal governo di provvederei ad attuare disposizioni governative assunse la direzione del sindacato dei lavoratori dell'industria ed appunto con questa qualifica
Stipulò l'accordo del due settembre quarantatré questo accordo senza entrare nei dettagli che giuridici e tecnici accordava la come al alle Commissioni interne la qualifica di organi sindacali
E ciò si desume da cui disposti i lavoratori eletti si legge nell'accordo sono investiti di cariche sindacali le commissioni interne devono realizzare con il collegamento fra direzioni sindacali e lavoratori dell'impresa
Ed infine le con e questo è la parte fonti probabilmente più importante le commissioni interni dipingono soggetti dalla contrattazione collettiva
In particolare vorrei soffermarmi sull'articolo quattro di questo di questo accordo
Il quale stabiliva chi alle Commissioni interne sono attribuiti questi compiti che devono svolgere ispirandosi all'intento di assicurare normali e pacifici rapporti tra l'impresa ed i loro dipendenti
Risulta perciò evidente come alle le parti assegnavano le commissioni Interni il compito di operare una composizione del conflitto di classe a livello aziendale
Perciò in tale impostazione il luogo di lavoro aveva un ruolo centrale nel processo di ricostruzione politico economica
Dell'Italia postfascista processo che necessariamente aveva bisogno di un periodo di pace sociale che poteva essere garantito da una struttura di relazioni industriali ben definita capaci di bloccare le spinte spuntare che si potevano sorgere dalle fabbriche e che trovavano naturalmente il loro sbocco nelle istanze di base in movimento per lo sforzo di contenere le spinte di base di base fu proprio anche delle dalla CGIL unitaria
Ma ecco la differenza ma il tentativo operato da Buozzi differisce profondamente per il fatto che non si basava su un controllo centralizzato ma su un controllo facendo scendere il sindacato in fabbrica rendendolo portavoce delle esigenze dalla base per
Da tutto ciò deriva la mia critica alla tesi secondo cui le commissioni Interni secondo parte della storiografia furono lo strumento finalizzato a a frenare le masse operaie mature coscienti in grado di spogli dare con la loro azione una svolta rivoluzionaria agli avvenimenti
Se si può concordare in parte che le commissioni che le Commissioni operaie Hegel come sia interni potrà essere utile esse potessero essere utilizzati al fine di inquadrare le spinte operaie appare difficile accettare il giudizio sulla pretesa maturità rivoluzionaria delle masse operaie se si va oltre in le analisi storiche puramente rievocative del ciclo di scioperi che iniziò nel cui nel marzo del quarantaquattro e terminò con la liberazione
Al contrario con le commissioni Interni si tentava di fare uscire dallo spontaneismo e dal mio campo rivendicativo le agitazioni in questione
Inserendoli in un quadro organico di Lonigo che e di lotte in quattro organico di lotte senza per questo negare e comprimere le indicazioni della base
E ciò si sarebbe realizzato solamente collegando sindacato alla fa alla fabbrica appunto per il tramite le Commissioni interni pesa probabilmente avrebbe dato i suoi frutti se solamente gli avvenimenti non fossero precipitati l'otto settembre
E costringermi sindacalista tornare Nella Candini spunta
Ciò ci porta al secondo punto che caratterizzò le proposte di Buozzi la volontari dare una stabile collocazione istituzionale al sindacato
Era infatti Buozzi era infatti consapevole che la scelta unitaria adottata per la ricostruzione del sindacalismo italiano era frutto di un momento contingente nella storia italiana
Infatti la priorità della lotta contro il fascismo aveva avvicinato tanto la base come idea attici uomini di provenienza diversa che in passato si non trovati su posizioni antagoniste e difficilmente conciliabili
E allora consapevoli di questo Buozzi cercò di inserire la carica unitaria della lotta antifascista in strutture stabili e ben definite
Prima che passato il momento magico le antiche divisioni politiche avrebbero di nuovo frantumato il sindacato in ultima analisi la classe operaia
La soluzione proposta ira il sindacato unico di diritto pubblico
Democrazia interno e sindacato unico obbligatorio fu uno dei due punti fermi delle proposte di Buozzi tanto che furono sostenute per tutto il periodo delle ed per tutto il periodo delle trattative clandestine
Dell'interno quarantatré quarantaquattro senza scendere nei dettagli di quali furono gli scambi di opinioni
Di cui siamo a conoscenza solamente solo almeno per la maggior parte da fonti di seconda mano di provenienza comunista ovvero le relazioni che il periodicamente i dirigenti sindacali comunisti inviavano alloro cinto dirigente vorrei soffermarmi sulle uniche fonti
Dirette che allo stato attuale abbiamo ovvero quei due articoli firmati qui Dan pubblicati sull'Avanti tra il febbraio marzo quarantaquattro
I temi di cui gli ho ho parlato un tre in precedenza sono pienamente esposti in questi in questi articoli
In particolare vorrei sottolineare come il ventisei febbraio Buozzi scrisse
Prima di prendere una qualsiasi decisione che possa comunque pregiudicare i futuri ordinamenti sindacali i partiti politici dovranno lasciare che si possano esprimere sull'argomento i diretti interessati
I quali hanno acquistato la maturità sufficiente per decidere della loro sorte
Ed è chiaro in questo passo il rifiuto della prassi tipica di altre frazioni forze politiche di rivendicare la rappresentanza esclusiva Dell'Atti e della volontà della classe operaia
Al contrario Buozzi considerava la classe operaia in grado di gestire da sei proprio Bettini
E perciò quando protesta in quel Simmel questore appare chiaro in negli articoli citati quando professa la sua speranza di una evoluzioni nel in senso socialista
Ritiene che essa deve avvenire solo se le masse lavoratrici lo vorranno e solo se sapranno assumersi le responsabilità di questa trasformazione
Condizione indispensabile era però l'unità della classe operaia che si sarebbe realizzata a livello di sindacato
Quest'ultimo perciò cessava di essere una struttura un'istituzione subordinata per divenire il soggetto principale di cambiamenti sociali che già si stavano verificando con la caduta del fascismo
In questo modo Buozzi intendeva rompere con la prassi della delega ai partiti
La modificazione la società avrebbe dovuto essere infatti voluta ed attuata dai dai lavoratori
Una tale trasformazione si sarebbe potuta realizzare solo con la classe operaia unite nel sindacato libero dagli effetti di spiegarti delle diverse ideologie di cui erano portatori partiti
A questo punto occorreva come come ho già detto evitare che passato il momento magico della lotta di liberazione le appartenenze partitiche prevalessero come in passato sulla comunanza di interessi di classe la soluzione avanzata la Buozzi e la sindacato unico obbligatorio
E questa può sembrare una contraddizione infatti Buozzi dopo aver professato la sua fiducia nella classe operaia
Sembra una contraddizione che egli ritenga necessario impone l'unità sindacale con una legge dello Stato
Educare le massime anzitutto alla solidarietà
E in seguito alla gestione del potere tuttavia era necessario che avesse il tempo di svolgere questa sua funzione prima che di divisioni fossero tornati allaga a galla cosa questa di cui egli si rendeva perfettamente conto
Nei suoi incontri con le controparti
Comuniste ma anche di area cattolica
Penso per concludere che tutto che il fine ultimo delle proposte di Buozzi
Può essere riassunto in nel tentativo di fornire di mettere di mettere nelle mani della classe operaia
Gli strumenti con cui essa fosse in grado di realizzare i propri interessi al di fuori di ogni interferenza Esterna e in particolare partitica
Grazie
Ok contributivi su vuoti cominciano a diventare numerosi e molto interessante
Allora
Piero Graglia ce
Grazie
Allora non so se si avvererà il precetto evangelico che gli ultimi saranno i primi sicuramente saranno brevi anche perché questo intervento è già disponibile in segreteria
E informa stampata ove fosse finita la la copia completa sarà comunque disponibile alla parte di appendice che riporta due lettere di Colorni inedite tra cui anche l'ultima lettera che Colorni scrisse agli amici federalisti in Svizzera del dieci maggio del quarantaquattro
Nel caso comunque fosse le solite ancora c'è una qualche copia
Sarà possibile carisma ora e questo intervento che più che altro una comunicazione su su questo tipo di di di relazione
Tratta del rapporto specialissimo che si instaurano tra Eugenio Colorni e Altiero Spinelli
Sulla base anche di una serie di ricerche che diciamo portata avanti in questi anni
Il cui ultimo frutto è stata la pubblicazione degli scritti inediti in gran parte inediti di Altiero Spinelli per il Mulino Machiavelli nel secolo ventesimo
E e di un altro libro che a cui sta lavorando la ricerca questa lavorando che tratterà dell'europeismo nel socialismo liberale democratico italiano da Carlo Rosselli alla terza forza
Anche se in fase di di di completamento perché esso penso prossimamente pubblicato dal Mulino
Ora trattando la figura di Colorni che se non è stata studiata dal Signore socialismo italiano non è stata studiata neanche nella storia del federalismo della quale pure occupa un un certo posto
E trattando anche della figura di Spinelli che invece del federalismo e il padre e comunque è sempre stato inteso come l'iniziatore e quasi una figura liturgica da parte degli storici del federalismo sorgono alcune perplessità
Prima di tutto quale fu il tipo di rapporto tra i due a Ventotene perché nacque lì il il loro solo sodalizio insieme a Rossi
E anche sulla base dei non successivi contrasti che sorsero tra i due soprattutto sul ruolo su quali forze internazionali appoggiarsi per raggiungere la federazione europea
Ecco
Appaiono evidenti alcune alcune cose del carattere sia di Spinelli che di Colorni
Ora Spinelli scrivendo manifesti Ventotene al quale pure Colorni collaboro come con le discussioni che le che lo precedettero
Spinelli intendeva dar vita con Rossi a un documento di salvataggio della civiltà europea pro scusate l'espressione magari non troppo felice comunque questo il nocciolo del Manifesto di Ventotene
Salvare la civiltà europea dal nazifascismo abbattendo lo Stato nazionale la centralità dello Stato nazionale
E recuperando quindi quei valori inalienabili di tutta la civiltà europea che sembravano messi in crisi ed erano messi in crisi dal nazifascismo
Una visione che alla quale aderì anche Colorni
La rottura avvenne tra i due su questo particolare punto quando si tratta di decidere a chi appoggiarsi per arrivare a Federazione europea
Rossi e Spinelli intendevano appoggiarsi principalmente all'Inghilterra ancora gli Stati Uniti non erano considerati preminenti nello scacchiere internazionale si pensava più che altro all'Inghilterra
Anche perché Rossi Spinelli erano ben presente l'influenza della classe dirigente progressista inglese il manifesto trae ispirazione soprattutto da dagli economisti tipo Robbins dagli dai federalista anglosassone degli anni Trenta risalendo fino ai federalisti del del del federalista
Mentre invece Colorni oggettivamente non ha non aveva questa visione e si distaccava da questa da questa prospettiva
Colorni non era un marxista lo ripete molte volte cercava un superamento del marxismo vedeva nel Manifesto di Ventotene del federalismo europeo questo superamento come un altro ti prossimi futuri protagonisti del federalismo Mario Alberto Rollier
Valdese federalista che anche lui intendeva il federalismo con un superamento del marxismo
E quindi non accettava questa influenza inglese Colorni invece accettata pur vi fu rifiutando l'impostazione marxista i marxisti Ca'
Sì accetta ventotto l'esempio della rivoluzione russa c'è l'esempio della creativo e
Diciamo maieutico della rivoluzione russa
Cade la quello come faro quindi sperava in un ruolo attivo della della della Russia sovietica nel far nascere alla Federazione europea
Il contrasto tra i due matura nel giugno e nel maggio giugno del quarantatré
Color nella stato trasferito nel confino Melzi dal quarantuno dalla fine del quarantuno Spinelli ancora confinato in di Ventotene c'è uno scambio di lettere che sono state poi anche pubblicate su Machiavelli nel secolo ventesimo quel muro negli scritti di Spinelli
Comunque lecito un po'in parte anche in questa relazione e il nostro dalla questione tutta quella e quella proprio punto dei riferente referenti internazionali Colorni e vuole appoggiarsi alla rivoluzione russa alla futura rivoluzione europea
Che l'aveva doveva aver luogo nella Germania perché vedeva prossima questa rivoluzione Spinelli non credevo assolutamente in questo tipo di rivoluzione
Anzi era impaurito dalla prospettiva di una futura Europa dominato dalla Germania sovietico usata unita alla Russia e si appoggiava invece all'Inghilterra
Visto con gli occhi di oggi può anche apparire un dibattito ozioso perché in fondo poi noi viviamo in un'esperienza storica che ha visto prevalere chiaramente in un'altra parte allora però bisogna anche tener presente la forza di attrazione inutili impressionante della rivoluzione russa nei confronti di gran parte dei socialisti si autonomistiche fusioni 'sti e bisogna anche tener presente che comunque era il nocciolo duro della Resistenza alla ai tedeschi
Anche perché la seconda guerra mondiale tedesca comincia non perde la Stalingrado non certo in Normandia quando ormai la fase bellica era a un certo punto avanza
Comunque i rapporti tra colonne Spinelli su questo particolare punto non si rompono Colorni resta un federalista e continua a credere nel federalismo europeo
Addirittura quando Spinelli viene rilasciato dal confino di Ventotene diciotto agosto del quarantatré spinge Spinelli entrare nel partito socialista
E a questo riguardo una lettera di di Spinelli che anche queste eccitata nella relazione
Con la quale Spinelli racconta Rossi i tentativi che Colorni fece per farlo entrare nel il Partito socialista si incontrarono con Nenni e con Carlo Andreoni della Renault in redazione dell'Avanti
Alla presenza anche di un avvocato che non mi è riuscito di identificare non so se il Presidente può aiutarci in questo caso
Michele
Ecco io pensavo fosse addirittura lei ma non no
Comunque c'è quest'incontro è andato Grisolia che andava
In che giorno è stato questo è stato nell'agosto del quarantatré fine agosto del quarantadue
Dal diciotto al ventisette
Comunque in queste riunioni informali tra Nenni Colorni Spinelli
Spinelli cerca di convincere Nenni al federalismo europeo
Esce fuori dalla dalla riunione molto contento Colorni vicende visto che ha ascoltato e lei quasi convinto non ha non ha neanche obiettato spinello quel punto di risponde chiaro che non ha vietato non ha capito neanche di quel che parlavo
E comunque si persone molto facilmente impressionabile che nei rapporti al due dicembre testualmente Spinelli nel nei dibattiti a due
Non è ma in grado di di contraddire l'interlocutore perché in fondo gli importa pochissimo di quello che l'interlocutore dice
