I 50 anni del FUORI!

Lei e tutte Benvenuti al quarto appuntamento del calendario LGBT ospitato dall'Arena Piemonte quattro questo calendario culturale si inserisce in un programma più vasto voluto dal Coordinamento Torino Pride insieme la città di Torino alla Regione Piemonte
Che ha fatto sì che ci possa essere anche uno spazio eminentemente dedicato ai diritti delle persone LGBT cui più che si trova all'ingresso del padiglione uno e che di suggerisco di visitare siamo particolarmente contenti di questo appuntamento perché celebriamo il un capo cinquantennale molto importante infatti nel mille novecentosettantuno eh nato a a Torino il poi si è presto diffuso in tutte taglia il fuori che il primo punto il mento omosessuale italiano
Abbiamo qua sul palco con noi anche questo è motivo di orgoglio uno dei fondatori del del movimento Angelo Pezzana e ci rende particolarmente orgogliosi orgogliosa della sua presenza perché oltre ad essere uno dei fondatori del fuori
è stato anche uno dei fondatori del Salone del Libro di Torino che in questo momento ci ospita e presente anche in sala il dottor Guido Accornero che con Angelo Pezzana è stato anima della Salone del libro alla sua nascita allora ringraziamo molto della della sua presenza
E peraltro ha contribuito anche in modo generoso alla Mostra perché come di ho anticipato ricotta e quest'anno questo cinquantennale questo
Compleanno molto importante che viene a celebrato attraverso un ricco calendario di calendario di appuntamenti ed iniziative
Primo fra tutti la mostra
Dedicata alla fuori e alla sua storia anche ospitata al polo del Novecento misure Museo diffuso della Resistenza
Ringraziamo Roberto Mastroianni perché il Presidente del del museo che fortemente ha voluto questa mostra che qua con noi
Tassello importante anzi tasselli importanti di di questa celebrazione sono anche due volumi che presentiamo ufficialmente qua alla Salone del libro
Che sono il catalogo della mostra pubblicato per i tipi di Oak fund Monster
Curato da Roberto Mastroianni e da Chiara Miranda e il voluminoso volume fuori mille novecentosettantuno mille novecentosettantaquattro per i tipi
Di nero e Division e abbiamo Francesco Bano ragazzi che sono i curatori di questo volume con Carlo Antonelli Francesco Sbano ragazzi
Un nome unico ma sono in realtà due persone e dopo ci spiegheranno lilla motivo entrerei subito nel vivo della dell'incontro e da lei doverosamente la parola ad Angelo Pezzana che ci dice come è nato il fuori e soprattutto perché e nato il fuori
In pochi minuti è difficile
Inventare o a raccontare un pezzo di storia
Farò solo un breve cenno al fatto che il fuori
è nato ufficialmente nel settantuno ma quello che l'ha generato quello che ne ha rappresentato il valore culturale era nato ed era scoppiato durante il Sessantotto
Perché il sessantotto è stato quel la quel ciò sono stati quegli anni dove un cerco un vento di volontà di cambiamento si diffondeva in tutta Italia
Era però un cambiamento rivoluzionario noi la parola rivoluzionario l'avevamo solo nel nome
Perché noi credevamo che bisognasse modificare la società non distruggerla quindi eravamo chiamati con disprezzo riformisti
Che oggi è una parola perbene mai però l'abbiamo usata etico quando dico noi dico noi il partito radicale da vivere venivamo chiamati anche fascisti
Perché non eravamo d'accordo con la sinistra tradizionale e nemmeno con quella rivoluzionaria quindi ci siamo sempre trovati a destra eravamo degli sporcaccioni al centro vaticano che diceva che eravamo peccatori
E a sinistra eravamo una sovrastruttura borghese quindi nessuno ci voleva nessuno ci dava retta e questo è stato quasi un seme forte che c'è entrato nelle viscere perché ci ha spinti ancora di più a capire che eravamo nel giusto noi volevamo
Niente
Modernizzare la società volevamo essere visibili mentre invece eravamo una minoranza nascosto in parte questo funziona ancora adesso
Però se noi guardiamo cinquant'anni fa è oggi il mondo è completamente cambiato quelli che erano i rivoluzionari son diventati dei borghesi e noi che eravamo invece dei riformatori siamo riusciti lavorando con Marco Pannella a cui si devono le le i cambiamenti reali veri di mutazione dis di cultura incultura
