Forum PA 2020 - "Conversazione con ..." Dario Nardella

Buongiorno siamo qui con Dario Nardella sindaco di Firenze affronti al due mila venti per cercare di capire insieme
Con una grande città abbiamo appreso le lezioni presso crisi sanitaria crisi economica e come queste lezioni possono contribuire a progettare nuove politiche per illecita per la città di Firenze per tutte le città ma anche in fondo per il Paese per il mondo intero
Partiamo davano primo punto primo punto certamente pensando a Firenze non può che essere il suo turismo
Firenze è una città che è stata pesantemente colpita dal dalla pandemia pesantemente colpita dalla crisi economica e dal blocco del turismo commenta potremmo ripensare un turismo di qualità come potremmo ripensare una città che si risolleva e su quali basi spettando abbiamo imparato secondo me molte cose da quest'idea
Che riguardano le relazioni sociali modo di lavorare
L'importanza dell'il sistema pubblico della salute nella sanità
L'importanza di investire sulla ricerca il valore dell'educazione
Per quanto riguarda il turismo
Abbiamo compreso quanto il turismo sia un'economia estremamente fragile indipendente dai fenomeni globali abbiamo visto come le guerre o i problemi novantanove migrazioni influiscono sul turismo il terrorismo
Ma non avevamo mai sperimentato almeno le nostre generazioni l'effetto di una pandemia sull'economia il turismo è sicuramente un effetto devastante che va bene oltre qualunque altro fenomeno
Come guerre
Perché il turismo è per definizione un'economia che si basa sulla libera circolazione
E l'antidoto alla pandemia è prima di tutto bloccare questa di trascinarci Spitz Firenze delle grandi capitali da cultura
Il turismo appunto ha resistito moltissimo si stima un danno di un miliardo di euro sull'area metropolitana
Che però si aggiunge abbondano sull'export perché la nostra città anche la città basata sull'economia esportazioni moda meccanica danno di circa sei miliardi sei miliardi e mezzo di euro
Quello che abbiamo imparato appunto che non non dobbiamo non possiamo e non dobbiamo costruire città che siano monocultura nel senso che dipendano solo da un modello economico solo dal turismo
Sì Renzo infortunato perché in realtà se guardiamo la metropolitana il turismo rappresenta solo il quindici per cento del PIL perché abbiamo qui un distretto manifatturiero molto sviluppato quello della montante il primo in Italia abbiamo anche distretto farmaceutico Firenze ha sede la Menarini che l'azienda
Più la prima azienda italiana oppure la griglia una grande azienda americana
E poi c'è tutto un sistema economico basato sui servizi di qualità
Ecco occorre preservare protegge questa
Diciamo
Questa parità
Settori economici che coesistono nella stessa città il problema si pone semmai per il centro storico
Il quartiere centrale di Firenze purtroppo
Molto dipendente dal turismo tutto il settore commerciale quello abitativo i servizi perché negli anni ottanta è stato deciso di portare foto nei quartieri stare tutta una serie di funzioni di valore come
Palazzo di giustizia presente grandi uffici delle banche alcune facoltà universitarie
E però non si è pensato ad un nuovo sviluppo del centro lasciando questi spazi vuoti si sono rapidamente sono stati rapidamente riempiti occupati dal turismo che in ultimo i trent'anni cresciuto a dismisura ecco quindi bisogna prima di tutto tornare a restituire al centro storico di Firenze
Una funzione più diversificata
Bene inizia il turismo ma occorre portare verifica attività legate alla formazione come le università straniere al commercio di qualità riportare alcune serie di aziende quindi funzioni che possano integrarsi bene culturismo addirittura migliorandolo anche così si costruisce un turismo di qualità
E poi sono necessarie scelte che mentre prima erano nostri capi ora sono urgenti sono indifferibili
Primo avere una legge che ci consenta di bloccare di economia