E tentativi finiscono qui colonne addirittura fa un tentativo in extremis quando Nenni lì propone di entrare nelle di rientrare nel partito che si avviava a diventare PSIUP
Pone come condizione al suo ingresso anche la decisione di di anche l'ingresso di Spinelli nel partito Nenni pone un veto deciso
E quindi Colorni entra nel partito poi farà farà parte della redazione dell'Avanti ma Spinelli viene escluso e d'altronde non aveva nessuna intenzione lui stesso di di entrare in quel partito
Entrerà poi successivamente in Svizzera su invito di Valiani nel Partito d'Azione e lì svolgerà la sua non sondaggio parte del de di influenza federalista in quel partito
Colorni resta però all'interno del del partito socialista come una sorta di scheggia impazzita federalista continua a intervenire sulla direzione del del partito sua è una dichiarazione di politica internazionale che verrà riportata dall'unità europea il giornale dei federalisti uscito dal maggio del quarantatré fino alla liberazione
E poi anche successivamente
La stessa dichiarazione di politica internazionale verrà pubblicata sull'avvenire dei lavoratori di Silone di Zurigo
E praticamente Colorni continuerà a influire a cercar di influire perché poi non riusciva fattivamente sul partito socialista
E lo fa da federalista cioè la sua preminente attività non è quella di socialista è quella proprio di federalista tanto che organizza la stampa delle primo vedendo i successivi numeri dell'unità europea prima a Roma e poi a Milano un periodo di giornale venne stampata anche a Bergamo in maniera fortunosa
Poi organizza soprattutto la stampa del più bel volumetto va a giudizio unanime di degli antifascisti di allora i problemi della Federazione europea
Che avevano come sigla avesse Rachel Altiero Spinelli Ernesto Rossi questo volumetto e qui in questa è una di queste lettere di Colorni viene riportata la la la vicenda di come nacque era la la pubblicazione
Raccoglieva il Manifesto di Ventotene più due saggi federalistica erano state alla base della polemica tra Colorni Spinelli già al confino durante il confino di Ventotene
Infine rapporti e i tentativi di influenzare il partito nei confronti dell'attività federalista svolta in Svizzera ieri Gaetano Arfè ricordava che federalista in Svizzera svolse un'intensa attività nei confronti del resistenza francese che nei confronti di altri antifascisti che potevano essere raggiunti in quel Paese
Si ebbe una serie di riunioni nella casa del pastore valdese Visser torta perché era il presidente del Concilio e mondiale delle chiese
Che
Poi paradossalmente fu l'unico disposto aprire la sua casa ad un'iniziativa che nella Svizzera di quel tempra chiaramente legale perché si trattava di favorire la da manifestazioni di opinioni politiche antifasciste equestre vietato nella Svizzera neutrale
Vennero prodotto una serie di documenti fondamentali anche se non ebbero molto molto e molta eco
E a un certo punto i federalisti vicine tra la città dove si svolgeva queste riunioni guidate chiaramente da Spinelli da Rossi
Si posero il problema di fare aderire anche partiti italiani il Partito d'Azione aderì su quello non non c'era dubbio aderire né cristiano sociali una formazione che poi sarebbe sparita
Nel Semenzin nel successivo nel successive vicende venne chiesto anche al Partito Socialista di aderire e lei mi rispose alla all'infinito che giungerà in marzo del quarantaquattro quindi molto presto
Con una letterina Morandi particolarmente indicativa
Spinelli spedisce a Nenni un invito ufficiale a parti a partecipare a mandare un delegato un osservatore questa riunione Nenni dispone caro Morando il partito ricevuto un invito a partecipare a un convegno che si riunirà in Svizzera del movimento in favore della Federazione europea
L'idea che la base di questo movimento solleva per noi due problemi capitali quello dei rapporti fra Stati socialisti estati capitalisti fra Stati retti da un sistema politico democratico e Stati nazionali e quello conseguente della posizione dell'URSS
Faccia attenzione che questo il punto nodale di tutto il discorso perché senza URSS i socialisti non si muoveva senza Urso non Simone comuniste ponevano chiaramente il veto a qualsiasi partecipazione socialista
Sull'altro problema sul sull'un problema sull'altro ignoriamo quali siano le idee dei promotori del convegno certi saggi letterari e politici e qui ne mi fa riferimento al libro curato da Colorni problemi da Federazione europea
Pubblicati quindi Italia sembrano fatte apposta per metterci in diffida installare non abbiamo quindi ritenuto di dover aderire ma vai vedi e torna praticamente questa con questo mandato a Morandi che era sicuramente più malleabili dedica un ordine invece della Q passione federalista si si sapeva benissimo all'interno del partito Colorni veniva estromesso da qualsiasi pacca facilità di incidere sul partito socialista
In questo campo
Addirittura sempre in una di queste due lettere di Colorno in cui Bluey relazione federalisti sul sul sull'attività interna al PSI
C'è una reunion appunto di di di colonne che dice ho provato a farmi delegare a venire in Svizzera per rappresentare il Partito socialista ma hanno preferito mandare Morandi che farà anche l'osservatore dei comunisti anche questo non è casuale perché in quel momento re la cordata praticamente completo
Quindi l'attività di Colorni che fu molto attiva ora qui non posso far altro che che tratteggiare la brevemente
Attività federalista fu veramente frenetica e molto attiva soltanto che in un incontro nessun riscontro nel partito
Addirittura quando Colorni viene ammazzato
Dai fascisti da vada Di Pietro Koch dentro un portone dopo un controllo cercando di divincolarsi dalla dei suoi suoi aggressori
Ne ne scrive sul diario che è stato ammazzato Angelo Aldo invece al nome di battaglia di di di Colorni tra federalisti
Dice che una grande perdita per la filosofia per la cultura europea del partito dice un sacco di cose ma non fa parola dell'attività federalista di spine
E io credo che in quel caso particolare
Il socialismo avesse perso qualcosa di più che non semplicemente un rappresentante alla cultura europea grazie
Grazie Graglia ecco allora come avete sentito dello stesso grande la sua relazione stampata distribuita è stata data tutti presenti nel convegno ed è a disposizione
E mi sembra estremamente interessante non trovavo Graglia l'accenno a questo colloquio con l'avvocato trovo la lettera di spinelli in cui descrive sulle insistenze di Colorni perché entri nel Partito Socialista descrive di questo colloquio
Si scrive di questo colloquio la presenza di Nenni non trovo menzione di questo avvocato ma ci sarà in qualche altro documento
Di sospensione ah ecco basso
Ora l'avvocato certamente non sono io perché me lo ricorderei un incontro di questo genere certamente potrebbe essere Grisolia ad agosto qui che andava un po'a tutte le riunioni si faceva molto vivo dappertutto ma non dava una porno l'avrebbe dato la porta questo colosso potrebbe essere invece cura persone estranee al mondo socialista e viceversa
Facente parte della pattuglia federalista perché in queste nemico io vedo vedo nella nota a pagina dieci Giovanni Gallo gran chiede dei scritto erroneamente perché gran Gallo granché lì che era un repubblicano antifascista proprio fanatico notorio da sempre da prima del fascismo
E che potrebbe avere accompagnato lui Pirelli in questa riunione era estremamente attivo era uno degli elementi più attivi dell'antifascismo in quel periodo era avvocato abitava in via Zucchi ieri di non escluderei non è detto che dovesse essere uno proveniente dalle file socialista ma potrebbe essere anche uno che accompagnava Spinelli e quindi chiamato avvocato così io propenderei per questa interpretazione molti altri avvocati come tali nelle file socialiste non c'erano c'era tra i nomi che vedo in questo testo Marcello uscire lei ma viveva al nord vennero in quell'epoca in agosto tra l'altro lei in venticinque agosto ci Fura formale costituzione del partito con l'afflusso di unione proletario del mutuo e quindi quei giorni sono proprio i giorni in cui anche dal Nord
Veniva da nostri compagni per la fondazione di questo partito potrebbe essere utile nei potrebbe essere Gallo che anche lì potrebbe essere un terzo che non riesco ad individuare ma comunque la rosa mettendoci si mettendoci sì atteggiamento e come vanno gli storici correvano ricostruzione la rosa è facilmente restringimento se questo può rappresentare un elemento utile per la ricostruzione di questo episodio indubbiamente importante e molto ben centrato
Nella relazione di grande allora vedo anche il nome di Carla Gobetti degli interventi don no allora non presente Valdo Spini
Dove presidente Aladino Lombardi se non sbaglio credo pure qui scritto non è presente purtroppo lo sono presenti purtroppo elettorale del varietà quindi vedendo che io ho fornitomi dall'Africa questa mattina purtroppo negativamente esaurito
Possiamo rileggere l'elenco di tutti quelli che erano iscritti nel programma stampato dunque marinati Saba sabato ripetutamente diffusamente però Werder Verardi l'avevo vinto qui nostro convegno molto se vuole intervenire
Io l'ho buoni ha parlato durante gli anni abbiamo visto che non c'era Stefano Caretti non c'è ancora Casanova parlato dovrebbero politica cioè Infernaccio Cordova ruba
E anche Pietrogrande ha parlato Alberto dal belga naturalizzato fornita Bernardo e alla collega Lino Lombardi Avellino
Pietro Merli Brandini
Abbiamo pure visto che la c'era Stefano meritevole di tanto importanti lavori in queste materie Giampiero Orsello l'ho intravisto ieri sera una norma noi mi pareva di averlo visto questa mattina Adolfo Pepe ha parlato solari Valdo Spini e Margherita e gli ho già
Nominati quindi io credo che a questo punto possiamo terminare la nostra riunione mattutina e prendere a a Giorgio questa rare ma cari secondo me ci fa sempre sentirti come abbiamo fatto ieri sera ci fa sempre immenso piacere rapidissimo no vai vai e si fa io e Carlo chiudere stamattina
Rapidissima osservazione su questa importante contributo di Graglia Elia nominato visto il tuffetto dicendo che era un pastore valdese non era un valdese
Bianco per idea italiani attribuiscono a questa aggettivo valdese a tutti i protestanti realtà salvo un un gruppetto molto simpatico ma non son tutte
E vissero il TUF per di più originariamente era manco un pastore era un avvocato olandese
Un avvocato e questo
E piuttosto intricata stile della
Valdes
Chi
Va be avrà detto una corbelleria mi dispiace per Altiero Spinelli però ti giuro ti giuro che sono abbastanza informata su queste cose
E dunque è no ma è interessante perché hai messo la mano sopra una cosa che io stesso non sapevo e che può essere molto interessante dunque visse del TUF era un avvocato olandese
Che si occupato attivamente del movimento ecumenico nelle circostanze di allora movimento ecumenico voleva dire un discorso fra protestanti
Non tutti gli ortodossi soprattutto gli ortodossi in esilio
Gli anglicani se non si vogliono far rientrare fra i protestanti ed era tutto questo viceversa condannato violentemente dalla Chiesa cattolica
Tra quelli ecumenismo lì erano i due movimenti di di fare festa intorno a venderlo fede costituzione e di Losanna insomma va be'i due movimenti che poi si sono fusi insieme dopo la prima guerra mondiale dando luogo alla formazione
Dell'ancora esistente a Ginevra Consiglio mondiale delle chiese in cui poi a un certo punto Stalin permise che entrassero anche gli ortodossi russi
E c'è ancora questa è la la l'Internazionale Visser tuffetto
Originariamente era un banco
Che si però con questa dimensione mentale Spini una grossa personalità del mondo protestante con questa particolare dimensione ecumenica e quindi anche in un certo modo
Predisposto matura all'iter verso il federalismo europeo era l'uomo che per anni aveva lavorato a rimettersi dopo ad un certo punto e Dio maliziosamente il sospetto perché doveva avere a che fare con i pretori ortodossi
Con tanto di imponenti barboni i pretori anglicana avvocato così senza nessun grado ecclesiastico forse se faceva ero faceva male e quindi lo pastorizzato uno cioè da consacrarlo ma non è mai stato un pastore
è sempre stato l'uomo al centro dati attirato tutte le fila di questo movimento ecumenico che poi nel mille novecento quarantotto
Fecero la ad Amsterdam una conferenza da cui nacque il Consiglio delle Chievo quel tra un secolo cioè giuste esista ancora o vorrei ricordare un punto che non è tanto trascurabile nel mille novecentoquarantotto l'assemblea di Amsterdam di cui naturalmente l'inserto urtare un grosso esponente assemblea che sarebbe divertente rivedere in un film adesso perché ci son tutti ci son tutti gli esponenti della lotta antinazista ce ne Merler c'è Barthes ci sono i francesi Angel cerchi proprio era
Male rassegna diciamo di ex combattenti in realtà e si poneva di fronte a un loro questo gravissimo problema c'era stata un momento prima la condanna papale del comunismo ateo e c'erano forti pressioni americane
Politica ma non solo politica anche da ambienti ecclesiastici protestanti americani perché si facessero lo stesso
Cioè ci fosse Amsterdam pronuncia su una condanna del comunismo ateo dittatoriale eccetera eccetera e Amsterdam rifiuto questo
Sostenendo che era vero bensì che si potevano imputare molte cose all'Oriente comunista ma l'Occidente cosiddetto cristiana hanno via lanciato un tempo intatto tutte divenne credibili de discriminati di colonialismo eccetera eccetera che non era proprio il caso di fatti di lasciare e quindi fecero rimanere Truman molto male
Si arrabbiò moltissimo contro questi pastori che non laici che non se la sentivano idem
Quindi Visser torto non è un personaggio detto dal nulla in persona look molto importante proprio dal punto di vista tecnico essendo un olandese era un riformato Reform
I cattolici italiani direbbero calvinista
E temo espressione sballata calvinista era un riformato l'amnesia però un uomo con questa di questa importante posizione o fin prima di finire vorrei dire che la sua presenza
In questo contesto federalista mi fa pensare che ci potesse essere di là dal confine in Italia la mano di Mario Alberto Rollier
A Milano Mario Alberto Rollier era al centro della organizzazione federalista della pubblicazione del del periodico degli Stati Uniti d'Europa eccetto ora Ollie
Per un professore di chimica ma anche lui aveva intensi rapporti lui sì che era valdese Rosie lessi
E suo padre suo padre era membro della tavola cioè dell'amministrazione ecclesiastica valdese quindi io mi domando se in qualche modo non ci fosse di mezzo anche las eterna presenza di Rolli e come la si trova sempre
Un po'in tutti i i pasticcini questa un tempo molto vicino a Spinelli per esempio ha dato la sua casa per le riunioni clandestine federaliste commi Spinelli
E la moglie ex moglie di De Poli colori dice
Quindi ecco è possibile questo
Grazie
Grazie
Tanto grazie Dini per questo piacevole intervento di chiusura che ha allargato i nostri orizzonti conoscitivi a settori non a tutti allora tutti così no
