Il 7 luglio scorso Erk Acarer, un giornalista turco, è stato aggredito nel cortile di casa sua a Berlino.
Il messaggio era chiaro: se si è critici nei confronti del governo turco, non si è al sicuro nemmeno in Germania, da nessuna parte. Ci sono diversi gruppi di estrema destra su cui cade il sospetto dell'attacco del 7 luglio ad Acarer.
Secondo alcune stime, tra le 6.000 e le 8.000 persone lavorano come informatori per il servizio di intelligence turco MIT in Germania. Più di quelli della … CIA.
Esistono anche bande criminali che sarebbero coinvolte nelle spedizioni punitive, come quella già bandita e ben nota dei motociclisti di estrema destra-nazionalista turca, denominata "Osmanen Germania", gli "Ottomani di Germania". La polizia tedesca sostiene che esiste una "lista di proscrizione" di 55 cittadini turchi residenti all'estero che criticano il governo AKP e il suo presidente.
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