Inaugurazione del Giardino di Borgo Allegri intitolato a Wanda Lattes, staffetta partigiana e giornalista e ad Alberto Nirenstein, storico della Shoah, marito e moglie

Buongiorno a tutti Benarrivo anche
Inizia la cerimonia di intitolazione del giardino Alberto Nigra spenti Wanda Lattes do la parola al sindaco Dario Nardella
Buongiorno a tutti autorità civili religiose e militari cari fiorentini
Alla tale Shammah Susanna Simona
Tutti i di familiari amici li Alberto Nirenstein Wanda Lattes
Signor console onorario Israele
Comunità ebraica
Rabbino
Saluto in particolare Ernesto Galli della Loggia Daniel Fauriel ma Paolo Ermini Franco Carling Maurizio degli Innocenti
Mi perdonerete se non nomino tutti vedo il presidente del consiglio comunale molti consiglieri comunali consigliere di quartiere
Tantissime persone tante amiche tanti amici
Cristina già
Grazie per questa bellissima partecipazione in una giornata solenne
E più bella non avremmo potuto immaginare
A cavallo tra d'estate e l'autunno
E da molto tempo che
Stiamo lavorando a all'intitolazione di questo di questo giardino di Borgo Allegri
Giardino molto Amato e anche vissuto dalla comunità di Firenze la comunità soprattutto del centro storico
E quindi non soltanto un polmone
Nel centro della città ma anche un luogo di socialità di gioia di vita vera
Da molto tempo dicevo che coltivava marziane a tutti voi perché tutti voi che siete qui in modo diverso siete protagonisti del percorso che ci ha portato fino a e sentito l'azione lavoravamo appunto a questo Progetto che ci consentisse di riconosciuto ad Albertoni resta in vigore
A Wanda Lattes
Luogo
Di particolare significato
A suggellare un rapporto
Che è nato cresciuto
E che non si è mai affievolito
Tra la famiglia Nirenstein nella nostra città un rapporto fecondo
Fatto di amore per questa città per questa comuni
Berto e Wanda dimostravano con le loro iniziative culturali con la loro attività sempre costantemente rivolta alla promozione culturale della città
Attraverso luoghi di incontro e di dibattito di discussione
Quindi un rapporto davvero secondo continuare a vivere attraverso
Figlie tutta la famiglia la comunità ebraica
Intellettuali di questa città gli organi di informazione
Per questo intitolazione che oggi tutti noi festeggeremo
E carica di valori e di significato
Non soltanto un tributo un gesto profondo ed eterno perché intitolare il luogo di una città
Ad una persona persone gesto che
Che
Comporta una grande responsabilità è una scelta dalla quale non si torna più
Ecco non è solo un un tributo un ringraziamento anche chiedo la rappresentazione
Di una realtà di una comunità che vuole partire da queste esperienze di vita
E le vuole coltivare affinché possano
Dare a loro volta
Il la nuove esperire
Io ho vissuto la trasformazione di questo giardino prima dall'assessore al vicesindaco poi insieme alla Giunta con Andrea Mannucci Cristina Giacchi
Con il quartiere suscitato molto da fare le associazioni che cielo popolari abbiamo abbiamo
Il fatto che gli interventi rivolti anche ai bambini dimentichiamoci
Altra città che ahimè
Fa pochissimo
Dobbiamo anche aiutare le famiglie che hanno figli e avere un giardino con dei giochi un luogo dove poter portare i propri bambini raccontare la storia di questi luoghi molto importante lo dico anche da padre di tre figli
E in questi anni
Questo è il giardino di Borgo Allegri è cresciuto molto io non so se molti di voi ricorderanno le polemiche sul borgo
Qualche decine di anni fa
Vent'anni fa un luogo spesso
Saliva all'onore delle cronache più per i problemi
Forme di degrado disagio sociale che per motivi positivi grazie a questa comunità con il tempo Giardina debordando interi cresciuto
Diventato un luogo di gioia di vita come dicevo all'inizio
Ed è bello vedere le famiglie i bambini gli anziani persone anche qui diciamo
Bisognosi di aiuto luogo di umanità casco un luogo di umanità vera
Per questo sono grato a tutti voi e non voglio spendere altro tempo perché perché ci sono punto con tanti ospiti che prenderanno la parola dopo di me
Ma l'ultimo pensiero è davvero la Shammah Susanna Simona
Per la gioia che si legge nello sguardo
L'emozione che condividiamo tutti
Perché
Se mai ci fosse bisogno un motivo in più
Venire qui infatti e per tutti noi per
Prendere ad esempio questo luogo impegnarci perché ne possano germogliare altri luoghi umanità di socialità e di cultura non quella cultura fretta materiale
Soltanto da da guardare ma una cultura da vivere
Da nutrire penso che questo sia il tratto più forte autentico della nostra città mai una città
Impegnata su una cultura auto contemplativa di cui essere sterilmente orgogliosi
Ma una cultura conta fatta anche di dibattito di scontro di tensione di coraggio e di mettere in discussione ciò che siamo stati di rotture
Questa è la cultura che mi piace cioè della cultura
Alberto Vanda sentivano dentro il loro cuore che alimentavano giorno dopo giorno
Traiamo insegnamento dalla loro vita facciamolo con grande umiltà e con spirito di gratitudine
Come oggi impegniamoci tutti istituzioni comunità a sviluppare queste farli crescere questo modo di stare insieme per la nostra città alla fine questa intitolazione
Tante cose ma prima di tutto un gesto di Amores per Firenze grazie
Parola ora all'assessore crescendo Mark
Sì buongiorno a tutti ben trovati con tanta emozione dopo le belle parole che il nostro sindaco c'era
Ci ha ricavato con affetto io solo per un saluto Roma assessorato toponomastica ama lo sento lo sento anche con con emozione
