"Il governo del monopolio pubblico radiotelevisivo"

Prenderà il posto potremmo magari con questa mezz'ora di ritardo che tollerabilità riprendono i lavori
A tutti e benvenuti you bentornati
A questo nostro convegno giunto a oggi alla terza giornata di lavori
Dopo
Abbiamo affrontato il tema della commissione di Parma parlamentare di vigilanza nel pomeriggio di giovedì ieri è stata la volta del la questione della struttura interna della oggi affronteremo il problema esplora Remo i rapporti tra Commissione di vigilanza RAI del ministero delle Poste
E sarà compito del professor Capotosti introdurci a questo tema poiché il tempo è prezioso e soprattutto questo tempo è prezioso
Non mi resta nient'altro che appunto cedere la parola al professor Capotosti quale terrà la relazione
Su questo tema
Io la ringrazio vorrei iniziare questo intervento
Chiedendo preliminarmente scura il rischio di essere in parte ripetitivo
Tutte le cose che sono state dette nell'amplissima relazione del professor Dusi nonché nelle un dibattito molto interessanti e seguito su quelle penali
Debbo cercato naturalmente di fare uno sforzo di autocensura non so fino a che punto sia approdato questo sforzo di autocensura ma in ogni caso non posso andare contro una certa continuità diciamo di argomentazioni per cui salti impieghi in qualche modo voi vedrete nella relazione sono imputabili forse anche per questi motivi che ho esposto
La difficoltà di fronte alla quale mi sono trovato soprattutto
è stata costituita dal fatto chi e in un'analisi che si proponga di affrontare e l'ampia tematica che mi è stata assegnate in questa sede
Il nodo prioritario eh dato
Dalla identificazione dell'approccio più utile dell'angolatura più opportuna
Pr consentire una visione che non sia troppo parziale troppo riduttiva di una Fenomenologia così multiforme e d'altra parte così in evoluzione come appunto la vicenda dei rapporti tra la concessionaria RAI e gli organi statali di vigilanza e di indirizzo
Tre possibilità anche affinché le diverse polarizzazioni
Da cui in astratto può essere esaminata questa problematica
Mi è sembrato che l'esigenza di fornire una panoramica ampia ma nello stesso tempo necessariamente sintetica
Mi doveva indurre a focalizzarmi precipuamente sull'analisi delle diverse tendenze
Che hanno caratterizzato nel tempo l'andamento e lo svolgimento del rapporto concessorio tra la Rai e lo Stato
Collocandoli infatti in questa angolazione
Mi è parso
Che sia possibile cogliere compiuto immediatezza
Con maggiore coerenza e quindi forse con la necessaria precisione
Lo sviluppo dinamico pelle modello di governo del sistema radiotelevisivo
Sviluppo dinamico sulla cui influenza superano l'evoluzione hanno influito
Fattori diverso
Fattori e direi si sono stratificati successivamente nel tempo
E tra questi fattori però un rilievo non secondario assolvono le diverse valenze
Di carattere sociopolitico
Che sono inerenti al regime del monopolio radio dell'IMI furtivo
Tale origini fino ai tempi Dio
E infatti una caratteristica quella della riserva statale sulle a radio di funzioni
Fin dalla legge iniziale che se non erro risale al mille novecentodieci fino ai tempi nostri
Sia pure con le motivazioni e in contesti socio-politici completamente differenti e divergenti nel
Non è infatti un caso che durante il periodo fascista lusso direi così tra virgolette politico della radiodiffusione
Non si limitava soltanto alla costituzione di un modello organizzativo sempre più statalista e centralista
Ma coinvolgeva anche l'essenza dello stesso processo informativo
La crescente per così dire fascisti iniziazione del settore
Infatti condizionava non solo la formazione dei programmi
Ma addirittura puliva la predeterminazione contenutistica di programmi stessi in conformità alle direttive politico-culturali del regime si Pinzi al ruolo dell'Agenzia Stefan lì
Per quanto avveniva alle fonti di informazioni visti pensi anche al ruolo che nella programmazione radiofonica assumevano alcune rubriche il famoso famigerate come le cronache del regime
Ma a questo sì accompagnava
Un controllo sempre più perfezionato e più razionalizzato
Tanto che nel insieme nel mille novecentotrentasette con l'istituzione dell'ispettorato per le radio di funzioni
Il ministero della cultura popolare
Riusciva in realtà ad assumere l'effettivo e sistematico controllo sulle radio di fusioni e più in generale sull'intera attività delle IR sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo programmatori
Questa era dunque la situazione sul piano normativo ma direi ancor più sul piano fattuale
In cui la nascente RAI si trovava allorché nel quarantacinque subentrò Allen Carr
E questo è interessante sottolinearlo subentrò all'EIAR nel rapporto concessorio disciplinato ancora dalla convenzione del mille novecentoventisette
La quale come è noto rimase in vigore fino al mille novecentocinquantadue
Ma l'avvenuto cambiamento del quadro politico
Oltre a forza di rottura contenuta nell'articolo ventuno della Costituzione
E sebbene sebbene qui si debba ricordare
La riedizione questo secondo me un elemento che andrebbe forse maggiormente analizzato questo reinvenzione avvenuta in sede di assemblea costituente
Di un emendamento proposto degli onorevoli se non erro Gronchi che Fanfani
Comuni quale si proponeva di una riserva di legge rinforzata
Per quanto riguardava l'utilizzazione dell'impresa i tipografi e Radio diffusive
Al fine la norma piumino dice così la al fine di consentire tutte l'effettivo godimento del diritto di cui all'articolo ventuno della Costituzione
Questo emendamento approvato in sottocommissione fu poi respinto inaugura e quindi in realtà fu respinta forse la possibilità di istituire accanto alla disciplina differenziata per la stampa una disciplina differenziata per le imprese tipografiche dell'impresa e radiofonica
Comunque nel quarantasette tenendo presente tutto ciò
Fu Demarato quel noto decreto del Capo provvisorio dello Stato
In cui si pronunci formulavano norme in materia di indirizzo e vigilanza sulle radio diffusione che peraltro
Sotto il profilo strutturale non si distaccarono troppo dal modello preesistente
In realtà l'istituzione del comitato come diceva la legge della legge il decreto per la determinazione delle direttive di massima culturali artistiche ed educative
Dei programmi di radiodiffusione circolare e per la vigilanza della loro attuazione
Nonché l'istituzione per la prima volta nell'ordinamento italiano della commissione i parlamentari
Avente il compito dell'alta vigilanza per assicurare la indipendenza politica
E l'obiettività informativa delle radio di fusioni
Tutto questo in luogo del preesistente Iraq centrato lo dicevamo prima ispettorato per le radio diffusioni del ministero della cultura popolare indubbiamente poteva segnare perlomeno sotto il profilo delle tendenze come ricollego quello che dicevo all'inizio
E anche sotto il profilo diciamo così di Luigi intervento un notevole passo avanti
Però purtroppo
La logica nella quale si inserivano questi cambiamenti
E ora pressoché identica quella precedente
Ancora una volta cioè pur cambiando la composizione dell'organismo
Preposto a questo fine
Si confermava sostanzialmente il modello di governo preesistenti
E si ribadiva questo è il punto ma questo tempo naturale all'esistenza di un regime monopolistico si ribadiva la necessità di direttive dell'attività di radiodiffusione
Di forme di vigilanza per assicurare la indipendenza politica e l'obiettività informativa delle radio diffusione
E infine si ribadiva la necessità dell'approvazione periodica del piano di massima dei programmi da parte del ministero delle Poste
Quindi ancora una volta essendo ancora in pieno funzionante il modello strutturale preesistente si poneva in essere tutta una serie di controlli sulla programmazione
Inoltre il segno di novità rappresentato dall'attribuzione ad un organo sia pure atipico ma del Parlamento sebbene anche composto da parlamentari e da membri non parlamentare
Di funzioni di controllo sulle radio diffusioni fino ad allora rigorosamente riservate alla sfera dell'esecutivo
Questo segno positivo in sera poi sostanzialmente svuotato
Dalla necessaria intermediazione inutile che stiamo qui a vedere le forme giuridiche attraverso le quali questa intermediazione doveva realizzarsi ma è un dato di fatto che in base mi sembra l'articolo tredici di quel decreto
Doveva esistere una necessaria intermediazione del Presidente del Consiglio nei rapporti tra questa Commissione di vigilanza e la
Per cui le direttive clearing Dual mente la RAI emanava in nel settore
Rischiavano di essere svuotate da questa
Intermediazione presidenziale e per cui veniva conseguentemente ridotto il ruolo e la funzione garantistica che si volevano attribuire alla commissione stesse
In definitiva quindi mi sembra che si possa dire che il decreto del quarantasette
Mostrava sostanzialmente una tendenza che sigari faceva al sistemi giuridici già adottati a proposito dell'indirizzo e del controllo sulle ER nonostante i segni positivi che sul piano delle tendenze avevo cercato prima di rilevare e tuttavia rappresentava questo è inutile negarlo una significativa inversione rispetto al passato
Questi segni positivi essenzialmente sono dati dalla propensione per la riconduzione alle scelte alle decisioni imprenditoriali
Delle scelte sui contenuti specifici della programmazione radiofonica per allo prontamente il termine di propensione il conferimento
Ad un apposito comitato non di stretta derivazione governativa di compiti di formulazione approvazione
Dei programmi picche poteva appunto indicare un segno di distacco della programmazione radiofonica rispetto alla sfera di competenza dell'esecutivo
La successiva convenzione nel cinquantadue però che poneva formalmente termine anche alla per assistenza di questo schema
Di modelli interni questo schema organizzativo
Tutto al contrario
Dovranno modificare sostanzialmente il modello stesso non sembrava neppure confermare quelle aperture sia pure di limite
E quelle linee di tendenza individuabili nel decreto del settanta del quarantasei
Poiché addirittura accentuava si può dire l'influenza del Governo
Nel settore
In questo senso infantili vanno interpretate sia la norma che imponeva all'approvazione governativa sulla nomina dello staff dirigenziale della società concessionari
La norma sia pure parzialmente riproduttiva della precedente convenzione
Che stabiliva la disponibilità per il governo di pudore giornaliere di trasmissioni e la norma pure questa riproduttiva
Che stabiliva la facoltà del ministro dell'Interno e qui il punto del contrasto con l'articolo ventuno chiaramente si puniva
Vito modificare terre gravi ma non meglio precisati precisate ragioni di ordine pubblico
Orari e piano di massima dei programmi
E
In questo senso inducevano anche le norme che aumentavano il numero dei consiglieri mi sembra da quattro a sei il numero dei consiglieri di ed è dei dei conti l'amministrazione del PIL rappresentanza governativo
Infine ultima elemento che sembra rafforzare questa tendenza all'accentuazione di poteri governativi nel settore
Concessi della colonia nel settore riduco rientranti nella competenza della Rai
La norma che ampliando le competenze fino ad all'una previste dal decreto del quarantasette assoggettato all'approvazione del ministero delle Poste
Anche la nomina del direttore generale quindi tutto lo staff dirigenziale della concessionaria era sottoposto alla diretta approvazione del Governo
Naturalmente negano poi riconfermate
Le attribuzioni
Principali del ministero delle Poste nel settore quindi veniva aumentata la sua posizione per così dire centrale
E in ordine sia l'approvazione del piano di massima dei programmi alla vigilanza sugli impianti all'attività contabile di bilancio possibile
In questa convenzione dunque l'affetto di fondo del sistema radiotelevisivo rimaneva precario praticamente immutato
Mentre forse e da rilevare sempre sul piano delle tendenze Kummer valenze che dovranno essere esaminate analizzato in maniera più accurata
Che proprio in quegli anni si notava qualche differenziazione sul piano dei controlli
Che stranamente tendevano sempre meno ad incentrarsi su organismi estranei all'azienda concessionaria
Per divenire invece delle forme di autocontrollo
Se è vero che almeno per quanto riguardava il settore della programmazione televisiva il consiglio di amministrazione della RAI
Comunicava di avere lavorato in una seduta del mille novecentocinquantatré ecco tra virgolette
Delle norme regolamentari dirette a stabilire nella scelta e nelle attuazione dei programmi criteri univoci e costanti
Dette norme che coordinate tra di loro costituiscono leggo sempre tra virgolette uno speciale Codice di autodisciplina
Sono ispirate si uniformano i principi della morale e del costume oltre che delle norme giuridiche regolamentari vigenti in materia
Da preferire autocontrolli intensificò dopo
Il mille e novecento cinquanta treni
Tanto che nel cinquantacinque fu addirittura formalmente istituito
Con funzioni Indirizzo ma forse anche con funzioni di autocensura
Il con intanto generale
Delle trasmissioni
Composta senza niente da membri dello staff dirigenziale
Ed avente il compito leggo ancora tra virgolette di determinare le direttive generali di attuazione delle trasmissioni
Di controllare l'efficienza organizzativa e funzionale dei vari settori responsabili del professor formativo dei programmi
E del coordinamento tra gli ennesimi nonché di esaminare tutti maggior problemi di maggior rilievo comunissimi al settore dei programmi
Queste forme di autocontrollo motivate forse da ragioni interni all'azienda che appunto occorrerebbe esaminare in maniera più approfondita più specifica ma che chiaramente che sulla lunga il tema segna
Nonché le altre forme istituzionali di controllo atti sterno in realtà lasciavano del tutto risolto come evidente di nodo cruciale rappresentato dalla garanzia dell'indipendenza e dell'obiettività dell'informazione radiotelevisiva
Perché a questo riguardo si era adottata una linea che privilegiava
Non so se dire stranamente o curiosamente la indicazione di orientamenti generali ed i criteri di massima
I quali non poteva non necessariamente incidere sul merito
Io vorrei qui ricordare alcune direttive
Sono brani attualmente frasi brevissime
Di alcune direttive emanate dal comitato di vigilanza
Per quanto riguardava per esempio siamo attorno agli anni cinquantacinque cinquantasei per quanto riguardava per esempio l'abbigliamento specialmente femminile leggo tra virgolette
Da adottare dalle ballerine negli spettacoli
Ho
Quando si parlava di censura
Leggo tra virgolette di quelle situazioni comunque presentato esposte anche nella cronaca
Che insistano su fatti o situazioni contrari al sentimento comune di moralità Epifani
Quindi questo forme di censura di anche e questa importante anche nella cronaca che insistano su fatti e situazioni contrario al sentimento comune di moralità
O che saltino aspetti fatti terroristici
Esibizioni di lusso facilità di guadagni determinati ambienti categorie o classi tutto questo andava censurato
Oppure
Riporto sempre frasi di direttive del comitato di vigilanza relative ai limiti dell'attività di formazione della radio che virgolette non deve soltanto servire con verità il proprio pubblico
Ma deve aiutarlo con una consapevole Presa di coscienza della realtà
Sostenendolo nel primo momento di Abba ciecamente do mettendolo in guardia e subito abituando a giudicare a scegliere oculatamente coscientemente responsabilmente
Diciamo la verità di clima possiamo tutelare il termine e di contenuti erano nettamente paternalistica
E come è evidente questi criteri che non cedevano affatto sul merito ma riguardavano soltanto il metodo naturalmente pur critica bellissime
Non potevano oltretutto conferire alcuna effettività specifica alle deliberazioni del comitato stesso e quindi non erano minimamente in grado
E
Impedire diciamo così l'esplicazione di altre forme di controllo e di altre forme di direttiva
Che
Avvenivano attraverso canali informali ma forse proprio per questo canali molto più efficaci e determinanti che passavano a attraverso il raccordo già prospettato dai vertici dell'azienda ed il governo
La sentenza cinquantanove del sessanta della corte costituzionale
è un po'il punto dovrebbe essere un po'il punto di avvio di un ripensamento
Sul modello di governo delle radio telediffusione
Anche se la giustificazione della legittimità del monopolio era adottata nei termini prevalentemente di natura tecnica relativi alla limitatezza naturale delle frequenze disponibili
E quindi
Alla desiderio all'intento per essere più precisi di evitare i rischi di monopolio però per la prima volta la corte cominciava a dare non diciamo a cura di comandamenti ma delle indicazioni al legislatore
E cominciava a far rilevare come la disciplina legislativa del settore fosse sotto certi profili carente e quindi in convessa e l'obbligo di garantire in condizioni di imparzialità e di obiettività la possibilità potenziale goderne e di assicurare adeguate garanzie di imparzialità nel Vangelo delle istanze di ammissione all'utilizzazione del servizio quindi già le prime indicazioni che dalla Corte Costituzionale provenivano nei confronti del legislatore
Tale obbligo in realtà seguito soltanto in parte come l'istituzione delle tribune politiche una serie peraltro limiti
Che commessi diciamo a quel periodo
Oltretutto questa limitata a forma di accesso qual era la tribuna politica degli anni sessanta non era affatto sufficiente a modificare il sistema di governo radiotelevisivo tanto che non è un caso
Che soprattutto a partire dagli anni a cavallo tra la fine del sessanta e l'inizio del settanta
Se moltiplicano i progetti di legge di riforma le iniziative culturali convegni dedicati appunto a un indicazioni di prospettiva per quanto concerneva la regolamentazione del settore radiotelevisivo
Ed infatti i dubbi di costituzionalità malgrado questa pronuncia della Corte costituzionale ed altre che si erano avute per quanto avveniva per esempio la legittimità della concessione affidata ad una società concessionaria privata
Non erano stati questi dubbi di costituzionalità fuga
Certi modi di gestione della società stessa sembravano rafforzare
Le accuse di parzialità anche in mancanza di obiettività dell'informazione radiotelevisiva
Cosicché le varie proposte dighe riforma di quel periodo
Si incentrava lo soprattutto sulla critica al modo di gestione del servizio radiotelevisivo
E sulla critica per quanto concerneva quella sorta di cordone ombelicale che in qualche modo legata ai vertici dell'azienda allo Stato
E soprattutto all'esecutivo
Da quest'anno allo angolazione quindi scaturiva
Quasi per naturale conseguenza
La ricerca di un nuovo modello di governo ed in particolare il problema si focalizzava sulla scelta andrà privatizzazioni monopolio pubblico nella gestione del mezzo
E all'interno di questa più ampia tematica sì cercavano di trovare delle forme di controllo sulla gestione
Ecco forse a questo riguardo può essere utile
Riconsiderare
Dopo quasi dieci anni di esperienza
E quando per così dire l'impatto delle spinte ideologiche di all'usura
Si è naturalmente attenuato
La validità
Di quelle finalità
Che furono alla base delle scelte di fondo
Dell'affetto coraggio televisivo
Non riprenderò qui naturalmente la tematica della legittimità e dell'opportunità
Dell'instaurazione nel sedurre di un regime di riserva statale perché forse questo sulle rive del tema assegnato
Ma invece vorrei soffermarmi proprio perché questo riguarda l'analisi delle tendenze del settore
La legittimità del trasferimento del potere di vigilanza e l'indirizzo dell'attività che era della RAI dall'area governativa a quella parlamentare
Trasferimento compiutamente ha colto nella legge del settantacinque marito centotré naturalmente ma già ipotizzato in molti dei progetti di legge delle proposte immediatamente precedenti
In
Sommarie schematica analisi si può dire che le spinte che inducevano in questa direzione erano costituiti da diversi fattori principalmente da tre fattori
L'incongruità della assoluta preminenza del governo nel settore
Le esplicite indicazioni della Corte costituzionale in questa direzione sentenza duecentoventicinque del settantaquattro
E la particolare accentuazione di quell'epoca della formula e della sostanza della centralità del Parlamento
Analizzando questi diversi fattori appare evidente che il dato di partenza comune a tutti i vari progetti di legge presentati in quel periodo estremamente fecondo sul tuo questo profilo erano ovviamente il punto di partenza è ovviamente costituito dalla profonda insoddisfazione di un modello di governo del sistema radiotelevisivo che sostanzialmente ricalcava
Come già ho cercato di dire fino a dura l'assetto delle radio diffusioni esistente nel periodo sia fascista si è immediatamente posta postfascista abbiamo visto già anche l'incidenza della commissione per di parlamentari per
Che aveva il compito dell'alta vigilanza nonché del comitato nazionale era un'incidenza minima dire più molto più di facciata che di sostanza
E il modello di governo chi a Lula invece vigili valichi si incentrava sostanzialmente sull'esecutivo Corin viva ancora possibile
Un uso politico dell'informazione radiotelevisiva in totale spregio degli affermati i principi di obiettività ed imparzialità
D'altra parte a giustificazione dell'est dell'ingerenza governativa del settore non poteva essere certamente accolta la tesi di chi
Sosteneva la legittimità dell'intervento dello del Governo nell'organizzazione del servizio
Sulla base della responsabilità che adesso competitiva in ordine all'attività di promozione culturale rientrante perciò in quanto tale nella funzione di indirizzo politico del governo
Ed infatti a tale argomentazione correttamente si rispondeva da parte del barile che l'organizzazione radiotelevisiva doveva essere ricondotta al Parlamento come principale garante di un sistema democratico
Che collegava il momento che collega il momento della promozione culturale a quello dell'informazione
Il cui grado di obiettività non per potere essere Massimo non può non poggiare sulla presenza delle minoranze accanto a cui lui indubbiamente importante della maggioranza e poi vedremo se questo concetto nella realtà come si è cara
Il secondo impulso decisivo poi alla sottrazione della concessionaria l'aria governativa derivava come è noto dalla sentenza duecentoventicinque
Se è del settantaquattro della corte costituzionale
In cui tra i vari comandamenti ve ne erano due i particolari che
L'espressione è già stata usata quindi la la la dico tra virgolette vi legava al futuro legislatore in questo senso
E cioè che gli organi direttivi dell'ente gestore non siano costituiti in modo da rappresentare direttamente o indirettamente espressi un esclusivo preponderante del potere esecutivo
Nonché soprattutto e l'altro comandamento cioè quello che invitava il legislatore a riconoscere in materia adeguati poteri al Parlamento che istituzionalmente rappresenta intera Gullit di vita nazionale
Forse siamo sempre nel campo dell'ideologia
In ultimo il terzo fattore ma non meno importante
E l'influenza determinata dalla par facciamo prima parlare per formule dalla concezione allora in piena espansione della cosiddetta centralità del parlamento
Che come è noto tendeva proprio in quegli anni a spostare il baricentro del sistema politico dall'aria governativa all'aria parlamentari per una serie di motivazioni che è inutile ripetere delle quali alcuni sono di ineccepibile rigore costituzionalisti Co. accoppiate però a considerazioni forse contingenti
Vi origini e di natura strettamente politica
In definitiva mi sembra che si possa dire
Che le argomentazioni
E le finalità che la legge del settantacinque si proponeva
Arrivano tutte una forte valenza ideologico
Ed una forte carica di astrattezza connessa appunto a questa forte valenza ideologica
Ed infatti l'attribuzione al parlamento di rilevanti poteri nell'organizzazione del sistema radiotelevisiva venne effettuata
Nella prospettiva di una funzione garantistica di una presunta imparzialità di questo organo
Che invece adottando un'analisi molto più realistica e molto più concreta non sembra affatto sussiste
Dal momento che il principio maggioritario applicato ad un'Assemblea di gruppi politici non sembra il migliore strumento per garantire obiettività ed imparzialità
Erano infatti prevedibili dico non è che occorreva una grande capacità di previsione alla spreco anche di esperienze parlamentari diverte ma tuttavia di assimilabili
Si pensi all'attività delle commissioni inquirenti si pensi anche alla stessa attività elettorale del Parlamento
Erano prevedibili rischi di degenerazione partitocratica e in ogni caso di linea generale si può affermare a me sembra che il l'obiettività e la completezza dell'informazione non sembrano congruamente tutelabili a colpi di maggioranza
Tali rischi poi diventano ancora più gravi e direi quasi inevitabili
Se come nel caso di specie si attribuiva all'organo parlamentare
Composti attribuivano all'organo parlamentare competenze specifiche che incidevano direttamente che incidono che tuttora direttamente sulla gestione sull'attività posta in essere dalla concessionaria
Nonostante questi rischi evidentemente i valori più logico connesso alla conduzione del sistemare tutti gli scrivo nell'aria parlamentare
A forse induttore forse politiche dell'epoca ad una soluzione per certi versi molto critica
Soluzione molto criticabile che oltretutto a comportato ne netto vorrei dire ma anche una soluzione
Precedente di pochi mesi
Faccio qui riferimento a decreto legge e malato dal Governo Moro la Malfa nel novembre settantaquattro quindi qualche mese prima della fondo delle malattie une della legge centotrenta decreto legge poi non convertito e quindi dica tutto
In questo decreto di che conteneva un progetto di riforma abbastanza a mio sommesso avviso interessante
Non è che si eliminava la commissione parlamentare ma la commissione parlamentare sì so tra i vari compiti di gestione gli si affidava soltanto un'alta vigilanza venti nuovo riemerge l'aggettivo alte
Ma soprattutto a questa commissione
Si affiancava il Comitato nazionale per le radio televisione con una composizione mista in cui erano presenti rappresentanti delle forze politiche dei sindacati delle regioni del Governo oltre tre esperti nominati direttamente dal Presidente della Repubblica
Proprio questo organo erano attribuiti rilevanti compiti nel settore dell'attività della concessionaria che invece poi oggi sono di spettanza della commissione parlamentare
Tra questi compiti in particolare voglio ricordare terminazioni di direttive puntuali e specifiche all'interno degli indirizzi molto più generali ma abbiamo visto molto più astratti che la commissione parlamentare doveva formulare
Poi il controllo della programmazione la verifica periodica dei programmi mandati in onda l'analisi del contenuto dei messaggi radio televisivi e l'accertamento tramite istituti specializzati
Dei dati e indici di gradimento
Infine la determinazione sulle richieste di accesso sulla base dei criteri delle norme stabilite in via generale dalla commissione parlamentare
Questo prospetta sto Progetto secondo me questo decreto legge secondo me affidava molto correttamente e coerentemente alla commissione parlamentare funzioni di indirizzo generale
Mentre demandava al Comitato funzioni di amministrazione attiva nei quattro piani interi gli indirizzi prefissati dalla commissione parlamentare
Questo schema di ripartizione competenze che ripeto ancora mi sembrava molto preciso come è noto non ha avuto conseguenze
La legge centotré è limitato il Comitato nazionale
E ha posto al vertice del sistema radiotelevisivo qualificato espressamente e qui viene l'indicazione esplicita come servizio pubblico essenziale qualificazioni legge sembra nell'articolo uno la commissione parlamentare indirizzo di vigilanza
Mentre al Governo a questo punto restavano affidati direi quasi in via residuale tutti gli altri compiti che la legge non affidava alla Commissione stessa
E mi sembra evidente
L'inutilità di ripete nei in questa serie così qualificata l'elenco delle attribuzioni della commissione parlamentare
Quello che secondo me era interessante sottolineare era la Costituzione
Era la l'attribuzione il conferimento
Alla alla Commissione stessa
Di potevi che inerivano addirittura alla formazione dell'organo consiliare
Questi poteri sua e di nomina che prima erano di spettanza dell'esecutivo
Contribuiva in realtà a creare una sorta di collegamento strettissimo tra Commissione parlamentare consiglio d'amministrazione
Secondo quanto si può desumere questo collegamento
Non solo dalla prassi
Da rivelatrici espressioni in proposito
Di alcuni membri della Commissione
E collegamento strettissimo confermato anche dall'intreccio di competenze esistente tra questi due organismi
Il governo in questo quadro normativo
Ha avuto una netta diminuzione dei suoi poteri
Poi viene resta
Possiamo ricordare tra questi la scelta della concessionaria
La delibera sul contenuto della convenzione con la concessionaria spessa nonché le direttive sui programmi per l'estero
Naturalmente la Presidenza del Consiglio il Governo è informata ricevi gli atti della Commissione parlamentare
E i e riceve anche le segnalazioni del consiglio di amministrazione della RAI in ordine a prevedibili cause di superamento del tetto fissato
Siccome è noto se si subisce il deficit che supera il dieci per cento
Esiste un caso di decadenza automatica del consiglio
Al ministero delle Poste poi spettano nonostante le limitazioni introdotte dalla legge di riferirsi di di riforma
Le maggiori responsabilità oggi inerenti all'andamento del servizio radiotelevisivo
Come dimostra dal fatto che la convenzione e materialmente formulata stesa del ministero delle poste il quale tenuto anche ha svolto un'attività di vigilanza sui principali profili dell'attività amministrativa della concessionaria
A te iniziare dall'approvazione dello statuto fino all'autorizzazione al trasferimento delle azioni della
Concessionaria stessi ipotesi naturalmente molto più teorica che pratica
Poi il ministero delle Poste di concerto con il Tesoro esplica funzioni di vigilanza sui bilanci dell'Ara anche verifica periodicamente la congruità i canoni di abbonamento
L'assegnazione peraltro più importante e che ha oggi un rilievo grandissimo del ministero delle Poste fuori potenzialmente poi un rilievo grandissimo è data darle la vigilanza sul settore tecnico ma in particolare per quanto riguarda l'assegnazione delle frequenze
Perché nell'ambito del regolamento internazionale delle radio comunicazione determina in base a un po'perlomeno determinava secondo la convenzione vigente fino al bar mille novecento
Ottantuno le bande di frequenza destinate al servizio di radiodiffusione sonora e televisiva
Non che stabilisce la normativa inerente al funzionamento tecnico dei servizi radiotelevisivi effettua i relativi contro
Questa
Configurazione questo quattro molto schematico che ho fatto in relazione alle competenze degli organi statali sul servizio radio televisivo
Dimostrano una netta tendenza alla priorità e centralità della commissione parlamentare di vigilanza
Le cui attribuzioni non sono tutte riconducibili all'esercizio della funzione di indirizzo politico di indirizzo chiedo scusa
Se non a patto di considerare i compiti di
Se non a patto di considerare i compiti di gestione diretta come strumentali all'esercizio della funzione stessa
Proprio questi compiti del resto di gestione diretta attribuiti alla commissione parlamentare
Comportano insieme con le attribuzioni in materia di controllo
Una rilevanti dispersione frammentazione dell'attività della Commissione in tanti episodi circoscritti
Inerenti che so io a singole trasmissioni assicuri rubriche addirittura singole frasi
E di i servizi si pensi accanto a questa enorme proliferazione
Di
Analisi riguardante i casi estremamente sporadici addirittura Frassi vengono incriminati
E tutte queste attività intanto comporta una frammentazione e dispersione
Della funzione di vigilanza della commissione determinano anche la moltiplicazione e la proliferazione disse Durini gruppo di lavori specializzati nei quali la presenza dei membri dei partiti di minoranza non può essere necessariamente assicura
E quindi abbiamo da una frantumazione di quella che dovrebbe essere l'attività di indirizzo della commissione in una serie disse disse e
Io voglio ricordare a questo proposito
Che la stessa relazione della commissione parlamentare ma parlo della relazione di maggioranza quindi non mi si può credo accusare sotto questo profilo di parzialità
Del mille novecentottanta rileva criticamente che tra virgolette mentre la precipue congeniale funzione della commissione dovrebbe essere quella di dare indirizzi generali
E esercitare una funzione di vigilanza l'attuale normativa sembra preferire in alcuni casi che possano operare come organo di amministrazione attiva in senso tecnico giuridico
Derivando dal soprannaturale commistione tra poteri generali di Indirizzo e quindi lato sensu politici del gruppo congeniale ad un organo parlamentare e poteri gestionali che invece dovrebbero esserle estranei
E questo sia per non inquinare la natura parlamentare della Commissione sia per non declassare e deresponsabilizzare il consiglio di amministrazione chiamato funzionalmente alla gestione della società stessa e quindi del servizio adesso affidato è un brano testuale della relazione maggioranza della commissione parlamentare
La stessa relazione sempre di maggioranza poi sottolinea tra virgolette l'assenza di una linea netta di demarcazione tra compiti di indirizzo propri di un organo parlamentare in funzione garantistica
E compiti operativi propri gli organi di diversa natura
In tale prospettiva la relazione di maggioranza sottolinea ancora che il consiglio di amministrazione della RAI deve esercitare i pienamente i propri poteri e responsabilità
In ordine ad alcune attività aziendali tra cui in particolare il settore della programmazione il settore tecnico amministrativo il settore del personale
Ma è necessario aperte ancora la stessa commissione vedere nella sua relazione di maggioranza
Che il Consiglio eserciti concretamente i poteri che gli sono stati riconosciuti
Renderebbe la RAI ingovernabile mi sembra che siano delle espressioni estremamente interessanti tanto più come dicevo prima che provengono dalla macchina dalla relazione di maggioranza della Commissione parlamentare
Collegato naturalmente in maniera funzionale a questo profilo dell'attività della Commissione è il momento della verifica dei programmi trasmessi
In ordine al quale
In ordine al quale a questo momento come si legge ancora nella relazione il consiglio di amministrazione della RAI aveva fatto fronte io mi riferisco all'epoca in cui è stata imbranata questa relazione tempo della del luglio dell'ottanta
L'ha fatto fronte continua mutazione soltanto con un'ampia documentazione statistica
La commissione però
Tra virgolette per quanto si renda conto delle difficoltà organizzative connesse alla riempimento di un simile obbligo
E più ancora dei problemi sospensione Ali collegati ad un giudizio necessariamente di merito
Da parte di un organo collegiale ha derivazione politico-parlamentare ritiene che debba essere compiuto ogni sforzo per attuare l'istituto della verifica sui programmi
Anche in funzione dell'emanazione dei nuovi indizi
A tal fine Fini se che si è stabilito che il consiglio di amministrazione che ha tenuto a trasmettere un rapporto semestrale sui problemi dell'informazione della RAI
Ed inoltre ad esaminare con cadenza trimestrale leggo gli atti ed i rilievi presentati alla commissione sui programmi della concessionaria al fine di esprimere i comizi di congruità rispetto agli indirizzi già emanati
Qui però mi sembra di
Che si debba rilevare
Che riguardo a questi indirizzi della generalità ed anche conseguentemente la generica
De i contenuti degli indirizzi della Commissione della RAI
Finiscono quasi con il suonare come nelle formule vuote ed aspra
In cui il pluralismo l'obiettività la completezza e l'imparzialità dell'informazione l'apertura alle diverse tendenze
Sembrano rappresentare quadri dei valori comunque in definibili ed ambigui
Molto più concretezza invece rinvenibile nell'esercizio questo non di carattere declamatorio pressoché quotidiano dell'attività di vigilanza
La quale però non sembra assistita da obiettivi criteri ed adeguati mezzi per l'espletamento di analisi del prodotto radiotelevisivo
Cosicché notevole rilievo vengono necessariamente ad assumere i ruoli della maggioranza e della minoranza all'interno della Commissione
Ma in questo quadro come è evidente rischia di essere deluso l'interrogativo di fondo cui istituzionalmente la Commissione di vigilanza dovrebbe dare una risposta
E cioè secondo la una la relazione di minoranza dell'onorevole Cicciomessere
La RAI virgolette e conforme nel suo prodotto ai criteri che da un lato giustificano la riserva dello sballo stato dei servizi radiotelevisivi su scala nazionale
E dall'altro lato sono la ragione della concessione all'azienda RAI del servizio pubblico
Nella stessa relazione poi si stigmatizza che la commissione parlamentare non si sia affatto soffermata su un'interessantissima analista mi riferisco sempre ai dati provenienti dalla relazione della commissione mi novecentottanta
Sono interessantissime analisi del contenuto relativa alla programmazione radiotelevisiva
Nel primo semestre del settantotto effettuata per conto della stessa RAI da un istituto specializzato
D'altra parte anche la relazione di minoranza dell'onorevole Milan s'incentra sulla in attuazione del disposto dell'articolo quattro della legge numero centotré quando si dice cioè che la Commissione di vigilanza
è venuta a formulare indirizzi generali alla RAI da controllarne il rispetto adottando tempestivamente le deliberazioni necessarie per la Lupo serba
Di fronte alla formulazione di indirizzi della commissione parlamentare così generali come dicevo prima generici anche la stessa RAI qualche volta si adegua
Perlomeno sotto il profilo dello stile
E così a me sembra perfettamente coerente con questa impostazione
Il documento emanato dal consiglio d'amministrazione il trenta marzo mille novecentottantuno documento sull'informazione radiotelevisiva
Nella quale nel quale il Consiglio di amministrazione pubblica che gli indirizzi della commistione parlamentari adoperò per le virgolette debbano essere applicati da tutti gli operatori dell'azienda
Considerando tali indirizzi impegnativi non soltanto per le trasmissioni realizzate dalla testate giornalistiche ma per tutti i programmi messi in onda dal servizio per
Si tratta c'è sempre questo documento non di spersonalizzare il messaggio né di chiedere agli operatori di rinunziare alla proprio culture dalla propria professionalità ma di avere sempre presente
Che il prodotto radiotelevisivo nella sua globalità anche ispirati al carattere del servizio pubblico perché la molteplicità dell'utenza per vastità e per varietà di opinioni e tendenze
Ha diritto di esigere chiarezza imparzialità di riferimenti netta distinzione tra acquisizioni di dati di ascolto di personali valutazioni
Con esclusione di ogni faziosità ed unilaterale
Ebbene come si fa dunque a non condividere questa impostazione ed a considerarla non coerente con la formulazione degli indirizzi da parte delle commissioni parlamentari su questo piano credo che ci siamo ci sia una coerenza perfetto
Ma evidentemente
Il governo del sistema radiotelevisivo non avviene su questo livello
E non si esercita attraverso il potere di indirizzo esplicato in questo modo così aspra ma evidentemente si esplica attraverso canali informali sui quali evidentemente non posso fornire alcuna documentazione un attraverso cui l'intreccio di competenze amministrative e gestionali che la commissione parlamentare sostanzialmente Oyster cita con il consiglio di amministrazione della RAI
Secondo uno schema di ripartizione diciamo la verità che a me è sembrato ma può darsi per mia natura remore via poco chiaro sul piano normativo e ancor più confuso però sul piano riffa
Per carità
Cioè cioè c'è anche quello
Ed infatti i poteri che la Commissione esercita nei confronti di poteri che la Commissione esercita nei confronti della concessionaria
Sono riconducibili all'attività amministrativa e gestionale
Si pensi non solo vengo a quello che diceva il professor Paul alla nomina e forse anche questa è un'ipotesi
Da verificare e che probabilmente i privatisti saranno in grado di approfondire molto meglio di me forse anche ai poteri di revoca ex articolo due mila quattrocentocinquantotto del Codice civile
Quindi la nomina di dieci consiglieri il controllo sulla direi di tipo sostituto Orio per la decadenza del consiglio di amministrazione del direttore generale nel caso e quindi la successiva nomina del collegio commissariale nei casi appunto previsti dall'articolo dodici
All'approvazione di massima dei la programmazione annuale o pluriennale alle di ridere di fissazione degli in te Massimo degli introiti pubblicitari radiotelevisivi
Queste funzioni sono tutte strettamente di carattere gestionale oltre a queste funzioni si possono anche ricordare quelle
Direi più sfumate ma anche tuttavia est importantissime di natura regolamentare attinenti all'accesso e dalle tribune
Nonché in quelle che si concretizzano nella verifica del rispetto degli indirizzi espressi e nelle audizioni diciamo così dei dirigenti della concessionaria
Che possono dar luogo tutte queste forme di controlli epica obiezioni ad un contenzioso
Come si ricava dai resoconti della Commissione stessa vivace è difficile dare ora da risolvere
Per la valenza politica delle controversie si pensi ai criteri emanati per quanto riguardava le nomine e alle successive polemiche sulle nomine effettuate
Tutti questi problemi questi questo contenzioso è così difficile da risolvere
Se non forse a seguito di presumibili trattative diciamo così private
Tra commissari e Consiglieri della RAI
Trattative diciamo private che vengono evidenziate non sono illazioni dai vari documenti stampati i vari partiti che testimoniano di incontri periodici tra le segreterie di partiti e membri del consiglio d'amministrazione
Proprio questo intreccio di competenze non consente
Perciò secondo me di dare un inquadramento del rapporto tra questi due organi entro schemi pubblicamente collaudati e ben precisi
A me sembra che sia inutile ripetere e il modello di governo del televisivo e del tutto atipico e che forse il legislatore voleva proprio accentuare le funzioni gestionali in capo alla Commissione
Proprio per realizzare la china derivazione parlamentare
Anche nella politica aziendale della concessionaria
E per sostituire in modo di lei completo il ruolo fino all'una esplicato in materia dal come
Ho se però noi ci poniamo come io mi ero premesso all'inizio di questa
La relazione
Sul piano dell'analisi delle tendenze
Mi sembra che assai recentemente e quindi forse l'interpretazione può essere malevola
Ci sia un sostanziale recupero
Delle pontili dell'esecutivo
Sostanziale Ricupero di poteri dell'Esecutivo Christie concretizzano soprattutto
E direi in particolare con la stipulazione della convenzione dell'agosto dell'ottantuno l'agosto dell'anno scorso
In questa convenzione
Forse e questa è l'interpretazione malevola per un progressivo appannamento della formula ed è la sostanza della centralità del Parlamento
Sì assiste ecco ad un Merry emergere o perlomeno ad un tendenziale riemergere della posizione centrale dell'esecutivo di in particolare del ministero delle Poste
In questa convenzione dell'ottantuno
Come nota in maniera molto precisa
Avvocato Santoro il quale tra l'altro molto gentilmente mi ha fornito le bozze di un suo scritto e io cito proprio questo
Il leit motiv della convenzione stessa è data dalla volontà del Ministero della poste le poste di per recuperare in serie concessoria spazi di potere adesso negati in ferie legislativa
Con buona pace fa
A tale conclusione induce innanzitutto l'esame degli articoli due sei della Convenzione spessa che nell'indicazione delle norme al cui rispetto è tenuta alla concessionaria
Fai Stefan esplicito riferimento agli indirizzi della Commissione parlamentare
Quasi che il ministero delle Poste si riserva di una vigilanza generica e quindi perciò molto più pericolosa tra virgolette sul Rispetto da parte della commissione degli indirizzi da parte della concessionaria degli indirizzi di volgari sta dalla commissione parlamentare
Secondo uno schema necessarie intermediazione dell'esecutivo che sembra quartieri evocare lo schema presente nel decreto del quarantatré
Ma tutti e come è noto schema nettamente estranei nettamente superato dalla legge centotré come prima diceva professor Bo
Un ulteriore rafforzamento poi dell'esecutivo sempre in Serie convenzionale e quindi cioè nella concessione può inoltre vedersi nel potere di autorizzazione di volta in volta delle cosiddette utilizzazioni particolari degli impianti
Così come nel potere di approvazione fino a quando l'Amministrazione non avrà ancora rifinito i piani di ripartizione di assegnazione delle frequenze di piani tecnici particolari per l'esercizio
De da parte all'esercito radiotelevisivo da parte della concessionaria stessi
E quindi siamo in un o sistema dica rafforzamento dell'esecutivo che sembra forse correlato appunto ante un momento in cui la forma la formula della centralità parlamentare
Si sta attenuando
E io sono arrivato alla conclusione di questa la relazione
Le vicende esposto in maniera così sommaria così imprecisa di cui peraltro chiedo scusa
Sembrano a mio avviso confermare l'inesistenza
Di uno l'inesistenza di un monello soddisfacente ma forse per un limite di fungo
Il limite di fondo a mio sommesso avviso è rappresentato dal suffisso ma di considerare il nostro Stato
è uno Stato pluriclassi e quindi disomogeneo completa con pluralità di comandi
Come ente di cura interessi generali tanto da affidargli mediante l'uso di strumenti di programmazione e quindi di mitigazione
Il controllo pubblico di attività che possono forse anche forse hanno senz'altro risvolti di carattere imprenditoriale
Ma che comunque rappresentano come l'informazione l'esplicazione i diritti costituzionalmente garantiti al singolo come ieri ci insegnava altosassofonista innesco acutissimo intervento
Tale sofisma a me sembra tanto più grave ove si rifletta che lo Stato che qui pieni rivoli in considerazione non è lo stato comunità
