Rassegna stampa estera

Quel giorno l'ex conduttori di Radio Radicale mercoledì nove giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi il viaggio del Presidente americano John Weiden un in Europa innanzitutto nel Regno Unito
Nel fine settimana ci sarà il summit del G7 ma poi vai del si trasferiva a Brussel per un summit della NATO in un vertice con l'Unione europea
Prima della faccia a faccia il sedici di giugno con il presidente russo Vladimir Putin riproporremo su questo utile commenta udire nuovo girar di mio figlio AV
Che pone un interrogativo Weiden capo di una coalizione delle democrazie perché in un intervento che ha pubblicato sul Washington post sabato il presidente americano a messo sul tavolo questo
Piano offerto agli europei che ha diverse ripercussioni ma che viene anche criticato in parte da Renault girare perché secondo questo commentatore di le Figaro ci sono alcune dimenticanze preoccupanti a proposito del vertice del G7 torneremo anche sull'intesa raggiunta dai ministri delle Finanze sempre del G7 sulla tassazione internazionale
E in particolare delle multinazionali dei giganti del web lo faremo con un analisi un po'in controtendenza di hanno le Pam molti e di le monde Bravi paesi del G7 ma tassare le multinazionali non risolverà per tutto questo il titolo perché se l'accordo tra i Paesi del G7 per un'imposizione sui profitti delle multinazionali al quindici per cento
Segna dimostra la volontà di far partecipare di più lei grande società alle ossa lo sforzo collettivo
La portata finanziaria di questa intesa resta molto modesta sottolinea l'Hammond in chiusura poi ci occuperemo di Siria e lo faremo con i fare soltanto di oggi un editoriale sul mondo che si è dimenticato della Siria a dieci anni dall'inizio del conflitto
E questo a suo rischio e pericolo perché perché non ci sono possibilità di far tornare la stabilità nel Paese in questo Paese massacrato se la tirannia di Assad resterà al suo posto scrive il Financial Times che chiede fondamentalmente Abaidia di usare i tavoli diplomatici che ha aperto in questo momento la Russia con incontro del sedici di giugno con Putin ma anche il tavolo del nucleare iraniano per promuovere una sorta di intesa gran Bargain regionale attorno alla Siria che veda l'uscita di scena di Bashar al-Assad
Con ciò però dalla serie di incontri che by Bernard avrà a partire da da oggi dopo il suo arrivo
Nel Regno Unito e con un commento pubblicato ieri dalle figlia o a firma Renault per girare Weiden capo di una coalizione delle democrazie
Scrive il quotidiano conservatore francese il presidente degli Stati Uniti si appresta a fare una grande viaggio in Europa dall'undici al tredici giugno sarà alla summit del G7 in Cornovaglia dove altre quattro Democrazia sono state invitate Corea del Sud di India Australia Sudafrica
Il quattordici e quindici sarà a Brussel per un vertice tra NATO e per incontrare i dirigenti del Consiglio europeo della Commissione infine il sedici giugno sarà a Ginevra per un incontro faccia a faccia con Vladimir Putin
Per spiegare gli obiettivi di questa tournée diplomatica John by the non pubblicato il cinque giugno un articolo sul Washington post che è ricco di insegnamenti
Il Presidente non considera gli Stati Uniti come un Paese come gli altri come i tempi di Wilson e Roosevelt ma non di collegi Trump l'America è presentata come una nuova Gerusalemme che deve guidare il mondo di fronte ai pericoli che lo minacciano
E questa leadership dice by the deve essere esercitata da una posizione di forza
Nei confronti dei suoi alleati europei della NATO il presidente reitera un impegno assoluto dell'America a difenderli in caso di aggressione dall'esterno
Trump aveva annacquato questa Garanzia mettendo in discussione l'articolo cinque della carta dell'alleanza atlantica
By the end ha deciso di restaurare questa garanzia in questo articolo indirizzato sia agli europei sia agli americani
Il il leader Weiden si vede come capo di una vasta coalizione mondiale delle democrazie con economia di mercato che devono contenere due minacce una strutturale l'altra congiunturale
