Processo d'appello Bagarella ed altri (presunta trattativa Stato - mafia)

Lo Stato i comodi processo a carico di Bagarella Leoluca e altri
Buongiorno da Palermo Sassa dell'imputato Bagarella
Allora l'imputato è assente per rinunzia difeso dagli avvocati Anania Cianferoni entrambi assenti prontamente reperibile avvocato Giovanni Di Benedetto
Dal sito riservato Brusca Giovanni è presente
è un modo
Non sa
Benissimo l'imputata presente Brusca suo presente difensore in videoconferenza mentre l'imputato Cinà Antonino assente per rinunzia difeso dagli avvocati foglie di Benedetto entrambi presenti qui in aula
De Donno Giuseppe assente difeso dall'avvocato Romito che è presente
Dell'Utri Marcello assente difeso dagli avvocati Centonze padovani entrambi assente presenta l'avvocato Bartolotta in aula
Morì Mario assente avvocato Milio presente mentre avvocato Musco assente Subranni Antonio è assente difeso dagli avvocati Placanica Tognozzi presente l'avvocato Ferrara in sostituzione
La presenza e Consiglio di ministri avvocato Fabio Ferrara
Perfetto Fabio Caserta gioca sette mi sono praticamente sì
Per centro storico Latorre avvocato Ettore Barcellona che è presente
La presenza alla Regione Siciliana sempre avvocato avvocato Fabio Caserta
Per l'associazione di bere nomi e numeri contro le mafie avvocato Vincenzo errando sostituita l'avvocato Domenico Grasso
L'associazione tra familiari delle vite dalla sa di viaggio il golf avvocato ha mandato che è assente sostituito da me sostituito dall'avvocato Barcellona
Abbiamo terminato Presidente
E allora possiamo proseguire nella discussione finale dando la parola al procuratore generale prego prolifici
Grazie presidente Buongiorno
A tutti col collega l'idea è quella di
Sviluppare l'intervento del nei termini che seguono
All'inizio vorrei trattare
La questione relativa alle nuove acquisizioni relative alla
Alla cosiddetta vicenda
Impastato ed in particolare alla documentazione acquisita relativa al procedimento che è stata installata a carico dell'odierno imputato Subranni Antonio ed altri
Con riferimento al depistaggio di quelle indagini
Dottore Fici lei preferisce parlare in piedi perché potrebbe forse parlando seduto
Il microfono perché vedo che ha un braccio corto il microfono
Vediamo eventualmente mi siedo presidente
Ricardo Emilio ditemi voi
E allora poi tenderei trattare la vicenda
Cosiddetta mafia e appalti
Approfittando del fatto che a inizio mattinata
Ci sia una maggiore possibilità di
Completa attenzione
è una vicenda ritenuta irrilevante dal giudice di primo grado ritenute importantissime invece dal giudice dell'abbreviato Mannino
Sarebbe opportuno comunque che codesta Corte dia le sue indicazioni
Su questa che non è ma pare come annosa vicenda
Esauriti questi due temi preliminari
Collega dovrebbe occuparsi di alcuni temi di carattere generale riguarda la valutazione delle prove
E quindi passare
Prima il sottoscritto e poi il collega nella trattazione
Dei gli appelli proposti rispettivamente dalle difese di Subranni Antonio
Mario Mori e Giuseppe De Donno e quindi degli altri imputati
A cura del collega quindi le conclusioni
Prima di esaminare l'appello dell'imputato Subranni
Dicevo è opportuno dare atto dei nuovi elementi di prova acquisiti nel corso di questo giudizio
Acquisiti da codesta Corte a carico dello stesso
Ci si riferisce agli elementi dichiarativi e documentali posti a sostegno del decreto di archiviazione in data venticinque agosto due mila diciotto
Del G8 del tribali Palermo nel procedimento a carico tra gli altri di Subranni Antonio per il depistaggio delle indagini sull'omicidio di Peppino Impastato
Documenti che codesta corta cui sito a richiesta di questo ufficio si tratta degli atti di cui punti tredici uno dal tredici uno a tredici venticinque dell'Elenco esibito dalla corte esibito alla corte
E messo a disposizione delle difese all'udienza dell'otto luglio due mila diciannove
Un brevissimo cenno alla circostanza che questa stessa documentazione era stata offerta in produzione alla Corte d'Appello dell'abbreviato Mannino
Che pur dando atto della circostanza che si trattava di una novità rispetto al giudizio definito in abbreviato in primo grado unanimità sicuramente in termini temporali
Riteneva di non dover l'acquisire stante che il Mannino è persona diversa dal Subranni e che questi fatti riguardano
E i fatti di cui alla vicenda in passato riguardano fatti lontani
La circostanza
Così come rappresentata in quel diverso giudizio non è a giudizio dell'odierno requirente condivisibile nella misura in cui
La
La contestazione odierna contestazione a Subranni assolutamente complementare a quella del Mannino non si può discutere dell'una
Posizione se non facendo riferimento esattamente all'altra e sotto tale profilo qua conoscere ulteriormente
Ciò che ha caratterizzato la carriera del
Del generale Subranni sarebbe stato a nostro giudizio utile anche nel giudizio abbreviato a carico del Mannino così non è stato così non è stato
Nonostante in quel diverso giudizio fosse stata acquisita
La sentenza di primo grado di questo giudizio definita su tre posizione definitiva per tre posizioni
Sentenza di questo giudizio nel quale si dava atto o di tutte diciamo
Le opacità opacità messe in fila da parte del giudice di primo grado
Riguardo al percorso professionale alla figura professionale e di questo ufficiale dell'Arma dei carabinieri
Nella sentenza di primo grado in questo giudizio
Si fa riferimento
Remoto i rapporti dello stesso con i noti
Esattori mafiosi di Salemi
Ignazio e Nino Salvo
Alla particolare
Dal rapporto privilegiato del Subranni con Vito Ciancimino
Sui vietato al al allora il rapporto di conoscenza di di cordialità
Con Ciancimino Vito anche in epoca successivo
Al disvelamento al grande pubblico della a dello spessore e criminale del soggetto in questione
Così come ha il rapporto intenso avuto da Subranni col presidente del Consiglio Andreotti anche in epoca successiva
Al processo che è stato avviato a carico del predetto dopo
Politico
Si dava a si da atto altresì nella sentenza di primo grado della circostanza che sul conto del generale Subranni rilevano altresì le dichiarazioni del collaboratore di giustizia
Quello che adesso deceduto in Francia Di Carlo
Questi avrebbe riferito che gli risultava che il Subranni
A era stato interessato a svolgete una certa maniera le indagini relative alla morte di Peppino Impastato su sollecitazione per l'appunto dei fratelli Salvo
Al riguardo il giudice di primo grado in questo giudizio ha concluso dicendo su questa specifica circostanza restano le dichiarazioni del collaboratore di giustizia
Di Carlo
E pur tuttavia le stesse non sono in alcun modo diciamo in questa sede riscontrate sappiamo bene ribatte fu riferito rappresenta assegna in sentenza il giudice aveva operato
Che al riguardo è in corso un procedimento ma non le sappiamo nello sviluppo negli esiti e bene quel procedimento a carico del Subranni anche le Subranni
Si è poi successivamente concluso fatto riferimento al decreto di archiviazione nata venticinque agosto due mila diciotto
Che è particolarmente è un decreto particolarmente estive severo sulla sulle modalità incredibili di gestione di quell'indagine da parte dell'allora maggiore dei carabinieri Antonio Subranni
Devo dire che le valutazioni del giudice dell'archiviazione
Non possono evidentemente questo lo sappiamo bene
Rappresentare
Avere una un valore un'efficacia di giudicato
Perché sono opinioni sia pure autorevoli ma sicuramente nonché utilizzabili come fonte l'elemento di prova da parte di un diverso giudice purtuttavia la corte a a richiesta del nostro ufficio
Ritengo correttamente doverosamente acquisito gli atti a sostegno dei quali il predetto magistrato ha rassegnato determinate conclusioni
Determinate conclusioni che il sottoscritto requirenti sottoscritte dei perenti ritengono di dover condividere in toto ne abbiamo riportato alcuni passaggi
Nella memoria già depositata
Che riguarda peggio di carta assolutorio Mannino ritengo opportuno darne lettura di qualche passaggio anche in questa sede dibattimentale
Perché sembrano particolarmente interessanti
Così scrive il giudice dell'archiviazione del procedimento del del dell'omicidio Impastato
I rapporti giudiziari costo sottoscritti in data dieci maggio e trenta maggio settantotto dall'allora maggiore Antonio Subranni individuavano le cause della morte di Giuseppe Impastato nel suicidio
Ovvero nel compimento di un attentato dinamitardo con esito infausto per lo stesso attentatore
è dato apprezzare obiettivamente dunque l'unilaterale per l'unilateralità della prospettiva investigativa tesa a ricondurre al solo Giuseppe Impastato le cause della sua morte
Orbene l'esclusione fin dal primo rapporto giudiziario sottoscritto dal maggiore Subranni
Della prospettazione anche di una mera e di una mera ipotesi investigativa relativa all'omicidio di Giuseppe Impastato per mano mafiosa appare questo è ciò che scrive il giudice questo è ciò che condividiamo
In questa sede appare difficilmente giustificabile in quanto indicativa dell'incomprensibile omissione di una lettura di contesto del fatto investigato
Detta lettura certamente esigibile da un ufficiale superiore preposto al comando di un reparto operativo avrebbe dovuto doverosamente prenderà le mosse dalla complessiva ricostruzione del vissuto di Giuseppe Impastato
Nello specifico contesto territoriale in cui si è dispiegata la sua azione
Contesto notoriamente segnato dall'oppressiva presenza mafiosa pubblicamente costantemente denunciata dallo stesso Impastato
Quest'ultimo nello svolgimento della sua attività di controinformazione attraverso le trasmissioni condotte su Rai Yo auto era solito appellare sarcasticamente il noto Gaetano Badalamenti come il grande capo Tano seduto
è circostanza ancora più grave Giuseppe Impastato era solito indicare Gaetano Badalamenti come il capo della mafia di Cinisi
Si trattava di una inusuale attività di pubblica denuncia avente di certe effetti dirompenti per i tempi e di ciò non poteva non avere acquisito contezza l'arma dei carabinieri attraverso le sue varie articolazioni sul territorio
Già molti anni prima
Dell'uccisione Giuseppe Impastato la stazione carabinieri di Cinisi
Aveva acquisito precise
Conoscenze della caratura mafiosa di Gaetano Badalamenti
Che un soggetto di tale notorio spessore criminale
All'epoca signori giudici
Popolari Badalamenti era al vertice di Cosa Nostra
Unitamente ai palermitani Bontade e Inzerillo
Poi venne soppiantato dalla mafia di Totò Riina
Dai corleonesi ma all'l anno in cui siamo discutendo era il vertice di Cosa Nostra
E ad altri processi
Acquisiti parte ma sicuramente
Da noti il Gaetano Badalamenti ha riferito di essere stato in contatto diretto col presidente del consiglio Giulio Andreotti
La doverosa lettura di contesto del fatto investigato pertanto non poteva che condurrà all'inserimento quantomeno nel ventaglio delle protesi investigative meritevoli di approfondimento della causale omicidiaria della morte di Giuseppe Impastato
E ancor più specificamente alla prospettazione dell'ipotesi che lo stesso impastato fosse stato ucciso
Per le sue costanti pubbliche denunce dello strapotere mafioso nella rete ripara i vicini si nella quale peraltro esercitava il suo incontrastato dominio il noto Gaetano Badalamenti
Dagli atti presenti al fascicolo
Di quel fascicolo ma anche del vostro fascicolo si ricava che l'attività di indagine era stata svolta dei carabinieri e solo in minima parte dal personale della polizia di Stato
In particolare il personale dell'arma dei carabinieri agiva alle dipendenze del re maggiore Antonio Subranni all'epoca comandante del reparto operativo del gruppo di Palermo anche lì giunto a Cinisi insieme al suo vice il capitano Basile capitano Basile è stato quello poi ucciso
L'anno successivo a Monreale
Con la bambina in braccio nell'estate del mille novecentottanta
Quel nove maggio settantotto risultava operante sempre alle dipendenze del maggiore Subranni personale della stazione vicinissimi intervenuto per primo sul luogo dell'esplosione della compagnia di Partinico
Secondo quanto riferito alla Commissione parlamentare antimafia da Pietro la fate il capitano Basile era l'unico che ascoltasse l'unico con cui sono uscita di un locale
è opportuno ricordare al riguardo che i carabinieri cinesi per come accennato avevano precisa e risalente conoscenza del contesto mafioso di quel centro
Nel lontano mille novecentocinquantotto avevano proposto per la diffida il capomafia Cesare Manzella indicandolo come soggetto alla guida di una combriccola di pregiudicati mafiosi composta dei fratelli battaglia c'è Badalamenti Gaetano Cesare Antonio
In particolare indetto documento Gaetano Badalamenti veniva indicato come mafioso coinvolto in un traffico di stupefacenti
A cinesi vi era consistente traccia dunque della nefasta presenza della mafia non certo di non più eversive potenzialmente inclini a pratiche terroristiche di stampo dinamitardo
Invero se un rapporto informativo in un rapporto informativo della stazione carabinieri di Cinisi recante la data il sedici dicembre settantasette
Si affermava esplicitamente che Giuseppe Impastato ed il suo gruppo composto da vari militanti di Lotta continua appena transitato in democrazia proletaria non sono ritenuti capaci di compiere attentati terroristici
Per come accennato
La doverosa lettura di contesto della morte di Giuseppe Impastato rendeva pressoché necessitata da parte dei militari dell'Arma dei carabinieri che conduce una indagine
In particolare da parte del maggiore Subranni Calle dirigeva l'inclusione tra le ipotesi investimenti investigative da vagliare della pista mafiosa
Tale pista invece veniva aprioristicamente incomprensibilmente ingiustificatamente frettolosamente esclusa
Ciò avveniva anche a fronte di precise sollecitazioni in tal senso poi vengono indicate gli elementi di prova che avrebbero dovuto
Oltre l'ovvio contesto
Oltre ciò che era ovvio ed evidente ci sono poi precise indicazioni documentali dichiarativi
Che all'epoca avrebbero dovuto quantomeno inserire nei rapporti all'autorità giudiziaria l'ipotesi mafiosa e non anche l'ipotesi del suicidio
Ida occasione di o comunque della morte in occasione di un tentato di una di un di un attentato alla linea ferroviaria
Si parla della pietra sporca di sangue si parla di del fatto che questa pietra sporca di sangue fu recuperata in posta in visione al comandante della stazione dei carabinieri cinesi alle dichiarazioni di uno dei compì amici che cercava di riferire alla circostanza
Della sua radicato opinione in ordine alla al movente è al sicuro mandante indicate nel Tano Badalamenti sulla sprezzante
Risposta del maggiore su brani ci guarda non fare questo nome perché rischi di pass di essere accusato di calunnia
In termini più generali la totale omissioni di qualsivoglia immediata attività di polizia giudiziaria specificamente indirizzati ai soggetti riconducibili agli ambienti mafiosi oggetto delle reiterate denunce pubbliche di Giuseppe Impastato
Costituisce circostanza incomprensibile
Ed ingiustificabile
Nella memoria cui ho fatto cenno abbiamo indicato soltanto stralci della decreto di archiviazione in questione
Segnalo tuttavia la Corte
L'opportunità di una sua lettura integrale perché vi sono
Ulteriori elementi
Che suscitano
Incredulità
E sconcerto negli anni successivi
A la
Frettolosa chiusura delle indagini per le motivazioni cui poc'anzi ho fatto cenno
C'è stato un timido prima e poi s'più significativo risveglio della pubblica opinione su
Sia locale che nazionale su sullo specifico tema
Dell'orrore mafioso in cui viveva la popolazione siciliana
Fattori che hanno scardinato
Questo muro
Questa cortina di indifferenza
E sono stati gli amici disse Mattarella la omicidio Dalla Chiesa
La vicenda terrificante della autobomba per il consigliere istruttore Chinnici
Sia sempre difficoltà nell'evocare questi passaggi perché poi si dimentica
Si rischia di dimenticare qualcuno però intendo dire che nel giro di qualche anno
Ciò che era
Opinione di pochi o meno opinione di tutti
Rivolta morale di non tanti e gradualmente divenuta una valanga sempre più significativa che poi a poppa ha portato a ciò che è avvenuto in Sicilia a partire dall'ottantadue impone
Ebbene
Quando le cose cambiarono e quindi la Pubblico Mignone pretese
E se ne fece carico l'alto commissario antimafia primo alto commissario antimafia quello che De Francesco di sollecitare ulteriori investigazioni di fronte a un'archiviazione che sembrava all'evidenza modesta né sui contenuti è inverosimile
Nella pro nella sua impostazione è ovviamente vero ripartire un'ulteriore indagine se ne occupo con particolare scrupolo il Consigliere istruttore chimici che di lì a qualche mese poi sarebbe stato ucciso
Con l'auto un buon all'autobomba di via Federico Pipitone e poi ha trattato la stessa vicenda l'ha concluso il consigliere istruttore Antonino Caponnetto ebbene
Dopo la morte
Di chimici
E con riferimento all'attività dallo stesso svolta
Con riferimento alla
Alla vicenda Impastato
Così si esprimevano al si espresse nella nell'ambito
Della dell'arma dei carabinieri
Un ufficiale il maggiore onorati
Il contenuto diretta nota a firma del maggiore onorati che si legge con incredulità e sgomento scrive il giudice che disposto l'archiviazione dev'essere testualmente riportato
Onorati scrive le indagini molto articolate e complesse svolte all'epoca da questo nucleo operativo
Hanno condotto al convincimento che l'impastato Giuseppe abbia trovato la morte nell'atto di predisporre l'appuntato di natura terroristica
Ipotesi di omicidio attribuito all'organizzazione mafiosa facente capo al boss Gaetano Badalamenti operante nella zona di Cinisi
è stata avanzata strumentalizzata da movimenti politici di estrema sinistra ma non ha trovato alcun riscontro investigativo
Ancorché è sposato dal Consigliere istruttore del tribunale di Palermo dottor Rocco Chinnici
A sua volta è opinione di chi scrive solo per attirarsi le simpatie di una certa parte dell'opinione pubblica
Conseguentemente a certe sue aspirazioni elettorali come peraltro è noto anche se non ufficializzato ai nostri atti alla scala gerarchica
Devo dire che questa diciamo
Non condivisibile uso un eufemismo
Affermazione e contrastata da altre prese di posizione interni all'Arma
Che invece sono di segno opposto mi riferisco
Giusto per restituire l'onore che merita
L'arma dei carabinieri
La parte non coinvolta in questa vicenda
Nota del ventisette giugno ottantaquattro a firma del comandante della legione Carabinieri Sicilia colonnello Andrea Castellano ed indirizzata al Gruppo carabinieri dalla Sezione anticrimine di Palermo con la quale in relazione alla morte di Giuseppe Impastato veniva disposto di riprendere fin dall'inizio gli accertamenti quali devono tenere conto delle risultanze acquisite in sede processuale e delle ipotesi formulate dagli organi di stampa
La vetta nota veniva sollecitata netta nota veniva solo è stato rinnovato impegno investigativo esplicitamente definito come un impegno d'onore
Che deve riscattare
La serietà e professionalità degli operatori portando chiarezza sull'intera vicenda
E se le parole hanno un senso riscattare la serietà e professionalità significa che questa serietà e professore l'età
Ed è il meno
Era andata a farsi
Benedire nel giorno in cui era invece necessario che venisse
Espressa al massimo livello
Il giudice di primo grado in questa sede processuale
Aveva detto è scritto
Di Carlo dice ciò che vi ho poc'anzi riferito ma in mancanza di riscontri non possiamo ritenerlo o su tale specifico aspetto novità non riteniamo di poter su tale specifico l'altro aspetto poter affermare
Ciò che è stato
Non di poter affermare ciò che ha dichiarato come fatto avvenuto il predetto Di Carlo adesso noi abbiamo i due dati a disposizione la fonte dichiarativa Di Carlo
E abbiamo anche il lavoro rassegnato dal giudice dell'archiviazione della della del del depistaggio Impastato
Secondo canoni valutativi ordinario ordinario credo che si possa in questa diversa sede
Unire
E le due
Fonti probatorie dal lato quella del collaboratore di giustizia che per altro verso nello stesso giudizio giudizio di primo grado è stato indicato come un collaboratore di giustizia di particolare spessore
E di verificata attendibilità e tutti questi ulteriori elementi che confermo arrivato un atto di di Carlo con tale specifici su tale specifico argomento
Vogliamo poi affrontare
Preliminarmente all'esame dei singoli appelli
Anche perché nei singoli appelli se ne parla ampiamente mi riferisco in particolare agli appelli nell'interesse di del genere del generale Subranni
Del prefetto Mori del capitano De Donno la cosiddetta vicenda mafia appalti
Devo dire che personalmente
In questa vicenda
Per quanto interessante la ritengo
Vediamo particolarmente poco
Necessaria rispetto ai fatti oggetto d'imputazione
La situazione
Paradossale che si è venuta a creare la seguente il giudice di primo grado in questo processo la corte d'assise presieduta dal dottor Montalto
Ritenuto di dover affermare a chiare lettere che la vicenda in questione che era stata oggetto nel corso del giudizio di primo grado di in una significativa attività istruttoria fa cenno al fatto che erano stati sentiti diciannove testi e che erano state prodotte una mole infinita di documenti
Dice attività istruttoria noi corte non siamo riusciti all'inizio d'arginare perché non capivamo quale fosse poi il motivo per cui
Si dovesse sprofondi letale specifico aspetto
Questa
Vicenda
In primo grado è stata dicevo ritenuta poco significativa tant'è che non abbiamo dice la corte
Ricchi acquisito ulteriore documentazione sollecitata anche nel corso della discussione orale perché e poco significativa
Secondo la prospettazione del giudice di primo grado
Perché
Avrebbe ad oggetto unicamente questa è la convinzione del giudice di primo grado
Avrebbe ad oggetto unicamente una serie la la circostanza che è tra il politico Calogero Mannino
è il Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri già all'epoca delle indagini in questione si stesso rapporto privilegiato e non commendevole nella misura in cui e lo stesso Mannino sarebbe stato favorito dal Raggruppamento operativo speciale all'epoca guidato da Antonio Subranni
Sei anni se l'esigenza processuale è soltanto quella di dimostrare una particolare
Un particolare privilegiato il rapporto
Non trasparente tra
L'ex ministro Calogero Mannino Subranni
Dice possiamo anche dare la circostanza a prescindere dalle indagini Mafia e appalti scontata in relazione a ben altre tante altre acquisizioni
Per altro verso ancora aggiunge il giudice di primo grado si tratta di vicenda le navi sono sviluppate negli anni novanta novantuno i rapporti sono del novantuno e del novantadue le polemiche sono degli anni successivi
Il nucleo delle indagini comunque è anteriore di un paio d'anni rispetto ai fatti di cui non ci dobbiamo occupare che sono i fatti che hanno segnato il rapporto all'organizzazione mafiosa Cosa Nostra
E determinati esponenti degli organi istituzionali a partire dalla sentenza del di conferma della Cassazione re e per questa ragione che non ce ne abbiamo ritenuto di non sviluppare ulteriormente
La questione la corte di primo grado
Fa tuttavia una sintesi
Di ciò che ritiene importante con riferimento a questa vicenda
E conclude in questi termini la Corte ritiene di dover come cane qui un resoconto dettagliato di tutte le risultanze probatorie offerta dalle parti sulle questioni prima accennate
Poiché questi appaiono di scarsissima se non nulla rilevanza per i fatti oggetto dell'imputazione
L'imputazione il reato eravate in questo processo
La vicenda del rapporto mafia e appalti nasce e si sviluppa ben prima dei fatti riconducibili alla cosiddetta trattativa tra esponenti l'istruzione di sullo e i vertici mafiosi
E non sembra la corte che possa essere in alcun modo collegata
è connessa a questa se non per quell'esile filo che sarebbe costituito soltanto dall'ulteriore prova di rapporti tra alcuni esponenti politici ed alcuni appartenenti all'Arma riferimento viene poi che riterrà rapporto privilegiato
Tra Subranni e Mannino
Per la corte di Assise di primo grado
In questo processo si è trattato dunque di pressione sostanzialmente irrilevante ai fini del decidere
Paradossalmente la corte d'appello dell'abbreviato Mannino ha invece ritenuto la questione a tal punto rilevante da interrompere d'ufficio la discussione
