Milano alla prova della partecipazione

Bene ci ritroviamo qui all'ostello grande
A Milano alternate a canali partecipazioni ma soprattutto per fare cercare i tacchi e insieme in casa abbiamo prodotta in questi cinque anni ma soprattutto
Come è cambiata la città come oggi parlare di partecipazione possa magari a terra acquisito una un'accezione nuova giuridica e e anche parlare di collaborazione di coprogettazione insomma tutto quello che in qualche modo abbiamo cercato di mettere in moto
A per per far sì che Milano potesse in qualche modo guadagnare nuove energie o meglio utilizzare al meglio le energie presenti una città estremamente popolata molti la la indicano come un modello qualcun altro come laboratorio
Cerchiamo di capire insieme a cosa in qualche modo contraddistingue Milano quando si parla di partecipazione quindi sicuramente c'è un ruolo dell'assessorato in questi anni per le attività prodotte terra tutte quelle che sono le regole abbiamo in qualche modo ricercato la dimensione giusta per Milano a Fini passerei la parola Lorenzo solo terra capire quali sono le cinque azioni che hanno la dato il via a quello che fai un movimento che
Chiedendo Patrick antico narrazione che ha spinto gruppi di cittadini a organizzarsi quindi la promuove anche dal basso promuovere a incentivare a solleticare a fungo e l'area nuovi iniziative
Cinque io poi vado in crisi perché non so cantare forti nasce però devo dire in questi ultimi
Anni cinque anni abbiamo sicuramente lavorato con l'idea di fare tanta sperimentazione tanta pratica e quindi abbiamo iniziato a cercare e credo che le l'abbiamo trovati gli interlocutori giusti le interlocutrice giuste per portare avanti quelli della città laboratorio che doveva
Provare sulla propria pelle sul proprio territorio
Le tante opportunità che ormai da anni ci sono nell'ambito della della partecipazioni cittadini ed esperienze dei Comuni soprattutto che in poi tutto Europa e anche in tutt'Italia hanno fatto tanto sul territorio per riuscirà a dare voce ai propri cittadini
Ci siamo riusciti perché ma ho trovato dicevo dei dei soggetti molto sensibile a questi lapsus è stato uno di questi soggetti
Altri gruppi di cittadinanza attiva che sono giunti da ultimo sai che puoi
Testimoniano la presenza nelle nostre città
E a Milano di una
Associazionismo di un'esperienza di una competenza diffusa che è pronta a raccogliere la sfida di un outsider un'amministrazione sensibile e che vuole portare avanti queste cose di accompagnarla sviluppando insieme dei percorsi questo gene
Noi abbiamo
Innanzitutto approvato delle nuove tecniche
Bilanci partecipativi ripensati
Dibattiti pubblici di origine francese per discutere delle delle grandi opere
Abbiamo portato l'esperienza dell'Assemblea dei cittadini estratti a sorte per riuscire a coinvolgerà anche quel parte della popolazione che non hanno Foglia non hanno abitudine che non hanno consuetudine a prendere parte non si percorsi patti di collaborazione per parlare finalmente anche con quelle realtà informali
Che di solito non hanno uno statuto una rappresentante legale un codice fiscale per poter fare i bandi del Comune per poter fare le procedure del comune
E tutto questo ha esperienze le abbiamo messe dopo averle valutate misurate visto come andavano all'interno di un Regolamento
Che per la prima volta dava un quadro generale con delle regole e e del degli standard
E metteva a punto delle procedure che poi sono da adattare di volta in volta ai singoli casi ma che sono un punto di riferimento per l'amministrazione
Per poter proporrà dei percorsi partecipati e per i cittadini che per la prima volta possono chiedere di attivarli dal basso
Anche senza un'amministrazione accondiscendente quindi il se ne può appropriato e tutto questo è scoppiato il compito cioè la il
La pandemia il casino che ci ha costretti a ripensare il modo con cui ci interfacciamo non solo amministratori e amministrati ma anche tra di noi per fortuna che avevamo investito sul digitale che per la prima volta ci ha consentito di avere delle strutture di supporto
Chi era nuovo open-source che erano aperte che erano che venivano da esperienze per esempio di Barcellona già consolidate e le abbiamo applicate a degli standard ma con una volta come servizio pubblico d'identità digitale
