Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l'Italia". Presentazione del libro a cura di Altero Frigerio e Roberta Lisi (Donzelli)

Buonasera a tutti grazie di essere qui con noi stasera io sono ogni sera Pecetto sono una giornalista di Radio immagina per chi non lo sapesse Radio Immagine la nuova emittente del del Partito Democratico potete trovare tutti i nostri lavorino Center disse i nostri potassa su www punto immagina punto it
E lasciatemi salutare anche indiano ascoltatori di radio radicale che stanno sentendo il dibattito indiretta
Allora diciamo radio immagino al nome di rado immaginata cioè immagina è nato durante la pandemia durante il piglio della pandemia perché avevamo capito
Che nulla sarebbe stato più come prima o meglio che nulla sarebbe dovuto essere più come prima e che quindi c'era la necessità di sforzarci di immaginare un futuro diverso è ovviamente una riflessione che in quel periodo abbiamo fatto in molti speriamo che non sia solo relegato diciamo quel periodo della pandemia
E da cui sono probabilmente partiti anche avuti i due autori del libro che presentiamo stasera e che abbiamo il piacere di avere qui con noi Altero Frigerio Roberta Lisi
E allora il libro edito da Donzelli si chiama pubblico è meglio la via maestra per ricostruire l'Italia
è un libro che è molto concreto e che ha il compito di immaginare riprendere questa questo termine che a non c'è molto care un modello di sviluppo che è diverso da quello con cui siamo abituati a vivere
Uno in cui lo Stato ridiventa protagonista è uso questa parola ridiventa perché come lo sa come sapete in passato lo Stato
Anche nel nostro Paese è stato protagonista va però abbiamo scelto diverse diverse strade forse più facili forse più economiche questo questo è da vedere
Per per ragionare da o i due autori hanno scelto di confrontarsi con molti esperti su su temi differenti quindi nel libro troverete tredici interviste tredici punti di vista che possono aiutare a costruire una lettura del mondo che ci circonda e pensare
Al futuro che vorremmo
Tra i tanti autori che hanno partecipato il libro ne ricordo soltanto alcuni Rosi Bindi Vincenzo vita Massimo Braida
Maria Cecilia Guerra Enrico Giovannini che ha firmato la prefazione c'è anche Gianna Fracassi che vicesegretario generale della CGIL che abbiamo il piacere di avere qui con noi stasera
E poi lasciatemi anche presentare Mariana cantilena dirigente Agenzia Dogane mono quale e Belinda Gottardi sindaca di Castel Maggiore grazie
Allora insieme a voi stasera vogliamo ragionare su quello che è il tema di fondo di questo libro cioè se davvero e perché
A dire più stato e quindi meno mercato nella nostra vita sia un bene oppure no
E allora comincerei dando la la parola d'uno dei curatori del libro cioè Antonio Altero Frigerio che ci può raccontare come è nata esigenza di questo libro
Che cosa vuol dire quando dite che pubblico è meglio di quanto stato c'è bisogno questa tutti meglio
Beh tanto Stato ci vuole più Stato perché la funzione ancillare del pubblico rispetto al privato nel corso degli ultimi venti o trent'anni ha fatto solo delle macerie
E allora partiamo dalla immarcescibile ottimismo della volontà che contraddistingue queste nostre duecentodiciannove pagine
E la pandemia però già la crisi del due mila otto avevano mostrato limiti crepe macerie dicevo del pensiero neoliberista fondato sul dopo ma meno Stato e più mercato
Chi come noi ha combattuto quei principi e le loro ricette il rigore l'ostilità le liberalizzazioni le privatizzazioni con tutte le elezioni ai diritti universali ai beni comuni che conosciamo ha visto rinascere
Un dibattito e una speranza era al termine che anche per noi preparando questo incontro sottolineavamo apre una speranza si può si deve tornare a discutere di intervento pubblico in economia
Senza paura di passare per Eretici keynesiani uno stage i bolscevichi
E il terremoto pandemia sanità scuola da una parte e Next Generation io e il PM RR dall'altra
E sono l'occasione per articolare in vari settori il presupposto di una innovativa presenza del pubblico e dello sviluppo economico e sociale del Paese
Mi sento di dire insomma che le idee le analisi ci sono però ad oggi scarseggiano i risultati di dibattito non decolla e i frutti tarda ora maturare è un po'il dibattito a sera sembra anche a questi amici riusciva a riprendere una discussione
La denuncia non è nuova però l'allarme è forte perché il il piano nazionale di ripresa e ricostruzione dei Progetti le riforme che sono collegate adesso
Ci domandiamo i cittadini cosa ne sanno e quanto ne hanno capito cosa si aspettano davvero
In Parlamento dicevamo anche di recente in un'altra presentazione non Gianna Fracassi
E l'hanno letto in pochi l'hanno discusso per titoli in tre giorni tra Camera e Senato nei cosiddetti corpi intermedi e roba da specialisti e sui media se ne parla solo per le liti tra le forze politiche pure
Non stiamo solo parlando di ingenti risorse che la Quercia messa a disposizione dei prossimi sei anni con le ricadute sui prossimi cinquant'anni
Abbiamo di fronte come si legge nelle diverse conversazioni che compongono un po'il libro un processo che inciderà nel profondo gli assetti produttivi sociali istituzionali del Paese però di conoscenza dei contenuti consapevolezza della portata del piano partecipazione controllo democratico una diciamo e siamo all'anno zero
Sbaglia di grosso secondo noi anche e chi in modo un po'ragionieristico riduce il PM R R alla somma degli euro in arrivo in un bar di infrastrutture da realizzare ingenti arringa aprire e si ferma ai bei titoli della digitalizzazione da transizione ecologica
E invece lo dico chiaramente mia ferma convinzione come sosteniamo anche nel libro che occorra cambiare profondamente il modello di sviluppo economico attuale
Sono necessarie politiche di occupazione che accompagna il passaggio dal sistema economico oggi prevalente a quello futuro