Più precisamente ha interrotto le conclusioni del procuratore generale che ha parlato per tre udienze
è all'inizio della terza udienza
Ha visto interrotta la sua discussione con un'ordinanza
Della Corte di appello
Peraltro senza alcuna sollecitazione
Al riguardo da parte della difesa del Mannino che per come si era dell'otto non aveva alcun interesse allentati Zara la questione
Ha interrotto la discussione
Ed ha sollecitato
Ha sollecitato le parti a produrre un determinato atto indicato dal giudice di primo grado in motivazione ma non agli atti del fascicolo dell'abbreviato
Sedici risulta dalla sentenza di primo grado che il Gip ha parlato di cui è il Gip la in questo progetto il gruppo di in questo processo parlato
Di nord di un provvedimento dell'autorità giudiziaria Caltanissetta non lo troviamo
Rivolgiamo invito le parti a produrlo
Si trattava di una non meglio precisata ordinanza del Gip di Caltanissetta gite non GIP che avrebbe escluso la cosiddetta teoria della doppia refertazione
Queste togliere la doppia refertazione una teoria sostenuta dal pubblico ministero teoria invece del tutto ignorato
Dalla difesa del Mannino
Teoria che ritengo invece particolarmente
Contrastata
Dalle difese di alcuni degli odierni imputati saranno poi loro a rappresentare le rispettive posizioni peraltro
Adeguatamente fortemente rappresentate negli atti di gravame anche se in modo a mio giudizio non del tutto Ovo che intellegibile seguirò con attenzione
La discussione per capire esattamente qual è la rilevanza di questa indagine
Ha interrotto la discussione da sollecitato le parti a produrlo terminato atto indicato dal giudice di primo grado in motivazione ma non agli atti del fascicolo
Dicevo si trattava di una non meglio precisata ordinanza del Gip di Caltanissetta che avrebbe escluso la teoria la cosiddetta della doppia refertazione teoria sostenuta dal pubblico ministero teoria del tutto ignorata dall'IFEL Mannino
Che come vedremo pur avendo i Mannino la difesa il manico a disposizione l'ordinanza in questione non avendone alcun interesse neppure lavora prodotta ovvero citata nella sua memoria
La Corte d'Appello della prelato Mannino nella motivazione la sentenza ha testualmente affermato a quell'ordinanza in questione inspiegabilmente non era agli atti
Dal complessivo tenore della motivazione deve ritenersi che la corte di appello ha ritenuto inspiegabile il mancato rinvenimento agli atti del processo dell'ordinanza in questione
Che invece non è dato comprendere il perché avrebbe dovuto ovviamente rimessi in atti ma non ha ritenuto inspiegabile la circostanza che il giudice di primo grado dell'abbreviato Mannino abbia espresso
Valutazioni alla stregua di un provvedimento che non era in atti ma che al giudice era soltanto nove
Circostanza questo sì davvero inspiegabile che avrebbe meritato una spiegazione quel giudice di primo grado ha letto il provvedimento del Gip di Caltanissetta su internet in che senso gli era noto qualcuno ne ha parlato questo il passaggio della motivazione della sentenza di primo grado l'abbreviato Mannino da cui ha tratto spunto la corte di appello per sollecitare la produzione di un atto che non era in atti
Così scrive il Gip il gruppo di Palermo le informazioni che dato ricavare già soltanto dalla lettura dei documenti acquisiti indicano che la vicenda delle indagini mafia appalti e dello scontro intimamente connesso tra la procura e il rosso fu un molto più articolato di come illustrato al pm
Ed è nota altresì ed è noto altresì che il Gip di Caltanissetta investito della questione della gestione di quelle indagine arrivo alla conclusione di escludere l'ipotesi della doppia informativa
In sostanza dice il Gip PM ci ha rappresentato una serie di dati una serie di circostanza ma la questione è molto più complessa
Di come la rappresenta il Pubblico ministero
Perché andrebbe letta anche
Un'ordinanza Car del Gico di Caltanissetta che su quella indagine ha svolto accertamenti e che ha escluso la deriva dalla doppia informativa
Rimando alla memoria e soprattutto ai documenti che codesta Corte a disposizione
Il giudice di primo grado della prelato Mannino ha dunque escluso l'ipotesi della doppio informativa perché gli era noto che anche un non meglio indicato GP di Caltanissetta l'aveva escluso
Nell'atto di appello di primo grado il pm su tale specifico punto si è domandato di quale provvedimento del gruppo di Caltanissetta si parla la Corte d'appello dell'abbreviato Mannino dopo due anni dall'inizio della fase d'appello
è però rimasta folgorata da questa anomala indicazione del Gip di Palermo che ritualmente cito un atto che non è in atti piuttosto che non tener conto di ciò che non è in atti è invitato le parti a produrre il documento in questione
Ha evidentemente ritenuto che si trattasse di un atto di fondamentale importanza ai fini della decisione tanto da interrompere la discussione
Pubblico ministero impugnante aveva lamentato la mancanza di onde in pubblico mi sa di più rari impugnante aveva lamentato la mancanza di ogni riferimento per rintracciare questo provvedimento alla procura generale non avrebbe potuto dunque adempie la richiesta
Ci sono cioè ci si sarebbe dovuti rivolgere al GP di Palermo ma come
Fortunatamente
Il provvedimento del Gip di Caltanissetta era nella disponibilità della difesa Mannino
Però ha quindi messo a disposizione all'o messo a disposizione della corte di appello consentendo anche a questo ufficio di prenderne visione
Una prima notazione però si impone da subito la difesa del Mannino che pure nel corso del giudizio in primo e in secondo grado ha prodotto centinaia di documenti ma non anche il provvedimento in questione
Perché evidentemente non era utile a sostegno delle ragioni difensive per la semplice ragione che anche da tale ordinanza del Gip di Caltanissetta sia palmare conferma della cosiddetta doppio refertazione
Che la tesi sembra sempre sostenuta dalla Procura di Palermo contrariamente a quanto assunto dal Gip di Palermo
A cui il provvedimento era soltanto noto e dalla corte d'appello che dopo aver disposto l'acquisto del provvedimento del Gip di Caltanissetta
Mi ha copiato una parte in sentenza ma non ha tratto le conclusioni che a giudizio degli odierni requirente avrebbe dovuto tra
Per la valutazione della cosiddetta vicenda mafia appalti più che le testimonianze in primo grado diciannove
Acquisite dalla corte di primo grado contano atteso il tempo trascorso contano i documenti ed innanzitutto conta la relazione redatta all'epoca dei magistrati della Procura di Palermo
Si tratta di una relazione che è stata depositata la Commissione parlamentare antimafia con una lotta di consegna da parte del procuratore Caselli non è una relazione però del procuratore Caselli
è a firma di numerosi sostituti procuratori e procuratori aggiunti che se hanno avuto un ruolo nella vicenda in questione
è una relazione del novantotto
La quale riproduce
Nelle prime
Diciamo venti trenta pagine una precedente relazione redatta nel novantadue quando allo scoppiare delle prime polemiche
I magistrati
Che all'epoca erano coinvolti nella vicenda rassegnarono determinate circostanze al Consiglio superiore della magistratura
Possiamo dire al dunque che questa relazione del mille novecentonovantotto rappresenta la posizione della magistrati della Procura di Palermo con riferimento alla vicenda in questione
Non soltanto nell'anno novantotto ma anche e soprattutto a ciò che essi dissero e sostennero nell'autunno nella alla fine del mille novecentonovantadue potrei sbagliare di qualche mese ma questo è il contesto di la Corte ha a disposizione
Questa famosa ordinanza questa famosa relazione del novantotto che contiene dentro quella anche quella del novantadue e poi i successivi sviluppi
Relazione che non è parsa sufficiente al GP di primo grado perché dice queste la relazione la posizione dei procuratori dei magistrati non sappiamo invece come
è stata la posizione del rosso
E dice a me mi è noto che c'è un provvedimento del Gip che ha escluso la doppia refertazione il provvedimento del Gip lo avete a disposizione
Vi chiedo presidente consigliere latte un supplemento di fatica
Non dovette tener conto né delle mie considerazioni
Né di quelle immagini sic et simpliciter le difese né delle sintetiche prese di posizioni dei giudici dell'abbreviato Mannino per valutare anche voi documenti alla mano
Se e quanto viene affermato negato è conforme al vero o non è conforme al vero
Queste due relazioni possiamo dire che riproducono la posizione ufficialmente assunta all'epoca dei magistrati coinvolti nella vicenda l'ordinanza del quindici marzo due mila del Gip di Caltanissetta dottoressa Lo Forti compendia invece delle risultanze di un'indagine condotta dalla magistratura alle sei ma per l'appunto sull'indagine mafia appalti condotta dei magistrati palermitani
Prima di esaminare l'ordinanza del Gip di Caltanissetta che tanto ha influenzato il giudice di primo grado l'abbreviato Mannino a cui per ora soltanto a notte ma non avendo l'aria pur non avendo l'agli atti
Che pure tanto impressionato la corte d'appello dello che d'ufficio la voluta acquisire si deve però ribadire testi per estrema sintesi qual è stata sulla cosiddetta vicenda mafia appalti la prospettazione del Pubblico ministero di primo grado
Poi interamente condivisa dall'odierno ufficio requirente sono cinque dieci lire
Questo è il nucleo centrale
Della questione al giudizio di questo ufficio
L'informativa cosiddetta mafia appalti consegnata il venti febbraio del novantuno e i magistrati della Procura della Repubblica di Palermo segnatamente nelle mani il dottor Falcone
E di lì a qualche giorno si sarebbe trasferito al ministero quindi per pochi giorni ancora procuratore aggiunto e non conteneva
Il nome dei cosiddetti politici di peso
E fra questi quello del Mannino ma non conteneva neppure nomine di Lima né di Nicolosi
Per quanto dalle intercettazioni già effettuate alcuni politici e fra questi il Mannino Illy e Nicolosi
Risultavano comunque
Coinvolti nei fatti accertati quindi informativa del venti febbraio novantuno consegnata nelle mani tutto Falcone non vi è il nome dei politici non vengono denunciati politici
I grossi politici Mannino lime Nicolosi per quanto dalle intercettazioni effettuate nel novanta novantuno
Risultavano significativi elementi che saranno poi rappresentati
A carico degli stessi
Il nome dei politici e fra questi il Mannino compare invece formalmente nelle informativa del cinque settembre del novantadue ed a seguito del deposito di queste informative il nominativo dello stesso è stato iscritto nel registro degli indagati
Passati diciannove mesi tra il febbraio del novantuno
E il cinque settembre del novantadue
Il nome di Mannino che già e sistemi o meno di Mannino di saldi Nicolò Di Salvo
Le disse
Dell'onorevole Lima e di Nicolosi di Salvo Lima e Nicolosi
Era stato
Era presente nel negli atti di intercettazione effettuate nel corso delle indagini
Il coinvolgimento di politici nel Nadia è stato tuttavia oggetto di fughe di notizie e pubblicazioni sui giornali già nella primavera del novantuno e poi ancora nell'estate del novantadue
Quindi dovete avere presente queste due date
Venti febbraio novantuno prima refertazione prima informativa
Cinque settembre dice novantasei novantadue dopo le stragi dopo l'avvio di Tangentopoli
Quando era esploso una particolare attenzione dell'opinione pubblica
Secondo informativa la così detta informativa Sira che ripercorre
E offre magistrati la lettura dei dati acquisiti nel corso
Delle attività negli anni di indagine svolta negli anni novanta novantuno
In questa sede ci limitiamo ancora Brevi ma non brevissime considerazioni confidando nella lettura della memoria già depositata relativo al giudicato assolutorio della privato Mannino
Oltre che ripeto è fondamentale la lettura da parte vostra
Dell'ordinanza della dottoressa lo forti delle relazioni Dei procuratori di Palermo sostituti e aggiunti
Relazioni all'epoca dei fatti
Confinante
In particolare
La ordinanza del Gip di Caltanissetta
Nella parte in cui si o si occupa in un capitoletto intitolato Teoria della bocca refertazione
Capitoletto per intero ricopiato
E quindi inserito nella sentenza d'appello dell'abbreviato Mannino
Questo biglietto intitolato alla doppia refertazione utilizzato
Trasfuso nella sentenza della prima da Mannino senza però accorgersi che il Gip ha formalmente negato
La teoria della doppia repertazione ha formalmente negato la teoria della doppia refertazione pur dopo averla confermata nella descrizione dei fatti
Quindi dice non c'è la dote refertazione ma nella descrizione di ciò che aveva acquisito
Se la dimostrazione evidente che la doppia refertazione eccetera
Non credo sia un refuso un abbaglio non so che dire
C'è un capitolo intitolato teoria della dote refertazione le ultime righe si concludono è smentita l'arteria della notte refertazione se si leggono le dieci pagine sia dimostrazione dell'esatto contrario
Questo senza tema di smentita leggerò con attenzione
Qualunque sia l'esito di questo di pubblico il vostro giudizio
Se queste mie conclusioni sono anch'esse frutto di abbaglio
Però sarebbe veramente opportuno che questa Benedetta ordinanza del Gip di Caltanissetta
Che dedica dieci pagine intere alla cosiddetta teoria e poi dice che non esiste
Dovete dire voi alla stregua di quello che ha accertato lo stesso di per sé insiste o non esiste
Perché perché è questione che viene a torte evocata
In buona fede da parte di taluno e di malafede la parte le alte
Questione questa di mafia appalti che viene evocata soltanto per fare confusione
Tutto ciò premesso e passando al merito si deve affermare ed avere chiaro il concetto che con l'espressione doppio informativo vero look refertazione possibile riferirsi alle due informativa
Quella del febbraio novantuno omissiva e quella del settembre novantadue
Completa
Ma è possibile in teoria quando si parla di doppia refertazione
Dell'esistenza nel febbraio novantuno quindi all'epoca in cui ancora il dottor Falcone era alla procuratore aggiunto a Palermo di due diversi informativa uno omissiva quella esaminata dai magistrati
E l'altra completa quell'oggetto di maneggi e fughe di notizie perché già nell'immediatezza del novantuno
Apparivano sulla stampa notizie di delicate su determinati soggetti politici oggetto di indagine ma nell'informativa quella che veniva esaminata tema di Palermo questi politici non c'erano
Nell'un caso e nell'altro sia che se la doppia informativa
Con doppio informativa si intende che ci c'è quella del novantuno e poi c'è quella del settembre novantadue sia che delle informativa del febbraio novantuno ce n'è una copia formalmente consegnata
è una copia che invece era oggetto di traffici maneggi ricatti fughe di notizie e quant'altro nell'un caso e nell'altro i carabinieri del ROS sono protagonisti indiscussi conducevano loro le Nadine ascoltavano loro
Facevano i brogliacci
Mentre nell'un caso o nell'altro è tutto da dimostrare il coinvolgimento dolosamente omissivo di alcuni magistrati coinvolgimento dolosamente omissivo vero soltanto colpevole che non voglia
Dico nulla toglie comunque al trattamento di favore di estremo favore riservato del rosso per il generale Subranni a Calogero Mannino
Il Gip della prelato Manni il gruppo Della Vedova Nino dice ma i magistrati che conduceva l'indagine avrebbero dovuto
Saperlo
Qual era l'oggetto delle intersezioni se le seguono le indagini oppure dobbiamo dire che non le seguivano e lasciavano fare sostanza
Ci sono censure legittimo meno questo importa poco
Non già al fatto in sé
Al fatto che quei politico il nome di politici venne tenuto nascosto ovunque non venne inserito formalmente in termini denuncia ma si dice avrebbero dovuto essere più attenti e il Gip di Palermo quindi sostanzialmente età tutto è possibile
Censura la disattenzione
Mi ha avuto soltanto colposa del dottor Falcone del dottore Pignatone del dottore lo forti
E magistrati che seguivano in concreto l'indagine non ve ne siete accorti non avete tenuto il conto alla situazione
Poco importa che non verranno scritto formalmente
Indiscussa altresì alla circostanza che il coinvolgimento nelle indagini di Calogero Mannino coinvolgimento certamente note carabinieri al rosso non fu oggetto di valutazione formale da parte delle autorità giudiziarie di Palermo se non a seguito del deposito dell'informativa del due settembre novantadue
Della cosiddetta informativa Sira proposto che nella prima informativa mafia appalti la posizione la posizione dell'allora ministro Mannino non è stata in alcun modo sottoposto alla valutazione dell'autorità giudiziaria io almeno in termini formali se poi esiste un'altra coppia
Che fu consegnata al procuratore Giammanco come si lascia intendere come si dice da parte di alcune
Fonti giornalistiche ma in questo in atti non lo sappiamo non sappiamo che si sono due informative Lula
In di sulla quale c'è il commento dei magistrati la famosa relazione indirizzata alla Commissione parlamentare antimafia è un'altra successiva di diciannove mesi nei quali compare il nome dei politici
Ciò che ancora rileva ecco l'ordinanza del Gip di Caltanissetta in modo del tutto incomprensibile esclude la tesi della doppia refertazione dopo aver accreditato ulteriormente la circostanza che nell'informativa del cinque febbraio novantuno
Consegnate magistrati
Come avevo detto nelle mani del prodotto Giovanni Falcone ancora per pochi giorni procuratore aggiunto a Palermo non erano riportate le risultanze già emersi a carico dei politici Lima Mannino Nicolosi
E che tali risultanze furono invece oggetto di refertazione magistrati la Procura della Repubblica di Palermo soltanto nel settembre dell'anno successivo
L'ordinanza del Gip di Caltanissetta in parte qua e riportata alle pagine quattrocentosessantasette coste e seguenti della sentenza di appello dell'abbreviato Mannino alla quale si rimanda
Rilevando come la stessa
è caratterizzata dall'intendimento del Gip di Caltanissetta di fare saltare
Che nel corso delle indagini e quindi dell'ascolto dell'utente intercettati carabinieri del prossimo rappresentavano i magistrati delegati dal proposta ora anche il possibile coinvolgimento di uomini politici
Lo Santa in questa dice hanno parlato
Non è possibile che non li amano parlato
Sono stati loro a dire fatta in un'altra intanto i primi e poi c'è un uso sviluppato molto l'informativa
Il fatto è però
Leggete con attenzione proprio queste dieci pagine del capitolo intestata Teoria della doppia refertazione
Il fatto è però che la certosina ricerca da parte le jeep di Caltanissetta di nominativi di uomini politici nel contesto delle note interlocutori indirizzata alla Procura della Repubblica per nuove richieste di intercettazioni
Ovvero per la proroga delle stesse così come nel contesto della prima informativa di febbraio così come nel contesto della prima informativa del venti febbraio novantuno questa ricerca esasperata
Di nominativi di politici nelle note interlocutori e nelle informative che la difesa manina definito laico difesa Lanyon non contesta che esiste l'informativa light e quella laica e quella sulla ci ha scherzato sopra dicendo
Quella senza i nomi dei politici DC malaria solo mani non erano anche lime Nicolosi
Questa ricerca certosina si è concretizzata nell'inutile elencazione tutte le volte in cui il nome di un politico è emerso dalla lettura delle note interlocutori in questione ovvero dall'informativa del venti febbraio ventuno o nelle allegate trascrizione
Ma si tratta quasi sempre di politici minori
Ovvero di non comprensibili riferimenti da parte di soggetti intercettati all'interessamento è o il coinvolgimento di politici più importante
Silenzio totale invece riguardo alle più significative intercettazione a carico dei politici di peso Lima Mannino in primis i Poirier Sumatra dopo la strage di Capaci trascritte formalmente allegata
Alla seconda informativa del settembre novantadue
La prima informativa non è vero che i magistrati non fecero nulla meno presta la posizione dagli stessi rappresentata nelle relazioni in cui ho fatto riferimento
A fronte di quella prima informativa a distanza di poche settimane vengono emessi sette ordini di cattura ricordo soltanto in questo ente il nominativo di Sino Buscemi ed altri
Su questi processo questi soggetti venne sviluppati accertamenti sì furono portati in giudizio e l'esito processuale è stato sostanzialmente sì di condanna di tutti quanti per altre quaranta posizione
E chi lavora in ufficio di procura sa bene che non sempre è facile
Trasformare
In una richiesta di rinvio a giudizio la venuta denunce l'informativa da parte di organismi di polizia giudiziaria quando gli elementi a disposizione sono io particolarmente inconsistente di altri quarantacinque soglia che è stata chiesta l'archiviazione
Tensione che fra questi quarantacinque soggetti
Non colpiti da ordinanze di custodia cautelare e per il quale è stata chiesta l'archiviazione non sicuro i nomi dei politici cui abbiamo poco attivo cui poc'anzi abbiamo fatto riferimento mi riferisco in primis a Mannino ma anche a Nicolosi e a Lima
Mi ha fatto una richiesta ricreazione perché gli elementi a disposizione all'inconsistente ma e qui c'è uno dei più grossi equivoci
Per chi ragiona in buona fede frode per chi racconta balle che la Procura di Palermo si sarebbe affrettata ad archiviare le indagini Mafia e appalti
Immediatamente dopo la terribile strage di via d'America buona sostanza si Lanzi dice si lascia intendere Borsellino che avrebbe fatto chissà che cosa di più
Con quella informativa monca rispetto alle indagini mafia fatta rispetto ai suoi colleghi intese collusi o incapaci
Morto Borsellino la Procura di Palermo si affretta ad archiviare il dato però è incontestabile e che quell'archiviazione dovuta per l'inconsistenza degli elementi acquisiti a carico dei soggetti denunciati tranne insetti per i quali si era pervenuta viene la richiesta di archiviazione formulata il tredici luglio del novantadue quindi qualche giorno prima rispetto alla morte di Borsellino e viene poi disposto l'archiviazione
Nelle settimane successive alla terribile deflagrazione
Gli amici
Vanno per concludere su tale specifico argomento rimandando ripeto agli atti scritti
Che sicuramente
Ritengo condurranno
Condurrà codesta Corte
Condividere le considerazioni fin qui sviluppate
Dall'odierno requirente
Vanno poi rimesse ulteriori emergenze rassegnate nell'ordinanza del quindici marzo due mila del Gip di Caltanissetta
La cui contro tutti contraddittorietà rispetto alle conclusioni non è stata rilevata dalla Corte di appello dell'abbreviato Mannino
Scrive il Gip di Caltanissetta il De Donno dal canto suo
Ha recisamente negato confronta interrogatorio del sedici gennaio novantotto la esistenza di una doppia refertazione
O meglio alla esistenza di una doppia versione dell'informativa
Rappresentando che la vicenda sia fu trattata in un momento successivo solo perché complesse ed autonoma rispetto alle vicende commenti compendiata nelle informative febbraio novantuno
E perché anche su sollecitazione dello stesso dottor Falcone che evidentemente quando viene interrogato il sedici gennaio novantotto non poteva né confermarlo né smentirlo si era preferito depositare prima un'informativa di carattere generale buona sostanza
The Donno dice
Non c'è una doppia versione dell'informativa ce n'è una del febbraio e poi c'erano altre in cui gran d'intesa con Falcone abbiamo deciso di rappresentarle dopo determinate circostanze
Ma il problema è se il dottore Falcone procuratore aggiunto era stato o non era stato informato dal De Donno
Delle già intervenuta intercettazioni di conversazioni coinvolgenti l'onorevole Lima ed il ministro Mannino il primo ancora in vita ed ancora potente luogotenente democristiano del presidente del consiglio Giulio Andreotti ed il secondo potente ministro democristiano ancora in carica
Gliela l'ha letto o non gliel'aveva detto ai magistrati il capitano De Donno che questa intestazione sistema questo il punto
Sempre il Gip di Caltanissetta la seconda e c'è quella del settembre del novantadue era stata redatta ha precisato l'ufficiale a seguito del riascolto delle intercettazioni effettuate in occasione della prima tranche
La prima tranche di indagine
E chiariva il ruolo degli esponenti politici ivi compreso l'onorevole Lima nelle lei cita manipolazione degli appalti pubblici
Ma il problema queste una chiosa del l'odierno ufficio requirente
