Francesco Cossiga, uomo di cultura, uomo di Stato - Convegno nel decennale della morte 2010 - 2020

Aspettando l'ok con lo sguardo dal magnifico rettore buon pomeriggio a tutti voi sono che non è stato facile raggiungere sassi
Della
Detto
Quindi scusate non ho dimestichezza con questi strumenti aperte
Grazie
Vi dicevo
Che la ordina alla presenza del capo dello Stato questa mattina e la ferrea volontà del rettore Massimo Carpinelli e di qualche Amico che sono serviti da esempio per ricordare nella nostra città la figura del presidente Cossiga a dieci anni dalla morte
Vi ricordo a trentacinque anni dalla nomina di Capo dello Stato che avvenuta il ventiquattro giugno del mille novecentottantacinque
Io ringrazio il magnifico rettore per avermi riservato l'onore di coordinare questo incontro e di avere così l'opportunità di rincontrare tanti amici che sono stati i compagni di viaggio del nostro Presidente nei momenti di gioia
E in quelli più difficili e controversi della sua vita politica
Brevemente io Francesco Cossiga l'ho conosciuta a San Giuseppe anche capo dello Stato stamane ha ricordato questa questa parrocchiano
In quella chiesa dove tutto è cominciato come lui diceva e dove al termine della sua vita lui e voluto tornare
Ascoltavamo la messa insieme dietro l'altare lui non voleva arrecare disturbo ai fedeli con la presenza sua e della scorta
Mi salutava con una carezza come se mi conoscesse da sempre io ammiravo lui questa sincerità del suo atteggiamento di Fedele nell'ascoltare messa nell'attenzione che poneva alla liturgia della Parola e nell'ascolto dell'omelia la serietà il raccoglimento nella preparazione alla comunione insomma
Un esempio
Poi terminata la Messa ci si spostava nell'ufficio del parroco monsignor Masia il suo confessore suo preparatore il suo rifugio nelle angosce e nelle gioie della vita oggi si direbbe il suo molti fattore lì c'era i Cossiga un uomo ricco di aneddoti di racconti di curiosità senza fine questo era il Cossiga sassarese il Cossiga che già da giovane
Gioca un ruolo fondamentale tra i cosiddetti giovani turchi sono stati ricordati questa mattina
Ma di questo si parlerà il sindaco Nanni Campus suo prima di dargli la parola voglio solo ricordare un aneddoto appunto sui giovani turchi che mi è stato raccontato dal suo compagno di banco Mario per Italia
E il marzo del mille novecentocinquantasei guarda caso diciannove marzo giorno di San Giuseppe quindi parrocchia è parroco che tornano sempre
La Democrazia Cristiana sassarese saldamente nelle mani di Nino Campus Presidente della Provincia la Nuova Sardegna lo chiama il cugino per via della sua stretta parentela coi segni Mario qui può confermare
Ma nella disputa fra lui a capo di una dirigenza di partito legata ancora alle tradizioni del Partito popolare e il gruppo di giovani che volevano rinnovare tutto secondo la parola d'ordine dalla segreteria Fanfani cala che correva un un rinnovamento
Il cugino segni si tenne prudentemente super partes Campus era così sicuro di vincere che aveva presentato due liste una per prendere la maggioranza e una per occupare anche alla minoranza
Da tempo i giovani facevano l'opposizione a campus
Già gru faccio dei nomi nemmeno che prese chi è sardo sono sono abbastanza comuni no Gianluca stava a letto fa scusi come Pietro palla e Angelo Solinas in si e con loro si era schierato Francesco Cossiga e altri coetanei venuti dalle file del partito cito Paolo Vettori Pietrino Soddu Beppe Pisanu Piero aree Michele cordata Francesco Dettori
Avevano battuto le sezioni paese per paese
Perché quelle cittadine pareva fossero appannaggio ineludibile degli anziani del partito avevano però poche speranze di farcela
Tanto che a un certo punto della serata mentre andava avanti il conteggio dei voti Cossiga se ne tornò a casa rassegnato
Il conteggio andò avanti sino a tardi dopo l'ultima Scheda Mino Giachino corse sotto casa di Cossiga e lo fece affacciare gli gridò una par la sola cappotto Cossiga prudente chiese loro hanno Hui e Giacomo no noi alloro ecco la storia della politica in Sardegna aveva cambiato rotta li avrebbero chiamati giovani turchi con riferimento al group poi gli ufficiali che tra la fine dell'Ottocento la prima guerra mondiale avevano imposto l'ammodernamento rapido dell'Impero ottomano
Ecco signor Sindaco scusa selettiva lanciato con questa storia un po'lunga ma avevo promesso professor britannica che prima o poi avrei raccontata
Il sindaco di Sassari né ammiccante
No tanto un saluto a tutti
Consentitemi prima di tutto di ringraziare davvero stamani per motivi di correttezza di tempo di ospitalità o porre stretto molto il mio intervento in modo da lasciare spazio agli ospiti
E di quella ristrettezza mi rammarica su una cosa non aver ringraziato in maniera ufficiale il rettore per aver organizzato questo convegno che era pensato ancor prima Divella nell'aver notizia che avrebbe potuto partecipare presente a Repubblica
Proprio per onorare la figura di Francesco Cossiga così come ricordo che questa a università ha ricordato la figura di Antonio Segni è il fatto che sia potuto venire anche il presidente è stato per il rettore per la sua organizzazione per tutto l'ateneo e per il supporto della Prefettura un sovraccarico di tensioni di lavoro ma è stato tutto una cosa davvero splendide magnifica di cui la città attraverso me vi ringrazio grazie ancora rettore grazie ancora signora
Detto questo
Il l'omonimia per cui quando Gianni dice nel ci parlerà il sindaco Kamps tra a me e la famiglia Campus collegata con la famiglia Sandys solo un'omonimia però non tanto lontana perché la famiglia di mia moglie invece è collegata al campus Cellino campus è il è il tramite di una parentela che esiste tra la famiglia di mia moglie la famiglia di Mario
Però io non vi parlerò dei del Periodo appunto che è già stato ricordato anche perché nero ancora troppo giovane
E comunque guardavo da altre parti in quel periodo la politica
Ne parlerà invece mi fa molto piacere rapidissimamente ricordare alcuni aspetti di Francesco Cossiga
Che
Ho avuto modo di riavvicinare di affrontare con davvero con con affetto durante i miei due mandati in Parlamento io settimanali anche assieme all'altro carissimo amico che era Valentino Martelli teneva Aventino Martelli ci recavamo nello studio senatore Zanda conosce perfettamente al caso Giustini anch'a trovare il professore io continuava a chiamarlo così nuove chiaramente voi nel parlare Cianfrance vale però comunque concettualmente mi piaceva sempre chiamarlo professore
E
In queste settimanali incontri mi voglio soffermare su tre aspetti della figura di Francesco
La prima è stato detto era davvero poliedrico curiosissimo Dotti Simo e tanto da arrivare a chiedermi di portargli le diapositive di alcuni interventi di estetica perché voleva capire come si poté se lo svolge ed era particolarmente interessato alla liposuzione per
Per e tanta lo richiede portavo del di appositi fargli vedere in tema niente finivano svolti gli interventi di estetica non perché fosse interessato personale lei però era proprio ed alla sua natura
Per lui voleva conoscere voleva sapere era aggiornato su tutto anche su argomenti che appunto come la chirurgia estetica te erano non dico affatto l'antitesi di tutta la sua storia la sua cultura però questo esprime la sua con loro la sua proprio la sua natura l'altro aspetterà di un un profondo conoscitore della politica anche di quella locale anche se l'ha vissuta per gran parte del tempo da da Roma lui era un perfetto conoscitore del politico locale ricordo che durante una di quelle di quelle pomeriggi c'era
