L'emiciclo di Roberto Bertoni - Genova vent'anni dopo

Genova vent'anni dopo
Qualcuno ha giustamente sostenuto che in quella vicenda sia stata la fine
Politica di una generazione una generazione che aveva appena cominciato allontanare
Genova è stata molte cose è stato il G otto è stato Carlo Giuliani è stata soprattutto la rivelazione di un'ingiustizia questo mondo non poteva andare avanti in quel modo il modello occidentale ha sbagliato già allora ma allora quei ragazzi fuori il risiko
E i tre ragazzi Risi cena anche lui Carlo Giuliani quindi noi cominciamo questa trasmissione sentendo indiretta
Una testimonianza che è stata registrata qualche tempo fa qualche giorno fa dai di Giuliani la mamma di Carlo
Allora mi
Ad oggi invece
Allora erano
E
Molestie
L'impressione
Sopra
Credo
Cioè avere
Inoltre
Però
Il
Oppure reagisce ecco io
Sono un bel presento i miei due ospiti di questa sera Giovanni Russo Spena ex presidente dei senatori di Rifondazione Comunista Simone Johnny che dai fondazione viene adesso parte rileva articolo uno ma buonasera entrambi Pato Giovanni allora
Come ha visto la vera come visse uno che ne ha già viste diverso in quei giorni di luglio del due mila uno
Per anzitutto lasciatemi dire che ho ho sentito con molto affetto a e di
Il
Hirai disancorato sa che sulla mia scrivania Viera targhetta non di Carlo Giuliani che mi ha regalato cioè la targhetta che noi avevamo messo nella nell'aula nostra al Senato che poi il Senato ci costrinse a togliere l'abbiamo conservata
Qui a portare a casa lei innanzitutto io ricordo
La capacità del movimento di costruire un ciclo di soggettività alternativa cioè non movimento non era solo come è stato detto una una relazione politica e società
Ma è nato ad un'altra idea della politica NATO idea dello sviluppo insomma io non vorrei adesso soffermarmi esclusivamente sul sull'uccisione di Carlo Giuliani e sulla repressione del movimento amara
Mi chiedo perché pure presso il movimento il movimento pure presso perché era riuscito in qualche modo a indagare sulle cause
Della globalizzazione liberista movimento di grande livello anche culturale che era riuscito a mettere in crisi strutture internazionali pensa da da bruttino un sommovimento che era nato a Seattle sia diffuse un po'in tutto il mondo
Passata attraverso attraverso Napoli
Dove la sperimentazione della repressione già era stata molto forte dove andammo io ero parlamentare appunto all'epoca andammo fuori dalla caserma Ranieri di Napoli con il movimento con i centri sociali
Uscivano ragazze nei ragazzi che dicevano di essere stati appunto torturati e che prima di uscire avevano dovuto baciare
La figurina di Mussolini cioè noi ci accorgemmo allora forse erano stati distratti Roberto in un primo momento Franco Gemmo allora che come dire dalla lotta che avevamo fatto di sindacalizzazione della polizia
Erano passati anni in cui la formazione l'impunità l'immunità del potere
Le catene di comando
Che non si riusciva in qualche modo a colpire avevano trasformato settori interi dei poteri militari e della polizia attraverso anche forme di depistaggio che che poi la categoria classica
Di tutto lo stragismo e di tutta la repressione italiana era riuscita a trasformare una parte di questi poteri militari in poteri repressivi di un movimento che evidentemente faceva paura
E non dimenticherei nemmeno che scoprimmo allora no forse noi garantisti pochi di Antigone ma insomma scoprimmo allora che era sistematica all'interno delle carceri la tortura e poi abbiamo visto i casi successivi ancora oggi vi sono dei progetti in corso siamo riusciremo a portare avanti anche a livello nazionale anzi impulso molto anche dell'Unione Europea una legge per quanto mediocre a mio avviso una legge sulla tortura eh insomma come dire il Gegè nove e la repressione di Genova
In qualche modo è stata metafora di una narrazione che veniva da lontano
Che la trasformazione del potere dall'altro in senso autoritario una sfera una sorta di posto democrazia e nazione dall'altra parte la forza di un movimento molto pervasivo che nello stesso tempo critica rimanere
La globalizzazione liberista e come dire avevo un'altra idea anche del dello sviluppo e dei modelli di sviluppo questo mi sembra non ci fermiamo segue perché lo consideriamo
