Sono intervenuti: Devana Jovan Lacovich (giornalista), Piero Ostellino (giornalista).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Adriatico, Balcani, Bosnia Erzegovina, Crisi, Guerra, Italia, Jugoslavia, Montenegro, Nato, Peace Keeping, Serbia, Ueo.
Rubrica
00:15
12:30
15:00 - CAMERA
9:30 - Napoli
10:00 - Roma
13:00 - Roma
17:30 - Evento online
17:30 - Roma
12:30 - Salerno
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
10:00 - Caltanissetta
giornalista
giornalista
Radio radicale continuiamo ad occuparci della tragedia dell'ex Jugoslavia in particolare della Bosnia Erzegovina lei notizie provenienti dai fronti dalla Bosnia Erzegovina indicano che prosegue sta proseguendo l'offensiva serba nella Bosnia orientale mi sono quali informazioni provenienti da Londra dove stanno proseguendo i negoziati
Indi consigliati tra le diverse componenti etniche politiche della Repubblica della Bosnia Erzegovina vi sono poi le notizie informazioni sulla missione alleata NATO e UE sotto comando italiano in Adriatico di pattugliamento per periti cade l'attuazione dell'embargo nei confronti della Federazione serbo montenegrina innanzitutto cominciamo con le notizie con le informazioni dal fronte di guerra abbiamo il ninja demanda la convince di Radio Capodistria secondo le notizie di agenzia sta proseguendo l'offensiva serba cosa sta succedendo nella Bosnia orientale e o e grato però
Che uno dei centri principali di quest'area sulla stava e dunque in dall'altra parte cerca volti grotte della città che ieri è stata bombardata stato bombardato il campo profughi allestito nello stadio e Cobol perché però cui diciamo da ieri sarebbe ma hanno all'aggressore serbo
Sempre estremamente drammatico comunque la situazione è ancora nella città che il centro più importante della costa orientale aveva settanta mila abitanti ed è l'ultimo centro rimasto formalmente almeno ancora in mano musulmana
Certe cercano in ogni modo di di stringere il cerchio attorno alla città e prospettano che centro infine di questa la fiera questa settimana
Anche questa città cadrà in dello romani in questo modo impraticabile la Serbia in Bosnia avere conquistato due terzi del territorio delle operazioni da marzo fino ad oggi che ufficialmente
Nelle quali hanno perso sette mila cinquecento persone la vita ufficialmente ma si fa anche il nome ero soprattutto tra la popolazione civile
E venne ed è superiore ecco Al Gore Rastelli c'è qui che hanno cercato di sfondare le linee difensive con un assalto della fanteria di carri armati
Ma da fonti bosniache si dice che l'attacco per il momento non è riuscito aviazione serba si è messa in moto e ha bombardato
Alcune località tra cuore spiega erogati se volete un certo modo tagliare separare
Le le unità non sul male
Mentre a Sarajevo la notte è stata abbastanza la mattinate abbastanza calma dopo una notte di fuoco su diversi su diversi quartieri dunque non c'è possibilità ancora sempre di
Proclamare a Sarajevo quella zona demilitarizzata che il generale ma Quentin generale dei caschi blu
Vorrebbe trattare con la controparte serba e Condon nulla di fatto quindi da questo da questo punto di vista
Anche a Sarajevo è stato annunciato che le forze serbe non permettono nonostante i ripetuti appelli e fornire aiuti umanitari alla popolazione di cuore dunque veramente la situazione estremamente estremamente drammatica ciò nonostante comunque fino ad oggi sono state portate a Sarajevo soprattutto oltre due mila tonnellate di viveri medicinali
Anche se i piloti temono attacchi per cui racconta che insegue la vita nero porto
Che in pratica ancora primati alterare aprono le pance di questi enormi Hercules scaricano in pratica ancora sulla Rolando sulla pista d'atterraggio
Efficacia Michael ha immediatamente convocato con gli sportelli aperti dunque c'è paura perché da qui si spara su tutto e su tutti e la paura e soprattutto per quanto possono fare i cecchini o ci si dalla Bosnia si calcola che sia tutto di lei negli stati vicini oltre un milione i profughi di sfollati complessivamente questo numero si aggirerebbe
Su un milione e duecentocinquanta mila persone che sono hanno trovato rifugio in dote che ritengono più sicure della della stessa cosa sia ma soprattutto fuori dai confini
