Festival della Filosofia di Veroli - Le Apocalissi culturali e le logiche di senso delle altre culture. Attorno a De Martino e al Covid-19

Castione della filosofia
Diverso lì
Questa sera sesto appuntamento penultimo
Come sapete il festival si concluderà domani alle ore diciotto e trenta qui al chiostro con l'onorevole Emma Bonino
Questa sera presentiamo un altro importantissimo evento
Una conferenza tenuta dal professor Paolo Quintili
Il professor Paolo Quintili attualmente professore all'Università degli Studi di Tor Vergata
Storia della filosofia moderna Storia della filosofia dell'Illuminismo e uno dei massimi esperti per la filosofia dell'Illuminismo a livello internazionale ha scritto numerosissimi libri che per motivi di tempo ovviamente non possiamo citare tutti ha scritto i numerosissimi saggi articoli da ultimo cito solo diciamo ecco perché è stato presentato da poco una grandissima edizione sulle opere filosofiche Romanzi e racconti di Diderot edito da Bompiani
Questa sera il professore ci accompagnerà in una riflessione che riguarda tempi
Contemporanee che stiamo vivendo l'attualità delle ultime settimane riflessione del professor Quintili verteranno su quanto accaduto quanto sta accadendo e quant'tu magari accadrà su la tematica del coprite diciannove
Da un punto di vista ovviamente storico e filosofico
La riflessione del professor Quintili a cui lascia subito la parola partirà da un libro di Alan Badiu niente di nuovo sotto il sole a cura appunto del professor Paolo Quintili non rubo altro tempo il professore
Vi auguro a tutti una buona serata concludo solo dicendogli che il tempo previsto dalla conferenza del professore circa un'ora
Ma con grande piacere se qualcuno di voi alla fine vorrà fare delle domande partecipare ovviamente sarebbe una bella cosa il professore di questo sarebbe molto felice grazie ancora e buona serata a tutti voi
Bene mi mi sentite sì
Grazie ci tengo a ringraziare Fabrizio al direttore artistico all'asta qui presente Assessore alla cultura Francesca c'è il quoziente il sindaco per questa occasione che ci è stata data non solo a me ma tutti i precedenti invitati di discutere
Di filosofia in ambito fuori diciamo così extra universitaria
Come annunciato Fabrizio Vona questa riflessione da qualche tempo che ho iniziato a farla sulla spinta dell'attualità che è un'attualità forte importante cioè viviamo in un'epoca storica
Particolarmente delicata
Ci tengo a sottolineare il fatto che il titolo del mio intervento la niente affatto iettatore io
Cioè apocalissi culturali o significa che stiamo per arrivare ad un'Apocalisse nel senso diciamo così comune del termine la tesi che io qui voglio proporre è che stiamo vivendo una forma
E spiegano adesso tutti che si tratta di apocalissi culturale
E quindi non Apocalisse in senso teologico che chiama
Ha raccontato tutte le forze esistenziali e simboliche di cui l'uomo contemporaneo dispone
Le arti la scienza e la filosofia per riconfigurare l'ordine del mondo ce le siamo già accorgendo che cosa sta accadendo stiamo riconfigurare tutto
L'ordine della nostra quotidianità
Un ordine come abbiamo visto tutti a livello planetario è stato sconvolto dalla pandemia ora quindi dicevo il concetto di Apocalisse culturale che è stato elaborato da questo signore
Che si chiama Ernesto De Martino un filosofo antropologo italiano morto nel sessantacinque ma che ho lasciato
In eredità questo testo incompiuto che è un libro Mondo la fine del mondo si intitola contributo analisi dell'apocalissi culturali di cui è uscita
E qui ci tengo a dirlo proprio alla vigilia della pandemia nel due mila diciannove la terza e nuova edizione quindi è stata l'occasione per me e neanche per altri colleghi di riflettere su questo concetto antropologico di Apocalisse culturale
Ci tenevo un cenno di no che nel concerto diretta Dorio e nel senso che è un concetto che possiamo trarre dalla teologia
è un concerto rigenerativo nel senso forte del termine come si presenta nella forma a teologica che significa punto rivelazione di un mondo nuovo no termine Apocalisse
Tutti voi sapete significa appunto rivelazione un mondo nuovo che si attende che si annunzia ma che ancora non abbiamo quindi tutti gli sforzi degli uomini sono chiamati per così dire a risollevarsi in vista di questo nuovo che ancora non c'è
Quindi ripeto quando parliamo di Apocalisse in chiave filosofica e antropologica non parliamo nel termine nell'auto nell'uso corrente della lingua come sinonimo di catastrofe disastro
Disgrazia con l'aggiunta del culturale si parla di un concetto antropologico
Forgiato da De Martino e vediamo in che cosa consiste questa nostra chiamiamola così speciale Apocalisse culturale che stiamo vivendo
Parto da lontano parto dal concetto di cultura come la intendeva Ernesto De Martino ogni cultura umana non solo la nostra ma tutte le culture umane del pianeta
Dall'inizio della loro storia si trovano a dover fronteggiare il problema fondamentale
Che è quello del permanere della loro esistenza collettiva come cultura di una comunità umana dotata di una storia di una tradizione di un'identità come si usa dire che sempre tesa tra il rischio della fine della crisi
E l'esigenza di un riscatto
Nella prima fila cioè segnato che appunto per capire le culture umane il loro sviluppo storico bisogna cogliendo dentro questa tensione tra crisi e riscatto
Rivelazione e dunque risolleva mento in una forma nuova
E così che evolvono le culture riproposta cultura non è mai stata sempre come oggi ha conosciuto una serie di evoluzioni che sono accadute in questa dinamica la tensione tra crisi e riscatto
Così le culture umane tutte le culture umane
In modi diversi in forme diverse creano dei discorsi
Dei modelli ideali simbolici
Mitici poetici di fondazione si creano cioè delle forme di rappresentazione
Dell'inizio dell'origine di rigenerazione di liberazione nei tempi di crisi talora l'Apocalisse è il termine che si usa per indicare proprio queste nuove produzioni simboliche
Un nome che si richiama ovviamente anche al termine classico diciamo così nella nostra cultura che troviamo nel Vangelo di Matteo
Greco si dice sì in tele io atono Aion e la fine del mondo la fine dei tempi
è il celebre discorso di chiude il Vangelo di Matteo che fa Gesù Cristo perciò dicevo arriverà il tempo in cui questo mondo cambierà
E avverrà l'avvento del Regno
Quindi è il momento quello dall'apocalisse dell'Est delle cose ultime si parla di escatologia proprio per indicare questo momento dell'esca tornò delle cose estreme
Un momento ultimo che precede quindi la rivelazione la redenzione scusate e la salvezza
Ora se mettiamo da parte questa dimensione teologica che pure è fondamentale perché e quella originaria e consideriamo la vocalist dalla prospettiva laica quindi storica va le crisi che periodicamente sono legate a tutte le culture umane e spediscono questo momento di crisi della cosiddetta presenza al mondo cioè c'è un momento in cui le culture umane devono come dire fare i conti con se stessi
Con loro presenza umana al mondo
De Martino usa il termine presenza breve tradurre quello che nella filosofia Ria idee che si chiama i da Seine FLP l'esserci le culture ci sono in un certo momento del tempo e si mettono come per così dire in discussione
Tutte le culture umane spediscono dunque questa crisi periodica che e legava la questa stessa nozione di presenza umana nel mondo la presenza umana nel mondo è fatta in questo senso di una alternanza tra crisi
E rivelazione ex e Apocalisse e e superamento della crisi
Quindi ecco le conto romane sono caratterizzate da questa tensione a trascendere se stesse
La pensione a trascendere la situazione attuale di messa in crisi mise in pericolo della loro esistenza e che cosa fanno creano valore creano attraverso i singoli nuove forme di relazioni umane
Quindi c'è questa dinamica della trascendenza
Della situazione di crisi e necessariamente la creazione di nuovi valori
Istituzione dunque di nuove forme di relazioni umane
Su cui io uomini si trovano a confrontarsi è il momento in cui siamo ONU in FI
Cioè la nostra cultura è entrata in una crisi tale che valori configurate le relazioni umane in termini di valori
Perché perché occorre trovare una fu una forma di fuoriuscita dalla crisi che ci porti hanno delle nuove forme di relazioni umane più umanamente degne e libere
O pensiamo ad un esempio nel passato al prezioso chiave per al alla crisi dell'impero romano
E al suo sistema di valori alle sue logiche di senso quali erano questi valori queste ore i rapporti per esempio tra le differenze tra romani e barbari
Per cui c'erano diverse specie di uomini non sarà ancora affermata l'idea cristiana dell'universalità dell'essere umano c'erano gli uomini veri e propri Gardin Città di Roma il cives Romanus e gli altri era libera questo era uno dei punti cardine
Logiche di senso che governavano i rapporti umani
Altro motivo di costruzione di valori nell'antico impero romano era il rapporto tra schiavi e padroni anche lì fondamentale
Per capire la cultura romana antica occorre lavorare su queste forme di relazioni umane
Tra donne e uomini e così via no
Questa cultura qui fa riferimento l'Apocalisse Giovanni del vangelo
Del Nuovo Testamento
Lì si attende che questo ordine di valori venga finalmente superato
Per l'avvento ecco del cosiddetto nuovo regno ecco questo De Martino questo se l'annuncio di rinnovamento apocalittico nel senso buono del termine lo chiama è torso della trascendenza della situazione attuale nel valore
Non è un concetto molto importante
Tutte le culture umane quelle vere forti hanno questo slancio di superamento di trascendenza della situazione attuale di crisi nella costruzione di nuovi valori
