Pandora Rivista Festival - Pensare la crisi

Buongiorno a tutti
Grazie di essere qui in questa domenica mattina
Così numerosi in questo luogo che abbiamo scelto appunto per consentire un'ampia partecipazione pure nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste
Ci fa davvero piacere essere qui nella giornata conclusiva del Festival dei dialoghi di quando la rivista
Undici giorni di incontri
In parte on line ma per la maggior parte che abbiamo voluto in presenza proprio per dare un segnale
Il nostro Festival appunto giunge alla seconda edizione in realtà una terza perché nel due mila diciotto si era svolta l'edizione zero
E abbiamo voluto cercare di dare un segnale alla città e non solo cercando di anche quest'anno di svolgere un compito di luogo di approfondimento che abbiamo cercato di configurare
Come rivista cartacea ma anche come appunto Festival con i nostri incontri e con la vocazione di coniugare approfondimento e partecipazione
Il titolo che abbiamo voluto per l'edizione di quest'anno è costruire nel caos crisi identità alternativa
Ovviamente abbiamo scelto questo titolo a partire anche dalla situazione in cui ci troviamo a vivere e nel percorso che abbiamo cercato di proporre al nostro pubblico ai nostri lettori abbiamo provato a analizzare esplorare alcuni degli elementi della situazione per provare a dare degli strumenti di comprensione per approvare appunto a costruire in questo caos in cui ci troviamo
Ripercorro ora brevemente il percorso che abbiamo fatto
Oggi parleremo di crisi con il professore Massimo Cacciari che stiamo onorati di avere qui oggi
Ma il tema della crisi è stato un tema che ha attraversato queste queste giornate abbiamo iniziato nel segno della crisi giovedì uno ottobre con la lezione di Carlo Galli quale crisi quale critica abbiamo affrontato il tema della cultura nella crisi del Covi abbiamo affrontato il tema delle generazioni dell'identità e dell'identità nazionale con il professor Donald Sassoon
Poi questa settimana abbiamo affrontato uno dei nodi importanti per il nostro futuro cioè le elezioni americane in collaborazione con la rivista Formiche
Abbiamo poi cercato di dare anche una dimensione storica al tema della crisi nell'incontro a crisi rinascite e rivoluzioni
Con Franco Cardini Francesca Roversi Monaco e Alessandro Vanoli
Poi con Alessandro Aresu Raffaele Alberto Ventura abbiamo parlato del tema dei competenti delle burocrazie delle tecnocrazia in questo contesto di caos globale
Con Fabrizio Barca e con Vincenzo Colla Donatella Della Porta e Raffaele Laudani abbiamo discusso del lavoro e delle disuguaglianze nella crisi presente
E poi abbiamo affrontato la crisi con e la questione della crisi con Mauro Magatti Enrico Giovannini Pierluigi Stefanini e con il cardinale Zuppi
Ieri abbiamo avuto ospite il ministro Provenzano che ha dialogato con il presidente Prodi e in precedenza abbiamo avuto un confronto con esponenti delle categorie economiche del mondo cooperativo e del mondo istituzionale locale
E oggi concluderemo anche con un incontro con Nadia Urbinati e Piero Ignazi
Ma appunto teniamo particolarmente a questo incontro perché il professore Massimo Cacciari non ha bisogno di presentazioni è uno dei massimi protagonisti della vita culturale del nostro Paese e quindi la sua presenza qui oggi ci onora
E abbiamo
Pensato di chiedergli
Di ritornare su questo tema della crisi con una riflessione che dia approfondita anche anche filosofica al a questo tema che è un tema che attraversa tutto tutto il suo percorso tutta la sua produzione
Tutta la sua vicenda intellettuale abbia avuto il piacere alcuni anni fa di intervistarlo per il sito della nostra rivista su in un qualche modo le prime fasi della sua produzione intellettuale t'anni settanta e ottanta e già da allora appunto il tema della crisi è un tema fortemente presente io quindi prima di lasciargli la parola appunto non penso ci siano bisogno di presentazioni ricordo solo che Cacciari è professore emerito all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ricorda i suoi ultimi due libri il lavoro dello spirito ostaggio Suma spazio Weber uscito appunto nel centenario della morte di Weber per Adelphi
E ricordo anche per le per la Società editrice il Mulino
Le sette parole di Cristo un dialogo con Riccardo Muti che è uscito appunto pochissimi giorni fa
E che potete trovare all'entrata insieme alla nostra rivista detto questo io lascio immediatamente la parola al professor Cacciari che ringrazio il nuovo e ringrazio tutti voi per essere qui questa mattina con
Preferisco parlare in piedi perché quella serie di
Troppo in basso
Sì ha dette ho visto che avete svolto lavoro a trecentosessanta gradi
Sul piano economico politico sociale
Quindi c'è un po'in imbarazzo su come affrontare questa questione probabilmente
Come ha detto Bottas cercherò di vedere me
La dimensione la dimensione critico filosofica
Naturalmente