è chiaro che per realizzare questi obiettivi occorre che il pubblico lo Stato intervengano stimolino realizzino pulire dà risposte in avanti ai problemi da affrontare
Le resistenze al cambiamento sono evidenti e possono essere vinte solo con una una forte battaglia per innovare lavoro Investimenti
Ricerca innovazione UL fare invece economisti editorialisti di stampo bocconiano vertici delle aziende partecipate dallo Stato ministri del governo Draghi hanno messo già piombo nelle ali dell'innovazione della transizione ecologica ad esempio la produzione energetica riesumando anche il cadavere della nucleare
E sul fronte lavoro del welfare della lotta alle diseguaglianza non avvertiamo non avverto alcuna novità positiva basta allora la domanda che ci dobbiamo porre è questa basta allora chiamare al governo Super Mario e cambiare nome ai ministeri
O il mercato un po'questa domanda di fondo che sento inevasa la globalizzazione senza freni anche alla tramonto del liberismo riescono sempre a farla da padroni
La crisi climatica come il corridoio il fenomeno delle migrazioni ci dicono che non basta più tenere sottocchio il PIL
Abbiamo visto anche in questi diciotto mesi quanto sia forte la richiesta dei cittadini ma anche del mondo produttivo di più Stato per assicurare sussidi protezione benessere e sicurezza
Allora deve ripartire concludo anche da qui
Per dare un po'corpo e futura questa nuova sensibilità che avvertiamo che si sta sviluppando tutto sommato e cercando di offrire altre analisi altre proposte per stare al titolo del libro al principio che pubbliche meglio ovvero rovesciare
Lo dico con forza i principi liberisti dare sostanza allo slogan di più Stato e meno mercato
Perché questa la speranza di fondo non Possa restare soltanto una predicazione nel deserto bensì un approccio che solleciti nuova attenzione
E da qui allora un'ultima considerazione di scenario per concludere davvero
Le risorse delle Pnr lo dicevo anche una quando manda tempo fa giallastra Grassi servono a cambiare di costruire davvero il Paese o a richiamare invita il Gattopardo che in Italia sempre quasi sempre prevalso e nelle conversazioni che compongono il libro si chiede a vari interlocutori di risponde alla domanda perché pubbliche meglio ovvero questo è il concetto di fondo che stiamo cercando di sviluppare quale il Progetto Paese che serve a mettere in campo dopo la pandemia
La preoccupazione è forte perché senza una grande larga partecipazione democratica
E questo è anche il pericolo sollevato
Le le varie conversazioni del libro le ingenti risorse a disposizioni faranno la fine dell'acqua nella sabbia e prevarranno i poteri che non vogliono cambiare per una volta che la Commissione europea ha avuto coraggio
Sarebbe bene che l'Italia mettesse in campo le sue energie migliori sul versante dell'innovazione e queste alle condizioni attuali è compito del tocca innanzitutto al governo e a chi lo guida però e anche una grande responsabilità che sa sulle spalle dei partiti degli amministratori locali dei funzionari dello Stato delle parti sociali della socialismo infine lo dico un po'anche autocriticamente degli operatori dei media e aggiungo infine anche nel mondo della cultura che però mi sembra interessato più ai sussidi che al futuro del Paese grazie
Con queste premesse abbiamo molti elementi per iniziare la nostra discussione a quando io penso a ma non penso solo io quando parliamo di pubblico a partire da Pubblica amministrazione ma anche scuola sanità eccetera
Sappiamo che per i giudici sono moltissimi e per spesso se si parla dello statale diventa sinonimo di poche efficienza di lentezza di clientelismo
I famosi fannulloni ecco non possiamo ovviamente nascondere che certi problemi ci sono che sono dei problemi strutturali però se dobbiamo anche chiedere da dove vengono e sicuramente questo
Un da un misurabile drastico taglio della spesa pubblica che c'è stato negli anni che hanno portato appunto gli impiegati ad essere sempre di meno i servizi ad essere sempre di meno per non parlare delle blocco del turnover il blocco della retribuzione contratti nazionali eccetera eccetera
Ma volevo chiedere a Marina cantina identificazione del personale se n'è occupata per per molto tempo se una ricostruzione economica e culturale del Paese deve secondo lei partire da un intervento massiccio di astensione la pubblica amministrazione che coinvolge anche le nuove generazioni in questo programma di rilancio del Paese
Grazie
Le rispondo così non partire ma passare sì senza però ho letto in questo libro scritto in modo così lineare così chiaro così fruibile tante idee tante ipotesi tante speranze
E mi sono chiesta no ma l'attuazione di queste cose o di altre cose che valgano quando quanto queste cose non dovrà forse passare
Per le stanze della pubblica amministrazione per le stanze in cui ci sono persone come me io sono funzionario dello Stato dal dai primissimi anni novanta dirigente dalla fine del due mila trent'anni circa
Trent'anni
Di lavoro durissimo a volte interessante a volte mortificante ma tanto lavoro ma cosa stanno gente di tutto questo lavoro
Che siamo fannulloni la mia Amministrazione ha avuto l'onore di essere premiata
Per i primissimi progetti di digitalizzazione
E sapete ne come ne abbiamo avuto notizia vedendo nel sito della funzione pubblica che eravamo nella sezione non solo fannulloni
Avrei gradito non averlo quel premio
Perché credo recasse con sé un'offesa indimenticabile insopportabile
Adesso per le nostre istanze per le stanze di persone che da vent'anni circa non vengono alcun del ricambio generazionale
Devono passare cose grosse o parti di queste cose grosse grosse come la digitalizzazione