Simone ma a questo punto cosa ha spinto un ragazzo che all'epoca diciassette anni apprendere decide di partire per un'esperienza insomma c'erano stati dei mesi precedenti c'erano state avvisaglie
Pesantissime si diceva attiveranno liquido o addirittura tossico insomma c'era stata una campagna terroristica nei confronti della manifestazione del dei cosiddetti no global a Genova perché in quel certo di andare ugualmente
Ma il bisogno essi parte di un movimento che aveva ragione
Il bisogno di essere nel posto giusto
Nel posto in cui i tuoi valori i tuoi ideali cui principi ti chiedevano Job legavano a stare
Ed è strano insieme ad una grande comunità politica
Che che all'epoca percettivi come un soggetto realmente in grado di trasformare le cose saranno in la la stupidità o la la ingenuità dei diciassette anni però sentiti a livello di pelle la la bellezza e la forza di essere parte di un grande collettivo io mi ricordo un movimento che mai grado questa campagna
Terroristica mediatica di contro informazioni di delegittimazione del movimento mi ricordo un movimento che era grande che era vasto che era unitario
Che come diceva Giovanni prima teneva insieme da Pax Christi a Mani Tese dal tempi anche modalità di Lilliput da dagli ambientalisti agli internazionalisti tutte le risme e noi eravamo una parte importante di quel di quelle di quel mondo e avevamo ragione perché se noi confrontiamo i testi
I documenti i contenuti del nostro essere parte di quel movimento all'epoca e li confrontiamo immettiamo alla prova dei fatti dei vent'anni che sono seguiti non possiamo che dire che avevamo ragione nel vedere un capitalismo neoliberismo che stava in maniera onnivora
Mangiando sì l'umanità la la giustizia e anche un principio di pace e di eguaglianza nel mondo insomma quegli slogan un altro mondo è possibile
Voi G otto sei miliardi secondo me sono ancora oggi slogan che hanno colto il punto che hanno colto nel segno quindi la mia partecipazione era quel ripeto di un ragazzo
Pieno di come come spero di essere ancora adesso pieno di ideali e pieno di di valori ma che non poteva che essere lì che e che quindi non poteva avere paura la paura l'abbiamo scoperta lì la paura
La nostra generazione la la la conosciuta
In quei giorni quando siamo partiti eravamo vergini eravamo davvero ecco
China il sentimento veicoli richiamo all'attenzione Giovanni perché giovani potrebbe essere puramente due pareri e io chiedo Haidi Giuliani a un certo punto le chiedo appunto della paura
Tra le varie
Più
E allora
Ecco Giovanni Russo Spena prima parlavamo di modello di sviluppo nel due mila uno è nata da dieci anni Rifondazione ha finito da dieci anni il Partito comunista oggi siamo in eredità
Voi lo dicevate chiaramente dopo il crollo del muro di Berlino il modello liberista ci porterà nel baratro ma quali erano nel governo abortì con l'altra sinistra quella diciamo che aveva abbracciato il capitalismo e appunto anche una globalizzazione che all'epoca era forsennata
C'era all'epoca c'erano le code davanti a Tony Blair
Sì noi veramente nascevano come movimento da Rifondazione comunista come Bernard ricorderete donatore i nostri ascoltatori certamente quando in qualche modo con la svolto che piana dopo la caduta del muro dopo la fine dell'Unione Sovietica
Te si mise di fatti Partito Comunista sotto le macerie del muro come dicemmo allora e soprattutto io io veniva da un'esperienza di nuovo sinistra era stato segretario ero segretario di Democrazia proletaria
Nel colsi e commenta antichissimi compagne tante compagne la possibilità di una di un insieme di cultura di percorsi politici che non sempre riusciti fra loro a contaminarsi al contattarsi per costruire un movimento plurale articolato
Di provenienze anche molto diversificate dal punto di vista era stato sempre per la nuova sinistra perlomeno Canossa patinoire sinistra c'erano la sinistra
Che propugnava appunto comunismo libertario non settario il rapporto con il partito comunista che era un partito non è l'attuale Pd era un partito importante come tesserati come come capacità di essere all'interno della Fassa operaia
Della società