Condanna in davamo raccogliere le firme per i referendum notavamo con le femministe per la porto abbiamo avuto una concezione non Bondi ghetto
Addirittura nemmeno tanto di comunità anche se usavamo queste parole però in realtà la sessualità e non è non appartiene a una categoria sociale tutti ce l'hanno chi chi in un modo chi in un altro e noi abbiamo interpretato i diritti
Nelle parole e nei gesti di tutti quelli che li esprimevano che noi ricco condividessimo oppure no ecco in questo noi siamo stati cinquant'anni fa
Più moderni di quelle che invece voleva la rivoluzione
Questo mi va di dirlo perché sono cose non facili da dire ancora oggi
E invece noi usiamo le parole che ha di che usavamo allora
Sono parole oggi che invece sono rispettabili
Adesso credo di aver detto fin troppo vi invito però a venire
Domani qua alla presentazione del Premio fuori
Con Simone all'Ivan
Che vince il premio la quarta edizione e alla memoria di James Baldwin che è stato un grandissimo da narratore lui ha scritto il primo romanzo nel sessantatré con il lieto fine
Un mero che si innamora di un bianco che vanno a vivere insieme creando Monti reazioni terribile da parte dei rivoluzionari neri che volevano anche quasi ucciderlo
Quindi abbiamo delle storie comuni lui ce l'ha raccontata e quando è venuto a Torino ricordiamo Fernanda Pivano Allen Ginsberg tutta la cultura che ha cambiato il vecchio modo di ragionare
E questo mi sembra un qualche cosa che durerà durerà perché ha trovato in questi mesi in questo anno
Direi una un aiuto incredibile da parte dei media i media non ci guardavano nemmeno una volta adesso invece hanno capito questo magnifico libro che raccoglie gli articoli del fuori di giornale proprio e poi il catalogo andate a vedere la mostra una piccola mostra non è un granché la vedette in fretta e al Museo della Resistenza simbolo del Novecento
Lì ci sono le documentazioni che fanno parte della Fondazione Sandro Penna fuori che io spero vada avanti a continuare non solo la battaglia per i diritti
Ma anche per la cultura per la storia rispettando quello che è avvenuto senza volerlo cancellare pericolo che ci dovrebbe aprire gli occhi e fare attenzione che non accada
Ho rotto un po'le scatole anche adesso ma la mia Despina quello
Grazie Angelo e come è stato già con come abbiamo accennato già due volte in in realtà uno dei tasselli più importanti di questa celebrazione e la mostra storica che ospitata nei locali del museo diffuso della Resistenza acqua di Torino che è stata inaugurata lo scorso ventiquattro di di settembre e che ad rimarrà attenta fino al ventiquattro o di ottobre
Chiediamo quindi al presidente del Museo diffuso della resistenza di illustrarci come in attacco questa mostra è come si sviluppa e poi il la traduzione della mostra stessa su carta ossia al catalogo fresco di stampa che viene proprio presentato ufficialmente in quest'occasione ateo vento
Grazie Maurizio
Allora
Per prima cosa
Una è stato un onore è stato un onore ospitare questa mostra è stato un onore curarla insieme a i due Maurizio che sono l'anima della Fondazione Sandro Penna fuori cioè Maurizio gelati e Maurizio che aiuto che lì e alla giovane Exhibition nemmeno a generare la Yang Exhibition merger del museo che si chiama che è chiara Miranda e che anche con curato il catalogo libero
Un catalogo di blocco bellissimo che andrebbe comprato anche solo per come per come è bello lo faccio vedere un momento perché il il merito della veste grafica di questo catalogo e di Alessandro Curti anche lui ebrea di AN Andrea culti anche lui in una in non mi perdonerà mai di averlo chiamato Alessandro De André Curti che in sala ed è un catalogo molto complicato nel senso che ha una storia
Di
Come dire diresti che è una storia di restituzione di una mostra Mario sedute per la strada di restituzione di di molte storie edema essenziale che si anche graficamente realizzato in questo modo adesso vi cercherò di spiegare perché
