VII Limes Festival - L'Europa e l'Occidente secondo l'Italia

Bene buona sera a tutti benvenuti al settimo
Festival di Limes
Che inauguriamo come è ormai consuetudine con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ringraziamo davvero di cuore perché ha avuto una giornata e purtroppo non è
Nella prima Nenni sarà l'ultima di una fase molto intensa
E quindi lo ringrazio davvero per essere qui fra l'altro da quando abbiamo istituito quest'abitudine di iniziare il nostro Festival con una conversazione con il presidente del Consiglio lei il primo presidente del Consiglio che si presenta per due volte di seguito quindi già questa
Di fare una inizia a essere troppo le dice
Presidente la prima cosa che si tocca chiederle quella che hanno battuto alcune agenzie e cioè che lei ha delegato la rappresentanza dell'Italia al Consiglio europeo dovendo venire qui alla cancelliera Merkel è vero
Sì è vero ma
è una notizia di cui è stata attribuita un'enfasi soverchie
Perché questi ieri abbiamo pressoché anticipato anche il tema della pandemia ho finito a notte fonda abbiam trattato quasi tutto Sonatina
Sono è rimasta la sessione dedicata a questo punto era alla
I rapporti tra Unione africana Unione Europea ormai le conclusioni e le avevamo discusso e avevamo anche concordato alcuni emendamenti anche una dichiarazione di aggiornamento sulla attenzione orientale corna e i rapporti con la Turchia mi sono allontanato quindi cinque minuti prima ho concordato tutto quindi direi che
è stata sì formalmente un passaggio una richiesta di alla carcere marche di rappresentare i nostri interessi ma direi che ormai era tutto concordato noi il caso essendo quella presidenza di turno
Era anche un po'è un po'da prassi diciamo concludere così in questi casi
Comunque non ha pensato di cedere questo onore alla rappresentate dell'Olanda credo
Prima di toccare i temi europei evidentemente io vorrei invitare il presidente a partire dal nostro ultimo incontro qui era l'otto marzo del due mila diciannove e l'Italia Sava per firmare il famoso memorandum d'intesa con la Repubblica popolare cinese
A proposito del tema del nostro incontro Cilenti contro cioè delle tensioni che vi sono all'interno dello spazio occidentale dello spazio euroatlantico ecco ricordo bene ricordiamo tutti come dopo la decisione italiana di firmare con la Cina quel documento insomma gli amici americani non l'hanno presa proprio bene
Un caso diciamo di scuola quasi del tema possidenti contro fra l'altro era più o meno contemporanea anche un certo grado di dissidio con gli Stati Uniti sul caso Venezuela dove a differenza dell'America noi non appoggiamo
Il presidente nomino autonominato guarito ecco la mia domanda è questa lei rifarebbe quel gesso cioè pensa che sia stato giusto firmare quel memorandum
Lo abbiamo fatto e l'abbiamo fatto ovviamente a ragion veduta e direi che abbiamo dato un contributo a tutti
Perché ricordo che quando l'Italia ha sottoscritto quel memorandum
A ottenuto per la prima volta rispetto agli altri Paesi occidentali anche molti dell'idea europea che già l'avevano sottoscritto
Di modificare
Delle formula che sin lì non erano state toccate
Quindi se voi oggi in quel memorandum leggete concetti come trasparenza parità di condizioni famoso leve en plein Field
Sostenibilità nelle sue varie dimensioni e perché l'Italia al negoziato strenuamente molto serrato quel memorandum
E quindi ha portato l'interlocutore controparte questo caso la Cina ad accettare con certi criteri formule che prima non c'era
Ora qui devo assoluto e sabbia un con dato un contributo a tutti tant'è che poi anche l'unione o trenta era assunto l'atteggiamento dire complessivamente diverso
Detto questo dobbiamo anche un po'uscire dallo schema perché colgo anche adesso il un po'diciamo quello che è stato anche il suo editoriale Nord che è un po'indirizza la discussione quest'anno dobbiamo uscire un po'dalla convinzione
Che un miglioramento del rapporto con la Cina
Possano costituire costituisca automaticamente un arretramento nel rapporto gli Stati Uniti
Sono piani diversi perché per quanto possano e capisco anche influenza sì
E non voglio escluderlo attenzione
Però non dobbiamo le pur pensare che il rapporto con gli Stati Uniti
Che un rapporto consolidato è un rapporto che non è vero poi ho letto il suo editoriale oggi sul cos'era sulla Repubblica
Secondo me non è vero che è stato così subito passivamente dall'Italia fa credo che a rileggere alcuni discorsi De Gasperi ci sia stata anche molta diciamo visione direi anche tra virgolette strategica pur condizionato tutte le circostanze dell'epoca quindi la nostra adesione all'Alleanza atlantica