Anche sicuramente già Zamberletti il padre della moderna Protezione civile che era anche lui un frequentatore assistito dello studio del Presidente
Francesco mi disse ti devi candidare come sindaco di Saxa
Certo presidente ma Nanni tutti deve candidare come sindaco in salsa
Perché in qualche maniera bisogna svegliare una classe politica che pensa che Assassin'tutto avvenga per Clinton somma una specie di tradizione chiamiamola così voglio entrare nessuno i politici argomento politico ma parliamo proprio della stanchezza con cui a Sassari comunque avveniva once sto ricambio nella classe politica di la tua candidatura è una candidatura che può comunque
Quantomeno scuotere quella che sembrava una nazioni impossibile cioè riuscire a portali un'altra un'altra componente della politica nazionale a a combattere per il Comune di salsa
E su questa insistenza insistette talmente tanto Francesco da intervenire anche su chi non voleva la mia candidatura ed era Silvio Berlusconi
Mentre la mia candidatura Oss povera ottenne come dire da subito il placet
Del qui presente percorreva gli assegni che mi garantiva tutto l'appoggio edito Corallo ringrazia mentre la teneva il placet
Del dell'allora
Il presidente del Partito Radicale se non vi sembri strano ma allora Pannella mi chiese mi disse se riusciremo a fare una lista Sassari sarà sostenga nella tua candidatura
E dell'ostilità c'erano invece in Forza Italia e Silvio Berlusconi perché perché voleva un candidato che fosse espressione di quel partito e Francesco utilizzo scioperi convenzione tanto da dire promessa che mantenne
Se il candidato è Nanni che io vada a Sassari
Conte Silvio faccio un comizio in piazza Italia è stato l'ultimo comizio e Francesco Cossiga e anche che anche dopo tantissimi anni cui non faceva più comizio in piazza
Questo
Per per rende però il concetto non lo dico per me come ho già detto stamane sarebbe ben poca cosa lo dico per esprimere quell'amore che comunque sa se quelli che aveva che Francesco sinora per Sassari per questa terra l'ha sempre mantenuto pur lieve andarono pur avendo gestito problemi
Di carattere mondiale
Secondo quell'esempio ottimo era stato del suo predecessore su quel su su anche in quelle cariche di ministro di primo ministro e di presidente a Repubblica che era già stato di altri sì
Infine l'ultima il rilascio perché è giusto che siano i nostri ospiti esprimere nota è invece un qualcosa che esprime
Forse non dovrei farlo perché sembra quasi una cattiveria quello che allora fece Francesco però esprime molto il carattere di Francesca la sua sassarese dica quella c'è un fra che può arrivare ad essere anche pungente direi quasi a volte anche un pochino cattivi
Non so quanti ricordano l'elezione nel novantaquattro lezione Presidente del Senato è la conditio sine qua persino acqua norma e il presidente Repubblica potesse dare a Silvio Berlusconi incarico di formare il governo e i numeri al Senato ballavano
C'erano dei numeri insomma non si aveva certezza
Il candidato del centrosinistra era il compianto Spadolini
Il candidato del centrodestra Scognamiglio
E piccola chiosa Brancaleone preliminari o chiese a Berlusconi ma noi perché non candidiamo Francesco così
Testuali parole di Berlusconi se io fossi un politico lo farete avrei anche ragione ma non lo posso fare giurano mai capito perché mi disse non lo posso fare per davvero è stato così io non c'ero solo io c'era tutta la platea degli allora parlamentari detto questo questa votazione è davvero
A all'ultimo voto è davvero non si sapeva
Ci fu la contestazione di una scheda una scheda a
Che il presidente allora il presidente il più anziano che era De Martino leggeva le ed è così come delle passava il direttori generali lucidità segretario generale del Senato nel passargli questa scheda gli dice Scheda nulla
Io blocco e dicono scheda nulla lo dicono i senatori Segretari che sono Terrano in quella mia ai più giovani del più giovane quindi ero pronto a fianco questa scheda quindi non fu mai letta
E quindi nei banchi senatori non spuntavano i nomi Scognamiglio Spadoni Scognamiglio Spadolini per i questa scheda rimase e fu messa da me nel novero di quelle di Spadolini Daily Scognamiglio in accordo chiama agli altri
Sì sì è vero confermiamo c'erano sia di una parte che dall'altra tra i senatori Segretari quindi fu messa nel conto di Scognamiglio
Se arriva la fine delle schede parte l'applauso e tutti abbracciano Spadolini perché alle a parità di voti il più anziano veniva eletto presidente sarà e risultata su Repubblica c'era un giovane senatore sventola però va fa anche una scheda risse non è quesiti extra lo accetta sessantuno accentuò centosessantadue a centosessantuno esso non mi ricordo esattamente i numeri per cui Gello in sala
Spadolini che anche lui poverino ma ci rimane molto ma molto male tutti ti abbracciano Scognamiglio Scognamiglio sale su ogni abbraccio somma si insedia il presidente Scognamiglio e questo accade accaduta portava poi alla nomina di Berlusconi
Finita questa mio brevissimo attimo di gloria vado verso fa Garibaldi e trovo il presidente così a col Presidente Spadolini a braccetto
Francesco vivere Nanni vieni vieni
Al vicino
Finché anzi davo del lei allora in questa mi dica Presidente e mi fa Giovannetti presento il più giovane senatore dalla mia città figlio di amici e stando invece ho già avuto modo e e e
Sfoggia avuto modo di vedere e io dico che piacere veder è morto imbarazzato mi allontana
Voi direte finita qui no perché se no dove la ciò passa una decina di minuti mi sento chiamare di nuovo
Mi chiedo canina e
Ne ha vicino il Presidente fa cadetto presentatori del Senato a quel punto Spadolini capisce che fra il presidente lo sta c'è un frammento per cui
Stacca il bacio ma lei già presentato Franco se ne va questo per capire la figura di un grandissimo uomo che però ha trasferito
Nel mondo quello che questa città
Meravigliosa poco presentabile sotto alcuni aspetti ma indubbiamente una delle più belle del mondo grazie
Grazie signor Sindaco c'è qualche repubblicano tetto aspetta sotto comunque il sindaco ha diciamo così descritto queste tre filtri figure a queste tre composizioni no dell'altro personaggio viola curiosità i la la politica l'essere sassarese
Io mi sono sempre fatto un'idea e cioè Cossiga e una persona che va
Conosciuta a trecentosessanta gradi
E poi Luigi Zanda ce lo potrà sottolineare ciò che ha scritto Cossiga aiuta a capire i tempi che ha vissuto e tutto ciò che ne è derivato
è stato un uomo che ha ben interpretato il suo ruolo istituzionale e fedele quella Costituzione su cui aveva giurato che per anni aveva insegnato all'Università di Sassari ecco ancora una volta questo Cossiga che parte da lontano fin dalla prima ginnasiale voglio parlare del del Cossiga scolaro e poi insegnante sempre Maio Bregaglia che è stato suo compagno di banco ricorda che considerano scutello uno studente modello
Diceva Bregaglia se io ero bravissimo lui era più bravissimo di me
Francesco Cossiga dieci anni appena compiuti nella contabilità gli era già famoso nella cerchia di amici di infanzia che ruotavano intorno al la parrocchia di San Giuseppe lui era famoso anche per altri due motivi era bravissimo a scuola cosa che nessuno dei compagni di perdonava mattutini invidiata no
E in secondo luogo era benestante il padre era direttore generale dell'Italsider la banca da cui è nato pure il Banco di Sardegna
E aveva dice binaria una spettacolare batteria di giocattoli compresi quei giocattoli della Shoah Uccio o sciocco le meravigliose invenzioni giocatori tedeschi in metallo se non sbaglio