Il grande problema cioè un rapporto dialettico a volte di contrasto
A volte anche su alcuni punti progettuale di programma diverte anzianità comune ecco noi scegliemmo a quel punto di confluire ai insieme a una parte del partito comunista e dirigenti Partito Comunista a tanti sindacalisti che poi entrano successivamente
Penso Cossutta poi penso successivamente anche a Ingrao che non entrò nel primo momento ma penso alla alla splendida relazione ad arco di Lucio Magri
La Cei in qualche modo li nasceva un movimento nasceva un movimento che lui definiva i termini
Della politica cioè rimetteva all'ordine del giorno la ricerca politica senza abiurare al nonno appunto comunismo cioè ritenendo che il comunismo potesse essere ancora o un'ideologia intesa in senso non settario per la ricostruzione di una formazione sociale e di una logica alternativa di modello di sviluppo io voglio ricordare soltanto questo dato autobiografico
Conclusiva la mia relazione di scioglimento
Democrazia proletaria con un ossimoro si scioglie in morissi ricordarci stabiliamo con malinconico entusiasmo ecco credo che avessimo credo che avessi ragione permettete aveva su questa civetteria
In questo senso cioè malinconico perché c'è per un'esperienza di una sinistra è stata un'esperienza si era partita sostanzialmente anche attraverso fasi difficilissime pensate cos'è stato per noi garantisti cos'è stata la contro inchiesta nel sessantanove dopo dopo l'arresto di Valpreda pensata cos'è stato il passaggio attraverso i tentativi di colpi di Stato fascisti pensate cose sta sono sorso Stati cosiddetti anni di piombo il passaggio
Attraverso insieme a ferraioli a Manconi a Rossana Rossanda quando Coscioni ma Antigone né con lo Stato né con le BR insomma ramo passato attraverso fasi difficilissimi ed aspre
Ma trovo il Gip invece in Rifondazione Comunista noi trovammo un modo per ricostruire un'idea della politica per rimettere all'ordine del giorno reca
L'idea dopo tanti anni dell'alternativa del nuovo modello di sviluppo e così via
E mi pare che soprattutto in via Genova Rifondazione Comunista espresse espresse con forza la sua infermità ai movimenti alla sua capacità di essere soggetto organizzato ma non settario
Ricche di Husserl appunto cogliendo la grande innovazione del movimento scrisse in quegli anni anzi in quei mesi
Rifondazione comunista sta in un movimento in trance moderno perché appunto era ammonendo che tra l'altro non dimentichiamo qui c'è Simone lì nasceva a nostro avviso è mi pare in gran parte avessimo ragione nasce una nuova giovane classe dirigente anticapitalista
Ecco in via non si fa chiedo solo preghiera proprio Simone di cui ricordo il libro peraltro dedicato all'uso ma anche lì è uscito di recente non postcomunista al neo comunista nome quindi
Grazie Giovanni non lo sapeva Palmira cosa ne pensi
Dunque due domande verde la prima ti voglio dire che ho deciso di invitati quando ho letto un tuo racconto su la sera
Al allo stadio se non sbaglio sa di Marassi cioè quando hai appreso della morte di Carlo Giuliani e soprattutto otto evento ricordavo ancora quella sera la paura il terrore sul bordo d'una generazione Coco che che ricordassi
Quando io ho preso l'audizione la morte di Carlo e quello che hai provato in quei momenti
A quel quel velo io il venti luglio non non si può dimenticare anche se ho imparato con il tempo di avere rimosso molte cose quindi molti dettagli o ricostruiti sono andato a leggermi anche un diario che tenevo in quei giorni
Per aiutarmi nelle nella memoria perché davvero talmente è stata drammatica quell'esperienza che io ma penso molti di noi abbiamo inverte rimosso quel venti luglio
Noi eravamo lo stadio Carlini perché insieme ai giovani comunisti limpide anche eravamo al Carlini ormai da quattro giorni quella mattina
Facciamo un'Assemblea io ho ritrovato una foto di una bella sembra di giovani comunisti Caputo discutevano come gestire la nostra presenza nel corteo che da da da dai dai suoi carlini avrebbe dovuto raggiungere via Tolemaide fino alla piazza alla chiazza con no no no alla piazza in fondo a alla via Tolemaide su Nicola come si chiama i maialini che piazza dell'America e quindi noi alla mattina facciamo questa ma questa Assemblea mi un corteo che era autorizzato quindi che aveva anche un margine di sicurezza garantiti dalla da una presenza massiccia da da di di compagni e compagne che veniva da tutt'Italia anche per garantire la la la la la sicurezza di quel corteo partiamo siamo in cinque mila sei mila persone partiamo intorno alle due del pomeriggio