Con tutta l'attenzione necessaria alla alla situazione che anche viviamo e non viviamo da oggi non vediamo per l'epidemia
Epidemia accelera e rivela fattori problemi contraddizioni di di lungo periodo
Di lungo periodo
La crisi né prima di tutto una premessa non parlerò della crisi nei termini usuali
Cioè in termini ritengo del tutto soggettivi scettici involontari visti facili come la crisi che attraversiamo dipendesse da questo da questa o quella forza politica
Da questa o quell'altra inadeguatezza soggettiva nell'affrontare i colossali problemi che abbiamo di fronte
Sono del tutto alieno da queste da queste da questi punti di vista sulle sulle grandi crisi io ritengo che anche le decisioni che appaiono più politiche
Cioè più dipendenti da una volontà politica in realtà siano sostanzialmente causate
Ci hanno l'effetto di complessissima e cause che si intersecano
Che che cooperano
Magari non ne siamo coscienti ma anche nelle nostre azioni quotidiane no anche personali magari non ne siamo coscienti
E come diceva quel tale confondiamo la nostra libertà con la nostra in coscienza
Siccome non riusciamo a spiegare il perché facciamo alcune cose beh riteniamo che quel non averle perché significhi l'essere liberi
Non è così
La crisi va affrontato in termini oggettivi
In termini materiali direi
In termini se volete un parolone anche un po'destinarli no
Questa questa parola
Testata
Quasi dimenticata nel lessico filosofico e politico
Del secondo dopoguerra forse andrebbe un po'
Recuperata nel suo vero senso ci sono delle tendenze generali di lungo periodo
Che non ci determineranno forse come diceva la sapienza antica ma certamente ci orientano
Quindi anche senza volere mettere in causa la nostra sacre rilievi vi libera o illusione di libertà beh insomma relativi vediamola alquanto
Altrimenti minaccia mo'appunto di derubricare tutto a
A questioncella soggettivo privata
Allora quali sono le ragioni
Destinatari della crisi
Che oggi si rivelano in pieno ma si è rivelato come si rivela un processo quando giunge al suo compimento no
Quando giunge al compimento un processo rivela la sua vera natura o tende a manifestarla
Più appunto compiutamente che durante il suo svolgersi
Questo il carattere
Un po'anche se volete usare un altro Paolone apocalittico dell'epoca che viviamo no apocalittico in senso etimologico ci toglie un sipario e si vede e si vede meglio come le cose stanno tutto qua
Quali sono questi caratteri fondamentali un carattere fondamentali io ritengo che proprio caratterizza
Un lungo processo che oggi giunge al suo compimento in tante dimensioni su accettando sì in tante dimensioni
La caratteristica del nostro mondo
Del mondo degli ultimi decenni noi viviamo un processo
Direi userei questo termine no di De sostanzialità dazione di ogni nostro apporto
Ogni nostro apporto ogni forma di vita perde il fondamento perdere sostanza
Perde sostanza
Non è più cosa
E questo abbraccia ogni ambito della nostra civiltà
E questo è il vero segno generale della crisi che attraversiamo
Lo vediamo in tutte le dimensioni che determinano le nostre forme di vita
Lo vediamo nella nel processo sempre più accelerato attraverso in cui si vanno liquidando
Tutte quelle forme di organizzazione
Che caratterizzavano la società civile antica
Ma quando dico antica intendo quella dentro cui io sono cresciuto e dissoluto fino ai quarant'anni
La liquidazione di quelle forme
La perdita di sostanza di quelle forme
Intendo i corpi intermedi
Che avevano caratterizzato la vita delle associazioni di categoria intendo i sindacati intendi partiti
è un colossale processo diteci sostanza diserzione
Noi trovammo sostanza in quelle forme di organizzazione
Sostanza comune
Perché la sostanza e questo e ciò che accomuna varie manifestazioni dell'ente
Lo stesso processo avviene riguardante quella garante creazione dello spirito europeo diceva quel tale che lo Stato è un processo assolutamente analogo
La forma-Stato perde sostanza
Non viene meno
Il potere non è una liquidazione delle forme di potere liquidazione di quella forma particolare di potere che era lo Stato territorialmente determinato l'avete parlato con Galli con altri immagino
Ma è anche questo un processo un processo secolare
Che si manifesta oggi che si compie oggi
Il che non vuol dire tramonto del potere ma vuol dire che il potere assume tutt'altre caratteristiche ne avrete parlato con arreso
Diventa un potere imperiale non più statale
E l'impegno significa oggi qualcosa di molto concreto determinato significa che ha potere quel sistema in cui Cindy otticamente cooperano
Scienza tecnica
Informazione
Economia finanza politica
E forma un una una una forma simbiotica in cui tendenzialmente quelle che erano appunto opposizioni o potenziali contraddizioni si liquidano
Ed è lo stesso processo che prima indicavo in forma diversa un medesimo processo che si manifesta
Secondo i diversi aspetti di diverse dimensioni della nostra della nostra vita
E non è e non è evidente questo anche come immagine vorrei dire