Lo standard del rapporto digitale per la pubblica amministrazione cittadini per essere sicuri di avere dei rapporti
Sì sicure dal punto di vista la privacy della sicurezza nella certezza e le persone che interagiscono ecco a supporto delle regole a supporto dell'esperienza a supporto alla cittadinanza attiva che voleva servirsene abbiamo messo anche delle procedure digitale che oggi sono alla base della piattaforma dell'Europa per parlare del del Next Generation New ha sostenuto a supporto del del Governo per farle proprie consultazioni
Lo standard di diverse regioni e città metropolitane comuni che possono fare una Community della partecipazione basata su strutture open-source regole comuni insomma non esiste in un ecosistema
Adesso sta ai cittadini prenderlo e servirsene
Quel patto di collaborazione finora devo dire
Siamo stati quasi travolte cioè sono arrivati ieri ora
Cento patti di collaborazione in due anni vuol dire che c'era una domanda e un'esigenza un bisogno di fare di usare queste cose
Veramente se senza precedenti
La sfida sarà a continuare a fare in modo che questi vadano avanti trovando un degli interlocutori e una struttura in grado di recepire questa domanda incredibile quindi fornì gli spazi le competenze le antenne territoriale le competenze per potersene servire
E queste nuove regole che si aggiungono a quelle che avevamo prima
Dibattiti pubblici possibilità di discutere questioni urbanistiche questioni di verde è questione di nuovi contratti di servizio pubblico per i servizi pubblici che dovranno trovare qualche d'uno che abbia le competenze la voglia
Di farle proprie e quindi di fare da pungolo non solo sull'amministrazione che che dovrà e potrà servirsene ma sulle persone che si potranno organizzare per pretendere questi diritti perché ormai sono dei diritti e lo sono quando c'è qualcheduno che è pronto ad azionare le e quindi a far rivivere io credo che a Milano queste strutture della società civile queste competenze ci siano l'abbiamo dimostrato la loro voglia certe
Ecco dovremo sapere sorvegliare dai diversi sono punti di vista in cui saremo nei prossimi cinque anni per fare in modo che questo continua a funzionare e anzi inizi
A contaminare in un qualche modo in maniera positiva anche altre realtà
Magari del decentramento magari dei municipi magari dell'organizzazione dell'area vasta della città metropolitana ma anche della magari delle altre città e perché no magari anche i governi che per la prima volta hanno aperto per esempio l'utilizzo l'ospite per fare latte le richieste di referendum
Ma che ancora sono in Dietrich IMO su tutta la fase elettorale fatta di carta di notai di timbri di cose vecchissime e per esempio una legge organica sulla partecipazione in Italia non c'è per cui quando devi chiamare i cittadini a fare le assemblee
Dettare dei cittadini estratti a sorte ti dicono che la privacy non ti consente nemmeno di mandargli una lettera a casa per dirgli che possa venire a dire la loro
E questo la dice tutta insomma di come potremmo veramente pensare ad un'assemblea costituente lavare un Parlamento costituente per prendere le migliori esperienze
E renderle uno standard per tutti in modo che se ti sposti da un comune all'altro ti porti dietro anche i diritti di partecipazione non solo la validità della carta entità o o dell'ospite
Primo questo un po'per fare un un quadro intanto sono state salutiamo gli amici che sono arrivati nel frattempo
Grazie Trento fatti inattivi collaborazione Indian menzionati Lorenzo sono state sicuramente siamo stati travolti nanetto oltre cento Patti
Ma attraverso quella che la mappatura delle richieste dei patti poi sottoscritti potremmo quasi ricreare una mappa di quello che che sono in ghetto che sono i bisogni più avvertiti dai cittadini dalle cittadine da diverse anche categorie no nel senso studenti piuttosto famiglie quindi nei diverse sfaccettature
Quali sono le richieste principali essi condotte
Come questa forma di collaborazione può aiutare a migliorare quella che la soddisfazione del vivere a Milano ma quindi quasi a misurare lasciami dire una sorta di forma di felicità dovuta al fatto che sto bene o quello di cui mi serve e di cui nutrirmi anche in termini proprio culturali sociali di scambio
Allora grazie prima come Entre Lorenzo insomma ripercorreva un po'le tappe ne ha stornato in mente questo messaggio di tre anni e mezzo fa