Quello che è accaduto lo sapete tutti cioè prima di poter raggiungere piazza elementi e quindi più o meno all'altezza di in via di via Tolemaide
Che sapete che è chiusa dal dal muraglione della ferrovia quindi non ha vie d'uscita se non alla sinistra quindi verso destra chiusa dalla dalla ferrovia noi veniamo caricati
Due volte
E prima da da un nucleo di carabinieri poi dalla polizia circa un'ora dopo e siamo quindi costretti in maniera disordinata in maniera assolutamente
Rapida e e inconsulta anche nei nelle cause che questo determina delle conseguenze che determina e nei comportamenti ciascuno a muoverci accorrere a scappare in queste vie laterali piazza Alimonda poche decine di metri dalle vie laterali dalle quali sappiamo è la dinamica la l'hanno ricostruita benissimo molti giornalisti molti e molti compagni io sono tra quelli che scappa dopo aver preso lacrimogeni
Il e aver visto il corteo retro cedermi addosso perché sa stanno a distanza di trecento metri dalla testa
Dopo la prima carica mi sono visto un fiume di persone che che che in critica mi calpestava che come calpestava tutti quelli che con me provavano a stare ordinati in quel corteo quindi sono tra quelli che scappano io trovo rifugio in un portone
Con me c'erano due ragazzi ancor più giovani di me che io avevo portato dal dal mio paese nel mio comune
I di di di provenienza proprio per per vivere insieme a loro questa esperienza quindi scappiamo e intorno ai sei pomeriggio quando siamo ancora chiusi in questo portone o ci siamo ricongiunti con altri compagni e nel frattempo come come noi trovavano nascondiglio alla alla rinfusa veniamo a sapere che c'è stato un morto
Veniamo a sapere addirittura all'inizio si dice giovani lo ricorderà che i morti sono due io ricordo nitidamente che per ore circola la notizia di una ragazza spagnola
è morta una ragazza spagnola poi si dice ah morto un ragazzo spagnolo il nome di Carlo Giuliani lo prendiamo di sera quando siamo tornati Allo stadio Carlini ovviamente affamati un'altra cosa che non dimenticherò mai e la fame di quei giorni siamo una cosa ridicola
Ma noi da quando la zona rossa si chiude
Facciamo fatica a mangiare io ricordo che una uno scusa è perché al di fuori intorno al Carlini tutti i negozi erano chiusi tutti i bar erano chiusi e quindi ora vedi la fortuna il coraggio di muoverti alla ricerca di di di di provviste oppure seri come come me come altri un po'più timido un po'più in difficoltà rischiai anche questi mi ricordo
Una fame fu tuta per fortuna per fortuna non era la cosa più importante ma ripeto il giorno prima
Ricordo che che ci ospitò una signora di una casa vicino stadio Carlini che ci fece salire ci chiede una una minestra insomma quella sera il venti torniamo allo stadio Carlini è lì
Insieme collettivamente lavoriamo quello che successe lì è il terrore vero perché lì ti accorgi vedi nello sguardo dei tuoi coetanei di ragazzi poco più grandi che ai partecipato a un pezzo ad una pagina di storia
Del nostro Paese forse alla più grande sospensione
Dei diritti umani dell'Italia del dopoguerra come in molti hanno detto
E per la verità autorevole Roberto solo questo per buona che nell'assemblea nelle assemblee chi facciamo la sera stessa il Carlini c'è di tutto
C'è dalla richiesta della vendetta alla volontà di di smobilitare e li capisci che al movimento serve la politica perché per fortuna il Genoa Social Forum tutti il gruppo dirigente delle di quel movimento decise all'indomani di mantenere l'impegno di quel corteo i non smobilitare evitare ordine
Ad una situazioni che altrimenti sarebbe stata grandemente ingestibili villa il merito di Vittorini eletto il tutti quelli che con Vittorio
Giovanni Irinel Peppe De Cristofaro tutti quelli che all'epoca riusciva ad avere sangue freddo per gestire
