Rilanciamo insieme il Servizio Sanitario Nazionale

Quella sera ebbene lucchetto e hanno meno astratti un ringraziare ingravescente già colloqui il venticinquesimo compleanno della fondazione
Nel mille novecentonovanta sei cinque favorisce l'integrazione dei migliori evidenze scientifiche in tutte le decisioni professionali gestionali e voluto tende riguardano la salute delle persone
E nel due mila tredici con il programma sentiamo nostro servizio sanitario nazionale Symantec Grandinetti delle persone Angonese vacanze sprechi salvaguardarlo servizio sanitario pubblicò è o e universalistico
Siamo infatti convinti che le attività di studio e analisi da parte di un'organizzazione indipendente come la nostra
Finalizzate a informare i cittadini e istituzioni sulla salute assistenza sanitaria ricerca medica possono vendere minare i grandi benefici sociali ed economici
Questo venticinquesimo compleanno è un grande traguardo e abbiamo scelto di celebrarlo con Unicredito che ancora una volta rimette al centro della scena il nostro servizio sanitario nazionale
E mai come in questo momento ha confermato di essere una conquista sociale irrinunciabile per l'eguaglianza e la dignità tutti cittadini cambiata
Prima di lasciare amara Riccardo Iacona e al presidente educata del no a desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni alla Elias nel nostro sostenere la fondazione cinque significa contribuire a c'è caso servizio sanitario nazionale per indurre diseguaglianze sterili e chi e rilanciare una sanità pubblica erano ecco universalistica
Girone con indipendenza e rigore Capocelli tocchino oggi potete scegliere di essere al nostro fianco con una donazione sul sito sostiene insieme contro ignoti
Infine un grande ringraziamento ai nostri Migliavacca campione Luisa successo dell'iniziativa di questa assemblea
Domani
Il fatto quotidiano il latino quotidiana sanità andrà care senta formazione dei viali Wahid guardate massima e vi ringrazio Riccardo Iacona almeno Paolo
Bene buon pomeriggio a tutti voi un caro saluto fatemi dire solo un questa piccolissima introduzione
Al colloquio che avevo spero interessante per tutti noi Domingo Caltabellotta diciamo il momento preciso in cui io in conto la Fondazione Gil la incontrò perché qualche anno fa
Perché seguivo i report che facevo ogni anno sullo stato di salute del servizio sanitario nazionale e per una comune preoccupazione da una parte diciamo la difesa di questo preziosissimo servizio sanitario nazionale
Nel suo nel suo essere creduto nel suo essere nel suo universalismo
E dall'altra perché avevamo capito con qualche anno di anticipo le sue fragilità e cioè che questa che fosse diciamo la l'opera pubblica più importante del Paese non grandissima intuizione di qualche decennio di anni fa
Così Le Clézio nella politica però
Il rischio è un conto sul terreno del lavoro che non Presadiretta danni affrontando l'argomento al servizio sanitario nazionale e il G inventarmi costruiva mura un Report è pieno di dati
Ken tavolini crismi del funzionamento del servizio sanitario nazionale quindi molto prezioso ora diciamo quella fragilità poi è scoppiata con tutta la sua forza durante il periodo della pandemia
E quindi anche le cose che volevo un po'nascoste che erano oggetto magari di un dibattito Esperti tra medici specialisti stakeholder della sanità pubblica sono diventati di diciamo oggetto di riflessione
Per il per tutto il pubblico e soprattutto abbiamo capito come diciamo la che la sfida enorme che ha lanciato il coronavirus al servizio sanitario nazionale
Affonda le sue radici in un passato in un presente e un futuro e dobbiamo costruire tutti assieme venga devo questa cosa così preziosa quindi io comincerei lo dico perché questo è diciamo secondo me l'occasione che non possiamo perde questa della sfida che cioè non c'è ancora vivo sì dobbiamo uscirne più forti ma per farlo dobbiamo capire quale il malato che abbiamo davanti eccome e dove il coraggio proposta politica
Per curarlo per investirci per uscirne meglio da questa terribile crisi fino a quando usciremo ma ne dobbiamo per forza uscire dai continenti saremo travolti dalle tante altre crisi che il servizio sanitario nazionale
Doveva scontare quindi io intanto saluto subito dico carta per lotte con rigore cominciare dei penso sia di grandissimo interesse
Per il pubblico che ci sta seguendo proprio dal presente prima di arrivare al passato il presente ancora tutto determinato al contenimento della pandemia oggi ho letto i comunicati vigile rivoltati da tutte le agenzie
E dai giornali che parlavano di una leggera flessione dei dico del numero dei contagiati legato molto probabilmente alle misure restrittive che sono state prese nelle ultime settimane ma tanta tanta ancora preoccupazione
Per lo Stato diciamo di occupazione sia delle terapia intensive che dei posti letto copie Nino Caltabellotta
Si è recato siamo di fatto nel pieno della persona alta Patterson vada sta cominciando a mostrare quelli che sono i primi segni di flessione in particolare con il numero di nuovi casi settimanali che dopo quattro settimane consecutive
Si riducono seppur di poco circa il cinque per cento ma con la situazione ospedaliera ancora particolarmente critica sia per quello che riguarda il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale
Oltre dieci regioni stanno al di là del quaranta per cento che come sappiamo alla soglia fissata amministrarono salute
A e tredici regioni stanno per quello che riguarda le terapie intensive oltre il trenta per cento con alcune regioni che raggiungono punte addirittura del sessanta per cento quindi una situazione ancora a che e è soggetta voglio dire speriamo miglioramenti nelle prossime settimane ma che ovviamente testimone che il filo su sta circolando in maniera l'importante in tutto il territorio nazionale seppur con nette differenze tra una regione e l'altra
C'è un altro punto sul quale voi in queste settimane state lavorando moltissimo fornendoci dei dati tra l'alto prezzo che ha a che fare con la campagna vaccinale alla quale diciamo noi sulla sulla quale di poniamo tutte le nostre speranze
Per diminuire diciamo il conta ciò che il punto sia
Ma guarda Riccardo il vero grande problema dalla campagna vaccinale legato al fatto che noi abbiamo l'abbiamo costruita con la prima versione del Piano vaccinale che è stata presentata ogni sostanza ricordo intorno
Ai primi di dicembre in Parlamento e poi bisogna superò a volge nata diciamo con la data del dodici dicembre quando allora si prevedevano per il primo trimestre oltre ventotto mila ricorsi
Questo è il dottor Tosi poi nel corso diciamo delle settimane e dei mesi li abbiamo visti progressivamente ridurre tanto che nell'ultima versione quella ecco per intenderci regionale figliolo riporta come consegne per il primo trimestre quindici milioni e settecento mila dosi quindi si sono quasi dimezzate è alla giornata di oggi salvo ritardi di notifica nelle consegne
Ne sono stati consegnati circa a i sessanta qua sessantatré per cento Pd poco più o poco meno di ecco come ripetersi questo significa che dovremmo ricevere entro fine mese
Rispettare quelle che sono poi gli accordi contrattuali almeno ci hanno detto che le canali scatterebbero diciamo per la per l'industria alla fine del trimestre mancano ancora circa a oltre cinque milioni di dosi
Poi per quello che riguarda la parte la somministrazione la maggior parte di queste dosi oltre l'ottanta per cento è stata somministrata
Ma la somministrazione da un lato non è omogenea su tutto il territorio nazionale perché