Allora lei abbia il tuo per me è stato un onore curare questa mostra lo è stato in quanto presidente di un museo di storia che anche un museo di storia e di storia è stato il primo museo senza oggetti di storia con l'allestimento multimediale che si occupa del di del periodo trentotto quarantotto come Periodo tragico in cui affonda la storia della Repubblica ma è anche un museo e della deportazione della guerra dei diritti e la libertà nel senso che un museo che prende l'eredità della nostra carta costituzionale la proietta nel secondo Novecento e nel nuovo secolo e allora pensare ai diritti
E Perea vere l'onore di di presiedere un museo che si occupa di diritti non non può che portare a realizzare una mostra sui cinquanta anni del fuori
Anche perché quando in questa mostra è cominciata essere stata pensata l'asse c'era una c'è un assessore ancora per pochi giorni che si chiama arco giusta che anche lui è in sala che un Assessore ai la creatività i diritti
Che Paesi faceva in qualche modo l'attore di questa di questa idea insieme alla Fondazione che era entrata nel Polo del Novecento diventandone partner mettendo tutti gli archivi
Tutto l'archivio delle riviste consultabili nel nostro database elettroni coperto al pubblico che nutre il centro
E l'idea di restituire questa esperienza torinese era forte perché
Per due motivi tendenzialmente uno perché la figura di Angelo Pezzana è una figura di caratura enorme nella storia repubblicana del secondo novecento esso vi spiegherò perché e soprattutto perché nel semplice trentuno rappresenta un un prima una cerniera un prima e un dopo
Nella storia dell'omosessualità e dei diritti in questo Paese
A un certo punto noi abbiamo un prima
E un dopo in cui una condizione di minorità e di negazione non sono di visibilità e di parola ma anche di dignità di esistenza a donne e uomini
Di in questo Paese come in tutta Europa di un prima in cui questi dati visibilità questa vita desistenza questa parole annegata in via un dopo in cui i singoli spazi fanno comunità politica e prendono parola
E l'artefice in Italia dell'inizio di questa presa di parola e al mio fianco
Si chiama Angelo Pezzana è un personaggio voluminoso perché come ogni persona voluminosa
In italiano spesso si dice di uno che ha un carattere che ha un caratteraccio ecco Angelo Pezzana anche un caratteraccio ma perché targata Opel sarà ha un carattere cioè anzi Angelo Pezzana è un uomo che negli ultimi cinquant'anni
A Torino ha portato avanti una rivoluzione culturale
Prima regata alle letta la letteratura e alla e la cultura in generale attraverso prima una libreria che si chiamava Hellas poi un'altra divenire si chiamava Luxembourg
E attraverso questa questi questo luogo di pensiero è riuscito a portare aspro vince rizzare la cultura di questa città e anche in parte di questo Paese
Diventano megafono della Beat Generation della cultura alternativa europea e statunitense nella è las ci furono i primi reading di Allen Ginsberg di di James Balduin Gore Vidal Zonta che si potrebbero continuare i nomi
Delle persone che sono entrate in quella libreria anche grazie all'amicizia che Angelo aveva quella Fernanda Pivano
Chi era il vero motore dell'aspro rinuncia Lizza sfere della cultura italiana di quel periodo traducendo non soltanto alla Beat Generation ma buona parte della letteratura statunitense altri e della cultura alternativa di protesta e di trasformazione che arrivava dagli Stati Uniti qui c'è una prima fase in cui Angelo Pezzana è un motore di trasformazione culturale poi c'è una seconda fase
In cui Angelo Pezzana è l'anima martore
Dei diritti di una comunità e l'animatore della visibilità dell'omosessualità in Italia e apre una storia di emancipazione poi c'è un terzo momento in cui un poi i titoli due aumenti fanno sintesi Pezzana è uno dei fondatori del Salone del libro diceva Guido Accornero ad altri e poi ha già Pezzana è diventato compiutamente una forma di liberale radicale che si occupa di diritti
Delle minoranze di qualsiasi esse siano a livello internazionale
C'era vicinanza alla democrazia in Medioriente il la campagna fianco a Israele eccetera eccetera eccetera un personaggio complicato
Un po'il padre padrone del movimento LGBT italiano un po'perda percepito così da alcuni un po'ad alcuni definito un fascista come diceva lui prima un po'da altri partito Mars comunque per molti un punto di riferimento sicuramente sicuramente una delle delle anime che hanno segnato questa storia allora perché l'e importante che una mostra che abbia queste cose al centro sia al museo diffuso la resistenza