Il passaggio
Nel sistema
Capitalistico di produzione fino agli anni sessanta settanta e l'attuale
Non è evidente
Questa deve sostanza di esazione questa dette ritrovi Alizée dazione
L'immagine delle immagini queste
L'immagine di un capitalismo ancora manifatturiero e terraneo radicato in territori determinati bene o male legato ancora questi
I il vecchio Spengler diceva il capitalismo gotico
Belle espressioni capitalismo gotico il capitalismo che crea cattedrali Mirafiori
Laiche di rate Now
Costruito da Berners
Il capitalismo delle cattedrali degli opifici che stavo nulli e che rappresentava un genio Locci
Trasformazione radicale dal punto di vista proprio dell'immagine ciò che colpisce
Non c'è più
E capitalismo ubique
E c'è sempre
Perché come diceva quel tale noi oggi e dobbiamo riconoscerlo possiamo facilmente immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo
Quindi ubiquitario ed eterno
Destinato indefinito sviluppo senza fine senza fini in tutti i sensi del termine ho parlato nel mio il bulletto prima citato senza senza fine di significati del termine
Senza fine perché
Vuole che il suo impero ossia senza fine ma senza fine anche perché a differenza di quell'altro impero non affini non ha un fine qual è il suo fine
No ma valori Kenneth definiscano il destino
Cioè non quello di durare eternamente
Di progredire
Eternamente
Anche qui appunto del sostanziali Zazie ione da un capitalismo manifatturiero e capitalismo attuale
Colossale processo che investe la nostra vita che forma mentis che cultura che civiltà
Qualcosa di infinitamente più che tecnico più che economico più che politico tutte queste vecchie categorie si liquidano vanno ricomposte all'interno appunto di una visione generale della crisi
Ed era l'affermazione
Il prodotto di questo processo di dei sostanzialità azione è
è il compimento anche qui di un d'una storia di
L'onda lunga
Che che nasce con la
Con la con l'età moderna
Ma davvero in qualche modo si compie soltanto la creazione appunto di questa figura incomprensibile nel passato classico nel passato medievale
Ma ancora assolutamente inconcepibile anche per i grandi autori del moderno
O contro cui i grandi autori del moderno dei razionalisti degli idealisti cercano di di reagire la creazione dell'individuo dell'individuo
La mancanza di sostanza per eccellenza
L'individuo libero da ogni sostanzialità
L'individuo perfettamente accidentali
Contingente
Relegato alla sua contingenza
Gli autori del razionalismo dell'idealismo vedono questo questo questa possibilità e e e il loro pensiero e tutto rivolta a vedere come contraddirla
Questo il loro senso etico-politico di tutti
Di tutti
A partire dal Machiavelli attraverso gli Spinosa attraverso attraverso vie che recenti tutti
Sino al pensiero delle crisi del Novecento
Un pensiero negativo cui mi dice una volta che dice no non c'è niente da fare non c'è nulla da fare
C'è solo un dio ad a venire
Da attendere
Quando hanno questa dimensione o se no non hanno questa dimensione neppure questa dimensione come dire vagamente escatologica e sono letteratura letteratura del presente non più pensiero
E questo la creazione di questi individui
Non è un processo semplicemente dovuto a innovazione tecnologica trasformazione è un'onda lunghissima
Che riguarda l'intera nostra civiltà in tutti i suoi aspetti
Ne potremo vederlo anche in campo recitava il campo politico la forma-Stato in campo sociale
La stessa cosa la la la tragedia del dell'arte contemporanea no
Va letta così in questa chiave
Questo in questa in in questa chiave di dei sostanza distrazione
No
Che cos'è l'astratto se non questo
La grande immagine la crisi della nostra civiltà latte da testimonial più forse di qualsiasi altra tra virgolette disciplinari
E dell'individuo
La perdita di sostanzialità dell'individuo
Nessuno l'ha capito meglio di certi grandi autori del contemporaneo di nuovo l'arte come sappiamo anche Marx ma rappresenta molto meglio della sociologia dalla politologi ciò che viviamo si lascia leggere non in chiave estetizzante
La perdita di sostanzialità e da grandi immagini noto il come back no
Su cui ho tanto scritto
Sono immagini rivelatrici
Di questo processo che investe tutte le nostre forme di vita queste la crisi
Questa è la crisi
E le crisi cosa produce
Produce quello che che credo tutti avvertiamo
Che il nostro linguaggio il termine del nostro linguaggio
I termini chiave del nostro inviato le parole chiave
Assumono una
Credo intollerabile
Poco uscita
Diventano termini che tendono ad assorbire tutto ad acchiappare il tutto perdono di significato
La semantica del nostro linguaggio diventa qualcosa di estremamente debole sfuggente
Tutti parlano con quei termini e
Il significato che danno ad essi ed è tutto confuso manca ogni chiarezza
Simplex sigillo veri
Dicevano i nostri maestri nostri padri
I padri della scienza della tecnica
Invece tutto diventa
Poco uso
La spugna
Proviamo a fare alcuni esempi che non sono esempi no