Più o meno
Mi ricordo vivissimo il momento perché alla Roma in vacanza
Un messaggio di garanzia con scritto delibera beni comuni passata bassa
E anche ciao ve lo ricordo bene perché ho esultato con una manata se lo ricordano questi avvisi né a Roma che diciamo ma cerca Successo no una delibera dica
E quindi insomma in realtà un po'ce l'aspettavamo che poi in una città come Milano
Avrebbe avuto un successo un successone no al regolamento per l'amministrazione condivisa forse non non ce l'aspettavamo così tanto no no
E e in qualche modo insomma i numeri i numeri che prima ricordava l'assessore ce lo ce lo dicono
I numeri dei patti firmati ma insomma di tutte le persone
Che in questi anni hanno hanno partecipato si sono fatte avanti
E tutti quei luoghi quelle piazze quelle strade quei giardini che che abbiamo abbiamo rivisto rinascere un po'no
Oltre i numeri appunto noi lo stiamo vedendo proprio in questi giorni con con il Progetto che che l'assessore conosce molto bene si chiama luoghi comuni
Un progetto che volto proprio a promuovere no allo sviluppo di patti di collaborazione in alcuni contesti fragili di di Milano tasti periferici
E quello che che che vediamo emergere facendo delle interviste in profondità e realtà molto molto di più no oltre dietro i numeri tutto quello che si nasconde dietro dietro i numeri e che ci parla sia di bisogni appunto in qualche modo soddisfatti attraverso il patto di collaborazione ma anche di qualcosa che non era previsto no da
Che è che è emerso grazie a a al patto quindi nuove relazioni che si sono generate attraverso i patti di collaborazione nuove competenze
Che si sono prese durante durante il percorso
E soprattutto credo l'ansia la parte più più importante
Una nuova consapevolezza noti
Di poter incidere veramente no
Che forse non insomma non era non era scontata neanche i gruppi più rodati no quelli che più partecipano perché un po'di stanchezza c'era no nella nella scarsa pare capacità dei meccanismi tradizionali di di poter effettivamente vedere un risultato concreto no
E invece con i patti di collaborazione in qualche modo si riesce un po'affari questo no c'era permettere ai cittadini non solo di partecipare dicendo ma anche di partecipare facendo
Quindi una una delle prime diciamo traiettorie che che mi sembra di cioè interessanti no Dada osservare sulla Borradori Milano ecco io preferisco laboratorio che non modello è quello della della della coprogettazione però ecco sia come qualcosa su cui si è si è andato molto avanti molto in profondità
Ma sia diciamo qualcosa su cui ancora si deve lavorare internamente all'amministrazione arco
E e questo lo sentono come bisogno i cittadini cioè hanno il bisogno di sentirsi ascoltati non solo uno dall'ufficio partecipazione
Che si fa in quattro ma no può da dagli da tutta l'amministrazione Coop quindi questa un primo grande bisogno
E anche in chiave di competenze chiaramente del della dell'Amministrazione ma anche dei cittadini
E qui mi aggancio un po'alla al tema dei facilitatori attiva tumori o ha oltre oceano richiamano Cominetti organizer che siamo noi ma ci sono anche tante altre realtà a Milano insomma c'è un diciamo un patrimonio molto molto ricco eterogenea di attori che che in qualche modo si mettono a disposizione con passione con competenze per per facilitare nascere divi non solo di Patti collaborazione ma in generale facilitare la partecipazione soprattutto di chi tradizionalmente non partecipa no
E questi attori hanno bisogno però di essere anche loro in qualche modo supportati riconosciuti no anche qua
Ecco su questo credo che si passa ancora fare fare molto e insomma mi fa piacere che nel programma in qualche modo ci sia questa questa visione
Altro bisogno che abbiamo rilevato è quello di essere supportati nella comunicazione no
Qualcosa anche qua si sta facendo di questo insomma siamo molto molto contenti adesso c'è una pagina nuova dedicata ai patti di collaborazione anche con materiale
Visivo insomma che in qualche modo riassegna a raccontare di più no delle storie di tutto quello che c'è dietro un un patto
Bisogna fare ancora un passo in più perché è comunicare i beni comuni insomma non diciamo la comunicazione pubblica no istituzionale non è forse non è non è abbastanza come non è abbastanza la comunicazione dal basso