Perché comunque
La storia degli degli omosessuali italiani coincide con la storia degli italiani tutti in qualche modo dalla clandestinità definite con il fascismo fino a la storia di emancipazione che oggi porta fino al dibattito sul DDL Zan non è questo il momento per ripercorrere questa storia
Prese abbiamo solo e abbiamo voluto immaginare che quel decennio che va dal settantuno alla fine dell'ottantuno Rizzo ottantadue cioè i dieci anni in cui la storia della rivista e la storia del fuori come movimento coincidano venissero raccontati nella loro linearità storica attraverso materiali d'archivio attraverso contenuti
Multimediali attraverso interviste attraverso grafiche abbiamo messo delle delle i dei risultati inediti mostra come questa ricerca di Demoskopea realizzata nell'ottanta del mille novecentottantadue ottantatré promossa da Fondazione penna
Realizzata da Città di Torino e commissionata alla Demoskopea che fu la prima ricerca sociologica socio statistica sulla percezione l'auto percezione dell'omosessualità in Italia
Abbiamo immaginato che questo percorso si potesse arricchire di contenuti multimediali come il podcast le radici dell'orgoglio realizzati dalla Keaton il Bingo las cioè da Giorgio Bozzo è costruttivo della leonardesca e da altri Autori in cui si ripropone tutto il percorso della storia del movimento LGBT d'Italia dagli anni settanta a oggi
E quello che abbiamo voluto mostrare più di tutto e e qui torna catalogo che vi consiglio di comprare e che questo movimento è stato probabilmente l'unico vero elemento di modernizzazione
Within Italia spiazzo che è sopravvissuto a quel decennio se nella storia dell'Italia l'estremizzazione politica degli anni settanta veniva attraversata anche da da un dibattito interno alla nascente comunità LGBT
Quella quel di quel quella politica che che che ha che che si fa
Riformista come diceva Angelo prima ma che si fa anche soprattutto portatrice di un combattimento per i diritti a tutto tondo
E l'unico vero elemento che è sopravvissuto producendo una modernizzazione degli stili di vita e del costume
E lo ha fatto con un tratto tipico del fuori di cui oggi noi sentiamo la mancanza cioè la gioia lauti ironia l'ironia
La politica del desiderio la affermazione del del corpo e del desiderio in questa mostra in questo libro voi vedrete questo vedrete lauti Lorniali ironia vedrete le richieste
La riarticolazione dei linguaggi vedrete la gioia molti dei movimenti
Attuali dal femminismo fino a alcune manifestazione movimento LGBT hanno un'aria un po'cupa un po'greve un po'un po'figlia di questa ventata di neo puritanesimo che attraversa il pianeta invece i protagonisti di quella stagione erano rivoluzionari negli stili di vita
E questa è anche una cosa estremamente interessante a ricordare nel catalogo ci sono alcuni saggi storici semiologici storico-artistici importanti autori come Luca Beatrice Daniele Salerno allenarlo avventate
Pizzo Pollastri tanti altri che non voglio dimenticare ma che non non voglio neanche snocciolare tutti
Per me è stato un onore ve l'ho già detto no sono stato contento
Spero che questa mostra questo libro abbiano una vita lunga
E spero che possano essere utilizzati per ricordarsi quanto questo Paese e debitore al fuori rispetto ai diritti alle opportunità dei singoli conquistati in questi decenni grazie
Faccio una brevissima cosa noi domani farmaco per la la celebrazione del premio fuori
Abbiamo avuto una sala che a trecento posti la sala Londra
Mi viene male a pensare quanti saranno presenti e al vuoto che ci sarà in quella sala enorme la mia è una preghiera di uno che è ancora vivo che
Ringrazio Roberto ma mi sembrava quasi una cosa da celebrare un dato un defunto con le mani e così via faccio un po'di
Domani venite
Appunto quando la sinistra studia dei gesuiti il risultato è drammatico
Allora vi pregherei domani venite alla sala Londra perché presenteremo con molte voci diverse una dall'altra
Che cosa si fa oggi e cosa si è fatto in questi cinquant'anni
Grazie Angelo grazie
Però