Parassitaria della rendita passiva che riguarda gli affitti a breve gli affitti turistici brevi dell'età
Una legge italiana leggi europee
Secondo
Si deve puntare a diciamo un turismo di qualità attraendo i giovani
Investendo sulle università straniere su centri di ricerca quindi importare in Italia giovani che vengono fatte a passare una esperienza formativa
Anche quella è una forma di turismo
E terzo avere una strategia chiara di
Limitazione drastica del turismo mordi e fuggi
E di promozione del turismo di lungo periodo ad esempio modulando la tassa di soggiorno per incentivare una permanenza media maggiore o
Assumendo scelte anche coraggiose come stiamo facendo proprio ora a Firenze bloccare l'ingresso nella città
Dei bus turistici giornali ci sono sì un introito per le casse del Comune ma anche in realtà portano diciamo un tipo di turismo che quel turismo giornalieri giornaliero molti Fucci
E si tratta di contare Lissi azione da quel che dici si vedeva la necessità chi ripensare la progettazione urbanistica della città colletto da un'autodichiarazione della necessità che tu indicato di progettare un quartiere posto d'ecco ci vuole spiegare cosa intendi come al quartiere moscovita in quartiere che abbia imparato le lezioni della pandemia e presenti un nuovo modo di vivere di abitare
E io mi sono confrontato questa idea con Massimiliano Fuksas uno dei più grandi architetti italiani
E anche con Marco Casamonti che un architetto sull'intimismo
A noi dobbiamo imparare molto qualcosa abbiamo passato le famiglie italiane non solo quelli italiani hanno passato tre mesi chiusi in appartamentini si assomigliano più a Locri che case
Perché piani urbanistici delle nostre città hanno ridotto molto e dimensioni minime degli alloggi addirittura dei venticinque metri quadrati a Milano i risultati
Basta bisogna azzerare questo modello abitativo pensare a casa il più grande sulla
Perché le case post Ovidio devono avere sparsi autonomi dedicati a al lavoro perché lo smart working non sarà del tutto posto diciamo non non sarà una parentesi
Ma sempre di più si investirà con tutti i pro e i contro ovviamente
Però io non posso vivere in un'abitazione piccola dove confondo alla vita domestica familiare privata quella lavorativa secondo
Lastricate di i nostri condomini devono essere attrezzati con strumentazione di primo soccorso sanitario
Cerchiamo quanti ricoveri sono stati fatti in ospedale semplicemente per un ventilatore polmonare
Ci possono essere ce lo dicono gli esperti dei meccanismi di di supporto alla respirazione basilari primo soccorso che si possono tranquillamente allestire nell'abitazione
Quartiere post corpo vi sono quartieri totalmente sostenibili anche fatto zero dal punto di vista dell'inquinamento perché anche qui ormai delle evidenze scientifiche ci fanno vedere che nelle aree più inquinate è più facile la propagazione dell'infezione e quindi la diciamo diffusione del virus i quartieri poco sono quartieri dove la mobilità colare ridotta al minimo indispensabile dove ci sono infrastrutture con ricariche elettriche a idrogeno per i veicoli di nuova generazione e infine gli spazi pubblici ripensare gli spazi pubblici anche dal punto di vista della loro grandezza della loro capienza
E di come potere organizzare appunto la distribuzione delle persone
Ecco questa idea quartieri posto che devono secondo me essere al centro di un nuovo pensiero di pianificazione urbanistica delle nostre città
Se la pandemia colpito duramente l'economia ha colpito anche duramente tutte le fasce deboli della popolazione le fasce deboli sono certamente le persone più fragili per condizione economica per età
Ma ci sono ci sono state anche molto i bambini ecco in che modo Firenze ha risposto a queste esigenze sappiamo che una città guarda al suo sindaco guardo al suo Comune in che modo avete risposto a queste esigenze in che modo l'ambiente cercato di ovviare allora una certa dimenticanza verso i bambini che pare sia uno dei punti più più dolorosi di vessazione imposto Covip
