Festival dell'economia di Trento. Il ritorno dello Stato - Imprese, comunità, istituzioni. Intervista a Tito Boeri 

Ragnoli radicale e parliamo del Festival dell'economia di Trento finalmente giunto alla ripartenza cinque dal tre al sei giugno con oltre ci quei premi Nobel tanti ospiti per parlare di ripartenza e del ritorno dello Stato imprese comunità e istituzioni questo il tema al centro del dibattito ed è un piacere
Avevi direttore scientifico del Festival economista e professore Tito Boeri che piacere di averla qui su Radio Radicale
Ai piacere tutto nero e sarà ancora maggiore il fatto di avere finalmente presenze in A tre perché quest'anno ci sarà il pubblico nelle sale per noi questo è davvero qualcosa che ci riempie di gioia perché la bellezza di quel festival la partecipazione del pubblico
è un festival democratico insomma diciamo che come livello di partecipazione certamente non siamo secondi a a Davos sono questi altri incontri ma non è un intero comune diciamo un convegno a un'occasione per lei di e proprio una un un ambito in cui ci si confronta con con tutti perché si discute nelle strade nelle piazze
Questo è la bellezza di quel giorno tra l'altro come Radio Radicale possiamo testimoniarlo perché da molte edizioni seguiamo il festival proprio il modo di Bobo
Stanziale in via Trento quest'anno non sarà possibile ma insomma dal prossimo anno immagino
Torneremo a avere il nostro Corbelli interviste approfondimenti ma insomma siamo molto curiosi plus guai di capire come svolge lei che questo grande dibattito sul ritorno dello Stato ritorno dello Stato che in qualche modo è stato tirato per la giacchetta e in tempi di pandemia perché dalla sanità ovviamente allo stato sociale permettere insomma
Appunto anche gli ammortizzatori sociali di fatto universali in questo momento e ora anche per la ripartenza per organizzarsi e gestire e mettersi alla prova con il nuovo Pnr quindi con il Recco ove riprende richiesto il dato dalla dall'Unione Europea che ne pensa che succederà
La degenza o anche
No no non c'è dubbio che durante la pandemia c'è stato un nuovo protagonismo dello stato dell'intervento pubblico
Era una cosa giusta da farsi perché quando ci sono delle esternalità così forti cioè il comportamento di ciascuno viene ha in qualche modo intaccare il benessere di altre persone senza che ci sia alcuna transazione di mercato che siamo siamo al caso classico è quello per il contagio da pandemia sembrano mette la mascherina rischia di contagiare altre persone c'è bisogno che ci sia un intervento pubblico con delle restrizioni anche molto forti ci sono sembrate quasi delle violazioni delle nostre libertà professionale personali però tenete conto che in Paesi in cui queste restrizioni non sono state fatte e poi ci sono magari amaramente pentiti
Comunque adesso
Augurandoci di essere verso di vedere la fine del tunnel davvero di essere verso
L'uscita da questa terribile pandemia è indubbio che lo Stato un po'si dovrà ritirare ci dovrà ridare libertà di azione e farà anche un po'ritirarsi dal suo intervento in economia al tempo stesso e presumibile che ancora per un certo periodo avremmo uno Stato più presente nelle nostre economie quindi fondamentale che ci facciamo due cose primo che lo le amministrazioni pubbliche diventino inefficienti
Altrimenti questa presenza di rischia di diventare
Per noi intollerabile questo romanzo che vale molto per il nostro Paese dove e anche l'esame dei resti agli asset occasione persa perché
Attualmente esattamente esattamente l'Italia comunque un Paese che già delle amministrazioni pubbliche non particolarmente efficienti
E poi c'è certamente anche il fatto che noi a questo punto possiamo anche ripensare a dove senso dello Stato rimanga anche in modo il più superate stabile dove invece è auspicabile che ci sia una ritirata anche abbastanza Atitech come possiamo e procedere in questa ritirata
E siccome non è un problema solo italiano chiaramente lo discuteremo assieme a colleghi esperti e studiosi di tutto il mondo
