Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buona sera o buongiorno agli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando ci ascoltato e questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione
Non c'è pace senza giustizia a cura di Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative in corso future nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
Dedichiamo la nostra punta data due temi principali
In primo luogo tratteremo della situazione
In Afghanistan dopo la Presa del potere da parte dei talebani
Per un confronto sull'urgenza umanitaria creata si è come l'Unione europea e la comunità internazionale dovrebbero adoperarsi per affrontarla interviste ero cioè gli onorevoli Brando beni Frey Alessandra Moretti
Ambedue europarlamentari del partito democratico in secondo luogo con il contributo della nostra collaboratrice Camilla Taddei la puntata verterà sul tema della giustizia ambientale ovvero lotta contro l'impunità per attività come la deforestazione che ledono ossia gli ecosistemi come l'Amazzonia che i diritti
Delle popolazioni indigene in cui vivono
Come di solito diamo per lo spazio prima alle notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles e ci vengono lette e questo ci dà Eleonora Pastorino Eleonora a te la parola
Grazie Nicola iniziamo parlando del rapporto pubblicato la settimana scorsa dal gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite
In rapporto al prodotto da centinaia di migliori scienziati a livello globale e firmato da tutti i governi del mondo sostiene che la crisi climatica inequivocabilmente causata dalle attività umane e stato in mente colpendo ogni angolo del pianeta
La situazione potrebbe notevolmente peggiorare se non si coglierà al più presto possibile lessico possibilità ti rimane per evitare un riscaldamento climatico superiore al limite di uno virgola cinque gradi fissato dall'accordo sul clima di Parigi
Nel dettaglio il rapporto dimostra che le emissioni di gas a effetto serra derivanti dai combustibili fossili dalla distruzione delle foreste ed altre attività umane sanno chiaramente destabilizzando il clima mite in cui la città umana avuto inizio
Inoltre l'accelerazione dello scioglimento dei ghiacci ha riversato trilioni di tonnellate d'acqua degli oceani debiti pari di estinzione o stanno scendendo soffocanti magari e la città sta aumentando
Tutto ciò sta già provocando danni evidenti per la vita umana
Per esempio le ondate di calore le forti piogge che portano alle inondazioni sono diventate più intense chi frequenti a partire dagli anni cinquanta colpendo più del novanta per cento delle regioni del mondo
La siccità sta aumentando in più del novanta per cento delle regioni mondiali ed è fortemente probabile che il numero di grandi ora cani e tifoni se aumentato dagli anni Settanta
Secondo le previsioni del rapporto è inevitabile che nei prossimi due decenni raggiungeremo un aumento delle temperature globali di uno virgola cinque gradi
L'unica buona notizia è che mantenere il riscaldamento alla storia del tratto in mezzo non è ancora impossibile ma ciò richiederà una riduzione immediata rapida su larga scala delle missioni
Al contrario se le emissioni non scenderanno nei prossimi due decenni allora sarà molto probabile un aumento di tre gradi delle temperature mentre se non scenderanno affatto saremo sulla buona strada per un aumento di quattro o cinque gradi ovvero una totale catastrofe
Concludiamo parlando di provincia e delle testimonianze che di farsi sopravvissuti ai crimini commessi dei militari Myanmar hanno presentato ieri di fronte alla corte d'appello penale federale di Buenos Aires in Argentina
L'udienza fa parte del processo durante il quale la magistratura argentina deciderà cogliere le accuse di genocidio contro negli leadership militare del Myanmar sulla base del principio della giurisdizione universale
Sulla base di tale principio l'organizzazione birmana di provincia del Regno Unito presentò una petizione tribunale argentini nel novembre del due mila diciannove