Secondo me è stata una decisione non è meramente subito ma sicuramente anche c'è stata una buona convinzione in questa in questa scelta e in questa decisione ha detto questo
I nostri rapporti con gli Stati Uniti la collocazione atlantica e consolidata e non può subire perturbazioni così facilmente
E lo dimostra il fatto che la sottoscrizione di quel memorandum nona alterato i nostri rapporti con gli Stati Uniti
E lo dimostra anche il fatto che anche il caso il Venezuela non alta dove abbiamo avuto delle valutazioni differenti ma non rispetto agli obiettivi attenzione rispetto alle modalità attraverso cui giungere a degli obiettivi
Questo non ha alterato i nostri rapporti diciamo che sono sistemi così consolidata mente intrecciati che non possono essere messi in discussione ha detto questo
Quello che potrei dire oggi
E che forse con quel memorandum poteva costituire un'occasione per migliorare l'interscambio con la Cina e io tutelando i nostri interessi nazionali dico ahimè non ancora abbiamo migliorato quell'interscambio
Sì insomma poiché è un fatto che da quel momento cioè parliamo ormai di un anno e mezzo fa il rapporto fra Stati Uniti e Cina venuto drammaticamente peggiorando cioè americani sono passati da una fase diciamo
Il coinvolgimento della Cina qualche anno fa ancora una fase di contenimento della Cina adesso parlano sostanzialmente di recinto cento cioè di con il Partito comunista cinese tiene in ostaggio un popolo che vorrebbe essere libero questo potrebbe significare che si entra in una logica di guerra in questo caso l'Italia come Paese alleato degli Stati Uniti rischia di essere in qualche modo
Coinvolto
Ecco questa è una prospettiva diciamo sicuramente che sollecita delle preoccupazioni
Fa suscitare delle preoccupazioni citare le preoccupazioni perché è chiaro che questa spirale Stati Uniti Cina una spirale che può rivelarsi sicuramente
Preoccupante in prospettiva
Dobbiamo cercare di contrastarla dobbiamo cercare di evitare che venga fuori una direzione globale o lo schema unipolare da questo punto di vista se quel libro famoso di di quello studio studiava grama alle Stone la trappola di Tucidide
Cioè non dobbiamo entra nell'ottica di uno schema unipolare dove assolutamente il primato dell'uno deve assolutamente comportare l'uccisione dell'altro insomma
Possiamo se spazio per poter lavorare insieme proprio per cercare anche un clima più virtuoso di reazioni dove sicuramente c'è un primato in gioco gli Stati Uniti non vogliono ha sulla sua molto preoccupanti
Però diciamo che i non logica di multe realismo multilateralismo efficace dobbiamo poter lavorare con tutti avere un dialogo costruttivo con tutti
Presidente venendo più vicino a noi ma sempre nello spazio occidentale lei è d'accordo con il presidente ma con quando dice che la NATO e cere penalmente morta
No su questo abbiamo una visione differente
La morte cerebrale della NATO non non la condivido
Sicuramente l'alleanza può attraversare una fase un po'diciamo di indebolimento rispetto a quella che è stata una forza propulsiva espresse in altri momenti della storia però rimane comunque una salda alleanza che dispiega ancora oggi
La sua efficace in tante dimensioni e comunque esprime comunque un ruolo ancora oggi molto strategico
Ho messo presidente questa carta che si riferisce a un articolo che ha scritto Dario Fabbri in questo numero di Limes in cui ha comparato gli occidente i visti dai diversi Paesi perché l'Occidente un concetto diciamo piuttosto fungibile
Questa è una idea di come noi guardiamo l'Occidente mettendo insieme lo spazio euroatlantico che diciamo gli alleati storici
Occidentali gli ex possedimenti britannici o stare Nuova Zelanda con una specificazione sui Paesi cardine che sarebbero l'Italia e gli Stati Uniti la Francia e la Spagna lei condivide è un simile rassicurazione o al delle idee diverse
No dico che quando parliamo di Occidente vero poco quello cioè di parlarne al plurale non è sbagliato secondo me perché fotografa un po'la realtà nel momento in cui la postura degli Stati Uniti anche con l'amministrazione Trump si è staccata un po'va l'impostazione precedente
E ad esempio entrata molto in competizione con alcuni Paesi anche europei
Con l'Unione europea stessa non sappiamo dal punto di vista della forte rivendicazione in termini bilancia commerciale da parte degli Stati Uniti con la Germania sono stati e ci sono molti atterriti diciamo tra Stati Uniti e Germania in particolare quindi è chiaro che da questo punto di vista diciamo l'Occidente se un po'più articolato
Rispetto al passato su questo sono d'accordo e come vede noi abbiamo messo al centro di queste tensioni proprio la tensione fra Stati Uniti e Germania