Prego no rayon volevo scusarmi creduto col professor Spini per questa gaffe che giuro non è non è dovuta alla a diciamo così a frettolosità soltanto al fatto che e
L'in tutte le fonti da Spinelli in poi era questo magari si potrebbe discutere quanto Spinelli sia liturgico appunto per la storiografia federalista quello che dice lui ipse dixit Bonano
Uscito di carcere subito adottato ogni
Sì sì sì infatti benissimo a ripensare vedi per lunedì garantiti valdesi tranne
Così ci credo sicuramente
A quel punto bisognerà riscrivere qualche qualche parte di questa storia perché in quasi tutti i testi indicato come un pastore valdese proprio a causa di questa di questa svista di Spinelli
Invece per quanto riguarda Visser torto alla sua conoscenza per quanto ne so io non c'entra niente toglie perché venne avvicinato decidere Ale
Allora in Svizzera e venne ed era già conosciuta François Bondi il quale incontrato in Svizzera due anni fa mi ha confermato che è stato lui a procurare i primi contatti con Elvis tutto
Mentre invece toglie seppe poi di questa cosa è chiaramente fu fu felice del fatto che in caso di un protestante quando si sbaglia protestante e si svolgeva queste riunioni quindi fu poco più più che mai motivato nell'attività federaliste
Allora aggiornata mattutina è chiusa adesso non so se la tavola come si svolgerà la tavola rotonda qui è fissata nel programma di sedici vorrei che replica ci dicesse qualcosa perché c'è la presidenza di chi di coranica perché è il massimo realizzatore
C'era presidente residenza di Gino Giugni
Cioè la partecipazione di FI che c'è la sicura ancora grazie fa e c'è la figura Gabriele De Rosa e Giovanni Spadolini speriamo che possono avvenire buongiorno Vinogradov nessuna ricopiato allora dirci qualche cosa al suo gravoso era veramente
Poiché ha annunciato ieri nell'apertura dei nostri lavori mancheranno i professor Giovanni Spadolini senatore Spadolini e Rosario Villari
Chiede in America e non a fare l'ho fatto in polo a rientrare in tempo utile quindi la la il tavolo la tavola oggi sarà rappresentate da Gaetano europee Gabriele De Rosa
Giorgio Spini Giuliano Vassalli
E Renato Zangheri
Che hanno dato tutti Galloro adesione sicura e allora arriverà risiederà così secondo il programma il is sopisce senatore adesso deputato o l'onorevole Gino Giugni
E lì la riapriamo alle quattro meno cinque
E raccomando oltre la parola presenza perché questa nostra Rahmani infestazione
Mancava magari un uditorio non può più uno degli anni questo sterminato
Però è stato molto interessante alle crescenti che abbiamo ascoltato perché ha prodotto
In questa fase
Prendete saluto il pubblico qui presente
In questa fase dovrebbe svolto dovremmo svolgerebbe svolgeremo una tavola rotonda di cui all'annuncio con titolo perché dissero perché vivono Matteotti Buozzi coloro
E dire che ci alterniamo alla tavola rotonda io poi in un ruolo molto più circoscritto
Che non mi consente di andare a fondo anche perché non lo saprei fare
Nel distribuire i i ruoli e la parola
Sembrerebbe opportuno dar subito la parola al professor Giorgio Spini
Che essendo chiusa anche il più ciarliero
Mai libero dati I l IVA non ti Alia loquace guardo mi aveva finita la mattinata con intorno alle sei e comincia a lungo l'America io io appena finito una riunione tra socialisti a che essendo pochi
Ognuno ognuno supplisce alla mancanza degli altri parlando come minimo Phonola
E acquisti poiché giorno anche tu sei socialisti no no no ai ai spazio per sono lire alla mancanza di circa dieci milioni di elettori che abbiamo perduto
Si sente questo va bene sempre eccellente ecco devo sempre vedi
Adesso si sente
Va bene
Va bene
Allora
I nostri grandi Matteotti
Colorni
Te certamente vissero
Per
La Matteotti Buozzi Colorni nel vissero certamente per la libertà a la democrazia socialismo e anche per questo morirono
Vorrei come contributo alla discussione di oggi però portare un momento di attenzione
All'altra parte perché se voi ricordate anche il fascino i fascisti no ma anche i fascisti campavano
Giovinezza giovinezza primavera di bellezza ma il fascismo e la salvezza della nostra libertà
Un'altra strofa diceva sì trionfi l'ideale per cui tanto combattemmo fratellanza nazionale italiana libertà anche questi allora per la libertà
E e oggi
Noi abbiamo il Popolo della Libertà
Quelli dell'Alleanza nazionale ciò che c'è di più vicino a una tradizione fascista risale e Popolo della Libertà quindi i nostri son vissuti per la libertà ma per la libertà hanno si sono battuti anche quest'altri perciò sarebbe importante mi sembra come contributo alla discussione di queste giornate
In sede storica e anche in sede di presente politico capire cosa questi altri
Hanno inteso per libertà
Libertà
Per i fascisti vecchi era libertà se vi ricordata con loro pubblicistica e poi anche il qualche film elogiativo per il passato squadristi Co era la liberazione dalla tirannide rossa
La per l'agrario era la libertà alle pressioni quello che lui chiamava i ricatti della Lega dei contadini no
Vi ricordate poiché queste leghe erano così cattive lasciavano le povere bestie senza cibo che si lamentava nelle stalle e cioè quindi alla liberazione
Per Illy industriale la libertà dargli le prepotenze e soprusi della Camera del lavoro per il bottegaio era la liberazione dalla concorrenza della cooperativa e
Libertà anche da quella minaccia
Che gravava minaccia parolaia ma che indubbiamente l'esasperante faremo come in Russia
Spesso banche netto per utenti di servizi pubblici esasperati da scioperi caotici irragionevole eccetera si trattava di libertà da questa da questi sono no
E
Cioè libertà da un potere popolare per esempio quello dei Comuni rossi che contestava
L'ordine normale cioè l'ordine per cui da una parte c'erano i ceti superiori e i ceti inferiori dovevano stare al al loro posto
Libertà dall'incubo di nuovi valori al posto dei valori tradizionali
Della patria intesa come il regno sabaudo della parrocchia magari del rispetto dei superiori la subordinata le donne estendessero il loro posto queste sfacciate che pretendevano di contare
Quanto gli uomini vero questa era libertà e adesso libertà che cos'è adesso se non ho capito male le parole d'ordine che imperversano attorno a noi libertà avanti tutto deregulation
Faremo non faremo come in Russia ma faremo come Reagan e la faccia c'è il piccolo particolare che ormai gli inglesi e gli americani si son stufati caldo già passata un'altra cosa ma il nostro ministro degli Esteri
Come avete visto è andato trionfalmente al destro dire che noi faremo come regalo e la faccia
Per molti sia alle impressione che di fatto sì alla libertà di non pagare imposte
O per lo meno le imposte farle pagare a qualcun altro che esserne scaricati
Libertà dalla pressione sindacale guardate questa è molto di industria otto brianzolo non vuole più avere le pressioni del sindacato
Vuole l'abolizione dello Statuto dei lavoratori queste realmente il suo sogno
Perché è un peso Allo sviluppo vero tutte queste
Tirannidi sono nemiche dello sviluppo se non c'è lo sviluppo allora cioè la disoccupazione eccetera eccetera
Libertà è anche libertà di devastare l'ambiente con il cemento vero con me
E
Direi guardate una delle libertà di cui ci viene annunciato e della libertà della scuola
Non è
Da prendere tanto alla leggera
Perché in realtà cosa vuole
Qual è la scuola cui Annella la nostra gente di un
Mezzi e di buon senso buono una scuola che non rompa le scatole al povero pargolo detto costringendola a studiare no
Quindi una scuola privata che si spera sia più indulgente mi dirà se mi sbaglio tra De Rosa che di queste cose se ne intende più di me però io ho l'impressione che l'educazione cattolica gli importa molto poco
Quello che gli importa è una scuola che chiudeva gli occhi
E che non costringa come questi salta massi di professori delle scuole di Stato che pretendono cose assurde compreso che studino gli scolari no Pascoli indulgente che poi India il diploma no
Via il diploma con il meno
Con il meno
E naturalmente libertà anche per le province del Nord le regioni del Nord di tenersi tutti i propri quattrini senza subire la tirannide
Di doverne fare parte di fare parte al sud
Noi dobbiamo dire che come si diceva prima per la libertà di cui parlavano nella loro canzone gli Scud giovinezza gli squadristi
Nella versione prima e poi dopo il regime la cambiamo soppresse queste parole del Papa però se voi vedete giovinezza giovinezza era quello il testo originali
Questo che
Ci dicevo perfino nella libertà fascista alcuni elementi giusti giustificati esisteva perché effettivamente fermare il treno perché a bordo perché sulle vetture c'era salito un parente oppure c'era solito un ufficiale alla effettivamente prepotenza distolte
Effettivamente quel groviglio rabbioso faremo come in Russia e effettivamente no no seccava molta gente è lo stesso sappiamo che anche in queste regioni di libertà
Di di adesso ci possono essere alunni elementi come sempre in questo mondo non c'è mai nulla tutto nero o tutto bianco c'era anche qualche cosa magari di piante però direi che dobbiamo
Chiarire molto bene
Ma la rivolta contro i Parti
Vero
Contro i partiti perché Ray di tutti i reati di Tangentopoli certamente
Ma anche ecco o questa convinzione son ben lungi dal credermi infallibile ve la presento così perché se ne possono discutere sopra ma io ho l'impressione che questo i partiti
Benché corrotti
Benché rei di tante mascalzonata però covo comunque per il fatto di avere un certo nome indicavano comunque
Democrazia Cristiana puntava il dito verso il Cristianesimo socialismo verso la società socialità comunismo
Mazzini no cioè che all'orizzonte c'era indicavano che c'era qualcosa di più alto di più degno che non
La morale dell'industria volto brianzolo voglio lavorare nessuno mi rompo le scatole perché voglio guadagnare non voglio pagare tante tasse ecco che c'era al di sopra di questo qualche altra cosa quindi l'odio verso i partiti
In realtà una fase di queste richieste di libertà
Cioè mi sembra un richiesta di libertà psicologica
Basta di dovere fare i conti
Con certe ombre grandi Magnano in me vero
Durati salvo mini Rosselli Gramsci
Ah ridateci il pool sono nostre
Con puzzone non ce non c'è da stare essere alle che puzzo come mai il nostro cioè alla nostra mentalità Mussolini è uno di noi
Non ci costringete più a misurarci con questi grandi con Cesare da carnevale va be'è un buffone cialtrone come o come noi
E
E perché venne fuori arredatrice puzzone nostro perché erano arrivati gli inglesi ed americane che fisicamente con tutti i loro cento mila
Errori peccati e cioè rappresentavano comunque qualcosa di diverso Valli sale lascia altro una decisione di Carnevale retorica
Ridate Asciano
Questo qui dalla libertà Viva la libertà ricitarsi cinque
La vera deregulation guardasse
La vera deregulation che vogliono è una deregulation interiore di non avere più
Questo assillo interno il dio comunista è morto
Era era un dio che prometteva molti miracoli
Ed è giusto che sia morto perché ne ha combinate troppe ora c'è santo Berlusconi che ripromette in Iraq
Tutto purché resti in paese dei miracoli
San Gennaro fa il miracolo ma
Padre Pio fa il miracolo e questo è il Paese dei miracoli
Quella specie quelli quando dicono quando dicono
Certi esponenti nostre store Dio patria famiglia ecco che quel Dio uniche vogliono Belloni
Non è il Dio cristiano questo è un altro Biondi io ho fatto sulla misura sulla misura
Del Cavalier Berlusconi ma è quello volto
Ha ridato certo sono nostri oggi quel Dio li non quello
Del Bargello che piuttosto scomodo rompiscatole
Vi ricordate quando gli americani dicevano che dicono ancora che tipico dalla Società italiana e in e il Moro orfanelli ISMA un familismo amorale e questo secondo ciò famiglia
Lasciatemi pensare alla famiglia
Effettivamente
Forse anche noi socialisti POR probabilmente il discorso può essere allargata anche al di là dei socialisti
Forse anche noi
Abbiamo visto eccessivamente la riforma della società
In termini prevalenti di leggi oggi ci vuole il potere per farle
Di qui la conquista del potere come cosa indispensabile magari con ottime intenzioni certamente
Ma forse ci siamo dimenticati la lezione di questi tre
Di cui parlavamo abbiamo parlato di Matteotti Buozzi ordini
Stato dizione che avanti tutto il potere russo
Era cerca
Era il potere di volontà associate
Volontà che volevano operare
In associazione vi ricordate ieri si è sentito parlare ha mirabilmente di Buozzi rio USA con
La pedagogia sindacale
Ecco ci si vuole liberare da questo
Dal link da questo incubo sta pedagogia sta il potere di Matteotti potere di Matteotti era nella convinzione
E in buona parte nell'esempio
Cioè ci siamo dimenticati
Che il potere del socialismo perlomeno il potere di questi socialisti detti di cui ci siamo occupati in questi giorni vero quest'il potere non è tanto nella potestà giuridica di legiferare
Non è tanto nella potestà di imprimere al governo un certo indirizzo
Il loro potere era nella capacità di parlare di convincere
Convincerle coscienza so vorrei usare termini troppo lirici però
Fu un vasto su quel
E capacità di associare di aggregare insieme per questo sono vissuti ecco Biella risposta finalmente alla domanda iniziale per questo potere questa specie di potere
Questo
Vedete non credo che sia moralismo professorale o predicatorio
Credo che questo sia realismo politico perché oggi
La situazione a cui è arrivato nella situazione in cui è arrivato il nostro Paese evidentemente cioè da ricominciare d'acqua
Se volete ricominciare la strada è quella di puntare
Di nuovo come un tempo
Su va associazione sulla volontarietà e quindi per esempio sul sindacato per esempio sulla cooperativa
Per esempio su nuove iniziative
Per esempio sulla scuola perché è un problema non mi pare sia solo perché già è importantissimo una contrapposizione fra scuola privata e scuola pubblica l'importanza di una scuola che era dubbio una scuola Luca fatto
Certamente la scuola privata dei pessimi
Record in questo senso però quei grandi manifesti che promettono
Sicuramente la maturità in breve tempo purché si paghi quella non educazione diseducazione proprio lo scrivono in tante lettere però anche la scuola pubblica
Quante volte non è stata affatto educante
Cioè noi dobbiamo porre avanti ancora a monte del problema stesso della scuola privata e scuola pubblica io non intendo minimamente sottovalutare per carità di Dio non nessuno mi attribuisca una difesa del prima autismo che non non mi sentirei di fare alla primo problema è quale quale tipo di educazione noi pensiamo per l'anno due mila
In che modo riteniamo di poter e mobilitare quelle energie indubbiamente ci sono nella classe insegnante
Beh di demoralizzata svogliata sfottuto a per però c'è ancora Webber liberi dei pozzi di petrolio delle Riserve straordinarie
Di di di di volontà di educare di passione di educare
Ecco a questi qui superstrada li incoraggiamo a muoversi queste il primo grande discorso e ovviamente non faremo nulla nella scuola
Devo in questo problema della scuola non faremo nulla senza mobilitare le coscienze le volontà del corpo insegnante puramente facciamo delle leggi bravo perché così rimanga alla sulle sulle osserva l'abbiamo