La minaccia strutturale spiega Renault Girardi verifichiamo
E la corsa verso la supremazia mondiale del regime comunista cinese per gli strateghi americani nello spazio di trent'anni la Cina è passata da quattro fasi successive primo paese esotico che bisognava aiutare in termini di sviluppo
Poi partner economico privilegiato con cui si poteva immaginare
Un G7 ancora rivale commerciale che occorreva riportare l'equilibrio infine oggi avversario geopolitico che occorre contenere ad ogni costo tecnologicamente militarmente economicamente e finanziariamente e culturalmente la Russia Paese molto più debole economicamente della Cina agli occhi di By the non rappresenta solo una minaccia congiunturale per le spedizioni militari che Putin ha lanciato negli Stati tampone che sono la Georgia e l'Ucraina
Abaidia mi piace fare la predica al Cremlino sulla pretesa di ristabilire l'impero russo del diciannovesimo secolo e la sua indifferenza sui diritti umani ma secondo girar questo resta un gioco di ruolo Weiden può proclamare la sua amicizia all'Ucraina ma non farà mai la guerra per la Crimea o il don Bassi ciò che cercherà Ginevra è una pace armata con Putin
Prima di immaginare molto più tardi e se le circostanze lo permetteranno una triangolazione con la Russia contro la Cina
Nella preparazione della sua tournée europea il presidente americano ha saputo intelligentemente fare dei gesti forti
Cancellando le sanzioni contro il cantiere del gasdotto nostri due
By the hanno preso due piccioni con una fava dimostrato a Putin che non conta fare una guerra commerciale contrariamente a quanto vuole fare con la Cina
E ha offerto a Angela Merkel che è diventata un'alleata difficile
Un regalo un regalo a Merkel che tiene al suo commercio con la Cina oltre che al gasdotto con la Russia
All'insieme dell'Unione Europea by the Anna ha fatto un altro grosso regalo accettando che le imprese americane punk in un minimo del quindici per cento
Di imposte sui profitti realizzati nei Paesi stranieri in cui operano al fine di evitare il dumping fiscale
A questo si aggiunge il suo ritorno nell'accordo di Parigi sul clima in cambio propone il suo alleati un accordo sulle norme in settori chiave dell'espansione cinese
Nell'articolo sul Washington post però secondo Chirac ci sono dimenticanze preoccupanti valide non dice nulla sull'espansionismo turco nel Mediterraneo le intenzioni americane di fronte all'autoritarismo di Erdogan sembra anche ignorare che l'Europa subisce direttamente la minaccia di una nuova espansione dello jihadismo nella fascia del dal Sahel al Medioriente
Weiden poi passa sotto silenzio il suo ritiro precipitoso dall'Afghanistan che rischia di provocare il caos
O di spingere verso l'Europa milioni di rifugiati che fuggono dall'oscurantismo talebano
A detta del multilateralismo e della diplomazia la Francia secondo girar sarà più a suo agio combine del di quanto lo fosse con Trump ma non deve farsi ingannare dalla sua buona educazione verso i grandi principi dovrà avere il coraggio di dire signor Presidente apprezziamo molto le sue intenzioni ma sono i fatti che contano così tra l'altro re nociva
Sulle figlia o che fa riemergere in qualche modo le vecchie perplessità gollista nei confronti dell'America in generale non solo non solo come dire di un certo tipo di di American che quando l'America compia dei gesti non indifferenti come quelli che sono stati elencati dallo stesso girare in questo comune a proposito di un aspetto citato tra l'altro dal figliolo l'intesa
Tra i ministri delle Finanze del G7 sulla tassazione delle multinazionali
Vale la pena oggi prende tempo un'analisi un po'controcorrente di hanno le Pamunkey pubblicata da l'Hammond Bravi paesi del G7 ma tassare le multinazionali non risolverà tutti i problemi
Comincia così comincia così