Adesso a bere relegato la pubblica amministrazione in un ambito in cui non c'è ricambio il ricambio generazionale ricambio di idee Enrica e ricambio di energie e anche uno stimolo e non consente a nessuno di rilassarsi di assuefarsi o di sedersi sulle abitudini delle cose che sa fare a me il mancato in questi venti anni e quindi si io credo che sia indispensabile credo che se ne vedano già
I primi cenni ma deve essere parte integrante della progettazione e si devono pensare anche spazi in cui questi fannulloni siano tirati dentro siano tirati dentro per dare le proprie bene per dar conto delle proprie esperienze perché possono essere utili
Perché possono raccontare di ciò che ha funzionato così come di ciò che non ha funzionato
Eppure io devo dire questo canale di comunicazione
Non è mai stato attivato in modo forte in modo serio se lo è stato lo è stato per iniziativa di singoli
Magari più illuminati magari più istintivamente inclini alla comunicazione quindi forse cercare non solo di dare il via
Ad un
Ad una campagna di nuove assunzioni ma anche di creare delle opportunità di scambio
Delle stanze di compensazione in cui la pubblica amministrazione venga ascoltata prima durante e dopo le innovazioni
Ho letto in queste pagine ed è vero è verissimo la pubblica amministrazione
Non è stata capace di tirar fuori programmazione ma c'è stata davvero chiesta questa programmazione
Ci sono state veramente chieste le nostre idee
C'è qualcuno che veramente crede che tra i fannulloni abbiamo idee abbiamo voglia di dire abbiamo voglia di fare
Questa è un po'una provocazione non verrà dava la mia opinione perché non me la sono ancora formata malgrado una veneranda età che ho sia di mia zia di amministrazione
Insomma cerco di non formarne la di non chiuderla l'idea però insomma
E i problemi che ancia raccontato dalla dottoressa cantina neanche quelli che c'aveva già diciamo premesso Altero Frigerio sono dei problemi c'erano già prima ovviamente della della pandemia non sono certo scomparsi
Dopo la pandemia si sono aggiunte delle nuove evidenti difficoltà
Già ma Fracassi io ho letto nel libro
Che lei citando il World Economic Forum parla di un grande azzeramento cioè la necessità di mettere un punto e di ricominciare non come una toppa ma proprio come un nuovo modello di sviluppo che metta al centro un'economia che lei definisce della cura nel senso di curarsi delle condizioni materia delle persone e delle di cose vere e quindi di cose concrete
E da quello che si misura realmente il degli altri di una società la cura dell'ambiente del territorio la sanità l'istruzione noi a che punto siamo e dove stiamo andando
Grazie
Ringrazio altre ero Frigerio Roberta Lisi per aver raccolto queste interviste
Come dico sempre non è l'unico libro e il secondo che va esattamente nel filone di provare a narrare poi in modo fruibile come giustamente ricordava la dottoressa cantilenante
Un po'le problematiche relative alla ricostruzione di una società ad un modello di sviluppo auspicato auspicabile diverso
Quindi
Allora Illy io l'intervista l'ho fatta dicembre
Poi sono successe Maurice no lo dico in premessa perché penso sia utile l'ho fatta a dicembre e
L'ho fatta anche sulla scorta di quello che è stato come dire un pezzo del dibattito pubblico perché non è vero che non c'è stato su questo
Sulla scorta anche di una impostazione che in qualche modo andava nella direzione troppo alla luce del grande azzeramento che determinato dalla pandemia Mammoth non solo dalla pandemia degli effetti economici e sociali quindi la necessità probabilmente dire vedere alcuni interventi alcuni modelli economici anche alcune politica del nostro Paese no quindi eravamo tutti in quella quel con testo perlomeno io mi ricordo questo saremo più come prima insomma era proprio
Uno slogan abbastanza usato e abusato allora oggi a che punto siamo
Io credo che oggi rispetto a quella grande
Come dire a quel grande dibattito anche a quella grande convinzione nell'opinione pubblica su questo versante credo che comincino a evidenziarsi come dire i gattopardi uso la parola di di alte cioè
Quando a un certo punto il problema la situazione si stabilizza poi tornano sempre quelli che hanno le ricette che conosciamo benissimo perché sono le ricette degli ultimi vent'anni che ci portano esattamente ad un contesto che quello del nostro paese tre colpi d'che aveva una serie di problemi
Lì ovviamente io faccio riferimento soprattutto ai temi della ricostruzione economica e quindi anche a un modello di sviluppo fondato su un intervento pubblico in economia
Con una forte partecipazione sì e di contributo della pubblica amministrazione ma anche con un ruolo di governo delle scelte dal punto di vista industriali che la si può vedere dovete Aldo da dove poi diamo nel momento in cui non soltanto per affrontare i temi legati alla crisi
Determinata dal coprite ma soprattutto e a maggior ragione oggi alla luce non solo del piano nazionale di riprese residenza ma di quello che l'Europa sta dicendo al nostro Paese da ultimo nel mese di luglio una comunicazione che ancora non è diventata come dire
Norme
In qualche modo urgente ma sarà oggetto di discussione tra i Paesi membri relativa agli obiettivi climatici che non sono però soltanto climatici lo vorrei dire io l'abito dal punto di vista il sindacato ovviamente non della sua Parigi
Abbiamo buonissimi rapporti con le associazioni ambientaliste ma dal punto di vista sindacale questo obiettivi impongono una trasformazione che potentissima vorrei che fosse chiaro potentissima
E riguarderà la vita di ciascuno di noi oltre che profondamente le produzioni di questo Paese allora domandare
In questo quadro in questo quadro chi è che riesce a governare e soprattutto qual è il soggetto che riesce a contemperare meglio l'interesse privato con l'interesse collettivo in un contesto così distratti distratti come si dice no
Io penso che sia il sistema pubblico nel suo complesso che non è soltanto lo Stato