Un'esperienza tonnellate nel centrosinistra di leggi fatte che nessuno ha osservato vero ora ricominciare proprio veramente non me la sentirei
Ecco abbiamo
Nessuno
Tra l'altro per esempio mi stavo domandando
Se davvero si andasse verso incoraggiamento alla scuola privata azione nessuno ci vieta di sfruttare le armi del nemico per fare delle belle scuole socialiste
E io non mi vergognerei minimamente che sorgessero istituti socialisti capaci di dare un'educazione migliore e quella non diranno appunto
L'istituto Leonardo che ha assicurato per la promozione in breve tempo scuola privata o la scuola pubblica ridotta
Brutte condizioni ecco
Però al solito noi abbiamo visto in questi tre grandi la capacità straordinaria di parlare alle coscienze
Degli italiani e una capacità straordinaria di indicare la strada con lei sa
Se vogliamo ricominciare
Credo noi non possiamo
A così aspettare che il buon Dio ci mandi dal cielo il novello Matteotti o novello Buozzi io filosofo Colorni
Senza pretendere di essere questi grandi ecco non credo che ci sia altra strada se non umilmente tenacemente
Bilancio che ognuno di noi
Questo fardello perché non riesco a vedere realisticamente un'altra strada all'infuori di questo
Se no preminente cos'è la forza Forza Italia forse tale quella che convincerà convinto tutto il Paese
Che
L'ideale una buona partita di calcio una squadra come dice il Cavaliere Nero la l'urlo Forza Italia degli stadi è la televisione al di fuori e al di sopra di questo nulla ad essere
Questo e il messaggio di Forza Italia
Cioè la stupidità azione delle masse attraverso la televisione attraverso il calcio attraverso forte eccetera eccetera
Per a questo non c'è via non a questo non contrapporre il te
Delle i rimedi sul terreno puramente esclusivamente politico e poi vuol dire elettorale
O voi siete capaci di accennare di convincere la gente che certamente la televisione certamente alla partita ma perché no ma al loro posto nel loro nel loro spazio non come fini ultimi dell'uomo se non ricominci Rete la gente che esistono dei grandi nobili fini più alti più elevati
Se voi non farete questo
Io non credo alla possibilità di salvezza per questo Paese
E già come vedete respinto con disprezzo con con ridicolo Charleston
Sono i soliti italiani stanno dicendo
Ecco questo era quello che mi pare si possa
Volevo ricavare da questi giornate di
Dibattito e discussione
Concludo con quello che ho già detto prima però ovviamente io non sono infallibile
Sarò felice se sarò corretto e se il mio dire sarà ridimensionato ma
Non potevo non
Manifestare quelle insomma mie convinzione molto precise e molto pratica
E non dico e non di poco conto caro professor Spini
Vogliamo sviluppare questo questo filone sempre con riferimento alle persone la cui memoria abbiamo celebrato in questi giorni per una giusta alternanza mi sembrerebbe utile ora l'intervento da parte del professor De Rosa
Credo che siamo un po'tutti impegnati in questo sforzo di capire
Sostanzialmente quello che è successo
In questi ultimi anni anche confrontandolo perché sempre utile un confronto anche metodologico
Con quanto è avvenuto nel passato
Ci sono ci possono essere
Esteriormente dei punti di contatto
Ma ci possono essere anche del profonde
Differenze io ricordo la mentre detrazione che anche sul piano storiografico è stata data del fenomeno
Per l'avvento del fascismo come controrivoluzione
La risposta che protagonisti viventi ancora
In questo dopoguerra
Di quel periodo contestata perché il fascismo potesse essere inteso come una controrivoluzione scuse Spini determinata dalle sopraffazione superi Kyrie dare dall'eccitazione diciamo così a cominciare dall'occupazione delle fabbriche fino agli scioperi nelle nelle campagne eccetera
Questo lo sappiamo benissimo che nel venture già esaurito questo grande sforzo questa grande mobilitazione sindacale l'eccitazione sociale anche nelle nelle campagne
Pertanto adesso di capire
Questo fascismo da che cosa sul serio
è stato determinato e soprattutto di riuscire a capire
Questo fascismo anche confrontandolo con
Certi discorsi che si fanno che si fanno oggi
A mio avviso ma non credo a mio avviso soltanto c'è una storiografia che sottolinea il fatto che il fascismo senza una storica compromissione con la Castelletti vincente dell'epoca
E difficilmente sarebbe avrebbe al quanta del potere
Il fascismo è nato con il permesso
Del non solo della monarchia
Ma anche di certe strutture fondamentali dello Stato liberali italiani
Dall'esercito alla magistratura sappiamo benissimo come esercite magistrature si sono comportati di fronte al fenomeno fascista
Però la fascista inizialmente il PIP interpretato come un fenomeno
Giovanilistico legato a sua volta i fenomeni come il resto Cismon
Certa parte del comparti chimismo e soprattutto legata a un filone culturale molto importante che si era sviluppato nell'età giolittiana nei primi decenni del sei corre il nazionalismo
Il fascismo senza la il nazionalismo dei produttori come lo chiamava Alfredo Rocco non si capisce non è vero che era un fatto di pura e violenza anonimo
Si era costruito la sua cultura tutto il suo realismo l'anarchismo intellettuale oggi di dico all'epoca in cui siamo compresi un po'tanta tanta gente anche uomini anche intellettuali cattolici
Di quell'epoca ha concorso a creare secondo nell'ambiente favorevole
A che cosa al per la prima volta nella vostra storia ad accentuare il processo un certo processo di mobilitazione della piccola e media borghesia
Non è più la grande borghesia artefici s'illude tutta la borghesia giolittiana NTM che il fenomeno è recuperabile che assorbe la sua stagione sarà corta
Bree assorbita dall'eterno gioco e trasformisti clou di una certa democrazia
Dei della fine del secolo scorso Benevento avanti no qui abbiamo per la prima volta che la piccola e media borghesia si mobilitano con un senso di eroici tatuaggi cogliersi imporre no contro che cosa legge ricco richiama una degenerazione del parlamentarismo che poi in realtà le violenze contro le regole
Della democrazia per quanto Pozzo potessero essere a quell'epoca regole efficaci
O meno
E da qui secondo me che nasce il fascismo con l'opposizione importantissimo dalla parte della piccola e media borghesia che io riduco insoluto
Tra la tranquillità sociale tra il desiderio di un ordine che garantisse la possibilità di questa piccola e media borghesia finalmente di essere soddisfatta nei suoi ideale nazional patriottici
Ecco per questa soddisfazione era pronto a rinunciare come ha denunciato
Atleti Berta alle democrazie sospende
Le libertà accetta che vengano sospese non c'è grande ribellione c'è quella grande prestissimo emozione appunto allegata al all'assassinio di Matteotti sappiamo benissimo dagli enti per la stampa dell'epoca e che il fascismo tremo dalle sue radici fu un momento importante ma fu un momento emozionale
Stiamoci attento che se ci può servire anche a far capire certe cose di oggi cioè l'importanza di questi fatti fattori emotivi quando questi abbracciano collettività in imponenti all'arte come quelle appunto dell'epoca di di Mussolini
Mussolini
La stagione della crisi del consenso è limitata dura poche settimane e poi riprende in mano tutto perché le riprende può riprendere in mano tutto perché quelle vecchie strutture quelle vecchie forze istituzionali che avevano consentito il passaggio al fascismo avevano preso Mura boccata
Un momento di sospensione appoggi di danno la fiducia
Basta leggere c'è un'abbondanza di uomini e greggi della nostra cultura a Mussolini sta tenta di fare persino il rimpasto
E quindi Mussolini poi di prendere il suo cammino ed assumere quel tono grosse ma di più in giro
Io non voglio per carità
Ritornare per riprendere il solito Sturzo per quanto anche accanto a questi queste figure nobili
Per cui noi ci richiamiamo ce ne son ci sono anche c'è anche un Don Minzoni
E ci sono gli esiliati presto Sturzo nati Ferrari
C'erano pattuglie piuttosto però
Ma permettetemi che vi legga il convento dell'Osservatore Romano
Do alla vigilia della costituzione dell'Aventino
Saluto romano dice l'asperità della campagna di una parte della stampa e tale che logicamente ci porta ad alcuno sconto al a una sola conclusione
Alla sparizione degli uomini nei quali attualmente si impernia il potere politico
Alla retrocessione del fascismo dalla sua posizione di partito dominante
Alle elezioni generali per la designazione dei nuovi uomini e due nuovi partiti dito del domani si chiede
E possibile tutto ciò lo si crede attuabile senza periodo alcuno per la nazione
Che se pure gli omini potessero rassegnarsi ad essere senz'altro travolti si può pensare che vi si rassegni un partito fortemente organizzato è pronto a reagire e seppure consegna assoli fasciste le armi e si arrendesse ero
Quale il responso delle urne cioè un altolà anche a quel processo
Di avvicinamento abbastanza acconsentito a lei ed estese se fosse stato possibile da parte dei cattolici e da parte del partito popolare un altolà per il timore appunto del famoso salto
Nel buio si tratta di non approfondire oggi contrasti che costituiscono il tormento più doloroso
Della nazione di non scatenare nei sui passi della giustizia l'otto e convulsioni che potrebbero infrangere né inviolabile potere
In fila
La dimensione e molto grande non è un episodio qualsiasi qui assistiamo ora allo svuotamento delle istituzioni liberali in un primo momento e poi alla paura quel salto nel buio
Che consacra la stabilizzazione l'avviamento alla stabilizzazione
Del regime questa secondo me e la citazione dell'epoca per cui a mio avviso il fenomeno del fascismo è oggi almeno sotto quelle forme irripetibile
Se non a me faremo un grosso errore
Di prolungare una storia del fascismo sino dentro la storia del popolo della libertà il fascismo era una cosa seria premettete
Che pratiche espressamente nonché questa non sia seria ma certamente non ha le dimensioni di quello che è stato nel primo al dopoguerra d'altra parte senza il la guerra senza il primo dopoguerra difficilmente noi avremmo avuto fascista questa furia geniali intuizioni di Giolitti qua avvertì
Tutto l'interventismo compreso quello monarchico enti sarà versate per ben attente che la struttura democratica del nostro Paese appena dieci anni dipinta e quindi è fragilissima
Ecco perché il discorso per quanto riguarda il fascismo il discorso prioritario è sempre quello della democrazia della regola della democrazia del rispetto della libertà di quel che si può mettere dentro
L'uso l'utilizzo delle istituzioni
Parlamentari questo per me e la è la più grossa lezione che viene per quel passate riforme e per me questo è il senso dell'Aventino va bene già fatto il discorso sull'Aventino
Che non non riesce non riuscì politicamente a raggiungere i suoi obiettivi ma non era questa la ragione Intel
Dell'Aventino lamentino
Ci doveva essere bisognava farlo perché appunto
Quei quella secessione quella cessione rimasta come il una ferita un il punto debole di tutta la storia del Ventennio perché quando il compromesso
Tra fascismo e c'è chi meriti Fini
Quando l'accettazione della sospensione la libertà si incomincia a capire e non nel trentotto
Ma nel trentasei
Già incominciò questa questo abbandono di fronte a fatti importanti perché sul piano internazionale non possiamo di ignorare il fascismo ne ha trentasei fino a dopo l'etiope ha mantenuto i rapporti con la al triplice intesa cioè con Inghilterra e con Francia
E insieme alla Società delle Nazioni si appoggiava a Francia ed Inghilterra nella sua azione fino a quando poi non arriva la la inversione di tendenza è che attorno al tre al trenta sei da quel momento comincia comunque gradualmente questa questa scissione anch'io alla fine la crisi di quel compromesso con la piccola e media borghesia perché appunto la tranquillità sociale
Era finita perché incominciavano cose che riprendevano impossibile o difficile poté da da accettare non è questa e la la diagnosi dal così o per lo meno il sottoscritto parte per riuscire a capire quel che quel che è accaduto
Quel che è accaduto questa Jannacci e non mi trova consenziente con quanti sostengono ancora che con la più caduta del fascismo è caduta anche l'identità nazionale del nostro Paese e di tutta l'inverso
Che invece pur cooperato l'autentica identità nazionale nel nostro Paese perché la resistenza non si spiega se non con il recupero di quella ed entità nazionali che era stata soffocata non compromessa se non minata profondamente dalla prospettive per vuole imperial populistica del fascismo
Venendo alla crisi alla a a quello che è accaduto oggi in un mondo non possiamo dimenticare Spini che questi stravolgimenti
Sono dovuti grossi tradimenti
Tangentopoli non è un fatto tasse eccetera
Dobbiamo guardarlo bene bene se per caso opera canta in Centochiodi non sia arrivata portandoci dentro qualche vecchio vizio
Anche da parte dei partiti
Democratici qualche cosa che assomigliava appunto arrosto attualismo o l'uso del danaro pubblico in maniera clientelare questa specie di clientelismo
Che si abbarbicato attorno al sistema dei partiti trasformandolo
E e Franco citando propri snervante vorrei dire proprio la
I quelle quel rigore quel senso della moralizzazione pubbliche che pure in uomini che non abbiamo nominato e che continueremo a Anna a nominare c'era sempre perché qui siano uomini di una onesta e gli alti prezzi Brigitta
Grandiosa ma quando noi assistiamo allo spettacolo che attraverso Tangentopoli cercato possiamo capire quest'ondata come chiamarla non lo so questa ondata di rifiuto ecco e qui da parte
Più ci sorprende questo rifiuto
Di tutto il sistema abile colpo per Rizzato tutto un sistema si fa di tutta un'erba un fascio non si riesce più a distinguere quella che cultura e tradizione viene anche assimilata in questa cultura e tradizione
Anche cose
Qui noi certamente ci teniamo anche riteniamo che ancora oggi sino fondamentali per la nostra società società che oggi lo sviluppo di questa società la crescita di questa società semmai ci sarà non sarà più quella società cui e negli scritti di questi personaggi fino alla Resistenza c'era lo sviluppo di una società roba quale se che capaci di superare gli squilibri insistete Ernie esistenti in questo Paese nord su tutto
Che fosse capace appunto di veramente di comporre la funzione integrativa dello Stato nell'economia liberale forse capace di tutti integrato al anche come un arco retta politica sociale tutto ciò
è stato capovolto è stato distrutto è stato ma nella mentalità di queste forze che si sono scatenati non possiamo noi
Non avere un senso come è stato detto adesso non ricordo da chi di questa controriforma politica
Che è incominciata nel nostro Paese controriforma politiche che fino a questo momento è fatta di elementi di di mattoni di diresti di ideologiche di ideologia e di
Di maniere di condurre la politica che certamente ha una carenza spaventosa
Si parla di dire di dei di liberaldemocrazia
Associata al Polo libertà ma io non vedo una liberaldemocrazia associata al mondo alcun moto della