Una situazione come quella ecco c'era Giovanni in un passaggio di testimone generazionale Giovanni il punto fondamentale vera democrazia proletaria era ricordato prima anche negli anni settanta una delle caratteristiche principali la ricordato prima e di la violenza Acea c'è sempre stata purtroppo
Basti pensare al corteo dopo la morte di via Francesco Lorusso i lacrimogeni e lì poi blindato via Bologna fatti Discover alza anche lì
Ma la violenza che c'è stato a Genova è stato qualcosa di terribile non mi riferisco qui alla Diaz alla Diaz citocromo con Simone
Ma mi riferisco quello che è successo restare dj romane i giorni che precedono la Diaz cioè a un certo punto i famosi black bloc vengono lasciati scorrazzare da tutta Genova
E vengo lasciati commette veri e propri crimini qualcuno addirittura ipotizzato che la violenza li fosse organizzata apposta
Per danneggiare lei e il movimento e per distruggere un'organizzazione politica come stanno realmente le cose
Guarda
Punto ovviamente mi interessante ieri non si possono dire parole definitive ma opinioni anche scientificamente in qualche modo verificatesi accennava anche precedentemente io credo che di Genova sia stato preceduto dato da una prova come dire da da una prova sul campo anche dal punto di vista militare che è stata Napoli io ho dato solo napoletano quindi conosco molto bene
Fatto che persone compagne e compagni
Questore questore polizia essendo stato per lunghi anni parlamentare e parlamentare di Rifondazione Comunista e prima di Democrazia proletaria avevano il compito di essere in qualche modo un po'tramite anche fra i poteri militari e di polizia e movimenti come Simone certamente ricorderà in qualche modo fa le tute bianche disobbedienti e la polizia
Si tentava insieme ai parlamentari di ritenere di tenere in qualche modo la piazza nella maniera meno aspra e violenta possibile io ricordo che un giorno eravamo con Bertinotti a Napoli del questore di Napoli io accompagnavo appunto Fausto il questore di Napoli disse ecco segretario qua Russo Spena ed io siamo quelli che manteniamo cui manteniamo l'ordine in città lui tenendo tradendo buono abbastanza il suo esercizio tenendo buona ferendo buone il mio voglio dire il rapporto per alcuni anni era stato questore cioè in qualche modo una azioni dirette non le chiamerei violente in quanto tali azioni dirette è una polizia che attaccava
Comandano sale escono avendo avendo comunque la la possibilità dopo i morti che c'erano stati dopo Bologna eccetera eccetera di di evitare eccidi
Quindi noi scoprimmo condannabili che c'era stato un salto di qualità io credo perché hai ragione Roberta vadano alla domanda formulare la domanda credo che si volesse spazzati via una soggettività
Che si andava organizzando appunto ripeto con nuovi gruppi dirigenti giovanili
E e noi non avevamo compreso lo dico in termini autocritici che all'interno delle dei poteri militare dei poteri di polizia era era cresciuta in qualche modo anche voi era questo un desiderio di vendetta
Un desiderio di distruzione di un movimento che avevate aveva saputo tenere le strade le piazze
A questo punto forse ne parleremo dopo io vorrei che non si dimenticasse
Perché a mio avviso è l'elemento ma hanno detto in tanti anche teorici stranieri
Sono non vorrei che si dimenticasse che questo movimento aveva non era Movimento italiano di tipo provinciale aveva una valenza interna navale
Ma era nata a Seattle aveva il percorso tutti i villaggi disperati del Medioriente perfino poi dell'America latina pensato poi diventerà con le diventerà a Porto Alegre e così via
Era un movimento soprattutto che sia alimentata di due punti fondamentali sarebbe bene poi magari un attimo approfondire
Non dimentichiamo che nel mille novecentonovantaquattro c'era stato una piccola rivoluzione si misconosciuta che però a Rifondazione Comunista invece che influenzò molto Rifondazione Comunista che erano zapatisti almeno centonovantaquattro ce l'allusione inciampa e Rifondazione Comunista manda a venti giorni dalla rivoluzione zapatista
Diciamo dalla dagli indigeni insieme al subcomandante Marcos che occuparono San Cristobal las Casas manda una delegazione ufficiale io facevo parte
Insieme a Nichi Vendola di quella delegazione amo lì nel mille novecentonovantaquattro e non dimentichiamo che nei giorni di Genova nemesi appena successivi
O il gruppo parlamentare di Rifondazione comunista anzi un parlamentare anche che mi piace nominare Ramon Mantovani d'accordo con i curdi per evitare la repressione di o Sciamanna
Portava in Italia Auchan in qualche modo a novembre del novantotto come Romolo Ferrario degli avvocati d'Italia come no appunto appunto e quindi quel movimento Rifondazione Comunista all'interno di quel movimento
Come dire dava dava un respiro internazionalista molto forte che non era il respinte nazionalista di tipo classico l'attenzione non era Seica ampissimo
Ma anche il l'internazionalismo di solidarietà con Cuba
Con con la Palestina e ci Petra era un'altra cose diverse questa era una dimensione internazionale di lotta contro la globalizzazione liberista che attaccava le strutture internazionali da globalizzazione
è questo che fa paura a mio avviso noi abbiamo fatto delle contro inchieste ovviamente a partire da Napoli insieme a Modena è il richiamo
Cioè fare eccetera faccio sentire l'ultimo passaggio di Heidi Giuliani ridò la parola Simone su questo punto perché questo secondo me il punto di rendimento della nostra conclusione cioè cosa è rimasto di quel movimento Haidi Giuliani
Marina
La passione politica Cerasi Emiliano
Mitica adesso
La signora
Veramente oggi nessuno
Proprio per al io credo che
Nove giorni
Cioè
Ecco Simone Menoventi quando chiede precisamente cos'è rimasto di quei giorni qualcuno dice la voglia di vendetta qualcuno dice la disillusione qualcuno ha detto che dopo quella vicenda una generazione ha smesso di fare politica dove sta la verità più o meno secondo te
Io penso che quella repressione abbia spaventato intimorito una generazione in questo
Ne sono sicuro perché ho vissuto
Riconosciuto tanti coetanei che dopo Genova sono
Hanno hanno smesso perché sono stati raggiunti da un senso di di di paura e Dean adeguatezza rispetto alla grandezza di una repressione che che che non pensavamo potesse esserci però anche dato strumenti e consapevolezza
A chi di quella generazione e ha deciso di rimanere in campo
Perché ha dato per esempio lo strumento che la consapevolezza della democrazia e di una forma di politica che i partiti da soli non ci avevano insegnato da vere
Il modello del Forum il modello della organizzazione orizzontale di pratiche punti di vista che che devono convivere arricchirsi nel nel rapporto reciproco insomma io penso che quel movimento per chi ha avuto la forza di rimanere
è stato una palestra che che che ci serve ora si tratta di metterla a frutto perché a distanza di vent'anni possiamo dire con con assoluta certezza che abbiamo tutti dilapidato quel patrimonio in termini di organizzazione di tenuta di un movimento in quelle forme con quelle dimensioni con con quei presupposti oggi ci sono tanti rivoli
Tante proposte politiche tante piccole organizzazioni ecco io penso che quelli che allora erano ventenni che oggi sono quarantenni o giù di lì
Abbiano la la responsabilità di di di accompagnare un processo politico diverso magari facendosi anche guidare imitando come diceva Id
Da quei ventenni o ancora più giovani che oggi provano in forme diverse ad esprimere le stesse critiche del resto siamo ancora dentro la coda
Di quel neoliberismo che vent'anni fa abbiamo criticato con così grande corre giustezza e radicalità quindi questo un motivo in più per per non farci scoraggiare per provare a rimanere
A rimanere saldi nelle nostre convinzioni per provare a riorganizzare un campo America del Forum piace molto
Penso che nella sconfitta della sinistra
Gli ultimi vent'anni ci stia anche la incapacità di aver mantenuto i rapporti tra di noi strutturati con un legame organico di tipo federativo con federativo che mettersi insieme
Tutte quelle realtà che a Genova erano in piazza
Forse oggi le cose sono cambiate ma riprende l'idea di una forza di questo tipo cioè democratica in senso profondo avete che tiene insieme tutto e tutti e che organizzi idea di una di una società diversa secondo me è quello che serve quello che Genova in qualche modo ci ha detto che occorreva fare che che noi abbiamo il compito di provare a concretizzare
Che verranno in conclusione Giovanni Libardo va bene