Una comunicazione e anzi due comunicazioni e un ringraziamento innanzitutto ringrazio radio radicale che in sala stati prendendo questo in conto e lo renderà disponibile poco poi sui sui propri canali una precisazione mi collego con quanto ha detto coperto la mostra un tassello la mostra è diventata un libro e la mostra diventerà un documentario infatti in sala abbiamo Francesca Frigo e la sulla società di di produzioni video e consigliamo per la fine dell'anno che tutta questa esperienza culturale queste iniziative si possano tra due o tre in un documentario che potrà perpetrare questa esperienza nel nel tempo
L'altra comunicazione che faccio perché non mi sembra sia stata ancora detto e anche questo ha significato per tutti gli attori coinvolti
Uno sforzo la mostra eh visitabile a titolo totalmente gratuito
Prima Angelo Pezzana ha accennato alla alla rivista perché il fuori è stato un movimento un movimento che è già stato raccontato da Angelo da Roberto ma soprattutto è stata una rivista e questo è stato una grande intuizione
Dei fondatori del del fuori proprio perché si sono resi conto da subito come attraverso la comunicazione e l'informazione
Fatta in modo corretto e innovativo si potessero veicolare tutti i contenuti di di cui il fuori e la promotore e proprio per questo motivo oggi presentiamo questo volume
Che
Raccoglie per la prima volta insieme i primi dodici numeri del fuori più il tredicesimo numero che è il fuori donna noi i tutta la Fondazione Angelo Pezzana
Era siamo molto orgogliosi della pubblicazione contenti soprattutto che sia stato incluso in questo volume anche il fuori donna perché in in realtà anche in questo considerando i tempi che si vivevano
In quegli anni il fuori adatto proprio prova di di essere innovativo
Do la parola a Francesco urbano ragazzi ci spiegheranno perché Francesco Sbano ragazzi e abbiamo due persone sedute e soprattutto ci racconteranno questo volume come è nato
Buonasera rispetto a chi siamo lo lascio dedurre a voi
A andiamo nel vivo del libro che un questo libro monumento come vedete piuttosto ingombrante con un pezzo fantastico partiamo subito con la televendita questo questo libro a un prezzo incredibile
E si trova qui in un pochissime nuvole pochissime copie super super selezionate per voi ma anche al padiglione no stati nello spende oppure zero tre v zero tre da nero edition
E la cosa troverete in questo libro troverete i tredici numeri del fuori normalmente noi
Noi e anche
Diciamo noi facciamo ci occupiamo di fare mostre
Ma in questo caso è avvenuta una sorta di inversione c'è allora l'ho fatto una mostra su il cinquanta ed è fuori e non ci siamo occupati di fare un libro
Ma sapete bene che l'inversione è una figura retorica che appartiene prima era abbastanza stretta questa comunità
A in questo gioco di inversioni cosa abbiamo deciso di fare abbiamo deciso di fare un ready made
Ore di media che vuol dire che abbiamo preso esattamente i primi tredici numeri della rivista
Che segna nella stagione rocambolesca
Portentosa tra il settantuno e settantaquattro
Che la la stagione diciamo in cui il movimento di liberazione omosessuale ma direi il movimento di liberazione sessuale il movimento di liberazione verso un diritto collettivo alla felicità si stava muovendo in Italia e si muoveva in Italia connettendosi ai movimenti di tutto il mondo
Volere Colle tendo siamo Stonewall da un lato ma con le tendo si ai gay Liberation Front d'a Londra le connettendosi al far di far di Parigi mettendo insieme le Province essi ebbene sì le mitiche Province tanto bistrattate finalmente uscivano da se stesse uscivano fuori
E se avessimo potuto fare una mostra non l'avremmo fatta e chi l'ha fatta la fatta male quindi conviene per questo e per questo motivo abbiamo pensato che ci volesse invece un libro monumento una specie di invito alla filologia forse anche all'archeologia
Questo ready-made ci permette di leggere oggi le pagine di cinquant'anni fa e improvvisamente trovarci dentro la lotta attenzione non abbiamo chiamato fuori tipo o poetico fuori leggero non abbiamo neanche Amato fuori ma è proprio fuori e questo è il nome di questo libro
Io sono più calmo ma ecco si parte forse proprio dal grido una bomba all'esplosione anche è stata un po'decisa