Democrazia
Che
Democrazia dal significato preciso assumeva un significato preciso quando la diceva qualcuno
In contrapposizione ad altri
Democrazie significava
Significava partecipazione organizzata
Non può esistere Democrazia senza corpi intermedi senza partiti senza sindacati è molto semplice non può esistere
Lo dicevo riuscì democratici che gli antidemocratici gli antidemocratici sapevo di dover sfasciare partiti sindacati per affermarsi
I democratici sapevano che dovevano organizzarsi attraverso partiti e sindacati per affermarsi
Voleva dire partecipare
Voleva dire
Disporre occupare
Uno spazio pubblico
Manifestarsi in uno spazio pubblico
No attraverso una
Presenza privata
Non attraverso una voce individuale
Democrazia era thermos
Voleva dire che si occorreva organizzarsi e valere lì in quel contesto
Si era consapevoli di non poter far da soli
Che la propria voce solitaria non valeva niente
Questo era democrazia
Che si voleva essere per sole noi individui
C'era questa la dimensione personalistica nella democrazia e come
Noi gli individui
Ma tu individuo
Nasci individuo martedì trasformati in persona
Ed essere persona essere con l'altro essere con l'altro significa organizzarsi politicamente con l'altro
E soltanto così vali salvando così partecipi salvando così decidi questa è la democrazia concreta
Non è una procedura
No la procedura una lotta
Indicava un terreno di lotta democrazia da una procedura
E dov'è andata a finire vestire
Dove dove ci può ritrovare il preside
Giustizia
Tutti a parlare di giustizia a destra sinistra centro ma che vuol dire
Che vuol dire
Dopo la seconda guerra mondiale
Di è una un ritorno prepotente ha idee di diritto naturale
Nei decenni precedenti la scienza giuridica si era attestata
Sostanzialmente
Nella
Nell'ambito nella dimensione dei confini del diritto positivo no
No
La grande parola che insegna giuristi non parlate per carità di giustizia non è
I giudici
Che venivano interrogati mentre andavano in tribunale diceva ma con lei secondo lei giustizia non è il mio mestiere rispondeva al giudice
La giustizia è il mio mestiere
Vi devo interpretare la legge
Comprendere la connessione tra norme normale
Interpretarla certo ma le mie interpretazioni immanente alla legge scritta la mia interpretazione riguarda soltanto il rendere logica la connessione tra le diverse norme
Devo tener conto non ve la norma soltanto ma dell'ordine delle norme scritte e quelle
Certo io interpreto incerto non sono così ingenuo da pensare che c'è l'applicazione delle leggi
Applico le leggi interpretando le ma rimanendo nell'immanenza della legge medesima dell'ordine del sistema della legge
Ora non solo
Questa idea che rinasce dopo la seconda guerra mondiale inevitabilmente
Visto la
Visto la la può il possibile
Possibile connessione che si poteva porre tra questi del diritto positivo e neri dei grandi tragedie
Della civiltà europea della prima metà del Novecento
Quindi torna quest'idea che bisogna orientarsi secondo una idea di giustizia e sono le costituzioni le costituzioni sono esattamente questo
Quindi si riprende viene recuperata questa tensione diciamo tra la legge non mosse
E di che la giustizia
Ma questo orientamento che viene recuperato dopo la seconda guerra mondiale e che si esprime nell'idea stessa di costituzione
Vale ancora
E ancora e ancora questa attenzione ciò che orienta la vostra vita la nostra ricerca
Quest'idea ancora sostanziale appunto che occorre trovare una sostanza della legge in una idea di giustizia
Vale ancora
Pare che ogni ogni giorno di più si liquidi anche se non mi pare
Basta vedere cosa se ne fa della nostra Costituzione qual è il livello del dibattito intorno alla nostra Costituzione degli interventi di riforma costituzionale che si sono succeduti
Ma la questione è molto più generale e non riguarda soltanto le
Le miserie del nostro Paese
è molto più generale
Si ritorna ad una forma ancora più pasticciata di diritto positivo
Non solo ci perde quell'orientamento ma il diritto spesso le leggi stesse stanno ogni giorno di più perdendo sistematicità lobbying delle leggi diventa sempre più illeggibile
Perché ma perché sono intervenute altre norme al di fuori totalmente da quelle che si radicarono appunto nell'autorità comunque politica dello Stato nazionali sono intervenute otto antica altre norme
Che vengono regolate da tribunali privati
E sono quelle che decidono la nostra vita cento volte di più delle altre che decidono i rapporti tra le grandi imprese multinazionali
Quindi non solo appunto viene meno quella idea che si era formulata in tutti i Paesi democratici dopo la seconda guerra mondiale quell'orientamento
Ma le leggi all'interno di questi Paesi diventano sempre più illeggibile
E non qui anche qui per motivi semplicemente soggetti bisticci perché sono subentrate altre autorità che legiferano che legifera
Il mio amico il professor Viesti ma prima Guido Rossi hanno scritto pagine memorabili