In terzo luogo siano sì avviato ad essere l'uomo di sapere enciclopedico con uno la preferenza che già si individuava per la storia militare compresa i servizi segreti le bandiere le divise e che tutti hanno poi riconosciuto
L'estate del quarantaquattro a soli sedici anni fece la maturità classica lo ha ricordato stamattina sia il magnifico rettore sia il Capo dello Stato fu all'università che comincio a fare politica attorno a lui si va al gruppo un gruppo di giovani democristiani che come lui avevano letto i testi fondamentali della sociologia cattolica e della economia nord europea
Ecco o Marche essa ordinario di diritto costituzionale l'università di Sassari ci ricorda adesso il Cossiga costituzionalista professore di diritto costituzionale in questo ateneo ed è successo vaglio oggi del capo dello Stato ricordava che oltre due presidenti della Repubblica Cossiga oltre ricco Berlinguer capo delle maggior partito di opposizione avuto anche ha dato anche tre presidente della Corte Costituzionale bene il primo di questi tre se non sbaglio fu Ugo De Siervo che lo o sostituì proprio subito appena lui andò via dall'università se non sbaglio fu proprio Ugo De Siervo comunque molto tempo dopo prima non non vi ricordate
Ok no io se volete vi dico perché mi ricordo di Ugo De Siervo perché chiedo scusa Luigi perché il figlio che stiamo Luigi perché è stato direttore di RAI contro cioè la la la parte ecco marciare della RAI le opere per tutti i prodotti firmati eccetera mio carissimo amico mi ha ricordato lui ma non ti ricordi quando giocava no no a Stintino perché De Siervo va proprio preso casa a Sassari la cosa da non molto povera comunque Omar che essa grazie
Nello stesso periodo in cui erano presenti a Sassari anche Gustavo sagrestie Valerio Onida e per quanto riguarda il diritto costituzionale
Per circa un decennio quindi dal mille novecentocinquantotto fino al mille novecentosettanta Sassari non ebbe professori ordinari in pianta stabile quindi questo insegnamento rimase scoperto per tanto tempo e fatti come è stato ricordato anche stamattina Francesco Cossiga è stato professore di diritto costituzionale a Sassari dal mille novecentocinquanta al mille novecentocinquantotto oppure si è detto che ha insegnato non soltanto il diritto costituzionale ma anche altre materie vicine o comunque di interesse di Scooby cistico
In questi anni si concentra anche la sua produzione Shen il ficca perlomeno quella ufficiale perché poi c'è anche una produzione scientifica non ufficiale che come sappiamo culminò nel messaggio sulle riff come istituzionale rivolto alla Camera nel mille novecentonovantuno non è produzione scientifica in senso proprio ma fu era un saggio di diritto costituzionale e poi ci ritornerò
Sì beh una produzione scientifica che ovviamente non ha avuto modo di esprimersi per tanti anni iniziata nel mille novecentocinquanta si concluse nel mille novecentocinquantacinque poi inizio l'impegno politico attivo temi novecentocinquantotto l'Porto all'elezione neanche trentenne la Camera dei Deputati poi sappiamo che senza soluzioni di continuità questa carriera politica arrivo sino alla Presidenza della Repubblica e poi al ruolo di senatore a vita e però in questi cinque anni nato se la scientifica ricca che formata da scritti Brady ma molto significativi su molte tematiche di interesse costituzionalisti infatti spaziano dall'inviolabilità parlamentare che il suo primo lavoro al rapporto fra diritto di edizione diritti di libertà
Dalle competenze regionali in materia creditizia la libertà agli espatrio e ed emigrazione ora qual è il tratto che emerge leggendo questi lavori non mancano e le mie ti di originalità nonostante la giovane età tra la pubblicazione di ventidue anni supremo saggio viene pubblicato a ventidue anni l'ultimo venticinque ventisei anni sono lavori originali ma soprattutto il tratto che emerge il turco Maggio ecco questa di solito non è considerato un'apertura da studiosi però è anche vero che non si può essere veramente originali se non siete coraggiosi cioè se manca la volontà di distaccare l'atto Piano foce dalla da dal dal coro monocorde degli dèi ricevuta ecco docente universitario Cossiga pur giovanissimo dimostrò subito di essere tutt'altro che papille supino ispettore tesi che allora erano maggioritario nel dibattito scientifico in questi scritti ci sono degli spunti notevoli che fanno apprezzare anche la distanza rispetto ai suoi maestri rispetto alle tesi che erano di Giuseppe Guarino e di Carlo Esposito Cossiga subito manifesta un un approccio che diverso da quello dei suoi maestri
Il primo saggio che merita di essere ricordato appunto il lavoro l'inviolabilità parlamentari che il titolo preciso e i membri dei consigli regionali godono della inviolabilità parlamentare già in questo scritto Cossiga prende le distanze dalla tesi che allora era maggioritaria sia finanche nella giurisprudenza
E arrivò a sostenere che l'istituto dell'inviolabilità parlamentare dovesse estendersi analogicamente anche ai consiglieri regionali teniamo presente che nel mille novecentocinquanta consiglieri regionali c'erano soltanto nelle poche Regioni SPES tali istituite Sicilia Sardegna fondamentalmente Gagli altre regioni nonostante il disegno regionalista fosse presente in Costituzione sono state istituite negli anni settanta quindi era coraggioso negli anni Cinquanta proporre un'analogia fra il ruolo del parlamentare ruolo del consigliere regionale e soprattutto era molto coraggioso ritenere che queste due cariche elettive avessero pari dignità istituzionale dal punto di vista delle prerogative costituzionali
Insomma la la premessa anche se non compiutamente esplicitata ma che a mio avviso emerge chiaramente che stava a fondamento della ricostruzione di Cossiga la comune natura di tutte le assemblee legislative
Quale che sia l'ente territoriale nel quale si collocano in altre parole e questo è il ragionamento di Cossiga se c'è identità sotto il profilo funzionale identità sotto profilo funzionale cioè perché i Consigli regionali esercitavano diesel ci hanno funzioni le funzioni legislative beh allora deve esserci pure identità di struttura sia sotto il profilo dei principi organizzativi essenziali sia sotto il profilo delle posizioni soggettive spettanti ai membri di queste ambiente certo nel mille novecentocinquanta era troppo presto ancora troppo presto per dire che le assemblee legislative regionali dovevano godere di pari dignità istituzionale rispetto al Parlamento basti pensare che questa tesi in Italia emerge nei primi anni Duemila do Polaris ma il titolo quinto e a partire dagli anni novanta mila che si dice che le regioni lo Stato sono Enti costitutivi della Repubblica compari dignità istituzionale tesi peraltro già superata perché ormai il quartiere questa idea della pari dignità istituzionale non è che abbiate Tito che anche quindi era impensabile che nel mille novecentocinquanta si affermasse con forza questa dottrina e però l'intuizione di Cossiga era per potente sicuramente sicuramente tre correva precorrere i tempi
Ma c'è un altro elemento di interesse in questi primi saggi ed è un elemento che riguarda la concezione che io vi ca'generale sono saggi brevi quindi non c'era lo spazio per illustrazioni teoriche articolate però delle intuizioni potenti ci sono
E in particolare emerge un'idea peculiare di costituzione peculiare per quei tempi e cioè l'idea e un'idea che poi viene inviare abilmente riproposta anche missili si disse messaggi successivi e mi riferisco all'idea che la costituzione o le costituzioni non siano solo un insieme di norme
Ma anche la risultante di prassi di applicazioni di considerazioni di opportunità