Quindi nel superare le crisi le culture sono tenute tutte a difendersi dall'insidia permanente della propria dissoluzione
Ci devono proteggere da questa insidia permanente della dissoluzione e questa è una dinamica storica che guardate quasi in variante in tutte le culture sono tutte caratterizzate da questo slancio
Questo questo sistema simbolico di protezione a questa azione protettiva hanno da sempre
Provveduto per millenni si può dire i sistemi simbolici mitico religiosi
Cioè secondo De Martino giustamente le regioni hanno questa funzione antropologica hanno avuto hanno avuto nel passato quella di proteggere le culture umane
La nostra crisi attenzione
Che è la ICI stima e che quindi non è legata a alla tradizione chiamiamola così teologica ma è una crisi
Collega dalla pandemia del Core diciannove ma non è legata solo al covi del diciannove è in atto da più decenni ecco il senso di questo libro niente di nuovo sotto il sole
Sta tutto nella nell'indagare le premesse storiche di quello che sta accadendo
è una crisi che viene da lontano per De Martino era addirittura è stata già avviata alla fine del secolo diciannovesimo perché attenzione le apocalissi culturali appunto perché non si tratta di eventi catastrofici che avvengono tutto un prato durano secoli le apocalissi cultura il cambiamento per esempio e il passaggio dalla dal sistema dei valori culturali dell'antico impero romano al nuovo impero romano cristiano show di secoli perché avvenisse dunque
Questa crisi dell'Occidente che sta piano piano avvicinandosi a questa nuova apocalisse culturali e avviata da molto tempo
Per De Martino senz'altro dalla fine del secolo diciannove
Che annuncia dunque una nuova imminente apocalissi culturale le porte la pericolosità di questa Apocalisse Gramola così
Consiste nel fatto che essa si presenta nelle forme di un'apocalisse senza esca da una senza cose estreme
è un'apocalissi a teologica
E senza redenzione
Si manifesta appunto del momento in cui al tempo di oggi i nostri sistemi tra disinvolti sci tradizionali di valori mitico religiosi magico religiosi sono entrate in crisi ormai già al tempo di De Martino perché mi esalto sessantaquattro sessantacinque queste pagine
Sulla fine del mondo e già rilevava un fenomeno che i teologi e filosofi hanno chiamato con il termine demitizzazione entro Mitolo dissi io lunga la demitizzazione del mondo questo è un fenomeno che è in corso da un più di un secolo ecco di fronte a questo come dire un
Lavorino della dei miti della mi primitivo Bini tipica azione o new entry Mitolo visi lunghi cioè della caduta delle delle credenze del simbolico magico religiose
E ci troviamo di fronte a l'il compito di sostituire o trovare in qualche modo dei sostituti
Magico simbolici o formazioni simbolica alternative
E questo il grande problema che affrontava De Martino cosa ci mettiamo al posto di i valori mitico religiosi anche l'invocazione che fa il filosofo onice nella Gaia scienza quando nel famoso del populismo centoventicinque in cui annuncia la morte di Dio siamo nel mille ottocentottantadue proprio l'epoca in cui De Martino vede iniziare questa crisi
Non si limita a dire Dio è morto
Aggiunge
Chi detergere ad Hanoi questo sangue siamo noi che l'abbiamo ucciso con quale acqua potremmo lavarci quali riti espiatori quali sacre rappresentazioni dovremo inventare
Quindi gli animi ci aveva messo avanti questa fondamentale esigenza cioè di trovare delle forme simboliche di rappresentazione e di coesione sociale che prendessero il posto del di un morto
E l'agonia del sacro la chiama così De Martino che si mette in campo al già alla fine del secolo diciannovesimo
Si viene quindi a creare un corno altre parole un vuoto di senso simbolico della nostra cultura e questo avviene da ripeto da molti decenni da quasi un secolo
Un vuoto di senso simbolico in cui si materializza in maniera a volte anche socialmente inconsce
Lo spettro della fine dei tempi lo spettro dell'Apocalisse culturale
Ed è la fine tu Q sì di fondo cioè nella società il sentimento dicevo più o meno in Commissione che ne siamo il gli antropologi filosofi Rillo loro materializzano simbolicamente dandone parola ma questo pervade inconsciamente la società un senso cioè che le relazioni umane siano perdendo di valore e di senso ossia di umanità
Di libertà di dignità e nel contempo anche sul terreno politico viene meno il senso stesso
Dell'operabilità efficace umano nel mondo come se la politica si dicesse beh noi non facciamo altro che amministrare questo mondo ma non lo non lo possiamo più cambiare professor Peter format questo è il senso anche della crisi del politico comune
Forse se ne sarà parlato nei giorni scorsi quando parliamo di crisi della politica è questa e la il senso dell'operabilità nel mondo del mondo sta avvenendo progressivamente meno sia perché amministrarlo di di farlo continuare ad essere ora torniamo a noi la crisi planetaria del Colle diciannove accentuato
Qualcosa che già c'era quindi c'è niente di nuovo sotto il sole
E ha precipitato questo sentimento diffuso in maniera stavolta ben più conscia di quanto non lo era già prima
Cioè accelerato anche a mio avviso però e questa è la parte positiva
L'esigenza urgente ritrovare una risposta simbolica
Efficace su cui non solo io ma molti altri intellettuali stanno riflettendo a cui fare riferimento e intima stanza a cui affidarsi per rispondere alla crisi
Quindi ecco il senso positivo dall'Apocalisse culturale finalmente sta emergendo questo sentimento
Alla coscienza occorre che cosa cosa occorre fare occorre ritrovare una nuova forma di relazioni umane e un diverso modo di concepire l'esistenza umana e la convivenza umana secondo nuovi simboli
Nuovi linguaggi nuovi riti questo è uno dei motivi e delle esigenze più forti in cui ci troviamo di fronte
Ecco mil Tek e qui vengo al tema di questo nostro Festival i luoghi dell'altro no periferie solitudini marginalità ecco uno dei terreni sul quale la perdita di senso siviera constatare con maggiore è in frasi e su cui quindi bisogna lavorare e proprio quello del confronto con l'altro
Con le altre culture
Per fare che cosa per l'assimilazione dialogante non per l'integrazione di queste altre culture ma per l'assimilazione nel dialogo con le altre culture con la comprensione dei loro sistemi simbolici
E sono diversi dai nostri e che possono in questo dialogo arricchirsi vicendevolmente queste culture perché sono importanti perché sono condannate il più delle volte propria questa marginalità questa solitudine alla periferia del mondo
E il confronto con l'Occidente le toglie da questa posizione di marginalità
E questo mette bene a fuoco il tema del pessimo in cui credo sia un tema di grande importanza
Poiché c'è da dire un'altra cosa questo scontro incontro scontro sì ha già compiuto nel passato nel nostro stesso paese e qui De Martino ha giocato un ruolo importante tra le culture popolari subalterna del Mezzogiorno d'Italia
E la cultura consumistica produttivistica egemone del settentrione nel secondo dopoguerra
Tra il quaranta cinque e il sessantacinque di questi venti anni De Martino ha fatto delle degli studi particolari sulle tradizioni culturali
Del sud Italia in particolare del Salento in Puglia
Quindi prima di quella che Pasolini chiamerà urla omologazione antropologica quando cioè esistevano nel nostro Paese
Delle col delle altre culture
Che erano appunto le culture popolari
Del sud d'Italia oggi questo confronto avviene tra la cultura egemone dell'Occidente ormai omologato diciamo così
Attorno a dei valori che sono quelli noti i colori della produttività della crescita del consumo crescita e sviluppo no questo è il il binomio vincente e le culture dei popoli ex coloniali
Che sono al centro di questi grandi flussi migratori tra il terzo mondo per l'Europa
De Martino è stato il primo qui invito tutti era legge di questa bellissima edizione nuovo del due mila diciannove della fine del mondo perché è stata curata con una nuova nuovi criteri editoriali la rendono molto più leggibile e quella precedente era di ottocento pagine queste scesa seicento mila e più più maneggevoli come vuole perché De Martino dicevo è è stato il primo ad aver trattato questo grande tema dell'ethos dell'incontro
Ecco se noi non riusciamo a mettere in piedi a costruire questo nuovo ethos dell'incontro tra la cultura egemone dell'Occidente e le culture altre siamo spacciati questo lo dico con tutta come stai con tutta pacatezza
Le culture subalterne del terzo mondo sono sale allungo tenute sotto il giogo coloniale questo lo dimentichiamo maglie perché fino agli anni Sessanta quando appunto voglio perché queste pagine c'era ancora
L'impero coloniale l'Algeria si è liberata impero coloniale inglesi e i francesi logica se libera nel sessantadue
Siamo quindi vicinissimi a quei tempi sono culture dunque senza crescita senza sviluppo
Ma sono portatrici di sistemi specifici logico simbolici mitico religiosi
Che in treno sì spesso in conflitto con la cultura omologata dell'Occidente ma che in forza di questo recente passato possono esserci di grande aiuto di grande utilità
Quindi un primo compito che si dovrebbe imporre la cultura occidentale egemone è in crisi non di meno ripeto crisi non da solo Covip diciannove e quello di riconoscere l'Apocalisse positiva in corso
E farsi carico dunque conseguentemente della comprensione delle logiche mitico simboliche delle culture altre
Non solo per Peter dicevo integrarle no si parla tanto di integrazione bene questi tunisini dobbiamo integrare no non si tratta sul che fare solo questo cioè di omologarsi
Ma a dire entrare in questa dinamica dell'ethos dell'incontro per comprendere quei sistemi logico simbolici che caratterizzano quelle culture