Nel mondo non risparmiamo ci piacere Bravi paesi del G7 per aver deciso di imporre alle multinazionali una tassazione minima sui loro profitti all'altezza del quindici per cento e meno del ventuno per cento proposto all'inizio da Jo Baier del ma è un primo passo verso il ritorno delle grandi società sulla piazza del villaggio globale dove ciascuno deve pagare le sulle tasse per rendere il vivere insieme armonioso
Bravo John Beiderbecke ha rilanciato il negoziato fiscale mondiale che era sospeso dal due mila venti
Per ragioni principalmente interne il presidente democratico vuol far pagare Park Avenue la Avenue più uscite di New York e non Trento nella sua città Natale operaia in Pennsylvania deve finanziare il suo programma di grandi lavori aumentando la imposta sulle società dal ventuno al ventotto per cento
E la tassazione minima dei profitti all'Estero deve essere raddoppiata portandola al ventuno percento per fare questo però occorreva non essere naïf con gli altri Paesi che impone che che tassano
Le loro multinazionali la preoccupazione non è nuova ricorda l'età Monti agli Stati Uniti da lungo tempo sono tanto furiosi quanto i grandi paesi europei di vedere la loro Manna fiscale evapora arsi in Irlanda o in Lussemburgo
Nel due mila diciassette ricorda le mondo Donal Trump aveva iniziato la caccia alle multinazionali con una riforma fiscale che aveva costretto Apple a rimpatriare nel due mila e diciotto duecentocinquanta miliardi di dollari
E pagare trentotto miliardi al fisco degli Stati Uniti ma il presidente repubblicano avevo una visione di competizione di concorrenza fiscale il suo successore vuole invece mettere fine alla corsa al ribasso sulle aliquote di imposizione
Almeno la decisione del G7 mette fine a questa corsa al ribasso
Bravo ugualmente prosegue
Prosegue l'Hammond perché la decisione
Bravi a tutti perché la decisione del del G7
Attenuerà la narrazione che imputa tutti i mali della terra i paradisi fiscali alle multinazionali e qui viene la parte interessante di questa analisi di le Monde
Per riportare le cose alla loro giusta proporzione
Prendiamo le cifre dell'Osservatorio europeo sulla fiscalità diretto da un economista francese Gabriel Zuckerman
Con un'imposizione del venticinque per cento le entrate derivante da questa imposta sulle società aumenterebbero di metà centosettanta miliardi di euro nell'Unione Europea ventisei miliardi in Francia
Certo tutto questo enorme rispetto alla tassa sul digitale francese contro i gas fa trecentocinquanta milioni di euro nel due mila e diciannove o le risorse recuperate dallo scandalo del lei Panama Peppers poco più di un miliardo di euro centoventisei milioni per la Francia
Ma siamo in un dibattito sistemi con la domanda se la bassa tassazione delle multinazionali sì o no la causa del tracollo dei sistemi sociali e statuali e allora rimettiamo le cifre nel loro contesto macroeconomico
La nuova tassa
Permetterà di avere entrate per l'uno virgola uno per cento del PIL in Francia
E ancora se l'aliquota sarà del venticinque per cento con l'aliquota proposta siamo a quattro virgola tre miliardi di euro cioè lo zero virgola diciotto per cento del PIL questa manna tra virgolette
Non può essere paragonata con i deficit pubblici in Francia o altrove anche prima del Copeland tre virgola uno per cento del PIL nel due mila diciannove dopo il compito nel due mila venti nove virgola due per cento le simulazioni sono identiche per gli Stati Uniti dove la tassa questa aliquota a seconda che sia fissata al quindici o al venticinque per cento permetterebbe di raccogliere lo zero virgola sei Hall zero novantadue per cento del PIL per un deficit di quindici punti percentuali
Insomma qual è la dimostrazione che la portata di questa misura è abbastanza debole
Wall street se ne infischia
Va bene così così tra l'altro le molte e poi città
Giustamente
Paul Krugman scrive forse occorre ammettere che tassare i ricchi non basta il Nobel per l'economia sul New York Times
Ha parlato dell'IVA al venticinque per cento in Danimarca il fatto che perfino i paesi nordici si sentano obbligati a raccogliere molto denaro tra la classe media suggerisce che esistono dei limiti a ciò che si può raccogliere semplicemente passando IRI