Rispetto chessò al completamento del ciclo vaccinale siamo al quattro virgola cinque per cento alla popolazione ma corregge che vanno dal tre cinque della Sardegna al cinque otto della Valle d'Aosta del Friuli Venezia Giulia
E soprattutto siamo molto in ritardo con la vaccinazione degli ultra ottantenni che come sappiamo nella fascia d'età
E ha pagato il prezzo più alto in termini di salute anche di decessi nel corso della pandemia noi oggi abbiamo una copertura con la doppia dose quasi del ventuno per cento degli ottantenni che ricordo sono più di quattro mila quattro milioni e quattrocento mila e del ventisette per cento che sono stati coperti con solo una dose ma ancora una volta con enormi differenze regionale che testimoniano un po'quella ventuno servizi sanitari regionale che noi da anni denuncia si va dal sei virgola due della Sardegna dall'otto virgola cinque alla Toscana
In fondo a questa classifica al quarantuno per cento e la Provincia di Bolzano al trentanove alla provincia di Trento qui Trento quindi una copertura
Molto diverso da regione a regione che inevitabilmente rallenta anche quella che la copertura come diciamo della fascia più fragile inevitabilmente e richiede la necessità voglio dire di andare avanti anche purtroppo con quelle che sono le misure di e mitigazione la pandemia
Voglio ragionare i conti ancora con un'ultima domanda sulle ciniche mi interessa moltissimo anche riff futuro perché abbiamo capito che questa partita anche quando ci arriveranno tutti i vaccini promessi sarà lunga non sarà lunga adesso
Per qualunque anche il prossimo anno molto probabilmente dovremo per questa malattia e siccome diciamo la risposta immunitaria come previsto i duri del dieci anni allora cioè non so comunque incassi uno è un bacino questo mitico per dieci anni di seguito quindi il tema dei vaccini ci sarà intanto che cosa hai pensato quelle visto queste ventinove milioni di dose nello stabilimento di Anagni da una parte e dall'altra se anche tu non pensi
Che bisogna allargare la base produttiva ci sono
Associazione pioni
Ti anche forze politiche che spingono perché si imponga alle case produttrici Da Rin realizzazione dei brevetti per non ripetere l'errore drammatico della del degli antiretrovirali e dell'HIV che per dieci anni diciamo ci son state popolazioni che soffrivo tantissimo perché le case Franco Cerri non mollano i brevetti preti costavano troppo mentre magari per il resto del mondo quella malattia era già curabile cosa pensi su questi
Ma guarda fatto da rispondono alla seconda domanda il problema reale oggi non è tanto la liberalizzazione dei brevetti perché in assenza della cessione del know how e ovviamente ovviamente tutta la tecnologia
A rischia di essere una mera operazione di propaganda peraltro ecco ricordo acquisto ascoltando e moderna di fatto ha liberalizzato i propri brevetti
Già nel mese di ottobre ma di fatto nessuno sta producendo il vaccino moderna perché il vero problema poi il trasferimento dal Mao e la disponibilità di quelle che sono le attrezzature le apparecchiature in grado di potere produrre vaccini e poi successivamente gelati
Quella che è la strategia migliore che dovrebbe anche essere messe in campo anzi bisogna metterle in campo prima in particolare in Europa
E la moltiplicazione dei centri produttivi attraverso quello che si Came carisma o di produzione conto terzi
Ovviamente nei vari Paesi dovrebbero utilizzo sempre il condizionale spuntare idealmente come funghi degli accordi che permettono di produrre Como ovviamente
Quelli che sono gli accordi con l'azienda detentrice del brevetto o del delle quote di di fiale delle quote dei delle quote di vaccino ovviamente tutto questo richiede una riconversione degli impianti che non si può fare nel giro di qualche mese quindi non è una voce ci vuole ci vuole un trasferimento di Crotone era impossibile e comunque se non è il ministro per gli anni che glielo produco deve essere accelerata al più presto perché ovviamente questo ci metterà al sicuro nella nel prossimo futuro quindi intenti diciamo a un orizzonte medio lungo
Quella che può essere diciamo una capacità produttiva però al momento non vedo grandissime diciamo iniziativa anche in tutta Europa cioè stanno spuntando piccole mi si attiva di questo tipo che dovrebbero essere molto più diffuse anzi dovrà iniziare già quando o le aziende erano in fase di approvazione dei vaccini per accelerare anche questo processo
I ventinove milioni di dosi di AstraZeneca
Mi hanno sorpreso moriva Marco purtroppo oggi sono delle dinamiche del tipo commerciale geopolitico su cui evidentemente nessuno di noi può saperne più di tanto quello che poi ci arriva attraverso la notizia evidentemente ci sono tutta una serie di meccanismi che non conosciamo è che condizione evita abilmente la distribuzione di un prodotto che in questo momento a una domanda mondiale è una produzione molto limitata come stiamo ci stiamo rendendo conto nel corso di questi primi mesi di ecco perché così oltre ad allargare la base due la larga della base non si vede la stessa usura Rondella in su questo ha fatto autocritica quello che è venuto a mancare Claudio la previsione che
La base produttiva non sarebbe stata in grado che ripeto non lo sarà mai perché quando abbiamo bisogno di vaccinare tutti nel mondo altrimenti non ci salviamo più quindi anche questa dovrebbe essere l'occasione per lo sviluppo di un'industria
Farmaceutica moderna
Sia in grado di appunto fare il trasferimento tecnologico diverse
Di questo nuovi il cui di cui tu parlavi però diciamo parliamo adesso invece della del di come ci è arrivato questo servizio sanitario nazionale a questo appuntamento imprevisto con la pandemia
E a cominciare da quello che voi arrivati già denunciato
Diversi record degli ultimi anni col col G invece il tema del dei tagli e il dei del definanziamento cioè quello che abbiamo visto improvvisamente nonché l'abbiamo capito subito uno spazio di una settimana già a fine febbraio dell'anno scorso poi con i drammatici mesi di marzo e che il servizio sanitario nazionale di fronte a una domanda così
Enorme indichi improvvisa annaspavamo annaspava perché c'è arrivato con le scarpe rotte a questo appuntamento con quanto sono tutte queste scarpe del servizio sanitario nazionale
Secondo i vostri dati e Riccardo
Di fatto diciamo noi con l'ultimo rapporto Jindal pubblicato sulla sostenibilità al servizio sanitario nazionale nel giugno del due mila diciannove perché per il due mila venti per ovvie ragioni che è saltato
Lascia che il tecnico ci siamo occupati di altro o va be'allora definimmo il Servizio sanitario nazionale con un paziente pluri patologico quindi un paziente che ha diverse patologie che nel Milano ovviamente la sostenibilità
E di queste voglio ricordare quelle che sono le due principali che ci hanno messo diciamo in difficoltà a nella gestione della pandemia la prima quella che tu ricordavi
è di fatto coincide con l'imponente definanziamento che tra tanti risorse investite peraltro ha fatto sì che nel decennio due mila dieci due mila diciannove
Il Servizio sanitario nazionale ha perso circa trentasette miliardi e di questi tabù la maggior parte sono stati scaricati sul personale sanitario con il blocco delle assunzioni
Con ora i blocchi contrattuale con il mancato rinnovo dei contratti con quella che è la blocco della a dell'assunzione della delle borse di studio per gli specializzandi quindi con un capitale umano che si è fortemente indebolito in questo decennio