Per aprire un'indagine sul ruolo dei leader civili e militare del Myanmar nel genocidio e nei crimini contro l'umanità commessi contro insomma
La giurisdizione universale si basa sull'idea alcuni crimini come i crimini di guerra i crimini contro l'umanità o genocidio
Sono così gravi da riguardare l'intera umanità e possano quindi essere processati ovunque indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi
Se sarà accettato dalla magistratura argentina questo sarà il primo caso di giurisdizione universale relativo alla situazioni vero inciampo Enzo compirà l'intera gamma di crimini commessi Myanmar contro la minoranza musulmana
Compresi gli omicidi le sparizioni forzate la tortura la violenza sessuale e l'imprigionamento di massa
Grazie Eleonora per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito il primo argomento principale del puntata odierna
Come anticipato in apertura oltre ad uno speciale sul tema della protezione dell'ambiente che tratteremo successivamente con la nostra collaboratrice Camilla Taddei vogliamo anche e dedicare questa puntata ad un commento sulla situazione drammatica in corso in Afghanistan
A questo scopo abbiamo raccolto le reazioni degli onorevoli Brando beni Frey e Alessandra Moretti ambedue euro parlamentari del partito democratico onorevole Brando beni Frey benvenuto sulle nostre onde iniziamo subito con lei
Dopo il ritiro delle truppe americane e la propria azione blitz vittoriosa dei talebani culminata
Con la presa del la capitale Kabul stiamo in questi giorni e tuttora assistendo ad una situazione e caotica molto instabile ed incerta non solo per i cittadini stranieri
Da rimpatriare ma soprattutto per il Popolo organo stesso
Ovviamente di fronte a quanto successo e a quanto sta succedendo in queste ore ci sarebbero molte cose da dire e da dibattere detto questo oltre all'analisi c'è soprattutto la questione del fare
E onorevole Brando beni Fai qual è oggi secondo lei l'urgenza la priorità
Più assoluta rispetto alla situazione oltre poi alla questione e della strategia politica da adottare e nei confronti del governo che verrà messo in piedi dai talebani
è chiaro che sulla vicenda del ritiro dall'Afghanistan tutto quello che ha comportato ne discuteremo a lungo ci saranno analisi
Dibattiti che che proseguiranno per molto tempo oggi l'urgenza più assoluta che penso che in molti sentiamo il quello prima di affrontare le conseguenze politiche sia quella di salvare più vite possibili dalla rischio l'incolumità e di di della propria incolumità e anche un rischio di perdere la possibilità di vivere in libertà di poter
Studiare di poter vivere una vita con i propri diritti umani garantiti mi riferisco ai rischi oggi del nuovo regime dei talebani per le donne ma anche per le minoranze
Spesso che questo sia la priorità e quindi ci stiamo impegnando su vari fronti istituzionali per capire come aiutare più persone possibili è chiaro che il primo passaggio e quello di utilizzare
Le attività di evacuazione in corso il la possibilità ancora di viaggiare attraverso le partenze dallo scalo
Di Kabul perché a singhiozzo sono comunque proseguite per evacuare le persone che hanno collaborato con noi e con i Paesi occidentali con l'Italia essendo a rischio in quanto proprio persone che hanno collaborato con noi e poi è chiaro che la strada dei corridoi umanitari tradizionali
Non potrà essere messa in campo in pochi giorni ma credo debba essere un obiettivo di rapido impegno perché richiede ovviamente una forma almeno parziale di collaborazione delle autorità in in loco per cui noi avremo una situazione complessa da gestire
Ma voglio anche dire con chiarezza che se non riconosciamo il Governo talebano vedremo cosa accadrà ora sul nuovo governo ma se
Scegliamo questa strada
Vedremo appunto che tipo di contesta ora si formerà
Non possiamo allo stesso tempo ritenere l'Afghanistan un paese da cui rifiutare i richiedenti asilo perché è evidente che se non lo riconosciamo consideriamo un Governo pericoloso
La la mancanza di di mi di riconoscimento nasce nasce da quello