Con quello che abbiamo chiamato il doloroso ritorno della Germania alla storia sono la lunga vacanza post bellica lei vede questo attivismo tedesco cioè quando la signora Merkel dice dobbiamo riprendere il nostro destino le nostre mani non è una dichiarazione puramente retorica
No no cioè sicuramente ora la presenza lo constatiamo la presenza della Germania su molti dossier all'ultimo ad esempio il contributo e la Germania ha dato anche sul sta dando
Sul dossier libico no il processo di Berlino dove abbiamo questa conferenza con i seguiti stiamo lavorando per indirizzare assoluzione politica e stabilizzare la Libia
E così anche su su altri dossier per largo per quanto riguarda le tensioni che ci sono in questo momento tra
Unione europea più che Cipro Grecia da un lato ma dire per l'Unione europea da un lato e Turchia dall'altro anche lì la Germania ma deve anche noi stiamo recitando un ruolo abbastanza importante
E così via quindi la Germania come dire è tornata nello scenario globale
E secondo me è un bene perché
E le l'intera un può dare un contributo all'intero Unione Europea cioè e l'Unione europea
Che era un poco sullo scenario globale poco presente
Adesso con la Germania diciamo che più consapevole
Dell'importanza che la vecchia Europa Possa aspirare legittimamente a una nuova leadership ai colori le cose bisogna intendersi su che tipo di leadership può esprimere la vecchia Europa
Perché è chiaro che lo dico spesso anche agli altri leader europei ai colleghi noi non possiamo più rivendicare un primato culturale come in passato
Non possiamo più limitarci a rivendicare di essere la culla della civiltà dei valori cosiddetti appunto occidentali lo Stato di diritto diritti fondamenta della persona certo questo ormai però è un patrimonio comune
E non è più soltanto europeo quindi la leadership oggi dove dal dobbiamo cercare nella transizione energetica nel green deal
Nel lavorare ovviamente per l'inclusione sociale c'è per un modello di cooperazione ad esempio con l'Africa che sia un partenariato che superi quello del passato i vecchi modelli che presuppongono sempre una simmetria un primato che si impone e invece un partenariato tra uguali ecco questa è la leadership che possiamo esprimere oggi le loro contesto geopolitico globale
Presidente il fatto adesso al di là delle battute sulla cancelliera Merkel che ci rappresenta o meno ma il fatto che la Germania sia stato il nostro grande alleato diciamo nel negoziato finora sul cosiddetto Recovery Fund
Secondo lei da cosa deriva cioè perché la Germania ha messo in gioco la sua reputazione perché questo è stato
Anche sui mercati finanziari internazionali
In difesa di un Paese che è stato spesso rappresentato dai dischi stessi come le cicale crebbe verde altre simpatiche definizioni
Ma quelli sono guardi luoghi comuni delle scorciatoie espedienti concettuali di corto respiro quando si tratta di ragionare in modo serio di fronte a una pandemia come questa
è chiaro che io ho trovato facile gioco con tutti gli interlocutori verde non solo tedeschi anche con gli interlocutori olandesi
Nel rappresentare che c'era anche un loro in innanzitutto c'è la necessità di avere una visione strategica se non intervieni una pandemia non intervieni con un'azione coordinata comune europea
Diciamo così che la distruzione riguarderà tutti
E poi c'era un argomento anche molto concreto se non interviene anche tempestivamente interverrai dopo se mai non riuscire più a recuperare e non basterà il doppio il triplo il quadruplo delle risorse che dovrà investire quindi la tempestività è fondamentale
Ma poi c'è anche un reciproco comune interesse
Cioè quando si crea una situazione uno shock simmetrico di questo tipo come una pandemia così sfidante così distruttiva sul piano del tessuto economico sociale
E chiaramente tu devi preservare
Anche quelli che sono i beni per cui è lavorato sin lì un bene comune qua del mercato unico le catene di valore integrate
Sistemi economici così integrati interconnessi quindi diciamo che
In Germania ma anche in Olanda la fine Anco un progresso che si metteva in discussione
La loro stessa ricchezza in prospettiva
E ovviamente il destino dell'Europa
Sì poi forse anche molto più specificamente potremmo aggiungere che siccome il nord Italia fa parte del sistema industriale tedesco in buona misura questo contribuito
Assolutamente sì una ne abbiamo delle catene di valore integrale o la Germania o forse quella più potentemente integrate proprio quella dell'Automotive
Che proprio con la Germania oltre che alcuni Paesi dell'Est a una integrazione formidabile qui e ricordiamoci ad esempio durante la pandemia nella fase più acuta