Così così tra l'altro le mondo che introduce come l'elemento fattuale i dati rispetto tutto il dibattito sulla tassazione non solo delle multinazionali ma anche dei dei ricchi
Per chiudere invece la Siria e un editoriale oggi del Financial Times centro ancora una volta trovai perché non è un tema all'ordine del giorno tutt'altro la Siria ma per il quotidiano della City occorre rimetterlo al centro dell'agenda
Il mondo dimentica l'Assiria a suo rischio e pericolo scrive
Il famoso Times gran parte del mondo sembra aver dimenticato la selvaggia guerra civile siriana vecchia di dieci anni è ancora in grado di far divampare irradiare il caos in tutto il Medio Oriente in Europa
La compiacenza internazionale che si è instaurata dopo la sconfitta dell'organizzazione dello Stato islamico è mal riposta
Così come lo è l'idea che i fragili paesi vicini della Siria come il Libano la Giordania perfino la Turchia possono essere comprati a tempo indeterminato per fungere da recinto da muro per i sei milioni di rifugiati siriani e per canalizzare gli aiuti al sei milioni di sfollati interni siriani
Il precursore dell'Isis
Dello Stato islamico in Iraq era rinato in Siria dopo che era stato ridotto seicento combattenti
Gli esperti di sicurezza oggi ritengono che Lisi Sabbi ancora fino a quaranta volte quel numero di combattenti abbastanza per una rinascita in due Stati in decomposizione
L'Europa così come il Medioriente dovrebbero sapere per a mare esperienza che Italia gola jihadisti non si limitano ai campi di sterminio dell'Iraq con della Siria
Eppure sembra che ci voglia nel tempo irragionevole per trarre lezioni basilari anche da questa tragedia siriana
Un esempio il il feroce lotta INPS spiega che l'Organizzazione mondiale della sanità agenzia dell'ONU appena elevato il governo di Bashar al-Assad facendolo entrare nel suo consiglio di amministrazione
Nell'ultimo decennio questo regime omicida attaccato in molti casi distrutto circa seicento ospedali e cliniche
Portando i medici fisicamente sotto terra
Gli Assad sostenuti da protettori come la Russia di Vladimir Putin
Hanno promosso un'immagine di baluardo laico contro l'estremismo religioso ma in realtà sono incubatori di forze del male le quali si offrono come antidoto antidoto
Il regime ha svuotato le carcere degli jihadisti nel due mila e undici scommettendo che avrebbero per presi in ostaggio la ribellione
Sunnita prevalentemente laica avevano fatto la stessa cosa in Libano fomentando il settarismo o in Iraq incanalando gli estremisti sunniti che erano stati precursori dello Stato islamico
Assad era intrappolato in un territorio che si restringeva sempre più fino a quando l'Iran e la Russia sono venuti il suo soccorso ora recuperato circa il settanta per cento della Siria
Ma in realtà ampie fette di quel territorio sono in mano a signori della guerra e criminali alleati del regime il Paese in rovina i bombardamenti russi siriani hanno ridotto in macerie alle poi Homes
Le istituzioni esistenti sono crollate metà della popolazione sfollata il regime di minoranza alauita
Autorizza i profittatori di guerra espropriare le proprietà dei rifugiati oltre all'emergenza Covi d'c'è una carestia qual è la la soluzione
Il presidente stati litigio by dell'incontrerà Putin la prossima settimana Ginevra il presidente turco Recep Tayyp Erdogan al vertice della NATO
Inoltre sta discutendo con l'Iran per rilanciare l'accordo sul nucleare del due mila e quindici la Siria e su tutti i tavoli
Questo è un terreno insidioso per by Berna è tempo di dire che gli Assad sono fonte di instabilità
L'unico modo per andare avanti e una nuova intesa regionale costruita attorno ai rivali Arabia Saudita Iran questo potrebbe in qualche modo essere di sostegno anche i Paesi arabi del Golfo
Può sembrare più un miraggio che una visione ma le alternative sono tutte sanguinose così Fasson Times con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale