L'intervista è stata registrata martedì 8 marzo 1983 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Dc, Informazione, Radio, Televisione.
10:00, Roma
09:30
15:00
10:00 - Roma
9:00 - Treviso
9:00 - Eupilio (CO)
9:00 - Bologna
10:00 - Milano
12:30 - Chianciano Terme (SI)
17:00 - Reggio Calabria
Sarà si sono i lineamenti e non Bongiorno tutti da Montecitorio questa mattina ho seguito per radio radicale un convegno organizzato dalla gruppo democratico cristiano alla Camera dei deputati
Era un convegno sul tema del nuovo assetto del sistema radiotelevisivo italiano che si svolgeva
Nella sala del Cenacolo a Palazzo Valdina adesso c'è una breve sospensione questa mattina ci sono state alcune relazioni lavori riprenderanno nel pomeriggio alle quindici e trenta
Io ho ritenuto che poter e per poter dare una adeguata informazione agli ascoltatori di radio radicale di far parlare direttamente i relatori e coloro che hanno partecipato a questo convegno quindi ho realizzato una serie di interviste che vi faccio immediatamente sentiti
Siamo nella cornice del chiostro di Palazzo Valdina
E siamo con Mauro Bubbico che è deputato democristiano ed è membro della direzione centrale del suo partito ma probabilmente più noto agli ascoltatori di radio radicale come presidente della Commissione per gli indirizzi e la vigilanza sul servizio pubblico radiotelevisivo
Bubbico una delle critiche più frequenti che si fanno la Commissione di vigilanza
E che mentre in realtà come indirizzi riesca a produrne ne fanno testo le numerose mozioni che approvate anche all'unanimità
In realtà si dice che la commissione non faccia abbastanza vigilanza sul servizio pubblico radiotelevisivo e cosa risponde a questa palla medica è abbastanza fondata dalla Commissione in realtà salvo qualche volta
Salvo casi anche clamorosi del passato con interventi miei che molte volte stati anche criticati come interventi forse troppo autoritari e cito il caso Di Veroli che per esempio a offrirsi
In cui era in gioco non una questione come si è pensato di censura o di pornografia era in gioco la tutela della privacy quindi d'un diritto costituzionale dei cittadini e io lì mi presi la responsabilità anche rischiando di fare un intervento molto duro
E e riuscimmo a ottenere il rinvio alla discussione poi il seguito non riguarda questo argomento questa intervista
Spero nel caso di Biagi referendum con le lampadine dove in realtà c'è stato un con una concomitanza di pareri favorevoli alla al no diciamo in sede politica parlamentare e pareri
Favorevole al no in sede propria RAI la verità è che eccetto la vigilanza con che cosa si deve esercitare si esercita con la continua sollevazione dei casi all'interno della Commissione forse anche dopo qualche volta
Con un indebolimento forse dal ruolo complessivo dalla commissione cioè del Parlamento rispetto alla Società concessionarie quindi ai diritti
Dei cittadini
Io credo che potremmo dovremmo concentrare il mentre gli indizi sono generali quindi evitare di Formentini un indirizzo continuo cercare di esercitare bene su alcuni casi esemplari la vigilanza
Naturalmente la il raggiungimento della completezza della imparzialità che poi è difficile diciamo almeno della completezza ecco cioè di una televisione che essendo pubblica e di tutti e quindi si dia carico di tutte le posizioni è un cammino lungo
E molto faticoso io mi consolo quando sono scorato di fronte alla impossibilità di esercitare la vigilanza che molte parti della commissione compresa
La valore Sissi la collega onorevole Aglietta che ne fa parte per il vostro gruppo però stare e quando sento molte insoddisfazioni sento che sono di segno opposto sono insoddisfatti radicali insoddisfatti comunisti
Socialisti in momento sociale i liberali la democrazia che sarà vuol dire se tutti sono insoddisfatti che forse
Un po'di ottime di obiettività la RAI alla fine riesce produrla ecco ecco pubblico le volevo chiederle durante la sua relazione del professor Capotosti ha detto
C'è troppa ingerenza partitica nella nella funzione di indirizzo e vigilanza come si può uscire da questa impasse e visto che in realtà la Commissione parlamentare di vigilanza espressione dei rappresentanti dei vari gruppi parlamentari
Io non sono d'accordo con quanto è stato detto non sono d'accordo con chi critica i partiti
La dedica dei partiti che oggi è molto forte in campo televisivo ora gli dica che finisce per privilegiare le grandi concentrazioni economiche
Li si accusa di essere sempre eccessivamente difensore del servizio pubblico ma io credo che nel servizio pubblico ci sono tutte le aree culturali e quindi politiche che a suo avviso pubblica controllato dal Parlamento e quindi a tutti i partiti credo che la democrazia parlamentare si basa sui partiti
Che possono anche essere diversi tra loro certi comunisti dicono di essere diversi radicali dicono di essere diversi la democrazia cristiana e anch'essa a sua volta diversa forse però i partiti nel loro insieme compongono