Da cercano sempre di portare i migliori ricercatori e e ci confronteremo anche con loro sparse remota tutti i vari campi in cui è legittima
L'azione dello Stato a partire da quello della sanità partiremo tra l'altro proprio parlando dei vaccini del mercato dei bacini ogni ai con Kremer che Nobel per l'Economia proprio per anche per i suoi studi sul tema dei vaccini
E tra l'altro ne parleranno con ha solo semplicemente ma intera gira comminava buoni
Diciamo il mistico racconta alla ricerca del della multinazionale e produce i vaccini quindi avremo una discussione Smile GlaxoSmithKline e quindi avremo una discussione concreta ecco non lastra apro su cosa si può fare perché siamo tutti consapevoli del fatto che finché qualcuno non è posto al riparo facciamo tu in qualche modo in pericolo e quindi dobbiamo cercare di macinare il pianeta completa
Quindi bisogna procedere molto più rapidamente nelle campagne di vaccinazione in quelle aree del mondo che sono in grave ritardo dall'America latina all'India
Ai Paesi emergenti Africa è così come si può fare basta l'idea di togliere i brevetti serve togliere i brevetti località per farlo ecco questo credo che sarà per incontro inaugurale del festival sarà incentrato su questi su questi
Ci sarà e di parlare anche di alcuni temi che caratterizzarono la strettissima attualità parlavo prima dello stato pre tante per esempio questo grande esperimento e durante la pandemia di un unico grande ammortizzatore sociale universale che è poi un tema che riprendeva anche il suo collega poco fa
Sempre qui in radio Innocenzo Cipolletta sarebbe ora invece di renderlo forse strutturale universale e ovviamente permanente l'altro tema anche agita dibattito politico e nel paese le forze produttive per esempio blocco dei licenziamenti lì piano piano dello Stato a che velocità dovrà battere la ritirata
Sì sì parleremo senz'altro di questi temi ne parleremo ripeto non soltanto con riferimento al caso italiano
Personalmente ritengo che sul tema degli ammortizzatori sociali
Sia necessario ampliare la loro copertura questa è una delle lezioni che abbiamo imparato alla crisi perché in queste crisi sono stati colpiti soprattutto coloro che avevano poca copertura degli ammortizzatori sociali pensiamo ai lavoratori con contratti temporanei
Pensiamo ai lavoratori delle piccole imprese pensiamo agli stessi lavoratori autonomia
Che non avevano paracaduti
Di fronte ad una crisi che tra l'altro è stata immediata e molto forte
E poi pensiamo alle donne perché le vere Vincenzo nordiche del e la crisi sono state le donne soprattutto le donne al di sotto dei trentacinque anni per loro il caduta dell'occupazione doppia se non tenero Champions e gli uomini
E io credo che ci sia dietro a questo anche il fatto che hanno dovuto prendere sulle loro spalle responsabilità familiari ulteriori rispetto a quelle che già gravavano su di loro i figli a scuola sono stati spesso per molte donne qualcosa che le ha portate a rinunciare al loro lavoro abbiamo avuto studenti senza scuole e mamme senza lavoro quindi sono tutte cose che vanno affrontate non so se c'è bisogno di un unico strumento io ritengo che sia sempre auspicabile avere anche degli strumenti diversi che coprono le esigenze diverse però tra di loro devono essere chiaramente molto ben coordinati quindi senz'altro di questo parleremo
Al al all'al Festival perché è un tema credo di di di grande importanza e parleremo anche di cosa si può fare per affrontare le nuove disuguaglianze che sono state troppo per dalla pandemia che hanno in qualche modo esasperato un problema che già c'era era un problema di scarsa mobilità sociale cioè la difficoltà per mi pare nella siamo parte più bassa della distribuzione del reddito di certi non arrivano riapposizione quando si chiudono le scuole e si chiude il principale sociale
I lavori in remoto che io credo noi faremo ancora anche dopo diciamo la fase più acuta della pandemia perché molte imprese indebitate adesso cercheranno di tagliare i costi fissi spingendo molti lavoratori almeno per parte della settimana lavorare da casa questo è un ulteriore elemento che crea disuguaglianze