Sì non c'è dubbio che da un lato i la pandemia ha creato nuovi poveri sono i nuovi poveri vescovi
E quella fascia media che è scivolata rapidamente nell'emergenza sociale parliamo di lavoratori precari lavoratori a nero
Piccoli professionisti artigiani piccole aziende che si sono ritrovati da un giorno all'altro a dover vincere la vergogna di andare al comune chiedere buono spesi
Perché molte persone
E io ho incontrato si vergognano di andare in brani banca prendere un prestito per il compito di andare a comune per prendere il buono Stones
Ma c'è
Un'altra grande un altro grande tema e cioè quello che tu hai citato della scuola io sono arrabbiatissimo
E come in Italia in questi mesi ha trattato il tema dei bambini fin dal primo giorno non abbiamo girato i bambini come un problema
No come la più grande risorsa del nostro Paese
Noi ci siamo opposti il problema dei loro equilibrio psicofisico soprattutto dei bambini con forme di diciamo disabilità orme di iperattività comunque disadattati
E siamo entrati in una spirale polemica ingarbugliata legata alla questione della scuola
Abbiamo messo a nudo tutta la nostra
Fragilità impreparazione organizzativa politica per gestire il tema della scuola siamo stati
Tanto bravi nel gestire la questione sanitaria quanto persi nel gestire il tema della scuola e stiamo ancora continuando a compiere
Perché abbiamo usato tanto tempo e siamo ormai agli sgoccioli del predisporci a riaprire le scuole a settembre
Le risorse necessarie non sono ancora
Arrivate
I meccanismi per intervenire adeguare le scuole sono meccanismi complesse anche se parzialmente semplificati cioè cioè sistema farraginoso di tavoli di concertazione
E soprattutto io non vedo la coesione tra i tanti protagonisti della scuola sindacato insegnanti dirigenti scolastici famiglie bambini c'è troppa conflittualità
E abbiamo perso di vista Catherine i veri protagonisti della scuola sono gli studenti
Abbiamo ascoltato tutti in questi mesi sindacalisti professori dirigenti ma nessuno ci preso la briga di ascoltare loro gli studenti
Coloro i quali hanno senso fare scuola
Allora qui ci vuole una rivoluzione culturale del modo con cui l'Italia tono c'è il tema dei bambini della scuola
E non è un caso forse ci siamo un Paese con il più basso livello di natalità
Ci sono Paesi più ricchi di noi
Quindi come dire più sviluppati
Che penseremmo abbiano meno natalità a quando voi
A assimiliamo la scarsa natalità all'emancipazione economica e sociale del Paese non è così ci sono Paesi più ricchi di noi che hanno alti tassi di natalità
C'è un problema culturale del nostro Paese vegetali non sono costruite a misura di bambini ed è quello che noi cerchiamo di fare Firenze
Cioè intanto investire sulle scuole abbiamo realizzato per esempio qualche mese fa una scuola media del listino appello ottocento studenti
All'INPS che la scuola secondo me più belle tecnologica di tale puntando sulle tecnologie puntando sui nuovi meccanismi di formazione sugli spazi condivisi
Anche su una progettazione delle classi che è più orientata alla valorizzazione della del ragazzo dello studente anti dello stare insieme
Quindi investire sulle nostre scuole che hanno iniziare per rinnovare tutto patrimonio scolastico del nostro paese che purtroppo messo male e il vecchio
E dall'altro lato pensare a servizi per le famiglie
Aiutare le famiglie soprattutto le madri
Per esempio abbiamo creato a Firenze il primo centro neo-mamme con l'aiuto dei soggetti privati il privato sociale un centro pensato per assistere le mamme subito dopo il parto
In una fase di psicologica molto fragile molto delicata per le madri per le donne
Abbiamo dei servizi di supporto alle famiglie che hanno bambini disabili
Parlare di famiglia significa fare cose concrete perché è una parola che abbiamo usiamo fin troppo senza però aver chiaro il modo con cui vogliamo lavorare e anche qualche moscoviti con appartamenti grandi
