Guglielmo Epifani, la CGIL, la politica. Il ricordo di Valeria Fedeli, Senatrice PD

Radio radicale siamo in uno spazio di intervista per ricordare Guglielmo Epifani l'ex segretario della CGIL tra l'altro anche per un un certo periodo di tempo
La gente del partito democratico una grande storia che ci piace ricordare nella nostra emittente e c'è in collegamento Valeria Fedeli senatrice a lungo nella CDL ovviamente compagna da molto tempo sia in CGIL dal Pd appunto dello stesso
Epifani davvero scomparso improvvisamente nessuno ce lo se lo aspettava
Tanto buon giorno sì devo dire che è stata una
Siamo un dolore enorme anche perché recentemente lo avevamo tutti seguito e ascoltato non intervento come sempre molto forte molto di merito
Ho forte nei contenuti pacato nel merito come è sempre stato Guglielmo alla Camera quindi c'era sapevamo che c'era stata diciamo qualche sofferenze qualche difficoltà ma nessuno si immaginava che precipitasse la situazione
Quello che è successo ieri quindi orsato veramente un colpo pesantemente ora improvviso un fondo inaspettato difficile commentare diversamente anche perché è una di quelle persone
Con cui sono cresciuta diciamo siamo anche dalla stessa generazione lui ha un anno meno di me abbiamo passato non solo fatto tante battaglie insieme
Ma anche diciamo ha avuto un rapporto di amicizia molto stretto ci siamo frequentati bianchi come amici non soltanto come con colleghi di battaglie nella CGIL
Alcune peculiarità ovviamente si parla di lui come primo segretario della filiale del socialista io ricordo bene questo è consapevole guai nei quali c'è anche un altro un altro elemento che viene esso ovviamente messo
Voce dopo di lui ovviamente si apre anche una storia importante per le donne all'interno all'interno della CGIL ma non non è un caso nel caso allora lì accanto perché ero parte diciamo del gruppo dirigente protagonista di quei
In quella spinta al cambiamento perché ricordo bene che quando si trattò di eleggere il nuovo segretario generale della CGIL posta Sergio Cofferati neve non tutti erano d'accordo sul fatto che un socialista
Prendesse il suo posto io ero tra quelli invece che a fortemente combattuto senno del gruppo dirigente sapete che si fanno le consultazioni ero tra quelle che ovviamente molto spinto e detto di sì
Al fatto che fosse Guglielmo anche perché avevamo alle spalle
Una scelta che Bruno Trentin giustamente aveva fatto quello di superare le correnti della città comunista e socialista
Componente come ci chiamavamo anche allora una parte diciamo quindi bene
Ma soprattutto perché trovavo allora non solo io ma una parte della CGIL tante capo intense
A maggioranza la proposta di Guglielmo Epifani
Che francamente non era più il tempo nel quale due che era stato il vice segretario di Bruno Trentin crea invece segretario Cofferati letterati non potesse fare il segretario generale già francamente era una cosa che davvero spronava come un quasi un vento antico ecco per cui formula fumo
Io fui tra quelle molto soddisfatte di quella battaglia non solo ma visto che ai avete ricordato che lui ha contribuito da segretario generale ha portare la prima donna dopo più di cent'anni alla guida
Nel sindacato anche lì
Apre io col mio intervento al congresso del due mila e sei della CGIL il fatto che presa sapendo che CGIL c'erano gli otto anni dopo gli otto anni dove di cambiare né non potevi più essere rieletto diciamo segretario generale apre il proprio io con un intervento
Al congresso
Del due mila sei il fatto che bisognava lavorare tutti perché il dopo il Guglielmo Epifani forse una donna e devo dire che ho trovato sempre in lui una particolare attenzione
Ai temi del cambiamento dell'innovazione di una cultura molto aperta a rendere la CGIL sempre di più una CGIL di donne e di uomini ora tutti oggi hanno ricordato
La prima donna cioè Susanna Camusso macerie su questo anche un altro lavoro che abbiamo fatto anche con battaglie politiche intense nella CGIL non era tutto una passeggiata anzi molto osteggiate
Alcune battaglie anche quella che con Guglielmo Epifani
Esattamente in quel congresso che ho citato ebbe abbiamo completato