Il problema è il perché fu necessario riascoltare le intercettazioni in questione soprattutto perché le stesse non vengono trascritte prime tempestivamente rassegnata all'attenzione dei magistrati piuttosto che consegnarlo agli stessi sigillate
A conclusione delle operazioni tecniche di ascolto
Risolta ancora prosegue il Gip di Caltanissetta che fu sempre richiesto ed autorizzato il ritardo nel deposito dei risultati delle intercettazioni
Confronta richieste a firma De Donno del ventitré aprile novanta e del trenta aprile novanta
Così come emerge dagli atti processuali che il De Donno provvide dopo avere comunicate all'esito positivo delle operazioni svolte ha ritualmente depositare in procura le bobine sul delle intercettazioni
Ed i relativi brogliacci confronta note a firma di giorno del tre maggio novanta
Undici giugno novanta ventitré luglio novanta
Brogliacci
Prendeva le bobine le si gettava le portava in procura
Quanto testé riportato documentale evidente in vari dunque un corso il Gip di Caltanissetta posto che ciò che è avvenuto tra il ventitré aprile novantatré del ventitré luglio novanta e c'è la richiesta di ritardato deposito e quindi il deposito delle bobine dei brogliacci non spiega perché le bobine delle intercettazioni più rilevanti a carico del Mannino dell'Ima furono depositate senza essere trascritte
Ancora il Gip proprio da tale rituale deposito rituale si nella misura in cui ha un senso irrituale S.n.c. si nascondono prove importanti proprio da tale rituale deposito scaturiti successivamente la necessità per il Rossi di richiedere l'autorizzazione al riascolto delle citate ne telefonata
Allorché si trattò di redigere la informativa Sirat poi depositata il cinque settembre novantadue autorizzazione altri ascolto che fu concessa dal dottor Lo Forte in data ventotto maggio novantadue
Con provvedimento in calce alla richiesta formulata il precedente ventisei maggio dal De Donno ventitré maggio ventisei maggio dal De Donno
Confronta eccetera eccetera
Buona sostanza dopo l'eccidio di Capaci
Capitano De Donno va in Procura dice ma le fa mi autorizza a riascoltare quello che tu depositato due anni fa
La circostanza che soltanto il ventisei maggio novantadue quindi nei giorni immediatamente successivi alla strage di Capaci capitano De Donno avverte l'esigenza di riascoltare le bobine depositati in Procura quasi un anno prima
Sono intercettazioni Ipca alcune di cui alcuni stralci comparivano sui giornali però quindi la procura aveva sigillate però giravano
Avverte l'esigenza di riascoltare le bambine depositati in Procura quasi un anno prima non giustifica in alcun modo la mancata trascrizione prima del deposito delle più compromettenti intercettazioni a carico dell'Ima del Mannino
Senza considerare che il problema resta nel senso che il comportamento del rosso fu dolosamente omissivo sia nell'ipotesi che quelle mancate trascrizioni dipese da da una determinazione assunta in ottone mia dei carabinieri
Sì anche che venne concordato quei magistrati procedenti lo dico per
Dovere di completezza
Perché credo veramente
Poco verosimile uso un'espressione molto riduttiva che bisognerebbe essere molto più decisi
E sicuramente il tono della voce dovrebbe se non pacato
Che questa ipotesi è soltanto una mera illazione il fatto vero è che le bobine e le intercettazioni compromettenti furono sigillata e consegnata in Procura
Dopo la morte di Falcone sistemare fa posso riascoltarla vengono ascoltate trascritte velocemente e rassegnata nell'informativa si tratta
Prosegue ancora
Dietro ma sto per concludere se ne deve dedurre quindi che la omessa trascritto trasmissione da parte dell'organo di PG nel febbraio del novantuno di parte delle intercettazioni telefoniche era ben noto
Ora capiremo perché è se giusta questa affermazione
Ai dottori Lo Forte Pignatone quale avevano autorizzato al seguito lo sviluppo delle intercettazioni ed erano inoltre in possesso come ufficio dei brogliacci delle bobine Simenon sigillando e nell'ufficio intercettazioni non sul tavolo dei magistrati aperte ascoltabili
Sicché era era hanno
Bene in condizioni sia di leggere i primi brogliacci
Che ripeto non erano a disposizione perché erano sigillati
Sia di leggere i primi che rilevata l'assenza delle trascrizioni delle intercettazioni delle intercettazioni sull'utenza si rapidi richiede nella immediata trascrizione allo stesso organo di PG
Ovvero di disporla ancora esistessi nelle forme della consulenza tecnica una sostanza si dice hai seguito le indagini quindi chi abbia nota
Passaggio è un salto logico sapere se gli è ben note quindi avresti ben potuto non aspettare che ti richiedesse la pole
L'organo che veste le maglie di riascoltarlo l'avresti potuto fare d'ufficio Potì potevi leggere i brogliacci potevi ascoltarti del potere addirittura fare una perizia non è fatto più che una deduzione quella del gruppo di Caltanissetta è una mera illazione non essendovi prova che i magistrati furono informati durante le operazioni di intercettazione delle più compromettenti conversazioni coinvolgenti Lima e il Mannino
E che la relazione di di distinte successive informative fu per vero frutto quindi qua il Gico parla di due distinte informativa e poi trenta righe dopo dice no le informative la teoria rimasta sconfessata ma ripeto
Leggendo le dieci pagine che precedono queste conclusioni
Si resta perplessi sul come si possa dire in concluso l'esatto contrario di quello che è rimasto accertato e che la relazione di cui due distinte successive informative fu per vero frutto di specifico accordo tra pm e il De Donno
Emerge anche dalle dichiarazioni rese al pm in sede in data tredici luglio novantatré dal dottor Pignatone il quale allora riferì che nel mese di novembre nel novanta
Era stata concordata con De Donno alla redazione di una prima informativa e la prosecuzione dell'ascolto sulle utenze rilevati sì utili
Quindi nel novembre novanta dice Pignatone interrogato nel novantatré condanna dice sì intanto chiudiamo e due anni che intercettiamo fateci una prima informativa
Sugli elementi più significativi può eventualmente sviluppiamo ma questo è ciò che fisiologicamente avviene nelle stanze dei Sostituti Procuratori della Repubblica in ogni angolo d'Italia ogni anno ogni giorno da decenni a questa parte e così che funzionano le cose
A fronte di intercettazioni che durò né che costano isole intanto fateci sapere compendiata in un'informativa mettetevi a scrivere assegnateci le prime risultanze
Poi se nel caso se ci sono ulteriori piste da seguire le svilupperemo ancora
Quindi le dichiarazioni di Pignatone non consentono di darle la conclusione che lo stesso autorizzo di nascondere anch'egli per diciannove mesi le intercettazioni più compromettenti sui politici
Con riferimento a tale passaggio argomentativo
è evidente il travisamento dei fatti da parte del Gip di Caltanissetta posto che dalle menzionate dichiarazioni dal dottor Pignatone si può soltanto affermare che lo stesso aveva concordato
Perché si procedesse alla redazione di una prima informativa e si proseguisse nell'ascolto delle utenze rilevati seduti ma non anche di procedere all'relazioni una prima informativa depositare brogliacci e bobine rilevanti conversazioni a carico fra gli atti dell'e-mail Mannino
Rimettere a data da destinarsi riascoltare la trascrizione delle stesse
Ultimo passaggio citato
Che intendo citare della decreto Gip in questa del decreto del Gip di Caltanissetta in questione
Un generico cenno Attali onorevole Mannino Dede notificarsi tuttavia secondo la documentazione prodotta col dottor Lo Forte nell'onorevole Antonino Mannino non Calogero Mannino
Sia pure con riferimento ad argomento ben diverso di quello inerente alla gestione e il controllo dei pubblici uffici e contenuto può nella conversazione telefonica
Tenente
Il fatto che c'è il nominativo di un'anima di un altro Mannino
Notazione assolutamente illogica nel contesto argomentativo che non dimostra assolutamente nulla
Si tratta di circostanza del tutto irrilevante richiamata dal Gip di Caltanissetta superflua a dimostrazione che come già dedotto nella loro informativa del venti febbraio novantuno i carabinieri Pollicino venissero di inserire il nome di uomini politici
Abbiamo letto ha inserito il nome di politici minori
Non quelli di peso questo il problema sì e c'è scritto anche Mannino ma non è in mani non se ne interessa un altro Mannino
Ma ciò che va sottolineato ancora e l'incomprensibile affermazione della corte di appello dell'abbreviato Mannino ve la leggo a pagina quattrocentottantaquattro io non lo compresa
Se dovrò subire un richiamo leggerò le vostre motivazioni mite invece ben chiaro
Dice il la corte d'appello dell'abbreviato Mannino del resto
La dimostrazione più evidente che il nome Mannino virgolette
Come è emerso da un'intercettazione fosse già noto ai magistrati della Procura della Repubblica di Palermo prima del deposito dell'informativa Siracusa è data dal verbale di SIT rese agli investigatori dall'onorevole Antonino Mannino persona fisica diversa dall'onorevole Calogero Mannino in data uno giugno novantuno cioè pochi mesi dopo il deposito della prima informativa forse Presidente
Per dovere
Di lealtà corse alla decima rilettura forse sono riuscita a comprendere l'essenza si dice per avere poi interrogato questo onorevole Antonino Mannino
Si vede che ci si è posto il problema
Di chi fosse il Mannino citata nelle intercettazioni
Ma ripeto c'avevamo decine di rilevanti intercettazioni che invece per diciannove mesi
Restano formalmente ignote ai magistrati della Procura la pale della Procura Repubblica di Palermo formalmente in termini sicuri
Sostanzialmente
Su tutti o non posso dirlo queste che con uno di loro
Si parla spesso del procuratore capo del rapporto privilegiato che aveva con Subranni io questo non lo posso affermare non ho elementi e quindi mi astengo ma sicuramente
I la l'avvenuta denuncia di Mannino Nicolosi e Lima epoca potentissimi
Gli elementi a loro carico dei sessi furono omessi nelle informativa nella prima informativa
Del febbraio del novantuno
Per tale ragione bene
Ridere sicché
Questo dimostra
Che Mannino era anche Mannino perché la difesa manina dice che c'è ed è certo che Mannino anche Nicolò sellino furono messi in nome e quindi questo non dimostra un rapporto privilegiato anche Mannino oltre altri
Erano soggetti che gli investigatori ritennero
Di di nonno
Con riferente quali gli investigatori ritennero di non rappresentare gli elementi rimasti accertati
Passerei adesso
Prima di dare il cambio al collega
Alla trattazione o meglio eravamo rimasti d'accordo che prima della
Passare al merito di alcune almeno alla trattazione del merito di cui del coniati la pelle
Il collega aver potuto trattare dei temi di carattere generale riguardo a questioni che ha se Visco no attrezzature di tutte e tre di tutti gli atti di appello di tutti gli imputati
Orbene tutto ciò finora premesso
Va detto in ordine ai criteri di valutazione per le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia escussi nel presente giudizio
Ed alla luce del portato conoscitivo rassegnato Rho tutti costoro non poche attribuirsi pieno ed incontrovertibile giudizio di positiva attendibilità alle loro dichiarazioni
Peraltro positivamente riscontrate Abba estrinseco
E ha vinto in secco dalle indagini di polizia giudiziaria le cui risultanze sono state prodotte a codesta onorevole corte che dalle numerose sentenze anche definitive acquisita agli atti
Ed invero prima di procedere alla definizione dei criteri ai quali occorre ispirarsi nella valutazione di questo tipo di prova dichiarativa
Occorre operare una precisazione in tema di collocazione temporale delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
Essendoci censurata da taluni la tardività del decorso del termine di centottanta giorni dall'inizio della collaborazione
Ed invero in base all'articolo sedici quater del DR
Numero otto del mille novecentonovantuno come novellato nel due mila e uno che ha manifestato la sua volontà di collaborare con la giustizia
Al fine di poter fruire del della concessione delle speciali misure di protezione non che delle relative attenuanti e dei benefici penitenziari deve riferire entro centottanta giorni tutte le notizie in suo possesso
E tali dichiarazioni vanno documentate dal due mila uno mediante un verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione e rispondente alle prescrizioni previste all'articolo centoquarantuno bis conosco sottoscrizione di tale verbale il collaboratore di giustizia accetta consapevolmente di rendere dichiarazioni e regali ossia
La Suprema Corte con riferimento alle dichiarazioni rese oltre il termine di centottanta giorni ha più volte affermato che la sanzione di inutilizzabilità
Che a norma all'articolo sedici quater comma nove Dl quindici gennaio novantuno numero otto convertito nella legge
Numero ottantadue del novantuno modifica per l'articolo quattordici della legge tredici febbraio due mila uno numero quarantacinque colpisce le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia oltre il termine di centottanta giorni
Previsto per la redazione del verbale informativo dei contenuti della collaborazione trova applicazione tuttavia solo con riferimento alle dichiarazioni rese fuori dal contraddittori e non a quelle rese nel corso del dibattimento
Da ultimo Cassazione trentadue duecentoventiquattro centoquaranta del due mila diciotto sezione seconda ventuno trecentocinquantadue due mila quindici sempre sezione seconda
Una simile interpretazione è stata ritenuta in linea con i principi fissati dalla Suprema Corte nella sentenza Sezioni Unite undici cinquanta del due mila otto là dove è stato osservato in maniera condivisibile che la inutilizzabilità
Determina la impossibilità per il giudice di servirsi per il cui suo convincimento della prova di un determinato fatto in quanto assunti in violazione di un esplicito divieto
Ma essa ovviamente non colpisce il fatto come rappresentazione della realtà ma il mezzo attraverso il quale il fatto viene documentato
Di conseguenza tale fatto non solo può costituire oggetto delle indagini necessarie per il compiuto accertamento ma anche oggetto di una successiva prova assunta nelle forme di legge
Così che con riferimento al caso di specie
Anche non vi è alcun dubbio che le dichiarazioni del collaboratore non utilizzabili nella fase dibattimentale perché residente tardivamente nel corso delle indagini preliminari
Possono costituire oggetto di prova dibattimentale del collaboratore assunta ritualmente nel contraddittorio delle parti
Ne consegue
E nei casi in cui risulti che il collaboratore non abbia riferito nel termine di centottanta giorni giorno ordina quanto poi riferito nel corso del dibattimento
Non sussiste alcuna sanzione di inutilizzabilità rilevando il ritardo solo sotto il profilo e la progressione delle dichiarazioni
Elemento da valutare come vedremo successivamente in relazione a quel giudizio intrinseca credibilità che deve preliminarmente essere formulato dal giudice che si accinge ad esaminare le dichiarazione di un collaboratore di giustizia
D'altronde la chiamata di correo può attuarsi in progressione ai spessissimo al tempo senza necessariamente divenire perciò soli inattendibile
La chiamata in correità Odin Greta cosiddetta chiamata impropria appartiene invero alla classe delle proprie rappresentative ed in particolare alla sottoposte le testimonianze ciò che la caratterizza e che si tratta di una testimonianza assoggettata ad un vaglio particolarmente accurato
La natura di prova e non di indizio si desume inizi inequivocabilmente dalla locuzione adoperata dal legislatore altri elementi di prova
Per indicare le ulteriori risultanze richieste per corroborare l'attendibilità della fonte propalata Orio qualificata appunto come elemento di prova
I canoni di valutazione della chiamata in correità o in fretta ai fini del giudizio di merito sono stati oggetto di puntualizzazione reiterate da parte della giurisprudenza di legittimità e richiedono al giudice
Il vaglio progressivo di tre profili la credibilità soggettiva del dichiarante confit tento accusatore valutata alla stregua di elementi personali quali le sue condizioni socio economiche familiari
Il suo passato i rapporti con l'accusato la genesi e delle ragioni che lo hanno indotto la confessione all'accusa dei Kotori o complici
L'attendibilità intrinseca del contenuto dichiarativo desunta da dati quali la spontaneità alla verosimiglianza la precisione la completezza della narrazione dei fatti la concordanza tra le dichiarazioni rese anche in tempi diversi
E da ultimo la riscontrabili da oggettiva del dichiarante attraverso elementi di prova indiziaria estrinseci
I quali devono essere stermina la chiamata e che possono consistere in elementi probatori indiziari di qualsiasi tipo o natura ivi compreso un altra chiamata in correità
A condizione tuttavia in quest'ultimo caso che le convergenti dichiarazioni accusatorie ritenute intrinsecamente attendibili
Sì è un autonome e che la loro coincidenza non si è fittizia come nel caso di una chiamata che abbia condizionato l'altra
Cassazione sezione unite Aquilino
Nella pronuncia suddetta invero il giudice di legittimità ha avuto modo di precisare che tale percorso valutativo non deve muoversi attraverso passaggi ritardi rigidamente separati in quanto la credibilità soggettiva del del Ponente
E l'attendibilità oggettiva del suo racconto devono essere vagliate unitariamente non indicando invero l'articolo centonovantadue comma tre alcuna specifica tassativa sequenza logico temporale
La chiamata
D'altro canto poi può senza diventare inattendibile attuarsi in progressione ed arricchirsi nel tempo specie quando i nuovi fatti
E dati forniti costituiscono un completamente d'una integrazione dei precedenti con la precisazione che quando vengono in rilievo aggiustamenti in ordine alla partecipazione di persone precedentemente noi coinvolti dal chiamanti in correità
Vanno motivate con più penetrante rigore logico le ragioni per le quali le imprecisioni della chiamata in correità originaria non sono state di per sé sufficienti ad escluderne l'attendibilità della medesima
Peraltro in caso di
Chiamata carico di una pluralità di soggetti la valutazione può avvenire in modo frazionato per verificare l'esistenza di riscontri individualizzanti a carico di ciascuna Cusato
Non potendo estendersi l'affidabilità dichiarazioni del chiamante che pure trovino conferma oggettive negli accertate elementi del fatto criminoso e soggettive di uno dei diamanti a un altro chiamato sulla base di reciproche inferenze totalizzanti
La giurisprudenza di legittimità altresì provveduto ad una delimitazione delle condizioni cui è subordinata alla valutazione frazionata delle dichiarazioni accusatorie provenienti da un chiamanti in correità
Precisando che esse intanto è ammissibile in quanto non esista un'interferenza fattole logica fa la parte del narrato ritenuta falsa
E le rimanenti parti che non siano intrinsecamente attendibili adeguatamente riscontrate
Che una simile indifferenza si verifica solo quando tra la prima parte e le altre esiste un rapporto di causalità necessaria ovvero quando l'una sia imprescindibile antecedente logico dall'altra
In altri termini
L'esclusione dell'attendibilità di una parte del racconto
Non implica per il principio della cosiddetta fra azionabilità della valutazione un giudizio di inattendibilità con riferimento alle altre parti intrinsecamente attendibili e adeguatamente riscontrate
Sempre che non sussista interferenza fattuale logica però la parte del narrato ritenuta falsa e le rimanenti parti e l'inattendibilità non sia talmente macroscopica
Per conclamato contrasto con le altre sicure emergenze probatorie da compromettere la credibilità soggettiva del dichiarante da ultimo Cassazione Sezione sesta trentacinque trecentoventisette
Occorre quindi a questo punto riempire di contenuti tre requisiti
E se per le chiamate in correità prese nel corso del giudizio di primo grado positivamente valuta per le prime decidente con argomentazioni don ex se a resistere alle invocate doglianze esposte con gli atti di gravame anche per le nuove propalazione accusatoria non poche formularsi analogo giudizio di valore
Difatti quanto alla
Credibilità soggettiva dei dichiaranti secondo le indicazioni fornite dalla giurisprudenza nell'ambito della verifica della credibilità soggettiva occorre valutare la loro personalità il loro grado di conoscenza della materia riferita la posizione precedentemente assunta all'interno dell'organizzazione criminale
Le ragioni che hanno indotto alla collaborazione con la giustizia il disinteresse
La mancanza di motivare di movente calunniatori e i rapporti con le persone accusate anche con riferimento all'assenza di motivi di astio odio o inimicizia e le modalità di esternazione delle dichiarazioni
Evidente peraltro che il disinteresse del collaboratore va valutato anche con riferimento alla sua posizione processuale al momento della scelta collaborativa
E di contenere di conseguenza il contributo conoscitivo offerto dal collaboratore di giustizia potrà essere considerato tanto più disinteressato
Quanto più lieve apparirà la sua posizione processuale in relazione agli elementi di prova acquisiti dagli inquirenti a suo carico al momento dell'inizio della collaborazione
Ed inoltre un significativo indice di disinteresse potrà essere ritenuto nel fatto che il soggetto con la propria scelta collaborativa
Abbia consentito di far luce
Su delitti dei quali gli inquirenti ignoravano gli autori coinvolgendo nella responsabilità per tali reati e anzitutto se stesso oltre che altri soggetti
Stato infatti chiarito che in tema di valutazione della chiamata di correo si debba pervenire ad un giudizio di attendibilità logico e coerente anche a fronte di dichiarazioni segnate dalla comune
Incertezze contraddizione quando tutte lì a queste siano spiegate sulla base del tempo trascorso dei fatti narrati dell'attenzione prestata i fatti stessi dal dichiarante nell'epoca della loro verificazione e delle capacità Monica nel Monica ed intellettive dell'interessato
Peraltro l'accertata falsità di uno specifico fatto narrato tuttavia non emerso nel presente processo
Non impedisce di valorizzare le ulteriori parti in un racconto più complesso svolto la dichiarante se supportato da precisione i riscontri anche non specifici
Su ciascun elemento dichiarativo idonea a compensare il difetto di attendibilità soggettiva
Al giudizio della credibilità del soggetto deve seguire la verifica dell'attendibilità intrinseca delle sue specifiche dichiarazione alla luce dei criteri di genuinità spontaneità precisione
Costanza univocità coerenza logica interna il racconto e pluralità specifica della descrizione dei fatti
La Suprema Corte infatti ha chiarito
Che una volta verificata l'attendibilità intrinseca del chiamanti in correità
Il procedimento logico non porta reperire Comisso medio all'esame dei riscontri esterni della chiamata occorrendo in ogni caso che il giudice verifichi se quella singola dichiarazione resa dal soggetto attendibile sia a sua volta attendibile
Procedimento non superabile perché se l'attendibilità della dichiarazione venisse riferita al sodo riscontro senza il per il passaggio dall'ad una verifica di attendibilità intrinseca si finirebbe per fare risponde il riscontro la prova vera da riscontrare
Così
Da indebolire consistentemente la valenza dichiarativa dimostrativa della dichiarazione rese a norme l'articolo centonovantadue comma terzo
In particolare tre caratteri che deve presentare la dichiarazione del chiamante vi sono quelle della coerenza logica del racconto c'è assenza di contraddittorietà nelle non celato o in alcuna parte DS della fermezza del narrato
Intesa come reiterazioni di dichiarazioni tutte orientate nello stesso senso prive cioè di ritrattazione
Del carattere disinteressato della mancanza di movente camminatori della spontaneità
Elementi questi in presenza dei quali resta irrilevante anche il motivo per il quale il collaboratore si è indotto a formulare le sue accuse
I fatti sul punto la Suprema Corte porta più volte ribadito che il pentimento cosiddetto collegato nella maggior parte dei casi a motivazioni utilitaristica e dall'intento di conseguire vantaggi diveniva il genere
Non può essere assunta di indice di una metamorfosi morale del soggetto già dedito al crimine capace di fondare un'intrinseca attendibilità delle sue propalazioni con la conseguenza che l'indagine sulla credibilità del collaboratore