Quindi anche qua la comunicazione dovrebbe essere condivisa no a e e qui gli strumenti le forme credo debbano essere ancora inventate e progettati anzi con progettate eventualmente
Non so se sto andando troppo
Ma bisogni ovviamente apriamo un una scatola di di desideri dai più che bisogni
Però insomma sono contenta che fatto questa domanda perché proprio adesso stiamo facendo queste interviste in profondità no con tutti i cittadini che abbiamo contato da Corvetto ma Adriano via Padova
Tutti cittadini che ormai insomma
Conosce molto bene l'assessore tutto lo staff del
Per l'ufficio e partecipazione
Ecco l'altro la l'ultimo tema che aggiungo un po'al dibattito e quello della necessità che che spie si sente no di fare anche un salto in più in termini di di di complessità no dei patti di collaborazione
Complessità quindi patti di collaborazione anche per i beni immobili
Che sono ancora una minoranza no rispetto a tutto a tutti i patti di collaborazione siglati
Di unire la strada no con il percorso che sta facendo sui nuovi centri culturali di di Milano ecco quindi fare un passo in più in questo senso
Perché il rischio che si corre altrimenti a che il il cittadino che non che non è dentro nessun processo non colga poi il vero senso l'albero aspetto innovativo dei dei patti di collaborazione ecco quindi credo che insomma
Laboratorio Milano si Amaturo anche per fare questo passaggio di scalare di di complessità insomma
Grazie Elena e
Andando a a riprendere alcuni dei leader del delle cose che hai detto la trasformazione non avviene mai Paola perché qualcuno decide da domani trasformiamo no è un process un processo
In cui non solo si deve mettere in moto la collaborazione si deve abilitare prima
Si devono mettere si devono creare le condizioni come diceva Lorenzo quando c'è un'amministrazione sicuramente le regole sono fondamentali perché non soltanto nel rapporto con la cittadinanza ma anche all'interno dell'amministrazione quindi non basta dire trasformiamo non basta individuare i luoghi ma bisogna muovere le persone come ci diceva Elena e abbiamo fatto il laboratorio e già brulicante ma possiamo fare di più cosa possiamo aggiungere eccome anche sai che puoi vorrebbe contribuire in questa direzione
Grazie grazie Elena Preite esattissimo quello che hai detto parto da un lato un posto un tono è un c'è un tema di consapevolezza effettivamente sai che puoi che è il nostro il nome che ha violato la nostra campagna e mobilitazione
è una domanda semplicissima fatta ai cittadini
Che hanno questa esigenza cioè esiste il bisogno di partecipare questa evidente anche solo nei numeri che hanno che hanno detto Lorenzo Pellerano cento Patri collaborazione in due anni significa significa evidentemente uno alla settimana cioè e tanto questa esigenza cioè non è sempre chiaro e cittadini come si fa quindi la nostra campagna di mobilitazione che verte proprio sull'idea di promuovere e e stimolare una un metodo di governo ma una forma di governo ci arriviamo subito a un metodo di governo che è quello partecipativo quello collaborativo
Nasce proprio per questo cioè per fornire una divulgare diciamo da una consapevolezza alle persone sul fatto che ha degli strumenti esistono già possono essere poi moltiplicati migliorati i fatti salire di livello come diceva e la però di strumenti ci sono e possono essere utilizzati e poi cambiando prospettiva invece rivolgersi alla politica che spesso è consapevole di questo stiamo qui a parlare di questo non a caso il processo la partecipazione ma non sempre lo è questo lo vediamo anche quando magari manca qualche pezzo nel lavoro all'interno del Comune no quindi non abbiamo fatto questa campagna di mobilitazione
Proprio per da una parte fornire consapevolezza quindi fare divulgazione dall'altra parte pungolare un po'perché
La la collaborazione e la capacità di coinvolgere i cittadini in tutte le fasi della creazione di un'agenda politica e poi della dell'elaborazione del debiti tutte le le le fasi diciamo del policy making
Venga rispettato in questo senso abbiamo chiesto se le firme dei candidati e raccogliamo le firme dei cittadini
Cosa intendiamo per metodo collaborativo perché ho detto forma perché ha detto non ha la forma di governo ma è un metodo di governo perché la forma di governo al nostro di lamento giuridico c'è già c'è un equivoco secondo me che gira spesso Introna partecipazione