In tutti i materiali che devono essere armonicamente orientati verso la salvaguardia di qualcosa di superiore Cossiga lo dice chiaramente in questi scritti nascosti Tuccio ne non è solo un testo in questo si discostava non poco dal suo maestro Carlo Esposito e Giuseppe Guarino ma diceva la Costituzione non è solo un testo ma anche un insieme di valori extra testuali che non solo fondano il valore giuridico del testo ma che devono orientarne la l'azione l'interpretazione ecco chiaramente una teoria del diritto che per quindici anni abbastanza innovativa una teoria che si basa su un'impostazione fede fondamentalmente storici Istica perché vede in la Costituzione il prodotto dell'interazione fra norme formali prassi applicative reazione popolare come è stato ricordato stamattina anche dal presidente Mattarella cito un paio di brani dal testo cossighiano perché sono anche molto non molto densi molto prima impregnanti Cossiga scrive ogni ordinamento non è espressione astratta di una procura logicità formale mai la costituzioni giuridica di una concreta è alta politica che è il momento di un Comune processo storico e con l'impostazione storica cistica cioè la Costituzione non è un testo ma la costituzione tra il significato dal contesto ed è un contesto che a sua volta vita Rizzato dal momento storico e ancora nel valutare l'effettivo rendimento di un istituto che qua veramente sta facendo riferimento all'inviolabilità le prerogative parlamentari ma è una tesi che può applicarsi a qualsiasi istituto del diritto costituzionale
Nel valutare l'effettivo rendimento di un istituto e quindi anche la sua vera natura occorre al di là di un esame puramente formale del complesso normativo porlo sul piano del concreto funzionamento dell'ordinamento occorre inserirlo cioè nel sistema costituzionale che non è un puro sistema statico di norme logica ma un sistema dinamico di istituti che nel loro concreto operare possono per la punto pur nel generale loro adeguarsi e l'ordinamento normativo produrre effetti fenomeni da questo non previsti o non compiutamente prevedibili fra queste parole fanno emergere il profilo a mio avviso fanno emerge il profilo di uno studioso che era molto attento al dibattito teorico del suo tempo attento soprattutto al dibattito di TA costituzionale che si svolse qualche decennio prima nel mondo germanico durante gli anni della sfortunata Ric publica di Weimar Cossiga conosceva benissimo le opere di Hans Kelsen dell'equity sì per un si riconosce non era un formalista non erano armati vista aveva letto attentamente e Carl Schmitt che invece amava apprezzava tantissimo autore che viene citata nel messaggio presidenziale e questo fu un atto di coraggio perché Carlos unite era un nome e ancora oggi un nome che in Italia come dire negli ambienti di cultura Libia la liberaldemocratica si pronuncia molta cautela caro il mite era il giurista del del Terzo Reich il giurista rappresentativo dell'ordinamento ingegno ma una storia personale per certi versi anche scientifica profondamente coinvolta nelle vicende del nazismo quindi è un autore sicuramente letto e apprezzato in Italia ma non è mai citato facilmente ecco Cossiga lucidità nel messaggio rivolto alle Ca'e in particolar modo la tesi dice mite secondo cui ogni società si basa sulla distinzione fra amico e nemico quindi convivenza c'era un una raffinatezza insomma della sua cultura costituzionale
Conosceva le opere di autori minori che poi minori non sono come Rutles Mende Hermann el e così via insomma uno studioso che anche se
Non avrà avuto modo di di esprimersi per per troppi anni aveva già conficcato nome il terreno della ricerca alcuni paletti fermi
E vengo all'ultimo scritto costituzionalisti così Cossiga
Parlo della produzione scientifica non ufficiale
Mi riferisco al messaggio presidenziale sulle riforme costituzionali che fu trasmesso alle Camere il ventisei giugno mille novecento novantuno ovviamente ai sensi dell'articolo ottantasette della Costituzione che fonda il potere presidenziale di esternazione non lo so tanto è la forma e la finalità istituzionale questo messaggio e concepito come se fosse un saggio scientifico dove trovano finalmente sviluppo poi compimento quei motivi quelle intuizioni quelle analisi e anche quelle suggestioni che già si trovano negli scritti giovanili ricordati prima
A mio avviso il documento che più e meglio di ogni altro racchiude la dottrina costituzionale di Francesco Cossiga non a caso fu un saggio che ebbe vasta e con un solo nel dibattito politico giornalistico del tempo ma anche nel dibattito specificamente così sarà il mistico un'autorevole rivista di settore come giurisprudenza costituzionale dedico al messaggio cosa mai fatta prima un intero numero ospitando in forma di dibattito le opinioni di numerosi corsi d'visti ora per il vero le opinioni per la maggior parte non furono adesive bisogna dirlo eh e i contenuti del messaggio vennero criticati anche aspramente però col senno di poi molti di questi giudizi negativi probabilmente anzi sicuramente andrebbero rivisti soprattutto quelli concernenti le proposte di Cossiga circa il metodo da seguire per la realizzazione delle riforme costituzionali qui si cade in un equivoco su in un equivoco che derivava da dal fatto che questo messaggio non non non fosse stato letto attentamente ora diciamo si tratta di un vero e proprio saggio assai denso e corposo sono oltre sessanta pagine
Contiene numerose notazioni analisi sulla cornice storico politica nella quale si addivenne all'approvazione della Costituzione del quarantasette vengono investigate le condizioni sociali ed economiche che mi hanno accompagnato l'attuazione nei decenni successivi
I di controllo sono illustrate le difficoltà del sistema politico partitico con una rassegna ragionata di tutti i primi di funzionamento della forma di governo del sistema elettorale dell'ordinamento giudiziario e del sistema delle autonomie territoriali
Nessun gangheri o dell'articolazione costituzionale viene risparmiato dall'analisi di Cossiga non solo vengono ricordate ed esaminate una per una tutte le proposte di riforma che erano state avanzate nelle legislature precedenti con illustrazione testarda ostinata dei loro pregi e dei loro difetti questo messaggio voleva tracciare un Bilancio di quello che sino a quel momento era stato il dibattito sulle riforme istituzionali ricordiamo che siamo nel mille novecentonovantuno e ancora in Italia
Ecco perché il processo riformatore non non usati ossia io in quegli anni qui insomma in Now l'abbiamo uno dei protagonisti di quella fase storica non onorevole professor segni che fu uno di quelli che più di altri avviarono questo questo processo diedero linfa a a questo movimento store ecco e infine il messaggio proponeva di modificare l'articolo centotrentotto della Costituzione che la disposizione costituzionale
E disciplina del procedimento mediante il quale si può legittimamente modificare il testo costituzionale
E in particolar modo suggerì di sostituire il procedimento di revisione vincente con un procedimento imperniato sull'elezione di un'Assemblea costituente cui affidare il compito di rischio per la parte organizzativa della Costituzione italiana ecco questo fu indubbiamente il passo più criticato da parte della dottrina costituzionalistica del tempo per più ragioni non piacque riferimento alla necessità di avviare un processo costituente perché se riteneva che il potere costituente fosse ormai esaurito e che non fosse quindi possibile riattivarlo senza porsi al di fuori della legalità costituzionale e molti temevano che questa rottura della continui tacco la costituzione del quarantasette potesse suonare come un giudizio sostanzialmente negativo sulla stessa esperienza costituzionale repubblicana per come fino a quel momento era stata realizzata dalle forze politiche costituente
Ora sempre col senno di poi in realtà Cossiga non intendeva affatto e toccare la necessità di un potere costituente assoluto e totale
Un potere costituente che facesse piazza pulita del passato e che mancasse una profonda discontinuità con le realizzazioni costituzionali del dopoguerra non era questo l'intento del messaggio Cossiga non abbandonò mai l'idea già avanzata anni scritti giovanili come ho detto secondo cui al di sopra del testo costituzionale di ci sono taluni principi supremi che concernono la sovranità popolare libertà fondamentali dell'individuo i principi di eguaglianza e diritti sociali tu i principi che una costituzione democratica pluralista deve necessariamente contenere e che una riforma della democrazia della della della Costituzione democratica pluralista non può Khan Lare è un un po'depotenziare questo è detto chiaramente nel messaggio presidenziale i lavori dell'Assemblea Costituente avrebbero incontrato come limite invalicabile i principi supremi dell'ordinamento repubblicano
Per Cossiga la Costituzione non è qualsiasi atto che organizza il potere mai quell'atto che organizza il potere secondo i valori e i principi che la cultura del CUS il sionismo liberale e democratico considera irrinunciabili ecco questo punto purtroppo non non fu colto nel dibattito costituzionali sito del tempo
Per quanto riguarda il merito cioè i contenuti delle riforme da approvare
Il messaggio cossighiano com'era giusto che fosse più che prospettare soluzioni del resto non era questo il ruolo del capo dello Stato soluzioni spettavano al dibattito parlamentare sarebbero spettate al dibattito parlamentare
E quindi più che prospettare soluzioni il messaggio illustrava problemi e indicava ambiti bisognosi di Inter vento segnalava l'inadeguatezza dell'apparato istituzionale rispetto alle esigenze pressanti dell'integrazione europea
Rispetto alle esigenze pressanti del governo della finanza pubblica della riorganizzazione del sistema giudiziario dell'ammodernamento dei servizi e indicava come principali terreni e le riforme qui caccia andrebbero le virgolette richiesto utilizzando proprio la Perini l'origine del messaggio indicava come principaliter remiganti delle riforme il rapporto fra Parlamento governo e lo stesso capo dello Stato il sistema elettorale l'ordinamento delle Autonomie territoriale l'ordine giudiziario la finanza pubblica il leit motiv di fondo era la necessità di ripristinare in tutti questi ambiti la capacità decisionale della pur litica democratica era questa l'idea guida la capacità ripristinare la capacità decisionale del sistema era perciò quasi scontato concluderne che sul piano delle riforme specifiche concreti da adottare Cossiga predilige se le soluzioni che nel dibattito del tempo all'rappresentate come quelle che meglio di altre potevano aumentare la governabilità del sistema non è detto mai esplicitamente però a mio avviso rappa ESE che il messaggio contenesse un Fab Four per quello che allora era chiamato modello della democrazia governante o modello della democrazia maggioritaria
Dobbiamo chiederci l'esortazione di Cossiga cadde nel vuoto possiamo dire che alla fine sia prevalso quello che è stato chiamato paradosso delle riforme costituzionali formula che è stata coniata da Zagrebelsky e che significa grosso modo questo chi deve fare le riforme lo stesso che dovrebbe supplire subirle sicché realistico che alla fine si Autori forme questa era l'argomento che sarebbe in quegli anni portava per dimostrare l'impossibilità delle riforme istituzionali ha come è sbagliato perché poi Castro gli ha imboccato una direzione una direzione con spreco contraria sono passati questi trent'anni da quel messaggio presidenziale di avviso sarebbe francamente ingeneroso dire che nulla è stato fatto
Faccio una rapida rassegna nel mille novecentonovantatré viene rivista la forma di governo delle Province e i Comuni prevedendo l'elezione diretta del sindaco e del presidente di provincia tutti riforme che l'onorevole si riconosce conosce ben stimo essendo appunto uno uno dei dei propulsori questa non fu una riforma di rango costituzionale ma rientrava nelle linee di riforma delle Autonomie locali che erano come dire prospettate nel messaggio presidenziale
Nel novantanove invece ci fu una revisione costituzionale perché venne riformata la forma di governo e la potestà statutaria delle regioni con l'introduzione dell'elezione diretta del presidente di Regione e il conseguente superamento del modello schiettamente parlamentare
Queste modifiche furono poi estese nella sostanza le regioni speciali nel due mila e uno sempre nel due mila e uno intervenne ad opera del centro sinistra della maggioranza legislativa dicesse di centro sinistra la modifica integrale del Titolo quinto della Costituzione cioè della disciplina costituzionale relativa all'ordinamento regionale ivi compreso il riparto delle competenze legislative fra lo Stato le Regioni
Ma il motto riformatore non si fermò qui
Perché bisogna ricordare che nel due mila e sei l'allora maggioranza legislativa di centrodestra a sua volta approdò un'ampia riforma che comprendeva pure la forma di governo costituzionale possediamo che il referendum
Costituzionale la respinse ma le forze politiche che sedevano in Parlamento ancora nel due mila e sei proseguirono né né né nel cammino delle riforme e si arrivò ad un'approvazione parlamentare
Ancora nel due mila e dodici fu interamente riscritto con maggioranza parlamentare di due terzi l'articolo ottantuno che riguarda la materia della finanza pubblica
Nel due mila e sedici
Passano quattro anni e ci fu il tentativo di grande riforma da parte di Renzi e anche in questo caso le camere arrivarono all'approvazione legislativa di una riforma ma anche in questo caso come sappiamo la consultazione referendaria fece muro
Poi vogliamo sistema elettorale dopo il mille novecentonovantuno abbiamo avuto la legge elettorale Mattarella un sistema uninominale col quale abbiamo votato per tre legislature nel novantaquattro e nel novantasei nel due mila e uno
E che per diversi anni ha impresso una direzione maggioritaria al funzionamento della nostra forma di governo parlamentare
A seguire abbiamo avuto la legge elettorale Calderoli che segna un ritorno al proporzionale ma con premio di maggioranza poi c'è stata la sentenza della Corte costituzionale che che colpì il premio di maggioranza senza soglia nel due mila e quindici entra in vigore vitali come infine nel due mila diciassette vigente Tosatti insiste che è un sistema elettorale miste
Ora cosa dimostra questa evoluzione della legislazione elettorale e questo processo riformatore che si dispiegato per un ventennio
Che anche raccogliendo la sollecitazione di Cossiga Alitalia imboccò la via del parlamentarismo maggioritaria lasciandosi alle spalle il parlamentarismo proporzionalista e consensuale
Di fronte all'alternativa fra conservare un sostegno sistema improntato a piena rappresentatività
è un sistema che invece privilegia la governabilità si optò per il secondo proprio raccogliendo uno degli stimoli del messaggio presidenziale
Però forse fu una soluzione troppo drastica per il nostro Paese forse non c'erano le condizioni
Del resto non si può pensare di costringere la politica e la società dentro schemi che ancora le sono estranei