Il bisogno degli salutare tutti davvero ringraziare tutti perché tanti qui hanno messo parte del loro impegno anche quotidiano vuol dire cominciare da dalle tre figlie dalla famiglia dalla comunità ebraica da tutti coloro console qui di Marco Carrai e tutti coloro che si sono adoperati è un lavoro di squadra importante abbiamo fatto e che io voglio rimarcare perché credo che questo sia il segno istintivo che fa la qualità di una intitolazione
Io ho avuto asilo non solo l'ora legale della toponomastica ma anche quella della cultura della memoria è quella del dialogo alle alle confessioni religiose sono tre delega voglio unire insieme stamani perché credo siano fortemente inutile collegate proprio per la la storia per la testimonianza
Per anche l'esempio che questa coppia
Alberto e Wanda ci hanno dato nel corso dallo vita e che ci hanno consegnato in qualche modo attraverso lavoro per la famiglia e la loro testimonianza di vita di professione di cultura di amore per la città per il bello e per il ruolo
Io credo che questo gioco di squadra sia importante son qua
Perché ho raccolto un testimone un testimone dei miei colleghi Cristina Chucky Andrea Mannucci son qua e lo ringrazio quindi ben tre assessori hanno lavorato a questo percorso
A me è toccato esser quello che qui oggi a chiuderlo ma per aprirlo di nuovo
Perché oggi abbiamo chiuso un percorso di preparazione da oggi iniziamo un percorso nuovo giamaicana tutti e che è quello come giustamente molto bene diceva il sindaco terrà per sempre un segno qui
In questo luogo che nel centro della città un luogo perché è un luogo frequentato la famiglia da bambini
Da da adulti ed anziani da tutti in un luogo che è particolarmente caro anche per la la realtà geografica della di questa parte di città anche alla comunità ebraica lo sappiamo
Siamo a due passi dalla sinagoga siamo in un quartiere caro alla storia alla cultura anche dei della questa grande comunità e siamo anche una città che ha saputo bene il integrare far crescere nella diversità delle storie delle culture delle della religione tante esperienze differenti è un questo raccogliere un testimone appunto
Tra Noemi che abbiamo la responsabilità ma anche tra tutti noi cittadini che frequentavo il tempo che abbiamo il dovere di ricordare queste due figure straordinarie per ciò che hanno fatto personalmente ma anche per ciò che hanno rappresentato come coppia come famiglia come testimonianza e questo oggi cene dato bene atto guardiamo al futuro e guardiamo alla luce anche che ci viene accesa tutti i giorni da chi nel recente passato ha saputo darci davvero delle grandi testimonianze dei grandi esempi di cultura di amore di legame quella cultura nel legame e qui scusate faccio un piccolo spot ma me lo concederete
Ci porta tra pochi giorni dieci ottobre
A pure
L'ultima ma non sarà l'ultima fino a oggi pietra d'inciampo che sarà o anche a Ricucci dedicata al rabbino va fatta subito
Che
Dieci ottobre andremo ad apporre voglio ringraziare davvero chi ha lavorato il comitato consiglio tutti i veleni trovato per arrivare a questo obiettivo
E ma lo voglio raccontare perché appunto è significativo che proprio davanti a un luogo dove c'erano associazioni cattoliche
Rabbino fu preso e portato via come sappiamo avuto la sorte ha avuto non era lì per caso lì perché c'era questo impegno comune tra la città di Firenze nelle anime più belle che ha cercato in tutti i modi di salvare quanti più fratelli quanti più uomini e donne e bambini possibile
Premette ce l'abbiamo fatta solo in parte e sappiamo poi com'è andata lamentavamo con il rabbino che ringrazio per la sua presenza in tribuna veramente come il nove prossimo per le anche quest'anno ricorderemo la partenza del treno da Santa Maria Novella è una storia pesante che facciamo veramente con sofferenza fatica anche ma che dobbiamo portare avanti con grande determinazione pensando all'oggi ma soprattutto pensando al futuro e credo che Alberto e Wanda si meritino questo luogo questa intitolazione
Anche per questo sono due punti di riferimento come lo dobbiamo essere ognuno di noi anche oggi
Mi scuso con tutti quelli non ho citato vedovi anche la collega assessorati Tanucci la ringrazio tanti altri siamo in tanti
E questo non è un caso sentiamo forte questo senso di appartenenza alla città
Al bene e soprattutto alle persone che ci hanno preceduto ma che sono ancora non sono i nostri cuori quando il nostro impegno e nella nostra responsabilità quotidiana grazie a tutti
La parola al Signor Ernesto Galli Della Loggia
Grazie Fulgor dunque
Nell'indice diciamo così degli interventi ammette sarebbe toccato Topaz parlare soprattutto di Alberto Falck Alberto Nirenstein come come storico
Però vorrei prima così parlare non se me lo permettete ieri un'altra cosa ricordare un'altra cosa ricordare
Ho visto letto che l'ha già fatto Franco Cavallini ieri edilizio di un'abitazione dell'abitazione vivande Alberto e accorti quarantacinque
Era una casa in cui appunto chi entrava come me alla fine degli anni sì
Respirava subito un'aria particolare una nave di reazionaria
Molto affascinante
Era all'aria una casa
No no insomma Regolamento particolare particolarmente legato Fiamma necessario meno perdoneranno è è una casa disordinata dove c'era un disordine assoluto dove c'erano queste cinque persone vanta Alberto le sue tre figlie che ognuna perché è una cosa diversa per cui
Si respirava qualcosa in particolare si respirava verità
Di intelligenza e anche si respira la vita
Questo
Poi pensandoci tutto insieme
Ma sto molto presenti verità forse dell'ultima stagione importante della vita intellettuale nella Firenze del Novecento
La vita della cultura del ponte nel corso dell'attivismo
E la cultura
E l'impegno politico comunista
Di catene Badaloni la vita
Di tutte le istituzioni cittadine degli artisti
Alcuni dei quali
Mi ricordo che
Visto che le figlie
Nella casa
Di Alberto si respira ma soprattutto un grande clima che poi era villa la cifra permettendo
In particolare tipica di Alberto soprattutto di Alberto non di pane di un grandissimo anticonformismo di una grandissima
Libertà intellettuale
Che arrivava al limite del paradosso cosa che diciamo che in qualche modo da stimolare qualche forse così il suo gusto per la battuta gusto tipicamente ebraico per la battuta ironica per le battute di spirito mi ricordo se posso appunto un altro sconfinare veramente e non è cosa che potrebbe dare di Alberto un'immagine ricordo una domenica mattina mi pare guardando il telegiornale alla televisione c'era l'ennesimo assassinio delle Brigate Rosse che avevano ammazzato so quale poveretto così e c'erano talmente tutto il il corredo dell'esecrazione pubblico ufficiale giustamente insomma che condannava
Dopo alcuni minuti di questa appunto ogni fazioso e mi ricordo che Alberto disse in fondo ma questi delle Brigate Rosse ma solo dei bravi ragazzi
Banda salta addosso dicendo ma che discernimento una tipica espressione di sorridere sentir ripetere dieci mila volte ma che il mantenimento non c'era nessuno nessuno poteva equivocare sulle simpatia
Filo terroristiche di alcune
C'era questo clima intima veramente
Coinvolgente
Pieno di esigenza di vita
E al centro c'è Alberto
Punto Alberto che era una figura che in qualche modo dominava anche con la sua assenza anche con il suo così
Abbigliamento spesso fuori dalle righe no TQ che girava per la casa come vento poco confacente diciamo così perché naturalmente anche questa volta anche qui sollevava mille lire indietro Irlanda che cercava invano di arginare incontenibile
Caratterialità di Alberto Alberto era due cose assolutamente oggi fuori moda era un socialista che un intellettuale
Era un socialista al modo molto particolare in cui lo erano stati
Non è stato
Scusate sì
Mi commuovo anch'io
Cioè
Erano stati i suoi compagni e sionisti giovani sionisti Rush com'era il sei
Che lui punto
In cui aveva militato e aveva continuato poi anche dopo la guerra militare quello che era il residuo israeliano del dell'Ascione il socialismo per lui andava strettamente legato a questo suo armato
Ribelle anticonformista spregiudicato e ed era un socialismo anche molto vecchio stile diciamo così nutrito di quella cultura umanistica
Propria esclusivi che aveva come lui aveva fatto letto i romanzi sociali russi
Francesi era appunto un socialismo
Che
Aveva un lato Peace dico che ben si sposava credo con
Il
Quella quell'ansia
Utopistica di rivolte cambiamento di aspirazione ad una società nuova e diversa
Che
E proprio era troppo diciamo sì dell'ambiente
Di molta parte l'ambiente ebraico tra cui Alberto veniva e a cui dedicò arriva finalmente a quello che mi è stato assegnato
A cinque minuti ancora fuori alla mia presenza Alberto Di vico controllo sua opera importante
Ricorda cosa ti ha fatto a mano tecnica riuscire cinquantotto voglio ricordare cinquantotto e l'anno in cui esce
L'edizione di sì e questo è un uomo di Primo levi
L'edizione quella che la gente conosce ne era uscita una quarantasette enne era andata sorte sconosciuta esco nello stesso anno due opere diverse ma in qualche modo convergenti la sua è un'opera storica differenza in quella di ieri un'opera soprattutto memorialistica
Ma no prima però storiche in cui c'è un enorme parte della della memoria nel ricordo basta leggere la prefazione in cui Alberto parole
Sì sì anche il ricordo appunto il suo villaggio natale il villaggio polacco della società in cui appunto nacque visse e che e completamente ammissibilità dalla
Psichismo è un ricordo che si nutre anche documentalmente tutto quello che poi la narrazione vera deliberò era soprattutto la Resistenza nei ghetti ebraici condotto soprattutto
Ma che avevano avuto come capofila i giovani velocemente erano stati quelli che per la loro cultura politica siano anche più filo siamo sì resi conto di quello che stava poteva cadere che non ce l'ho fatta le illusioni che molti invece della stessa comunità ebraica si erano fatti sul conto dei i nazisti e che quindi furono l'anima del sistema
Non gli ha rivolto in particolare si occupa il centro il libro è rivolta del il ghetto di Varsavia tutte cose con cui noi oggi abbiamo una certa confidenza abbiamo visto tante immagini televisive racconti libri allora fu una cosa assolutamente nuova e aprire uno squarcio su
Episodi centrali nella storia europea e appunto
Nessuno conosceva si può dire Alberto era stato in Polonia aveva trovato punto i ricordi gli eletti dei diari i verbali delle riunioni che questi giovani patrioti Iblei avevano lasciato
Si può dire a futura memoria
Ma
Luigi appunto di raccolse amorevolmente iscrisse questo questo libro
Che non ebbe molto successo per le per
Non ebbe molto successo
Lascio armato periodo come è noto di oscuramento de durato almeno una quindicina ventina d'anni e poi dopo ci sono gli atti emerso come grande dramma è grande fatto centrale la coclea soltanto alla fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta il libro non ebbe grande successo
E non ebbe forse neanche il il successo che meritava un altro libro che Alberto dico a un episodio particolare attivamente al parco della Della vicenda ebraica polacca cioè quella dello sterminio dei bambini
Di
Da di una fanno crocchio che furono tutti quanti la stellati che portati nelle camere a gas e accompagnati però in questo percorso dal dottore che dirigerà questo possano ancora più soft core cioè se non sbaglio e penso che
Alberto nel raccontare questa storia terribile che era anche una storia diciamo così che il salone grande paginette per cortesia perché appunto questo
Direttore dell'orfanotrofio era anche un po'pedagogista un dottore un medico pedagogista che aveva introdotto anche nello sport proprio metodi moderni
è sicuramente Alberto così io penso
Ah sì forse lo racconta anche le associazioni avrà pensato a quella che era stata la tragica sorte della sua famiglia di tanti bambini li aveva conosce
Alberto è stato questo
C'è stato
La figura intellettuale assai anomala del partner paesaggio italiano
Scrivente nel quarantotto quarantanove non scrive sul ponte un articolo su Israele ma poi soprattutto descrive dell'Italia per i giornali israeliani eviterebbe che appunto
Dico Simona mezzo alle sue figlie che con Israele
Era se si potessero raccogliere gli articoli che Alberto ha scritto praticamente delle cronache puntuali non dico continuare ma si promette settimanali sull'Italia come Alberto con la sua culture suo punto di vista il suo atteggiamento assolutamente poco conformista
Ha visto le vecchie vicende italiane penso che sarebbe diciamo così un po'una piccola raccolta di scritti di Alberto dell'Italia vista da una persona come lui sarebbe veramente una cosa grazie una cosa impensabile
E questo è tutto Alberto
Infine
In chi lo ha conosciuto
Ed è stacco
Onorato dello spam
Mi sta ha lasciato permette un ricordo questo giardino giustamente cerca di mandati grazie
Rappresentante della comunità ebraica
Due giorni a tutti
Scusate se lei
Per me è un monopolio essere qui con voi ricordare Alberto e vanta
Ringrazio quindi di cuore Fiamma Susanna e Simona per questo invito il presidente della comunità ebraica Ecofin era impossibilitato a venire
E mi è molto dispiaciuto scusate se non parlato falso lasciare
E ne è molto dispiaciuto
Rappresentare la convivenza vicepresidente
Criticare ora da parte del Comune un giardino due Breguet
Come Alberto e banda due ebrei durante la guerra hanno combattuto entrambi la barbarie nazifascista
Che purtroppo ancora oggi un certo numero di nostalgici
Dunque vorrei sempre molto attivi nella vita culturale della nostra città e non solo ha un grande significato per la nostra comunità rafforza senz'altro i nostri rapporti con il Comune di Firenze
Peraltro già ben consolidati
Alberto è il mandante ce n'è un frequentavano molto la con un ritorno erano ebrei al cento per cento loro ebraismo era sempre presente nelle loro azioni così come l'amore per il popolo ebraico per lo Stato di Israele del resto ormai si sa che non esiste un ebreo buono è un ebreo trattative
Semmai oggi si usa dire che è ebreo
Non tanto chi è il figlio di mamma ebrea
Qui non è un gran ma chi Anwar uno dei nipoti di avere e avverte bandane hanno ben cinque
Per non parlare del fatto che io chiamai Simona sono andati in Israele diventandone i cittadini mentre Susanna si occupa quotidianamente di cultura ebraica
Permettetemi ora solo due parole specificamente dedicate al muro sperando di non ripetere cose già dette
Quando penso ad Alberto
Mi viene in mente una frase di Clemente Manenti
Con gli amici morti si comincerà finalmente quella frequentazione che con gli amici di proprio perché erano vivi era stata di continuo rinvia
Nel caso ad Alberto poi ha influito senz'altro la differenza di età ben più di trent'anni e il fatto che per questa ragione ho cominciato a frequentare la sua casa piuttosto tardi
Inoltre non è che lo vedessi spesso al tempio ma questa non è una critica
Ciò non toglie che via via non abbia saputo la sua storia che mi permetto di ripeterlo
Dava una nascita barra uno Polonia alla salita Gerusalemme dove studiò all'università ebraica
Dalla partecipazione alla guerra sotto l'insegna della gloriosa Brigata Ebraica
Al suo fatidico arrivo a Firenze dove incontrò e sposò una compagna di una vita Wanda Lattes ora mi chiedo che cosa abbia raccontato dei suoi primi vent'anni a Bariano il classico Chopin
Dove gli ebrei erano la maggioranza dell'esigua popolazione
Ammesso che l'abbia fatto
O se invece abbia preferito tacere come tanti altri
Poi a guerra finita come accadde a tantissimi ebrei seppe dell'assassinio dei familiari
Nel campo di sterminio di sodio
Nel mille novecentocinquanta ritornò in Polonia alla ricerca di una testimonianza e ritrovato tra i fondi dell'Istituto storico ebraico alcuni diari storici che scandivano le varie fasi della Resistenza del ghetto di Varsavia
Terminate le ricerche fu tuttavia trattenuto viveva imprigionato in Polonia per ben tre anni e cioè fino alla morte di Stalin
Avvenuta nel mille novecentocinquantatré
Però qui sui lunghi e approfonditi studi lo portarono se così posso dire a pubblicare con Ethan oblique il saggio fondamentale per la conoscenza della Shoah la Procura assai negletta che è ricordato in contratti a fatta male queste essenzialmente profondamente sulla sua identità ebraica dedicata soprattutto al ricordo ma anche all'amore per il giovane è stato Israele fu fra l'altro collaboratore del giornale israeliano a Mishima
Se il fine dovessi ricordare in particolare qualcosa di lui
Penso a un momento molto commovente
Quando capitava verso nessuno
Più di una volta
Mi portò davanti alla fotografia di un bel ragazzo e mi diceva questo era mio fratello
Fate invece la ricordo molto di più perché io e la mamma venivamo spesso invitati a casa sua quando riceveva i suoi amici storici
E ce ne sono tanti qui e ovviamente la cosa ci faceva molto piacere
Non c'è certo bisogno che ricordi io la sua attività nella Resistenza e la militanza giornalistica il verbale di prestigiosi quotidiani fiorentini
Su quello che ricordo in particolare quando negli ultimi anni della sua lunga vita andava a trovarla in via Po pochi
Mi accoglieva sempre affettuosamente mi colpiva la sua immunità da curiosità da tutti i punti di vista sia culturale in generale che riguarda la nostra comunità ebraica fiorentina
Si informava sempre su com'era il rabbino di turno come stavano le persone che conoscevamo entrambi
E ovviamente parlavamo del sempre crescente antisemitismo
E dei pericoli che correva Israele
La domanda era una di quelle persone che crediamo immortali
E per la verità ancora ce l'ha fatta perenne
Ora però siamo qui a inaugurare questo giardino alla sua memoria e a quella di Alberto di cui sentiremo sempre la mancanza e il loro ricordo sogna di benedizione per tutti grazie
Paolo Ermini ex direttore del Corriere
Giorno tutti
Grazie
Per quest'invito grazie al Comune grazie soprattutto alle sigilli Wanda Alberto
Alle quali omiletica l'amicizia domanda ci ha lasciato inedita
Conobbe Alberto a più di dieci anni fa
Nella casa di via con occhi di cui finestra a San Gervasio nella Pasqua e Branca
Wanda volle che io e mia moglie l'abilissimo insieme con lei e con la sua famiglia
Era una straordinaria manifestazione di affetto che andava ben oltre il nostro rapporto professionale pur molto forte molto intenso io accettai volentieri l'invito anche se quell'anno la Pasqua ebraica coincideva con il Venerdì Santo cattolico
Io e mia moglie la Francia il MOSE il precetto dell'astensione da una frana
Ma la scelta che ci sembrava giusta da fare
Con lo spirito giusto e la facemmo compiutamente andammo a casa mia sta
Vanta con quella scena voleva in qualche modo mettere a contatto
La realtà più importante della sua vita la sua bella
Famiglia
Con l'altra un'altra realtà che le stava molto a cuore in quel momento e cioè il giornale il Corriere Ferentino miliardi ricevo e al quale lei teneva tantissimo
E che considerava un po'il suo ultimo campo di battaglia civile
Ho voluto ricordare quel giorno
Per far capire l'emozione con cui oggi io sono
A questa inaugurazione
In onore di una donna coraggiosa e di un uomo otto consapevoli entrambi del valore dell'azione e insieme della pare
Legati da un solidissimo vincono matrimoniale da una fede religiosa ma anche dall'apertura al mondo dalla voglia di capire e Farcas un uomo e la donna hanno vissuto da protagonisti la tragica storia del Novecento
E c'hanno dovuto assistere con sgomento ha risolto dell'antisemitismo e che con coerenza
Hanno patito anche lo strappo fra la sinistra italiana e Israele
Per me queste da tutto questo non è memoria ma condivisione quella condivisione che non è mai venuta meno neppure quando manda se ne è andata
Con lei ci incontrammo la prima volta negli anni ottanta alla nazione era un giovane borsista lei una giornalista già affermata e apprezzata intensissima
Che si occupava di cultura di quella era la mitica terza pagina
Poi ci siamo ritrovati al Corriere della Sera perché lei alla corrispondente da Firenze infine l'indimenticabile avventura del Corriere Fiorentino vissuta insieme fin dal primo giorno
Negli anni nella mia direzione vogliamo dire che Vanda era la nostra bandiera Novara davvero non perché era la decana
Ma per come lei concepì il ruolo dei giornali e dei suoi giornalisti a cominciare da se stessa
Wanda dava ogni giorno il suo contributo per fare un giornale che fosse radicato in città dieci rigoroso anche essere quando il servizio ma senza pregiudizi essendo rispettoso
Dei lettori e delle istituzioni
E allora lo spirito in fin dei conti si era rimasto
Quello della ragazzina chiara forte la staffetta partigiana l'aveva fatta per gli altri non per se stessa
Su Corriere Fiorentino si occupava ovviamente di cultura ma anche di cronaca
Avevo una rubrica giornaliera che si chiamava via Lattes in quello spazio lei si prendeva a cuore i problemi quotidiani definitivi
E se ne faceva un portavoce sollecitando chiese il governo ente
Vanta insomma ci provava e soprattutto ci credeva chiederà nella possibilità di migliorare questa sua città questa sua e così da una parte ci spronava tenere dritto
E il fermo il timone ad andare avanti con le nostre fantasie
Al tempo stesso mi esprimeva la sua preoccupazione seri contraccolpi poche altre meno strutturato un ferito subiremo una città molto polemica
Ma poco disposta a tutti i livelli ricevere rettifiche anche le più costruttive
Vanda testata questo per noi del generale qui ci sono i colleghi Corriere Fiorentino che lo possono testimoniare per nuovi e per Firenze e lo è stata fino alla fine quando camminava con grande fatica ma continuava avvenire accompagnata dalla pagante
Questa decisione meno Moreno
Vengono alla riunione alla riunione del Mezzogiorno
Non per dire per dire la sua non è stata una lezione ma un esempio concreto di come si debba dire io e di come si possa non morire ma continuando a parlare agli altri
Soprattutto speriamo ai più giovani
Anche attraverso una lapide posta in mezzo a uno dei più bei giardini della Firenze popolare come dimostrano nei panni quei panni stesi alla finestra
Da una Firenze che vuole continuare ad essere se stessa nonostante tutto da Firenze c'era lucana Amanda ed Alberto grazie
Fondazioni però
Posso che associarmi alle considerazioni di chi mi ha preceduto il clinico soltanto a confermare l'impegno della Fondazione di Studi storici filtrati che io di cui sono presidente dove sono state depositate le carte familiari Alberto di Vanda a valorizzare il patrimonio cartaceo a memoria che hanno lasciare questo fondo è un fondo cospicuo solo o almeno tre aspetti fondamentali uno riguarda avete ascoltato benissimo
Il culto di impegno per la memoria per la Shoah gli alberghi