Nel caso per cui credo che dovremo vedere con attenzione cosa accade nei prossimi giorni il nostro sforzo oggi è quello di capire come
Un affrontare i prossimi passaggi come dicevo anche da un punto di vista politico ma nell'immediato più finite riusciamo a salvare con Caragli accesso
Per uscire dal Paese che oggi esistono sosteniamo quelli che stanno organizzando anche loro l'uscita dal Paese
Ecco penso che questa sia la priorità
Sui corridori dobbiamo capire insieme ai agli altri partner europei come agire per questo ne abbiamo chiesto un Consiglio europeo straordinario l'abbiamo chiesto come euro deputati del partito democratico perché anche il segretario Enrico Letta si è espresso in questo senso perché riteniamo che si debba portare ai massimi livelli politici anche con un'azione unitaria dell'Europa che non può essere divisa in alcun modo
Su questa vicenda deve avere una una strategia comune anche per poter attivare nei tempi più brevi possibili dei veri e propri corridoi umanitari
Che possono servire a salvare le persone più più a rischio ecco penso che questo sia il messaggio
Che noi dobbiamo dare dopo quello che è accaduto penso che girarsi dall'altra parte sarebbe davvero inaccettabile penso di tantissime persone
La pensano in questo modo il cinismo e la l'indifferenza non penso prevalgano oggi e e noi dobbiamo essere capaci invece di far prevalere un sentimento di solidarietà e di impegno che penso che ognuno di noi vorrebbe vedere se si trovasse in questa situazione
Grazie onorevole Brando venisse sentiamo ora all'europarlamentare Alessandra Moretti anche lei del partito democratico per un commento puntuale direi su chi si trova più a rischio
In Afghanistan nel contesto attuale di cause di transizione verso un futuro molto incerto e quale ruolo e risposta l'Unione Europea di suoi Stati membri dovrebbero adottare per affrontarla
La vicenda dell'Afghanistan nella tragedie umane politica ed è purtroppo il fallimento dell'Occidente il ritorno dei talebani sarà un inferno perché in primis le donne cercato di emanciparsi dalla cultura medievale
Come deputati del Pd in Europa abbiamo chiesto che l'Unione europea assuma un ruolo decisivo in un giri la testa dall'altra parte non possiamo abbandonare il popolo afgano dobbiamo attivare subito corridoi umanitari e canali illegali di accesso all'Europa con una particolare priorità per donne e bambini
Dopo la pessima figura degli Stati Uniti oggi guidati da John by delle che tuttavia avallato le scelte del suo predecessore è l'Europa che deve assumere un ruolo coraggioso
Come ha detto bene ieri Angela Merkel dobbiamo portare in salvo quante più persone possibile e avviare subito un'alleanza per individuare programmare le modalità per aiutare concretamente chi per anni oltre venti ha collaborato con gli europei cercando di emancipare un popolo da una cultura retrograda
C'è da chiedersi davvero che cosa sia stato fatto in questi vent'anni e perché nonostante le forze dispiegate i miliardi investiti
Non siamo riusciti ad arginare definitivamente i talebani che hanno ripreso il potere facendo proprie tutte le innovazioni tutte le infrastrutture e servizi da lui realizzati la mia angoscia aumenta quando penso alle donne in particolare quelle più esposte penso alle giornaliste alle avvocate Aletti viste alle insegnanti alle politiche alle registe artiste operatrici delle Nigi che ne sarà di loro
Torneranno ad essere delle figure senza volto senza identità senza diritti
In questi vent'anni le donne hanno promosso un percorso di libertà potevano studiare potevano andare a volto scoperto potevano lavorare il rischio concreto e di farle ripiombare nel buio più assoluto
Per questa ragione la comunità internazionale non può rimanere indifferente e deve aiutare queste donne proteggerle
Penso a Zara ad altezza che sta cercando di aiutare ma penso anche alla prima sindaca afgana Zafira d'affari penso alle bambine che devono continuare ad avere il diritto di andare a scuola e studiare
Per questa ragione come deputati del Pd Europa memori di quanto abbiamo visto con i nostri occhi lungo la rotta balcanica sappiamo che chi non vorrà adeguarsi al regime dei talebani tenterà in ogni modo la fuga