Forse anche per questo motivo si passo subito dopo un sistema proporzionale con premio di maggioranza sperando così di avere un sistema in grado di conciliare rappresentatività e governabilità
Fu un tentativo fallito per via dell'intervento della Corte costituzionale
Eppure la schiera degli tali come De Rosa attendo un è storia recente anch'essi mirano a coniugare rappresentatività e governabilità ma con soluzioni che appaiono parecchio imperfette e però secondo me è una cosa abbiamo appreso dai tempi del messaggio presidenziale di Cossiga
Che non esistano parcelle
Che i cambiamenti non possono essere i naturalmente drastici ma devono sempre essere graduali
Che forse il mito della democrazia maggioritaria di ed essere ripensato o rielaborato
Ad ogni modo non possiamo dire che al di là del giudizio di merito sulle modifiche approvate la classe politica sia rimasta inerte dinanzi al tema delle riforme costituzionali anzi direi che è stata piuttosto attiva quasi ogni maggioranza di governo si è sentita in dovere di fare grandi riforme c'è stato una sorta di mito delle riforme che la viabilità adesso mostra un po'con la corda
Nonostante la recente riduzione del numero dei parlamentari del quale ovviamente non parlo perché e teneva troppo caldo troppo le cento invece recente e per quanto mi riguarda anche abbastanza doloroso
Insomma non c'è più grande fiducia nel potere salvifico delle riforme e infatti non è stata né salvifica neppure la riforma del titolo quinto la quale avrebbe dovuto preparare il nostro Paese un'evoluzione di tipo federale evoluzione che non solo non c'è stata ma abbiamo altri si è assistito ad una deriva neo centralista nei rapporti fra Stato e regioni
La portata innovativa della riforma del due mila e uno in molte sue parti è stata neutralizzata dalle prassi legislative tale prassi governativa delle prassi nazionali spesso con l'avvallo della stessa corte costituzionale
Evidentemente così come l'Italia non era ancora pronta per una decisa svolta in senso maggioritario della sua forma di governo allo stesso modo non era ancora pronta per una svolta federale
E adesso
In questo momento storico ci troviamo un po'senza bussola
I due grandi paradigmi che negli ultimi trent'anni hanno scandito il discorso sulla riforma istituzionale
Furono la democrazia governante o maggioritaria e il federalismo sedi forme dovevano farsi queste non potevano che imboccare quelle due direzioni di marcia
Ora però è subentrata parecchia disillusioni illusione e queste due grandi idee guida sembra che abbiano perso gran parte della loro forza propulsiva
Ritornano stancamente nei programmi riformatori di questa o di quella forza politica
Ma probabilmente ciò accade per il semplice fatto che al momento non paiono disponibili paradigmi alternativi in grado di accendere vero entusiasmo esonera speranza insomma navighiamo a vista
Che è una scelta prudente data l'incertezza dei tempi che viviamo ma certo non è segno di coraggio grazie
Grazie professor chiesta se non sbaglio questo messaggio del novantuno fu quello caratteristico molto Cossiga prese perché s'aspettava esatto si aspettava un'altra un'altra accoglienza insomma da parte delle Camere sì
Lui probabilmente aveva pensato di poter svolgere un ruolo analogo a quello che dei gol svolse in Francia a qualche qualche decennio prima presidente Regolo avviò la trasformazione in senso semipresidenziale della Repubblica francese
In Italia non non c'erano le condizioni evidentemente
Dunque certamente Cossiga come abbiamo sentito anche dall'intervento del professor orchessa era un uomo è uno statista che sapeva vedere prima degli altri lo possiamo dire qualcuno lo ha definito un profeta laico
Ha attraversato anni difficilissimi situazioni scabrose ma per giudicare Cossiga come dicevo prima occorre conoscere Cossiga conoscerlo bene
Solo come alcuni suoi amici veri dovevano conosciuto e lo conoscono però troppi benpensanti giornalisti politici editorialisti gente comune si cimentano in giudizi che hanno dell'irreale
I colleghi quelli veri quelli che lo hanno seguito per lavoro per amicizia o per entrambe le cose sanno quante bestialità sono state dette da persone che magari Cossiga non lo hanno mai incontrato e dei quali lui non conosceva neanche l'esistenza
E quello che è il giornalista Marco Frittella conduttore del TG uno oggi da due settimane conduttore di Unomattina
Che era stato quell'idealista negli ultimi due anni della presidenza Cossiga a proposito di questo sport umili chiama appropriazione indebita di personaggio scomparso
Uno sport molto diffuso oggi ecco dicevo perché bisogna conoscere bene Cossiga a trecentosessanta gradi un uomo che certamente è stato condizionato dalle tante sofferenze
Anche psicologiche e non solo fisiche derivate dagli anni di piombo dai Cossiga con la K sulle quali lui riusciva anche a scherzare io ricordo che andai a fare un servizio per la RAI
Di una
Mostra allestita dalla figlia Anna Maria su su tutte le le le le scritte sui muri dei Cossiga con la k qui questo è anche un po'essere sassarese non l'autoironia
E così ha così legge se lo si interpreta si apprezzeranno maggiormente le sue le deduzioni le sue spinte in avanti
Le sue delusioni e forse anche i suoi errori politici ma viene fuori la statura di uno statista coraggioso che nel tempo sarà sempre più apprezzato è una persona autorevole che ha ben conosciuto Cossiga il senatore Luigi Zanda suo collaboratore da sempre singolare il titolo che ha voluto dare al suo intervento di
Molta parte della vita del pensiero di Francesco Cossiga parla ancora all'Italia economici
L'avvocato
Grazie grazie mille grazie
Tutti voi per essere qua oggi pomeriggio
Un saluto naturalmente
La sindaco
Al sindaco di Sassari un saluto e un ringraziamento al rettore ringraziamento anche per la per l'iniziativa oltre che per l'avermi invitato un saluto al prefetto saluto personale
Mario Segni permettetemi vorrei iniziare con una sottolineatura
Stamattina noi abbiamo avuto tutti il grande la grande fortuna di assistere a sentire dalla voce del Presidente della Repubblica un discorso straordinario
Discorso di grandissimo livello che non aveva nessuna delle ritualità del
Formaldeide discorsi presidenziali
Un discorso che tra l'altro coglieva delli elementi importanti della personalità di Francesco Cossiga
Ma alla inquadrava all'interno del di un con un testo politico e geopolitico
Nazionale e internazionale devo dire descritto con una precisione neanche una contezza molto molto molto molto speciali molto particolari
Ho io devo dire condivido con totalmente la la sua descrizione della della personalità di un uomo come Francesco Cossiga che non era soltanto un intellettuale un costituzionalista importante ma è stato un dirigente politico un uomo di Stato e come detto Presidente anche un un uomo di fede
Aveva naturalmente altri caratteri la sua persona il sindaco Campus
Debbo dire acutamente con citando alcuni momenti della sua esperienza con Cossiga ci ha fatto capire anche che era un uomo molto diverso dai frequentatori della politica
Del suo tempo era una personalità
Molto vera molto ricca di humour era un uomo curioso era curioso accusa praticamente di tutto era chiuso del dei diplomazia di medicine di Rete Natura licenze militari tipologia che coinvolge
C'è però c'è un però però che non che oggi non non è stato nominato e che anche in un modo
Diciamo così un modo leggero noi dobbiamo sempre ricordare perché fa parte della sua personalità li aveva anche una natura
Che a fronte di un apparente
Quotidiane coltiva estroversione ed era una personalità
Sempre velata da un senso di di di solitudine
E da una bisogno di riflessione vedi e anche una leciti necessita di rinchiudersi su se stesso lui scavava continuamente nella la sua anima e ieri lo faceva da solo