Bensì è lo Stato apparato cioè un'organizzazione che in quanto tali in quanto strumentale non può non essere mai rappresentativo dell'intera collettività
Se si è poi questo assunto che naturalmente andrà andrebbe molto più approfondito molto più
Analizzato
Ne deriva in primis se l'incongruenza
Oltre che del controllo pubblico sulla libertà di espressione
Anche incongruenza del trasferimento in chiave garantistico della relativa attribuzione dal governo ad un organo parlamentare che che resta pur sempre chiamiamola così la commissione parlamentare chiamiamolo organo parlamentare non voglio entrare nel merito di questa qualificazione giuridica ma pur sempre la commissione parlamentare è un organo dello Stato persone
E quindi come dice benissimo Giannini
Uno strumento di servizio a disposizione di coloro che i centri di potere politico mandano particolari degli uffici reggenti dello Stato UE
Oltretutto nel caso di specie a prescindere dalla tipicità della commissione parlamentare
Cioè da sottolineare la sostanziale irresponsabilità politica di questo se non infine al pari del Parlamento di fronte al corpo elettorale
Ma se è così ma se è così se veramente l'unica forma di responsabilità politica di questa commistione e il corpo elettorale
Ma forse allora varrebbe la pena
Di saltare il fosso dell'organo politico partitico con tutte le deformazioni conseguenti
E di fare ricorso sempre in quest'ottica ad un comitato di garanti gli e Sperti chiamiamolo come vogliamo ha derivazione la più ampia possibile e potenzialmente rappresentativa dello Stato-comunità composto cioè da membri nominati dal Parlamento dal Presidente della Repubblica dalle regioni dalle forze sindacali dalle forze culturali e così via
Incaricato di assolvere tutte quelle funzioni che fino ad ora sono demanda e alla commissione parlamentare lasciando invece alla responsabilità gestionali del consiglio di amministrazione della società Cam concessionaria
Tutti i profili inerenti all'organizzazione dall'attività aziendale senza duplicazioni o sovrapposizioni di competenze che come si diceva prima sembrano estremamente pericolose
Ma forse non è la sostituzione eventuale del comitato di garanti o come lo vogliamo chiamare alla commissione parlamentare che porta forse superare l'idiozia umidi fundo della quale modello Peter riserva statale sull'attività radiotelevisiva
Forse diverso sarebbe il discorso riprendo qui ancora uno spunto il professor poi essere se il monopolio pubblico si limitasse ai mezzi di trasmissione
Naturalmente in questo concetto di mezzi ritrasmissione rientra anche l'assegnazione è l'uso delle frequenze
E non si estendesse questo monopolio anche ai alla programmazione ai contenuti delle trasmissioni
In questa ottica Lula l'indubbia inerenza dell'interesse pubblico ad un corretto uso dei mezzi di trasmissione
Che sono naturalmente a prescindere da tutte le valutazioni che la Corte costituzionale ha fatto nella sentenza centoquarantuno
Che sono naturalmente limitati rispetto ai potenziali aspiranti
Si potrebbe forse pensare ad un modello normativo di gestione degli impianti e delle radiofrequenze
Che affidi
All'amministrazione statale
Non voglio precisare a quale organo
Il potere di emanare in materia provvedimenti concessori senza clausole di esclusiva sia a livello nazionale sia a livello locale
In maniera da un lato da evitare forme di monopolio pubblico di dubbia costituzionalità per operare un'espressione non troppo pesante
E dall'altro lato però forme di selvaggia liberalizzazione o peggio Formenti
Unico politico
Se si ritenesse che il sistema concessorio così strutturate così indicato come prospettiva
Non consentisse poteri di direzione sufficientemente penetranti
Il richiesti dalla natura della programmazione radiotelevisiva forse si potrebbe pensare ad un modello di controllori di direzione più penetrante che si concretizzerebbe in una sorta di costituzione di ordinamento sezionale al pari di quello previsto dal credito e in materia assicurativa
Un ordinamento sezionale radiotelevisivo costituito da tutte le in prese privati ma anche pubblica
Sottoposte a direzione da parte di un potere pubblico strutturato secondo una diversità di competenze e di funzioni
Che in quanto tale o impartire non soltanto poteri direttivi ma addirittura norme e regole di condotta valevoli per i soggetti dell'ordinamento stessi
è soltanto una prospettiva questa mi permetto di affidarla alla vostra valutazione grazie
Ringraziamo il professor Capotosti per questa splendida relazione adesso sono le undici e dieci e abbiamo quindi un paio d'ore questa mattina fino alle una una e un quarto e ammesso che oggi si riprenda alle sedici un paio d'ore oggi pomeriggio prima della tavola rotonda in questo tempo dobbiamo dar luogo alle comunicazioni previste e programmate per la giornata di oggi
Alle comunicazioni di coloro che hanno chiesto chiederanno di intervenire sul tema di oggi e abbiamo ancora una piccola coda da ieri e precisamente il professor vollero che però non mi pare di vedere in sala e il dottor Annoni che doveva intervenire ieri e invece dell'iter non ha potuto interviene oggi quindi se siete tutti d'accordo direi ti dà la parola al dottor Annoni e poi anche perché si possa essere diciamo così preparati penserei di seguire questo ordine coi di dar la parola al dottor Bottari se mi correggo sale la pronuncia non è esatta poi dal professor Bognetti al dottor Vignudelli che il professor Volpe
Se non ci sono difficoltà potrebbe essere questo l'ordine della mattinata per lo meno per lo spazio che abbiamo davanti il dottor Annoni sia grazie
Dove preferisce
Sì
Magari
Io chiedo scusa
Ruppero l'attenzione su per pochissimi minuti su un tema che controverse trattato ieri purtroppo avuto delle vicende familiari che mi hanno dovuto mi hanno imposto di allontanarmi dalla stanza dell'aula e anche questo inciderà sicuramente sulla sulla brillantezza del mio del mio intervento
Si tratta però di esporre alcuni punti che io reputo forse più interessanti una comunicazione scritta che vive tra distribuito prestissimo il tema assegnato mira quello delle reti radiotelevisive e radiofoniche
E dovendo scegliere un criterio per affrontarlo ho pensato che fosse è opportuno operare un'indagine strutturale e funzionale sulle attività
Delle reti radiotelevisive seguendo quelle che sono indicazioni testuali che ho potuto ricavare sia delle norme legislative legge settantacinque sia degli altri organizzatori della della RAI
Dovendo partire appunto da un'analisi di quelle che sono le norme
Il dato di riferimento primarie normativo è sicuramente l'articolo tredici della legge settantacinque è interamente dedicato alla strutturazione organizzazione delle peraltro non è l'unica norma anche in qualche modo incide sull'argomento ed infatti possiamo ancora ricordare l'articolo quattro per quanto attiene alle funzioni di proposizione approvazione controllo e di intervento
Nei programmi da parte della Commissione parlamentare di vigilanza come è stata appena ricordato
L'articolo cinque per quanto attiene ti dà più positive dei comitati regionali per i programmi che vengono realizzati diffusi su base regionale l'articolo otto per quanto riguarda i poteri di approvazione da parte della commissione del consiglio di amministrazione infine l'articolo quattordici per tutto quanto attiene alla a istituzione della Terza Rete con la previsione specifica da parte della della sua creazione in sedi convenzionale
Il sistema normativo che viene a configurarsi pertanto è diciamo volontà questo combinato disposto e piuttosto complessa e per certi versi almeno io ritengo anche contraddittori
Però per fare un tentativo di chiarezza io ho scelto il criterio di partire dall'articolo tredici e successivamente laddove se ne potesse porre la necessità operare interpolazioni con le altre norme che ho appena adesso indicato
Proprio partendo dall'articolo tredici è bene ricordare subito
Che la norma non parla specificatamente od in senso generico direi ma usa un termine più dettagliato più appropriato a mio avviso del termine cioè di direzione di Rete con o
Diciamo così nel suo vertice del direttore della rete perché secondo me questo termine per proprietà perché proprio perché l'articolo tredici
Riguarda l'organizzazione dell'ufficio Rete all'interno della concessionaria il termine direzioni di rete evidenzia in modo chiarissimo qual è la natura e la funzione del delle reti stesse pertanto ecco d'ora in poi quando ne parleremo delle reti radiotelevisive intenderemo quindi un significato onnicomprensivo
Direi di direzione
Per quanto attiene alla struttura e diciamo così alla la la funzione che in queste svolgono sicuramente la norma dell'articolo tredici è chiarissima in quanto immediatamente ci viene a dire
Che la concessionaria dovrà strutturarsi secondo e reti per raggiungere un determinato scopo ecco io mi permetto di richiamare la vostra attenzione su questo punto
Perché secondo me proprio è in questo passaggio della norma che rito mondo una contraddizione che poi verificheremo a mio avviso
In fondo al tutto questo nostro un brevissimo discorso cioè in modo Tanzi agitatore cosa ha detto che la concessionaria dovrà organizzarsi secondo una ben determinata struttura che sono quelle delle lo scopo di questa particolare struttura
E quello che deve rispettare il i principi della funzionalità dell'efficienza e della conduzione unitaria e questi sono li termini riferimento testuale dell'anno
Ma se questo è cioè se a un certo punto si pone l'esigenza del legislatore di creare una struttura unitaria ed efficiente
La contraddizione inscritta abbastanza evidente che un simile criterio Marcy con faccia ad una ripartizione verticale delle reti che svolgono in realtà tutte la medesima funzione infatti poi la struttura organizzativa delle reti per tutte e tre
Risulto qua evidentemente quindi c'è uno scopo ulteriore almeno io ritengo che esista uno scopo ulteriore
All'interno dell'Arma che giustifichi un simile tipo di strutturazione
Ed è lo scopo di garantire il pluralismo della informazione della diffusione della notizia sull'ambito nazionale questo buonismo appunto
Sarebbe troverebbe la propria giusto collocazione soltanto all'interno di strutture autonome che svolgono in libertà in piena autonomia quella che è la funzione d'Oro assegnato di programmazione
Se questo è a questo punto il e si può cominciare a quella che la disamina specifica delle attività e della funzione delle e se svolgono chiaramente una attività di ideazione e realizzazione dei programmi sia su base radio diffonde l'alternativa del diffusione che della televisione con la sola eccezione dei servizi giornalistici dice specificatamente erano
Quindi una funzioni direttive di programmazione
Anche questa deroga diciamo dei servizi giornalistici
è una presente un dato anomalo si presenta come un dato anomalo infatti abbiamo una tassatività specifica della norma
Che con non questo norma di esclusione mante permette per esempio non si parla assolutamente dei programmi realizzati al dipartimento dello televisivo delle trasmissioni scolastiche ed educative per adulti
Che rientra in una ulteriore comparto di attività che peraltro poiché non è previsto la norma sembra che vengono affidate per le attività di ideazione e realizzazione delle stesse reti pur dipendendo dal punto di vista della responsabilità da un direttore o duramente responsabile che ne risponde direttamente nei confronti del direttore eccetera
Peraltro qui forse esuli a un pochettino quello che il campo della struttura delle proprie della funzionalità della struttura per andare a vedere
E andare a toccare i discorsi sui rapporti tra gli uffici della struttura comunque su questo ci torneremo quello che mi interessa puntualizzare l'appunto che la norma
Identifica una funzione delle reti che quella delegazione e dei pro e della diffusione dei propri
Le reti peraltro su questo presupposto non si presento naturalmente come una struttura omogeneo accomuna sotto come una struttura diciamo non articolata Manzi la norma ripeto il riferimento io faccio sempre su un dato normativo
Ne disegna una struttura piuttosto articolata con a capo un direttore di rete e sotto un delle sotto strutture che sono le cosiddette strutture di programmazione
Le strutture di programmazione rappresento nel momento operativo immediato della Rete
Perché addirittura desse la norma fa riferimento allorquando dice che vengono assegnate un certo numero di collocazioni orarie all'interno della programmazione della Rete gli stanziamenti penalizzazione i singoli programmi affidati da anche i mezzi tecnici e organizzativi
E realizzati delle stesse quindi la norma poco è una evidente scissione predilezione deterrente queste strutture di programmazione
Alle quali vengono affidate specificatamente le singole attività
A questo livello di strutture organizzatoria si arresta la norma ma non si arresta peraltro all'interno di quella che è la struttura disegnata dal complesso normativo della norma ed altresì delle attività organizzatori interne della concessionaria se n'è parlato ieri
Ed è stato anche un dato diciamo così discusso rispetto a quello che è il dato reale
Ce ne abbiamo in realtà che cosa ha di fronte una deliberazione una certa attività programmatoria di liberatoria da parte del consiglio di amministrazione che disegna un certo tipo di sistema operativo
Oggetto di queste operativo conforme almeno così è stato detto ieri a quelli che erano i principi della riforma ma in realtà mai realizzato
Evidentemente il tipo di approccio
Che io ho cercato di dare a questo problema quest'indagine e un approccio sistematico su quelli che sono i dati di riferimento sul quale il giurista il giurista ogni naturalmente non giurista serio dovrebbe badare alla propria indagine c'è un dato di riferimento sul quale testualmente si verifica e si l'indagine sulla struttura
E allora se questo è dobbiamo dire dobbiamo riconoscere che la struttura programmata delle reti a delle sottoarticolazioni trascurando adesso il dato reale se queste talmente sussistono almeno a queste sottoarticolazioni che sono quelli che abbiamo chiamato ieri mi
Che sono i gruppi immediatamente operativi formati proprio dalla stessa struttura operativa per la realizzazione immediata della fase ideativa e programmati da stress
Questo rappresenta l'ultimo livello operativo della direzione direte
E a questo punto si pone direi che mi mi mi sembra che sia opportuno richiamare l'attenzione su uno per lo meno degli aspetti essenziali delle attività che sono posti in essere dalle leggi nasce abbiamo detto
L'attività di di azioni riferite Enipower quindi rappresenta questo strutture di carattere non realizzato ma su un dato di riferimento normativo testuale
L'attività secondo me primarie che è connessa strettamente connesso alla fase di di azione e quella della programmazione delle attività della della concessionaria cioè delle reti ed è questa la fase più complessa almeno quella che ho trovato e se la fase più complessa in quante in questo momento che intervengono tutte le varie interpolazione normative di cui abbiamo fatto cenno precedentemente
Perché nella fase di programmazione
Intervengono via viari con la commissione parlamentare di vigilanza il consiglio di amministrazione direzione generale e gli altri organi della concessione
Partendo dalla base dobbiamo dire che i vigili criteri di carattere generale sul quale deve essere uniformata tutta la programmazione vengono fissati lo dice l'articolo quattro dalla Commissione parlamentare di vigilanza all'interno di questo quadro di riferimento che è il diciamo il punto base sulla quale tutta l'attività di programmazione delle reti della concessionaria verrà poi avessero organizzato
Si inserisce il momento ideativo e con la predisposizione dei programmi trimestrali del male
Come si particola si parte dalla proposta di base una volta che la proposta di base dal momento ideativa abbiamo detto che rappresenta rappresentato teoricamente da questa
Da questi input di base che vengono raccolti dalla sottile programmazione viene creato il Mipel e così via
Dalla struttura abbiamo detto ideativa dalla base viene identificata una proposta questa proposta
Che fa capo alla che viene imputata alla struttura di programmazione viene assegnata alla struttura operativa che la crisi su questa attività di prove la struttura operativa pone a sua volta una preliminare fase di programmazione
Per del del della fase del del momento realizzativo e questa fase di programmazione del singolo singolo metro cioè del singolo programma
Viene a sua volta inserita all'interno di una programmazione dirette la quale programmazione dirette che viene operata dal direttore della Rete
Per viene e sposta iene uniformata e viene assegnata al direttore generale
Il quale direttore generale predisporrà sorto un ulteriore programma organico che tiene conto di tutte queste indicazioni delle direzioni di River dirette le sottopone al consiglio di amministrazione per l'approvazione a questo momento
Si può identificare un secondo elemento caratteristico e strutturale secondo me proprio indicativo della della della struttura che ha avuto che hanno assunto le reti e cioè che nel momento stesso in cui il consiglio di amministrazione approva il programma
E lo inserisce quindi in questo contesto annuale della rete stabilisce la ripartizione degli spande gli stanziamenti che vengono affidati a ciascuna
Allora volta coi programmi di massima annuale abbiamo visto sono sottoposti ancora all'approvazione della Commissione parlamentare di vigilanza che in quel momento perlomeno la possibilità di verificare il rispetto degli indirizzi generali che abbiamo detto dai quali siamo partiti
Un momento particolare all'interno di questa struttura riprogrammazione spetta naturalmente alle programmazioni a livello regionale attuate per l'affetto dell'articolo tredici e del decentramento dei principi recentemente stigmatizzati articolazioni
Sul principio del decentramento sulla sua realizzazione all'interno del della concessionaria sono stati spesi veramente fiumi di parole autorevolissimi cedute quindi non ad essi faccio riferimento anche perché la mira un tentativo di indagine sistemati cooperativa
Della norma
Ecco proprio sotto questo profilo sistematico operativo questa programmazione decentrata proprio come fulcro come elemento di riferimento il direttore della sede decentrata al quale vengono affidate tutte le attività che alle nella struttura centralizzata sono affidate al strutture di programmazione per esempio nel modello ideale e il la Costituzione Dynit allora sorveglianze così
Spetta a voi ancora i direttori dirette di concordare con la direzione generale il programma annuale delle trasmissioni della Rete i piani di produzione che verranno poi approvati dal consiglio di amministrazione
In questo procedimento ecco che
Fuoriesce la figura del comitato regionale per il servizio televisivo in quanto a questo è affidato il compito di formulare delle precise indicazioni sui programmi radiotelevisivi a diffusione regionale
Oltre che presentare delle proposte la concessionaria dell'inserimento di questi programmi regionali su le reti nazionali
Abbiamo così almeno cercato così di definire quella che l'attività veramente primarie fondamentali dice la programmazione la trasmissione quindi ad essa connessa delle dei programmi per questa realizza peraltro vorremmo richiamare ancora sempre molto sinteticamente schematicamente possibile l'attenzione su due punti ancora a mio avviso fondamentali e che mi portano poi porteranno a trarre alcune conclusioni che vorrei sottoporre la vostra attenzione
Abbiamo già detto che i mezzi finanziari che sono stati assegnati alle reti
Sono funzionali al tipo di programma una programmazione
Che a queste che queste dovranno svolgere approvata ricordiamolo ricordiamo l'Ancona volta presso tutti questi filtri successivi dal consiglio di amministrazione
Sotto il profilo poi strettamente operativo abbiamo che le reti si trovano a realizzare i loro programmi mediante del personale della della concessionaria
Che viene loro assegnato
Dalla concessionaria stesse quindi al quale non ne ha ovviamente alcuna forma di di di di disponibilità diretta in quanto il rapporto naturalmente sempre Dio del personale sempre direttamente la concessionaria
Mai con la Rete quindi a non ne ha neanche una possibilità di controllo gestionale cioè persone può essere modificato poi c'è questo continua osmosi diciamo all'interno all'interno delle reti
Infine un ulteriore punto secondo me veramente interessante veramente qualificati
Ed è il regime delle responsabilità di cui tra l'altro ha parlato ieri il professor Follieri in modo piuttosto piuttosto chiara non mi trova particolarmente concordi questo scoglio il professor Follieri
Ha detto in sostanza che pur se la norma parla di rapporto di responsabilità diretta
Del direttore di Rete nei confronti del direttore generale non si può parlare
Di un vera e propria rapporto gerarchico ma di un rapporto di controllo il lato senso del direttore cioè io non credo che sia così
La norma infatti e il riferimento potrebbe essere ancor più preciso dalla sua lettura
Io non ce la fanno
Parla proprio e specificatamente di
Diretta dipendenza del direttore di Rete rispetto al direttore generale in relazione a particolari attività che il direttore di rete deve svolgersi cioè l'attività di realizzazione di impostazione di messa in onda di programmi quindi abbiamo un rapporto diretto e dipendenza relativo soltanto lo dice la norma tre particolari momenti dell'attività del direttore di rete
Mente e lo dice sempre la stessa norma diversamente il direttore di rete risulta autonomamente responsabile in prima persona
Della proposta di programma dell'andamento delle produzioni di altre attività al di là della difficoltà di configurare una responsabilità sull'attività meramente propositiva come la norma comunque
Questa chiara distinzione che la norma stessa fra fra due tipi di attività facenti capo al direttore di rete per i quali per uno prevede l'ipotesi una dipendenza e per un altro nipote di odio responsabilità dirette
A me fa concludere che per quanto riguarda quelle particolari attività in realtà esista un'attività di controllo veramente in linea generale che di controllo pregnante del direttore generale
Sulle attività della Rete
E se questo è
Dobbiamo tranne alcune conclusioni se è vero come io ritengo che
La pluralità di reti corrisponde ad un'esigenza fondamentale di garanzia di pluralismo dell'informazione
E che questo pluralismo dell'informazione si realizza mediante delle strutture che possono avere un'autonomia un'autonomia propositiva
Noi ci troviamo di fronte a delle reti degli uffici che la concessionaria
Che
Non hanno un'autonomia finanziaria in quanto l'autonomia finanziaria e data dall'approvazione del programma
Non hanno un'autonomia di programmazione in quanto è soltanto meramente propositiva
Non hanno una possibilità di utilizzazione diretta dei mezzi
In quanto questi vengono affidati alla concessionaria quindi a mio avviso
Se è vero che doveva garantire un pluralismo in realtà viene a verificarsi una totale assoluto omogeneizzazione all'interno delle un assoluto omogeneizzazione che secondo me MP3 si pone in contrasto con quelli che sono gli spiriti informatori in realtà quindi la norma a mio avviso non mantiene non riesce a creare uno strumento per il perseguimento dell'lo scopo che essa si era prefissa
Ed infine un ultima notazione marginale se vogliamo
Che riguarda più direttamente un problema
Con della terza rete televisiva quella terza rete televisiva almeno secondo quelle che sono
I dati che io ho potuto ricavare è veramente un fatto anomalo all'interno della normativa per legge del settantacinque
E dei principi tra l'altro che gli sono venuti via via
Affermando che la giurisprudenza costituzionale
In realtà che cosa dice la norma quando parla di decentramento
Dice che alcune attività di programmazione alcuni programmi devono essere predisposti su base regionale e che il consiglio di amministrazione dice la norma
Disporrà dei programmi per l'inserimento di questi programmi regionali all'interno della programmazione di tutte e tre le reti delle reti parlo
In realtà che cosa è avvenuto è avvenuto che tutta la programmazione regionale è stata inserita unicamente la terza rete rionale o comunque per la stragrande maggioranza ma non solo questo
è stato altresì si è venuta a creare una particolare forma di programmazione che non soltanto è programmazione da Rete regione da sede regionale ma anche su base regionale
Cioè non più una programmazione a diffusione su base nazionale di programmi prodotti in sede regionale bensì una programmazione anche su base regionale soltanto limitatamente regionale i programmi prodotti su basso sede regionale
Che cosa e questo tra l'altro ricordiamolo lo si può verificare immediatamente sullo schema del palinsesto della terza rete lo schema è palinsesto prevede le fasce orarie tipiche sempre le stesse
Nelle quali le sedi regionali diffondono soltanto programmi limitatamente al proprio ambito territoriale
Ma se questo è ci si può porre una domanda che io la sottopongo fuori
Il servizio pubblico radiotelevisivo ha detto la corte giustificato
In quanto esso si estende si diffonde su base nazionale
Ciò consente di prevedere una diffusione televisiva su base territorialmente definita mediante il regime autorizzatorio che la corte la sentenza del settantasei a strappi
Ma allora a questo punto che tipo di attività pone in essere la concessionaria quando diffonde su base regionale delle produzioni
Televisive regionali
A questo punto se Veron insegnamento della corte
Non siamo più nell'ambito del servizio pubblico radiotelevisivo cioè la Terza Rete non fa soltanto o comunque non
Non esercito un servizio pubblico non esercita solo un servizio pubblico
Ma forse limitatamente a queste fasce orarie limitatamente a questi programmi esercita altresì un servizio di natura non pubblica del sono stiamo a definirlo che che tipo di soggetto che tipo di attività sia comunque non rientra nelle previsioni del servizio pubblico così come la corte
Ha voluto configura e a questo punto tra l'altro se ne possono trarre dei corollari che quei mezzi tutela giurisdizionale la possibilità di un'azione di manutenzione relativamente a queste particolari fasi
Però perché non senta è vero che non siamo più in regime di servizio pubblico non siamo probabilmente più in regime di concessione
Ma e qui ulteriore gradino che io sottopongo sempre la vostra attenzione l'ultima convenzione della RAI
Prevede proprio che la concessionaria debba svolgere delle attività televisive anche su base territorialmente rifinito
E allora a questo punto veramente
Io credo che si pongono dei dubbi sulla le
I poteri dei ministeri delle Poste e delle partecipazioni statali faccio presente che il abbiamo fatto i nostri ciò faceva un po'di conti non per porre limiti ma se ciascuno riuscisse a contenere la propria comunicazione intorno ai venti minuti o poco più si potrebbe arrivare a esaurire
Quello che ci eravamo proposti di fare questa mattina prego professore
Grazie
Lo statuto ringrazio centro con Londra e per l'invito rivoltomi e dirò subito di dissentire con una delle ultime conclusione secondo il professor Capotosti circa il comitato dei garanti e non credo che i problemi in solo che in questo settore si risolvono dell'esperienza del nostro paese ce lo dimostra ampiamente creando dei nuovi comitati nuovi
Carrozzoni ma più che altro secondo me si risolvono indicando esattamente le responsabilità di ognuno e riconducendo le attività di ogni ordine all'interno segnata responsabilità o comunque apprezzato
La sua relazione e chiedo scusa se dovrò rifarmi a molte parti per ricongiungimento lasciamo degli argomenti
Non credo di sostenere nulla di nuovo affermando che il ruolo del ministero delle Poste e telecomunicazioni o dell'analogo ministero precedentemente competente prima della sua istituzione
Circa la gestione della materia relativo la diffusione radiofonica racket televisiva abbia vissuto nell'arco di legislazione che va dal mille novecentodieci e soprattutto dal mille novecentoquarantasette ad oggi una parabola per così dire progressivamente discendente
Che peraltro non gli ha impedito di essere costantemente protagonista principale in tale campo
Da solo per il fatto che da oltre sei anni tiene in gestazione una tanto attesa legge di regolamentazione del settore
Legge che dovrà completare finalmente ormai invecchiata riforma del settantacinque in aderenza all'intervento sostanzialmente normativo dalla Corte costituzionale con la sentenza del settantasei
Intendo riferirmi a al fatto che mentre in tutta la prima parte della legislazione il ministero delle Poste e telecomunicazioni
Ricopriva un ruolo centrale se non addirittura dominante nei confronti del servizio radiotelevisivo con poteri molto ampi ceo rispetto agli indirizzi della vigilanza sui programmi sia dal punto di vista tecnico gestionale
Successivamente in particolare con i più recenti interventi normativi molte di queste competenze che sono state sottratte
Per trasferirli al potere esecutivo e quello legislativo
è indispensabile ripercorre brevemente e Marina estremamente sintetica le tappe più importanti caratteri caratterizzato questo complesso rapporto
Ricordando le disposizioni normative che si sono via via succedute in questo arco di tempo che hanno regolamentate contraddistinto in modo specifico l'azione del ministero delle poste e telecomunicazioni
Sulla base di tale analisi sarà possibile comprendere i momenti più significativi della vicenda di individuare di conseguenza dapprima i motivi che hanno condotto la situazione attuale quindi binari più indicati sul quale è opportuno indirizzarsi il definitivo assetto dell'intero servizio
Tralascio per esigenze di tempo i primissimi interventi normativi in materia
E comincio col ricordare il decreto luogotenenziale tre aprile quarantasette numero cento del numero quattrocentoventotto modificato successivamente con la legge ventitré agosto quarantanove numero seicentottantuno e così la convenzione ventisei gennaio mille novecentocinquantadue approvata col DPR mille novecentottanta si tratta di provvedimenti normativi con i quali vengono dettate le norme in materia di vigilanza e controllo sulle radio di fusioni circolari
E con i quali vengono istituiti due nuovi organi con competenze specifiche in materia il comitato per la determinazione delle direttive di massima culturali artistiche educative e la Commissione parlamentare di vigilanza sulla radio diffusione
Il comitato per la determinazione delle direttive di massima
Costituito presso il ministero delle Poste e telecomunicazioni
Dovrà elaborare le direttive di massima dei programmi vigilare sulla loro attuazione esprimere parere sui programmi trimestrali predisposti dalla RAI che devono quindi essere approvati dallo stesso ministro
Si trattava in sostanza di un organo di indirizzo di direttiva sul contenuto dei programmi senza potere di natura censoria
Al ministro invece aspettavo una serie di compiti di intervento nei confronti di una società concessionaria così l'approvazione dello statuto le sue modificazioni l'approvazione delle nomine del presidente del consigliere delegato e direttore generale
L'autorizzazione per il trasferimento di azioni dell'IRE l'altro ente pubblico l'autorizzazione di accordi dell'IRI con enti stranieri
Il potere di ricucire chiarimenti sul bilancio annuale della Società di verificare il funzionamento contabile dell'ente concessionario al fine d'accertamento dei canoni da questi dovute l'amministrazione
L'approvazione dei piani trimestrali dei programmi di trasmissione come già ricordato
L'autorizzazione per la variazione dei programmi l'emanazione di direttive per le trasmissioni a onde corte l'autorizzazione per l'aumento del tempo dedicato le trasmissioni pubblicitarie
La vigilanza sugli impianti e servizi tecnici con poteri di mare istruzioni autorizzazioni approvazioni eseguire collaudi per l'installazione modificazione delle opere
E da ultimo la vigilanza generale sull'adempimento degli obblighi di concessione da parte della società con potere di irrogare sanzioni e di proporre la revoca della concessione
A tali poteri di intervento che incidevano sull'organizzazione e sulla disciplina sullo svolgimento e sul controllo del servizio
Si aggiungevano inoltre quello spettante congiuntamente i ministeri dell'Interno delle poste e telecomunicazioni
Di modificare ricorrendo gravi motivi di ordine pubblico il piano di massima degli orari e dei programmi e quello riservato al governo
Via richiede la disponibilità delle stazioni di radio diffusione per la trasmissione di comunicati governativi per un periodo di tempo non superiore a due ore giornaliere
Per manifestazioni di interesse generale
Si tratta di una serie di competenze che da quanto risulta dalle relazioni della Corte dei Conti per gli esercizi sin verso la fine degli anni sessanta
Il ministro ha costantemente esercitato eccettuato quell'in ordine la vigilanza sui bilanci dell'ente concessionario per le quali osservava la corte nessuna comunicazione ministeriale era stata effettuata
Bisogna ricordare inoltre che proprio in tale ultima materia intervenne successivamente il legislatore e non senza destare qualche perplessità disponendo con il DPR numero seicentottantotto del mille novecentosessantacinque emanato in applicazione alla legge numero duecentocinquanta del cinquantotto che il bilancio consuntivo della concessionaria dovesse essere presentato al Parlamento in allegato al bilancio di previsione del ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni
Risulta pertanto agevole constatare come in virtù di tale anche spera di compiti attribuito da un lato il comitato e dall'altro il ministero
La libertà della società concessionaria nel particolare campo dei programmi e delle informazioni apparisse molto limitata e condizionata dalle direttive governative
Come già più volte è stato detto qualsiasi forma di direttiva di indirizzo di controllo in materia radiotelevisiva era dunque attribuita solo ed esclusivamente all'amministrazione
Nel periodo successivo alla predisposizione di questa prima serie di norme l'ordinamento legislativo
Del servizio radiotelevisivo non subisce sostanziali rilevanti modifiche si occupò la materia solo la Corte costituzionale con alcuni significativi interventi che non incidono però in alcun modo sul prodotto prerogative del potere esecutivo
E in particolare del ministero delle Poste e telecomunicazioni
Non entro nel merito di tale pronunci ma mi limito soltanto a sottolineare e la loro importanza costi consistette essenzialmente nel dare l'avvio ad un fervido dibattito culturale su tali argomenti
Che si contrappose in questo periodo all'inerzia delle liste del legislatore prolungata si fin verso la fine degli anni settanta fin verso l'inizio degli anni sessanta
Senta così alla concreta attuazione dell'ordinamento regionale a seguito della quale dei nuovi protagonisti si inseriscono in questa problematica le Regioni le quali in virtù di quanto previsto nei loro statuti cominciano ad interessarsi attivamente assetto radiotelevisivo
Questo interessamento regionale in modo particolare l'ormai imminente scadenza la convenzione venticinquennale ottenne il grosso risultato di riportare il dibattito in sede parlamentare
E da questo sul quale peraltro non mi soffermo
Si poté cominciare già a comprendere come si stesse facendo strada una certa volontà sempre più pressante di rivalutare i propri poteri del Parlamento in tema di indirizzo di controllo a scapito quindi delle ampie prerogative ministeriali ciononostante va ricordato che in questo periodo con il DPR numero centocinquantasei del mille novecentosettantatré
Fu approvato il testo unico delle disposizioni in materia postale di Banco Posta di telecomunicazioni in parte modificato poi con la successiva legge di riforma del settantacinque
E nelle disposizioni preliminari venne stabilito da un da un lato l'esclusività Allo stato dei servizi postali delle telecomunicazioni
Con l'obbligo di un apposito autorizzazione per l'installazione e l'esercizio di impianti ripetitori privati di programmi sonori televisivi esteri nazionali
E rimpianti locali di diffusione sonora e televisiva via cavo
E dall'altro e quando la legge non disponesse diversamente tutti i provvedimenti in tale materia rientrassero nella competenza del ministero delle Poste e telecomunicazioni
A quest'ultimo fra l'altro venne assegnata la facoltà di stipulare particolari convenzioni con amministrazioni esteri o gestori esteri riconosciuti regolare nell'interesse comuni i servizi previsti dallo stesso decreto
Al ministero delle Poste al ministro del posto e fu poi attribuita
Con una norma la cui importanza cui si sottolinea la competenza nell'ambito del regolamento internazionale delle radiocomunicazioni all'assegnazione delle frequenze radio elettriche per tutte le radiocomunicazioni
E alla notificazione al Comitato internazionale di registrazione delle frequenze dell'avvenuta assegnazione
Questa competenza è stata in seguito ribadita con la legge numero seicentonovantatré del settantacinque sulla ristrutturazione del Consiglio superiore tecnico delle poste e delle telecomunicazioni e dell'automazione organo nominato con decreto del capo dello Stato su proposta o del Ministro delle Poste e telecomunicazioni
Al quale in modo specifico sono state assegnate attribuzioni in tale materia
Nel testo unico
Si stabilì ancora che la concessione di servizi di telecomunicazioni ad uso pubblico
Dovesse avvenire con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro delle Poste e Telecomunicazioni di concerto con il ministro per il Tesoro e sentito il Consiglio dei ministri
Mentre quella d'uso privato rientrasse esclusivamente nella competenza del ministro delle Poste e telecomunicazioni
E da ultimo
Una disposizione di notevole importanza si affermò che gli impianti di telecomunicazione e le opere accessorie occorrenti per la funzionalità di detti impianti
Sempre che fossero esercitati dallo Stato e dai concessionari per i servizi concessi ad uso pubblico avevano caratteri di pubblica utilità
E che con decreto del ministro per le poste telecomunicazioni da un lato potesse essere dichiarata ove occorresse
L'urgenza di indifferibilità delle opere e dall'altro che gli impianti e le opere accessorie di uso esclusivamente privato potessero essere dichiarati di pubblica utilità
Ove concorressero motivi pubblico Anthrax
E le dimensionamento però della presenza governativa e per quanto più strettamente di mia competenza dell'incidenza del ruolo del ministero delle Poste e Telecomunicazioni non si fece attendere molto
Con l'approvazione della legge numero centotré del settantacinque
Che con le successive modifiche apportate dalla Corte costituzionale attualmente a regola l'intera materia
Viene impatto mutato e in maniera sensibile tutto il precedente ordinamento normativo del settore
Scompaiono innanzitutto le precedenti prerogative ministeriali sia in ordine al muro alla modifica del piano dei programmi per gravi ragioni di ordine pubblico sia in ordine alla sospensione delle trasmissioni e alla messa a disposizione degli impianti
Ma soprattutto vengono trasferite al Parlamento le funzioni in tema di determinazione dell'indirizzo generale di vigilanza dei servizi radiotelevisivi riconducendo il ruolo del ministero delle Poste e telecomunicazioni in uno stretto ambito di carattere amministrativo
Il mistero rimane il responsabile principale dal punto di vista amministrativo dello svolgimento del servizio radiotelevisivo
Con delle attribuzioni sostanzialmente da un lato di natura tecnica dall'altro di tipo strettamente amministrativo nei riguardi della società concessionaria della quale in primo luogo deve approvare lo Statuto
Un'altra serie di competenza relativa l'organizzazione e l'attività della società concessionaria viene poi attribuita al Ministero ad opera della convenzione ma di questo parleremo in seguito per quanto riguarda l'attribuzione di natura tecnica la legge numero centotré prevede l'approvazione da parte del ministero delle Poste e telecomunicazioni
Di piani tecnici sulla base dei quali la società concessionaria e tenute a sistemare le reti trasmittenti televisive
Nelle zone di confine bilingue per renderle idonee a ritrasmettere programmi di organismi esteri confinanti
Altro particolare rilievo fumo Rispoli sull'articolo venticinque circa le autorizzazioni di competenza del ministero per l'installazione di esercizio di reti impianti locali di diffusione sonora e televisiva via cavo
E ha distribuzione attraverso di esse di programmi
L'articolo ventisei della legge a cura di riprecisare cui testualmente che spetta al ministro per le Poste e Telecomunicazioni rilasciare l'autorizzazione per l'installazione di esercizio delle reti e degli impianti in conformità delle disposizioni previste nella medesima legge
Lo stesso articolo conferisce quindi al ministero il compito di emanare il regolamento di attuazione della legge con il quale stabilire le caratteristiche tecniche degli impianti e delle reti nonché le modalità per la loro installazione
Ma su questo per esigenze di tempo non mi soffermerò
Con la legge si prevede inoltre la possibilità per l'amministrazione di procedere alla verifica tecnica della Rete e di effettuare in qualsiasi momento sopralluoghi e verifiche allo scopo di riscontrare la rispondenza degli impianti alle prescrizioni tecniche
Un analogo intervento autorizzazione autorizzatorio del ministero
Viene previsto poi per l'installazione dell'esercizio degli impianti ripetitori destinati esclusivamente alla ricezione alla contemporaneità grande diffusione via etere nel territorio nazionale dei normali programmi sonori televisivi radiati da organismi esteri e allo stesso ministero viene affidato anche il compito di ordinare tutti i sistemi di radiocomunicazione nel rispetto delle esigenze prioritarie dei servizi pubblici nazionali e del loro sviluppo
E in particolare l'assegnazione della frequenza degli impianti e così anche la possibilità di imporre in qualsiasi momento la modifica delle caratteristiche tecniche di ogni impianto qualora ciò sia necessario per evitare interferenze al servizio pubblico nazionale
La legge numero centotré attribuisce da ultimo al ministero per le partecipazioni statali dei compiti di vigilanza sull'osservanza di determinati limiti di fatturazione pubblicitaria per la Società Sipra
Con la possibilità di adottare anche gli opportuni provvedimenti ritenuti necessari per inciso questo proposito trattando brevemente di un altro argomento mi ha affidato quello del ruolo del ministero delle Partecipazioni statali si può dire che il suo ruolo si evidenzia sostanzialmente nella possibilità di interferire a livello di quelle direttive politiche che attraverso il CIPE lo stesso ministero possono essere date rappresentanti pubblici nella Cecenia nella società concessionaria
Essendo questa totale partecipazione pubblica rientrando nell'alveo IRI cui spetta la designazione di sei componenti del consiglio di amministrazione
Come è noto
Su questa materia intervenuta successivamente la Corte Costituzionale con la famosa sentenza numero duecentodue del settantasei nella quale a proposito della regolamentazione della legittimata installazione ed è legittimato esercizio di impianti di diffusione radiofonica e televisiva via etere di portata non eccedente l'ambito locale
Ha sottolineato la necessità dell'intervento del legislatore statale che sembrerebbe ormai prossimo perché si stabilisca l'organo dell'amministrazione centrale dello Stato
Competenti a provvedere all'assegnazione delle frequenze e all'assegnazione dei conseguenti controlli lasciando presupporre logicamente l'individuazione di tale sede competente nel ministero delle Poste e telecomunicazioni
Di poco tempo successivo a questa sentenza
E il decreto ministeriale tre dicembre settantasei concernente l'approvazione del piano nazionale delle frequenze con il quale viene espressamente attribuite al ministero delle Poste e telecomunicazioni la competenza all'assegnazione di frequenze alle stazioni dei diversi utilizzatori da questo momento e come già era accaduto nuovamente in seguito a un intervento dalla Corte costituzionale
Si dà vita ad una seconda fase di dibattito sulla materia dibattito che questa volta ha visto e vede direttamente interessata alle forze politiche culturali industriali sia all'interno che all'esterno del Parlamento
Ma su tale dibattito nel quale peraltro sono stati protagonisti principali diversi ministri delle Poste e Telecomunicazioni che si sono succeduti in questi ultimi sei anni non ha il tempo di soffermarmi come sarebbe invece opportuno ricordo soltanto prima di concludere il mio intervento accennando brevemente alle disposizioni in materia contenute nella recente convenzione
Alcune delle indicazioni di fondo che sono emerse durante tale dibattito che sono state quindi recepite nei vari progetti di legge presentati
Si è registrato innanzitutto un giudizio estremamente positivo sulla supremazia del potere legislativo su quello esecutivo in tema di servizio radiotelevisivo
Ora vertendosi d'altra parte la necessità che siano chiaramente puntualizzata le competenze dei vari organismi tanto parlamentari quanto esecutivi in modo da rendere meno dispersivo il lavoro comune soprattutto di rendere certa la responsabilità riguardo al problema della regolamentazione delle iniziative private è stata verificata la necessità che il controllo sulle singole iniziative può essere esercitato soltanto mediante lo strumento d'autorizzazione amministrativa
Che tenuto conto dell'imprescindibili applicazioni tecniche dell'interdipendenza locali nell'autorizzazione delle frequenze deve restare di competenza del ministero delle Poste e telecomunicazioni previa consultazione delle regioni
In questo senso è apparso un fatto positivo l'aver predisposto e approvato il piano nazionale delle frequenze con il quale dovrebbero essere soddisfatte esigenze di varia natura da quelle più generali dirette ad un'adeguata ripartizione
Fra tutti i servizi che nell'ambito nazionale utilizzano le radiofrequenze a quelle volte ad allineare il nostro Paese le più recenti raccomandazioni emanate degli organismi internazionali
Come indicazione di carattere globale che scaturisce del resto da sia dalle ricorrenti pronuncia la Corte costituzionale