La nostra democrazia rappresentativa quando la centrale di decisione quando i punti di riferimento escono dei partiti e finiscono in altre centrali che sono economiche che sono oligarchica che sono di grandi gruppi editoriali di grandi gruppi e quindi delle grandi concentrazioni io non credo che questo rappresenti cosa diversa dalla difesa di interessi
Privati particolari
Che e credo sono convinto che l'interesse complessivo non rappresenti il Parlamento in tutte le sue componenti quindi anche nei partiti petulanti ingenti aggressivi ma che esercitano un ruolo democratico alla luce del sole in grande trasparenza perché la gente sa
Con chi ha a che fare di chi si tratta ecco se si vuole un'ultima domanda Bubbico
E in molte i di molti dei relatori di questa mattina hanno evocato un sistema misto radiotelevisivo Pubblico e privato che cosa significa e qual è la sua opinione su
Beh il le l'autore della definizione sistema misto anzi unico al mondo con una punta di ironia che se ne vedono di tutti i colori sono io e è stato anche detto da vari relatori dall'amico Borre in particolare
Ma io credo che stemmi significa un sistema in cui convivono la televisione privata le previsioni private e la del servizio pubblico io ritengo che centrale il servizio pubblico perché ancora quello che dà il massimo di garanzia il vero problema politico dietro questo convegno sul quale ancora la democrazia che saranno scelto quale e l'interconnessione l'interconnessione significa connettere in un'unica avrete tutte le televisioni private facendo varie reti nazionali come la RAI
Quindi nel campo dello sport alla concorrenza alla RAI nel grande ascolto dalla domenica pomeriggio nel nel campo della informazione tra le otto in quella fascia tre sette tre quarti le nove dei telegiornali un telegiornale
Di una rete privata un altro telegiornale sono accanto al TG uno TG due TG tre anche TG
Allora Canale cinque TG Rete quattro TG Italia uno sarebbero grandi telegiornali facenti capo a lobbies privata concentrazioni privati mangerebbe però le frequenze per le televisioni di tipo locale
Probabilmente dovrebbero chiudere molte televisioni locali e costituirebbero dei delle fonti di informazione nazionale completamente in mano a privati che non c'è nessuna parte del mondo
Negli Stati Uniti sono tutte private ma son tutte locali si collegano in casi eccezionali sin quando parla il Presidente degli Stati Uniti o durante la campagna elettorale in Inghilterra sono e la televisione pubblica in Francia è pubblica in Germania e pubblica
L'Italia appunto caso unico al mondo cioè la pubblica e privata dice anche qualcosa sulle emittenti radiofoniche
Sulle radio folle radiofonia il problema direi che meno diverso perché perché mentre nella nel nell'etere nelle e la televisione le frequenze sono limitate nella radio sono pressoché illimitate e quindi radiofonia dico solo che il ecco voglio dire una cosa per radio radicale il servizio che voi rendete trasmettendo non so come non anzi non debbo saperlo come da Montecitorio l'intera
Intere sedute o addirittura con il congressi avete trasmesso anche al nostro congresso nazionale anche qua comunista c'era è un servizio che forse dovrebbe fare la RAI che la modulazione di frequenza però che sia un'idea che girerà nelle Presidenza della Camera e dalla presidenza del Senato
E anche mia che la RAI stessa possa fare una una rete di questo genere ecco però credo che per la radiofonia problemi non ce lo impongono proprio c'è la massima libertà forse eccessiva in alcuni momenti anche sugli aeroporti civili bisogna tutelare i servizi di emergenze nazionali la difesa del posto è una legge allo studio su sì ma la legge non presenta particolari difficoltà la ringrazio
Andrea Borri e deputato democristiano e capogruppo del suo partito nella Commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza sul servizio pubblico
Radiotelevisivo appena finito di svolgere la sua relazione è stata una reazione molto appassionata interrotta anche da applausi
Soprattutto quando ha detto Borri che in realtà molto spesso come i partiti politici hanno creduto di poter mettere delle bandierine all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo così i professionisti hanno creduto di avere una conferma e quindi una gratificazione la loro professionalità Houghton mettendosi invece delle bandierine all'interno del servizio avvolgendosi nelle bandiere ecco io volevo chiederle in realtà queste bandierine ci sono soprattutto nei telegiornali
Va indubbiamente credo che sia
Sarebbe falso non ammettere che c'è questa realtà nel nostro sistema informativo io però il discorso lo farà molto più ampio
Per esempio non accetto cioè del giornalista che parlo del Palazzo con la P maiuscola quando dentro il palazzo ci sono molto più di certi politici ce ne abbiamo una stampa un'informazione
Che spesso non è osservatore dei fatti non è specchio critico della società ma è spesso dentro ai fatti e determina anche i fatti politici complice il senso bond sul comunque partecipa le vicende politiche credo che il modello a cui dovremmo tendere invece dovrebbe essere un modello così che si avvicina un po'alla quale la stampa nel mondo anglosassone cioè fosse modello più vicine quelle inglese direbbe
Di una stampa che alla cricca non è fuori certo agli avvenimenti che ai suoi orientamenti anche anche comunque una professionalità tale che le consente di essere sempre credibile perché distaccato dalle vicende concrete quindi sempre in grado di esprimere un giudizio sono sempre un giudizio soggettive parziale ma comunque un giudizio attendibile
Ecco una domanda che ho fatto già presidente Bubbico lei nella sua relazione ha evocato un sistema misto tra servizio pubblico televisioni private rifacendosi ovviamente a un modello non italiano ma sicuramente diffuso a livello internazionale ecco io vorrei che lei lo spiegasse un attimo agli ascoltatori di radio radicale
Va dunque sistema misto c'è già ai fatti
Viene detto spesso che qui in Italia abbiamo qualcosa di unico è comunque in evoluzione io ho espresso una preferenza noi oggi abbiamo due per quanto riguarda il privato rispetto al polo pubblico
Abbiamo due realtà che vengono avanti due specie di collegamenti fra le televisioni le radio locali che hanno comunque bisogno di collegamenti fra di loro per sopravvivere per organizzarsi meglio
Abbiamo reti che assoluta verso la concentrazione del di proprietà di diverse emittenti abbiamo invece era MM invece emittenti che rimangono libere e autonome che si consorzio non si associano
Per dei servizi che possono punto che c'era da reti di servizio per trasmissioni certi programmi eccetera
è evidente che c'è una certa diversità fra le due impostazioni dapprima il tipo monolitica la seconda e un diciamo così un completamento di autonomie che esistono quindi con possibilità di informazione locale con possibilità di creatività quindi maggiore espressività del sistema
Io ho detto che la mia preferenza battere il secondo tipo di collegamenti di reti e di netto per intenderci e probabilmente qui c'era un po'la disputa che ci sarà anche levalo politico e di interesse in questa materia quando si tratterà di
Regolamentare definitivamente c'è comunque concretamente la materia
Quindi avremo la contrapposizione tra nei fatti credo che sia già un po'adesso fra le reti intese
Così come diffusione su tutto il territorio nazionale di un'unica presenza uguale dappertutto e le reti invece che vogliono salvare il locale cioè locale
Anche nel privato un po'in contrasto con il nazionale direi
In India ascoltatori non mi perdonerà ebbero se noi facessimo una domanda sulle emittenti radiofoniche c'è una proposta del ministro Gasparri che attualmente almeno quanto diceva il presidente del gruppo parlamentare DC allo studio
Del suo partito io volevo chiederle qual è la posizione sua e quello del suo partito sull'emittenza radiofonica cosiddetta prima
Ma sull'emittenza radiofonica così ho interpretato io credo che i problemi per fortuna siano minori
Qui non abbiamo grossi problemi di concentrazioni
Le emittenti radiofoniche si possono mantenere con pochi soldi che è un vantaggio vorrei dire anche che non è vero
Come spesso si ritiene che la radio sia uno strumento secondario rispetto alla televisione anzi probabilmente per fosse anche per effetto di una certa saturazione del per la presenza del medio del mezzo televisivo
Ci accorgiamo che la radio proprio perché c'è soltanto l'ascolto
Permette di sviluppare la fantasia per mettere su gestione e quindi anche dei tipi di programmi molto interessante c'è c'è molta creatività nello strumento radiofonico
Ce ne accorgiamo cambiamo per ma che sentiamo la radio e riscopriamo l'importanza del mezzo radiofonico oltre che per l'immediatezza dell'informazione
Quindi io credo che proprio Nicola sente la in macchina radio radicale qualche volta sia per la verità una radio che non funziona facciamo poi c'è anche molta confusione in tutte queste bande quindi sento quello che capita insomma ogni tanto sempre anche Radio America
Ho perso il filo del discorso ma mi sembra appunto di poter dire che forse un difetto di cui soffriamo in questo momento di discussione su questi temi la per sotto valutato un po'l'importanza della radio che non c'è opposizione sacrificata
Perché alcuni problemi della radio potrebbe essere risolte da subito probabilmente per esempio il problema delle forbici piovere frequenza
Sono problemi che da un punto di vista tecnico credo che possono comunque debbono essere risolte per evitare il caos che c'è attualmente il rischio è che affrontando la radio separatamente dalla televisione si affronti la materia più facile per rinviare invece il grosso traccia dove l'interesse si concentrano io questo rischio
Mi sono vorrei cosa io sarei per una soluzione globale anche se questo può sacrificare un po'la soluzione di problemi che possono essere risolte per la radio sono per una soluzione
Globale dell'intero sistema radiotelevisivo ripeto soluzione conosce non so se una volta per tutte ma un una regolamentazione quando che consensi che consente di dare ordine alla materia
In conclusione Borri per tornare al tema della sua relazione io vorrei che lei rispondesse a due cose innanzitutto qual è il punto qualificante
Delle proposte emergenti da questo convegno perito al riassetto del sistema radiotelevisivo
E poi lo devo anche che parlasse di questo messaggio che lei ha mandato alla RAI con il quale invitava da RAI a muoversi immediatamente per riguadagnare tutto il tempo che è stato in realtà perduto
Sino ad ora sul primo punto credo che forse ci si possa limitare a dire questo che l'intero sistema radiotelevisivo a rilevanza pubblica
Quindi anche il privato diceva con una battuta che non si può risolvere il conflitto privato pubblico con una X con un pareggio
Perché ci sono non c'è una parte che ha dei diritti private le parate che Ray dovere soltanto il pubblico sono diritti doveri da tutte e due le parti e quindi dovranno esserci regole valide per tutte
Io ho citato in materia elettorale per esempio in materia di rispetto dei diritti individuali di di diritto diretti di rettifica da parte dei cittadini in materia di pubblicità per esempio ha ricordato che ogni ora di trasmissione incerti nelle televisioni private ci sono quattordici minuti di pubblicità
Il che ed ha visto dall'ottica del cittadino che tengo per il pubblico per il privato così come attenzione ho detto dovrà essere dato agli affetti che certe me che i messaggi televisivi hanno sull'infanzia
Io ho ricordato che in altri Paesi in Paesi scandinavi per esempio molte risorse attenzione vengono destinata potrà affrontare questi problemi cioè sono temi che vanno tutti affrontate dall'ottica del cittadino e dell'utente mettendo in primo piano quindi il soddisfacimento di questi dei bisogni tra virgolette della dell'utenza rispetto al ai mezzi
Che vengono impiegati questo come il taglio in un certo senso nuovo anche se è ovvio che dovremmo cercare di dare allarmante per quanto riguarda la seconda domanda cioè io ho inteso dare un messaggio alla RAI che deve muoversi perché la stazione mutata
Non può essere solo atteggiamento difensivo ridisegnare come ho detto i nuovi confini delle mi della della presenza pubblica nel nuovo contesto che si è verificato
Ora deve rimettere in discussione il suo modo di essere nel nel sistema complessivo ho detto che non ha più senso il così otto pluralismo interno pareti attestante TG uno e TG due potrebbero differenziarsi soltanto
Sul piano così delle diverse opzioni di tipo tecnico professionale su nel modo di presentare le notizie o nella specializzazione per esempio notizie più approfondite nessun canale le e più sintetiche sull'altro o contrario comunque diverse ma deve tendere a una unità in cui le sia la professionalità la garanzia maggiore di completezza dell'informazione
Perché il pluralismo mai c'è c'è nel senso che altre faranno concorrenza la RAI diranno liberamente le loro opinioni quindi vero va sempre più qualificatasi come un servizio pubblico attendibile in quanto autorevole in quanto professionalmente
All'altezza
E forse la RAI non si è mossa a mio giudizio ma scontenta istituita in questo campo però ci sono le pastoie della legge e la legge che disciplina per esempio all'interno come deve essere composta
La RAI almeno livelli qui con esso è strutturata la RAI al suo interno e questo secondo me non è più non è più accettabile ormai la RAI deve diventare azienda deve per essere più libero all'interno
Io ho detto alla RAI praticamente diteci voi RAI che siete tutto sommato un'istituzione del Paese in senso improprio ma comunque una voce autorevole diteci che cosa ritenete di avere bisogno
Tutto il potere assolvere meglio
Il vostro compito in questo questo nuova situazione è un messaggio che ho lanciato spero che possa essere colto e che anche la RAI se l'interlocutore perché è necessario che lo sia in questa materia un'ultima domanda davvero boh
Reti e il professor Capotosti nella sua relazione ha detto bisogna salvaguardare la libertà nell'informare ma anche e soprattutto la libertà dei cittadini di essere informati
Quanto può essere applicato questo ora alla alla RAI
Insomma qui le opinioni sono ovviamente discordanti il panno radio radicale so che c'è una polemica su questo argomento
Prova però io vorrei invitare alla realismo e alla per storicizzare un po'il problema cioè guardiamo quello che veniva in passato e soprattutto guardiamo anche quello che vive altri Paesi su non credo che sistema radiotelevisivo francese
Socialista in questo momento ecco sia un un momento di pluralismo di libertà di espressione maggiore di quello che viene da noi
Non credo cioè che il nostro Paese sia arretrato che spetta questa possibilità di espressione
E che comunque va salvaguardate migliorata
Credo che cioè le critiche sono costruttive sono giuste se non si perde però di vista la dimensione che comunque secondo me la diminuzione di libertà in cui noi viviamo
Certo siccome non è sufficiente poi la libertà perché spesso la libertà può anche essere caos ecco e quindi fosse il vero punto il ponte per ristabilire vere regole del gioco
Che siano accettate perché sentite come importante in un sistema democratico che siano poi rispetto e che siano poi rispettate siamo forse in una fase un po'tumultuosa in cui c'è la speranza che si possa arrivare invece a terra una fase un po'più ordinanza non nel senso di un ordine calato dall'alto ma nel senso di un'accettazione di regole come dicevo prima che vengano sentite come regole utili per l'intera collettività la ringrazio
