Critica e militanti

Buongiorno da critica militanti oggi torna a parlare di scrittura in versi di fatte Morgan né di Marilena Renda poetessa e traduttrice nata nel mille novecentosettantasei i fatti Morgan ne è stato pubblicato pochi mesi fa in una bella edizione dall'arcolaio e comprende anche due opere di Francesco Balsamo
è una poesia frontale quella di Marilena Renda una specie di epigrafe sciolta Hill universi che più sembrano in apparenza sgretolarsi in prosa più non si sa come ma si fanno solenni e credibili
Al cuore di questa raccolta sta direi un luogo oscuro di indistinzione tra caso del fatto perché nostro figlio gioca al parco e non la nega
Da profugo in mare stanno le stelle sempre più erose zone occidentali di conforto quel conforto che è possibile solo
Attraverso il violento oblio del dolore che preme ai confini della nostra civiltà e l'oblio e a volte l'unica possibilità di arginare tutto il dolore perché non ci sono esorcismi che funzionano abbiamo perso i riti efficaci non ne abbiamo
Se non di approssimative parodistici in queste poesie la terra la terra che giace ignorata sotto i nostri monumenti le nostre costruzioni la nostra tecnologia riaffiora attratti
E muta volto terribilmente con le sue materie che sono delle epigrafi concrete
Confermando che la civiltà e appena la punta delle sue dita poche cellule del suo immenso corpo e quella terra e soprattutto la Sicilia terra
Di miti di vulcani di templi che rimetta a contatto con ciò che resta al di qua e al di là della giustizia dell'ingiustizia umana e ciò che nemmeno i viaggiatori devoti alla ragione si chiamino pure florido che te possono tradurre e domani con le parole Marilena Renda ci racconta lei siciliana questi luoghi che sono spesso i luoghi di una rivelazione indicibile o mancata attorno a cui si continua a girare come
A fantasmi attorno a fantasmi più veri spesso delle persone in carne e ossa intanto senza crederci essi sconta si consuma un cito del destino che il contrario della felicità il destino come contrario della felicità la terra dicevamo che e a suo modo una madre le madri sono buone buone come la terra e la terre buona anche quando non lo è affatto scrive
Marilena Renda siamo in Sicilia e tutto sembra sorgere dal buio e dalla luce che intermittenza appaiono alla citata per sei Von è sicura che acquista un senso forte anche se si pensa al fatto che al centro di questo libro c'è tra l'altro un rapporto tra madre e figlia la maternità i bambini la morte ciò che di nuovo sta prima di ogni possibile ragione perché la fonda
Per tra doppi settenari e endecasillabi di raccordo e versi frase molto ritmati Salmo Dianti tra le sue virgole di trepidazione questa punteggiatura
Insieme di trepidazione i rilievi anche di sprezzatura Marilena Renda non cambia tono praticamente mai non si piega
All'elegia e nemmeno scolpisce le sue sentenze Harriman anzi lascia cadere i suoi aforismi come per caso senza fermarsi
E credo che nell'avere trovato questo tono questa specie di affrettarsi lentamente stia la sua forza e anche la ragione per cui e riesce a passare miracolosamente indenne tra i possibili esotismi le possibile pose ieratica e la retorica del corpo materno è quella e quella civile c'è in questa voce poetica qualcosa di stranamente autarchico autosufficiente chiuso qualcosa che forse non è né filiale né materna ma è la voce si pensa a volte che avrebbe un dio impassibile pagano se non fosse di continuo incrinata invece da un'adolescenza mai finita dal bisogna rispetti fatte Morgagni appunto avventure seduzioni
E perché l'ascoltatore si faccia un'idea pure approssimativa della poesia di Marilena Renda chiudo questa rubrica leggendo due delle poesie tra molte virgolette materne due delle poesie
E più dense memorabile forse più terribili la prima
Hai molto successo con gli sconosciuti ti toccano le guance sbagliano tutto sesso già si immaginano cucciolo a casa loro
Le cose vanno così o almeno credo quando si lascia la presa sulle creature ma io vorrei che tu fossi figlia di tutti delle vecchiette intenerito e dei ragazzi nelle consegne
Per le bidelle che sospirano sulle tue fotografie e delle zie si chiamano per avere un po'sospiro
Vorrei guardarti di nascosto indisturbata mentre il tempo si impossessa del nostro mondo
La seconda partorirà un mostro perfetto già senza pregi che mi guardi con l'odio della creatura che prometto di ricambiare per espiare il detestabile dolore della vita
Nessuno a mera tenerlo tutti frettolosi del toglierselo tra le braccia per questo romanzato attorno al sogno finché non sei arrivato tu che adesso corri nel recinto insieme una bimba malata che cade sulle mattonelle
La madre la rimette in piedi e Thule piombi addosso colpo verso alluvionale mentre io ricordo la promessa a cui non ho prestato orecchio e che certamente si vendicherà
Marilena Renda fatte Morgan editore L'arcolaio a risentirci venerdì prossimo