Intervista a Ilaria Cucchi al termine della testimonianza resa nell'ambito del processo militare a carico di Riccardo Casamassima accusato del reato di diffamazione nei confronti del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri

Il tribunale militare di Roma processo che dell'imputato Riccardo Casamassima
Per reato di diffamazione nei confronti del comandante generale dell'Arma dei carabinieri Giovanni Nistri ex comandante teste oggi per la difesa Ilaria Cucchi la Pubblico ministero ha iniziato informando ti dell'esistenza di una querela Attu carico da parte di Casamassima nel senso di quindi la capacità del teste della difesa
E poi il premier sul problema delle dichiarazioni del nella smentita da parte della trenta all'indomani subito dopo l'incontro che c'era stato al la rissa trenta e con la presenza all'ultimo momento del l'ex comandante generale dando ai carabinieri visto che oggi ai fatturato a testimonianza
Sì
E ricordo benissimo quell'incontro che avvenne nella nell'autunno nell'ottobre del due mila diciotto
E dal quale io sia estremamente preoccupata doveva essere un momento importante per me per la mia famiglia momento di ricucitura con le istituzioni
è un apprezzato moltissimo l'invito dell'allora ministro a trenta
All'ultimo momento
Ci fu diciamo sì noi anche il generale Nistri che parlò per la banda quarantacinque minuti
Degli unici tre carabinieri che avevano avuto il coraggio di rompere il muro di silenzio e di una città sulla vicenda di mio fratello e vale a dire Riccardo Casamassima la sua compagna Maria Rosati
Francesco Tedesco io cui estremamente preoccupata non non conta reti non prendo nemmeno oggi il motivo per cui il generale si tende ad informare me il mio avvocato Fabio Anselmo
Di quelli che lui definì gravissimi illeciti da parte di queste persone
E non capivo niente di quell'era proprio e qual era il nesso tra avevo in quel momento ho paura per il mio processo perché
Perché nei giorni precedenti hanno visto sfilare in aula altri loro colleghi carabinieri ideale ho percepito la loro preoccupazione la loro paura
Ed è quello né accusato essere un segnale forte e chiaro per tutti gli altri carabinieri che avrebbero dovuto testimoniare nel processo