Una norma la famosa norma antidiscriminatoria che c'è nello statuto della CGIL che anche qui appartiene proprio a quella cultura non ancora radicata in tutto il Paese purtroppo neanche nelle in tutte le forze politiche e sindacali quella per la quale nessuno dei due sessi dovesse essere sottorappresentato del quaranta per cento a questo punto un grandissimo lavoro che avevamo avviato come donne
Della CGIL a metà degli anni a metà degli anni ottanta che diciamo era aveva iniziato eravamo avevamo iniziato con una certa quota di presenza degli organismi dirigenti poi negli organismi esecutivi fino ad arrivare
Nella più grande organizzazione ammette una norma antidiscriminatoria che è un punto di grande vantaggio gioiello diciamo già accompagnato anche in questo processo di cambiamento perché ma perché Guglielmo
Avevo una grande caratteristica persona molto colta apparteneva a quella generazione di sindacalisti che non venivano dall'esperienza dei luoghi di lavoro e attraverso quelli so faceva parte c'è una tipico percorso
Prima delegato
Di luogo di lavoro poi dirigente provinciale poi regionale e nazionale del veniva da quella scelta che lui e altri hanno fatto di persone che potevano scegliere altro nella vita penso anche aprono trentenne come lui poteva fare il professore poteva fare il filosofo poteva fare altro visto nel suo percorso
Ormai divo invece aveva scelto il sindacato quindi scelto di stare con il mondo del lavoro scelto di stare con chi aveva meno potere nella società è una delle cose che lo ha sempre contraddistinto c'è lui
Ci sono frasi che vengono anche riportate in questi giorni in queste ore dei interviste che lui ha rilasciato il corso due c'era proprio innamorato
Della CGIL e del sindacato di quella funzione di rappresentanza del lavoro della sua dignità
Del suo diciamo del compiere di poter di difendere il il lavoro da ovviamente
Sfruttamenti soprusi che tipico proprio della cultura di Guglielmo che aveva grande attenzione sino alle questioni sociali del lavoro sì ai diritti delle persone Zac figlio proprio di una percorso di
Di culture di battaglie politiche importante per la CGIL ecco ricordiamo anche appunto il invece il suo incarico parlamentare ovviamente era parlamentare di liberi e uguali dopo aver lasciato tra l'altro il tuo partito il partito democratico di cui era stato per un breve periodo è anche il reggente
Tra l'altro tra l'altro erano stati diciamo restano le abbastanza casa complessa in cui siamo diciamo Stati
Proposte ambedue l'UE alla Camera io al Senato nelle liste del Partito Democratico nel due mila tredici e poi lui è stato chiamato alla direzione del partito democratico dopo la crisi
Dovuta diciamo le dimissioni di di Bersani devo dire che in quel periodo non abbiamo anche molto lavorato insieme e la cosa che mi aveva sempre colpito era che nella nostra discussione noi che eravamo sempre stati dei riformisti
In CGIL del contavamo molto al modello diciamo di di relazioni sindacali e industriali sulla modello tedesco
Ecco devo dire che per me è stato una grande sofferenza un grande dolore vederlo schierarsi a un certo punto contro alcuni aspetti di cambiamento che la nuova il nuovo leader del partito democratico al San Matteo Renzi cercava di rimettere ma soprattutto non mi aspettavo lo dico sinceramente non mi aspettavo cosa che gli avevano anche detto una scissione
Perché non me l'aspettavo da Guglielmo uro capendo le ragioni per cui l'ha fatto ovviamente ma non me l'aspettavo perché inchiesta chi è vissuto nella CGIL cresciuto nella CGIL con le battaglie politiche
Che in CGIL si facevano cioè quando c'erano i congressi ma non solo i congressisti
è una battaglia i confronti politici molto forti a riallacciare un Dinoi molto aspri certo molto di contenuto molto di rappresentanza molto divisione ovviamente perché ci fosse lanci generalmente ad un monolite anzi e però per ciascuno di noi anche nei momenti più difficili anche di fronte per esempio la gente che io stesso non ho condiviso io non ho condiviso a un certo punto la scelta di Guglielmo Epifani di fare il referendum per estendere l'articolo di cioè l'articolo diciotto sotto i quindici dipendenti per dire no e c'era al già allora il PDS che diceva astensione a quel referendum