La parola magica integrazione infondono nient'altro che un secondo me un sinonimo di omologazione un fin dei conti quindi bisogna farne materia dicevo prima di assimilazione dialogante assimilazione critica attenzione perché dobbiamo assimilarli Trambus tramutando il figlio nella cultura altra abbiamo assimilarle dialogando
In vista del superamento della crisi
Ora solo grazie a questo un rinnovato Edos dell'incontro Longo la discriminazione
E la immaginazione potremmo garantirci diciamo così da quei due sintomi patologici che vediamo tutto gli occhi
Ormai da decenni che sono il fanatismo e l'integralismo pseudo religioso da una parte e la xenofobia
Aggressive di Suma Rizzante dalla De Martino a affrontato questo grande tema con riferimento ai movimenti apocalittici del terzo mondo
Ecco questo termine anche una parentesi il termine terzo mondo
Chi di voi sa perché si dice terzo mondo qual è il prima qual è il secondo me lo diede mai posto questo problema il Primo Mondo ovviamente e l'Occidente
Il secondo mondo l'Oriente
Il terzo mondo qua
E sfondo e il mondo dei popoli col Venezia
Il terzo mondo è il mondo che è stato per secoli sotto il tallone dell'oppressione coloniale
Ecco negli anni Sessanta esiste un'organizzazione e chiamata preso sacri che n che ha sede a Parigi presenza africana
Che aveva delle diramazioni anche in Italia particolare a Roma e De Martino aveva partecipato a una serie di incontri appunto per dialogare con i grandi massimi esponenti di questo movimento tra cui c'era un signore chiamato Alioune Diop
Qualcuno di voi forse l'ha sentito nominare Dio
E diamo per Ali non piccolo meglio dire inventato il termine terzo mondo Alioune Diop è stato il primo senatore nero
Della repubblica francese eletto nel mio centoquarantasei al Senato della Repubblica in quanto camerunense cioè membro eletto dai cittadini dei paesi coloniali e salito in Francia ebbene e il a Lindy Hop è un filosofo a cui noi dobbiamo e con cui si è confrontato domande Martino dobbiamo alla elaborazione del Pepino forma di pensiero anticolonialista
Iman citato quindi siamo in questa temperie no di di problemi
Nel sessantadue dicevo l'Algeria proclamerà l'indipendenza e poi solo lentamente e nel corso dei successivi decenni fino alla fine anni Settanta ci sarà una effettiva liberazione dal colonialismo qui siamo proprio a qualche un anno all'altro ieri insomma qualche decennio fa
E De Martino ha affrontato appunto ISO antropologico i movimenti profetici apocalittici africani del terzo mondo sorti in questi contesti di lotta di liberazione
Di liberazione politica perché non dimentichiamo che in questi contesti il termine Apocalisse
Termine profetico apocalisse è sinonimo di rivoluzione e cioè sinonimo di liberazione dalla dal giogo coloniale Elia Capitini a interpretati in quel libro confrontandoli comparandoli con la tradizione escatologica giudaico-cristiana
Mediata durante l'epoca proprio durante l'epoca coloniale dai missionari dell'attività missionaria soprattutto delle sette e delle chiese protestanti
E De Martino dopo aver analizzato appunto queste strette analogie tra appunto le forme di apocalittica giudaico-cristiana e queste forme nuove e moderne di apocalittica politica diciamo così a osservato però che ce n'è una terza di Apocalisse abbiamo quindi la nostra tradizionale teologica apocalissi e apocalittica
Gitai goriziana c'è poi questa nuova apocalittica
Del terzo mondo e c'è questa terza più inquietante apocalittica che quella senza scadono l'apocalittica occidentale
E dicevo Dimartino qui voglio citarvi un passaggio in bello importante
Non basterà il confronto dei movimenti profetici de scadono oggi del terzo mondo
Con la tradizione profetica ed apocalittica giudaico-cristiana e con quanto si trova in modo più o meno diretto nel suo solco ma nel confronto entra necessariamente in gioco
Anche quella insidiosa
Apocalittica occidentale che è caratterizzata dalla perdita di senso
E di domestici ITA del mondo
Dal nostro raggio del rapporto intersoggettiva umano dal minaccioso restringersi di qualsiasi orizzonte di un futuro operabile comunitaria mente secondo umana libertà e dignità
Infine dai rischi di a alienazione che si avvertono inclusi se non nel progresso della tecnica certamente nel tecnicismo e nella City citazione della tecnica
Si tratta come è noto di una condizione di crisi la cui genesi risale già nella seconda metà dell'Ottocento ma che soltanto oggi
Nel periodo che abbraccia due ultimi dopoguerra venuto acquistando Houllier una di fissione particolare e qui fa riferimento a che cosa alla grande letteratura filosofica epopea occidentale
Del periodo
In cui scrive cioè del periodo degli anni quaranta cinquanta cioè il mercato esistenzialisti la nausea di Sartre l'assurdo dicano il teatro dell'assurdo di Beckett
La noia e l'indifferenza di Moravia nella letteratura italiana ecco tutte queste forme chiamiamole pure di apocalittica senza esca da una politica laica letteraria e artistica sono forme che si proprio per il loro successo oltretutto dice giustamente De Martino per il fatto che sono accolte da un pubblico e lette e apprezzate sono il segno il sintomo dell'avvento di questa nuova forma di apocalittica senza scacco quindi del mattino punta il dito
Su questa forma senza riscatto inquietante no di apocalittica senza esca da un e individua anche a livello popolare qui siamo nella letteratura alta no far perché hanno Merleau-Ponty
Se non Moravia Becket eccetera qui siamo mettiamo nella cultura
Elevata poi c'è anche la parte Pop per così dire dell'apocalittica senza scadono e individua con grande originalità la nascita di nuovi generi cinematografici come per esempio l'orrore la fantascienza
Che sono comuni parallelo segnale
Della stessa tendenza notata nella cultura alta nel teatro dell'assurdo una risata eccetera
Si tratta anche qui in che senso sono anche queste forme della apocalittica senza si tratta di messa in scena di vicende partono nuovi generi giustamente l'horror e la fantascienza sono nati proprio dopo la seconda guerra mondiale
Sono rappresentazioni messe scene di vicende di dice umanizzazione
Di distruzione dell'umano che ingenerano piacere
Lo spettatore secondo una meccanica simbolica
E quella della catarsi
Del passo indietro verso l'origine caotica della
Del mondo umano della cultura umana messe a distanza attraverso la rappresentazione
Come pericoli visti osservati
Messi a distanza dunque e così rappresentare attraverso la finzione in certo modo allontanati ed esorcizzare
Secondo il tacito incontro giudizio ma per per fortuna non siamo ancora così no e quindi c'è questa questa forma il cinema dunque altre produzioni culturali
Così detti apocalittiche nel senso popolare del termine operano psicologicamente secondo e procedimenti diversi Manalo vi rispetto a certe procedure rituali magico religiose osserva De Martini
Dice le due o poca Lissi quella escatologica del terzo mondo e quella senza esca don dell'Occidente per quanto diverse possano essere loro qualità
Affondano dunque loro radice ultima una situazione comune cioè nella stessa minaccia di disumani Zazzera dell'umano che caratterizza l'ora che volge e che legittima dunque la ricerca comparativa
Ho quindi per allontanare
Questa minaccia
E quindi per superare la crisi secondo De Martino per capire queste forme di apocalittica senza esca dal bisognerà porsi su un quarto terreno di indagine abbiamo detto dunque apocalittica
Teologica giudaico-cristiana apocalittica politica del terzo mondo questa apocalittica
Letteraria filosofica occidentale senza esca dal pace la quarta apocalittica che quella individuale
Lei apocalissi individuali cioè le apocalissi psicopatologiche
Queste apocalissi sono da comprendere dice riferimenti dello stesso
Nessun'comparativo
E così si raggiunge un quadro completo dello Stato sta la questione
Perché questa quarta apocalissi senza esito è così importante perché riflette nella singola psiche umana di un individuo un meccanismo inconscio e psicologico comune enti poi può essere capito a livello universale come appartenente non ad un individuo ma ad una collettività
C'è un passaggio dedicato a questo a questo grande tema in cui del mattino affronta il caso il caso clinico del contadino di Berna
Che fa un'esperienza psicopatologica pensa di una nevrosi psicopatologica che i lo psicologo Ludwig bis Lang era chiamato l'accusa esperienza il vissuto da fine del mondo
Svelto punta Gangs Terlizzi sottile minaccio tedesco il l'esperienza del crollo un targa anche del crollo del mondo
Questo contadino vi spiego rapidamente di che si tratta un giovane malato un ventitreenne un giovane contadino
Che aveva cominciato a manifestare sintomi di deliri ore di nevrosi
Fino ad arrivare alla alla Katatonia totale per cui fu ricoverato in un ospedale di Berna e che descrisse la sua esperienza come è accaduto questo questo controllo del suo mondo
Era legato dà la sua spiegazione la sua l'esperienza vissuta e raccontata ai medici allo sradicamento di una vecchia quercia nel suo giardino una grande vecchia quercia che era praticamente il centro vitale del sumo
Un suo radicamento non causa due voluta dal padre che era un uomo violento rozzo perché non ascoltava il figlio e aveva oltretutto pure cambiato la posizione della porta di casa mi ha fatto delle modifiche mutamenti che erano stati subiti da questo giovane che era già abbastanza labili dal punto di vista psicologico come dei mutamenti violenti inattesi del proprio mondo domestico e che rappresentano secondo lui l'inizio della fine
In un processo di progressivo sfaldamento letteralmente del mondo familiare domestico e con la perdita di questo mondo familiare domestico cioè la perdita della domestici da del mondo è la perdita della sua storicità in cosa consiste