Giuliano Silvestri il capo ufficio stampa del gruppo parlamentare della democrazia cristiana deputato della DC ed è un po'l'organizzatore di questo convegno e nella sua
Introduzione Silvestri lei ha detto che spesso l'emittenza locale l'emittenza privata in generale si trova ad essere schiacciata tra i grossi networks nazionali e la RAI come e si può ovviare a questo inconveniente
Ma siamo evidentemente a livello di protesi per esempio gli obblighi di ripartizione della pubblicità all'emittenza ai network nazionali limitare soltanto la pubblicità di carattere nazionale
Potremmo accentuare il discorso sull'autoproduzione un minimo di autoprotezione coproduzione dà diritto minimo di pubblicità e via di questo passo cioè il problema è che la logica mercantile non deve soffocare quello che secondo me resta la parte migliore dei questa liberazione dell'etere cioè di un e la dica mento del diciamo così la cultura locale
E con i problemi dell'informazione l'informazione dalla programmazione insomma diciamo così dalla comunicazione di massa
Ecco io vorrei chiederle a questo punto sono le tredici quasi un è un primo bilancio di questo convegno organizzato dal gruppo parlamentare della DC sul riassetto del sistema
Radiotelevisivo come Bono ci sono state delle relazioni buonissime complete cioè con un vasto arco
Ti ipotesi
Non c'è stata una
Rigida difesa del servizio pubblico radiotelevisivo così come nessuno così come ci sono stati poi essi di liberalizzazione che puntano su l'accentuazione della capacità concorrenziale da parte da parte della RAI
E soprattutto io ritengo mi auguro che queste premesse possono spingere ulteriormente
Il cammino parlamentare che seppure partito
Da ipotesi ormai sorpassato e quello partecipi all'emittenza privata posso accentuare il suo cammino affetto
Carlo tenendo conto di questa complessità dei problemi da questo convegno ritengo che emergano abbastanza
Ma in maniera abbastanza valide ecco in conclusione io sono il cronista di radio radicale e quindi i miei ascoltatori non mi perdonerà ebbero se non la facessi parlare da
L'emittenza privata si radiofonica no io ho sono stato ecco la paura mia è stata personale è stata sempre quella
Di far giocare sul terreno della emittenza privata e sul terreno dell'informazione così per privata senza controlli giochi che in maniera abbastanza scoperta a maniera abbastanza pesante se giocato in questi anni sulla carta stampata non soltanto per le vicende di Rizzo è un terreno minato è un terreno che ha bisogno di
Diciamo di controlli ma di parecchie osservazione bisogna stare con gli occhi aperti perché considerare questo terreno come Brumotti dei dei settori dell'economia di mercato quale noi facciamo riferimento è abbastanza pericoloso questo è un settore che può essere utilizzato anche contro il consolidamento delle istituzioni democratiche questo le perplessità il problema è che comunque per la nostra testata non esistono in quanto lei sa che noi preghiamo la forma della diretta su tutto cessionario infatti facevo rivedo me li tengo quando ho speso una lancia a favore dell'emittenza di carattere locale cioè legata ai problemi così diciamo della periferia dell'impero etero che facevo anche questo tipo di discorso
La ringrazio
Il professor Piero Capotosti ha svolto questa mattina una relazione su luci e ombre della legge di riforma della RAI e particolarmente interessanti sono stati alcuni passaggi nella sua relazione
Avuto anche qualche contestazione anche se velata io vorrei che lei professore ripetesse a radio radicale quanto ha detto nel corso della sua relazione sul Canone Rai TV
Ma dunque il problema del Cannone
Radiotelevisivo
E uno di quegli aspetti che dovrebbero essere modificati in una prospettiva futura
In realtà oggi il canone radiotelevisivo no è un po'sotto il profilo giuridico un qualcosa di atipico perché viene corrisposto direttamente a favore della Rai che è una società privata anche se concessionaria di un servizio pubblico
A questo punto sarebbe molto più corretto poi che secondo la mia visione e essenziale mantenere il servizio pubblico radiotelevisivo
Quelle funzioni di riequilibrio e di garanzia dell'informazione
E questo però non significa che il servizio pubblico radiotelevisivo debba essere assistito da una clausola di esclusiva su scala nazionale come oggi
Ecco dico nella RAI TV dovrebbe essere posta su un piano di perfetta concorrenzialità con le altre emittenti private quindi in questa prospettiva terre parificare la situazione
Occorrerebbe che il canone fosse trasformato in una vera propria tassa sopruso sul possesso dell'apparecchio televisivo come c'è una tassa
In materia di circolazione sarebbe quella del Lura
Sì no adesso si dovrebbe cambiarla completamente trasformarle in cassa in tassa appunto sull'uso sul possesso del televisore perché poi in questo modo si direbbero tutte le questioni di quegli abbonati i quali dicono che in realtà usano la l'apparecchio televisore soltanto per vedere le private e quindi vorrebbero non pagare il canone e ci sono già questioni a livello diciamo giudiziario ecco qui invece lo Stato dovrebbe trasformarlo in tassa sulla sul possesso appunto della dell'apparecchio televisivo e poi il gettito derivante da questa tassa