Come copertina insomma dopo anche una discussione tra noi se che cosa significava questa bomba e e sicuramente significa due cose
Significa che gli anni Settanta non sono appunto solo gli anni del terrorismo
Per cui di solito in qualche modo vengono tutt'tutto il decennio viene assorbito dalla insomma dalla storia tragica del terrorismo ormai in Italia succedono esplodono altre bombe
La bomba appunto della del fuori del movimento
Omosessuale il femminismo anche penso a Carla Lonzi tanto per citare un nome appunto Sempre che negli anni Settanta scrive pagine fondamentali
E quindi questa bomba in qualche modo invita anche a ripensare la storia italiana a trovare altre bombe da fare esplodere e poi c'è un secondo motivo questa bomba in qualche modo ci ricorda une morti cuore una bomba Gentile in qualche maniera una bomba che viene dal futuro che viene quasi da dei nostri cellulari insomma che possiamo che possiamo riconoscere possiamo quasi usare insomma possiamo mandare un messaggio con questa bombetta e in qualche modo questo appunto questo libro non vuole essere un'operazione Nostalgia ma vuole essere un libro che viene dal futuro e per il futuro vuole essere un un manuale di di guerriglia quasi un un manuale per capire come si lotta insomma come come si devono rivendicare i i diritti e in qualche modo la I libro a una sorta di spinta digitale copre digitale anch'nel senso che molti numeri e sono composti anche da traduzioni di saggi che vengono da altre riviste americani inglesi e francesi Argentina spagnole tedesche c'era una vera internazionale
è gay
In quegli anni che si andava formando insomma e anche le immagini in qualche modo sono prese come noi
Oggi prendiamo le immagini da internet le usiamo e ieri Larry utilizziamo come come ci pare no per creare i nostri Memè in qualche modo questo libro pieno di preme M
Potremmo potremmo dire e poi è una storia collettiva nel senso vero del termine nel senso che gli anni che abbiamo considerato da settantuno a settantaquattro
Sono gli anni della in quel movimento è unitario in cui esiste solo una realtà
Non per particolare bontà diciamo dei fondatori ma perché in fin dei conti non esistevano lingue non esistevano istituzioni non esistevano aggettivi quasi per per definirsi e quindi in qualche modo parliamo di anni in cui la parola omosessuale dovrà andare bene per un po'per tutti per le donne per gli uomini e per tutte le sfumature
Che stanno in mezzo e che via via si costruiscono all'interno poi della storia della della rivista
E del movimento
Quindi per me è stato proprio importantissimo terminare con il fuori donna non tanto perché la storia delle donne nel fuori inizia col tredicesimo numero ma perché è veramente il culmine di una storia che è fatta di uomini e di e di donne per quei questo mi sembra importantissimo
Io nel frattempo mi sono fatto un uomo sandwich
Aggiungendo pure due piccole note su questa idea di come dire di mente estesa di intelligenza collettiva che c'è dietro il fuori
Credo che sia interessante si dal lato certamente celebrare quello che è stata la la la la storia della rivista la storia del movimento i protagonisti come Angelo ma importante immaginarsi questa collettività e proiettarla nel tempo
Quindi uscire dall'idea che c'è un singolo qui in ballo o che ci sono le storie di piccole individualità in ballo qui c'è la storia di tutti noi che si gioca in un discorso che proprio collettivo in questo discorso collettivo e come se improvvisamente questo libro ecco o l'idea questo libro e tipo unici Ingram volgo aprite
Aprite una pagina andiamo a caso
E c'è l'Inter classismo omosessuale forza rivoluzionaria
Ve la butto così
Andiamo in un'altra due corrispondenze dalla Germania
Liberazione della donna
Heather ok scapolo Lettera da un professore essa la vera via tutti insieme è così fatte di vostro con l'acido fuori v zero tre nero e dice
L'altra nota collettiva è che troverete delle firme assolutamente improbabili e meravigliose de è un vero tesoro insomma spogliare
Questo volume perché troverete la filosofa francese Simone de Beauvoir accanto a un parrucchiere anonimo