Diciamo tutti noi Sempre anche quando si era momentaneamente in quella fase politica sconfitti su una linea politica che si sosteneva in CGIL mai potevamo immaginare di uscire dalla CGIL
Cioè di fare un percorso di uscita o decisione lo dico perché proprio questa è una delle caratteristiche per le quali diciamo la capacità di stare anche in minoranza questo il punto politico per me di ieri di oggi anche di stare in minoranza dentro però ad una organizzazioni nel caso del Partito Democratico dentro un partito democratico plurale
Che anche Guglielmo contribuito a far nascere ecco quello mi abbiano particolarmente colpito insomma perché col come se si stesse imposti ma avendo la capacità di convivere
Beh dentro un partito ma questo Milan accueil misto difeso più appunto da personalità come Epifani oppone anche bene Sannicandro poi deciso di sia da via potrei citarne altro anche Dame accanto incapacità magari a un certo punto del partito democratico di tenere più anime insieme
Ma sicuramente delle responsabilità normalmente sono di chi ha le maggioranze questo proprio per definizione di cultura democratica non c'è dubbio
E quindi è certo che spettava la maggioranza a fare di tutto perché non si arrivasse ovviamente ad una scissione zero
Quindi c'è questa responsabilità nello stesso tempo come è successo per altri che non hanno condiviso che erano diciamo dal punto di vista politico in minoranza sulla linea de espressa dal segretario della maggioranza di allora del partito democratico per esempio sul gioco sa e non solo però che sono rimasti nel partito democratico ecco in questo senso io domande ero rimasta stupita diciamo di quella scelta perché se magari mi viene più più facile vederla in chi magari è solo una storia di partito o di partiti
Per le persone che con cui ho condiviso tantissimi anni di battaglie politiche di modo di stare nella CGIL
Io ricordo anche i passaggi non facili e anche del due mila e due no in cui una parte dei riformisti sia diciamo di provenienza del Partito comunista come del partito socialista eravamo molto preoccupati sulla scelta molto forte che Cofferati allora fece Manera parlo sempre di quelli che diciamo in qualche modo facevano la battaglia politica ma ci si fermava a tutti un minuto prima
Dico vige diciamo di di spararle come insieme Anghinoni trarre delle conclusioni diciamo che invece sono diventate sul groppone al partito democratico un terreno troppo facile
E secondo me dice che non ho mai condiviso con un condividendo sempre le politiche dichiara le maggioranze di volta in volta democraticamente espresse nei congressi quindi
Nei voti democratici per quello che è sicuro che il sindacato in generale in Italia è una grandissima scuola anche Pertini non vuole assolutoria chiamata nella CGIL si
Ma penso tutti i sindacati ma devo dire in particolare la CGIL è sempre stata una grande scuola che curava tra l'altro sempre le giovani generazioni perché in questo ne siamo molto cresciuti io che sono cresciuto nella CGIL negli stessi anni prima a Milano poi a Roma
Negli anni in cui appunto Guglielmo Epifani era prima la categoria dei poligrafici poi nella Confederazione ho avuto tra l'altro spesso anche in termini di lavoro a che fare con con Lou Reed quando si è costruita la nuova categoria della comunicazione quando abbiamo fatto appunto le battaglie sullo Statuto dal punto di vista delle donne
Ecco diciamo il il sindacato la CGIL in particolare è sempre stata molto attenta a sostenere a dare momenti per essere dirigenti dell'organizzazione a donne e uomini ma soprattutto alle giovani generazioni
Grazie non era materia fedeli grazie a voi per il ricordo che fate di Guglielmo Epifani una persona ci mancherà molto
Peraltro averci aiutato appunto a ricordare Guglielmo il Prix Epifani e appunto a raccontare anche degli episodi passaggi della sua storia politica e personale
Grande di grande interesse alla prossima
Alla prossima buongiorno