Che nasce
Comunque il viaggio in Polonia alla alla fine degli anni quaranta e che durò fino al cinquanta
Uno un impegno che caratterizzò da allora per tutta la vita la vita culturale e politica di Alberto
E ci consegna lui con le sue carte dei suoi scritti molti in ebraico o arco quindi occorrerà
Un sussidi ovviamente anche da parte della la famiglia ci ha lasciato patrimoni una testimonianza importante ci lascia testimoniando voi il dovere di raccordo secondo aspetto di questo fondo riguardante l'attività giornalistica di Wanda Lattes
è stata riconosciuta vi ricordate le sue numerose collaborazioni alla sulla stampa fiorentino lavorazione da Bilenchi fino a quella forme Ermini naturalmente ma voglio solo sottolineare analizza questo e si tratta di un altro attività giornalistica durata settanta
Già ormai giornalista diciamo una era molto frequente giornaliste alla fine degli anni quaranta ma aver mantenuto questa attività con il consueto impegno costante fino alla fine è un fatto straordinario
Il i ritagli di giornale e gli articoli lettere cenno soltanto se i nostri secondo i nostri attivisti perché le carte ci sono state consegnate ovvio in perfetto ordine avete sentito a testimonianze di Galli Della Loggia io che larga parte lo posso confermare pare che siano circa cinque mila quindi pensate un po'quale patrimonio cartaceo quale testimonianza culturale ci hanno allora si tratta ora di raccogliere valorizzare questa serie importante di testimonianze Miranda soprattutto sulla città di Firenze soprattutto sui suoi aspetti artistici e culturali sarebbe come fare una storia di Firenze sia pure da un punto di vista pratico
Dovremmo giungere alla conclusione
No quel giorno alle premesse di Galileo diceva pazienza di allora era tutta particolare e coinvolto io sono convinto che attraverso la lettura dagli anni e dalla fine anni Quaranta fino alla sua morte del negli scritti derivava la che se qualche suggestione importante ci potrebbe essere
Il terzo scudetto consecutivo
Riguarda il rapporto tra questa cultura fiorentina
L'ebraico sottotitolo diceva se non ricordo male col suo libro da Gerusalemme da Firenze a Gerusalemme io direi bisogna aggiungere anche il
Soggetto in effetti come bene ha detto se non voglio fermarmi mica
Ho scritto questo aspetto
Del cosmopolitismo ebraico certamente è stato
Debolissime sulla cultura
E anche questo prego se ne va dell'interessato
In conclusione la Fondazione naturalmente l'esposizione è un appello un impegno sorridendo faccio un appello dell'istituzione culturale calibrare comune di Firenze va bene famiglia insieme al della valorizzazione questo punto che sicuramente dice una cosa libertà benissimo senta virale della nostra
Parola il signor Franco Marini
Io vicina sui provenienti dai giudici agricoltori satelliti che profani così colto
Però
Deluso
Dicevo
Bello sano di quella parte di errore
Tutte hanno fatto apposta
Terrà una cosa voglio aggiungere come diciamo rappresentanti della
Della famiglia
Degli amici fiorentini
Rossa esalta la politica aziendale
Potrebbe
Alberto ribalta erano molto legati resta ministro Frattini
Ebbene prevede
Soprattutto io io credo
Dall'iscrizione ha fatto il ministro dell'ambito nega culture tanti
Rispetto sul
Vincolato ecco infine con quella Firenze mi oggi sotto il profilo
Raccolto rurale venti ma sulla prima strutturale
Era
Un altro giudice bene le
La cosa commovente commovente venne che stiamo dice sono uno dei pochi indigeni rimasti di questa zona perché io tra l'altro che in via dei Diaframma la vecchia maternità ho vissuto ma di tutta la vita
In via dei pilastri in questa zona i miei parenti stava robotica Allegri volgari vedi senza Loborgo Allegri Borga lunedì quindi come indigeno
Ci hanno restituito
L'ONU
Se la spassa visti mai neanche che ci stavano devo dire che il crollo nervoso perché secondo me una valvola lavanderie tagliando assicurativo questa globale
Vanno e Alberto sarebbero stati felici viene a essere ambientati in questo posto in questa strada che era la strada più povera di Firenze quando io ero ragazzo
Aveva delle correnti
Parenti di mia madre e dire la verità che abitava lui in Bulgaria piazza dei Ciompi allora borgate che arrivava spiragli arbitraria no
Bellissimi ragazzi andavano a ballare la domenica e diceva di stare dall'altra parte perché se no non trovavano Maria Grazia grazie all'Italia organiche
Ponti allegria col ministro c'erano riparare tutti fascisti quarantotto i comunisti Riva il popolo fiorentino delle sue dimensioni più semplici e più voglio glielo posso dire anch'io
Conoscendo riaprendo riconosciuti tutti però hanno anche in definitiva un popolo che aveva un sentimento ovvero come dice l'ordinanza nell'uno e nell'altro delle in un modo e nella cioè questo animava strada che meglio di altri meglio di tutti rappresentava Santa Rossi e rappresentava un essere fiorentini in maniera particolare singolare discutibile non citare
E Cristo Eva ciò che incuriosiva valida della sua ricerca anche di giornalista
E lascio che incuriosito anche al Veneto Ernesto ha descritto benissimo posso aggiungere una cosa secche una desolazione la Valbelluna donne elegantissime riceveva vivo di Posillipo ai vari con Paolo Rossi riparlarne coglie Giorgio golosi quelli parlare Graziella Pellegrini per i maiali c'era pazienti Alberto spesso ci aveva pantaloni corti e siccome e siccome era era lui quando andai via inseguimenti regalavo Daniela perché per noi era un gesto importante io ti diamo l'allieva me la mangiavo la la strada per il e l'omaggio ad un
All'acquisto riconoscimento infine ai suoi danni
Non è solamente il riconoscimento formale al in sono pronto
Pensato penso aveva pensato mano mano su un pezzo di clienti che è meglio non poteva essere che e quindi un omaggio di silenzi
A due ebrei punto finale c'è in un posto così complesso come questo si rende omaggio per esempio tramite il sito inserita succede si rende omaggio a due e direi importare
Gli ebrei sono tutti importanti
E tu Renzo Cortina
Al due mila e significativi per Firenze
Quindi inoltre in queste fideiussioni mantenere qualcosa di importante contro quello che sempre presente sempre presente l'antisemitismo sempre presenti e un problema con gli ebrei
E qui si corre un punto importante di dimostrazioni che Firenze con tutta la storia che ha avuto con tutto quello che è successo in un posto dove più complesso non potrebbe essere perché questa Corte che questo reato già questa e la corte di bordi Allegri che stava per diventare un parcheggio i cittadini siano avviarlo agli inizi degli anni ottanta l'amministrazione di tempo pochissimo si rifaccia un giardino
E allora è stato fantastico pensare che questo giardino le venisse accettato al nomi di Vanda e e Alberto e in questo momento siamo di nuovo tutti ed è lei e io sono io corte
Crearla spegne la fiamma
No si fanno dire alla messa richiama parla poco non vi preoccupate Palio pochissimo perché moltissime sessantasette
Allora questo in questo quartiere c'era il perimetro
A dei giornali della mamma va bene e e della bellezza della città come l'ha descritta Franco della storia come noi cambiamo interiorizzata simpatico il primario dei giornali là c'era la nazione qui c'era il Corriere
Della sera
Via Ricasoli anche e anche il Nuovo Corriere dove la mamma cominciò era più vicino anche quello però questa era anche appunto come diceva ieri Franco qui c'era la bottega di Cimabue in questa strada va bene e e e i nostri genitori Sempre fin da quando nove sera piccolissimi ci dicevano guarda quarta guarda non si attardano mai lunghissime spiegazioni o ma ci inducevano Sempre a guardare quello che ci stava intorno che fosse un tramonto o che fosse il Campanile di Giotto o che fosse soprattutto il Campanile di Giotto perché Firenze c'è stata proprio data aggirabili cucchiai di di di conoscenza che è stato e la Shoah
E la storia degli ebrei e l'importanza della nostra identità ovvero quello che che ci veniva fornito da questi due difficili genitori perché non erano dei genitori facili lana la la mamma a tutti voi che siete i suoi carissimi amici va bene era nota per era nota per quello per quello che era una donna puntuta che con le sue opinioni fortissime con il suo atteggiamento che non perdonava culturalmente politicamente se una diceva una cosa che per lei era sbagliata la faceva rilevare il babbo con il suo grande sarcasmo questo sarcasmo che applicava a tutto va bene dalla dalla religione ebraica fino alla storia del mondo fino al gospel poi invece coltivare dentro di sé questo sentimento profondissimo
Di rimpianto di di rimpianto e per cui una volta e anche come posso dire dissenso di giustizia per cui una volta l'unica giornalista corrispondente di amici Marandola conferenza stampa di papà
Di Giovanni Paolo secondo e di fronte a una situazione in cui serata anche dei giornalisti quel senso di venerazione che semplice davanti al Papa invece alla fine si alzò in piedi gli disse ma lei
Che era in Polonia mentre tutti quegli ebrei venivano uccisi come mai allora non si alzò in piedi non si mise a urlare il babbo era fatto così c'è che aveva nel cuore aveva in bocca e questo è quello che ci ha insegnato hanno i tre figlioletti siamo cresciute in questa maniera guardando guardando guardando e dicendo sempre quello che che che sentivamo che ci sembrava giusto conto anche tutto il senso della morale che loro ce l'hanno
Tramandato non è mai stato oggetto di prediche o di o di sermoni
Era veniva tutto in questo guardare la realtà in cui c'era lascio ma c'era anche cinquecento fiorentino in cui c'era l'Italia a Firenze a cui si doveva un amore immenso ma c'era anche Israele a cui si doveva un amore immenso c'era la famiglia ma c'era anche tutto il mondo a cui non eravamo aperti c'era nostra identità ebraica che di cui non ci si doveva scordare un attimo ma c'era il mondo intero verso il quale eravamo eravamo aperti io non so come ringraziare ho finito perché vorrei che ne tante ma insomma appunto ne avete già ascoltate tante sinora non so come ringraziare il sindaco l'assessore
Ernesto Franco tutti quelli che hanno parlato Paolo tutti quelli che hanno parlato perché hanno detto tutti
Delle cose meravigliose tutti voi amici che li conosco uno per uno come delle parti del nostro cuore della nostra anima questo giardino è meraviglioso ci staremo sempre cioè chiederemmo ci verremmo a camminare a sedere a giocare
E parte ormai profonda della nostra vita e spero che lo sia spero molto che lo sia anche nella vostra grazie
Interviene telefonica signora Sheeran
Tutti sentiamo Quagliariello sto avete scalda ma cerchiamo qualche già lo facciano i tre lati tutti a casa della zia altre udienze si narra la fine di chi pur ed cade e anziani mancavano parola e poi li sentiamo presenti
Come ogni anno tutti intonati poca acqua ed è inarrivabile pasticcini arsenico poi gli arretrati della notizia nemico in via larga e Giannini prego
Denominata
Con estati nella casa cosa dei marmi che non accada come Pimpa recante sebbene raccolti quando
Anale
Totali tengano volitivi non sempre facili mantieni di intelligenza di carità
Il nonno sarà ripetiamo che canta in inglese ed ebraico io me lei Ornella è andata in onda la valanga
Fino alla fine anche quando un anno fa esavalente orienteering rileva Nesta incidenti non Ansel Adams istituti si risparmiano inseguono risvolti in termini di Franco è un organismo Rizzo affetta schietto