Di questo di questo Stato dunque pensare che anche trovato un accordo a Londra accorda peraltro assolutamente impensabile suscita
Che le tre parti non vogliono nemmeno sedersi dietro lo stesso tavolo care CCD leader serbo-bosniaco vuole assolutamente la Confederazione dunque la carbonizzazione della della Bosnia mentre io perdevo vice il presidente Bosnia Comanche leader musulmano a respinge categoricamente qualsiasi in qualsiasi direzione dunque difficile pensare che anche portando gioca raggiungendo finalmente quella prego quel cessate il fuoco la Bosnia possa offrire
La stessa immagine che aveva ancora in marzo dunque qui c'è veramente la pulizia etnica come la chiamano sta dando ottimi ottimi frutti per la parte serba
E così volevo proprio domandati se avete informazioni sui negoziati Londra secondo le notizie di agenzia il ministro degli esteri della Bosnia ha offerto ai serbi una provati un'equa ripartizione scrivono le agenzie dei seggi nel parlamento di Sarajevo tuttavia la proposta del ministro
A anni non è piaciuta leader de Seta Carla fisiche infatti respinto l'idea di uno Stato unitario auspicando una confederazione quindi sembra appunto che la situazione
Ovvio è chiaro che per i bosniaci e questo significherebbe una totale resa cioè accettare la canto imitazione
Significa accettare la spartizione della Corte apra la Serbia e la Croazia per i bus urbani a questo punto resterebbe veramente veramente ben poco da spartire dunque per poco da mantenere dunque chiaro che i laici e soprattutto i Serveco ritiro facendo di tutto il devo vice tra l'altro è al New Yorker veramente stava facendo di tutto pane impegnandosi per mantenere in piedi questo stato peraltro ormai internazionalmente riconosciuto che Prato fa parte delle Nazioni delle Nazioni Unite e come a tenere questo stato unito come questo sarà possibile difficile da dire
Poi c'è settembre tale attività che sta compiendo in queste ore il ministro degli Esteri britannico organi in Slovenia e con in queste ore a colloquio con i vertici della Slovenia ma soprattutto con i vertici della Corace che quote da questo pomeriggio ed era bella la Gran Bretagna prevede ma non è il la presidenza della della CEE per cui i prossimi sei mesi dovrà cercare di trovare una soluzione perché certamente era più questione di orgoglio nazionale riuscirà a fare di più di quanto sia riuscito a fare il Portogallo nei sei mesi appena passati
Quindi bisogna aspettare e vedere quali strade le proposte delle proposte concrete c'è però la netta sensazione che per l'ennesima volta qui ci siano gravi gravi ritardi si continua a parlare di da un tavolo di trattative
Adesso forte la proposta più attuale più nuova ma quanto sia nuove nuova in ordine di tempo e quella francese di convocare una nuova conferenza sulla Jugoslavia
Io sostituzione di quella fino adesso felpe con risultato portata avanti dalla Carrington
Ecco secolo le notizie di agenzia vi sono ora anche informazioni sulla Slovenia infatti Parlamento di Lubiana avrebbe approvato le nuove leggi elettorali che è successo e questo era attorno alle leggi elettorali
C'era pratica quello quello quel blocco dell'attività parlamentare e di cui si era parlato in questi ultimi mesi e che andava avanti ormai da quasi metà anno
C'è stata poi ventidue aprile l'avvicendamento ai vertici del del governo c'è questa nuova coalizione e che ha operato e soprattutto per dare alla Slovenia questa legge elettorale nuova
Che permetta al Paese di andare alle elezioni fa che questo è un governo di transizione viene definito che dovrebbe rimanere in carica soltanto fila fino alle nuove elezioni
Le nuove elezioni che dovrebbero svolgersi e però dicembre ma per le quali non c'è Lodi continui di fondo ecco queste condizioni ci sono da oggi da quando le Camere del Parlamento hanno finalmente approvato queste leggi
Che è riformato completamente il sistema parlamentare sloveno da tricamerale diventati Carmela camerale
E soprattutto producendo un un sistema proporzionale con alcuni aspetti
Del del toglie cogliendo alcuni alcune caratteristiche del sistema maggioritario ecco forse finalmente c'è
Maggiore omogeneità nel Parlamento spesso si è riusciti finalmente a promulgare delle leggi importanti e speriamo che questo significhi elezioni a tutti gli effetti
Democratica che in un clima di tranquillità e non di netta opposizione travasi partiti della posizione partiti dell'opposizione
Bene ti bene ringraziamo De Vanna laico vice per questa corrispondenza per questa intervista come abbiamo sentito dedicato alla crisi alla situazione nella ex Jugoslavia
Come i nostri ascoltatori sanno da alcuni giorni è incorso iniziata la missione italiani in Adriatico potremo così definirla ovvero il coma andò delle forse aeronavali sia dell'UE ossia della NATO per il pattugliamento del mare Adriatico e per l'attuazione dell'embargo internazionale nei confronti della Federazione serbo montenegrina dopo alcune navi italiane stanno arrivando anche navi degli a i Paesi UEO è nato I e per cercare un po'di capire quale può essere quale potrà essere il ruolo dell'Italia nella complicata e difficile politica balcanica
Abbiamo fatto un'intervista con Del Piero Ostellino direttore dell'ISPI l'Istituto di studi di politica internazionale già direttore del Corriere della Sera buon ascolto da Radio radicale
Fine anche tutto c'è un fatto formale in questo momento l'Italia alla presidenza dell'UE l'organismo che ha deciso l'intervento di monitoraggio delle coste adriatiche
In secondo luogo c'è il fatto che l'Italia non poteva non partecipare ad una iniziativa di carattere internazionale e coliti così collegiale tale da investire la Conferenza sulla sicurezza europea lutti due o e la stessa NATO
E in terzo luogo forse forse di fronte alla crisi del bipolarismo e quindi alla scomparsa del confine
Tra due grandi blocchi era comparsa invece di una serie di confini che dividono il mondo in una serie di conflitti infiniti in Italia forse ha individuato quelli che sono i suoi interessi reali cioè
Si affaccia ad essere finalmente quella che dovrebbe essere che avrebbe dovuto sempre c'è una media potenza regionale hai diritto alto che i suoi interessi non possono essere che nell'Adriatico sulla costa
Dell'Africa occidentale quindi si muove di conseguenza cioè finalmente la scomparsa dei due blocchi forse ripeto forse consente all'Italia dico Calci nel panorama internazionale per quella che è una media potenza regionale Nolte non con delle delle dita di carattere egemonico ma a tutela dei propri interessi
Diciamo così nei mari e nei confini più vicini ai suoi interessi economici e strategici ecco quindi tu ritieni appunto che questa missione potrebbe essere un nuovo la scoperta di questo nuovo ruolo per l'Italia ma non è un ruolo che assomiglia molto alla vecchia politica delle sfere di influenza degli esclude le sfere d'interesse di colonialisti che a memoria
Ma innanzitutto le ceneri Huerta sono completamente saltate perché lo si vede io in questi giorni presenterò per conto dell'ISPI di cui sono direttore dell'Istituto di studi di politica internazionale di Milano
Un documento un rapporto sullo stato di salute del sistema internazionale dal quale risulta appunto che la fine del bipolarismo ha provocato una fortissima frammentazione del sistema internazionale si sta rei integrando ma su linee che non qualifiche ancora difficile definire e quindi parlare di sfere di influenza in questo momento effettivamente non ha un gran senso nel senso che è ancora tutto da definire e poi non ci sarebbe nulla di male in tutto questo cioè e inevitabile che in una certa zona vi sia una un potenza un paese che è più ricco economica me Henze che ha maggiori risorse eccetera e finisce con l'avere dei rapporti non fece Money cit ma dei rapporti di sicurezza con i Paesi confinanti e dei dei rapporti eventualmente di cooperazione economica ecco l'Italia in questo momento
Agendo nel mare Adriatico interpreterà la prima proprio a politica estera come politica di sicurezza nazionale tant'è vero che l'intervento a carattere militare
Domani il giorno in cui la Jugoslavia un ex Jugoslavia fosse risanate non vi fossero più i conflitti in corso potrebbe interpretare la propria politica estera come politica di cooperazione economica e due cose
Possono camminare tranquillamente assieme certa vocazione egemonica che poi sarebbero ridicole da parte del nostro Paese ecco quindi tu individui una possibile ruolo futuro una volta che siano composti conflitti attuali gravissimo conflitto attuali
Nel nostro Paese nei Balcani come Potenza che offre la cooperazione economica quindi vedo proprio in queste cioè mi auguro che questo accada impattato la cooperazione economica è stato soltanto un mezzo attraverso il quale
Sì procuravano delle tangenti ai partiti si procuravano degli affari facili da aziende italiane che chiunque si presentasse a riscuotere
Un certo numero di quattrini sul piano della cooperazione economica sapeva che forse una parte sarebbe andata ai partiti che glielo concedevano è una parte agevolazioni ai propri interventi nel mondo ecco la cooperazione economica invece deve diventare lo strumento di una politica estera coerente quella proprio di una Paese come il nostro che non ha vocazioni strategiche militari politiche egemoniche ma che ha degli interessi oggettivi che possono essere perseguiti ad esempio attraverso la cooperazione economica cioè ad esempio se noi potessimo evitare che arrivino in Italia centinaia migliaia di profughi semplicemente instaurando un rapporto di cooperazione per lo sviluppo di quei Paesi dai quali però
Pochi possono arrivare creando dei problemi e questo sarebbe un fatto positivo sia per noi sia per quei Paesi ecco quindi oggi questo io ho questa missione militare nel quadro delle risoluzioni ONU e domani questo potrebbe essere tutto la premessa per questo nuovo ruolo dell'Italia
Ecco ma quello che ti volevo chiedere sempre sullo stesso argomento della crisi della EXE Jugoslavia
Pare che questa crisi abbia fatto emergere profondi contrasti sia tra le potenze europee sia ancor più seri tra l'Europa e gli Stati Uniti a non ci sono dubbi che questo è accaduto ma questo è ancora una volta la conseguenza della fine del bipolarismo il bipolarismo avevo un confine solo c'è un confine tra
Il blocco occidentale e il blocco orientale adesso i confini scomparendo quel confine sono considerevolmente aumentati
Cioè c'è un confine tra l'Europa gli Stati Uniti c'è un confine tra alcuni paesi dell'Europa e altri Paesi dell'Europa ci sono dei confini tra Easter via i croati mentre prima i serbi croati vivevano sotto la cappa di questo bipolarismo e di questo imperialismo chiamiamolo così tanto serbo e Pan comunista
Insomma si sono moltiplicati all'infinito i confini e quindi questo è inevitabile perché sotto il bipolarismo il linguaggio anche della politica internazionale era molto più semplice tutto veniva ricondotto a quel conflitto al conflitto bipolare un confine
Tutto ciò che accadeva o da una parte o dall'altra veniva ricondotto a quel conflitto oggi non è più riconducibile a un conflitto ma emergono tutta una serie di conflitti
E sono armati in certe regioni dove esplodono le contraddizioni etniche nazionali eccetera
E che sono di interesse economico strategico eccetera dove non esplodono dei conflitti di carattere militare è inevitabile ad esempio che la comunità internazionale si sia mossa riconoscere la Croazia e la Slovenia per bloccare la Germania che le le aveva riconosciuto e per la prima con l'intenzione di attrarre la propria sfera di influenza e anche del tutto naturale che la comunità internazionale si sia mossa
Con il blocco navale
Della dell'ex Jugoslavia o meglio della della Confederazione
Serbo-montenegrina dopo che metteranno andando a Sarajevo aveva cercato in qualche modo di affermare il ruolo e c'è mole della Francia in questa controversia ecco la la comunità internazionale a sua volta è diviso cioè non esiste più una comunità internazionale o da una parte o dall'altra com'era prima due blocchi
Con dei propositi come dire omogenei esiste esistono una serie di confini di conflitti di contrasti di contraddizioni che esplodono o a livello militare o a livello
Invece niente economico strategico politico eccetera e come quel punto avvisato prima riferimento al fatto che questa che questa stima è sto sistema internazionale così frammentato però c'era tende a riaggregare siccome si come si stare a grana in particolare l'Europa può esistere secondo te
E con come con quello che sta accadendo come soggetto unitario ecco quali siano le linee di te
Reintegrazione e difficile ancora definirle