Quando noi siamo entrati il lotto davano per le nostre indusse l'automotive del Nord per esempio
Guardate che in Germania han dovuto chiudere anche se non era previsto e l'opera all'odioso spontaneamente perché chiaramente non c'era approvvigionamento per la filiera
Lei ha usato prima un termine usato polemicamente dagli americani contro gli europei la vecchia Europa si ricorderà fu il segretario alla Difesa Rumsfeld a usarlo quando si parlava di Afghanistan Dirac e distinguevano gli americani la nuova Europa cioè sostanzialmente l'ex Europa comunista emancipata da Mosca da noi vetero europee i tedeschi compresi francesi italiani che saremmo stati un po'de de mollaccione ecco
Effettivamente lei nota che c'è una faglia dire forse prima culturale che geopolitica tra la vecchia Europa e la nuova Europa insomma i paesi che sono appena usciti
Dall'impero sovietico che stanno riconquistando un certo grado di sovranità che vivono quello che potrebbe essere stato il mille ottocentoquarantotto nostro è difficile che siano dei grandi sponsor dell'integrazione europea
Sono in fase risorgimentale voglio dire
è chiaro che quando ragioniamo di Unione Europea ragioniamo ormai di un sistema molto complesso vent'ventisette paesi
Con delle aree geografiche anche culturali che sono molto differenti
E tra l'altro tutto questo lo paghiamo anche in termini processi decisionali
Oggi in una prospettiva esempio riformatrice le dobbiamo lavorare per rende questi processi decisionali in Europa più spediti più rapidi
Il vincolo della unanimità su tutti i passaggi più significativi rischia veramente di e per esempio al Consiglio europeo rischia veramente di essere un problema
Più otto questo potremo discutere peraltro in occasione della conferenza per il futuro dell'Europa
E la sede opportuna per riflettere e non c'è dubbio che le sensibilità di aree geografiche e culturali contrazioni così diverse Paesi dell'Est
I Paesi balcanici il sud Europa eccetera per quanto voi queste diciamo rappresentazioni per famiglie siano sempre molto relativa perché poi giochi diventano anche molto più flessibili molto più
Diciamo contaminati ecco sicuramente pensano verso
Le potenzialità computo compromettono un po'l'espressione delle forti potenzialità che l'Europa può esprimere e pop seguire però dobbiamo lavorare dobbiamo lavorare ancora sicuramente questo passaggio vedette del ricoveri farmaci e del una reazione in una pandemia una allora la capacità di aver espresso assunto impegni politici
Che assolutamente erano impensabili prima il fatto di un indebitamento comune che era un un diciamo così risultato che concettualmente non veniva neppure rappresentato nel paradigma di molti Paesi è un grande passo avanti
Io lo considero una svolta nella vita dello europea al pari non so della modifica dei Trattati non è di solito abbiamo dei momenti in cui sono stati gli importanti trattati modifiche alla Carta di Nizza eccetera
Secondo me in futuro ricorderemo questo passaggio perché questo passaggio al di là siamo riusciti a ottenerlo senza modificare i trattati ma per Luporini espedienti normativi giuridici e tecnici
In realtà dal punto di vista ideale al punto di vista strategico è un passaggio che veramente ricorderemo nella vita dello sviluppo dell'evoluzione
Dell'idea di Europa però Presidente proprio quei Paesi che abbiamo appena evocato del dell'ex Est Europa Polonia Ungheria ed altri
Cosiddetti sopranista insomma chiamiamoli nazionalisti in maniera più più piana sono quelli che insieme ad altri diciamo cercano di mettere qualche zeppa in questi accordi e cercano di ritardare lì ci sono molti passaggi anche parlamentari da fare
Non c'è il rischio che questi soldi qua e là fine siano molti di meno di quelli che pensavamo e soprattutto per i vini un po'tardi
Allora in questo momento nel momento in cui parlava in questi giorni c'ho negoziato in corso
Lo conduce la cancelliera Merkel per conto del Consiglio rispetto anche al Parlamento
E sicuramente c'è ancora da allineare qualche dato contabile ancora qualche miliardo che balla rispetto alle richieste del Parlamento il Parlamento vorrebbe ad esempio ulteriori risorse da alcuni programmi che secondo me anche legittimamente solo programmi importanti
Horizon per i centri ricerca le università Erasmus per i nostri giovani che viaggia sono anche dei programmi bandiera no per quanto riguarda l'idea di Europa una visione europea Istica genuina
A secondo me
In poco tempo ce l'ha con la la consapevolezza che dobbiamo chiudere questo negoziato