Che si confonde facilmente
A noi esperienza personale da quando le Monde ciotola campagna luglio spesso arrivano soprattutto i giornalisti a dire Bema fate quello che facevano che faccio al Movimento cinque Stelle dieci anni fa
No è un'altra cosa un pochino diversa a parte che al limite o faceva era già trent'anni ha così come questo dettaglio politico in realtà il nostro punto di partenza è completamente diverso proprio perché non siamo non abbiamo istanze contrarie la politica ma siamo ma nel crediamo profondamente nella politica nel lavoro dei del dei politici nel fatto che anche i singoli cittadini possano fare politica con la loro azione quotidiana
E poi non abbiamo non abbiamo istanze che avevano poi hanno perso un pochino per questioni storiche quelle Movimento cinque Stelle di abbattimento diciamo della democrazia rappresentativa questo è un è un dato proprio giuridico invece no
La democrazia diretta esiste contemplata dalla Costituzione in questi giorni se ne sta discutendo moltissimo proprio relazione ai referendum sicuramente
è un dibattito aperto che non sto ad aprire io in casa in un dibattito fra radicali perché dire che e decisamente roba vostra però non è la nostra istanza noi crediamo che la ma anche la democrazia rappresentativa come forma di governo del fatto che quindi i politici si prendano la responsabilità di quello che fanno
Nel momento in cui c'è che non la deve leghino completamente ai cittadini ma prendersi la responsabilità di quello che fanno non significa non coinvolgere la città dinanzi a questa democrazia partecipativa
Che è una cosa diversa sia dal mo'Croazia rappresentativa sia quella diretta che non è strettamente il nostro obiettivo in questo momento fa parte della partecipazione ovviamente ma non si riduce a quello secondo me la partecipazione
In questo senso che cosa chiediamo noi ai politici non ai cittadini con cui facciamo divulgazione mai politici chiamo sostanzialmente tre cose in questo momento per l'abbiamo chiesto i candidati a Milano perché siamo nati su Milano Pain domani
Vedremo siamo un laboratorio anche noi o meno
Chiediamo quando vengono fatte delle azioni
Di riconoscere e valorizzare le esperienze che in relazione con lezioni sul esistono già perché anche la migliore delle cosa si può fare nella maniera giusta oppure è una maniera sbagliata chiamiamola così non si può fare per i cittadini se io vado a riqualificare un quartiere lo faccio sicuramente per i cittadini
Ma il passo successivo sarebbe farlo per e insieme ai cittadini in realtà perché diventa più efficace l'azione in questa maniera quindi questa è la prima cosa che chiediamo quando si compie un'azione di verificare che cosa esiste già sono le energie di cui parlava e la prima fra l'altro quando si creano delle azioni nuove dalla dal sette in dell'agenda cioè quando si decide cosa fare al momento in cui si finisce per valutare un Progetto no quindi si fai design'del Progetto si fanno le delibere sta tutto quello che serve per ci sono vari stadi in cui si possono coinvolgere maniera diverse cittadini partendo dall'ascolto arrivando a coprogettazione
Quindi questa la seconda cosa chiediamo è la terza è che sia più semplice accedere alle modalità di partecipazione
Spesso alcune occasioni non sono così chiare cittadini questo è un problema e di nuovo la sottolineato in anche di comunicazione di divulgazione di di di di opportunità
Ma che va anche oltre va nel modo per esempio cui si scrivono i bandi la possibilità per esempio di una realtà informale non non è già costituita in associazione c'è tra i partecipare un bando fa la differenza per poter partecipare non proprio non poter partecipare
Quindi questa è la terza cosa che che chiediamo
Fino adesso abbiamo raccolto un paio di migliaia di firme di cittadini e quasi tutti dal tutto praticamente tutti capilista hanno firmato
Il il patto che abbiamo scritto e che si trova sul sito se che poi punto it
Dopo le elezioni cercheremo dialogo ovviamente e dei modi per fare le due cose che ho detto all'inizio quindi per diffondere ancora di più presso la cittadinanza la possibilità la la consapevolezza degli strumenti
E per lavorare con quei candidati che avranno la fortuna di essere eletti o la capacità di essere letti diciamo perché queste cose effettivamente Sven o messi a terra successivamente