Deve essere compiuta dal giudice non tanto facendo leva sulle qualità morali della persona
E quindi sulla genuinità del suo pentimento in senso morale
Quanto sulle ragioni che possono averlo indotto alla collaborazione e sulla valutazione dei suoi rapporti con i chiamati in causa in correità oltre che sulla precisazione coerenza costante spontaneità nelle propalazione
Sempre con riferimento alla credibilità al dichiarante la Suprema Corte ha sottolineato che in tema di chiamata in correità
Allorquando il giudice di merito è chiamato a valutare l'attendibilità intrinseca di un collaboratore già ritenuto attendibile in altro procedimento definito con provvedimento irrevocabile
Tale apprezzamento pur rimesso alla libera determinazione del giudicante non può prescindere dagli elementi di prova già utilizzati nel procedimento esaurito
Dunque le valutazioni positive di credibilità consacrate in pronunce irrevocabile pur non costituendo una presunzione di attendibilità costituiscono un elemento logico che deve essere presa in considerazione dal giudice
Quando procede a valutare l'attendibilità del collaboratore di giustizia già esaminato in altri procedimenti
Quanto infine ai cosiddetti riscontri estrinseci investe gli elementi di collegamento al fatto all'imputato
Pacifico che quando ci si riferisca altri elementi di prova che ne confermano l'attendibilità nel terzo comma dell'articolo centonovantadue allude riscontri di natura estrinseca ed esclude l'autosufficienza delle mere conferme intrinseche
La giurisprudenza del giudice di legittimità a in primo luogo rilevato il riscontro ad una chiamata in correità
Non può rappresentare soltanto una conferma della generica affidabilità del dichiarante
Ma deve estrinsecarsi in una vera e propria conferma della dichiarazione già passata al vaglio di attendibilità
Evidenziando che la conferma dell'attendibilità della chiamanti in correità
Attraverso l ma altri elementi di prova logicamente i doni deve poi riguardare la complessiva dichiarazione del coimputato relativamente all'episodio criminoso nelle sue componenti oggettive e soggettive
E non ciascuno dei punti riferiti dal dichiarante
Assodato dunque che l'espressione utilizzata dal comma tre alluda elementi esterni alla dichiarazione
Il tono volutamente generico della locuzione legislativa ha portato ad approdi della giurisprudenza sintetizzabili come principio della libertà dei riscontri
Nel senso che possono essere di qualsiasi tipo e natura e ciò anche con riferimento alle dichiarazioni rese dei soggetti menzionati dall'articolo centonovantasette bis Codice di rito
I fatti in particolare è stato affermato
Gli stessi possono essere costituiti da qualsiasi elemento ho dato probatorio sia rappresentativo che è logico a condizione che sia indipendente e quindi anche da altri chiamata in correità purché la conoscenza del fatto da provare sia autonoma
E non appresa dalla fonte che occorre riscontrare la condizione ulteriormente abbia valenza individualizzante
Dovendo cioè riguardare non soltanto il fatto reato ma anche la riferibilità dello stesso imputato mentre non è richiesto che i riscontri abbiano lo spessore di prova autosufficiente
Perché al contrario la chiamata in correità non avrebbe alcun rilievo in quanto la prova si fonderebbe su elementi esterni e non sulla chiamata in correità
Al fine di graduare l'entità e lo spessore dei necessari elementi di conferma popoli assumere rilevanza la circostanza che venga estesa a terzi una responsabilità che il dichiarante si attribuisce riconoscendosi direttamente partecipe di un fatto illecito secondo lo schema della chiamata in correità
O che invece il dichiarante si riferisca esclusivamente alla conoscenza di fatti altrui secondo lo schema della chiamata in reità
Anche in tali casi non puoi unica signora Astrid grado di correlazione tra le accuse formulate e fatti che sono attribuiti al dichiarante
Nel caso specifico rileva che l'analoga chiamata proveniente da altri soggetti e cioè il cosiddetto riscontro incrociato ancorché le relative dichiarazioni non siano perfettamente sopra punibili
In particolare secondo il consolidato orientamento della Suprema Corte le dichiarazioni accusatorie rese da due collaboratori di giustizia possono anche riscontrarsi reciprocamente
A condizione che si proceda comunque alla loro valutazione unitamente agli altri elementi di prova che ne confermino l'attendibilità
In maniera tale che si è verificata la concordanza del sul nucleo essenziale del narrato rimanendo quindi indifferenti eventuali divergenze discrasie che investano soltanto elementi circostanziare il fatto
A meno che per le discordanze non siano sintomatiche di una insufficiente attendibilità dei chiamanti stessi
La reciproca conferma dell'attendibilità delle dichiarazioni delle persone imputati in procedimenti connessi lato sensu non esige che le propalazioni attinga no attengono all'identikit e bensì sufficiente che fatti rappresentati sia il rapporto di univoca implicazione rispetto alla specifica condotta criminosa da provare sempre che l'eventuale parziale di sì allineamento delle dichiarazioni non trovassimo in palese divergenza nella ricostruzione dell'accadimento
Peraltro la pluralità delle fonti elemento estrinseco atto a conferire valore di prova dichiarativa salvo che rilevi che questa coincidenza non sia frutto di convergenze di mendacio
I riscontri incrociati devono cosiddetta convergenza del molteplice tuttavia caratterizzarsi per la loro convergenze Nordin ho fatto materiale oggetto della narrazione
Per la loro indipendenza intesa come mancanza di pregressi intese fraudolenti
Per la loro specificità nel senso che la cosiddetta convergenza del molteplice deve essere sufficientemente individualizzante riguardare sia la persona dell'incolpato sia le imputazioni all'IVA scritte
Fermo restando che non può pretendere sì una completa sovrapponibilità degli elementi che l'accusa fornite le dichiaranti ma deve privilegiare sì l'aspetto sostanziale
Delle loro concorda della loro concordanza d'sul nucleo essenziale e centrale e significativo della questione fattuale del decidere
In particolare le Sezioni Unite hanno chiarito che la chiamata in correità o irrita de relato
Anche se non asseverata alla fonte indiretta può avere come unico riscontro ai fini della prova di irresponsabilità per penale dell'accusato oltre ad altre chiamate di analogo tenore per il conseguimento del fine precisato per cui si richiede uno la valutazione positiva della credibilità soggettiva di ciascun dichiarante
L'accertamento dei rapporti personali tra il dichiarante la fonte diretta
La convergenza delle varie chiamate che devono riscontrarsi reciprocamente in maniera individualizzante
E l'indipendenza delle chiamate nel senso che esse devono
Rivelarsi frutto di eventuali intese proprio non demmo rivelarsi frutto di eventuali intese fraudolente da ultimo l'autonomia genetica delle chiamate investe la loro derivazioni da fonti di informazione diverso
Recentemente è stato precisato
Cassazione sezione senz'acqua tratta settecentotto nel due mila diciannove in tema di chiamata in correità qualora i riscontri esterni siano costituiti da ulteriori dichiarazioni accusatorie esse devono convergere in ordine al fatto materiale oggetto della narrazione ed avere portato individualizzante intesa quale riferibilità sia alla persona dell'incolpato che all'imputazione alle scritte
Senza che possa pretendere sì la piena sovrapponibilità dei loro rispettivi contenuti narrativi dovendosi piuttosto privilegiare l'aspetto sostanziale della concordanza sul nucleo centrale e significativo della questione
Di talché ma conclusivamente osservato che mancando ogni predeterminazione legislativa
Gli altri elementi divi riscontro coprono un'area vasta ed eterogenea comprensiva anche di riscontri probatori di carattere logico che tuttavia vanno riferiti ad elementi certi non soltanto opinabile o congetturale i quali pur non avendo la capacità di dimostrare la veridicità del fatto da accertare siano tuttavia di Doni a fornire la conferma dell'oggetto della verifica
Quanto alle dichiarazioni dei testimoni assistiti raccolte anche nel corso del presente giudizi d'appello va ricordato che l'articolo centonovantasette comma sei stabilisce che alle dichiarazioni di costoro si applica l'articolo centonovantadue comma tre che implica la necessarietà che il contributo probatorio
Del teste assistito trovi riscontro nelle altre risultanze probatorie
In tal senso può ricordarsi di insegnamento della corte costituzionale che nel vagliare le il tema condor dinanzi al numero due ceceno duecentosessantacinque delle quattro avuto occasione di sottolineare
Che non comporta alcun vulnus ai principi costituzionali
La circostanza della sottoposizione delle dichiarazioni rese da testimone assistiti alla medesima regola di valutazione probatoria operante in rapporto alle valutazioni dei collaboratori di giustizia ex articolo duecentodieci quantunque
Solo i primi abbiano l'obbligo penalmente sanzionato di dire la verità
Peraltro secondo la Corte la sussistenza o meno di un obbligo di verità del dichiarante potrà essere comunque opportunamente valorizzata dal giudice insieme anni inserì determinazione lenti dato riscontro esterno idonea confermare l'attendibilità della dichiarazione di cui si tratta
Giudice di legittimità con sentenza tredici ottocentoquarantaquattro di Mila e sedici è stato inoltre ha inoltre affermato che in tema di valutazione della prova
Allorché il teste assistito renda dichiarazioni accusatorie relative ad una pluralità di fatti il reato
Commessi anche dallo stesso soggetto e ripetuti nel tempo l'elemento di riscontro esterno per taluni DS fornisce sul piano logico la necessaria integrazione probatorio probatoria la chiamata anche in ordine
Agli altri purché sussistono idonee ragioni a suffragare tale giudizio e a imporre una valutazione unitaria delle dichiarazioni quali di identica natura dei fatti in questione l'identità dei protagonisti o di alcuni di essi ed inserirsi dei fatti in un rapporto intersoggettiva unitario e continuativo
Con riferimento da ultimo alle dichiarazioni indirette o de relato di auditu nella pronunzia sezioni unite del due mila dodici numero duecento venti ottocentoquattro della Cassazione si è affermato che la chiamata in correità o in retate relato
Anche se non asseverata dalla fonte indiretta il cui esame risulterebbe impossibile
Può avere come unico riscontro ai fini della prova di responsabilità penale dell'accusato altra o altre chiamate di corretta di analogo tenore
Essendo bastevole
Anzitutto la valutazione positiva della credibilità suggestiva di al di ciascun dichiarante dell'attendibilità intrinseca di ogni singola dichiarazione
L'accertamento inoltre dei rapporti personali tra il dichiarante la fonte diretta per inferirne dati sintomatici della Recon rispondenza al vero di quanto dalla seconda confinata al primo
La convergenza delle varie chiamate devono riscontrarsi reciprocamente i mattinieri individualizzante Ingrassia circostanze rilevanti del tema probandum
Infine l'indipendenza delle chiamate nel senso che non danno rivelarsi frutti di eventuali intese fraudolente e l'autonomia genetica delle stesse vale a dire la loro derivazione da fonti interne di informazioni diverse
La chiamata del relata di fatto presentando una struttura analoga la testimonianza indiretta mutua da questa almeno per quanto attiene alla valutazione dall'attendibilità intrinseca
Il metodo di verifica
Che implica necessariamente uno sdoppiamento della valutazione
Occorre verificare non soltanto l'attendibilità intrinseca soggettiva e oggettiva del dichiarante in relazione al fatto storico della norma della narrazione percepita ma anche l'attendibilità
Della fonte primaria di conoscenze la genuinità del suo narrato integra elemento di prova più significativo del fatto sub iudice
Nel caso in cui la fonte
Der del prelato pur non avendo un rogo diretto ne fa titoli tutti in considerazioni contestazione fornisce particolari precisi
Compatibili con il quadro probatorio già acquisito e non contraddetti per averla presi dalla fonte primaria con la quale intratteneva rapporti di frequentazione di confidenza
E se non sussistono ragioni sintomatiche di una comunicazione di notizia false
Può agevolmente ritenersi per consequenzialità logica
In base ad una consolidata massime di esperienza la corrispondenza al vero della confidenza extra processuale proveniente dal soggetto di riferimento anche se dal medesimo non asseverate in sede processuale
Dunque
L'operazione logica di verifica giudiziale della chiamata del relatore perché la stessa
Posso assurgere al rango di prove idonee a giustificare un'affermazione di penale responsabilità necessità inoltre di convergenti individualizzanti riscontri esterni
In relazione al fatto che forma oggetto dell'accusa ed alla specifica condotta criminosa dell'incolpato
Essendo necessario
Per la natura indiretta dell'accusa un più rigoroso e approfondito controllo al contenuto del narrativo della stessa ed alla sua efficacia dimostrativa
Tutto ciò detto in ordine criteri giurisprudenziali di valutazione delle chiamate in correità
Fonte dichiarativa per sua stessa natura ritenuta dal legislatore impura aborigene non poche affermarsi la piena attendibilità del narrato collaborativo offerto in primo grado certamente idoneo a resistere come già detto a tutte le eccezioni invalidanti
Sollevate da tutte le difese Cogliati di impugnazioni di quibus saggi Tour
Parimenti le fonti dichiarative ex articolo centonovantasette bis racconterà acquisite nel corso della rinnovazione istruttoria svolta innanzi codesta onorevole corte
Ha ricevuto pieno ed ampio conforto probatorio nel narrato resto innanzi il primo giudice dinnanzi codesto collegio come riscontrato positivamente dalle indagini di polizia giudiziaria del numeroso materiale documentale prodotto in atti
Sicché può pacificamente inserirsi sulla scorta delle considerazioni espresse nel breve excursus in diritto un positivo giudizio di credibilità e di attendibilità delle dichiarazioni rese da tutte costoro
Passa da adesso la parola al collega per iniziare diciamo la parte destro Enzo
Del presenti conclusioni
Facciamo cinque minuti proprio cinque minuti soltanto di pausa
Ci potrebbe sterile che tempi prevedete per potere organizzare gli impegni in ufficio io non più di mezz'ora venti trenta minuti
Molto difficile
Io non ho mai capito come funziona e mi avvio vittime ci sono volte in cui riesco a sintetizzare velocemente
Spero di nella peggiore più lunga delle poche sono due ore due ore meglio nella migliore un'ora un'ora e mezza va bene raccordo in Grazie lo ha cinque minuti di
Riprendiamo l'udienza al Colle con un
Allora chi prende la parola adesso
Io presidente prolifici
E allora passiamo al merito degli appelli io tratterò quelli
Degli imputati Subranni Mori e De Donno
Il tentativo è quello di esaminarli partitamente sia pure in sintesi
E ovviamente se concentrando
Sulle questioni più significative
Anche se
Devo dire
Quanto fin qui sviluppato
Ha di fatto investito tante delle questioni critiche sottoposta all'attenzione della Corte negli atti di Caramel cura sto attorno lo ha fatto
Cenno
Adesso
Riguardo all'incompetenza territoriale che ho motivo di appello Subranni
Se ne occuperà una valutazione complessiva di tutti i gravami che hanno analoga censura il collega Barbiera
Ugualmente con riferimento alla mancata partecipazione degli imputati all'udienza al Quirinale
Devo dire
Nella tratterà io ma
Gli appunti che ho preso
L'argomento in questione lo avrei anche trattato sotto il profilo della
Prova di resistenza nella misura in cui il ragionamento della corte
Mio giudizio può prescindere del tutto il ragionamento che porta poi la condanna degli imputati può prescindere del tutto dal contributo dichiarativo del Presidente Napolitano
E d'altra parte nella difesa il Subranni così come le altre difese non hanno fatto cenno ad argomenti che il teste Napolitano avrebbe potuto approfondire sui rispettivi imputati fossero stati presenti ed avessero avuto la possibilità di suggerire qualcosa al suo difensore
Ripeto se ne occuperà il collega Barrera ma per quanto anticipato se ne occuperà anche in modo approfondito l'Avvocatura dello Stato
Col terzo motivo allora difesa Subranni ha chiesto la rinnovazione istruttoria dibattimentale sostanzialmente contestando tutte le ordinanze ammissive o non ammissibile di prova documentale di cheratina
Con cui sono state accolte in tutto o in parte le proprie richieste
Ritengo che una sale specifica richiesta avrebbe dovuto essere più adeguatamente motivata lo state omnicomprensiva e non si confronta con le ragioni esplicitate anche sentenza alla Corte
Iran caso l'ampio spazio che poi la porta di Detassis di appello codesta Corte
Ha riservato alle richieste di rinnovazione dibattimentale leader del tutto il significato sostanziale di questo specifico motivo di gravame
Anche con riferimento alla diversa prospettata qualificazione giuridica del fatto contestato non trecentotrentotto uno duecentottantanove nella divisione dei compiti la questione sarà affrontata dal collega Barbiera
Neppure diciamo il corposo centrale motivo di merito con riferimento al quale ritengo doveroso sviluppare alcune considerazioni
Ritengo Superfly innanzitutto la
Insussistente rilevanza che la corte d'appello
Che la corte d'assise di primo grado avrebbe contraddittoriamente avrebbe riservata Massimo Ciancimino
La corte d'assise di primo grado ha sviluppato ampiamente saranno forse più di seicento pagine in violazione per ragioni di per le quali è stato sentito e che cosa ha riferito nel corso e che cosa ha prodotto il Massimo Ciancimino
Concludendo in modo lapidario che del dichiarazione dello stesso non si potesse fare alcun uso processuale per l'evidenza bella diciamo in attendibilità della fonte dichiarativi in questione
Tuttavia ha aggiunto una massima lei di comune esperienza
Nell'affermare nel dire dice attenzione però non è che però per una cosa che ha detto Ciancimino di per sé in quanto l'ha detta Ciancimino non esiste perché se noi aliunde nel contesto mo'degli atti a delle fonti dichiarative documentali abbiamo la conferma che un frammento del dichiarato recenti Nino corrisponde a verità questo non può essere escluso dal fatto che l'ha detto una fonte così bizzarre così poco credibile come Ciancimino mi pare una posizione abbastanza chiara condivisibile
E che quindi non merita la censura di contraddittorietà Ciancimino non è credibile non ama creduto nulla di quello che lui dice
Però questa affermazione questa netta presa di posizione su questo contributo di Kadima non deve condurre al paradosso che cose proviate aliunde e cioè a prescindere dalle risalenti di Ciancimino
Di Massimo Ciancimino debbano ritenersi insussistenze sol perché le ha dichiarate Luca
è sotto tale profilo quindi diciamo la censura formulata dalla Difesa Subranni non convince
La posizione del Subranni e speculare lavora già detto a quella del Mannino basta leggere il capo di imputazione inevitabile pertanto ripetiamo inevitabile trattare anche in questa sede la posizione del Mannino come nell'abbreviato Mannino è stata trattata inevitabilmente la posizione del Subranni
Nessun intendimento da parte di questa Procura generale di riscrivere un giudicato assolutorio
Tantomeno per rinnovare persecuzioni addirittura torturare come pure è stato scritto in termini offensivi diffamatori soltanto l'adempimento del dovere processuale di esprimere critiche ragionate nei confronti di una sentenza definitiva
Quando queste vene prodotte senza l'articolo duecentotrentotto bis e la prova dei fatti in essa accertati devono essere valutati ai sensi degli articoli centottantasette centonovantadue comma tre
Del Codice di procedura penale
E quindi devono essere valutati unitamente agli altri elementi di prova che ne confermino pone
Smentiscano l'attendibilità
Sita si tratta di nient'altro che l'esigenza processuale che deve essere rispettata dalle altre parte processuale che andrebbe rispettata anche da commentatori esterni per quanto possano essere digiuni delle norme processuali
L'esigenza di contrastare con la forza del ragionamento certe non condivisibili conclusione dei giudici dell'abbreviato Mannino ad evitare che possono essere valutate come elementi di prova in questo diverso giudizio è questa l'esigenza
Dobbiamo spiegare alla Corte perché non condividiamo certe conclusioni dei giudici della dell'ATO Mannino ad evitare legittimamente secondo la nostra prospettazione che queste conclusioni a nostro giudizio astratto
Possono costituire elementi di valutazione pregiudizievoli per togliere l'accusa da valutarsi da parte di codesta Corte
Per tali ragioni nella valutazione dei rilievi di merito dell'appello Subranni ma la medesima problematica si pone per i corposi
Ma Fortran fortunatamente gemelli
Appelli
Mori e De Donno per quanto possa essere agevolati portarsi alle singole conclusioni rassegnata la sentenza impugnata non ci si potrà esimere
Dall'esame critico delle diverse valutazioni espresse intendenza dei giudici dell'abbreviato Mannino una sostanza limitarci a dire condividiamo ciò che ha detto il giudice di primo grado
E quindi determinate tante quasi tutte delle censure formulata nel merito per le difese di Mori Subranni e De Donno
Ci affidiamo alle conclusioni rassegnate dal pubblico dicevate che ci sembrano convincenti convincenti non possiamo non preoccuparci tra virgolette doverosamente
Delle diverse conclusioni su tutta su talune specifiche su questione rassegnati una sentenza definitiva che agli atti
è
A a
Nel voler dare un contributo valutativo su determinati punti di fatto rimasti accertati in questa diversa sentenza definitiva acquisita agli atti non possiamo pure
Esporre le nostre valutazioni critiche ripeto il tutto è assolutamente fisiologico
Un furto in un la corte d'appello è quotidiana
La lettura
Di centinaia al giorno di atti di appello formulati avverso sentenza di primo grado nei quali senza per questo essere offensivi si parla di contributi contraddittorietà dimenticanze omissioni e quant'altro
E le vostre sentenze anche dell'appello possono censurare le valutazioni oltre che del giudice di primo grado anche la prospettazione delle parti
E così come le rose sentenze possono essere censurate per motivi che normativamente sono indicati come omissioni contraddizioni manifesta illogicità e quant'altro
Sono strumenti del mestiere se così si può dire
E non sono strumenti né di di di persecuzione né di tortura
Devo complimentarmi preliminarmente l'ho già fatto
Voce
Sull'atto di gravame Subranni complimentarmi nella misura in cui ho preso atto che si tratta di un atto di gravame
Formalizzato in pochi mesi dal una difesa che non aveva partecipato al giudizio di primo grado e che tuttavia riuscita accoglierei a sintetizzare
Difficilissimi che percorsi valutativi e del giudizio di primo grado formulando
Critiche Riserve diciamo in linea di massima
Pongo anch'io poi non lo condivido però diciamo è stato non difficilissimo o al Proci are e valutare l'atto di gravame in questione
C'è un modestissimo errore ma questo lo dico non tanto per segnalarlo quanto per giustificare gli errori di chiunque di noi partecipa ad un giudizio come questo
Si fa confusione tra la villa del mafioso Budokai non è ad Enna
Ma non è una pressione di toponomastica il problema che nella villa del bordo nei pressi della clinica arcobaleno di Palermo venne organizzata dal Commissione Provinciale di casa nostra
Che aderì alla prospettazione del capomafia Rina e qui riguardo alla dare corso
In previsione dell'ormai decidono ma ecco prevedibile esito nefasto della sentenza di del carrellata della corte di cassazione alla risposta violenta nei confronti dei traditori
E dei nemici storici di Cosa Nostra avvenne a distanza di qualche settimana in quello stesso contesto temporale Rino attiene analoga reazione da parte della commissione regionale di Cosa Nostra
Va sottolineata la circostanza perché non tutto ciò che è emerso ad Enna riguardo alle fonti dichiarative che hanno riferito di quella diverse riunione coincide perfettamente con ciò che è avvenuto invece a Palermo
Sì circostanza questa che ha indotto congruamente il giudice di primo grado
A dare una spiegazione del perché