Al mondo della del Polo delle Libertà io vedo piuttosto una rozzezza
Una e al tempo stesso una scaltrezza per il camminare
Nei punti più più deboli di queste società per avviarsi verso l'acquisizione di conto dei consensi di quelli che si chiama la società dei due terzi e quindi una società che semmai c'è stata sarà una società sperequata fortemente
Direi che a questo punto e qui mi associo spingi credo che bisogna cominciare umilmente umilmente i veramente
Imboccando sì germaniche
Cominciare da piazza piazza da paese a paese ambiente ambienti a cercare fare opera di convinzione civili problemi sono gravissimi qui da trascorrere del deficit pubblico ci sono e non crede che questa classe dirigente improvvisate emotiva eccetera e sia in grado di portarle avanti
Ma occorre appunto il rimboccarsi le maniche perché alla politica venga finalmente restituito il senso di una cultura il senso di una proposta di una progettualità che ancora molto lontana e mi rifiuto di ritenere che progettualità possano esserci anche qui d'accordo con Spini la speranza in un nuovo miracolismo in un altro uomo della Pro provvidenze più alla buona se si vuole ma sempre uomo della Provvidenza e quindi annunciatrice di altre catastrofi
Ha facoltà di parlare ora al professor Giuliano Vassalli
Io ringrazio di questa convocazione perché mi piace che la tavola si concluda per lo meno un primo giro con Gaetano Arfè e nel quale
Noi socialisti almeno riconosciamo veramente
Un interprete nel momento attuale come storico ma non solo come storico Massimo di quelli che sono i nostri sentimenti le nostre tradizioni nostri ricordi dei nostri aspirazione le nostre valutazioni
Dunque io cercherò prima di tutto di raccogliere la provocazione il Giorgio Spini
Egli stesso ne accetta un ridimensionamento quindi è consapevole del carattere
Relativamente almeno provocatorio del suo intervento che è stato bellissimo è stata un'apertura veramente degna di un convegno di
Notevole interesse notevole attualità
Poi cercherò di rispondere alla mia pochezza l'interrogativo della tavola rotonda
Allora Spini è stato come sempre brillante e geniale nel punto del punto di partenza del punto di partenza estremamente felice dell'appello
Fascista alla libertà di allora
Dai suoi epigoni oggi rinnovato addirittura con una definizione di un movimento politico
Non c'è dubbio che quando egli ha analizzato che cosa si intendeva allora per la libertà e in parte anche che cosa si vorrebbe intendere oggi per la libertà
Individuando quelli che sono i pericoli veri o presunti
Da cui questa libertà sarebbe stata allora sarebbe oggi minacciata è stato particolarmente felice nel coglierli
Peraltro
Vorrei dire
Che
Anche se gli ha fatto la ottima distinzione tra l'allora ed oggi
Il la situazione di allora è un fatto storico importante incontestabile
E la situazione attuale è molto diversa e la libertà imboccata oggi rispetto a quella che pur con tante analogie invocavano i fascisti di allora è un po'una caricatura
Dea soprattutto
Una ma di più marcata sottolineatura degli egoismi individuali
Peraltro
Bisogna dire che rispetto alla situazione attuale a ciò che ha determinato la situazione politica attuale di scelte di tanta parte del popolo italiano
Non mi posso spingere molto oltre la situazione la le situazioni descritte da Spini con tanta efficacia non sono complete nel senso che manca un elemento sì è stato un elemento di autentica timore di prevaricazione politica di prevaricazione politica giudiziaria
Non nel campo di Tangentopoli dove credo che tutto il popolo italiano sia d'accordo per la repressione più severa di qualunque corrente qualunque corrente appartenga per la repressione severa
Di questa di questa terribile corruzione così diffusa nel Paese che per ora è stata peraltro e rischia di essere colpita esclusivamente ed è giusto esclusivamente dei suoi vertici nelle massime espressioni politiche amministrative
E rischia di vizi e viceversa di rimanere sepolta o addirittura estesa con un aumento della tangente Inner Sphere inferiori serie minori inferiori dove pure è diffusissima e tuttora diffusissimo
Ma il timore di una prevaricazione politico-giudiziaria c'è stato ripetutamente in altri settori completamente diversi da quelli della corruzione
Abusi
Timore di persecuzioni
Timore di prevaricazione giudiziaria connessa determinate forze politiche e questo è un elemento che se dobbiamo fare l'elenco come così brillantemente Spini ha fatto
Ripeto non posso andare oltre però visti numerosi motivi va fatto
Progressiste si sono ad alcuni presentati con certi volti
E con certi discorsi
Che hanno autorizzato una specie di richiamo alla libertà dalla paura ingiusta dall'ingiusto timore e questo non può essere dimenticato
La differenza grande tra quel periodo ricordato storicamente ritardati qui di allora e di oggi
E grande al punto da e così grande al punto da far pensare
Che ci sia qualche cosa di caricaturale oggi è soprattutto che ci sia questa sottolineatura
Individualistica più pronunciata di quella che potesse essere nel passato dove c'era veramente coloro che aderirono al fascismo se ne fecero promotori e attuatori un sentimento anche più generale che in un certo senso collettivo no
Ora
Però seconda osservazione che vorrei fare
E che
Gli uomini che noi oggi ieri abbiamo commemorato abbiamo ricordato che abbiamo associato
Nella memoria
Non solo per
Drammatica coincidenza delle date
Lante in mesi dell'anno dei giorni dell'anno del loro martirio
A cui come ho avuto occasione di dire stamattina non si può mai non associare non si può non associare Carlo e Nello Rosselli caduti il nove giugno al bagno Lorna
Sempre per mano di sicari fascisti gli uomini che abbiamo associato nel nostro ricordo
Non solo furono degli autentici socialisti pur nelle dimensioni diverse che questa parola ha assunto nella storia e nella storia italiana particolare di cui essi sono stati tanta parte Buozzi è stato parte grandissima applica coperto diversamente non atti noti per una ragione
Da Colorni per un'altra coperto un arco vastissimo dello storico del socialismo sia pure del sindacalismo socialista ma anche del partito socialista di cui fu sempre uno degli esponenti dei dirigenti massimi
Fu deputato per tutte e tre le legislature del diciannove e del ventuno del ventiquattro va bene questi uomini pur rappresentando sfaccettature diverse
Interessi diversi posizioni politiche spesso diverso e del movimento socialista
Sono stati tutti quanti degli amanti veri della libertà
Sono stati dei riformisti due dei riformisti Buozzi Matteotti
E un libertario un autentico libertario l'altro come Colorni
Quindi
Non possono non può la loro storia estere associata integralmente quanto meno soprattutto mi riferisco a bocce Matteotti che in quell'epoca vivevano ed operava no non può essere associata a quella violenza del potere rosso
A cui si riallaccia storicamente in quegli anni dell'immediato dopoguerra la violenza e la prevaricazione e la vittoria fascista
Gabriele De Rosa nominato anche l'occupazione delle fabbriche
è vero questa può sembrare l'unica eccezione nella vita di Buozzi
Come potrebbe sembrare un'eccezione la predisposizione di Matteotti a una lotta più intensa di quella che i suoi compagni di partito in quel momento conduceva contro contro il un fascismo
Però l'occupazione delle fabbriche episodio certamente sventurato sotto certi aspetti nella storia del sindacalismo all'asta del sindacato italiano
L'occupazione delle fabbriche del settembre mille novecentoventi come tutti solo ricordare a me mi potrebbero insegnare qui molti dei presenti
Che vede Buozzi in prima linea dopoché Buozzi aveva tanto resistito alle agitazioni estremiste da Martinez con la sua FIOM
Nel mille novecentododici nel mille novecentotredici pure associandoci
I grandi scioperi dai quindici opere di quegli anni perché erano stati decisi dalla maggioranza nel sindacato
Quando Buozzi entra in scena nella occupazione delle fabbriche delle quali è un protagonista la sua battaglia rileggendo le tutti i documenti è una battaglia che si giustifica come una resistenza contro una riscossa così ed è la chiama contro la riscossa degli industriali che non applicano gli accordi precedentemente realizzati e che vogliono in realtà stroncare la organizzazione operaia
Egli contesta vigorosamente con argomenti economici del dei leader tratti dai suoi studi di economia
Che aveva cercato da autodidatta di approfondire ed aveva veramente approfondito cerca di contrastare la posizione secondo la quale le richieste di miglioramento richiesto dagli operai le richieste di miglioramento avanzata dagli operai fossero incompatibili con lo sviluppo industriale
Via o addirittura ne determinassero la rovina come allora si diceva rivendica funzioni operaio di controllo
Polemizzare garbatamente e dogmi e in modo molto in modo molto discorsivo ma fermo con Luigi Einaudi che aveva denunciato i pericoli dell'ostruzionismo
Elencando i metodi di boicottaggio delle rivendicazioni operaie che erano stati posti in essere dagli industriali l'appoggio che era stato dato alcun miraggio soprattutto moltissimi inganni
Nella mesti in essere nell'applicazione di accordi precedentemente realizzati quindi quell'unica
Quindi compra con l'unica parentesi si potrebbe che potrebbe vedere si tratta di minore centoventi ripeto associata anche la posizione di uno degli eroi che compriamo in questi giorni
Quel
Prepotenza del cosiddetto potere rosso che detti che fu una delle cause del fascismo va per quanto riguarda Buozzi molto non dico di menzionata ma vista nella sua appunto reale dimensione e quindi non può togliere a Luís come mai nessuno gli tolse nella storia anzi sono stati questa mattina
Profilati addirittura interrogativi pesantissimi attinente alla stessa sulla sorte la sua posizione di riformista di profondamente riformista
Così come riformista fu sempre Matteotti dall'inizio
Un riformista
Non dico anomalo con riformista più forte degli altri non riformista combattivo ma sempre dichiaratamente un riformista senta dichiaratamente un democratico
La sua separazione ed ai comunisti come tutti ricordano attraverso morti
Celebrati che fu sempre nettissima così come lo fu anche da quella dei massimalisti anche se di questi era difficile dire che fossero dei pericolosi rivoluzionari
Certamente quindi questi uomini che ricordiamo Colorni siamo in un'altra epoca ma è una delle manifestazioni più decise
Del libertarismo del libertarismo socialista della non accettazione nel modo più assoluto
Non parlo di metodi di violenza perché eravamo nel colmo della guerra partigiana ma di non accettazione di non accettazione di di di imposizioni di non accettazione di apriorismo i nella nella massima espressione noi
Commemoriamo abbiamo commemorato in questi giorni ricordiamo appunto tre uomini tre figure del socialismo le quali in nessun modo una per ragioni di età le altre per la loro milizia e per il modo con cui lancia citarono possono essere associate a quei pericoli dai quali i fascisti invocavano il conseguimento di una libertà che poi su questo problema della libertà bisogna intendersi perché gli equivoci equivoci intorno alla parola sono sono grandi e frequenti e trovano poi soprattutto una lunghissima tradizione
Mi ricordano gli equivoci intorno all'adozione di democrazia tante epoca ma soprattutto nel dopoguerra ci furono movimenti che si appellava alla democrazia e che hanno tutto quanto di più antidemocratica potesse esserci
Sia a destra che a sinistra se dobbiamo intenderci secondo un linguaggio convenzionale chi non ha parlato di democrazie progressiste chi non ha parlato di trionfo
Della democrazia inizierà un partito mi ricordo nel nel durante le elezioni del della Ruhr nell'immediato dopoguerra c'era un partito che si proclamava democratico ed era proprio tipicamente neonazista
Ora la la
La parola democrazia è stata sfruttata da tutte le parti in tutti i modi e quindi è abbiamo un diritto per lo meno magari non ci intenderemo con altri non ci intenderemo con i nostri avversari ma abbiamo il diritto di dare una nostra interpretazione della democrazia e così abbiamo diritto a mio sommesso avviso di dare una nostra interpretazione della libertà
La libertà dei fascisti non era vera libertà anche se era un bisogno appunto di liberazione da determinate imposizioni alcune delle quali andavano oltre ogni misura ed erano avvertite
Anche in modo generale in modo quasi collettivo come ingiuste
Di libertà nata a Lhasa antinazisti non so se era una tragica ironia ma la scritta sui campi di sterminio sui campi di concentramento
Razzisti Arbeit macht Frei il lavoro rende liberi ma certamente maggio nazista la parola libertà veniva più volte più e più volte richiamata più e più volte in considerazione
Era la libertà della nazione tedesca
Dalle pastoie in cui l'aveva posto il Trattato di Versailles era la libertà dai limiti imposti alla sua sovranità era la libertà dei popoli di lingua tedesca o delle etnie varie tedesche disseminate
Nell'Europa non
Non sotto non nel potere germanico erano tante forme di libertà in cui l'uso era evidentemente improprio evidentemente spurio e questo ci dà il diritto di dire che anche nel campo delle definizioni della democrazia che anche nel campo
Delle definizioni della libertà dobbiamo cercare di rivendicare la nostra autonomia che è poi quello che ha fatto in definitiva Spini sia pure in quel modo
Come potrei dire non paradossale non provocatorio in quel modo così fine così intelligente così brillante con cui ci ha presentato la sua esposizione quello che egli stesso ha fatto che implicitamente in tutto quello che diceva c'era la negazione
C'era la spiegazione storica fondatissima sotto il
Perché lo storico come ho detto ma c'era anche la la negazione implicita che quelle definizioni della libertà date dai fascisti come ho detto perfino dai nazisti avessero
Validità sul piano definitorio e sul piano di quella che è la giusta
Individuazione di quello che il concetto stesso di questi termini tante volte intanto senso usati e allora io mi permetto di dire che il significato Massimo che possiamo trovare unificante in queste tre grandi figure
Della storia del socialismo italiano è proprio rappresentato dalla loro lotta costante per la libertà
E precisamente per la libertà è imminente tutte quelle forme quelle dimensioni
Che allora erano avvertite già da loro come tali lo stesso marxismo ad approvare la parola libertaria talora liberazione un significato che molto molte volte molto vicino
A quello da cui questi uomini sono partiti anche se uno di loro era marxista dice uno era dichiaratamente anti marxista come Colorni Elettra e nelle nelle opere degli altri due non si trovano espliciti richiami pari posizioni marxiste ebbene la liberazione la liberazione
Dall'edizione della liberazione dal bisogno la liberazione dalla paura sono termini che sono avvenuti in uso nell'immediato nell'immediato dopoguerra
Sono stermini che sono stati colti
Dalle dichiarazioni dalle dichiarazioni dei diritti
Nella nei nei nei grandi patti
Di Helsinki del sessantasei Foglia dichiarazione del settantasei quello sui diritti civili e politici