Sia dall'esigenza di coerenza con i principi costituzionali di libertà di pluralismo è stata riaffermata in maniera chiara e definitiva la necessità di tutelare la priorità
Del servizio pubblico nazionale
Sulla base di queste indicazioni secondo tali prospettive stato malato il DPR numero cinquecentoventuno dell'agosto ottantuno relativo rinnovo dalla convenzione tra il ministero delle Poste la Rai
Per la concessione del servizio pubblico di diffusione radiofonica e televisiva circolare
Nell'attuale convenzione vengono sostanzialmente riprodotte riconfermate le competenze ministeriali secondo i principi esposti in precedenza ruolo del ministero di natura tecnica prettamente amministrativa né riguarda la società concessionaria
Si prevede che parte di quest'ultima attività il ministero delle Poste la eserciti di concerto con il ministero del Tesoro
Così l'autorizzazione per il trasferimento delle azioni della Rai allo Stato o ad altri enti pubblici così controlli sul bilancio le verifiche sull'osservanza degli obblighi assunti dalla società concessionaria con la convenzione
Così la verifica la congruità dei cannoni e la stipula delle convenzioni per la regolamentazione le prestazioni aggiuntive ed infine la stessa designazione dei due componenti del collegio arbitrale
Dal punto di vista tecnico al ministero delle Poste
Secondo l'articolo dodici dalla convenzione spetta il compito di elaborare e definire i piani di assegnazione di frequenze alle stazioni di fusione radiofoniche e televisive utilizzando le bande prevista per lo scopo dal Piano nazionale di ripartizione delle radiofrequenze
E ancora la stessa amministrazione riservata la predisposizione di un piano generale di ricerche di sperimentazioni
E il coordinamento di quelle promosse dalla RAI con analoghi affini condotte dalla stessa amministrazione ed altri gestori di servizi pubblici di telecomunicazioni
Devono poi essere sottoposti all'approvazione del ministero tutto una serie di piani tecnici previsti dall'articolo diciassette della convenzione ma sui quali non mi soffermerò in dettaglio
In definitiva
Pur non volendo trarre qui delle conclusioni bensì soltanto offrire delle indicazioni per il dibattito parlamentare che si svolgerà nei prossimi mesi a seguito della presentazione secondo quanto comunicato ormai imminente del disegno di legge quadro per la regolamentazione dell'intero servizio radiotelevisivo pubblico e privato
Direi che prima di tutto occorre muoversi con la massima celerità e dare alla regolamentazione della materia
Riguardante il ruolo del ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni una impostazione necessariamente diverso a seconda che lo si inquadri in rapporto servizio curvi come rapporto quello privato
Riguardo alla regolamentazione del servizio pubblico
Ritengo indispensabile che siano individuati e delimitati in ragione del diverso ruolo gli ambiti dell'intervento parlamentare l'intervento esecutivo
E nel riservare ogni attribuzione in ordine all'indirizzo la vigilanza o controllo di programmi all'intervento parlamentare e altresì nell'attribuire a quello dell'esecutivo le competenze di ordine tecnico prettamente amministrativo nei confronti delle società concessionarie
Ritengo sia più che mai opportuno che vengono indicate ed assegnate con precisione le rispettive responsabilità
Sì alla commissione parlamentare spetta il potere di indirizzo e di vigilanza sul servizio pubblico al ministero secondo il preciso dettato dalla nostra Costituzione spetta il potere di indirizzo amministrativo
In questi termini problema esula dal limitato settore radiotelevisivo
E investe concretamente in via generale i rapporti di ordine istituzionale tra Parlamento e quindi commissioni parlamentari e governo e quindi singoli ministeri
Per quanto concerne invece la regolamentazione del servizio privato e divenuto più che mai urgente e quindi indispensabile che il legislatore in modo definitivo
Chiarisca i dubbi che da più parti sono stati recentemente sollevati e sui quali la stessa Corte costituzionale con la sentenza numero centoquarantotto del mille novecentottantuno ai evitato di pronunciarsi
Cerca la legittimità dell'asserita discrezionalità che sarebbe attribuita al ministero delle Poste e telecomunicazioni nell'elaborazione del piano di assegnazione delle frequenze ai privati autorizzati
Come ha rilevato infatti la stessa Corte non si pone in discussione la sussistenza di tale diritto bensì suo esercizio
E pertanto necessario che il legislatore nel ribadire per i motivi di natura essenzialmente tecniche in precedentemente in precedenza ricordati
Tale specifico ruolo del ministero dica con chiarezza se ritiene opportuno che tale attività ministeriale debba essere svolta con un collegamento diretto con il competente organo parlamentare
Ho
Se al contrario e come sembrerebbe maggiormente auspicabile tale competenza debba essere attribuita esclusivamente all'organo esecutivo previa comunicazione al Parlamento
Dei criteri che si intendono adottare nell'esecuzione di tale attività di gestione delle frequenze
Solo in presenza di tale preciso quadro normativo generale che dovrà essere definito al più presto dal Parlamento
Sarà possibile garantire pretendere la massima funzionalità democratica del servizio radiotelevisivo e l'effettivo pluralismo e dice e decentramento dell'informazione e della comunicazione
Grazie
Grazie troppo alta ricche quasi rimasto nel tempo soltanto per tre minuti è uscito ringraziamento anticipato anche al professor Cognetti che ora dovrebbe parlarci dell'esperienza americana prego professor Cognetti
Io non
Non vi parlerò dell'esperienza lo farò una relazione sull'esperienza americana in generale come dice il il titolo della che si trova qui nel nel declina ma invece milite limiterò a dare anche perché però confesso francamente che non ho avuto tempo di prepararla
Anche con gli aggiornamenti che sarebbero stati necessari visti alcuni recenti sviluppi giurisprudenziali
Ma mi limiterò invece qualche a un'indicazione di qualche possibile problematico utilizzo di alcuni aspetti di questa esperienza nella situazione italiana
Partiamo dalla
Situazione italiana a me sembra valida la condivido l'impostazione che ieri ha dato Fois alla problema Pubblico e privato nel servizio televisivo impostazione che vuole la mano privata necessariamente presente anche a livello
Nazionale poi sarà presentato questa soluzione come
Scaturente l'unica possibile scaturente dalla testo costituzionale in base ai normativi enunciate alle alle Nadi enunciati normativi che si trovano nella Costituzione l'argomentata in una in una maniera impeccabile
Si tratta veramente della soluzione unica possibile
O forse piuttosto della soluzione più in armonia con il certe scelte di valori fondamentali certe scelte fatte originariamente dalla maggioranza dei costituenti
E questo è il punto interrogativo che io mi pongo mi sembra che la per la verità la seconda sia la risposta giusta
C'è la possibilità
Di un'interpretazione anche evolutiva della Costituzione un'interpretazione che l'anno scorso il professor Lipari nel convegno Calamandrei a Milano
Fece propria
Un'interpretazione evolutiva che giustifica il monopolio pubblico abbiamo visto ieri attraverso l'esposizione lucida di Lombardi quanto questa scelta in realtà del del monopolio pubblico sia presente in altri ordinamenti di tipo analogo di democratici di tipo analogo a quello nostro e si tratta in effetti di una la tendenza che chi guardi con preoccupazione a una progressiva statizzazione della società civile che alla quale si assiste in in tutto il mondo
Questa tendenza certo non può non destare delle grosse
Perplessità
L'articolo quarantatré a me pare che non si debba applicare nell'ambito dei servizi culturali nell'ambito dei servizi culturali uso la parola servizio qui nel senso più ampio
Fa delle e non tecnico dell'espressione
L'esistenza di un monopolio o di un oligopolio privato in questo i campi nel campo dei servizi costi culturale non giustifica la vocazione allo Stato dal mezzo di diffusione può giustificare l'intervento dello Stato attraverso la creazione di un servizio della dello Stato spesso nel settore può giustificare un Regolamento annulla vocazioni
Questa posizione che a me sembra quella corretta da assumersi
A contro di sé delitti gli ultimi diktat della della sentenza della corte
Costituzionale numero quello numero centoquarantotto del dell'ottantuno
Ma è in FI di una soluzione che mi pare torno a dire in armonia con quelle che erano le scelte originarie dei nostri costituente sei dita della corte
Si applicassero in materia pensassimo di applicarle in materia di stampa
Poiché a me pare che a livello nazionale ci troviamo certamente in materia di stampare in presenza di una sorta di di oligopolio sono pochi giornali
Che hanno circolazione nazionale ne seguirebbe che lo stato potrebbe avocare a sé questi mezzi di comunicazione io credo che veramente un'ipotesi di questo genere sarebbe stata avrebbe sollevato l'indignazione della maggioranza non dico di tutti alla maggioranza dei nostri costituenti e poi c'è l'altro come come come punto d'appoggio per la soluzione
E mi pare da preferire c'è indubbiamente l'altro settore culturale indicato ieri con grande puntualità precisione
Da fuori squadra dalla scuola dove chiaramente
Il
Servizio pubblico statale si affianca un servizio privato che deve essere presente costituzionalmente garantisce giusta dunque per la televisione anche a livello nazionale la sistemazione che vede un servizi io privato chiamiamolo così un servizio privato
Presente accanto a un eventuale oggi ovviamente esistente servizio statale
Questo anche a livello nazionale
A questa sistemazione del resto si potrà arrivare anche se il legislatore secondo l'indicazione della Corte la piccola apertura che ho fatto la corte nella sentenza centoquarantotto
Adotterà delle norme anti oligopolistico e per il settore privato televisivo se le adotterà la Corte sembra
Però sia disposta a dichiarare a questo punto che monopolio dello Stato non è più necessaria una più addirittura compatibile
Con la Costituzione io devo dire che ho dei
Degli esteri non sorgono chiarezza su questo punto nel senso che ho dei dubbi che ci sia un'effettiva possibilità di evitare un oligopolio di fatto a livello nazionale
Tra nel settore privato quando ipoteticamente si costituisse ma questo diciamolo a bassa voce così che la corte magari possa accontentarsi di nipote ipotetica sempre ipotetiche norme legislative che cerchino di disciplinare il settore in modo da ridurre la pressione albero di pochi poteri nella nel campo
Assumiamo adesso com'è realizzata la sit in ipotesi ovviamente la sistemazione che fa spazi anche a livello nazionale alla mano privata
Quale impostazione giuridica dare alla presenza dalla mano privata a livello nazionale
Dobbiamo seguire una linea di di laissez faire nel senso che sia pienamente libero il privato di decidere quali programmi pubblico al genere con quale contenuto trasmettere oppure e si tratta di trovare una regolazione della attivi privata idonea a far salvi a promuovere certi importanti importanti valori
Poi nel progetto che ha presentato l'anno scorso insieme a Zagrebelsky progetto su rettili locale presentato al convegno Calamandrei era a favore con riguardo alle i locali era a favore
Di un compagno praticamente se non se non erro di un completo regime di laissez faire per quello che riguarda i programmi
Quinta livello qui dal livello nazionale ecco è qui che diventa il fondo interessante l'esperienza americana
La quale in presenza di una scarsità di canali non ha tolto di mezzo la mano privata
E non ha nemmeno praticamente immesso accanto alla mano privata una mano pubblica la quale facesse concorrenza alla mano privata certo in America c'è una cosiddetta public Otello invece ma ha un rilievo relativo effettivamente quantitativamente non non è presente in maniera significativa nel campo quello che la gli americani hanno fatto è stato di regolare per taluni aspetti
La
Il servizio privato in modo da fa salvo al massimo conciliare la libertà del privato emittente e di tutelare al contempo l'interesse generale quei tali valori tale questo Regolamento
Il in sviluppi giurisprudenziale molto recenti
Tra l'altro sembra anche cadere rispetto alle atleti di via largo proprio perché è venuta a mancare
Per la scarsità di Canale che era una premessa di tutta quanta l'impostazione americana
La logica che gli americani hanno seguito non è molto diversa dalla logica
E che si trova espressa nella dalla filosofia che si trova espressa nel quarto comma del nostro articolo trentaquattro riguardo alla scuola là dove si dice
Che vero per le scuole che chiedono la parità il legislatore deve assicurare loro la piena libertà e nello stesso tempo però agli alunni loro un trattamento equipollente a quello delle scuole statali
è una logica Fo ISPI direbbe naturalmente qui si tratta di una
Di un servizio privato che diventa pubblico proprio perché assume dette a un determinato rilievo nel rilascio pubblico nel rilascio dei diplomi eccetera
Ma guardando al fondo al fondo delle delle cose mi sembra che quella filosofia espressa nel nel quarto comma sia simile alla filosofia che gli americani hanno fatto propria nella
Nel regolare le letti
Private conciliazione della libertà con una conciliazione incerta Regolamento che salvi determinati valori
Principio americano è appunto quello fondamentale espresso nell'articolo trecentoventisei del
Chabrol communication aspetto del mille novecento trentaquattro e quella della libertà dell'emittente
C'è divieto di interferenza nei programmi dell'organo da parte dell'organo amministrativo di vigilanza il quale tra l'altro
è una Commissione composta degli di sette membri nominati dal dal presidente col consenso del Senato che durano in carica sette anni e non sono revocabile da parte dell'esecutivo
C'è divieto di interferenza appunto nei programmi ma il principio di Ripetta limitato ad alcune delle regole la prima è che però il il servizio deve dare un ed è quel Corregidor publications cioè devono essere sufficientemente coperte però le questioni
Pubblicati di rilevanza pubblica di grossa rilevanza pubblica non soltanto vero politiche
Che questa copertura deve essere seria e questo implica tra l'altro che
Siano esposti accuratamente i diversi punti di lista
Gli opposti punti di vista nel caso di un attacco personale a una una critica a una a una figura pubblica la televisione deve
Lasciare tempo deve dare tempo per televisivo però per una replica
La televisione deve anche fornire un egual tempo
A un candidato a un'elezione alle elezioni se ha scelto di ammetterlo alla trasporti
La mette la sua presenza alla alla trasmissione televisiva sulla rete televisiva
Non si può rifiutare la la televisione libera di rifiutare quello di trasmettere
Quanto candidati ad elezioni desiderino presentare a sostegno a propria candidatura ma non può rifiutare un ragionevole accesso ai candidati alle elezioni federali inoltre deve anche aprirsi quando il governo federale chiesa tempo la televisione ovviamente questo
Questo dovere di concedere l'accesso conoscere non è invece contemplato un diritto di accesso di partiti politici di gruppi politici in generale da
Gruppi sociale gruppi culturale in generale c'è stato un tentativo fatto nel mille nove novecentosettantatré davanti alla Corte Suprema per aprire le televisioni Corte suprema ha risposto
Ha risposto di no
Trasportare queste regole Ovo delle regole analoghe in Italia a livello nazionale vale a dire superiamo che a livello locale faccio credo una supposizione che verrà smentita proposto dal progetto di legge che non conosco
Che è in allerta elaborazione ora riguardo alla servizio privato che attualmente solo servizio in ambito locale in Italia ma naturalmente
Ci si può porre il problema è l'ipotesi che facevo di un servizio privato che abbia anche un livello nazionale nel senso di un'interconnessione tra stazioni private che libertà o addirittura la creazione di un'azione di una Rete televisiva via eteree però nazionale in tutti questi due casi ecco che trasportarle queste queste regole
In Italia
Aggiungerne delle altre in particolare aggiunge nel regole relative alla natura dei programmi che in America notoriamente tutti
L'opinione comune siano programmi di
Con un alto valore concedono troppo impulsi istinti consumistici
Imponendo per esempio un certo tempo da dedicare a programmi culturale quid riguardo all'accesso in generale ecco nell'ipotesi che stiamo discutendo naturalmente bisogna tener conto che in Italia a differenza di quello che
Ist
E la situazione americana Italia esisterebbe pur sempre un'attività pubblica capace di prendere cura
Degli interessi creativi privata nazionale o eventualmente ovviamente anche locale trascurerà salvezza di certi valori sarebbe assicurata dal servizio pubblico presente nel campo
Della dell'accesso dai del gruppo ovviamente del servizio pubblico
Permetterebbe l'accesso permetterebbe a al Governo di fare con le comunicazioni che va a rotoli da pubbliche fare quelle comunicazioni al paese che oggi invece Latini privata americana è costretta per Regolamento a fare perché non esiste una utili pubblica
La soluzione del le SS erano per i privati secondo a mio avviso preferita delle delle grossissime
A tratti perché ne hanno dato hanno di fronte una di pubblica è un'attività privata che si fanno concorrenza e lasciano sufficiente spazio in realtà ma alla realizzazione di quel tanto di pluralismo possibile nel paese abbiamo
Però ignorare riguarda le cose realisticamente al di là di un certo quantum di pluralismo forse
Non si riesce ad arrivare
Pure essendo di fatto gol l'oligopolio nel settore privato perlomeno a livello nazionale per lo meno se si intende oligopolio in un certo senso probabilmente inevitabile
E dato l'impatto che Lattivi come mezzo di di comunicazione a sulle coscienza e sul modo di pensare sugli ambiti dei cittadini B e certo che
Anche un Regolamento una soluzione che scatti mille Sfr accetti la regolamentazione una regolamentazione secondo le linee americane secondo delle linee più accentuate questo resta tutto da discutere
Anche questa soluzione a me sembra potrebbe essere ragionevole grazie
Alla professor foglietti e adesso dovrebbe prendere la parola il dottor Vignudelli
L'articolo che
Prego
Il mio intervento riguarda il il settore pubblicitario
Ricco ammesso al problema dell'altra diffusioni e al monopolio
Il regime della pubblicità commerciale nel settore radiotelevisivo venne palesemente sottoposto sin dal sessanta con la sentenza numero cinquantanove della corte costituzionale
Ad un unico mezzo di diffusione gestito in regime di monopolio dalla concessionaria
è cosa nota commensale sentenza duecentoventicinque duecentoventisei del settantaquattro liberalizzatore invece l'emittenza privata nonché quella estera a mezzo dell'attività di ripetizione rispetto a quest'ultimo argomento non mancarono poi perplessità proprio al rapporto al problema della pubblicità estera
La quale anche a mezzo delle stazioni più o meno straniere Capodistria Telemontecarlo tele Malta ed altre ancora rappresentavano a detta di taluni un drenaggio economico rispetto all'economia nazionale
Ciò perché taluni imprenditori avrebbero avuto buon gioco nell'investire capitali in quelle emittenti ottenendo comunque un buon servizio piuttosto che fare ciò all'interno di spazi nazionali
Come si vedrà in seguito però questo fenomeno in molti casi a fosse rappresentato un modo come un altro per non sottoporsi a pesanti oneri
Rappresentate da un rapporto con l'ente monopolista sotto certi aspetti meno garantito di fronte ai privilegi di un contraente più forte ed in grado quindi di stabilire le regole del gioco sotto il profilo del gradimento
Inoltre non mancarono accusa verso la possibilità della ripetizione di aperti vietate dalla nostra legislazione ad esempio per ragioni sanitarie tabacco medicinali ed altri
A quest'ultimo punto non mancarono poi proposte di sottoporre tale attività all'obbligo quanto meno di diffondere la pubblicità e lingua madre
Sul tema vi furono obiezione di disparità di trattamento rispetto a quelle ragioni speciali regioni speciali
Che potevano invece continuare a ricevere trasmissioni estere sulla scorta sì del bilinguismo ma in contrasto con i principi di uguaglianza verso gli altri italiani
In merito alla problematica delle ripetizioni estere vi fu una pronuncia della Corte di giustizia della Comunità europea
La quale ritenne che il messaggio pubblicitario non dovesse circolare liberamente nel me in quanto non costituiva in sette s una merce quanto invece un'attività accessoria ricco netti delle alla prestazione di servizi quest'ultima funzione a parere della Corte sosteneva un ruolo al solo fine del finanziamento e comunque accessorio nel quadro della fruizione televisiva
Nel settantacinque poi come è noto con la legge centotré venne disciplinata la materia radiotelevisiva riconfermando da un lato il monopolio ed aprendo invece dall'altro uno spazio né mitezza sia estera che privata
Come noto la decisione numero duecentodue della corte costituzionale
Riproponeva successivamente l'intera questione attraverso la dichiarazione di incostituzionalità da normativa attinente all'emittenza locale o meglio ancora della normativa che ne avrebbe dovuto disciplinare l'esistenza
Nella legge centotré poi per quanto riguarda la pubblicità veniva stabilito un analogo limite sia per quanto riguarda il monopolista che per le tv privata Tech
Ma conseguentemente a duecentodue mente alla concessionaria rimaneva sottomessa
Alla limitazione della centotré così non avveniva per le private le quali continuavano a gestire l'informazione pubblicitaria al di fuori una qualunque normativa
Si assisteva per l'appunto da alcuni fenomeni mentre ad esempio l'esclusivista stabiliva di non fare pubblicità automobilistica
Le tv locali forse la facevano eventualmente utilizzando anche l'occasione per pubblicizzare delle manifestazioni automobilistiche palesemente sponsorizzate ad hoc da case produttrici di sigarette lo stesso discorso in altre in altri casi vale anche per quanto riguarda alcuni prodotti medicinali
In merito già una contraddizione di fondo è palese essa fa capo la sentenza duecentodue della corte costituzionale dall'inerzia del legislatore nell'adeguare la situazione normativa a quella di fatto
A fronte di ciò il fenomeno di maggior rilievo sembra essere rappresentato dalle norme crescita del fenomeno pubblicitario presso l'emittenza locale
Crescita che ha provocato una serie di lamentele per quanto concerne la possibilità di drenaggio sul settore stampa
Non dimentichiamo al contrario che la concessionaria pubblica si caratterizza pure per il suo utilizzo di strumenti a favore della stampa quale il minimo garantito e il traino
A monte di questo fenomeno ci si chiede senso debba dipendere unicamente da valutazioni di carattere strettamente economico
Infatti da un punto di vista del mero prestigio è lampante come la concessionaria rappresenti la sede più qualificata ai fini di una maggiore incidenza e credibilità del messaggio pubblicitario sul mercato
Il problema da verificare quindi dovrà incentrarsi soprattutto
La concessionaria presenta una serie di caratteristiche tali da consentire l'assimilazione contratti per adesione caratterizzati notoriamente da macroscopiche sperequazione a favore del contro ente al contraente che le predispone la pubblicità presso la concessionaria infatti è gestita dalla medesima a mezzo di una stretta la Sipra a cui viene delegata detta competenza in regime di esclusiva
E notorio inoltre che esiste una specie di filtro preventivo circa la procedura di accesso pubblicitario il Mib via
Costituita dall'obbligo in capo all'inserzionista di sottoporre il materiale al gradimento di una ulteriore società o sub società la success
Anche essa inquadrabile all'interno del regime sopra illustrato
Il controllo della Saatchi se appunto opera circa la liceità e la regolarità degli Scholes
Fermo restante il diritto riconosciuto alla Sipra di poter recedere ad nutum anche in presenza di adempimento da parte dell'inserzionista degli oneri ad essi adesso le connettiviti
In dottrina anzi vi è un autorevole dottrina che parla questo proposto di autorizzazioni amministrative che a mio avviso nel quadro della natura giuridica della della RAI
E del resto età ad essa connesse che appunto ricordo di una giurisprudenza costante temperatura privatistica mi sembra dubitabile che si posa parlarvi
Di autorelazione amministrativa anche se sarebbe auspicabile ai fini di una tutela giurisdizionale
In questo caso invece la la posizione e di dominanza cioè se tu accetti di una determinata procedura accetti anche alle conseguenze che ad essa vengono ricco possono essere l'amico netti ibridi per cui non c'è una possibilità di tutela reale come vedremo ci sono però delle discrasie costituzionali piuttosto che vedremo
Tra poco
Superati questi scogli ne sussiste un altro consistente in una facoltà in capo alla RAI e quindi sono successive facoltà che si cumulano circa la possibilità di minerale della soppressione di programmi ne conseguono l'automatica risoluzione dei relativi contratti e la mancanza dell'oblio di indennizzi relativamente agli impegni inevasi
Come si è visto vari sono gli stati di approvazione relativamente alla procedura di accesso al mezzo radiotelevisivo pubblico da parte degli inserzionisti ora questo mio intervento poi prende un poco un intervento che alla l'anno sull'anno indietro
Ad un convegno grato al centro Calamandrei dove proprio trattava oltre la problematica dell'accesso no per perché riconnette al ricollegandomi articolo dieci della legge centotré laddove parla circa l'accesso della possibilità di azionare il medesimo per i partiti per i sindacati per rilevanti gruppi di interesse generale
Ecco ettari in quel in quella in quell'occasione io parlai della possibilità no di utilizzare lo strumento giuridico dell'interesse diffuso laddove vi è una giurisprudenza costante che non riconosce un diritto all'accesso
Non riconosce un interesse legittimo
In quanto pare che la procedura poi abbia come organo referente un organo di rilevanza politica anche so purtroppo mancavo giovedì che c'è stato appunto un una serie di divergenze su questo punto infatti anche se è un organo di giustizia politica giorni meno il il procedimento ha un rilievo amministrativo quindi è abbastanza dubbio ancora oppure da da risolvere il problema perché sarebbe ovviamente più garantito di tutela un ricorso amministrativo presso l'autorità amministrative TAR Consiglio di Stato piuttosto che percorre la strada del del diritto di Food ritenersi diffuso che credo a livello giurisdizionale abbia un solo precedente che è quello di Italia Nostra mi pare se non sbaglio
Dunque come se visti i vari sono gli stati di approvazione del tenente la procedura di accesso dicemmo
Fra questi ve n'è uno finale piuttosto oneroso
Costituito dalla facoltà facente capo alla RAI di poter chiedere nonostante l'esistenza di una precedente approvazione operata dalla salsiccia dalla Sipra e da essa stessa
La integrale sostituzione del materiale pubblicitario eseguito ma non ancora trasmesso possiamo notare in proposito l'evidente disparità fra le parti che risalta ancor di più per il fatto che una di queste agisce in regime di monopolio rectius di quasi monopolio allo stato dei fatti
Avvalendosi di strumenti e condizioni e sostanzialmente insindacabile quali appunto la mancanza di qualsiasi previsione di indennizzo
è in capo la RAI rispetto ai danni conseguenti al proprio eccesso nei confronti di prodotti già pronti per la messa in onda
Tale contraddizione acquista maggiore significato
Se si pone mente al fatto che pur operando sotto un profilo pro privatistico la RAI nel caso di specie contrattualmente può porre in essere un comportamento che l'utile a disciplina dell'articolo due mila quarantatré non solo a partire da questa situazione emergono anche delle contraddizione sul piano costituzionale in riferimento ad esempio l'articolo tre ciò consegue anche al complessivo aspetto assetto discrezionale della concessionaria sulla base del quale può divenire possibile ed in questo caso legittimo operare discriminazione fra inserzionisti un po'più o meno facendo riferimento al problema la licenza edilizia ora per allora allo stesso modo con cui due privati chiedono Egea Service allo stesso modo e poi uno la ottiene l'altro con un diniego c'è un diniego
Non esplicito si ritrova ad un certo punto dover soccombere
Alla nuova normativa intervenuta appare del Comune il quale ben può non non dalla addirittura secondo il mio gusto
Mentre l'altro che aveva presentato la domanda alla stessa data queste condizioni alla mia avuto un'accettazione di conseguenza uno ha avuto la possibilità di avere una una visione della propria della propria istanza sulla base di una normativa l'altro sulla base di un silenzioso un diniego no si ritrova a soccombere sotto la normativa successe persuasiva quale ben può negarmi quindi diciamo che c'è un sottile filo logico che accomuna un certo tipo di atteggiamento tutto ciò palesemente in contrasto con i più tradizionali canoni di ragionevolezza
Che sottendono rapporto sbilanciato a sua volta il segnale di una evidente posizione di dominanza come già dicevo prima
Si parla quindi di una impossibilità di accesso
Anche su discussione però sulla logica delle scelte
E degli effetti delle stesse faccio un esempio ricorderemo tutti l'anno scorso che si fu dalla RAI la diffusione di un'enormità di cartoni UFO Robot adesso non ricordo bene come che sollevarono così delle reazioni da parte di gruppi di madri gruppi madre che appunto a difesa della tutela mentale dell'infanzia
Riuscirono a raggiungere alla stampa e quindi fare un certo clamore in merito in quel caso immediatamente sparì già pur fu ridimensionato grandemente eppure la la diffusione di queste ora facendo un collegamento al campo pubblicitario e ritornando è ricollegandosi alla logica degli interessi diffusi
Ora dei comitati di utenti i quali abbiano da rivendicare anche solamente un dibattito su determinate forme pubblicitarie passò appare subliminale subliminale le quali hanno l'uso di determinati Fleurs che possono particolarmente incidere sull'infanzia o o sulla morale educativa rispetto all'infanzia
Possono rappresentare una ipotesi giuridica di uno di cui ha rilevanti gruppi di interesse nazionale a questo punto viene in dubbio il concetto di di rilevanza la rilevanza e quantitativo qualitativa
Dunque nell'ipotesi che non sia quantitativa che già esistono partiti e sindacati per cui sarebbe sarebbe pleonastico ridondante Checco fonico parliamo i guai qualitativa
Nell'ipotesi che sia qualitativa quali saranno gli organi che potranno decidere sulla qualità
Questo è un problema che secondo me rimane inevaso e sarebbe interessante ecco come come discorso in inattesa appunto di una di una normativa più capillare
Più qualificante anche il regime delle tutele no sollevare questo tipo di dubbio che a mio modo di vedere rimane rimane ancora da da definire all'uso di queste brevi considerazioni ci sembra fosse spiegabile il travaso pubblicitario dal pubblico al privato
Si tenga inoltre presente l'avvento del fenomeno dei networks operanti tramite il sistema delle interconnessioni su base nazionale
Fenomeno che consente pure di tracciare un ipotesi di degrado amento del monopolio assoluto della concessionaria anche sulla base del prestigio perché se è vero che non so Tele Monte rustico perché ovvie ovviamente ha una credibilità rispetto all'utente relativa ovviamente Canale cinque e mezza ha una credibilità che storicamente non si spiegherebbe e non non non regge ancora la prova dell'esistenza con la credibilità della concessionaria però abbandonano acquistando uno spazio ed una credibilità che anch'essa secondo i criteri statunitensi da da definire sulla base della audience che segue perché questo è anche a riferibile a quella stazione grossa di Firenze non so non mi ricordo il nome che era la migliore la più seguita la più farcita di audience però continua a mettere denti inserti pubblicitari a crescere a un certo punto perse completamente più di metà della audience
E a recuperarla
è cosa nota che non è facilissimo
Dunque in coda questo discorso possiamo affermare che se l'operato della Saatchi dal settanta ad oggi ha svolto un importante ruolo di garanzia a favore del consumatore
D'altro canto detto operato pone allo stato delle cose alcune perplessità rispetto al problema della parità di trattamento fra inserzionisti
La situazione per assurdo conduce ad un vero e proprio braccio di ferro fra gli inserzionisti dispersi che si appalesa quale sintomo evidente della posizione cardanica assunta dal complesso organico del pubblico sistema pubblicitario
Ciò estinto mo'della necessità di adeguamento alle direttive CEE sulla protezione dell'informazione del consumo
Le quali a loro volta dovranno però armonizzarsi con lo spirito del Codice del Mac relativo alla dichiarate essenzialità della libera circolazione delle merci nonché alla relativa rimozione di ostacoli a Libero esercizio dall'espansione delle attività produttive nell'ambito europeo
Forse
Un temperamento a questo stato delle cose potrebbe essere rappresentato da un nuovo ruolo della magistratura rispetto all'uso di diversi strumenti in materia
Attraverso ad esempio il potere di ingiungere la immediata cessazione
Di una pubblicità ingannevole a ciò aggiungasi anche la possibilità della istituzione di sezioni specializzate circa i problemi del settore in parola presso i tribunali ordinari contrappone il vile all'attuale situazione di contro a a completo appannato dell'arbitrato di Julie private cui la stessa RAI accettato di sottoporre le proprie controversi pantere pubblicitaria e non alla legge a tale riguardo possiamo notare l'ammissibilità di un controllo giurisdizionale
Sulla violazione di nuove fattispecie incriminatrici relative la pubblicità ingannevole come di già avviene ad esempio in Francia tramite la Display disposizioni penali della legge sull'orientamento del commercio e dell'artigianato
Ora riprendendo il discorso sugli interessi diffusi
Io sarei un un un breve collegamento la situazione statunitense che è notoriamente vorrei diciamo l'alveo per la crescita di libera e spontanea associazioni che nascono e muoiono a seconda dei bisogni nel caso specifico di cui parlavo prima c'è una critica alla all'andamento della situazione pubblicitaria nell'ambito delle degli Stati
Sì in generale degli Stati a meno che non si pari catene interconnesse
è quello della nascita di associazioni come l'anarchico allego come scritta Naro Brazzà penalmente la quale ogni anno pubblica un enorme libro che si chiama Luche all'istante dove questi comitati di consumatori fanno delle palesi critiche in riferimento al rapporto in particolar modo pubblicità infanzia e Paolo con questo nuovo genere di tutela che si potrebbe definire esplicitamente la tutela dell'igiene mentale dell'infante ora badate che ha una un peso un peso notevole questo tipo di pubblicazione al punto tale che spesso è successo che venisse recepito una serie di critica recepito dalla dalla essi si Pavel comuni che cinque messi a che ora vi dirò e semmai
Libri prospettavano una serie di prospettive nella previsione di una normativa che riconosca a fianco di un emittenza pubblica la possibile coesistenza di una più o meno analoga struttura privata
è chiaro progettato e mi riferisco a chi dire al professor Ghidini l'istituzione di un nuovo organo super partes che accentra in sella responsabilità del controllo su tutta la pubblicità radiotelevisiva da chiunque diffusa
Potremmo dire che per certi aspetti detto organo sembra avvicinarsi
Impropriamente alla essi si parte dal Comune che esce commessa statunitense alla quale fa capo un vero e proprio potere di sospensione delle licenze delle emittenti
In presenza di determinate loro violazione sulla base di un giudizio di comparazione tra disposto normativo l'attuazione pratica del medesimo mi riferisco anche all'intervento fatto in precedenza al mio perché ciò avviene alla lontana analogamente per quanto riguarda la tutela e la salvaguardia i principi che reggono l'equal Time di cui ha parlato il professore che mi ha preceduto in periodo elettorale della fairness doctrine a tutela del contraddittorio fra le dove tra le diverse opinioni
Espresse tramite lo strumento del media
Anche a voler raccogliere la soluzione in parola però si ripropone comunque il problema dei parametri di valutazione circa l'accesso in quanto se sul fronte privato esso potrà essere di minor rilievo vista la pluralità dell'interlocutore sul versante pubblico seri troppo si ripropone la solita posizione privilegiata del monopolista
Acquista un rilievo notevole a questo punto la problematica circa la riconducibilità o meno della pubblicità commerciale nell'alveo dell'articolo ventuno o del quarantuno della Costituzione coerentemente alla natura
Per l'apporto sottostante sulla scorta infatti della necessità dell'istituzione di un organo di controllo sulla pubblicità pubblica che privata
Consegue il parallelo riconoscimento della legittimità di un intervento a carattere autorizzatorio censorio ex ante nel merito
Tutto ciò sembra condurre ad una qualificazione dell'informazione pubblicitaria nello schema dell'articolo quarantuno Cost con le note implicazione del caso salute utilità pubblica rispetto della dignità e della libertà del cittadino
Esiste però percorrendo questa via il pericolo di incidere indirettamente sul contenuto del messaggio pubblicitario che sono attesi da anche spesso professor che li anni indietro
Non anche su una esplicazione del medesimo quindi è uno strumento in diretta potrebbe rilevare il rilevasse come lotta di uno strumento indirettamente censoria sui contenuti
Non anche sulle esplicazione del medesimo contraddicendo il divieto di autorizzazioni o censure di cui l'articolo ventuno secondo comma costo ciò postula la necessità di un generale limite quantitativo a provvedimenti prese ex articolo quarantuno
Nonché l'ineliminabile vincolatività dei medesimi
In quest'ultimo caso infatti si potrebbe addirittura configurare la violazione di un diritto costituzionalmente garantito sulla base di un provvedimento amministrativo non ricorribile
Ciò in quanto viene a comprimere seconde detto soggettivo costituzionalmente garantito da parte di un organo che al contrario ha potestà decisori in materia di interesse legittimo
In appendice a questo discorso vorrei suggerire che nella predisposizione di strumenti censore lato sensu attribuiti agli organi di controllo comunque costituiti
Ci si debba muovere all'interno di un giudizio di comparazione fatto caso per caso tra il contenuto del messaggio pubblicitario e di singoli beni costituzionalmente garantiti
Come ultima considerazione vorrei notare come la ratio di quanto detto discenda anche da un eventuale giudizio di prevalenza
All'interno del messaggio pubblicitario dell'elemento finalistico cioè l'incremento produttivo che ha lo short
Sull'elemento artistico creativo che esiste all'interno dello short
Incidente spesso su quello finalistico solo di riflesso in quest'ultimo caso è evidente l'uso del bene di cui l'articolo ventuno come parametro di valutazione
C'è quindi come prova di resistenza alta due principi costo demente garantiti allo stesso modo oppure successivamente ad un calcolo di prevalenza affatto semmai volta per volta nell'ipotesi di un organo di controllo di cui parlavo
Precedentemente quello del quello proposto dal professor Ghidini
Aggiungiamo che in tal modo si verrebbe a realizzare un doveroso riconoscimento al lavoro artistico già di per sé tutelate in via costituzionale dell'articolo trentatré
Di coloro che operano all'interno del manufatto pubblicitario in ragione dell'ormai storica interscambiabilità di funzione lavorative da essi esplicate è noto infatti come da sempre vi sia stato un travaso di personalità dal settore artistico in senso proprio a quello pubblicitario
Anche per motivi di ricerca espressiva cioè le recidive
Cioè poi viaggio una certa giurisprudenza osé che riconosce lo stesso telecamera a me la possibilità di percorrere la strada della qualifica di giornalista
Quindi se e giornalista un telecamera me quindi gli ha riconosciuto la causa la possibilità di far tanto di far notizia non so poi qua si apra con discorso farà Chrome gratis va be
Ora perde però direi che il problema palesa rispetto al regista spetta al compositore rispetto allo scenografo coreografo ora in questi casi ed è cosa nota che molto di questo tipo di diciamo i di capacità lavorativa
Difficilmente poteva esprimersi nella logica della cinematografia commerciale che dovrà seguire l'identica lunedì gradimento di un pubblico che dovrà consumare il prodotto e quindi da discutere con la produzione la quale dentro non consentiva la praticabilità di sede di certe pratiche sperimentale cosa invece che è stata possibile dagli anni Sessanta in avanti in particolar modo nato alla milanese no che è stato il rifugio di migliaia i giovani registi e di giovani
Personaggi che ruotavano intorno al campo al campo così della produzione spettacolare che i quali si sono rifugiate all'interno del mercato pubblicitario faccia non ampia produzione di ricerca citeremo sola alcune va be Palazzo ci sono alcune pubblicità premiate atto ha però in in altra sede cioè non tanto sulla fin sul finali loculi tale che veniva tagliato ma quanto sull'espressione artistica non so riempio va be'non vorrei far nove pollici tale norma non c'è strumento di comunicazione di massa e minore è un reato
Ricorderete non so la réclame del l'Adda Sattin della Fernet Branca quello col materiale di pongo che andava a cambiarsi eccetera
Che lo stesso è attesa usate Lagostina con quella quella linea che che che nasceva una ecco queste due furono premiate a Edolo dei riconoscimenti internazionali da un punto di vista artistico cioè veniva tagliato l'inserto pubblicitario finale che si risolleva a tre secondi mentre il minuto e mezzo di produzione artistica avesse in mente
Che era aveva quindi nel nel nel braccio di forza nel calcolo di prevalenza diceva ecco io ma questo cioè vorrei vorrei sottolineare gli studiosi questo punto
Qui anche neanche nel rispetto insomma del del del concetto di lavoro su cui si incardina poi il parametro costituzionale come dicevo prima è noto infatti come da sempre vi sia stato un travaso di personalità dal settore artistico
In senso proprio quello pubblicitario che in più di un caso si avvale di strumenti artistici oltre che a quelli di valenza psico sociologica grazie sei d
Per concludere la mattinata prego il professor molte di volersi con divora svolge la sua comunicazione che però a subito un lieve una lieve modifica nel titolo la comunicazione
L'efficacia degli atti della Commissione nei confronti della RAI prego professore
Sì anche perché il tema della giustiziabilità è stato già affrontato dal relatore ho chiesto anche una comunicazione scritta
Trattato bene chiuso per
Io invece tratterò appunto il brevemente il tema della efficace le direttive della commissione parlamentare
L'efficace quindi della sua funzione di indirizzo così come e dice previsto dall'articolo quattro della legge numero centotré ho dei suoi poteri di direttiva come più esplicitamente dice l'articolo sedici del Regolamento del novembre del mille novecentosettantacinque relativo a tale Commissione gli ho condotto grazie anche al materiale fornito mi dal centro Calamandrei un analisi delle principali e più recenti direttive
Formulate dalla commissione parlamentare direttive che assumono poi come veste formale il la definizione di Risoluzione ingente
Debbo dire che qui concordo con quanto emergeva dall'analisi molto più ampia del della miglia di di Capotosti che l'esercizio di questa funzione di direzione di indirizzo di indirizzo politico
Della commissione è deludente molto molto deludente
E e scarso sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qualitativo
Per quanto riguarda il contenuto
Ne direttive sigla risolvono in raccomandazioni suggerimenti inviti sottolineature in genere rivolte al consiglio di amministrazione e niente di più degli impegni
Molto molto vaghi molto generici
Dal punto di vista operativo
Che forse sarebbe poi l'aspetto più concreto quindi più interessante
Ma non si nella nella lettura di queste direttive non si coglie altro che l'indicazione di periodiche conferenze l'invito cioè della commissione ad organizzare
Con il consiglio d'amministrazione con altri elementi esterni anche a soggetti esterni alla RAI periodiche conferenze o incontri anche settoriali e a diverso livello di responsabilità
C'è spesso
Il richiamo all'articolo otto della
Legge di riforma
Cioè si sottolinea che il consiglio d'amministrazione della RAI deve trasmettere periodiche relazioni sui programmi messi in onda
In sostanza c'è una direttiva in particolare di cui vorrei leggervi un breve passo una direttiva del cinque aprile settantotto in cui il tema della operatività di come rendere operative e quindi efficace in qualche modo questi questi suggerimenti queste raccomandazioni viene un pochino più affrontato ma anche qui in modo del tutto insufficiente a mio avviso si dice infatti ha nella figlia di questa lunga direttiva quando la commissione ritiene che la concessionaria non abbia rispettato gli indirizzi posti nel presente documento veda specifica comunicazione alla concessionaria stesse questa devi immediatamente comunicare i provvedimenti adottati a seguito dell'inadempienza commessa
La commissione ne valuta la congruità ecco questo è il punto di maggiore giuridici già azione tentato dalla mi pare
Dalla Commissione di vigilanza per le sue di direttive il punto in cui
La commissione si è posto questo problema di come far valere i suoi indirizzi
Anche da un punto di vista operativo pratico e quindi normativo ma come vedete non si va bene al di là di una comunicazione alla concessionaria di una tesa
Della comunicazione da parte della concessionaria dei provvedimenti che essa adottato a seguito dell'inadempienza commesse poi a una finale valutazione di congruità
E oltre non si va che in sostanza
Mi pare ora per procedo sinteticamente
Che
Dall'operato spesso della commissione parlamentare
Emerga una concezione delle sue direttive della sua funzione indirizzo est come essenzialmente come un momento di un rapporto politico tra la Commissione e Clara
Cioè la Commissione stessa valuta intende tra i suoi poteri di indirizzo come atti essenzialmente politici