Rizzo che Anárion anzi annulla
La non nei loro è come un padre anche negli ultimi anni nella nebbia della sua confusione mentale e lei Enzo Mondello viziata nel rettangolo antenato nell'alta perché non
è la nonna
Afferma oltre alle novelle
Nel senso che ha le due e le quattro di questi anni la morte ma pagate saltiamo fa mitica passeggiando a Gerusalemme Defendi paraffine ma lei sta accovacciata sul marciapiede atteggiandosi dai missili
E poi quindi immaginare una sterzata se spolverato alla donna dico non è che ancora non saranno dalla satira di stucco
Era ma non è finita parolacce senza peli sulla lingua
Non ha varato un simile alla sua accorata i babà al rum
E soprattutto amava Lattuada è praticamente e il Corriere che erano a casa sua non meno di di accordi quel di rimanere un giornalista combattuto alquanto rara vecchiaia con le unghie e con i denti facendo di tutto per rimanere sul pezzo andranno in redazione affinandosi a capire come usare la posta elettronica ogni giorno daccapo riteniamo
Non c'è mai risparmiata Sellano andarsense neanche una cosa questa nascosta insieme sì non aver paura di vivere anche lottando se ce n'è bisogno
E lei dirottato in sapeva qualcosa donna partigiana giornalista in un mondo di uomini nella nostra famiglia piena di donne si potrebbe quasi dire matriarcale centra dietro questo messaggio Concetta senza mai ma Fraioli femminili Norcia mostrano infatti come serve una donna forte lei è il nonno ci hanno insegnato a tuffarsi nella vita in tutto il suo fulgore Enzo Dora e la sua bellezza
Va beh lì bellissime sono l'ultima frontiera l'affitto proprio per essere sicura di fare stringata di dire una cosa che mi piace divertirmi mi piace dire voi ritenete che in mano meravigliato
Ma
La scorsa settimana era in Sardegna nell'auto e moto beni entità come contavano da bambina chiariti avesse coperto un posto nessuno conosceva bellissimi sguazzare nelle sue acque Turchina collocano chi non vede tutt'altro
Ancora più felice di aver fatto amicizia col pastore di Lanusei che li aveva invitati a casa sua e aveva regalato a mia madre la sua preziosa Pattada il coltellino sarda serramanico che nel frattempo è diventato souvenir di lusso per gli amanti dell'offerta la mia mamma lo teneva Franco in busta non si fa mai questi terreni però
Siano infine amanti del bello ma anche qualche novità di fronte a tutto pronto e l'insistenza di fronte dipende anche dal nemico
è un giorno in cui lo stesso concetto di nemico in queste strade antiche e meravigliose risulta brano raggiungendo alimentare
Non si sente
Scopre quantomeno
è un giorno no questo giorno sancisce il momento in cui il nome privato mia madre e mio padre viene inciso su una lapide verranno mirato per i bambini che giocano in questo giardino
Ed è residente in quello che a tutt'oggi in Consiglio nel mio quartiere nella mia città come le mie bambine hanno cercato Papi compleanni per piccole anche se di volontà cosa vorrei che che giace qui insieme i loro nomi mi piacerebbe che chi gioca insieme su queste panchine sapete che bande Alberto erano un uomo e una donna che hanno saputo trasformare il loro essere diversi in un essere speciali
Questo mi hanno insegnato questo mi hanno passato che sta a metà strada fra cercare il bello e cercare il significato non accontentarsi non fare finta
Mettiti letteratura e cammina prendo il canotto interventi urgenti volti di di e leggi apre il pianoforte e studia studia studia
E non piangere sul passato anzi non piagnucolare Dio non voglia semmai urla diffondi disperati a voce alta senza spesso mi domando come abbiano fatto a contenere le proprie ferite che ad oggi mi sembrano incurabili a continuare ad amare punto Tarita la vita su con le sue imperfezioni dei tre agenti
Certo le ferite emergevano nelle cupezze messinesi Dio fate nelle ire funeste di nostra madre tutti le conosciamo persone difficili eppure erano così totalmente privi e per me era bello essere amata da tutti essere la bambina fiorentina col grembiulino bianco le lunghe trecce ma nel mio piccolo dovevo sapere sempre in ogni singolo momento di essere anche diversa i dovrebbero essere senza ostentazione ma con consapevolezza
Come quando al mattino alle mie compagne diceva nel Padre nostro io stavo in piedi in silenzio come quando a scuola mi invita non a cantare nella resta lì Natale travestita da Pastorello adorante io chiede neanche permesso loro di essere accetto perché non basta detto sa perché ha una densità come quando al telegiornale veniva nominato il Flash zitti tutti secca vorrei che i bambini sapessero che questi due signori dal nome straniero che hanno passato l'inferno tutti e due sapevano cercare ed amare la parte di sé che rendono l'essere umano quello che senza sconti
Ognuno a modo suo è diverso ognuno a modo suo per essere se stesso deve cercare studiare camminare disperarsi
Se per cercare proprio angolo di paradiso di bellezza in cui ricrearsi accrescere in cui essere speciali senza essere senza paura di essere diverso
Grazie a Firenze per essere stati per loro questo luogo grazie a Firenze per il grande onore che ci fate oggi che di fatto è oggi peccato tanto che loro non siano qui con noi e grazie a tutti voi
Arcaico punto grazie al veramente a tutti quelli che hanno parlato grazie a tutti voi avete partecipato ha resistito sotto questo sogno grazie soprattutto al petto in banda che se fossero stati lì non avremmo preso chiaramente la lapide ma son qui con noi comunque scopriamo scopriamo finalmente presto segno che rimarrà per sempre il Sindaco con
Allora