Vorrei essere chiaro nello strato le regioni gli enti locali lesso ad aggiungo anche
E faccio una forzatura le società partecipate che avranno un ruolo importante
Per far questo però occorre che a un certo punto questo elemento diventi anche in qualche modo cogente nei comportamenti e nelle politiche in questo momento faccio fatica
Devo dire la verità perché siamo agli albori del piano nazionale di riprese resilienza mi sembra che siamo nella di mi sembra più che altro che manchi quel governo e quella linea di coerenza
Faceva del giustamente al terzo faceva riferimento ad alcuni uscite anti pubbliche di qualche ministro forse il Presidente del Consiglio dovrebbe un attimo risse stare no
Alcuni passaggi dopodiché capisco anche che c'è un'impostazione e chiudo almeno di una parte di questo governo che esattamente opposta a quello che sto dicendo quindi ne siamo perfettamente consapevoli ma io penso però che proprio perché c'è una difficoltà politica e proprio perché mi trovo alla festa del partito democratico io credo che quei partiti che fanno riferimento al centro sinistra diciamo così su questi temi devono far sentire alta la voce ma non per tornare a un'idea degli anni cinquanta o sessanta come dire di controllo di gestione dirette è impossibile perché con le norme europee questo non è possibile fare
Però è innegabile che l'impegno lo sforzo del nostro Paese dovrà fare anche per i vent'anni di disinvestimento soprattutto nella pubblica amministrazione e più in generale il sistema pubblico lo sforzo sarà enorme
Allora se questo sforzo non è guidato governato noi rischiamo forse distendere sì
Tutte le risorse del piano nazionale di riprese residenza ma non di rito ma non di non ricostruire quel modello diverso a cui credo tutti noi voi perlomeno qua
In questa in questa sala vorremmo ospitiamo diritti arriva
Purtroppo questo rischio c'è allora sindaco Gottardi abbiamo parlato di economia
Della pura un sindaco un amministratore come ricordava anche dalla Fracassi risponde ha ovviamente da vicino forse il più vicino alle esigenze del cittadino quindi incide sulla qualità reale sulla qualità della vita delle persone
Con la pandemia il rapporto tra le istituzioni cittadini ha ritrovato una sua centralità tanto che anche nel pm RR
Ci sono molte cose che sono intendono diciamo ad investire in rete di prossimità e a creare ambienti favorevoli e comunità resi gli enti e quindi in qualche modo a cementare il rapporto fra istituzioni
E cittadini la dimensione della prossimità quindi della percepiti e della partecipazione dell'impegno diretto da parte dei cittadini nell'affrontare i bisogni e le aspirazioni che li accomunano può e potrà in qualche modo fare evolvere il nostro welfare
Ma spero di sì allora io sono sindaco di un Comune di diciannove mila abitanti perché anche questo fa la differenza è un comune le medio piccolo nel quale la prossimità è davvero intensa per cui si tutto ciò di cui si parla in questo libro e io lo vedo sotto un profilo non teorico divisione ma perché i cittadini con le problematiche che sono evidenziate vengono a parlare con me quindi le famiglie che hanno i figli fuori dal nido le persone che hanno perso il lavoro lei è persone in difficoltà con il sindaco vanno a parlare Mana rappresentare i problemi e chiedono soluzioni anche io ho trovato molto bene in scritto molto ben leggibile il libero e con una visione molto nitida
Il che mi fa pensare mi fa dire che le problematiche le conosciamo e abbiamo anche ben in mente
Quale sarebbe la visione di futuro che possiamo mettere in campo e che dovrebbe essere messa in campo in questa logica c'è già un programma di governo qua dentro e verosimilmente anche forse delle persone in grado di portarla avanti quello che mi viene da pensare che si Pubblico è meglio se il pubblico funziona e se il Pubblico porta avanti una visione di di questo tipo
In questo senso come sindaco mi piacerebbe avere un governo che porta che che porta avanti queste politiche
E il potermi muovere all'interno di una visione di un disegno di un'azione che che qua rappresentata e in caso contrario molto spesso da sindacabili trovo
Di fronte a un altro pubblico quello non degli enti locali che non tanto un nemico ma sicuramente un soggetto che non mi rende la vita facile
E lo dicevo prima tutte le azioni che il governo pone in essere hanno delle ricadute sulle persone che io mi trovo come sindaca a dovere affrontare quotidianamente in grande difficoltà
Con grande difficoltà credo che due cose centrali siano state correttamente evidenziate de quelle che io penso se ne il problema più serio la pubblica istruzione cioè il disinvestimento
Sulla scuola sulla formazione che ci porta ad avere oggi dei cittadini che sono figli di quella scuola su cui si è discusso sia disinvestito
Se disinvestito anche sulla personale che in quella scuola insegna per cui non tanto sulla didattiche sulla nozione
Ma proprio sulla capacità di lettura dei dei richiedenti la capacità di lettura de degli accadimenti quotidiani
Credo che sia profondamente venuta meno in una società che invece con me in mille stimoli della Rete implica invece una migliore e maggiore capacità di decodifica di quello che accade
Quindi la scuola uno Emanuele evasione fiscale perché abbiamo problematiche adesso abbiamo questa opportunità del Pnr R. ma forse avremmo meno difficoltà a trovare le risorse per investire sui programmi di cui avremmo bisogno
Se ci impegnassimo finalmente sul recupero dell'evasione mio compagno che lavora nei quali di finanza
Mi pone per quanto può delle situazioni aberranti lo sappiamo tutti lo sanno coloro che ci lavorano lo sappiamo noi politici però evidentemente su questo fronte non si investe quindi soffriamo perennemente di carenza di risorse sappiamo dove andarli a prendere in mano le andiamo a prendere e questi sono due nodi da qua si dipana tutto il resto
Il libro parla di