Rina interloquendo a livello regionale allargato il campo rispetto a dinamiche di tipo di poter di tipo diverso rispetto a quelle invece sottoposto alla sanzione degli uomini della sua Commissione provinciale
Quindi a prescindere dal diverso loro dalla diversità esistente tra la riunione di ieri nella riunione presso casa Bubbico sono comunque non condivisibili le conclusioni in parte quale la difesa su Subranni
Che non tengono conto di tutti gli elementi valutativi va considerati dalla corte di primo grado e sono conclusioni pertanto che non possono essere condivisa
Abbiamo ripeto ancora una volta già esaminato alcune evidenti criticità della sentenza assolutoria della prelato Mannino prima fra tutte l'omessa valutazione del contributo dichiarativo del collaboratore di giustizia non lato Francesca obliterate del narrato da Onorato secondo cui anche il Mannino oltre che Lima venne convocato a rapporto
Dei vertici di Cosa Nostra
Presto poter Perla del Golfo di Terrasini la corte di appello della breve domani no potuto escludere che il mani non aveva alcun effettivo terrore di essere ucciso
Allo stesso modo la difesa del Subranni omettendo anch'essa di confrontarsi con il menzionato racconto dell'onorato ma anche con le testimonianze di Riccardo Guazzelli Nicola Mancino Antonio Padellaro ha testualmente
Ed erroneamente affermato che la circostanza che il Mannino nutrisse dei timori per la propria incolumità non può in alcun modo trovare riscontro processuale positivo o negativo attenendo al suo fuori interno
Ancora più sorprendente l'affermazione successiva dell'appello Subranni secondo cui l'aspetto che appare più rilevante
E che è rimasto del tutto indimostrato
E piuttosto se questi timori ove esistenti fossero stati portati a conoscenza dei carabinieri nella specie del Subranni
Ed è proprio questo l'elemento che si dà per provato pur in assenza di riscontri questa è la tesi prospettata dalla difesa Subranni nel suo atto di gravame affermazioni dicevo sorprendente perché omette di considerare tutti gli innumerevoli elementi di prova descritti al riguardo la Corte di Assise di primo grado
Al riguardo si vedono i paragrafi due tre sugli effetti dell'omicidio Lima i timori e le conseguenti iniziative dell'onorevole Collodi Romanino ed il paragrafo due cinque della sentenza di primo grado sulle conclusioni
Sul ruolo del Mannino quale soggetto sollecitatoria della cosiddetta trattativa Stato-mafia
In questa sede non possiamo ripercorrere tutti gli elementi di prova e tutti gli argomenti per ribadire le conclusioni cui è pervenuta la Corte di Assise di primo grado in questo procedimento
Non possiamo e dobbiamo stigmatizzare anche sotto tale profilo l'omessa motivazione nella sentenza di appello dell'abbreviato Mannino anche con specifico riferimento alle divergenze
Le dichiarazioni rese dei tre protagonisti riguardo all'incontri a tre fra contrada Subranni e Mannino
Queste circostanze
Sono rimaste inesplorate nel giudizio di primo grado sono circostanze note all'ufficio decorrente perché invece oggetto di valutazione nel giudizio dell'abbreviato perché questo perché nel giudizio in ordinario dove non compariva in Mannino
La necessità di di approfondire determinati temi che riguardavano la posizione del Mannino è stata limitata allo stretto indispensabile per potere per valutare la posizione dei carabinieri di Mez Subranni principalmente nel tentativo
I danni inevitabilmente non compie non
Non realizzabile in assoluto nel tentativo di limitare al massimo
L'invasione di campo da parte della Corte d'Assise procedente in primo grado nei confronti dei computate mutanti dell'Mannino
L'invasione di campo riguardo ai temi invece indossa stazioni innanzi al giudice dell'ordinario
Nell'impostazione accusatoria si contesta al Mannino l'interlocuzione riservata prima con il maresciallo Guazzelli e quindi con il generale Subranni e il dottor Contrada in buona sostanza si dice Mannino ha timore
Abbiamo dimostrato riteniamo in modo incontestabile che avesse veramente terrore di essere ucciso si è rivolto a Padellaro ha confidato in tre dalla sua
Anzi a alta nella Romanelli ferito anche al maresciallo Guazzelli e tramite questi al maggiore sul banco
E quindi dell'impostazione accusatoria si contesta al Mannino l'interlocuzione riservata prima con il maresciallo Guazzelli e quindi con il generale Subranni il dottor Contrada
Sono interlocuzioni occulte
Finalizzata all'individuazione di un canale diretto con i vertici mafiosi che avevano ucciso Salvo Lima ed avevano decretato la morte anche di Calogero Mannino
Per altro verso l'essere accomunato arrivi ma poteva essere pericolosissimo sul piano del rischio di indagini penali il rischio che poi si concretizzò posto che quel rischio si trasformò presto per il manico in tragica realtà
Superflue dunque le puntualizzazioni difensive
Oltre che della difesa il Mannino anche di quelle del Subranni del more del De Donno sull'esatta collocazione temporale delle minacce sulla loro consistenza sullo destinatari effettivi sullo scontato intervento gli organi inquirenti a partire dalla corona di fiori da finire dal comitato elettorale di Misilmeri ciò che conta è che il Mannino era terrorizzato ben poco rilevano le puntualizzazioni delle potenze difese
E che diversi organismi di polizia oltre che servizi di sicurezza lo indicavano come condannato a morte senza mettersi dal considerare
Che la stessa cosa lo riferiscono i pentiti che aggiungono altresì che si era già programmata la sua uccisione che si era passati alla fase operativa
E ciò che conta è altresì che il Mannino
Ha avviato un'interlocuzione riservata per discutere su sicurezza con un esponente dei servizi di sicurezza del calibro del dottor Bruno Contrada
Che sarà poi di lì a poco processato e condannato per il reato di cui agli articoli centodieci e quattrocentosedici bis
Il quale mise a disposizione i suoi servigi ed interloquì altresì con un esponente della polizia giudiziaria il generale Subranni la cui controversa ed opaca figura è stata descritta nella sentenza della Corte d'Assise
Di primo grado oggi in esame
Soggetti opachi delle istituzioni che mai formalizzano la denuncia ricevuta dal manico le operazioni investigative posta in essere
Se si tratta di operazioni investigativo di qualcosa di diverse quanto riusciremo ad accertare
Subranni a sua volta Tivoli fidati e subalterni Mori e De Donno che a loro volta di lì a poco presero contatti con il mafioso Vito Ciancimino
Questi da parte sua per il tramite dell'uomo di onore Antonino Cinà raggiunse il capo di Cosa nostra Salvatore Rina
Che così venne invitato a trattare con lo Stato per superare quella intollerabile situazioni sono parole del generale Mori di contrapposizione frontale del muro contro muro
Decretata condanna a morte alle mani già avviata nella sua fase esecutiva venne revocata
In un contesto argomentativo di questo genere assume rilievo e non me ne traccia nella motivazione della sentenza assolutoria del Mannino
La circostanza che il Subranni interrogato l'otto settembre del novantacinque ha confermato di avere incontrato il Mannino per parlare della sua sicurezza personale ma negato che a questi incontri avesse mai partecipato anche il dottore contrada
Così Subranni
Tale incontro mi fu sollecitato da Mannino e io venni contattato con urgenza tramite la sua segretaria
Nel corso del nostro colloquio Mannino manifesto soprattutto la preoccupazione della sua sicurezza personale in considerazione di minacce che gli erano pervenute non ho mai dedito quindi ancora una volta non ho mai incontrato Mannino insieme a Contrada
Subranni ha poi ribadito tale versione anche a fronte della lettura dell'annotazione contenuta nella gente a Contrada delle dighe e delle dichiarazioni rese dall'onorevole Mannino durante l'interrogatorio del Gip
Del quindici febbraio novantacinque affermando che Mannino conservasse sicuramente
Un cattivo
Non ricordo erroneo
Quella del Subranni è in parte qua
Nel ridente mendacio sul sul quale il Pubblico ministero di primo grado nell'atto di appello dell'abbreviato Mannino si è espresso in questi termini Subranni nega innanzitutto pervicacemente la partecipazione di Contrada questi incontri
Perché questa partecipazione nella sua ottica l'avrebbe resa ancora più anomala inspiegabile cioè se è una chiacchierata sullo in comunità come spieghi questa presenza ingombrante ambigua
Nelle gare questa partecipazione di contrada Palo Subranni finisce per scontrarsi abbiamo già visto innanzitutto con le annotazioni delle agende sequestrate a Contrada ma anche con un'ammissione su questo stesso punto sia di Mannino sia dello stesso contratto
Anche Contrada infatti interrogato nel procedimento a carico del Mannino all'udienza del diciannove luglio due mila testualmente affermato
Lo ricordo bene andammo insieme con il generale Subranni che allora il comandante del Raggruppamento operativo speciale del ROS dei carabinieri andammo a trovarlo onorevole Marina in via Borgognone
Sì mi sembra che era lì lo studio
Non ricordo se fu un'iniziativa New Delhi esuberanti e poi più avanti
Un altro motivo dell'incontro di un incontro mia con l'onorevole Mannino è stato per le minacce ricevute questo non ricordo bene se nel novantuno quando due comunque queste in questi due anni minacce gravi e serie preoccupazioni ricevute dall'onorevole Mannino
Su tali divergenti dichiarazioni e in particolare sull'ostinata negazione del Subranni della partecipazione del Contrada gli incontri con il ministro Mannino per discutere dello sicurezza personale
La corte di appello della prelato Mannino non ha speso una sola considerazione pur avendo a disposizione in ragione del rito tutti i verbali cui si è fatto cenno
Interrogatori del Subranni dell'otto settembre novantacinque e quello dibattimentale dell'uno aprile novantanove confermativo del primo del Mannino dell'uno marzo novantaquattro del quindici febbraio novantacinque del contrada del diciannove luglio due mila cui si è fatto riferimento sono indicati e punti sette otto e nove
Dell'indice negli atti esibiti alla corte all'udienza dell'otto luglio due mila diciannove
Ricordo
Per questi verbali non sono stati ammessi
E pertanto se ritenuti indispensabili ai fini della decisione chiediamo che vengono acquisiti anche nel corso di questa discussione
In ogni caso ed in conclusione davvero inaccettabile la conclusione della difesa il Subranni qui pagina cinquantasette dall'atto d'appello
Per virgolette sulle paure nutrite dal Mannino come detto non corre aggiunge sulla prova processualmente accettabile
Altra proposizione inaccettabile dell'appello Subranni e la seguente qui pagina cinquantasette ed è strettamente connessa alla vicenda mafia appalti che abbiamo già trattato
Dice la difesa Subranni sta di fatto che Mannino fu arrestato da personale del rosso nel dicembre del novantadue questo data è sicuramente sbagliata dovrebbe trattarsi del novantacinque nel dicembre del novantadue il ministro Mannino
L'ex da poco ex ministro Mannino era a Roma aveva da poco parlato con
Padellaro e di lì a qualche mese avrebbe invece parlato in termini più sereni con Minzolini
Sta di fatto dice la difesa Subranni che Mannino fu arrestato da personale del rosso nel dicembre del novantadue detenuto per circa due anni è sotto processo per un totale di anni quindici grazie ad indagini grazie di indagine rosso
La circostanza Belvedere si pone logicamente in senso opposto rispetto a quanto ritenuto in sentenza laddove invece si sostiene in più parti che il Mannino avesse rapporti privilegiati con il rosso con il suo comandante dell'epoca c'erano Subranni
Tali da suggerirgli di affidargli la sua sorte
Dice la difesa ma se lo fosse quello quello a mandato diciamo in carcere
Che senso ha che lo cita ipotizzare
Che lo stesso rossa è un rapporto privilegiato con il manico
E in effetti dette in questi termini può sembrare duro sosta nel contrario
E invece si tratta di proposizione difensive inaccettabile per le seguenti ragioni innanzitutto non è affatto vero che Mannino viene arrestato all'estro di indagini condotte dal rosso
Trattandosi di un compendio probatorio a carico del nominato ben più consistente perché caratterizzato dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia ed accertamenti effettuati da più di un organo di polizia su delega dell'autorità giudiziaria
Non ricordo o comunque non vale neppure la pena verificare quale organo di polizia giudiziaria è stato incaricato di dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere il Mannino un tale argomento è di mera suggestione
Discorso a parte merita la circostanza che in effetti il rosso dei carabinieri Antonio Subranni ebbe ad occuparsi anche dell'allora ministro ecologico Mannino nel contesto della così detta indagine Mafia e appalti
Ma al riguardo il discorso non è così semplice come lo ha inteso prospettare la difesa dice come
L'hanno indagato voi volete sostenere voi pubblica cui della pubblica accusa
Che lo proteggevano
Non è così semplice dice partiamo dalla circostanza che non a caso probabilmente non a caso la pura attenta difesa del Mannino
Che aveva a disposizione il provvedimento del Gip di Caltanissetta noto al giudice di primo grado della Bre dato Mannino ma non in atti
La difesa delle Marinaro omesso di produrlo unitamente alle numerose decine di altri atti che pure sono stati dalla stessa difesa prodotti nel primo che nel secondo grado del giudizio abbreviato
D'altra parte come già evidenziato nel corso
Di questa stessa mattinata la difesa del Mannino aveva sostanzialmente aderito alla tesi d'accusa sulla circostanza
Che la prima informativa su mafia appalti con con non conteneva il nome dei politici e fra questi quello di Calogero Mannino
Leggo dalla memoria difensiva del processo Mannino del ventidue maggio due mila quindici
L'altro tema sviluppato dal pm per dimostrare l'esistenza di un connubio tra Mannino e di carabinieri ci riferiamo in particolare a Subranni
Rilevatore della condivisione di scopi tali da cui sarebbe mando Prata iniziativa della trattativa è come abbiamo ricordato in precedenza quella della presentazione del rapporto conclusivo relativo all'indagine cosiddetta mafia appalti
L'argomento secondo la difesa Mannino pretenderebbe di rovesciare un dato processuale di chiaro segno difensivo l'esigenza l'esistenza di Schilling della il dato processuale di chiaro segno difensivo è l'esistenza di un'indagine del rosso nei confronti del Mannino fatto incongruente
Con la condivisione di strategie presupposta dalla costata dalla contestazione
Dimostrando asseritamente che anche in questa ipotesi rosse avrebbe cercato di coprire Mannino augurandomi nome in realtà non il solo dal momento che in una delle due versioni del rapporto mancava interamente la cosiddetta parte politica
Nella prima stesura consegnate magistrati diciamo la difesa Marino dà per scontata la doppia refertazione
Banalizza dicendo era l'altro l'informativa RAI
In ogni caso non non messo non era solo Mannino ma c'erano anche Lima
Nicolosi ma quello che è certo è che la stessa difesa Mannino Mannino non ha mai messo in dubbio che esistesse un informativa laico è un informe omissiva quindi è un informativa piena che è uscita però dopo le stragi
E dopo la rilettura di quei brogliacci di quelle bobine che erano state depositate in
Le considerazioni che seguono su tali generiche considerazioni della difesa Maniero già vanamente per rappresentate da questi uffici alla Corte d'appello che l'abbreviato Mannino
Rimaste del del tutto ignora
Quindi seguono alcune considerazioni
Punto primo
è nozione di comune esperienza la circostanza che nel corso di un'indagine
Si possa incappare attraverso l'intercettazione ad esempio ed una tale evenienza ingovernabile da parte di chi intercetta
In soggetti che non si potenzia la potessero essere coinvolti
Se così è io indago per caso su un soggetto quello cui no volevo arrivare
Il vero problema e allora di come l'investigatore si comporta dopo essere incappato nel nome che non immaginava in questo casi carabinieri di Antonio i carabinieri di Antonio Subranni nascosero per diciannove mesi all'autorità giudiziaria il nome del ministro Mannino si indagano
Incapparono per caso ogni solo per diciannove mesi costretti dalla fuga di notizie
E dal nuovo clima che si respirava
Poi dovettero tirare fuori quelle bobine che già quelle intercettazioni che già circolavano per i giornali e fecero un nuovo rapporto ma non si può sinteticamente dire come i carabinieri dell'osso che l'hanno arrestato voi pensate che fossero d'accordo
Lo hanno arrestato allora sotto l'hanno denunciato
Con un colpevoli Simo ritardo
Punto secondo il fatto che il nome del Mannino è stato tenuto nascosto unitamente a quello di altri politiche non rende la circostanza meno preoccupante ovvero meno disonorevole
Punto terzo
La difesa del Mannino non ha contestato l'esistenza di una prima stesura dell'informativa mafia appalti e quindi di una seconda stesura ma ha sorvolato su tutte le veci PPE gravissime considerazione sviluppate dal pubblico ministero di primo grado
Torniamo dunque la memoria difensiva Mannino il ragionamento proposto dal pm non convince per alcune elementari ragioni
La prima che abbiamo appena accennate che il nome di Mannino non era l'unico ad essere stato eliminato dalla prima versione l'affermazione che quindi fu fu la prima versione light
Del rapporto potesse considerarsi un atto di favore del rosso nei confronti dell'imputato è quanto meno umana e generica
è evidente continua la difesa Mannino che tale tesi non apprezzo logico e non consente quindi di convalidare la suggestione interrotta dall'accusa dell'esistenza di un ulteriore trama occulta
Tra Mannino e i carabinieri aggiungo io di Antonio Subranni
Ribadendo quanto ci ha rappresentato alla corte di appello della prelevato bagnino che non ha spesso al riguardo una sola considerazione
Perché non ero l'esatto contrario posto che la stessa difesa Mannino ha ammesso la circostanza che il rapporto mafia e appalti esistito una prima versione che bonariamente stata dalla stessa difesa definita Rai
Evidentemente per confondere dietro l'espressione scherzosa vostro ordinari già straordinaria gravità di ciò che è avvenuto che non poteva essere negato
Posto che è bene rimarcare che la prima versione dell'informativa consegnata nelle mani del dottor Giovanni Falcone piuttosto che l'Aic come definita dalla difesa doveva e deve ritenersi falsa più o meno abilmente falsa falsa per omissione indicativa di un palese favoreggiamento nei confronti di tutti quei soggetti e principalmente del ministro Mannino del quale vennero dolosamente taciuti gli elementi acquisiti nel corso dei le intercettazioni
Dei due anni precedenti
Per proteggerli tout court ovvero per proteggere le ricattarlo
Certo è che certi ciò che è certo è che il rosso del generale Antonio Subranni ha omesso per diciannove mesi di riferire alla competente autorità giudiziaria
Quanto era emerso nel corso dell'indagine sul conto della loro contentissimo ministro in carica Calogero Mannino
Ed è certo anche che il rosso dei carabinieri si determinano a denunciare anche il Mannino soltanto dopo la fuga di notizie peraltro in un mutato contesto politico istituzionale
Contrassegnato dal deciso abbia di Tangentopoli ma anche da un rinnovato interesse per i temi della legalità da parte della pubblica opinione e delle istituzioni sane del Paese turbate dalle stragi di Capaci ed in via D'Amelio
Vi è poi
Una ricostruzione anche da parte della difesa Subranni ma anticipo che sul tema si è molto dilungata
Sono molto al di lunga delle difese di De Donno
Morì negli appelli che definisco gemelli nella misura in cui pressoché integralmente l'uno ripropone l'altro
Hanno messo
Di valutare nella vicenda amento dei vertici del rapporto del DAP
Una circostanza decisiva
E cioè
Il contenuto delle agende
Del presidente all'epoca del consiglio Azeglio Ciampi
Che documentano al di là di ogni ragionevole dubbio quali fossero le ragioni di quel cambio al vertice
Di del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Vi è poi il sesto capitolo nel quale sostanzialmente alla difesa Subranni
Cerca di prendere le distanze differenziare la condotta del Subranni rispetto a quella dimore dei doni però la storia è unica
E la lontana la verità ogni frazione mentre Doni parcellizzazione
La catena di comando Subranni Mori e De Donno non può essere
Semplificata dicendo sì ma in quel momento
O il ruolo di Subranni non è stato ben definito in una struttura organizzata come quella del rosso di quei tempi è ben difficile ipotizzare che alcune determinate attività ovvero determinate missioni
Potessero essere fatti all'insaputa di chi era al vertice o comunque faceva parte di una filiera i comandi
Passo poi per sintesi all'appello del
Agli appelli Moro e De Donno per i quali sono stati poi presentati anche dei motivi aggiunti
Chiamo non c'è passaggio argomentativo della sentenza di primo grado
Che non sia stato oggetto di censura
Devo fare sinceri complimenti per lo sforzo profuso e per la completezza delle doglianze posto che nessun apparente smagliatura delle oltre cinque mila pagine è stata dimenticata
La tecnica espositiva è risultata particolarmente però difficoltosa perché intenda seguire lo sviluppo del ragionamenti
Ci si riferisce ai frequenti inviti a lettori ad andare a leggere previamente i richiami alle pagine di singoli documenti in gran parte provvedimenti
Agli atti dello straordinariamente complesso fascicolo processuale
Ciò al fine di meglio cogliere il senso e la portata delle singole contro deduzioni su specifiche questioni affidata ben determinati elementi di prova ovvero a considerazioni sviluppate in altre vicende processuali ed enucleate
Dal contesto argomentativo di provenienza
In generale i rilievi difensivi nel merito delle singole questioni ripeto pressoché tutte quelle affrontate e risolte dal giudice di primo grado
Si caratterizzano per la sottolineatura di un elemento di prova apparentemente contrastante ovvero per il richiamo a volte particolarmente corposo
Della diversa valutazione effettuata in merito alla medesima circostanza da parte di altro organo giudicante
Per una replica appena adeguate ciascuno dirà ciascuna delle centinaia di rilievi non sarebbero sufficienti neppure una dozzina d'udienza
Una significativa parte dei rilievi difensivi delle difese di Mori e De Donno afferenti il merito di ogni singola conclusione del giudice di primo grado
Così come di ogni singola proposizione argomentativa è stata tuttavia affrontata nell'odierno l'odierno requirente nell'esaminare le nuove emergenze probatorie
Nell'esaminare le questioni connesse aggiudicato assolutorio Mannino e nella seminare nel merito l'appello del coimputato Subranni
Il lavoro di replica il lavoro di replica e rilievi nel merito della difesa morì è stato sostanzialmente in gran parte già affrontato e lo stesso vale per De Donno
Ci si riferisce alle questioni legate ai tempi
E dal contenuto delle delle del deliberazione adottata dalla commissione provinciale di Cosa Nostra e poi a seguire a quella della commissione regionale in epoca antecedente alla definizione in Cassazione
Del cosiddetto maxi processo con la conferma delle condanne di centinaia di mafiosi che avevano confidato in una definizione meno gravosa
Al pregresso sistema bella aggiustata dei processi
Al quale l'ombra ben abituati gli uomini d'onore di Cosa Nostra
Pregresso sistema delle aggiustate dei processi
Che è stato ulteriormente arricchito nella sua verità storica
Dalla produzione delle sentenze a carico pronunciata a carico del notaio Pietro Fornaro che tentò vanamente di aggiustare
Una un processo relativo all'omicidio del capitano Basile
Che poi portò alla morte del presidente Saetta
E del presidente di sezione della Corte di Cassazione Corrado Carnevale
Alle ragioni della condanna a morte di Calogero Mannino
Per i suoi progressi rapporti con esponenti mafiosi che avevano evidentemente confinato nel suo aiuto e Carré stare un delusi ragione per la quale venne decretata la morte dell'allora ministro incarico
Al timore da questi manifestati di essere ucciso con particolare riferimento al colloquio con il giornalista Antonio Padellaro sul quale
Le considerazioni
Dell'Intel del difese di morì
De Donno
Sono sul punto specifico particolarmente evanescenti
Ed invece una tale questione
Il narrato
Del teste Padellaro
Aggiungerebbe
Invece estive deve essere invece estremamente valorizzato