A ricordarci questo questo processo fondamentale di delle sostanze rivisitazione del diritto
Libertà
Tutti che parlano appunto Democrazia giustizia libertà e libertà quella diventata
Libertà è diventata sicurezza
Vogliamo essere liberi vogliamo essere sicuri
Sicuro Securitas sette cura
Non avevo le cure
Non preoccuparci di
Essere al sicuro
Addomesticati a casa
Questa è diventata la nostra idea di libertà
Mi viene in mente il grande affresco del Lorenzetti a Siena il buon governo
è vero
Di ovvio supera
Le le porte della città c'è un angioletto
Co-scritto sopra Securitas Eighteen una forte in mano
In mostra una bella un bug impiccato Securitas sì vedete io vi assicuro mi tengo il sicuro perché ha perché sopra unire il colpevole
Ed è un angioletto ridicola Securitas
E ma non si è mica solo quello fare
C'è la città dove si danza dove si insegna dove si fa commercio
Dove si è Giugni come gli altri
Vi sono le porte aperte si va in campagna si va a lavorare e quelli che lavorano nei campi entrano in città cc comunica comunica comunicazione cioè la Securitas ma c'è anche il comunicarci
Non vi informarci che concetto diverso
Il comunicarci
E e ora
è una merce sembrerebbe soltanto l'anelito a quell'angioletto color folk in mano
Che Inti Vincilongo Tano dai pericoli
E quando e quando Libertas si confonde con sicurezza
Ebbe
La democrazia
In quel senso sostanziale che probabilmente diventato del tutto utopistico corre dei pericoli
Quando
L'anelito alla libertà si riduce quello all'esigenza somma di essere al sicuro
Una democrazia non potrà mai essere al sicuro
Perché una democrazia è partecipazione il conflitto
Partecipazione e discussione partecipazione è a rischio il conflitto
Non può essere al sicuro democratico non può essere al sicuro
E poi l'ultima colossale questione che dovremmo affrontare in tutto il suo spessore
E che
L'oggetto del mio saggio su Webber perché ritengo
Che quella questione
Sia
Davvero la fondamentale per
Soprattutto per quelli
Della nuova generazione che entrano
Che si affacciano al mondo ed entrano ed entrano
In questa crisi
Che non nasce appunto mi pare
Che l'abbia detto a sufficienza che non nasce oggi
Oggi oggi si compie
Oggi si rivela in tutta la sua in tutta la sua pregnanza in tutta la sua tremendi tasse volete ma anche il suo fascino non perché
Vive un'epoca
In qualche modo rivelatrice anche il suo fascino
è il tema del lavoro
E il grande tema del lavoro
E deve
Parla del lavoro secondo due prospettive fondamentali
Come sapete
Come è noto
Il lavoro della scienza
Oppure il sapere della scienza mettiamoci anche le scienze umane perché no
Il lavoro della scienza e il lavoro del politico
Ha così interessante e che chiama tutti e due con un termine ben
Quindi dovrebbero esserci dovrebbe esserci una comunicazione tra queste due forme di lavoro c'entrambe sono ben Ruff
Che vuol dire termine molto forte
Di di ascendenza religiosa archeologico no Beowulf
Professione ma come si dice professioni di fede vocazione
Entrambi
Quindi
Se gli appelli entrambi col termine di Beowulf è vuol dire che ne vede una analogia
Ma questa analogia è molto debole
è una regia estrinseca un po'come avrebbero detto i logici medievali
Perché è perché lo scienziato qualunque sia il ramo
Che frequenterà la sua disciplina lo scienziato
A che fare con le cose come stanno deve dirmi come è
Quello lavoro dello scienziato
La dimensione dello scienziato e quella dell'essere
La dimensione del politico
è quella del dovere essere il politico
Dovrebbe
Sulla base di un suo progetto guidarci ad un fine
Che non è
Allora perché richiama in cambio del Ruf perché quella anche del politico
Etero si può capire immediatamente per lo scienziato tutto dedito no la sua
Alla sua professione tutto tutto dedito all'abilità diciamo così
Ma anche per il politico politico di professione
Deve
Basarsi fondarsi sostanzialità di nuovo
Sulla situazione di fatto
Non può partire dal progetto il progetto deve fondarsi sull'analisi della situazione
Per essere realistico
Indicare un fine possibile sulla base di questo fondamento non solo ma indicare anche il percorso
Che lui ritiene razionale da tutti i punti di vista anche la quello economico per raggiungere quel fine
Quindi il legame tra il due dei due forme di lavoro
Che più aveva insomma quelle fondamentali che reggono nel nostro mondo queste due forme di lavoro il legame dato dall'idea di responsabilità
Di capacità di dare risposte
Al politico che viene interrogato
Che cosa dici della situazione come sulla base di ciò che analizzi della situazione elabora il tuo progetto
In che modo in che forme perché lo ritieni realistico possibile
Lo ritiene una possibilità reale eccetera eccetera tutte queste domande politico dal risposte coerenti precise
Chiavi
Cioè non fa così non è un politico di professione è un demagogo
Ma questo è livello elementare dell'analisi weberiana
Il problema nasce e nasce per noi successivamente e cioè
Quale può essere il rapporto tra queste due forme di lavoro questo il punto