Ho formalmente il fabbisogno sanitario nazionale quindi quello che viene assegnato dallo Stato alle Regioni è aumentato di otto virgola otto miliardi in questi dieci anni
Ma di fatto questa cifra è è minore di quella che l'inflazione che ha eroso da capitale pubblico nel corso di quegli anni quindi di fatto nel decennio due mila dieci due mila diciannove il servizio sanitario ha lavorato in un sistema possiamo dire iso risorse con gli stessi soldi che di fatto poi hanno indebolito quello che come dicevo principalmente il capitale umano ma anche i posti letto ospedalieri il rinnovo del
Tecnologica e tutto il resto la seconda gravissimo se il si vede nero
Pezzi facili e sulla seconda criticità mentire all'ultima parte ma voglio su gennaio erano segni che si vedevano molto evidenti ancora
Prima del codice anche laddove l'abbiamo raccontata presa diretta c'erano le cosiddette eccellenze del servizio sanitario nazionale si lavorava sul filo del rasoio
Sì lavorava sul filo del rasoio perché di fatto anno dopo anno per sanare quello che era stato il grande buco dalla finanza pubblica che il servizio sanitario ha fatto diciamo fra gli anni due mila quattro due mila sei
Ovviamente poi tutta la ragione non solo quelle in piano di rientro prevalentemente al Centro Sud sono stata sottoposto voglio dire ha una distribuzione di risorse minori e quindi anche chi aveva un servizio sanitario particolarmente efficace ed efficiente si è trovato in grosse difficoltà soprattutto per quelle che sono state diciamo le imposizione sulla riduzione del personale che di fatto rappresenta un po'il motore trainante di quello che il servizio sanitario che di fatto come sappiamo si è trovato in grandissima difficoltà ecco perché a Renzi di organico o nella gestione della pandemia
Seconda criticità
La seconda grande criticità è quella che hanno a me piace definire un clima non particolarmente salubre contribuisce a generare iniquità dalmate diseguaglianza dall'altro che è quello che e dovrebbe essere una leale rapporto di collaborazione tra governo e regioni ma sappiamo che in Italia la sanità in materia di legislazione concorrente secondo l'articolo centodiciassette ci sono alcuni compiti dello Stato che sono quelli che definire i livelli essenziali di assistenza ce le prestazioni che devono essere erogate o gratuitamente o dietro pagamento del ticket e poi tutta la partita della gestione organizzazione spetta alle Regioni
Questo clima ovviamente non è un clima Central salubre soprattutto quando si tratta di distribuzione di risorse come abbiamo visto è stato particolarmente critico nella gestione la pandemia in particolare nell'assunzione di responsabilità perché quando poi c'è una legislazione concorrente
C'è una sorta di area grigia che per certi versi e finisce per essere un po'o Lare dello scarica barile cioè responsabilità che alla fine non sono né dello Stato né della Regione però qualcosa deve prendere perché questo conflitto istituzionale tra poli che pure negli anni sono state sempre più indeboliti
Alla fine si è scaricato a valle su chi su quelle che sono le fasce più deboli della popolazione dal punto di vista sociale ed economico che hanno pagato per il prezzo più caro quindi mobilità sanitaria
Quindi rinuncia alla cui alle cure quindi tutte quelle che sono state un po'o le perdite progressive di pezzi di un sistema che deve tutelare la salute della degli italiani secondo quello che un principio fondante della nostra Costituzione
Bene ci siamo sentiti a maggio per le interviste due di detto una cosa forte in quel momento di predetto che lo Stato avrebbe potuto fare appello alla diciamo al per il per le questioni di salute pubblica e prendersi meriti riprendersi in mano un po'di quelle materia che invece sono oggetto di contrattazione con le regioni vero c'è stato un momento simili
Di fatto il fosfato può esercitare in situazioni straordinarie questo locale dall'articolo centoventi della Costituzione ma anche quello che la la punto q credo sia della comma due dell'articolo centodiciassette
E parla di profilassi internazionale cioè dove lo Stato o avoca a sé quelli che sono i poteri sostitutivi nei confronti delle regioni è ovvio che durante il governo conta questo di fatto non era possibile tarda
La debolezza della del Governo rispetto a quello che era un po'o il potere delle Regioni adesso se dovesse esserci necessità con un Governo quasi di unità nazionale a parte una cosa politica se dovesse esserci necessità credo che ci siano diciamo tutte le condizioni anche politiche per poterlo fare
Però lì questa è una questione che appare a prescindere dal corvidi ci angustia moltissimo hanno i no avvocato è stata oggetto naturalmente di nuovissimi reportage cioè vedere come esiste un'Italia di come se questo Paese fosse fatto di tanti Paesi addirittura una volta contammo che ci sono diversi di livelli di aspettativa di vita seconda la seconda della regione in cui in cui nasci proprio perché gli i servizi essenziali assistenza non sono gli stessi
è possibile continuare così con ventuno servizi sanitari
Regionali diversi che cosa bisognerebbe fare il secondo le vostre analisi convinzioni visto che il titolo quinto rustico abrogare
Perché ormai sta dentro la Costituzione
Ma guarda Riccardo il problema fondamentale che quello che è mancato nel corso di questi anni è un maggiore forza da parte dello Stato del Governo del ministro della salute di tutti gli organismi vigilanti che stanno intorno
Maggiori capacità di indirizzo verifica perché lì immaginare di tornare a una sanità gestita dallo Stato è sostanzialmente impossibile al di là del fatto che bisognerebbe fare un nuovo referendum a cui peraltro anche l'italiano del tono nella nel due mila sedici
Però gli strumenti tecnici per aumentare la capacità di indirizzo e verifica dello stato sulla regione ci sono in particolare legando quelle che sono le performances
A di di ciascuna Regione ai criteri di riparto ecco o permettimi di utilizzare un termine diciamo o che copre essere comprensibile anche per un addetto ai lavori con un meccanismo un po'di tipo buono somalo su di quello delle assicurazioni cioè certo è che dello Stato ti do o una certa quantità di risorse però se tu ragione d'essere solo se le streghe non li utilizza in maniera adeguata a questi streghe coi delle Vallette su quelli che sono Hitler e su quelli che sono in cui cittadina incrementando quella che l'addizionale regionale IRPEF perché poi alla fine succede così che le regioni vanno male vanno sempre peggio poteva nel piano di rientro alla fine sono sempre i cittadini a pagare ma pagano alla fine quando il servizio sanitario regionale ha dato il peggio di sé
Allora siccome in questo momento una circolare una situazione dove da qualunque lato guardiamo la cartina dell'Italia prima potrò fare che sovente cartina dell'Italia diverso dove una parla degli adempimenti sulle avete senza assistenza
Una sugli stili di vita una sugli esiti di salute una sul consumo di farmaci l'altra sulle liste d'attesa l'altra sulla mobilità sanitaria e un'altra ancora sui ticket
Un'altra sul programma nazionale Citerna vedremo Centre delle performances diverse da regione a regione con una prende sicuramente diciamo come Marco indicatori a mette diciamo il Nord sempre sopra il Sud rispetto a quelle che sono le performances ma con grandi differenze
Anche all'interno o delle singole regioni tra nord e sud e soprattutto anche differenze interregionale perché ma spesso parliamo delle differenze fra nord e sud