Negli ultimi anni abbiamo visto esperienze molto importanti si passa Ada Colautti ove Moss i giovani di Gaeta ecco sono eredi ad un giudizio di quella di quelle manifestazioni
Io credo di sì e dirette tutti questi allarmi spesso soprattutto voi intorno appunto alle celebrazioni o comunque a ricordo per me è un ricordo
Sentimentale oltre che politico appunto per Carlo dice di Genova la stucchevole domanda che mi viene sempre volta che giustamente tu non fai ma il movimento no global ha ha vinto o perso e questo significa guardare
Al dito che indica la luna non guardare appunto alla luna io penso che quel movimento innanzitutto è stato un movimento che ha cambiato il campo c'è stato una grande rottura perché come l'Iran riaperto una criticità anticapitalista contro la globalizzazione liberista
Ha messo a tema ammessa al tema la volontà della rivoluzione rivoluzione intesa in senso alto
Nel senso gramsciano e i conflitti hanno creato appunto forme comunitari che hanno scosso il pianeta in questo modo dal cordone ciò che diceva Simone prima
Io vengo dall'alto da una cultura
Pino Ferraris Vittorio Foa
Primo produttore che che che riteneva che il punto fondamentale il fu un po'della soggettività organizzata fosse il mettere insieme l'autonomia è una confederazione delle autonomie io perché lo penso ancora
Ora che questo grande
Questo grande insegnamento di quel movimento appunti Forum dovremmo in qualche modo riprendono c'è bisogna anche nei confronti delle forme comunitarie contro le soggettività organizzate chiuse in se stesso dobbiamo avere lo sguardo lungo appunto per vedere il corso lungo
Certa abbia un po'problema vi è un problema anche la tua domanda implicito è che poi è stato il problema in Grecia è stato il problema lo è in Spagna in maniera difficile anche il rapporto fra massa critica che vai a costruire passaggio politico perché oggi uno dei grandi temi italiani non non abbiamo il tempo di riscontro questa sera è la crisi della rappresentanza è la crisi della rappresentanza
L'uomo solo al comando i partiti i partiti fantoccio alla mancanza della costruzione organizzata intermedia che la rivoluzione appunto perché la Costituzione
Richiede è quindi è rimasto aperto il tema difficilissimo nel passaggio politico dalla rappresentanza che dopo Genova in verità ed è una grandissima discussione abbiamo fatto al nostro interno e continueremo pavimenti a fare in termini contemporanei
Che Rifondazione comunista fece cioè dopo Genova ci sono state opinioni diverse
Nel movimento nei movimenti anche al nostro interno e scelte scegliemmo in qualche modo di come dire di proiettare la quella massa critica straordinarie che si era creata anche nel tentativo di condizionamento dei condizionamenti istituzionale
Facemmo cose positive cose negative adesso non è il caso di dare qui un bilancio ma non c'è dubbio che
A Genova e questo è resta
In maniera trasparente dopo molti anni si incontra danno dei percorsi sociali e politici che sino allora si erano dispersi
E lì apparvero grumi di riunificazione anche sociale nell'idea che un altro mondo fosse possibile non a caso non del io non dimenticherò mai gli operai dell'Alfa
Era quella manifestazione che a Milano sfilavano
Con lo striscione davanti opera nell'afa che sfilavano con lo striscione davanti siamo tutti zapatisti è quasi a dire
Si era creata in qualche modo un messo connesso in sull'idea della lotta rogazioni verista
Certo molto si è perso le sconfitte in qualche modo si pagano però io credo che se ne volessimo ricominciare seriamente a discutere di alternativa la globalizzazione liberista in senso anticapitalista Genova quella grande palestra e anche i giovani che oggi son diventati dirigenti politici più maturi che nacquero
Nel Foro McKenna collagene mancano ancora Napoli
Insomma l'aria di Seattle io credo che ancora quei percorsi ci possono insegnare moltissimo a me perlomeno che c'ha settantacinque anni insegnano ancora molto e e io stavo tentando fin di capire anche perché l'importanza per già superato Ancelotti dopo una certa età
E che fa una pensione attiva di attivista come faccio io è quel e quello di il tentativo di capire sempre di tentare di capire sembra cosa ci vogliono dire giovani generazioni a volte non ci riusciamo