Perché
Uno lei punti delle del del
Delle questioni centrali
Del processo
Nelle dichiarazioni rese dal teste Padellaro così come soprattutto negli appunti dallo stesso redatti immediatamente dopo aver collocato con il ministro Mannino l'otto luglio novantadue
La corte riprovando accertato che quegli appunti vennero memorizzati in quella data nel nell'archivio nel server disposizione del del che forche serviva il il settimanale per il quale scriveva Padellaro
Si dà atto che questi ebbe a riferire al giornalista Bari file queste cose
Mannino al giornalista a che con riferimento al maxiprocesso era stato raggiunto
è stata raggiunta una specie di accordo con il potere politico
Nel senso che Cosa nostra avrebbe tollerato la condanna di esponenti della mafia perdente da alcuni marginali della mafia vincente
Con la promessa che alla fine la Cassazione avrebbe vanificato hanno ogni accordo ogni cosa
Be che il Governo non aveva rispettati i patti posto che Andreotti aveva fatto approvare una serie di leggi repressive sci che Lima uomo di confine aveva garantito sulle buone intenzioni di Andreotti ma di che però non aveva potuto mantenere gli impegni e per questo era stato ucciso
Che lui Mannino era stato avvicinato della ricevuto pressioni affinché si battesse a favore di misure meno restrittive
Perché lui Mannino non aveva voluto cedere è G che per tale ragione si trovava nella lista nera dei condannati a morte
Affermare come fa la corte d'appello dell'abbreviato Mannino
O come sia pure con diverse tribù espressioni minimizzano le difese di Mori e De Donno
E anche con riferimento alle circostanze di cui alla lettera a eh FG si tratta di un'analisi sociologiche criminologica della mafia
è un'affermazione no all'evidenza illogico posto che si tratta all'evidenza di fatti ben precisi veri o falsi che siano è quello che
Padellaro
Scrive il pomeriggio dell'otto luglio dopo aver colloquiato con Mannino
E cioè che c'era stato un accordo tra Cosa nostra ed esponenti del mondo istituzionale
E la circostanze anche plausibile ahimè tenuto conto di tutta la porcheria che era all'epoca e in quegli anni la possibilità di aggiustare i processi
Che Mannino era stato avvicinato affinché si battesse per misure meno restrittive
Ed è circostanza plausibile perché Mannino per come descritto nelle sentenza di assoluzione nella sentenza con cui li si rifiuti getta la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione
Viene descritto come uomo dalle tante relazioni anche con esponenti mafiosi
Ai quali però non ha dato un contributo causale questa data dell'associazione
Però è plausibile che potesse essere avvicinata affinché si battesse per misure meno restrittive
Che il Mannino non aveva voluto cedere e in effetti il governo al quale partecipo Mannino
Ah partecipa a da dato corso è ha emanato provvedimenti particolarmente afflittive del per l'organizzazione mafiosa di questo dobbiamo darne atto
Ma è per questo che il Mannino
Secondo la prospettazione di Cosa Nostra
Tradisce le aspettative
E per tale ragione si trovava nella lista nera dei condannati a morte
Peraltro anche con riferimento alla dichiarazione del Padellaro e del suo appunto dell'otto luglio novantadue la corte di appello ha tralasciato del tutto di richiamare
Le considerazioni
E le conclusioni sviluppata nella sentenza
Pure acquisita ex articolo duecentotrentotto bis nel parallelo giudizio a carico del computato le mani
Perché questa è una costante
Nel giudizio
Abbreviato
Viene prima prodotto il dispositivo della sentenza di condanna
Del parallelo giudizio in ordinario poi viene prodotta la motivazione
A motivazione venne accettata in produzione perché da quella produzione
In relazione al contenuto particolarmente diciamo
Se è vero nei confronti della fonte dichiarativa Ciancimino il procuratore generale dice io relazione a queste considerazioni sviluppate da quel diverso dal diverso giudice che procede in ordinario
Ritengo che non debba essere sentito in questa sede il rinnovazione dibattimentale
Abbreviato Mannino il dichiarante Ciancimino Massimo come prima era stato stabilito
Perché
Quelle considerazioni sviluppate in quella sentenza sono particolarmente condivisibili e non dobbiamo anche in questa diversa sede processuale consentire un possibile inquinamento di questa fonte dichiarativa così squalificata
Quindi la motivazione è già agli atti poi a distanza di qualche
Udienza viene prodotta prima la definitività con riferimento a due posizioni e poi la definitività con riferimento a una terza posizione
La Corte però non ha mai la corte d'appello non ha mai chiarito in che termini la sentenza di primo grado di questo giudizio definitiva su tre posizione fosse stata acquisita nella diversa sede processuale
Cioè non ha mai detto l'abbiamo acquisita ex articolo duecentotrentotto bis come pure avvenuto e pertanto dobbiamo valutarlo
Ha semplicemente ha raccontato il fatto della progressiva acquisizione
E poi di tanto in tanto ho nella memoria che abbiamo depositato sono indicato detassazioni indicati ben individuabili passaggi ha citato a sostegno delle proprie argomentazioni
Alcuni passaggi anche abbastanza ampia della sentenza
Di primo grado di questo diverso giudizio che si celebrino Tina
Tralasciando invece del tutto non considerando tamquam non esset tutte le volte in cui invece le posizioni assunte su singole questioni dalla corte d'assise dell'Abbé dalla corte alla tavola dell'atto divergevano dalle con dalle conclusioni
Dalla conclusioni della Corte
Di assise di primo grado
Un solo esempio valutazione della credibilità della teste Ferraro
La Corte d'appello che l'abbreviato Mannino
E qui
Cioè
Prendo spunto da queste osservazioni per dare corso ad ulteriori deduzioni riguardo al agli appelli
Mori e De Donno
Accoltellare da Mannino dice la teste Ferraro è assolutamente credibile
Coerente nelle sue affermazioni disinteressata il fatto è che la valutazione della credibilità della teste Ferraro viene effettuata dalla corte d'appello della Brigata Mannino traendo spunto da uno soltanto dei cinque verbali che aveva a disposizione
E quel che è più grave
Non vi rendete conto dell'ultimo verbale quello del due mila dodici della teste Ferraro
Alla quale lì si possono una serie di domande dopo che le attività incoerente aveva di svelato il ruolo attivo della Ferraro nell'emanazione del famoso decreto
Che riguardava la nomina di Di Maggio vicecapo del Dap
Scritto decreto materialmente nella stessa stanza e la Ferraro
Disvelato dalle intercettazioni tra il presidente l'ha il presidente il vicepresidente del CSM Mancino e il segretario generale dell'appunto del Quirinale Loris D'Ambrosio
In buona sostanza pur avendo agli atti a disposizione cinque diversi interrogatori prende spunto da uno soltanto gli sembrano coerenti in effetti e prendendo uno solo sembrano Pinco coerenti disinteressati
E pur avendo agli atti la sentenza della Brera domani no che sulla credibilità e sull'apporto collaborativo della della teste Ferraro si dice diametralmente l'opposto non se ne cura completamente Crimi creando per voi giudici che avete quella sentenza definitiva con cui si dice una cosa elementi a disposizione diverse la necessità di prendere posizione eccetto a mio giudizio non potette acriticamente dire siccome c'è il giudicato che ci dice che la teste Ferraro è credibile Mendicino interessa di tutti gli elementi che in cui il giudice di primo grado ha sostenuto il contrario
E prendo atto di un giudicato che su tale specifico punto della su specifico punto della complessa vicenda
Mi affermato una c'è una determinata una determinate circostanze credo che questo non potete non potete farlo nello specifico sto parlando della Ferraro ma nello specifico potrei parlare anche della vicenda
E della
Dichiarazioni della signora Agnese Borsellino
Do corrente alle quali si è a lungo dilungato non soltanto la difesa Subranni manca la difesa di Mori e De Donno e cosa dice la signora Borsellino sia pure a distanza di anni dei fatti marito sconvolto ha detto che il generale Subranni era puntuto
Nessuno ha sostenuto che questa dichiarazione fosse sufficiente per ipotizzare che il generale Subranni fosse organico a Cosa Nostra
Più plausibilmente una tale espressione raccontata dalla signora Borsellino
è riferita al drammatico colloquio avuto col marito pochi giorni prima della morte stava a significare può significare soltanto che il dottor Borsellino venuta a conoscenza
Di determinate circostanze però hanno particolarmente turbato in quei giorni difficilissimi che poi lo condussero alla morte
Ebbe a pronunciare a mo'di sfogo questa espressione
Con ciò certamente non intendendo dire prossimi probabilmente che lo stesso Fossa formalmente affiliato è un'espressione di di di disprezzo e di presa di distanza io in maglia invece fu un giunto
Ora
La valutazione che ne fa la corte d'appello del giudicato Mannino è la seguente secondo me
Rogna per queste ragioni credo che venga banalizzata è enfatizzata la questione dice ma se Subranni e congiunto
Come dice Borsellino a voler seguire il ragionamento della pubblica accusa ma non era questo praticamente la pubblica accusa
Il generale Subranni in quanto pungente quindi quanto organico a Cosa Nostra
Avrebbe ben potuto contattare direttamente e mette sì pagato con i vertici di Cosa Nostra
Provenzano Rina in particolare ragione per la quale del tutto inutile
Era avviare il tortuoso percorso attraverso
L'interlocuzione con Vito Ciancimino Paul con Cina e quindi condotto Rina essendo organico a Cosa Nostra quale migliore opportunità potare era se non rivolgersi non dico alzando il telefono in neppure andando a trovare interloquendo direttamente
Ripeto è una banalizzazione
Comunque logica perché nessuno ha sostenuto in me può sostenere che sulla base dello sfogo del dottor Borsellino si possa dire che il Subranni era puntuto ma anche a concede e quest'che così fosse è nozione di comune esperienza che non è che soprattutto con i grandi latitanti per qualunque associato mafioso è possibile facilmente raggiungere il vertice
Per una chiacchierata
Sono tanti e tali di quegli schemi e di quelle protezioni che anche al solo pronunciare il nome è rischioso per un affiliato organico acquisiamo anche sotto tale profilo i i i rilievi critici su su tale testimonianza
Della signora Agnese Borsellino non colgono nel segno
Mi riferisco ancora più adesso ripercorrendo tutti gli argomenti già trattati
Che comunque coinvolgono le osservazioni sviluppata negli atti di gravami di l'interesse di morire su De Donno
All'interlocuzione del Mannino con il maresciallo Guazzelli e dal generale Subranni agli incontri serrate di Mannino con Subranni e Contrada per discutere del suo timori ma anche dell'anonimo denominato Corvo due
All'interlocuzione del De Donno con la dottoressa Liliana Ferraro negli uffici del ministero della Giustizia nei giorni successivi alla strage di Capaci
Al significato di questa interlocuzione così come dell'analogo interlocuzione del colonnello Mori con la dottoressa Contri
All'epoca segretario generale il presidente del Consiglio
Al dialogo e nero porto della dottoressa Ferraro con il dottor Paolo Borsellino nel corso del quale la prima riferì a secondo del cosiddetto rapporto mafia appalti
E fece cenno alla visita di De Donno e quindi di quanto da questi riferito sugli intrapresi contatti con Vito Ciancimino
All'Oscar su interesse mostrato al riguardo di tale incontro nero porto tra la Ferraro e di il
Dottor Borsellino scarso interesse mostrato al riguardo alla dottor Borsellino per come è confermato
Anche dal dal dal generale Mori in occasione delle sue spontanee dichiarazione
Rimando alla memoria già depositata ma su tale specifico aspetto
Vi è un'affermazione dei giudici dell'abbreviato Mannino che non può assolutamente essere condivisa
Mi riferisco alla circostanza che il dottor Borsellino
Venuto a conoscenza della interlocuzione dei generale Mori e del colon del colonnello Mori e del capitano De Donno con Vito Ciancimino
Avrebbe detto che andava bene così e che non avrebbe affatto disapprovato una tale
Iniziativa
è un'affermazione diciamo pesante
Grave
Che sostanzialmente
Fa dire
Al dottor Borsellino ciò che non ha detto
Cioè non risulta da nessun'atto del processo la circostanza che il dottor Borsellino venuto a conoscenza della visita a casa Ciancimino di Mori e De Donno abbia approvato e non abbia ha fatto disapprovato Renzetti
Montale affermazione diciamo non può essere accettata perché si basa sostanzialmente di lei sul nulla ma proprio a volere fare un'attenta analisi
Dell'elemento di prova da cui è stata tratta questa incredibile affermazione
E la risposta Carla Ferraro ha fatto
In occasione di un suo esame dibattimentale
Così scrivono a pagina sei centoventisette giudice della prelato Mannino
L'incontro col giudice Borsellino non era stato casuale perché pochi giorni dopo non oltre una settimana il dottor Borsellino aveva chiesto alla Ferraro di raggiungere lo portò a Roma ove era atterrato di ritorno da un convegno in provincia di Bari tenutosi a Giovinazzo
Ivi e lo porto io a Roma
Il dottor Borsellino appresso per bocca della Ferraro dell'iniziativa del rosso
E l'aveva detto senza particolari turbamenti e senza alcuna manifestazione di sorpresa che andava bene che ci avrebbe pensato lui
Questa è la sintesi questo è però il passaggio partirà seicentoventinove della deposizione dibattimentale dell'afferrato da cui ha tratto spunto la corte d'appello per formulare la sintesi tester riportata
La pagina lo citate quindi sto cito soltanto una domanda una risposta
Esattamente che il Pubblico ministero
Se lei ha riferito in che termini è riferita Paolo Borsellino di questi di quanto aveva appreso da De Donno sul rapporto sì carabiniere Ciancimino sì sì sì ho riferito
Ho riferito appalto di queste diciamo che mi pare di averlo detto
Non ci fu un commento particolare disse qualcosa del tipo va bene adesso ci penso io però diciamo non al meglio no almeno io non ricordo che mi disse qualcosa di particolare diciamo affermazione questa che combacia nella sostanza
A ciò che ha dichiarato spontaneamente l'imputato Mori che ha detto dice sì Borsellino si incontrò a Roma con la Ferraro e per quanto mi risulta si parlò di mafia appalti poiché mafia appalti nel
Lo dovrà chiarire in che termini
Poi si parlò anche della interlocuzione con Ciancimino questione alla quale il dottor Borsellino dice il generale ma non sembrò particolarmente interessato
Per come è facile desumere dalla lettura dalla trascrizione ed alla sintesi la corte di appello ha trasformato una locuzione priva di effettivo significato va bene adesso ci penso io
In un'affermazione netta su una questione di decisivo rilievo e cioè che il dottor Borsellino aveva detto alla Ferraro senza particolari turbamenti e senza alcuna manifestazione di sorpresa che andava bene che ci avrebbe pensato lui
Va bene ci penso io non significa affatto però condivido l'iniziativa ma significa soltanto va bene ho capito post passiamo ad altro
E la conferma del di questa valutazione
Vi sono come ho detto le dichiarazioni del generale morì
Uno scarso interesse
Che lascia presumere come in quell'incontro l'informazione che l'ha afferrata forno al borsellino di ciò che qualche giorno prima le aveva riferito a De Donno riguardo alla inviata interlocuzione con Ciancimino non deve essere stato per i particolari di feti particolarmente interessanti
Per cui si ribadisce non è dato sapere allora da cosa la corte di appello abbia tratto spunto per affermare che il dottor Paolo Borsellino fosse a conoscenza dell'iniziativa dei carabinieri di agganciare il Ciancimino quale confidente infiltrato collaboratore di calibro
E non soltanto della circostanza priva di reale significato riferitagli dalla Ferraro che il capitano De Donno era andata a trovare Ciancimino Marini più
Posto che la corte d'appello a addirittura affermato che lo stesso dottor Borsellino non avesse affatto disapprovato l'iniziativa degli uomini del ROS subito dopo la strage di Capaci di agganciare il Ciancimino quale confidente
Infiltrato collaboratore di Calì si tratta di una grave illazione fondata sul nulla
Penale perché attribuisce al dottor Borsellino che non può certo smentire un'opinione che lo stesso non risulta avere mai e stress
Quanto poi all'affermazione oltre ogni ragionevole dubbio che in quel preciso momento il dottor Borsellino si fidava ciecamente del colonnello Mori e del capitano De Donno sol perché a interloquire con gli stessi al di fuori degli uffici della procura
Per cercare di capire la posizione degli stessi rispetto a quella del suo procuratore capo in merito all'indagine mafia appalti
è affermazione quantomeno avventate
Tanto quella successiva secondo cui sempre dottor Borsellino si fidava ciecamente di pochi altri magistrati tra cui il dottor Ingroia in base a quali elementi
La Corte d'appello per l'abbreviato Mannino ha ritenuto di avventurarsi in affermazioni così nette iscrivendo i colleghi del dottor Borsellino tutti tranne pochi tre soggetti di cui il magistrato Polito rifiutato da Cosa Nostra
E non solo
Da Cosa Nostra diffidava non è dato comprendere
Resta evidente un modo approssimativo
Di esprimere valutazioni su fatti e circostanze particolarmente importanti diciamo senza un adeguato
In questi casi dovrebbe essere insuperabile
Quadro di supporto probatorio
Sto concludendo
Su tutto ciò che in queste tre giornate di questo che abbiamo già trattato
E che costituisce risposta ai rilievi critici nel merito
Di tante questioni formulata dalle difese morì De Donno
Le anomalie abbiamo detto delle indagini mafia appalti del alle ragioni della sostituzione di Nicolò Amato alla nomina di Francesco Di Maggio vicecapo del Dap nonostante la mancanza dei necessari titoli
All'importante se non anche al decisivo rilievo in merito agli avvicendamenti al dato che deve essere riconosciuta al contenuto dell'agenda del Presidente Ciampi
Quanto alle pronunce favorevole all'imputato morì ma non anche quindi al De Donno
Citate innumerevoli volte negli appelli o riesame siti uffici si riferisce alle vicende del covo della mancata perquisizione del covo di Riina abbandonato e della vicenda di mezzo l'uso ci si riporta le considerazioni sviluppate proprio all'inizio di questa requisitoria
Quando si è cercato di spiegare l'evidente contraddizione di gravi anomalie rimasti accertate ed affermazioni
Quando si è cercato di spiegare l'evidente contraddizione che sussista tra le gravi anomalie procedurali omissioni rimasti accertate
Ed affermazioni di chiaro segno contrario sul carattere addirittura lodevole e meritorio di certi comportamenti
Sulle altre questioni sollevate dal difese di Mori e De Donno
Credo che completerà
Il quadro
Il collega Barbiera trattandosi di questioni comuni ad altri imputati
Proseguendo nella parte destruens le conclusioni di questo ufficio e dalla minimizzando preliminarmente i rilievi procedurale pregiudiziale pensati da tutte le parti appellanti
Si osserva
Non possono trovare accoglimento le eccezioni relativa all'incompetenza territoriale e o funzionale per le medesime argomentazioni addotte dal primo giudice
Che si condividono pienamente e si fanno integralmente proprio da parte di questo ufficio dovendo solamente per ricordare in questa sede che l'omicidio in pregiudizio dell'onorevole Lima
Il primo con il quale si aprì la stagione stragista era stato rigidamente contestato anche il Provenzano nell'ambito del presente processo sitar radicare la competenza di quest'oggi
Analogamente vanno rigettate le eccezioni relative alla novità della sentenza per mancata partecipazione degli imputati richiedenti inverno il solo Bagarella all'udienza di audizione del presidente della Repubblica onorevole Scalfaro
Per le condivisibili argomentazione recettive
Addotte dalla Corte di Assise e non apparendo lesto nel caso di specie ius postulandi destra facoltà di porre domande in giudizio atteso che in iure civili solchi c'ero certa atto pro domo sua
E comunque anche alla luce del principio di diritto fissato seppure incidenter tantum dal giudice di legittimità con la sentenza quattro sette nove del due mila quindici
Secondo cui in tema di legittimo impedimento del difensore del difensore l'omesso rinvio dell'udienza determina la nullità assoluta degli atti
Soltanto nei casi in cui all'udienza alla quale il difensore non ha potuto partecipare in questo caso è l'imputato sia stata compiuta attività processuale rilevante e l'incidente sulla decisione finale
Circostanza questa che non appare essersi manifestata in tutta evidenza nel caso sottoposto all'esame di codesta Corte
Parimenti vanno disattese le eccezioni relative all'intervenuta prescrizioni per le argomentazioni già rese dal primo giudice e sulla scorta di quanto verrà argomentato in diritto UTIN fra in merito alla qualificazione giuridica del fatto
Anche l'eccezione relativa
Alla motivazione seppur atipica del decreto che dispone il giudizio non pare inficiare di nullità il processo di primo grado
Sia sulla scorta delle argomentazioni rese dalla corte di primo grado che alla luce del principio di diritto pacifico
Da ultimo sezioni unite
Ex Pluribus Cassazione quarantacinque due sette cinque del due mila e uno
Da ultimo ribadito dalla Corte di Cassazione con decisione ottantotto trentasei del due mila venti secondo cui non è abnorme il decreto che dispone il giudizio emesso dal giudice dell'udienza preliminare contestualmente a un'ordinanza che contenga valutazioni sulla responsabilità dell'imputato in quanto tale atto non determina stasi processuale
In motivazione peraltro la Corte ha precisato che onde evitare effetti pregiudicando ti per il giudice del dibattimento
La parte che vi è interesse posso le citare lo stralcio dei contenuti esorbitanti rispetto all'avvocato ingenui invio di più dei quali in ogni caso il giudice del dibattimento non può e non a tenuto conto
Discorso a parte meritano le eccezioni relative alla violazione del principio del ne bis in idem di quell'articolo centoquarantanove CPP
Sollevate distintamente CPP dell'imputato Bagarella con riferimento alle sentenze di condanna rese dall'autorità giudiziaria di Firenze Caltanissetta ed all'imputato Dell'Utri in relazione alla sentenza di condanna
Pronunciata dalla gi di Palermo per quattrocentosedici bis
Ed invero in entrambi i casi va osservato che pur potendo astrattamente rilevare ai fini del disposto normativo di cui all'articolo ottantuno capoverso da avanzarsi ricorrendo negli altri presupposti
Anche in sede esecutiva la fattispecie criminosa oggetto dell'odierna incolpazione risulta posta tutele presidio di un bene giuridico diverso differente da quello protetto dalle norme incriminatrici violate d'entrambi gli imputati nelle loro parallele vicende processuali
Essendo nel caso di specie
Quello di assicurare e garantire al normale funzionamento degli organi pubblici considerati come istituiti contro qualunque per come istituti contro qualunque perturbazione violenta o minacciosa
Di talché anche alla luce di quanto condivisibilmente affermato due primo decidente vanno rigettate entrambe le istanze
L'imputato Bagarella e molti inoltre si duole geneticamente oltre che dell'attendibilità delle chiamate in reità dal quale risulta attinto e di cui si è già detto in precedenza discorso che vale anche per gli altri atti di gravame anche del suo ruolo solo l'abbiam mente marginale ma che ex ad verso è stato ulteriormente corroborato dalle nuove acquisizioni probatorie che lo hanno lì dipinto come l'alter-ego di Totò Riina ed il più convinto assertore propugnatore della strategia del sangue
Quanto alle doglianze avanzate dalle domande avversate dall'imputato o Cina circa l'impossibilità che due dei suoi principali accusatori D'Amico Carmelo e Di Giacomo Giuseppe abbiano appreso le notizie riferite durante la loro comune di tensione nelle carceri Tolmezzo e Milano opera rispettivamente dal Rotolo Antonino Al Gore dal Galatolo Vincenzo il primo e dallo stesso Cina il secondo non ha trovato conferma nelle audizioni rese dalla dottoressa Della Branca e dal dottor siciliano in data ventisei settembre tre ottobre due mila dodici che anzi mi hanno sostanzialmente ribadito la possibilità
Ed invero la prima direttrice del carcere di Tolmezzo dal due mila diciassette ove prestava interrotta mente servizio dal mille novecentonovantaquattro ha confermato la possibilità
Di colloqui tre detenuti seppure in regime detentivo duro
E di fatti