Troverete le poesie di Allen Ginsberg era accanto a un collettivo fiorentino che si inventa la storia di un uomo che ama un elefante
Troverete la Pacini fermato Fernanda Pivano grande sostenitrice del del movimento fin da subito quindi firme importantissime conosciutissima
Firme anche dell'attivismo internazionale insomma troverete Mario Mieli anche ovviamente
Ma troverete Francoise Dogon la filosofa che ha inventato l'EPO femminismo che molto insomma importante in questo in questo momento storico accanto a delle persone comuni che semplicemente cercavano un linguaggio per per nominare sì
Grazie
Vorrei far vedere la quarta di copertina
Perché noi abbiamo avuto sin dai del dei primi incontri d'per fondare questo movimento un senso di autoironia
Io avevo preso
No dentro scusa Laterza
All'inizio nessuno di noi ancora praticava
Fotografi artisti grafici e allora Coppi Adamo anche dal tenta l'America
Perché le le prime ricerche importanti a livello anche di immagini arrivavano dall'America
Guardate questa per esempio questa pagina
Abbiamo fatto così finora
C'è un pulcino che esce si guarda intorno si spaventa rientra nel guscio
E noi allora io io l'ho visto paese ed era la pubblicità o di un whisky o di un gin
E del testo diceva non abbandonate il vero whiskey
Per l'altri liquori che non valgono nulla ecco questo è il vero whiskey
E allora il governo e mettiamo invece un'altra frase ma il disegno era talmente giusto perché questa era la vita degli omosessuali che rimanevano nascosti
E quindi e anche autoironica ci sono molte cose di a di autoironia
Se vogliamo è anche abbastanza autorevole Grioni alla copertina
Perché far vedere una bomba che esplode
Esattamente il contrario di quello che noi scrivevamo sul giornale
I primi che è vero che i primi quattro quattro anni
Erano aperti a tutti non l'avevo mai toccato una virgola o modificato una opinione anche e soprattutto quelle che non condividevamo
Però questa è una presa dal Sessantotto francese infatti il da disegno completo era c'era anche un
Un poliziotto francese
Però né rispettavamo tutto quello che incontravamo di omosessuali in quegli anni quindi non c'è nessuna ideologia ci sono solo tempo raccolte di opinioni di idee per far capire che noi non eravamo isolati in un ghetto di repressi ma che era possibile
Buttare via la chiave e aprire la porta
Ecco questo l'abbiamo fatto e trovo che avere riunito in un libero tutte queste apparentemente differenti posizioni aiuta a capire qual era la nostro modo di ragionare
Allora
Questa è sparito e lo ripeto questa esperienza è un'esperienza che patrimonio della storia del Paese
E quindi lo sguardo che noi abbiamo deciso di dare non è uno sguardo interno alla comunità
E lo sguardo di un di un come dire
Lascito di un eredità che riguarda tutta la nostra collettività
Come è stato sin dall'inizio
Cioè il movimento in Italia e un movimento che si è accompagnato
Ha un interesse
Che andava ben oltre la rivendicazione dell'identità della comunità
Cioè a Ugo Nespolo regala la copula quarta di copertina questo libro Ugo Nespolo è stata una delle persone più vicine
Al movimento nel lo mi ha fatto illustrazioni del giornale ha ospitato iniziative del fuori nei suoi atelier tra il settantaquattro e il settantotto
E via dicendo potremmo citare un sacco di
Per sono intellettuali artisti che hanno attraversati accompagnato questa stagione
E lo hanno fatto
Alcuni rivendico cambio alloro eterosessualità altri rivendicando la loro omosessualità altri semplicemente non ponendosi il problema perché era evidente come evidente oggi come emerge da
Questo libro anche di cui ci sono anche dei saggi sociologici filosofici storici come emerge che l'unico vero indicatore positivo in crescita nelle rilevazioni sociologiche dall'ottantadue a oggi
E la percezione del del del quanto l'aumento dei diritti del mondo LGBT sia positivo per la società italiana
Ne abbiamo preso le indicazioni dell'ottantadue abbiamo portate fino al due mila ventuno sul dibattito del DDL Zanda e abbiamo ottenuto una crescita esponenziale abbiamo raccontato la storia del fuori
Rispetto a al anche alla alla dialettica di quegli anni politica alle le impostazioni differenti di Pezzana e Mieli come queste
