ADAPT - La pillola con Francesco Seghezzi. Il futuro del lavoro, l'inchiesta firmata The Ecomist e gli spunti italiani 

Il la con andata insieme a Francesco Seghezzi presidente della Fondazione adatto in cui ragioneremo sul futuro del lavoro a partire da alcuni spunti non solo offerti dal mercato del lavoro e l'economia reale anche italiana ma anche da un articolo un focus sofferto qualche giorno fa e sul come avente importanti magazine dell'economista da dove partiamo Francesco per questa pillola allora io credo che quello più il columnist affatto quindi di provare a fare
Cominciamo a mettere il lavoro in cento del dibattito sulla ripresa post pandemia
Sia una cosa importante poi dopo senza entrare decisione del merito dell'atteggiamento che gli autori dei vari pezzi avevano probabilmente
Eccessivamente ottimista su su tanti fronti ma credo che abbia avuto quantomeno il
Il merito di dirci c'è una situazione di grande transizione fino a poco tempo fa avevamo una paura principale che era quella del fatto che la tecnologia ci avrebbe
Rubato posti di lavoro la legge avrebbe consegnato una cosiddetta jobless society la società dove non c'era sufficiente domanda di lavoro ad assorbire
L'offerta
Ecco l'Economist metti in fila un po'di cose che gli addetti a lavori conoscevano eccetera che fa delle analisi nuove ma dice guardate che questo tema sembra abbastanza superato perché tutti i dati sull'occupazione ci ci dicono che il tema non è più la quantità
E allora qual è il tema ecco su questo economista un po'debole padre dal punto di vista il tema è la qualità
E che che se vogliamo usare un termine più ampio della sostenibilità non inteso anche in senso ambientale
Ma in generale la sostenibilità del lavoro perché se c'è una cosa di cui ci siamo accorti credo tutti durante questo anno
è che l'equilibrio vita lavoro è una cosa molto più delicata molto più complessa da gestire in questa fase di
Lavoro da remoto lavoravo in solitudine spesso rispetta quello che pensavamo in passato e una domanda da parte del dei lavoratori dei cittadini rispetto alla maggiore sostenibilità del lavoro e quindi condizioni affinché sia più sostenibile
Credo sarà una domanda che non possiamo eludere nel prossimo alla prossima fase è una domanda che non avevamo così potentemente prima
Questo vuol dire tematiche legate alla qualità rispetto alla conciliazione vita lavoro alla gestione dei tempi di lavoro alla formazione alla possibilità che lavora abbia un senso di più di quello che aveva prima
Al tema salariale rispetto sono docenti lavori abbiamo visto dati dell'Eurostat che ci dicono come
I salari in Italia siamo scesi più che in altri Paesi
Credo probabilmente per il fatto che l'abbiamo chiuso più aziende soprattutto nella prima fase quindi abbiamo avuto più persone in cassa integrazione ma penso a tutto il la retorica sui gli eroi del continente
Quindi un'attenzione anche alla sostenibilità di certi lavori che sono abbiamo riconosciuto come essenziali
Ma che in realtà
Un po'di un anno sostanzialmente un riconoscimento vero tante volte sono la voglia abbastanza irregolari
Oso lavori a pochissime ore sono lavori in cui diciamo così l'elemento di subordinazione molto forte lo spazio per il il singolo è basso
Ed è marginale qui siamo tutti questi aspetti mi fanno pensare che il tema del lavoro sarà al centro del dibattito in una chiave nuova in una chiave diversa da da quelli prima chiaro che è una sfida no non banale per cui bisogna capire quali sono gli strumenti che verranno utilizzati per gestire questa transizione
Però diciamo così quanto meno un segnale a cui guardare quel magari ci sbagliamo stavo sbagliando completamente torneremo a discutere di robot nel giro di un mese ma mi sembra che il segnale sia un altro che secondo me apre spazi dibattiti molto più interessante rispetto a quelli prima dove facciamo i conti di quanti nel Paese davamo meno ma senza mai azzeccati perché pensavamo di rinchiudere
Un fenomeno molto complesse come il mercato del lavoro in qualche previsione da ma o postmoderno e
Ecco le sfide come ultima domanda del legislatore ovviamente nell'immediato futuro quali saranno forse dare una aggiustata al cosiddetto lavoro ardite immagino
Qual è allora la discussione in corso in questo momento bisogna capirsi con un intervento normativo o lasciando spazio a all'azione sindacale però è chiaro che l'abbiamo considerato la voragine un insieme di cose che sono molto diverse tra di loro e bisogna capire come gestirle
L'altro fronte va i suoi non discutiamo perché non riusciamo più quello delle politiche così anzi politiche attive del lavoro che in qualche modo tutto quello che è già stato scritto la legge di bilancio per quest'anno
è subordinato all'approvazione del piano
De del PM quindi bisogna capire come come il Governo ha intenzione di declinare questo questo aspetto
Perché abbiamo visto chiudo durante la crisi che la stabilità del lavoro concerto molto più labile è stato quello che già pensavamo ed era già abbastanza labile per cui su su questo fronte bisogna lavora
Ma il mercato del lavoro del futuro sarà secondo ed è più fatto di contratti diciamo indipendenti di beh venti partite IVA o di contratti a tempo indeterminato contratti a tempo determinato perché anche quello è un po'ma io credo sarà un grande milites a secondo dei settori dove all'interno della singola azienda
Non ci sarà più la base otto diciamo maggioritaria per forza di pace o di poesia
Ma soprattutto ci saranno non soprattutto in quanto con il numero ma ci sarà una crescita di questi figure un po'ibride
Legate alla supporto che l'azienda necessitato su tematiche di consulenza di vario genere innovazione sicuramente angolazione marketing comunicazione eccetera
E saranno figure che saranno sempre più trasversale delle imprese e quindi magari collaborano con più realtà illogiche violente c'è questo è un auspicio quanto
Grazie davvero a Francesco Senese ricordo presidente della fondazione a adatto alla prossima