Lo Stato secondo percentuali che riterrà opportuno le potrebbe deferire a favore della concessionaria del servizio pubblico proprio per consentire di far fronte a voglio obblighi di presenza che il servizio pubblico in quanto tale e costretto a rassicurare sull'intero territorio nazionale
Ecco professore da più di due anni i radicali hanno condotto una battaglia che parte un po'da queste premesse cioè i cittadini
Dicono noi non vogliamo usufruire del servizio pubblico radiotelevisivo paghiamo la tassa Lura RAI quindi le concessioni governative per l'uso dell'apparecchio non paghiamo quella tassa che invece andrebbe alla RAI TV cosa c'è di diverso rispetto alla sua proposta cioè oggi come oggi forse questa presa di posizione rischia di andare contro le sanzioni di qualche giudice perché l'ordinamento prevede questo meccanismo l'ordinamento vigente
Ecco se invece ci si muovesse nella direzione che ho prospettato probabilmente non ci sarebbero più questi inconvenienti in quanto basterebbe il possesso e l'uso del televisore per costringere l'abbonato a pagare una vera e propria tassa non un canone a favore della RAI
Ecco in conclusione professore rispetto a una cosa che lei ha detto molto chiaramente nella sua relazione lei ha detto bisogna salvaguardare
La libertà di informare ma soprattutto è anche la libertà dei cittadini di essere informati come si può applicare in questo momento alla RAI questa questa cosa che lei ha espresso chiaramente nella relazione
Attualmente la RAI assicura per la parte sua la libertà di informazione e quindi di essere informata il problema grosso
è di vedere se accanto alla Rai debbono esistere altre forme di emittenza privata che consentano un allargamento dello spettro informativo
Cioè il problema è di vedere con quali modifiche può assicurare che accanto alla RAI possano esistere altre emittenti private
Sia a livello locale e qui e necessaria la legge di regolamentazione sia anche però a livello nazionale e anche questo potrebbe essere uno dei punti toccati da una futura legge
Per consentire un'integrazione del sistema informativo globale e complessivo naturalmente occorrerebbe prevedere una serie di regole che vanno dalla regolamentazione per evitare forme di concentrazione che a renderebbero il pluralismo informativo così realizzato una sorta di simulacro
Un altro e poi a una serie di controlli e di regole di comportamento che dovrebbero essere affidati ad un'Authority statale
A questa domanda volevo chiederle essendo io il cronista di Radio Radicale volevo farle una domanda e quindi sollecitare una sua opinione sull'emittenza radiofonica prima
Ma sull'emittenza radiofonica priva andare io direi che i problemi sono quelli che si riproducono per quanto riguarda l'emittenza televisiva privata
Con lei però ho Minoli sovrapposizioni data dalla possibilità di utilizzare più canonica e i più bande più canali
Sì cioè quei dati tenere in considerazione che il discorso sui programmi a livello radiofonico postula delle difformità rispetto ai programmi radio che televisivi propriamente e perché prevalentemente e referenziato come naturale l'aspetto musicale sonoro e quindi questo direi forse è un dato che sotto certi profili dovrebbe essere superato cioè intendere la radio non come soltanto strumento di Topolinia di musica
Ma anche come strumento per fare cultura non soltanto musicale ovviamente questo non vale per radio radicale in linea di principio direi di no perché radio radicale la la parte diciamo che non riguarda la musica è molto più presente che rispetto alle altre radio private la ringrazia frega
Ecco queste erano delle interviste realizzate questa mattina al convegno organizzato dal gruppo democratico cristiano della Camera dei deputati
Questo nuovo Spaces setto del sistema radiotelevisivo italiano io ricorda in conclusione darvi soltanto alcuni dati che sono stati diffusi dal dottor Carminati che è responsabile del settore indagini speciali del servizio opinioni della RAI
E i dati che si riferiscono in particolare all'erario poi c'è tutta una serie di dati sulle televisioni che sarà importante
Magari esaminare che magari vi daremo in altra sede
E secondo quanto comunicato da Carminati circa il novanta per cento delle persone adulte segue tutti i giorni la televisione mentre la radio e ascoltato dal cinquantacinque per cento degli individui oggi esistono circa quattro mila radio locali l'ascolto radiofonico e qui ripartito fra RAI per il cinquantun per cento e radio locali per il quarantanove per cento la fonte
Citava Carminati il barometro d'ascolto inoltre le punte di ascolto dei programmi radiofonici della RAI si concentrano le fasce orarie dedicate all'informazione
Nel mille novecentottantadue qui si conclude con
L'analisi delle dei dati sulle radio sono stati investiti circa centonove miliardi di lire in pubblicità sul mezzo radiofonico di cui cinquantanove sulla RAI e cinquanta sulle altre radio
Passiamo alle altre informazioni oggi la seduta inizia alle ore diciassette all'ordine del giorno due argomenti