Però sì chi si tende a definirle attraverso un concetto concetti sub nazionali e su busta attuali non come in precedenza cioè in altri termini tendono a Hitler
Grassi e lire che passano attraverso gli Stati tenderà a integrarsi interessi che passano attraverso i blocchi politici o le integrazioni o le vecchie integrazioni politiche
Cioè in altri termini le nuove integrazioni sono profondamente diverse
Da dalle integrazioni passate precedenti addirittura la guerra fredda cioè quelle ad esempio maturate alla fine della prima guerra mondiale e quindi ciò che è messo in discussione non è soltanto il sistema politico uscito dalla Seconda guerra mondiale
Cioè lecite o politico della guerra fredda viene messo in discussione anche se temo politico uscito dalla prima guerra mondiale quindici una doppia crisi del sistema internazionale cioè tu sei d'accordo con chi dice che è saltato il sistema di Versailles
è saltato tutto il sistema di Versailles e siete manipolare e a questo punto tutto viene rimesso in discussione
E quindi diciamo così per usare un termine che si usa per la politica interna italiana sia una sorta di trasversalismo anche perché tenete nazionale ecco ma in conclusione tu quali rapporti vedi un futuro tra Europa e Stati Uniti
Ma io li vedo conflittuali come vedo un l'emergere di forti conflittualità in tutto il mondo
Cioè il la possibilità che ci sia una sorta di conciliazione com'era venuta nell'immediato dopoguerra e per quarantacinque anni nel senso che c'era una concordanza di interessi
Di fronte ad un blocco che aveva interessi diversi tutto questo è saltato e quindi non ci troviamo in un sistema internazionale che è puramente un campo di forze cioè di forze tra loro incomplete contrapposte sfidarli avviso sul piano anche dell'analisi della politica internazionale
è il momento del realismo politico cioè di renderci conto che la politica che cos'è il rapporto di forze e e più che mai sul piano internazionale ecco non c'è secondo de una possibilità di un nuovo meccanismo di integrazione tra tutte le nazioni non credo
Non credo almeno per un certo periodo di tempo perché sono esplosi troppe contraddizioni di carattere etnico nazionale emergono anche certi valori sub nazionali
E la crisi dello Stato sovrano e quindi è la crisi anche del vecchio diritto internazionale c'è il diritto internazionale era concepito come diritto Inter statuale
Con la Vergine delle con l'emergere delle e quindi ecco l'emergere dei nazionalismi con l'emergere degli ismi tipo islamici mo'parlavi Isma'eccetera il diritto internazionale che ne ha diritto Inter fattuale che regolava i rapporti fra gli Stati
Definendo immutabili il i confini stabiliti a bersaglio stabiliti nella seconda guerra mondiale tutto questo è saltato e quindi tutto ciò provoca forte forti forti conflitti e forti contrapposizioni somma sul secondo
Sembran poche siano vi esplosi stiamo rivedendo fare tutti quei vecchi demoni nazionalistiche si pensava che fossero sopiti nazionalistici etnici religiosi culturali panslavismo movimento culturale islamismo movimento religioso le singole etnie che si combattono tra di loro
Perché noi abbiamo l'attenzione rivolta al caso jugoslavo ma in Moldavia sta succedendo la stessa cosa in giro sta succedendo la stessa cosa nell'hard e vai piano sta succedendo la stessa cosa e probabilmente domani succederà in Africa dove i confini non sono quelli delle singole tribù lesivo delle mie sono insomma sono quelli fissati dalle potenze coloniali cioè è un mondo che nel prossimo decennio avrà dei sul
Molti sempre più forte c'è una conflittualità latente o reale sempre più forte Menniti ringraziamo ringraziamo Piero Ostellino commentatore di politica interna e internazionale per questa intervista
Dedicata appunto innanzitutto al ruolo dell'Italia nell'Adriatico come abbiamo sentito alla crisi attuale dei rapporti internazionali
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0
Questo Sito utilizza cookie di funzionalità e cookie analitici, nonché cookie di profilazione di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la Cookie Policy. Chiudendo questo banner o accedendo a un qualunque elemento del Sito acconsenti all'uso dei cookie.