Necessità di sostenere le disabilità arriviamo alla cura
E lo vediamo voi sindaci lo vediamo perché di anno in anno aumentano esponenzialmente
Le persone disabili nelle scuole
Per le quali le scuole ci chiedono di investire parliamo di per un comune come il mio dodici mila euro all'anno dieci anni fa ottanta mila euro quest'anno per mantenere la medesima copertura che garantivo dieci anni fa anzi un po'meno
Ora cosa sta succedendo
Intanto se disinvestito anche sulla pubblica amministrazione e io oggi ho molto meno personale di quello che avevo dieci anni fa scusate salto di palo in frasca ma un una riflessione me ne sollecita un'altra
Pubblico è meglio se a sufficiente le a il numero di persone adeguate e anche le competenze adeguate
E i comuni nel dettato costituzionale erano i primi della fila quelli su cui il dettato costituzionale dal dai quali partiva per poi arrivare alle Province alle regioni però sui Comuni che erano il baricentro perché l'istituzione più di prossimità rispetto al cittadino sono stati quelli più penalizzati quindi a fronte di una maggiore impegno richiesto ai comuni si sono sottratte ai Comuni risorse di personale ed economiche
Quindi io avrei bisogno di maggiore di essere più incisiva quindi sia nella efficienza dei servizi ma anche nell'analisi della situazione ma mi hanno tolto le risorse per farlo
Trovo una società in mutazione perché aumenta la richiesta di sostegno la disabilità cosa sta succedendo
Non abbiamo le risorse umane e di competenze per andarlo a scoprire per cui ci troviamo di fronte a delle richieste pressanti delle scuole
Verosimilmente la scuola ci sta chiedendo anche di supplire a dei tagli del governo quindi ammessi chiede un maggiore intervento sulla disabilità che devo e voglio dare perché altrimenti tolgo opportunità
A persone che ne hanno bisogno e continuo questo circuito vizioso nodi diminuzione della del della qualità del del e delle competenze
Quindi non ho risorse e mi si chiede di supplire
Altro tema che viene posto nel libro e su cui io al quale tengo molto è il tema delle pari opportunità quindi si dice dobbiamo smontare gli stereotipi che rendono più problematico l'accesso delle donne al mondo del lavoro la l'iniquità la di seguirla
Diseguaglianza il gap salariale lo vediamo noi sindaci perché quando andiamo nelle classi con andiamo a scuola vediamo che gli stereotipi sessisti di genere ci sono già nelle nelle scuole elementari quindi bisogna sulle scuole intervenire e torniamo alla giovamento di prima
Le scuole però non ce l'hanno come obbligatorio nei loro programmi quindi non hanno un programma che adeguato ai tempi adeguata alle necessità e adeguato appunto agli obiettivi che ci poniamo
E sono terrorizzati all'idea che qualche genitore possano obiettare che alcune tematiche soprattutto sulle tematiche di genere
Non siano di competenza della della scuola quindi altro tema su cui bisognerebbe come dire potenziare la Rete potenziali soprattutto potenziale quelli che sono i programmi scolastici e quindi disabilità tematiche di genere
Necessità appunto di Caravà una rete anche sul Welfare cosa che noi qua comune del Bolognese stiamo facendo perché da noi il welfare funziona abbiamo solo bisogno di personale e di risorse perché a fronte di un aumento delle delle richieste e delle necessità abbiamo bisogno di essere messi nelle condizioni di lavorare torno al dettato costituzionale la Costituzione dice che ai Comuni deve essere garantita l'autonomia finanziaria quindi dovremmo a bere la possibilità di decidere le nostre entrate anche questa è un'altra possibilità che c'è stata sottratta
Per cui chiudo cercando di rispondere in maniera organica alla alla domanda si Messina ci siamo in campo siamo pronti abbiamo in questo territorio
Il i corretti strumenti di dialogo quello che ci manca è l'autonomia finanziaria il personale la possibilità di essere più incisivi
E manca da parte dello Stato centrale quella volontà di tradurre quelle politiche che nel libro sono state correttamente individuate in una sorta di obbligo e quindi sosta sostegno alle scuole e sostegno
Come dire e sostegno a quei dirigenti scolastici che su questa materia vogliono incidere e appunto traduzione degli obiettivi inazione
Grazie mille per tante cose concrete che ci ha fatto certo raccontato io una cosa mi ha colpito fra le tante che lei ha detto deporre prende spunto appunto dalle sue parole
Quando ha parlato di carenza di cittadinanza come conseguenza di una carenza di organico e Roberta Lisi vostro saggio si colloca sotto il segno del dell'articolo tre della Costituzione quello che a mente
Secondo cui vanno rimossi gli ostacoli di ordine economico sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini mi pare di capire che quando c'è meno Stato ci sono anche meno diritti
Quando c'è meno Stato ci sono meno diritti chiedo scusa per la voce anima
E qui se il microfono
è la pandemia che c'erano a fatto vedere in maniera quasi drammatica dove gli ospedali pubblici la sanità pubblica funzionava meglio
Chi si è ammalato di corpi d'ha avuto più assistendo
Di quanto non ne abbia avuto ti invece penso terminato e abita e abita in zone del Paese dove la sanità pubblica funziona mi cosa voglio dire che il diritto sancito dalla Costituzione che è quello alla salute
è uno di quei diritti di cittadinanza che può essere garantito se c'è una sanità pubblica forte ed efficienti
Ma anche la sanità nel nostro Paese viene da venticinque anni di Tahiti
Sei la mia memoria non mi inganna sono circa trenta i miliardi tagliati al fondo sanitario nazionale negli ultimi vent'anni poi c'è stato il blocco del turnover come nel resto della pubblica amministrazione che vuol dire che chi è andato in pensione non è stato sostituito ma vuole anche dire che chi è rimasto in servizio