Come espressione di una funzione di indirizzo politico di settore
Quindi atti dotati non di efficacia vincolante o normativa ma atti di efficacia persuasiva garantiti in sostanza dagli strumenti della lotta politica
Quindi non dotati di un non corroborate le direttive da rivetti Poteri sanzionatori salvo qualche eccezione ma non mi soffermo
Perché il residuale strumentata e solo indirettamente
Già dallo svolgimento della lotta politica del un noto dialogo politico quindi solo con strumentali dai strumenti indiretti di garanzia
Questi strumenti indiretti li possiamo facilmente individuare almeno i principali nei poteri di nomina e
Implicitamente si dovrebbe dire
Il revoca se esiste un rapporto fiduciario tra la Commissione parlamentare di vigilanza ed i suoi designati nel consiglio d'amministrazione quindi un potere di nomina e di revoca dei componenti del consiglio di amministrazione e dieci su sedici
Qui il problema però nomina Sonzogni fatto sicuro revoca è un patto più problematico bisognerebbe anche questo massima che
Altro potere altro strumento di garanzia indiretta delle direttive l'approvazione del piano annuale di massima
Condizione ha praticamente la programmazione trimestrale del consiglio d'amministrazione ai sensi dell'articolo otto della legge di riforma
Quindi son questi gli strumenti
Attraverso cui le direttive potrebbero trovare indirettamente una loro realizzazione pratica e questo mostra di far capire alla stessa Commissione parlamentare di vigilanza Group pregando i propri atti in un come vedremo indistinto ambito politico di rapporto politico rinunciando a dare una
Caro una norma
In realtà io credo invece
Che vada posto il problema dell'efficacia giuridica normativa di queste risoluzioni
E mi pare che ci sia una certa superficialità anche di in chi ha affrontato questo tema delle
Delle risoluzioni della commissione parlamentare o perlomeno un difetto di fondo cioè quando si parla di direttive immediatamente le si riconduce alla funzione di indirizzo politico
Questo con un meccanismo ritenuto sempre valido di tipo generale
In realtà io ho qualche dubbio su questa automatica riconducibilità di un potere di direttiva la funzioni di indirizzo politico
E invece sono convinto della necessità di procedere caso per caso
Alla valutazione se
Le direttive le risoluzioni vanno condotte il potere di direttive in genere va sempre condotto all'indirizzo politico o non vada prima ricondotta ad altre fonti giuridiche precise
E quindi sorge il problema della riconducibilità degli atti
Della anche della Commissione parli mentale ma diverse più precisa fu solo se non fosse possibili possibile ricondurli a quest'altra fonte allora potremmo negarli nell'indistinto della funzione di indirizzo politico
E questo vale in genere
Per tutto il discorso
Generale sulle fonti e quindi sulle direttive sì le direttive vanno con ricondotta all'indirizzo politico ma quando S non possono essere ricondotto a precise fonti del normative è un connotato un dato o acquisito ormai dalla teoria delle fonti che la direttiva non è un atto autonomo
Ma ma ha scritto oppure rumeno va va fatto il tentativo di a scriverle ad altra fonte giuridica precisa con credo nell'ordinamento e solo se ciò non fosse possibile allora ci riconosce la loro una valenza politica e lì si annega nella nella nel mare dell'indirizzo politico e una specie di notte in cui tutte le vacche sono nere
Senza e quindi facendo perdere loro qualsiasi
Potenziale normativo piccola e allora prima di annegare le queste direttive vediamo se non fosse possibile
Di
Valutarne e e di analizzerà analizzarne valutarne la loro consistenza normativa proviamoci almeno e qui mi pare che allora venga fuori un documento che permetterebbe a questo possibilità e che invece viene normalmente trascurato che è la concessione e la convenzione tra la
Tra il Ministero era
E la convenzione che regola il rapporto fra il potere pubblico ora la convenzione del mille novecentottantadue mi riferisco solo a questa per brevità
Quella in vigore e una serie di articoli l'articolo uno L'articolo due e l'articolo tre i l'articolo quattro l'articolo diciassette mostrare intendere esattamente le direttive della Commissione parlamentare come clausole
Di aggiornamento direi che la convenzione della convenzione
Io non sto allegria di tutti questi articoli ma mi basta per esempio l'articolo sei cui ha detto espressamente la società concessionarie tenuto all'osservanza degli indirizzi generali della Commissione parlamentare
L'articolo uno lettera b la trasmissione mediante l'impianto i predetti di programma di qualsivoglia natura deve avvenire nel rispetto degli indirizzi generali formulati dalla commissione parlamentare e così via
E anche in altri articoli noi troviamo questo costante richiamo alle critiche
Le quali quindi vengono inserite nella concessione e vengono a costituire clausole permanenti
E aggiornabile la concessione di cui la RAI deve tener conto allora esiste una fonte giuridica precisa la concessione entro la quale queste direttive possono essere inquadrate in sostanza noi abbiamo le direttive abusiva riparare divertire come condizioni generali della concessione
E quindi la concessione come Fontaine che opera un rinvio ad una produzione normativa esterna che quella nella Commissione parlamentare
Fenomeni
Su cui non mi di lungo ma che sono all'ordine del giorno normali in un ordinamento negli ordinamenti giuridici
Anche gli ordinamenti di settori rinvii ad altre fonti esterne di produzione che però una volta entrate nel sistema si collocano sul piano delle fonti
A proprio a livello in cui il sistema che recepisce fornisce loro e quindi qui siamo di fronte a delle clausole della concessione cult aggiornabile della concessione
In sostanza allora le direttive diventano obblighi derivanti dalla concessione
Producono obblighi
Nei confronti della concessionaria e se questo discorso garibaldino allora noi ci troviamo la possibilità di applicare gli articoli ventiquattro e venticinque della della concessione
Dove cioè sono previste sanzioni per violazioni degli obblighi derivanti dalla concessione
L'articolo venticinque in caso di gravi e reiterate inosservanza degli obblighi derivati dalla presente convenzione e c'è l'ipotesi di decadenza
Della concessione previa deliberazione del Consiglio dei ministri e l'articolo ventiquattro per violazioni minori prevede delle penalità l'irrogazione di alcune penalità
Ora se questi due articoli che prevedono ai fini della decadenza della concessione e delle penalità sostanzialmente l'intervento del Consiglio dei ministri sentita la Commissione parlamentari o del ministro delle Poste se questi articoli noi leggiamo in connessione con l'articolo quattro fondamentale della legge di riforma che prevede i poteri della della commissione di vigilanza e soprattutto laddove dice questo articolo la commissione di vigilanza contro gli agli indirizzi e adottate estiva mente tutti i provvedimenti necessari per farli valere
Ma non possiamo disconoscere
Così anche come quando leggiamo che la commissione trasmette i propri atti per gli adempimenti dovuti e così via noi non possiamo disconoscere da questa serie di poteri della commissione parlamentare uniti alla lettura degli articoli ventiquattro e venticinque la commissione sicuramente perlomeno in via di fatto un potere di iniziativa della commissione un potere di cioè di attivare l'arte gli articoli ventiquattro e venticinque
Nei confronti del ministero delle Poste e quindi alla fine nei confronti della della concessionaria poteri d'iniziativa e impulso la Commissione ha tutti i poteri
Anche nei confronti del ministero per farà attivare questi due articoli e ove la il ministero esistesse di fronte agli impulsi alla commissione c'è la mia io ritengo percorribile nel conflitto di attribuzioni
Della commissione nei confronti del ministero
Cioè quindi noi in realtà scopriamo
Che ci sono dei poteri che la Commissione potrebbe attivare abbastanza incisivi nei confronti
Dell'esecutivo e della concessionaria anche e quindi anche la possibilità di attivare l'articolo ventisei cioè la funzionamento telepatico ventisei la concessione il funzionamento del collegio arbitrale per la questione per la risoluzione di controversie tra diciamo concedente e concessionario
E anche qui però si aprirebbe il problema se ne parlavo stamattina di coordinare questo articolo ventisei questa previsione collegio arbitrale con l'articolo cinque Lecceta che prevede la giurisdizione esclusiva del TAR in materia di concessione
Quindi la commissione alta un esame appena attento come il migliore del delle norme intanto conduce a stabilire che dei notevoli poteri ieri la commissione parlamentare li possiede
E quindi poi poteri attraverso i quali giuridici Zare normati rizzare le proprie risoluzione e portarli fino in fondo senza limitarsi a valutazioni di congruità senza esiti
Naturalmente voi ce l'altra figlia che non va trascurata
Più difficile però lo premetto
Per dare efficacia alle alle direttive della Commissione la miglia azionabile dai terzi attraverso azioni giudiziarie
Qui nell'ultimo comma dell'articolo venticinque della concessione c'è scritto ove sia pronunciare la decadenza l'amministrazione resta esonerata da ogni responsabilità nei confronti di terzi
Il che potrebbe far capire che non lo è l'amministrazione sono rata dalla responsabilità nei confronti di terzi quando ancora non è pronunciata la decadenza ma qui non si sa bene quali terzi siano in realtà quasi stazione giudiziaria dei terzi
è possibile se noi ricostruiamo
Lazio una azionabilità dell'interesse legittimo o d'un diritto sul gettito soggettiva un'informazione legale cioè secondo legge e cioè secondo la legge di riforma obiettiva indipendente pluralista ma voi conoscete meglio di me
Mi pare qui mi riallaccio agli studi di poi serviti OLAF procedeva lime la difficoltà non tanto di una costruzione teoretica di un interesse legittimo il diritto soggettivo all'informazione che che il terzo
Quali terzi potrebbero far valere ma soprattutto l'accettazione giurisprudenziale di questo diritto o interesse anche alla luce di recenti pronunzie criticabili sine che però costituiscono
Sicuro impassibile ma
Per la percorribilità di questa via quindi in sostanza concludendo posta la difficoltà della dell'azione del terzo che potrebbe in qualche modo avanti un giudice far valere anche le direttive che la rare che la commissione emana nei confronti della concessionaria
A parte questa sia tutta da ristudiare tutta da essere accettata con cura
Io direi che si possa concludere che un'intensificazione dell'esercizio dei poteri di indirizzo da parte della Commissione attraverso direttive specifiche significative impegnative
Debba essere auspicabile perché gli strumenti la commissione a disposizione in via per portare fino in fondo le proprie risoluzione
E il mio tentativo è stato vano quello di far venire la gamma di strumenti anche significativi che ha a disposizione per far valere per giudicare legittimo
Certo qui scontiamo col discorso politico di fondo di base ma la volontà politica di questa commissione vi dico l'esame delle relative finora è completamente deludente e qui condivido l'impostazione gli altri relatori di questo di questo convegno e lascia sperare poco o niente per il futuro
E qui torniamo allora quei problemi di composizione e il funzionamento della Commissione che sono stati già ampiamente trattati da porsi
Dopo essere daccapo Tosti e a cui io rinvio essendo il mio scopo sostanzialmente quello di mostrare che non è vero che la commissione non ha che ha strumenti giuridici per farsi valere fino in fondo
Ho l'impressione ma più che impressione il quale starei per dire la sicurezza che non c'è la volontà politica
E quindi allora se proprio il Consiglio affrontiamo un problema di riforma di ricomposizione di a di abolizione ma nella convinzione che la commissione poteva fare e fa realtà grazie dottoressa
La contestatissima comprensione di tutti coloro che hanno preso la parola abbiamo rispettato i tempi direi al minuto
Però oggi pomeriggio sono previste ancora tre comunicazioni quello del professor Scudiero del professor Cossu e dell'avvocato Lubrano e quattro interventi diciamo così per distinguerli dalle comunicazioni
Penseremo di dover lasciare venti minuti per ciascuna delle comunicazioni e ridurre a quindici minuti il tempo degli interventi sono giuste due ore
E queste due ore
Devono essere dalle sedici alle diciotto perché non possiamo togliere tempo alla tavola rotonda prevista per le diciotto ne possiamo togliere o o spostare troppo l'ora della cena alla quale il centro questa sera evitato ancora i suoi ospiti quindi oggi pomeriggio la ripresa dei lavori è con ripresa effettiva alle ore sedici grazie pomposo
Si accomodi
Dottor Capozza
Volevo sì tenga compagnia
Devo dire che che abbia un po'prevede
Abbiamo il tempo e più del professor collera ma comunque erano quindici minuti da dividersi tanta
Quindi inutile rivestite pare sette dette con con più
Ecco
Dunque innanzitutto permettetemi di scusarmi
Ora
Ormai lo ha detto consumo
Scusa
Per
Prima di tutto permettetemi di scusarmi con le con gli organizzatori del convegno perché avrei voluto affrontare in tempo utile un contributo più sostanzioso di questo per purtroppo c'erano dei avevo degli impegni improrogabili di lavoro che me lo hanno impedito almeno in parte e a questo proposito volevo ricordare dei presenti ma credo che tutti lo sappiano che è uscita finalmente la legge francese sulle radio di fusioni private sono usciti a novembre riuscì sono usciti anche da circa un mese i decreti di attuazione di questa legge
E ci sembrava utile appronta nel tempo Breve un convento
Da sottoporre all'attenzione di tutti coloro che in qualche modo sono interessati alla redazione del progetto delle della legge italiana sulle ragioni bisogna prima per questo motivo comunque mi limito solo alcune brevissime considerazioni un po'frammentarie per la verità ma questa frammentarietà è dovuta più che altro alla ricchezza sia in senso quantitativo che qualitativo dei contributi e delle indicazioni che sono venute fuori da questo convegno e devo fra l'altro premettere che queste considerazioni te che l'hanno anche in parte di scarsa originalità ma questo fatto è dovuto allena gli scambi vivere discussioni che prima e dopo il convegno ha avuto su questi temi con Volpe con Romboni che non vedo presenti ma che comunque sono al corrente di quello che ho intenzione di
Tre cose in sostanza la prima in tema di governo del monopolio e in particolare i rapporti fra commissione parlamentare consiglio d'amministrazione
Mi pare che un dato di fondo emerga con chiarezza
E si è stato sottolineato da tutte le relazioni tra tutti gli interventi in questo argomento cioè l'inadeguatezza dell'attività di indirizzo di vigilanza svolto dalla commissione parlamentare per lo meno nei termini che aveva previsto la legge settantacinque
Le ragioni queste ne inadeguatezza da una parte si è sottolineato che questa non dipende non solo o non tanto dal cattivo uso dei poteri propri della commissione
E che dipende quindi in particolare dalla mancanza di strumenti adeguati fra garanzia del rispetto delle decisioni della Commissione da parte della concessionaria e del consiglio d'amministrazione ma più in generale da una ambiguità di fondo e dalle contraddizioni che sono proprie della legge del settantacinque
Da questa comune constatazione tuttavia mi pare che siano emersi due indirizzi e non uno
Di riforma o di riconsiderazione del sistema di disciplina del servizio pubblico
Due indirizzi che sono non solo anzi incompatibili fra loro ma che comunque sono diversi e presuppongono tempi e modi diversi per la loro realizzazione
Da un lato sia muovendo dalla constatazione dalla considerazione del rapporto fra commissione parlamentare e consiglio d'amministrazione in termini di assemblearismo lottizzazione parte citazione e mi riferisco alla relazione Tosi sia muovendo dalla spiegazione della governo del monopolio in termini nei termini usati dalla relazione Pizzetti e cioè di separazione delle competenze
Condizionamento controllo
Mi pare che si sia cercato di prospettare dei necessari aggiustamenti alla riforma del settantacinque non si tratta di aggiustamenti di poco conto fra l'altro secondo tre fondamentali direzioni
Più spazio e più poteri alle minoranze per politiche parlamentari all'interno della Commissione si è parlato si è molto parlato di pariteticità della commissione
Individuazione in termini di responsabilità fiducia del rapporto Commissione Consiglio d'amministrazione
O comunque adeguata strumentazione giuridica delle direttive Terzo riforma della disciplina dell'accesso eventualmente sottraendo alla Commissione i compiti di gestione del servizio che la registrata cinque Lieberman
L'altro Indirizzo mi pare diverso se non altro per questo anche se forse con questo compatti
Ed è quello che ha caratterizzato la relazione di Fois e il comunicazioni o l'intervento di Boneschi
E cioè si è cercato di mettere in discussione di te delegittimare il monopolio stesso io non voglio entrare in merito alle argomentazioni addotte da Stories per effettuare questa operazione che fra l'altro non mi sento in grado di confutare però una volta scelta questa strada mi pare che si debbano mettere porre chiaramente all'attenzione di tutti almeno due considerazioni
La prima è che il regime di concorrenza fra un ente pubblico e dei soggetti privati non è sinonimo di per sé di pluralismo
Di obiettività un parzialità dell'informazione di apertura dell'informazione a tutte le correnti di pensiero io sono molto meno ottimista a questo proposito di quanto non apparisse dalla relazione Bognetti
Seconda cosa
I problemi di Indirizzo de di vigilanza
Che oggi si riferiscono al sistema attualmente in vigore previsto dall'attuale normativa
Si ripropongono lo stesso con la stessa forza e con la stessa gravità anche in un sistema che tende a superare definitivamente in regime di monopolio
Ecco insomma perché il questo prima parte del discorso mi pare che per uscire dall'impasse in cui oggi ci troviamo occorre molta chiarezza e non solo sulle alternative possibili all'attuale regime ma anche sulle soluzioni giuridiche che ciascuna alternativa implica e ancora forse tutta questa chiarezza non è stata fatta nonostante risposta
Seconda questione la nuova convenzione
Mi pare che il complesso delle relazioni di di stamani e
In particolare si quelle di stamani
Abbia pienamente messo in luce il senso non chiaro questo è un bisticcio ma è la realtà Pozzi sei parole ma è proprio la realtà in cui questa nuova convenzione si muove
Ecco mi pare in questo senso utile ribadire né tre aspetti
Il primo è che la nuova convenzione contiene delle novità molto interessanti alcune buone altre meno buone o cattive secondo i punti di vista
Il secondo è che costituisce proprio per questa novità una una occasione mancata
La terza è che in questo senso sconta i limiti le ambiguità le contraddizioni proprie della legge le riforme che sono state messe in luce dalle relazioni del primo giorno della della prima macchina
Mi soffermo metto su queste novità prima quelle buone
C'è una tendenza sulla quale si è soffermata ampiamente la relazione di volpe
Ah giuridici Zare le direttive della Commissione cioè adottarle a fornirle di un'adeguata strumentazione giuridica
A quanto già rilevato da volte che non sto qui a ripetere per per brevità guadagnare tempo mi pare si possono aggiungere annotare soltanto due passi avanti
Uno l'articolo due
Nel quale si aggiungono alle altre fonti della disciplina del rapporto concessorio le sentenze della Corte Costituzionale del settantasei dell'ottantuno e è questo che a mio parere conta di più
Le direttive della Commissione
Secondo piccolo passo avanti l'articolo sei ultimo comma laddove si dice si espressamente chiaramente senza equivoci che fra la società concessionaria è tenuta ad osservare l'indirizzo e le direttive della Commissione parlamentare
Io concordo calato pienamente ne abbiamo parlato a lungo con la relazione di volpe laddove si parla di poteri di impulso e di attivazione
In capo alla commissione
Per l'attivazione diciamo per l'apertura del procedimento di dichiarazione della decadenza di dichiarazione della decadenza dalla concessione ai sensi dell'articolo ventisei
E con tutte le conseguenze che ha illustrato volte cioè con la sollevazione di eventuale conflitto di attribuzioni in caso di inattività del ministro del Ministro delle Poste e Telecomunicazioni hotel consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo ventisei della città
Mi pare ecco di poter raggiungere un un unico elemento in più che forse stamani ha subito a volte
Suffragi questa tesi e cioè che questa è l'unica spiegazione possibile
Altrimenti si deve ritenere e questo mi pare veramente molto dubbio molto ridicolo tutto sommato per quanto è stato detto fino a oggi che tutti questi riferimenti che ho appena citato
Vogliamo indicare che al ministro solo al ministro delle Poste tedesche delle telecomunicazioni o al Consiglio dei ministri
Chiedere prende in ultima istanza la decisione spetta a far valere le responsabilità della società concessionaria in caso di inosservanza grave e reiterata
Degli obblighi posti dalla convenzione fra i quali sono appunto le direttive della Commissione e qui c'è qualcosa che non torna
Ecco perché dicevo che ci c'è un'occasione mancata c'è qualche passo avanti ma ci sono anche delle incongruenze e delle bibite
E e le ambiguità stanno appunto nelle nelle negli aspetti nelle nelle le incongruenze Nikita stanno anche nelle novità meno buona insomma e che sono state tutte mi pare adeguatamente messo in luce dalle relazioni Capotosti
Capotosti ha parlato di un ministro che tende a porsi come intermediario tra Commissione e Consiglio d'amministrazione
E queste sensazione che mi pare
Giusto e condivisibile è suffragata e confermata da due considerazione
Intanto c'è un tangibile incremento dei poteri di di vigilanza del ministro sulla gestione economica finanziaria il servizio
Dal tratto ci sono e queste mi sembrano importanti perché talvolta contra più la volontà politica degli strumenti a disposizione completamente utilizzabili ci sono delle dichiarazioni lo stesso ministro Gaspari in Commissione dinanzi alla Commissione che tagliano mi pare molto esplicitamente di recupero dei poteri di controllo in capo al ministero
E poteri che tuttavia nella convenzione cui peraltro non spettava fare effettuare questo questa divisione né soprattutto la legge filiforme settantacinque
Chiariscono Sufi con sufficiente chiarezza nella divisione delle competenze
Fra ministro e Commissione Parlamento e
Via Bonardi altre considerazioni particolari insomma che tutto sommato sembrano rapporti ma niente di più quanto stupide
Terza questione su cui volevo offrire alcune precisazioni era quella relativa all'accesso in tutti gli interventi e molte relazione si è unanimemente constatato il fallimento dell'istituto dell'accesso e si sono giustamente a mio parere posti induce le sue esigenze di riforma
Anche qui soltanto veramente due considerazioni aggiuntive quanto già rilevato
La battaglia per la giurisdizione giurisdizionalizzazione dell'istituto rischia di essere una battaglia vana o addirittura la battaglia di retroguardia se non è inquadrata in una complessa in un generale prospettiva di riforma dell'istituto
E anche se non rischi di essere inquadrata nel contesto se non si inquadra nel contesto per il servizio in cui la riforma più generale
Della disciplina della legge settantacinque potrebbe porta
Questa riforma mio parere e e questo lo dico rischia di apparire un intruso come mi pare ricorda la Corasaniti nel suo intervento non può secondo me non tenere conto della necessità di valorizzare l'istituto della rete
A prescindere in questo caso dalle le conclusioni cui è giunta la dottrina e la giurisprudenza sulla base della disciplina della rettifica offerta la legge sulla stampa dalla legge sulla riforma dell'editoria
Anche allora a questo proposito si possono fare due considerazioni
Da un lato il fatto che all'indomani della riforma e settantacinque proprio all'interno della RAI si erano manifestata si si era manifestata una certa ampiezza di vedute in tema di questo istituto e mi pare non so se è ancora in vigore c'era un regolamento organizzativo interno del del del dell'attuazione di questo istituto che era mi sembrava molto interessato
E non solo ma questo questo questo regolamento era compagna si accompagnava a una serie di interpretazioni mi riferisco in particolare a quella di Santoro
Un articolo apparsa settantasei sul diritto delle radio diffusione in cui si sottolineava la funzione di arricchimento notiziare della rettifica
Ma poi un dato che a me pare decisivo insomma e e costituito dall'esperienza francese del private Reports
Un'esperienza che vale la pena di valutare attentamente anche se sia dimostrate datati positiva nel settore della stampa che nel settore della radio di radio diffusione ora di televisione perché si applica entrambi i settori
E questo non so credo che tutti sappiano cos'è il defunto padre Pons comunque così brevemente il diritto che spetta a tutti i soggetti siano essi persone fisiche o persone giuridiche
Comunque chiamati in causa da una trasmissione o comunque da un articolo e non ha lo scopo di difesa o di correzione degli errori quanto lo scopo di consentire a chi è appunto chiamato in causa di esprimere il suo punto di vista ecco credo che in questa prospettiva di riforma dell'accesso non si possa non tener conto dell'istituto della rettifica
E della sua valorizzazione e sì potrebbe addirittura anche se qui si va veramente del futuribile giungere a istruire un sistema così a doppio binario allo in cui da un lato ci sia l'accesso
Visto come strumento non tanto come visto attualmente ma visto come strumento di partecipazione alla produzione di programmi e che è quello che mi pare dicevi che e dall'altro l'istituto alla rettifica con una funzione nuova in in in prospettiva appunto
Come strumento di instaurazione rapida e immediata di una sorta di contraddittorio fra la notizia diffusa si so che sono al tuo conclusioni predefinitiva
Fa notizia diffusa e Soggetti comunque chiamati in causa dalla notizia soggetti intesi in senso lato
Cioè sia soggetti sia singoli cittadini che i cittadini nelle formazioni sociali dove spiega la loro personalità e quindi persone giuridiche associazioni non riconosciute certe ci e con questo mi pare veramente grazie
Grazie
Dottoressa mannaggia
Dunque il problema
In cui entrambi di cui mi sono occupata riguarda i rapporti tra la convenzione tra Stato e RAI restante a cinque e quelle note novecentottantuno con partiva riferimento al problema del satellite per quanto riguarda quest'ultima
Quella che è la Missa Tania impressione leggendo con attenzione queste due convenzioni
Ed in particolare appunto l'ultima
è che mi mi sembra che che suscita molteplici Doble dubbi e perplessità
In altri termini quello che appare il primo e forse unico obiettivo di queste convenzioni era forzamento del regime del monopolio pubblico adulto e visivo completamente a scapito di tutto il complesso dei diritti obiettivamente acquisiti dalle radio televisioni private
Infatti come giustamente è stato sottolineato oggi dal professor Capotosti se ha cercato di recuperare in sede di convenzione degli spazi e che si erano persi sul campo della legislazione e questo appunto non può che suscitare moltiplicità seri dubbi di costituzionalità che
Appunto solo
Collegati a questa operazione
La il dunque la centralità del servizio pubblico radiotelevisivo
Con e questo appunto con i problemi di Cuccia Rita che impone lo stesso lo stesso fatto purché si parli di servizio pubblico televisivo per quanto riguarda l'attività di maledizione pensionata verso il mezzo attraverso il mezzo televisivo
è alla base dello come sono è stata cinque che di quella del mille novecentottantuno infatti la convezione settantacinque
Concedeva appunto in esclusiva alla RAI
Radiotelevisione Cacace ripeto traccia il servizio capita radiotelevisivo
E prevedeva poi la costruzione di una terza rete televisiva inadempimento quello che era appunto il stabilito dall'articolo quattordici della legge
E stabiliva inoltre la realizzazione graduale di altri impianti radiofonici televisivi sino all'esaurimento delle disponibilità consentite dalle frequenze assegnate Italia da che cosa intende internazionali
Questo ovviamente porta dei dei seri dubbi
E conferma quella che era che è la mia impressione
Cioè in in altri termini con l'articolo undici di questa convenzione non si faceva altro che precludere l'esercizio di tutte le libertà all'istituto e libertà deve raggiungere private perché si prevedeva la necessità dell'occupazione di tutti i canali utilizzabili per la radiodiffusione cioè prevedendo l'abitazione di nuovi impianti Hi si doveva arrivare alla completa
Utilizzazione di di tutte le frequenze
Chiaramente poi con con la sentenza numero duecentodue delle settantasei della corte costituzionale si dichiarò la in corso Alitalia articolo quattordici della legge e quindi l'articolo undici della convenzione l'aveva più ragione di operare in questo senso
E quindi si può se il il problema di una necessarie di una disciplina diversa aiuto l'insieme dei rapporti tra Stati e RAI
Quello che perché però mi pare quella che dava punto la mia impressione è che questa necessità c'era necessità di dare alle private
Quello spazio che in effetti così solamente gli spetta e che la stessa sentenza numero trentuno del settantasei cercava di garantire
Questa esigenza sia stata proprio ignorata con con con il rinnovo della convenzione
Del meno centottantuno
Infatti questa convenzione appunto stabilisce al primo comma che concesso
In
E in esclusiva la RAI servizio pubblico di diffusione televisiva su scala nazionale
E quindi ribadisce il la necessità del di una regolamentazione monopolistica del settore
Radiotelevisivo e rifacendosi anche la a quella sentenza ma certo vantato dall'ottantuno sulla la cui ambiguità sulla giustificazione della gita sociale il monopolio un dato incontrovertibile
E contino appunto a insistere sul dato del del servizio pubblico radiotelevisivo come dato incontrovertibile cioè non si può prescindere da una regolamentazione diversa
Delle del settore sembra quasi che ormai non si parli più di limitatezza delle frequenze di costi troppo alti ma il dato essenziale senatore del servizio pubblico radiotelevisivo
Infatti sono testi tramite punti della convenzione che suscitano le maggiori perplessità
Il primo punto riguarda la distribuzione delle frequenze tra servizio ed emittente Rutelli si e private
L'articolo dodici della convenzione del dell'ottantuno parla di pianificazione e di assegnazione delle frequenze in base a dire alle direttive impartite dall'amministrazione
Diretti epatite amministrazione che non fanno altro che ribadire che si deve si deve seguire si devono seguire criteri di carattere pubblicistico con la reale possibilità di un'effettiva incidenza sull'attività della definizione delle imprese private
Questi quindi sono chiari segni di una tendenza o meglio di una spinta verso un pericoloso rafforzamento dell'esecutivo
Che per sua stessa natura non può che comportare un controllo pubblico sulla libertà di espressione cioè se l'amministrazione ha la possibilità di pianificare assegnare le frequenze è chiaro che ha un potere amplissimo di di controllo su tutta l'attività televisiva
Quindi la previsione di pesce segnacci delle frequenze elaborati dalla RAI d'accordo con il ministero finisce per riconoscere ad una volontà politiche o due burocrazia un potere che in attesa di una futura legge di regolamentazione delle televisioni private crea una pericolosa situazione in stridente contrasto con i principi di libera manifestazione di cosa ne penserà sanciti dall'articolo ventuno
C'è poi il un ulteriore aspetto della convenzione che riteniamo di non poter condividere e questo riguarda la previsione dell'estensione della terza rete televisiva
Il cui potenziamento così come del resto a mio parere ha sospeso esistenza
Krieg finisce per a presentare un concreto pericolo per lo sviluppo della rete lezioni private
Infatti la Terza Rete sei secondo la logica della legge centosessantacinque ed in particolare del suo articolo quattordici che la Corte dichiarò incostituzionale la sentenza numero duecentodue è stata sei
Era serviva appunto per aveva lo uno lo lo scopo il tenore di esaurire tutte le frequenze disponibili
Mentre invece dopo la sentenza Duce tumore settantasei la tendenza sarebbe dovuto essere in senso diverso cioè nel senso di provvedere a da alla alla
Appunto all'eliminazione di questa terza erede
Che completamente che diciamo rende estremamente difficile un effettivo sviluppo delle emittenti locali
Ma c'è il punto principale che ci pare ci appare più discutibile di tutti e quello previsto dall'articolo undici della convenzione
Infatti l'articolo undici di questa convenzione dell'ottantuno prevede la concessione in esclusiva alla RAI del futuro satellite severe trasmissione Diretta dirette cioè verso specificherò meglio cosa intendo dire
Sia per altri collegamenti che hanno potuto consentire ad emittenti private di trasmettere locale ad elementi portanti di carattere internazionale
Infatti adesso apro una parentesi deve su questo su questo punto perché perché riemerga mio pensiero
Fino ad oggi le conoscenze scientifiche e tecnologiche hanno permesso l'impiego di sapere che proprio come certi messaggi televisivi con la tecnica cosiddetta da punto a punto
Cioè si verifica immissari cioè si verifica che il messaggio e inviata salite da un'emittente non ha ricevuto direttamente dal pubblico bensì da una o più altri emittenti che a loro volta lo trasmettano utenti mettendo le rispettive reti appena questa tecnica lascia integro il potere di decidere Rivera nazionale sul programma proveniente dall'estero raggiungerà almeno il pubblico ad un dato stato perché ovviamente ci vuole un collegamento con Erika per e quindi non c'è un'immediata comunicazione tanto esattamente
Però questa attuale logica fra virgolette nazionale
Delle reti televisive destinata a saltare nel caso dei così detti sapete diffusione diretto a perché in questo in questo caso risalenti a diffusione diretta sono in grado di trasmettere programmi radiotelevisivi direttamente alla parecchi gli utenti privati Purkinje asini siano forniti di una speciale antenna che può essere Starlato ha composto non molto elevato
Quindi
In questo caso
Linda si
Appunto una immediate ricezione del segnale del satellite da parte di questi apparecchi gli utenti privati
Non non c'è più bisogno di una diciamo regolamentazione di una durante della necessità di una dell'intervento dello Stato appunto a livello nazionale
E questo ci porta alla conclusione che nel caso di satellite diffusione diretta
Non si può più parlare di di frequenze limitate né di costo eccessivamente elevati perché appunto che ho visto che il costo non è eccessivamente elevato e quindi quale giustificazione possibile dare ad una ulteriore accettarono ad un ulteriore permanenza di questo di questa concessione in esclusiva la RAI è stata
E quindi proprio in questo campo ci appare più palese la tendenza all'attribuzione in sede di Convenzione di poteri all'esecutivo e alla RAI e questo viola palesemente principi costituzionali
Questo problema grave ed è un problema di estrema attualità perché va in questi giorni la RAI ha potuto acquistare Telemontecarlo spegnere appunto cinque miliardi come tutti sanno e dopo l'inattesa imprevisto via libera del ministro Gasparri
E appunto la stampa riportato che parla dice di una specie di quest'accordo è stato proprio Gasparri
E questa è questo che cosa che cosa ci ci dimostra ci dimostra che e palese un'intesa tra ministero delle Poste RAI tesa al consolidamento dell'egemonia degli indici d'ascolto in questo modo riducendo l'operatività delle vigenti private
Infatti ormai le si ritiene che oh oh oh sì così cerca di ritenere anche se questo appunto non lo condividiamo
Che la riserva allo stato lapidato televisiva non si giustifichi più in base a che vedere il mito terza delle frequenze ma soltanto in base a considerazioni di natura di servizio pubblico del Titanic televisiva
Questo punto ci pare estremamente inesatto oltre che molto pericoloso per l'avvenire democratico al sistema televisivo
è innegabile infatti come ed è assurdo
Tender e di monopolizzare la manutenzione pensionata verso un mezzo radio dovuta al prezzo mezzo radio televisiva terrestre determinato metri
E invece sarebbe diversa la prospettiva cui futuro bisognerebbe guardare infatti al di là di quelli che sono gli spenti
Squisitamente tecnici il problema
Prada verso l'uso del satellite si deve arrivare tramite strumenti giuridici che dovranno essere prettamente studiati ad un'evoluzione del sistema verso rispetta i principi costituzionali per la più ampia di trazione possibile della libertà di libera manifestazione diffusione del pensiero
Grazie
Allora verso la morte del professor Cossu il quale svolgerà la sua relazione su la convenzione appunto questo è il tema
Per copre debbo premettere
Che io ho avuto ampie perplessità particolarmente allo svolgimento di questa comunicazione sulla la problematica della convenzione
Perché indubbiamente dalla lettura della legge che della RAI vettura delle relativa convenzione e dalla convenzione precedente del mille novecentosettantacinque io ho sono giunto alla conclusione farsi senz'altro mi sbaglierò che tale convenzione a un'importanza molto relativa in considerazione appunto della situazione di CISL attiva che ha partitamente regolamentato la materia per cui nella convenzione noi non vediamo altro che trasfuse norme contenute nella legge foto particolari mi riferisco alla legge centotré chiaro legge sulla posso posso per avvicinare a una pompa il microfono forse esso si sente
Alla legge particolare di riforma che ha particolarmente regolamentato tutte le discutibili con delle disposizioni parli molto minuziose l'eventualità del rapporto che venisse a crearsi tra la pubblica trarne l'amministrazione e il relativo concessionarie è noto infatti che nell'ambito di un qualsiasi rapporto concessorio tra la pubblica amministrazione è un qualsiasi soggetto
La convenzione a un è un momento integrante e fondamentale dell'intero procedimento e ha quindi una grandissima importanza non solo formale ma anche sostanziale
Tanto più ampio e il margine di discrezionalità che le disposizioni che regola la materia conferiscono alla pubblica amministrazione
Evidente pertanto che di fronte a una legislazione lacunosa o limitata principi generali la convenzione a un quarto ha una particolare importanza in quanto e se lo strumento per la regolamentazione dei rapporti che in questo modo legittimamente compiuta
Certamente come ho già detto prima e questa è la situazione di fronte alla quale ci troviamo
Sì unendo poco silenzio
Dicevo non è certamente il caso fronte al quale ci troviamo nella situazione attuale
Perché la convenzione stipulata tra il ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni e la RAI e poi approvata col DPR dieci agosto mille novecentottantuno numero cinquecentoventuno perché questa se è vero che premette il grilletto che la concessione avviene alle condizioni con le modalità stabilite nella culla convenzione
E anche vero che tale ultimo atto non è che la puntuale applicazione della normativa in materia
Quanto sopra deriva naturalmente dalla scelta fatta dal legislatore che di fronte a una materia così delicata ha voluto regolamentari con la legge centotré ecco il richiamo alle disposizioni
Del DPR centocinquantasei del settantatré in modo puntuale i rapporti tra la concessionaria nell'evidente intento di evitare che per l'amministrazione e il concessionario esistessero degli spazi più o meno ampi nella regolamentazione dell'oggetto del rapporto
Quanto sopra può essere più o meno criticato a mio avviso sotto il profilo politico ma è chiaro che l'interprete non può prescindere da questa che è stata una a mio avviso sbaglierò chiara scelta interpretativa da parte del legislatore
Bisogna inoltre osservare e questo questo è stato testé richiamato anche dal dottor carrozza che mi ha appena preceduto che tra le fonti normative legislative normative previste dall'articolo due della convenzione
Con rara tempestività trattandosi di una semplicissima ma dalla Corte costituzionale
Non solo è stata inserita l'ultimo la la decisione duecentodue del cinquantasei
Ma anche la decisione del quattordici luglio ottantuno che precede di appena quindici giorni la stipula della convenzione stessa ricordi non dimentichiamo che la convenzione del sette agosto mille novecentottantuno
Quindi un chiaro rispetto anche è un riferimento anche a quelle normativa ancora normativa quanto meno così è stato definito comunità o comandamenti che discendono dalla dalla stessa interpreta la stessa interpretazione che la Corte costituzionale soprattutto duecento nella duecento due delle del settore duecentodue del settantasei ha voluto regalare della le della legge centotré appunto relativamente
A un ulteriore limitazione della disciplina del monopolio pubblico seppur molto limitata come il richiamo all'essenzialità e le sentenze la Corte costituzionale costerà tra loro particolare natura è un ulteriore a mio avviso rafforzamento di quanto si diceva sopra sulla mancanza di qualsiasi spazio innovativo contenuto dalla nella convenzione
La si può peraltro notare
Che
Alla luce
Di queste seppur telegrafiche osservazioni
Noi non possiamo non tener presente ed esaminare alcuni elementi che sono contenuti nella convenzione e che indubbiamente indubbiamente ci possono indurre ma qualche considerazione alcune poggia
Pensati diciamo via appuntate precedentemente alcune altre mi son venute dalle dagli interventi che mi hanno preceduto
E che una delle
Dei punti che possono avere un significato qualche direi quasi innovativo relativamente alla creare la situazione legislativa può essere tratto
Forse dall'articolo cinque della convenzione stessa
Dove si afferma si stabilisce testualmente che il capitale della società concessionaria che alla data di entrata in vigore della presente convenzione e di lire quaranta miliardi
Deve essere adeguato all'entità e al valore degli impianti da gestire nonché agli sviluppi del medesimo
Poiché noi sappiamo che per disposizione di legge il l'azionario il pacchetto indicazioni della della società forse concessionaria devono essere tutti in mano pubblica
E che per il trasferimento delle stesse
Teniamo presente che l'ultimo comma dell'articolo cinque dice fra l'altro che la limitazioni relative al trasferimento da loro negoziabilità devono essere annotate sui relativi titoli comportano una serie di autorizzazioni disposto dal secondo comma dell'articolo cinque per cui io a questo punto mi porre un problema problema che porto qui questa a questa Assemblea
Cioè se è vero che esiste una partito una particolare il regolamentazione per quel che consente quel Webber Uilcom per consentire scusate il trasferimento delle azioni seppur da ente sulla base da un ente pubblico ad un altro
Quale problema e quali particolari procedimenti dovrebbero porsi s'nel caso che l'azionista o gli azionisti
Nel dando attuazione al primo comma dell'articolo cinque
Non intendessero sottoscrivere in tutto o in parte tutto completamente o addirittura in parte l'aumento di capitale sociale cioè se il capitale sociale viene otto una delibera assembleare viene portato da quaranta a centoventi miliardi cioè viene criticato
E da parte degli attuali azionisti si intendesse Omo sottoscrivere assolutamente alcuna parte di questi ottanta miliardi di capitale PD
Praticamente conferire alla società denaro fresco relativamente alla propria situazione o lo sottoscrive sono solamente in parte so una cifra col quale che si voglia varrebbero anche in questo caso perché le disposizioni sono dettate per il trasferimento la necessità di quel procedimento o quali procedimenti a garanzia a garanzia di di perché teniamo presente in questa che è una norma di carattere garantisti dove è stata introdotta dalla legge
E d'altra parte sappiamo bene dell'attuale situazione quale diversità di situazioni può portare l'ingresso di un nuovo ente pubblico azionista della RAI nel caso che appunto i precedenti
Egli azionisti non intendessero che sottoscrive di capitale stesso
Stamattina
Quindi questo
Tutto lascia così al bar
La meditazione sebbene ora e i stamattina io particolarmente seguito con un'estrema con estrema attenzione
La comunicazione la comunicazione che è stata fatta da Volpe relativamente alla efficacia giuridica raffica ci giuridica delle risoluzioni delle della Commissione di disciplina della Commissione di vigilanza
Tra Commissione interna parlamentare di vigilanza e e secondo me con non ritengo ecco di condividere
L'opinione del volto di forte che altri otto punto per la presenza di questi di questi dell'un per il richiamo fatto dall'articolo tennistico il ventiquattro e seguenti da quelli sono sono relative alle successivamente diciamo
Alla obbligatorietà di queste convenzioni discenda una particolare i giudici Zazie oneri di queste direttive provenienti dalla Commissione perché mi pare che questo discenda direttamente dall'articolo quattordici della legge cento dalla dalla legge centotré e ribadendo quello che ho detto in premessa la convenzione non ha fatto altro che riportare quanto contenuto quanto contenuto appunto nella disposizione delle disposizioni legislative posizioni legislative
Un'ultima ultima seppur
Brevissima osservazione sempre riferendomi a quanto disse portando avanti questo discorso forte quanto ha detto stamattina Volpe relativamente alla prova possibilità quindi una giuridici trazione delle delle direttive e quindi una possibilità
Del
Che venga posto in essere che venga posta in essere il lei quanto previsto sita la convenzione ma già previsto dall'articolo centonovantuno e seguenti del testo unico del mille novecentocinquantasei in materia di decadenza
Quindi dove praticamente vediamo e ha visto Picuno ulteriore riprova che dell'esistenza a livello legislativo in questo caso faccio Alberti strumento delle del cinquantasei del degli strumenti relativi alla decadenza stesse
E con questo vorrei semplicemente con questo vorrei concludere facendo un un ulteriore portò proponendo un ulteriore diciamo un po'acquisito che deriva dalla dalla norma successiva che colpì mi pare stamattina appena sfiorato relativa all'articolo ventisei della convenzione