Sono pensati per le famiglie così come l'idea di convertire immobili storici del centro di Firenze per accogliere giovani coppie ad affitto calmierato come abbiamo di uso di fare ad esempio a Santa Maria Novella grande monumento dove ricaveremo ricaveremo cinquanta appartamenti
Con affitti diciamo sotto il livello commerciale accessibili a due ragazzi
Che vogliono costruire un progetto di vita
Un'ultima domanda che vuole star comunicazione
Abbiamo visto villa Pamphili nel Stati generali dell'economia uno montiano che si chiamerà progettiamo il rilancio ecco cerchiamo vuol dire progettiamo tutto insieme
Quando le città possono essere protagoniste di questo progettare il rilancio e quanto invece ci sia un rischio di ovvero uno sguardo che parta dal dal centro lo sguardo che io chiamo Palazzo Chigi scelto Enrico e quindi non veda quello che sta succedendo effettivamente nel territorio incognite come ha detto Federico Rampini e realtà
Estremizza era ancora luce convinzioni
E erano già maturate prima dell'emergenza cioè chi era il donatore sarà stato il rinnovatore chi era conservatore sarà sempre più conservatore una ora paradossalmente io credo che questa pandemia vada vissuta come un'opportunità
è vero che nel breve periodo la pandemia
Potrà suscitare un sentimento di ritorno al passato e soprattutto nella mobilità tra incentivare molto l'uso dell'auto privata proprio perché i trasporti pubblici sono estremamente limitate a causa delle regole stanziamento però
In sede al contrario spingere verso un'economia ancora più sostenibile del resto
Io considero come tanti corrida anche una sorta di ribellione della natura verso l'uomo sul modello di sviluppo cinico e insostenibile per l'appunto
Lecita saranno il teste di questa sostenibilità perché citando il mondo consumano l'ottanta per cento di energia producono l'ottanta per cento di rifiuti e producono l'ottanta per cento di anidride carbonica
Io rido quando i capi di Stato e di governo sventolano ambiziosi piani Green e però no non ascoltano mai sindaci per rendere concreti questi piani
E credo che ci voglia un processo vuoto ma cioè qualunque grande ambizioso chiamo che si chiami e clinico di o Transition a con tutti i vari diciamo tecnologie europee italiane
Debba partire dai sindaci dalle città dal territorio
Investendo sulla mobilità elettrica investendo anche sulle pedonalizzazioni
Investendo sul trasporto pubblico investendo sulla efficientamento energetico delle nostre abitazioni Schuster questo io ho proposto
Una discorso agli stati generali con il governo
Una vero e proprio quindi che parta dalle città con un piano ambizioso di sostituzione delle caldaie con più di quindici anni
Nelle grandi città italiane che significherebbe ridurre due milioni e mezzo di tonnellate l'emissione di CO due
Con un piano di
Di
Un noi lo abbiamo chiamato
Con Stefano Mancuso
Il piano del verde con
La
Va ora
Una specie di invasione
Di una situazione vegetale diciamo ASS e ed è importante arrivare a piantare i dieci milioni Yardeni nuovo nel Paese scusa cento milioni di alberi nuovo
Con un investimento di un miliardo all'anno per cinque anni che significa anche ridurre di due milioni e mezzo di emissioni di C o due ogni anno
E infine una dislocazione di almeno trenta mila colonnina elettrica e nelle grandi città e lungo gli assi di collegamento autostradale per
Dare un busto vero alla mobilità elettrica che oggi
E poco accessibile al grande pubblico sia per il costo delle auto sia per l'assenza di infrastrutture che ci consentano di avere una ricarica veloce immediata parlando di cose concrete però secondo me il tema della dell'ambiente
E
Ora che mai dopo questo covi fondamentali
Grazie Dario ringraziamo il sindaco terra di questa intervista anche interessante
E mi auguro di vederlo presto di persona grazie di nuovo arrivederci alle nostre conversazioni con affronti al due mila venti SISAS grazie Athos De Corato