E come europei non possiamo permettere ancora respingimenti illegali ai confini con l'Europa
Dobbiamo accogliere i richiedenti asilo e dobbiamo subito decidere un piano per la redistribuzione dei migranti fra tutti i ventisette Paesi dell'Unione europea
Cambiare il patto di Lublino tenendo conto di quanto ci ha insegnato Gino Strada
Ogni vita umana è sacra quando una persona soffre deve essere aiutate quando rischia la vita deve essere salvata e che davanti al dolore e al bisogno siamo tutti uguali
Grazie a Alessandra Moretti e prima di lei a Brando beni Fai ambedue europarlamentari del Partito Democratico per aver contribuito ma questo speciale sulla situazione in Afghanistan
Proseguiamo subito con il secondo tema della puntata odierna un tema altrettanto di attualità e di rilevanza ossia la lotta per la protezione e dell'ambiente
E per il monitoraggio delle attività agro economiche che hanno un impatto nefasto su di essa ne parliamo con la nostra collaboratrice Camilla Taddei che coordina lei attività della Campania
Contro la deforestazione in Amazzonia condotta da non c'è pace senza giustizia con il sostegno della fondazione esaminando Peretti
Camilla buona sera
Benvenuta sulle onde di Radio Radicale e l'efficacia delle politiche di tutela del biodiversità si fonda anche sulla dotazione e applicazione e di leggi sul contro i crimini ambientali ci rallegra
Il fatto che la Colombia abbia recentemente rafforzato il suo quadro giuridico in materia definendo la deforestazione come un crimine nonché incorporando la nozione di ecco Cilio
Potresti darci più dettagli su questa nuova legge e e spiegarci perché si tratta di una svolta importante
Sì all'interno di questi giorni concitati grigi per quanto riguarda i diritti umani a livello internazionale in particolare in merito a quanto sta avvenendo in Afghanistan
C'è qualche buona notizia e in particolare mi riferisco alla sfera dei diritti umani legati all'ambiente
Infatti a inizio agosto la Colombia ha fatto un passo fondamentale contro la deforestazione anzi si può proprio affermare che ora la deforestazione in Colombia è un crimine
Il governo colombiano infatti emanato una legge la legge due mila centoundici del due mila ventuno che crea nuovi crimini ambientali tra cui la deforestazione o la promozione e il finanziamento della deforestazione
Che ora possono essere puniti con pene fino a quindici anni
Inoltre questa legge va anche a rafforzare le sentenze per i crimini che già esistevano nel Codice Penale colombiano tra cui la distruzione delle risorse naturali e le Concilio
Che sebbene non fosse presente all'interno del Codice penale con questo termine specifico
Ora ha visto la Giunta di questa dicitura proprio eccoci di otto ed è quindi un passo importantissimo
La legge è stata scritta proposta da Juan Carlos Losada che è un membro della Camera dei rappresentanti della Colombia
E il motivo diciamo che tra i vari casca turrito proprio questa iniziativa legislativa estratta la consapevolezza tra appunto le le varie cose
Dei livelli allarmanti di deforestazione che sono stati raggiunti nel paese in particolare negli anni più recenti
All'Istituto di idrologia Meteorologia studi ambientali della Colombia idea ma a infatti riferito nel due mila venti l'anno scorso
Che il sessantacinque per cento della deforestazione in Colombia ha colpito proprio la regione amazzonica
E tra le cause principali di questa deforestazione ci sono come poi si vede anche negli altri Paesi
All'interno appunto della della regione amazzonica ci sono l'accaparramento delle terre
Le la costruzione di strade illegali la coltivazione l'agricoltura e l'estrazione mineraria illegale
Non va dimenticato però che questo Paese la Colombia oltre ad apparire a tra le notizie per i livelli di deforestazione altissimi che si sono verificati all'interno del Paese negli ultimi anni
è anche noto per essere uno dei luoghi più pericolosi per i difensori dell'ambiente compresi appunto i leader indigeni