Sono due forme di lavoro che essi hanno presentato questa analogia e poi procedono in una per la propria strada
Se è così la questione drammatica
Si evince
Dal discorso weberiano perché
Perché hai da un lato una scienza
Che rivendica accerto
La sua potenza perché i che cos'è la scienza e la scienza moderna contemporanea
Ma ci rendiamo conto della potenza che ha espresso
Di come ha trasformato il puntino a trasformare il nostro mondo
è formidabile questo cervello sociale della scienza
Questo cervello sociale della scienza e ciò che ha determinato anche lo sviluppo economico corazza Calderoli da dove sarebbe mai lo sviluppo economico e la scienza
E la potenza dal nostro cervello del nostro intelletto che l'ha determinato quella la funzione fondamentale ma cosa avviene
Avviene che proprio per la propria Popper la sua potenza alla scienza si incardinerà si incarna era sempre di più nel sistema economico e nei suoi interessi dice Fini per forza
Non potrà mica svilupparsi attraverso il Leonardo no
La scienza vuole immanente al progetto della scienza moderna e la tecnica immanente
Non è qualcosa che si ci si appiccichi dopo
Cioè lo scienziato
E poi c'è qualcuno che applica no lo scienziato pensa praticamente nella nostra epoca
Francesco Bacone pensa praticamente nella nostra epoca vede la cosa e la vede come come utilità
Leggi della natura sin dall'ONU immanente mente nel momento stesso dalla ricerca per questo fine
Il rapporto scienza tecnica un rapporto indissolubile
Ma questo cosa significa significa che la scienza ha bisogno per sviluppare la propria potenza di di una connessione formidabile con l'interesse economico e produttivo
Ha bisogno di infinite risorse
E quelle risorse gli ottiene soltanto incardinando sì sistema economico-produttivo e politico
è inevitabile queste ma se avviene questo e basta
Questo è la l'idea
Che quasi mai è proprio esplicitato in Weber Marche
E facilmente
Desumibile dal significato complessivo della sua formidabile opera ma se è così
La scienza
Il sapere
Europeo occidentale
Sì ma riesce a perde dimentica
Un po'più fine
Che tutta la filosofia e la scienza moderna avevano manifestato
Quale infine
Che la potenza del della propria produzione
Forse
Un momento essenziale e imprescindibile di un processo di universale di ibernazione
Pensavano così
Pensavano così gli Spinoza pensavano in cucina e di NIS pensavano così di Hegel
In cifre
Pensavano così
Pensavano così gli scienziati delle grandi accademie europee del seicento e del settecento gli illuministi pensavano così ognuno a modo suo ma pensavano così
Dice Candela e dimesse no ecco se se la se la scienza è autonoma e libera e si gli stati finalmente comprendono fino in fondo e assumono in sé la sua potenza
E la scienza ci libererà
Da ogni fatica ad ogni pena
Ci libererà da quella attività indegna dell'eccellenza dell'uomo che il caglio colmare
Anche quello
Non soltanto il lavoro ripetitivo meccanico eccetera ma anche quello del calcolo
Tutti gli uomini
Liberati da ogni forma di lavoro dipendente
Tutti gli uomini in grado di essere attivi di
Attinti actus
Di fare di operare
Secondo la propria vocazione il pop più Beirut
E quindi liberi
Questo ma vede diede che proprio questa
Espirazione del progetto scientifico moderno viene meno
Che l'integrazione sempre più stretta tra scienza scienza come vocazione e sistema economico sistema di produzione rende sempre più evanescente liquida
La sostanzialità di quella idea
Ed è disperato diciamo
Perché perché perché è un grande intellettuale dell'epoca antica probabilmente direbbero direbbe qualcuno
Perché è disperato forse che quell'idea posso ancora eccetera eccetera che la scienza ormai è scienza dipendente anche essa piena liberta stiloso Fanti
Una
Una appartiene al nostro passato
è passato che questa idea è passata consumato un maestro
E dobbiamo chiederci se lo è così
Per noi
Intellettuali è così
Ecco allora dove c'è il politico
Il politico di grande formato
Il politico di grande formato
Che vive questa crisi la crisi appunto della di una sostanzialità dello stesso lavoro
E la legge in prospettiva nel modo in cui ho accennato causa dovrebbe fare il politico di grande formato
Amministrare la situazione no
Sarebbe un politico che si limita al primo momento quello dell'analisi certo occorre anche saper amministrare
Ma poi sulla base di questa analisi ed hanno anche questa analisi di ti dice che cosa ti dice
Che la grande potenza della scienza del sapere e la grande potenza economico-finanziaria le due grandi potenze di questa epoca
Si stanno integrando in modo tale per cui la prima la potenza del cervello sociale viene alle dipendenze diventa funzione dipendente del sistema economico
E cessa di poter operare secondo quel fine ai propri anzi se lo dimentica tout-court
Allora il politico sulla base di questa maglia situazione vede che cosa
Vede la possibilità
Di da un lato
Perché no
Chiamiamolo pure alleandosi alla scienza come professione