Quindi questa esperienza psicopatologica di Apocalisse individuale consiste nella perdita Della domestici da della storicità del proprio mondo la perdita della normalità quindi della della quindi e dell'equilibrio
Della vista il vissuto del contadino di Berna stava proprio nella per via della sua storici dal suo uscire dal cammino del che dal privato porta al pubblico cioè l'Apocalisse psico Psicopatologia della è una perdita del rapporto tra il privato il punto
Perché il privato osserva De Martino l'intimo ha un senso fisiologico quando racchiude una promessa di pubblicizzazione questo contadino era diventato nel tutt'altro che era arrivato a trovarsi la impossibilità di aprirsi al pubblico
Perché aveva perso i riferimenti del suo mondo domestico
E osserva Di Martino ora noi comprendiamo che cosa significa per il malato lo sradicamento dell'albero l'abbattimento della Quercia segna per lui inizio della fine del mondo
Tutto il divenire del mondo era stato come squassato dallo sradicamento di questa quercia e le sue radici
Colpite si identificano con le radici stesse della vita
L'albero come simbolo del radicamento sulla terra e dell'ascesa verso le regioni e teche pneumatiche come simbolo della vita che si rinnova questo è quello che dice De Mattia
Ora quindi dall'esperienza di questa perdita di storicità editto mesti cita del mondo quindi da questo declino caduto del mondo
Si possono desumere i caratteri specifici degli altri tre generi di apocalissi culturale di natura quindi
Collettiva universale
Dall'individuale psichico dunque all'universale cultura ci sono tratti caratteristici della psiche umana in generale
Che si trovano nelle altre esperienze di declino e qui c'è poi da mettere in gioco anche la psicanalisi di Freud e di Lacan che erano degli interlocutori diretti la canna soprattutto di di De Martino ora per De Martino questa perdita del senso del mondo questa perdita di radicamento del mondo in che cosa consisteva era una perdita ante della autenticità delle relazioni tra gli uomini
Della comunicabilità nel proprio intimo il contegno di Ben era nella condizione era caduto nella condizione di non poter più comunicare il proprio intimo quindi proprio privato in qualunque altra forma pubblica
E il valore dunque che perde che si perde che crolla nella esperienza dell'Apocalisse individuale è proprio questa verità comunicativa
Che deve caratterizzare relazioni in Mali normali per così dire per poi giungere appunto nella comunicazione a quella assimilazione dialogante di cui parlavo prima auspicata come l'orizzonte
E il terreno sul quale comprendere le logiche di senso non soltanto degli altri individui con cui entra in comunicazione ma anche tutte le altre culture
Quindi sono paddock queste funzioni comunicative che si perdono secondo De Martino nelle esperienze di del tutto Ganzerli Bisi esperienze di vissuto da fine del mondo
Ecco perciò lo studio l'utilità dello studio integrato di psicanalisi e tecnologia
Petto non logica riformata
La interrogazione attorno al al al tema del valore ecco abbia detto crisi no la crisi si supera e si reintegra nella costruzione del vorrei ma il valore che consegua dovremo di crisi dei valori
Cos'hai un valore
Punti di vista proprio anche propriamente
La lingua corrente probabilmente comune nel senso comunemente cos'è un valore
Questa bella risposta al denaro no è anche quello il volo di Scandiano e però che cos'è il dal punto di vista antropologico appunto i suoi rapporti umani il valore
Allora secondo l'antropologia a cui io aderisco ride Martino il valore è una relazione umana
Il valore si può esprimere soltanto nella relazione ad un altro uomo
Una relazione umana e la sua forma
Che comprende e dialoga e che unisce un uomo con un altro o più uomini con una comunità di altri uomini e quella che una volta si chiama appunto Ray indio no religione qualcosa che lega gli uomini le religioni sono state per secoli per millenni
Utili portatrici di questi veicoli di questi valori
E quindi qui il problema quando cadono le credenze religiose come costruiamo nuovi valori al problema dice no come possiamo lavare le nostre mani del sangue del divo morto per dirla in termini metaforici usando la sua metafora
Questa forma di relazione umana non a che fare il il il relazionarsi all'altro uomo secondo una determinata forma necessariamente a che fare solo con la religione è questo il punto fondamentale o con la credenza in un dio
Senso confessionale del termine dice De Martino ciò che conta in questa relazione di valore e l'intersoggettività dei valori
Cioè il fatto che siano compresi e afferrati tra due soggetti il mantenere l'apertura questa intersoggettività
La volontà che è sempre il novantesimo di comunicare agli altri nostro mondo privato
Senza infingimenti e di accogliere sempre di nuovo nel nostro intimo dice De Martino le voci comunicanti degli altri uomini e i messaggi che si ci inviano questo è il valore
Ma l'orizzonte metà storico del del sacro della religione non è indispensabile in tutti i tempi in tutti i luoghi dice De Martino per fare il bene cioè per volere non il privato che si chiude ma il privato che si apre al pubblico non è necessario farlo per Cristo o per Dio si può semplicemente farlo per gli uomini della propria epoca
Senza bisogno di re conti ricorrere al Detour
Alla allo sviamento la alla
Come dire alla scorciatoia
Di raggiungere attraverso Cristo e attraverso dei io perché prima tirano un laico
Insegnava Storia delle religioni a Cagliari è stato professore ordinario di storia religione Khaled era un laico
Ora la minaccia dunque che incombe sull'umanità appunto in questi momenti di crisi non risiede dunque nella perdita del sacro
O nella già menzionata agonia del sacro che De Martino a comune comunque messo in evidenza ma proprio nello smarrimento di quello che ci ha prima cioè dell'ethos dell'incontro l'ethos primordiale dell'incontro
E della come chiama relativa apprese notificazione del valore cioè si i valori né reso presente qui e ora
Presenti filiazione che vivevano le culture del passato nelle ripetizioni rituali dei miti
I miti servivano a ripetere
Questo incontro
Le liturgie i riti cosa sono sono le ripetizioni di eventi che appartengono al passato e che vengono rimessi continuamente al nuovo per così dire attraverso la liturgia attraverso il ritorno e stanno un passo indietro verso le origini valorizzando anti diciamo antropologo il rito serve a questo quindi hanno Ricuperati quell'origine e a rinnovarla nel contempo
Attraverso l'analisi delle psicopatologie o le apocalissi fisiopatologiche si giunge al concetto di cultura ecco qui abbiamo quindi crisi valore
E la formazione la formazione culturale
Che cos'è la cultura allora se per per per un'antropologa un filosofo la cultura è una forza
Che ha introdotto nella natura
L'ethos primordiale della presenza e dell'incontro in quanto volontà di creare una nuova storia noi facciamo cultura quando ci incontriamo con altri uomini e attraverso questo incontro
Facciamo nuova storia creiamo nuova storia
Ogni cultura umana dunque è questa forza che resiste al declino e alla crisi attraverso l'uso dei simboli
Valorizzando i che creano valori
E qui vengo alla fine perché se no qui non non la finiamo più facciamo qualche esempio di logica di senso di altre culture che sono utili in in questa direzione di rifondare per così dire nuove forme simboliche di rapporti tra gli uomini
E la prendo da De Martino stesso
Delle esperienze che ci riferisce in quel libro ma anche negli altri libri che scrisse prima cioè
Lei i grandi ricerche sul campo svolte
Nel Sud Italia perché per noi è più facile comprendere ovviamente la nostra stessa storia
I nostri padri e i nostri nonni piuttosto che non andassero a cercare nei paesi della per l'Africa subsahariana o nella Nuova Guinea notare che vediamo un po'come ecco un esempio di
Generazione di valore attraverso la cultura possiamo trarre dalle dagli esempi delle nostre culture del passato
Il Sud Italia la Lucania De Martino ha dedicato studi fondamentali mi ricordo solo qualche titolo per chi fosse interessato a norma la terra del rimorso contributo nostro religioso del sud il mondo magico Prodi come mi ha una storia del Maggi Isma'ecco Morte e pianto rituale dall'amento funebre antico il Pianto di Maria cioè tutti studi sulle tradizioni culturali del nostro Paese
Che come un'altra cultura no oggi per noi
E prendiamo il caso celebre di un fenomeno culturale che tutti voi penso conosciate che esprime un valore condiviso legato ad una crisi tra virgolette apocalittica di una specifica società del passato la Società dei contadini della Lucania
Fino alla metà del secolo scorso parlo del fenomeno del tarantismo
Utili volano sentito parlare era un fenomeno popolare legato ad un mito il mito di questo ragno mitico l'Atalanta perché che morde simbolicamente dei soggetti che col questo veleno coi suoi Lino da dei turbamenti sia psichici che fisici che vanno superati guariti e le integrati attraverso che cosa attraverso la musica
La danza i colori
Questo è un fenomeno che fino al punto agli anni sessanta del secolo scorso De Martino aveva indagato
Quindi c'è questo questa crisi del tarantismo
E la reintegrazione attraverso attraverso la cura attraverso la musica la danza i colori la cerimonia della taranta ecco e che cosa rappresenta cioè il momento
Della condivisione collettiva del dolore di uno udì un individuo più individui della comunità che vive una personale apocalissi psicologica
O psicopatologica
Sociologicamente queste crisi poi De Martino l'aveva ben individuato sono legate alla condizione di miseria di emarginazione appunto di solitudine
Di periferici Italia di queste popolazioni che per secoli del sud Italia hanno vissuto in delle condizioni economiche e umane
Spaventosa i nostri chiamiamoli