La dottoressa della branca testualmente ha riferito pagina ventuno della deposizione della trascrizione i verbali d'udienza
Io non posso dire sì sicuramente poteva ascoltare ovvero la la gente la polizia penitenziaria detto la sorveglianza dipende dal tono di voce che eventualmente i due interlocutori usavano
Indi la stessa fa specifica domanda
Del procuratore generale la trasformazione a la salette dove c'era scritto box agente è stato trasformato in famiglia quando la testimone risponde rispondeva non ricordo l'anno preciso ma sicuramente successivamente all'epoca in cui vicina ed il Di Giacomo sono stati presenti
Quindi all'epoca in cui il cinema di Giacomo erano nelle due celle la stanza il box agente era indi dovere indicati in questa cartina la prima essere stata trasformata di essere trasformati in infermeria a cosa serviva questa stanzetta chiedo il procuratore generale c'era un magazzino ci tenevamo bevande materassi eccetera
Poi gli agenti continua la testimone non stavano sempre fermi lì camminavano osservavano poi magari dovevano scendere un attimo giù per le scale parlare con il coordinatore c'è la postazione della gente non è mai stati caicco
Espressa domanda al procuratore generale la dottoressa rispondeva la battitura del inferriate andava direttamente sulle inferiate poi con le mani controllavano Linde l'integrità della griglia
Queste fine due finestrelle che il PG
Quasi si toccano in teoria colloquiando nei pressi della stanza dove battere la possibile parlare senza essere ascoltati da chi c'era la parte opposta risponde la testimone se la gente non fosse stato in quel momento presente sì era possibile
Ed infine a domanda
Del PG perché dalla planimetria esibite per prodotta agli atti risulterebbe che si toccassero le finestrelle risponde la testimone ecco allora è probabile ripeto data la simmetrici tali tutto il contesto è probabile che le finestrelle fossero vicine
A domanda della difesa gli agenti erano presenti sempre ventiquattro ore su ventiquattro in queste postazioni di controllo la testimone la dottoressa la direttrice rispondeva di giorno sicuramente
Di notte non lo posso garantire
Perché di notte c'era meno personale in reparto e quindi non posso garantire oggi che ci fosse personale presente durante il turno di notte quanto meno presente per tutto il turno
Ed infine la domanda dalle postazioni di controllo degli agenti del reparto bit come lei ci ha poc'anzi indicato era possibile udire conversazioni intercorrenti tra Cina e Di Giacomo rispettivamente ciascuno alla propria cella
Risponde la dottoressa se la gente l'impostazione sì sicuramente poteva sentire
E comunque dipendeva anche dal tono di voce
Da ultimo ricordava che i bagni erano sicuramente dei detenuti di già come Cina erano sicuramente decenti
E che dei reticolati sicuramente dall'inizio dell'apertura del quarantuno le finestre delle stanze erano vicine successivamente però non mi chiedete perché non ricordo quando furono messo messe delle reti anche sulle finestre dei bagni
Nel periodo di Comune di tensione tra Cina ed unico chiede la difesa queste grate queste reti metalliche dei bagni erano state manomesse erano rotte o comunque per quanto lei ne sappia erano in perfetta efficienza la testimone rispondeva non ricordo
Ed infine la collocazione per un certo periodo in quelle due stanze che le ha ricordato poc'anzi per lungo periodo possono avere avuto delle comunicazioni fraudolente non lo posso escludere in maniera assoluto
Possibilità di contatti questi tra i detenuti confermati sia dalla documentazione prodotta nel corso del giudizio di primo grado che come detto dalla planimetria esibita alla peste prodotta al termine del suo esame dibattimentale
Parimenti il direttore di Milano opera dell'epoca dottor siciliano
Escusso innanzi codesta Corte dopo aver ricordato il percorso riabilitativo intrapreso dallo Schillaci autore di un vero pentimento anche soprattutto in senso morale
Ha difatti sostanzialmente ammesso la possibilità di veicolare flussi informativi tra detenuti presenti nello stesso reparto
Riferisce invero costruì
Letteralmente la socialità par detenuti in assenza di un procedimento d'intercettazione pagina undici della trascrizione del verbale d'udienza
In assenza di un procedimento d'intercettazione dell'autorità giudiziaria non è sottoposto al controllo
Ascolto il controllo è soltanto visivo quindi io non so se sta parlando della partita di calcio o altro ne sono tenuto a saperlo e un gruppo di socialità formalmente autorizzato e poi incontrarsi discutere di quello che ritiene in quel contesto
La sala socialità non ha il controllo continuativo perché è un momento in cui la norma consente alle persone di incontrarsi
La video sorveglianza all'interno dei corridoi del gabbiotti riprendeva pure all'interno delle celle del procuratore generale no risponde il teste siciliano
D'Amico Carmelo e Antonino Rotolo
Erano compagni di socialità le critiche il pubblico il procuratore generale se lo apprendo prendo dalla nota risponde il teste siriano dal tre marzo due mila e dodici
All'undici aprile due mila quattordici
Quindi di fatto confermando la possibilità di veicolare notizie tra un detenuto all'altro
Parimenti le acquisizioni probatorie raccolta a carico dell'imputato Dell'Utri come sino adesso sino otticamente rassegnate nel corso della lunga dettagliata e articolata requisitoria di questo ufficio
Hanno trovato ulteriore conferma nelle preparazioni del Riggio come da dettagliatamente ampiamente riscontrate e nella conversazione intercettata a carico dell'avvocato Pittelli allorché in data venti luglio due mila diciotto alle ore sedici e quindici progressivo numero dodici trenta del decreto l'intercettazione ventidue trentanove quattordici e cucito agli atti espressamente interno intercettato
Il Pittelli riferiva senti parlando col suo interlocutore senti sto leggendo questa storia che hanno riportato sul fatto quotidiano della trattativa Stato-mafia
Risponde l'uomo sì prosegue Pittelli
Berlusconi è fottuto Berlusconi è fottuto continua Pittelli però Dell'Utri e poi sono dice l'uomo e continua Pittelli ragazzi ragazzi Dell'Utri io lo so perché Dell'Utri la prima persona che contattò per la formazione di Forza Italia fu Piromalli a Gioia Tauro
Non so se ci ragioniamo tu pensa che ci sono due mafiosi in Calabria che sono il numero uno in assoluto uno e del vibonese l'altro di Gioia Tauro uno si chiama Giuseppe Piromalli
Evidenze queste che unitamente a tutte quelle emerse raccolti anche nel corso nel presente giudizio
Di secondo grado hanno indirettamente confermato il ruolo di veicolo attore del Dell'Utri del messaggio terroristico mafioso al governo della Repubblica
Una delle censure mosse sostanzialmente con tutti gli atti di gravame e quella relativa alla progressione accusatorie che ha caratterizzato molte delle propalazione accusatoria provenienti da chiamanti in correità
Ed in merito alle quali sono stati eccepite carenze di credibilità soggettiva e di attendibilità nel suo complesso in termini di apparente vulnus di specificità coerenza costanza e spontaneità apre
Cinghie dalle considerazioni in diritto di anzi svolte va osservato che più che dichiarazioni accusatoria resse progressivamente
Si verte in tema di narrato mai esternato in precedenza che solo in apparenza risulterebbe maggiormente inficiare il contenuto nelle proprio l'azione accusato nel suo complesso
Ma si badi bene il caso specifico di questi discetta i testi nella sostanza
Un dialogo illegittimo e illecito tra apparati uomini delle istituzioni statali costituite
E deviate ed esponenti di spicco della criminalità organizzata mafiosa
In tutte le sue articolazioni territoriali proprio a livello interregionale non può che creare una sorta di giustificata e giustificabile ritrosia del collaboratore di giustizia
Ad aprirsi nella sua integralità con l'interlocutore in inquirente
Magistrato e o investigatore che sia che sempre espressione delle istituzioni democratiche costituite
I teste fa sempre parte di quello stesso Stato le cui schegge impazzite hanno in troppi plesso una interlocuzione penalmente censurabile
Sicché appare pienamente giustificato
Il timore originario di svelare notizie indicibili
Di narrare verità inconfessabili
Di esporre fatti apparentemente incredibili non in una stretta accezione giuridica
Ma nel senso di grandissimo enorme straordinario e soprattutto nel senso di impossibile o molto difficile a credersi inaccettabile sul piano dell'intelletto e del giudizio
Assurdo inconcepibile inverosimile o come riportato nel dizionario enciclopedico italiano in senso iperbolico di cosa che per essere straordinaria eccessiva o singolare si stenta a credere
Ed è solo ed esclusivamente per questa ragione che si può spiegare come i collaboratori di giustizia di provate certificata attendibilità giudizialmente conclamata per questa sorta di pudore istituzionale
Che hanno reso dichiarazioni sulla trattativa Statham Stato-mafia soltanto in epoca relativamente recente
E comunque tempo dopo aver intrapreso il percorso collaborativo allorché c'è se ne parlava già a livello mediatico e non potevano pertanto più essere considerati dei mitomani dei visionari dei millantatori
Tutti i motivi di gravame da ultimo hanno sollevato eccezione in merito alla sostenibilità della condotta criminosa sub iudice sotto il paradigma normativa in contestazione
Ed al riguardo va osservato come condivisibilmente sostenuto dalla Corte di Assise di appello di assise di Palermo nel processo di primo grado con argomentazioni che questo ufficio di procura generale ritiene di dover integralmente condividere e far proprie
Che il reato di cui all'articolo trecentotrentotto codici sostanziale tende a tutelare alla libertà di autodeterminazione degli organi degli uffici pubblici da qualsiasi forma di quarta azione esterna manifestata con vis anche semplicemente morale
Ironia comunque a comprimere o inficiare condono il percorso di formazione e o estrinseca estrinsecazione delle scelte politiche lato sensu intese
Soggetto passivo del delitto e perciò che qui interessa il corpo politico rappresentato dal governo della Repubblica
La nozione di corpo politico è sempre stata alquanto controversa nella dottrina tradizionale che spesso ha stentato ad individuare gli organi riconducibili a tale previsione a differenza di quanto invece più semplice fare con le concorrenti nozioni di corpo amministrativo e giudiziario pure richiamate nel medesimo articolo trecentocinquantotto
In realtà però la difficoltà principale non va individuata nella nozione di corpo politico bensì in quella più ristretta di corpo come indicato appunto nella sentenza di primo grado laddove non vi è diretta corrispondenza con l'esplicitazione normativa terminologica degli organi dello Stato
Tuttavia con il termine di corpo non può ritenersi che il legislatore abbia inteso riferirsi genericamente ad ogni autorità organo costituito in collegio come si ricava dal successivo riferimento contenuto nello stesso articolo trecentotrentotto
Alla rappresentanza di Enzo e comunque a qualsiasi pubblica autorità costituita in collegio
In altre parole deve ritenersi che il legislatore abbia voluto prevedere una forma più specifiche grave di fattispecie di reato allorché il soggetto passivo sia non già un singolo pubblico ufficiale o più pubblici ufficiali congiuntamente
Bensì un organo pubblico costituiti in collegio e ciò evidentemente per la maggiore offerta si vita di una condotta delittuosa diretta verso autorità che per essere così costituita si identifica maggiormente con lo Stato
Se così è allora l'attenzione deve spostarsi sull'oggettivazione di corpo
Come politico e per quanto possa apparire tautologico e politico un organo che svolgo una funzione politica
Dovendo si fa riferimento a quell'insieme di determinazioni per mezzo delle quale sinistra lo Stato nei suoi vari settori di intervento in vista del raggiungimento di finalità di carattere pubblicistico
E che il governo possa e debba considerarsi quale corpo politico appare pacificamente recepito dalla migliore dottrina e giurisprudenza
Nel va ad escludere dal governo quale soggetto passivo della norma incriminatrice de qua la previsione di quell'articolo duecentottantanove Codice Penale
Atteso che la condotta prevista all'articolo trecentotrentotto e del tutta diversa da quella pulita dalla norma di cui all'articolo duecentottantanove
Ciò sia che si consideri il testo di quest'ultima norma come vigente all'epoca dei fatti
Per i quali si procede in questo processo che vi è più se si considera il testo della stessa norma come successivamente modificato
Dal momento che il nuovo testo non ha fatto altro che rendere più esplicita la perimetrazione della condotta incriminatrice non a caso intitolato attentato contro organi costituzionali contro le assemblee regionali
Ed è inserito per ciò stesso nel capo dei delitti contro la personalità dello Stato a differenza invece di quanto avviene per l'articolo trecentotrentotto inserito nel capo relative ai delitti contro la pubblica amministrazione
Sulla minaccia invero non vedi nulla da aggiungere essendo chiaramente esclusa dalla previsione di cui all'articolo duecentottantanove così come anche per il turbamento dell'attività dopo la modifica apportata alla richiamata novella le gettava richiamata novella legislativa
Viene invece da dire che gli atti violenti diretti ad impedire qui si riferisce l'articolo duecentottantanove sono cosa ben diversa ed in astratto meno grave dall'usare violenza ad un corpo politico come punito dall'articolo trecentotrentotto
L'uso della violenza al corpo politico richiede infatti che questo una sua rappresentanza la rappresentanza sia diretto destinatario della vis medesima subendone quindi le conseguenze delle persone nelle persone fisiche che lo costituiscono
Gli atti violenti cui si riferisce l'articolo duecentottantanove invece sono diversi da quelli che attingono direttamente l'organo costituzionale le persone fisiche che lo costituiscono
Ricomprendendo piuttosto tutti quegli atti oggettivamente violenti che comunque pur senza colpire direttamente l'organo costituzionale
Hanno l'effetto di impedirne l'esercizio e l'attribuzione
Sicché rileva che l'ambito di operatività dell'articolo duecentottantanove e diverso
Di quello che l'articolo trecentotrentotto con la conseguenza che non può in alcun modo utilizzarsi la previsione specifica all'articolo duecentottantanove per dedurre da questa che gli organi costituzionali tra i quali per quel che qui interessa di governo non possono ricomprendere assi nella nozione di corpo politico richiamata dal trecentotrentotto
Ad analoga conclusione si perviene ove si ragionasse contrariamente perché si per verrebbe ad una conclusione logica dei nazionale e che dunque sotto tale aspetto non può condurre che la nube ad una diversa conclusione della distinta operatività delle fattispecie criminose
Di cui all'articolo duecentottantanove trecentotrentotto
Sia pure nella partita parziale coincidenza dei soggetti passivi in alcuni organi collegiali tra cui appunto il governo per lo svolgono funzioni sia costituzionale Piepoli
Di talché deve ritenersi che si è configurata la fattispecie criminosa di cui all'articolo trecentotrenta trentotto nel caso in cui si è usata violenza o minacce al governo della Repubblica
Per impedirne in tutto in parte ed anche temporaneamente l'attività
O comunque per turbando il regolare l'ordinario funzionamento
Analogamente va argomentato in relazione alla configurabilità della fattispecie criminose di quattrocentotrentotto nel caso in cui la violenza la violenza la minaccia sino perpetrate nei confronti non già dell'intero governo
Riunito mani confronti direttamente o indirettamente anche per interposta persona di uno o più ministri e del Governo fanno parte poiché come dianzi sostenuto soggetto passivo del reato e l'organo politico l'organo pubblico dello Stato nell'integralità della sua composizione collegiale mediante la quale esercita le sue funzioni
Il reato in esame si configura anche quando la minaccia settori in direzionata nei confronti di un solo componente dell'organo collegiale
E non in presenza dello stesso organo collegiale riunito sia per ciò solo diretta acconti C&R l'intero organo collegiale allo scopo di impedirne lo turba nell'attività interpretazione questa ora rafforzata dalla modifica dell'articolo de quo ex lege tre il tre luglio due mila diciassette numero centocinque che ha inserito le parole ai singoli componenti dopo le parole corpo amministrativo politico o giudiziale
Di talché si configura comunque il reato previsto dall'articolo trecentotrentotto anche quando la gente
Vorrei volgendo la minaccia ad un componente eventualmente non in presenza di un organo collegiale riunito mira non già alla persona fisica del componente stesso
Ma al corpo politico del quale il componente fogli onde parte ed al fine di impedirne otto rubarmi l'attività
Orientamento ermeneutico questo fatto proprio anche dalla precedente giurisprudenza di legittimità recentemente ribadito la Suprema Corte con la sentenza cinquantasei undici del due mila dodici
Sicché nel rileva pacificamente la consumazione del reato in contestazione agli odierni imputati anche sotto il profilo subiti
Parimenti risultano comprovate le circostanze in contestazioni subartico di sette di là centocinquantadue novantuno ora quattrocentosedici bis punto uno comma uno trecentotrentanove e sessantuno numero nove CP
Ed invero come correttamente argomentato la circostanza prevista aggravante prevista all'articolo trecentotrentanove
Del comma dell'aver commesso il fatto in più di dieci persone riunite avente natura oggettiva pertanto estensiva
Vedasi al riguardo Cassazione trecentoundici novantanove del due mila quattordici ricorre quando il reato è commesso appunto da più di dieci persone e pertanto deve il suo spirito emersi sussistente l'aggravante nella fattispecie in esame di fatti
La minaccia a corpo politico contestate pacificamente riconducibile all'associazione mafiosa Cosa Nostra Nietzsche vertici Gelb deliberativi già di per sé composta da più di dieci persone
Trattandosi peraltro in questo caso dei vertici regionali e provinciali come hanno concordemente riferiti numerosi i collaboratori di giustizia escussi tra cui anche mal bagna Giuffrè Brusca
E più recentemente i collaboratori di giustizia cosiddetti Calabresi sentiti innanzi codesta Corte
Pertanto appare evidente
Che la partecipazione di un numero superiore a dieci persone
Sia stata efficacemente ed effettivamente percepita dalla vittima al momento la consumazione del reato
Circostanza fattuale che rileverà indubbiamente nella fattispecie de qua
Essendo stato ben chiaro destinatario della minaccia ed in primis al ministro Conso come risulta dalle audizioni dinanzi la Commissione parlamentare antimafia ma anche il presidente del Consiglio Ciampi come risulta dalle notazioni nella sua Genta
La sua provenienza dall'associazione mafiosa Cosa Nostra nella sua interezza con conseguente maggiore effetto intimidatorio e minor possibilità di difesa derivanti per la Vitti per le vittime del reato
Di fatti
Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante del quattro inconferente accertare se la minaccia sia stata deliberata contestualmente da più di dieci appartenenti all'associazione mafiosa nell'ambito di un'unica riunione ovvero se sia stata che vi sia se vi sia stato come non infrequente mentre veniva nella nelle dinamiche dell'autorganizzazione una formula pro informazione progressiva della comune volontà
E comunque in ogni caso alla fine raggiunta con la partecipazione di un numero certamente superiore a dieci associati con funzioni direttive e che poi sia stato ugualmente rappresentato al destinatario con la contestuale presenza
In quel momento di almeno dieci persone
Dal momento che come ha avuto modo di recente che osserverà suprema corte seppur in relazione all'altra fattispecie delittuosa nel caso di reato con commesso nell'interesse di associazioni di tipo mafioso la simultanea presenza di più persone
Necessarie a configurare la circostanza aggravante deve essere individuato in relazione ai primi momenti in cui viene realizzata la condotta delittuosa e dalla pluralità dei soggetti che interviene a contattare la persona sfere offesa
Esplicitando la natura collettiva dalla richiesta appunto provenienti da più sorgenti soggetti appartenenti al gruppo criminale
Secondo un recente orientamento emerso e consolidatosi nella giurisprudenza negli ultimi anni in relazione ai casi peculiari la così detta il suo sequestro missioni indiretta o a distanza
I test allorché la contestata la condotta estorsiva venga commessa con minaccia a mezzo lettera o telefono
La circostanza aggravante in questione non richiede per la sua sussistenza la necessaria compresenza simultanea di più persone riunite
Essa invece
è configurabile anche se la minacce la violenza siano esercitate da un solo soggetto
Essendo bastevole che la Rete vittima percepisca che tale prova condotta provenga da una pluralità di individui
Avendo tale fatto per sé e per sé stesso maggior effetto intimidatorio conformemente Cassazione trentacinque zero cinquantaquattro del due mila nove
Vale a dire ai fini della sua configurabilità
Non si reputa indispensabile l'accerchiamento dispensa abile l'accertamento in una prospettiva reo centri Ca'del requisito oggettivo dell'effettiva compresenza dei concorrenti al momento della commissione del reato bensì si ritiene sufficiente
In una prospettiva vittima o Centrica quella del requisito soggettivo Raffo del rafforzato metus ingenerato nella vittima
Ciò significa che il baricentro del giudizio di sussunzione dal fatto concreto nel tipo criminoso viene spostato dal comportamento materiale dei concorrenti presi in considerazione dalla norma all'atteggiamento interiore del soggetto passivo
Sicché se la con presenza fisica nel luogo e dal momento della consumazione del reato e pertanto in una prospettiva ermeneutica di tipo oggettivo risulta pacifica per talune fattispecie criminose
Come l'exemplum tanto mi reati di cui all'articolo seicentonove octies seicentoventotto seicentoventinove
Ex salterò a per talaltra dinamiche delittuose non risulta possibile richiedere nel suo concreto di venire la compresenza di tutti il corpo di tutti i partecipanti senza che venga meno per ciò stesso l'effetto più di personale e perciò maggiormente offensivo come percepito la vittima del reato
Quanto alla circostanza di cui all'articolo sette DL centocinquantadue novantuno ora quattrocentosedici bis
Con punto uno comma uno
Va osservato che essa non è esclusa dalla circostanza che il concorrente non faccia parte dell'associazione mafiosa
E agisca anche con l'intento di perseguire in tre un interesse proprio e che pertanto l'aggravante in parola si realizza anche nel caso in cui la gente persegua ulteriore scopo di trarne un vantaggio proprio dal fatto
Purché si accompagni la consapevolezza di favorire l'interesse della cosca beneficiata o della medesima organizzazione criminosa
Come pacificamente sostenuto dal giudice di legittimità
Tanto da potersi considerare ormai illustre eccetto un l'aggravante del qua ha natura oggettiva riguardante una modalità dell'azione rivolta ad agevolare un'associazione di tipo mafioso e pertanto si trasmette tutti i concorrenti
Sicché sia per la stessa genesi che per la per finalità della condotta esaminata inducono a ritenere integrato elemento oggettivo della suddetta aggravante nella condotta contestata a tutti gli odierni imputati
Analogamente può dirsi quanto il profilo soggettivo dell'aggravante mafiosa
Inverno il dolo specifico di colica abbia agito con lo scopo di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso che comunque abbia fatto proprio a tale finalità incontestabilmente insito del fatto che gli imputati concorrenti nel reato di minacce corpo politico
Stimolando il superamento del muro contro muro quindi l'indicazione da parte dei vertici Manfredo mafiosi delle condizioni per tale superamento si siano inevitabilmente adoperati ciononostante agendo non soltanto rappresentando sì il vantaggio che sarebbe potuto derivare per coloro che si temeva potessero essere vittima vende la vendetta mafiosa
Ma altresì per il vantaggio che certamente sarebbe in ogni caso derivato per Cosa Nostra nel momento in cui fosse venuta meno alla contrapposizione frontale