Ma comunque io odio iodio quelli che fanno i maestri e che si mettano in carte credeva di sognare bisogna cercar di capire cosa vogliono dirci
Simone chiudo Conte la sinistra in Italia oggi lasciamo perdere il mondo che per carità ne abbiamo parlato ne parleremo
Non sta a me sta bene da nessuna parte la situazione l'ultima di Sanchez in Spagna mi trova totalmente in disaccordo quell'atteggiamento sembra non è accettabile voglio essere sincero anche se un governo socialista
Di cui ho stima ma quella cosa non è accettabile ma veniamo un po'il nostro Paese chiude
Iraniana si inizia un campo da Violante ci sono difficoltà enormi a fare le coalizioni per le amministrative insomma quale prospettiva vedi qui vanno al dirigente politico quale prospettiva vedi per il nostro futuro considerando che la satellitari è arrivato quasi al venti per cento la lega e sopra il venti per cento la sinistra sta in una situazione difficilissima
Come si riparte come si fa a scuola i piani di Genova e di quello che in seguito in una proposta politica concreto che dice che abbiamo bisogno e la politica come
La sera nella quindici cioè da una parte alleanza più larga possibile
Per contrapporsi a queste destre che fanno paura che sono pericolose nella nella sfida tra tra Salvini Meloni c'è la sfida tra due destre molto simili ed entrambe pericolose e quindi innanzitutto serve un'alleanza dei democratici dei progressisti la più ampia possibile e poi però serve la sinistra
E per la sinistra serve intendo un soggetto politico largo appunto comunque di tipo federato
Plurale che riconosce le differenze ma che si tiene unite si riconosce dentro una idea di di una sinistra popolare
Moderna con le radici piantate nella storia e che interpreta questi tempi e le sue contraddizioni a partire dal conflitto tra lavoro e capitale
Nelle forme nuove che oggi questo implica significa e però l'identità della sinistra qui il ventunesimo secolo e questo è un una sinistra che riscopre il le bandiere socialismo di un altro mondo possibile
E le bandiere del lavoro
Io son convinto che questo si traduca semplicemente in un con molta semplicità in un programma politico e anche di governo cioè se ne partiamo da quei valori da quei presupposti identitari
E era quella storia delle storiche abbiamo secondo me siamo in grado di tradurre tranquillamente le nostre aspirazioni in programmi Progetti
Non voglio fare l'elenco basterebbe guardare a quello che non funziona Perrone ogni punto e ogni e ogni argomento provare a ad avanzare proposte credibili e serie radicali e che però siano in grado di essere realizzati quindi pragmaticamente raggiungibili e concreti son convinto che in Italia serve all'unità di polizia con soggetto grande informa nuova io non credo più
All'idea che o c'è il partito non c'è niente
Anche Genova questo ce l'ha insegnato io forse l'ho capito con qualche anno di ritardo ci sono forme politiche
Nuove che si possono sperimentare
Più democratica e più trasversali più più a reti più in grado di rappresentare tutti e questi tutti se sono tanti rappresentano qualcosa hanno quella massa critica che a sinistra negli ultimi anni abbiamo perso che invece è indispensabile
Non soltanto per conti indicare la luna ma anche per realizzare il passo dopo passo un mondo diverso io son convinto che in Italia è vero che siamo in crisi è vero che la destra aggressiva fa paura
Ma ha maschera quegli amici semi chiudiamo piantato negli anni scorsi con molta umiltà con molta curiosità delle cose che accadono
Non è scontato che in ogni si sia l'inizio di un ventennio oscuro possiamo anche essere l'inizio possiamo immaginare Jeffrey inizio invece in una fase nuova in cui anche le nostre idee contare anche i nostri valori hanno cittadinanza
Ricordo il libro al secolo Giovanni Lucio Magri non post comunista ma neocomunista e ricordo altri due libri ingenuo vent'anni d'dopo di Giovanna Marini il G otto del due mila uno Storia di un fallimento e Vittorio Agnoletto Lorenzo Guarducci le venisse della Democrazia
Le verità nascoste sul G otto due mila uno a Genova grazie Simone grazie Giovanni alla prossima grazie a noi va be'chiaroscurali