E quello sui diritti economici sociali e culturali versione trovare ricca traccia ma soprattutto sono le quattro grandi tele grandi libertà
Ricordate durante la seconda guerra mondiale e immediatamente al fine di essa che contano
E nei diritti civili e politici accanto al diritto alla vita che che è l'aspetto negativo diciamo nostro diritto diritto a vedere preservata la propria vita c'è un diritto di contributo positivo
Che il diritto alla sopravvivenza che il diritto alla sopravvivenza e a questa diritto alla sopravvivenza
Appunto sul piano della soddisfazione di Rimini delle più elementari esigenze individuali e familiari hanno combattuto i grandi apostoli del primo socialismo hanno combattuto
Coloro che hanno lottato come Matteotti vicino ai contadini
Del suo Polesine hanno combattuto coloro che come Buozzi dalla sua esperienza di di di uno dei cd al maggiore dei cinque figli rimasti orfani
A dieci anni di padre a lavorato prima intensissima mente abbandonando la scuola dalla terza elementare
Abbandona ha lavorato intensissima mente per mantenere insieme alla madre questi quattro questi quattro bambini che poi è passato
Passato alle al lavoro di operai autentico di operaio metallurgico e poi finalmente di insegnante di mestiere di arti e mestieri nella scuola di Voghera e che ha sempre e che come sindacalista
Bossi come ho già detto rimase sempre come tutti sappiamo socialista oltre che sindacalista è impegnato nelle lotte politiche del partito socialista
Ha vissuto tutta la sua vita come sindacalista e su questo altare della lotta al fianco delle classi lavoratrici ma in un senso di progresso non mai in un centro di prevaricazione in un senso di liberazione
Dal bisogno dai più elementari bisogni conculcati a segnato tutta la propria vita la propria carriera di sindacalista e tutta la propria vita che ha poi simbolicamente sacrificato per una più vasta libertà per la libertà politica per la pace rimanendo trucidato dai nazisti
E così Colorni che rivendicava addirittura
Una libertà più vasta da quella che possono dare gli stati sono state ricordate cose bellissime sul significato del suo federalismo questa mattina ieri
E sono dunque uomini che hanno combattuto per la liberazione dalla paura per la liberazione del bisogno ma che hanno anche combattuto Mazziotti soprattutto per il libertà civili e politiche
Libertà per i diritti civili e politici potremmo dire oggi con linguaggio moderno tante volte abusato per i diritti dell'uomo e nel chiudere vorrei dire chiudere questo breve sommesso intervento vorrei dire anche che
Non solo hanno
Operato nel segno di questi ideali non solo essi vivono come appunto si domanda l'interrogativo che alla base di questa tavola rotonda hanno vissuto ieri vivono oggi noi continueranno a vivere domani come campioni di libertà
Ma hanno sempre visto la libertà come qualche cosa che dovesse essere attivamente difesa
Questo è quello che li unisce in fondo il loro sacrificio in tutti e tre è stato un sacrificio consapevole
In Matteotti al massimo grado
Mi può circolo ne hanno operato le fatalità drammatica della guerra e dell'occupazione
Botti Matteotti sia stata una scelta una scelta consapevole
La sua meravigliosa lotta per il diritto elettorale per il diritto a libere elezioni è vero
Svolta in tutti i modi culminante nel
Intervento parlamentare del trenta maggio del trenta maggio mille novecentoventiquattro è proprio una rivendicazione degli elementari diritti civili e politici che venivano consulti conculcati dal fascismo ecco perché
Queste tre grandi figure io le vedo soprattutto associate nell'idea della libertà e nell'impegno a dover lottare per la libertà potrei citare solo passi a tutti noti potrei citare
Gli incassi quello che disse Matteotti
Ben ben chiaro e ben chiaro tutti alla memoria di tutti di era la voce più autorevole e più combattiva del socialismo democratico quella del segretario del Partito socialista unitario
La voce l'uomo coraggioso estremamente coraggioso con una lucida visione politica che qualche volta rimase che qualche volta lo fece rimanere addirittura isolato nella marea dello sgomento nella marea dell'attendismo
Veramente si può dire senza retorica la voce di un errore e anche Bozzi aveva una consapevolezza in quella famosa lettera che è pubblicata in tanti libri
Nel libro alcuni dei libri che abbiamo visto in questi giorni nel vecchio libro
Di oddio castagno Calcagno Adelina
Ecco scusatemi bellissimo libro di Gino bersaglio sul sul di luglio nella lettera Villani quando Mussolini fa i tentativi rimanda attraverso il fratello che allora era ancora in vita Torino e gli manda dei messaggeri per cercare di avere mi pare che siamo nel mille novecentoventisette
Per a vere un
Un contatto eventualmente per studiare la possibilità di un rientro di questo grande rappresentante della classe operaia in Italia alla fine di quella lettera negando
Qualsiasi adesione alla richiesta dice era racchiusa testualmente quanto a me
Il giorno in cui riterrò utile il mio ritorno in Italia
Sì ritornerò senza chiedere nulla da alcuno
E senza trattare con il c.t.
Correndo naturalmente l'aria di tutti i pericoli inerente
Quindi
Quasi presago anche lì di ciò che avrebbe incontrato quando sia pure non volontariamente perché sorpreso dai tedeschi a Parigi mentre andava a trovare la figlia in ospedale
Sul tradotto alla salute e poi dalla Santé portato al confine in Italia in Italia liberato venduto quel ruolo che sappiamo
Nel mille novecentoquarantatré
E così anche in Colorni c'è quel passo cerco il passo e chiudo c'è quel passo di lettere le famose lettere tra Commodo e severo cioè tra lui stesso pure Spinelli
è un vero ciò che ti spinge o Commodo si rivolge a se stesso all'azione non è un vero interesse per l'azione stessa
Un affetto un bisogno profondo e sincero di partecipare alla vita degli altri è piuttosto un senso del dovere un bisogno di non avere niente da rimproverare ti di essere in pace con la tua coscienza presentabile di fronte a qualsiasi istanza giudicante c'è un'allusione anche al soprannaturale
Oppure si domanda la preoccupazione di conoscere tutto di aver tutto provato di fare ogni esperienza che ti arricchisca lo spirito che allarghi la mente ora questi Luís conclude in quel punto sono poi i fatti personali ma è chiaro che gli ha sciolto il dilemma
In un determinato senza cioè nel primo senso quello di essere in pace con la propria coscienza di non avere niente da rimproverarsi di essere presentabile di fronte a qualsiasi istanza giudicante cioè di combattere nel momento in cui andava combattuta
Vi combatté anche il mister la libertà
Ora la parola al professor Gaetano Arfè nell'ultimo questi interventi
Innanzitutto voglio ringraziare la siano assai chiese le sue affettuose parole
Voglio dire che se se c'è qualcuno che può considerarsi interprete della tradizione socialista
E lui
Non è uno un convenzionale scambio di Cortesi mi limito solo ricordare
E Giuliano Vassalli
è stato compagno di lotta
Di Bruno Buozzi e di Eugenio Colorni
è stato l'uomo che ha organizzato l'evasione
Chissà ragazze e di Pertini da Regina Coeli
è stato detenuto a via Tasso ed è inutile fare commenti e che solo per caso
Scampato il destino tragico ed erotico
Dei degli altri due compagni di Colorni di Buzzi che furono ammazzati in questo mese cinquant'anni fa
E vengo qui i temi che sono stati toccati sono infiniti
Sono tanti e anche abbastanza ingarbugliata io che vorrei limitarmi a fare un'osservazione sulla Giorgio Spini
A
Denunciato brillantemente quella che è la concezione
Della libertà che vige oggi
Qual è il modo in cui il Popolo della Libertà intende la libertà
Io però vorrei a questo punto
Che si domanda Simo anche
Perché questa concezione della libertà ha potuto prevalente
E che facessimo anche un po'di autocritica
Perché per la verità
E da parecchi anni a questa parte
Che in atto relativo chiamerei un'offensiva ideologica non espressione di altri tempi la no però mi pare che Atene
Un'offensiva ideologica perché non è stato un dibattito in cui si fosse scambio
Ma ci sono state una serie di assalti l'uno contro l'altro non dirò che c'è stato un Grande Vecchio il quale gli atti concepiti organizzati indiretti
Però hanno seguito una loro idea
E ci si è cominciati con una blanda storicizzazione del fascismo credo che sia stato il primo passo quello
Una storicizzazione del fascismo che pare un certo punto è diventato una sorta di equiparazione di fronte colla
Alla solennità della storia di fascismo e antifascismo
Di lì poi sia stato l'attacco all'antifascismo
Vi ricordo il sunnita diversi anni fa ho partecipato per esempio un convegno dove c'erano
Dei colleghi di varie università italiane e qualche erano concordi nel sostenere
O almeno parecchi loro
Che l'antifascismo era la maschera del comunismo
Che che la Malfa era per certi aspetti un succube della dottrina comunista un attacco specifico contro Ugo la Malfa
Ecco perché antiliberista perché succube della della Juve della della egemonia dell'egemonia comunista
Ci fu l'attacco l'antifascismo cattolico
Gabriele De Rosa lo ricorderò molto bene gli altri caso Lazzati perché poi questi casi venivano ampiamente amplificati dalla stamperia dalla stampa dalla televisione diventavano stando e lasciamolo un'eco calunniate qualcosa resterà
Ma ognuno di questi ha lasciato unico si è passati barattato resistenza per cui ci sono io Suma difatti il triangolo Della Morte che erano i fatti noti che ovviamente nessuno
Vuole difendere però da quello se è venuto l'attacco a tutta la Resistenza si ammazzava da una parte e dall'altra insomma per cui Ferruccio Parri che Pavolini diventavano stessa cosa insomma
Siamo andati poi
Ancora ancora oltre e che siamo andati poi all'attacco della storia dalla Prima Repubblica
E e poi in un crescendo di ignoranza
Ignoranza anche anche deliberata insomma volte anche
Non non erano neanche tanto io raggirato volevano sembrare però le cominciata tutto una polemica intorno a tutto una serie di principi e e anche di pratiche politiche che per esempio la la polemica contro l'assistenzialismo che a un certo punto è diventata la polemica contro lo stato sociale
La polemica contro il consociativismo che divampa la polemica contro ogni forma di civiltà democratica e di e di collaborazione costruttiva
E così via di questo passo sopra la polemica contro il coso il controllo contro la legge elettorale o quasi che la proporzionale fosse la causa di tutti i mali della Repubblica
E siamo andati avanti subendo questa offensiva ideologica e per la verità vincendo molto poco
E questo perché poi i due partiti dalla sinistra il partito socialista si era ridotto nello stato in cui era insomma partito monocratico il Partito della
Nel quale pensava e parlava soltanto soltanto il capo
Era assente ogni forma di dibattito politico e ideologico e il Partito comunista il quale aveva reagito poi al crollo del muro di Berlino
Con una involuzione opportunistica tu anche questa come si diceva un tempo per cui ho finito non non è stato in grado di fare un bilancio critico della propria esperienza ma ha finito con l'abbandonare tutti i suoi figli quelli buoni e quelli cattivi per dire che lui col comunismo per arrivare alla conclusione che col comunismo di sovranità più niente a che vedere cioè se è stata questa
Carenza interna questa debolezza interna della sinistra non parliamo poi del partito socialdemocratico anche quello
E che già da tempo era assente da ogni forma di dibattito insomma cioè abbiamo avuto questa débâcle questa della cultura di sinistra in genere e dei partiti politici della sinistra
Proprio sul loro sul loro terreno specifico e allora a questo punto dobbiamo anche dire che questa sconfitta è stata una sconfitta che il larga misura ci siamo ci siamo meritato ora lasciamo andare più possono essere le ragioni di fondo di tutto questo cioè le trasformazioni che sono avvenute la società italiana i ritardi nel cogliere i fatti nuovi nel valutarli nel giudicarli nel prenderne coscienza critica questo indubbiamente si è stato sono fenomeni che vanno al di là anche delle nostre capacità di comprensione immediata cioè io credo che poi nel complesso la cultura non è riuscita a cogliere per tempo i fatti nuovi
Che avveniva non abbiamo ancora assimilato tutta una serie di fatti rivoluzionari che ma se noi guardiamo a quella che era la società del mille novecentoquarantacinque quella che è quella del mille novecentonovanta sono avvenuti i fatti assolutamente impensabile anche non spero il costume dell'ideologia e dei i rapporti sociali e così via per cui questo indubbiamente vada confortato posto affatto
E c'è stato il fenomeno della corruzione che è andato al di là di ogni il limite immaginabile insomma io non ero mai stato voti misto intorno a questo tante cose ne intuivo anche quando non non le sapevo metterò indubbiamente il fenomeno alimentato tale da avere una una gliel'aveva portata no portata politica c'è stato tutto questo però c'è stata anche questa carenza culturale
Per cui a questa offensiva ideologica non sono non siamo stati in grado di dare una risposta una risposta organica una risposta compiuta soprattutto di mantenere continuamente
Vivo il dibattito e accisa accesa la polemica abbiamo capitolato su tutto c'è stata problema capitolazioni ideologica progressiva di fronte a tutto questo de qua ogni volta che salta o con un problema
Entra lavorava con la parola d'ordine quella di arretrare mai quella di conto di contrattaccare e oggi ci troviamo appagare
Lo scotto lo scotto di tutto questo questo poi in un quadro culturale
Non credo che sia una
Una visione corporativo può anche darsi insomma in un quadro culturale che è caratterizzato da prevalenza la cultura sociologiche politologi era su quella storica
E questo credo che sia stato anche questo un fatto molto importante io confesso forse anche per antiche ascendenze Cruciani è una ho una diffidenza profonda nei confronti di queste discipline che rispetto in quanto discipline e che però respingo assolutamente quanto filosofi visioni del mondo
Nonché nonché storiografia retroattiva insomma
Per cui a un certo punto si interpreta anche il passato alla luce gli schemi sociologi del presente tutto questo ha portato a una decadenza culturale che ci ha presi poi
Inabili di fronte agli sviluppi di questa di questa offensiva e io credo che qui nel momento in cui ci si pone proprio il problema di come reagire a tutto questo di quali
Di quali finale di quali scopi darci per l'avvenire e io credo che a un certo punto proprio e la cultura a essere chiamata in prima linea
è la cultura dover fare la propria autocritica
Ed è la cultura dovessimo impegnare per cominciare a sfatare tutte queste queste bestialità che oggi costituiscono il patrimonio culturale degli italiani
E che Giorgio Spini ha ha così efficacemente così efficacemente descritto ora ci troviamo proprio in fronte
A questa sorta di sopra ideologia che discariche che copre tutto che sta è un'espressione che usava Krajicek chiuso cara iscritti
Quando parlava della socialdemocrazia nel periodo della guerra fredda diceva che la socialdemocrazia era rimasta soffocata sotto la cappa di una il sopra ideologia che era dominata dalla problema di difendere la democrazia nei confronti del comunismo per cui ad un certo punto venne perdendo tutta la propria autonomia tutta la propria carica e accodandosi alle forze di generica democrazia per cui visiva
Oggi superata questa fase il problema delle socie al Donizetti è quello di recuperare la propria autonomia io credo che oggi sia per ogni grande corrente politica
Da quella cattolica quella socialista quella stessa comunista di recuperare la propria autonomia
Di recuperare lo spirito critico di recuperare la capacità di battersi la capacità di lotta questa sopra l'ideologia ha coperto tutti diventato senso comune
E diventato opinione comune insomma ecco oggi dovunque si si si si sentono gli effetti di questa cultura che quella che quella trasmessa dal televisioni calato nella cultura ben l'ideologia berlusconiana oggi arriva dappertutto penetra dappertutto e penetra nella classe operaia abbiamo visto nelle in ambiti operai che il berlusconismo fa strage insomma
E Teresa in tutti gli strati gli strati sociali bene tra in tutte le le opinioni politiche io ho notizia di molti intellettuali di lunga milizia socialiste con un certo punto son passati a Forza Italia è soltanto è soltanto opportunismo personale certamente c'è anche questo insomma ecco comunque se uno aspetta riconvertirsi
Il momento in cui l'altro ha vinto questo comunque lascia qualche sospetto però al di là di questo evidentemente sono le delle convenzioni che a un certo punto sono stati sgretola pezzi
Da questo tipo di offensivo per cui c'è anche una capitolazione ideologico cioè per la politiche oltre ai fattori dell'opportunismo credo che ci sia questa
La situazione della quale noi dobbiamo dobbiamo prendere atto e e a questo punto proprio rivalutare la cultura e di valutare la nostra cultura le nostre strutture le nostre culture politiche e nel nostro caso la cultura rappresentata dai tre uomini che abbiamo ricordati perché è si tratta di tre uomini qualche sconto riguardiamo nello nel loro insieme
è veramente rappresenta non è inning dialettica unità
Una tradizione culturale una tradizione politica è diventata cultura e che oggi è necessario recuperano nel senso che ha dobbiamo andare trovare lì
Le soluzioni per i problemi nostri ma proprio per ristabilire quel rapporto dialettico tra politica cultura storiche cultura politica senza di che languono e Luna e l'altra oggi abbiamo una cultura politica in una più la dimensione storica e allora diventa una cultura di Berlusconi
Oggi abbiamo una cultura storica papale ha perso ogni ogni sensibilità politica e loro una storia che si muove è una storia poiché si riduce la piccola ricerca che sinistro insidie che per dei perde di vista i vasti i vasti orizzonti e che io credo che noi questo oggi ci dovremmo ci dovremmo proporre e proprio nel nome di questi compagni che oggi ricordiamo
Credo che dovrebbe essere questo il nostro impegno
Ora rivolgo ai partecipanti
A questa tavola rotonda
La richiesta se ritengono utile un un secondo giro di discussione replica anche su qualche aspetto specifico replica nel senso di un contratto non mi sembra che ce ne sia proprio margine nel senso di risposta sollecitazioni probabilmente sì perché dibattito è stato molto sollecitati
Sentire contraddette impossibile io di fronte Frontera
A tali maestri lo dico sì senso in senso in senso letterale proprio nel senso letterale cioè le scommesse di Ferrara è per alcuni no per alcuni per per alcuni mantengo tuttora sì siamo in la venerazione dell'allievo
Per altri il rapporto di amicizia e dal momento che sono sono cultore di altre discipline un rapporto di soggezione nei confronti di quello che dicono poi ho sempre sentito la soggezione alle norme soggezione l'enorme fascino alla storia
E ne ha fatto un grande piacere sentire questa rivalutazione del sapere storico contenuta in queste ultime parole nello stesso tempo un grande dolore
Perché se la perdita del senso dalla storia dovesse veramente
Riassumersi riepilogare sì negli avvenimenti di oggi e credo che potremo dovremmo constatare
Con grande malinconia un momento di decadenza della nostra cultura che può preludere ad
Esiti a sbocchi di carattere avventuroso
Io nel dibattito politico di queste settimane col sono tra quelli che hanno avvertito un grande disagio di fronte all'enunciazione grossolana di minacce alla democrazia di rinascita rigurgiti di fascismo sono indubbiamente ma che non costituiscono il nocciolo duro del problema che invece e costituito in grandissima misura il tentativo cosciente o incosciente che sia non me ne importa proprio niente di cancellazione della memoria storica
L'antifascismo assenso se rivissuto in termini positivi di di di di fede nella libertà allora ogni polemica che tende a cancellare il senso dell'antifascismo limitandolo circoscrivendolo momento dalla storia le parole anche belle fondo che sono state pronunciate da da Fini nel esso mentre nel suo discorso sulla fiducia ecco
Dei presumo anche la buona fede ma l'esito di tutto questo può essere proprio la Spal organizzazione del rapporto che c'è tra tra certi valori in cui crediamo e la loro la loro immedesimazione in certi momenti della storia
Finisce che questi valori vivono in astratto non si sa più chi li porta a chi ne ha portavoce che chi ne è titolare Kitchen chi ce l'ha fatti mentre chi cena gratificato anche per generazioni come la mia che in fondo non ha conquistato niente è stata gratificata da quello che avevano conquistato i padri ora invece siamo nella fase dei nomi
Questo è e quello che io sento da un dibattito che ha avuto un enorme merito secondo me di avere assunto alcuni dati storici analizzati in queste giornate in cui non ho potuto partecipare impegnato com'era avvenuta
Nella celebrazione delle soffre nella lenire le sofferenze del partito a cui questi uomini credettero
E e che non sappiamo se esisterà ancora perlomeno nella sua forma storica
Trarre da questi da queste testimonianze però delle conclusioni di di grande attualità l'attualizzazione della storia e poi la grande lezione di Benedetto Croce
Pare che su questo piano qui
Il il Cannone sia stato il cannone metodologico sia stato pienamente rispettata
Detto questo perché sono stato sollecitato a dire ma ora vorrei vorrei sentenza vorrei sentire ancora demografiche Spini passando
Oppure può i partecipanti io
Devo dire due parole però ma buoni noi vogliamo ascoltarlo IDC midi con i vicini di essere lungo
Arrestato tutti quanti siete stati magnifici ma direi quello che ho sentito con particolare liberazione personale è stato tutto il discorso di FI
E vorrei aggiungere qualche cosa a questo discorso che affermi vediamo se siamo d'accordo Omo sia metti o no
Questi
Noi ci troviamo davanti in questo momento alla trionfo della di questa sopra ideologia no che poi prego all'osso semplicemente il Vangelo dell'egoismo
Devo Isma'più brutale sostanza no cioè e lista
A sì sì sì sì scusate non si riavvicinano non siamo
Il trionfo della sobrio l'orgia che poi e trionfo nient'altro che del più brutale egoismo però non credo che certi mali
Piovono dal cielo non credo che non è che me la faccia siano discesi dalle nuvole sono spuntati fuori rispettivamente un americano Inghilterra che avevano attraversato una gravissima crisi
Dei valori morali perfino anche crisi proprio venne nel senso più più spiccio delle chiese
Soprattutto in conseguenza della della sciagurata vicenda del Vietnam per cui a un certo punto era apparso che tutti i valori tradizionali americani e prima che americani anche britannici eccetera tutto un posto Consult un testo di cose fosse stato responsabile di eventi crudeli folli
E quindi c'è stato tutto un gran sconquasso
Nel vuoto morale ideologico persino qua l'arte perfino ecclesiastico
Perché il Vietnam ha voluto dire diserzioni di massa dalle chiese e sapete deduzione ma sale che son son fenomeni positivi i superamenti si diserzioni no
E e poi sono spuntate anche queste
Ora pare che in Inghilterra in America ci sia ma ripresa del ma ci porterebbe fuori
Vogliamo vedere per l'Italia
Ecco mi sembra perciò che al riguardo all'area della sinistra socialista in primissimo luogo
Altre
Non sono molti anni che è entrata in crisi la grande diffusa fiducia nel marxismo
Cento interpretazioni diverse ma in sostanza era nel mondo della cultura di sinistra
è vero o no pacifico che quella era una grande ispirazione del capo stesso degli studi storici si può fare venti nomi vero defilati colleghi eminenti che si ispirava
A un certo punto
A un certo punto si è inaridito
Si è sentito che
Dal marxismo non venivano risposte adeguata ai problemi di oggi
Quell'altra cosa che era la teoria dell'imperialismo leninista
Entrata in crisi anche quella che cosa avremmo dovuto fare tutti avremmo dovuto fare
Voi socialisti per primi per carità però credo anche comunisti dovessero farlo per avremmo dovuto fare una barbona esperto fermarsi ad un certo momento e dire allora rimediamo
I nostri principi rivediamo le nostre stesse impalcature teoretica
Ricordiamo che cosa l'etica socialista che andiamo predicando e quali sono i nostri programmi non programmi per domattina ma i nostri programmi strategici
Questo non lo abbiamo fatto
Ce n'est altro un incerto il inizio Bellomo coiffeur
C'è stato un certo inizio nel Partito Socialista di ridiscussione programmati subito soffocata dalla grande ondata del pragmatismo
E non credo che noi potremmo cavarcela se non facciamo se non passiamo attraverso un questo passo e non credo che potrà cavarsela neanche gli eredi del Pci
Se continueranno a fingere di non vedere
è questo che ci attenta davanti a tutti
E direi che il discorso è certamente in primo luogo per noi socialisti e comunisti ma sottoporrei al De Rosa con tutta la timidezza del caso perché qui si tratta De Rosa potrebbe dirmi cosa pretende di sapere Truck Center altissimo
Delle faccende nostro
Ieri De Rosa mi sbaglio o no
Che è molto di quello che di buono
Perché Di Buò affatto la Democrazia Cristiana dovuto considerazione
è andata sull'onda si nutriva
E
Esprime la Revolución personalista e col ministero no claudicante le chiede dei domenicani di Parigi Marie eccetera eccetera
Non solo questo anche vedi apporti italiani più o meno significativi però aveva alle spalle tutto questo grosso bagaglio
Di idee di sentimenti di tensioni eccetera a un certo punto partito Edmondo se il partito Dossetti e vissuto ministero non c'è stato più un rinnovamento
Se mi permetti io Olla impressione che questo non sia perché il cattolicesimo italiano sia
Inaridito
Sul piano del lavoro dell'elaborazione per esempio
Nelle scuole teologiche del cattolicesimo italiano citato tutt'altro che morta il deserto in questi ultimi anni Stato anzi mi interessa i biblisti per esempio cattolici hanno riguadagnato anche in Italia una uno spazio che avevano perso che avevano perso in passato però
Tra quanto Diniz vivo
Vi poteva essere nella riflessione teologica nella meditazione esegetica del cattolicesimo italiano la vita politica sia aperto
Una un abisso è vero non è vero
Mai e poi mai vi sia più stato un colloquio reciproco forse perché sarebbe stato imbarazzante sottoporre al teologi e biblisti
Certe
Verità certe cose di casa politica pro probabile politici non ci avrebbero fatto una gran bella figura però sta nel fatto che così
E se mi è permesso dirlo io non credo che si possa uscire
Dall'agonia in cui anche voi noi in primis anche voi vi trovate uno sforzo di agonia
Senza questo offro
Cioè io non credo che il discorso per un partito che bene o male sic
Fa riferimento al cattolicesimo cristianesimo
Il discorso possa essere unicamente così
Di prassi politica ritardi urbi et orbi ritornare massimi sistemi
E ai massimi problema
Credo che questo mi son permesso chiederei se se se si vogliono
E non è poco no
Finora ora va be per finisco finisco a questo punto dicendo che se noi uscissimo da questa serata di oggi con la convinzione alimentata anche dal confronto con queste grandi figure
Che noi abbiamo bisogno come del pane
Di rifare dei grandi dei discorsi fondamentali che cosa vuol dire il socialismo nell'anno due mila quali sono gli obiettivi strategici quali sono i supporti teoretici
Se uscissimo da qui con la convinzione che questo dava essere fatto dire non abbiamo perso che non abbiamo perso il nostro tempo
Eros
Sì brevemente per dire tu hai ragione e ma il fenomeno dire che si è generale sia pure maniera alti team diversa maniera articolata c'è stato una dissipazione dei patrimoni culturali vagiti
Di tutti i partiti che hanno fatto la resistenza
Che hanno avuto quella connotazione antifasciste che non è una connotazione provvisoria temporale ma a temporale perché Longo democratico dovrebbe essere sempre non certo senso antifasciste che vuol dire il vigile attento al rispetto della libertà delle regole della democrazia questo dico
C'è stata una dissertazione quindi dei patrimoni culturali
Un po'sì Pitzianti per quanto riguarda il terreno è strettamente culturale dagli dall'invasione di una certa sociologismo velistica la Sociologia e che a storica che si è dissociata da discorsi storici mi ricordo
Certi certi incontri e scontri sul fatto
Discorso storico e poi anche una certa ed animosità verso la la scuola di liberale verso Croce e così via non che io sia un crociano però patrimonio Croce parecchio sul piano della anche in sede politica dei distinti che occorre fare e per me quindici è stata questa dissipazione c'è stata questa dissipazione e abbi pazienza che sta e anche qualche cosa in più non è che sia il mio pallino perché c'è stato ma ritenne c'è stato alla alla scuola del personalismo netti Mounier ma c'è stato per voi
Molto più importante ancora a mio avviso
Popolarismo di Sturzo
E che è strettamente legato a una colluttazione di grande e liberal democrazie strettamente legato a un filone storico che tra l'altro non Flora story tutti da da tra De Santis Crocetta per sempre valutate stima fatta cioè quello del cattolicesimo liberale
Ecco questo qui è stato dimenticato
Questo qui è stato messo da parte come inutili né in quanto non serviva all'esercizio della politica così che quella politica che che già negli anni Sessanta cominciamo ad avere quella colluttazione Praga Battista non so se PRA del di di di vecchio di nuovo pragmatismo Como comunque sia legata a a fattori gestionali immediati del di fiato corto del giorno per giorno le grandi scelte
Progettuali per il nostro Paese quella cioè di stabilire la la la gradazione la statualità de dei grandi interventi pubblici non è stata mai fatta quando ci trovammo di nuovo a difendere discorso che ho fatto gol della scuola possiamo fare qui dell'università possiamo fare quello alla sanità tutto tutto quanto da capo l'abbiamo Sperto perché questo è avvenuto perché se sperperato quella sollecitazione quella forza stimolante che soltanto alla cultura può dare ed io forse su questo punto però qui dissento dati e cioè io son d'accordo che c'è stato un grande sviluppo dell'ICI del della scienza apripista e anche della teologia compiuto dei grossi sforzi ma questo è un fatto che è rimasto così nella nell'aria dalla grande intelligenza teologica anche questa fortemente contrastata