Per esempio nel luglio di quest'anno un medico Fernando vela è stato assassinato proprio per aver denunciato la deforestazione
In questo Paese eso caso non è unico anzi è uno dei troppi troppi casi che si verificano ogni anno
Il ministro dell'Ambiente colombiano Carlos Eduardo Correa ha affermato che questa legge oltre ad essere una delle più complete attualmente esistenti
è un passo fondamentale per rafforzare la strategia per la lotta contro la deforestazione
Noi ci auguriamo che questa nuova legge inizi un vero e proprio cambiamento positivo non solo per l'ambiente
Ma appunto anche per coloro che lottano quotidianamente subito quotidianamente per difenderlo
Ed inoltre speriamo che questa evoluzione fondamentale positiva in Colombia posto a fungere da esempio per altri paesi
Purtroppo con nostro rammarico alla notizia non è stata trattata ampiamente dalla stampa internazionale italiana anzi pochissimi ne hanno parlato
è quindi il segnale che
L'attenzione probabilmente non è ancora abbastanza alta su queste tematiche e lo spazio va aumentato un Terri orme ente i lettori e gli ascoltatori di radio radicale possono però dare un contributo essenziale anche con il passaparola
Di queste notizie che hanno appena ascoltato qui con noi
Sì Camilla e anche per questo che dedichiamo questo nostro spazio su Radio Radicale per accrescere
La tensione e la conoscenza su questo tipo di notizia
E rispetto alla deforestazione
E ci puoi spiegare quanto il suo impatto abbia ripercussioni
Non solo sul territorio sulla terra colpita ma anche sui diritti dei popoli che la abitano
Inoltre il comitato dell'ONU per i diritti economici
Sociali e culturali si è ultimamente focalizzato su questo aspetto e elaborando una proposta di documento e aprendo una consultazione
Per contributi esterni a cui in quanto non c'è pace senza giustizia abbiamo partecipato
Potresti dare maggiori dettagli anche su questo
La deforestazione ha pesanti ripercussioni sul territorio chi viene colpito e su i suoi abitanti banalmente per molti di noi il legame con il proprio territorio è molto forte
Ma spesso non consideriamo il ruolo e l'importanza che la terra a per alcuni diritti specifici
Per i popoli indigeni il legame con la propria terra è un legame indissolubile come se essa stessa fosse una parte del corpo di ognuno dei componenti della popolazione indigena di quel determinato territorio
Quindi come dicevo poco fa esiste un legame innegabile tra terra e alcuni diritti specifici come per esempio il diritto da un adeguato standard di vita cibo salute cultura e alloggio
Quindi l'accesso e il godimento della terra del territorio coinvolgono le società indigene nella loro interezza
E quindi la privazione di accesso ma soprattutto interrelazione con questo territorio va a creare un ciclo di violazioni dei diritti umani che colpisce diversi aspetti della loro vita
Con delle gravi conseguenze sul loro benessere generale
Quindi in questo contesto di relazione olistica tra territorio e popolazioni
Che Kevin abitano il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici sociali e culturali ha pubblicato di recente la bozza di un nuovo commento generale sulla terra proprio e noi come non c'è pace senza giustizia abbiamo presentato un contributo scritto a questa prima versione del testo proprio per dare dei suggerimenti su come il testo possa essere migliorato e ulteriormente rafforzato nella propria efficacia quindi prima di passare i dettagli a della nostra prospettiva il merito dopo un po'di contesto a agli ascoltatori
Allora innanzitutto va sottolineato che questo comitato il Comitato per i diritti economici sociali e culturali
è il corpo di spartiti indipendenti che monitora l'attuazione del patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali
Da parte di tutti gli stati che hanno ratificato quel patto e che quindi sono sottoposti alla sua giurisdizione
Il patto è stato adottato nel mille novecentosessantasei
E ha come gli altri comitati legati a specifici patti internazionali per i diritti umani all'interno del sistema di protezione dei diritti umani delle Nazioni Unite