Lo leggo perché è particolarmente interessante il collegio arbitrale tutte le controversie che sorgano nel corso dalla presente concessioni
E per le quali non sia stato possibile raggiungere un accordo solo deferite all'esame di un collegio arbitrale composto da cinque membri
Designati uno dall'amministrazione uno dal ministero del Tesoro oppure alla società concessionaria e uno con funzioni di presidente dal presidente del Consiglio di Stato il collegio giudica secondo le norme di diritto
Questa mattina ha concluso con un quesito dice e questa questa norma dalla convenzione è un accordo che è stato pattizia mente
Recepito dalle due parti
Come si pone relativamente all'articolo cinque della legge tardivamente a controversie sulle sulla sulla giurisdizione esclusiva appunto di questo giudice in materia di i conti se possiamo noi ritenere che sia un'abdicazione giurisdizione con la con la sottoscrizione di questa convenzione io ho serie perplessità su quest'grazie
Grazie professor Rossi abbiamo ancora un po'di tempo a disposizione pregherei l'avvocato Santoro i cose del suo intervento
Grazie
Forse la voce provvisorio dalle più giù
Allora brevissimamente avendone già fin troppo scritto anche se
Perché ho scritto non è stato pubblicato della convenzione per la seconda convenzione che è stata approvata dall'agosto scorso tra e ministero delle Poste della RAI
E pur non avendo ben sentito e mi scuso Bindi se ho equivocato anzi forse non ho capito del discorso di una buono precedente oratore la signora stiamoci attenti a dire che alla RAI è stata concessa anche le attività radiotelevisive mezzo satelliti in realtà l'attività dei radio televisiva mezzo satelliti e e non può non essere nella convenzione anzi è strano che non ci fosse dalla precedente con convenzione perché la legge del settantadue cinque bene o male da centotré settantacinque
Dice che l'attività radiotelevisiva il servizio televisivo svolto con qualsiasi mezzo tecnico
Ed è concesso
Quindi il ministero alla posta delle Poste non ha fatto nessuno sforzo
A includere nella convenzione la radio diffusione diretta via satellite come si chiama il gatto ha semplicemente o ubbidito
Ad un alla normativa della legge nel settantacinque professor Fois scuote la testa
Come
Che non ha dichiarato l'incostituzionalità degli articoli due e tre della legge settantacinque lo faccia questa parentesi
Dunque e allora
Dicevo e nella legge questa concessione tratto poi la la concessione dell'attività raro televisiva via satellite
è stata concesse il via sperimentale de d'altro canto non poteva essere così me ne rendo conto sul piano tecnico perché anche noi se noi siamo molto indietro nel in questo settore rispetto agli altri Stati mi riferisco in particolare alla Francia all'Inghilterra alla Germania e i Paesi nordici di quest'ultimi stanno già mettendo in orbita il cosiddetto no Satta
Con una sorta di pull a terra Svezia
Danimarca
E Norvegia comunque si è cominciato finalmente a parlare di questo settore rivoluzionario
Veramente rivoluzionario non soltanto con differimento ai singoli Stati chi le più piccoli dalla Repubblica di San Marino ai più grossi potranno mettere in orbita
Satelliti capaci di lavorare su cinque canali televisivi o dismettendo uno di questi canali su dieci linee di Cine di canali
Radiofonici ma addirittura si alzi potrà pervenire come è sperabile
Dal mio personale punto di vista a dei satelliti internazionali nel senso cioè di satelliti
Come si sta sperimentando già voi sapete da notizie di stampa
Che lo TS funziona con degli apporti di numerosi Paesi tra i di alcuni Paesi tra i quali il nostro cioè si si incomincia a prospettare l'ipotesi di un servizio radiotelevisivo europeo
Vini certa
Ma strutturazione attualmente
Tu
Dunque
Io sono facile approfondendo i professore specialmente con un Fois che mi interrompe
Vediamo allora allora favorevole
Dovrebbe essere il tremendo in Trentino alla convenzione alla convenzione consentitemela non è evidentemente urtato narcisistico
Di richiamare anche un uno scritto mio precedente molto breve dal titolo la processione necessaria cioè oggi come oggi
In Italia e stando alla legge del la centotré della quale contesto gli elogi ma neppure voglia di spezzarla oggi come oggi non credo
Che sia possibile
L'alternativa dell'articolo tre della della legge professor Fois mi mi corregga questo punto sei due tre non me lo ricordo bene così che sia praticabile l'alternativa in cui si dice che il governo posto per me non è praticabile questo sistema
Non è praticabile per una serie di motivi ce n'è uno fondamentale
E che proprio quello della corte costituzionale cioè non del denunciato enunciato dalla Corte costituzionale l'impossibilità cioè attuale i un governo di un potere esecutivo il quale sia depositario di poteri di gestione del servizio radiotelevisivo
Professionalmente lo torneo
Proprio protetto improduttivi
Luglio giusto produsse un giudizio di opportunità sportive poco tu il tutto e per tutto turbo
Scientifico proprio sull'attuazione del processo comunque sul pure tu bene Shoes porti
Un surplus
Sono storno ospite
Scene inoltre l'importo
Giusto scivolamento intuibile pubblicamente pubblico
Esce giusto
Sceglie uno stop insulto Tucci purtroppo però con soluzioni tutto il cash
Gossip
Lo sto tutto il giorno confronto vicino molto
Nessuno sponsor compiuto
Sul Brescia estromissione
Ha detto il gruppo
Istituto non ce ne pur
Per cui Bellucci
Uomo
Schumi rumore
Forse il cibo
No custodisce oggi probabilmente scelte
Certo
Multe per Schumi porno brutto dubbi neppure il suo nucleo che come dice su
Diciamo prosciutti undici io proprio dodici
Sci
Sul numero credo che in un entro
Poche strumentale dodici Boccaccini
Prodotti nasce sceglie
Sotto il
Molti sono qualcuno giudice Sciscione aveva sono lo show solo
Sì nasce tutto al prossimo sul proprio
Stranieri hashish sulla
Se non ci sono perciò
Lungo
Più non subisce ottobre o o
Pubblico forte lascia disturbo nasce poi
Dopo
Studi pesci
Molti prodotto minuti Bush soprattutto dopo undici pro disturbo si può tutto questo poi l'ordine
Buongiorno sto
Petto c'è un propone il ritorno nasce purtroppo
Subsp spesso sul ma ed è proprio o
Perché poi
Cina su
Pubblici proprio sceglie
Cioè lo tempio oppure
Oppure
Primo Roma sullo sci sci solo Pubblico
Ripeto proprio sopra poco Charlot
Su tutto
Molto importante circa Phoebus tutto quel problemi porti su Gobbo loro
Action ho preso
Walter
Nomination
Proprio proporre un fortunato giusto Cioce riconosce i propri propongono talk show
Kultur pubblica
Rufus
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Tutto bello
Esce
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Dopo
Tutto il credo comincio show proprio
Questo questione
Giudice
Ai suoi credo ci sono sconti
Spoletina più Claudio molto prima il problema
Perché
Soprattutto
Municipale cioè
Mi scusi
Appunto non soltanto produzione sono tutte
Credo che non c'è appunto fosse poi sul sul
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L'applicazione
Più più quel circa finisce pensa attribuzione
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Contribuisce fuori prosciolto in più più
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Tutto turca
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Pubblico
Prima sul suo volto
Comune perché in gioco proposti cc Conception workshop per fortuna sul
Per cui ha perso il voto questo potere si sussurra
Ecco un sogno oppure andavo in un sunto
Ma sugli oltre per qui
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Posso show per
Il professore
Si pongono SIM il
Ormai
Pongo seppur comunque ottobre
Il prossimo supporre ma
Promuovo quindi pur sul proprio impedirlo
Dal momento che brutte con tutto il
Volpi Lorenzo tutto su super irresponsabile il venti perché ho scelto si pongono
Ci sono Pubblico per il
Troppo certo sono
Un po'civilissimo concessionaria del servizio pubblico
Schioppa monsignor morale però operoso
Scavano più neutrale
Come
Si potrebbe dire Sud organismo trasmissione
Dettaglio Roma il piccolo
Guardi sul territorio quindi sull'insolito inserirlo nasce lozione
Sul circolare insieme sul progetto e uguali
Simile strutture sul sul primo emendamento per rotto il collo più solo per il tempo in sul sigla perciò posizione pubblici
Ribrezzo per il primo il basket
Il reporter culture in più lui svogliato alla fine Ducci mobili prosecuzione comunque su un errore
Concessi all'olio parlo anche il russo il prodotto
Un minuto promotrici non può essere io il gatto
Concessione al lusso duplice violenza a un boss e almeno quest'anno eventualmente so essere
Anzi non sul
Una sorta di Bordin stupro al ad una situazione di fatto
Noi possiamo avere tutte le opinioni che vogliamo su questa materia la situazione però è di meno fatto dal punto di vista giuridico e anzi normativo non c'è assolutamente niente e quindi dire al concessionario che non può muoversi
Invadendo i confini di quella dal punto di vista tecnico ma evidentemente il punto di vista tecnico coinvolge poi quello comunicativo ed espressivo
Dopo un po'muoversi di ripeto rispetto al territorio
Occupato dal emittenza privata secondo il censimento ordinato se non erro un paio d'anni fa potuti riparo nel Sud il rilievo e che ha dato i suoi risultati un nel
Al febbraio di di quest'anno EMI sembra Copertino eccessivo questa atteggiamento protettivo
Della varia Wittelsbach l'emittenza locale contro la quale sia più chiaro nono assolutamente niente però che nella convenzione rispetto ad un servizio che ancora adesso e specialmente per quanto riguarda la terza rete come sapete meglio di me nord aggiunge
L'intera popolazione nazionale direttori non ti muovi neppure in sede di convenzioni per l'estensione del del servizio con degli enti territoriali e francamente non mi ha ma certo non mi è piaciuto insomma questa questa barriera opposta in sede di convenzione
E non soltanto una volta detto ma non detto e ripeto nella convenzione stessa quando per esempio si parla dei dei rapporti con le regioni e si dice tuttavia questi rapporti in sede tecnica cioè a dire di stabilimento di impianti dovranno essere autorizzate
Di volta in volta al ministero delle Poste
Proprio per evitare di ledere o dico sconfinamenti nel territorio dell'emittenza locale perciò ho detto sul piano critico o meno bisogna anche però riconoscere che in un momento come questo un la confezione
Di un
Concessione nel dal punto di vista del suo contenuto evidentemente il materano televisiva facile non era vento è molto difficile e lo sapete meglio di me quindi è più facile la critica che non l'operazione appunto rete attiva di confezione di assemblaggio il momento in cui tutto e sotto il segno dell'interrogativo vi chiedo scusa di aver occupato più di quanto
Il fatidico imputato Peter Brook pensassi che vi ringrazio della vostra cortese diciamolo e ringraziare avvocato Santoro mi pare che professor Lippolis chiamato in causa
Prego è con piacere che
Chiediamo il microfono
Voi questo
No volevo fare due osservazioni premetto che non
è stato molto interessante discorso l'avvocato Santoro per quanto riguarda problema rapporto radio-tv trasmissioni regionali e per altro verso l'altra faccia dalla medaglia invece ambito locale potrebbe pensarsi essere stato riservato ma non dalla legge
Dalla sentenza della Corte
Alle emittenti locali comunque non me ne occupo il problema è molto interessante però andrebbe analizzato e sviscerato
In altro momento e in altra sede e le considerazioni l'avvocato Santoro comunque sono state particolarmente acute su questo punto qua
I due punti spero brevissimamente sui quali volevo soffermarmi sono invece se quanto è stato fatto in questi giorni
Ha proposto del satellite ed in base alla convenzione
Da parte della RAI
Previa autorizzazione
Del ministro sia da un lato conforme
Alla sentenza della Corte costituzionale del settantasei
Dall'altro lato conformi alla stessa legge di cosiddetta riforma del mille novecentosettantacinque che allora per quanto riguarda il primo punto
Dati di partenza ecco perché sono mi scuso la mia intemperanza ma è derivata da un fatto e mi sembrava di ricordare bene poi rapidamente controllato e la memoria non mi tradiva
E che come vedremo la sentenza la Corte posizionare riguarda non solo l'articolo uno ma riguarda anche l'articolo due da legge settantacinque
Ed è l'articolo due dell'articolo della legge settantacinque che decide decisiva ai decisivo ai fini della concessione in esclusiva
Articolo due la Riserva del servizio lo Stato di cui all'articolo uno comprende l'installazione nell'esercizio tecnico degli impianti destinati alla diffusione circolare radiofonica e televisiva fatta eccezione per gli impianti ripetitori privati via etere eccetera eccetera eccetera
Sembra comprensivo di tutto quindi anche del satellite
Questo comma dell'articolo due
La trasmissione mediante l'impianto i perdenti i programmi di qualsivoglia natura sia all'interno che all'estero
No
L'articolo tre e appeso come unico gancio all'articolo due articolo tre e quello che
Anche con i rilievi critici che ha fatto l'avvocato Santoro il Governo può provvedere al servizio pubblico da radio e televisione con qualsiasi mezzo tecnico mediante atto di concessione ad una società per azioni eccetera eccetera eccetera mi sembra evidente
Salvo ulteriore analisi che ci sia un rapporto strettissimo tra l'articolo tre e l'articolo due
Ora l'articolo due cosa è successo dal punto di vista della sentenza della Corte costituzionale
La sentenza dalla Corte costituzionale dispositivo
Dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli uno due quarantacinque eccetera nella parte in cui non sono consentiti previa autorizzazione statale
E questo è il dettaglio la frase di un'estrema importanza a mio giudizio nei sensi di cui in motivazione
Cioè una sentenza la cui motivazione
Fa parte integrante sotto un certo profilo del dispositivo
E la motivazione e centrata sul fatto che il monopolio su scala nazionale di qualsiasi mezzo chi abbia vedere con lettere con l'uso delle lettere il monopolio totale e dichiarato illegittimo
è consentito soltanto e mantenuto il monopolio parziale
Non il monopolio totale
è chiaro questo cosa significa questo
Il satellite può essere benissimo USA salvi i problemi che ci saranno sollevati da ulteriori sentenza dalla Corte costituzionale ma i satellite può essere benissimo usato per trasmissioni anche rigorosamente ammesso che se ne possa parlare in ambito locale
In America mi risulta agli Stati Uniti professor voglio il tipo d'armi conferma che già un c'è già un sistema in atto in cui per me ho letto delle cose tempo fa in cui proprio cosa perlite vengono realizzate una serie di trasmissioni su base sub nazionale
Negli Stati Uniti a
E allora se si pretende riprendersi satellite in maniera totale a mio giudizio si viola la sentenza della corte costituzionale
Questo è il primo rilievo
Secondo rilievo invece per quanto riguarda la conformità alla legge di riforma se non sbaglio se le mie informazioni non sono inesattezze le mie letture non sono incomplete
Su questo affare del satellite e di Radio Tele Monte Carlo e salvo tutto il male che può dirsi della commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza doveva entrarci per legge la commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza
E perché doveva entrarci
Doveva entrarci in base all'articolo quattro
La commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Formula indirizzi generali per l'attuazione dei principi di cui all'articolo uno per la predisposizione dei programmi e per la loro equilibrata distribuzione che disponibili
A ho letto sul giornale di oggi che mediante Telemontecarlo la RAI realizza la quarta rete a che fare questo non ha a che fare con questa competenza dalla Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza mi sembrerebbe di sì perlomeno il dubbio che ci abbia a che fare cioè abbastanza grosso
Ancora
Competenze della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
E indica i criteri generali per la formazione dei piani annuali e pluriennali dispensa e di investimento
C'è stata o non c'è stata una spesa è un investimento anche abbastanza considerevole per l'operazione Telemontecarlo e satellite o no
Anche sotto questo profilo e i dubbi non sono irrilevanti
Per quanto riguarda la conformità con la legge del settantacinque ecco questa questi sono i motivi per i quali ho avuto quella reazione di cui ancora una volta mi scuso con la massima amicizia per cortesia con l'avvocato Santoro e colto sottoporre a tutto l'uditorio
Prego grazie professor coi San Polo ridotto all'avvocato Santoro
Va benissimo
Ho ascoltato con piacere come si ascolta sempre con piacere il professor Floris anche perché c'è mi ha portato una una notizia e che da me completamente ignorata
Cioè a dire la la notizia per la quale le trasmissioni dirette via Satta cioè i satelliti possono possono effettuare trasmissioni su scala sopranazionale gli è possibile però si sia presente il territorio dell'Unione Sovietica il territorio del Canada nel territorio degli Stati Uniti d'America
Se sia presente invece lo dico San Marino
Neppure la Svizzera ma l'Italia oggi come oggi i satelliti le trasmissioni via satellite soffrono di quegli inconvenienti che si chiamano deborda menti inevitabili giova dire le trasmissioni vanno al di là dei confini del del territorio d'origine cosa che si verifica anche stiamoci attenti che poi i satelliti non presentano tante novità dal punto di vista tecnico
Cosa che si verifica anche con la trasmissioni ecco gli gli strumenti tradizionali cioè a dire gli impianti terrestri e che addirittura cosa che istituzionalizzata in sede internazionale attraverso la concessione delle cosiddette onde corte
Onde corte per loro caratteristiche di preparazione di propagazione vengono assegnati ai vari Stati proprio perché l'Italia o l'Inghilterra o qualunque altro Stato possa trasmettere sull'altra faccia
Del globo quindi questi deborda menti ci sono oggi però vuole relative che di poter ridurre il satellite in sede di Stati europei
A satellite la CRI cui le cui ellisse perché questo credo che sia sorta di Gorno sì sì sviluppo poi in una in una ellisse per coprire per coprire vastissime regioni a situazione super nazionale mi consente professor Fois è una cosa assai discutibile e mi permetto di dirle
Che tutta la problematica in materia di satelliti che sia città inserite al Nazionale
è dovuta ma da questo fatto non certo ad elementi tecnici va alla Conferenza amministrativa di Ginevra nel mille novecentosettantasette ha detto tutto quello che poteva dire sull'assegnazione delle
Dei dei debiti ma da che cosa viene fuori la problematica dal fatto che è impossibile incatenare le prime o ingabbiare le trasmissioni di via satellite perciò in Europa oggi
No no no dal punto di vista tecnico professore oggi come oggi non è possibile effettuare delle trasmissioni
Dalla posizione assegnata all'Italia
Le trasmissioni via satellite le quali comprendono solitaria una parte dell'Italia
Certo se noi volessimo rientrare note trasmissioni in modo da vedere la Francia e l'Inghilterra e solo e solo questo non lo potremmo fare per quegli accordi perché quelle quelle quelle frequenze e te le orbite
Professore variano non capisco io
Capisco che oggi il satellite francese
Copre mezza Germania mezza Italia e un po'e il Belgio e Lussemburgo e novanta il satellite olandese copre tutta la Mitteleuropa il non può non coprire non è che copra non può quindi ipotizzare con il satellite
Delle trasmissioni su scala sub nazionale dal punto di vista territoriale oggi come oggi e un'utopia tecnica
Professore l'America e quaranta volte l'Italia ecco mi consente questo quindi l'America il Texas e tre volte l'Italia quindi è possibile che ci sia un satellite per il Texas come ce ne sarà un altro Perrella Frasca
Ho
Allora un'altra fenomeno professore sì sì
Allora
Una
O
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Questa professore mi permetta io parlo di una cosa diversa quando a parità di Pappano di satelliti parlo di trasmissione via satellite a a diffusione di letta non le trasmissioni di punta appunto che ci sono almeno da vent'anni il la trasmissione punta punto è un altro discorso è chiaro l'interessato cosa fa
Da una stazione americana trasmette al satellite il il quale a sua volta lo trasmette al cugino uccidono dirama un essere telefonica si tratta di una conversazione tra due soggetti o in serie televisiva cioè novarese ma questo non c'entra nulla con i satelliti
Di cui mi sto occupando di cui si è occupato la convenzione
La collezione non si è occupata dei satelliti la Punto appunto che non entrano nella legge assolutamente
Nessun'altra questione
Che se un altra missione rattrista quindi
Rispetto
No professore guarnigione in ambito locale mi consenta presa non peraltro perché se ciò una una un minimo di competenza molto artigianale Ilie che vivo il freno a mano ho vissuto da più di trent'anni tornavano dal di dentro
L'ambito locale non è detto che in ambito locale lo si possa trasmettere quello che dite la vostra Alia
Può essere trasmesso
A mezzo di satellite perché è un dato meramente tecnico
Il risultato finale e la lavoro sul mondo di una determinata io mi riferivo al colpirà riferirmi ai PDS come li chiamano
Ore o il PDS secondo la la formula inglese cosa completa ed ecco perché dicevo poiché i satelliti di diffusione diretta non possono lo Stato attuale non trasmettere se non sul piano nazionale rientrare la formula legislativa che lei ha detto
Sì
Ottanta
A
E
Sia
Da
Sarà
Professor io mi sto mi sono occupato dalla convenzione e mi son cupa dalla Commissione che ha introdotto il sistema dei satelliti
Poi se vogliamo a un certo punto allargare il campo laica procure forse non è più la sede e non è il momento per io mi sono occupato e ho detto nell'articolo due entra il satellite
A picchiare diretta non è sapere da tutta appunto che tra l'altro è gestito infatti per noi dall'interessato a cui partecipiamo con a me col ministero delle Poste coprivano con la chiusura di molte Carlo perché io ne ho parlato
E non vedo forse lei si riferiva calcato l'autore per ma io ne ho parlato non me ne sono occupato poco
Professore
PC no no no guardi la rassegna stampa la seguo anch'io
La
Allora
Grazie
A nei
Ma una e
A
A
Dell'guerre ma non c'entra nulla guerre con con i satelliti professore
Io ho solo imbarazzata perché a nome dello scontro e di conto è interessante però minaccia un po'di
No no quindi diamo dei carriere
Si replicava nelle memorie
Accomunano qua
Lungo io la
Spesso
Tutte le carte il diritto di grappa
Alla
Prima
A
Ma
Previsione
Professore mi consente di noi cosa poi veramente con Arthur allora escluse lasciamo pochi minuti alla valvola per concludere secoli è una visione e satelliti son due cose completamente diverse
L'Eurovisione un'unione la quale con molti figli
Associativa degli organismi di radiodiffusione europei non europea in grado di sono cui partecipano in forma soggettiva altri ed è e svolge anche il cosiddetto servizio Eurovisione ma nel servizio visione ci siano non ci siano le radio le televisioni locali ci può entrare anche il Comune di Siena se a un certo punto ci si mette in mente ritrasmettere il Palio il satellite una cosa completamente diversa
Oggi noi abbiamo nella nostra normativa che il satellite è un mezzo tecnico pedalato diffusione su scala nazionale
In Francia non è così in Germania non è così e in tanti altri Paesi e a Telemontecarlo non è così quindi quando si dice sbarrata la via al sapere al satellite
Francamente guarda e
Con tutto il rispetto per la stampa forse certe notizie si danno in un modo eccessivamente sommarie comunque la connessione tra i due tra i tra i due argomenti mi consenta con consueto rispetto professor forse se la vogliamo proprio a mettere e tanto alla lontana che farne oggetto di una polemica
Non credo che critiche purché sia tanto pertinente quindi c'è stato tra noi e me ne scuso all'equivoco del tipo di satellite di cui si parlava son due cose completamente diverse
Sono in ballo ma sono già in aria e seppelliti dal punto appunto come ho detto bisogna difendersi scusatemi grazie avvocato Antonio prima di un previa stanco
Dopo il quale inizia la tavola rotonda do la parola al dottor Zen comici del centro Calamandrei per un breve una breve comunicazione
Spiacente
Interrompere questo scontro fra poi
E Santoro anche se vuole un anno rileggo scopro sta facendo abbracciati
E quei collegarmi solo incidentalmente a a quello a un ultima osservazione che diceva poi se relativamente al problema trasmissione del satellite in ambito
Ultrà nazionale ed è un problema di non di estremo interesse dal punto vista politico se si considera che in sede UNESCO Henze re interna altre sedi internazionali si è stata poi è stata fortemente contestata la possibilità del del diciamo di espansione dei di Biesse cioè dei satelliti e trasmissione
A trasmissione in via diretta questo soprattutto dai Paesi del Terzo mondo e questo anche per un legittimo problema di evitare una diciamo un impegno e l'ISMU culturale trasmesso via via satellite dalle dai grandi mezzi di comunicazione americane da grandine balza americani ma anche questo posizione è venuta dai paesi della cosiddetto blocco socialista i quali hanno visto nella nella trasmissione diretta via via satellite
La possibilità è il pericolo che il loro sistema informativo chiuso venisse frantumato dando la possibilità perché si avrebbe si sarebbe trovato di fronte la situazione che qualsiasi cittadino sovietico avrebbe potuto ascoltare un telegiornale in lingua russa in lingua russa trasmesso magari dalle da da Nuova York indicono evidentemente un accesso di formazione diversa sì tutti possono capire qual è l'effetto dirompente che una un tipo di sistema sistema informativo avrebbe sui rapporti politici ed è perlomeno sorprendente che coloro i quali almeno le forze i governanti di quello che si definisce il mondo libero non abbiano mai pensato che forse la più grande forza nel mondo libero è proprio la verità in forma e la diffusione di questa verità o di queste verità e che quindi la possibilità di mettere in condizioni cittadino italiano americano come quello sovietico o cinese o del per dire o del Cile o di altri sta il non propriamente democratici di conoscere la situazione politiche interno e internazionale sarebbe un fatto estremamente importante un'arma vincente un'arma
Se mi considererebbe consentito l'ispezione non violenta assai più potente di tanti missili missili Cruise o persi peserà soltanto una una considerazione che mi veniva da fare su un accenno che diceva il professor Fois volevo portare
Un attimo il discorso Oltreoceano
E spero di non contraddire troppo quello che stamane ha detto il professor Bognetti cui dobbiamo in Italia la conoscenza lui a lui ieri dal professor Fois la conoscenza di gran parte della diciamo della dottrina americani in materia di libertà di espressione e Ibert soprattutto applicata i grandi mezzi di comunicazione delle comunicazioni di massa
E potevo parlare un attimo di alcuni sottolineare alcuni aspetti più recenti del sistema radiotelevisivo
Delle radio di fusioni americane sottolineando come oggi si assista a uno sgretolamento del sistema regolamentare negli Stati Uniti uno sgretolamento Occhetto Couto
Ci sono dei motivi contingenti dovuti alla politica attuale dell'amministrazione Reagan
Che ha assunto come parola d'ordine è quella della deregolamentazione come in tutti i settori della vita della vita civile sostenendo che troppe norme e leggi
Regolamenti legano il cittadino impediscono al cittadino in particolare l'azienda di svilupparsi questa deve che lei Jean
E che viene
Sventolata ogni giorno dalla dalla Casa Bianca e dal congresso c'è questa contingenza politica ma poi sono anche delle indicazioni delle situazioni abbastanza preciso sgretolamento del sistema regolamentare mi dicano in materia di radio diffusione che poi è il più antico comincia il ventisette col vecchio botta finale
Prosegue trentaquattro con il per comiche Cenati cui parlava stamattina il
Professor Bognetti è un modello un esempio in per tutti i sistemi per tutti i paesi democratici un modello nel senso non da seguire ma un modello e tutti possono prendono come metro di misurazione di un sistema di un sistema di un certo tipo di sistema
Radiotelevisivo allora innanzitutto assistiamo lo sgretolamento dei fondamenti teorici su cui si fondava la la la regolamentazione quando Mino certo mi pare quarantuno la la sentenza la Corte suprema Dell'Anna Schönborn Case Corporation contro gli Stati Uniti in cui si afferma
Il diritto alla regolamentazione attraversa comica il tenente del trentaquattro si afferma quella che la dottrina quella questa teoria della teoria della scarsità delle frequenze e poi una teoria che viene ampiamente sviluppata
Sia negli Stati Uniti che in altri che in altri Paesi ma quando in tempi più recenti si fa notare dico solo un esempio che ci sono tante stazioni radio a onde medie quanti ci sono settimanali se timidi quindi circa otto mila settecento e problematico di la scarsità comincia a a vacillare e la Corte Suprema già intensa intense successive
Si pensi al Bettelheim votassimo vs la Petrol Comini Passion come Jean
Sostiene si appoggia sempre sulla teoria la scarsità ma comincia appoggiarsi anche sulla teoria della diretta presenza invadente ed è anche una sentenza anche una teoria che dire utilizzate una sentenza successiva quella contro la pacifica Foundation
In cui si dice la presenza invadente la televisione il cittadino di fronte alla stampa
Può comunque rifiutare di comprarla non ha non legge il giornale ma in televisione accesa la radio accesa non consentono al cittadino di di i fidarsi di
Via recepire di recepire il messaggio quindi questa forza pervadente della pervasiva invadente della radio del delle radiocomunicazioni nei
Sarebbe anche questo un altro motivo per il quale la libertà di espressione attraverso i mezzi elettronici andrebbe andrebbe regolamentato
L'altre teorie quella del sostanzialmente lei per come bene pubblico e quindi deve emittenti radiotelevisive utilizzano un
Un bene pubblico che lettere e conseguentemente dovrebbero rispondere dovrebbero risponda di fronte al pubblico e di cui il diciamo la commissione federale in materia di comunicazioni e il e il trustee
Il l'alta teoria altre teorie che vengono fuori per cercare di giustificare il la regolamentazione in materia radiotelevisiva
Di fronte al vacillare della teoria della della scarsità delle frequenze quella secondo cui il la televisione avrebbe inviato il messaggio radiotelevisivo avrebbe un particolare impatto per il quale che sarebbe un impatto particolarmente forte particolarmente subdolo sottile agirebbe sulla sul subconscio degli ascoltatori per cui necessiterebbe di una una forma di regolamentazione tale è la sua tale la sua potenza ma è già il fatto che si tenga si cominci a a cercare altre teorie diverse da quella della della scarsità delle frequenze
Dalle diciamo è questa ricerca di nuove teorie non venga dalla dottrina ma venga dalla giurisprudenza che tenuta da dalla giurisprudenza dalle corti federali e la Corte suprema che tenuta a garantire questa questa regolamentazione la la regolamentazione del mille novecentotrentaquattro dimostra che si trovano la la il sistema il sistema americano dal punto di vista dottrinario si trova in grosse difficoltà a reggere ancora ancora il la teoria della regolamentazione della del sistema del sistema radiotelevisivo quindi questo troviamo questo in dal punto di vista dottrinali dal punto di vista poi pratico la regolamentazione trova notevoli
Viene fortemente intaccata da una serie di fatti il principale dei quali uno dei quali e quello della e quello della televisione via cavo l'altro e quello della dei dei satelliti ora la televisione via cavo
Non consente in almeno il mezzo radio televisivo via cavo non consente assolutamente che si possa parlare di scarsi dalle frequenze non lo consente adesso lo considera ancora di meno nel momento in cui saremo le fibre ottiche e con
Un numero praticamente illimitato e illimitato di frequenze
E allora
Assistiamo da parte della Commissione federale
Degli Stati Uniti in materia di regolamentazione del per cercare i regolamentare attraverso argomentazioni piuttosto piuttosto fragili il sistema radiotelevisivo ora di sostanzialmente televisivo via cavo ma questo viene dichiarato
Incostituzionale dalla dalla Corte Suprema
Allora nel mille trecentosettantanove mi sembra presso la sentenza Midwest con questo incontro la per comica e ci incomincia
Questa
Questa diciamo questa sentenza ha aperto la strada ha un grandissimo in b ha un notevole investimento del delle grandi dei grandi network nel sistema nel sistema delle televisioni via cavo si calcola che oggi il ventisette ventotto per cento quasi trenta per cento delle abitazioni gli Stati Uniti siano collegati al sistema via cavo si prevede che verso nel ad personam
All'inizio degli anni Novanta registrati negli anni ottanta gli anni inizio gli anni Novanta quasi tutte o comunque la cassa a grande maggioranza delle delle delle abitazioni amicale saranno collegato un sistema via cavo ora questo significa dal punto di vista pratico gli Stati Uniti che vengono spazzate via tutte quelle regole che la Commissione federale aveva cercato di imporre in materia di in materia di correttezza dell'informazione correttezza del comportamento giornalistico della della programmazione il principio dell'equal Time in quando in competizioni politiche ed elettorali e così via dicendo cioè questa una volta che in equa o entrano nel sistema le radio televisioni americane entrano sistema via cavo si libera una tutte quelle quelle norme che erano state imposte imposto dalla dalla dalla dalla il PCC
Norme che peraltro erano state abbastanza
A abbastanza disattese erano sì tenute le le le le emittenti radio televisiva fare sondaggi d'opinione per capire quali erano gli atteggiamenti della popolazione capire quali sono i problemi della maggiormente che maggiormente interessano e la cittadinanza la cittadinanza locale ma questa sostanzialmente siano trasformate in una formalità nel senso che l'allora previsione questi fanno questi sondaggi poi magari ogni tanto il
Non cambia perché se noi dobbiamo valutare poi un sistema radiotelevisivo al prodotto francamente ci sembra sembra che il sistema americano non sia tanto tanto efficace se si deve qua
Giudicare la qualità della programmazione la programmazione televisiva americana francamente uno si domanda ma se questa regolamentazione produce questi questi risultati o comunque non impedisce che ci siano questi risultati francamente piuttosto scadenti allora non si capisce a che cosa serve una regolamentazione quasi quasi si dà ragione quelli che contestano la regolamentazione della radio televisiva dei contenuti radiotelevisivi da parte del dell'autorità federale la seconda
Sgretolamento del sistema in via pratica e quello della
Del del satellite perché nel momento non solo il la la la trasmissione da punto a punto evidentemente una volta che i canali i canali a disposizione da messi a disposizione tre si satelliti se notevoli moltiplicano le possibilità le possibilità possibilità di trasmissione mi dimentico che poi la le diciamo la l'evoluzione la tecnologia ha consentito una restringimento notevole anzi diciamo liberi tra una frequenza e l'altra a delle delle UHF e quindi anche in quella in quella Anda che consentì affidata alle alle alla trasmissione all'emittenza civile vie attraverso attraverso una
Uno sviluppo tecnico uno sviluppo la tecnologia vi è una notevole incremento del numero del numero di frequenze dire il problema del satellite vi è inoltre degli schieramenti che avvengono in sede legislativa la scorsa primavera infatti è passato un
Di straforo attraverso un sotterfugio regolamentare passato una
Un codicillo che sostanzialmente a liberare
Radio da quella rinnovo triennale che la cara era la caratteristica del sistema del sistema del sistema americano cioè veniva data una concessione ogni tre anni bisognava chiedere io
Dopo bisogna chiedere rinnova la concessione la concessione veniva rinnovato il novantasette per cento dei casi ma anche con questa nuova norma passata l'erario non devono più riformulare una volta ottenuta la concessione devono succedere solo solo in casi estremamente gravi possono perdere la la concessione quindi assistiamo dal punto di vista dottrinali dal punto di vista tecnico dal punto di vista pratico e legislativo lo sgretolamento del sistema radiotelevisivo quindi credo che quell'esperienza americana nei suoi ultimi gli sviluppi in quello che sta avvenendo adesso ha in particolare guardando alle nuove tetro tecnologie alla sviluppati copia cavo al problema della della telematica al problema che poi si pone negli Stati Uniti in maniera crescente nel senso che
Singoli le singole città sta
Vendo a formare dei piccoli dei piccoli Monopoli delle televisioni via cavo in sede locale contando la concessione del sistema del sistema via cavo soltanto un a uno o un altro un altro gruppo e quindi la gestione del sistema non dico dei mittenti che hanno accesso questi prima la gestione del SISS sì ma del sistema di voglio dire materialmente dei fili che collegano che collegano le varie case vengono dati in gestione a delle strutture e delle strutture e che possono avere detenere il completo monopolio nella all'interno del di una città e quindi la possibilità che queste che queste
Diciamo che questi gruppi quali detengono i servizi di trasmissione posso impedire l'accesso l'accesso di questo o di quell'altra emittente perché un inizi
Mentre il sistema che prevedeva la Commissione la Commissione federale
Quella che una volta che si dava la concessione alla Società di servizi per la diciamo
I capi di comunicazione questa società di servizi doveva
Tu numeri Canal
Alla cittadinanza oltre
Lasciare dei canali di accesso disponibili a chi un
In quel a chiunque volesse accedervi sulla base del primo del primo arrivato primo arrivato poteva chiedere uno ritrasmissione gli veniva dato un uno ritorni sono comunque sud degli spazi di questo genere ora essendo sottratta alla
La regolamentazione televisione via cavo
La normativa federale questo questo cade quindi le società che gestiscono i servizi di trasmissione via cavo possono anche volendo a conce Hans consentire l'accesso l'utilizzazioni questi servizi ad una sola ad una sola televisione e anche così
Sì va be'fiancheggiate problema l'antica però c'è anche il problema che c'è il problema dell'accesso mentre inizialmente la per la la Commissione federale voleva voleva garantire l'accesso a minoranza e così via dicendo questo viene questo viene spazzato via questo comporta una serie di difficoltà per il sistema regolamentare regolamentare amica allora
Per concludere guardando a questi ultimi sviluppi del Quadrana che si ultimi sviluppi si scaricano dovremmo cercare di capire anche il tipo di regolamentazione che si vuole attuare in Italia il sistema la commistione di sistema pubblico il del sistema pubblico quel sistema privato quali possono essere
Le alternative ad una soluzione di tipo americano che francamente non è soddisfacente né sotto il sotto il profilo della effettivo reale del del dei contenuti dei dei programmi
Dal punto di vista dal punto dal punto di vista giuridico grazie
C'è il giusto il tempo per un caffè e poi alle ore diciotto la tavola non
A prima vista
Potrebbe sembrare che un convegno sul al governo del monopolio del servizio pubblico
Sia oggi particolarmente in attuale dal momento che il monopolio non esiste
Perlomeno a livello locale ma secondo l'amico Fois forse neanche a livello nazionale
E dal momento che il principale problema sul tappeto oggi come ed è noto non riguarda tanto il riassetto della radiotelevisione di Stato
Quanto la disciplina dell'emittenza privata
Se non che questa prima impressione deve essere subito corretta per un duplice ordine di motivi
Da un atto perché molte ragioni di difficoltà quanto al governo del servizio pubblico radiotelevisivo sono insorte proprio negli ultimi anni dalla legge centotré del mille novecentosettantacinque ad oggi
E basterebbe il caso particolarmente problematico della Commissione parlamentare di vigilanza Ada nella dimostra
D'altro lato perché sono fin troppo evidenti dimessi che collegano i due temi ai quali accennavo cioè il riassetto della radiotelevisione di Stato della disciplina
E infatti manifesto si è reso manifesto specialmente quando si ha avuto occasione di discuterne innanzi alla Corte costituzionale nella recente occasione che voi sapete
Che sia la legge centotré del settantacinque sia il codice postale del mille novecentosessantatré sebbene si tratti di fonti normativa abbastanza recenti nel tempo
Che sono però per parecchi aspetti ormai sfasate superate messe in crisi
Proprio da questa realtà non più Contestabile né sul piano fattuale né sul piano giuridico costituzionale che l'emittenza privata
Basterebbe pensare per rendersene conto faccio un unico esempio a certi Poteri tuttora spettanti al esecutivo in materia poteri che ben si giustificavano allorché veramente esisteva un monopolio del servizio del settore mentre e sinora icona più in una situazione come quella attuale che richiederebbe piuttosto un se è vero rispetto della legalità dell'amministrazione del giusto procedimento aggiungerei anche vero negli atti rapporti tra privati pubbliche out
Inoltre
E chiaro che la tanto attesa legge di disciplina dell'emittenza privata non potrà non influire a sua volta sia sull'opposizione sia sulle caratteristiche del servizio Bobby sì
Dicendo questo
Non voglio prender posizione nella polemica ora in corso sul se la legge di disciplina dell'emittenza privata debba necessariamente accompagnarsi ad una legge di organica revisione della disciplina del servizio pubblico radiotelevisivo della centotré settantacinque delle altre fonti normative con le quel che comunque è certo e che i due temi interferiscono sotto molteplici aspetti
E basterà ricordare per rendersene immediatamente conto il problema del riparto delle frequenze disponibili
O l'altro problema del rapporto tra legislativo ed esecutivo tra Parlamento e governo della disciplina e come suol dirsi nella gestione del settore anche se è ben chiaro che quest'ultimo aspetto della questione attiene riguarda concerne molto più da vicino
Il servizio pubblico radiotelevisivo che no le televisioni private
In questo condivido le osservazioni che ha fatto nella sua relazione
Ma non sto ad insistere oltre perché moltissime altre cose sarebbero da dire e non spetta né dirle bensì ai partecipanti a questa tavola rotonda
Partecipanti che vorrei solo pregare di svolgere i loro interventi in modo da trattare in un primo giro le questioni di carattere più generale per esempio ma non solo le questioni alle quali ora accennavo in questa brevissimamente dopo di che un secondo giro quanti altri giri successivi se sarà necessario
Potranno essere destinati alle puntualizzazioni alle repliche e all'esame ovviamente di tutta la problematica più specifica concernente appunto il governo del servizio pubblico radiotelevisivo che sono emersa queste prime giornate
L'ordine degli interventi penso possa essere questo a correzione dell'ordine alfabetico che risulta dal testo che vi è stato distribuito agli inizi
Prima potrebbe parlare Sergio Fois
Poi Baldassarre poi Sandulli da uno
Do senz'altro la parola al professor Sergio
Ancora una volta mi scuso perché quasi esclusivamente
Leggerò
Il che come ho detto ieri è contrario alle mie abitudini
Ma ripeto si tratta di questioni sulle quali
Diciamo auspicabile opere meno ritengo opportuno per usare parola per parola virgola per virgola
Una secondo seconda brevissima premessa
Quello che dirò presuppone
E di un certo senso ma è la conseguenza per almeno secondo le mie intenzioni
Presuppone quanto ho tentato di dire ieri
In un intervento
Chiedo effettuato perché mi sono preoccupato di cercare di fare avere tempestivamente
A tutti i partecipanti a questa tavola rotonda
In maniera che
Diciamo
Le premesse del discorso di adesso
Potessero essere valutate analizzate criticamente e considerate ai fini dello svolgimento di questa tavola rotonda
Allora
Ieri ho cercato di dimostrare che il monopolio
Anche parziale cioè so su scala nazionale
Pubblico
Sulla diffusione radiotelevisiva
Non è più giustificabile
Sia per ragioni
Tecnico formali per così dire sia per ragioni giuridico sostanziale
Una volta sgombrato il terreno
Dalla premessa secondo cui il monopolio pubblico sarebbe da un lato costituzionalmente legittimo e dall'altro lato necessario per il funzionamento del nostro sistema politico si può ritornare allo specifico tema del convegno
è chiaro che l'unica prospettiva consentita sarà quella di considerare i problemi del Governo non già del monopolio pubblico radiotelevisivo
Non già neppure del servizio pubblico radiotelevisivo ma invece del Governo di un servizio pubblico radiotelevisivo
Con queste precisazioni più o meno soltanto terminologiche intendo sottolineare prima di tutto
Che un simile servizio pubblico non solo non può e non deve godere di una situazione giuridicamente privilegiata
Non so che esso non deve necessariamente esserci ma invece intendo sottolineare che può soltanto esserci
In altri termini si tratta di un servizio pubblico soltanto facoltativo anche se per una svariata serie di ragioni può ritenersi particolarmente opportuno che esso vi sia sotto questo profilo giova ancora una volta il raffronto con i principi costituzionali in tema di scuola e distruzione ai quali ho accennato ieri
In questo caso scuola istruzione per ragioni accennate ieri il servizio pubblico deve necessariamente ed assolutamente esserci con il massimo dell'ampiezza e dell'articolazione e con il massimo delle garanzie amministrative e finanziarie
In altri termini nel campo della scuola dell'istruzione può anche dirsi che la regola è rappresentata dal servizio pubblico mentre la individuale libertà della scuola di istituire gestire scuole private
Pur costituzionalmente garantita rappresenta per così dire l'eccezione
Nel caso dell'attività radiotelevisiva invece si può dire che i principi a riguardo siano invertiti
Poiché non esiste per i pubblici poteri alcun obbligo costituzionale
E istituzionale di provvedere alla diffusione del pensiero mediante la radiotelevisione il corrispondente diritto di libertà deve rappresentare la regola mentre il servizio pubblico sotto un certo profilo deve rappresentare l'eccezione