Grazie Paola Lorenzo arriverò parlare di rigenerazione urbana ne volevamo parlare con con Federica Verona con il tema delle periferie no c'è chi li chiama quartieri a volte derubricando certe tematiche con la partecipazione noi possiamo fare rigenerazione urbana intesa non solo come recupero di spazi ma proprio cercando di recuperare quella che è un'offerta culturale che un'offerta anche generazionale no fare spazio proprio a chi ha visioni prospettive aprire una comunicazione che non è soltanto quella istituzionale ma il dialogo la conversazione quindi come possiamo pensare di sviluppare ulteriormente la partecipazione per favorire questa rigenerazione
Ora Francesca come sa io sono una di quelle che è andato dal sindaco per degli periferia anche no cioè troviamo qualche altra cosa e anche nei Gorgoroth no no per fare
L'abbia abbiamo altre c'abbiamo i nostri quartieri abbiamo Illy nostro vicinato
E le persone ci vivono bene noi dobbiamo rivendicare il fatto che esiste una dimensione della città sotto casa che a Milano
è viva ancora più del centro perché il centro si svuota l'week-end si svuota degli uffici l'abbiamo vista adesso che sono venuti meno i turisti dieci milioni turistiche facciano pressione sul centro
E si sono però gonfiate della vita di di vicinato e del la vita nelle dighe municipi nei quartieri che stanno vivendo un nuovo diciamo protagonismo con gli esercizi di vicinato con le nuove piazze tattiche con luoghi di incontro vicino a casa
I patti di collaborazione che abbiamo attivato per tanto tempo sono stati quasi esclusivamente intorno al centro di Milano
Il Municipio uno è stato l'ultimo ad arrivare con dei patti collaborazione adesso anche il Municipio uno censo ma questo perché esistono delle realtà che sono quasi tutte diciamo i imposte in che hanno una reputazione immeritata da via Padova al quartiere Adriano al Corvetto a Chiaravalle
Che sono tracimano di associazionismo e di persone che hanno voglia di fare qualche cosa queste persone non erano ascoltate non avevano strumenti non sapevano con chi parlare
Che non sapevano non non non avevano l'idea di essere parte di una esigenze di una voglia di fare
Cose per la probabilità che che è diffusa in tutta la città in tutti Italia intende mamma qui in questa città in modo particolare avergli dato una prospettiva vedi dato uno strumento abilitato un interlocutore affatto scattare quella scintilla ecco io non credo che esista
La la soluzione della della grande opera pubblica del grande piano per rifare la città de degli dei soldi che si trasformano in benessere con una conversione uno a uno
Esiste un lavoro invece capillare piccolo micro da fare che quello che abbiamo provato ad iniziare a fare che magari si è fatto di poche persone e di gruppi di quattro persone che si ritrovano
Intorno ad un tavolino per parlare di un'idea ma che se moltiplichi per cento volte e saranno duecento e cresceranno a ritmi di una al giorno per per tutti i prossimi giorni ai prossimi mesi
Di venti euro un fatto che alla fine quando metti tutti in prospettiva le nuove piazze le nuove aree verdi riconquistate
In prospettiva gli di gli immobili come se ce ne abbiamo combattuto per avere la possibilità di gestirli gli immobili quel patto di collaborazione e oggi abbiamo da riconquistare gli spazi
Per la socialità nei quartieri che non possono essere sono impiegati per opere edilizie o commerciali
Abbiamo degli immobili pubblici che devono che possono essere restituite alla realtà territoriale con degli strumenti innovativi che non siano solo la gara concorrenziale a vedere chi offre di più o chiama il programma più figo
Ma che mettere insieme i tanti pezzi tanti contributi che soggetti differenti che non sono abituati
A collaborare ma spesso a concorrere per avere lo spazio tengo io non lo spread utili tu avere i conti sotto invece pure il Comune player e mediatore di queste cose
Possono diventare dei soggetti che collaborano a rivitalizzare dei centri che sono buoni per la fruizione culturale per la produzione culturale di prossimità per l'associazionismo per le persone
Io che vivo nell'associazionismo politico da tanti anni cioè il fatto dell'espulsione dal centro dall'espulsione dalle sedi pubbliche