Il primo comporta il seguito della discussione sulle mozioni che vi avevo illustrato già ieri ce ne sulle questioni istituzionali ce n'è una che è stata firmata tutti capo gruppi dei partiti di maggioranza e che
Reca la firma di Labriola per prima ce n'è un'altra missina che vi ho illustrato ieri oggi di
Informo brevemente su quella dei comunisti che ha firmato da Napolitano ed altri deputati del gruppo comunista ovviamente anche qui sito vengono raccolte alcune delle delle cose che erano state già inserite nella mozione dei capigruppo di maggioranza in sostanza la mozione delibera di costituire una commissione speciale di venti deputati con il compito di formulare delle proposte di riforma costituzionale e legislativa in particolare la Commissione
Esamineremo bel formulerebbe delle proposte su alcuni problemi che riguardano il Parlamento in relazione alla sua attuale struttura bicamerale alle proposte per il suo superamento
No riguardo alla riorganizzazione dei ministeri la determinazione del loro numero delle loro strutture la disciplina del sistema delle fonti legislative con particolare riferimento alla decretazione di urgenza i rapporti tra Parlamento e Governo con particolare riferimento alla regolamentazione legislativa dell'istituto della fiducia
Poi la disciplina delle nomine alla dirigenza degli enti pubblici e poi ancora la pubblica amministrazione e la sua organizzazione regolamentazione deregolazione funzionale sulla scorta del Rapporto Giannini e dei risultati delle ricerche effettuare questo era uno degli elementi che erano già contenute nella mozione i capigruppo di maggioranza con in più la introduzione di regole di trasparenza di legalità e di efficienza nell'azione di tutti i pubblici poteri
Infine la riforma dell'ordinamento giudiziario la tutela dell'indipendenza della magistratura la responsabilità disciplinare del giudice l'efficienza del funzionamento della giustizia
La razionalizzazione del rinnovamento della sua organizzazione e infine la partecipazione dei lavoratori alla definizione di piani di impresa e le connesse questioni di partecipazione dei lavoratori e delle loro organizzazioni delle forze culturali e scientifiche delle ragioni delle Autonomie locale alla programmazione economica alle venti la Camera dovrebbe affrontare un ha così come scritto sull'ordine del giorno ancora dovrebbe affrontare un altro tema cioè le proposte di legge costituzionale che riguardano la tredicesima disposizione transitoria della Costituzione quella relativa al divieto di ingresso e soggiorno d'Italia dei membri di Casa Savoia
Sull'argomento ce n'è una presentata dai missini e firmata da Trantino ed altri deputati
Ce n'è una di Bossi e ma mi che è l'abrogazione dei commi primo e secondo della tredicesima disposizione transitoria della costituzione se venisse approvata questa dice Mellini si arriverebbe al re nudo perché non viene abrogato il terzo comma della tredicesima disposizione cioè quello che vieta e che quello che si riferisce alla confisca totale dei beni
Dei Savoia quindi se non venisse abrogato questo comma
Teoricamente non appena l'ex re mettesse piede in Italia sarebbe immediatamente spogliato di ogni suo avere compresi i vestiti mutande e così via
C'è poi una proposta radicale firmata da minimi ed altri che comporta l'abrogazione dei delle disposizioni transitorie e finali dodicesima e tredicesima la Costituzione la tredicesima
Ho parlato è quella che si riferisce al ritorno dei Savoia in Italia la dodicesima invece è quella norma che si riferisce al divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista
C'è poi una socialdemocratica firmata da Reggiani che abroga i primi e secondi primo e secondo comma della tredicesima disposizione infine ce n'è una democristiana firmata da Costamagna
Sulla cessazione degli affetti della tredicesima disposizione transitoria della costituzione veniamo brevemente perché abbiamo occupato molto tempo in questa parte del notiziario alle
All'attività del gruppo parlamentare radicale questa mattina presentate due interpellanze una interrogazione a risposta in Commissione veniamo da
Considerare quest'ultima per prima è rivolta al ministro degli esteri ed è firmata da Roberto Cicciomessere da Emma Bonino
Si vogliono conoscere le iniziative che intende prendere al fine di sollecitare in sempre che intende prendere ovviamente il ministro degli Esteri
Al fine di sollecitare la liberazione del dottor Filippa Goya catturato dalle truppe sovietiche in Afghanistan il sedici gennaio del di quest'anno
Il dottor Rago ER che prestava le sue cure alla popolazione civile dell'Afghanistan è stato incarcerato in una località segreta e le autorità sovietiche impediscono ai suoi familiari di incontrarlo
Si vogliono inoltre conoscere le iniziative internazionali che si intendono adottare per denunciare questa patente violazione dei trattati sottoscritti dall'Unione Sovietica
L'interpellanza è rivolta da Emma Bonino da tutti i deputati radicali al Presidente del Consiglio dei ministri al ministro della Pubblica istruzione al ministro delle Poste al Ministro della Difesa