Sa ho parlato l'altra parte di pochi miliardi pensate rispetto a un bilancio complessivo se guardiamo il quadro finanziario se guarda ricoveri Fazio ha parlato di mille ottocento miliardi
Sono qualche decina di miliardi o o si può assolutamente a trovare anche un espediente contabile
Per per recuperarlo e per soddisfare anche a richiesta il Parlamento però chiaramente bisogna chiudere
Adesso questo negoziato bisogna implementare quelle che sono le previsioni regolamentari i regolamenti attuativi questo progetto dei partiti subito a gennaio e se mi permettete tanto più di fronte a una seconda ondata che come stavo vedendo
Sta coinvolgendo tanti altri paesi in misura significativa
Non abbiamo fatto una discussione ieri sera fino a tarda notte siamo tutti preoccupati siamo tutti preoccupati perché questa seconda ondata sta stressando
I nostri sistemi nazionali sanitari ma anche le nostre economie i nostri tessuti sociali e impegno empio ne siamo tutti consapevoli siamo anche stanchi
Ci dicevamo anche questo le nostre comunità nazionali i nostri cittadini sono stanchi perché vengono già da una prova durissima qui in Italia abbiamo sofferto la prova durissima
E adesso di affrontare questa prova forse anche la ragione per cui in questo momento non ancora entriamo nell'ottica del pieno rispetto dell'importanza di rispettare queste regole
Queste regole elementari la mascherina il distanziamento giusto però e la formula più efficace di protezione
Ricordiamoci questo scusi ne approfitto diciamo ci mancherebbe ma e è un messaggio questo dobbiamo afferrare tutti è la formula più importante per affrontare questa nuova questa è un'ondata
La prima ovviamente ci ha trovato impreparati ha trovato il mondo impreparata impreparato perché non conoscevano neppure qual era questo remise en nemico lo conoscevamo le caratteristiche l'abbiamo dovuto affrontare quasi a mani nude abbiamo scoperto che servivano mascherine che non producevamo abbiamo scoperto che servivano attrezzatura respiratorie che l'avevamo sufficiente alla sufficienza
Adesso e quindi di qui anche l'occhio davo che abbiamo adottato noi e altri Paesi adesso dobbiamo evitare quando io dico dobbiamo evitare l'occhio davano sto dicendo che non c'è pericolo adesso è meno pericolosa l'ondata che sta arrivando
Sto dicendo che abbiamo lavorato adesso lo facciamo tanti teste prima non avevamo nera attrezzati e pure per i test per i controlli adesso dobbiamo affrontare questa ondata costate gira diversa nuova
Che non prevede più l'occhio davo lo accusavano e di chi non ha i mezzi per reagire
Una strategia molto più mirata ma fondamentalmente rispettando le regole di distanziamento auto pronte gente uscì e questo è il rimedio più efficace
Sì tutti parlano di pandemia che è un termine medico diciamo da un punto di vista geopolitico io credo che questa sia un'epidemia piuttosto selettiva
In questo momento per esempio la Cina che il paese da cui tutto è partito fa una vita normale hanno ricominciato a produrre la grande esportano
Ed è insomma quello che è cioè non proprio un paesino secondario gli Stati Uniti d'America che sono il Paese più potente del mondo sono invece investiti frontalmente da dal virus che diciamo non è che abbiano finora dimostrato una grande attitudine nel contenerlo anzi
Ecco
Non c'è il rischio che la questa epidemie o pandemie adesso non mi attacco i termini diventi anche uno strumento strategico e aggiungo
Non è che anche il vaccino può diventare uno strumento strategico cioè qualcosa che viene selettivamente prodotto e distribuito con Fini se vogliamo anche di potenza non solamente di sanità
La sua riflessione atto presenta tanti stimoli
Prima per prima cosa vorrei puntualizzare
Io non farei diciamo dei paragoni
Perché questo momento è chiaro che la Cina addirittura le ultime stime dell'altro giorno dal Fondo Monetario Internazionale parlano di un appeal per quest'anno accuse all'uno e nove
Quindi addirittura o ha ripreso subito un processo di crescita significativo e anzi ne stanno beneficiando
Tutti i Paesi fornitori di materie prime o comunque di beni e servizi di qualità che sono fortemente integrati con l'economia cinese
Perché con le catene globali di valore si sta portando dietro tanti Paesi e qua c'è un contributo giustamente il Fondo monetario internazionale dice attenzione questo è un contributo importante alla ripresa anche per l'economia globale verissimo
Non facciamo paragoni perché perché nei nostri sistemi occidentali noi negli Stati Uniti ma questo vale in Belgio Francia Germania quando adottiamo misure molto restrittive ovviamente sfidiamo