Trovassero un un un comun denominatore il movimento come poi avessero preso strade diverse come le impostazione e io questo lo voglio ricordare perché è fondamentale
Il fuori ha tematizzato anche è stato la leva anche per il Partito Radicale Italiano per tematizzare che l'estensione dei diritti
Era universale a partire dalla ultima vera condizione di minorità del Novecento perché quando Pezzana scrive nel settanta e nel primo editoriale del fuori
E il tempo di una rivoluzione ecco chi parla a nome degli omosessuali oggi parliamo noi a nostro nome prima è toccato agli ebrei neri oggi tocca a noi e e era profetico è indicativo di quel movimento
Quel movimento e le azioni che ne sono conseguite la storia l'esempio di Francone per fare il nome di un altro protagonista dico l'operazione
Di protesta a Mosca contro Palagiano Hospitality Pezzana alle operazioni di protesta ignoranti Francone dimostrano come la cultura dei diritti sia fondamentalmente legata in questo Paese alla cultura
E alla lotta del del movimento LGBT italiano e questa è un'eredità politica culturale e storica di tutta la cultura politica italiana
E quindi noi non ci siamo chiesti
Se lo sguardo della mostra dovesse essere lo sguardo etero o lo sguardo
Declinato noi abbiamo fatto una mostra e abbiamo fatto un libro che la raccolta e la restituisce che deve essere patrimonio di tutto il Paese
Questo deve essere fondamentale
Perché e lo ripeto l'ultima volta la storia degli omosessuali italiani o del movimento LGBT italiano coincide con la storia degli italiani
E con la storia di un Paese in cui non esiste la non esiste il reato di omosessualità del Codice Rocco perché Mussolini diceva che non ci potevano essere italiani omosessuali fossero diceva in un altro modo diciamo però e che però attraversa tutta una storia fino arrivare alla tempesta del mo'del della del del catastrofe della X degli anni novanta e e ottanta e il dicendo e e questa questa cosa qui deve essere letta in questo modo perché nel caso non lo fosse
E lo dico con enfasi perché attorno a a questi l'anno prossimo il teste ventidue e so che si si qualcuno celebrerà anche l'anniversario del del congresso di Sanremo delle proteste davanti al Congresso di Sanremo eccetera
Si può si può vedere questa strada molte prospettive ma oggi questa storia non è più solo una storia della comunità eligibilty italiana e diventata patrimonio di tutto di tutta la storia culturale del Paese quindi chiunque guarderà questa storia ne farà un po'quello che vuole come se ne fa sempre un po'quello che si vuole con la storia dei fenomeni politici e sociali
Grazie
Allora ne approfitto anche per ringraziare il polo del Novecento che anche oltre ad ospitare la la mostra e anche uno dei partner di un importante iniziativa alla quale primazia accennato infatti l'intero archivio del della Fondazione Sandro Penna fuori è in fase di digitalizzazione e sarà fruibile sui portali del sui portali del Polo del Novecento grazie alla collaborazione proprio fra il Polo la fondazione Compagnia di San Paolo e l'Università degli studi di Torino sotto la supervisione del del processo Izzo
Quindi in sintesi B invito a visitare la mostra che ricordo essere attenta al polo del novecento Museo diffuso della Resistenza fino al ventiquattro di questo mese a acquistare e leggere i due volumi che abbiamo qui e che potete prende qua di fianco al banchetto facendo belli autografare da da tutti i presenti e aggiungo anche
Che chi volesse rivolgere qualche domanda alla ai nostri ospiti è un'occasione abbastanza rara averle tutti qua in insieme tutti e quatto lo faccia adesso o chissà quando
Ci sono domande
La platea Tarcento e quindi prima di salutarvi vi ricordo ancora una volta l'appuntamento di domani quindici
I quarantacinque Sala Londra con la premiazione del con la celebrazione del no con la proclamazione del premio fuori
Ringrazio Simonelli vacche in sala
E la lei diciotto e trenta di domani sempre in questo stesso spazio la presentazione del volume qui a Formia anche in questo caso ringrazio Gianluca Pollastri che uno dei curatori che sarà presente domani grazie a tutte e tutti e soprattutto grazie ad Angelo Pezzana Roberto Mastroianni e Francesco debbano ragazzi