E lo faceva conscio della sua scienza ma anche accompagnato dai suoi bacio i fantasmi
Viene da solo anche nel momento in cui la sua vita testata cambiata sconvolta cioè quando stare nel sequestro di Monti di Moro
Il suo assassinio e l'assassino della scorta insomma anche la sua la sua
Il suo aspetto fisico in qualche mondo nel rimasto modificato io debbo dirvi che quando ascoltando il professor che essa
Avevo per un attimo ho pensato di mettere da parte la scaletta era quello pensato di invece di fermarmi quasi a discorre con lui perché
Il tema del
Dico sia costituzionalista soprattutto del suo messaggio se nel verbale doveva va detto con franchezza e con sincerità e messaggio non non è stato archiviato dal Parlamento perché per le osservazioni che facevano i costituzionalisti
I quali parlavano per i fatti loro ma il Parlamento non non non non era una dibattito che ha impressionato Parlamento tanto caro a farlo discutere del messaggio il messaggio
Non è stato discusso per ragioni politiche aprono metto non non era in quel momento in un rapporto diciamo il simpatia etico fatemi dire col Presidente della Repubblica
Che di gli ha fatto osservare i i seminari i contenuti nel messaggio con quel col necessaria freddezza
Che doveva essere invece riservata un messaggio molto molto importante ricordatevi che e l'unico caso di messaggio presidenziale che non è stato controfirmato dal presidente del Consiglio che era Andreotti ma venne controfirmato dal vicepresidente del Consiglio che era Claudio Martelli e dimesso dice come la la politica aveva colto quella quel messaggio di il io debbo dire che ho parlato varie volte di Cossiga mi è capitato ve l'ho detto alla ecco di Cossiga in pubblico ma la prima volta che io ne parlo a Sassari cioè nella sua città e questo mi induce debbo dire anche a fare qualche considerazione di carattere personale molto personale sul nostro rapporto cioè lo so bene
Quanto sia complessa la la storia della Sardegna
Era anche come noi sardi siamo DiVersi tra di noi come siamo diversi da Dinoia ASS
Indipendenza delle varie parti dell'isola da cui noi cui noi proveniamo
Aveva ragione qualcuno
E lo ricorderai c'è un bellissimo libro della Sardegna antico libro a Seregno
Di Marcello Serra intitolato Sardegna quasi un continente che che voleva indicare proprio questa capacità in un'isola diciamo piccola relativamente piccola di contenere tanto e tante esperienze allora
Io Sonata cavalieri ci sono i cagliaritani che ai temi sono più pratici più intraprendenti più navigatori più più più attenti agli affari commerciale
Poi ci sono i sassaresi Cossiga nel sassarese
Molti di voi quasi tutti forse tutti voi siete solo se l'edificio sono più intellettuali
Più colti più più ironici ricordava il sindaco più politici
Non è un caso che abbiamo avuto tanti leader politici importanti e poi ci sono i Morresi
So semplificando e mi permetto mi perdonerete che sono indubbiamente i più sardi i pre-saldi di tutti sono portatori in qualche modo più integri del della cultura dei costumi delle tradizioni sarde
Io da Cossiga ho ricevuto veramente tante quotidiane selezioni insegnamenti sulla sua sassarese seria come diceva missino come l'ha chiamata il sindaco cioè sulla sua identità sassarese
E sulla sapienza politica di questa città sulla sua vivacità intellettuale io mi auguro e spero di averne assorbito almeno una una minima una mia una minima parte lui era un torrente ha sempre sta un torrente di di citazioni storiche annotazioni riferimenti eccetera
Tutto questo ne fanno fa parlai di lui con con non solo concretissimo aspetto ma anche con un senso di di grande riconoscenza
Perché nella mia formazione politica culturale istituzionale io debbo molto agli insegnamenti di Trento grande persone e una di queste certamente Francesco Cossiga però c'è un punto che io non voglio lasciare scoperto com'è che la natura
Che ho appena descritto di un sassarese come Francesco Cossiga si è incontrata con la natura con Callieri Cano
Come in realtà sono io come come su che è successo che da da questo è nato un legame che affettivo che è rimasto strettissimo fino alla fine
Allora c'è e ve lo voglio permettetemi di ricordarlo somma nel giorno di giudizio
Saccani Salvatore Satta
C'è un pensiero molto bello l'ha scritto e lo voglio citare così come la lo schizzo l'alce lasciato tutto Salvatore Satta cito ogni sardo per quanto si ritenga superiore
Persino i tronfi sassaresi degli spagnoli esclusi cagliaritani guarda a Nuoro come alla sua seconda patria
E io credo che nessuno meglio di Salvatore Satta avrebbe potuto descrive con più efficacia
Con le il punto che unisce tutti noi sardi spersi nell'isola e anche i sardi della diaspora diciamo continentale
Perché quella Nuoro dei primi del Novecento del secolo scorso che Satta descrive così argutamente per un mese
è una Nuoro ancora integra
Impiega nei suoi valori originari della saudita e della nostra cultura comune persino del ROS natura quindi e e naturale che ci si ritrovi in quella direzione vi ho sempre trovato in Francesco Cossiga quel fondo di fierezza e di forza di carattere che fanno certamente parte di quella cultura sarda delle origini che Saccà
Nuorese attribuisce alla città di nuovo descrive con parole così così intelligenti
Però vi ho appena detto quattro siano stati importante signor tuttora importanti insediamenti di Francesco Cossiga per me io aggiungo che c'è molta attualità in quegli insegnamenti in quel in quel pensiero
Poi
Voglio sintetizzare così
Francesco Cossiga mi ha insegnato che anche nei momenti più tragici della vita di una nazione e Dio con lui i momenti tragici li ho vissuti veramente tanti
Chi ha responsabilità pubbliche non beve mai dimenticare in nessuna necessità contingente
Poi giustificare l'abbandono del senso dello Stato o il mancato rispetto dello stato di diritto
Questa è una lezione che che possiamo considerare anche attuale
Nella per una classe dirigente come quella italiana nella quale spesso oggi noi vediamo
Troppi uomini politici far prevalere il loro super ego sull'interesse generale e persino sull'interesse del proprio partito o della propria posizione politica io ho lavorato con con lui come ricordava adesso
Garruti sciorina dorato con lui negli anni settanta in realtà ho lavorato con lui al ministero dell'Interno e alla presidenza del Consiglio in un tempo molto drammatico di quel decennio un decennio quello degli anni settanta che nel bene o nel male è stato decisivo per la storia d'Italia
Della del Novecento direi per la sua lettera contemporanea decisivo
Non solo
E penso adesso a Cossiga per il tremendo terremoto del Friuli la cui ricostruzione come sapete governata da Cossiga è stata esemplare sia per l'onestà
Dei lavori sia per la correttezza degli interventi e nemmeno soltanto per il terrorismo eversivo per lo stragismo assassino ambedue poi battuti dallo Stato e da Cossiga senza che sia stato mai manomesso alcuno dei diritti dei cittadini
Io penso al agli anni Settanta a quel tempo nel quale Cossiga esercitato la la maggiore presenza politica sul nostro paese a mio parere penso ai settanta per il ribollire della società e della politica di quegli anni
Perché se noi non riconduce ricordiamo il contesto l'ha fatto molto bene oggi presidente Mattarella ha fatto ampiamente non possiamo capire la complessità della vicenda di Cossiga
L'altro alla fine negli anni sessanta e gli anni Settanta Alitalia visto è stato tempo di trasformazione riforme incredibili perché c'era allora c'era una società che chiedeva il cambiamento e premeva per avere il cambiamento e c'erano anche dei grandi leader che conoscevano la politica