Si vogliono conoscere le iniziative che intende adottare il governo alla fine di attuare il dispositivo della mozione approvata martedì primo marzo dalla Camera dei deputati si tratta
Ve lo ricordo brevemente della mozione senza spesa sull'informazione contro lo sterminio per fame nel mondo
In particolare i deputati radicali vogliono conoscere gli intendimenti del governo al fine di assicurare una campagna di informazione radiofonica e televisiva
Nel corso della settimana di Pasqua sullo sterminio per fame del mondo sulle sulle cause e sulle responsabilità politiche ed economiche che include sulle possibilità di interromperlo questo
Era contenuto già nel testo così testualmente nel nel presto dalla mozione
Promuovere una campagna di informazione nelle scuole promuoverà una campagna di informazione nelle caserme infine mettere un francobollo sulla settimana di informazione
Quindi pubblicizzare gli obiettivi dell'iniziativa attraverso pagine a pagamento sui quotidiani il finanziamento di un documentario l'installazione di impianti divulgativi presso le stazioni ferroviarie
E così via secondo tutto secondo tutte le indicazioni che erano contenute nella mozione che è stata approvata il primo marzo
Infine diamo informazione di una interpellanza firmata da Aglietta da tutti i deputati del gruppo parlamentare radicale
è rivolta al ministro di Grazia e giustizia vogliono sapere i deputati radicali per quali motivi
Si è deciso di mantenere per il processo sette aprile iniziato finalmente dopo quattro anni a Roma lo stesso apparato di sicurezza costituito da enormi gabbie carcerarie riservate agli imputati detenuti che erano state predisposte per il processo Moro
Si vuole anche sapere se non si ritenga urgente far presente alla corte l'opportunità che siano assicurate condizioni di normalità processuali
Soprattutto tenendo conto che a differenza degli altri imputati dei processi per terrorismo e per banda armata gli imputati del processo sette aprile
Non solo non contesto nel processo ma al contrario lo hanno a lungo sollecitato reclamando di voler esercitare il loro diritto alla difesa
E bisogna anche tenere conto così almeno nell'interpellanza radicale DN chiesto che indipendentemente dal merito del processo gli stessi imputati hanno pubblicamente rivendicato una netta differenziazione dissociazione dalla teoria e dalla pratica del terrorismo infine so un comunicato del gruppo radicale
Informa che sono stati presentati dai radicali gli emendamenti al bilancio e alla legge finanziari
C'è una dichiarazione del deputato radicale Giuseppe Calderisi dice Calderisi che mentre la politica di questo governo e di questa maggioranza porteranno inevitabilmente nonostante decreti e stangata
Ad un aggravamento del deficit pubblico senza che neppure uno dei problemi del Paese sia stato avviato a soluzione le proposte avanzate dai radicali si muovono con rigore nella direzione di una politica che recuperi alla destinazione vita e qualità della vita
Le immense risorse indirizzate alla destinazione morte da pervicace scelte che privilegiano il riarmo e che richiami alla produttività gli sprechi e la spoliazione delle risorse infine che assuma nel concreto precisi impegni di equità e di giustizia sociale in ordine
Al prelievo fiscale
Si occupa anche Calderisi nel suo comunicato della folle corsa al riarmo
Per la quale negli ultimi tre anni il bilancio della difesa è aumentato del centocinque per cento quindi ben oltre gli impegni assunti in sede NATO e per la quale risultano ipotecati
Per l'acquisto di nuovi sistemi di armamenti ben centoventi mila miliardi nei prossimi
Sei anni
Con altri emendamenti come informa il deputato Giuseppe Calderisi radicali proporranno il finanziamento della legge dei sindaci contro lo sterminio per fame nel mondo il finanziamento della riforma delle pensioni e dell'ONU de qua mentre immediato da almeno trecento
Cinquanta mila lire il mese dei minimi delle pensioni sia sociali che previdenziali per coloro che sono sprovvisti di altri redditi veramente in conclusione vi ricordo che domani organizzato dal gruppo parlamentare radicale dal Partito radicale al Circolo della Stampa a Milano in corso Venezia sedici
Si svolgerà un convegno dal titolo caso Rizzoli processo ai partiti dopo una introduzione di Leonardo Sciascia
Sono previste una serie di relazione di interventi tra i quali quelli di Raffaele Fiengo di Massimo Fini di Enzo Forcella di Giorgio Galli
Di Clemente Mastella capo ufficio stampa della DC di Gianluigi Menegatti di Adalberto Minucci responsabile dell'informazione per il partito comunista di Paolo muri alti
Che è l'ex presidente dell'Associazione nazionale della stampa di Giampaolo Pansa di Repubblica di Mario Pendinelli del Corriere della Sera di Massimo Riva di Franco Roccella deputato radicale di Francesco Tempestini responsabile per l'informazione
Del partito socialista italiano di Massimo Teodori deputato radicale di Sergio Turone
E di Giuliano Zincone è previsto anche l'intervento del segretario del partito radicale Marco Pannella con questo ho concluso e vi restituisco la linea grazie Befana
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