Si allontanava dagli anni della formazione perché era sempre più vicino ai danni agli anni della pensione l'età media dei medici del nostro servizio sanitario nazionale ha ben superato i cinquant'anni d'età
Ora io pure io ho superato i cinquant'anni di Tanini pare mi reputo giovane ma
Un medico appena formato certamente ha meno esperienza di uno che è sul campo da tanti anni ma probabilmente ha una freschezza e una dinamicità mentali anche una una come dire
Una freschezza di studi chiunque medico di sessantacinque anni
Forse non ha come a meno Energia cosa voglio dire ci sono alcuni diritti che sono sanciti dalla Costituzione sono l'istruzione che sono la salute e che sono o l'assistenza quando si è in difficoltà
Che che il diritto alla mobilità cioè ce ne sono alcuni che o sono garantiti da un pubblico efficiente o riducono la cittadinanza degli uomini delle donne capitano questo
Che i diritti di cittadinanza si siano ridotti nel nostro Paese non è
è stata una scelta le cose non succedono
Nel nostro Paese come in Europa e forse nel mondo occidentale sia stata una scelta consapevole
Ma di ridurre il perimetro pubblico dei paesi e all'da il periodo il perimetro del mercato
La pandemia noi speravamo
Ci consegnarsi una consapevolezza diverso
In molti
La consegnata a molti l'ha consegnata ma i pericoli che raccontava Gianna Fracassi io li vedo tutti non ci auguravamo che si passasse ad esempio da un'economia fondata sul consumo privato ad un'economia basata sulla consumo collettivo di alcuni beni comuni quelli che non ricorda mi ha colpito che il ministro dell'economia Franco oggi cioè no certo diciamo non tanto in un cenacolo di
Di sinistra o di comunisti ma insomma che il ministro del governo di centrosinistra che sovrintende attiene rende annunciando e questo è un bene
E che probabilmente l'anno si chiuderà con un PIL è più alto di quello previsto dal Documento di economia e finanza si dovrebbe aggirare intorno al cinque virgola otto per cento lui dice però perché questo dato
Non sia un fuoco di paglia e non sia effimero bisogna fare delle grandi riforme e quali città per prima
La riforma della concorrenza per togliere lacci e lacciuoli
Ora
Questo con Pubblico il meglio fa
Allora io credo che
Compito di una persona come me
L'osservatrice è quello di provare a raccontarle queste contraddizioni che vede
Penso che ci sia un problema che riguarda la partecipazione e la voglia di protagonismo dei cittadini e delle cittadine
La riforma del sistema sanitario nazionale nel settantotto fu conquistata da una grande ventata di partecipazione che mise insieme i cittadini lavoratori che operai
Io penso che dovremmo trovare le forme contemporanee per riaffermare che tra una società guidata dalla liberismo e dal mercato è una società dove i diritti di cittadinanza
Trovano affermazione
Nella in un'economia fondata sul pubblico ebbe insomma
Dovremmo riconquistare ce l'ho
Farci sentire di più
Abbiamo capito come più stato Corti ha più diritti per tutti e quindi meno disuguaglianze più opportunità è evidente però per quello che diceva che ha attualmente differenze ce ne sono moltissimi chissà se il futuro allora come sarà l'abbiamo visto ovviamente dal punto di vista territoriale tra Nord e Sud del Paese ma anche generazionale no e quindi diciamo questo il secondo giro di di discussione che vi chiedo di fare più brevemente
Vorrei punto portare un po'le vostre esperienze poco ma avete fatto fino adesso la partiamo dalla sindaco tardi perché parlavamo di di disuguaglianze territoriale la sappiamo che nel nostro Paese c'è non c'è democrazia diciamo nello sfruttamento del territorio ci sono vaste aree metropolitane molto affollate e poi delle zone me meno centrale diciamo che lentamente si stanno spopolando l'ex sindaco di un paese di un una cittadina medio-piccola
Lavandini ha un po'cambiato questo questo tipo di paradigma perché l'attenzione adesso per ICI per i piccoli centri è molto aumentata
Ci siamo resi conto che di durante lo da o nelle città ci mancava lo spazio e quindi l'abbiamo cercato Nenni piccoli borghi
Vorrei chiedere se anche in questo caso se il pubblico può influire nella trasformazione
Dei nostri piccoli centri in che direzione dovrebbe andare
Ma adesso noi l'area metropolitana di Bologna se un po'la conoscete a una parte collinare a sud a al centro Bologna Castel Maggiore è il primo comune della cintura andando verso verso nord e quindi verso la la Provincia di Ferrara
Rispetto al tema delle disuguaglianze territoriale ce ne sono tante ce ne sono tante ma e non solo nord e sud anche in questo caso il nord e sud della di di Bologna la situazione cambia nel senso che Casalmaggiore fa parte di una unione dei Comuni
Che va appunto da Castel Maggiore che confina con con Bologna al all'ultimo comune che al Comune di Galliera che confini invece con la provincia di Ferrara siamo in Unione dei Comuni questo significa che e gestiamo una serie di servizi insieme
E già tra un comune l'altro in mezz'ora di macchina tra Comune e l'altro abbiamo delle disuguaglianze economiche significative che andiamo a compensare attraverso il lavoro come unione
Il territorio collinare montano da noi è un territorio che lamenta come dire una situazione economico-finanziarie più problematica in questo frangente di Compeed chiaro è che essi sono trovati in maggiore difficoltà
Chi coloro che vivevano in un centro urbano come Bologna perché avevano meno possibilità anche di fruizione di Verdi e minore fruizione anche di quegli spazi che in tempo di pandemia dei quali sono percepisce la l'urgenza e il bisogno con uno spazio verde
E in quel frangente non abbiamo sofferto una cosa
Sapete molto spesso si legge non si leggeva che o i governatori delle Regioni