Ma non può parliamo non vediamo le diseguaglianze nell'accesso ai servizi che ci sono per esempio tra aree metropolitane
E avere un'altra recente ricorrente cioè la qualità dell'assistenza oggi non la possiamo misurare con le eccellenze ma dobbiamo isolare con una uniforme qualità dell'assistenza
E l'uniformazione segreta a tutta la popolazione perché il diritto alla salute significa questo non significa potere godere di un servizio straordinario andando dalla Calabria alla Lombardia o piuttosto che dalla Sicilia all'Emilia Romagna organizzino della condanna di Rudy è un paesino di montagna alla alla città no che tra l'altro sarebbe essendo di religione ecco
Bravo tratto sai che questo è uno degli indicatori più importanti che motiva lo spopolamento delle aree interne sono la mobilità e l'accesso alla salute
Poi affronteremo adesso tra poco qualcosa che accomuna in negativo un po'tutti i servizi sanitari regionali anche quelli considerati qui eccellente anche quelli
Del Centro-Nord però vorrei che lui facesse una sottolineatura riguardo al rapporto pubblico-privato ecco come l'hai visto in questa pandemia e come non leggevate Gianni baffi report prima che scoppiasse il Codice
Ma guarda da questo punto di vista due giorni fa che hanno totale autonomia nel gestire il rapporto pubblico-privato che in un'ottica ma ideale dovrebbe far sì che il privato interviene dopo il pubblico non arriva quindi a quelle risorse che ogni Stato lo Stato distribuisce alle regioni attraverso meccanismo cosiddetto della quota capitaria che sotto diciamo di parametro che utilizza la popolazione residente pesata per età e per sesso o poi ciascuna Regione stabilisce qual è il modello organizzativo su cui poggiare e ci sono regioni dove il privato accreditato che viene pagato ovviamente con i soldi pubblici
Ma è presente in misura residuale sono peggiorano invece questo privato accreditato ha una presenza importante
Evidente che il privato accreditato a una Obiettivo diciamo o in parte convergente con quello del servizio sanitario nazionale ma anche gli obiettivi di fare dei profitti quindi quando questo bilanciamento Repubblica privato non è più adeguato
è ovvio che si verificano diciamo del a della dei risultati non ottimale in termini di performance sanitarie perché è chiaro che se da un lato una a potenziale delle strutture sanitarie private con dei grandi centri d'eccellenza bis favorisce per esempio alla mobilità sanitaria da altre regioni
Trattenersi poi io indeboliscono perché di fatto il salvadanaio sempre quello il mio servizio sanitario territoriale poi non riscaldare a altre risposte che invece sermone ENI cittadine residenti quindi è un meccanismo molto delicato che quando viene diciamo o enfatizzato rischia poi di peggiorare quella che la qualità dell'assistenza
Con un effetto anche di doppiaggio della domanda no perché voi su questo Guéret descritto delle pagine importanti
Cioè attorno al servizio sanitario nazionale proprio per la sua capacità di essere creduto universale e per i grandi investimenti che magari anche le strutture private hanno fatto delle grandi operazioni di eccellenza eccetera è nato una sorta di appunto di doping della domanda no che questo pesa sui conti del servizio sanitario nazionale cioè diciamo se la l'articolo della Costituzione rimanda alla tutela della salute pubblica poi ne parleremo a lungo di questo perché spesso mi son fatto l'idea che vorrei confrontarmi con contenesse un tecnico della della materia e poi c'è un sacco di cose che ci guardano attorno sul quale quando facciamo spesa pubblica ma che magari sono spese mediche non necessaria no
Ma guarda quello che è successo peraltro non solo locale ma un po'in tutto il mondo ma riparato dico perché non dobbiamo dimenticare che a tutti i cittadini sono siamo azionista di maggioranza del servizio sanitario nazionale che viene pagato con le nostre imposta di fatto diciamo o c'è una sorta di noncuranza della tutela di questo patrimonio prezioso di questo prezioso patrimonio comune
E che di fatto da un lato cittadine paziente ripongono aspettative irrealistiche se ci pensi nei confronti di quella che è una medicina niente che dove c'è anche una sanità infallibile cioè spesso si la posso servizio sanitario come se potesse risolvere tutta una serie di problemi che in realtà la scienza medica non è riuscito ad affrontare a e in questo condizionano anche quello che dicevi tu cioè la domanda di servizi e prestazioni anche prestazioni che non servono quindi che sono inefficaci
E sono inappropriato addirittura sono dannose evidenziamo menta questa domanda solo perché a si sono diventate delle aspettative realistiche cioè il cittadino vorrebbe tutto e subito anche se in quel momento non serve
Però quando poi gli chiede di cambiare gli stili di vita che sono inadeguati e che quindi ovviamente deve intervenire su quello che fu proprio comportamento individuale c'è una riluttanza che praticamente proporzionale sono maggiore rispetto a quella che è la domanda in appropriata di servizi e prestazioni
E questo purtroppo fa sì che ci siano degli sprechi che sono conseguente a quello che gli inglesi chiamano Lovari uso cioè l'eccesso di utilizzo
Di servizi e prestazioni sanitarie partendo da farmaci test diagnostici tutta una serie di cercate che vengono fatte di Rutelli anche alcuni interventi chirurgici a scopo preventivo
E di fatto non migliorano gli esiti di salute consumano denaro pubblico a volte determinò anche degli esiti che quel giorno in conseguenza di effetti collaterali quella che è la salute delle persone
E questo è l'idea leghista Cota gli sprechi
E grande questa dell'opera in sé è stata stimata intorno ai dieci miliardi l'anno che tiene conto ovviamente di tutti e credo che sono ricoveri farmaci ai servizi e prestazioni altro che no potrebbero non essere utilizzate invece investiti in quelli che sono servizi e prestazioni efficaci ma invece sotto utilizzate quali per esempio tanti servizi di prevenzione pensiamo agli screening oncologici piuttosto che alle vaccinazioni
Piuttosto che a tutti gli interventi sugli stili di vita che non solo sono non sono sempre dedica dettate ma sono anche voglio dire
Tutte quelle condizioni che possono permettere alle persone quelle di migliorare il proprio stile di vita che è un capitolo come sappiamo quello della prevenzione largamente sotto finanziato perché della grande torta del fabbisogno sanitario nazionale la prevenzione prende poco meno del cinque o poco più del cinque per cento mentre il resto se lo dividono l'assistenza ospedaliera e quella territoriale non siamo un Paese che investe pochissimo in prevenzione
Ma ecco e questo ce lo siamo purtroppo l'abbiamo visto con le nostre valevano abbiamo con comincia a raccontare i morti a febbraio a marzo
Quando abbiamo capito perché ce l'hanno detto i medici corretto di scienziati perché l'abbiamo visto con i nostri occhi che quello che è venuto meno nel contrasto alla pandemia e con e continua a venire meno al capo ancora oggi coi ne parliamo e proprio l'attività i famosi dipartimenti di prevenzione
Ma io vorrei fare un focus contese su questo prima diciamo molto plastico concreto per definire insieme a te
Le mancanze che cosa ha comportato diciamo questo fatto
Che siamo riusciti a intercettare una volta compreso no perché ha avuto comprensibile non sapevamo niente e nessuno sospettava che eccetera eccetera ma adesso è passato un anno
Appena aumento di casi di contagio saltano tutte le le pratiche diciamo di
Di tracciamento non c'abbiamo le persone
Per fare i tamponi non c'abbiamo le persone dipartimenti correzione per fare ricerche epidemiologiche non c'abbiamo le strutture territoriali che possono seguire
Giorno dopo giorno le persone che sono a mala da casa magari non gravi l'abbiamo vista se guaio marzo masse riveduto anche durante la seconda ondata purtroppo si sta anche rivedendo durante la terza ondata e alla fine quando uno si sente male finisce in ospedale è lì
La diciamo l'ospedalizzazione del virus è stato il vero disastro di questa diciamo di questo contrasto alla pandemia e ha provocato decine di migliaia di morti che forse si poteva evitare
Ma guarda recato il problema reale è quello che noi abbiamo un sistema perfetto di assistenza territoriale nel piace chiamare poco traditore più fra i marker cure primarie che e molto frammentate disomogeneo una frammentazione che non è solo di tipo strutturale perché all'interno del territorio non ci sono solo i medici di medicina già impegnati ma ci sono dipartimenti di prevenzione ci sono i sistemi di cure intermedie servizi riabilitazione l'RSA
A all'assistenza domiciliare c'è tutta una serie di servizi che non sono adeguatamente integrati tra loro
E non funzionando bene in maniera ordinaria figuriamoci se possono poi dare il meglio di sé in condizioni straordinarie nell'affrontare una pandemia rispetto al soccorso dipartimenti di prevenzione superata quella che è stata la prima ondata che abbiamo gestito ecco possiamo dire in maniera molto serena prevalente né anzi esclusivamente come lo Damone comma
Il grande sacrificio che hanno fatto nell'ospedale i nostri nemici nostri tenere tutti gli operatori sanitari che ringrazio personalmente in occasione di questa a di questo evento bivio di oggi poi quando è arrivato diciamo emerge in tutta la sua bellezza il sistema territoriale condono in estate erano arrivati a un numero di casi settimanali che era veramente irrisorio
Io ricordo l'ultima settimana di luglio avevamo mille quattrocento nuovi casi settimanali per intenderci duecento al giorno
Ma quando poi a settembre poi ci fu diciamo il caso delle discoteche il rientro nelle città quando quei casi cominciarono ad aumentare rapidamente quindi comincia a salire la seconda ondata
Il tracciamento sostanzialmente è stato abbandonato già dai primi di ottobre perché proprio quel Dipartimento di prevenzione che dovevano occuparsi di tracciare casi superati i cento mila case attualmente positivi tenendo conto che ogni caso vada cinque a dieci contatti il tracciamento anche perché la latte immondi ricordiamoci che di fatto non è è fallita clamorosamente non è stato più possibile effettuarlo
Quindi nella seconda ondata ma siamo arrivati a ottocentosei mila case attualmente positivi abbandonando completamente quello per il tracciamento e da allora andiamo avanti con un sistema di stop and go il sistema delle quote della regione a colori che non fa altro che litigare cioè tenere più bassa possibile la curva per fare sì che gli ospedali si rientra il meno possibile
Ma senza arrivare a quei numeri sotto cento mila casi positivi che ci permetterebbero di riprendere il tracciamento perché oggi manualmente noi oggi con le risorse che abbiamo i dipartimenti di prevenzione possiamo fare quello
Anche perché tra l'altro che aggiungono etica che oggi molti di quelli che stavano dipartimenti di prevenzione a fare il tracciamento e tampone
Sono passate a fare vaccinazioni quindi se il concerto gli ha rappresentato dal personale è evidente che cambiano le priorità ma alesaggio dal fatto sempre dei delle persone
Però ecco le varie ricostruzioni interessante quella dell'Estate no con i numeri che mano mano crescevano se avessimo avuto un sistema capace diciamo di cacciare subito mano mano che aumentavano sicuramente Sanremo vilipeso la reputazione era
è proprio così i paesi che hanno scelto la strategia zero colui che non ha non sono rappresentate non solo dalla Cina ma anche da Paesi abbiamo visto come la Nuova Zelanda abbiamo tutti seguito l'American carte piuttosto che l'Australia ma anche ma un conto è la Corea cioè diversi paesano scelto che l'obiettivo non doveva essere quello di tenere gli ospedali diciamo il più il il più leggeri possibile obiettivo che abbiamo perseguito di fatto in tutti i Paesi europei
L'obiettivo era quello di non fare circolare il virus è chiaro che per fare questo ci vuole una grande preparazione del sistema ma non solo sanitario anche nel sistema in generale dei trasporti della scuola della reazione degli ambienti quindi tutta una serie investimenti che purtroppo non sono stati fatti in Italia ma in nessuno dei Paesi europei
E che ne era di fatto come stiamo andando avanti stiamo andando avanti con un obiettivo macro quello di fare in modo che gli ospedali siano diciamo il meno sovraccarico sovraccariche possibile che questo ospedale erano poi affrontare anche l'assistenza di pazienti non covi dei che come sappiamo vengono poi rimandata le cure vengono rinviati gli interventi chirurgici non urgenti e cioè quando il sistema ospedaliero vai stress si dice quando c'è per l'occupazione che saranno oltre il trenta per le terapie intensive oltre il quaranta per il reparto di degenza ordinaria si verifica quella che si chiama la cannibalizzazione dei posti letto non come deve quindi fatto il come dire impatta su tutto quello che e l'ambiente ospedaliero sottraendo risorse tecnologico umana di posti letto di personale all'assistenza di altre patologie se la strada scelta è stata questa è evidente che anche uno più grande rigoroso come io stesso ne spesso abbiamo invocato inizio d'anno
Poteva essere potrebbe essere diciamo una soluzione di breve periodo perché il sistema sanitario e non non è preparato per gestire una strategia come bizzarri tale
Ricordiamo pure che l'aumento dei nomi del numero delle persone relativo a vivere deve intensive conduce anche più morti cioè più voti in più
Della di quelli che sarebbero dovuto bordo quindi morire c'è una bellissima indagine di cui abbiamo parlato a questa diretta che mettendo a confronto un centinaio di terapie intensive
Del nostro Paese ha scoperto le percentuali di le di di morte altissima in alcune ideali ed alcune molto molto basse sempre legata alla variabile del numero delle persone perché chiaramente la Terapia intensiva una chiesa
Una cattedrale Azzi che richiede tantissima attenzione richiede molte persone per ogni singolo ricoverato se tu fai scoppiare di numeri e anche l'assistenza scoppiano allora proprio questo riferimento che hai fatto tu alle malattie non corvidi mi fa pensare
Che quando usciremo da questa crisi spero non che non passi troppo tempo comunque il servizio che credo quando voi riuscite a fare il prossimo prego Gimme dovete aggiungere un capitolo
Tempo perduto liste d'attesa moltiplicate morti in più che ci sono stati nelle altre malattie e insomma l'impressione che ho io e quando riusciremo riusciremo un po'con le ossa spezzate cioè due gol operare un sacco di tempo che di diciamo di prestazioni professionali per raggiungere anche tutte quelle malattie che non abbiamo che stiamo trascurando in questo periodo
Ma guarda questo assolutamente vero Riccardo ma chi glielo dico io siccome non lo sappiamo e questo credo che non lo sappia nessuno dico quando tutto questo finirà sarà diciamo una fine graduale a e in questo frattempo stanno emergendo anche tutta una serie di situazioni no nuove pensiamo per esempio al disagio psicologico del giovane a tutto il resto
