Il Presidente del Consiglio Mario Draghi con la Ministra Cartabia visitano il carcere Santa Maria Capua Vetere. Intervista a Gennaro Migliore

Radio radicale siamo con Gennaro Migliore ti italiana viva per parlare della visita del del ministro della Giustizia Cartabia e del Presidente del Consiglio
Draghi è al carcere di Santa Maria Capua Vetere allora è una visita storica perché soba
Non so assente ci sia stato un caso in cui sia il presidente del Consiglio che il ministro della giustizia si sono legati in una visita in un carcere
Contemporaneamente poi anche all'indomani di quello che abbiamo visto penso che neanche negli anni Settanta all'epoca delle grandi rivolte carcerarie c'era mai stato un anno nanna situazione del genere allora che valutazione dobbiamo dare a questo segnale di grande attenzione a cui è seguita anche una Manilla manifestazione di voler cambiare
La situazione nelle carceri
Ma innanzitutto voglio chiarire che c'è stato un unico precedente e questo precedente siccome ne sono stato testimone in qualche modo anche ho contribuito all'organizzazione è stata la visita in carcere dell'allora ministro Andrea Orlando e Di Matteo Renzi Presidente del Consiglio sia al carcere minorile di Nisida sia al carcere di Padova
Che è uno dei carceri
Più ha investito sulla reinserimento sulla risocializzazione
Il la visita di oggi
Di Cartabia e Draghi una visita davvero storica
E sono state straordinarie le parole che ha pronunciato il presidente del consiglio straordinarie sia perché si è riconosciuto fino in fondo il valore dell'articolo ventisette della Costituzione e straordinarie anche perché ha posto un tema molto importante e cioè che le responsabilità penali sono certamente individuali non le ha anche detto che c'è una responsabilità collettiva da un per un sistema da riforme su questo voglio dire una parola di chiarezza
Noi avevamo lavorato nella precedente legislatura con i governi Renzi ecco nel governo Gentiloni ad una riforma organica dopo diciotto mesi di lavoro
Condi Stati generali dell'esecuzione penale voluti dall'allora ministro Andrea Orlando io avevo l'onore di essere il sottosegretario alla Giustizia con delega ai detenuti
Si tratta di un lavoro immane che io spero possa essere preso rapidamente in considerazione dalla ministra caparbia che ha sempre mostrato una grande sensibilità sui temi dei diritti qui sul tema dell'organizzazione del carcere perché in questo modo si possa fare un passo deciso in avanti per recuperare quello che c'era in quella riforma e per dire che questo sistema va cambiato
Perché vanno cambiate tanto le condizioni di vita dei contenuti tanto va tenuta in considerazione le tante persone perbene che lavorano nella polizia penitenziaria che fanno i direttori del carcere il personale
Diciamo non in divisa che devono nella comunità del carcere a vere un altro tipo di gestione perché il carcere le condizioni del carcere dicono della condizione di civiltà di un Paese
Allora su gli stati generali dell'esecuzione penale c'è stato non no stop
Eh sì c'è stato uno stop perché finirono praticamente quasi a ridosso della fine della legislatura poi ci furono i provvedimenti legislativi io voglio ricordare solo una cosa la gran parte la parte più importante di quella riforma era pronta e basta ma che nella nuova legislatura ci fosse quindi nel due mila diciotto semplicemente il deposito nella Commissione speciale
Allora il governo Gialloverde si mise di traverso il ministro buona fede si mise di traverso e poi abbiamo capito perché
Perché voleva nominare a capo da un personaggio come il dottor Basentini che è stato il peggior capo da fare e purtroppo dopo un grande Capodarco come Santi Consolo
Il peggior Capodarco che ci sia mai stato nella storia della Repubblica italiana un uomo che ha rappresentato un vero disastro per quelle che sono le condizioni generali ma ovviamente
Si deve lavorare non solamente nel sostituire gli uomini oggi c'è un DAP diverso da quello Basentini che per fortuna il primo maggio del due mila e venti
Sì immise
Ma dobbiamo lavorare a un altro interpretazione del sistema giustizia e da una idea realmente di applicazione dell'articolo ventisette cioè quello che dice che c'è un compito fondamentale della Repubblica che quella della rieducazione
Del reinserimento
Del re perché non si possono comminare pene contrarie
Alla umanità e al che non siano vessatorio nei confronti di chi è già privato della libertà
Allora questa iniziativa e altre otto iniziative di riforma
Troverà Anci troveranno il tentativo di di di essere bloccate nel senso che noi abbiamo visto che in queste ore si sta cercando di portare in aula che a Montecitorio e il il DDL Cartabia allora sarà possibile riuscire a fare delle riforme che sono fondamentali anche quella
Del carcere che permetteranno al nostro Paese anche di di riprendersi e di riprendere la propria immagine
Ma io penso che anche in questo caso la garanzia di Draghi rispetto al precedente Presidente del Consiglio sia infinitamente superiore voglio dire e non so se mi sbaglio io e non l'ho letta oppure così
Che Conte sulla vergogna dei pestaggi a Santa Maria Capua Vetere
Non ha detto una parola
E da un leader politico che addirittura all'epoca era presidente del Consiglio mi sarei aspettato almeno una parola non ha detto una parola buona fede
Che all'epoca era il ministro della giustizia cioè si sono dimostrati dei pusilla anni mi rispetto a quello che la verità delle immagini ci dice l'Istat e cioè dello scandalo che stava succedendo
In quest'aula noi dobbiamo riportare lo Stato di diritto all'interno delle carceri e garantire lo ripeto un ambiente
Che sia consono per chi ci lavora e per chi è ristretto e di una accesso ovviamente è stata a cui è stata applicata la libertà quindi sia sulla riforma del sistema penale perché mi sembra evidente che c'è bisogno oggi di cambiare radicalmente anche il sistema della magistratura sia per quanto riguarda l'elezione del CSM insomma le cose che si stanno discutendo sia per quanto riguarda l'esercizio della azione penale nel senso dell'esecuzione della pena noi dobbiamo agire per cambiare io penso che degli attuali cinquanta mila e oltre detenuti ce ne siano moltissimi che potrebbero eseguire la pena in maniera alternativa sì a una persona mancano cinque mesi sei mesi
Per completare la propria fede
Questa per essere inserita non può passare
Dallo stato di detenzione allo stato di libertà ex abrupto ci devono essere dei percorsi certamente sempre salvaguardando quello che è l'interesse e la sicurezza pubblica ma moltissime persone sono in carcere per reati
Molto piccoli e questo si vede anche dalla composizione sociale nessuna perché la stragrande maggioranza dei detenuti al di là di quelle di alta sicurezza che sono detenuti per ragioni di mafia per questioni di traffico internazionale di droga sono detenuti per piccoli reati allora noi su questi dobbiamo investire riformare il sistema e abbassare la recidiva abbiamo la possibilità di farlo io confido molto Indra che Cartabia che questo possa accadere
Bene la ringrazio grazie a Gennaro Migliore d'Italia viva