O il governo si era confrontato con le città ecco di norma quelle città con cui i governatori al governo si confrontano non sono mai i piccoli borghi sono le città capoluogo per cui spesso i provvedimenti si capiva perfettamente che erano ritagliati disegnati su un ambito territoriale una tipologia di città che non era il piccolo medio centro cosa di cui ci siamo profondamente lamentati perché immaginatevi quando a un cittadino deriva di un comune montano che poi usufruire di spazi verdi immensi sì imponeva di stare a cento metri da casa magari nell'unico spazio urbanizzato
Come potevano percepire l'intelligenza di quel provvedimento al di là di questo quello che sta succedendo adesso
è uno sviluppo in particolare devo dire dei comuni montani perché in quei borghi che fino a dei dei quali fino a poco tempo fa si percepiva meramente un disagio oggi si percepisce la libertà dello stare nello spazio aperto per cui è molto aumentato il turismo che si chiama out door e sia nei comuni della montagna
Per ovvio motivazioni ma anche nei nostri comuni della pianura si sta verificando insomma un nuovo interesse saputo dei cittadini bolognesi a scoprire il valore di un di un ambito territoriale
Che presenta degli interessi di degli aspetti di interesse architettonico culturale ma soprattutto naturalistico legato al turismo enogastronomico quelli quello quello che stiamo facendo
è sfruttare
La nuova appetibilità del nostro territorio anche con me ambito turistico che può essere un'opportunità anche di crescita e di ripresa economica
Certo uno dei fattori chiave però non solo di non ricordare anche quello del di rendere cool messi questi guerrieri che spesso c'è un grande ghetto dal punto di vista della digitalizzazione
Vorrei chiedere perché nell'Inter nel libro c'è un'intervista Vincenzo vita sulle tegole telecomunicazione dove si fa riferimento rispetto e interessante cioè che nel passato le nostre città erano pieni di un di punti di connessione diciamo democratici nel senso di cabine telefoniche uffici postali oggi invece nella a nell'era dei cellulari non è più così anzi le barriere digitali sono aumentate allora vorrei chiedere alla dottoressa cantilena
è stato messo in piedi
Otto data
Vera
E molto importante ovviamente
Credo però che non siamo così indietro
Nella pubblica amministrazione nella pubblica amministrazione
L'abbiam detto scontiamo una narrazione negativa però ecco tante fette della pubblica amministrazione hanno già sperimentato importanti passi
Di digitalizzazione serto
Quello che io vedo e che man mano che si va avanti si moltiplicano le esigenze le opportunità e le esigenze di connessione tra le amministrazioni l'amministrazione a cui io appartengo è presente anche in ambito portuale in ambito aeroportuale si confronta con molti altri soggetti pubblici e quindi ha già sperimentato e ancora dovrà sperimentare la sfida di una connessione di una digitalizzazione avanzata cento
La sfida è assai più impegnativa che stavano istruzioni e come lei ha ben detto ha dovuto confrontarsi proprio con una missione impossibile perché la data era una missione impossibile io devo dire lo dico da cittadina in onda funzionario dello Stato io sono rimasta sorpresa
Di quanto le pubbliche amministrazioni hanno fatto io ho due figli
Che vanno in una scuola l'altro all'università io sono rimasta sorpresa certo abbiamo anche sentito di tanti fallimenti però insomma se ci avessero detto due anni fa che avremmo dovuto affrontare questa cosa non so se avremmo immaginato lo sforzo di tanti tanti l'hanno fatto affresco poi cerca l'abbiam detto
L'età media è molto alta
Un'età media che in molti amministra ha superato i cinquant'anni è evidente che una digitalizzazione che si rispetti dovrà programmare anche
Dovrà tenere in conto anche queste
Prima di arrivare ai nostri concluse volevo introdurre un ultimo argomento perché lei prima ne ha parlato nel nel suo primo intervento quello del tema dell'ambiente
Che ovviamente non è affatto secondario insomma questa estate abbiamo visto gli effetti dei cambiamenti climatici
Quelli li abbiamo visti diciamo però quello che che ci manca quello che stanno lì a quello ovviamente di di di fermarli cambiare di innovare
Lei diceva ci sarà una grandissima trasformazione dal punto di vista industriale come quindi il pubblico può indirizzare questa trasformazione
Il rogo
Unico miei auto correggo ci dovrebbe essere un rilevantissimo la trasformazione no perché il problema è questo cioè dipende dove vogliamo
A cosa vogliamo ispirarci ecco per i prossimi vent'anni se proviamo a guardare arresto dell'Europa
I quindi alla Germania e la Francia Grecia su questo stanno intervenendo e stanno mettendo in campo politiche non da oggi e politiche industriali che hanno il tratto e la e la pesantezza ecco la solidità
Della sfida che abbiamo di fronte o se invece vogliamo guardare a un'altra parte del mondo il punto è esattamente questo
E allora poiché non è una un'opzione no l'opzione climatica purtroppo non è un'opzione che ci che abbiamo di fronte e che possiamo scegliere
Non soltanto perché una parte delle risorse il piano nazionale di prese residenza non le dobbiamo investire su questo è una delle condizioni che mette l'Europa
Ma anche perché io penso e credo che ci sono degli obiettivi che non soltanto a proposito economia della cura riguardano la cura del del nostro pianeta dell'ambiente nostro Pennetta
Ma anche la cura come dire delle prospettive occupazionali ed economiche del nostro del nostro Paese e allora come il pubblico può fare fattore prima di tutto la prima questione per per quanto ci riguarda eh fare quella operazione di sinergia a cui faceva riferimento
Hanno fatto riferimento quindi uno delle delle delle altre relatrici e strutturarla perché se noi siamo dobbiamo ricostruire pezzi del nostro sistema produttivo avendo una dimensione alita delle aziende che piccola piccolissima le medie sono poche ecco allora siano se abbiamo questo quadro e forse è necessario mettere in campo un idea insomma solita noi parliamo di agenzia per lo sviluppo chiamatela come volete nuova ieri però io penso che proprio c'è da ricostruire questo tema seconda questione è molto importante perché la prospettiva ambientale una prospettiva ad alta densità di conoscenza