Per ricordarle
Quella idea in quel fine
Non ce l'hai più
Non pensi più che la potenza del tuo intelletto possa essere al servizio di tutti
Te lo sei dimenticato o ai deciso proprio
Che quel fine va cancellato
Demetrio perché io voglio essere contento io politico voglio essere contenti voglio stringere Conte è un'alleanza che significa che cosa pieno riconoscimento della potenza dell'intelletto e Caorle significa questo che la mia priorità è
La formazione di una ricerca libera
Formazione e ricerca
Queste le mie priorità questo è al al al al in cima alla Scala
Alla gerarchia dei miei obiettivi e dei missini
Ma tu scienza sappi che io
Ai costumi interi tutto questo e concretamente lo riconosco nei miei atti politici perché penso che tu
Debba ancora svolgere quella missione
Abbiamo ancora in Telco il vero
Che non sia scomparso un tè quella vocazione a essere
Causa fondamentali di un processo di liberazione
E perché questo diventa oggi di un'urgenza incredibile
Perché siamo già
Dentro ma ancora il bello
Ci capiterà nei prossimi anni di una trasformazione tecnico economico sociale
Di proporzioni
Forse forse ingovernabili poi alla fine
Tanto sarà radicale questo processo
E e queste epidemia è una la gestione di questa epidemia un formidabile laboratorio internazionale da questo punto di vista
Un esperimento in corpore vili di proporzioni gigantesche
Di quello che potrà accadere o che forse destino pacata
Perché vedete quel capitalismo manifatturiero di cui ho parlato evoluzioni tecnologiche innovazioni tutte le procedure varie che Schumpeter e altri ci hanno insegnato da quelli di a leggere a capire
Analisi sulle quali diamo vissuto di rendita per decenni
Bene ma è un capitalismo che aveva delle caratteristiche tali per cui il salto tecnologico dopo un periodo di crisi più o meno prolungato poteva essere recuperato
Sul piano appunto dell'occupazione
E sul piano del reddito e sul piano e sul piano anche dei processi tipici di un regime democratico di tendenziali superamento di disuguaglianze intollerabili
Aveva queste caratteristiche in grande capitalismo manifatturiero
Le grandi produzioni di massa
Oggi è inutile che ci raccontiamo che può essere di nuovo cugini non sarà così
Lo stesso obiettivo della piena occupazione diventa impossibile da concepire sci Ida calcolarsi secondo i vecchi schemi
Perché il nuovo salto tecnologico non sarà semplicemente come gli altri a riduzione di lavoro necessario che è tipico del sistema capitalistico innovare per ridurre il lavoro necessario parità di produzione eccetto il tre ho cominciato con l'agricoltura e poi via via diciamo già dentro pienamente anche al terziario
Investito dagli stessi processi
Non sarà semplicemente a riduzioni di lavoro necessario ma insieme ad apertura di nuovi settori che occuperanno eccetera eccetera c'è poi ci sarà parzialmente questo
Ma non certo tale da permettere realisticamente un obiettivo di piena occupazione
L'introduzione della robotica in termini massicci e dell'intelligenza artificiale
Saranno saranno apriranno una fase completamente nuova
E allora e allora ecco il problema
E allora ecco il problema
Del tutto
Asta invisibilità di analisi per dargli annesse elette con l'occhio nostro
Ecco il problema
Un politico che dica
è giunto il momento scienza
Per riprendere insieme la mia volontà politica e la tua potenza intellettuale
Responsabilmente responsabilità non più semplicemente una Lucia ma un'alleanza
Per dire la ricchezza prodotta dal cervello sociale perché lungo il che produce ricchezza non ventennale
Va messa al servizio di tutti
Perché tutti ci sia attivi
A prescindere dal posto che ci occupa nel mercato del lavoro
è una trasformazione etica
Che dobbiamo che dobbiamo cominciare a pensare uscire da una vecchia etica del lavoro
Uscire da vecchi slogan tipici della della gloriosa stagione socialdemocratico keynesiana
La politica deve lavorare perché tutti ci possa essere attivi poi saranno quelli che sono attivi e nei settori creativi attivi perché inventano logaritmi attivi perché inventano o Bond attivi per
Ma attivo
è l'uomo
Ed è deve essere messo nelle condizioni di essere attivo qualunque sia la sua collocazione sul mercato del lavoro e sentirsi attivo
Non sentirsi un
Un
Un assistito
Perché l'ha scelto diventerà questa
La moltiplicazione degli strumenti assistenzialistici che credo frustrazioni
E basta
E invece appunto una un sistema nel quale appunto accanto a quelli che saranno impiegati
E certo che ci saranno continueranno ad esserci
Ci siano quelli che nei momenti in cui non lo sono rimangono riconosciuti socialmente e politicamente come persone
E
Svolgono ciò che sento essere vocazione lo
In processi di formazione a casa loro come vogliono come voglio
La ricchezza prodotta dal cervello sociale consente questo consente questi
Alternativa alternativa
Altro che le due società di cui si parlava di una volta
Una parte di società
Minima che diventa sempre più ricca