Non è escluso anzi è ragionevolmente certo che a la pandemia voglio generale dei nuovi bisogni di salute che una riorganizzazione del servizio sanitario nell'era post covered dovrebbe cominciare a prevedere sin da ora stia anche rispetto a quelli che sono gli investimenti
E sono previste anche dal PM le chitarre cori Fund per quello che riguarda la sanità
Perché dobbiamo immaginare che comunque dopo un anno dopo due anni e corno e speriamo che duri il meno possibile ma già si cominciano a vedere gli assetti soprattutto i bancari in alcune categorie oltre che del ritardo di quelle che sono le cure che come giustamente di servitù
Devono essere riprese dello ma bisogna recuperare anche aumentando l'offerta di servizi e prestazioni che in questo momento peraltro continua a essere limitata dal fatto che abbiamo nuovamente l'ospedale terapie intensive piene
Ma bisogna cominciare a pensare anche quelli che saranno i nuovi bisogni di salute man mano che la fame mi andrà avanti perché questo è un aspetto che soprattutto per quello che riguarda la fascia del giovane inizia a preoccupare un po'guardando alcune statistiche guardano anche alcuni studi che stanno uscendo a livello internazionale
Beh c'è tutta la questione del tosco idolo dello codifiche incredibile Delon completamente inedite c'è una persona su dieci continua disturbi anche gravi c'è il tema della riabilitazione
Ci sarà il tema di lettere incanto adesso vedi con quanti sforzi siano facendo permettere
Con le poche dosi che abbiamo quando quando arriveranno di più vedremo tutta la macchina al lavoro per fare questa vaccinazione di massa
Ma anche bisogna tenere in piedi i Piani vaccinali di massa che non riguardano come l'influenza sono una categoria di persone manco una volta decine di milioni di italiani che tenendo in piedi per sempre no
Assolutamente infatti noi crediamo che al di là di quelle che saranno le risorse cioè di come saranno investite le risorse del colore Fund per la sanità su cui magari col spendiamo qualche parola dopo
Il vero grosso problema è quanto denaro pubblico lo Stato intenzionata a mettere per fare un vero rilancio di quello che è il capitale umano del servizio sanitario nazionale
Cioè quanti medici intendiamo assumere quante borse di studio per gli specializzandi intendiamo mettere in campo quanti infermieri intendiamo assumere tenendo conto che nei prossimi anni con l'invecchiamento della popolazione avremo bisogno sempre di più infermieri e sempre meno medici
E che questi infermieri e noi oggi ce l'abbiamo un rapporto tra i più bassi della tra i Paesi OCSE rispetto a quello che il numero di medici che abbiamo disponibile cioè noi possiamo costruire la la possiamo investire sull'assetto territoriale sulla telemedicina cioè su tutta quella che la tecnologia gli spazi e le strutture
Ma se parallelamente non investiamo con la spesa corrente sul capitale umano rischiamo di creare delle scatole o dei sistemi diciamo tecnologici che poi non hanno le persone che le fanno funzionare quindi e allora costose è sia il momento per fare un serio ragionamento su quello che il fabbisogno di di personale del servizio sanitario nazionale tenendo conto anche di un aspetto non prima di una criticità non piccola noi siamo tra i Paesi che pagano meno i medici e gli infermieri quindi se aumentiamo le borse di specializzazione e poi i giovani si laureano
E si specializzano rischiamo di perderli rischiamo di avere investito o centinaia di milioni di euro per la loro formazione e poi vanno a lavorare in Paesi ovviamente dove sono meglio retribuiti quindi una seria riflessione su quello che il rilancio del capitale umano del servizio sanitario nazionale
Credo che debba essere una delle priorità di questo governo e di quelle che verranno perché ripeto
Un posto letto in terapia intensiva lo puoi praticamente espandere
Facendo una gara d'appalto anche Como allo Stato sulle emergenze quindi averlo in poco tempo per formare una lista di stagione non cinque anni più quelle diciamo richieste per la laurea quindi attenzione perché il capitale umano non si ricostruisce così velocemente come sembra e così come per l'oggi e per le tecnologie piuttosto che per le strutture
Ecco proprio questo diciamo e quello che penso io
Cioè quello che avveniva angoscia in questo momento che noi tutti pensiamo che dobbiamo fare tutti uno sforzo enorme lo devi fare il servizio sanitario nazionale che prima o poi usciremo da questa situazione con degli sforzi emergenziale mentre io proprio perché ho letto e abbiamo letto la fragilità del servizio sanitario nazionale prima
Del Comité e ancora di più messa in evidenza
Da questa terribile battaglia li stiamo facendo da qui da un anno mi rendo conto che queste cose vanno fatte ora che non c'è un dopo ecco non c'è il momento dell'emergenza e poi dopo ci pensiamo alla riforma del servizio sanitario nazionale
Dovremmo avere la forza di dire questa è l'occasione buona questi sono le risorse queste solo ridisegnare le priorità
Nel servizio sanitario nazionale adempiere al l'obbligo costituzionale da tutelare la salute pubblica
E cominciare a a a vederli concretamente questi ragionamenti che mi stai facendo tu
E quindi quante persone vogliamo assumere in quanto tempo riusciremo a farle Cosar mettiamo in campo per costruire una medicina del territorio le case Nella Salute dappertutto i centri di riabilitazione
E così via no e cosa facciamo perimetrali cento dell'azione politica la salute pubblica quindi gli stili di vita
Perché poi di questo si tratta diciamo dei dei prossimi anni il Servizio sanitario nazionale già diciamo era largamente messo in crisi dal crollo demografico del Paese con tutele voi malattia degli anziani con combinato disposto che le persone
Campano di più e e già erano aumentate le prestazioni immaginiamo
E è già in cui è già così non si faceva nulla adesso se non si fa nulla io credo che rischiamo di trovarci un servizio sanitario nazionale all'indomani di una pandemia ancora più debole e fosse si
Non dico di recuperarli che andava Q qui rischi di cui abbiamo parlato tante volte sentirvi stenderlo
Ma a è proprio così Riccardo perché noi oggi diciamo discutiamo molto dico anche ai dibattiti politici parlano molto anche di questa compagno di denaro che arrivano dall'Europa che peraltro per la saletta voglio dire
è una cifra importante ma nettamente inferiore a quello che ci si immaginava sono poco meno di venti miliardi però il vero problema la domanda da porsi è
Qual è l'obiettivo di questo piano nazionale di resistenza presidenza ecco io parlo ovviamente per scusami scusi meraviglioso Guarnieri ricordiamo tutti che sono venti miliardi una tantum non è che la manovra finanziaria ogni anno centoventi miliardi che deve utilizzare risanare le impennate
Sono venti minando l'abbandono di cui praticamente due terzi dobbiamo restituirle quindi comunque sono debiti per le future generazione quindi dobbiamo anche decidere che servizio sanitario vogliamo lasciarla future generazione però il problema fondamentale ti dicevo è dobbiamo portare soldi a casa dobbiamo mettere le pezze al servizio sanitario nazionale oppure dobbiamo porre le basi per rilanciarlo
Perché se la risposta della tre e qui e io mi auguro che sia questa bisogna cominciare a pensare quali sono le riforme necessarie per rilanciare il Servizio sanitario nazionale perché l'arrivo di venti miliardi dico che poi saranno destinate specifici progetti ecco nella versione attuale