Anche dell'associazionismo culturale politico e l'abbiamo vissuta perché a un certo punto si trova mai un posto per per vedove dove fare delle riunioni e alla fine cerchi il bar dove vai sempre a bere del ti trovi al bar perché è più facile chiedere al proprietario del bar di avere un posto piuttosto che farsi dare una stalla consiglieri municipio ora o dal Comune che invece è pieno di posti vuoti che cadono a pezzi
E non c'è nessuno che se ne prenda cura ecco tutti questi spazi vanno rimessi in un mercato che non è il mercato del capitale ma il mercato del della collaborazione dei cittadini
Che hanno un ruolo nel far ripartire questa cosa e credo che in una città che ha dimostrato di avere delle eccellenze incredibile il fatto di generare eventi occasioni cultura ai massimi livelli debba rivendicare un pochino di più
Come un elemento di successo quelle cose che avvengono in modo diffuso il nolo Fringe Festival
Che sta in strada che stai immobili in fondo a via Padova che sta su palcoscenici che non esistono poco come cartellonistica
Della produzione culturale eppure muove centinaia di persone che vanno a fruire di queste occasioni dieci cento mille non lo Fringe Festival da diffondere di più le radio di quartiere cioè è lì che l'elemento della grande cartellone la grande partita internazionale attira il turismo quello de de dei grossi numeri ma questa forma e c'è un un livello di passa parola incredibile in tutte queste cose e quella che determina la qualità della vita da quando c'è il copione ci siamo resi conto che la qualità della vita e la cosa
Su cui investire che resta a beneficio dei cittadini perché i turisti vanno e vengono e sono le modalità dei giapponesi pareva i tedeschi arrivano gli americani ecco la qualità della vita è quella che fa in modo che arrivino le persone visite in una città
Vengano qua per un corso per un week-end per una fiera e poi decidano di rimanere qui perché riconoscono che vivere a Milano sia meglio che vivere in altri posti
Ed è fatta non dalle grandi cose fatto dalla piccolo rapporto di vicinato
Dal dalla qualità delle relazioni dell'associazione dei team da quello che ti dai in più il patto di collaborazione con e l'abbiamo fatto devono essere anche bravi a raccontarlo a rivendicarlo
Con un successo politico non sui numeri dell'immediato ma sul lungo periodo perché quello che secondo me ci restituirà il successo di un
Di una realtà urbana in cui fino a pochissimi anni fa la prima cosa che pensare quando arrivati al lunedì in ufficio era quando scappare dalla città il venerdì perché Fini vi di lavorare e finalmente te ne potevi andare via ecco questo non è più così
E credo che con quello che abbiamo fatto in quest'ultimo periodo abbiamo dato un contributo perché sia sempre di più una dimensione a dimensione di cittadino che che ti dia
Un'esperienza dell'abitare è una qualità della vita
Maggiore di quella che era prima alla fine migliore per per le persone che stanno qui
Vorrei ancora un giro molto veloce quasi una battuta finale per ciascuno it patto nel cassetto Helen al quale potrebbe essere dovendo scegliere non non da menzionare il nome e cognome la tipologia
Chiaravalloti
Un patto cornice a Chiaravalle
No denso ma Patti nel cassetto ce ne sono esaltano pensavo mi chiedesse il patto più bello che avete siglato in questi tre anni di dire ai comuni verrà
Però no ne insomma in insisto sul sul tema della della sinergia con con tutto quello che so che si sta affacciando anche sul tamarri sentivo tra gli indipendenti perché per quello che diceva
L'assessore un tema centrale per una città come Milano cioè le due strade non si possono non non incontrare quindi il patto nel cassetto a una sperimentazione su un una realtà di questo tipo più più strutturato e compie sinergia tra diversi assessorati auspicabilmente insomma
Paola invece parlando di partecipazione sa che puoi cosa vorresti vedere accadere
Come movimento dal basso
Ti svegli e fine ottobre dici
Ci prepariamo a
Vorrei come ho detto prima maggiore consapevolezza e vorrei che come formularlo che cambiasse un giudizio sui progetti assessore il pari tu una cosa molto molto bella contro con conti in cui credo anche loro