Extracomunitari li abbiamo avuti per secoli in casa nostra ed erano le popolazioni del Sud Italia della Lucania nel Salento già di settanta ottanta anni
Un dolore dunque un dolore individuale che viene reso collettivo ed è curato ecco questo il punto una mentale e curato
Pubblicamente collettivamente attraverso che cosa tramite che cosa cani che la bellezza tramite la solidarietà
Amiche l'arte
La partecipazione collettiva perché tutta la collettività che si riunisce si stringe attorno al cantato la cantata e cosa abbastanza a cui la pizzica taranta no tradizione quindi dicevo attraverso l'arte la bellezza e la partecipazione collettiva viene data una cura viene offerta una cura collettiva al male individuale ma sempre vivendo però l'esperienza della del tarantismo della crisi
Della Taranta in una specie di tensione magico rituale e simbolica
Di rapporto con un trascendente fra con un Dio era San Paolo poche la chiesa
Introdusse in questa pratica che può risaliva a molto prima che è una pratica pagana dei riti orgia Stiffi non radici pagane queste queste queste pratiche collettive che si riferiscono un quel dio trascendente che si fa immanente che viene qui scende in mezzo a noi uccide la taranta uccide il veleno della taranta e guarisce il rito della guarigione
La musica soprattutto Fadda fatture catartico da che riscuote soggetto Taranta do dal suo stato catatonico inerte alla fine dopo decine di prove non una sola occorre una settimana pare per poter far sortire uscire il malato dal suo stato catatonico lo si restituisce la vita della collettività alla vita e l'attività operante nella comunità qui voglio da storico dal vivo da menzionare
Un fatto curioso l'enciclopedia di Diderot D'Alembert scritta nel mille settecentocinquantuno porta un lungo articolo bellissimo
Intitolato Tarantino nulla la tarantola che descrive in maniera impeccabile le allora quindi parliamo del Settecento le grandi cerimonie che venivano svolte appunto nel Sud Italia Righi riferite da Giorgio Batini da un medico italiano del tempo e che perché erano state oggetto di numerosi studi e l'Enciclopedia il primo libero che cerca di razionalizzare
Questo grande evento mitico simbolico cioè di dare una spiegazione medica cioè come è possibile che la tarantella la danza la musica l'arte guarisca davanti lo fa attraverso spiegherà tutto una descrizione attraverso gli Effetti corporei
Gli effetti dunque fisici
Dell'atto spirituale tra virgolette della della danza collettiva del canto del dei colori quindi tutto il grande apparato teatrale e musicale che accompagna cerimonia di guarigione
Dunque la cerimonia della taranta è una dei poi un esempio di procedura mitico simbolica
Che permette a un soggetto in crisi psicologicamente di superare questa crisi e di essere reintegrato nel valore della intersoggettività comunitaria
Ma accanto alla cerimonia Atalanta leggendo questi testi che poi oggi inviati di decadenza ed è definitivamente morta
Sono molti altri valori che esprime questa grande cultura italiana sottolineo italiana del sud Italia
Che trovano tutti questa realizzazione simbolica intersoggettiva condivisa e confessa punta per così dire attraverso l'arte Malta esempio a quello del lamento funebre rituale altro tema importante che accompagnava la cosiddetta crisi del cordoglio questo è un altro momento fondamentale e la costituzione di una collettività
Culturale forte che supera una crisi la crisi cioè della morte dei nostri cari no
Questo valore quindi che che in qualche modo è ineliminabile in tutte le culture che accompagna un momento di passaggio fondamentale è un'apocalissi che tutti noi conosciamo e capo che abbiamo in qualche modo una misura e un altra conosciuto
è stato per così dire annientato la società del consumo di massa non c'è più ritualità
Attorno al momento del passaggio fondamentale figura e la morte di utopica
La morte è stata come dire quasi evacuata dal contesto nella vita culturale della nostra collettività laddove invece nella nel mondo nel modello diciamo così culturale della
Della cultura lucana e Espresso questo momento proprio dal dalla forma artistica simbolica dell'amento rituale
Di cui porta testimonianza anche quel libro con le registrazioni di De Martino è accompagnato appunto da una troupe da un grande gruppo i collaboratori tra cui facevo parte anche Diego Carpitella che ha insegnato a lungo
Stato anche mio professore Etro musicologi alla Sapienza di Roma
E in questo libro curato da Maurizio Agamennone
Viene bene messo in evidenza il carattere culturale e simbolico di questi in questi eventi dunque Carpitella qui attraverso Agamennone mette a fuoco tutta una serie di forme musicali
Che corrispondono a relative esperienze corrispettive esperienze di passaggio di crisi superate reintegrata
Nel valore
Faccio qualche esempio e qui concludo Mango a tutti i momenti di crisi di passaggio nel qui di passaggio ad un altro mondo ad un'altra configurazione d'ordine culturale che tutti noi siamo chiamati oggi a a compiere
Fauré musicali dunque corrispondono esperienze di crisi di passaggio
Per esempio la canzone narrativa oltre al lamento funebre ce la canzone narrativa cos'era la canzone regalano canzoni sempre recitate collettivamente cioè non c'è un solo cantore erano più a volte erano cori
Argomento per lo più erotico trattavano quindi di amori non corrisposti tradimenti drammi familiari o anche all'epoca delle migrazioni perché poi sappiamo bene quanto queste popolazioni abbiano subito
è la sorte dello sradicamento per cui costrette a migrare con le canzoni narrative servivano a
E lei integrare questo questa crisi qui
Questo genere di crisi legata da una parte i rapporti erotici e dall'altra alle esperienze di migrazione
La incanti dei treni ieri dei carrettieri
I canti contadini di lavoro per la nuova miti Tura e la vendemmia i insomma tutte quelle forme collettive e di gruppo
Che servivano a svolge quella funzione rituale e simbolica di reintegrazione del soggetto individuale nel valore collettivo
Quindi ciascuna di queste forme che qui vengono è bene individuare a livello artistico proprio da Carpitella come forme musicali che corrispondono relative esperienze
Soggettive di passaggio esprime un preciso valore
Un valore Inter soggettivo che rende pubblico il privato lo comunica Lu universalizzazione lo reintegra nel valore non per il solo soggetto interessato non per il solo Taranta ad hoc per il solo soggetto in lutto ma per l'intera collettività
Quindi l'arte popolare ed è un esempio l'ho fatto anche una terapia ma non c'è tempo qui stiamo siamo per raggiungere alla fine l'esempio della cultura beduina i tunisini
Sono molto vicini a noi molto vicini anche a questa cultura che vi ho appena descritto non l'ho fatto perché forse più facilmente comprensibile questo referente culturale qui che non quello più lontano dunque l'arte popolare dunque dicevo concludendo la cultura del sociale del Salento adatto
A questa da esempio di questa operazione del trascende i mento qui e ora della situazione di crisi nel valore
Rinnovato soggetti Inter soggettivamente e potremmo dire che anche ogni forma di arte realizzate compartecipata ecco con vissuta la musica il teatro la danza compie può compiere questa operazione di reintegrazione della crisi
Nel valore quindi ricordiamoci mazze questa dialettica no crisi simbolo e valore
E questo è il processo
A cui ci siamo provati confrontati oggi ci troviamo confrontati ancora
Oggi in questa fase storica così delicata e così importante e dunque su questa auspicio freddi una reintegrazione della crisi dell'Apocalisse culturale che stiamo vivendo del valore intorno nuovo valore intersoggettiva dagli uomini che vorrei concludere auspicandomi che questa relazione augurando questa reazione fosse del dato qualche utile spunto di trascende il mento dell'ethos dell'incontro di questa situazione attuale di crisi Co-lead diciannove in un nuovo urgente sistema di valori umani interculturali e intersoggettività condivisi
E mi fermo qui ringraziandovi la vostra pazienza la vostra attenzione grazie
Allora qualcuno vuole fare qualche domanda vuole intervenire con l'aggiungere qualche riflessione molto bene
Ho preso qualche appunto innanzitutto grazie davvero per
Interessantissimi spunti di riflessione
Lei ha affermato io sono perfettamente d'accordo che le crisi impongono alle culture di fare i conti con se stesse
Perché una crisi si supera con voi forma di relazione
Ha poi affermato che in questo momento è necessaria una assimilazione del dialogo con con le altre culture
Su questo volevo soffermarmi un secondo perché poi ha affermato anche che il confronto con l'Occidente togliere altre culture dal proprio ruolo di marginalità
Mi domando però per le domando
Ognuno può esserci un reale confronto Sissi mira
Da all'assimilazione non è forse necessario che il passo preventivo sia quello del riconoscere parlo dell'Occidente il ruolo come dire il fatto che non esaurisca il mondo
Cioè mi domando certo come si può far nascere un uomo nuovo uso comma l'espressione vecchia si non si uccide l'uomo vecchio
Non so se sono stato chiaro romantici una domanda molto importante perché e chiama in causa
Chiama in causa questo Terme questo tema dell'assimilazione
Perché ho voluto usare in alternativa a quello di integrazione che è quello più corrente però aggiunto l'aggettivo dialogante
Che non stalli non a caso lei dice giustamente come fare ad assimilare Massimina significa raccogliere
Rendere simile al nostro Re prego
E perché non le piace e a questo nodo
Questo certo allora passiamo procediamo per ordine Hill uccide la letto non logica e l'antropologia culturale sono nate come discipline proprio su questo presuppone è indubbio che appunto un etto enologia riformata