Che cosa vuol dire vuol dire che per affrontare questa sfida io avrò bisogno
Di aumentare innalzare i livelli di istruzione di conoscenza siamo il Paese che ha il ventotto per cento di laureati
Quando la media europea il quarantaquattro ma questo è un problema non soltanto per le questioni che riguardano l'ambiente un problema generale forse forse dico io
Anche questa è una di quelle scelte di quei cambiamenti profondi che dobbiamo fare quindi istruzione
Intesa in termini generali
Quindi rafforzamento del sistema d'istruzione l'hanno detto tutti quindi non mi posso che associare essendo anche un insegnante due
C'è un'ultima
Che invece è poco osservato e poco dibattuto va dove ci sono tante risorse anche nel Piano nazionale di prese residenza a cosa faccio riferimento faccio riferimento alla partita riqualificazione dei dei lavoratori cioè se noi o che cosa abbiamo fatto negli anni sessanta settanta abbiamo nei contratti collettivi inserite le centocinquanta ore a che e poi li abbiamo accompagnati anche Corona riforma che ha innalzato i livelli di istruzione queste due cose abbiamo fa allora oggi noi ci troviamo paradossalmente nella stessa situazione dobbiamo innalzare i livelli di istruzione e quindi per quanto ci riguarda anche l'obbligo e contemporaneamente dobbiamo rinnovare
Tutta la partita che non si chiamano più centocinquanta ore oggi si chiama formazione permanente apprendimento permanente per tutto l'arco della vita chiudo su questo un secondo e per dire cosa
Noi abbia questi cambiamenti proprio perché si incrociano digitale e trasformazioni economiche solo rapidi molto più rapidi di quelli che potevamo immaginare trent'anni fa vent'anni fa persino quindici anni fa
Per questo noi abbiamo bisogno di avere qualcosa di strutturale per farsi che il lavoro che cambia abbia anche un sostegno dal punto di vista della riqualificazione
Cioè non possiamo pensare che questo lo si fa solo esclusivamente con i mezzi che abbiamo ci no
C'è qualcosa di più grande che sta intervenendo investendo il lavoro c'è bisogno da questo punto di vista che con tutte le difficoltà del caso perché sappiamo ci sono competenze miste mettiamola così
Però la governance multilivello è uno di quegli obiettivi sempre evocati forse dovrebbe provare
Anche a costruire le condizioni perché divenga nel nostro Paese un elemento è un'opzione possibile anche facendo parlare le amministrazioni dei livelli delle istituzioni
Ah mi sento un po'meno ottimisti rispetto a al tono del libro e non so se senza ironia
A Roberta lì sì adesso il compito quindi di ieri tirare un po'le conclusioni di questo nostro dibattito
Tirare le conclusioni mi sembra eccessiva da innanzitutto un ringraziamento a chi è qui stasera e che ci ha consentito di ad Altero MD confrontarci con chi è la pubblica amministrazione la vive quotidianamente
E
Perché arricchisce numeri
Vorrei fare una sottolineatura di solito quando si
Fa una presentazione di un libro al dibattito a una tavola rotonda si fa un po'fatica a trovare interlocutrice donna
Stasera siamo cinque donne e un uomo finalmente e secondo me non è un caso non è un caso perché la pubblica amministrazione
Connaturata al tema della cultura
Anche amministrare un comune è legato al tema della procura
Le insegnanti
La professione medica ormai è una di quelle professioni dove la virgolette manodopera femminile diffusissima la pubblica amministrazione è uno di quegli ambiti lavorativi dove la presenza femminile morto perché c'è un legame con la cura
Io credo che se noi vogliamo davvero provare a fare un candidato di modello di sviluppo
Non lo dico io lo disse nel due mila e tre la CGIL nel Piano del lavoro di cui ormai forse pochi si ricordano
La il cambiamento del modello di sviluppo si fa segnare suo fondamento prima ancora del pubblico si mette la cura la cura delle persone la cura del territorio e dell'ambiente
E
La cura è uno di quei temi di
Che
Può essere non solo il cambio di modello di sviluppo ma
Il rilancio del pubblico deve essere il rilancio del
Non solo ma diventa uno di quegli elementi che contribuiscono all'aumento dell'occupazione femminile e lo dicono
La Banca mondiale fondo
Economico mondiale e le l'aumento della percentuale di donne e lavoro porta di per sé
Un aumento di punti del PD oltre a essere un elemento di come dire democrazia e giustizia sociale lo penso così
Allora se vogliamo ripartire davvero il salto che noi dobbiamo fare io penso sia proprio questo
Sì siamo perlomeno io sono un po'meno ottimista di quando questo libro scritte
Quando abbiamo scritto il Pnr R non era stato ancora definito
Ne
Eravamo ancora nel pieno della pandemia ma c'era l'Europa che aveva lei cambiato il suo modo di percepirsi e di dare indirizzo economico
All'Unione l'Europa era passata dall'austerità al debito messo in comune agli eurobond e alle strategie che hanno portato al Pnr R è la mia preoccupazione e che la traduzione italiana di quella cosa lì ci allontana un po'dallo spirito di questo libro
Però siccome diciamo così ciao il pessimismo della ragione ma l'ottimismo della volontà
Insomma penso che i margini per riaffermare quale potrebbe essere il dovrebbe essere la mia mente maestra per l'Italia ci sono si tratta di provare a percorrere nacque la via maestra è innanzitutto lo può fare chi ha delle responsabilità politiche chi ha delle responsabilità nella pubblica amministrazione a livelli a partire secondo me c'era il sindacato non è un caso che uno degli interlocutori privilegiati in questo libro per alter per mesi è stato il sindacato perché da lì si può riparti
E allora sicuramente ci riaggiorneremo per vedere che cosa è successo grazie a tutti per essere stati con un