Una parte che ritiene di svolgere contenta il proprio Beowulf
Dimenticando totalmente il significato originario del termine
E quindi degli individui scienziati
Contraddizione in termini
Per la nostra civiltà
Perché lo scienziato l'opposto dell'individuo
E proprio la persona che è peraltro
Quindi una catastrofe culturale una catastrofe di civiltà
La scienza che perde questa idea
è espressione manifestazioni di una catastrofe di civiltà
Abbiamo nemmeno la consapevolezza abbiamo
E dall'altra parte
L'esercito degli assistiti dei sottoccupati degli assistiti dei precari cioè di coloro che pregano
Carducci coloro che pregano
Autorità e potenze esterne
Per poter vivere decentemente per poter sopravvivere
Io credo che occorra ribellarsi questa prospettiva
Io credo che veramente sia giunto il momento di ribellarsi a questa prospettiva
Impresa deciso stanziati esatte multinazionali che anche in questo periodo di crisi Gaetano aumentarle gli spot esponenzialmente la propria capitalizzazione ai propri fatturati
Altre quelle tradizionali dei nostri paesi che ho delocalizzano nel nuove piattaforme manifatturieri che dureranno quanto dureranno o chiudono
Perché questo sta avvenendo
E la crescita di massa
Di precari
Precariato di massa assistito
Con redditi di cittadinanza con questo con quest'altro
Rovesciare l'ottica
Rovesciare l'ottica
Tutti siamo attivi in una forma o nell'altro
E la nostra attività la potenza della scienza rende possibile che sia adeguatamente remunerati
Questo è la
è il modo in cui dobbiamo
Affrontare la crisi che
Che viviamo all'inizio da questo punto di vista
Che cominciamo a intravedere in tutta la sua drammaticità proprio grazie Colette alla alla pandemia e il modo in cui la pandemia viene viene affrontato
è possibile questo
è realistico a questa prospettiva
Dal punto di vista materiale lo è
Lo è
Mai come negli ultimi trent'anni il mondo in generale ha visto mentale la ricchezza prodotta
E continua
Paradossalmente
Dobbiamo limitarsi a vederlo nell'angolo dei paesi occidentali
In generale certe
Non ho mai ritmi degli anni novanta dei primi del due mila ma continua
Da potenza della scienza è evidente a tutti
Perché non potrebbe essere possibile ciò con quella politica
C'è occorre politica di grande formato politica che abbia visione
Ma una visione fondata sul nulla una visione fondata su questa situazione
E occorre anche una scienza certa
Una scienza che non sia la scienza il riduzionismo dica
Che
Che va per la maggiore
Quella scienza per cui tutto è riducibile
Venite come tutto si tiene no come tutto si tiene
La scienza è una scienza che ritiene che tutto sia riducibile
Al
Ai fattori alle funzioni che riesce a calcolare vedere
Una scienza che afferma
Che
Che la conoscenza
Perfetta della mia struttura neuronale spiegherebbe perfettamente nonché parlo ma come parlo
Una scienza che appunto pretenda di ridurre
Allora ha il sistema cerebrale
Il dono del se come dice un grande psicologo
è perfettamente coerente
è perfettamente coerente
Con un sistema di potere tecnico scientifico economico che
Procede producendo disuguaglianze crescenti
Procede
Nella indifferenza totale di cosa significhi democrazia di cosa significhi giustizia di cosa significhi libertà
Vi è una perfetta analogia
è una scienza riduzione mistiche che smarrisce totalmente ogni memoria dei suoi fini
Che sono poi che è come dire di significato che la nostra civiltà assunto per secoli
E che è indifferente a tutto ciò ma Sandys renda tutto ciò e la politica anche
Questo non è semplicemente un difetto culturale questo significa che non saremo assolutamente in grado di cogliere e di rispondere e di essere responsabili rispetto alla crisi di questo di questi tempi in tutti i suoi aspetti
Primo tra tutti quello riguardante tutti noi sul significato
Della nostra attività del nostro lavoro perché la nostra civiltà è civiltà del lavoro certamente
Ma di quale lavoro dice forma di lavoro Webber diceva lavoro come vocazione questo vuole la nostra civiltà
E non lo vuole soltanto per lo scienziato per il politico
Lo scienziato il politico insieme possono opporre finalmente la questione
Che il nostro lavoro il lavoro di ognuno di noi si abbia avuto
è possibile questo
è un progetto questo puoi innervare un progetto politico questo
Se questo non è possibile beh il destino è segnato chiarissimamente
Gli happy few
Il ghetto
Di quelli che si continueranno ad arricchirsi crisi dopo crisi
Come stanno facendo oggi
E gli altri diritti
Degli assistiti dei di occupati
Più o meno adeguatamente assistiti io credo coccola resistere
A questa prospettiva anzi di più coccola proprio ribellarci a questa prospettiva Massenet ed abbiamo la coscienza di tutto quello che ho cercato di dire ce l'abbiamo memoria
Della radicalità di questa crisi e dei processi che danno che l'hanno prodotta è ben difficile anche resistere di prima di tutto correrebbe accordarsi su una certa diagnosi da poter passare poi a una efficace davvero resistenza grazie