Una piccolissima per quel che vale conferma ieri io gliel'l'altro leggevo un articolo di Quagliariello
A proposito della ricerca scientifica Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Che sottolineava in maniera
Pressante l'importanza di carattere assolutamente fondamentale della scienza della ricerca scientifica eccetera
Come proprio dovere e obbligo istituzionale ecco quello diciamo che qualche cosa che si aggiunge un piccolo pezzo se volete al discorso che ho cercato di fare ieri dal punto di vista più tecnico formale desumibile dalla lettera e dalla sostanza della nostra Costituzione
Comunque quindi
Regola in un caso eccezioni nell'altro e viceversa per quanto riguarda l'attività radiotelevisiva la precedente precisazione può contenere una serie di implicazioni ai fini dimezzata impostazione del problema il cosiddetto governo del servizio pubblico radiotelevisivo la prima e più importante di tali implicazioni è la seguente
Mentre la scuola pubblica non necessariamente deve rispettare e garantire esigenze di stretta imprenditorialità nella sua struttura
Sia nella sua struttura che nella sua azione il servizio pubblico radiotelevisivo invece in quanto conforme soltanto d'opportunità
E specialmente in quanto intrinsecamente finalizzato a concorrere con quella libertà dei privati che normalmente si traduce l'impresa economica
Deve tradursi in un tipo di organismo destinato a e capace di operare nel mercato per secondo le regole del mercato
Il servizio pubblico deve tradursi in una vera e propria azienda che pur pubblica o
Comunque pubblicistica mente disciplinata fare un accenno dopo al problema che è stato giustamente sollevato ieri dal professor Bocchino
Corrisponda all'esigenza di imprenditorialità sia nella sua struttura interna che mi sui criteri di azione di più
Simili caratteristiche di imprenditorialità sono necessarie perché l'azienda servizio pubblico possa effettivamente concorrere con i privati anche specialmente al fine di contribuire ad evitare
Unitamente a un'adeguata disciplina antimonopolistica che nel settore privato si verifichino o si consolidino situazioni di monopolio o di oligopolio
Ed ecco qua l'accenno lo so Bottini diceva giustamente la RAI attualmente Giano bifronte non si sa bene problemi di cui si parlava privatamente prima collo professor Paladin anche tutti una serie di problemi che ne derivano o di notevole rilievo
Lancio soltanto un cenno al riguardo ma perché non si riprende se si vuole incidere in materia
Il concetto la figura la struttura se intesa nel senso proprio e nonostante tutti i problemi che so bene ha suscitato e suscita la figura dell'ente pubblico economico
Perché non si fa questo per quanto riguarda la RAI
Perché in tal modo
Da un lato sarebbero probabilmente
Fugate le preoccupazioni
Dei dipendenti della RAI che conosco anche personalmente
E dei quadri direttivi in particolare dalla RAI
Ad essere
Quasi schiacciati
Dalla figura e dalla struttura dell'ente pubblico tout court
E dall'altro lato però
Si finirebbe si uscirebbe da questa situazione intrinsecamente ambigua intrinsecamente contraddittoria per cui due logiche ancora oggi e probabilmente nonostante tutto profondamente diverse la logica
Cosiddetta della pubblica amministrazione dell'ente pubblico più classico più tradizionale la logica dell'impresa privata della società per azioni si confondono
Entrando in rotta di collisione continuamente e provocando delle conseguenze negative
Insistere sempre più ampio
Comunque a parte questo piccolo accenno
Il fatto che nel caso della radiotelevisione pubblica debba trattarsi di un servizio pubblico che assuma le caratteristiche la struttura di una vera e propria azienda destinata a operare secondo imprenditorialità e concorrenzialità e aggiungerei economicità anche il criterio di economicità
Che fu giustamente sottolineato è fatta valere per fatto valere in determinati periodi in certe circostanze a proposito di enti pubblici economici o società a partecipazione statale
Tutto ciò presenta ulteriori implicazioni
Esiste oggi ed è purtroppo terribilmente attuale il pericolo per non dire la realtà che gli enti gli enti e le aziende pubblici siano controllati e gestiti secondo quella che giustamente è stata definita come un etica Barbara e feudale
E una frase di Riva sulla Repubblica del cinque marzo dell'ottantadue
L'etica cioè della lottizzazione politica spietata sfrenata e senza limiti
Tale pericolo che è già grave per tutti gli enti e le aziende i pubblici
E però di una gravità estrema nel caso del servizio pubblico radiotelevisivo
Si tratta infatti di un servizio che per il pericolo suddetto
Rischia di perdere quelle caratteristiche di imprenditorialità di concorrenzialità assolutamente indispensabili per perseguire efficacemente il fine di opporsi alla nascita e all'azione di eventuali Monopoli Odorico Poli privati
Nel caso dell'azienda pubblica o pubblicistica radiotelevisiva diventato dunque assolutamente indispensabile che il suo governo
Dall'esterno e dall'interno che ciò operi avvenga secondo organi meccanismi giuridici capaci per quanto i mezzi giuridici lo consentono
Di garantire un'effettiva indipendenza politica e partitica
La implicazione che ho cercato di sottolineare troppo l'ulteriore decisiva conferma
In un altro ordine di considerazioni
L'azienda radiotelevisiva si risolve in un'impresa pubblica o pubblicistica mente disciplinata che presenta un'assoluta peculiarità rispetto a qualunque altro tipo o caso d'impresa pubblica
Si tratta infatti di un'impresa che ha per oggetto non la produzione d'erogazione di qualunque di un qualunque bene o servizio
Ma invece di un servizio che da un lato si svolge nell'area di quella manifestazione diffusione del pensiero solennemente garantito dall'articolo ventuno costituzione
E dall'altro lato influisce anche se indirettamente sul godimento di quel diritto alla formazione e dallo svolgimento della personalità individuale garantito come inviolabile l'articolo due della Costituzione
Ieri ci sono stati alcuni che hanno fatto riferimento all'articolo due
Ma a mio giudizio il riferimento che è stato fatto non è stato corretto
Forse presuntuosamente il modo corretto di fare riferimento all'articolo due è inserirlo nel contesto del discorso che cerco di fare tale rilievo serve a sottolineare che il carattere pubblico o pubblicistica mente disciplinato dell'impresa che svolge il servizio in tal caso appunto pubblico radiotelevisivo
Attribuisce una rilevanza del tutto particolare all'interesse della collettività all'informazione alla cultura
Non tanto non necessariamente scientifica
Questo può avere il significato ai fini di quel tipo di raffronto incrociato che ho fatto tra la scuola e l'istruzione da un lato la diffusione radiotelevisiva dall'altro lato
Dicevo la cultura non tanto e non necessariamente scientifica allo svago
Simile interesse che non è direttamente protetto dall'articolo ventuno per quanto riguarda e nei confronti del individuale diritto dei privati di manifestare di diffondere
E quindi non assume in tal caso come altre volte ho cercato di dimostrare un'autonoma rilevanza
Deve invece ritenersi direttamente protetto così da assumere un'autonoma e specifica rilevanza nel caso in cui l'attività di diffusione radiotelevisiva sia esercitata da un'impresa pubblica o pubblicistica mente disciplinata in altri termini
E limitandoci per comodità espositiva al cosiddetto interesse all'informazione
Mentre il diritto dei privati non può considerarsi finalizzato e funzionalizzato alla soddisfazione del suddetto interesse
Tale finalizzazione funzionalizzazione bene può affermarsi come caratteristica propria dell'impresa pubblica che svolge il servizio pubblico radiotelevisivo
Ancora in altri termini mentre l'impresa privata di diffusione e prima di tutto
Strumento per l'effettivo concreto esercizio dell'individuale diritto di informare nel suo aspetto attivo invece l'impresa pubblica di diffusione e e deve essere prima di tutto
Strumento per l'effettiva soddisfazione dell'interesse collettivo ad essere informati
Ma ed è questa la particolare conseguenza se l'azienda pubblica radiotelevisiva e prima di tutto strumento per la soddisfazione dell'interesse di tutti a ricevere informazioni cultura e svago
E se tale sua caratterizzazione deriva dagli specifici principi costituzionali che consentono ma non esigono l'esistenza del corrispondente servizio
Diventa assolutamente decisivo il fatto che i meccanismi giuridici relativi al governo l'Italia azienda siano istituzionalmente principalmente rivolti ad evitare che una o più parte politiche
E specialmente uno o più partiti assumono un peso decisivo nelle direttive nell'articolazione e nella gestione dell'azienda stessa
In particolare al riguardo deve valere il rilievo per cui l'interesse sopra sottolineato sembra possa qualificarsi come interesse diffuso
Interesse quindi nei confronti delle quali tutti i singoli nonché i più vari gruppi formazioni sociali si pongono su un piano di assoluta parità
Senza che Possa possano avere rilevanza i diversi orientamenti e il diverso peso qualitativo quantitativo di essi vero o presunto che tutto ciò sia
Simile esigenza
Di rispettare l'effettiva parità quanto all'obiettivo di soddisfare mediante il servizio pubblico radiotelevisivo l'interesse diffuso di tutti all'informazione alla cultura
E dallo svago escluderla dice che il servizio in questione possa essere governato in base a o in conformità di meccanismi istituzionali ispirati o condizionati più o meno rigidamente da principio maggioritario nella sua espressione politica e o partitica
La maggioranza politica qualunque sia la sua estensione il suo carattere ed il suo colore
Non può vantare alcun diritto prioritario alcuna legittimazione particolare quanto al governo di un servizio pubblico da un lato rivolto a soddisfare in modo eguale l'interesse di tutti ad esempio l'informazione
E dall'altro lato capace di avere gli avanti influssi sul diritto inviolabile del singolo alla formazione dallo svolgimento della sua personalità
La materia degli interessi in questione e ancora di più quella dei diritti inviolabili deve costituzionalmente ritenersi sottratta almeno in linea di principio nel suo nucleo essenziale all'impero della regola maggioritaria
Se le precedenti considerazioni sono esatte che a me sembrano tali
Ne deriva che la scelta operata dalla legge numero centotré dell'aprile settantacinque e sia pure nel tentativo di realizzare alcuni tra i cosiddetti comandamenti della sentenza numero duecentoventicinque del settantaquattro della corte costituzionale si rivela inaccettabile nel suo principio
è vero che tale legge sottrae all'esecutivo ma solo in parte come giustamente ha rilevato poco fa
Il professor Paladin
Ma l'esecutivo
E cioè alla più diretta esclusiva espressione della regola di maggioranza l'indirizzo e il controllo del servizio pubblico radiotelevisivo assegnando invece a quella commissione bicamerale d'indirizzo di vigilanza che
Ma con specifici dubbi e problemi di varia natura più o meno strettamente tecnici che essi siano relativamente alla sua istituzione e ai suoi poteri
Commissione che può entro certi limiti considerarsi entro certi limiti considerarsi quale proiezione del Parlamento
è anche vero però che sia il Parlamento sia le sue particolari articolazioni o proiezioni funzionano decidono secondo la regola maggioritaria
E proprio simile al fatto che non può ritenersi adeguato al modo di concepire DC penale il governo di un servizio pubblico destinato a soddisfare un interesse diffuso di tutti
E davvero riflesso sul diritto inviolabile allo sviluppo della personalità di ogni singolo si potrebbe obiettare
Da un lato che il Parlamento istituzionalmente rappresenta l'intera collettività nazionale secondo rilievo della Corte costituzionale
E dall'altro lato che la legge del parlamento e normalmente abilitata a disciplinare i diritti costituzionalmente garantiti ai singoli anche simili obiezioni però non mi sembrano fondate e a questo punto scusate del sud la il il mio comportamento
Ho la risposta a queste obiezioni ma non rispondo perché non voglio prendere troppo tempo agli altri se sarà il caso se l'andamento della discussione lo Lollo richiederà ci si potrà ritornare su
E allora lasciamo però la sospese queste due obiezioni alle quali credo di poter rispondere
Proprio le ragioni di principio che valgono contro due tipi di obiezioni precedentemente ipotizzati conducono direttamente a una specifica conseguenza
è inaccettabile che il cosiddetto governo del servizio pubblico radiotelevisivo e quindi della RAI TV resti affidato in maniera pressoché esclusiva alla commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza così come ad ogni altro eventuale organismo proiezione parlamentare che abbia struttura e modalità di funzionamento analoghe
Sotto questo profilo mi sembra di dover rilevare che le non trascurabili disfunzioni e inconvenienti nel raccordo tra la suddetta Commissione vertici della RAI
Le lottizzazioni e le incongruenze nella composizione del consiglio di amministrazione della RAI le manchevolezze gli sprechi le inefficienze e le parzialità nella gestione attuale del servizio pubblico radiotelevisivo
Tutto ciò deve essere imputato non tanto e non principalmente a discutibili fenomeni di costume e a prassi più o meno gravemente scorrette
La causa principale anche se non esclusiva
Invece stanno a un tema
Stanno il sistema normativo le strutture istituzionali previsti dalla legge numero centotré del settantacinque
Ed in particolare nell'attuale commissione di indirizzo e vigilanza in quanto destinata ad esprimere più o meno direttamente ed immediatamente
L'accordo maggioritario tra determinati partiti ovviamente privilegiando quelli di governo e dal governo
In altri termini le cause pregiudiziali dei difetti anche molto gravi imputabili all'attuale servizio pubblico radiotelevisivo ritengo che siano principalmente giuridiche
Da un lato inerenti al regime di sia pur parziale monopolio legale dall'altro lato evidenti al principio maggioritario che permea e condiziona il funzionamento dell'organismo di vertice e cioè della commissione di indirizzo e vigilanza
Naturalmente tie due cause interagiscono e si rafforzano reciprocamente
La via per una nuova adeguata e costituzionalmente corretta soluzione del Governo del servizio pubblico non può che passare attraverso l'eliminazione dell'una e dell'altra delle cause assurde
Il mio discorso potrebbe anche concludersi qui vale però ancora la pena di sviluppare o almeno accennare altre due considerazioni
La prima relativa confermare al di là di ogni ragionevole dubbio perché l'attuale commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza e destinata ad esprimere e non può che esprimere soltanto un indirizzo politico di maggioranza nel senso tecnico del termine
La seconda considerazione poi rivolto ad accennare all'ipotesi di organismi aventi potere di indirizzo di controllo strutturati in modo da sfuggire o almeno tentare di sfuggire alla regola maggioritaria
Per quanto riguarda la prima considerazione essa si risolve essenzialmente nel risolvere all'obiezione accennato ad esempio nella bozza della relazione Tosi secondo cui l'attuale disciplina
Ex la legge centotré del settantacinque della commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza sarebbe tale da farla organizzare funzionare non più secondo l'indirizzo politico di maggioranza
Bensì secondo il cosiddetto indirizzo politico costituzionale o altrimenti generale
Se ciò fosse vero ne risulterebbe parzialmente incrinata la forza dei miei precedenti rilievi per cui e anche e soprattutto sotto il profilo costituzionale
Inaccettabile il fatto che il governo della RAI TV avvenga in base a regole di maggioranza e quindi secondo l'indirizzo politico di maggioranza
L'opinione su cui si basterebbe l'obiezione suddetta e però priva di fondamento
E ancora una volta non corrisponde per lo meno per il momento a questa obiezione eventualmente mi riservo di farlo in un momento successivo anche per non rubare troppo tempo forse ne sto rubando già troppo
Concludendo sulla prima delle considerazioni in precedenza John accennate annunciate
Risulta ribadito che è un aspetto essenziale delle cause che provocano gravi disfunzioni distorsioni nel governo del servizio pubblico radiotelevisivo dico radiotelevisivo si colloca al livello dei principi e delle strutture giuridico istituzionali
Sicché fino a che il vertice di tale governo sarà affidato a una commissione bicamerale che rappresenta la proiezione peraltro imperfetta
Per ragioni che in altra sede o accennato ho anche scritto non riprendo in questa sede quali sono queste ragioni
La proiezione della forza dei singoli partiti in Parlamento e fino a che tale proiezione darà luogo come non può non a cadere a decisione in larga massima automaticamente legate alla maggioranza politica di governo più o meno stabile che sia e inutile lamentarsi delle gravi ed evidenti lottizzazioni che incidono sempre più sulla struttura ed il funzionamento e quindi sul governo del servizio pubblico radiotelevisivo
Limitarsi a denunciare l'occupazione della RAI da parte di partiti e correnti della maggioranza di governo nonché le spartizioni e lottizzazioni e lottizzazioni conseguenti a tale occupazione ed infine a limitarsi a sottolineare che virgolette queste frasi sono quasi tutte virgolettate ride o da dove il consiglio di amministrazione è stato di fatto espropriato dalle sue funzioni di progettazione e di orientamento della politica aziendale
Vedi documento del PC su Rinascita del ventisei due ottantadue tutto ciò rischia di essere anche se giusto inutile
Comunque rischia di risolversi in una forma di inutile moralismo se non si individuano anche PC ante principalmente le cause giuridico istituzionali e per così dire tecniche che hanno quanto meno notevolmente contribuito a provocare i suddetti deprecabili fenomeni fenomeni che quindi in larga misura rappresentano inevitabile conseguenza dei meccanismi innescati dalla legge numero cento e tre e settantacinque la quale sotto vari profili appare non si sa quanto utopistica o invece anche confusamente compromissoria e contraddittoria
Passando alla seconda considerazione essa può essere qualcosa che finalmente tenta di indicare qualcosa in positivo in ordine a un nuovo tipo di governo del servizio pubblico radiotelevisivo a tal fine bisogna sottolineare prima di tutto
L'azienda cui sia affidato il servizio pubblico radiotelevisivo non può essere ricondotta nemmeno in parte sotto il governo dell'esecutivo in senso stretto
E su questo punto per esempio non sono d'accordo su una parte di quei cenni finali della relazione di Capotosti di questa mattina
Una simile soluzione risulta essere è già oggi lo è notevolmente dubbia e pericolosa nel campo di aziende produttrici di beni servizi prettamente economici
Tale soluzione però e addirittura risulterebbe radicalmente inaccettabile per un'azienda rivolta al a produrre nell'interesse diffuso di tutti servizi di informazione di cultura di svago
Secondo rilievo
Il nuovo organismo di governo del suddetto servizio pubblico deve risultare composto secondo principi meccanismi tali da escludere che valga in esso la regola della maggioranza politico o meglio partitico parlamentare
In altri termini deve risultare composto in modo da escludere che abbia rilievo la diversa consistenza numerica dei gruppi parlamentari e che quindi tende a riprodurre gli schieramenti della maggioranza di governo
Ancora
Ma altro rilievo
Il nuovo organismo deve avere soltanto di in senso stretto poteri di indirizzo e di vigilanza sul servizio pubblico ed eventualmente poteri per procedere o concorrere alla nomina dei suoi amministratori o di una parte di essi non deve invece avere alcun diretto potere di gestione sul concreto funzionamento dell'azienda radiotelevisiva
Tutto ciò conduce a due possibili purché ipotesi di soluzione meglio che ce ne poi forse anche una terza riprendendo in maniera critica però qualcosa che mi risulta
E se è stato detto dal professor d'albergo
Nella serata di giovedì
E a cui Alce Nero
Per un
Luca due possibili ipotesi di soluzione
Che per ora mi limito soltanto a cenare senza entrare nei dettagli
La prima ipotesi sarebbe quella di attribuire i poteri di governo ma solo nel senso precisato prima ad un organismo denominato Commissione o meglio comitato di parlamentari
Bicamerale ma formato non secondo il principio di proporzionalità bensì secondo il principio dell'assoluta parità del numero di rappresentanti di ogni su ogni singolo gruppo parlamentare
Secondo tale ipotesi da un lato si finirebbe col rispettare anche il principio io non celato dalla Corte costituzionale cioè di ricondurre comunque il governo del servizio pubblico radiotelevisivo nell'aria parlamentare in quanto rappresentativa dell'intera collettività nazionale
Dall'altro lato escludendo in radice il meccanismo della maggioranza politico partitica si tenderebbe a soddisfare il principio per cui la diffusione radiotelevisiva pubblica deve rispettare per quanto è possibile la posizione di piena parità di tutti
Pariteticità ha sottolineato ieri l'avvocato Bonis
Sia direttamente nel suo momento a parità o pariteticità sia direttamente nel suo momento per così dire attivo ad esempio quanto al governo dell'attività di informare
Sia indirettamente nel suo momento per così dire passivo ad esempio quanto l'uguale interesse di tutti ad essere informati
La seconda ipotesi e quella di prevedere una qualche forma di un comitato di garanti cui siano assegnati poteri analoghi a quelli prima accennati ma che abbia caratteristiche particolari quanto la sua formazione
Sempre senza entrare nei dettagli un simile comitato di garanti potrebbe essere formato nel modo che segue ciascuna delle Camere segnerebbe una rosa abbastanza ampia di nomi scelti tra esperti o comunque tra categorie di soggetti aventi determinate caratteristiche
E forse scelti anche almeno in parte tra gli stessi parlamentari
La specifica in DVD individuazione dei componenti il suddetto comitato
Di dovrebbe poi avvenire fino al numero dei due terzi di esso mediante separato sorteggio nell'ambito delle due rose il residuo terzo e proprio per compensare le le eventuali distorsioni derivanti dal sorteggio
Potrebbe essere affidato alla scelta del Presidente della Repubblica
Anche in tali ipotesi sarebbe garantita la derivazione dalla e l'incidenza della volontà parlamentare ma sarebbe spezzato in radice il meccanismo della maggioranza politico partitica che per le ragioni più volte dette sembra incompatibile con i principi costituzionali relativi al servizio pubblico radiotelevisivo
Quanto alle due ipotesi sua accennate conviene fare un'ultima precisazione gli atti in cui si esprimessero le funzioni attribuite ai due tipi di organismi sia al comitato di parlamentari sia invece il comitato di garanti dovrebbero essere formalmente imputati al governo
O ad un organo del governo in senso stretto in altri termini gli atti suddetti dovrebbero essere emanati con provvedimento del governo previa deliberazione conforme da parte dei suddetti organismi se vivi si verificherebbe così un fenomeno giuridico analogo a quello che sussiste almeno nella maggior parte dei casi tra Consiglio universitario nazionale e ministro della pubblica istruzione
In tal modo mi sembra che sarebbero garantiti oltre che il controllo ispettivo dei singoli parlamentari
Anche specialmente la giustiziabilità degli atti in questione
Superando così gravi inconvenienti che si sono verificati secondo i meccanismi finora vigenti specie quanto hai visto al rispetto dei principi di legalità e di tutela giurisdizionale
Con l'accenno due ipotesi soluzione mio discorso forse troppo lungo forse però anche troppo poco lungo può dirsi però ha concluso vale per la pena però di ricordare che esso si essenzialmente articolato
A sulla dimostrazione dell'inaccettabilità di un monopolio pubblico anche parziale quando diffusione radiotelevisiva dei sull'analisi di caratteri specifici che un servizio pubblico deve avere da un lato perché non comporta da un monopolio legale dall'altro lato per i fini costituzionali che in un simile servizio pubblico
Ove sia istituito deve perseguire
Ci sul rigetto di qualsiasi organismo deputato al Governo di tale servizio che sia composto e destinato ad operare secondo il principio della maggioranza politica
Di su una concezione di servizio pubblico radiotelevisivo come quello che implica l'esistenza di un'azienda che alla pubblicità del servizio deve assolutamente coniugare la piena imprenditorialità delle sue strutture interne del suo funzionamento
In altri termini come ad esempio è stato detto nel documento del PC che prima ho citato la RAI chi vede più deve essere considerata configurata e messa in condizione di agire come una delle più grandi se non forse la più grande impresa editoriale
Da tutti i suddetti principi così riassunti possono derivare varie conseguenze direttamente e indirettamente sulla impostazione e la soluzione di un altra seri problemi che qui non tocco ad esempio composizione modo di formazione poteri del consiglio d'amministrazione
Posizione della dirigenza generale l'azienda
Ammissibilità o meno di una rigida autonomia e decentramento nell'articolazione interna natura e forme disciplina del cosiddetto accesso disciplina gestione degli spazi aperti al di lato al diretto di battito o propaganda politica
Problema dell'autonomia dei singoli giornalisti e più in generale dei programmi
Questi e forse altri sono i problemi che potrebbero essere utilmente almeno impostati secondo i principi che qui ho cercato dimostrare ed illustrare
Dicevo prima che c'è una terza ipotesi tese poteri che mi risulta mi dispiace se fra intendo perché lo so solo per riferimenti la tesi che è stata sostenuta dal professor d'albergo giovedì sera giovedì pomeriggio
L'ipotesi di un
Servizio pubblico radiotelevisivo ma addirittura un servizio pubblico totale addirittura ritornando se non sbaglio se non ho frainteso a un monopolio totale
Però tutto incardinato studi e strutturato sul principio di partecipazione
Ecco rispetto all'ipotesi del genere vorrei osservare fare queste brevissima osservazione
Prima di tutto
Io avrei molte perplessità
A utilizzare concetti e termini come quelli di partecipazione
Per non mi soffermo su questo punto
Ma ce le operazioni analoghe a quelle in cui in altra occasione e professor Paladin lo sa
Ho accennato a notevoli perplessità per quanto riguarda il concetto e il termine del cosiddetto pluralismo stranamente sono due concetti che sono andati di pari passo comunque supponiamo
Che si voglia ragionare in termini di partecipazione
Allora
Una soluzione
Che un'ipotesi di soluzione
Che voglia agganciarsi a questo concetto
Deve però pene Fermi assolutamente due punti prima di tutto
Deve essere garantita per così dire una fetta sufficiente di libertà individuali nel senso tradizionale e etimologicamente liberare Del Piero
Prima di tutto e soprattutto
Solo dopo
Può anche essere consentiti
Che lo Stato
Riservi parzialmente
Una parte delle frequenze ammesso poi che il progresso tecnologico dia un senso a questa riserva delle tre
è che comunque lo sta appresso
Una serie di strutture
Portante
Disservizi tecnici
E dopo aver fatto questo attribuisca l'attività di contenuto possiamo dire quanto alla manifestazione alla diffusione
Ah collettività di utenti
Questa è la terza ipotesi che si può fare
Un'ipotesi che è coerente se si parte dal principio dal concetto di partecipazione
è un'ipotesi che io però avrei dei lupi personalmente a sostegno
Per quali ragioni per due ragioni
Il dubbio
Diciamo
Psicologico o qualche cosa di più
Relativamente a concetti a figure tipo quelli di partecipazione o pluralismo la diffidenza posso parlare sinceramente i termini di Fidenza
E secondo dubbio
Prima ho cercato di dire
E questa questo servizio pubblico deve essere concorrenziale deve essere imprenditoriale
Mi pongo la questione se una soluzione del genere possa soddisfare queste esigenze
Attualmente tenuto ben fermo e una fetta deve restare alla libertà individuale ecco in questi termini va valutata secondo me è analizzata criticamente una eventuale terza ipotesi di questo tipo
Scusate se ho preso troppo tempo
Grazie al professor svolgeremo ogni domande va bene ha speso eventualmente la farò alla fine del giro
Sentiamo intanto professor Vari
Io mi scuso in anticipo con la parzialità dei temi che toccherò ma dovendo fare il discorso una sola punta discorso che poi sarà avuto ha fatto in due puntate qui devo tornare anche un po'a temi più generali di quelli trattati da pochissimo
Dovendo fare questo devo essere necessariamente sintetico e quindi dovrà tagliare quello delle delle delle parti immature rilevanti riguardanti il tema
Dico subito che la mia posizione è una posizione di favore a un sistema in questo campo un sistema misto poi cercherò di spiegare il che cosa intendo dire
Una delle premesse fondamentali che forse banale ma tanto spesso la banalità appunto perché vanità si dimentica
E quella che in questo campo
L'articolo principale quali sono legati altri articoli che lo stesso possa ha citato nella prima parte della del non è intervento di oggi ma in quello precedente l'articolo principale l'articolo come ben sapete l'articolo ventuno della Costituzione
Questo articolo garantisce riconosce garantisce un diritto a tutti di manifestare il pensiero di informare e un diritto di essere informati
Sottolineo la parola diritto perché questo il fine di questo articolo
E quello di non di riconoscere un privilegio a pochi di informare
Può dire ovviamente anche di essere informati
Ne riconosceva un potere informare se si intende questa parola nel senso forte della parola stessa cioè una posizione di preminenza tale per cui le posizioni di partenza per così dire di coloro che non possono godere questo potere sono già squilibrati in parte
Cioè si può dire che riconosco un potere soltanto se si intende per potere questo se questo termine nel senso più generica parola come contenuto un diritto
Nel significato appunto che ben noto
E altro punto di rilievo di questo articolo è appunto la la garanzia della universalità del godimento di questo diritto tutti devono potere di questo tipo
Su questi terreni fondamentali direttrici di quest'articolo credo su questo va imperniata ogni discorso relativo alla alle comunicazione di massa in particolar modo alle comunicazioni di massa radiotelevisivo
Pone perché questi sono i valori di fondo dell'articolo ventuno io credo che necessario domandarci se la organizzazione diciamo così se se la comunicazione radiotelevisiva sia una di quelle situazioni che se non fosse regolata dal potere pubblico
Sì appunto fosse una di quelle situazioni che
Genererebbero un situazioni di privilegio di potere che non devono essere necessariamente monopolistica possono essere anche io oligopolistico e le tue quelle due affermazioni ora le tengo in distinte voglio anche sottolinea questa distinzione
Perché credo che sia rilevante ai fini dell'argomentazione ai fini dell'argomentazione
Che ha fatto spesso la Corte costituzionale che hanno fatto anche
Perché appunto se ci fosse in questo campo una situazione tale per cui mancanza di qualsiasi disciplina si andasse a forme di oligopolio comunque a forme di potere credo che sia conforme a Costituzione
Riportato in questo campo che potrebbero favorire una soluzione in un senso o nell'altro
Tradizionalmente un argomento questo anche a fondo anche portato dalla Corte costituzionale
Sentenze precedenti si è parlato delle frequenze
Si è detto appunto per in questo campo ci sono
Lo spettro elettromagnetico spero Stia così insomma il numero delle frequenze e materialmente limitato e quindi in questo campo appunto non ci potrebbe essere che un forme di monopolio di oligopolio naturale quindi sarebbe giustificato il monopolio
Pubblico
I delle comunicazioni di massa
Ora su questo punto io ho appunto delle perplessità
Sono già state dei numerose volte persino di fronte alla Corte costituzionale questo argomento è un argomento che non regge
E in effetti anch'io credo che detto in questa maniera cioè portato come giustificazione del monopolio pubblico questo argomento e seppure dotato d'una certa forza però in realtà è un argomento che può essere scavalcato per quale motivo
Per il motivo che il la limitatezza delle frequenze o meglio alla stretta limitatezza delle frequenze e non tanto il risultato di un parto naturale appunto quanto è risultato di una regolamentazione politica la regolamentazione legislativa
Però nel nel medesimo tempo in cui dico questa affermazione
Dico anche che ha una parte di questa regolamentazione legislativa è necessaria le frequenze utilizzabili ad esempio a fini militari qui polizia
Quel campo deve essere necessariamente sottratto al libera utilizzazione del e gli altri possibili utenti
Quindi è vero sì che la limitazione gran parte dovuta una scelta politica tra virgolette scelta cui ha un senso che c'è una decisione alla base una decisione politica ma è vero anche che parto che questa parte di questa scelta e necessità
Qui poi ci sarebbe anche un discorso che per esempio da alcuni affatto e cioè un certo tipo di regolazione anche persino delle emittenti radio e televisive
Tende a diminuire il numero delle frequenze mette altri nel non aumentare per esempio c'è un economista americano che ha scritto un libro Prodi in proposito e tende a dimostrare appunto che si se si incrementano le emittenze locali allora il numero non visto non visto diverso con quali ragionamenti
E con quali argomenti tecnici arriva questo allora il numero delle frequenze tende ad essere utilizzati tende ad essere minore viceversa sì sì privilegiano si scrive ultimo se sì da privilegio alle alle reti nazionali il numero tre frequenze utilizzati tende a essere maggiore ma su questo punto non non non è meglio non non addentrarsi minimamente comunque ecco questo elemento mi pare che sia un elemento debole
Però ecco poniamo anche una una una precisazione
Dire che il campo delle frequenze e non è strettamente limitato non significa dire il contrario
Cioè non significa dire nel campo delle frequenze e illimitato significa dire che c'è un certo raggio di frequenze utilizzabili che ha dei confini e questo raggio di frequenze utilizzabili appunto non è eccessivamente ampio
Credo però appunto che questo argomento poi per queste affermazioni non può esserlo Rizzato come fondamento del monopolio pubblico tuttavia però c'è forse un altro argomento che ha più forza in questo campo
E cioè
Che poi la la la risultato dello dell'oligopolio o essere consequenziale ad altri
Qui cito ancora l'economista economista un professore per unirsi ai Chicago che ha scritto che ha scritto o un saggio in materia è un'autorità perché si interessa Piquet serramenti tre posti che non è certo un progressista
Già appunto la demenziale università da cui viene un marchio di fabbrica e per post nero sostiene che ci sono altri motivi che però tendono a fare del del veramente mezzo i funzionari televisivo un oligopolio naturale o quanto meno tende spinge a al formarsi di riproporre questo deriva innanzitutto dai costi che comporta la organizzazione del sistema radiotelevisivo questo elemento ovviamente deve essere preso con un ramo sanse come si dice e certo che sì permettere super impiantare su una piccola emittente ci vogliono relativamente pochi soldi
Ma qui siamo appunto nel campo della manifestazione ribaltare il pensiero cioè qui dobbiamo anche vedere qual è la forza del messaggio che si può organizzare con questi e poi appunto un altro elemento che tenda oligopolio secondo secondo poster sono punto e costi costi poi
Ecco mi sembra che già da questo elemento
Da questo elemento mi sembra che e poi del resto questo elemento è anche suffragato da dati di fatto
Basta guardarsi intorno basta guardare anche ad esempio la realtà americana dove c'è una relativa liberalizzazione del e mi delle stazioni radiotelevisive ecco per dire che in questo campo il risultato naturale e quello appunto di una forma di oligopolio e allora se è vero questo dobbiamo dire che tutti quei valori
Che sono a base dell'articolo ventuno sono da questo sviluppo naturale mezzo televisivo dell'organizzazione sociale della radiotelevisione sono appunto tutti valori messi in pericolo
Da questa da questa situazione perché l'oligopolio genera appunto posizione di potere
Perché l'oligopolio tende a privilegiare alcuni nella informazione e tende quindi a sottoporre gli utenti a un'informazione che unilaterale e tende appunto quindi a andar contro tutti quei tre il principe tre direttrici fondamentali che sono appunto collocate a base dell'articolo
Cioè in questo campo per esempio nella prima parte del suo intervento Fois ha fatto un parallelismo molto suggestivo e anche interessante con né la scuola l'istruzione eccetera
Tutte le cose che ha detto forse su questo punto mi sembrano convincenti
Però c'è una differenza forse o meglio c'è una un elemento che l'altro aspetto del della problematica affrontata da Fox e cioè è vero che ci sono quelle oggi che diceva
Però se è vero che c'è qui una tendenza oligopoli intestata ancora tendenza lo dico proprio è vero anche che si realizza una condizione anche nell'ipotesi che faceva Fois prossima distruzione
Formazione scientifica eccetera non si realizza
E cioè qui noi avremmo due o tre centri gli emittenti quattro cinque
In sostanza un numero limitato
Di emissione che produrrebbero
Il medesimo messaggio
Questa situazione non si può realizzare ad esempio nel campo della scuola dove si possono avere forse due l'avevo Mattei l'università è un caso a parte perché ha una decina particolarità delle garanzie particolari agli insegnanti ma in generale dico non si può realizzare perché il coloro che insegnano ognuno di questi delle persone grazie si fanno portatori di un messaggio particolare e quindi c'è una frantumazione di questi messaggi che da appunto allora allo stesso messaggio un significato diverso comunque
Tutto questo secondo me porta a una conclusione e cioè che per assicurare che i valori di fondo dell'articolo ventuno non mi sembra appunto che ci sia una diciamo così come una consequenzialità logica per dire questa è la premessa quindi sono formati di convoglio qui ci sono queste promesse che portano a questo quindi questo favorisce la formazione di Monopoli quello che invece mi sembra più consequenziale rispetto a queste premesse e che comunque i poteri pubblici poi vediamo in quale forma eventualmente e che comunque i poteri pubblici devono assicurare la garanzia di quei valori
Che lo facciano con la forma del monopolio occorra formati o in altre forme con altre forme di controllo questo credo che non rientra rientrano per così dire in quel campo di indifferenza costituzionale cioè qui è una scelta politica
è una scelta politica che deve esser fatta dal potere pubblico in a certe condizioni e che comunque intona ripete ecco secondo me non tendono a giustificare comunque una forma di monopolio totale di questa del mezzo del mezzo lo della comunicazione di massa per radiotelevisivo
Allora quello la quella conclusiva abbaziale di questa argomentazione questa che io vedo un sistema di questo tipo come più conforme alla Costituzione c'è un una sì e una proprietà pubblica delle di stazioni radiotelevisive ci sono alcune reti private e e ci sono poi e nazionali intendo dire e ci sono poi al alcune emittenti alcune molto e spero emittenti emittenti locali per ognuno di questi tre se ti distinti settori si pongono i particolari problemi di disciplina voglio fermarmi leggermente sul settore privato settore privato appunto
Che io credo che sia giustificato e quindi questo senso mi dichiaro controlla ipotesi del monopolio il settore privato però è un settore che non può essere lasciato alla libera concorrenza nel senso che dev'essere un settore che deve agire sotto controllo poi perché c'è come tendenza naturale una formazione all'oligopolio e quindi una formazione
Una formazione di e centri di potere
Nel campo dell'informazione proprio per questo in questo campo credo che si devono predisporre tutti i controlli che sono necessari per permettere il raggiungimento dei fini che sono previsti in Costituzione
Del resto lo stesso lo stesso economista che prima citavo parlando appunto la radiotelevisione per via edere sostiene appunto fa un parallelismo che a mio avviso illuminante considerando appunto la relativa limitatezza delle delle frequenze
Utilizzabili e cioè che queste radio televisione unzione a no sfruttando un bene collettivo parallelo che fa questo economista ad esempio il parallelo con l'acqua allo stesso modo
Come c'è una disciplina pubblica di di questo settore così ci dovrebbe essere anche una disciplina pubblica del bene collettivo et e questa disciplina pubblica questi controlli pubblici sui privati a mio avviso dovrebbero essere
Di vario tipo innanzitutto qui si dovrebbe operare in regime di concessione
Concessione incondizionata da che cosa
Da quelle finalità che sono già presenti ad esempio una legge che erano già state preannunciate nella sentenza dalla dalla Corte costituzionale che è presente grosso modo in quasi tutta la legislazione in materia di averlo tradito e visioni cioè un'informazione completa imparziale positiva
Inoltre ci dovrebbe essere anche ora dico genericamente un potere pubblico che dovrebbe garantire il raggiungimento il perseguimento di questi anche qui ad esempio si si cita spesso stamattina Bognetti ricordavo l'esperienza americana si spesso le l'esempio americano come un esempio di massima liberalizzazione io per esempio per il caso dei privati posso fare proprio l'esempio gli strumenti esistenti in America che permise sarebbero seppure ovviamente con gli adattamenti necessari adeguati a garantire un un sistema privato che persegua i fini articolo ventuno e in particolar modo faccio riferimento rinvio alle cose dette da Bognetti stamattina e faccio riferimento ad esempio al un organismo pubblico
Torno a dire per ora lascio questo termine così abbastanza generico un organismo pubblico che abbia anche il compito di verificare se le opinioni manifestate sono tutte le opinioni se le informazione compete in sostanza e se vengono anche esposte se un'opinione è un fatto mi ha esposto anche con i vari punti di vista
Questi poteri appunto non sono poteri che vengono dal un ordinamento come Unione Sovietica ma sono poteri che vengono riservati a un organismo pubblico negli Stati Uniti
In breve sulle alcune affermazioni dei dette da Polis che appunto poi su una una prosecuzione del discorso
Anch'io sono molto d'accordo sul anziché poi se fa della diciamo così dei
Il potere politico che controlla e vigila e vigila sul servizio radiotelevisivo credo anch'io che l'esperienza che abbiamo avuto sia un'esperienza negativa
E credo anch'io che i il disco totalmente negativo credo anch'io che il discorso non può fermarsi
A Tonino di moralistici attoniti moralizzazione
Anche perché permettetemi una battuta che può essere anche non di buon gusto anche perché se dovessimo limitarci a fare un discorso solo la mobilitazione io non vedo quale partito in Italia possa veramente condurre avere un controllo appunto con altri toni morali sulla radiotelevisione
Credo che il male stia proprio nel nello strumento
Quando c'è una commissione come quella di vigilanza che composta da parlamentari
Quando c'è una come una come questa Commissione si può anche ipotizzare in diverso modo si può anche ipotizzare con maggioranze particolare si può anche ipotizzare in modo tale da allargare influenza delle minoranze sulle altre ma non si sfuggirebbe a mio avviso dal dal risultato attuale si avrà una lottizzazione di diverso tipo massima pur sempre lottizzazione
E proprio per questo
Quando può essere sempre accennava al Comitato a comitati di garanti ipotesi per la quale il per la quale io sono più favorevole
Tutta la ora quindi mi dispiace di affrontare il Teramo in termini molto generali ma tutta la legge di riforma
Diciamo così vissuta su una doppia
Doppia zona una doppia una quella politica Commissione parlamentare consiglio d'amministrazione e l'altra quella diciamo così professionale ma tra virgolette sapete bene appunto più quando si intende di si parla di professionalità RAI che cosa significa
Su questa linea e su questo doppio settore e non c'è stata mai una comunicazione sufficiente
Interventi di questo primo settore il settore politico sulla parte professionale diciamo sia RAI TV è sempre stata episodio comunque non ha mai garantito una effettiva gestione i pochi interventi
Decisivi importanti che sta ai patti talvolta hanno rischiato persino di avere una connotazione di censura più che di garanzia della di censura del del del messaggio più che di garanzia della pluralità
Proprio per questo e quindi l'appunto mi avvio alla conclusione di questo primo giro
Proprio per questo io personalmente sarei più favorevole a un comitato di garanti che non sia formata una possibilità che poi se poneva ma io escluderei anche questa possibilità che non sia formato da parlamentari
Ma si è formata persone designate potate nominato dal Parlamento ma che non siano appunto parlamentare questo perché è una forse voi qualcuno si può domandare ma in fin dei conti è la medesima cosa una persona nominata dal Parlamento designato da un partito
Una persona parlamentare in fin dei conti risulta del medesimo sette i partiti che scelgo in effetti invece qui dicendo facendo questa equazione si sottovaluta un elemento che molto importante il parlamentare colui che incardinato in una situazione di partito a un elemento che toglie Luís Aponte una una possibile una positiva di libertà d'azione ed è quello appunto della carriera
Chi è incardinato in una struttura di questo tipo bene o male fa i suoi calcoli di chiarire difficilmente può essere libero quando ritiene di dover decidono una certa maniera può esser libero di esprimere la sua opinione
Vedo invece il meccanismo presentato da pochissimo un po'o troppo complicato troppo complicato forse non non non
Non non meno insomma il meccanismo con meccanismo sul efficiente per cioè quella rossa parlamentare esso qui mi limito e mi perdonerete a una battuta noi abbiamo l'esperienza l'Universiade sorteggio penso che sia sufficiente quella i sorteggi per formare dei corpi appunto che abbiano un una qualche
Sulla terza ipotesi e qui concludo del servizio pubblico e visivo e l'ipotesi d'albergo sinceramente a me sembra che queste ipotesi sia più che un'ipotesi ancora una nebulosa e difficile giudicarla