I nostri valori il nostro quadro costituzionale i nostri valori consolidati c'è un dibattito ci sono dei limiti e quindi dobbiamo ovviamente adeguare le nostre misure
Restrittive ha un perimetro direi che legittimamente va rispettato mente ovviamente in un contesto come quello cinese hanno fatto dei sacrifici immensi che probabilmente noi non l'avremmo fatto e adesso è lì se ne accorge e questo è un primo dato per quanto riguarda la prospettiva è chiaro
Che di fronte a una sfida così radicale
Non è da escludere non lo possiamo escludere che un domani quando sotto solo al passato
Sì ridistribuita sì re distribuiranno nel mondo nel globo ricchezza e povertà e misura diversa cioè gli affetti saranno molto incisivi potranno cambiare il quadro
Potranno esserci paesi che hanno gestito meglio che corrono meglio di altri Paesi che aveva una grande ricchezza invece che speri barra hanno affossati in un ciclo economico anche molto lungo e verranno buttati giù
E così anche per il bacile vaccino sarà strategico certo
Però da questo voto resta se mi permettete loro vi porto le conferme dall'Unione Europea
Del grande lavoro
Che il e lo voglio dire anche Ministro della Salute italiano Roberto Speranza
Inserisse la salute Francia in particolare Germania anche Olanda l'ho fatto e del grande lavoro che stavo facendo a livello di Commissione europea per quanto riguarda ricerche Vercelli oggi possiamo dire che le europea
Sta siccome sta finanziando le più importanti ricerche
E è in condizione di potersi garantire varie centinaia di milioni di vaccini indipendentemente dalle quelle quattro cinque quei gruppi farmaceutici molti nazionali che lo stanno ricercando
Certo ce ne sono alcuni che sono rimasti fuori da questi investimenti però diciamo che è stato un grande investimento ad ampio spettro
Quindi con queste singole gruppi che stanno di ricerca che sono molto avanzati alcoli addirittura prospetta non le conclusioni di questi e gli esiti per fine novembre o dicembre
Noi potevano ciascuno di essi
Avere addirittura molto presto duecento trecento milioni di vaccini
Che posso con opzioni anche di raddoppiarli o un gruppo quello minore ottanta milioni ma anche qui con l'opzione di altri ottanta milioni insomma saremo in grado di non dare
Il i nostri sistemi di vaccini e anzi ci siamo premurati ed è qui quella sensibilità la leadership europea
Anche di procurarle e permette lì poi a disposizione dei paesi più fragili vulnerabili economia che non potrebbero permettersi Bacci
E quindi forse sul bacino evitiamo quanto meno l'Europa contro se non gli occidente i contro però punto tornando agli Stati Uniti come potenza decisiva oggi in questo momento parrebbe che gli Stati Uniti siano quasi diciamo contro il resto del mondo in particolare contro la Russia contro la Cina contro l'Iran
Paesi che per molti Paesi europei comincia dalla Germania ma in buona misura anche noi non sono necessariamente degli Arci nemici
Allora la mia domanda è questa un modo americano per colpire questi Paesi sono le sanzioni
Le sanzioni poi colpiscono però indirettamente gli alleati europei in particolare nel Paese come il nostro che per esempio con la Russia ha dei rapporti ma anche con gli altri Paesi sotto tiro dei rapporti piuttosto vincolanti sotto l'aspetto energetico
Lei glielo chiedo anche da giurista cosa pensa di questo sola ordinamento del sistema se americano rispetto agli altri cioè quasi come loro fossero fuori dal dal sistema fossero sovraordinati come poi d'altronde interi sono normalmente
Beh io direi che dobbiamo anche ammettere delle colpe presepi il sistema della commercio internazionale da brutti o
è un sistema che andava rivisto abbiamo ritardato a rivederlo
Parlo del sistema complessivamente non solo dei meccanismi di risoluzione di controversie adesso le sta pagando anche Dazzi o per questo
Bisognava muoversi prima bisognava aggiornare questo sistema e non lasciarlo trascinarlo per per decenni col fatto che adesso ovviamente tutti i nodi diventano critici
Gli Stati Uniti hanno assunto una postura diciamo molto rivendicazioni stanca non c'è dubbio e soprattutto negli ultimi tempi vogliono riequilibrare le bilance commerciali laddove si sentono svantaggiati e quindi lo fanno molto spesso questi braccio di ferro bilaterali questo chiaramente secondo me non è la soluzione non è la soluzione perché poi anche condurre un come dire un braccio di ferro bilaterale
E poi anche ottenere dei buoni risultati però il nostro sistema così integrato a livello globale che dopo dove vince qualcosa poi puoi perdere quindi deve avere una visione complessiva ecco perché ho parlato prima di multilateralismo efficace