E la forte azione repressiva dello Stato già comminate nelle pesanti pene inflitte all'esito del maxi uno e successivamente con la strage di Capaci nelle misure
Anche di rigore carcerario contenute nel decreto legge adottato dal governo dalla Repubblica all'otto giugno novantadue
Va da ultimo ha detto
Che oggetto di spille esplicite specifica contestazione l'aggravante ex articolo sessantuno numero nove CP risulta di fatto concretizzata nell'esplicazione tutta la condotta criminosa oggetto nella presente vicenda processuale
Allorché uomini delle istituzioni apparati istituzionali deviati dello Stato hanno intavolato un illecita illegittima interlocuzione con esponenti di vertici già più agguerrita sanguinare organizzazione mafiosa per interrompere la strategia stragista
Può pertanto conclusivamente affermarsi
Che la celebrazione del precedente giudizio ha ulteriormente comprovato l'esistenza di una verità inconfessabile
Di una verità che è dentro lo Stato
Della trattativa Stato-mafia
Che tuttavia non scriminanti mandanti ed esecutori istituzionali
Perché come ha riconosciuto il presidente della Repubblica nel corso della commemorazione del vile eccidio della strage di Capaci il ventitré maggio scorso o si sta con la mafia o se complici non ci sono
Tutte le fiches sì quindi voi formalizzando le conclusioni si
Presidente il tema una nel Ratta correggere più si dice così
La scorsa udienza ho fatto riferimento a una circostanza
Serrata
Ho voluto verificare in udienza mi ero fatto trasmetterà la trascrizione delle conversazioni in carcere
Tra Rhine Lorusso quella del dieci agosto
Ho dato una veloce lettura ho riscontrato quello che mi ricordavo che mi era stato detto non ho letto male
E io non riesco a fare bene forse quando mi ci metto una cosa sola non due assieme quindi ho riferito una circostanza sbagliata nel frattempo avevo disposto anche a degli accertamenti che poi revocato perché da un'attenta lettura Tell unica che si può fare della conversazione entrambi nell'Opus risulta che è stato Lorusso e non Rina parla di un'agendina che gli sono sequestrarono intorno se questi dell'arresto e che invece non li sequestrati chiedo scusa alla corte a tutti gli interessati per questo errore andiamo alle conclusioni del presente
Giudizio
Per tutte le ragioni fin qui esposte
Chiediamo a voi giudici popolari giudice tutelare i questa procura generale chiede a codesta Corte d'Assise di appello di rigettare gli atti di gravame di confermare la sentenza impugnata nei confronti di tutti gli imputati
Una sentenza complessa e molto ben argomentata il cui principale pregio è stato quello di offrire un quadro di insieme per decine di vicende che danni suscitano interrogativi e sconcerto
Centinaia di prove dichiarative documentali e illogiche che esaminate congiuntamente restituiscono al lettore
Ma anche soprattutto recavano al popolo italiano nel cui nome la sentenza è stata pronunciata un complesso ma intellegibile Mosaico ed offrono quindi non tutte ma tante risposte
Per citare solo alcune degli avvenimenti tra quelli messi in ordine alla Corte d'Assise di primo grado un ordine agghiacciante ricordiamo innanzitutto l'incredibile mancata perquisizione del covo di Riina
Poi abbandonato per ragioni mai spiegate ferite ancora sanguinanti a distanza di anni per la Procura della Repubblica di Palermo
Per come è stata definita questa storia d'uno dei più autorevoli magistrati che ha vissuto e non ha neppure lui dimenticato quei giorni di incredulità e costernazione
Una volta scoperto l'incredibile esito beffardo di quella cattura
E sto per far dopo la determinazione rimaste motivate di uomini dell'Arma dei carabinieri e cui confronti però era in quei giorni incondizionata la stima e la riconoscenza per avere posto fine alla latitanza di più note pericoloso Dell'Atti tanti
Il principale responsabile di centinaia di omicidi le migliaia che dell'eccidio delle stragi che uno colpito magistrati e uomini e donne della Polizia di Stato
La mancata cattura di Bernardo Provenzano Mezzoiuso ed il ritardato sviluppo delle investigazioni nei confronti dei più stretti favore gli odori di colui che era il più noto che latitanti
A favore di attori che erano invece facilmente identificabili ci si riferisce in particolare a Giovanni Napoli
Ma anche l'analoga vicenda di Terme Vigliatore dove il grande latitante scampato alla cattura è stato il capomafia catanese Benedetto Santapaola
Protagonisti in tutte queste vicende il grosso dei carabinieri
Sono accadimenti che se vengono letti con visione unitaria come ha fatto il giudice di primo grado ci raccontano una storia
Storia che in questo giudizio di appello rimaste arricchita perché si tratta della stessa storia
Oltre che dalla suggestione della cattura in Piemonte di Balthus Di Maggio come qualcosa di costruito dai carabinieri del generale Delfino
Anche dall'inquietante sollecitazione rivolta al boss Vincenzo Milazzo da parte di esponenti dei servizi segreti per una sua piena adesione alla deliberata strategia stragista
Vicenda conclusasi a causa del riluttante atteggiamento del capomafia di Alcamo con la sua successione ed il barbaro strangolamento dalla giovanissima fidanzata Bonomo Antonella nonostante il suo stato di gravidanza ad evitare il rischio che la stessa potesse riferire agli inquirenti eventuali confidenze del suo uomo
Storia rimasta arricchita altresì dall'incredibile l'istituzione di tre telefoni cellulari e di un rilevatore di microspie al fedelissimo di Provenzano il già menzionato Giovanni Napoli
Ed ancora dall'incredibile vicenda umana e Di Pietro Riggio
Che si è messo a disposizione dei carabinieri della DIA per catturare il Provenzano ed è stato ricompensato con una denuncia dei carabinieri del ROS per associazione mafiosa con successive condanne ad oltre dieci anni di carcere
Una storia che non riesce a leggere soltanto chi non sa leggere o non vuole leggere una storia che però soltanto un capitolo di una storia più complessa che è quella dei misteri della nostra Repubblica
Ovviamente in questa sede ci dobbiamo occupare e nella vostra camera di consiglio di doverti occupare delle imputazioni formulate nei confronti di ben determinati imputati con riferimento ai fatti oggetto di contestazione
E sappiamo bene che nei processi hanno cittadinanza le prove e non anche le suggestioni
Ma la visione della storia nel suo complesso non è mera suggestione
E non è affatto fuorviante
Anzi al contrario è un doveroso di turisti uno strumento per leggere meglio i singoli accadimenti
Cogliendone il senso il collegamento e la continuità
E soprattutto contribuendo a di svelare l'animus che ha guidato le condotte dei protagonisti
Con le loro missioni e quindi gli aspetti cognitivi e volitive del loro agire
Del loro agire doloso
La sentenza impugnata ci racconta che c'è stata una trattativa con i vertici di Cosa Nostra avviata da uomini dello Stato gli imputati Subranni Mori e De Donno
Che si sono fatti carico
Autorizzati da chi non è dato comprendere certamente non dagli organi costituzionalmente preposti
Di ricercare un'intesa con il contro potere criminale di individuare un nuovo punto di equilibrio tra potere statale potere mafioso
Posto che era venuto meno quello che per decenni aveva garantito una convivenza per l'appunto tra la mafia e lo Stato
Quella sorta di coabitazione come l'ha definita il teste Luciano Violante
E la sentenza impugnata ci racconta altresì che questa trattativa una volta avviata
Ha innescato dinamiche di ancora maggiore violenza
E ancora maggiore violenza e di prevaricazione
Alla quale sono scampati coloro che in un primo momento erano stati individuati come politici traditori
E prima fra questi Calogero Mannino per il quale venne addirittura sospeso il progettato attentato già in avanzato stato di esecutivi se se l'esecutivo Riina che aveva dato l'ordine di uccidere diede infatti improvvisamente l'ordine di sospendere
Erano gli stessi giorni nei quali il boss corleonese riferiva compiaciuto i suoi sottoposti sodali assassini
Che quelli dello Stato si erano fatti sotto
Ed è quali Lulic capo di Cosa Nostra ancora in sella va fatto un papello di richieste grosso così
Poi i tratti tipici i trattati visti sul fronte statale individuano le puntarono sull'ala moderata e non stragista di Cosa Nostra
Quella meno violenta l'ha definita il ministro Conso che ha raccontato di aver espresso l'auspicio la speranza della che si comportasse in modo meno violento se lo Stato dava segnali di apertura al così e quindi così il ministro fece la sua parte
E così mentre Salvatore Riina Giovanni Brusca l'odierno imputato Leoluca Bagarella i fratelli Graviano esci di Giuseppe e Filippo ed altri deducibili vennero catturati
All'ozio Bernardo Provenzano evidentemente in adempimento degli impegni assunti venne assicurato una latitanza protetta che poi si è protratta per altri dodici lunghi anni
Nel corso del quale l'ozio ha governato con i pizzini il popolo di Cosa Nostra continuando nel suo affari e con poche decine di omicidi all'anno rispetto alle centinaia del passato
Continuando tuttavia a mantenere inalterati il controllo del territorio il terrore di intere popolazioni rimaste succubi dello strapotere mafioso della sua vigliacca feroce determinazione di continuare a comandare
La ditta latitanza di Matteo Messina Denaro invece ancora attuale
Contestualmente al passaggio dello scettro per dello scettro del comando da Riina Provenzano
E quindi contestualmente alla transizione dall'epoca della strage del muro contro muro secondo la felice espressione dell'odierno imputato Mario Mori
All'epoca della contrapposizione dialogante di una contrapposizione non troppo volendo violenta secondo gli auspici del ministro Conso
Le stesse menti raffinatissime che stavano nell'ombra il che governavano gli eventi muovendo le fila dei loro pupi hanno individuato i nuovi referenti sul fronte politico istituzionale così è nata Forza Italia
Che ha avuto successo e ha governato il Paese
Con l'entusiastica adesione di milioni di cittadini in assoluta buona fede dei quali in questa sede non si tenne in alcun modo mancare di rispetto
è doveroso rimarcarlo per rispetto della verità e per non offendere la sensibilità di chicchessia
Mai fatte rimasti accertati non possono
Essere nascosto neppure possono essere taciuti
Per non urtare la sensibilità di qualcuno che fu a torto sentirsi offesa perché la verità anche quelle scomode quando alla stregua delle prove acquisite devono ritenersi tali
Queste verità scomode devono essere raccontate ed accettata
E quindi bisogna anche aggiungere che tra protagonisti di questo miracolo elettorale di questa rivoluzione per certi versi gattopardesca per quanto riguarda la convivenza con il crimine organizzato
Un ruolo decisivo l'ho avuto l'odierno imputato Marcello Dell'Utri
Che nella fase di elaborazione di un progetto per la che nella fase di elaborazione di un progetto per la formazione di un nuovo soggetto politico progetto che sembrava un azzardo
E poi nella fase elettorale e quindi negli anni mille novecentonovantatré novantaquattro
Ha curato la tessitura di relazioni e poi la propaganda con Larrea con le realtà criminali di Cosa Nostra della 'ndrangheta
Alle quali evidentemente dovuto fare promesse implicite o esplicite promesse tradotti si richieste che poi a Bari colato al nuovo presidente del Consiglio
Il quale ci riferiamo a Silvio Berlusconi in questa sede processuale invitato a testimoniare dalla difesa dell'imputato Marcello Dell'Utri evidentemente per dire di non avere mai subito
Da Presidente del Consiglio dei ministri sollecitazioni da esponenti di Cosa Nostra attraverso il fidatissimo amico Marcello Dell'Utri
Se però avvalso della facoltà di non rispondere documentando
Lui e dei suoi difensori di essere indagato per le stragi del mille novecentonovantatré
E quindi di avere per l'appunto la facoltà processuale di decidere di non testimoniare
Comportamento processuale sia chiaro assolutamente legittimo
Che per un verso ha però lasciato tutti perplessi perché da un ex Presidente del Consiglio dei ministri e c'è da un uomo che ha guidato per quasi un decennio le sorti del Paese
Qualcosa di diverso ci si poteva legittimamente attendere piuttosto che far sapere al mondo di essere indagato per le stragi del novantatré e che per tale ragione si avvaleva della facoltà di non rispondere in un processo così delicato comportamento processuale assolutamente legittimo con il quale per altro verso è stato delegato com'era nell'auspicio della difesa del richiedente ogni sostegno processuale
All'amico di un tempo Marcello Dell'Utri ora in disgrazia non foss'altro che per riconoscenza nei confronti di chi si è fatto carico di curare l'acquisizione del consenso per la nuova formazione politica di Forza Italia sul fronte della criminalità organizzata
Acquisizione del consenso attraverso accordi e promesse evidentemente le rispetta
Se è vero come ha sostenuto la difesa che Marcello Dell'Utri non ha veicolato alcuna richiesta degli amici mafiosi all'amico Silvio Berlusconi divenuto presidente del Consiglio dei ministri
Se è questa la verità
Perché questi non avvenuta riferirlo a codesta Corte
A fronte tuttavia di un affresco tanto imponente di elementi di prova che documenta una lira di origine vuole dubbio che Marcello Dell'Utri già Dell'Utri già condannati in via definitiva per il reato di cui agli articoli centodieci e quattrocentosedici bis del codice penale ha sostituito Salvo Lima come uomo di confine tra Cosa nostra e le istituzioni dello Stato
Possiamo concludere anche in ragione del silenzio del Berlusconi che confermo ma il compendio probatorio descritta dalla sentenza di primo grado
Che effettivamente il Dell'Utri così come contestato ha trasmesso all'amico Presidente del Consiglio dei ministri le minacciose richieste del popolo della criminalità organizzata
Per quanto fin qui esposto si chiede dunque la conferma delle impugnata decisione nei confronti di tutti gli imputati appellanti
Molte delle questioni sottoposte all'esame di codesta Corte sono rimaste parzialmente inesplorata
Anche per la scarsa collaborazione di alcuni dei testi escussi ci riferiamo in particolare i testi Luigi Battellino Angelo Pellegrini Alberto persino ne ho parlato nel corso di questa requisitoria finale che si avvia alla conclusione da quanto abbiamo già detto ci riportiamo
C'è peraltro necessità di nuove investigazioni che i limiti e di tempi di un'attività integrativa di indagine nella prospettiva di lunga relazione dibattimentale in questo giudizio di appello non hanno consentito di sviluppare
Valuterà dunque codesta Corte se riterrà di condividere l'assunto che alcune questioni debbono essere oggetto di approfondimento così disporre la trasmissione degli atti al ufficio del pubblico ministero
Ci si riferisce alla vicenda la doppia gravidanza delle compagnie dei fratelli Graviano a ciò che avvenne al carcere di San Vittore con riferimento agli esposti terrapieno Filippo Graviano Giuseppe
Alla falsa segnalazione esiste utilizzata dal capo della polizia Parisi alla restituzione dei telefoni cellulari e del rilevatore di microspie satellitari alla moglie del mafioso Giovanni Napoli
Al mancato rinvenimento della documentazione relativa alla gestione del confidente il Pietro di John i primi diciotto mesi
All'anomala gestione di questo rapporto confidenziale alla denuncia dello stesso Riggio che il reato di associazione mafiosa quando era perfettamente noto all'organo di polizia giudiziaria che ha redatto una CNR che si trattava di un infiltrato
Il convincimento di questo ufficio requirente di secondo grado che non sarebbe giusto scrivere la parola fine su questioni non ancora definitivamente accertate per la loro esatta consistenza ringrazia
Allora
Resta confermata ma prossima udienza già Calenda nota per il quattordici
In giugno in questa stessa aula l'udienza sarà dedicata agli interventi delle parti civili
Si espongono i video collegamenti per la partecipazione di scansione degli imputati presidente non so se chiedo scusa per la toga ma pensavo sono andato anche al tribunale perché la prendo lì e sono rimasto sprovvisto
Volevo solo segnalare che forse potremo dare le indicazioni
Anche per essere poi certi difensori per organizzarci per le conclusioni
Sì infatti avevo invitato i diffusione innovare pervenire nel c'è una un'idea di massima
Diciamo l'abbiamo raggiunta allora io presidente Fabio Caserta per la Presidenza del Consiglio dei ministri e per la presidenza della regione siciliana
Sono pronto anche ora e ho pochi minuti comunque
Se poi mi rimetto punta le decisioni
In quanto tempo ritiene di poter contenere l'intervento io credo in dieci minuti un quarto d'ora presidente
Va be allora se già pronto
Egli ha per gli altri difensori di parte civile invece la prossima lutti concentrate al prossimo io presidente la prossima invece per i difensori degli imputati ma avente il quattordici c'è anche l'avvocato Cianferoni prenotato
Credo di sì mi pare che ha ha già rappresentato in questi l'avvocato Follini io confermiamo il ventuno come avevamo già da il ventuno giugno
Va bene poi via via lo potete quell'unica nella cancelleria a che per la difesa Subranni il dodici luglio
Il dodici luglio importante la raccomandazione rimane quella di non lasciare vuote le
Le udienze
Presidente
Per la camorra un parlato già con il collega Bono da questo rotta per dell'Utri noi ci concentreremo tra il quattordici e il venti
Di luglio si anche perché il professore padovani prima del Trentino un potrà beni rappers
Sarebbe comunque consigliabile
Trasmette in cancelleria queste indicazioni in modo che si può redigere un vero e proprio calendario va bene
E allora sentiamo per l'ultimo intervento
Si è
Presidente sono divisi della corte
Io concludo per la Presidenza del Consiglio dei ministri e la presidenza della Regione Siciliana
C'è adesione in primo luogo alle conclusioni dei pubblici ministeri per quanto riguarda le
Per le gli aspetti penali della sentenza per quanto riguarda invece gli aspetti civili insisto nell'appello che noi abbiamo depositato
E che già Lacorte conosce quindi su questo non mi soffermerò
Mi soffermerò invece molto brevemente come preannunciato dei pubblici ministeri sulla uno dei motivi d'impugnazione che è comune a tutti gli appelli e che viene sviluppato però in particolare dalla difesa dell'imputato Bagarella e che riguarda la nullità
Della dell'udienza del ventotto ottobre due mila quattordici tenuta sì al Quirinale
Gianna noi c'eravamo
All'udienza del due ottobre l'Avvocatura dello Stato si era aveva formalizzato la propria opposizione al alle istanze degli presentate dagli imputati Rina Mancino e Bagarella
Ora in seguito all'estinzione del procedimento per decesso dell'imputato Rina e alla soluzione dell'onorevole Mancino
Residua sul punto ovviamente la questione dell'istanza presentata dal da Bagarella
Quindi io concordo innanzitutto con quanto hanno detto i pubblici ministeri circa la prova di resistenza perché in nessun modo e stelle negli appelli nessuno degli appellanti ha evidenziato quale sarebbe l'incidenza di una eventuale eliminazione della prova testimoniale in questi in questione dal complessivo
Compendio può probatoria
Ma al di là diciamo di questa questione che riguarda appunto l'ammissibilità e la fondatezza di questo motivo di appello
Preme ribadire la fondatezza della cioè la correttezza piena correttezza della ordinanza con la quale la Corte di Assise di pane Palermo ordinanza del nove ottobre due mila quattordici
Ha rigettato le istanze di partecipazione
Tale ordinanza è fondata su due
Su due norme e che sono l'articolo duecentocinque CPP relativo all'assunzione della testimonianza del Capo dello Stato
E su quanto previsto dall'articolo cinquecentodue sempre del Codice procedura penale
Con riguardo all'esame a Dominique de nel domicilio dei testimoni
L'ordinanza poi in realtà è arricchita da una serie di considerazioni
Molto secondo me assolutamente pertinenti e corrette sulla impossibilità per il
Per la Corte di garantire sia la diciamo il trasferimento e sia la tutela dell'udienza all'interno del Quirinale in presenza degli imputati ciò per quello che è un principio cardine nel nostro ordinamento
Che è delineato in maniera estremamente chiara alla sentinella sentenza uno tredici della corte costituzionale e che il punto di riferimento per tutte le nostre difesa
In realtà la
L'ordinanza è pienamente corretta perché nel nostro ordinamento non vi è e non vi può essere un diritto alla presenza dell'imputato all'interno del turismo questo perché non esiste la possibilità che vi sia un diritto Square civile
Da parte dell'autorità giudiziaria all'interno dell'uovo dove si espletano nazioni del Capo dello Stato
Vorrei solo fare un breve excursus e ricordare come si arrivò
In primo grado a questa
Testimonianza vi fu una prima ordinanza che fu trasmessa dal dalla
Dalla corte di assise di primo grado al Quirinale sulla quale nella quale già il la la corte d'assise aveva escluso la presenza sia del degli degli imputati che del pubblico sulla quale fu acquisita la disponibilità del Quirinale una volta fissata l'udienza ecco in questi termini
Gli imputati di cui ho detto che non prima nominati presentarono un'istanza quindi in realtà niente tardivamente perché ormai incombente istruttorio ma esatto ma ciò che più rilevato è in un momento in cui ormai
Il termine erano stati assentiti dal Quirinale quindi dalla Presidenza della Repubblica e non erano più modificabili da parte della corte
Questo perché questo perché nel nostro ordinamento
La testimonianza del Capo dello Stato è soggetta ad un regime giuridico del tutto peculiare
Lo si ricava innanzitutto dalla lettura dell'articolo duecentocinque l'articolo duecentocinque indica come luogo esclusivo
Per l'assunzione della testimonianza del Presidente della Repubblica quello dove egli esercita le sue funzioni quindi il Quirinale
Sul punto nell'appello del Bagarella si dice in realtà che ai sensi dell'articolo duecentocinque comma terzo
Questa non sarebbe la sede esclusiva Maria un evidente errore perché l'articolo duecentocinque comma tre che prevede la possibilità di svolgimento presso altra sede si riferisce esclusivamente ai soggetti di cui al comma due cioè all'altre cariche dello Stato non certo a quella prevista dal comma uno dell'articolo duecentocinque cioè il Presidente della Repubblica
Ora l'individuazione della sede non è non ha un solo non è solo l'indicazione di un luogo fisico
Comporta anche un'applicazione di di di tutta la serie di tutti i principi che riguardano le prerogative e le funzioni del Presidente del della Repubblica
Questo perché il luogo del dove si svolge cioè il Quirinale
è un luogo coperto da una speciale immunità di sede ora io cito le parole della sentenza uno se interno tredici legata all'esistenza stessa dello Stato di diritto democratico
Ove nessuna estraneo autorità potrebbe mai fare eseguire può attivare il Petrocchi provvedimenti
Quindi l'autorità giudiziaria non avrebbe non ha poteri all'interno del Quirinale non ha poteri
Quindi nemmeno di imporre la presenza gli imputati o di pubblico
Ormai
La le in termini della testimonianza del Presidente erano stati definiti in quel modo
Né può dire sì come parco diciamo soprattutto è sempre la difesa
L'atto di appello dell'imputato Bagarella dire che questo sia una violazione di principi costituzionali posti a difesa
E i principi costituzionali legati ad un giusto processo in realtà nel bilanciamento degli interessi ci dice la sentenza sempre della Corte costituzionale uno tredici nel bilanciamento degli interessi tra
La tutela delle funzioni e delle prerogative del capo dello Stato
E quel del giusto processo nel giusto completo contemperamento di queste esigenze si trova proprio nel fatto che
La la difesa sia assicurata da Stasi è stata assicurata dalla presenza dei difensori
A nulla rilevando quindi il fatto che non sia stata ammessa invece la presenza delle parti
Pertanto chiediamo io rigetto anche di questo
Motivo di appello come di tutti gli altri
Chiediamo sempre
Ci associamo in pieno alle conclusioni della procura sugli aspetti civili invece chiediamo l'accoglimento dell'appello proposto e depositò a tal fine anche delle conclusioni scritte
Va bene grazie io allora con questo l'udienza di oggi è terminata quindi il processo è rinviato alla udienza del quattordici giugno in questa stessa aula dispongono i collegamenti per la partecipazione a distanza degli imputati nel settore