Dell'opportunità perché un conto è lavorare in una casa divenne dove lavori ancora oggetto da lavorare e non a caso con cui appunto
Uno non ha neanche uno spazio proprio per lavorare in isolamento in cui fa fatica a concentrarsi in cui magari a dei familiari che chiedono costantemente ora tu sei presente ti chiedono continuamente dire di essere di essere con loro nel collaborare in quelle condizioni vuol dire essere una condizione di svantaggio rispetto agli altri notevolissima
Secondo lei diciamo in attesa del messa a terra come si dice il brutto termine ma insomma quello ENEL delle comari Planet di tutte le sfide che riguardano il DG Italia ovviamente la lotta alle disuguaglianze il settore in linea le infrastrutture sono che saranno grandi protagonisti di questo piano
Questo ritardo sul sul blocco dei licenziamenti né come lo legge come un tentativo estremo di non leggere la realtà e di diciamo di ritardare il più possibile il conto finale di questa pandemia o anche un tentativo Alberto tentare di vedere se con la ripresa dell'economia qualche posto di lavoro si riesce a salvarlo
è un atteggiamento veramente miope perché non si può costantemente rinviare
Questo questo questo cambiamento perché qui si crea si scaricano davvero un effetto valanga e prese anche nelle condizioni migliori economiche migliori anche se dovessimo avere una ripresa un boom come qualcuno dice
Dovranno licenziare perché succede sempre che anche negli anni signori c'è un certo numero di licenziamento e sono circa trecentocinquanta mila l'anno
Hanno luogo quindi continuare a spostare lamentele o Augello sì poi la finale creare una congestione perché operano tutti insieme
E l'idea di tutte le norme che i regimi di protezione dell'impiego i costi dei licenziamenti
E quello sempre di indurre una certa gradualità nel non vogliamo che tutti negano licenziato solamente perché se no
Questi per queste persone erano veramente difficoltà a trovare un impiego alternativo Siliberto continuamente spostare Villari inviare raramente una una forma di miopia ed è qualcosa che fa molto male i lavoratori quindi io mi chiedo
Vero cioè il sindacato che che almeno quelle condizioni del sindacato che continuano a chiedere rinvii
Cioè forse sono dei leader sindacali che pensano di andare e andarsene giro di un mese di di di lasciare il loro incarico perché altrimenti è una o penso ma che invece questa cosa qui deve andare avanti all'infinito ma andare avanti all'infinito vuol dire uccidere un sacco di imprese perché passare prendiamoci che col blocco dei licenziamenti si riduce l'impatto occupazionale abbiam perso un milione di lavori
Quest'anno pur avendo il blocco dei licenziamenti più Stella dell'area OCSE dovete solo la Corea del Nord ovviamente atto una una una se non di questo tipo abbiamo non non sono stati più rinnovati i contratti e imporranno in scadenza non ci sono state assunzioni quindi alla fine cui
Del impacco lasciò sarà salato sarà inevitabile però insomma bisogna attrezzarsi per maneggiarli e a quel punto pagare dazio ad imporre quel gradualismo che si sta cercando in tutti i modi di evitare quindi
E qui una proposta come ho fatto ho detto cominciamo da liberalizzare licenziamenti nelle imprese che attualmente non hanno persone in cassa integrazione per gli esuberi rese che Orlando esuberi che magari qualche licenziamento lo dovranno fare certi nel corso del tempo però sono numeri molto piccoli e poi gradualmente ampliamola la platea fino a superare questo questo
I divieti
è insomma questo è un assaggio in questa piacevolissima intervista con Tito Boeri di quello che sarà ricchissimo dibattito immagino
Del Festival dell'economia di Trento davvero buon lavoro in bocca al lupo noi ci saremo in un altro modo ma ci saremo e seguiremo i vostri lavori dal tre al sei giugno a Trento anche in presenza ma potrete anche ovviamente seguire un po'ovunque sul sito dell'afasia dell'economia di trenta ma anche su radio radicale punto it tanti altri media che seguono questo importantissimo appuntamento annuale buon lavoro davvero
Grazie grazie