Ciascuno degli organi del trattato può pubblicare dei documenti con la propria interpretazione ufficiale di alcune disposizioni specifiche
Sottoforma quindi di commenti generali o raccomandazioni generali per l'appunto in questo caso quindi il Comitato per i diritti economici sociali e culturali
Ha ritenuto ora necessario fornire un commento generale è relativo proprio alla terra al territorio quindi come dicevo a prima noi di non c'è pace abbiamo partecipato inviando un contributo scritto per fornire dei suggerimenti su come questo commento generale possa ulteriormente essere rafforzato e migliorato
Allora abbiamo innanzitutto evidenziato la necessità di una prospettiva intersezionale nell'affrontare tutte le questioni relative alla terra e l'indivisibilità dei diritti umani come principio di fondamentale importanza un'attenzione speciale inoltre deve essere data secondo noi ai diritti del patto relativi alla terra e all'autodeterminazione assumendo quindi una prospettiva che sia culturalmente consapevole
E che prenda in considerazione il significato peculiare di povertà diritto al cibo all'H all'alloggio
E altri diritti secondo appunto ogni contesto il gruppo sociale specifico la terra infatti non è un semplice mezzo oggetto ma il luogo in cui questi diritti possono e devono essere pienamente goduti
Un territorio specifico infatti fornisce risorse d'elementi peculiari che non sono disponibili altrove e che una determinata popolazione indigena non può reperire altrove
Quindi nel caso del diritto ad un'alimentazione adeguata per esempio va considerata l'importanza di poter accedere ai sistemi di alimentazione tradizionale perché determinate risorse determinate materie prime sono presenti proprio solo in quel territorio lì
Essere privati di quel territorio va a significare che la popolazione
Quella specifica popolazione non potrà accedere alla propri ai propri sistemi di alimentazione tradizionale e quindi potrà avere ripercussioni negative anche su sulla sulla propria salute e altri diritti fondamentali
Lo stesso vale per il diritto alla cultura data l'importanza culturale e spirituale di alcuni elementi di un determinato territorio anche rispetto alla memoria storica
Quindi in Breve come non c'è pace senza giustizia crediamo che sia essenziale dare visibilità
E agire per il pieno compimento del diritto di accesso alla terra dei popoli indigeni così come per tutti i diritti che sono fondamentalmente legati al territorio
A oltre a questi aspetti abbiamo anche fatto un appello affinché vengano inseriti e considerati a alcuni aspetti importanti relativi alla giustizia
Infatti l'attribuzione di responsabilità per le violazioni dei diritti analizzati all'interno di questo commento generale
E presi in considerazione dal dal Patto per i diritti economici sociali e culturali
Un mezzo di riscatto dalle stesse violazioni e può e deve anche essere un mezzo di prevenzione per le violazioni future è quindi importante non dimenticare questi aspetti
Grazie Camilla Camila Taddei per averci illustrato quanto la lotta per la protezione dell'ambiente
Contro l'attività come la deforestazione dovrebbe essere una priorità politica e istituzionale per rispondere alle sfide urgenze che colpiscono il mondo e la nostra terra con questo siamo raggiunti alla fine di questa trasmissioni non mi resta quindi che ringraziare Eleonora Pastorino
Che oggi non solo ci ha detto le notizie ma anche curato la redazione e la parte tecnica vi ricordo che le attività di
Non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che e Nepi W. J. punto org oppure non c'è pace senza giustizia appunto orga
Nella sezione donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani fondamentali
Potete anche farlo attraverso la piattaforma unici rese oppure devolvendo il vostro cinque per mille a non c'è pace senza giustizia che ricordo non costa nulla
Veleno sia molto
E vi ringrazio molto per l'ascolto e Vito appuntamento a mercoledì prossimo sempre
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino intanto vi auguro un buon proseguimento su a Radio Radicale ciao