Si parla poco di questa territorializzazione all'assistenza domiciliare esazione come l'ha chiamata visto speranza di riportare assistenza a casa delle persone grazie anche all'uso delle tecnologie i da tutta una serie di investimenti tecnologici però o se l'impianto normativo istituzionale l'impianto di per l'apporto in ospedale territorio o la spesa Pera corrente per il personale rimane quella attuale
è ovvio e visto quelle che noi crediamo tutta una serie infrastrutture che però poi non hanno diciamo tutto una serie diciamo di meccanismi che permettono di funzionare al meglio cioè una migliore integrazione di quello che il sistema sanitario il sistema sociale cioè noi oggi abbiamo un servizio sanitario che paga attraverso il danno al pubblico le prestazioni
Poi però tutta la parte sociale viene gestita prevalentemente con quelli che sono i vari assegna di parità di accompagnamento altro ma la domanda è come facciamo a sapere quando per il malato di Alzheimer o per quello o condensa finisce il bisogno sanitario e comincia quello sociale cioè noi abbiamo tutta una serie di criticità che ci portiamo dietro da anni io ricordo che l'ultima riforma
Serie A del servizio sanitario nazionale cedendo di Terranova è quella del bene mille novecentonovantanove meglio nota come
Riforma Bindi sono passati ventidue anni ecco io credo che questo sia il momento dove finalmente al servizio sanitario nazionale è tornato un po'al centro dall'agenda politica
Abbiamo capito tutti qual è il valore stanno arrivando due sonde dall'Europa
Ma se non mettiamo in campo delle riforme che devono essere distratti più coraggiose di rottura noi rischiamo che questi soldi serviranno solo per fare un costoso listing di quello che un sistema che come ci siamo detti fa un po'acqua da tutte le parti
Ecco tu hai parlato di questa assistenza del socio sanitaria non credi che
Fosse occuparsi della tutela della salute pubblica non possiamo lasciarlo su subagente del servizio sanitario nazionale ma che dovremmo spostare quote importanti anche di risorse pubbliche
Appunto socio sanitarie diventi chiedo dobbiamo un po'ad aiutare tutti noi Comuni e Regioni
Lo Stato
Ma il problema è che non è in questo momento finanziamo la maggior parte dell'assistenza socio sanitaria come diceva attraverso quelli che sono otto i canadesi sì che per carità sente danaro pubblico ma ovviamente segue delle altre regole ma che c'è poi una grossissima quota dell'assistenza socio sanitaria della non termica e quindi è giusto per intenderci l'assistenza a lungo termine degli anziani delle persone fragile
E viene scaricata direttamente sui cittadini e che non viene contata in quella che è la famosa spesa al popolo che ti quindi quella che il cittadino escono in tasca è un'altra fetta importante che serve per pagare le badanti che sarà pagare le rette
Nell'istituto il residenziale e semiresidenziale e che i cittadini pagano di tasca propria cioè se noi non ragioniamo in un'ottica di servizio socio sanitario nazionale dove i bisogni sociali devono essere strettamente integrati con quelli sanitari
E anche le linee di finanziamento non possono essere sganciate a secondo di quelle che sono ovviamente chi li gestisce
A livello centrale evidente che non avremo diciamo una duplicazione risorse anche una generazione di sprechi perché noi oggi non sappiamo qual è il ritorno in termini di salute e di benessere
Per tutti gli anziani che percepiscono l'assegno di invalidità piuttosto che qualunque altra forma di sussidio da parte dell'INPS perché di fatto ne sappiamo che gli stiamo dando sostengono sempre sullo stagno serve per la loro salute
Non serve peraltro questo non lo sa nessuno
è evidente che invece l'unico servizio sanitario riusciamo a capire un po'misurare quali sono gli effetti del danaro pubblico investito attraverso il fabbisogno sanitario nazionale ma questo richiede delle grandi riforme politiche quindi ci vuole una grande riforma di rottura per riorganizzare un servizio sanitario che tenga conto anche dei bisogni e dei finanziamenti di tutti quelli che sono
Gli aspetti dell'assistenza furiosamente
Senti unico vogliamo ad eliminare questo questa piattaforma di riforme no che tutti noi pensiamo vada messa in campo subito a delineare la intanto un po'più concretamente dove interveniste voi
Per riformare il servizio sanitario nazionale e quante risorse aggiuntive continuative non intendo un'una tantum del e colori Fund seguirebbero
Ridare fiato a questo servizio sanitario nazionale appunto che adesso ci racconterà ai come lo ripensi arresti
Ma guarda sicuramente quello che la politica deve decidere intanto se lo vuole realmente mettere al centro perché abbondanti finanziamenti che stanno arrivando in questo periodo emergenziale è chiaro che sono qualcosa di straordinario diciamo oggi abbiamo visto negli ultimi dieci anni passati euro sono arrivate praticamente in poco più di un anno quindi la prima cosa che bisogna che la politica deve decidere quella di rilanciare il finanziamento pubblico per la sanità in maniera consistente e stabilità rendo conto di tutte quella che il reale bisogno di salute della popolazione attenzione non la domanda perché la domanda come ci siamo detti potrebbe essere coinvolto dall'altra polizia
E poi deve dopata e ci potrebbe essere anche una domanda non espressa da parte di alcune fasce della popolazione e poi è ovvio che noi abbiamo visto in Italia tante situazioni che Bove la salute non è mai stata messa al centro e tutte le decisioni politiche
Che non sono solo quelle sanitarie ma sono anche dell'ambientali quelle industriali quelle sociali quelle economiche quelle fiscali cioè noi non possiamo permetterci di avviare in virtù di quello dello sviluppo industriale del Paese delle situazioni che poi finiscono per generare diciamo o un anno importante è la salute il concetto di del del fino al policy significa proprio questo
Cioè e prima di avviare qualunque tipo di a di riforma industriale o di altro ambientale della frattura bisogna capire qual è il reale impatto sulla salute
E poi la terza grande riforma è quella di cui parlavamo cioè come facciamo
A Costituzione invariata ad aumentare quello che in la capacità di indirizzo e verifica dello Stato sulle regioni cioè hanno essendo uno Stato più forte sano delle regioni forti in quella che è la loro capacità di organizzare servizi sanitari
Regionali ma non possiamo permetterci delle diseguaglianze quindi ci vuole qualcuno che dall'alto quindi governo lo stato il ministero tutti gli enti che potenze non quello che il Colo-Colo io ricordo che ci sono stati anni in cui il ministro alla Salute era scomparso cioè di fatto le Regioni lavoravano in totale autonomia e c'erano solo un suo sottosegretario alla Sanità quando il ministero o nel due mila e quattro praticamente era stato abolito ecco se non abbiamo un ministero forte della dal punto di vista delle linee di indirizzo e verifiche delle regioni forti dal punto di vista organizzativo
è molto difficile che riusciremo organizza a a utilizzare adeguatamente anche i soldi alle comuni Fabio di cui peraltro oggi non sappiamo nemmeno quali sono i criteri di riparto
E il presidente Bragni era parlato diciamo di ridurre le diseguaglianze a ci sono dei presenti in Regione che immaginano che la ripartizione avverrà con gli stessi criteri del fabbisogno sanitario nazionale cioè per quota capitaria ecco queste sono decisioni che la politica dovrebbe prendere al più presto perché è chiaro che si tratta di un processo di ricostruzione che richiederà
Quattro cinque anni e che ovviamente richiede la riforma importante anche dal punto di vista strutturale