Anche Elena e chi si occupa di queste cose si scontra quote quotidianamente c'è un'idea di cose importanti da fare di cose meno importanti le cose meno importanti di solito vengono bollate come radical chic ti dicono farà la piazza tattica perché l'hanno chiesto davanti a una scuola o sistemare sistemare un bel verde pubblico eccetera non è una cosa importante le cose importanti sono quelle il lavoro la casa centrate bene per carità la signora è vero che sono importanti e a non nessuno questa mettendo ma c'è sempre un pochino quest'idea che valga ancora la piramide di Massimo no dei bisogni per cui se se non sei ricco al massimo può aspirare ad avere un tetto sopra la testa e ad a vere
è avere un lavoro non puoi chiedere nient'altro mentre se sono una persona che abita in periferia a me personalmente piace la prova periferia ci sono nata e cresciuta non anche Federica però faccio faccio un po'la Federica Verona che non c'è in questo momento che fa il transito delle periferie effettivamente comunque il quartiere periferico differente se sei nato lì puoi avere invece anche non lo feci Festival può avere delle altre cose può avere i tuoi orti poi poi coltivare delle cose che vanno oltre i bene essenziale
Mi piacerebbe che si cominciasse considera la partecipazione che nasce soprattutto spesso da piccoli progetti
Come qualcosa che non è un un vezzo mai qualcosa che fa vivere meglio le persone
Io credo che su periferie quartieri con Lorenzo Ricci stiate intendendo la stessa cosa perché a Milano
Quartiere almeno per me che sono stata adottata da Milano di me o o scoperta ma la dimensione del quartiere ma anche si caratterizza per Raf terrà alcuni aspetti Porta Romana piuttosto le aree che richiamava Lorenzo e quindi poi ci si avvia invece verso una periferia che non è così distante dal centro alla sua caratterizzazione
Lorenzo prima Paola diceva metodo eterno e la partecipazione metodo no difficilmente da queste parti cemento
Ha è un metodo che vorremmo più trasversale più distribuito quindi se condotte come
Ma allora vengo proprio un flash sull'altra cosa che sulla quale abbiamo lavorato insieme Conte Francesca che la rendicontazione cioè i dati la cultura della misurazione dell'impatto delle politiche noi secondo me abbiamo avuto una grande opportunità di lavorare insieme alla partecipazione ma anche alla diffusione di dati aperti che ci ha dato la possibilità di di in un qualche modo mettere dentro la cultura del dell'informazione del dell'informazione aperta dell'open-source del della rendicontazione della conoscenza come un presupposto fondamentale per fare una partecipazione di qualità
E abbiamo cercato di applicarle innanzitutto alle cose che abbiamo fatto noi cioè di di di raccogliere dati informazioni su su sull'impatto che stava avendo quello che stavamo generando e di restituirlo ai cittadini che sono i proprietari di queste informazioni sono i protagonisti sono le persone che dovremo sapere formare sempre di più
Per apprezzare ancora una volta a queste cose che non devo devono essere sottratta l'universo dei nerd dei tecnici informatici o degli open datare perché lì dentro c'è il valore vero della conoscenza del di quello che avviene in città
La possibilità di conoscere per deliberare perché abbiamo messo on line i dati del bilancio i dati della democrazia e della democrazia di ogni singolo
Anni il nucleo di identità locale micro quartiere di ogni singola strada abbiamo messo on line gli andamenti
Di come è cambiata l'amministrazione dopo cinque anni avendo scelto dei parametri e quindi una cultura scientifica vogliamo di più basata sul sulle evidenze sui fatti
Che secondo me in un mondo che è fatto di di di grande volontà di di di grande
Cuore insomma intorno a questa idea è giusto che comunque si rimanga attaccati anche a ad universo
Così della rendicontazione quindi è venuto fuori da questo la rendicontazione di fine mandato che abbiamo presentato e credo che che on line anche quella
E credo che alla fine nella lettura dei dati che abbiamo messo fuori
Ci sia anche ancora una volta la dimostrazione
Del fatto che non è vero che queste cose sono in fonda la piramide sono cosa sfigati fa perché sono quelle che invece hanno determinato nei numeri è nei fatti un cambiamento concreto l'abbiamo potuto dimostrare misurando e andando a parlare direttamente con le persone
Grazie a questo punto rimane un invito scegliere il tre e quattro ottobre una città per la partecipazione direi passiamo concluderà in questo modo grazie a tutti