Ma pensate
Negli anni Settanta fine anni sessanta e settanta
Abbiamo avuto la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Le leggi sull'università e sull'urbanistica il servizio sanitario nazionale lo Statuto dei lavoratori
Le le norme che hanno introdotto le regioni la legge per l'attuazione del referendum l'obiezione di coscienza la scuola media obbligatori e la smilitarizzazione della polizia
Il divorzio e l'aborto
In poco più di dieci anni e una lista enorme
Ciascuna di queste riforme ha avuto un'importanza strategica sul futuro per Italia oggi a me fa impressione elencarli uno dopo l'altro non so che impressione con voi a me fa molta impressione
Fa impressione anche per l'incapacità odierna di fare molto meno di quanto si fece allora cui la politica anche aveva le sue grandi difficoltà ma sono riforme che sono nate da un Parlamento vivo
E da confronti serrati in Parlamento tra grandi personalità politiche spille anni grande di grandi travagli sui principi travagli sui valori
Però contemporaneamente
E anche qua dobbiamo ricordare naturalmente Francesco Cossiga non solo per l'Italia ma soprattutto per l'Italia quegli anni gli anni settanta
Sono stati anche gli anni della violenza terroristica
E delle stragi
Anni di sangue
Anni nei quali quali internazionale incominciava a mostra i segni dei grandi cambiamenti geopolitici che sarebbero poi arrivati dopo finiti poi col muro racconto del molo
E proprio in Italia negli anni settanta
Quell'Italia che abbiamo visto così riformista così aperta al nuovo la violenza politica del terrorismo rosso dello stragismo nero non sanguinava recita uccideva
L'ho ricordato Mattarella o meglio le forze dell'ordine magistrati politici cittadini cittadini inermi
Fino all'assassinio di Moro e della scorta
Sempre in quegli anni e noci
Dobbiamo dimenticare perché
Le connessioni possono esserci sempre in quegli anni abbiamo in Bulgaria l'attentato Enrico Berlinguer
E a piazza San Pietro l'attentato al Papa politico
Allora sembra che ci sia a me sembra ci sia un filo politico
Che leghi fatti tanto diversi perché ciascuno a suo modo
Aldo Moro Enrico Berlinguer Papa Wojtyla esprime esprimevano un pensiero nuovo
E andiamo a toccare equilibri consolidati certamente in Italia ma soprattutto in quello che allora era l'Est l'estro del mondo
Sulla di quei tre uno è stato assassinato dalle Brigate Rosse
Mentre per gli altri due era l'assassinio era voluto ma casualmente non è riuscito
Ed è in questo scenario è una politica italiana come sempre molto frammentata tra la società in subbuglio in un mondo in profonda trasformazione in un contesto di grandi tragedie nazionali che Cossiga che Francesco Cossiga ha vissuto ha fatto politica ha governato la sicurezza nazionale allora se vogliamo essere onesti intellettualmente ed è sulla base di questi fatti ricordati fatti citando Canetti oggi
Il Presidente
E se la madre che si tratti che dobbiamo giudicare la sua politiche sugli insediamenti
Io adoperati ho detto tutto quello che avevo da dire vi dico
Dico solo due parole ancora sull'assenza sull'essenza dell'insegnamento
Più importante che ho ricevuto da Francesco Cossiga
In quel decennio torno così così magmatico così difficile il suo stato per meno insediamento molto sottile
Mai una prescrizione ma è un divieto mai una indicazione politica vincolante solo un modo di intendere la democrazia e di viverla dell'esercizio poli del nostro lavoro quotidiano
Chi non ha vissuto quegli anni
Non non può capire
Non può capire
Che l'assassino di Moro arriva alla fine degli anni terribili
Molti giovani allora in quegli anni agli anni Settanta pensano seriamente che l'insurrezione armata
Fosse uno un'opzione percorribile
Se le loro idee erano circondate da vastissime simpatie in tutti i ceti sociali per mesi
Direi per più di un anno
Milano e Roma il sabato pomeriggio le strade erano devastate da cortei armati di centinaia di migliaia di giovani e di meno giovani
Allora Cossiga sapeva
Che lo Stato avrebbe vinto terrorismo solo se fosse stato in grado di mettere insieme certamente un buon sistema di polizia ma soprattutto una credibile opposizione politica alla violenza cioè Cossiga sapeva che l'eversione
Si batte con lo Stato di diritto e non con le leggi eccezionali Silvia violino i diritti fondamentali
Ed è grazie a questi principi che noi oggi possiamo dire
Che il terrorismo e lo stragismo di allora furono battuti dall'ordine democratico dal rispetto della legge dalla fermezza della politica
E l'ho aggiunto stamattina presidente Mattarella e forse è stato l'elemento decisivo dalla fermezza del sostegno dei della maggioranza degli italiani che reali alla Repubblica
E così è stato il protagonista di quel decisivo di quel tempo e della lotta sanguinosa tra un tentativo insurrezionale e la democrazia parlamentare
E io ho imparato Daloiso che anche davanti
Allo stato di eccezione provocato dallo stesso terrorismo rosso parola rivoluzionario vedano stragismo nero
Anche molto cieche molto e quindi è quindi molto vigliacco chi ha responsabilità pubbliche deve saper mantenere fermi i principi della democrazia e dello stato di diritto
Questo insegnamento non è poca cosa
Ed ecco perché vale ancora che vale per tutti noi oggi noi siamo chiamati a lottare
Contro
Novo emergenze sanitarie
E conto
Lei difficoltà gravissime di una crisi economica sociale forse la più devastante degli ultimi sette anni
Anche in questa in queste circostanze noi dobbiamo ricordarci di quei principi per cui sia democrazia lo Stato di diritto valgono di più e sempre di più anche della degli interventi in queste circostanze grazie ancora rettore grazie
Grazie senatore Zanda
Per questa luce appassionata radiografia di quel periodo siamo giunti al termine io così abbiamo soltanto sfiorato probabilmente alcuni spigolature di questa complessa
Per ricca personalità di Francesco Cossiga e so anche che però qui in sala
Mi dica lei Magnifico Rettore se posso ci sono delle persone che potrebbero apportare ancora
Una un pensiero in più ecco se lo se solo volessero insomma non vedo qui Piero Testoni che è stato accanto al presidente per tanto tempo autore
Del libro che alcuni chiamano biografico ma perché ha messo a nudo un po'no con le sue domande la personalità del Presidente la passione la politica Mario Segni
Antonello Arru che se è stato chiamato in causa perché se in un rese no non è Luigi avevano detto una volta che la autonomia della Sardegna
è stata pensata dei enuresi per farla gestire sassarese arricchire i cagliaritani avverrà se lo sport
Per per va be'allora se permettete io ringrazio naturalmente
Il magnifico rettore per questo
Per questo convegno per questo l'appuntamento essa anche importante non soltanto per aver ricordato la figura di Francesco Cossiga ma per aver portato qui a Sassari il capo dello Stato ringrazio il sindaco il prefetto Finazzo tutti voi ringrazio anche scusate lo devo dire Andrea Da Passano che un giovane liste nascosto da qualche parte che è stato un valido no lavoratore tra le quinte di di di di questo convegno posso concludere con una sassarese via che mi aveva insegnato Cossiga una cosa leggera ma che descrive bene la personalità sassarese del Presidente un giorno
Probabilmente parafrasando lo storico Enrico Costa Cossiga mi disse vedi il sassarese per sua natura
Pur di non rinunciare a una buona battuta è capace di buttare a terra un amico
Ma nel momento in cui lo vede soffrire gli tende una mano per rialzarsi grazie
Grazie a tale da avere sassarese però poi gli dà la mano e si rialza
Esperti