Siamo appunto molto divago e poco di preciso
Credo però che sia abbastanza è realistico pensare a una radio televisione il servizio radiotelevisivo che sia che funzioni soltanto con la partecipazione la qualità del messaggio è molto importante perché se c'è se non c'è una garanzia della qualità rimesse del messaggio
Si arriva appunto a situazioni di depotenziamento totale del mezzo i della dell'emittente e quindi in sostanza si dà si darebbe a questa ipotesi di di stazione di crisi televisiva un servizio pubblico un un un settore marginale se fosse un servizio vicino ad altri se c'è forse un'emittente vicina da altre emittenti se invece questo fosse in situazioni di monopolio per sinceramente credo che andremo tutti al cinema sensibile
Baldassarre ha preso le mosse dall'articolo ventuno della Costituzione
E io condividendo tutto quello che lui ha detto questo riguarda del resto noi lui è uno di quelli che meglio hanno studiato l'articolo ventuno valori
Accettando le cose da lui dette sull'articolo ventuno le prenderò dall'articolo
Quarantatré ricordando che
Ai sensi dell'articolo quarantatré
Non basta soltanto per un servizio
Sia essenziale di preminente interesse generale
Perché possa essere monopolizzato
Al potere pubblico
Ma Exor necessaria altresì perché ciò avvenga
Fini diceva così dice con l'articolo di utilità generale Fini che la Corte costituzionale
A partire vecchia sentenza novecentosessanta aggiungere sia pure implicitamente all'ultima sentenza
A ritenuto di ravvisare nel necessità ti evitare il rischio di un oligopolio pulita
Cioè messe a fronte l'esigenza di salvaguardare l'articolo ventuno della Costituzione garantendo a tutti
La libertà di manifestare il proprio pensiero
E di diffondere o con qualsiasi mezzo tutti dice l'articolo ventuno et notare che si tratta della libertà cardinale fondamentale in regime democratico una libertà che EasyJet necessariamente il pluralismo delle voci e delle culture
Dicevo messa a fronte questa esigenza con il rischio
Di un oligopolio privato
Il quale quindi comporti una sopraffazione diciamo
Della generalità da parte di pochi
Messi a fronte questi due visti
Queste
Questi nuovi fatti contrappone in chi si la Corte costituzionale ha detto
E meglio cioè per evitare l'articolo ventuno quando ciò quando esista quel pericolo che quindi monopolizzare il servizio pubblico dato che l'ente pubblico per costruzione per definizione è tenuto a garantire l'imparzialità
E quindi a garantire
Con altro mezzo il pluralismo praticamente essendo impossibile realizzare
Uno pluralismo
Effettivo è meglio realizzare un po'quel pluralismo governato che si riesce a realizzare
Manconi
Queste cose le troviamo scritte gli assegni ripeto è una sentenza sessanta nelle due sentenze del settantaquattro
Nella sentenza nel settantasei duecentodue e a me pare
Sia pure per implicita nella sentenza
Centoquarantotto del mille novecentottantuno
Ancorché quella in quella sentenza il riferimento non si è espresso ma tuttavia si allunga l'esigenza di evitare errori
Nella sentenza
Duecento due del settantaquattro la Corte però fece un passo avanti
Fece un passo avanti perché la realtà
Puntuale si era molto modificata rispetto al passato
E perché e si ritenne che il rischio dell'oligopolio
Fosse ormai superato
Quanto Mita su scala locale
Cosa che dapprima è stato affermato per lei
I mittenti via cavo già nel novecentosettantaquattro la sentenza del settantasei lo ricorda anche perché
E una cosa molto importante affermata in quella sentenza centosettantasei
E cioè che fin quando lo Stato non ci Benigni li adottare una regolamentazione in questa materia
Non può solo per questo
Conculca arsi diritto dei privati
Laddove il rischio dell'oligopolio dissi
Tutti sanno che l'ulteriore corso della giurisprudenza una certa sentenza della Cassazione
Annacquato un po'questa affermazione ma rimane scritto nella sentenza del settantasei
Che fin quando il legislatore non disciplini la materia delle autorizzazioni delle concessioni esistenti
Dei privati
Che il legislatore può
Limitare
Logicamente può regolare può disciplinare attraverso poi tutto attraverso normative antitrust
Attraverso attraversa quel tipo di controlli che esistano in America e che poc'anzi evocava Baldassarre ma tuttavia fin quando non non lo faccia non può solo per questo impedire di diritto dei pirati
Perché l'esercito
Viene poi
La sentenza centoquarantotto
Di quest'anno
La quale a me pare che rappresenti un salto di qualità ma all'indietro
Si trattava questa volta non più del monopolio su scala locale ma del monopolio su scala nazionale
Ha detto la corte è superfluo andare abbellita verificare
Sì oggi le condizioni
Tecnologiche le condizioni materiali
La se l'evoluzione della tecnologia consenta anche costi minori oltre che una maggiore
Possibilità di
Utilizzazione delle lettere
è superfluo tutto questo
Poi che
L'oligopolio germi nere ben naturalmente
Sono parole dove la corte dal contesto socio economico un conto e stop di cui per la verità nella motivazione della sentenza non si trova larga illustrazione
E inoltre l'oligopolio nascerebbe necessariamente Germini ripe necessariamente
Dalla carenza di una normativa ordinatrice
Questi sono i due punti
Su cui la sentenza ha scartato l'aspetto economico messo da parte ritenuto irrilevante l'aspetto economico ritenuto irrilevante l'aspetto tecnologico ha giustificato
La conservazione nel monopolio che
Però aggiunto
Molto significa per sepolto significativamente
A diverse conclusioni
Potrebbe eventualmente aggiungersi dove il legislatore affrontando in modo completo ed approfondito il problema della regolamentazione delle tv private apprestasse sistema di garanzie efficace
Al fine di ostacolare moto effettivo il realizzarsi di concentrazioni monopolistiche o olio
Quel indubbiamente il discorso almeno a dettare contraddittorio
Insomma sì ma si conserva il mero il monopolio sul presupposto che il legislatore non sia ad opera a quella legislazione che se vi fosse se fosse introdotta
Verrebbe a superare l'esigenza di firma
Quello che è strano nella sentenza si legge anche che la stessa interconnessione la stessa trasmissioni contemporanea verrebbe R a realizzare una situazione intollerabile inammissibile perché realizzerebbe le trasmissioni su base nazionale
E si noti bene non viene fatta eccezione nonostante che le difese a questo punto forse è stato posto in evidenza neppure per le trasmissioni
Dire che a mettere in onda su scala nazionale attraverso sistemi di connessione che oggi sono economicamente
Sopporta abilissimi
Nemmeno per i film quelle per il quiz per le gli spettacoli sportivi e via dicendo qui non si tratta di trasmissione di disinfestazione del pensiero gli aspetti profili crediti ideologia o di altro
Si tratta di consentire lo svago comune tutta la cittadinanza ora anche questo è stato considerato il contrasto
Così non si non si sa
Con che cosa con quali con quale Inter supremo interesse
In sostanza
Dunque superando quello che era stato detto con la sentenza duecentodue del mille novecentosettantasei sì è venuto ad affermare
Che
Quelle diritto in mancanza di regolamentazione non può non può essere esercitato per per il solo fatto che la regolamentazione
Il che
Tutto sommato nonostante ripeto che esista quella l'idea di coerenza e di cui prima ho parlato nelle sentenze della corte
Tutto sommato viene ad accogliere
Quella petizione di principio che è contenuta nell'articolo Bruno della legge centotrenta
Mille novecentosettantacinque quella che attualmente
Regola il servizio radiotelevisivo
Nella nel quale articolo uno si dice quello della radio dell'erario di fusioni servire un servizio pubblico di preminente interesse generale
E pertanto è riservato a Mosca
Sottolineo quel pertanto perché troppo quel pertanto non è affatto consequenziale è una petizione di principio
Riassumendo si può dire
Che secondo i primi principio cardinale della Corte costituzionale di ma ma quando e come è stato solo dal rischio di oligopolio
Si può possiamo noi rinchiusi teneri oggi che la situazione tecnologica e dei costi
E enormemente cambiata rispetto al passato siamo nell'era dei satelliti vediamo che le interconnessioni disturbo sappiamo Peter connessioni si possono stabilire consorzio Ambrosi tra piccole televisioni locali e non soltanto tra grosse emittenti che coprono tutta l'area nazionale
Tutti quanti sappiamo che siamo invasi da tutte le parti da da tendente all'attività alle televisioni che ancor più dall'erario di tutti i Paesi
Eppure
L'organismo impedito per il solo fatto che lo Stato non regolamentate
Ora
In sostanza viene accettato
Attraverso l'ipotizzo un ipotizzato sistema obiettivo della televisione di Stato un pluralismo governato che in realtà e poco pluralismo
E viene contrastato uno pluralismo sorvegliato perché tale e e dovrebbe essere il pluralismo che potesse essere esercitato esercitato Copi ritengo che dovrebbe essere esercitato da tutti
E questo non è un problema di mera scelta politica perché certamente e qui mi rivolgo al ricco Baldassarre che ha detto che il problema di scelte prudenti
No c'è una profonda differenza tra un populismo governato e pluralismo soltanto debitamente sorvegliato
E io ritengo che sono la la pienezza
Del pluralismo riuscirebbe a consentire il superamento di tutti i difetti che oggi si sogliono cogliere di tutte le insufficienze e le insoddisfazioni
Che si scioglie raccogliere nel sistema attuale indubbiamente l'emittente di Stato
Offre taluni apprezzabili pregevoli simili
Programmi
Dei quali credo che tutti possiamo dire che siamo ammirati
Però non possiamo in pari tempo negare che esistono parecchi aspetti insoddisfacenti parecchie carenze parecchi incompletezze
Parecchie non imparzialità
E solo il confronto è solo l'emulazione quella che credeva la qualità
Ed è in grado di condurre alla verità non dico che conduce all'America è in grado di confermare
E che una libertà va sacrificata
Solo quando il si è impossibile
Fare altrimenti
Soltanto come extrema ratio noi pensiamo a quest'
Non si può la tecnica ha fatto passi da giganti siamo nell'era dei satelliti
E noi abbiamo soltanto le notizie RAI e le notizie salire dovremmo aprire se non ci fosse quel contrabbando che esiste insomma una scala locale o attraverso certi colleghi
Non ci putto acta appare la bocca all'Italia agli italiani la situazione
A me insoddisfazione
Morale e giuridica determinata dall'esistenza
Nel monopolio dipinge scala nazionale e da tutte le difficoltà che si frappongono alle stesse emittenti locali quindi abbiamo ogni giorno notizie
Si son ma
La insoddisfazione relativa al governo del
Sistema monopolizzato il servizio monopolizza
Al governo
Governa chi lo scusate abile a ripetizione
E sotto entrato
L'aldilà duecentosettantacinque con la legge centotré il Governo parlamentare della televisione di Stato
In obbedienza
Un comandamento Copernico veniva chiamato con parola il risultato molto felici perché tutti ripete
L'obbedienza un comandamento
Nella sentenza duecentoventicinque del sei
Il quale comandamento
Lo ricordiamo tutti non fu una trovata della corte costituzionale dà conto la Corte costituzionale raccolse
Questo comandamento quest'questo Indirizzo che oramai era diventato dominante ideologicamente fin qui
E
Sì ricordiamo che era all'epoca in cui si parlava del comitato dei garanti la commissione Quartulli aveva suggerito il comitato in quarant'c'era stato il progetto Moro La Malfa terribile novecentosettanta settantaquattro
Il progetto cioè il decreto legge seicentotré che poi tante carte
Che prevedeva un comitato governativo articolato con ventitré membri
Di varia estrazione alcuni dei quali nominati anche dal Presidente della Repubblica in quanto personalità al di sopra delle
Invece abbiamo avuto con la Commissione
Di indirizzo IP circa commissione di quaranta mentre venti per ciascuna delle due Camere emanazione quindi le due Camere che rispecchia proporzionalmente il salvo il fatto che sono rappresentati tutti i gruppi parlamentari
Gli appartenenti alle Camere
Un organismo a carattere assembleare
Il quale sia assumendo esercita compiti sostanzialmente amministrativi tiratura
Tipicamente amministrativa compresa la nomina i dieci invece il sedici membri del consiglio di amministrazione
E compreso l'indirizzo sui programmi e sull'organizzazione
Un un organo il quale non promana dal Governo e non risponde quindi al governo
Emana dalle Camere ma non risponde alle Camere
Svolge una funzione che svolge i naturalmente una funzione
Amministrativa
Che incide appena vale su diritti oppure su cui su Ciocchetti desume volare diritto soppresso
Un organo il quale elargisce praticamente quasi graziosamente
Una libertà che invece toccherebbe a più
Mi riferisco non soltanto al diritto di accesso alle tribune da soprattutto non la libertà dell'articolo ventuno da costi alle libertà dell'articolo ventuno della Costituzione che dovrebbero essere suppliche
Per questa via
E tuttavia è un organo che è costituito da politici
Il quale sfugge a ogni controllo come ha detto sia quello del governo che è quello delle camere e sfugge anche ogni giurisdizione
Perché e so non è inserito della pubblica amministrazione
E gli atti che pone in essere non è inquadrato nella pubblica amministrazione
E gli atti che pone in essere
Solo negli atti sostanzialmente politici ma di fatto politici tant'è vero che abbiamo visto che il TAR ha rifiutato la giurisdizione contro chiunque stia e la Corte Costituzionale finora non si è pronunciato sulla illegittimità costituzionale di una normativa la quale sottrae ogni controllo questa attività che e che bene o male incide sulla libertà fontane sul libertà fondamentali e sul modo di esercito
Ho detto la commissione Award hanno politico perché se non è inquadrato nella pubblica amministrazione se
Opera secondo criteri politici se inserita sì è un'emanazione del Parlamento
E anzi dei partiti ed ecco per Prato dei partiti viene sotto gli occhi di tutti
Se scegliete incide secondo criteri valenze politiche età arrotare bene che la perché l'attività radiotelevisiva buona per oggetto soltanto argomenti materia politica ne ha per oggetto
Tutto il possibile universo delle ideologia che della cultura del pensiero ecco
Sì avviene tutto questo è evidente dunque che questo organo
Rappresenta una contraddizione
Noi
Tutti i giorni vediamo
E non ce ne può muovere rimprovero perché è nella natura delle cose perché deve essere così lo snaturamento consiste non nel fatto che questo organismo si regoli secondo criteri e secondo valenze politiche
Il torto consiste nell'aver attribuito a questo organo che per sua natura
Viene per sua natura certamente bene operare come organo politico dei compiti amministrativi
Nella nostra Costituzione esistono due concetti fondamentali il principio della imparzialità della giustizia il principio dell'imparzialità della ministra
Quest'organo dovrebbe esercitare le funzioni giustiziali
In quanto discipline su alcuni ricorsi
E e Nese citare per costruzione delle funzioni amministrativo
Ma come può un organo il quale per natura per necessità per reprimere per costruzione
Opera secondo criteri politici
Perché è controllato dai partiti perché vediamo che anche
La commissione inquirente anche tutte le altre che le commissioni d'inchiesta formate al Parlamento tutti giorni ero la mettiamo tutto e tutti i giorni con gli stessi che hanno voluto questi organi oggi li condannano
Perché operano politicamente quando dovrebbero farlo
Come possiamo noi dire allora che va bene questo tipo di commissione per la radiotelevisione quando vediamo che tutte le commissioni parlamentari per necessità
Non possono non operare secondo valutazioni di ordine
E allora direi che per costruzione e violato l'articolo novantasette della Costituzione per l'attribuire forse l'articolo che poco è stato evocato questo propone
Ma se è vero che la pubblica amministrazione
Per espletare così come la Costituzione vuole l'attività amministrativa deve essere strutturata in modo che sia preservato il principio di imparzialità per l'amministrazione e il principio di buona amministrazione
Se è vero tutto questo
E un organo di questo tipo non può assolvere questa funzione
In coerenza con l'articolo novantasette della Costituzione ecco dunque l'incostituzionalità dove sta posto che non stesse in altri posti
E snaturata dunque la funzione del Parlamento
Che non ha il compito di amministrare
Ed è snaturata la funzione amministrativa che è gestita da un organo costruito in modo che non può amministrare
In questo modo ripeto nessuno
Risponde al Parlamento non la Commissione di vigilanza e non il governo perché la commissione non risponde
E quindi lo Stato parlamentare severa
Presso il Consigliere per la tangente
Ed è un'attività non giustiziabile come ho detto poc'
Appunto per questo dato dell'attività vide a risultare in concreto non giustiziabile Cognolato anche l'articolo ventiquattro della Costituzione
I cittadini quindi da un lato sono spogliati di di una libertà dall'altro rimangono prive di qualsiasi tipo
Ma garantismo a parte
Vi è una inidoneità funzionale
Perché le funzioni alle quali un servizio di radio diffusione
Tipi rispondere
Sono funzioni che non si limiti e lo dicevo prima
Soltanto ad aspetti che interessa è una politica quegli aspetti in chiave dei quali giudicano i parlamentari che guidano la RAI
Bensì deve assolvere in funzione o che una funzione che il pensiero e cultura è notizia soltanto con
E quindi tutte queste cose non possono essere vagliate
Soltanto in chiave politica
Il chiaro politica e la RAI ed un Servizio di Stato non può essere governato soltanto in chiave pubblica
Ed ecco perché mi pare
E che bisogna andare oltre anche quello che diceva poc'anzi sei bene l'amico Boris
Perché distretto qui non è tanto soltanto nel fatto che la maggioranza disporre
Del della RAI
Quanto del fatto che il potere politico a disporre anche se fosse l'unanimità sarebbe la stessa cosa
Esistono interessi morali religiosi estetici eccetera che non possono essere valutati chiave pur
Le alternative per concludere sei brevetti
Io ho sempre pensato
Che insiste pur sempre persino nel nostro Paese la possibilità di trovare delle persone che siano capaci di collocarsi al di sopra delle parti
E di funzionare come
Certo che non è facile trovare il meccanismo
Per Pierri individuarli Pescetelli per le nomine
Penso che dovrebbero essere scelti da organi neutrali
Sia pure fra rosse designate
Dai rappresentanti del popolo da qua
Dovrebbe porre poter attingere all'occorrenza anche fuori questa sarebbe anche una spinta che i parlamentari si responsabilizzarsi ero per fare il loro designazione
Ma ripeto la scelta dovrebbe essere fatto da organismi di entrambi penso al presidente Remo della Repubblica e penso anche perché no alla corte costituzionale con un quoziente con un comunque comma
Particolarmente elevato
Due terzi
Anch'io sono contrario al sorteggio
Ne abbiamo cattivi esempi
Al Baldassarre diceva
Si riferiva alle elezioni commissione divano i nomi dei presidenti delle commissioni universitarie io mi riferirei pure alla Corte Costituzionale integrata il caso
Nel sorteggio di persone di estrazione politica non fa venir meno il carattere politico delle stazioni
Comunque sono d'accordo sul fatto che un organismo così costituito comitato di garanti non dovrebbe governare la e nemmeno indirizzarla dovrebbe piccina
Ma l'autentico rimedia torno a ripetere
L'autentico rimedio perché si abbia
Raggiunse nella giusta misura l'esercizio di questa funzione che l'esercizio di una libertà non lo dimentichiamo mai
E il pluralismo
La restaurazione
Un pieno di questa libertà fondamentali
Oggi non esistono più certamente le ragioni del mille novecentosessanta
La tecnologia e i costi
Rendono possibile anche su scala nazionale
Pluralismo comunque non c'è dubbio che un pluralismo
E la possibilità di un pluralismo in nessun modo offensivo insiste per tante altre utilizzazione della radiotelevisione che non sia quello dell'informazione
Fare condurre oggi una battaglia in difesa del monopolio pubblico condurre una battaglia di retroguardia
Pubblico e privato
Possono coesistere possano convivere debbono come convivere debbono confrontarsi debbano calmi Rush si tra di loro
E e tutti se questo avverrà sarà certamente meglio per tutti meglio dopo
Ma
Dunque io confesso che
Affrontando questo argomento che abbiamo affrontato moto ricorrente in questi ultimi anni
Oggi abbiamo sentito tutti riecheggiare molti temi del dibattito
Che ha preceduto la riforma confesso di avere non tante certezze
Non tanto in ordine
Alle soluzioni che stamattina nei giorni precedenti anche qui ho sentito riproporre di in ordinari proposte ai temi ripetibile ingegneria costituzionale o legislativa sulle quali e mi confesso ammirato per la ricchezza delle parte delle proposte espressi le mie certezze carenti sono su un altro
Aspetto cioè sulla difficoltà di capire
Come procede la situazione cioè e sull'analisi che mi pare più difficile avere momenti sui quali appoggiare piedi con
Le scommesse sulla regolamentazione si perdono ad ogni tornata ministeriale
E credo quindi che parlando del governo del servizio pubblico non possiamo far finta di pensare che problema si esaurisca qui
Qui si è parlato e il titolare ha scalato andare
Sostanzialmente incentrato su sulla necessità di revisione di questo modello
Ecco io ho provato a domandarmi quanti sono i motivi che possano giustificare una revisione del modello governo del suo
E credo che siano più di uno
Esistono certamente ragioni interni al funzionamento di questo modello cioè il bilancio di questi anni
Bene o male che tenga formulata in termini conclusivi induce a ritenere che alcune modifiche alcune testamenti devono essere quindi una ragione direi quasi tecnica un bilancio le attività esistono più cospicue ragioni esterne
Quelle che sono emersi anche nel dibattito politico di questi giorni sulla regolamentazione delle private non si sente
Dico queste ragioni che hanno in qualche modo indotto a dire no occupiamoci soltanto delle televisioni private ma parliamo anche del pubblico poi non si capisce bene se questa sia una tecnica
Per accelerare i tempi dalla decisione o per nazionale ma questo è altro disco
C'è poi in questo contesto qualcuno che
Non apprezzando in definitiva il guidatore attuale del servizio pubblico
E indotto a cambiare anche la macchina sperando e cambiando il modello di macchina anche guidatore forse dire
E c'è qualcuno sempre che vuole approfittare dell'occasione
Di questo ripensamento occasione propizia per togliere oggi ciò che non si voleva allora mi riferisco al settantacinque
C'è una singolare differenza rispetto al settantaquattro settantacinque periodo pericolo
Allora la spinta verso la riforma veniva essenzialmente dall'opposizione
E trovo consensi nella maggioranza fino a diventare Progetto ovviamente che passò in Parlamento
Oggi la spinta verso il cambiamento del modello di governo viene prevalentemente dall'interno della maggioranza
E trova consensi in parte dell'opposizione anche per il meccanismo che ricordavo perché non piacendo l'attuale guidatore qualcuno dice cambiamo la ma
Ecco prima di fare delle proposte o di pronunciarmi rispetto a queste proposte io devo capire
La quale di queste motivazioni sono ispirate ci sono ragioni interne di funzionamento per renderlo migliore se sono ragioni esterne riquadro pubblico-privato
Se qualcuno che per ragioni contingenti di opposizione di tipo politico anche radicali vuole cambiare addirittura la macchina o se invece c'è qualcuno che vuole ritornare a prima di allora della riforma del
Ecco io voglio esprimere subito la mia tesi perché credo che sia molto più semplice poi per la comprensione record giustificabile io semplificando dirò che la struttura di fondo del governo del servizio pubblico modi vedere tiene
Cioè tiene nelle sue linee di fondo evidentemente
Il che non vuol dire un arroccamento meccanico sarebbe addirittura folle
Sulla virgola sulla lettera o anche a volte su parti significative
Del dell'attuale normativa tiene perché privo di vedere nonostante quello che si può dire il il grado di libertà in Terna al servizio pubblico estremamente elevato e questo è un dato che dobbiamo far pesare
Sul ragionamento
Perché esiste una elevatissima trasparenza decisionale
Nonostante quello che si può dire nel bene o nel male vorrei dire che
In caso di censure interni tra virgolette il caso il programma sulla prostituzione di qualche mese fa a eccetera oppure il caso di Telemontecarlo su due ambiti diversi uno gestionale compiuti tra l'altro su
Quella dei contenuti vari temi discussi da tutta l'opinione pubblica certo la decisione non è avvenuto in maniera surrettizia poi naturalmente altra cosa è condividerlo
Vuole dire che decidere preoccupare il tipo di dibattito che c'è intorno a questi problemi perché è un tipo impatto mondiale cioè in qualsiasi Paese del mondo il sistema delle comunicazioni di massa e continuamente oggetto di revisione di critica e di vita
Certo la nostra nostro schema è tipico questo è stato detto ripetutamente non si può negare
Non si può negare neanche che in quei paesi in cui oggi si discute di nuovi modelli quindi sì stanno costruendo dei nuovi sistemi televisivi l'esperienza italiana mi riferisco l'esperienza è stata cinque non a quella al laboratorio per le private
Del Pubblico privato ma l'esperienza italiana e in qualche modo esportata in Spagna
Il modello pubblico è stato in gran parte ricalcato da noi esperienza francese oggi non ha importanza ma che è importante capire la rendita sul lungo periodo
Il problema di fondo ma la Spagna democratica non ha tagliato le precedenti
Il discorso dico riguarda anche la Francia riguardante i Paesi cioè il problema di far derivare le nomine degli amministratori pubblici da un organismo non governativo parlamentare è una strada che va avanti
Per me ci sono tre principi di fondo che rimangono validi nonostante il primo è la presenza delle minoranze visti scaltra e discutere quanti minoranze ma comunque delle minoranze nell'organo di governo
Nel sistema
La necessaria pubblicità delle direttive tra potere politico e l'organo di governo cosa che non sempre avveniva in un meccanismo governativo in cui le direttive potevano passare anche surrettiziamente gli spazi di autonomia normativamente garantiti agli operatori dell'azienda cioè agli operatori professionali costantemente quindi una autonomia no liberamente ma regolamentato dalle norme professionale e questa è garantito
E qui io ho sentito
Poi parlare molti anche l'intervento di Fois hanno ripreso discorso non regge in questo campo il principio maggioritario non si può decidere a maggioranza questo quest'altro linee di politica culturale o cose di questo genere
Ma dunque io sinceramente credo che bisogna può intendersi per
L'ufficio maggioritario una derivazione della collegialità del dell'organismo e quindi se al vertice di un certo organismo vogliamo mettere un una struttura collegiale il principio di maggioranza è inevitabile
Cioè credo che in ogni caso maggioranza l'altro nella vedere come poi si forma la maggioranza ma allora non sono i meccanismi giuridici che terminano il modo in cui si forma la maggioranza ma sono altri meccanismi sui quali però tra una in ogni caso io credo che non si sfoga tutto di fatto in questi anni l'ha sempre dimostrato che nell'organo di governo adesso io voglio riprendere in questa nozione complessivamente Commissione parlamentare consiglio d'amministrazione ma nell'organo di governo cioè si arriva a soluzioni che sono sostanzialmente di tre tipi
Un tipo la derivazione politica per rendere esplicita sostanzialmente davanti a tutti non potendosi fare una lezione ad hoc per eleggere il consiglio d'amministrazione deprimente di un ente esplicita la derivazione di queste persone e dichiarare in fondo la loro opinione di partenza non la loro opinione coloro che nel tutti c'è il meccanismo dei garanti che fu scartato allora
Non per nessun motivo particolare ma perché si riteneva che nell'esperienza italiana professor Sandulli ritorna su quest'argomento io credo possibile ma l'esperienza italiana il garante non garantisse abbastanza o che sotto lo schema della garanzia ci potesse essere un condizionamento politico
Indiretto occulto oppure ancora l'altro pericolo del garante
Che fosse talmente al di sopra delle parti che sotto di lui si potesse fare qualsiasi cosa è un po'lo schema della legge per l'editoria per cui il garante finisce con l'essere un poco imbalsamato sopra il sistema a prezzi normativamente
L'altro schema e quello editare tutto in mano al giudice perché sostanzialmente quando si vuole ritenere che i vincoli devono essere assoluti si fa una normazione estremamente dettagliata e poi si lascia al giudice il potere di controllare la violazione di questa normazione
Io credo che tutte queste strade sia noto sommato impercorribili o almeno non totalmente percorribili perché io credo che ad esempio si possa forzare il ruolo di garanzia del consiglio di amministrazione in fondo spesso con riferimento ai problemi delle nomine che sono poi uno dei problemi fondamentali del Governo del del della televisione perché non non il consiglio amministrazione avrà dieci mila competenze ma poi il potere reale si gioca intorno a due o tre cose
Beh sul posto il problema delle nomine eccetto che il consiglio d'amministrazione gioca un ruolo o dovrebbe giocare un ruolo di garanzia un ruolo di garanzia nel senso di garantire la correttezza del procedimento di scelta dei professionisti all'interno dell'atrio
E quindi deve contemperare valori diversi perché ci sono almeno tre momenti che pretendono di essere decisivi chi impiega le persone che le vuole nominare direttore generale che ritiene di poter fare la sintesi generale consiglio d'amministrazione eppure rivendica un potere in questa complessa vicenda il consiglio d'amministrazione può modificare e pene giocare un ruolo di garanzia politica cioè sul rispetto di un procedimento a garanzia della professionalità
Ma c'è un altro dato fondamentale che fa modificato Lanza
Il potere cioè del consiglio d'amministrazione di nominare i dirigenti diverte ce oggi in base a una convenzione la convenzione sostanzialmente accettata
Queste nomine avvengono con negoziato politico e sostanzialmente i partiti hanno un ruolo quasi dominante qui non c'è cose tutti conoscono alle quali hanno partecipato dei vari periodi storici un po'tutte le forze politiche
Nel settantacinque Piera al governo cinque terza cosa questo meccanismo rivedere è sbagliato e va corretto cioè il consiglio di amministrazione al momento in cui abita
Anche parzialmente a questa competenza iniziale
E ritiene poi di poter prendere la macchina in corsa perde il controllo dell'azienda
Perché sostanzialmente le posizioni di vertice nominate all'esperto
Il naturalmente è chiaro che il discorso è sempre no fattibile in termini schematici perché un certo tipo di cogestione cioè Maometto in cui c'è una sostanziale partecipazione Esterne queste nomine tutta l'azienda si sposta verso le stelle i tipi di canalizzazione politica sono fortissime
Al momento in cui il Consiglio riesce ed è un problema di professionalità ecco il discorso che io accetto pienamente facevo soltanto undici cioè è fondamentale in modo di Scelta di del dei componenti di questo collegio e quindi forse si può anche correggere la sua derivazione parlamentare io non toglierei comunque aggiungendo altri elementi
Ma soprattutto importante modificare questo tipo di convenzione sulla quale sostanzialmente si regge il tipo di condizionamento politico
E credo che si debba dirà in qualcos'altro che lo schema distribuito fosse fatto ad esempio alla scuola io credo che lo schema che termini costituzionali reti di più in questo campo secolo della magistratura detto altre volte privo di vedere qui c'è un sistema di Autonomie di autonomia professionali sui contenuti sono sostanzialmente decisive e in questo non credo che ci possa essere una responsabilità politica e quando il ministro viene interrogato in Parlamento sul contenuto una trasmissione deve rispondere come risponde il ministro da giustizia quando interrogato sul contenuto cioè non può entrare sulla decisione di un giudice e così il ministro non può entrare sulla scelta di natura culturale che non spetta al Parlamento che non spetta al governo spetta al consiglio d'amministrazione e ai professionisti questo è uno schema che non può essere
Però io vorrei per un attimo allargare il discorso aperto quella che la la mia tesi e quello che credo si debba essere un terreno che permette di approfondire io credo che noi non possiamo affrontare il discorso del Governo il sistema pubblico
Se non la richiamo per un attimo lo sguardo al sistema più generale delle telecomunicazioni cioè al sistema voglio dire italiano ma anche europeo e mondiale a ciò che sta avvenendo in questo momento interesse per non voglio parlare disattenti andare in quota rimango a livello del suolo molto basso
Però non c'è dubbio che noi oggi parlando del sistema italiano sistema misto dall'avversario
Noi rischiamo di mettere in una sola notazione
Molte nozioni almeno due dottori fondamentalmente dire
C'è in tutto
C'è anche all'estero oltre l'Europa una tendenza alla privatizzazione cioè quello che dicevano alcuni
Anni fa se il dato vero se in tutti i paesi retti dai monopoli oggi c'è una tendenza verso la prima
Cioè in Italia c'è stato in Italia
C'è in Francia
C'è in Spagna scusate se ricorda come la Spagna in Svizzera in Germania tendenze molto spiccate verso l'introduzione di un sistema misto nascoste ma privato cioè la tendenza alla privatizzazione non è un fatto di Diana è un fatto europeo e mondiale
Però mi sta questa è la cosa più importante moglie vedere c'è una tendenza e questa è prevalentemente nordamericane
Non alla privatizzazione il parcheggio son d'accordo pronunziata tassare Napoleone costituita
Ma c'è una tendenza alla e regolamenta
Cioè a togliere e questa è una tendenza che soprattutto sostengono le grandi imprese di telecomunicazioni a togliere qualsiasi parte natura normativa in questo settore con la giustificazione che la tecnologia cambiamento e quindi quella normativa aspramente tagliata contenuta nell'atto del bilancio trentaquattro e al aggiornata dalla Federal Election Commission non la vogliono più dicono che sostanzialmente bisogna liberalizza
Di fronte a queste due tendenze mondiali verso la privatizzazione da un lato soprattutto in Europa
E verso l'alter-ego lamentazione negli Stati Uniti
Io mi domando se in Italia la vera il vero problema la vera battaglia il vero nodo sia quello per la privatizzazione
Su quali io credo che ci troveremo d'accordo in molti
L'anno sia piuttosto quello verso la fine regolamentare
Cioè verso un salto mortale dal sistema del monopolio il sistema della deregolamentazione saltando quindi contro il Parlamento anche l'esperienza nordamericana
L'esperienza di questi cinque anni non c'è dubbio che dimostra in maniera esplicita che noi siamo in un sistema di deregolamentazione o andiamo verso questo schema
Perché
Non c'è dubbio che non si può giustificare solo in termini politici la mancanza di una legge ma è certo che l'intervento di il massimo interessi economici più settore che impedisce che si faccia una legge perché non c'è dubbio che i privati ha dimostrato anche l'altro giorno i privati interessati al pluralismo
La legge la farebbero domani
Il problema è che il modello di regolamentazione un modello che interessa molto di e su questo io vorrei ricordare più esperienze parallele
In termini di giurisprudenza costituzionale l'esperienza italiana non la ricordo perché la conosciamo tutti e in particolare però più dalla sentenza dell'ottantuno la sentenza è stata sei mi si è aperto ai privati
Con un atto di fede nel legislatore sostanzialmente giudice costituzionale ha liberalizzato parzialmente il sistema dicendo però chiaramente fate subito la legge
E anzi tanto per la legge una serie di elementi che era era ancora
Quindi da lì
è nato tutto
Poi chiamarlo problema
Perché certamente aperto il sistema senta contemporaneamente avere la legge
La spinta verso la deregolamentazione è stata più forte che non la spinta verso la privatizzazione anche se la bandiera esercitare era questo
In Germania
In Germania la strana è stato un'altra perché la Corte costituzionale nel mille novecentottantuno quindi l'anno scorso in giù affrontato lo stesso problema della privatizzazione anzi c'è una legge regionale che già dava spazio ai privati
La competenza riportati ha detto niente in contrario ad aprire ai privati
Cioè si può ogni senatore lo può fare però sia ben chiaro prima ci vuole la legge
E poi si può aprire
Ma ha detto una cosa ancora più importante
Non basta una legge quasi altrettanto di Lecce ma ci vuole una legge
Particolare commi particolari contenuti cioè non ha parlato credo solo di riserva di legge ma detto che esiste in questo campo una riserva di legge ricordate
Perché perché ci sono una serie di interessi generali ai quali già tenere conto libertà di concorrenza e pluralismo primo valore costituzionale
Libertà di chi opera all'interno dell'impresa di formazione
I professionisti programmi dei giornalisti
Libertà e tutela dell'utente
Questi tre profili costituzionali devono essere rilanciati dal legislatore
E la corte ha fatto un modello di letteratura tedesca ha parlato di controllo sociale necessari avverto anche alle ignoranti sistema parlante arrivare a parlarmi statuto interno dell'impresa
Giornalistica editoriale ha parlato di tutela degli utenti
E tutto questo non in considerazione delle condizioni tecniche
Che la Corte non ha funzioni ma della natura spessa dell'attività
Certo che il concetto di servizio pubblico ci viene un po'e poi fiscale discorsi dove ho pare che la cosa non c'è dubbio comunque forte quota tedesca a ragionare a seguito uno schema diverso ha detto privatizzazione si ma ci vuole in questo campo una regolamentazione specifica
E sostanzialmente ha parlato dei contenuti di questa regolamentazione quindi le strade o apparentemente opposte ma non sono così diverse delle Corti costituzionali perché poi contenuti hanno diritti parte si ritrova cioè da noi si aperto un sistema senza porre nessuna collisione fidandosi delle lato
La si è detto prima legislatore faccia questo e poi si può aprire il sistema ecco perché noi abbiamo due alternative perché io non ho non posso avere come credo che nessuno possa questo aumento delle certezze le due grandi alternative io viaggio verso la conclusione e che naturalmente ciascuno dei quali ha voi delle delle diagnosi diverso e non c'è dubbio
La prima è questa e possibile continua a esistere in Italia tornò votano una situazione così fortemente differenziate
Un privato privo di alcuna regolamentazione c'è nessun soltanto quella che quelle poche norme che i giudici riescono ad estrapolare dell'ordine
Quindi oltretutto fa un sistema deregolamentare il pubblico disciplinato Flint fin troppo ricordo solo lo schema dell'articolo tredici la legge di riforma che disciplina l'organizzazione interna che una società per azioni quindi siamo al livello massimo di regolamentazione senza parlare dei controlli non funzione parlamentare pari sette ministeri che possono intervenire sulle vicende della RAI e Puglia altro elemento emblematico quell'articolo ventuno che fissa il tetto per la pubblicità pubblicate dai mentre non c'è analoga norma e la Corte costituzionale nella sua sentenza l'aveva chiesta
Le televisioni private
Questo per me è un punto estremamente importante ce lo squilibrio tra il pubblico minuziosamente regolamentato il privato totalmente deregolamentato
Non consente di parlare oggi in Italia di sistema misto
Questo è un sistema che ripropone lo schema della diga del Vajont dove c'è una pressione enorme in alto e c'è una depressione forti se invaso prima o poi la diga scoppia inevitabile
Dico è inutile che noi ci facciamo delle illusioni la logica automatica degli indici d'ascolto della comunicazione unica televisiva fa sì che il sistema sia sesti a livello più basso è inevitabile
Si assesta a livello di deregolamentazione
E ci sono due possibilità perché questo avvenga
Ci sono due possibilità una possibilità ecco io credo che anche all'interno del del servizio pubblico
Non dispendi
Non dispendi l'idea di una RAI liberata di qualsiasi lacci o lacciuoli ma talmente liberata di lacci e lacciuoli da non essere più un servizio pubblico da essere sostanzialmente una privata come le altre con la sola differenza che anziché esser nominato da chi ha i soldi denominata ma quello è un problema è un problema che può essere anche marginale quando quando si parla di queste cose il problema fondamentale che deve preoccuparci è che ci può essere una spinta forte verso la deregolamentazione anche all'interno del punto e la tesi del togliere ogni bardatura via i programmi del Dipartimento via i programmi culturali via tutto ciò che abbassa la sconto è una linea che porta verso questo e c'è la possibilità che anche la Corte costituzionale non lo farà per ragioni di opportunità ma sia chiamata a tornare sull'argomento
Sindacando lo l'omissione del legislatore dopo cinque anni o sei o sette so che è molto difficile a mi domando se la corte ha detto che deve essere limitata la pubblicità a far per proteggere la stampa e la televisione pubblica una televisione privata
Se l'articolo ventuno limita la pubblicità
La spina televisione pubblica e se non c'è una norma analoga che limita la pubblicità nel settore privato non a caso assistiamo ha offerto e spettacolari
Contratto con la lega calcio andavano pagate miliardi quest'anno paghiamo tredici la partecipazione all'Olimpiade di Los Angeles da due miliardi da dieci miliardi queste Offerte spettacolari sul mercato deriva dal fatto che non c'è un tetto pubblicitario per i privati
Ecco se la Corte fosse chiamata dopo cinque sei sette otto anni di inadempienza da parte del legislatore a giudicare sul rispetto dell'uguaglianza su questa norma
Non potrebbe essere tentata direbbe tutto sommato se il sistema deve essere senza regolamentazione e ingiusta questi questo limite che colpisce solo
E giusto
Certo il risultato sarebbe più perverso che noi avremmo realizzato quindi in Italia una situazione
Tritati ogni regolamentazione per il privato e per il il motivo per non è certo
L'obiettivo al quale vorrei arriva anche perché io credo nella linea della corte costituzionale tedesca
Credo cioè che sostanzialmente noi abbiamo consigliato da fare sulla natura
Beh poi lo so qui è una cosa che ci ha diviso da tanto tempo quindici divide anche oggi i militari
Nella sentenza
E questa quella da un po'più ragionamento ed ecco ma comunque non è una questione privata se l'Italia
No scusate ma soprattutto nella sentenza della corte costituzionale tedesca ma credo che venga fuori una nozione di servizio pubblico che riguarda l'attività radiotelevisiva e la diffusività del metodo di pietrisco ci sono scritti nella sempre
Questo vuol dire vuol dire che l'attività e servizio pubblico comunque poi può essere gestita dai privati o può essere gestita da un ente pubblico ma rimane il servizio questo presuppone una serie di limiti e di controlli sul ma comunque indispensabili ci sono in tutti i Paesi del mondo se noi andiamo a vedere la normativa americana torna a dire è una normativa da servizio pubblico
Sostanzialmente vi sono una serie numerosissimi i limiti sull'attività una serie di controlli penetranti sull'attività
In Inghilterra la struttura privata a una serie di poteri enormi non solo la parte tecnica ma anche sul contenuto ecco allora io
Concludo dicendo sostanzialmente questo non posso fare negli anni se se non riesco a capire qual è il modello che davanti modello Ppe regolarmente olmo Otello di privatizzazione regolamentato che allora può essere anche
Se va avanti questo secondo modello io spero
Perché avremo la possibilità di consumato di parlare nel sistema equilibrato
Ci sono alcune regole comuni che riguardano il pubblico e il privato
Le frequenze della tutela degli interessi dei settori più deboli la stampa la cinematografia elezioni le campagne elettorali
L'autonomia professionale a tutela dell'utente son tutte tematiche che riguardano l'attività sia essa gestita da soggetti privati
Non c'è una serie di regole speciali per per l'ente pur per nel privato l'organismo privato secondo il modello che suscita io credo in questo campo si dice che l'ente pubblico si arriva alle gestioni cinema cioè condanniamo l'ente pubblico a morire per possiamo fare questa scelta non accetta che
E ci sono poi una serie di di valvole di sicurezza che sono le norme a di cui parla con e ha ragione la corte perché in Italia norme antitrust ancora non ce ne sono
Cioè le leggi le norme per l'editoria sono norme antitrust risibile a mio modo di vedere che non bloccante
E ha ragione la corte vorrai dire o si riesce a costruire un sistema di norme antitrust serio e allora è garantito il pluralismo non c'ero riproporlo
Se no è inevitabile che l'unico modo per garantire che non si realizzi l'oligopolio e trattenere almeno una trasmissione la riserva allo Stato io torno a dire questo non è indispensabile io vedo un sistema visto anche nel quale si giochi ad armi pari
Alle armi pari devono essere pari sul serio
Le armi pari sul serio si realizzano con una serie di regole comuni che derivano dal fatto che l'attività e il servizio pubblico per tutti
Col fatto che se il privato ne esercita non può avere condizionamenti sui contenuti tre questo viola l'articolo ventuno capaci e il pubblico può avere invece meccanismo di derivazione politica quanto alle nomine nomina degli amministratori impossibile garantiti e quanto alle direttive ordina i contenuti che certamente posso questa logica
Ma c'è
Però scusate nella mia conclusione abbastanza pessimistica io non vorrei che noi facendo qui
Ipotesi di ingegneria costituzionale sul sistema pubblico perdessimo di vista il panorama generale rischiasse di trovarci poi d'aver circoscritti poteri del servizio pubblico avere un sistema deregolamentato
Ecco una civile grazie coloro che sono intervenuti è stata brava
Non ha vinta su compito di moderatore
In cambio poi di consentire S solo due parole per riassumere parzialmente possibile quelli che mi sembrano gli esiti fondamentali di questa discussione
I temi discussi sono stati fondamentalmente due
Quello del rapporto pubblico-privato nel settore radiotelevisivo
Quello del governo del servizio pubblico e delle ipotesi di riforma di questo governo