Parte dal presupposto dichiarato oltretutto che la cultura Celentano nella sola cultura e soprattutto non è la cultura in base alla quale noi possiamo misurare le altre nel senso che
C'è il primo mondo cioè il Secondo Mondo e poi c'è il terzo mondo ma il primo mondo non sta
Effettivamente al di sopra
E non è più avanti e gli altri stanno indietro questo lo dice a più riprese ma non solo De Martino mappa tutta la antropologia culturale italiana ma non solo italiana del Novecento
Libia Lalli punto il punto di partenza ecco riconoscere che ci sono storie
Che non sono partecipi della storia dell'Occidente e quindi per esempio nell'interpretazione dei fenomeni come l'immagine Simo la ripristino
Noi non dobbiamo poter giudicarli s'a partire dai nostri mentre dalla nostra storia ma dobbiamo cercare di tra entrare nei sistemi logico simbolici
Di quelle storie che non hanno conosciuto la storia occidentale solo così possiamo capire perché se applichiamo lo schema nostro
Lo schema nostro cioè per esempio ci voglio comprendere immagino cosa faccio B come hanno fatto i primi antropologi sbagliando come Frentzen per esempio che ha scritto il Ramo d'Oro famoso b che cosa ha fatto presente applicato alle culture non europee
La storia e le esperienze che Bluey aveva acquisito attraverso la alla cultura ci abita cioè il magico rinascimentale
La la la critica al sacramento a ritmo cattolico cioè a prego aprirlo lo schema occidentale l'applicato la la placcato praticamente sopra
Fratelli sbaglia
Perché bisogna entrare effettivamente in un'altra storia
In un altro orizzonte e di storia che non ha conosciuto il nostro la nostra vicenda occidentale relativa a quei fenomeni partiti partiva il mancinismo profitti
Quindi occorre mettersi effettivamente in una posizione di non dominanza ma quando io dico assimilazione dialogante
Intendo dire lo dico dava filosofo assegnazione di tipo comprensivo cioè l'assimilazione che a noi urgente più che che se ci utile ci urgente quella di capire ecco la filosofia cosa fa ci permette di capire
Le logiche di altre culture facendo in modo che noi non è che ci tiriamo su come Bono e in un caso è fuori dalla nostra cultura rimaniamo sempre dentro l'Occidente ma dobbiamo fare quell'operazione fondamentale di
Come dire di di comprensione fondamentale di
Comprensione proprio dei termini dei termini simbolici e deleghe dei dati storici greche riguardano quei
Determinati fenomeni culturali solo così assimiliamo l'assimilazione assimilazione
Conoscitiva non è che io mi faccio beduino per comprendere la cultura beduina quando parlo di assimilazione della realtà intendo questo io sono stato tra i tra i beduini del deserto il salario Tunisia dallo
Non mi sono messo diciamo così né né nelle sostrato due mesi visiting professor a Tunisi non è e così conosciuto in prima persona questa cultura
Ho cercato di capire in modi e le logiche che governavano certe relazioni umane in questo fatto e in questo senso c'è un'assimilazione dialogante
Nel senso che io capisco cerco di entrare nella logica che governa quelle relazioni umane lì e lei comprendo prima di tutto
Fuori fuori dei condizionamenti dell'Occidente
La pensione non non possiamo come dicevo prima tirarci su per il codino come morì un callo siamo sempre dentro il nostro orizzonte culturale non possiamo pretendere di trasformarci come alcuni antropologi
Do asserivano di dover fare nelle logiche entrare diventare come l'altro no questo non lo possiamo fare
Ecco un'operazione sbagliata dal punto di vista filosofico dobbiamo fare quello che dicevo prima cioè un'assimilazione comprensiva
Non so se ho risposto vagamente un po'questa ci sono delle domande ancora due
Se mai
Prima le tolse permette primadonna giusto
Non essere grazie per l'intervento che condivido sospetto molti punti di vista
Vorrei proprio fondi le un qualcosa qui già ha fatto molto riferimento che appunto questa dinamica e poi c'è il un titolo di un testo di via Martino che Furore Simbolo valori e aver visto che lei ha descritto magnificamente questa dinamica no ampia e complessa e condivido il fatto che questa crisi superare di quali mondano del nostro mondo quindi non del mondo ma della della nostra cultura che a quella occidentali c'è già da un secolo quindi dall'epoca industriali dove sono andati a crollare i
Specifico questo per per dare un senso particolare andava al termine di simbolo che non è qualcosa solo di individuali e lei ha messo l'accento sul fatto che è qualcosa di culturale no le agenzie di valore sono crollati sono quelle del lavoro della famiglia della politica cioè non abbiamo più questi questi riferimenti e dico anche per fortuna no per molti punti di vista penso ad esempio alla famiglia patriarcale o per molti punti di vista questa crisi
è stata fruttuosa e fruttuosa è qualcosa che aprirà un futuro folti forse il migliore per molti di noi convinto dall'altro dall'altra parte invece c'è poi una crisi a cui dobbiamo rispondere e dovranno rispondere con una ritualità una un sistema di valori che è collettivo me qui dove io mi perdo un po'anomali lei ha fatto riferimento a ai sistemi simbolici che sono legati alla cultura alla bellezza alla danza a all'arte però mi domando se sono se questi sì scusi queste pratiche sono sufficienti
E quali altri pratiche collettive e quindi generative di simboli
Potremmo immaginari in una società come la nostra che individualista in cui questi sistemi queste agenzie di valore sono crollati ripeto per fortuna per molti aspetti quindi la dinamica tra crisi e come dire il nuovo deve rimanere non più mi domando se ci sono se lei ripensa ad altre pratiche
Ritualità non so commi
Sì una bella domanda perché chiama in causa ovviamente nuove come dice lei agenzia di valori
Che si stanno dentro queste pratiche non già conosciamo la pratica dell'arte del teatro della danza tutte quelle pratiche culturali che però oggi sono vissute come un mondo a parte no
Ecco l'esempi gli esempi che ho portato relativi al fenomeno il garantismo da cultura lucano eccetera in quei contesti l'arte non è separata dalla vita quotidiana sta dentro
Noi appunto per queste ragioni che lei bene ha messo a fuoco cultura individualista
Individui separati Società mole polarizzate per così dire dove gli individui comunicano soltanto in base alla agli interessi dei valori di scambio queste poi la realtà
Come fare per mettere questi agenti di valore nuovi che poi già conosciamo che sono appunto le arti le pratiche
Le pratiche simboliche che noi abbiamo elaborato dicono gli occidentali come facciamo a metterla dentro il quotidiano accavallarle non più soltanto nei teatri nel cinema Penney nelle sale da concerto ma
E poi integrarle nella vita quotidiana questo un problema che io provo insolubile nel senso che non lo vedo risolubile i se non
Accrescendo a livello proprio di investimento Pubblico
Le risorse che vedevano esser date a questi agenti nuovi di valore alla cultura per esempio quanti quante migliaia di euro vi danno come Assessorato alla cultura del fare cultura qui a al comune di Veroli questo il problema e cosa ci facciamo e come li utilizziamo
Stiamo facendo questo bel Festival verso una gran cosa ci sono spettacolo ecco
Ecco
Come tira fuori questo quest'queste nuove agenzie di valori al di là dei quadri istituzionali ben noti che sono questi appunto questi delle degli incontri culturali eccetera ed è lì il problema dato addotto dove troviamo il il punto d'innesto nel quotidiano nella vita vissuta
Nei singoli Erlebnis esame dei singoli vissuti quotidiani tutti no questo è il grande problema perché gli agenti di valore è una se agenti collettivi o individuali ma che io prendo
Paolo Quintili va allo spettacolo no ci deve essere
Un modo di di di di riunire le le le individualità in agenti collettivi di qualunque sono gentili quindi questo problema che io francamente devo rispondere nono non ho una risposta no la soluzione
La ringrazio comunque della domande
Sì
Due brevi domande
Su dunque la prima il riferimento anni cioè che è stato fatto all'inizio una sentenza per cui via un morto ora noto appunto che
Abbiamo automobile Costanza mente che
Sono tramontati i valori tradizionali l'Occidente e si è instaurata
Un'epoca di integrare secolarizzazione facendosi però persone questa questa sentenza invece viene spesso ripetuta sotto interne dopodiché si debbano sostituiremo i valori ai vecchi valori tramontati purtroppo i valori abitate da dice come sostituti di quelli vecchi sono così declinati in un modo opaco e poco convincente oppure in un modo che si presta interpretazione spesso pericolose la meno pericolosa e quella per Franceso di Vattimo che vedono nella creatore con valore questo di una fascia una sorta di artista molto creativo però al di là di questa che è un tre Pessotto sommato legittima ma non esclusiva non si capisce bene che cosa davvero avvincente Bresse per questo valore questa è la prima domanda
Ecco un ottimo rapporto rispondo se rispondo subito che io ho lavorato molto su Nicea siamo tesi di laurea
Trentacinque anni fa mai e i proprio su questo grande tema del morale vinciana
E l'interpretazione di questa famosa Umberto Ungaro Mantras valutazione di tutti i valori ecco in che cosa consiste questa frase valutazione di tutti i colori non si tratta soltanto di rovesciare quelli che escono attualmente in vigore
E cioè cambiare per esempio la compassione che va c'abbiamo notarile famose
Pagine di riscontro la compassione la pietà che porta può e la spietatezza la disumanità in alcuni casi da si tratta di collocare o meglio ricollocare quegli stessi valori su nuove basi
Mi ce lo dice nel grande frammento sul nichilismo nel mille ottocentottantotto non si tratta di rovesciare buttare via