Non è quella secondo me la soluzione e ovviamente lei ha ragione perché nel momento stesso in cui ottiene un risultato sul rapporto bilaterale poi rischia anche di tanta Giarre risulta degli alleati storici come può essere per l'Italia
Qualche volta anche se devo dire la verità che per fortuna nel anche nel nei rapporti tra Unione Europea
E Stati Uniti noi siamo stati abbastanza rispettati le sanzioni darsi non c'hanno colpito in misura significativa
Dobbiamo stare attenti anche un altro spettro esempio la Russia che vedo le sì nel nella slide
La Russia con lo sa dobbiamo avere un dialogo ma non solo perché l'Italia a un interscambio commerciale importante e quindi a nella Russia un parte commerciale importante
Perché sarebbe un errore e marginale completamente la Russia e spingere nelle braccia della Cina con cui ha un rapporto diciamo molto complesso molto articolate però è quanto gli americani stanno facendo e quanto molti europei appoggiano effetti polacchi baltici ai fatti
La e fatte le sto dicendo secondo me dobbiamo avere una visione strategica
La Russia ma in un parte strategico è un player strategico più che ho parte strategico dell'intera Europa e anche dello scacchiere geopolitico mondiale anche perché ovviamente
Avere la Russia a dialogare con la Russia significa poter risolvere varie crisi in un giro per il mondo
Significa poter costruire dei percorsi con tutte le difficoltà del caso ovviamente la prevengo il caso navali è un caso che va chiarito
E io stesso nelle mettono kosovari col presidente Putin né ci sentiamo spesso ho chiesto ovviamente che si sia la massima disponibilità a fornire tutti i chiarimenti
Perché è un caso ovviamente grave grave che ha detto lui
Ha detto che è assolutamente era disponibile per quanto riguarda tutti gli accertamenti dei fatti non ritenendo assolutamente che ci fosse nessuna responsabilità sul loro fronte
Però su questo su questo aspetto bisogna andare avanti e bisogna proseguire per giungere all'accertamento e verità
Riprendo dei russi per arrivare a conclusione uno dei cambiamenti geopolitici più rilevanti forse il più rilevante per il nostro Paese negli ultimi tempi
E che abbiamo dei nuovi vicini alla frontiera meridionale in particolare i turchi che sono sbarcati a Tripoli e i russi che sono in Cirenaica
Cioè abbiamo due paesi piuttosto rilevanti due imperi la Turchia che si riscopre tale pura altro peraltro è anche alleato nostro almeno sulla carta
E la Russia che non è esattamente un alleato nostro tanto meno degli americani che si affaccia sul Mediterraneo in particolare verso l'Italia
Che cosa significa avere i turchi a Tripoli per poi cosa significa veri usi Cirenaica per noi cioè dopo tutta questa bella guerra che abbiamo fatto contro Gheddafi ci ritroviamo con questo risultato
Per sicuramente non era l'evoluzione che ci si aspettava il forse questo dovrebbe farci a Crotta interrogare su quelle
Diciamo decisioni che sono state prese in passato ma non voglio ritornare ormai dobbiamo confrontarci con la realtà dei nostri giorni
è la realtà dei nostri giorni io lo dico sempre ma allora l'Italia la domanda e l'Italia
Che sembrava avere un ruolo importante Libia e ce l'aveva e secondo me c'era ancora politico perché ormai completamente emarginata nello scenario libico
Beh è chiaro che se nello scenario libico la piega lo scenario libico prende una piega militare l'opzione militare chiaramente cosa chiama che è disponibile a combattere
Chi manda eserciti uomini e mezzi armamenti dove non lo si Natalia questo non lo fa e non lo farò per quanto mi riguarda mai ma non va perché
E la nostra Costituzione però Presidente ed abbiamo fatto delle guerre anche se non le abbiamo chiamate tali abbiamo bombardato la Jugoslavia siamo andati a morire in Afghanistan in Libia no
Attenzione però questa è una guerra diversa questa è una guerra appello un predominio di una parte sull'altra con sopraffazione dell'una e dell'altra ovviamente Loi abbiamo una postura ben chiara noi appoggiamo alle alle Nazioni Unite
Il Ganna le forse gamme
Quando c'è stata questo tentativo da parte della di affittare di invade rapper dal suo punto di vista stabilizzare la Libia è nella sua prospettiva
Di scacciare via le milizie che ovviamente oltre riveste sono formazioni paramilitari e l'accusa è che ci siano anche delle formazioni jihadiste eccetera
L'abbiamo subito detto che era un errore errore perché avrebbe portato a un conflitto civile
L'Italia non partecipa o un conflitto civile così deliberato a tavolino
L'Italia lavora per una soluzione politica
L'Italia lavora e io ho detto ad affittare quando mi venne prospettata questa questa questa invasione dissi che sarebbe stato un grande errore l'avrebbe pagato caramente