Molti mi pare al di là dei dissensi che certo non voglio svalutare sono stati i punti di convergenza tra tutti e quattro coloro che sono interventi
Quanto al primo ordine di problemi rapporto pubblico privato
Un primo interessante punto di convergenza e che tutti gli oratori hanno assunto come parametro non l'articolo quarantatré della Costituzione di cui tanto si ragionava anni fra ma l'articolo ventuno
Articolo ventuno che però e lo si è capito abbastanza bene dai diversi interventi che sono stati svolti del non risolve il problema ma pone dei problemi
Pone dei problemi nuovi in certo senso ancora più gravi di quelli che si ponevano alla luce dell'articolo quaranta a me è capitato di scrivere non faccio se non rileggere quindi dicevo l'anno scorso a Milano che anche in tal senso anche in vista dell'articolo ventuno
L'antinomia non si compone bensì risalta in un modo ancora più evidente poiché su questo piano si tratta riconciliare o di bilanciare la libertà di ognuno con la libertà di tutti o meglio del maggior numero possibile di interessati
Tenendo conto della limitata disponibilità del mezzo in esame ed evitando perciò il costituirsi nel formale esercizio di quella libertà di troppo forti e troppo esclusive posizioni di Bondi privato ecco il problema e questo tutti hanno riconosciuto essere il problema
E tutti hanno riconosciuto che di fronte a questo tipo di esigenza ci vuole ci vorrebbe una legge antitrust a condizione che essa non sia vessatoria naturalmente di che determina luogo sebbene più specifici motivi di difficoltà perché deve esempio si tratta di stabilire sia questo stregua i privati possano essere costretti a porre limiti ai loro tempi pubblicitari dei loro proventi pubblici
Il motivo fondamentale di dissenso te non è comunque questo ma nasce subito dopo posto che ci voglia una legge antitrust quali sono le conseguenze che se ne devono trarre questa legge deve essere precedente o potrà essere anche successiva in ipotesi non venire mai come diceva Zaccheria rispetto ad una totale apertura del settore alla ed emittenza
è un po'il problema che si poneva per le leggi cornice in materia regionale vero dovranno le Regioni aspettare alle leggi cornice prima di cominciare a legiferare o si potrà farla decifrare senza leggi cornice la corte nel caso delle leggi cornice scelse l'ipotesi autonomistica la scelse però vorrei dire in una situazione un po'diversa da quella dell'emittenza televisiva perché non è che ci fosse il vuoto vero nelle materie regionali c'erano pur sempre delle leggi statali da cui trarre principi
Laddove vi è un vuoto evidentemente nel campo della emittenza radiotelevisiva privata
Questi sono stati dunque i termini del problema che si son posti come ricordava Zaccheria alla corte costituzionale tedesca e anche l'anno scorso alla corte costituzionale italiana
Di fronte ad un problema dunque che per questo e per altri motivi risultava nuovo diverso dal problema risolto nel mille novecento settantasei
Problema nuovo diverso perché ciò che il pretore di Roma chiedeva raccordi val la pena di ricordarlo perché non si intendono le posizioni della corte non dico che si debba giustificare ma non si intendono perciò che esattamente sono se non si sa che cosa sta a monte e che cosa ha dato occasione alla decisione della ciò che si chiedeva la Corte da parte del Pretore di Roma era dunque se fosse costituzionalmente legittimo
Che e si precludesse ad un privato di stabilire una tale rete televisiva attraverso tali collegamenti fra stazione stazione da poter dar vita a qualche cosa di analogo o identico alla radio televisivo sta problema nuove diverso rispetto al problema che si poneva nel settantasei lo dico fra parentesi anche per ciò che riguarda la questione delle frequenze
Perché la questione delle frequenze nel settantasei si poneva nello rapporto tra stazione emittente e privato utente di questo che chiamerò servizio tra virgolette per non offendere l'amico forse mentre nel mille novecentottantuno il problema era un problema di ponti grazie cioè di di collegamenti tra stazione estrazione in modo appunto da poter costituire un sistema di evidenti comparabile alla radio e televisione
A torto o a ragione la corte ha scelto in questa situazione la tesi che la legge ci debba essere prima e non dopo
Prima e non dopo
Per non compromettere eccessivamente la situazione
La visione che ha avuto la corte ripeto a torto o a ragione non sto a difendere quella sentenza ma cerco solo illustrarmi alcune essenziali ragioni di essere la scelta che ha fatto la corte non è stata una scelta di resta richiamo una certa dinamica
La corda eccessi Psi e preoccupata forte dell'esperienza del settantasei cioè forte del fatto di sapere che malgrado tutti gli ammonimenti del settantasei il legislatore non era intervenuto fa si è preoccupata di ciò che sarebbe potuto accadere nell'ipotesi di una decisione ulteriormente liberalizzatrice in un vuoto normativo che solo a prima vista può comprarsi come impropriamente facevo prima
Con il caso della legislazione regionale senza Brady leggi cornice
Ciò che ancora credo di poter dire ha mosso la corte
è stato il senso la sensazione comune un po'a tutti che che è ora di finirla in questo campo con le sentenze legge
E che ora che chi sale piene responsabilità in questo campo sempre dichiara di responsabilità senza dubbio di Parlamento che non
Sul secondo punto Governo del settore radiotelevisivo pubblico e problemi che nascono anche qui mi è parso di cogliere in tutti coloro che sono intervenuti compreso Zaccaria vero motivi di insoddisfazione
Di soddisfazione che riguardano degli organi di vertice riguardano il consiglio d'amministrazione riguardano più ancora la commissione di vigilanza Commissione della quale è stata criticata la composizione è stato criticato il regime degli atti
Fino al punto di dire come soprattutto affermato l'amico Sandulli
Che vi sarebbero ben precise ragioni di incostituzionalità in vista degli articoli non solo ventuno ventiquattro novantasei
Della cosa
Come rimediare
Ecco qui Sergio Fois ci ha proposto due strade che a me pare siano talmente diverse l'una dall'altra
Da non potersi porre sullo stesso piano e questa era la prima obiezione che volevo farli che credo egli possa recepire senz'altro seriamente insomma
Perché la prima strada quella della commissione paritetica e pur sempre una strada che si pone sul piano della politica che afferma l'unica esigenza che vi sia un'eguaglianza politica al di là delle forze rispettive di coloro che entrano a far parte della Commissione con il che tuttavia sarà sempre in base a logiche politiche in base a logiche partitiche che poi verrà gestito il settore radiotelevisivo
E con i che si dovrebbe anche avere secondo logica non tanto una vigilanza sulla radiotelevisione quanto una direzione della radiotelevisione da parte di questi rappresentanti politici
Tutt'altre invece la logica dell'altra proposta Piero quella del comitato dei garanti comunque formati perché se ci si riuscisse in un modo ragionevolmente buono allora potrebbe darsi non è detto in modo assoluto vero ma potrebbe darsi delle regole del gioco non siano più regole politico partitiche ma diventino regole di altro genere
Tant'è che in una visione di questo tipo e lo si è detto commissioni o il comitato di garanti non dovrebbe avere compiti di direzione ma dovrebbe reconditi
Vicinanze
Resta però di fronte ad entrambe queste proposte per me un senso di insoddisfazione cui credo si debba trovare rimedio in altro senso e questo pure è stato da qualcuno accennato
Noi andiamo qui attraverso proposte di questo genere alla ricerca di un impossibile imparzialità impossibile dico perché dovrebbe realizzarsi tutta nel momento delle scelte fondamentali delle scelte iniziali delle nomine poniamo degli amministratori della radiotelevisione
Mentre io sono convinto che bisogna giocare anche sull'altro fronte guardando al dopo guardando al tipo di informazione che giorno per giorno dalla radiotelevisione
E facendo rispondere vero facendo rispondere concretamente coloro che danno questa informazione gliela danno in ipotesi male
E quindi fissando criteri affinché queste responsabilità di carattere professionale possano essere fatte valere
Ma questo lo dico non per criticare coloro che sono intervenuti bensì solo per aggiungere un qualche cosa perché credo che ognuno di imprese possa essere d'accordo su quanto Storace
Non vi annoio ulteriormente penso che i partecipi di partecipanti alla David tavola rotonda abbiano diritto e sia pure brevissimamente per quanto lo consente l'ora tarda Anna elettrico delle puntualizzazioni di due-tre minuti vero anche l'altra volta
Sì spesa Carolina però dall'allora io mi sono disposto a ballare del primo bene gettarla rimangano come la la gli anni
Ho accettato la proposta la sorda di lode del mondo e dell'Haute voli della l'autorevolissimo moderatore di parlare per primo
Essendo in svantaggio tatticamente due punti di vista primo avendo scoperto parzialmente le mie carte
Parlando del primo villaggi dando di avere la possibilità di realizzare e scusate ma queste sono prende elementari regole del gioco e in altri paesi è stata invocata l'Inghilterra rendono possibili fenomeni che qua non sono assolutamente importanti
Comunque la via modesta proposta e nel senso che si dia cinque minuti ad ogni euro che ora nella speranza che qualcuno faccia minor uso di questo suo diritto seguendo un ordine un po'diverso da quello di partenza cioè Baldassarre Zaccaria Fois San
Io mi appello dei principi di Fois perché il il meccanismo è tra è stato tale per cui non posso replicare avere biglietti Fois e quindi ecco adesso tu rispetta le regole nei confronti non avendo adesione di primo grado e
Comunque assai brevemente voglio dire su proprio sulle ultime cose dette dal moderatore e cioè
Io ho usato prima ho ho detto che sono a favore reale garanti ma qui ecco bisogna un po'intenderci
Io intendo quando detto questo intendevo dire un cioè la proposta Fois sulla questione della io tenevo dire non tipo dichiarante che abbiamo già è sperimentato per il il noto il più chiacchierato quotidiano italiano
Ma pensavo invece a un comitato che fosse in sostanza che avesse di poteri che attualmente la commissione vigilanza escluso cioè esclusi i poteri di gestione e cioè che avesse il potere di nomina poteri di conti vigilanza e di controllo e quando parlavo di controllo facevo riferimento ad esempio statunitense laddove appunto
La Federal comuni che esce un Commission Napoli quei poteri alcuni dei poteri sono proprio quelli che ricordava ora appunto professor Pardi cioè quelle assicurare la obiettività dell'informazione da come viene spostata d'informazione sono se altri punti di vista e così via quindi è così su questo voglio essere chiaro non intendevo dire che sono a favore invece di un comitato di garanti nel senso appunto più così esteriore della Polar Boy elegantino
Questo perché questo perché nel l'esperienza passata è un un'esperienza che io non sono ottimista come Zaccaria forse una veduta dall'interno è diversa da chi sta fuori buona
Non ha certi punti di appoggio per così dire pregiudicare affondo un'esperienza però sinceramente la l'esperienza di ragione
Altro di regolare il medico questo questa macchina
Attraverso il meccanismo commissione vigilanza il consiglio d'amministrazione io contesto che questo sia avvenuto
Laddove invece il i politici perché i partiti hanno hanno realizzato il loro il loro dominio e attraverso altri canali cioè attraverso i canali delle nomine e dei rapporti diciamo rapporti di altro tipo che si possono comunque riassume sotto un concetto di generale di lottizzazione
Sono anche lo ripeto contrario all'ipotesi di comitato quello di commissione paritaria per le osservazioni che faceva prima il professor Sandulli sempre lottizzazione sarebbe sarebbe lottizzazione
Non razionalizzata maggioranza e minoranza secondo certe proporzioni sarebbe una lottizzazione non razionalizzata
In cui credo che la situazione che il risultato che chi sarebbe sarebbe anche peggiore forse di quello che attuale sono anche contrario all'ipotesi di dare alla alla RAI TV al politica al servizio pubblico la la figura dell'ente pubblico questa volta per le ragioni che osservava prima Zaccaria e cioè qui si rischia appunto di cioè si rischia di fare della RAI del servizio pubblico un qualcosa di talmente non funzionante sarebbe veramente una concessione data quest'nell'ambito sistema misto del mio pensiero pensavo una concessione data il al ai privati troppo grande
Perché ente pubblico significa giustiziabilità significa una serie di controlli significa anche una serie di reati eventuali diversi da quella del e questo mi sembra insomma una una cosa che pubblico anche sull'economia rende pubblico il
Caso anche dal punto di vista subito a pieno regime
Sì Ciampi o su questo quindi non a lei altro da aggiungere poi però dire brevissimamente a tu altre tre vuole fare altre due osservazioni e cioè
Articolo ventuno e altri articoli io penso che qui perché eri ancora di più il mio pensiero
Qui l'articolo ventuno e l'articolo principale gli altri articoli sono articoli quarantatré e così via sono articoli che devono essere costruiti a mio avviso come articoli strumentali per raggiungere quei le finalità dell'articolo ventuno
E allora questo fine appunto non è solo il quarantatré che più in questione
Può venire in questione appunto solo per caso del riserva costruzione cede eccetera ma vengono anche in questo e altri articoli quarantuno e gli altri e quando si parla anche di riserva qui si tratta di vedere che cosa si intende per riserva
Perché la riserva Giannini ad esempio usato questo concetto a proposito articolo quarantadue intendendo non un con una proprietà pubblica i mezzi di produzione ma intendendo ritenendo qualcosa di diverso cioè le forme di controllo particolarmente penetranti per cui quell'ambito su cui si esercita questa riserva è un ambito che ha una sensibilità pubblica diciamo così
Particolare quindi questo secondo me e l'ambito generale su cui ci si dovrebbe muovere per guardare al sistema misto e quindi è un sistema misto regolamentato come diceva prima Zaccaria e sulla linea appunto anche delle sentenze della Corte costituzionale così come la ricostruite nostro moderatore
Ma il rischio attuale lo diceva anche questo bene Zaccaria i rischi attuale e quello l'immagine del Vajont mi sembra molto espressiva il rischio attuale e questo e quello cioè appunto di un sistema cioè che non è misto oggi attualmente il sistema appunto non è ministro quando si parlava di stemmi scusi sita meno nelle mie intenzioni era quello di pensare a un'ipotesi di trasformazione la situazione attuale
Zagaria faceva riferimento ai quali si cambiamento che Pino fatte all'interno della maggioranza ma le ipotesi che sono venute qua per fortuna sono tutte al di fuori dei delle dei modelli che vengono vengono fatti all'interno della maggioranza all'interno alla maggioranza
Partivamo di un partito che nel composita maggioranza sta da un punto di vista della topografia politica a sinistra
Vengono fuori ipotesi di ritornare indietro vengono fuori ipotesi cioè di
Non posso loro rovinare i rapporti di che ha sempre dire bene paese se qualcuno se qualcuno capisce meglio tra tante Perben Gerber
Venne appunto fatte ipotesi di ritorno indietro cioè dei ritornare a a un predominio governativo sono mi pare abbastanza chiare queste tendenze
Vengono fatti quegli esempi di altre nazioni ecco io qui su questo vorrei anche concludere forse un aspetto che non è stato sottolineato ma giusto perché qui appunto era una tavola rotonda di giuristi
Ma credo che comunque è un aspetto che dobbiamo sempre avere presente e che il
L'attività di comunicazione di massa mass media sono una parte essenziale del sistema politico sono una parte essenziale di quella sfera politica
Che appunto costituisce l'intelaiatura
Del di di ogni nazione questo aspetto mi porta a due considerazioni
Uno è che esempi che vengono fatte di Paesi stranieri qui faceva presente la Spagna in Spagna può darsi pure che funziona bene quel meccanismo la Spagna è un Paese con centoquarantasei i partiti alla ricerca di un'identità nazionale un'identità che si deve raffigurare possibilmente che sia di tipo democratico quindi che si debba aggrappo che si debba aggrappare spero del Parlamento e Possi dire che è una riforma che tipo italiano in Spagna possa funzionare in questo in questa chiave possa funzionare come centro di coagulo di questa nazione politicamente così frammentata Germania beh Germania il la il sistema radiotelevisivo è una parte essenziale voi perché una parte essenziale del sistema politico perché organizzato così che gran parte della opinione pubblica la sfera pubblica anche lì questo sistema è un sistema essenziale di quello che vediamo appunto appunto un modello Deutschland
Che non è certo un sistema di democrazia da auspicare come modello quanto meno lei sentenze che riguardava Zaccaria sono sentenze che si che si sanno perfettamente su quella via come del resto c'è la stessa Costituzione tedesca e come c'è la prassi del di tutta giurisprudenza costituzionale della materia nelle materie diciamo così politiche in senso lato
Ecco e qui concludo
Se è vero come quasi una banalità ricordarlo appunto che i mass media sono una sfera estremamente importante del sistema politico
Se è vero che una delle cause principali della come si dice in governo ingovernabilità del sistema politico italiano
Se una delle cause principali è data proprio da una estrema rigidità del sistema partitico rispetto alla società italiana
Al sistema politico italiano più ingenti
Se tutto questo è vero
Giova attestarsi sulla linea della difesa pura e semplice del monopolio o non non è più giù vi vuole proprio per la democrazia italiana
Pensare di pensare appunto a un sistema misto che sia un po'ovviamente regolato nei termini che però che prima ho ricordato che possa quindi ridar fiato ai le menti del sistema politico della società
Che da questo da da come conformato notizia cui vivevano da questo tipo di funzionamento sia ma poi dovevano soffrono che fanno soffrire l'intero democrazia italiana e qui questo interrogativo Co.Re.Com.
Io non posso replicare a Forest tarda può immaginare sarà molto cortese questa questa fase comunque io volevo dire sostanzialmente cioè avendo parlato un attimo fa non è che un molte cose raggiungere il saldo delle precisazioni è la cosa che mi fa diciamo più piacere il discorso è la conferma diciamo tra virgolette autentica ma che fra le due corti costituzionali in definitiva lo scarto si è ridotto perché la necessità della legge prima
Fondamentale anche nelle qui credo che il parallelismo con le leggi cornice sia insomma fattibile solo fino a un certo punto perché se ragioniamo in termini riserva rinforzate
Di legge e e probabilmente le condizioni dell'attività non sono indifferenti e e d'altra parte vediamo anche come scappando stiamo parlando insomma Baldassare viene detto
Non difendiamo questo monopolio ci penso lontanamente difende no no ma non ci penso montana mente credo che se qualcuno Valle capito questo deve aver capito impunemente tenuto perché il monopolio non c'è cioè nel senso che di fatto c'è l'ordinamento abbiamo di fronte
Ma è è è tale per cui anche a livello nazionale ecco diciamo i privati opera stanno operando certo
Siamo sub iudice perché c'è una nuova azione giudiziaria io d'altra parte sono lo dico chiaramente sia per la causa Rizzoli sia per il nuovo allora cause perse network io sono un sostenitore di queste cause
Perché dato che non tutti sostengono che sia la politica migliore writers i network questa di fare cause una dopo l'altra ma per me questa è l'unica strada eh che porterà il Parlamento probabilmente ad intervenire quando si renderanno conto che il giudice
Giudicando attenti gli strumenti ridotti e dovrà per forza di cose tornare indietro
E evidentemente il Parlamento sarà l'unica valvola attraverso una normativa antitrust fatta in io credo in modo appropriato per consentire e che il sistema funzioni
Vorrei anche ritornare sul discorso dei garanti ecco io tra tutti quelli ritenuti evidentemente sono meno favorevole a questo schema cioè l'ho detto non ci credevo dieci anni fa non ci credo molto neanche ora
Perché no no esempi di significativi nella nostra esperienza
Dichiaranti che funziona non perché non funziona le persone io credo molto alle persone
Ma e importante chi sceglie i garanti e tutto sommato anche le funzione di questi naturalmente io credo che sia più facile
Agire su un organismo esistente mi riferisco al consiglio d'amministrazione e trasformarlo in garante cioè facendo in modo che l'indipendenza dei soggetti che operano sia anche attraverso il meccanismo delle nomine
Rafforzata
Ma io non mille userei di poter togliere il momento della derivazione politica in qualche modo perché è una componente che se la si caccia fuori dalla parte ritorna da un'altra anzi ho detto che voglio dire lo snodo più delicato del del funzionamento attuale è un è uno snodo diciamo che opera a livello di convenzioni sosta agente non che non si può regolare con norme o con leggi quasi solo perché e e la rinuncia parziale
Questo che è un fatto storico del Consiglio ad esercitare un potere fondamentale nelle nomine dei vertici dell'azienda da quell'articolazione c'è da dall'esercizio parziale di quel potere
Discende tutto il resto o gran parte di tutto il resto quindi certo il problema di far sì che il Consiglio sia in grado attraverso la scelta di personalità di alto prestigio e quindi anche di alta indipendenza
Attraverso meccanismi riesce ad arrivare ma che sia in grado di esercitare appieno queste funzioni e a termine perché dicevo da questa applicazione parziale quindi l'esercizio formale di un potere che c'è sulla carta deriva tutta una distorsione del meccanismo l'esempio che faceva professor Paladin con riferimento all'informazione direi che è emblematico ecco io vorrei dire però che corre non c'è neanche illudersi troppo cioè ci sono delle cose che si possono correggere cioè dettare i criteri per l'informazione in questo ad esempio questo consiglio l'ha fatto cioè è stato fatto documento chiamato dai giornalistico civili i giornalisti l'hanno in gran parte respingendo ridere forse sbagliando e non perché non comprendendo e quella era una tutela della loro professionalità nel servizio pubblico è stato respinto dai direttori di testata e sostanzialmente e molto difficile imporlo
Aveva al momento in cui però si manovrano gli uomini cioè si nominò uomini uno può sostanzialmente dire ho rispettato il documento o ve ne andate
Però c'è anche un'altra parte quindi dicevo questo è un elemento che io ritengo importante riappropriarsi di un di una certa funzione che esiste l'altro elemento è forse allargare lo spazio di intervento giurisdizionale cioè io quando facevo
Ma differimento
Alla tutela dell'utente io credo che la normativa esistente in termini di tutela dell'utente nel nostro ordinamento contro i danni che possono derivare da dall'informazione
Inesatte impropria scorrette eccetera sono enormi e le tutele questo caso a muovere non è tanto l'amministratore le le può dare revocando eventualmente già commesso l'errore ma dovrebbe anche danni aggiungerei un'estensione è un perfezionamento e la normativa in quel settore per me è possibile perché risponde al valore costituzionale tutela dell'utente
Ecco io non sono quindi sull'ad usare ottimista rimettere in questa categoria anzi io credo che ho detto semplicemente non mi eserciterà i troppo a fare dei modellini sulla carta quando lo scenario che abbiamo di fronte
E tale per cui io non riesco a capire ancora se andiamo verso un sistema misto cioè un sistema misto con regole comuni che la è la cosa fondamentale certo o andiamo verso un sistema deregolamentato
Che sostanzialmente il sistema che che in questo momento sembra prevalere perché l'apparente Lusore TAC che la RAI sia regolamentati sì ma in realtà è una diciamo è una barriera è una diga Luca Lion che può crollare da un momento all'altro ecco perché il mio ottimismo e solo relativo e io credo che si possa lavorare se si riesce ad imporre la regola comune che la condizione perché esiste il sistema misto ci posso lavorare sugli schemi attuali
Ad esempio per correggere alcuni interventi e la commissione parlamentare in materia di accesso culturalmente interviene su materie esistono dei diritti e premette difficilmente giustificabile una competenza della Corte cost della della commedia visione parlamentare in questa materia ecco quindi ridurre alcune competenze Commissione io non le vorrei però azzerare
Perché se deve esserci una un polo pubblico di responsabilità abbiamo scelto il Parlamento io credo che sia opportuno che resti Parlamento perverse di considerazioni di ordine
Microfono pesanti
Cercherò di essere il più breve possibile
Anche perché molto tardi penso molto stanchi
Delle quei rilievi brevissimi ad alcune sollecitazioni di palloni comincio dal professor Paladin
Due punti fondamentalmente legge antitrust prima otto certo è un grosso dilemma è un dilemma abbastanza drammatico
Paladino ha fatto riferimento al caso della leggi cornice regionale
Ed io direi però che il riferimento se gioca
Gioca in senso al fatto che debba esserci prima la libertà dei privati è dopo quando il Parlamento si decide si decida a fare il suo dovere
La normativa antitrust
Che tra l'altro da un punto di vista personale o di gruppo di lavoro
Il poco che si poteva fare il molto magari che si poteva fare a livello tecnico il poco che si poteva fare a livello politico per parte mia un gruppo di collaboratori e di amici è stato fatto è questo resta agli atti
Credo che sia stato uno dei tentativi quello fatto dal gruppo Calamante del Calamandrei magari criticabile in vari punti ovviamente perfettibile eccetera ma uno dei tentativi più accentuati nel senso di disegnare una normativa antitrust poi naturalmente era ovvio che la questione anzi addirittura dava quasi un senso di frustrazione lavorarci
Perché si pensava tanto non sarà tenuto in nessun conto non servirà a niente
Comunque prima o dopo
Io non metterei sullo stesso piano c'è una scala di valori costituzionali
Dio un'enormità
Ma le Autonomie regionali
Pur sacrosante stanno nella scala del dei valori costituzionali a un gradino inferiore rispetto a quello dei diritti fondamentali e dei diritti inviolabili in particolare
E allora se si
Accetta il dopo per quanto riguarda le Autonomie regionali e quale sufficiente giustificatezza a invece imporre il prima per quanto riguarda i diritti inviolabili i diritti fondamentali
Poi quale sarebbe la conseguenza del dopo cioè prima legge antitrust e dopo la libertà dei privati
Avremo questa strana figura ve la sottopongo
Avremo la figura
Di un diritto fondamentale di inviolabile ha godimento differito
Ecco questa mi sembra una ipotesi abbastanza mostruosa da un punto di vista formale e da un punto di vista sostanziale
La scelta ho detto prima è drammatica però mi sembra che la lettera e la sostanza della Costituzione offra degli elementi nel senso di una scelta piuttosto che un'altra pur tenendo presente tutti gli inconvenienti e gravi che ci sono in conseguenza di una simile scelta quando si deve scegliere si taglia comunque c'è poco da fare
Si rinuncia magari temporaneamente a qualcosa a favore a favore di un'altra o viceversa
La scelta può anche essere drammatica ma la scelta va fatta e la scelta l'ha fatta secondo coerenza secondo sufficiente giustificatezza come dicevo prima
Le due ipotesi mie ha proposto passando all'altro piano
Confesso subito che a me la prima piace molto meno
Però è colpa degli eminenti amici colleghi della corte
Una scelta di questo tipo
Perché per scoprire tutte le carte quell'ipotesi del comitato di parlamentari
Si ricollega si aggancia
Al famoso a quel famoso comunque comandamento che ho ricordato
Di una sentenza della Corte costituzionale cioè mi è venuta la preoccupazione ben cerchiamo di tenerci il più possibile vicini o meno distanti dal famoso comandamento della corte costituzionale e allora cosa si posa e cosa si può escogitare ecco forse una formula del genere e quella meno distante
Anche la seconda non lo hai del tutto mai più distante
Queste sono queste e il mio iter il mio tragitto per quanto riguarda questa ipotesi poi le due ipotesi a parte questa spiegazione diciamo
Corrispondono in realtà ha due modi di concepire il servizio pubblico relativamente diverso
Secondo la prima ipotesi mi sembra di poter pensare ha un servizio pubblico che concorra dialetticamente coltivato coi privati facendo le cose che il privato non fa o difficilmente farebbe
Nella seconda ipotesi comitato dei garanti invece penso più
Ha un servizio pubblico che concorre dialetticamente coi privati facendo le cose che il privato fa ma facendo le meglio o cercando di farle mi
Questa è la logica delle due ipotesi
Questo per quanto riguarda Paladin
Per quanto riguarda Baldassarre cercherò di essere rapidissimo
E io non vorrei più sentir parlare
Per lo meno nei confronti dei privati di diritto ad essere informati diritto all'informazione nel senso passi dal punto di vista passivo del termine
L'ho detto altre volte lo scritto in altre occasioni ho cercato di dimostrare che non ha senso parlare nei confronti dei privati della libertà dei privati
Di diritto ad essere informati c'è il diritto a ricevere le informazioni se quando ed in quanto e come ci sono
Non c'è il diritto ad essere informati bene
C'è soltanto l'aspetto riflesso del diritto attivo ad informare da parte dei privati
Per questo tra l'altro sgombre Motta la strada all'equivoco del servizio pubblico applicato alla libertà di diffusione radiotelevisivo
Nodo centrale ma è un potere
Baldassarre e quello che si è soffermato sulla questione della scuola cerco di non soffrono di non soffermarmi ci molto io
Si tratta d'un potere
Eh beh certo che e o può essere facilmente un potere
Eh ma stiamo attenti o non a caso ho fatto l'esempio della scuola dell'istruzione
Ma non c'è ritorno su
Lascia stare quello che ho detto quello che ho scritto e come se non esistesse per il momento
Ma ci rendiamo conto che ci sarà un'altra serie di diritti che sono poteri enormi addirittura molto maggiori a quelli
Della diffusione radiotelevisiva
Eh lo so però
E i sindacati
E i partiti non sono Poteri poteri di fatto terribili poteri di fatto
Dei quali subiamo le conseguenze
In continuazione sulla nostra pelle
è che facciamo
Monopoli inviano regola Mantes regolamentiamo dall'interno con disciplina contenutistica questi fenomeni questi diritti perché sono poteri perché di fatto si presentano e da ben prima come poteri
Ecco lascio soltanto questo questo questo accenno
Baldassarre ha fatto un'unità cenno l'università a scuola
Diffusione e università
Baldassarre ha detto Ecce ma c'è la libertà di insegnamento del singolo nelle scuole e nelle università private
Non è vero non è vero sono se impresa sono imprese di tendenza questo l'ha detto la Corte costituzionale c'è tutta una dottrina al riguardo semmai la questione in contestazione è quella del diritto economico in caso di recente solo in che misura ed in quanto ma non ma il potere del titolare dell'impresa di liberarsi del del dipendente scomodo dal punto di vista dell'indirizzo ideologico e e culturale
Baldassarre ha detto ma qua si tratta di fronte a beni a fruizione collettiva già ma mi ero occupato anche in altra sede di questo problema
Ma anche la riunione il luogo pubblico perlomeno e forse sotto un certo profilo anche quello il luogo aperto al pubblico e a fruizione collettiva ma non c'è una disciplina nel contenuto
Del contenuto ma anche l'affissione e l'uso di un bene a fruizione collettiva ma non c'è una disciplina del contenuto ed e nel nel contenuto
Il punto è
Che bisogna dire no a mio giudizio alla funzionalizzazione ci troviamo di fronte a fondamentale diritto di libertà e questo diritto di libertà non può essere finalizzato o funzionalizzato tattiche sia
Da chicchessia
Da qualsiasi forma di potere Esterno
Per quanto riguarda l'intervento del professor Sandulli è stato di estremo interesse
Siccome è stato di estremo interesse e poi diciamo c'è una concordanza sia pure
Cioè muovendoci su piani paralleli c'è una concordanza quasi per fare una convergenza quasi perfetta e quindi come tendenza pare parallela
Quindi o poco poco da dire un'unica un'unica considerazione forse proprio Sandulli è un po'ottimista nell'interpretare la sentenza della Corte costituzionale la centoquarantotto dell'ottantuno
Perché in realtà la sentenza della Corte Costituzionale beh scusate e chiedo scusa ai presenti ma e piccolo pasticcio
Nel senso che a un certo punto elencati spia Tella tre uno due tre motivi per i quali il monopolio pubblico per lo meno parziale su scala nazionale e giustifica
Primo erario telediffusione adempia fondamentali compiti di informazione secondo e concorre alla formazione culturale del Paese terzo e diffonde programmi che in vario modo incidono sulla pubblica opinione
A un certo punto mi sembra che la cosa che si è accorta
Che
Nonostante il richiamo così netto così reciso acquisite argomenti questi rischiavano di non reggere
E allora ci mette la pezza scusate il termine e ci mette la pezza dell'oligopolio del del monopolio della mancanza disciplinati teste e dell'attesa della della della della disciplina antistress
Queste mi sembra non so se l'ho ricostruita esattamente all'in esattamente la storia dall'interno della sentenza della motivazione almeno della della della corte costituzionale
A sì all'interno della come
La motivazione parlo della la motivazione della corte in quella occasione non parlo della corte generale questo è chiaro
Niente da dire
Perlomeno per il momento
Giustamente ha detto Sandulli no invece io andrei oltre quello che ha detto Fois nemmeno l'unità l'unanimità mi piace mi basta
E sono d'accordo perché i diritti inviolabili fondamentali non sono soggetti neppure all'unanimità paradossalmente
Non possono essere rinunciabili da parte del singolo anche se in quel momento è d'accordo per rinunciarci
Questo sono d'accordo
Ecco e allora tecnicamente si tratterà di cercare di inventare dal punto di vista giuridico il meccanismo che cerchi di raggiungere il più possibile e tenti di raggiungere perché purtroppo io ho la sensazione che e il diritto l'esperienza giuridica sia il sempre il tentativo di cercare di condizionare di facilitare certi gli esiti di ottenere certe certe soluzioni certe conseguenze si tratta sempre di tentativi di di tentativi ma il vero punto quale
Non l'ha l'umanità
Il vero punto che diceva coso Sandulli è il fatto che ci sia la conflittualità la concorrenzialità esattamente il la il calmiere reciproco tra pubblico e privato
Questo è il punto questo è il contrarre lei no dell'uno e dell'altro dell'uno rispetto all'altro e viceversa questo incontro Avellino
è in questi termini che vedo le che che vedo le cose
Sorteggio certo il sorteggio mi piace poco però anche sul piano dell'invenzione
Posso anche dire va bene non due terzi e un terzo metà e metà cerchiamo ecco questo è il punto
Cerchiamo di inventare qualche cosa che si ispiri a un qualche meccanismo in questo caso di freni e contrappesi cioè che da un lato vada in un senso sfrutti un certo
Principio e dall'altro lato sfrutti un altro principio secondo la tecnica dei freni e contrappesi e per questa ragione che ho prospettato quella ipotesi
E può essere due terzi e un terzo in un senso può essere due terzi e un terzo nell'altro senso può essere metà e metà
Proprio nella logica dei freni
Contrappesi una logica garantista se volete dire
Scusate se sono adesso arrivo a Zaccaria
Ecco scusate scusate scusate scusate scusate scusate
No allora quello per il primo primo sì io non faccio il via trovo
Quando o mi sono occupato voluto occuparmi di questo tema e di questi temi non mi è mai passata per per la mente purtroppo o fortunatamente non lo so
La preoccupazione di fare il via trovavo cioè di vedere quali sono le motivazioni politiche
Io sono un impolitico io posso scrivere il diario di un impolitico sarà il mio difetto sarà il mio grossissimo difetto forse sarà il mio piccolissimo pregio però io
Delle motivazioni politiche della dietro dietrologia ne faccio a meno per non usare un un linguaggio
Più brutale
è la struttura pubblicato Ale tiene Before nella sostanza nel fondo tiene e secondo me no cercato di dirlo e non tiene ma non c'è censura ecco
Bisogna intendersi bisogna vedere cosa si intende per censura
Probabilmente c'è e si può dimostrare una disordinata e contraddittoria censura silenziosa una manipolazione più o meno razionalmente tele imitata ecco quello che c'è
Certo non c'è la classica censura ma queste altre cose probabilmente ci sono e sono frutto del sistema e sono frutto non solo del costume che certo incide ma anche del meccanismo giuridico delle strutture giuridiche che stanno a monte tutte queste cose
C'è comunque la presenza della minoranza
Ma che significa che siamo presenti le minoranze nella nella Commissione parlamentare e forse anche in una qualche maniera di alcune minoranze nel consiglio d'amministrazione del consiglio amministrazione
Il fatto è che qua c'è un fondamentale errore concettuale concettuale
A livello di queste cose cioè al livello e nell'area dei diritti fondamentali di libertà
Sopra è bene essere proibito parlare di maggioranze è di minoranze non ha senso parlare di maggioranze o di minoranze non esiste una minoranza dal punto di vista della manifestazione del pensiero
Principio maggioritario ma il principio veniamoci adesso
Il principio maggioritario ma il principio maggioritario è inevitabile e grazie tanto lo so bene che in evitabile anche nei consigli di facoltà per esempio il principio maggioritario inevitabile io ho rinunciato a sentire giovedì non son potuto venire perché sono stato in consiglio di facoltà egizia abbiamo litigato per spartire C dieci posti di ricercatore fino alle otto meno un quarto alle quattro e mezza alla a al alle otto meno un quarto
è tutto questo a base di di di di di di di decisioni di maggioranza
Al punto quale non è che io rifiuto il principio di maggioranza perché l'unico per me che permette di fare andare avanti una qualsiasi entità collegiale io rifiuto il principio in questo caso della maggioranza politico partitica
Questo è il punto
Rifiuto e ritengo che debba essere fiutata la maggioranza politico partitica
E qua non ci piove i meccanismi che esistono sono tali per cui è la maggioranza politico partitica quella che comanda no la maggioranza di quell'organo collegiale
Ma la maggioranza politico partitica attraverso i vari colleghi
Con cordoni ombelicali attraverso il partito che ha un'egemonia accentuata proprio interno o il partito caccia invece a struttura correntizia eccetera eccetera è questo che non voglio che non ammetto
E tutto questo invece è consentito è consentito e consentito dalla dalla dalla dalla struttura attuale
Ma potrei leggetevi dei ritagli stampa piccolissime frasi e non riguardano il problema della RAI TV ma riguardava il problema degli enti pubblici c'è un articolo di bocca abbastanza bello su Repubblica adesso non mi ricordo quando
Ma se proprio preferisce un'altra definizione eccola accontentato diciamo che il nostro è il sistema delle pubbliche responsabilità e poi
Perché nella logica della lottizzazione che poi che è poi la logica dei partiti che poi la logica dell'occorrenti ed è oggi leader
E così via e non parla della RAI TV dove sarebbe particolarmente appropriato questo caso
E poi
Ecco un'altra cosa ecco la riforma che divida per i partiti cosa propone Progetto De Michelis
Il nodo che ha sollevato le polemiche più accese un altro
Se insorgano conflitti tra imprese controllate è stato padrone a dire l'ultima è proprio il Governo che può anche arrivare a dimettere i dirigenti se questi si discostano o dagli obiettivi o dai conti fissati
E così via e seguenti questa è la logica del controllo del dominio dell'occupazione politico partitica c'è poco da fare ammesso che sia sopportabile
Per altri tipi di enti pubblici non è assolutamente insopportabile per la RAI
Per cui salto tutta un'altra storia servizio pubblico l'ho già detto prima la Germania
Stiamo attenti a usare gli strumenti del diritto comparato il professor Bognetti
Ce l'ha detto
Ce l'ha fatto vedere con estrema sottigliezza con estremo
Io ho fatto un parallelo tra la scuola l'istruzione l'insegnamento e la diffusione del pensiero
La Germania
Ma che ma perché non ci rileggiamo l'articolo sette della Costituzione di Bond
Non leggo tutto
Tutta l'organizzazione scolastica è sottoposta alla vigilanza dello stato poi le scuole private performance funzionare in sostituzione delle scuole pubbliche hanno bisogno dell'autorizzazione dello Stato e sono sottoposte le leggi dei lender
L'autorizzazione sarà concessa se le scuole private non si troverà in condizione di inferiorità rispetto alle scuole pubbliche per quanto riguarda gli scopi e i sistemi didattici nonché la formazione scientifica i loro insegnanti non esigano eccetera eccetera eccetera
Esiste qualcosa del genere nella nostra Costituzione
Non esiste bene o male che sia non esiste il parallelo il raffronto non è legittimo da questo punto di vista
E non è legittimo sul doppio versante della scuola e della libertà di diffusione l'America
L'America America
Noi parliamo di un sistema misto cioè sul modo esatto in modo inesatto di concepire il sistema misto credo che si desuma l'ho detto ieri quale per me il modo esatto e quali in modo inesatto di concepire il sistema misto
America in che situazione ci troviamo in occasione per cui il privato è la regola quasi assoluta
E il pubblico è l'eccezione assolutamente marginale
Beh allora è anche abbastanza ovvio a parte l'influenza anche la delle regole di costume tipo interamente anglosassoni che garantiscono di più di qua possano garantire norme giuridiche e anche abbastanza spiegabile plausibile che ci sia un minimo di regolamentazione contenutistica
Ma non facciamo la comparazione in questa maniera non facciamo perlomeno in maniera che rischia di essere tendenziosa scusate o Fini
Ma i siccome l'amico Fois sottolineato con molta evidenza i punti di dissenso io vorrei invece marcare quelli di consenso mi che mi quale mi pare che siano stati molti di più di quello che mi aspettassi
In effetti il consenso sul sistema misto mi pare recepito mai anche dalla parte della RAI questo è molto significativo resto lo stesso presidente della RAI più volte si manifesta questi servizi
Siamo tutti d'accordo anche sul trova sul fatto dell'esigenza di una normazione antitrust
Quindi di quello che io ho chiamato i un pluralismo sorvegliato e non un pluralismo governato
Vorrei rassicurare anzi credo che egli stesso ne è sicuro l'amico Zaccaria e che nessuno vuole l'attenta regolamentazione almeno di quelli che siamo qui presente
Tutti ci auguriamo che tenga finalmente una normativa e quello di cui ci dobbiamo proprio che manchi una normativa il rimprovero al legislatore è unanime e non è un rimprovero di pragmatica un rimprovero convinto un rimprovero cosciente
Questa accusa legislatore sostanzialmente viene anche dalla Corte Costituzionale venuta più di una volta è venuto settantasei venuta anche adesso
Però questo legislatore la maggioranza fosse anche più della maggioranza continua a non volere legifera quindi non è una un fatto casuale è un fatto voluto e il legislatore il quale interesse
E cioè i politici i quali hanno interesse non legiferare si vedono premiati del fatto che non legiferano fatte con la conseguenza che questa libertà continua a essere
Ora qui mi sembra che ecco e come se fosse una specie di condizione potestativo pagherò se voglio ma queste condizioni protestati il Codice civile ne dichiara nuclei invece qui questa condizione quelli fatto di di porre una condizione di questo genere premia ripeto registrato
Sì si è giustamente osservato da parte di tipo che il legislatura nel caso delle regioni ha dato la priorità alle regioni rispetto alle alla normativa alle leggi cornice
Si è replicato da parte di Fois
Che la libertà di manifestazione del pensiero e non è da meno delle regioni qui vorrei dire forse che l'argomento non è troppo calzante
Perché in bene o male
Quando si è fatta la legge novecentosettantasette cerchi al quei principi che esistono e vanno rispettate
Ma esistono sicuramente altri esempi in cui alla mancanza di legiferazione si è fatto fronte da parte della Corte costituzionale con pronti interventi nonostante la mancanza di cui la legiferazione
Che il legislatore ha dovuto correre ai ripari
Uno forse l'esempio più significativo è quello del relativo al diritto di famiglia ricordato alla fine degli anni sessanta
Quante sentenze della corte differivano una pronuncia di illegittimità nei confronti di norme del diritto di famiglia alla fine il visto che i legislatori a intervenire il la corte tutto per aria
Alcune di queste norme ben chiara invece le dichiarò illegittime e così sotto questa pressione si arrivò finalmente la allora nel comma del Codice nel mille novecentosettantacinque
Ma non è quello il suo esempio
Vi sono stati tutti casi relativi alle giurisdizioni speciali
Le giurisdizioni speciali al principio la corte si mostrava guardinga dice diceva il termine termine non perentorio queste revisione delle giurisdizione speciale potrà avvenire anche dopo e però a un certo punto la con la corte ha cominciato a dare sciabolate anche le giurisdizioni speciali perché legislatura altrimenti non sarebbe una internet molte di quelle giurisdizioni illegittime sono caduti per merito
E che dire ed è considerazione finale della mancanza di regolamentazione dello sciopero
Se si dovrà fosse dovuto ci si posseduti passare anche su questo
La lascia però oggi non dovrebbe poter essere esercitata così liberamente come viene esercitato perché la regolamentazione manca
Invece la corte ha detto
Può esercitare una cioè necessaria una regolamentazione ma ha il diritto di sciopero esiste piuma esercitate perché non perché quest'altra libertà deve essere invece sacrificati ripeto che nella libertà macchine di tutte le altre libertà e con questo comma
Soltanto nove mila entro novembre ringraziare particolarmente il moderatore che gli intervenuti alla tavola rotonda per il dibattito vivace ampio denso di contenuti denso di spunti di riflessione il convegno però non è finito volevo ricordare a tutti che domani si svolgeranno i lavori sul quarto tema l'informazione radiotelevisiva che inizieranno alle nove di domani mattina con la relazione di Francesco Butturini grazie e Bonacina