Ma poi e di ma c'è stato e c'è ispirato alla cosiddetta ispirazione cristiana
Io l'avviso l'ho vista mano mano depauperata
Ridotta un impedimento pauroso e e questo fatto qui appunto è qui ci ricolleghiamo anche la notazione di di arte un un fatto tragico perché a questo punto qui mette insieme la crisi nostro e con la crisi vostra
Quindi diciamo così si ripristina un anche a livello di del metodo un certo spirito secondo me cultura aventiniana nel senso di riconoscere quali sono le grandi forze che hanno fatto la cultura di questo di questo Paese la grande cultura di questo Paese penso che ci siamo dimenticati del Risorgimento e non del Risorgimento che è merito cultura sintetica della lettura non certo non c'è alle una volta si diceva che la politica era satura di eticità oggi la politica condensato perché pietra che partissimo di apparenza e tutto ciò erano vecchia quello che successe
Professor per non lasciarti la parola per ultimo di nuovo contabile che non mi sarei nazione Totti prende se l'ultimo dovesse essere abituato in cielo la lettera V collettiva lombardo gli autocarri ferita nella io
Non credo molto nel babilonese verte su che ci sia
Delle necessità di volta in volta di fare dei bilanci programmatici questo indubbiamente vero ma che attraverso i congressi si debbono coi stabilire per legge numero d'accordo non lo ero neanche fa neanche Faravelli
Nella come nella abbandono del marxismo decretato al congresso fatto il fatto che uno Faravelli continua a dichiararsi marxista va
Io questo non è nei compiti commercio perché son cose mie che riguardi la cultura l'intelligenza degli studi e nessun congresso di pudiche sequestri marxista o no
E o a prescindere da quello che è quello che invece
è necessario e avere dei punti di riferimento di cultura vita
In cui i problemi vengono discussi potevi anche perché oggi fare dei programmi è una cosa estremamente difficile perché le Irvine
Il motivo sono sempre più venuti su un sempre più rapidi e
Programmare si può programmare credo lungo grandi vini avendo delle direttive Pearson tanti problemi che mutano in quei termini mutano abbastanza rapidamente per cui quello che è necessario che ci sia una capacità di capire ieri subito e di tradurli poi in azioni e e la funzione che hanno avuto nel Partito Socialista presenta riviste come la critica sociale insomma la quale era la rivista che formava i quadri del partito socialista che discuteva i problemi teorici che indicava anche le linee politiche con maggiore o minore foto fortuna secondari casi però era quella che in realtà ha esercitato un'opera di direzione sud partito nel suo insieme oggi non abbiamo nessun centro di lavorazione di ieri e non abbiamo nessun foglio attraverso il quale scambiarci opinioni da un camion dove da un piano all'altro da un da un capo all'altro d'Italia e questo si è verificato un po'per tutto perché una volta noi avevamo presente delle riviste era una critica sociale che erano
Erano le vostre le vostre riviste che erano quelle comuniste erano Mondoperaio per i socialisti
E che un facendo riferimento a quelle e uno aveva il panorama di quelle che era lo sviluppo
Il dibattito politico del dibattito culturale con dei punti di riferimento autorevoli Riva ci potevo di sentire o esser d'accordo però comunque si sapeva che cosa che oggi per esempio se il frazionamento in mille riviste a volte
Anche dove ci sono forti anche delle cose molto buone ma ma ma semi clandestine insomma per cui a un certo punto uno scrivono cosa voi dopo la fotocopia e la restituisce agli amici insomma cioè è venuta proprio manca anche questi son venuti a mancare che questi strumenti alla cultura rigide alla cultura
Democratica alla cultura nonostante gli scambi oggi nessuno sa più quello che pensa l'altro insomma a meno che non ci dove non abbiamo delle sedi in cui occasionalmente incontrarci non sappiamo più niente
Così scriveva più neanche l'avete letto appeso a una telefonata insomma di viviamo veramente nell'isolamento reciproco e queste sono le situazioni dalle sale io credo io credo che si debba che si debba uscire insomma e
Così
Uno solo a cosa volevo volevo ancora dire
Che adesso dietro questa offensiva torna ancora una volta la moto l'anticomunismo ora
Per tanti anni fa a cinquant'anni fa Tristano Codignola bisogna rileggere Buio a mezzogiorno un libro proviamo vaccinato nei confronti dello storico
Che strana ha detto esigue si poteva essere sta anti stalinista che per ragioni nobili e oggi ci troviamo appunto in una fase di questo genere quindi per certo punto dei Berlusconi scende in campo perché dice che bisogna combattere il comunismo ma dove il comunismo sede internazionale e inserì interna cioè ad un certo punto anche questo bisogna Re bisogna tener conto che esiste questo pensioni ideologica ancora una volta ritira puri la parola la parola d'ordine l'anticomunismo insomma quale oramai non esiste più ma più nessuno la nessuna ragion d'essere insomma e quindi o e e e poi l'altra difficoltà nella quale noi ci troviamo diceva Parri io sono un conservatore disperato perché non trova niente niente degno di conservare e che non gli fa anche a questa offensiva e difficilmente possiamo possiamo difendere quello che è stato insomma perché la fase involutive degenerativa dell'ultima
Dell'ultima storia repubblicana è tale che noi non possiamo assumere la difesa in nessun quanti allora che qui bisognerebbe cominciare col fare una distinzione tra la prima e la seconda Repubblica bisognerebbe cominciare col dire che cosa è stata la prima repubblica quali sono stati i fattori che poi a un certo punto sono Inter
Nel determinare la degenerazione della seconda c'è tutta una serie di temi di grande impegno culturale che io credo noi oggi dovremmo cominciare ad affrontare dovremo anche cercare caro Gabriele infatti fare questo CLN culturale
Cioè di trovare una sede nella quale tutte quelle che sono le culture storiche del nostro Paese abbiano la possibilità di incontrarsi confrontarsi
Bassa io te l'avevo detto carissimo Gino che non sono adatto per concludere spero che ci sia un pompiere per così sia tu per concludere ecco io vorrei solo portare una parola di consenso a quanto è stato detto e vorrei solo e vorrei anche fare un piccolissimo inciso del quale mi perdonerete lo dovevo fare nel primo intervento non potrete pensare che non c'entra niente ma è uno dei tanti temi di meditazione storica Gabriele De Rosa ha fatto più volte due volte sia nel primo che nel secondo intervento ha fatto riferimento posizioni riferimento favorevole positivo alle posizioni aventiniana evidentemente come posizioni di di alta moralità democratica di obiezione di coscienza alla prevaricazione nel parlamento e quindi di
Posizioni appunto di autentica libertà avvertita quando questa libertà ormai fatalmente declinava e due anni prima dopo le drammatico svolto creato da truce assassinio di Matteotti due anni prima che ci pensasse il fascismo a sciogliere a liquidare il Parlamento
Non so se ci deve essere tutti quanti incondizionatamente d'accordo in questa rivalutazione dell'Aventino che abbiamo sempre fatto forse per ne le grandi figure
Anche morali degli uomini politici che determinarono questa scelta aventiniana io
Traggono lo spunto da una a considerazione che mi ha fatto e che ci ha passato adesso la signora bionda diventa direttore viola
Che non fu tra coloro ok parteciparono all'Aventino e che come i deputati comunisti che mi pare soltanto per quattro giorni si ritira
Sull'Aventino ritornarono viceversa in Parlamento fino a quando ne furono estromessi con la violenza ecco
Io non lo so se in quella posizione sarebbe stata seguita da Giacomo Matteotti se fosse vissuto certamente vuoti sebbene come sempre le posizioni del suo partito fu aventiniana deputato Antignano
Cosa avrebbe fatto Matteotti se non fosse stato ucciso avrebbe veramente aderito a questa posizione o invece avrebbe assunto una posizione diversa
Come quella che un si potrebbe cogliere nelle polemiche anche a sprechi ebbe perfino nei confronti di Filippo Turati
Suo riconosciuto maestro per le posizioni definitiva rinunciatario attendiste che gli imputava ai suoi compagni chi lo sa non lo so vorrei dire semplicemente volevo segnalare che è un tema che si offre anche questo al meditazione degli storici è stato approfondito svolto il risvolto ma io l'ho
Dove vedo riportato appunto oggi così autorevolmente alla ribalta come esempio di una condotta politica indiscutibile indiscutibilmente
è giusta e forse bisognerebbe anche alla luce di tanti altri criteri tante altre esperienze rimeditare questo punto per il resto tornando lo ha scusandomi di questa parentesi che qualcuno di voi di là non c'entra niente mai neanche provocata dal un documento che c'è stato presentato qui nel corso di un'Assemblea
Io vorrei per quello che riguarda diciamo a sì dai questo è una lettera che mi che Croce scrive
Treviolo nel dopoguerra nell'immediato dopoguerra quando egli si lamenta ma di non essere stato posto tra i consultori nazionali dove poi viceversa entrò come rappresentante dell'Associazione nazionale combattenti è un autografo di Croce un bed autografo che è stato tradotto nel
Dattiloscritto dalla signora ora volevo dire per il resto e non posso che esprimere consenso ci sono delle sfaccettature diverse le conclusioni forse di Spinelli e ma e di De Rosa però certamente bisogna ricostruire una nostra cultura più che un programma immediato anche se questo non può essere in certi settori quanto meno trascurato vero quello che ci dice al feto però è anche vero che
Certi settori vanno le meditati lo faranno i deputati della sinistra vedremo quello che accadrà certo bisogna anche uscire anche su quel piano di genio uscire da posizioni puramente contestatrice e puramente negative se ci si fosse presentati da parte dei progressisti ed alcune delle loro ali fu
Russo e con maggiori indicazioni programmatiche si sarebbe credo stati travolti lo stesso da quelle ondate che hanno una gran parte di razionali
Ita come Stato benissimo porto il rilievo però forse avrebbe potuto giovare di più che una polemica politica condotta in un
Modo monocorde come quello che abbiamo ascoltato certamente adesso cioè bisogno di ripensare come diceva Spini ai massimi sistemi i massimi problemi ci sarebbe stato bisogno specificamente per i socialisti di una dal code sveglio di cui si era parlato un certo periodo competenti materie prime speranze dell'autonomismo che poi sono viceversa hanno preso così sono cavalli date in quel modo diverso c'era qualcuno entusiasta in quel momento invece finalmente l'abbiamo aveva anche nove la nostra nuova lombardo Verga eccetera o invece appunto tu hai detto giustamente il pragmatismo teso la mano forse è stato benevolo nella espressione pragmatismo
E comunque bisogna arrivare a questo ripensamento io penso che dice benissimo Spini quando dice usciamo da qui almeno con la convinzione di averci degli averi di prendere dei discorsi di carattere fondamentale quanto al metodo
Ore sono state dette cose estremamente interessanti dare se noi se potessimo avere una palestra certo senso permanente significa Toia domiciliatario del discorso non degli opinionisti unificatore del tipo di discorso del metodo il discorso
Sarebbe grandemente auspicabile noi socialisti abbiamo perduto sia la critica sociale io direi che abbiamo cominciato a perderla quando ha cominciato a uscire con quel con quelle copertine con quelle fotografie da quel momento ad amo abbiamo cominciato a fare
E poi abbiamo invece al mondo operaio ha retto ha letto molto più a lungo a letto mirabilmente ci sono stati articoli e studi magnifici fino all'ultimo momento e poi ha ceduto sotto
Forse esterne ben comprensibili impossibilità di finanziamento di sopravvivenza e questo mi porta
Semplicemente a anche questo isolamento di cui ha parlato alla sei così bene mi porta a concludere scusate se io vado un po'spesso efficienti mi enti con plaudendo a Giugni dandogli tutta la solidarietà quando lei gli ha detto mi ha molto commosso quando ha detto che era impegnato in queste ore a lenire le sofferenze del partito in cui questi uomini hanno creduto speriamo di speriamo di risorgere speriamo comunque soprattutto di Rutelli discutere serenamente discutere seriamente di studiare e di invitare a studiare di dare i mezzi di dare i mezzi le strade e le vie darci per rinnovare integralmente questo studio che ha sempre indispensabile che è la premessa di tutto
Per chi non voleva concludere
Mi pare che stracciato sia stato proprio di carattere conclusivo
Che anche facendo appello ad alcuni nostri sentimenti che credo condivisi da tutti
Mi sembra che questa sia stata la la più bella conclusione
Carino allegra Prati però quando si è più in fondo credo che emerge sempre una spinta la speranza ecco io io continuo a sperare anche se forse forse dovremmo abituarci a a contesti diversi per esempio nella fattispecie partiti storici partitica hanno costruito in Europa lo stato sociale sono i tre partiti cattolici partiti socialisti a guardare un po'la storia di questi quarant'anni l'Europa è stata tenuta in piedi da loro
Oggi tutto tutto quanto viene rimesso in discussione perché anche in queste elezioni europee anche dove si è registrato il successo
Da una parte o dall'altra ma quello che è venuto meno e che mi pare questo telaio di volontà comuni
Oggi dobbiamo
Ecco per esempio De Rosa
E tu hai giustamente ricordato Sturzo
E lo Sturzo antistatalista popolo Sturzo delle ultime dell'ultima stagione quello quello che avevamo disprezzato perché ci sembrava ci sembrava uno fu nel quadro uno che non amava sentir parlare di programmazione uno che faceva la polemica dirige una polemica contro l'industria pubblica ma ce lo vogliamo rilegge
Perché forse trent'anni trent'anni prima quaranta trent'anni prima aveva mi aveva visto quello quello che oggi viene accettato come una verità comune e la botta base Godesberg in realtà secondo me c'è stata
è stata fatta su Mondo operaio è stata fatta in qualche felice momento dell'ultima gestione la conferenza governare il cambiamento quella quella di Rimini
Sì quello ecco e sul piano sul piano delle idee c'è stata il fatto è che noi sulla nostra storia lo avvertiamo in questo in questo per io do proprio portiamo un portiamo un peso che se vogliamo semplificare la storia stessa diciamo è il marchio che c'è stato impresso addosso dal mille novecentoventi ventuno
Perché la sinistra non riesce a essere una sinistra capace di assimilare totalmente la sua Buddy Godesberg perché allora una quel partito comunista la destra non riesce non può essere una destra una destra vera autentica cioè nel nel senso di una destra
Parte convinta del processo democratico perché allora nacque fascismo è mai possibile che settant'anni dopo noi dobbiamo ancora pagare pagare questa cambia alle che ci trasmette la storia questo ente direi proprio ponendo questa domanda entriamo nella fase dell'albo e e e qui mi fermo
Allora grazie B
Quindi
Quindi