Perché avrebbe creato un conflitto civile della sua popolazione avrebbe portato sofferenze alla sua vocazione
Io Lallo invitato ancora volta fermamente cercato di dissuaderlo da questa iniziativa dicendo che ovviamente non avrebbe portato pace benessere stabilizzazione allegria come si sta rivelando
Ma insomma ne siamo un Paese pacifista per principio
Noi siamo un Paese che assolutamente perseguiamo la pace assolutamente cerchiamo di evitare sofferenze alle popolazioni locali siamo un Paese che non accettiamo di combattere proxy war come questa guerre per procura
Siamo un Paese dove sicuramente cerchiamo di tutelare i nostri interessi glieli abbiamo dell'interessi anche economici significativi abbiamo l'ENI abbiamo varie società in e aziende che in questo momento hanno interrotto sospeso delle la realizzazione importanti infrastrutture non vedono di allora di completarle
Ma non non è chi per perseguire gli interessi economici nel procuriamo sofferenze alle popolazioni locali no però siccome in quest'area ci sono dei paesi che siamo poco sono un po'più svelti di mano diciamo per esempio uno grande amico nostro e la Francia
Che in questo momento nel Mediterraneo si sta scontrando con la Turchia ne abbiamo due alleati NATO sempre in maniera teorica cioè Turchia e Francia
Che si stanno in qualche modo scordando in quest'area la nostra frontiere lo fanno anche con mezzi militari
Ecco noi diciamo tra Francia e Turchia con chi stiamo
Allora ne stavo con l'Europa
Stiamo con l'Europa perché è chiaro che come prima in un'attenzione del Mediterraneo orientale come questa come prima cosa esprimiamo ed esprimeremo sempre solidarietà a Cipro e ad Atene sono due Stati membri dell'unione europea
Dopodiché dopodiché quindi non abbiamo difficoltà a sottoscrivere conclusioni come abbiamo fatto scosso vertice e come troverete poi sui giornali probabilmente riporteranno anche le conclusioni di questa mattina che richiamano appunto questa condanna
Delle iniziative unilaterali anche provocatorie della Turchia in violazione del diritto internazionale
Perché chiaro
Che c'è una tensione come sapete che nasce dai confini marittimi che sono discussi controversi eccetera meno la mettiamo Oglio dire che ci sia questa iniziativa letterali di provocazione di sconfinamento rispetto a quelli che sono due Paesi dell'unione europea quindi siamo con l'Unione europea
Detto questo noi ma vale anche per la Germania riteniamo che la Turchia se vedete anche la cartina geografica non è difficile comprenderlo
Ha un ruolo strategico nel quadrante non solo del Mediterraneo del Medioriente
Gioca un ruolo il Libia in Siria in tante altre parti per lo scenario anche asiatico
E importante per quanto riguarda l'aspetto energetico quindi i flussi migratori migrazioni è Energia per quanto riguarda l'aspetto securitaria con la Turchia Biso con la Turchia bisogna parlare
Con la Turchia bisogna dialogare bisogna costruire un'agenda positiva tra Unione europea bisogna lavorare a questo tra Unione Europea e Turchia
Assumendo una posizione ferma risoluta ma perseguire un'agenda positiva perché isolare la Turchia che peraltro ne ha ricordo riconosciuto lei è un alleato all'interno della NATO
Diventa veramente un controsenso e non ci giova
Sì però mi permetta un sillogismo se noi siamo con l'Europa siamo con la Francia visto che la Turchia non sta
E allora concluderei su questo presidente visto che ne abbiamo ormai ma direi anche da un po'di tempo un nuovo grande riferimento che la Germania un riferimento storico con cui peraltro ogni tanto due diamo che è la Francia
Si parla molto di un diciamo riavvicinamento tra Italia e Francia i francesi si sa quando sentono che la Germania monta cercare un po'di allearsi con i Paesi cosiddetti mediterranei con noi con gli spagnoli con i portoghesi che non sono mediterranei ma non importa per bilanciare la Germania
è vero che noi stiamo per firmare un trattato con la Francia o il così detto Trattato del Quirinale che dovrebbe stabilire un rapporto preferenziale fra i nostri due Paesi
Sicuramente quello è un trattato che qui stiamo lavorando un po'di tempo prima anche che dire missili Presidente del Consiglio quindi dobbiamo recuperare il lavoro fatto e dare nuovo impulso secondo me è arrivato il momento
Di rafforzare questo rapporto con la Francia di strutturarlo meglio in modo da rendere più efficace questa cooperazione e i rapporti bilaterali
Bene
è quasi una notizia presidente la ringrazio della della sua conversazione e delle informazioni che ci ha voluto dare che certamente faranno da sfondo al nostro dibattito grazie ancora al sito del direttore grazie a tutti