E consigliere ad esempio che certe azioni che sono considerate oggi buone non lo sono più certe azioni che considero male non siano un più male le devo mettere su nuove basi tra salutare significa valutare
Su nove basi i vecchi valori non quindi gettare amare la pietà la compassione Massa per la interpretare ore interpretare su uno e basta quali sono queste nuove basi ecco rispettivi rendez la grande questione su nuove basi sono le basi della scienza
Di una scienza che ci permette di la scienza per esempio oggi io trovo che la la l'auspicio dice era abbastanza era abbastanza fondato nel senso che oggi ne possiamo considerare per esempio la solidarietà no il valore della solidarietà e della
Cui visione umana
Da un punto di vista cognitivo cioè come un vantaggio cognitivo che l'evoluzione quindi la scienza ci indica come vantaggioso affinché le società umane sì
Mantengono più a lungo su cui si nello spazio e nel tempo
Quindi questa è già una una via cioè capire come la traslazione non si dica
Buttar via i vecchi valori e crearne semplicemente i nuovi dal nulla si tratta di irriducibile interpretare rifondare gli stessi valori che noi e speriamo ma su basi diverse per comprenderli meglio
Ci servono nuovi fondamenti per poter rimettere in piedi su basi nuove quindi trans valutare i valori trasudano significa buttare
Ecco questo è profondamente al significa gettar via so se sei d'accordo
Ti vedo selettivo divieto dubbioso no fa credo sia questa fondamentalmente la la la la la la finalità di quel discorso del grande fermento simili Vismara viviamo nella perdita
Dei i vecchi valori come facciamo ad uscì fuori da questo immenso deserto
Nel quale ci troviamo appunto enti problema di De Martino ebbene dobbiamo trovare dei nuovi fondamenti e qui con i nostri valori poi i suoi valori di noi occidentali anch'i valori quelli del cristianesimo per esempio
Che se sono fondamentali
Io che sono non religioso non credente ritengo i valori del cristianesimo fondamentali male in Maliki devo interpretare su basi diverse
Mi metto su basi nuove
Capisci cioè e e un discorso abbastanza chiaro no per cui dialogo con i cattolici a quattro che cioè dialogo con i credenti anzi lo ricerco questo dialogo perché fondamentale
E questo vale per le altre culture ma l'intera nostra cultura c'è questa suddivisione tra laici e cattolici no parlaci riflettere
Abbiamo lo stesso esigenza da porre nei confronti delle altre culture cultura islamica è un grande dialogo appassionante perché abbiamo una convenzione con la versione di Tunisi su cui lavoriamo appunto alla lavoriamo appunto su questo terreno che cos'è la laicità per un arabo
Il termine laicità in arabo significa mi scadenza
Sì io dico io sono laico ritirano i coltelli perché più divise in sei una neghi all'Aja e se in un attimo no io sono Laino se un altro senso Olivieri
La lavorare su questo fondamento logico simbolico per poter dialogare con con con gli intellettuali ma non soltanto un tema che Conconi semplici studenti non cui con cui Titti confronti parlando francese difficile i che sono laico
Ecco i siti dicono ma allora sei se un miscredente se non crede no
Comunque attenzione da fare molta attenzione su questo nella traduzione altro grande tema che non ho toccato ma sarebbe da tocca la traduzione per sapere appunto lavoro logico simbolico dobbiamo imparare a tradurre non soltanto le lingue ma talune proprio i segni simboli
E quello che ci manca ancora oggi re urgente provare
Appunto i canali che permettano questa quest'operazione fondamentale del tradurre culture
Lì la traducibili ITA delle culture su un grande tema anche gramsciano e vecchio tema di Grancia culture popolari sono traducibili una al
Tosse ho risposto sta un po'Bao vagato un po'si una seconda domanda però ma molto rapida afferrata così interfaccia un quello che è stato appena detto su nota subita deve allora le altre culture
A prenotazione finale sull'assimilazione come dire comitiva Marlon appunto assimilazione che conterebbe consiste in una Anna è una sopraffazione altre culture e neppure nel
Cercare d'imitarlo e grottescamente per sono gli avevano ecco questo va bene in mente un'espressione in un altro
Filosofo italiano che posso se abbia coniato Petrov Ap attuata qualcun'altro si era già vuota fra Paolo che è un libro intitolato
Passaggio d'Occidente riducesse globalizzazione parlava di universalismo per differenza ecco mi sembra molto si come prospettiva trova l'accordo si poteva soffre è così cioè se somala in quella direzione
Universalismo delle differenze non ho altro da aggiungere
Poi alla alla Marramao
Qualcun altro
Occhio di quella sera Basilio abbasserò di molto il livello Lorenzo non avendo competenze
Filosofiche però molto interessante quello che è stato detto e non mi rivolgo ovviamente da scosso nessun PPI lì di stallo di superiorità occidentale rispetto ad altre culture mi chiedevo solamente questo
O crudo la sensazione che le culture il confronto tra i dialoghi fra le culture
Avvenissero su sommessi distanti no io sto qui tu stai lì
Ecco qualche volta ci incontriamo no e io apprezzo la tua tubo apprezzare la mia magari e poi ecco come nel caso di dichiararsi l'hai dopo portare anche spiacevoli incidenti in paesi un po'più integraliste della della della Tunisia appunto mi chiedevo al momento in cui però le le culture viaggiano e cioè ci sono grandi scambi le migrazioni come le le stiamo vedendo adesso come se voi sono sempre accadute nel corso dei millenni ecco mi chiedo quale può essere il ruolo della legge cioè se pur se la legge degli stati può essere un un facilitatore di dialogo fra le culture o addirittura può esser visto come un un ostacolo per alcune culture perché non riesco ad affermare appunto in in modo compiuto quello che sono
Le loro prerogative potrei citare mo'con tutte le due tre i casi che sono avvenuti e sono infibulazione per esempio però o o che so la la circoncisione oppure il vero stesso insomma lavorino alcuni
In alcuni Stati europei dove appunto i fenomeni migratori sono stati particolarmente no cospicui
Ecco la domanda è quella che ruolo può avere la legge per il l'Intel non l'assimilazione o il lei l'interazione con la preferirei come come termine insomma tra le culture che si spostano che viaggiano la ringrazio
Prego la domanda è complessa perché
Nel caso nostro
I sistemi legislativi europei
Sono tutti i fiati per così dire dal modello della Rivoluzione francese
Della dell'universalismo dei diritti dell'uomo e i sistemi costituzionali europei sono similari da questo punto di vista perché si richiamano tutti alla grande dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino all'ottantanove poiché son tutte le varianti e ma da lì quella un po'a Matrix però ora questo universalismo questo universalismo
Comune che la radice comune tutti ripeto tutti i sistemi legislativi europei eh tipicamente occidentale
Cioè è nostra
E non appartiene questo abbiamo rendercene conto non appartiene
A tutte le culture perché le leggi sono espressione anch'esse
Sono parte della cultura no
Il problema è proprio questi allora l'infibulazione
La circoncisione ecco sono pratiche culturali
Che possono essere accettate e qui c'è da fare il discorso sul relativismo culturale possono essere accettate in quel determinato contesto culturale e sociale
Ma noi possiamo comunque in quanto diciamo operatori culturali del pianeta perché ormai non ci sono più questi confini così netti oramai da tempo da gran tempo possiamo operare culturalmente affinché
Quelle società in cui vengono ancora praticate quelle determinate operazioni possano trasformarsi mutarsi
Al punto tale da fare a meno di quelle pratiche culturali cambiando appunto i sistemi legislativi
Allora il problema delle delle culture siamo lontani ma non è vero che possiamo così tanto lontane perché il nostro mondo ormai è diventato come diceva Marco De Martino come il campanile di Marcellinara
Una fase è un è un modello di centro del mondo del contadino lucano no che se si allontana il Camparino al generale come il contegno di Berna tessili strade killer la la Quercia di crolla il mondo noi ma il nostro campanili Marcellinara è e il pianeta intero
Quindi apparteniamo a una cultura sì nota occidentale ma che si trova in una una intimità ormai molto prossima ed è qui da qui che vengono poi tutti i conflitti
Perché un secolo fa dell'infibulazione noi lo sapevamo soltanto attraverso qualche relazione etnografica di uno due scienziati oggi è un fatto che si e conoscere attraverso addirittura i viaggi turistici note dunque come rispondere ecco le leggi sistemi legislativi devono evolversi
Secondo questo modello che io ritengo non superiore ma un modello che garantisce il rispetto dell'umanità
Il modello che esso sortito dalla rivoluzione francese da lì luministica o qui scusate se io confesso a mio figlio illuministica il Modena illuministico è un modello che può far progredire
Verso il meglio anche i sistemi legislativi attenzione alle culture sistemi legislativi di altri paesi
Ma questo va fatto in media non imperialistica Ferroni imponendo e perché lì siamo di fronte alla catastrofe come è accaduto come accade è accaduto già nel recente passato con che appunto l'Iraq e l'Afghanistan eccetera
Per cui credo che sia questa la via anche lì esportare attraverso attraverso il dialogo
Con con con gli altri Paesi anche a livello legislativo e pago loghi credo siano facendo gli operatori culturali occidentali proprio in quei Paesi cioè rivendicano il superiore superiore nel senso legislativo valore del diritto umano
Relativo a alla alla persona femminile la persona della donna
Rispetto alla tradizione a cui appartengono quelle popolazioni
Non so se ho risposto alla domanda
Buonasera grazie della bellissima relazione del Belize donante
E io per tutta la sua relazione anche durante i successivi interventi le domande che sono state fatte le sue risposte