Ma perché i sistemi di controllo odierni non sono sufficienti Puricella chiamiamo resi conto almeno i LEA pure no
Ma il sistema della Lila lega negli anni è diventato permettimi diciamo di utilizzare questo termine uno sotto diciamo di politica l'agreement fra Governo Regione cioè nel senso che fammi fare anche un paragone scolastico e come se le Regioni ogni anno gli esami di maturità portassero le stesse materie e gli facessero sempre le stesse domande quindi la griglia negli anni si è appiattita quindi regione hanno imparato diciamo a seguire quegli indicatori che peraltro sono trentatré trentaquattro quindi non non fotografano tutta quella che diciamo la qualità dell'aria performance dell'assistenza sanitaria
Te ne indico una per tutte nella griglia Lea non esista il parametro diciamo delle liste d'attesa che sappiamo invece essere uno dei problemi principali e quindi è ora che le che negli anni si è appiattita e ha perso anche questa capacità
Di verifica da parte delle regioni soldati da parte dello Stato sulle regioni adesso dal due mila venti
Dovrebbe entrare diciamo dico dico dovrebbero perché potrei dire sarebbe dovuto entrare perché purtroppo non abbiamo notizia in merito visto la pandemia iniziata praticamente nessuno ne vende uno così strana che si chiama nuovo sistema di garanzia
E molto più analitico prevede settantotto indicatori ma che dovrebbe diciamo essere implementato con modalità come ti dicevo e fanno sì che ci sia la possibile ritoccare anche il portafoglio delle regioni quando si comportano male ce la dobbiamo mangiare che ci sia un padre che ha ventuno figli
Che ogni anno distribuisce questa paghetta ma questa paghetta deve socializzare in maniera adeguata perché al tenente devono intervenire i meccanismi diciamo di bastone e carota diciamo in relazione a quelli che sono le performance regionale ce ne paradossalmente le regioni che erano le cosiddette extra LEA cioè quelli che vanno molto meglio della media nazionale non ricevono nessun beneficio da parte dello Stato perché di fatto ci mettono del proprio invece spreca continua a essere foraggiato con le stesse modalità senza che ci sia alcun meccanismo malus diciamo di penalizzazione se non poi dopo grandi andare in piano di rientro eh ovviamente incrementare quello che l'imposta tradizionale regionalizzazione dei cittadini ecco
Tutti questi meccanismi a mio avviso dovrebbero essere visti in un'ottica di sistema perché
A invarianza di costituzione gli strumenti tecnici per migliorare le capacità di interdizione verifica dello Stato su una Regione ci sono però bisogna volerlo
Senta l'ultima domanda è che voglio fare Nino un po'più generale rete cosa ha insegnato questo
Questa pandemia questo come virus no annui tutti intanto ha insinuato se posso dire
Abbiamo preso coscienza che esistono i virus doc la maggioranza di Santa Cesarea che esistevano però non ne conosciamo il funzionamento pensavamo che quelle cose succedevano in Paesi molto popolosi che avevano regole igieniche diverse dal nuovo in fondo anche la fatica con cui le classi dirigenti anche l'opinione pubblica ha accettato a fine febbraio dell'anno scorso il fatto di di finissima pandemia tutta legata a questa distanza mentale no pensavo che le frontiere cioè libero difeso ma oggi abbiamo il coronavirus
Sappiamo che parleremo la prossima puntata di Presadiretta che imitativa fortissima l'aviaria la febbre suina ritornata negli allevamenti di suini
E insomma ci dobbiamo anche attrezzare a una lunga non dico convivenza ma battaglia fosse endemica con questo un virus che tra l'altro mutare e quindi acquisisce altre forme invita diciamo la scienza nuove battaglie fatte che cosa ha insegnato e se molte cose ha insegnato anche gli italiani
Ma guarda io al di là diciamo di quello che ho imparato dal punto di vista squisitamente tecnico visto che di fatto va più d'un anno sa che la Fondazione Giglio si occupa prevalentemente di per sfoltire adesso anche dalla campagna vaccinale nonostante continuiamo a fare
Tutta la nostra attività io credo che ristorantino sulla Padania ci ha insegnato che improvvisamente la nostra vita Puca abbiano diciamo per un evento straordinario che modifica tutte le nostre abitudini
La nostra capacità di gestire il tempo c'è io ho in famiglia ne hanno sempre soprannominato ci piace che programmi hai cioè nel senso che io prima di fare qualunque cosa chiedeva agli altri
C'è controllava un po'mostri tutte per decidere cominciò organizzare ma così come nel lavoro come anche voglio dire nella vita di tutti i giorni una vacanza piuttosto che altro
E con questo praticamente oggi non è più possibile quindi a questa nuova modalità di gestione del tempo che ci costringe un po'non riuscirà a fare dei programmi nel medio nel lungo periodo e vive alla giornata credo che siano un insegnamento importante anche una capacità di adattamento a una situazione straordinaria che dobbiamo imparare perché quando spesso CD si dice quando fino a quando torneremo alla vita di prima ma io rispondo prima non so definire qual è la data secondo ma non sarà diciamo un interruttore che dall'oggi al domani voglio dire si sposta alla vita di prima perso e alla vita di prima quale quella prima della pandemia io non lo so se non riusciremo a tornarci realmente in tempi brevi perché quel tipo di vita ovviamente presuppone una livello diciamo di autonomia libertà di circolazione sociale che non so quanto una quando noi riusciamo a riprenderlo quindi questo credo che sia un insegnamento importante anche dei limiti che non abbiamo rispetto a quelli che sono tutti gli aspetti che riguardano le relazioni con gli assist poi è ovvio che dal punto di vista sanitario quello che mi ha ha in Senato anzi ha consolidato nel mio insegnamento che se un Paese non ha un servizio sanitario nazionale come il nostro
E e funzioni perfettamente in tutte le sue dimensioni nel territorio così come nell'ospedale che il territorio non è un un'appendice della della dell'area ospedaliera ma è una importante elemento di integrazione che addirittura risulta fondamentale quindi la necessità di potenziare di riorganizzare in maniera adeguata tutto il sistema delle cure primarie cosa che da cui dovrebbe partire realmente diciamo l'investimento Recovery Fund
E poi vende quello che mi ha dato il fatto di riuscire a conoscere tante persone tante con amici che purtroppo non sono riuscito a tracciate personalmente non solo virtualmente della vicinanza delle tante persone che ci stanno sostenendo nel corso di questi mesi così difficile ecco credo che gli insegnamenti di tipo sociale editi quel motivo siano stati superiori a quelli di tipo tecnico perché poi io che con mio maestro Pagliaro perché ci ha lasciato l'anno scorso che devo necessariamente a ricordare l'udienza è nato a a a a imparare tutto quello che serve e quando serve perché nessuno può sapere tutto oggi ma bisogna conoscere gli strumenti per imparare tutto quello che ci occorre il momento in cui ci serve quindi dal punto di vista diciamo tecnico gli strumenti a che peraltro sono per le tue e poi chiudiamo anche con Jinbe li ho imparati diciamo nel corso la mia vita professionale dopo venticinque anni credo che l'insegnamento più importante che mi ha dato la Berté pannelli e più di tipo emotivo e sociale che che di tipo tecnico
Bene grazie divorata dall'ottava bracciante un abbraccio la Fondazione Jinbe ci incontreremo ancora sicuramente nella nostra battaglia per salvare il Servizio sanitario nazionale grazie anche alle persone che ci hanno seguito a presto