Mi sono chiesto come possa aver fatto lei aver fatto questa relazione così illuminante a non è vero mai nominato il capitalismo
E
Perché secondo me è stato o l'ha evitato accuratamente o o o insomma è un miracolo perché tutto quello che ha detto dal mio punto di vista li conduce
E comunque io sono curioso di sapere cosa ne pensa della responsabilità del capitalismo indipendentemente da quello che ognuno di noi ne pensi
Rispetto a
L'apocalisse per di cui ha parlato
Per cui in questa relazione io m'aspetto dalla filosofia per dirle come la vedo io
Che così come ha alzato la voce più di altri nei confronti del colonialismo
Possa dire la sua sulla vicenda del capitalismo perché la politica non può più farlo il sindacalista purtroppo ancora meno
Quindi secondo me si può ripartire dalla filosofia vorrei sapere che ne pensa
Io la ringrazio domande perché perché in effetti non lo ha evitato accuratamente ne ho parlato fin troppo nel libro che ha presentato Fabrizio Vona all'inizio in questo alla tomba di Hu
è secchi perché lo conosce il massimo esponente ancora vivente del marxismo francese
Di di orientamento strutturalista ancora
Che ci sa dire qualcosa
Lo davo però ovvio che sottofondo diciamo così di questo problema della crisi c'è il modello occidentale che modello capitalistico poi come come dire è sinonimo insomma il modello occidentale e il modello capitalistico sono nominato il perché lo davo per scontato lo davo per sottinteso
E ovvio che questo modello del capitalismo finanziario e come aereo dei dirottatori dell'undici settembre che sta per schiantarsi contro le Torri Gemelle in quel libro dico qui dobbiamo fermare entrare nella cabina di pilotaggio
E fermare
Questi terroristi
Punto raggiungono
Bene
Grazie della serata io a proposito di Saint
Qualcun altro volevo ecco c'è anche un'altra domanda
Poi chiudiamo qualche
Grazie per la relazione però
Intanto va be'sorride nell'Illuminismo
Per la nemmeno a conoscere perché no bisognerebbe confrontare ogni la ragione illuminista
Con la ragione strumentali di cui parlava di Francoforte presi che invece diventa strumento di oppressione no
Molto molto dura molto rilevante allora parto da questa o diciamo come dire passaggio epocale che invece disegnare un cambiamento di valore in senso positivo quindi io no famosa qualcuno parli di
E Martino Paladini a focalizzare tresca Tonna
Sembrava che invece la ragione illuminista visione scatole da un punto di vista anche storico perché storicamente nell'Ottocento tutte le rivoluzioni liberali azzurri fatte a quella francese e a quelli
Diciamo simbolo per così dire che appunto la dea ragione e poi indice già a partire dalla seconda e metà dell'ottocento e e quindi poi la prima del Novecento
I questa ragione diventa alta invece sfruttatrice diventata oppressiva eccetera e quindi allora mi chiedo anche gli studi di Max Weber come il tema dei valori no che poi affrontato molto bene sul piano antropologico un il posto in dieci e diventare una specie di boomerang in virtù sul piano storico cioè sul piano filosofico cambiano i valori ma sul piano storico parte vengono Ri
Diciamo come dire digeriti male e riproposti in senso negativo di allora che cos'è l'Apocalisse è una semplice attesa messianica no
Ci fa credere nella possibilità di un cambiamento come il punto è questo il punto la la la filosofia di de Megna Mignano sul tema me stagni mi sa che trasformazione
E invece poi il cambiamento non avviene allora col mi chiedo se c'è una in De Martino una come dire distinzione tra quello che i avviene il campo uno storico e quello che avviene in campo filosofico cioè da un punto di vista filosofico quando finisce un'epoca
E quell'atto che entra in crisi io mi rifaccio insomma magari a un po'ahimè e ne interessi e filosofici e per esempio il passaggio dalla filosofia
Della natura arcaica greca alla sofistica segnata da un secolo di guerre che determinò la trasformazione di valori IMI ineluttabile
Però sul piano storico le cose non sono così perché poi ci sarà l'impero di Alessandro Magno di nuovo la guerra contro la Persia
Quindi la sconfitta di Dario eccetera e allora dov'è il riscatto se è difficile trovare un riscatto sul piano storico mentre invece sul piano filosofico i cambiamenti
Ci sono il cappio i cambiamenti anche apocalittici avvengano in questo momento storico come potremmo pensare a una trasformazione della nostra società
Dopo il copy da
Pensando anche al fatto che invece si sta si ci sono state le stesse forme di strumentalizzazione quindi le mafie allora utilizzato eccetera eccetera
Io sono molto pessimista dal punto di vista storico perché penso al contrario di che li quindi va diciamo punto di vista marxista invece che è la storia che determina il cambiamenti anche delle idee quindi non è come diceva Hegel al contrario
E e cito solo un libro che mi ha colpito moltissimo su questo per per sottolineare il mio pessimismo e cioè il libro di Alberto Burgio professore Filosofia importante impegnato anche politicamente
Che si intitolano Sante Auschwitz
Voi giornalisti della modernità in cui dice che quei vecchi elementi negativi come ad esempio l'antisemitismo il razzismo del settecento e dell'ottocento che guarda caso nascono da addirittura dall'elemento positivo cioè la visione del selvaggio come puro invece poi da lì nasce moderno razzismo e poi sappiamo si collega anche l'antisemitismo dell'ottocento e del novecento con tutta l'ideologia di perbenismo sociale eccetera
Si ripropone nella modernità con valori ancora aggressivi che sono le categorie poi della fine dell'ottocento e del novecento e allora questo diventa drammatico perché a certi valori invece di cambiare darci un senso politica apocalittico positiva di trasformazione sono veramente senza Scattone cioè sono al negativo qualcosa che ci propone nuove barbarie
Così dalla no no
Dico solo che primo punto
O la ragione illuministica quella ragione che porta alla fine del Settecento
Alla grande proliferazione gli atti dichiarati le dichiarazioni dei diritti
è un momento storico fondamentale non è la stessa
Mi duole dirlo
Non è la stessa ragione che tu dici hanno individuato il franco cortesi come
La ragione di Auschwitz o di Hiroshima Salvador Nutella ragione tecnica quella ragione lui
Per cui io ho fatto pure un corso su questo tra illuminismo
Indennità du Nord che animeranno la sto illuminismo vero con quello passato attraverso la nozione polemica di Adorno Horkheimer
Ebbene non è la stessa forma di ragione
La ragione tecnica la ragione è strumentale assolutamente non è la ragione illuministica questa a mio modo di vedere sono due tipi di razionalità che essi
Possiamo dire essi distinguono già a partire dal dall'epoca illuministica senza che li ha prodotti
Cioè non bisogna aspettare Adorno Horkheimer cioè il Novecento perché si definiscono questi due queste due nozione di ragione quella tecnico strumentale che ha prodotto l'orrore
Della Morte organizzata industrializzata nei campi di sterminio
E la ragione che ha prodotto dei voti le dichiarazioni dei diritti allora il cittadino non si possono signor Rogue sono due due famiglie diverse due famiglie diverse
Poi c'è in mezzo in mezzo cerotti cioè lo evoca riduce l'esperienza del colonialismo quello sì
O le speranze del colonialismo il buon selvaggio scoperto da Lussu esaltato dagli enciclopedisti ammirato da tutti gli intellettuali setter diventato schiavo delle colonie
Diventa il sotto un uomo
Dell'Ottocento nell'Ottocento si sviluppano queste correnti
Politiche
Che sono proprio allo al al lato opposto però della dichiarazione di te lo ma cittadino perché e proprio nome di quelle dichiarazioni che è stata per la prima volta nella storia proclamata la Repubblica di Haiti con un presidente nero e non lo dimentichiamo mila ottocentoquattro Haiti
La rivolta degli schiavi appunto il nome della dichiarazione di Teramo proclama la Repubblica gli aiuti governata da un il primo
Presidente nella storia dell'umanità di una repubblica popolare ispirata rimozione francese nero tu sono l'ouverture va be'questa storia no
Questa è la la ragione illuministica papà quest'altra famiglia
Ecco riceva da dove nasce
Non è non è la ragione illuministica Grasso non posso far qui a a a spiegare in che senso non lo è ma e questa la la la la la grande differenza e De Martino ne ha ben coscienza di questo di questa differenza
E che si sofferma a lungo non dimentichiamo quando scrive così mio centosessantaquattro ottantacinque stava crisi di Cuba
La memoria di altezze di Hiroshima è molto viva e quando parla di apocalittica senza esca dal pensa anche alla guerra nucleare
Pensa anche alla guerra contro il rischio concreto che nel sessantatré e c'è stato c'è stato
Che il mondo veramente finisse nel senso più banale del termine con una guerra un conflitto atomico al tempo per fortuna c'erano due persone come Krusciov Nikita Krusciov perché John Fitzgerald Kennedy
Che sono dei politici visti con gli occhi di oggi sono dei due giganti oggi che abbiamo
Non li nomino li conoscete ecco quindi
Riprendere queste tematiche non è inutile anzi è salutare secondo me riflettere e tornare a riflettere su questi temi
Veramente allora chiudiamo ringraziamo il professor Paolo Quintili una serata così partecipata a proposito del ritrovamento di ritrovare i sensi
Ci fa ben sperare è la dimostrazione che non è vero appunto il sentire comune che spesso si dice che le persone da un anno voglie della filosofia dell'arte della grande cultura
La serata di questa sera la dimostrazioni invece del contrario
Quindi le persone tutti noi vi è bisogno di filosofia di conoscenza di bellezza di questi e di arte con questo sentimento nel cuore e vi auguro buona notte una buona serata domani grazie grazie a tutti